Titolo:
ECONOVAMETAL SRL e altriVIA NAZIONALE 12425070 CAINO (BS)
Riferimento:
Data
REVISIONI
Rev. N°
Committente:
Descrizione
Oggetto:
INTERVENTO URBANISTICO PREVENTIVOZONA "ATP4" DENOMINATO "CAVRAN"
Prima stesuraDicembre201600
PROGETTOA - ARCHITETTONICO
IL COMMITTENTE
AProgettistaArchitettonico
IL CONTENUTO DEL PRESENTE ELABORATO GRAFICO E' RISERVATO E NON PUO' ESSERE COPIATO O RIPRODOTTO, INTERAMENTE O
PARZIALMENTE, SENZA AUTORIZZAZIONE, AI SENSI DELLA LEGGE n° 633 DEL 22 APRILE 1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI
Disegnato da:
Data:
Commessa: Scala:
Elaborato:
Dicembre 2016
AR
DELTA PROJECT s.r.l. - Arch. ROSSETTI ANTONELLOVia Bologna, 9/a - 25075 Nave (Bs)Tel. 030 2532734 Fax 030 2536168MAIL [email protected]
PROGETTAZIONE
AR
COMUNE DI CAINO
IL TECNICO
RELAZIONE PAESAGGISTICA
A02Controllato da:
DELTA PROJECT S.R.L. ARCH. ROSSETTI ANTONELLO
COMUNE DI CAINO
Provincia di Brescia
INTERVENTO URBANISTICO PREVENTIVO
AMBITO DI TRASFORMAZIONE ATP4
RELAZIONE PAESAGGISTICA
Dicembre 2016
Ambito a destinazione produttiva ATP4 RELAZIONE PAESAGGISTICA
DELTA PROJECT S.R.L. ARCH. ROSSETTI ANTONELLO
INDICE
PARTE PRIMA: RELAZIONE TECNICO - ILLUSTRATIVA
1 INTRODUZIONE
1.1 Descrizione dell'oggetto dell'incarico
2 STATO ATTUALE
2.1 Localizzazione
2.2 Inquadramento geografico
2.3 Assetto della proprietà
2.4 Inquadramento storico
2.5 Sistema dei vincoli
2.6 Piano Territoriale Regionale PTR
2.7 Piano Paesaggistico Regionale PPR
2.8 Piano di Coordinamento della Provincia di Brescia PTCP
2.9 Piano di Gestione del Territorio
2.10 Vincoli
2.11 Caratteri altimetrici dell'area di intervento
2.12 Configurazione e caratteri geomorfologici e altri desunti dal P.T.C.P.:
2.13 Rappresentazione fotografica dello stato attuale
2.14 Rilievo dell'area e dei manufatti in oggetto
3 DESCRIZIONE DEL PROGETTO
3.1 Inquadramento dell'area e dell'intervento
3.2 Area di intervento
3.3 Opera in progetto
3.4 Scelte progettuali dell'opera
4 ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA' PAESAGGISTICA
4.1 Simulazione dello stato dei luoghi a seguito delle realizzazione del progetto
4.2 Previsioni degli effetti dell'intervento
4.3 Opere di mitigazione
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PARTE SECONDA: ELABORATI GRAFICI
A. ELABORATI DI ANALISI
Tavola T2 Estratto dal P.G.T. e prescrizioni
Tavola T3 Cartografia vincoli 1
Tavola T4 Cartografia vincoli 2
Tavola T5 Rilievo plano-altimetrico
Tavola T6 Sezioni di rilievo
Tavola T7 Rilievo fotografico
Allegato P01 Estratti dal P.T.C.P. (da 1 a 18)
B. ELABORATI DI PROGETTO
Tavola T8 Sezioni di progetto
Tavola T9 Planivolumetrico
Tavola T14 Viste 3D
C. ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA' PAESAGGISTICA
Elaborato A05- Piano Paesistico di Contesto
D. ELEMENTI PER LA MITIGAZIONE
Elaborato A05- Piano Paesistico di Contesto
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1 INTRODUZIONE
1.1 Oggetto della presente è l'intervento urbanistico preventivo (piano di lottizzazione)
relativo all'ambito di trasformazione ATP4 denominato “Cavran” ad uso prevalentemente
produttivo in Comune di Caino - Provincia di Brescia
2 STATO ATTUALE
2.1 Localizzazione
Area sita in Comune di Caino in Via Nazionale 124 strada provinciale n. 237 (ex strada
statale “del Caffaro”) all'altezza del km. 14 lato destro in direzione verso est.
