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A LEROTAIE-MOLISE IL 1° PREMIO · nessuno è perfetto, ci servirà per mi-gliorare la nostra...

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Num. 7 | Dicembre 2015 Pubblicazione di informazione riservata ai soci e collaboratori dell'associazione LeRotaie-Molise. Vietata la diffusione al pubblico A M I C I D E L L A F E R R O V I A L E R O T A I E M O L I S E EDITORIALE Un mese intenso dove spicca il duplice appunta- mento in contemporanea a Milano e a Napoli il 12 di- cembre. Il primo per ritirare il premio Go Slow, il secondo per l’ in- contro con la Fondazione FS Italiane a Pietrarsa. Ricordiamo anche il premio rice- vuto a ottobre al Festival delle Terre d’Abruzzo. Un fine anno da protago- nisti per il lavoro svolto durante tutto il 2015. Un 2015, appunto, stracolmo di soddisfazioni, oltre 8.000 viaggiatori sui nostri treni, 21 appuntamenti che si sono rivelati un successo, certo, qualche “puntino nero” c’è stato ma nessuno è perfetto, ci servirà per mi- gliorare la nostra attività di volonta- riato nel 2016 per far conoscere anco- ra di più le bellezze paesaggistiche, le tradizioni dei nostri borghi viaggiando sulla ferrovia tra le più belle d’Europa attraverso l’Abruzzo e il Molise. Infine, ciliegina sulla torta, la con- venzione stipulata sempre in questo mese di dicembre tra noi, la Fondazio- ne e RFI, che ci concede la gestione dell’intero scalo della stazione di Ca- stel di Sangro dove presto arriveran- no carri carrozze e altro materiale da restaurare e mantenere in efficienza. Un piccolo museo di rotabili storici. Unico piccolo rammarico, ma non per nostra colpa o volontà, sta nel fatto che ciò che si sta materializzando a Castel di Sangro (in Abruzzo) sarebbe stato ancora più vasto se si fosse rea- lizzato a Isernia, ma qui la politica… e non vado oltre perchè siamo a Natale, siamo tutti più buoni e non voglio in- fierire, per cui vi porgo i miei più senti- ti auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo sperando che il prossimo anno sia almeno pari in soddisfazioni come il precedente. Fabrizio Minichetti 12 DICEMBRE 2015 - 6° PREMIO GO SLOW – CO.MO.DO. A LEROTAIE-MOLISE IL 1° PREMIO Un’altra grande soddisfazione per la nostra associazione che vin- ce un progetto di valorizzazione del turismo sorico-ferroviario con la Sulmone-Carpinone-Iserina: la “Transiberiana d’Italia”. Meri- to di questo riconoscimento va al nostro socio Gianluca Di Lonardo che ha voluto la partecipazione al concorso. A ritirare il premio il 12 dicem- bre a Milano presso l’Area Ex An- saldo in Via Tortona 54, sono an- dati in rappresentanza dell’intera associazione Claudio Colaizzo e lo stesso Gianluca Di Lonardo. Il Premio Go Slow-Co.Mo.Do. fu ideato nel 2007 dalla Confederazione di Mobi- lità Dolce (Co.Mo.Do.), vero e proprio collettore di ispirazioni e aspirazioni per una mobilità diversamente vissuta rispetto al fragoroso rombare dei motori e al frenetico correre da un luogo all’altro. Di questi valori autenticamente culturali Co.Mo.Do. si fa portatore, raccogliendoli in una sintesi virtuosa da alcune fra le più prestigiose associazioni ambientaliste nazionali che vi aderiscono (Legambiente Onlus, Italia No- stra Onlus, Fiab Onlus, Federazione Italiana Ferrovie Turistiche e Museali, Utenti del Trasporto Pubblico, Ass. Patrimonio Archeologico Industriale e molte Associazioni e Comitati regionali dal Trentino Alto Adige alla Sicilia). Per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di Co.Mo.Do. è stato ideato que- sto Premio, organizzato di concerto con il partner tecnico Ass. Culturale Go Slow Social Club e con la media partenrship di Viaggiatori.com, al fine di incentivare le Pubbliche Amministrazioni a ideare progettualità di mobilità dolce, in particolare attraverso il recupero di ferrovie dismesse in greenways, itinerari verdi comunali e intercomunali, nonché il loro riutilizzo come linee di turismo storico-ferroviario, o attraverso piani di mobilità dolce e sostenibile a difesa del paesaggio culturale. La giuria era formata da Massimo Bottini, architetto, Presidente Confederazione Mobilità dolce - Co.Mo.Do., Anna Donati, esperta di tutela del territorio e mobilità sostenibile, Presidente onoraria Confederazione Mobilità dolce - Co.Mo.Do., Debora Sanna, consulente comunicazione territoriale, Presidente Go Slow Social Club, Paolo Piacentini, consulente Direzione Generale Turismo del Ministero Beni Culturali e Turismo, Alfredo Dufruca, Ingegnere Trasportista Politecnico di Milano, membro Società Polinomia, Filippo Piva, agronomo, Vice Presidente Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio sez. Triveneto-Emilia Romagna, Lorenzo Salvia, giorna- lista, Corriere della Sera, Francesco Masi, consigliere FIAB Bologna – Monte Sole Bike Group, Gabriele Nanni, Settore Trasporti di Legambiente Nazionale, Alessandra Bonfanti, responsabile Settore Aree interne di Legambiente Nazionale, membro Con- siglio Direttivo Co.Mo.Do.
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N u m . 7 | D i c e m b r e 2015

Pubblicazione di informazione riservata ai soci e collaboratori dell'associazione LeRotaie -Molise. V ietata la dif fusione al pubblico

• A

MIC

I DELLA FERRO

VIA

LE

R

OTAIE–MOLISE

EDITORIALEUn mese intenso dove

spicca il duplice appunta-mento in contemporanea a Milano e a Napoli il 12 di-cembre. Il primo per ritirare

il premio Go Slow, il secondo per l’ in-contro con la Fondazione FS Italiane a Pietrarsa.

