BiligenesiOmeostasi glicemia
Regolazione metabolismo lipidicoMetabolismo protidico
Regolazione della coagulazioneEmopoiesi ed emocateresi
Metabolismo ormoniAzione detossificante
Alterazioni primarie Alterazioni secondarie: rene, cuore
Alterazioni del parenchimaCellule di KupfferCellule endoteliali
Patologia genetica, malformativa, infiammatoria, immunologica, degenerativa,traumatica, vascolare e tumorale
Alterazione coinvolge più del 50% delle cell epatiche
Insufficienza epaticaAlterazioni metaboliche ed encefalopatia
FUNZIONALITA’ EPATICA
lobo destro
lobo sinistro
legamento falciforme
l
cistifellea
Più grande ghiandola dell’organismo (1500gr)
riceve sangue dall’arteria epatica ricco di ossigeno e dalla vena porta, povero di ossigeno,ma ricco di sostanze nutritive provenienti dall’intestino che verranno rielaborate nel fegato
CENNI DI ANATOMIA DEL FEGATO
Aspetto istologico caratterizzato da lobuli esagonali costituiti da epatociti disposti a raggi
convergenti verso la vena centrolobulare;
Circolo afferente costituto dall’arteria epatica (ramo principale del tronco celiaco) e dalla vena porta (deriva dalla confluenza delle vene mesenterica superiore, mesenterica
inferiore);
Circolo efferente costituto dalle vene centrolobulari e confluisce in vene collettrici di calibro
sempre maggiore, fino alle vene sovra - epatiche, tributarie della vena cava superiore.
Circolo afferente costituto dall’arteria epatica
(ramo principale del tronco celiaco) e dalla vena porta
(deriva dalla confluenza delle vene mesenterica superiore, mesenterica
inferiore e lienale);
Circolo efferente costituto dalle vene centrolobulari e
confluisce in vene collettrici di calibro sempre maggiore,
fino alle vene sovra - epatiche, tributarie della vena cava superiore.
Sistema canalicolare rappresentato dai dotti biliari in cui viene versata la bile prodotta e secreta dagli epatociti
Zona periportale: adiacente alla triade portale altissima concentrazione di nutrienti, intensa attività metabolica, ossidazione degli acidi grassi, produzione di glucosio, alta secrezione di acidi biliari ed enzimi.
Zona mediozonale: sede della rigenerazione tissutaleZona centrolobulare: alta concentrazione degli enzimi microsomiali (P-
450), enzimi detossificanti.Zona portale ricca di epatociti, zona perivenosa, cellule di Kupffer
ZONE DELL’ACINO EPATICO
FUNZIONE SECRETIVA
Formazione bileLa secrezione di bile varia da
700 a 1200 ml / 24 ore.
La bile e' composta principalmente da acqua,
colesterolo,sali biliari,
bilirubina (quasi esclusivamente coniugata),
acidi grassi liberi, proteine
ed elettroliti
Si concentra nella cistifellea
dotto epatico
coledoco
Dotto cistico
a livello dell’intestino favorisce l’emulsione dei grassi, la stimolazione della lipasi e delle tripsine pancreatiche
favorisce i meccanismi di digestione ed assorbimento intestinale di nutrienti, vitamine liposolubili (D, E, K e A) e calcio
regola l’eliminazione dall'organismo ed il pool corporeo di colesterolo, bilirubina, sali biliari
(circolo entero-epatico)
elimina farmaci e cataboliti ormonali il cui accumulo sarebbe dannoso
Funzioni della bile
La secrezione della bile è fondamentale per la digestione e l'assorbimento dei lipidi, per la presenza dei sali biliari
I sali biliari, sali sodici degli acidi biliari con gli aa: taurina e glicinavanno ad inserirsi nelle gocce lipidiche con la loro porzione liposolubile.