Si trova in posizione periferica (estrema zona periferica lato est) rispetto al centro del
Comune di Caino, in zona poco edificata a destinazione per lo più agricola (incolto) con la
presenza di insediamento industriale-artigianale preesistente in lato ovest ed alcuni
fabbricati sparsi ad uso agricolo.
2.2 Inquadramento geografico
Il Comune di Caino, in cui è sita l'area, si trova a nord-ovest rispetto al comune di Brescia
entro la valle dovuta al torrente Garza delimitata a sud dal rilievo del monte Dragone e
Monte Ucia ed a nord dalle prime prealpi del territorio bresciano.
Il territorio di Caino termina a est con il passo che porta al comune di Vallio e verso ovest
con l'immissione nel territorio di Nave.
2.3 Assetto della proprietà
L'area in oggetto risulta identificata catastalmente da diverse particelle catastali con
proprietà risalente ai richiedenti la trasformazione urbanistica facenti capo all'attività in
essere a ovest del suddetto ambito.
2.4 Inquadramento storico
Relativamente alle dinamiche evolutive nel corso della storia della zona si evidenzia una
destinazione da sempre adibita a coltura del suolo e quindi uso agricolo e/o in epoche
remote anche alla pastorizia; l'area in oggetto non è mai stata interessata da costruzioni di
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tipo permanente ad eccezione della presenza di un piccolo fabbricato in muratura di circa
63 mq. adibito a ricovero attrezzi agricoli e ricovero temporaneo di persone.
2.5 Sistema dei vincoli
I vincoli connessi all'intervento in oggetto derivano dai vari livelli di studio e pianificazione
locale e sovra-comunale riportati da scala maggiore a scala minore nell'ordine a seguire:
2.6 Piano Territoriale Regionale PTR (rev. 2015)
Piano Territoriale Regionale (PTR) contiene gli obiettivi e le strategie, articolate per temi e sistemi territoriali, per lo sviluppo della Lombardia.In particolare:-indica i principali obiettivi di sviluppo socio-economico del territorio regionale;-individua gli elementi essenziali e le linee orientative dell’assetto territoriale;-definisce gli indirizzi per il riassetto del territorio;-indica puntuali rimandi agli indirizzi e alla disciplina in materia di paesaggio, cui è dedicata la sezione Piano Paesaggistico-costituisce elemento fondamentale quale quadro di riferimento per la valutazione di compatibilità degli atti di governo del territorio di comuni, province, comunità montane, enti gestori di parchi regionali, nonché di ogni altro ente dotato di competenze in materia
-identifica i principali effetti del PTR in termini di obiettivi prioritari di interesse regionale e di individuazione dei Piani Territoriali d’Area Regionali.Esso rappresenta l’elemento di raccordo tra le diverse sezioni del PTR.
Relativamente al Piano Territoriale Regionale della Lombardia l'area in oggetto è sita in
Ambito geografico denominato “Valli Bresciane”.
