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Adipso news giugno2013

Date post: 31-Mar-2016
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L'ADIPSO (Associazione per la Difesa degli Psoriasici) si è costituita nel Novembre 1989 con lo scopo di dare supporto alle persone colpite da psoriasi. Obiettivo primario dell'Associazione è quello di informare i suoi soci sulle novità terapeutiche e su tutto ciò che ruota intorno al problema psoriasi.
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Rivista trimestrale - Poste italiane S.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - 70% Roma - ANNO XX - N. 2 GIUGNO 2013 n. 2 giugno 2013 > Progetto "Train the Trainer" > Il Camouflage nella psoriasi > Un ponte tra cuore e cervello
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Rivista trimestrale - Poste italiane S.p.a. -

Spedizione in abbonam

ento postale - 70%

Rom

a - ANNO XX - N. 2 GIUGNO2013

n. 2 giugno 2013

> Progetto "Train the Trainer"

> Il Camouflage nella psoriasi

> Un ponte tra cuore e cervello

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MARZO 2011_3

ADIPSO NEWS

Poste Italiane S.p.A.Spedizione in abbonamentoPostale - 70%RomaAutorizzazioneTrib. di Roma n. 24014/05/2003

Direttore Responsabile

Mara Maccarone

Coordinatore Scientifico

Manlio Buonfigli

Supervisore

Carlo Theodoli

Sede A.DI.PSO.

Via Tacito, 90 - 00193 Romatel.-fax 06 3211545Presidente

Mara Maccarone

Sito web

www.adipso.orgPosta elettronica

[email protected]

Orari d’ufficio

9.30 - 13:30 (giorni feriali)Si riceve previo appuntamento

C/C postale n. 15646003intestato a:Associazione per la Difesa degli Psoriasici A.DI.PSO.Via Tacito, 90 - 00193 Roma

BANCA DESIO LAZIOFiliale RM 324IBANIT66 T032 3103 2090 0000 0279300

Editing

Edipress S.r.l.Via Baldo degli Ubaldi, 22900167 RomaTel 06 39735230 - 06 [email protected]

Stampa

StampaCSC GraficaVia A. Meucci, 28 zona industriale Santa Sinforosa(Via Tiburtina km 18,300)00012 Guidonia - RomaTel 0774 353308 Fax 0774 [email protected]@cscgrafica.it

Sedi regionali

PIEMONTE

MIRELLA TOMASICCHIOtel. 0121 323498cell. 335 1533648

LOMBARDIA

ROSARIO MONTAGNOLItel. 0331 1363749

VENETO FRIULI

TRENTINO ALTO

ADIGE

PAOLO RODOLFO FERRARIVia F.lli Cervi, 1535036 Montegrotto Terme (PD)tel. 049 795039 (ore pasti)[email protected]

EMILIA

ROMAGNA

ANDREA KURBANIASOVVia Villa Negro Ovest, 2041012 Carpi (MO)tel. 059 685434cell. 335 1800696

TOSCANA

MARIANO GEMIGNANI Via del Popolo, 99 51019Ponte Buggianese (PT)tel. 0572 636008

ELIO BONFIGLIOLI cell. 339 7878510

MARCHE UMBRIA

GIANFRANCO NARDINIVia Salaria, 144/A63040 Mozzano (AP)tel. 0736 310136cell. 320 9485233 [email protected] (lun. -merc.-ven. ore 15.00-16.30)

ABRUZZO

MAURIZIO CROCETTIVia G. Mazzini, 12264011 Alba Adriatica (TE)cell. 347 6377857(dal lun. al giov. ore 19 - 20)[email protected]

CAMPANIA

MICHELE BRUNO V.le Olimpico, 135 [email protected]

BASILICATA

DOMENICO LAMORTEVia G. Salvemini, 1/BCoop S. Marco85028 R. in Volture (PZ)tel./fax 0972 720322cell. 328 [email protected] PUGLIA

GRAZIA CARBONE via E. De Nicola, 670038 Terlizzi (BA)cell. 349 2648023

CALABRIA

GIUSEPPE SERRANÒVia Enotria, 39/c89122 Reggio Calabria tel. 0965 42601 cell. 347 7656617(ore serali)[email protected]

ANTONO FABIANOVia E. Vitale, 18088100 Catanzarotel. 0961 743205cell. [email protected]

SICILIA

CATIA MONTALTO Vicolo Mazzaresi, 4 90133 PalermoCell. 333 3445790

SARDEGNA

TERESA LAIViale Colombo, 354Quartu S. Elena (CA)070 [email protected]

FRANCESCO CABITZAVia S. Satta, 309031 Arbus (VS)cell.333 7299936 (ore 15-18)

VALTER [email protected]. 320.4343942

Page 3: Adipso news giugno2013

Cambio della guardia in Sanità

Subito dopo l’avvenuta stampa, e la relativa distribuzione dell’ADIPSO NEWS di marzo, è av-venuto un evento che merita sicuramente qualche commento e mi riferisco all’elezione di PapaFrancesco, venuto da lontano, “dalla fine del mondo” come ci ha tenuto a dire.La scelta è ricaduta su una persona lontana dai giochi di palazzo, dai suoi intrighi e ricatti,tutti elementi che hanno indebolito la vecchiaia del Papa precedente, Benedetto XVI, fino aportarlo alla rinuncia.La scelta, quindi, ha rappresentato un rovesciamento culturale, un gesto di apertura e di spe-ranza che porta il Papa fuori del “Sacro Palazzo”, liberandolo dal potere e ritrovarlo respon-sabile della spiritualità della comunità cristiana.Si è presentato in modo umile ed è già entrato nei cuori della gente e la prova più grande diquesta umiltà, unita all’ambizione di cambiamento, è venuta dalla scelta del nome: Francesco.L’inizio del pontificato è stato contraddistinto nel segno della coerenza e della povertà; quellacroce semplice di metallo sulla veste tutta bianca è stata la conferma di uno stile diverso daiprecedenti ed è questo che la gente ha apprezzato e iniziato subito ad amare.

Se l’elezione di Papa Francesco ha portato inequivocabilmente al tanto auspicato rinnovamentodel mondo ecclesiastico non tanto è avvenuto in politica dove ci si attendeva un cambiamentoradicale che non c’è stato, anche se una nuova generazione di 40enni è entrata a far parte delmondo politico che conta.Come ormai già sappiamo, le ultime elezioni non hanno portato né vinti né vincitori ma par-torito un governo di larghe intese con la bocciatura di tanti protagonisti politici del passato.Sono rimasta invece piacevolmente sorpresa, come donna, che nella lista dei Ministri ci siastato un incremento di presenza femminile e tra questa la persona che dovrà gestire il Mini-stero che ci riguarda più da vicino, quello della Salute. Si tratta di Beatrice Lorenzin, 41 anni,forse troppo giovane per gestire un’istituzione così delicata, che forse avrebbe avuto bisognodi persone con maggiore esperienza. Ma attendiamo fiduciosi il suo operato. Ad maiora!