Ricordiamo anche il premio rice-vuto a ottobre al Festival delle Terre d’Abruzzo. Un fine anno da protago-nisti per il lavoro svolto durante tutto il 2015.

Un 2015, appunto, stracolmo di soddisfazioni, oltre 8.000 viaggiatori sui nostri treni, 21 appuntamenti che si sono rivelati un successo, certo, qualche “puntino nero” c’è stato ma nessuno è perfetto, ci servirà per mi-gliorare la nostra attività di volonta-riato nel 2016 per far conoscere anco-ra di più le bellezze paesaggistiche, le tradizioni dei nostri borghi viaggiando sulla ferrovia tra le più belle d’Europa attraverso l’Abruzzo e il Molise.

Infine, ciliegina sulla torta, la con-venzione stipulata sempre in questo mese di dicembre tra noi, la Fondazio-ne e RFI, che ci concede la gestione dell’ intero scalo della stazione di Ca-stel di Sangro dove presto arriveran-no carri carrozze e altro materiale da restaurare e mantenere in efficienza. Un piccolo museo di rotabili storici. Unico piccolo rammarico, ma non per nostra colpa o volontà, sta nel fatto che ciò che si sta materializzando a Castel di Sangro (in Abruzzo) sarebbe stato ancora più vasto se si fosse rea-lizzato a Isernia, ma qui la politica… e non vado oltre perchè siamo a Natale, siamo tutti più buoni e non voglio in-fierire, per cui vi porgo i miei più senti-ti auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo sperando che il prossimo anno sia almeno pari in soddisfazioni come il precedente.

Fabrizio Minichetti

12 DICEMBRE 2015 - 6° PREMIO GO SLOW – CO.MO.DO.

A LEROTAIE-MOLISE IL 1° PREMIO Un’altra grande soddisfazione

per la nostra associazione che vin-ce un progetto di valorizzazione del turismo sorico-ferroviario con la Sulmone-Carpinone-Iserina: la “Transiberiana d’Italia”. Meri-to di questo riconoscimento va al nostro socio Gianluca Di Lonardo che ha voluto la partecipazione al concorso.

A ritirare il premio il 12 dicem-bre a Milano presso l’Area Ex An-saldo in Via Tortona 54, sono an-dati in rappresentanza dell’intera associazione Claudio Colaizzo e lo stesso Gianluca Di Lonardo.

Il Premio Go Slow-Co.Mo.Do. fu ideato nel 2007 dalla Confederazione di Mobi-lità Dolce (Co.Mo.Do.), vero e proprio collettore di ispirazioni e aspirazioni per una mobilità diversamente vissuta rispetto al fragoroso rombare dei motori e al frenetico correre da un luogo all’altro. Di questi valori autenticamente culturali Co.Mo.Do. si fa portatore, raccogliendoli in una sintesi virtuosa da alcune fra le più prestigiose associazioni ambientaliste nazionali che vi aderiscono (Legambiente Onlus, Italia No-stra Onlus, Fiab Onlus, Federazione Italiana Ferrovie Turistiche e Museali, Utenti del Trasporto Pubblico, Ass. Patrimonio Archeologico Industriale e molte Associazioni e Comitati regionali dal Trentino Alto Adige alla Sicilia).

Per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di Co.Mo.Do. è stato ideato que-sto Premio, organizzato di concerto con il partner tecnico Ass. Culturale Go Slow Social Club e con la media partenrship di Viaggiatori.com, al fine di incentivare le Pubbliche Amministrazioni a ideare progettualità di mobilità dolce, in particolare attraverso il recupero di ferrovie dismesse in greenways, itinerari verdi comunali e intercomunali, nonché il loro riutilizzo come linee di turismo storico-ferroviario, o attraverso piani di mobilità dolce e sostenibile a difesa del paesaggio culturale.

La giuria era formata da Massimo Bottini, architetto, Presidente Confederazione Mobilità dolce - Co.Mo.Do., Anna Donati, esperta di tutela del territorio e mobilità sostenibile, Presidente onoraria Confederazione Mobilità dolce - Co.Mo.Do., Debora Sanna, consulente comunicazione territoriale, Presidente Go Slow Social Club, Paolo Piacentini, consulente Direzione Generale Turismo del Ministero Beni Culturali e Turismo, Alfredo Dufruca, Ingegnere Trasportista Politecnico di Milano, membro Società Polinomia, Filippo Piva, agronomo, Vice Presidente Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio sez. Triveneto-Emilia Romagna, Lorenzo Salvia, giorna-lista, Corriere della Sera, Francesco Masi, consigliere FIAB Bologna – Monte Sole Bike Group, Gabriele Nanni, Settore Trasporti di Legambiente Nazionale, Alessandra Bonfanti, responsabile Settore Aree interne di Legambiente Nazionale, membro Con-siglio Direttivo Co.Mo.Do.