L'Unità Tipologica del paesaggio fa parte del sistema dei “Paesaggi degli anfiteatri e
delle colline moreniche”
2.7 Piano Paesaggistico Regionale PPR
Il Piano Territoriale Regionale (PTR), in applicazione dell’art. 19 della l.r. 12/2005, ha natura ed effetti di piano territoriale paesaggistico ai sensi della legislazione nazionale (Dlgs.n.42/2004) . Il PTR in tal senso recepisce consolida e aggiorna il Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR) vigente in Lombardia dal 2001, integrandone e adeguandone contenuti descrittivi e normativi e confermandone impianto generale e finalità di tutela.Il Piano Paesaggistico Regionale diviene così sezione specifica del PTR, disciplina paesaggistica dello stesso, mantenendo comunque una compiuta unitarietà ed identità.Le indicazioni regionali di tutela dei paesaggi di Lombardia, nel quadro del PTR, consolidano e rafforzano le scelte già operate dal PTPR pre-vigente in merito all’attenzione paesaggistica estesa a tutto il territorio e all’integrazione delle politiche per il paesaggio negli strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale, ricercando nuove correlazioni anche con altre pianificazioni di settore, in particolare con quelle di difesa del suolo, ambientali e infrastrutturali.Le misure di indirizzo e prescrittività paesaggistica si sviluppano in stretta e reciproca relazione con le priorità del PTR al fine di salvaguardare e valorizzare gli ambiti e i sistemi di maggiore rilevanza regionale : laghi, fiumi, navigli, rete irrigua e di bonifica, montagna, centri e nuclei storici, geositi, siti UNESCO, percorsi e luoghi di valore panoramico e di fruizione del paesaggio.L’approccio integrato e dinamico al paesaggio si coniuga con l’attenta lettura dei processi di trasformazione
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dello stesso e l’individuazione di strumenti operativi e progettuali per la riqualificazione paesaggistica e il contenimento dei fenomeni di degrado, anche tramite la costruzione della rete verde.Il PTR contiene così una serie di elaborati che vanno ad integrare ed aggiornare il Piano Territoriale Paesistico Regionale approvato nel 2001, assumendo gli aggiornamenti apportati allo stesso dalla Giunta Regionale nel corso del 2008 e tenendo conto degli atti con i quali in questi anni la Giunta ha definito compiti e contenuti paesaggistici di piani e progetti.
Il Piano Paesaggistico Regionale individua, entro aree ed ambiti di interesse regionale, tra
gli altri aspetti, aree di degrado paesistico; la zona interessata dal progetto allegato
presenta degradi di natura paesistica dovuti a processi di urbanizzazione, infra
strutturizzazione ed usi urbani facenti parte del “sistema metropolitano Lombardo” ed
in modo particolare appartiene a zone di conurbazioni lineari di fondovalle.
2.8 Piano di Coordinamento della Provincia di Brescia PTCP
Il PTCP definisce il quadro conoscitivo del proprio territorio come risultante delle trasformazioni avvenute.
• Indica gli obiettivi di sviluppo economico-sociale a tal fine raccordando le previsioni dei piani di settore la cui approvazione è demandata per legge alla provincia ( es. Piano della viabilità, Piano dei Rifiuti, ecc...);
• Indica gli elementi qualitativi di scala sovracomunale , sia orientativi che prevalenti, necessari alla pianificazione comunale;
• definisce criteri per l'organizzazione, il dimensionamento, la realizzazione e l'inserimento ambientale e paesaggistico delle infrastrutture riguardanti il sistema della mobilità;
• stabilisce, in coerenza con la programmazione regionale, il programma generale delle infrastrutture di mobilità e le principali linee di comunicazione;
• individua i corridoi tecnologici ove realizzare le infrastrutture di rete di interesse sovracomunale;
• prevede indicazioni puntuali per la realizzazione di insediamenti di portata sovracomunale;
• indica modalità atte a favorire il coordinamento fra le pianificazioni dei comuni, anche favorendo forme di aggregazione per la realizzazione degli interventi.
• definisce l'assetto idrogeologico in funzione della tutela ambientale e della difesa del suolo;
• definisce regole e comportamenti atti ad orientare la tutela paesaggisitica conformemente agli obiettivi definiti nel piano territoriale regionale;
• recepisce il sistema delle aree protette regionali e ne coordina l'integrazione con le problematiche sovracomunali.
Al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale ed agli studi e cartografie tematiche
relativa si fa espresso riferimento nell'identificazione dei caratteri dell'area in oggetto in
seguito evidenziati; si allegano estratti relativi.
2.9 Piano di Governo del territorio
L'area in oggetto fa parte di un ambito di trasformazione urbanistica a prevalente
destinazione produttiva avente il fine di consentire il consolidamento e la razionalizzazione
di un attività in essere da oltre 50 anni entro l'area contigua ove è insediata un attività di
recupero e riutilizzo materiali metallici non ferrosi; l'intervento di cui alla presente non
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contempla quindi un piano di lottizzazione avente il fine di creare più unità immobiliari e
relativo insediamento di nuove attività produttive.
L'ipotesi progettuale del collegamento con la rete viaria, che avverrà tramite l'ingresso
carraio esistente nella zona produttiva già attiva, conferma quanto sopra.
Le previsioni di P.G.T. indicano una superficie entro la zona di espansione pari a circa
mq. 7.383,00.
