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AIEA - Continua evoluzione standard Sicurezza e Continuita ... · A tal fine si prefigge di...

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Continua evoluzione degli standard di Sicurezza e della Continuità dei Servizi Attilio Rampazzo Vice Presidente Comitato AICQ “Qualità del Software e dei Servizi IT” Consigliere AICQ Triveneta SESSIONE DI STUDIO AIEA SEC SERVIZI - Sala Convegni Padova – 13 Novembre 2008
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Continua evoluzione degli standard di Sicurezza e della Continuità dei Servizi

Attilio RampazzoVice Presidente Comitato AICQ “Qualità del Software e dei Servizi IT”

Consigliere AICQ Triveneta

SESSIONE DI STUDIO AIEASEC SERVIZI - Sala ConvegniPadova – 13 Novembre 2008

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Che cos'è l'Associazione Italiana per la Qualità

L'Associazione Italiana per la Qualità (AICQ) è un'associazione, senza fini di lucro, che si propone di diffondere in Italia la cultura della Qualità e i metodi per pianificare, costruire, controllare e certificare i Sistemi di Gestione.Costituita a Milano l'11 maggio 1955, l'AICQ è dal 10 gennaio 1982, una Federazione di Associazioni per la Qualità: è strutturata su una Federazione Nazionale e su 8 Associazioni Territoriali Aderenti.

Tra queste, AICQ Triveneta è una delle più grandi.

L'AICQ è "Full Member" della European Organization for Quality (EOQ)

L'AICQ è altresì Federata della Federmanagement - Federazione delle Associazioni di Management e della FAST - Federazione Associazioni Tecniche

Scientifiche.

AICQ – Associazione Italiana Cultura Qualità

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Comitato per la Qualità del Software e dei Servizi IT

Il Comitato si prefigge lo scopo di promuovere, coordinare e favorire in Italia, su tutto il territorio nazionale, l’analisi, lo studio, lo sviluppo, l’applicazione e la diffusione delle metodologie per la Qualità del Software e dei Servizi informatici in tutte le fasi del loro ciclo di vita. Si prefigge inoltre di studiare le normative cogenti o volontarie, di diffondere la loro corretta interpretazione e di suggerire coerenti metodologie applicative.A tal fine si prefigge di realizzare le necessarie sinergie con le Organizzazioni operanti nel Settore dell’ICT (Information & Communication Technology), coinvolgendole nella vita del Comitato.Si prefigge altresì lo studio e l’approfondimento di modelli avanzati per la qualità, relativi all’ICT.

AICQ – Associazione Italiana Cultura Qualità

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Continua evoluzione degli standard di Sicurezza

e della Continuità dei Servizi

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Security

Best Practice

Standards Risk Manag.

Governace

B C M

L’IT aziendale si trova sempre più a dover affrontare sfide complesse, gestendo tecnologie in continua evoluzione con budget talvolta limitati e comunque sempre sotto osservazione.Il management è chiamato ad allineare i servizi erogati dalla funzione ICT alle esigenze di Business, gestendo tutti i rischi correlati, dimostrando il valore delle attività/progetti svolti ed erogando il tutto a costi contenuti.

In questo contesto diventano importanti gli standard relativi alla Sicurezza e alla Continuità Operativa.

I bivi della Governance ICT

Governance

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Company Codes of Practice

Private Standard

Publicly Available Specification

National Standard

European Standard

ISO

Norme / Standard

Secondo la Direttiva Europea 98/34/CE del 22 giugno 1998:"norma“ o “standard” è la specifica tecnica approvata da un organismo riconosciuto a svolgere attività normativa per applicazione ripetuta o continua, la cui osservanza non sia obbligatoria e che appartenga ad una delle seguenti categorie:

• norma internazionale (ISO) • norma europea (EN) • norma nazionale

Le norme, quindi, sono documenti che definiscono le caratteristiche (dimensionali, prestazionali, ambientali, di sicurezza, di organizzazione ecc.) di un prodotto, processo o servizio, secondo lo stato dell'arte e sono il risultato del lavoro di decine di migliaia di esperti.