2 | B I N A R I O T R O N C O

Un 2015 lunghissimo, intenso, vissuto in apnea... la stessa con la quale scriviamo queste righe prima di passare qualche ora per festeggiare l’arrivo dell’anno nuovo e poi rimetterci subito all’opera con il tre-no del 3 gennaio 2016 che apre un nuovo ciclo di eventi con l’ormai consolidata collaborazione di Fondazione FS Italia-ne, sulla linea Ferroviario Sulmona-Car-pinone-Isernia: la Transiberiana d’Italia.

Ma torniamo al 2015. Le nevicate record di inizio anno e di marzo hanno portato grande entusiasmo per i treni della neve registrando i nostri primi sold out da record. Nel giro di pochi giorni tutti i posti disponibili sono andati esau-riti e addirittura sono stati celebrati an-che da una puntata della trasmissione di RAI 1 Linea Bianca, nella quale bellissi-me riprese dall’alto hanno fatto conosce-re a tutta Italia il fascino del treno storico della Fondazione FS Italiane sulla Transi-beriana d’Italia.

Successivamente, il 25 Aprile, un’altra prestigiosa vetrina e l’inaspettata ribalta del TG1 nazionale, in occasione del 70° anniversario della Liberazione, un treno storico da noi fortemente voluto: parten-za Pescara Centrale e arrivo a Roccaraso per conoscere la storia della gloriosa Bri-gata Maiella, l’unica ad essere decorata con la medaglia d’oro al valore militare alla bandiera, fu tra le pochissime forma-zioni partigiane aggregate all’esercito al-leato dopo la liberazione e anche rispetto alle unità del nuovo Esercito Italiano, fu la formazione combattente con il più lun-go e ampio ciclo operativo, continuando a lottare risalendo la penisola sino alla liberazione delle Marche, dell’Emilia-Romagna e del Veneto.

La primavera e l’estate hanno portato poi i viaggiatori a conoscere sentieri di montagna, storia, eremi, borghi e tradi-zioni dell’Appennino abruzzese e molisa-no fino ad arrivare a fare del treno stori-co un set cinematografico per il film “Il Viaggio” interamente ambientato in Mo-lise con attori e maestranze molisane. Un viaggio ambientato su un treno della trat-ta Sulmona-Carpinone. Animatore, idea-

tore e attore principale è Maurizio Santil-li a cui è venuta l’idea del film quando ha viaggiato sul nostro primo treno storico il 4 marzo 2012.

Ad agosto le tante richieste a viaggia-re sul nostro treno ci costringono a fare ben quattro corse in sole due settimane.

Il ritorno della neve e l’arrivo della magica atmosfera natalizia hanno poi permesso a tantissimi appassionati di viaggiare sui treni storici dei mercatini di Natale a Roccaraso e Campo di Giove

e del Presepe Vivente a Carovilli.Chiudiamo l’anno con la bella noti-

zia del futuro ritorno delle locomotive a vapore, della prestigiosa convenzione che la nostra associazione Lerotaie-Molise ha siglato con la Fondazione FS Italiane per la tutela di rotabili storici e del sito della rimessa locomotive di Castel di Sangro, fino al riconoscimento a Milano del pre-mio Go.Slow della Confederazione della Mobilità Dolce (Co.Mo.Do).

22 treni storici con ben oltre 8000

2015 UN ANNO DA RICORDARE

Pietrarsa, 12 dicembre 2015

Mario e Michele all’Hobby Model Expo di Città Sant’Angelo con la riproduzione in scala H0 della stazione di Campo di Giove

Num. 7 – Dicembr e 2015 | 3

viaggiatori e tanti tra curiosi e appassio-nati sono stati presenti nelle stazioni di sosta, ovunque vi era una sosta oppure nei pressi dei numerosi passaggi a livello attraversati, nei pressi di ponti decine di fotografi hanno immortalato il passaggio del convoglio straordinario.

Cercheremo, per il 2016, di fare me-glio, molto meglio, sperando in questo modo di continuare a dare preziosa lin-fa vitale a un territorio che per secoli ha dato tanto alla storia e alla costruzione del nostro Paese e che invece negli ultimi decenni ha pagato un prezzo molto alto così come tante realtà dell’Italia interna.

Una meravigliosa ferrovia è stata re-stituita ad un fascino che forse neanche prima aveva con l’ambizioso progetto “Binari Senza Tempo” della Fondazione FS Italiane: la Sulmona-Carpinone-Iser-nia era stata ignorata per anni da tutti, residenti compresi, tranne che da pochi inguaribili appassionati che venivano presi per pazzi visionari e che hanno sa-puto riconoscere quale era la strada da percorrere per tutelarla senza secondi fini, tipici di finti appassionati e approfit-tatori e senza proclami lasciati nel vuoto, come siamo abituati a vedere da una cer-ta politica locale. Speriamo pertanto, per questo nuovo anno, di poter vedere meno passerelle e più mani che si adoperano, di fare realmente affidamento su regioni (fi-nora totalmente assenti), enti locali, co-

muni, associazioni, privati, che possano condividere il progetto di noi volontari, sottolineiamo volontari, e che finora pur-troppo, con pochissime eccezioni, non hanno mosso un solo dito, spesso anzi utilizzando tutto ciò che è stato faticosa-mente creato con le sole nostre forze per autocelebrarsi.

Un vero peccato poi l’occasione al momento persa del sito storico ferrovia-rio di Isernia, con la sostanziale distru-

zione dell’affascinante idea di realizzare un parco urbano verde a tema ferroviario dove serebbe stato possibile ricoverare un convoglio storico per le partenze da Isernia.

