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a.a. 2020-2021 geografia sociale e del paesaggio mauriziomemoli · 2020. 10. 19. · Salvador de...

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a.a. 2020-2021 geografia sociale e del paesaggio maurizio memoli
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  • a.a. 2020-2021 geografia sociale e del paesaggio maurizio memoli

  • conta&

    maurizio memoli([email protected])

    via Santa Croce, 67 - secondo piano

    http://people.unica.it/mauriziomemoli/

    Ricevimento: appuntamento mail

    La mail del corso è : [email protected]

  • Maurizio Memoli, ordinario di GeografiaDipartimento di Ingegneria Civile, Ambiente e Architettura

    Università di Cagliari.

    Temi:

    pratiche spaziali e della cittadinanza; rappresentazioni e produzione immaginifica della città e del territorio; marginalità, processi di stigmatizzazione dei quartieri popolari; dinamiche migranti e dello

    spazio politico di reazione civica.

    Metodi:

    metodologie audio-visuali sulle forme di rappresentazione dello spazio urbano e della ricerca etno-geografica (cf: Al centro di Tunisi. Webdoc.unica.it, 2013; Murat, Il geografo, docufilm sullo spazio

    margine della città di Marsiglia, 2016; Sant’Elia. Frammenti di uno spazio quotidiano, webdoc su un quartiere di Cagliari, 2017 premiato al Festival di Capodarco (2017).

    Città:

    Abbiamo lavorato in alcune città del Mediterraneo e dell’America latina (Napoli, Cagliari, L’Avana, Salvador de Bahia, Tunisi, Marsiglia) privilegiando i temi delle politiche pubbliche degli spazi urbani e le

    pratiche territoriali degli abitanti, le rappresentazioni e produzione di immagini della città.

  • Pubblicazioni:

    pratiche spaziali dei cittadini

    Rappresentazioni degli abitanti

    della riproduzione delle ineguaglianze spaziali pubblicando monografie e

    articoli sugli spazi marginali

    sviluppo economico, della geografia dello sviluppo e delle pratiche migratorie

    le trasformazioni del paesaggio industriale

    ai sistemi territoriali nello scenario della globalizzazione

    della ridefinizione del ritaglio amministrativo regionale italiano

  • Italie 2014/2015 Durée: 70 minutes - Version originale: Français / ItalienRéalisateur: Samuele Pellecchia Production: Prospekt - www.prospekt.itScénario: Francesca Governa (Polytechnique de Turin), Maurizio Memoli (Université de Cagliari), Claudio Jampaglia, Bruno Chiaravalloti, Arianna Cocchi, Edoardo Pasero et Samuele Pellecchia (Prospekt), avec la collaboration de Raffaele Cattedra (Université de Cagliari) et Elisabetta Rosa (Université Aix-Marseille).

    Progetti multimediali di ricerca visuale

  • Obiettivi generali

    I territori dell’urbano non sono oggetti spaziali definiti ma entità in continua e imprevedibile evoluzione che sfugge i confini e i caratteri permanenti.

    Il corso approccia le pratiche di vita quotidiana, sulle forme del potere politico, sociale, economico, sui conflitti, in altro modo, sulle forme materiali e immateriali che assume lo spazio

    rispetto ai suoi usi.

    Approcciare in tale forma critica e dialettica lo spazio (urbano) comporta occuparsi dei diversi dispositivi che danno corpo e valenza e che rilevano dalle situazioni sociali contestualizzate descritte

    nei discorsi, nelle rappresentazioni.

    I discorsi scritti (istituzionali, stampa, letteratura, narrazioni), orali (istituzionali, decisori, pianificatori, utilizzatori, amministratori), le immagini e le forme iconografiche (carte mentali, foto, immagini

    pubblicitarie, film) formeranno percorsi interpretativi in un insieme di “rappresentazioni materializzate” della città.

  • modelli interpretativi dei temi relativi all’equità, al diritto alla città, alle rappresentazioni, e alle politiche che insistono sul paesaggio e sulle società urbane.

    analizzare principi e strumenti delle politiche e delle pratiche spaziali urbane.

    formare un giudizio indipendente e critico sugli spazi urbani, sulle prassi sociali e sulle politiche che li governano.

    capacità di comunicare le competenze acquisite, nonché le proprie opinioni in merito alle questioni più controverse.

    applicare conoscenza e comprensione acquisite agli ambiti professionali e di ricerca attinenti ai sistemi spaziali complessi.