L’attività di normazione consiste nell’elaborare - attraverso la partecipazione volontaria, la consensualità e procedure di trasparenza - documenti tecnici che, pur essendo di applicazione volontaria, forniscano riferimenti certi agli operatori e possano pertanto avere una chiara rilevanza.

(dal sito www.uni.com)

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ISO/IEC JTC1/SC27

Information Technology – Security Techniques

JTC1

SC27

WG1ISMS Standard

WG2Crypthography

WG3Security Evaluation

Criteria

WG4Security Controls &

Services

WG5Privacy, Biometric,

IAM

La Sicurezza delle Informazioni è frutto del lavoro del Comitato ISO/IEC JTC 1/SC27 WG1

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ISO 27000Vocabolario

ISO 27001SGSI Requisiti

ISO 27002SGSI Best practice

ISO 27004SGSI

Misurazioni

ISO 27003SGSI Guida

Implementazione

ISO 27005Gestione del

Rischio

ISO 27006

SGSI RequisitiEnti Certificazione

ISO 27007Guida Audit

ISO 27000 family – Sistemi di Gestione della Sicurezza delle Informazioni

Norme pubblicateNorme pubblicateNorme in pubblicazione

Norme in sviluppo

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ISO 27000 family – Sistemi di Gestione della Sicurezza delle Informazioni

UNI CEI ISO/IEC 27001:2006

Da ottobre 2007 la norma ISO/IEC 27001 è disponibile in lingua italiana

La traduzione è stata curata da UNINFO (ente di normazione sulle tecnologie

informatiche) federato all’UNI

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Certificazioni Sistemi di Gestione della Sicurezza delle Informazioni

Fonte www.iso27001certificates.comagg. Vers. 185 october 2008

Nel mondo sono state emesse

4848 certificazioni ISMS

55DNV34IMQ13CERTIQUALITY

Totale certificati 2124CERMET5 LLOYD’s13RINA

88TUVUNI EN ISO/IEC 27001:2006

Organismo di Certificazione

Fonte SINCERT al 30.09.2008

Certificazioni SGSI in Italia sotto accreditamento SINCERT

Ulteriori 7 aziende (11 site) sono certificate da B.S.I.sotto accreditamento UKAS

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A queste norme della famiglia se ne aggiunge una nutrita schiera composta da linee guida per l’implementazione dei Sistemi di Gestione della Sicurezza delle Informazioni espressamente sviluppate per specifici settori di interesse.

Tale gruppo collocherà la sua numerazione tra la ISO 27010 e la ISO 27020.

Attualmente è inoltre allo studio l’uso della numerazione tra la ISO 27021 e laISO 27040 per altri standard legati alla sicurezza delle informazioni ma non facenti strettamente parte del gruppo “S.G.S.I.”, alcuni dei quali sono già esistenti (IDS, Incident Management, Cybersecurity, Disaster Recovery, …).

ISO 27000 family – Sistemi di Gestione della Sicurezza delle Informazioni

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Standard pubblicati nel primo semestre 2008

ISO/IEC 27005

Information Security RiskManagement

ISO/IEC 24762

Guidelines for information and communications technology disasterrecovery services

ISO27999

Information Security management in health using ISO/IEC 27002

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ISO 27999 Information Security Management in health using ISO/IEC 27002

In data 01-07-2008 è stata pubblicata la norma ISO 27799 – Health informatics -Information security management in health using ISO/IEC 27002curata dal comitato tecnico ISO / TC 215 WG4.

L’ISO 27799:2008 definisce le linee guida per supportare l'interpretazione e l'attuazione in materia di informatica sanitaria della norma ISO 27002.