Ulteriori dati urbanistici:
DESTINAZIONI POTENZIALI PREVISTE: Produttivo
IET – INDICE DI EDIFICAZIONE TERRITORIALE: 0,80 mq/mq.
SLP – SUPERFICIE LORDA DI PAVIMENTO:5.906,00 mq.
RAPPORTO DI COPERTURA: 0,60 mq.
RETI TECNOLOGICHE: Servito da reti tecnologiche
INTERVENTO GIA' PRESENTE NEL PRECEDENTE STRUMENTO URBANISTICO:
Trasformazione previgente
2.10 Vincoli
A) Vincoli di tutela paesistica di livello nazionale
Sul territorio della valle del Garza, per i beni paesistici tutelati dalla normativa nazionale,
non sono presenti elementi riconducibili alle categorie delle “bellezze individue” e delle
“bellezze d’insieme”; c’è invece il Torrente Garza con i suoi affluenti che risultano vincolati
così come le relative fasce di rispetto da cui deriva l'assoggettamento dell'area in oggetto
a preventiva autorizzazione paesistica di cui al vincolo D.lgs 42/2004 art. 142 comma 1
lettera c. ex Legge 431/85 (legge Galasso)
B) Vincoli di tutela paesistica di livello regionale:
All’interno delle Norma Tecniche di Attuazione del Piano Territoriale e Paesistico
Regionale, riguardano il territorio della Valle del Garza le disposizioni contenute all’art. 17
(Tutela paesistica degli ambiti di elevata naturalità), relativamente alla parte montana
posta oltre la quota degli 800 metri di altitudine e pertanto l'area in oggetto ne risulta
esclusa.
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2.11 Caratteri altimetrici dell'area di intervento
L'area di espansione urbanistica comprende una zona suddivisa in porzioni a quote
diverse ma con andamento per lo più pianeggiante lungo la direzione est-ovest con un
dislivello tra la parte più alta a est di circa mt. 2 rispetto a quella più bassa a ovest; in
direzione nord- sud il dislivello massimo è attorno ai 5 mt. circa.
2.12 Configurazione e caratteri geomorfologici e altri desunti dal P.T.C.P.:
- Unità di Paesaggio:
Colline pedemontane e pendici del Monte Maddalena
- Fenomeni di degrado – Areali:
Rischio di abbandono delle aree agricole di montagna
- Fenomeni di degrado - puntuali
Rischi derivati dal degrado del clima acustico (RL-Geoambientali)
- Struttura:
Sistema insediativo produttivo
- Ambiti:
Torrente Garza - Fasce fluviali
Boschi, macchie e frange boscate
Cespuglieti in aree di agricole abbandonate
Vegetazione naturale
- Rete verde paesaggistica:
Aree naturali di completamento
- Ricognizione delle tutele e dei beni paesaggistici:
Torrente Garza
Fiumi torrenti e corsi d'acqua pubblici e relative sponde (D.Lgs. 42/2004 art. 142, comma
1, lettera c; ex L. 431/85)
Bosco
Foreste e boschi (D.Lgs. 42/2004 art. 142, comma 1, lettera g; ex L. 431/85)
- Pressioni sensibilità ambientali:
Produttivo – barriere insediative
- Ambiti Agricoli Strategici:
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Boschi (DUSAF e PIF)
- Agronomica:
Urbanizzato e bosco
- Rete ecologica:
Aree naturali di completamento
2.13 Rappresentazione fotografica dello stato attuale
Allegato T7
2.14 Rappresentazione grafica dello stato attuale
Allegato T5 e T6
3 DESCRIZIONE DEL PROGETTO
3.1 Inquadramento dell'area e dell'intervento
- Opera correlata a terreno parzialmente edificato
- Carattere dell'intervento di tipo permanente
3.2 Area di intervento
Lotto di terreno parzialmente edificato
3.3 Opera in progetto
Il progetto di cui alla presente prevede la realizzazione di quanto segue (da definirsi in
modo particolareggiato con successivo perfezionamento di progetto esecutivo):
– Formazione dei piani del nuovo insediamento mediante movimenti di terra con
parziale riutilizzo delle terre e roccie da scavo risultanti.