Presidente ADIPSO

Mara Maccarone

Giugno 2013_1

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L’associazione invita i soci che non avessero rinnovato l’iscizione annualeA.DI.PSO. a effettuare il versamento tramite C/C Postale n. 15646003 intestato ad A.DI.PSO. Via Tacito, 90 - 00193 Romaoppure tramite Bonfico Bancario presso

BANCA DESIO LAZIOFiliale RM 324IBAN: IT66 T032 3103 2090 0000 0279300

Ricorda che le donazioni a nostro favore sono detraibili dalle tasse

la nostra MiSSionepromuovere la Ricerca genetica

difendere i nostri diritti

informare i Malati di psoriasi e psoriasi artropatica sulle terapie esistenti

educare l’opinione pubblica per far conoscere i devastanti effetti della malattia

il tuo SoStegno all’a.di.pSo. è indiSpenSabileper far valere i nostri diritti nei confronti delle istituzioni politiche e sanitarie

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1 editoriale > Cambio della guardia in Sanità

4 aSSoCiaZione> Progetto: Train the Trainer

6 aSSoCiaZione> Interazione Medico-Paziente a Sassari

8 aSSoCiaZione> Decennale A.N.A.A (2003-2013)

10 dermatologia> Intervista al prof.Gianfranco Altomare

16 dermatologia> Pasta anidra in “Fixed dose" nel trattamento

della psoriasi a placche

23 dermatologia> Il camouflage nella psoriasi

26 Reumatologia> Quando iniziare il trattamento

con i farmaci biotecnologici nell’artrite psoriasica

29 psicologia> Psoriasi: un ponte tra cuore e cervello

32 posta per noi> Ad ogni domanda una risposta

Ricordiamo il servizio“Medico on line”diretto ai Soci: un dermatologo saràpresente ogni venerdì dalle ore 16:00alle ore 18:00, presso la nostra sede diVia Tacito 90, Roma (tel. 06 3211545)per rispondere a tutti i quesiti cheognuno di noi desidera porre.

per questo servizio è statoistituito il seguente numeroverde:

INFORMATIVA PRIVACYAi sensi dell’art. 13 del D.Lgs196/2003, la informiamo che l’utilizzodei Suoi dati, trattati in forma scrittae/o con l’ausilio di strumentiinformatici, è esclusivamentefinalizzato all’invio della presenterivista. Titolare e responsabile deltrattamento dei dati è A.DI.PSO. con sede in Roma, Via Tacito 90, tel. 06 3211545. La informiamo inoltreche Lei può esercitare i diritti di cuiall’art. 7 del citato decreto e che quindiin ogni momento potrà averegratuitamente accesso ai propri dati epotrà richiederne l’aggiornamento, larettifica, l’integrazione o lacancellazione se non desidera piùricevere la presente rivista.

Sommario Comitatoscientifico

Gianfranco Altomare (MILANO)

Paolo Amerio (CHIETI)

Antonino Di Pietro (MILANO)

Luca Bianchi (ROMA)

Sergio Chimenti (ROMA)

Maurizio Congedo (LECCE)

Andrea Conti (MODENA)

Francesco Cusano (BENEVENTO)

Ornella De Pità (ROMA)

Aldo Di Carlo (ROMA)

Domenico Fideli (LECCO)

Barbara Fossati (ROMA)

Pasquale Frascione (ROMA)

Giampiero Girolomoni (VERONA)

Giovanni Leone (ROMA)

Patrizia Martini (LUCCA)

Giuseppe Micali (CATANIA)

Luigi Naldi (BERGAMO)

Giuseppe Novelli (ROMA)

Augusto Orlandi (ROMA)

Manuela Papini (TERNI)

Giovanni Pellacani (MODENA)

Ketty Peris (L'AQUILA)

Andrea Peserico (PADOVA)

Stefano Piaserico (PADOVA)

Mauro Picardo (ROMA)

Paolo Piemonte (ROMA)

Carlo Pincelli (MODENA)

Oriana Scatolini (ROMA)

Antonio Spadaro (ROMA)

Guido Valesini (ROMA)

Gino Antonio Vena (BARI)

Lelio Zorzin (ROMA)

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4_Giugno 2013

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Avere oggi un ruolo diresponsabilità nel-l’ambito istituzionale

e associativo non vuol diresolo saper gestire adeguata-mente le proprie mansioni maanche saper comunicare versol’esterno utilizzando i mezziidonei nel modo più corretto.Promuovere un corso di“media training” mira quindia far acquisire le capacità perutilizzare al meglio tutti glistrumenti della comunica-zione, gli ambiti operativi aessa riconducibili e, soprat-tutto, ad aumentare e miglio-rare il proprio autocontrollo ea non subire l’incontro con imedia siano essi televisione,radio o carta stampata.A tale scopo l’associazioneADIPSO ha organizzato il 23marzo u.s. a Roma un corso

denominato “Train the Trai-ner” ovvero “Chi Conduce ilConduttore” un progetto ac-cademico strutturato in modotale da fornire ai Rappresen-tanti Regionali ADIPSO glistrumenti necessari alla ge-stione degli incontri di forma-zione diretti al paziente e asaper comunicare con le isti-tuzioni politiche e sanitarie.Il punto di forza del mediatraining è stato il confrontodiretto con due noti professio-nisti della comunicazione:Franco Di Mare e LucreziaScardina, il primo attual-mente conduttore di UnoMattina, la seconda vice-caporedattore del Gr3. Essi hannofornito ai corsisti il loro Knowhow per aiutarli a individuarele migliori strategie di comu-nicazione e relazione con i

Progetto:train the trainer

> Corso educazionale e di comunicazione rivolto ai Rappresentanti ADIPSO

RedaZione

adipSo

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media.Il percorso formativo è statodiviso in 4 fasi principali: laprima con l’obiettivo di farentrare i partecipanti in con-tatto per allargare la cono-scenza di se stessi e delleproprie potenzialità.La seconda basata sull’analisidelle tecniche del processo dicomunicazione, sulla gestionedell’emotività e sull’indivi-duazione delle migliori strate-gie di comunicazione e

relazione con i media.La terza con l’applicazionedelle tecniche di comunica-zioni apprese.L’ultima con l’esercitazione sutali tecniche attraverso eser-cizi e simulazioni personaliz-zate al fine di acquisire abilitàe competenze utili a prepa-rarsi al confronto con i media.Il processo formativo e didat-tico è stato completato da si-mulazioni individuali eriprese televisive in cui si è

avuta la possibilità di speri-mentare subito le tecniche ap-prese rendendosi conto cosìdegli errori commessi o deiprogressi ottenuti.Un plauso particolare va atutti i Rappresentanti Regio-nali ADIPSO che hanno par-tecipato al corso diformazione con grande impe-gno raggiungendo risultatipiù che apprezzabili.Appuntamento al prossimocorso formativo!

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ASSOCIAZIONE

Rappresentanti Regionali ADIPSO

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6_Giugno 2013

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Dopo Cagliari, Sassari èla città più importantedella Sardegna, una

delle isole più belle del medi-terraneo. Sede universitaria earcivescovile, ha dato i natalia personaggi famosi della po-litica quali Antonio Segni,Francesco Cossiga ed EnricoBerlinguer.Ebbene in questa località il 1°giugno u.s. si è tenuto pressoil “Teatro Vittorio Manchia”c/o la Parrocchia di S.Maria di

Pisa (al cui Parroco va il no-stro ringraziamento per la di-sponibilità dimostrata perl’occasione) un incontro re-gionale tra Medici e Pazientisulla Psoriasi organizzatodall’associazione ADIPSO alloscopo di favorire il contattodiretto e lo scambio di espe-rienze e informazioni tra i me-dici specialisti e i pazienti.Sono intervenuti la prof.ssa F.Cottoni, direttore della ClinicaDermatologica , dott.ssa M.A.