  • Teorie e metodi della geografia e delle scienze spaziali e territoriali

    Geografia come narrazione discorsiva – Rappresentazioni e spazio –La geografia moderna e la post-modernità –

    Geografie e politiche – Politica, politiche, territorio –

    Le geografie dell’urbano. Le città contemporanee – Concetti e teorie della città - Le forme della crescita urbana –

    La ricerca e il campo urbano: metodi sperimentali, metodi audiovisuali – città di tutti i giorni

  • le tematiche che saranno affrontate verteranno su:

    Comprendere la città di tutti i giorni partendo dalle pratiche

    Le rappresentazioni dello spazio urbano che formano percorsi interpretativi delle “rappresentazioni materializzate” della città per confrontarli con la forma dell’edificato e delle condizioni di urbanità

    attraverso dispositivi scritti (letteratura, narrazioni), orali (istituzionali, decisori, pianificatori, utilizzatori, amministratori) e di immagini e le forme iconografiche (carte mentali, foto, immagini

    pubblicitarie, film).

    Laboratorio e supporto alla didattica: le lezioni saranno supportate dalla visione di materiale filmico e documentale.

  • Bibliografia e LettureMaurizio Memoli, Francesca Governa, Geografie dell’urbano, Carocci, Roma, (capp. Introduzione 1, 2, 5, 6, 7, 9)

    Ash Amin, Nigel Thrift, 2005, Ripensare la dimensione urbana, Il mulino, Bologna, (cap. 1)George Perec, Specie di Spazi, Bollati Boringhieri

    Francesco Careri, Walkscapes, EinaudiGuy Debord Introduzione a una critica della geografia urbana, Nautilus

    Gilles Deleuze, Felix Guattari, Nomadologia, Castelvecchi

    Gilles Ivain, Formulario per un nuovo urbanismo, NautilusPaolo Clemente, La Deriva Istruzioni per perdersi, Tlon

    Franco La Cecla, Perdersi. L’uomo senza ambiente. Laterza Aru S., Jampaglia C., Memoli M., Puttilli M., (2018), L’emozione di uno spazio quotidiano. Parole, racconti, immagini di Sant’Elia-

    Cagliari, Ombre Corte

    S. Aru, R. Cattedra, M. Tanca, F. Troin, (eds), Visioni di Cagliari, Franco Angeli,

    SitiSant’Elia. Frammenti di uno spazio quotidiano http://webdoc.unica.it/santelia/index.php

    Murat, le géographe https://vimeo.com/muratgeoB-City - B_City - At the margins of a Public space. https://vimeo.com/302034203

    Al centro di Tunisi.Geografie dello spazio pubblico dopo una rivoluzione http://webdoc.unica.it/tunisi/index.html

  • Metodi DidatticiIl corso è articolato in 10 lezioni frontali della durata di 4 ore ciascuna

    Dopo una parte più propriamente teorico-concettuale (svolta con lezioni frontali di 18/20 ore), farà seguito una parte laboratoriale (20/22 ore) e applicativa con studi di campo da parte degli studenti e delle studentesse frequentanti.

    Sarà proposto un laboratorio di gruppo inerente le forme delle rappresentazioni urbane.

    Il laboratorio presuppone una frequenza minima al 75% delle lezioni (30 ore). Il voto del laboratorio vale il 50% del voto dell’esame,

    il voto di gruppo è determinato dalle medie dei voti individuali

    Verifica dell'apprendimentoL’esame finale sarà svolto in forma scritta e in presenza ma, in considerazione della situazione contingente (COVID-

    19), non sono è possibile escludere variazioni e lo svolgimento dell’esame in forma orale (e in via telematica)

    TestiGli studenti non frequentanti dovranno prepararsi sui libri di testo indicati nella sezione testi consigliati e

    bibliografia e sulle dispense caricate nella pagina web del docente ma previo confronto via mail all’indirizzo: [email protected].

  • mer 7ott Telematica9:15-10:45 : presentazione corso, temi, metodi, partecipanti 11:00-12:30 la geografia, le teorie, l’approccio, 4

    mer 14ott presenza9:15-10:45 teorie della geografia Luogo, Spazio, Territorio, 11:00-12:30 paesaggio e paesaggi + film 8

    mer 21ott presenza 9:15-10:45 geografia urbana e interpretazioni, 11:00-12:30 geografia urbana del potere + film / una lettura 12

    mer 28ott presenza 9:15-10:45 geografia e società 11:00-12:30 webdoc e dibattito 16

    mer 4nov presenza 9:15-10:45 La deriva cosa come quando11:00-12:30 debord et les autres + composizione gruppi 20

    mer 11nov città? 9:15-10:45 lab 1 11:00-12:30 lab 1 24

    mer 18nov città? 9:15-10:45 lab 2 + revisioni 11:00-12:30 lab 2 + revisioni 28

    mer 25nov città? 9:15-10:45 lab 3 + revisioni 11:00-12:30 lab 3 + revisioni 32

    mer 2dic città? 9:15-10:45 lab 4 + revisioni 11:00-12:30 lab 4 + revisioni 36

    mer 2dic presenza 9:15-10:45 lab 5 + revisioni 11:00-12:30 lab 5 + revisioni 40

  • Le città odierne hanno confini troppo permeabili ed estesi sia geograficamente che socialmente;

    Città --> un luogo di mobilità, flusso e pratiche quotidiane.