– Esecuzione collegamento con sovrappasso su strada privata esistente al fine di
collegare la nuova area con l'insediamento industriale esistente (lato ovest)
– Formazione aree verdi permeabili e parcheggi interni all'area
– Formazione di alcuni muri di cinta e muri di sostegno necessari dati i dislivelli in
essere tra le varie zone entro l'area
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– Futura realizzazione di capannone per deposito materiali metallici non ferrosi
– Realizzazione collegamenti alle reti tecnologiche e formazioni nuove reti fognarie
(acque da copertura, da piazzali con depurazione e nere mediante sub-irrigazione)
– Messa a dimora di speci vegetali secondo criteri, tipologia e disposizione desunti di
specifico progetto
3.4 Scelte progettuali dell'opera
Si sono privilegiate considerazioni in merito a definizione di forme semplici prevedendo un
unico volume caratterizzante la costruzione con aperture ridotte all'essenziale e
definizione della quota 0 di progetto tale da ridurre la visuale del nuovo insediamento dalla
strada provinciale.
4 ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA' PAESAGGISTICA
4.1 Simulazione dello stato dei luoghi a seguito delle realizzazione del progetto.
Si allegano varie viste relative alla simulazione fotografica tridimensionale dell'intervento
compresa un ipotesi di futuro fabbricato (allegato T14).
Si fa inoltre particolare riferimento allo studio allegato alla presente denominato Piano
Paesistico di Contesto che contiene quanto segue:
“Il piano paesistico di contesto dovrà prevedere la salvaguardia, la conservazione e ove
necessario l'integrazione del sistema vegetazionale, in coerenza con gli obbiettivi
comunali di valorizzazione ed aumento del livello di fruibilità delle sponde fluviali ai fini
paesistici ed ambientali.
La mitigazione prevista dal Piano Paesistico di contesto dovrà essere finalizzata alla
conservazione e valorizzazione della fruizione panoramica riconosciuta dalla viabilità
storica SP ex 237.”
4.2 Previsioni degli effetti dell'intervento
Modifica delle visuali in modo particolare per chi percorre la strada provinciale e modifiche
del contesto (da agricolo ad urbanizzato)
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4.3 Opere di mitigazione
Lungo il fronte sud del futuro edificio (parallelo alla strada provinciale) non sono previste
aperture (finestrature e portoni) in modo da rendere meno visibile l'immobile lungo la
strada provinciale tenuto conto in particolare della zona ad elevata piantumazione
costituente l'alveo del torrente Garza, posta tra l'area in oggetto e la strada medesima, che
contribuisce a mascherare la vista del nuovo fabbricato.
Al fine di ridurre ulteriormente l'impatto del futuro edificio si è previsto il posizionamento
del piano 0,00 di imposta del medesimo più basso mediamente di mt. 2,30 rispetto alle
quote minime circostanti; il rilevato verso i vari confini conseguente verrà utilizzato per
mitigare ulteriormente l'impatto generale mediante piantumazione con speci tipiche dei
luoghi, il tutto tramite studio specifico da predisporsi.
Vedasi in modo particolare quanto previsto nel Piano Paesistico di Contesto allegato.
IL PROGETTISTA
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NOTE
DESCRIZIONE
– Principali contesti paesaggistici di riferimento cui corrispondono diverse specificità di analisi e di
intervento. In particolare, si fa riferimento, orientativamente, ai contesti naturale, agricolo
tradizionale, agricolo industrializzato, insediamento agricolo, urbano, perturbano e insediativi diffuso
e/o sparso.
– Dal punto di vista della morfologia dei luoghi: costiero, di pianura, collinare e montano.