Ma non è certo questo a fermarci: pie-ni di entusiasmo e passione siamo pronti per il 2016 augurando a tutti che sia ricco di belle novità e splendore, noi intanto vi aspettiamo sui binari della Transiberiana d’Italia!

18 dicembre 2015. Cena di Natale

Il Premio Go.Slow ritirato a Milano il 12 dicembre 2015

4 | B I N A R I O T R O N C O

Istruzione ed educazionesono due concetti diversi maappartenenti alle due faccedella stessa medaglia. Saràper questo motivo che si fini-sce per confonderne i signi-ficati. Iniziamo col definirel’etimologia.

zoomnews. i t

COPIA GRATUITA

Via Raffaello, 67 - 65124 PESCARA - Direttore responsabile:Francesca Di Giuseppe - Redazione 085/4707903 - Fax085/4714653 - Pubblicità: Tel. 085/73432 - Fax 085/4714744Annunci economici: Tel. 085/4714288 - Annunci economicida cellulare: Tel. 334.6723068

zoomnews. i tANNUNCI ECONOMICILavoro, Immobili,Veicoli, Mercatino,Relazioni sociali

La Transiberiana d’Italia

EDUCARE O ISTRUIRE?COACHING E FORMAZIONE a pag. 11

L'intolleranza al lattosio,secondo i dati pubblicati sul-la rivista della Società italia-na di medicina generale, inte-resserebbe almeno il 40% de-gli italiani. Su scala mondialequesta intolleranza registravariazioni geografiche.

INTOLLERANZA AL LATTOSIOSALUTE a pag. 10

Torna la II edizione diNatale per le vie di Casoli esono ben due i giorni dedi-cati all' evento, il 18 ed il 19,con un calendario ricco diiniziative. Il centro storicodel paese ben si presta adeventi itineranti.

LE FESTE A CASOLITEMPO LIBERO a pag. 6

NOTIZIE LOCALI

TONIA PAOLUCCIE VALENTINA VEZZALILanciano, al via la campagnaelettorale

A PAGINA 3

AERONAUTICA, IL LICEOCHE PIACE

A PAGINA 4

LUMINARIE NATALIZIEANCHE A PINETO

Si accede il clima delle festenella cittadina teramana

A PAGINA 4

L’Aquila, circa 200 appuntamentiin centro storico

A PAGINA 5

Corropoli e Campli: due istitutisimili in 20 km

A PAGINA 12

la tua voce in ci t tà

EDIZIONE TERAMO16 dicembre 2015

LE FESTIVITÀ NATALIZIENEL CAPOLUOGO

Istruzione ed educazionesono due concetti diversi maappartenenti alle due faccedella stessa medaglia. Saràper questo motivo che si fini-sce per confonderne i signi-ficati. Iniziamo col definirel’etimologia.

zoomnews. i t

COPIA GRATUITA

Via Raffaello, 67 - 65124 PESCARA - Direttore responsabile:Francesca Di Giuseppe - Redazione 085/4707903 - Fax085/4714653 - Pubblicità: Tel. 085/73432 - Fax 085/4714744Annunci economici: Tel. 085/4714288 - Annunci economicida cellulare: Tel. 334.6723068

zoomnews. i tANNUNCI ECONOMICILavoro, Immobili,Veicoli, Mercatino,Relazioni sociali

La Transiberiana d’Italia

EDUCARE O ISTRUIRE?COACHING E FORMAZIONE a pag. 11

L'intolleranza al lattosio,secondo i dati pubblicati sul-la rivista della Società italia-na di medicina generale, inte-resserebbe almeno il 40% de-gli italiani. Su scala mondialequesta intolleranza registravariazioni geografiche.

INTOLLERANZA AL LATTOSIOSALUTE a pag. 10

Torna la II edizione diNatale per le vie di Casoli esono ben due i giorni dedi-cati all' evento, il 18 ed il 19,con un calendario ricco diiniziative. Il centro storicodel paese ben si presta adeventi itineranti.

LE FESTE A CASOLITEMPO LIBERO a pag. 6

NOTIZIE LOCALI

TONIA PAOLUCCIE VALENTINA VEZZALILanciano, al via la campagnaelettorale

A PAGINA 3

AERONAUTICA, IL LICEOCHE PIACE

A PAGINA 4

LUMINARIE NATALIZIEANCHE A PINETO

Si accede il clima delle festenella cittadina teramana

A PAGINA 4

L’Aquila, circa 200 appuntamentiin centro storico

A PAGINA 5

Corropoli e Campli: due istitutisimili in 20 km

A PAGINA 12

la tua voce in ci t tà

EDIZIONE TERAMO16 dicembre 2015

LE FESTIVITÀ NATALIZIENEL CAPOLUOGO

DI SONIA CAROSELLA

Il viaggio come cambia-mento. Si parte per diver-tirsi, per dimenticare lamonotonia del quotidianoanche solo per qualchegiorno. E poi si parte perscoprire posti nuovi, percapire qualcosa che nonavevamo capito fino a quelmomento, un aspetto chesolo quel posto in partico-lare può svelarci.

Nel cuore dell'Abruzzo edel Molise ci sono viaggida fare almeno una voltanella vita, che fanno spa-lancare gli occhi e riempio-no il cuore di meraviglia.Sono percorsi che si sno-dano su due binari e siinerpicano nel cuore delParco nazionale, tra galle-rie e vallate aperte, tra ne-ve intatta e alberi, tra pre-sente e passato. Li riper-corrono i treni della Tran-siberiana d'Italia, i convo-gli turistici d'epoca chedanno nuova vita alla trat-ta ormai chiusa Sulmona-Carpinone, rimessi a nuo-vo dall'associazione Amicidella Ferrovia Le Rotaie-Molise. Formata da giovaniaccomunati dalla passioneper vagoni, modellismo,rotaie e mobilità lenta, l'associazione nasce nel lu-glio del 2007 a Isernia.

