Date post: | 14-Feb-2019 |
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Affidamento FamiliareAFFÌDATI
Affidamento FamiliareAFFÌDATI
INTRODUZIONE
Ti prendi cura a qualsiasi titolo di un minore figlio di genitori con problemi di alcolismo e/o
tossicodipendenza?
Conosci una famiglia con figli in difficoltà a causa di problematiche connesse alle dipendenze
patologiche?
QUESTO OPUSCOLO È PER TE
Cos’è l’affidamento (o affido)
L’affidamento familiare (o affido) è un intervento temporaneo di aiuto e di sostegno a un minore
privo di “un ambiente familiare idoneo” alla crescita.
L’affido familiare nel corso della storia è sempre esistito con una modalità spontanea: spesso a farsi
carico di un minore in situazione di disagio intervenivano zii, amici, vicini di casa che accoglievano i
minori per un certo periodo.
L’istituto dell’affido familiare rappresenta quindi una misura di protezione e di allontanamento
temporaneo di un bambino o ragazzo dalla propria famiglia con l’eventuale inserimento del minore
in una famiglia “nuova”, che d’ora in poi chiameremo famiglia affidataria.
In Italia, l’affidamento è disciplinato dalla Legge n. 184 del 1983, poi modificata dalla Legge n. 149
del 2001.
Esistono due tipologie di affido:
1. l’affido consensuale, che avviene con il consenso dei genitori o di chi ha la patria potestà, si fa
attraverso i servizi sociali ed è convalidato dal giudice tutelare;
2. l’affido giudiziale che si ha, invece, quando non vi è il consenso dei genitori, ed è decretato dal
tribunale per i minorenni.
Nell’ambito della risoluzione adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite (A/RES/64/142,
pubblicata il 24 febbraio 2010) contenente le attese linee guida relative all’accoglienza dei minori
fuori famiglia, una delle soluzioni più auspicate è quella dell’affidamento cosiddetto “informale”,
quando del bambino si occupano praticamente – senza un’assegnazione pubblica formale – i
parenti o stretti amici di famiglia.
Le famiglie d’origine dei minoriaffidati Sono famiglie che per molteplici motivi si trovano in
uno stato di disagio: nei loro rapporti interni, nella
gestione della crescita dei figli; famiglie sempre più
fragili nel gestire la quotidianità della vita familiare. In
particolare, in questa sede ci riferiamo a quei nuclei
all’interno dei quali uno dei genitori, o entrambi, ha
problemi di dipendenza patologica (alcool, droga) e
dunque condizioni di disagio tali da rendere molto
difficile assolvere il ruolo genitoriale.
Chi sono i minori affidati
Possono essere neonati, bambini che frequentano
la scuola materna, in età scolare, fino ai 17 anni
compiuti, sia italiani che stranieri la cui famiglia versa
in condizioni di difficoltà che non consentono di
provvedere alle loro necessità materiali e/o affettive.
La presenza di problematiche connesse all’uso o
abuso di sostanze infatti, spesso si concretizzano in
una forma di “abbandono” sia materiale che affettivo
dei figli, riflettendosi sul percorso evolutivo dei
minori e provocando conseguenze a livello emotivo,
cognitivo e comportamentale del bambino.
Chi sono gli affidatari “informali”
Si tratta di parenti stretti (es. nonni, zii) o amici
di famiglia che, senza un’assegnazione pubblica
formale, si trovano di fatto ad occuparsi di un minore
e a fornire le cure genitoriali necessarie per garantire
al bambino/ragazzo le condizioni più idonee al suo
sviluppo. Questo tipo di affidatari si trova ad affrontare
gli stessi compiti specifici e le responsabilità di coloro
che sono legalmente riconosciuti come “affidatari
formali”.
Compiti degli affidatari
La famiglia affidataria accoglie il bambino e
contribuisce al suo naturale sviluppo in un contesto
relazionale equilibrato, mentre la sua famiglia di
origine viene aiutata a comprendere e risolvere i
problemi che sono stati la causa dell’allontanamento
temporaneo del proprio figlio o figli. Accanto a questa
famiglia affidataria, che è fonte non solo di “cura” ma
anche di solidarietà nei confronti di un bambino o
ragazzo, si muovono altre realtà sociali: in primo luogo
i servizi sociali, con accanto le associazioni presenti
nel territorio a sostegno della famiglia affidataria.