Colesterolo Acido colanico Ac. Colico Ac. Chenodeossicolico
Riducono la coesione tra i vari trigliceridi, emulsionando i globuli di grasso in piccole micelle
ed aumentando l’area accessibile alle lipasi pancreatiche,
libera o non - coniugata, liposolubile
coniugata, idrosolubile
circolo entero - epatico
Metabolismo dei carboidratisintesi ed immagazzinamento degli idrati di carbonio
(gluconeogenesi e glicogenosintesi) e loro mobilizzazione dai depositi (glicogenolisi)
Metabolismo delle proteine e degli aminoacidisintesi di proteine a partire da Aacdi essenziali introdotti con la dieta
e da Aacidi non essenziali sintetizzati dal fegato e catabolismo proteico con produzione di ammoniaca
successivamente eliminata con le urine
Metabolismo dei lipidigli acidi grassi non esterificati (NEFA) possono essere degradati ad acetil-CoA
di cui il fegato rappresenta la sede quasi esclusivaoppure utilizzati per la sintesi di trigliceridi e fosfolipidi
Il colesterolo deriva in parte dall’assorbimento intestinale ed in parte dalla sintesi endogena epatica a partire dall’acetil-CoA
viene immesso nel sangue come colesterolo libero o coniugato ad acidi grassi (esterificato)una parte viene eliminata con la bile
ed un’ultima aliquota utilizzata per la sintesi dei sali biliari.
Organo di riserva
GlicogenoVitamine: B12, A, D, E, K
FerroRame
Le cellule di Kupffer fagocitano e distruggono molti elementi corpuscolati presenti nel sangue in ingresso.
Detossicazione enzimatica di fase I. Il citocromo P450 neutralizza molte sostanze nocive, trasformando le rimanenti in sostanze
pronte per le reazioni di fase II
Detossicazione enzimatica di fase IIserie di reazioni biochimiche (coniugazione, metilazione, solfatazione, ecc.),
Che permettono la neutralizzazione di sostanze tossiche
Epatociti
Reazioni che avvengono a livello epatico
Inattivazione di ormoni (steroidi, tiroxina e triiodotironina)
Catabolismo dell’alcool etilico
Patologia ereditaria Deficit o alterata sintesi di una sostanza che agisce
a livello extraepaticoo
coinvolge direttamente il fegato
Patologia malformativaAnomalie legate ai dotti biliari e ai vasi
Patologia immunitariaEpatiti autoimmuni
Epatiti virali
Patologia infiammatoriaForme microbiche interessano principalmente
le vie biliari
Colelitiasi
Patologia degenerativaTorbida, vacuolare, grassa
Patologia vascolareOstruzione totale o parziale dell’efflusso
Venoso (rare)
Patologia neoplastica
La bilirubina totale presente nel sangue è rappresentata per la maggior parte dalla bilirubina non coniugata (o indiretta) e in piccola parte da quella coniugata (o diretta),
l’aumento di bilirubina diretta e/o indiretta nel sangue ( > 2 mg/dL) determina una colorazione giallastra delle cute e mucose definita ittero.
EPATICO - aumento bilirubina non coniugata nel sangue eccesso produzione (itteri emolitici)difetto di captazione (ittero dei neonatie dei prematuri e sindrome di Gilbert)difetto di attività glicuronil – transferasica (ittero di Crigler-Najjar)POST-EPATICO - aumento bilirubina coniugata nel sangue e bilirubina nelle urinedifetto di escrezione (ittero di Dubin-Johnson ereditario)colestasi intraepatica (es. gravidica o da farmaci) o extraepatica (es. calcolosi)
S-GPT (transaminasi glutammico – piruvica) localizzata nel citosol dell’epatocita; v. n: Donne: meno di 19 U/l; Uomini: meno di 23 U/l
S-GOT (transaminasi glutammico – ossalacetica o AST) localizzata a livello mitocondriale, è rilevabile in concentrazioni molto elevate nel plasma sanguigno in seguito a danno acuto nel fegato (si tratta di un enzima tipico degli epatociti) e nei muscoli i; v.n:10 a 45 U./litro, nelle donne tra 5 e 31 U./litro.
LDH (lattico – deidrogenasi) enzima costituito da 5 isoenzimi separabili mediante elettroforesi, aumenti consistenti sono indice di colestasi ed epatopatie (aumento LDH5).
FOSFATASI ALCALINA enzima ubiquitario (isoenzima ALP1 biliare, 2 osseo/epatico, 3 placentare, intestinale) aumenta fisiologicamente nell'accrescimento e in gravidanza Valori elevati in bambini e adolescenti sono dovuti al maggiore ricambio osseo. Valori superiori alla norma possono essere indice di artrite deformante, carcinoma biliare,epatiti, malattia di Paget, metastasi epatiche e ossee, alterazioni delle vie biliari, mieloma, mononucleosi, osteomielite, rachitismo, sarcoidosi, fratture ossee, insufficienza renale, sarcoma osteogenico, diete iperproteiche. Valori normali:bambini fino a 15 anni <300 UI/L; ragazzi da 15 a 18 anni <400 UI/L; adulti <170 UI/L.