– Si elencano a titolo esemplificativo, alcuni parametri per la lettura delle caratteristiche
paesaggistiche, utili per l'attività di verifica della compatibilità del progetto:
– Parametri di lettura di qualità e criticità paesaggistiche come:
– diversità: riconoscimento di caratteri/elementi peculiari e distintivi, naturali e antropici, storici,culturali,
simbolici, ecc.;
– integrità: permanenza dei caratteri distintivi di sistemi naturali e di sistemi antropici storici (relazioni
funzionali, visive, spaziali, simboliche, ecc. tra gli elementi costitutivi);
– qualità visiva: presenza di particolari qualità sceniche, panoramiche, ecc;
– rarità: presenza di elementi caratteristici, esistenti in numero ridotto e/o concentrati in alcuni siti o
aree particolari;
– degrado: perdita, deturpazione di risorse naturali e di caratteri culturali, storici, visivi, morfologici,
testimoniali;
– Parametri di lettura del rischio paesaggistico, antropico e ambientale:
– sensibilità: capacità dei luoghi di accogliere i cambiamenti, entro certi limiti, senza effetti di
alterazione o diminuzione dei caratteri connotativi o di degrado della qualità complessiva;
– vulnerabilità/fragilità: condizione di facile alterazione e distruzione dei caratteri connotativi;
– capacità di assorbimento visuale: attitudine ad assorbire visivamente le modificazioni, senza
diminuzione sostanziale della qualità;
– stabilità: capacità di mantenimento dell'efficienza funzionale dei sistemi ecologici o situazioni di
assetti antropici consolidate instabilità: situazioni di instabilità delle componenti fisiche e biologiche o
degli assetti antropici.
– Elementi principali per la descrizione dei caratteri paesaggistici del contesto paesaggistico e
dell'area di intervento:
– configurazioni e caratteri geo-morfologicí;
– appartenenza a sistemi naturalistici (biotopi, boschi, riserve, parchi naturali);
– sistemi insediativi storici (centri storci, edifici storici diffusi),
– paesaggi agrari (assetti colturali tipici, sistemi tipologici rurali quali cascine, masserie, baite, ecc.),
– tessiture territoriali storiche (centuriazioni, viabilità storica);
– appartenenza a sistemi tipologici di forte caratterizzazione locale e sovra-locale (sistema delle
cascine a corte chiusa, sistema delle ville, uso sistematico della pietra, o del legno, o del laterizio a
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vista, ambiti a cromatismo prevalente);
– appartenenza a percorsi panoramici o ad ambiti di percezione da punti o percorsi panoramici;
– appartenenza ad ambiti a forte valenza simbolica (in rapporto visivo diretto con luoghi celebrati dalla
devozione popolare, dalle guide turistiche, dalle rappresentazioni pittoriche o letterarie).
La descrizione sarà corredata anche da una sintesi delle principali vicende storiche, da documentazione
cartografica di inquadramento che ne riporti sinteticamente le fondamentali rilevazioni paesaggistiche,
evidenziando le relazioni funzionali, visive, simboliche tra gli elementi e i principali caratteri di degrado
eventualmente presenti.
PROGETTO
Sulla base delle caratteristiche del progetto e del suo rapporto con il contesto del paesaggio si dovranno fare
le opportune considerazioni in merito al suo impatto visivo percettivo formale e cromatico.
Per facilitare la verifica della potenziale incidenza degli interventi proposti sullo stato del
contesto paesaggistico e dell'area, vengono qui di seguito indicati, come esempio, alcuni tipi di modificazioni
che possono incidere con maggiore rilevanza:
– modificazioni della morfologia, quali sbancamenti e movimenti di terra significativi,
– eliminazione di tracciati caratterizzanti riconoscibili sul terreno (rete di canalizzazioni, struttura
parcellare, viabilità secondaria,...) o usati per allineamenti di edifici, per margini costruiti, ecc.
– modificazioni della compagine vegetale (abbattimento di alberi, eliminazione di formazioni
riparali,...);
– modificazioni dello skyline naturale o antropico (profilo dei crinali, profilo dell'insediamento);
– modificazioni della funzionalità ecologica, idraulica e dell'equilibrio idrogeologica,
– evidenziando l'incidenza di tali modificazioni sull'assetto paesistico;
– modificazioni dell'assetto percettivo, scenico o panoramico;
– modificazioni dell'assetto insediativo-storico;
– modificazioni dei caratteri tipologici, costruitivi, materici, coloristici, dell'insediamento storico (urbano,
diffuso, agricolo); modificazioni dell'assetto fondiario, agricolo e culturale;
– modificazioni dei caratteri strutturanti del territorio agricolo (elementi caratterizzanti,
modalità distributive degli insediamenti, reti funzionati, arredo vegetale minuto, trama parcellare,
ecc.).