InterazioneMedico-Paziente

a Sassari

> In collaborazione con la Dermatologiadell’Università di Sassari, direttadalla prof.ssa Francesca Cottoni

RedaZioneadipSo

Da sx dott. Nuvoli, V. Meloni, prof.ssa F.Cottoni, M. Maccarone, dott.ssa Montesu

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Montesu, dermatologa del-l’ambulatorio della Clinica, G.Nuvoli, reumatologo del-l’Ospedale “Conti” di Sassari,la D.ssa M.Maccarone, presi-dente ADIPSO, e il Dr. V.Me-loni, rappresentante ADIPSOper la provincia di Sassari, ilquale ha moderato l’incontro.Ha preso la parola il Dr.Meloniche ha dato il benvenuto atutti i partecipanti, ha spiegatoil motivo dell’incontro e infor-mato dell’esistenza del-l’ADIPSO, del suo scopoprefisso, dell’impegno profusoa favore dei pazienti psoriasicie delle battaglie di cui si è fattapromotrice per migliorare l’as-sistenza al malato. Il rappre-sentante ADIPSO ha tenuto asottolineare che sarebbe op-portuno allargare la rete asso-ciativa che ADIPSO ha

costituito nel tempo per imple-mentarne la forza e combatterele istituzioni politiche-sanitarieche ultimamente stanno distri-buendo dannosi tagli al citta-dino. Lo scopo, quindi, èquello di creare una sedeADIPSO anche nella zona diSassari.Dopo il saluto della presidenteADIPSO, la prof.ssa Cottoniha espresso grande soddisfa-zione per aver partecipato aquesto genere di iniziative cheda molto tempo aveva deside-rato di realizzare e questo gra-zie all’ADIPSO, sempre prontaa cogliere occasioni proposi-tive come queste.Quindi la dott.ssa Montesu harelazionato sulla psoriasi e isuoi aspetti principali, sulla fo-toterapia, sulle terapie di curasia convenzionali sia innova-

tive di ultima generazione.Il dott. Nuvoli, reumatologo, siè soffermato, invece, sullecomplicanze che la psoriasipuò generare, in particolarel’artrite psoriasica, patologiagiudicata invalidante per i suoieffetti dannosi. Ha indicatoquali sono le forme cliniche piùimportanti e le terapie più ido-nee a curare la patologia.L’incontro è terminato con ladiscussione tra medici e pa-zienti, le domande rivolte aimedici hanno permesso dichiarire alcuni aspetti della ma-lattia e dell’esenzione del ticket. La volontà di tutti è quella di ri-petere questa interessante ini-ziativa in modo capillare sulterritorio allo scopo di imple-mentare le informazioni suquesta malattia così larga-mente diffusa.

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ASSOCIAZIONE

Pazienti in sala convegni

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Il presidente dell’Associa-zione Rag. Rosa Elisabettaha ringraziato tutti i pre-

senti, formati da circa ottantapersone, sottolineando l’im-portanza di questi momentid’incontro, dove il dialogo di-retto tra pazienti e medicicontribuisce a consolidare unrapporto di fiducia reciproco.Quindi è intervenuta la D.ssaMara Maccarone, PresidenteADIPSO (Associazione pa-zienti Psoriasi) nostra graditaospite, che con la sua grandecompetenza ed esperienza èstata di grande supporto percostituire la nostra Associa-

zione, le sue parole d’incorag-giamento sono state apprez-zate da tutti i partecipanti. Harilanciato il progetto dell’As-sociazione F. I. M. De (Fede-razione Italiana Malattie dellaPelle) perché solo in questomodo, cioè unendo le forze, sipuò avere più potere per con-frontarsi con le autorità Sani-tarie e Politiche e sostenerecoloro che sono affette da pa-tologie che seppur non perico-lose per la vita possono esseredevastanti dal punto di vistaPsicologico.Il Dr. Enrico Rizza (Coordina-tore Scientifico A.N.A.A.) ha

Incontromedico-paziente

decennalea. n. a. a.

(2003–2013)

> In Occasione del Decennaledella costituzione dell’Associazione A. N. A. A.

(Associazione Nazionale Alopecia Areata),si è svolto a Roma il 27 aprile u.s. presso

Auditorium Clinica Universitaria La Sapienzaun incontro Medico - Paziente.

aSSoCiaZionea.n.a.a.

8_Giugno 2013

Page 11: Adipso news giugno2013

brevemente esposto la storiadei dieci anni associativi. Si èsoffermato sui risultati delcensimento online, strumentomolto utile per avere il quadronazionale sui dati epidemiolo-gici dell’Alopecia Areata/To-tale/Universale in Italia.TaleIniziativa ha suscitato inte-resse da parte dei dermatologi.Attualmente 948 personehanno aderito al censimento.Si ribadisce pertanto la neces-sità di partecipare al censi-mento in modo da potercontare su una statistica la piùampia possibile.Il Prof. Alfredo Rossi ha

svolto un’ampia ed completarelazione sulle cause, la dia-gnosi e le terapie dell’AlopeciaAreata.La Dott.ssa Fausti ha espostol’esperienza del nuovo ambu-latorio di Alopecia Areata cheé stato recentemente istituitopresso l’Istituto ScientificoGiannina Gaslini di Genova.La Dott.ssa C. Vincenzi, haparlato di possibili nuove te-rapie e la sua relazione è statamolto seguita e apprezzata.Le Dott.sse Megiorni e Conte-duca hanno parlato della ri-cerca e dello studio che stannoattualmente svolgendo, (l'As-

sociazione crede molto inquesto settore e con le risorsedisponibili cerca di sostenerela ricerca). È importane sotto-lineare  l’importanza di espertiche si dedicano alla ricerca,poiché è da questo settore chepossiamo sperare di avere adisposizione una terapia effi-cace.La presenza dei Dermo-Pig-mentisti e la presentazione diun nuovo prodotto per sup-porto protesico sono stati digrande importanza, poichésono presidi che danno la pos-sibilità di migliorare l’aspettoestetico.

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Pazienti in sala convegni

Page 12: Adipso news giugno2013

L’associazione ADIPSOcon questo numeroinizia un tour itine-

rante per conoscere più da vi-cino i Centri di riferimentoper la cura della psoriasi e ar-trite psoriasica.La prima tappa è la Clinicadermatologica dell’Ospedale“Galeazzi” di Milano, direttodal prof. Gianfranco Altomarea cui abbiamo posto alcunedomande su come è organiz-zato il Centro Regionale dellaLombardia.

prof. altomare da quantotempo è attivo il Centropsocare “galeazzi”?Il centro PSOCARE annessoall’U.O. di Dermatologia del-

l’IRCCS Galeazzi è stato atti-vato gia’ nel 2005, fra i primiin Italia, grazie anche al fattoche io stesso e i miei collabo-ratori ci siamo da sempre de-dicati a ricerche non solosulla patogenesi della Psoriasima anche sulle terapie di que-sta patologia con farmaci in-novativi.

Ci può descrivere breve-mente com’è strutturato ilCentro? in che modo fun-ziona?Il Centro è strutturato con at-tivita’ ambulatoriali di primoe secondo livello. L’ambula-torio cosiddetto di “PRIMEVISITE” accoglie il pazienteche per la prima volta si ri-

Un tour itinerantetra i Centri di cura

della psoriasi in italia

> Intervista al prof. Altomare, direttore del Centro Psocare "Galeazzi" di Milano

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volge alle nostre cure. Nel contesto della visita ven-gono programmate le inda-gini piu’ appropriate (emato-chimiche, ecografiche,radiologiche, visite speciali-stiche necessarie per un cor-retto inquadramento del pa-ziente ecc.). Dopodiche’ ilpaziente viene preso in caricoper il proseguo delle terapieconsigliate. Si accede a questo ambulato-rio previa prenotazione alCUP sia telefonicamente, viamail o di persona, su inviodel medico di medicina gene-rale o del Dermatologo di al-tra struttura. Inoltre abbiamo l’ambulatorio“CONTROLLI” dove i pazienti

DERMATOLOGIA

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Cabina per

fototerapia UVB

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DERMATOLOGIA

affetti da psoriasi vengono se-guiti nel loro percorso tera-peutico con visite periodiche,indagini ematochimiche ecc.I controlli vengono effettuatia varie cadenze a secondadella gravita’ della malattiae del tipo di terapia in atto.L’appuntamento è program-mato dal medico che gestiscel’ambulatorio.