GGT (gamma – glutamil – transpeptidasi) è un enzima contenuto a livello microsomiale in molti organi: fegato, intestino tenue, milza, pancreas e reni. Un aumento dei valori si osserva nell'alcolismo, la cirrosi, la colestasi epatica e le epatopatie in genere (steatosi in particolare), la pancreatite e alcune forme tumoralinonchè la somministrazione di alcuni farmaci (barbiturici). I valori variano normalmente fra 1 e 30 UI/l per gli uomini, fra 1 e 20 UI/l per le donne.
Nel plasma sono state identificate e caratterizzate oltre 300 proteine che differiscono notevolmente riguardo la concentrazione e l’importanza clinica. Condizioni morbose diverse alterano la concentrazione delle diverse proteine.
Determinazione della concentrazione globale (proteinemia totale VN 6.3-7.8 g/100 ml) e rapporto fra le varie frazioni separabili mediante elettroforesi
ALBUMINA rappresenta il 50-60% delle PT,
è importante per il mantenimento della pressione oncotica è coinvolta nel trasporto di bilirubina, acidi grassi, calcio, tiroxina
Ipoalbuminemia non è specifica di un’alterazione epatica perché si riscontra anche nella sindrome nefrosica, nella cachessia neoplastica e nelle enteropatie proteino –
disperdenti per meccanismi diversi;
ALFA-GLOBULINE alfa1 ed alfa2BETA-GLOBULINE
GAMMA-GLOBULINE la frazione gamma è costituta da varie immunoglobuline che però possono
aumentare in un numero vastissimo di affezioni extraepatiche e pertanto le loro variazioni devono essere considerate non specifiche di patologia epatica.
Alfa-1-AntitripsinaGlicoproteina migrante in zona alfa-1 globuline, appartiene agli inibitori delle
proteasi i rappresenta più del 90% dell’attività.Sintetizzata prevalentemente a livello epatico, aumenta in corso di infiammazioni acute, interventi chirurgici e processi neoplastici,
l’assenza è frequentemente associata a cirrosi epatica.
CeruloplasminaGlicoproteina della regione alfa1-alfa2, trasporta circa il 95% del rame del
nostro organismo (il rame in forma libera risulterebbe tossico);incrementi fisiologici si osservano in gravidanza.
Alfa-2-MacroglobulinaSintetizzata da epatociti e macrofagi, è principalmente un inibitore delle
proteasi; aumenta nella cirrosi, nei processi infiammatori acuti , nel diabete e fisiologicamente in gravidanza o dopo terapia con estrogeni.
TransferrinaGlicoproteina della regione beta-1,
trasporta il ferro assorbito a livello intestinale o proveniente dal catabolismo dell’emoglobina fino alle cellule dove sarà utilizzato o
depositato.
Complemento (Fattore C3)unico fattore del complemento ad essere evidenziato, in estrema regione
beta, per la sua maggiore concentrazione sierica rispetto a tutti gli altri
Proteina C reattivaProteina sintetizzata a livello epatico, tra le più utilizzate per il
monitoraggio dei processi infiammatori nella fase acuta.
FibrinogenoGlicoproteina sintetizzata in gran parte a livello epatico ed in piccola
quota nelle piastrine, si evidenzia solo su campioni di plasma e non nel siero.
Ruolo fondamentale nel processo coagulativo. Livelli aumentati si riscontrano in gravidanza, in patologie infiammatorie
e neoplastiche; livelli diminuiti si hanno in corso di CID e di terapia fibrinolitica (urochinasi, streptochinasi)
L’epatite acuta virale è un processo infiammatorio e necrotico diffuso del fegato che colpisce con elevata frequenza soggetti di giovane età e che può presentarsi in forma
sporadica, endemica o epidemica.
EPATITE A caratterizzata da un breve periodo di incubazione (15-38 gg)
si trasmette attraverso la via alimentare (acqua , verdura , molluschi). Presenza di anticorpi anti – HAV nel siero.
EPATITE B caratterizzata da un periodo di incubazione più lungo (28-160 gg)
si trasmette per via parenterale, attraverso microtraumi cutanei ed adeguato contatto con materiale infettante e per passaggio trans-placentare.