Vengono inoltre indicati, sempre a titolo di esempio, taluni dei più importanti tipi di alterazione dei sistemi
paesaggistici in cui sia ancora riconoscibile integrità e coerenza di relazioni funzionati, culturali, storiche,
simboliche, visive, ecologiche, ecc. Essi possono avere effetti totalmente o parzialmente distruttivi, reversibili
o non reversibili:
– intrusione (inserimento in un sistema paesaggistico elementi estranei ed incongrui ai sui caratteri
peculiari compositivi, percettivi o simbolici per esempio capannone industriale, in un'area agricola o
in un insediamento storico);
– suddivisione (per esempio, nuova viabilità che attraversa un sistema agricolo, o un
insediamento urbano o sparso,separandone le parti);
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– frammentazione (per esempio, progressivo inserimento di elementi estranei in un'area agricola,
dividendola in partì non più comunicanti);
– riduzione (progressiva diminuzione, eliminazione, alterazione, sostituzione di parti o elementi
strutturanti di un sistema, per esempio di una rete di canalizzazioni agricole, di edifici storici in un
nucleo di edilizia rurale, ecc.);
– eliminazione progressiva delle relazioni visive, storico-culturali, simboliche di elementi con il contesto
paesaggistico e con l'area e altri elementi del sistema;
– concentrazione (eccessiva densità di interventi a particolare incidenza paesaggistica in un ambito
territoriale ristretto); interruzione di processi ecologici e ambientali di scala vasta o discala locale;
– destrutturazíone (quando si interviene sulla struttura di un sistema paesaggistico alterandola per
frammentazione, riduzione degli elementi costitutivi, eliminazione di relazioni strutturali, percettive o
simboliche,...),
– deconnotazione (quando si interviene su un sistema paesaggistico alterando i caratteri degli
elementi costitutivi),
In particolare, la documentazione deve dimostrare il rapporto dell'intervento con ì luoghi sui quali insiste,
basando le proposte progettuali sulla conoscenza puntuale delle caratteristiche del contesto paesaggistico
ed evitando atteggiamenti di semplice sovrapposizione, indifferente alle specificità.
2.2.4 Rappresentazione fotografica dello stato attuale
Descrizione della documentazione e delle riprese fotografiche, dall'ortofoto alle panoramiche dello stato
attuale dell'area d'intervento e del contesto paesaggistico, ripresi da luoghi di normale accessibilità e da
punti e percorsi panoramici, dai quali sia possibile cogliere con completezza le fisionomie fondamentali del
territorio.
In particolare, la rappresentazione dei prospetti e degli skylines dovrà estendersi anche agli edifici
contermini, per un'area più o meno estesa, secondo le principali prospettive visuali da cui l'Intervento è
visibile.
4.1 Simulazione dello stato dei luoghi a seguito delle realizzazione del progetto
Descrizione della documentazione e delle riprese fotografiche che rappresentano lo stato di fatto con
l'inserimento del progetto.
In particolare, la rappresentazione dei prospetti e degli skylines che dovrà estendersi anche agli edifici
contermini, per un'area più o meno estesa, secondo le principali prospettive visuali da cui l'intervento è
visibile.
4.2 Previsioni degli effetti dell'intervento
Modifica dei prospetti e del contesto, anche se il nuovo edificio non risulterà visibili dagli spazi pubblici
adiacenti in quanto edificato su lotto praticamente intercluso.
I parametri di lettura del rischio paesaggistico e ambientale sono legati ad interventi di nuova edificazione
dove la sensibilità si misura nella capacità dei luoghi ad accogliere i cambiamenti, entro certi limiti, senza
effetti di alterazione o diminuzione dei caratteri connotativi o degrado della qualità complessiva.
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1 Inquadramento geografico
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2 Stradario
INTERVENTO URBANISTICO ATP4 RELAZIONE PAESAGGISTICA
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3 Cartografia di base
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4 Ortofoto
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5 Vincoli paesistici
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6 Vincolo idrogeologico
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7 Unità geo-ambientali
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8 PTCP – Ambiti - Struttura
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9 PTCP – Degradi
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10 PTCP – Degradi puntuali
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11 PTCP – Geomorfologia
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12 PTCP – Litologia
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13 PTCP – Permeabilità
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14 PTCP – Pressioni ambientali
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15 PTCP – Rischi ambientali
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16 PTCP – Ambiti
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17 PTCP – Beni paesaggistici
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18 PTCP – Dissesti
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