Parallelamente abbiamo atti-vita’ ambulatoriali di “SE-CONDO LIVELLO” come laFOTOTERAPIA con due ca-bine e un lettino a UVB bandastretta, un’apparecchiaturaper irradiare solo mani e piediper la Psoriasi palmo-plantaree un lettino UVA1. Inoltrefunziona 5 giorni su 7 un am-bulatorio per le MEDICA-ZIONI: dove il paziente conpsoriasi moderata-grave chelo desideri, viene medicato epoi sottoposto a fototerapia.

Questo ambulatorio e’ dedi-cato ai pazienti che non pos-sono essere trattati con far-maci sistemici o in attesa diterapia biotecnologia. Per ultimo abbiamo a dispo-sizione due giorni alla setti-mana una stanza per infu-sioni ambulatoriali (farmacibiotecnologici, chemioterapieecc.)

Quali strategie utilizzateper la cura della psoriasi?Che tipo di terapie effet-tuate?È con grande orgoglio e sod-disfazione poter affermareche siamo stati i primi moltianni fa, nel nostro paese, aintrodurre il methotrexatenella terapia della psoriasigrave e nella forma artropa-tica. Da quando esercito alGaleazzi abbiamo contribuitoalle sperimentazioni di tuttii farmaci biotecnologici al

momento in commercio. Pos-siamo quindi fornire ai nostripazienti tutte le variabili te-rapeutiche che al momentosi conoscono per la terapiadella psoriasi e dell’artropatiapsoriasica.

Visto che alla psoriasivengono associate le co-morbilità, il dermatologo

del vostro centro intera-gisce con altri medicispecialisti, in particolarecon il reumatologo?Al Galeazzi da sempre esisteun reparto di reumatologia.La collaborazione con i Col-leghi reumatologi è statafattiva fin dall’inizio. Ab-biamo trovato massima col-laborazione: i nostri pazientipsoriasici vengono regolar-mente ‘scrinati’ anche per laeventuale comorbilita’ artro-patica.

Possiamo fornire ai pazientitutte le terapie cheattualmente si conoscono

””“ “

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DERMATOLOGIA

In questi anni inoltre ab-biamo potuto produrre an-che dal punto di vista scien-tifico, alcune pubblicazioni,scritte in collaborazione,sono state accettate su pre-stigiose riviste internazionali.

l’accesso alle terapie“biotecnologiche” è dif-

ficoltoso?Dalle fasi sperimentative allamessa in commercio abbiamosempre avuto a disposizionetutti i farmaci biotecnologici:dagli anti-TNF, all’antiIL12/23: al momento stiamosperimentando un anti-IL17 eabbiamo in progetto altri studiper i prossimi mesi ed anni,

con nuove molecole che per-metteranno anche la sommi-nistrazione del farmaco per viaorale.

le liste di attesa per lavisita dermatogica perpsoriasi sono particolar-mente lunghe?Grazie ai 3 ambulatori attivi

Equipe medica della Clinica Dermatologica "Galeazzi"

Page 16: Adipso news giugno2013

tutti i giorni dalle 8,30 alle16, abbiamo liste di attesaparticolarmente brevi. Unpaziente puo’ accedere allaprima visita al massimo nelgiro di una settimana. L’accesso alle visite di con-trollo e agli ambulatori di se-condo livello vengono gia’programmate dal medico alla

fine del primo incontro,quindi il paziente sa gia’quale sara’ il proprio per-corso clinico-terapeuticosenza nessun tipo di pro-blema.

Che rapporto avete conl’associazione dei pa-zienti?Esiste un reciproco rapporto

di collaborazione con ADIPSOsin da quando prestavo lamia opera nella Clinica Der-matologica di Via Pace a Mi-lano. I rappresentanti del-l’associazione ADIPSO hannoavuto modo in passato di vi-sitare personalmente il nostroambulatorio dedicato verifi-candone e apprezzandone la

sua funzionalità.Personalmente esprimo

grande stima e ammirazioneper la Presidente dell’Asso-ciazione, Mara Maccarone,per il suo grande impegnoche ripone a favore dei ma-lati. Spesso ho modo d’incon-trarla nei convegni sulla pso-riasi a cui viene invitata perdare voce al paziente. In que-

ste occasioni ho modo diconfrontarmi sulle problema-tiche legate alla malattia.Devo dire inoltre che mi hasempre invitato a esporre lenostre esperienze in tutti iCongressi Internazionali cheorganizza ogni due anni aRoma, con relatori di altis-simo livello provenienti da

tutto il mondo.Inoltre i medici specialisti

del nostro centro hanno conil Rappresentante ADIPSO perla Regione Lombardia unrapporto intenso di fiduciaper cui gli specialisti cercanoin tutti i modi di risolvereeventuali urgenze o partico-lari problemi che il pazientedovesse esporre.

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Con l'ADIPSO esiste unreciproco rapportodi collaborazione

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DERMATOLOGIA

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intRoduZione

La psoriasi è una dermatosia decorso cronico-reci-divante, caratterizzata cli-

nicamente dalla presenza dilesioni eritemato-desquamativevarie per forma, dimensioni,estensione, localizzazione egravità (1). Quest’ultima, cheva da forme lievi fino a formegravi, non dipende solamentedalla superficie corporea inte-ressata, ma anche dall’impattosulla qualità della vita nonchédalla risposta al trattamento.La diagnosi di psoriasi è emi-

nentemente clinica e non esi-stono esami di laboratorio néprocedure strumentali specificieccettuato l’esame istologicoche viene raramente eseguitoa causa della sua invasività.Negli ultimi anni, alcuni studihanno dimostrato come la dia-gnosi “in vivo” possa esseresupportata da tecniche noninvasive come la videoderma-toscopia e l’ecografia cutanea(2-12). Quest’ultima, inoltre,essendo in grado di documen-tare la progressiva riduzionedello spessore cutaneo a livellodella placca psoriasica in corso

Il lavoro è stato oggetto di presentazione alle “XX Giornate diDermatologia Clinica”, Roma 24-26 Gennaio 2013, comeposter: Musumeci ML, Lacarrubba F, Santagati C, Micali G:Studio clinico-ecografico per la valutazione dell’efficacia edella tollerabilità di una pasta anidra a base di urea al 50% in“Fixed Dose” nel trattamento della psoriasi a placche.

MaRia letiZia MuSuMeCiFRanCeSCo laCaRRubba

anna eliSa VeRZì CeCilia Santagati

giuSeppe MiCali

Clinica DermatologicaUniversità di Catania

A.U.O. Policlinico

Pasta anidrain “Fixed dose"nel trattamento

della psoriasi a placche

> Studio clinico-ecograficoper la valutazione dell'efficacia

e tollerabilità di un prodotto a basedi urea al 50%

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DERMATOLOGIA

di terapia, può essere utilizzataper valutare obiettivamente larisposta al trattamento.La terapia, sia essa topica, fisicao sistemica, dovrebbe essere per-sonalizzata sul singolo paziente,in relazione alla gravità delladermatosi ma anche alle suecondizioni generali, all’impattosulla qualità della vita, alla ca-pacità di autogestirsi, alla situa-zione familiare e lavorativa, alladisponibilità economica ed allesue preferenze (13). In particolare,la terapia topica trova indicazionenelle forme localizzate, lievi emoderate di psoriasi (PASI e BSA<10), ma può anche essere sug-gerita in combinazione alla te-rapia sistemica. Gli agenti topicipiù comunemente utilizzati sonoemollienti, cheratolitici, cortico-steroidi, catrame vegetale, reti-noidi, derivati/analoghi della vi-tamina D3, inibitori della calci-neurina (14-15). I vari topicisono disponibili in diverse for-mulazioni (crema, unguento, lo-zioni, gel, pasta, schiuma e mous-se termosensibili) che ne condi-zionano l’assorbimento e l’effi-

cacia, come pure la compliancedel paziente (15). L’aderenza allaterapia è, infatti, un aspetto fon-damentale della gestione dellapsoriasi ed è una condizione ne-cessaria affinché gli esiti deltrattamento siano ottimali (16).La scelta dei singoli principiattivi come pure delle diverseformulazioni dipende oltre chedall’età del paziente, dalla sededi localizzazione e dall’estensionedelle lesioni nonché dall’entitàdell’eritema e della desquama-zione. La componente desqua-mativa e/o cheratosica, soprat-tutto in alcune sedi corporee equando particolarmente spiccata,oltre che causare notevole disagioal paziente, può rappresentareun ostacolo al passaggio ed al-l’assorbimento dei farmaci topici,ritardandone la risposta. In talecontesto, l’utilizzo di prodotti adazione cheratolitica, quali l’ureao l’acido salicilico a varie con-centrazioni, che siano anche bentollerati e privi di effetti collate-rali, risulta un utile e necessariocomplemento nella gestione te-rapeutica (14, 17).