“Negli anni siamo diven-tati sentinelle a tutela dellelinee ferroviarie - ci spie-gano - il trasporto su binariè sempre stato oggetto ditagli da parte delle Regio-ni; le nostre attività miranoad accendere i riflettori susituazioni di criticità e lalinea Sulmona-Carpinone ètra queste. I pochi treni chenegli ultimi anni collegava-no le nostre aree di monta-gna sono stati soppressidefinitivamente nel 2013,

così abbiamo deciso di da-re la meritata visibilità auna linea spettacolare dalpunto di vista paesaggisti-co”.

Inaugurata sul finire del-l'800, la tratta raggiungenella stazione di Rivison-doli-Pescocostanzo un'altezza di 1.269 m sul livel-lo del mare, la seconda piùalta d'Italia dopo il Bren-nero. Il tracciato è inneva-to per la maggior parte del-l'inverno, e i convogli af-frontano notevoli dislivellie tratti in salita. Per realiz-zare una linea tanto com-plessa ed esposta agli ele-menti, furono realizzateopere di ingegneria note-voli, tra gallerie paravalan-ghe, viadotti e trafori, ar-ricchendo il percorso discorci spettacolari.

La linea si rivelò di e-strema importanza per lazona appenninica abruzze-se, poiché serviva aree inprecedenza quasi isolate,con un transito consistentetra treni passeggeri, merci,militari e treni destinati altrasporto di bestiame. Dan-neggiata in maniera consi-stente durante i bombarda-menti della Seconda guer-ra mondiale, la ferrovia ri-prese la sua attività solonel 1960; sebbene abbiasempre sofferto della con-correnza con il trasportosu ruote, la linea conservòla sua crucialità soprattut-to a causa delle abbondantinevicate che interessanogran parte dell'anno l'areamontana, e che rendonopericoloso il transito auto-mobilistico. Negli ultimianni i treni della rete mon-tana hanno diminuito ine-sorabilmente il numerodelle corse a causa dellamancanza di viaggiatori,per chiudere definitiva-

mente nel 2011.La Sulmona-Carpinone è

entrata dunque nell'elencodelle ferrovie dimenticate,centinaia di preziose stra-de ferrate che per decennihanno servito i territori

interni dell'Abruzzo-Moli-se e ora sono abbandonate;di molte stazioni non rima-ne più niente, se non la te-stimonianze delle foto sto-riche che molti appassio-nati hanno raccolto. Perfortuna, un fitto movimen-to di volontari ha acceso iriflettori sulla situazione,dandole visibilità naziona-le; fin da subito infatti l'as-sociazione Le Rotaie haconcentrato gli sforzi ed ef-fettuato esperimenti conviaggi sporadici su treniregionali, per far ripercor-rere la tratta, seppur sal-tuariamente, mostrando labellezza dei paesi e degliscorci panoramici che laferrovia ha da offrire.

Le potenzialità turistiche

della linea hanno rilancia-to la zona, che vive di nuo-va vita grazie al sistema ditreni storici, la cui organiz-zazione è curata nei mini-mi dettagli. Grazie al suc-cesso di pubblico che i pri-

mi pioneristici interventiavevano riscontrato, infat-ti, la fondazione FS, che sioccupa delle tratte storicheitaliane, ha deciso di pren-dere in carico la ferrovia,garantendone la manuten-zione. La fondazione hainoltre fornito delle loco-motive degli anni 20, per-fettamente restaurate, chedanno alla tratta quel sa-pore d'altri tempi da trop-po dimenticato.

Nel 2014 l'associazioneLe Rotaie riesce a stilare fi-nalmente un calendarioimportante di corse stori-che, con un'attività checonsente di mantenere atti-va la linea, i caselli, le sta-zioni e garantirne l'effi-cienza recuperando e pro-

muovendo il turismo ferro-viario, facendo scoprire aipasseggeri destinazionispettacolari, custodite ge-losamente dalle montagne.

Le ferrovie dimenticatediventano così una prezio-sa risorsa, in cui il turismoeco-sostenibile ed eno-ga-stronomico è protagonista.Gli itinerari sono semprediversi, per dare la possibi-lità di scoprire quante piùdestinazioni possibili di unentroterra meraviglioso, davalorizzare e preservare.

La risposta è ogni annopiù entusiasta; solo nel2015 l'associazione ha or-ganizzato 22 treni storicicon una frequenza di unpaio al mese, chiudendo leprenotazioni con quasi8mila viaggiatori, una me-dia di 300/400 viaggiatoriper treno storico, prove-nienti non solo dall'Italiama anche dal nord Europa,dalla Russia e dall'Ameri-ca.

L'ultimo viaggio del2015, il 26 dicembre, saràdedicato al presepe viventedi Carovilli. Gli itineraridel 2016 inizieranno inveceall'insegna della neve, consoste nelle stazioni di altaquota in cui verranno orga-nizzate ad attività per tuttii gusti, con ciaspolate sullaneve, pattinate sul ghiac-cio, escursioni nei borghicaratteristici con degusta-zioni eno-gastronomiche emusica tradizionale.