    Città --> un sistema sociospaziale dotato di dinamiche interne.

    approccio

  • La città non ha un’integrità, un centro e parti definite; è un insieme di processi disgiunti di eterogeneità sociale, connessioni vicine e lontane, concatenazione di ritmi in movimento verso nuove direzioni.

    In ragione di questa natura varia e multiforme della vita urbana risulta inadeguato guardare l’urbano da un unico punto di vista; è inadeguato il punto di vista unitario sulla città,

    La città è una struttura spaziale ( Steve Pile – 1999) --> e questo per tre aspetti che definiscono le città in termini spazi:

    - densità- eterogeneità della vita- reti di comunicazione e di flusso

    approccio

  • La spazialità della città (densità e eterogeneità o accostamento di differenze) ha effetti peculiari e generativi. Doreen Massey: nella città esistono configurazioni spaziali “generative” in ragione degli intensi effetti sociali che risultano da fitte reti di interazione al loro interno.

    basta riflettere alle forme di attività basate sull’informazione differenziale, alle distinzioni in classi sociali, alle etnie, alle culture, o al contrasto tra ricchezza e povertà;

    approccio

  • SENNET la coscienza dell’occhio.

    Da quando vivo a New York amo camminare a piedi, evito metropolitana e taxi tutte le volte che posso. Generalmente, per pranzo, vado a piedi dal mio appartamento al Greenwich Village fino al settore Est, ovvero faccio una passeggiata di circa 5 chilometri. Ci sono molti ristoranti al Village ma nessuno assomiglia davvero a quelli che si trovano subito a nord del palazzo delle Nazioni Unite, nelle “cinquantesime” strade... Sono ristoranti francesi, ma non alla moda, i piatti sono fatti ancora col burro, con lardo e panna, il padrone è rassicurante e ben in carne, i menu cambiano raramente. Questi ristoranti si trovano al piano terra di palazzine residenziali, e sono quasi tutti organizzati nella stessa maniera: un bar all’ingresso porta a una sala lunga tappezzata di banchi di cuoio e velluto rosso, alle pareti pendono le cornici dorate di quadri di pittori della domenica raffiguranti la Province francese, in fondo c’è la cucina. Le persone dicono che New York è una città inospitale, inamichevole, e penso che ognuno di questi ristoranti potrebbe esserne una riprova. I camerieri uomini di eta ̀ matura d’origine italiana o francese, non hanno affatto quella familiarita ̀ rassicurante che amano i turisti. Ma questi ristoranti sono pieni di persone che sembrano molto contente che le si lasci in pace –molti sono habitue ́, soli, o coppie che parlano a voce bassa. Per arrivare ai ristoranti francesi, uscendo di casa sono obbligato a passare in una zona dove si incontrano molti drogati, immediatamente a est di Washington Square. Dieci anni fa (1980 NdT) in questo giardino e in tutti gli isolati di case a est della 3 Avenue si vendeva droga. Al mattino uomini inebetiti giacevano sulle panchine della piazza o negli ingressi dei palazzi, dormivano immobili sotto l’effetto della droga; a volte distesi su fogli di giornali messi a terra come fossero materassi. • (...)Adesso gli eroinomani sono andati via, rimpiazzati da consumatori/venditori di cocaina. Non sono mai tranquilli, agitano le braccia nervosamente e non smettono mai di camminare avanti e dietro; con i loro movimenti come fossero elettrici, fanno molta più paura degli uomini storditi di prima.

  • Come «fare» (e «non fare») geografia

    Che cosa vi ricorda la parola geografia?

    geografia

  • NO

    La geografia elencativa (gli affluenti di destra e di sinistra, l’elenco dei prodotti di una regione, le montagne più alte..)

    No perché: genera stereotipi, non passa mai dalla tassonomia alla selezione/interpretazione), dà l’idea di una realtà fissa e immutabile.

    geografia

  • NOLa geografia estetizzante

    (es. i paesaggi belli e “pittoreschi”, l’idea del “genius loci”,

    le “bellezze” del territorio senza le criticità, la geografia delle identità locali)

    No perché: non è scientifica, semplifica il discorso e i problemi, non spiega i nessi e le relazioni sociali e spaziali, non affronta la

    complessità del reale)

    geografia

  • NO

    La geografia del «lontano» (che descrive la realtà geografica come insieme di strutture esterne alla nostra vita –

    No perché: è astratta e poco critica, dà idea di una divisione tra locale e globale, tra vicino e lontano, non aiuta a comprendere le relazioni tra il

    «qui» e «l’altrove».