Obiettivo del presente studio inaperto è stato di valutare, me-diante controlli clinico ed eco-grafico, l’efficacia e la tollerabilitàdi una pasta anidra a base diurea al 50% in “Fixed dose”sulla componente desquamativo/cheratosica di placche psoriasi-che.

MateRiali e MetodiSono stati arruolati 25 pazienti(F/M=4/21) di età compresa tra35 e 75 anni, affetti da psoriasia placche con evidente compo-nente cheratosica. Criterio diesclusione è stato l’utilizzo difarmaci antipsoriasici topici e/osistemici rispettivamente nelle 2e 4 settimane precedenti. Per ogni paziente è stata sceltauna lesione target sulla quale ipazienti hanno applicato 2 volteal giorno un sottile strato dellapasta anidra a base di urea al50%. I pazienti sono stati istruitied indotti ad utilizzare un’ade-guata quantità di prodotto inquanto dispensato in formula-zione in “Fixed dose”. Alla visita di arruolamento/ba-

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sale, a quelle di controllo (ef-fettuate ogni 7 giorni) e aquella di fine trattamento, ipazienti sono stati sottopostiad esame clinico ed ecografico.Durante l’esame clinico losperimentatore ha preso notadel grado didesquamazione/cheratosi dellachiazza assegnando un pun-teggio da 0 a 3 (0= nessunadesquamazione/cheratosi,1=lieve grado di desquama-zione/cheratosi, 2= grado mo-derato di desquamazione/che-ratosi, 3= elevato grado didesquamazione/cheratosi). L’esame ecografico è stato ef-fettuato con sonda da 22 MHzin modalità B-mode, in gradodi valutare lo spessore del-l’epidermide in micron.Il trattamento è stato prose-guito fino alla risoluzionecompleta della lesione e co-munque non oltre le 3 setti-mane. Il giudizio globale è statoquindi espresso secondo unascala a 5 punti: risposta com-pleta (miglioramento > 90%),eccellente (miglioramento trail 50% ed il 90%), moderata(miglioramento tra il 30% edil 49%), lieve (miglioramento< 30%) o nulla. I pazienti, infine, sono statiinvitati ad esprimere un giu-dizio sull’accettabilità del pro-

dotto mediante la compila-zione di una scala a 5 punti(1= insufficiente; 2= suffi-ciente; 3= buono; 4= ottimo;5= eccellente) relativamentea gradevolezza della consi-stenza, semplicità di utilizzo,capacità di assorbimento ra-pido ed effetto idratante.

RiSultatiSulla base della riduzionedella componente desquama-tivo/cheratosica osservata intutte le chiazze e sulla basedei tempi di risposta, attraversovalutazione clinica ed eco-grafica, sono stati individuati3 gruppi. Nel gruppo 1 (9

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DERMATOLOGIA

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casi) si è verificata la completascomparsa della componentedesquamativa già dopo 1 set-timana (score clinico medioda 2,6 a 0) con una riduzioneecografica dello spessore del-l’epidermide da 426m a 260m(valori medi) (Fig. 1, Graf.1). Nel gruppo 2 (10 casi), la

completa scomparsa dellacomponente desquamativa èinvece avvenuta dopo 2 set-timane (score clinico medioda 2,2 a 0) con una riduzionedello spessore dell’epidermideda 415m a 248m (valori medi)(Fig. 2, Graf. 2). Nel gruppo3, la completa scomparsa della

componente desquamativa (4casi) e la notevole riduzione(2 casi) (score clinico medioda 2,7 a 0,7) sono state regi-strate dopo 3 settimane conuna riduzione dello spessoredell’epidermide da 410m a228 m (valori medi) (Fig. 3,Graf. 3). Durante il tratta-

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mento non sono stati osservatieffetti collaterali e tutti i pa-zienti hanno riferito di gradireil prodotto anche da un puntodi vista cosmetologico espri-mendo un giudizio sull’ac-cettabilità eccellente. Il pro-dotto inoltre ha mostrato unelevato effetto idratante ed,in considerazione della for-mulazione in “Fixed dose”,

ha permesso di evitare sprecoe/o sovradosaggio.

diSCuSSioneSulla base dei risultati ottenuti,la pasta anidra a base di ureaal 50% si è dimostrata, dopoun periodo massimo di 3 set-timane di utilizzo, efficacenell’eliminare in 23 casi e ri-durre in 2 casi la componentedesquamativo/cheratosica delle

chiazze psoriasiche, con unariduzione dello score clinicoda 2,5 a 0,2 (valore medio ditutti i pazienti), con un’eccel-lente compliance da parte ditutti i pazienti, anche in con-siderazione della formulazionein “Fixed dose”. È ben cono-sciuta infatti l’azione anti-proliferativa e cheratolitica,nonché idratante ed emolliente

dell’urea, la cui attività con-sisterebbe nell’inibizione dellaproliferazione e dell’aumentatoturnover delle cellule basali.La sua azione cheratolitica siesplicherebbe attraverso la se-parazione delle cellule dellostrato corneo e la desquama-zione delle stesse in superficie;la concentrazione maggioredel 30% avrebbe inoltre uneffetto proteolitico. I suoi ef-

fetti emolliente ed idratantesi attuerebbero infine attra-verso il legame dell’acqua al-l’interno della sua strutturacristallina, capace di ricostruirel’umidità dello strato corneo(18-21). I risultati clinici ottenuti sonostati documentati in manieraobiettiva e riproducibile me-diante ecografia cutanea. Que-

st’ultima, quando effettuatacon sonde ad elevata frequen-za, maggiore di 16 MHz, èuna metodica non invasivache trova numerose applica-zioni in dermatologia, potendodistinguere i tre strati che co-stituiscono la cute ossia epi-dermide, derma ed ipoderma(11). L’epidermide, che ha unospessore variabile tra 0,2 e0,6 mm a seconda della sede

DERMATOLOGIA

L'urea diminuisce in modoefficace la proliferazionecellulare negli stratisuperiori della pelle

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Crema esfoliante per zone desquamate

Per il trattamento di zone specifiche e desquamate,

quali placche psoriasiche

U-LIFE50

10 tubi da 2 ml

Fixed dosePer un adeguato e accurato dosaggio e una migliore compliance al trattamento