EPATITE C è la principale forma di epatite post-trasfusionale,
presenza di anticorpi anti – HCV. Per la diagnosi di epatite C cronica, dopo aver escluso altre forme di epatite, può
essere utile la ricerca dell’RNA virale mediante PCR.
Termine clinico che indica la comparsa di colorito giallo a livello delle sclere,
delle mucose e della cute associato
ad aumento dei livelli sierici di bilirubina(2.5mg/100ml)
Segno comune a diverse malattie epatobiliari
Bilirubina non coniugata Bilirubina coniugata
Formazione e metabolismo della
bilirubina
I globuli rossi alla fine del loro ciclo vitale vanno incontro a lisi e liberano emoglobina.Il catabolismo della emoglobina porta alla separazione della componente proteica dall’eme (300 mg/die).La bilirubina che si forma per il catabolismo dell’eme è potenzialmente tossica per l’organismo.
Il metabolismo epatico della bilirubina è finalizzato alla sua captazione dal plasma, alla coniugazione con acido glicuronico ed alla eliminazione nella bile e quindi nell’intestino.
libera o non – coniugata liposolubile
coniugata, idrosolubile
CELLULA RETICOLO
ENDOTELIALE
FEGATO
INTESTINO
• Bilirubina totale: 0.1 – 1 mg/dl
– Bilirubina indiretta o non coniugata: 0.1 – 1 mg/dl
– Bilirubina diretta o coniugata: 0 – 0.20 mg/dl
Ittero:
bilirubinemia > 2,5 mg/dl
Subittero:
bilirubinemia > 1,5 mg/dl
Aumento di bilirubina non coniugata nel sangueCause: emolisi, difetti di coniugazione
Liposolubile Tossiità
Alterata funzione dell’epatocitaAumenta la bilirubina sia coniugata che non coniugata
Cause: genetiche, processi degenerativi, epatiti
Aumenta la bilirubina coniugataCause: ostacolo al deflusso biliare
Aumento della bilirubina non coniugata nel siero
conseguente ad
eccessiva emolisi
Fegato-normofunzionante
Congenita:Anemie
Acquisita:Immunitarie
TossicheInfettive
Neoplastiche
Nel neonato elevate concentrazioni di bilirubina
sono tossiche per lo sviluppo del sistema nervosoe causano Kernittero
ITTERO EPATICO
ITTERO EPATOCELLULARE ITTERO COLESTATICO
(difetto captazione-coniugazione)
GILBERT
ITTERO DEL NEONATO
SINDROME DI LUCEY DRIISCOLL
LATTE MATERNO
DUBIN JOHNSON
ROTOR
FARMACI
ITTERO GRAVIDICO
EPATITI
CIRROSI BILIARE
INFEZIONI
AMILOIDOSI
ITTERO POSTEPATICO
LITIASINEOPLASIESTENOSI CICATRIZIALI
Aumento di bilirubina non coniugata e/o coniugata
Sindrome di Gilbert: ridotta captazione o più spesso difettosa coniugazione della bilirubina
Ridotta espressione del gene UGT1 (aggiunta di due nucleotidi nel promoter)e deficit parziale di uridin-difosfoglicuroniltransferasi
ridotta (-30%) capacità glicuronazione)
Deficit di glicuronosil transferasiTotale: Sindrome Criggler-Naiiar tipo I
Rara malattia autosomica recessiva, mutazione del gene UGT1 a livello della regione comune 3’Bilirubina 25-45 mg/dl, danni neurologici
Letale entro il primo anno di vita
Parziale: Sindrome di Criggler-Najjar tipo IITrasmissione autosomica dominante, la bilirubina indiretta è meno elevata (6-24mg/dl)
Decorso benigno
Cause:Epatiti acute e croniche
Farmaci e ormoniPatologie dei dotti intraepatici
Infezioni sistemicheInfiltrazioni parenchimali
Meccanismi:1)Occlusioni dei canalicoli per ispessimento della
bile2)Occlusione dei canalicoli biliari per compressione
da parte degli epatociti rigonfi 3)Ostruzione dei dotti biliari intraepatici da parte
delle cellule infiammatorie4)Alterata permeabilità degli epatociti
5)Inibizione specifica delle proteine di trasporto transmembrana
(extraepatico)
Malattie che ostacolano il flusso:
1)Atresia delle vie biliari extraepatiche
2)Cisti del coledoco
3)Calcolosi delle vie biliari
4)Colangite sclerosante
5)Malattie pancreatiche
6)Neoplasie periampollari
7)Linfomi
8)Carcinomi metastatici
I calcoli si formano da costituenti della bile:Colesterolo, Sali di calcio e Bilirubina
La calcolosi biliare o colelitiasi da sola costituisce il 90% delle malattie delle vie
biliari
Nella colecisti la bile staziona a lungo permettendo la precipitazione
di un fattore di nucleazioneattorno al quale si dispongono c
ristalli di colesterolo
Fattori predisponenti: Saturazione biliare di colestrerolo
Stasi di bile
Calcoli di colesterolo (80% di tutti i calcoli)Si formano per:
1)Riduzione della concentrazione di sali biliaricausata da estrogeni o da perdite intestinali
2)Aumento della concentrazione di colesterolo nella bile causato dall’obesità o dall’età
si formano quasi sempre nella colecisti.