L’affido offre quindi ai genitori naturali l’opportunità
di distanziarsi temporaneamente dai loro figli, per
attuare un percorso atto a risolvere le problematicità
all’interno del loro nucleo familiare (questo è reso
possibile con l’aiuto di personale competente);
ai minori, di vivere in un ambiente che sostiene e
valorizza la loro crescita.
Ma l’obiettivo principale dell’affido
è il ben-essere dei bambini,
che non si attua solamente
attraverso il rapporto con i
genitori naturali e affidatari,
ma è dentro un “sistema” che è la comunità.
Il senso dell’affido familiare ruota attorno
all’accoglienza e a un ambiente equilibrato, nella
prospettiva di offrire a questi minori le possibilità
di perseguire e proseguire nel loro ben-essere. Per
questo la famiglia affidataria è una risorsa
insostituibile in questo processo poiché
consente di fare esperienza di un
ambiente caldo affettivamente.
Tossicodipendenza e alcolismo:cosa sono
La tossicodipendenza e l’alcolismo fanno parte delle
cosiddette dipendenze patologiche. Si tratta di
patologie multifattoriali in cui il soggetto è affetto
da sintomi che interessano i vari aspetti della sua
esistenza, creando un disagio profondo con sintomi
fisici e psichici che danneggiano pesantemente la
qualità di vita del dipendente e di chi gli sta vicino.
In questi quadri si instaura il bisogno compulsivo,
percepito come spinta incontrollabile da parte del
dipendente, di introdurre nel corpo una sostanza
che, agendo sul Sistema Nervoso, produce sensazioni
piacevoli o impedisce quelle spiacevoli.
La spirale della dipendenza può essere a tal punto
pervasiva da far considerare l’assunzione della droga
l’unica ragione di vita, nonché il nucleo centrale di
ogni attività della giornata; tutto ciò comporta nella
maggioranza dei casi conseguenze gravi come la
perdita di tutti i legami e di tutti gli interessi sociali
precedenti e l’instaurarsi di una condotta di vita
marginale, non di rado delinquenziale.
BENVENUTI
Le risorse del territorio: cosa offrono i servizi
Le terapie (sempre illustrate, motivate e concordate con il soggetto interessato) disponibili attraverso le Aziende Sanitarie Locali sono:
• terapie farmacologiche
• psicoterapie
• programmi ambulatoriali senza farmaci
• consulenza e orientamento
• consulenza ai familiari
• orientamento ai gruppi di auto aiuto (AA, NA, FA)
• inserimento in comunità terapeutiche
BENVENUTI
In ogni Azienda Sanitaria Locale esiste il Servizio per le Tossicodipendenze (Ser.T.) che fornisce una serie di prestazioni sia alle persone con problemi di abuso di sostanze (legali o illegali) sia ai loro familiari.
È un servizio gratuito e che garantisce l’anonimato
Se sei preoccupato perché pensi che un familiare, un amico di famiglia possa avere problemi di dipendenza (droga, alcool) puoi rivolgerti al Ser.T.
Se sei un affidatario “formale” saranno i servizi stessi ad indicarti la strada.
Se sei un affidatario “informale” puoi rivolgerti ai seguenti servizi sul territorio:
Gruppi di auto mutuo-aiuto:
• F.A. Familiari Anonimi (www.familiarianonimiitalia.it; per la zona di L’Aquila 329.1921151)
• AL-ANON/ALATEEN, Associazione di familiari e amici di alcolisti 800.087897
• N.A. – Narcotici Anonimi (per l’Abruzzo 348.6899307)
• A.A. Alcolisti Anonimi (per l’Abruzzo 085.290319 – 3351949584)
- Comune dell’Aquila - Servizio Politiche Sociali - Coordinamento per l’affido Tel. 0862.6451
Assitente Sociale Dott.ssa Anna Maria Presutti - Tel. 0862 645527
Psicologa Dott.ssa M. Elisabetta Di Cesare Tel. 0862 645548
- Segretariato Sociale del tuo Comune
- Medico di base
- Consultorio familiare
- Ser.T della tua ASL (L’Aquila 0862.368926 - 0862.368944)
Informazioni sul progetto
Il Progetto Europeo Kinship Carers and Prevention (Familiari Affidatari e Prevenzione) si propone di migliorare la qualità dei programmi di prevenzione diretti ai bambini e ai giovani che vivono con familiari affidatari, per impedire che, dato il loro stato di particolare vulnerabilità, subiscano le conseguenze dannose dell’abuso di alcol e droga.Laddove i minori non possono essere cresciuti dai loro genitori per via di problemi di tossicodipendenza, spesso intervengono altri membri della famiglia. La pratica suggerisce che, quando sono i familiari a diventare affidatari, si può ridurre il rischio che i bambini si trovino ad avere gli stessi problemi dei genitori.In tutta Europa vi sono centinaia di migliaia di bambini e giovani affidati alle cure di membri della famiglia a causa dei problemi di alcol e droga dei loro genitori. Talvolta questi rapporti sono sanzionati dai tribunali o
supportati dai servizi sociali, ma spesso i nonni, gli zii e i fratelli che assumono questo ruolo lo fanno in modo informale.