Assenza di:fragranza, ftalati, parabeni e formaldeide

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DERMATOLOGIA

corporea, appare ecografica-mente come uno strato ipe-recogeno, lineare, detto “ecodi entrata”; il derma, di spes-sore variabile tra 1 e 4 mm,presenta una struttura ipere-cogena, mentre l’ipoderma ap-pare ipo/anecogeno. La pos-sibilità di valutare lo spessoredella cute consente quindi dipoter ottenere dati obiettivisul grado di cheratosi/infil-trazione di alcune dermatosi,compresa la psoriasi (10,12).Ecograficamente, in tale pa-tologia, si evidenzia un ispes-simento della prima bandaiperecogena che corrispondeall’ispessimento dell’epider-mide, ed in particolare dellostrato corneo; al di sotto diessa si osserva generalmente,soprattutto nelle fasi acutedella patologia, una bandaipoecogena, costituita dallesottili creste epidermiche edal derma papillare edematosocon vasi congesti; ancora aldi sotto è presente una bandaiperecogena, anch’essa ispes-sita, corrispondente all’infil-trazione dermica. Nelle placchead elevata componente che-ratosica, l’unica struttura ap-prezzabile ecograficamente èrappresentata dalla prima ban-

da iperecogena, che nascondegli strati sottostanti. Poichél’obiettivo del nostro studio èstato testare l’efficacia delprodotto in esame sulla com-ponente desquamativo/ che-ratosica delle placche psoria-siche, l’ecografia cutanea a22 MHz ha permesso di mo-nitorare le modificazioni dispessore della prima bandaiperecogena, corrispondenteall’ispessimento dell’epider-mide, con una riduzione da418m a 245m (valore mediodi tutti i pazienti).Sebbene i risultati ottenutinecessitino ulteriori conferme,la pasta testata appare indicatae particolarmente efficacecome cheratolitico ad attivitàfortemente decapante ed idra-tante nella psoriasi a placchepresentando una buona edinnovativa formulazione cheè risultata gradevole e benaccetta dalla totalità dei pa-zienti. Il suo razionale d’usopotrebbe trovare numeroseapplicazioni soprattutto ovepresente una componente che-ratosica significativamentespiccata, ma anche in asso-ciazione a terapie topiche e/osistemiche antipsoriasiche, alfine di velocizzarne la risposta

terapeutica, come pure nellefasi preparatorie, di manteni-mento e negli intervalli in-fraterapia, non sostituendosicomunque alle terapie speci-fiche ma affiancandole vali-damente.

bibliografia

Tollefson MM, Crowson CS,McEvoy MT, Maradit KremersH. Incidence of psoriasis inchildren: a population-basedstudy. J Am Acad Dermatol.2010 Jun;62(6):979-87.

Paller AS, Siegfried EC, LangleyRG, Gottlieb AB, Pariser D,Landells I, et al. Etanercepttreatment for children andadolescents with plaquepsoriasis. N Engl J Med.2008;358:241–51.Angie L. Busch, BA; JenniferM. Landau, BS; Megan N.Moody, MD, MPH; Leonard H.Goldberg, Pediatric Psoriasis.Skin Therapy Letter 2012; SkinTherapy Lett. 2012Jan;17(1):5-7.Pereira TM, Vieira AP,Fernandes JC, Sousa-Basto A.Cyclosporin A treatment insevere childhood psoriasis. JEur Acad Dermatol Venereol.2006 Jul;20(6):651-6. Review.

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Il camouflagenella psoriasi

RoSanna

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DermatologiaOspedale S.Eugenio - Roma

> Nasce la Dermocosmetica correttiva

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Le ultime linee guida dell’Or-ganizzazione Mondiale dellaSanità hanno proposto unnuovo concetto di  salute,considerata non più assenzadi malattia, ma stato di be-nessere psico-fisico.Si tratta di un nuovo approc-cio al paziente, visto come"persona" nella sua interezzae quindi non solo nelle suepatologie e nei suoi disturbida alleviare, ma anche nelsuo mondo interiore, fatto diansie e desideri che bisognasapere scoprire e ascoltare.La medicina moderna si avvi-cina sempre più alle esigenzedel paziente: oltre ad occu-parsi delle problematichestrettamente medico-terapeu-tiche, si interessa anche deisuoi bisogni psicologici, of-frendo la possibilità di supe-rare lo stato di disagio datodalla malattia, consentendodi vivere nelle migliori condi-

zioni l’attesa degli effetti po-sitivi delle cure.In modo particolare la derma-tologia si trova, oggi, a doverdare una valida risposta a chiporta la sua patologia comeun marchio, che lo identificae lo differenzia dal resto delmondo, provocando unostato di tensione emotiva chepuò essere fortemente condi-zionante per l’accettazione disé e la vita di relazione.Nasce così la Dermocosmeto-logia Correttiva, particolarebranca dermatologica che sioccupa di mascherare le im-perfezioni cutanee mediantela tecnica del camouflage.E’ noto infatti che i pazientiaffetti da psoriasi vivono conparticolare disagio l’inesteti-smo della loro malattia: sem-pre molto coperti, in ognistagione, per proteggersidagli sguardi talvolta indi-screti delle persone.

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teCniCadel CaMouFlage

Essa consta di 5 fasi:1) idratazione della cute inte-ressata con una crema adattaal tipo di cute del paziente.La pelle affetta da psoriasi sipresenta eritemato-squamosaed occorre una crema moltonutriente per eliminare lesquame e stendere in modouniforme il make up corret-tivo.

2) neutralizzazione della di-scromia.Si utilizza un correttore di co-lore verde o corallo sulla le-sione fino ad ottenere uncolorito omogeneo.Il colore del correttore è sceltosulla base della teoria del cer-chio cromatico di Newton incui sono presenti i colori fon-damentali e complementari.

Essa afferma che colori oppo-sti si neutralizzano; sul cer-chio il verde è il coloreopposto al rosso, il giallo è op-posto al blu. Usare un pro-dotto che neutralizza, significacontrastare il colore della le-sione e ridurre la quantità dimake up opaco che serve a co-prirla. Il neutralizzatore,quindi, non è uguale al coloredell'incarnato e per questo icolori dei cosmetici correttivisono del tutto diversi da quellidi un make up normale.Questo concetto è particolar-mente importante soprattuttonei soggetti che eseguono lafototerapia e che presentanocontemporaneamente unacute sia eritematosa che iper-pigmentata.I correttori, compatti o increma, devono essere coprenti,opachi , non irritanti ed ipoal-lergenici, facilmente tollerabili

e più resistenti dei cosmeticitradizionali perché contenentiuna più alta percentuale dipigmenti.

3) applicazione di un fondo-tinta beige di colore simile aquella dell’incarnato del pa-ziente.

4) fissazione del make-up cor-rettivo con una cipria o pol-vere di riso.Può essere utile la vaporizza-zione di un getto di acqua ter-male sulla zona trattata pereliminare gli eccessi di truccoe conferire un aspetto natu-rale.

5) rimozione del camouflagemediante soluzioni micellariche consentono l’asportazionedelle sostanze applicate conmovimenti delicati e non ag-gressivi.

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DERMATOLOGIA

Neutralizzarela discromia significacontrastare il coloredella lesione e ridurrela quantità di make-upche serve a coprirla

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Dopo 15 giorni dalla prima se-duta di Camouflage, è consi-gliabile un secondo incontroin cui il paziente esegue per-sonalmente la tecnica appresa.Per la valutazione clinica i pa-zienti vengono fotografatiprima e dopo l’esecuzione deltrattamento.I criteri di esclusione sono: pa-tologie infettive, dermatiti infase acuta, ipersensibilità ac-certata verso i componenti deicosmetici utilizzati.

RiSultatiE’ ormai lontano il tempo incui il dermatologo vedeva ilmake-up come un ostacolo alproprio lavoro. Al contrariotale tecnica, proposta dal der-matologo stesso, fa sentire ilpaziente al centro delle sue at-tenzioni, facendo aumentarela fiducia nella terapia da se-guire, anche se i risultati tar-dano a comparire.Il Camouflage ha un impor-tante interesse sociale confer-

mato dall’attenzione destatanon solo nei pazienti, maanche nei mass media chepropongono ogni giorno mo-delli estetici ideali e tecnichesempre più all’avanguardiaper uniformarsi ad essi. Il suc-cesso personale e professio-nale, infatti, inevitabilmentepassa attraverso l’immagine,filtro delle proprie qualità. Ilmake-up correttivo permettedi superare in modo non inva-sivo, ma altrettanto efficacequesti preconcetti e la sua va-lidità in tal senso è supportatadalla letteratura internazio-nale. Autori come Holme S. A.(1), Ongeane K. (2) e Klein M.(3) hanno dimostrato quanto ilCamouflage incida sulla qua-lità della vita (QOL),migliorando i rapporti socialie lo stato di benessere psico-logico del paziente.I prodotti utilizzati per l’ese-cuzione del camouflage de-vono essere conformi airequisiti dermatologici quindi

ipoallergici, non comedogeni,non irritanti: non va dimenti-cato che i prodotti vanno ap-plicati su una pelledanneggiata. Essi devono pos-sedere caratteristiche reologi-che ed organolettiche in mododa soddisfare anche i requisiticosmetologici.

bibliografia

(1) S.A.Holme, et al. Cosmeticcamouflage advice improvesquality of life" British Journalof Dermatology 2002: 147:946-949(2) Ongenae, et al. Quality oflife and stigmatisation profilein a cohort of vitiligo patientsand effect of the use ofcamouflage.Dermatology, (2005); 210 (4):279-85.