L’ ISO 27799:2008 specifica una serie di controlli dettagliati per la gestione della sicurezza delle informazioni sanitarie. Fornisce gli orientamenti sulle migliori pratiche di sicurezza per le informazioni sanitarie. Copre in particolare le esigenze di gestione della sicurezza in questo settore, per quanto riguarda la particolare natura dei dati trattati. L’implementazione della norma da parte di organizzazioni di assistenza sanitaria ed altri detentori di informazioni sanitarie sarà in grado di garantire un livello adeguato minimo di sicurezza richiesto per mantenere la riservatezza, l'integrità e la disponibilità delle informazioni sanitarie personali.

L’ ISO 27799:2008 si applica alle informazioni sanitarie in tutti gli aspetti: qualsiasi forma prendano (parole e numeri, registrazioni audio, disegni, video e immagini mediche), indipendentemente dal mezzo utilizzato per la memorizzazione (stampa o scrittura su supporto cartaceo o elettronico) ed indipendentemente dal mezzo utilizzato per trasmetterle (a mano, via fax, e-mail o per posta ordinaria, … ), e come devono essere sempre adeguatamente protette.

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ISO 27999 Information Security Management in health using ISO/IEC 27002

contenuti

The Information Security Management System

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La ISO/IEC 24762:2008 fornisce le linee guida per il Servizio di Disaster Recoverycome parte dei servizi di continuità del business, applicabili sia all’interno dell’organizzazione sia in Outsourcing.

La Norma ISO/IEC 24762:2008 definisce:

• i requisiti per l’attuazione, l’esercizio, il controllo ed il mantenimento di servizi e strutture di Disaster Recovery;

• la capacità che i fornitori di Servizi di Disaster Recovery dovrebbero possedere e le metodologie che dovrebbero seguire in modo da facilitare le organizzazioni nello sforzo di Gestione della Business Continuity;

• la guida e la selezione del sito di Disaster Recovery;• la guida per migliorare continuamente i servizi di Disaster Recovery.

In data 01-02-2008 è stata pubblicata la Norma ISO/IEC 24762 – Guidelines forInformation and Communications Technology Disaster Recovery Services

ISO/IEC 24762 Guidelines for ICT Disaster Recovery Services

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I 9 Capitoli che compongono la norma trattano:

1. Scopo2. Riferimenti Normativi3. Termini e Definizioni4. Termini abbreviati5. ICT Disaster Recovery6. ICT Disaster Recovery facilities7. Capability dei Servizi di Outsorcing8. Selezione del sito di Recovery9. Miglioramento Continuo

Appendice A: Corrispondenza tra la ISO IEC 24762 e la ISO/IEC 27002.

ISO/IEC 24762 Guidelines for ICT Disaster Recovery Services

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6. ICT disaster recovery facilities

9. Continuous Improvement

8. Selection of recovery sites

7. Outsourcing service provider’s capability

5. ICT disaster recovery

ISO 24762:2008 ICT DR Services

ISO 27002:2005 Obiettivo di controllo 14.1Aspetti di sicurezza delle informazioni per la gestione della continuità operativa

Contrastare interruzioni alle attività di business, proteggere i processi critici di business dagli effetti diavarie considerevoli dei sistemi informativi o disastri e garantire il loro tempestivo ripristino.

ISO/IEC 24762 Guidelines for ICT Disaster Recovery Services

Corrispondenza tra la ISO IEC 24762 e la ISO/IEC 27002

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BCMISO 27002ISO 27002

Control 14.1Control 14.1Information ContinuityInformation Continuity

ManagementManagement

ISO 24762ICT DR Services

Telecom

PowerSupply

DR siteAssetMgmt

FireProtection

VendorMgmt Logical

AccessControl

DR plan

PhysicalAccessControl

RiskMitigation

ISO 27005Risk Assessment

ICT Disaster Recoveryintegrato nella Gestione della

Business Continuity

ISO/IEC 24762 Guidelines for ICT Disaster Recovery Services

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Gestione della Continuità dei Servizi e del Business

La Gestione della Continuità Operativa o Continuità dei Servizi meglio conosciuta come Business Continuity si trova a ricoprire ormai un ruolo importante nel mondo della Governance.