Puri, 75% colesterolo
Calcoli misti: 25-75%colesteroloBilirubina e Calcio
Calcoli di pigmento(20% di tutti i calcoli)
bruni, associati di solito ad infezioni e di riscontro soprattutto in Asia,
neri, non associati ad infezioni biliare (di comune riscontro nei pazienti con concomitanti malattie del sangue o cirrotici e presenti solo
nella colecisti). Sono conseguenza di elevata distruzione eritrocitaria
CirrosiInfezioni biliari croniche
Resezione dell’ileoSi formano generalmente nella colecisti e nelle
vie biliari al di fuori della colecisti.
Calcoli pigmentari neri:25%colesteroloBilirubinato, carbonato e fosfato di calcio
Calcoli pigmentari marroni:25 %colesterolobilirubinato e palmitato di calcio
Le complicanze dei calcoli sono rappresentatedall’ostruzione del dotto cistico
odel coledoco da un calcolo
Perdita di secrezione biliare
Nella cellula si accumulano sostanze endogene che vengono normalmente escrete
COLESTASI
Ridotto flusso biliare verso l’intestino
Ridotta concentrazione intestinale di sali biliari
Malassorbimentomaladigestione
Malnutrizione Steatorrea
Insufficiente assorbimento
Vit A Ca e Vit DVit K e Fatt VII
Vit E
Carente apporto dietetica
Cecità notturna Osteodistrofia Ipotrombinemia Degenerazioneneuromuscolare
Ritenzione rigurgido
Acidi biliari Colesterolo Bilirubina
Prurito Xantomatosi Ittero
Danno da alcool
Epatopatia alcoolicaVariabilità individuale
Uomo:40-60gr di alccol per 10-15 aaDonna, soglia inferiore
Steatosi Epatite etilica acuta
Epatite etilica cronicaCirrosiCancro
Aumentano: Transaminasi
FosfatasiγGTIgA
Steatosi etilica
Forma di steatosi più importante nell’uomo,
si arriva attraverso l’interazione di
una serie di processi patogenetici.
•Dosi giornaliere di 30-40 gr nella donna e 40-50 gr nell’uomo di etanolo al giorno sono già in grado di produrre lesioni al fegato.
Un litro di vino contiene circa 80 gr di alcol, mentre un bicchierino di superalcolico, 30 ml, o un bicchiere di birra, 340 ml corrispondono a
circa 10 gr.
•La suscettibilità è estremamente variabile, sia per l’intossicazione acuta (ubriachezza) che per la patologia cronica (epatica, pancreatica,
cardiaca, endocrina, SNC, ecc.)