Altro tragitto molto ap-prezzato è quello del 25aprile, inaugurato nel 2015in occasione del settantesi-mo anniversario della Li-berazione. In questa occa-sione il treno parte da Pe-scara per poi ripercorrere ibinari che si inerpicano trale montagne protagonistedella resistenza italiana, in

cui i partigiani della Briga-ta Majella combatteronoper la libertà.

Ma il successo del trenonon è decretato solo dallabellezza dei paesaggi e deipaesini montani visitati. Difondamentale importanzaè la lentezza del viaggio insé, che dà al viaggiatore iltempo di guardare, di a-scoltare, di emozionarsi, diregalarsi il piacere di nondover guardare l'orologio.“Durante i viaggi che orga-nizziamo il tempo si ferma- spiegano gli Amici delleRotaie - Ci si guarda negliocchi, si parla, ci si dimen-tica del telefono per unagiornata; sono nati gruppidi amici che si incontranoanche al di fuori. Racconti-amo ai viaggiatori del ter-ritorio, della storia dellaferrovia, e il nostro lavoroviene apprezzato e ricom-pensato dalla loro curiositàed entusiasmo”.

A dimostrazione dellariuscita incredibile dei tre-ni storici, siano essi inver-nali o estivi, le prenotazio-ni registrano il sold out nelgiro di pochi giorni.

La Transiberiana d’Italia

In giro per l’Abruzzo conla Transiberiana d’Italia

L’associazione Le Rotaie nasce nel 2007 a Isernia con l’intento

di recuperare una “linea paesaggistica spettacolare”

16 dicembre 2015 ATTUALITÀ2

Dopo la soppressione della Sulmona-Carpinone l’idea di viaggi turisticiTRA PASSATO E FUTUROPer tutti i soci che non hanno modo di leggere la rivista abruzzese Zoom News, pubblichiamo in queste due pagine un articolo sulla nostra associazione e la nostra attività, apparso sulla rivista qualche settimana fa.

In basso il titolo e le foto apparse in copertina, a lato l’ar-ticolo ripreso integralmente così come pubblicato a pagina 2.

Num. 7 – Dicembr e 2015 | 5

DI SONIA CAROSELLA

Il viaggio come cambia-mento. Si parte per diver-tirsi, per dimenticare lamonotonia del quotidianoanche solo per qualchegiorno. E poi si parte perscoprire posti nuovi, percapire qualcosa che nonavevamo capito fino a quelmomento, un aspetto chesolo quel posto in partico-lare può svelarci.

Nel cuore dell'Abruzzo edel Molise ci sono viaggida fare almeno una voltanella vita, che fanno spa-lancare gli occhi e riempio-no il cuore di meraviglia.Sono percorsi che si sno-dano su due binari e siinerpicano nel cuore delParco nazionale, tra galle-rie e vallate aperte, tra ne-ve intatta e alberi, tra pre-sente e passato. Li riper-corrono i treni della Tran-siberiana d'Italia, i convo-gli turistici d'epoca chedanno nuova vita alla trat-ta ormai chiusa Sulmona-Carpinone, rimessi a nuo-vo dall'associazione Amicidella Ferrovia Le Rotaie-Molise. Formata da giovaniaccomunati dalla passioneper vagoni, modellismo,rotaie e mobilità lenta, l'associazione nasce nel lu-glio del 2007 a Isernia.

“Negli anni siamo diven-tati sentinelle a tutela dellelinee ferroviarie - ci spie-gano - il trasporto su binariè sempre stato oggetto ditagli da parte delle Regio-ni; le nostre attività miranoad accendere i riflettori susituazioni di criticità e lalinea Sulmona-Carpinone ètra queste. I pochi treni chenegli ultimi anni collegava-no le nostre aree di monta-gna sono stati soppressidefinitivamente nel 2013,

così abbiamo deciso di da-re la meritata visibilità auna linea spettacolare dalpunto di vista paesaggisti-co”.

Inaugurata sul finire del-l'800, la tratta raggiungenella stazione di Rivison-doli-Pescocostanzo un'altezza di 1.269 m sul livel-lo del mare, la seconda piùalta d'Italia dopo il Bren-nero. Il tracciato è inneva-to per la maggior parte del-l'inverno, e i convogli af-frontano notevoli dislivellie tratti in salita. Per realiz-zare una linea tanto com-plessa ed esposta agli ele-menti, furono realizzateopere di ingegneria note-voli, tra gallerie paravalan-ghe, viadotti e trafori, ar-ricchendo il percorso discorci spettacolari.

La linea si rivelò di e-strema importanza per lazona appenninica abruzze-se, poiché serviva aree inprecedenza quasi isolate,con un transito consistentetra treni passeggeri, merci,militari e treni destinati altrasporto di bestiame. Dan-neggiata in maniera consi-stente durante i bombarda-menti della Seconda guer-ra mondiale, la ferrovia ri-prese la sua attività solonel 1960; sebbene abbiasempre sofferto della con-correnza con il trasportosu ruote, la linea conservòla sua crucialità soprattut-to a causa delle abbondantinevicate che interessanogran parte dell'anno l'areamontana, e che rendonopericoloso il transito auto-mobilistico. Negli ultimianni i treni della rete mon-tana hanno diminuito ine-sorabilmente il numerodelle corse a causa dellamancanza di viaggiatori,per chiudere definitiva-

mente nel 2011.La Sulmona-Carpinone è

entrata dunque nell'elencodelle ferrovie dimenticate,centinaia di preziose stra-de ferrate che per decennihanno servito i territori

interni dell'Abruzzo-Moli-se e ora sono abbandonate;di molte stazioni non rima-ne più niente, se non la te-stimonianze delle foto sto-riche che molti appassio-nati hanno raccolto. Perfortuna, un fitto movimen-to di volontari ha acceso iriflettori sulla situazione,dandole visibilità naziona-le; fin da subito infatti l'as-sociazione Le Rotaie haconcentrato gli sforzi ed ef-fettuato esperimenti conviaggi sporadici su treniregionali, per far ripercor-rere la tratta, seppur sal-tuariamente, mostrando labellezza dei paesi e degliscorci panoramici che laferrovia ha da offrire.