La garanzia della continuità operativa e la capacità di rispondere in modo adeguato a situazioni di disastro sono due elementi vitali per le aziende.

Il nostro secolo, appena iniziato, con nuove minacce (terrorismo, fenomeni naturali di elevato livello, epidemie, … ) ha visto gli enti normatori predisporre una serie di norme e framework in aiuto a chi vuole approcciare l’argomento in modo organico.

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Fuoco

Black Out

Minacce alla Continuità dei Servizi o del Business

Terrorismo

Innondazioni

Uragani

Tsounami

Virus / Hacking

Pandemie

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È ormai una consuetudine che le norme innovative arrivino dal British Standard Institute

l'ente normatore inglese, e forse quello più vicino alle esigenze del mercato ed ai lavori dei centri di competenza (in questo caso il BCI - Business Continuity Institute)

BS 25999 – Business Continuity Management

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BS 25999 – Business Continuity Management

BS 25999 – “Business continuity is strategic and tactical capability of the organization to plan for and respond toincidents and business disruptions in order to continue business operations at an acceptabe pre-defined level”

BS 25999 – part 1 – Code of Practice for Business Continuity Management• Definisce i processi di BCM (Business Continuity Management), i principi e la terminologia (es. Incident

Management Plan, Business Continuity Plan

• Stabilisce i criteri condivisi per disegnare, sviluppare e realizzare la continuità operativa nell’ambito di un’organizzazione, al di là delle dimensioni e del settore di appartenenza

• Fornisce una metodologia completa basata sulle best practices di BCM e sull’intero ciclo di vita del BCM

• È basata sui processi di Business

BS 25999 – part 2 – Specification• Formalizza i requisiti (verificabili) per definire, realizzare, esercitare, monitorare/controllare, mantenere nel

tempo e adattare un sistema documentato per la BC (Business Continuity Management System) nell’ambito dei rischi in cui un’organizzazione può incorrere

• Formalizza i requisiti per definire e implementare i controlli di continuità operativa adattati alle necessità di una singola organizzazione

• È auditabile, ossia prevede registrazioni, audit interni e audit di terze parti

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BS 25999 – part 1 – Code of Practice for Business Continuity Management

GestioneBusiness

Continuity

Conoscere l’Organizzazione

Determinare la Strategia

della Gestione della Business Continuity

Mettere in pratica,

mantenere e revisionare

Sviluppare e implementare

la Gestione della Business Continuity

Il ciclo di vita della BCM comprende sei elementi:

• Programma della Gestione della Business Continuity

• Comprendere l’attività / analizzare l’organizzazione

• Determinare la strategia della Gestione della Business Continuity

• Sviluppare e implementare la Gestione della Business Continuity

• Mettere in pratica, mantenere e revisionare la Gestione della Business Continuity

• Incorporare la Gestione della Business Continuity nella cultura dell’organizzazione

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BS 25999 – part 2 – Specification

BusinessContinuity

gestita

Part

i in

tere

ssat

e

Requisiti e aspettative

per la BusinessContinuity

Part

i in

tere

ssat

eStabilire Il BCMS

Monitorare e riesaminare il

BCMS

Attuare e condurre il BCMS

Mantenere attivo, aggiornato e

migliorare il BCMS

PLAN

CHECK

DO ACT

BusinessContinuity

gestita

Continuo miglioramento del sistema di gestione della Business Continuity (BCMS)

Lo standard BS 25999-2 adotta il ciclo PDCA o ciclo di Deming come modello di riferimento per la descrizione dei processi e dei requisiti dello standard.