Steatosi etilica
•Ha una patogenesi complessa che coinvolge molti meccanismi:
a) Danni diretti sulle membrane: aumento fluidità, forse perossidazione
b) Metabolismo dell’etanolo: formazione di acetaldeide e NADH
c) Aumentata lipolisi periferica
d) Alterazione del metabolismo proteico
e) Ipossia
EPATITI DA FARMACI
Epatite (alotano, isionazide)Epatiti colestatiche (Clorpromazina)
Epatite cronica (metildopa)Colestasi più necrosi (estrogeni, androgeni)
•Biotrasformazione può produrre sostanze epatolesiveNecrosi con o senza colestasi
•Farmaci o tossine direttamente epatolesiveNecrosi con o senza colestasi
•Reazioni idiosincrasicheReazione individuale immunomediata
•Insieme di patologie caratterizzata da necrosi e infiammazione che perdurano per oltre 6 mesi
•Combinazione di informazioni: clinche, sierologiche e istologiche•Grado : attività necrotico-infiammatoria
•Stadio: estensione della fibrosi
Le forme microbiche interessano soprattutto le vie biliari
Forma acuta: essudato fibrinoso o purulento riempe la cistefellea
Forma cronica: la cistifellea è rimpicciolita con parete fibrosa , spesso si associa un infiltrato monocitario
E. ColiEnterococchiSalmonella typhi
Processi infiammatori
• Eziologia microbica
• Eziologia parassitaria
• Eziologia viraleacuto
cronico
Sintomatologia lieve
Rapidamente mortale
Decorso lungo Reazioni autoimmuni
Pattern di danno
• Zonale: tossici• Bridging : virale• Interfaccia: Immune• Apoptosi: Viral
Epatite acuta/cronica
Processo infiammatori persistente del fegato cirrosi
Associato ad autoanticorpi e ipergammaglobulinemia
Fattori rischio:
Uso prolungato di farmaci
Pregresse infezioni virali
MHC II (DRB1)
IpossiaCause tossiche
Infezioni
Degenerazione:Torbida
VacuolareIalinaGrassa
Sono rare e riconducibili a:Trombosi epatica e della vena porta
Ostruzione parziale o totale dell’efflusso venoso al fegato
Tumori benigni: adenoma
Tumori maligni primitivi:Epatocarcinoma (evoluzione di epatite cronica e cirrosi)
ColangiocarcinomaEpatocolangiocarcinoma
Frequente sede di metastasi provenienti dall’apparato gastro-enterico
CIRROSI
Aumento o alterazione della sintesi del collagenoo componenti della membrana basale
della matrice extracellulare
Prodotti derivati dalla necrosi cellulare
Acido lattico e
citochine derivate dai macrofagi
fibrogenesi
1)Risposta immunitaria,2)parte di un processo di guarigione di una ferita,
3)risposta ad agenti che inducono fibrogenesi primaria
Formazione di setti che interromponola normale architettura del lobulo
Principali meccanismi che concorrono nel determinare la comparsa di ascite
Alterazioni morfologiche elementari
Distruzione della normale struttura epatica e sostituzione di tessuto nodulareAumento del tessuto fibroso con formazione di setti
Turbe del flusso ematico:con neoangiogenesi e formazione di connessioni anomale
tra i rami terminali della vena porta e le vene sovraepatiche.
Causa di morte
Segni clinici cirrosi
Alterazioni metabolismo degli estrogeni endogeni
Ipertensione portale
I lividi sono causati dall’insufficenza di sintesi dei fattori della coagulazione
Ascite ed edema bassa albuminemia
PATOGENESI DEI PRINCIPALI QUADRI SINTOMATOLOGICI DELLA CIRROSI
Deficit protidosintetici
Ipertensione portale
Ritensione idro-salina
Insufficienza globale
Diminuzione dei fattori della coagulazione
Ipoalbuminemia Emorragie
EdemaAscite
Coma
Varici esofagee
Encefalopatia apatica
Caratteristiche dell’insufficienza epatica acuta
PATOGENESI DEI PRINCIPALI QUADRI SINTOMATOLOGICI DELLA INSUFFICIENZA EPATICA
DEFICIT PROTIDOSINTETICI
IPERTENSIONE PORTALE
RITENZIONE IDRO-SALINA
INSUFFICENZA GLOBALE
Diminuzione dei fattori della coagulazione
Ipoalbuminemia
EMORRAGIE
Varici esofagee
EDEMI ASCITE
Encefalopatia epatica COMA
PATOGENESI DELLA RITENZIONE DEI FLUIDI
Ritenzione renale di Na+/H2OIpertensione portale
ASCITE
ASCITESi intende l’accumulo di
fluido nella cavità peritoneale. La cirrosi è la causa più comune di ascite
da ipertensione portale. Sono coinvolti 3
meccanismi:
1 ) Aumento della trasudazione di liquido per aumento della pressione idrostatica nelle vene portali
2 ) Diminuzione del riassorbimento per riduzione della pressione oncotica del plasma (riduzione sintesi albumina)
3) Aumento ritenzione di sodio e di acqua a livello renale dovuta a ipovolemia con conseguente stimolo alla produzione di renina-aldosterone