Le potenzialità turistiche

della linea hanno rilancia-to la zona, che vive di nuo-va vita grazie al sistema ditreni storici, la cui organiz-zazione è curata nei mini-mi dettagli. Grazie al suc-cesso di pubblico che i pri-

mi pioneristici interventiavevano riscontrato, infat-ti, la fondazione FS, che sioccupa delle tratte storicheitaliane, ha deciso di pren-dere in carico la ferrovia,garantendone la manuten-zione. La fondazione hainoltre fornito delle loco-motive degli anni 20, per-fettamente restaurate, chedanno alla tratta quel sa-pore d'altri tempi da trop-po dimenticato.

Nel 2014 l'associazioneLe Rotaie riesce a stilare fi-nalmente un calendarioimportante di corse stori-che, con un'attività checonsente di mantenere atti-va la linea, i caselli, le sta-zioni e garantirne l'effi-cienza recuperando e pro-

muovendo il turismo ferro-viario, facendo scoprire aipasseggeri destinazionispettacolari, custodite ge-losamente dalle montagne.

Le ferrovie dimenticatediventano così una prezio-sa risorsa, in cui il turismoeco-sostenibile ed eno-ga-stronomico è protagonista.Gli itinerari sono semprediversi, per dare la possibi-lità di scoprire quante piùdestinazioni possibili di unentroterra meraviglioso, davalorizzare e preservare.

La risposta è ogni annopiù entusiasta; solo nel2015 l'associazione ha or-ganizzato 22 treni storicicon una frequenza di unpaio al mese, chiudendo leprenotazioni con quasi8mila viaggiatori, una me-dia di 300/400 viaggiatoriper treno storico, prove-nienti non solo dall'Italiama anche dal nord Europa,dalla Russia e dall'Ameri-ca.

L'ultimo viaggio del2015, il 26 dicembre, saràdedicato al presepe viventedi Carovilli. Gli itineraridel 2016 inizieranno inveceall'insegna della neve, consoste nelle stazioni di altaquota in cui verranno orga-nizzate ad attività per tuttii gusti, con ciaspolate sullaneve, pattinate sul ghiac-cio, escursioni nei borghicaratteristici con degusta-zioni eno-gastronomiche emusica tradizionale.

Altro tragitto molto ap-prezzato è quello del 25aprile, inaugurato nel 2015in occasione del settantesi-mo anniversario della Li-berazione. In questa occa-sione il treno parte da Pe-scara per poi ripercorrere ibinari che si inerpicano trale montagne protagonistedella resistenza italiana, in

cui i partigiani della Briga-ta Majella combatteronoper la libertà.

Ma il successo del trenonon è decretato solo dallabellezza dei paesaggi e deipaesini montani visitati. Difondamentale importanzaè la lentezza del viaggio insé, che dà al viaggiatore iltempo di guardare, di a-scoltare, di emozionarsi, diregalarsi il piacere di nondover guardare l'orologio.“Durante i viaggi che orga-nizziamo il tempo si ferma- spiegano gli Amici delleRotaie - Ci si guarda negliocchi, si parla, ci si dimen-tica del telefono per unagiornata; sono nati gruppidi amici che si incontranoanche al di fuori. Racconti-amo ai viaggiatori del ter-ritorio, della storia dellaferrovia, e il nostro lavoroviene apprezzato e ricom-pensato dalla loro curiositàed entusiasmo”.

A dimostrazione dellariuscita incredibile dei tre-ni storici, siano essi inver-nali o estivi, le prenotazio-ni registrano il sold out nelgiro di pochi giorni.

La Transiberiana d’Italia

In giro per l’Abruzzo conla Transiberiana d’Italia

L’associazione Le Rotaie nasce nel 2007 a Isernia con l’intento

di recuperare una “linea paesaggistica spettacolare”

16 dicembre 2015 ATTUALITÀ2

Dopo la soppressione della Sulmona-Carpinone l’idea di viaggi turisticiTRA PASSATO E FUTURO

6 | B I N A R I O T R O N C O

I RISULTATI DEL 6° PREMIO GO SLOW CO.MO.DO.

Primo Premio assoluto, Categoria progetti realizzati:

Ferrovia Sulmona - Carpinone - Isernia: la “Transiberiana d’Italia” Associazione Culturale “LeRotaie Molise”

Primo classificato Categoria progetti in fase di realizzazione

Grande raccordo anulare delle bici “Grab” sull’Appia Antica Movimento VeloLove

Primo classificato nella Categoria studi di fattiblità

Ciclovia integrata lungo la Valle del Fiume Marecchia Unione dei Comuni della Val Marecchia

Menzioni speciali a

Via Francigena Toscana Regione Toscana

Alta Via dei Parchi Regione Emilia Romagna

Il Giro della Tuscia in 80 giorni Ass. Ammappalitalia

Porto San Giorgio - Fermo - Amandola Arch. Simona Pagliari, Arch. Roberto Nasini

Il Sentiero del Nobile a Montepulciano Comune di Montepulciano

Itinerari in Valle d’Itria: percorsi fra architetture rurali e paesaggi natu-rali Gal Valle d’Itria