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BS 25999 – part 2 – Specification

Mantenere attivo, aggiornato e migliorato il BCMS intraprendendo azioni correttive e preventive, basate sui risultati delle verifiche/riesame e sulla rivalutazione del campo di applicazione, della politica e degli obiettivi del BCMS

ACTMantenere attivo, aggiornato e migliorare il BCMS

Valutare e, ove applicabile, misurare le prestazioni a fronte della politica della Business Continuity, degli obiettivi e delle esperienze pratiche, quindi riportare i risultati alla direzione ai fini del riesame e del miglioramento

CHECKMonitorare e riesaminare il BCMS

Attuare e rendere operativa la politica della Business Continuity, I controlli, I processi e le procedure

DOAttuare/condurre il BCMS

Stabilire la politica di Business Continuity, gli obiettivi, i controlli, i processi e le procedure pertinenti per gestire i rischi e migliorare la Business Continuity al fine di produrre risultati conformi alle politiche e agli obiettivi generali dell’organizzazione

PLANPianificare il BCMS

Pianificare il Sistema di Gestione della

Business Continuity

3

Implementare e gestire il Sistema di Gestione

della Business Continuity

4

Monitorare e revisionare il Sistema

di Gestione della Business Continuity

5

Mantenere e migliorare il Sistema

di Gestione della Business Continuity

6

PLANPLAN DODO CHECKCHECK ACTACT

I requisiti applicativi della BS 25999-2:• cap. 3 contiene la fase di pianificazione del BCMS (PLAN)• cap. 4 contiene la fase di attuazione e funzionamento del BCMS (DO)• cap. 5 contiene la fase di monitoraggio e riesame del BCMS (CHECK)• cap. 6 contiene la fase del mantenimento e miglioramento del BCMS (ACT)

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Certificazioni Sistemi di Gestione della Business Continuity

Le attuali certificazioni sono rilasciate da BSI sotto accreditamento UKAS

Fonte : The British Standard Institution 31/10/2008

Certificate

25 aziende(43 site)

N° aziendeNazione

1Spain

1Netherlands

1Italy

1Brasil

2USA

2Taiwan

2South Korea

2Japan

2India

11UK United Kingdom

In Italia il primo certificato BS 25999-2 è stato rilasciato a ICCREA da BSI Italia

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BS 25777 – Code of Practice for Information and Communications TechnologyContinuity

in pubblicazioneA fine settembre 2008 BSI ha pubblicato la versione draft di una nuova norma con “consigli pratici per la continuità delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione” per organizzazioni sia pubbliche che private.

La nuova proposta nasce dalla necessità di nuove specifiche di continuità per le organizzazioni con dipendenza dalle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT).La nuova BS 25777 che dovrebbe essere pubblicata entro l’anno 2008 mira a colmare questa lacuna individuata da BSI e sostituirà la PAS 77, che è stata pubblicata nel 2006 per fornire un orientamento sulla continuità IT.

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BS 25777 – Code of Practice for Information and Communications TechnologyContinuity

• Programma della Gestione della ICT Continuity

• Comprendere i requisiti ICT per la Business Continuity

• Determinare la strategia della Gestione della ICT Continuity

• Sviluppare e implementare la Gestione della ICT Continuity

• Mettere in pratica, mantenere e revisionare la Gestione della ICT Continuity

• Incorporare la Gestione della ICT Continuity nella cultura dell’organizzazione

Il ciclo di vita della ICT Continuitycomprende i seguenti elementi:

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AICQ Triveneta vi invita il 19 dicembre 2008 alle ore 14.30

per la presentazione del

Quaderno n. 28La Gestione della Continuità Operativa

la norma BS 25999 requisiti, interpretazione e applicabilità

che si terrà presso ilDipartimento di Informatica

Università Cà Foscari – Mestre

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Grazie per l’attenzione

Attilio RampazzoVice Presidente Comitato AICQ Qualità del Software dei Servizi IT

Valutatore Sistemi di Gestione della Sicurezza delle Informazioni R.G.V.I. (AICQ SICEV cert.n.3)

IT Senior Consultant – IT Security Consultant

[email protected]


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