(3) Klein M, et al. Analysis ofquality of life in patients with afacial prosthesis. Mund KieferGesichtschir.(2005) Junn 1.(4) G.CalabroR.Barbati Atlante didermocosmetologia correttivaEdizione Minerva Medica,2006

DERMATOLOGIA

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Nel trattamento dell’ar-trite psoriasica è impor-tante considerare le

differenti espressioni del coin-volgimento articolare chespesso possono coesistere e chesono rappresentate dall’interes-samento della colonna verte-brale, con sacroileite espondilite, o dall’impegnomono, oligo o poliarticolaredelle articolazioni periferiche odal “dito a salsicciotto” (datti-lite) o dall’infiammazione a li-vello dell’inserzione di tendinie legamenti (entesite).Il trattamento delle manifesta-zioni articolari dell’artrite pso-

riasica si basa sull’impiego diantiinfiammatori non steroidei,cortisonici e farmaci di fondoche non sempre permettono dicontrollare adeguatamentel’attività di malattia. In parti-colare tra i farmaci di fondo odisease-modifying antirheu-matic drugs (DMARDs) sonostate numerose le molecole im-piegate nella terapie dell’artritepsoriasica ma poche hanno di-mostrato una reale efficacia.Nel trattamento del coinvolgi-mento periferico, i dati deri-vanti dalla medicina basatasull’evidenza indicano che ilmethotrexate, la leflunomide,

Quando iniziareil trattamento con i

farmaci biotecnologicinell’artrite psoriasica

> Condizioni di elegibilità del paziente al farmaco

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antonio SpadaRo

CLINICA REUMATOLOGICA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA"LA SAPIENZA"

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la ciclosporina e la sulfasala-zina sono i DMARDs chehanno le prove più convincentidi efficacia associata a buonatollerabilità, anche nel lungotermine. In particolare fra que-sti DMARDs, il methotrexate èil farmaco che può essere as-sunto per più lungo tempo conun favorevole profilo di ri-schio/beneficio (Spadaro et al.1997). Al contrario non ci sonoprove certe di efficacia deiDMARDs sul coinvolgimentoassiale, sulla dattilite e sull’en-tesite.Tuttavia negli ultimi anni la te-rapia dell’artrite psoriasica hasubito profondi cambiamenticon l’avvento dei farmaci bio-

logici diretti contro il tumornecrosis factor (TNF) alfa, unacitochina che rappresenta unbersaglio cruciale nella patoge-nesi di questa malattia. Par-tendo da questo razionaleimportanti studi clinici hannodimostrato la possibilità di ot-tenere benefici rilevanti confarmaci anti-TNF alfa, comeadalimumab, etanercept, infli-ximab, golimumab sulle mani-festazioni articolari e cutaneedell’artrite psoriasica.Pertanto è evidente che difronte a questa nuova opzioneterapeutica il medico e il pa-ziente si pongono questa do-manda: “quando iniziare untrattamento con i farmaci anti-

TNF alfa nell’artrite psoria-sica?”.La risposta a questo quesitoprevede come primo passo laverifica che non vi siano con-troindicazioni all’impiego diquesti farmaci, in questo ilblocco del TNF può alterare ilcorretto funzionamento deinostri meccanismi di difesa.Sarà quindi importante verifi-care l’eventuale presenza di in-fezioni (p. es. tubercolosi,epatite B), di neoplasie, digrave compromissione dellecondizioni cardio-circolatorie edi tutte quelle patologie chepossono peggiorare o insorgereex-novo in conseguenza deldepauperamento del TNF.

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REUMATOLOGIA

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Il passo successivo per intra-prendere un trattamento confarmaci bloccanti il TNF alfa èla mancanza di risposta alleterapie convenzionali(FANS/coxib; cortisonici,DMARDs), tenendo sempre inconsiderazione l’espressioneclinica della malattia in rap-porto al coinvolgimento pre-valentemente periferico, assialeo entesitico. Da questo puntodi vista il clinico potrà avvalersidelle raccomandazioni espressedalla Società Italiana di Reu-matologia (Salvarani et. Al.2006), che definiscono sia l’at-tività di malattia, in base aiparametri comunemente uti-lizzati nel monitoraggio del-l’artrite psoriasica e all’opinionedi un esperto, sia la mancanzadi risposta terapeutica ai trat-tamenti convenzionali. Que-

st’ultima per l’artrite perifericao l’entesite prevalente è rap-presentata dall’inefficacia deiFANS (almeno 2 per 3 mesi),della terapia steroidea intra-articolare e dei DMARDs (al-meno 2 tra methotrexate, ci-closporina, leflunomide e sul-fasalazina, impiegati per almeno3 mesi).Invece per il coinvolgimentoassiale prevalente, il non-re-sponder è definito solo in rap-porto all’inefficacia dei FANS(almeno 2 per 3 mesi), analo-gamente a quanto suggeritodalle raccomandazioni del grup-po ASAS per la spondilite an-chilosante. Infine una voltainiziato il trattamento è fon-damentale controllare periodi-camente sia la risposta clinicache l’eventuale insorgenza dieffetti collaterali al fine di va-

lutare in maniera corretta icriteri per la prosecuzione dellaterapia.

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bibliografia

-Salvarani C, Olivieri I, PipitoneN, Cantini F, Marchesoni A,Punzi L, Scarpa R, Matucci-Cerinic M, Italian Society forRheumatology.Recommendations of the ItalianSociety for Rheumatology for theuse of biologic (TNF-alphablocking) agents in the treatmentof psoriatic arthritis. ClinExpRheumatol. 2006 Jan-Feb; 24(1):70-8.-Spadaro A, Taccari E, MohtadiB, Riccieri V, Sensi F, ZoppiniA. Life-table analysis ofcyclosporin A treatment inpsoriatic arthritis: comparisonwith other disease-modifyingantirheumatic drugs. Clin ExpRheumatol. 1997 Nov-Dec; 15(6): 609-14.