Obiettivi del progetto
Gli obiettivi generali del progetto sono i seguenti:
• Incontrare e intervistare gruppi di familiari affidatari in sette paesi UE coinvolti e lavorare con loro per individuare le informazioni, il supporto e la consulenza di cui possono avere bisogno per proteggere i bambini e i giovani affidati alle loro cure dai danni correlati alla droga.• Individuare le necessità dei familiari affidatari a cui servono orientamenti e supporto specifici, per esempiononni, fratelli, affidatari con HIV/AIDS e affidatari che hanno loro stessi problemi di droga e alcool.
• Identificare le informazioni e i servizi materiali, sociali, psicologici e medici di cui questi affidatari hanno bisogno per prevenire danni ai bambini e ai giovani in loro custodia.
• Lavorare con questi gruppi di familiari affidatari per guidarli a soddisfare le esigenze individuate e sviluppare risorse per sostenerli aiutandoli a proteggere i bambini e i giovani loro affidati dai danni provocati da esperienze di abuso di droga e alcol.
• Condividere ciò che abbiamo appreso nel corso del progetto sulle buone pratiche in questo campo:
- Pubblicando un documento sui risultati chiave per familiari affidatari, professionisti, responsabili politici e commissari.
- Sviluppando, sperimentando e pubblicando una serie di risorse locali per i familiari affidatari, sulla base delle scoperte chiave e delle lezioni apprese dal progetto.
- Sviluppando, sperimentando e pubblicando un pacchetto per la formazione e risorse per i professionisti che lavorano con loro, compresi i professionisti che lavorano con i bambini e i giovani a rischio immediato di esperienze deleterie.
Produrre un rapporto finale, ad ampia diffusione attraverso il sito web del progetto e una Conferenza europea per identificare in che modo i partner europei possono:
- Migliorare i programmi di prevenzione lavorando con bambini e giovani cresciuti da familiari affidatari.
- Migliorare la formazione per i professionisti che lavorano con bambini e giovani a rischio per via dell’abuso di sostanze stupefacenti da parte loro o dei loro tutori.
- Facilitare ai familiari affidatari e ai giovani l’accesso ai servizi di preven zione e supporto.
Il Partenariato
Il progetto EU Kinship Carers è operativo in 7 paesi: Belgio, Italia, Lituania, Romania, Spagna, Svezia e Regno Unito, ed è finalizzato a sostenere le necessità delle famiglie in cui sono i familiari affidatari a prendersi cura dei minori a causa di problemi di droga o alcol dei loro genitori.
I partner che lavorano al progetto sono:
• Belgio – De Sleutel• Italia – Regione Abruzzo• Lituania – Mentor Lithuania• Romania – Holt Romania• Spagna – Università di Navarra• Svezia – Mentor Svezia• Regno Unito – Mentor UK
Il progetto è coordinato da Mentor UK ed è finanziato dall’Unione Europea nel quadro del Programma di Sanità Pubblica.
Le necessità dei familiari affidatari e dei bambini loro affidati
Nell’ambito del progetto sono state condotte interviste approfondite con oltre 180 familiari affidatari nei paesi del parternariato per rinvenire informazioni sulle esigenze degli affidatari e dei minori di cui si occupano.
Il rapporto completo di analisi dei bisogni può essere scaricato dal sito web del progetto:www.eukinshipcarers.eu.
Questo opuscolo è stato realizzato dallaRegione Abruzzo – Direzione Aff ari della Presidenza Politiche Legislative e Comunitarie ,
Programmazione, Parchi, Territorio, Valutazioni Ambientali, EnergiaServizio Attività Internazionali
per il progetto KINSHIP CARERS AND PREVENTIONcon fondi ricevuti dall’Unione Europea nell’ambito del Programma Salute Pubblica,
in collaborazione con gli operatori del Ser.T. e della Cooperativa IDEALI
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