Itinerario TV3 “Giramonticano” Studio Arch. Roberto Pescarollo

Segnalazione della Presidenza di Co.Mo.Do a

Sunway Pietrelcina-Benevento Seconda Università di Napoli

Segnalazione della Presidenza di Go Slow a

Bolzano WalksSlowly Provincia Autonoma di Bolzano – Italia Nostra Bolzano

Altresì viene assegnato dal magazine Viaggiatori.com, media partner del Premio Go Slow-Co.Mo.Do., un Encomio Speciale in ex-aequo per i pro-getti Via Francigena Toscana (Regione Toscana) e Alta Via dei Parchi (Re-gione Emilia Romagna), nonché tre Menzioni Speciali a “Pedalare nel La-zio, eterna scoperta” (ARI-Audax Randonneur) , “Pista Ciclopedonale del Tordino” (Provincia di Teramo) e “Percorrere il paesaggio della Bonifica. Un itinerario naturalistico, culturale, multimediale, sociale per un turismo consapevole” (Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale).

BINARIO TRONCOPubblicazione di informazione r iservata ai soci e collaboratori dell ’associazione LeRotaie -Molise.

V ietata la dif fusione al pubblico

a cura della redazione LeRotaie

Per collaborare con noi:[email protected]

a.c.a.f. LeRotaie–MoliseVia Giovanni XXIII, 71 – 86170 Isernia

[email protected]

Dalla nostra collezione di cimeli ferroviari

Num. 5 – Giugno 2015 | 7

a cura della redazione LeRotaie

AVVISI in breve

• Si è tenuto a Campobasso il 30 ottobre 2015 un incontro/work shop dal titolo “Ritorno al futuro” organizzato da Le-gambiente con la collaborazione di Union Camere molise, Regione Molise e Università del Molise, ha avuto come tema il rilancio delle aree interne. Per ciò che riguardava noi, si è lavorato su i luoghi della bellezza e del buon turismo, che sappiano rigenerare la qualità architettonica dei borghi spar-si, luoghi che siano in grado di creare nuovi prodotti turisti-ci attraenti che facciano leva sulle risorse ambientali e della tradizione, ma che sappiano declinare al futuro intercettando i bisogni più originali e avanzati del mercato del turismo am-bientale.

• È in via di definizione la convenzione tra Fondazione FS Italia-ne e la nostra associazione per la gestione dello scalo ferro-viario nella stazione di Castel di Sangro con la possibilità con-creta di avere in affidamento materiale storico da custodire sia museale che funzionale.

• In data 25 novembre 2015 la nostra tanto amata locotender 940.044 e tornata a muovere le ruote, seppur al traino della E656 di Fondazione, destinazione Foligno dove è giunta il 28 novembre. Verrà subito sottoposta alle necessarie cure stra-ordinarie per il ritorno in pressione in tempi brevi. Infatti, un comunicato sul sito di Fondazione FS Italiane, annuncia che si sta provvedendo al ripristino funzionale delle colonne idrauli-che, della piattaforma girevole e della rimessa locomotive a Castel di Sangro, opere fondamentali per il ritorno in circola-zione della locomotiva a vapore che, a partire da aprile 2016, renderà più ricca l’offerta dei treni storici sulla splendida linea che attraversa il Parco Nazionale della Majella.

I lavori stanno interessando anche le altre colonne idrauliche presso gli impianti ferroviari di Campo di Giove, Roccaraso e Sulmona. In quest’ultima stazione sarà ripristinata anche la piattaforma girevole.

Il ritorno della trazione a vapore sulla linea di “Binari senza tempo” arriva dopo più di un anno di successi: riaperta a maggio 2014 da Sulmona a Castel di Sangro, ha presto visto il prolungamento dell’itinerario fino a Carpinone e Isernia. Que-sto ha aumentato il bacino di utenza e contribuito al traguardo del “tutto esaurito” a bordo a tutti gli eventi.

I viaggi in treno storico su quella che viene definita la “Tran-siberiana d’Italia”, per i paesaggi montani che attraversa e le alte vette che raggiunge, sono organizzati dalla Fondazione FS con l’importante collaborazione dell’associazione leRota-ie-Molise.

• Il 16 dicembre, sulla panchina del binaro20 bis a Roma Termi-ni, è stato siglato la convenzione tra la nostra asociazione, la Fondazione Fs Italiane e Rete Ferroviaria Italiana circa l’esple-tamento delle attività ausiliare e di supporto al mantenimento del decoro dei rotabili storici di fondazione e all’effettuazione di treni d’epoca e per attività di presenziamento della stazio-ne di Castel di Sangro, area rimessa locomotive, al fine del mantenimento dell’ordine, pulizia e decoro.

• Vogliamo ringraziarel’organizzazione del Festival delle Terre d’Abruzzo, che all’interno dell’incontro “Ti racconto le Terre d’Abruzzo”, ha voluto premiarci per la nostra attività sui bi-nari della Transiberiana d’Italia. Un riconoscimento che noi volontari de Le Rotaie, mossi solamente dall’amore per il no-stro Appennino e per la ferrovia, vogliamo condividere con tutti voi!

• Sabato 12 dicembre è stata convocata al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa una riunione di tutte le associazioni ferramatoriali che collaborano a vario titolo con la Fondazione FS Italiane, per un momento di confronto sulle attività che ci vedono reciprocamente impegnati.

I vincitori del Festival delle Terre d’Abruzzo

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