    geografia

  • SILa geografia della rilevanza:

    selezionare i problemi,

    temi e le informazioni più importanti ora,

    nel contesto contemporaneo…

    Si perché: dà un ordine e un senso alla realtà (e al territorio) aiutando a comprendere la sua

    evoluzione e i processi che lo interessano.

    geografia

  • SI

    La geografia come scienza delle relazioni spaziali e scalari

    Si perché: riconosce il territorio come risultato di un’impronta evolutiva impressa dall’uomo

    ma in continuo dialogo con l’ambiente, mostra come

    locale e globale siano intrecciati in forme di

    contaminazione e compenetrazione reciproche.

    geografia

  • SILa geografia come scienza

    dell’inatteso, dell’inconsueto, del sorprendente

    Si perché: va oltre gli stereotipi e i modi convenzionali (e tradizionali) di leggere la

    realtà e il territorio, permette di scoprire nicchie ed

    esperienze interessanti e di collegarle a processi più

    ampi.

    geografia

  • Non è geografia conoscere le province italiane (quella è cultura generale),ma è geografia capire che funzione hanno (avuto) e perché le si vuole cancellare.

    Non è geografia sostenere che la Sardegna ha bel paesaggio,

    ma è geografia capire perché quel paesaggio è minacciato, chi lo considera bello e di quali strategie politiche ed economiche sia al centro.

    Non è geografia dire che la Sardegna sia una regione in cui la crisi è più forte,

    ma è geografia chiedersi come mai in Sardegna la crisi ci sia più che in altre regioni (e se è vero), che impatto abbia e se ci sono settori o esperienze che hanno reagito alla crisi e abbiano trovato risposte originali.

    geografia

  • geografiageografie

  • Cos’è la geografia, di cosa si occupa?

    • Diverse definizioni:

    • scienza dei rapporti essere umano-ambiente• scienza dei luoghi• scienza della differenziazione spaziale• studio dell’organizzazione spaziale• scienza che studia la dimensione spaziale del sociale, lo spazio della società• …

    • Aspetto comune: la prospettiva spaziale e i linguaggi per descriverla,

    • Disciplina connettiva e di sintesi, transcalare

    geografia

  • matrice delle prospettive geografiche

  • Villanova

  • Quartiere storico

    Fase di rigenerazione, operazione di riabilitazione dello spazio pubblico

    Investimento privato immobiliare

    Relazioni pubblico privato : dinamiche politiche ed economiche

    Relazioni essere umano-spazio: valorizzazione economica degli immobili, impatti sociali, trasformazione e gentrificazione, prassi e pratiche dello spazio

    • Territorializzazione : la città neoliberale, …• Interdipendenza tra luoghi: mediazioni con lo spazio circostante, compra-

    vendita, delocalizzazione, culturalizzazione, museificazione, gentrificazione• Interdipendenza tra scale: crisi globale, crisi locale, scelte politiche, …

    geografia

  • Il ripascimento del Poetto

  • Esempio 2. Il ripascimento del Poetto

    • Poetto – richiamo al tema più ampio del rapporto uomo-mare in senso turistico-ricreativo (relazioni uomo-ambiente alle diverse scale)

    • Relazioni essere umano-ambiente: prelievo della sabbia per esigenze costruttive (post-IIGM)• Mediterranea Survey and Service SPA: studio cause dell’erosione del Poetto (1987-1990/1997-1998):

    • la costruzione della strada litoranea che da 30 anni ha privato l’arenile delle dune, che avevano costituito la naturale riserva di sabbia per la spiaggia;

    • l’incremento dell’azione delle onde sulla spiaggia a causa della scomparsa della Posidonia oceanica; • l’erosione eolica dovuta ai forti venti di levante e maestrale che hanno contribuito ad accorciare la spiaggia ed a ridurre

    la sabbia; • il carico antropico, sempre più crescente nel corso del tempo;

    • La costruzione degli stabilimenti e dei bracci a mare del Lido e D’Aquila, dei casotti (abbattuti nell’86) e delle villette.• Ripascimento avvenuto nel 2002 e considerato la soluzione migliore per la tutela dell’arenile: danni ambientali, economici e

    identitari• Condanna da parte della Corte dei Conti (e altre condanne penali)

    geografia

  • Molti altri esempi (vicini e lontani) sono possibili

    • Conflitti per le energie rinnovabili in Sardegna…• Provvedimenti per il contrasto ai cambiamenti climatici…

    • Chiusura dell’Alcoa a Porto Vesme…• Vicenda dell’ILVA a Taranto…

    • Costruzione di grandi infrastrutture (es. TAV in Val di Susa)…• Basi militari in Sardegna…

    L’importante non sono gli esempi, ma i modi di leggerli attraverso una prospettiva spaziale e relazionale.

    geografia


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