REUMATOLOGIA

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Nell'incontro con i pa-zienti affetti da pso-riasi, ho avuto modo

di riscontrare delle domandemolto frequenti: perchè pro-prio a me? ...perchè proprio inquesto momento?... perchè inquesta forma?Si tratta sicuramente di que-siti di difficile risoluzione, da-vanti ai quali come Terapeutami sono spesso ritrovata acondividere con i pazientirabbia, dolore e frustrazione.Con il tempo ho però capitocome – sul versante psicolo-gico – il perchè a questi do-mande possa essere trovatosolo uscendo da un'ottica ca-sualististica (causa- effetto) edapprodando ad una visioneche arricchisca la malattia diun senso di natura “emotiva".Quando infatti una persona ècolpita da una patologia cro-nica ed invalidante come lapsoriasi, la prima reazione

alla quale comprensibilmente- e giustamente - si assiste èquella della ricerca delperchè la malattia si sia svi-luppata e del come fare ad ar-restarla ed osteggiarla.Ho ascoltato nel tempo daipazienti racconti di peregrina-zioni durate anni tra un Ospe-dale e l'altro, tra Specialisti didiverse competenze, tra di-verse “cure"; ho realizzatocome la disperazione- in casiestremi- spinga a fidarsi di“soluzioni" presentate come“miracolose" ma che, in re-altà, fanno leva sulla vulnera-bilità della persona malata.Una malattia come la psoriasispinge dunque al “fare", al-l'azione tesa a contrastarla. Ilrischio che si corre però èquello di arrestare la rifles-sione sulla malattia ad unpiano “cognitivo", a quel-l'equazione causa- effetto chepuò essere da una parte sicu-

PSORIASI:un ponte tra cuore

e cervello

antonella deMMa

Psicologa ad orientamentoClinico-Dinamico

> Tanti quesiti di difficile risoluzione

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ramente confortante ed effi-cace, dall'altra riduttiva dellacomplessità dei vissuti di na-tura emotiva che investono lapersona, quando la si consi-dera a 360 gradi e non solovestita dell'etichetta di “ma-lato".A tal proprosito un mio pa-ziente, affetto da lungo tempoda una forma di psoriasi checon cure appropriate era riu-scito a contenere, sottolineavacome da un punto di vista co-gnitivo dopo tanto tempofosse riuscito a “capire"

quello che era successo, incosa la malattia consisteva ecosa doveva fare per curarlama, ciò che sembrava man-care era proprio la possibilitàdi collocare quello che aveva“imparato" su un piano emo-tivo perchè - come il pazientestesso affermava: “cervello ecuore spesso non vanno dipari passo..."; lì dove, infatti,il cervello aveva “capito", ilcuore continuava purtroppoa “fare male".Diviene quindi in questi casi

necessario - come sottoli-neato in apertura del contri-buto - riconoscere il senso dinatura emotiva legato allamalattia e, tale operazione,passa indubbiamente attra-verso la possibilità di com-prendere la malattia stessa.Ho scelto di utilizzarel'espressione comprenderenon a caso, poichè questotermine- dal latino cum-pre-hendere- nella sua etimolo-gia assume in sensofigurativo il significato di un“abbracciare con la mente"-

e non solo con il cervello - ilsenso di un incontro che per-mette alla persona di rappre-sentare la “sua malattia",inserendo le “sue chiazze", le“sue squame", il dolore delcorpo, in una dimensioneemotiva.Sarà grazie a questa " dimen-sione emotiva" che si verrà acreare, tra la persona e la suapatologia un legame non piùconfusivo e fagocitante, nelquale si perdono i confini traindividuo e sintomomalattia

ma, un'unione che apre allapossibilità di un pensierocreativo nel quale le do-mande: perchè proprio ame... perchè così... perchèproprio in questo momento...trovano soluzioni “soddisfa-centi" su un piano emotivo.Si tratterà infatti di risposteche appartengono alla per-sona, inserite nella sua storiadi vita e che, grazie a questecaratteristiche, potranno fun-gere da ponte comunicativocon il mondo estrerno, unmondo dal quale per timore,

assenza di speranza, vergo-gna, le persone affette dapsoriasi sono - ancora troppospesso - tagliate fuori.Certo, non bisogna pensarealla comprensione come adun qualcosa di immediatoma, è necessario intenderlacome un processo che passa,inesorabilmente, attraversoun momento di crisi.Nella mia esperienza di la-voro con persone affette dapsoriasi mi sembra di intra-vedere due momenti fonda-

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Cervello e cuore spessonon vanno di pari passo“ “

PSICOLOGIA

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PSICOLOGIA

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mentali della crisi: il primo,concomitante alla diagnosi,con il sentire che c’è statauna rottura nella sensazionedi continuità - soprattuttoidentitaria - del paziente; ilsecondo, in coincidenza conla possibilità di comprenderela malattia e quindi di speri-mentare da un punto di vistapsichico tutto quell'insieme disentimenti - dalla rabbia allaprofonda tristezza - che unmomento del genere portacon sè. Quest'ultimo passag-gio, che rappresenta sicura-

mente l'aspetto evolutivodella crisi, è anche a mio av-viso il segno di quel faticosis-simo lavoro che l'Io dellapersona si ritrova a fare lavo-rando nel tempo (Racamier,1986) per "ritrovarsi", lì dovela malattia e la comprensibileurgenza di una soluzioneconcreta, avevano finito perminare inesorabilmente il"ponte" tra cuore e cervello.Desidero chiudere questo miocontributo con una frase diTiziano Terzani (scrittore,giornalista italiano, 1939-

2004) che penso possa chia-rire con la forza delle sue pa-role, quanto fino ad ora hocercato di argomentare sul-l'esperienza di malattia: “Ioero un corpo: un corpo am-malato da guarire. E avevoun bel dire: ma io sono ancheuna mente, forse sono ancheuno spirito e certo sono uncumulo di storie, di espe-rienze, di sentimenti, di pen-sieri ed emozioni che con lamia malattia hanno probabil-mente avuto un sacco a chefare!" ( Terzani, 2004).

””

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32_Giugno 2013

Q

poStaAD OGNI DOMANDA

UNA RISPOSTA

> Continua in questo numero del nostro magazine la rubrica dedicata alla posta dei

nostri lettori. Una finestra aperta attraverso la qualetrovare una risposta competente ai vostri quesiti

Spett.le ADIPSO,

mi chiamo Marco, ho 25 anni e abito nella provincia di Cosenza, mi sto laureando in scienze dellacomunicazione.Vi scrivo perché soffro di psoriasi e ieri navigando sul web ho scoperto il vostro sito e ne sonostato positivamente colpito. Ho notato quanto siete attivi e sinceramente non pensavo che esistesseun’associazione che potesse prendersi cura di noi malati.Dopo essermi diplomato mi sono trasferito a Bologna per iscrivermi all’Università. Ho vissuto comestudente “fuori sede” con tutti i disagi e sacrifici di uno studente che vive lontano dai suoi affettifamiliari e in questo periodo sono iniziate a venire le prime chiazze grandi come monete, che sisono stese in poco tempo. Il brutto è che invece di fermarsi ci fu un’estensione delle chiazze sultronco del corpo e sulle gambe.Mi sono curato con varie pomate, ma la psoriasi permane ancora con tutti i problemi che mi causasoprattutto con le ragazze.Vi chiedo è possibile che lo stress che ho accumulato in questi anni mi abbia procurato la malattia?Potete darmi una risposta a riguardo, visto la vostra esperienza? Posso risolvere lo stress in qualchemodo?

Un cordiale salutoMarco S.

Caro Socio,

Si è osservato che lo stress, insieme ad altri fattori predisponenti, possa essere un elemento sca-tenante della psoriasi.E’ esperienza comune che eventi luttuosi, traumi fisici, psicologici, shock possano precedere l’esplo-sione della psoriasi. Alcuni studi recenti, dovuti a ricercatori britannici, hanno evidenziato comeil supporto psicologico sia importante nel contributo al miglioramento della qualità di vita delmalato.Lo stress condiziona negativamente la psoriasi e non è sempre facile ridurlo. Tuttavia è possibilelimitare i danni con una serie di rimedi da ricercare prima di tutto in noi stessi e nella nostra ca-pacità di distrarci con attività che allontanino la mente dagli eventi stressanti; oppure rivolgendocia servizi specializzati che possono aiutarci a filtrare almeno le piccole ansie.

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LEO Pharma è un’azienda farmaceutica che da oltre 100 anni ricerca e sviluppa farmaci innovativi per curare le principali patologie dermatologiche. Ai pazienti di tutto il mondo mettiamo a disposizione la nostra esperienza e passione per la pelle, l’efficacia delle nostre terapie, il nostro impegno per una migliore qualità di vita.

Lavoriamo ogni giorno per una pelle più sana


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