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AMBITO TERRITORIALE 01 ISTITUTO COMPRENSIVO … file“TOMMASO CAMPANELLA” ... Contesto...

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1 UNIONE EUROPEA AMBITO TERRITORIALE 01 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “TOMMASO CAMPANELLA” Scuola Infanzia , Primaria e Secondaria di Primo Grado Via Nazionale 88060 - BADOLATO Tel. 0967/814185 Fax 0967/811939 Tel. Dir. Scol. 0967/811914 C.F. 97035190798 [email protected] e-mail: [email protected] MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA Annualità 2018/19 EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015. ELABORATO DAL COLLEGIO DEI DOCENTI FORMALIZZATO CON DELIBERA N. 8 DEL 12/09/2018 CONSIGLIO D’ISTITUTO DELIBERA N.36 DEL 09/10/2018
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UNIONE EUROPEA

AMBITO TERRITORIALE 01

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “TOMMASO CAMPANELLA”

Scuola Infanzia , Primaria e Secondaria di Primo Grado

Via Nazionale 88060 - BADOLATO

Tel. 0967/814185 Fax 0967/811939 Tel. Dir. Scol. 0967/811914

C.F. 97035190798 [email protected]

e-mail: [email protected]

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE

DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA

Annualità 2018/19

EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.

ELABORATO DAL COLLEGIO DEI DOCENTI

FORMALIZZATO CON DELIBERA N. 8 DEL 12/09/2018

CONSIGLIO D’ISTITUTO

DELIBERA N.36 DEL 09/10/2018

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Indice

Premessa 3 Contesto territoriale di riferimento – 4 Organigramma D'istituto – 5 Commissioni- Gruppi di lavoro 6 CURRICOLO VERTICALE PER LE COMPETENZE E L’ORIENTAMENTO 7 Finalità del curricolo 8 Curricolo verticale 9 Curricolo di orientamento 10 Organizzazione del curricolo 11 Competenze chiave e di cittadinanza attiva 12 Le otto competenze chiave per l’apprendimento permanente 13 Le otto competenze chiave di cittadinanza e costituzione 14 Traguardi per lo sviluppo delle competenze da raggiungere al termine di ciascun segmento di scuola 15 ARTICOLAZIONE DEL CURRICOLO DI ORIENTAMENTO Per le attività 27 Per l’orientamento Orario di funzionamento 28 Priorita’, traguardi, obiettivi e strategie 29 Risultati PROVE INVALSI – 32 Obiettivi prioritari adottati dalla scuola fra quelli indicati dalla legge 33 Progettazione curricolare ed extracurricolare 35 Fabbisogno dei posti comuni, di sostegno dell’organico dell’autonomia e di potenziamento dell’offerta formativa 40 Fabbisogno personale ATA 43 Fabbisogno di infrastrutture e attrezzature materiali Azioni coerenti con il piano nazionale scuola digitale 44 Piano Formazione Insegnanti Valutazione 45 Descrittori di livello 46

Allegato: PDM 47

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Premessa

- Al fine di affermare che la scuola è l’istituzione principe per il successo formativo di tutti gli allievi nessuno

escluso, l’Istituto Comprensivo “Tommaso Campanella” di Badolato per innalzare i livelli d’istruzione e le

competenze delle alunne e degli alunni ha organizzato il presente Piano triennale dell’offerta formativa, ai

sensi di quanto previsto dalla Legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di

istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;

- Il piano è stato elaborato dal Collegio dei Docenti, per un periodo di tre anni, è rivedibile annualmente e

costituisce il documento fondamentale dell’identità culturale e progettuale dell’istituto. Sulla base degli

indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente

scolastico con proprie linee di indirizzo e indicazioni programmatiche il piano esplicita la progettazione

curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa della scuola.

- Il piano, approvato dal Consiglio d’istituto, è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.

Normativa di riferimento

Legge n.107 del 13/07/2015 recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega

per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;

Art.3 del DPR 8 marzo 1999, n.275 “Regolamento recante norme in materia di curricoli nell’autonomia delle

istituzioni scolastiche”, così come novellato dall’articolo 15, comma 2, lettera b), del D.Lgs. 27 ottobre 2009,

n. 150;

Nota MIUR n. 2157 del 05 ottobre 2015;

Nota MIUR n. 2805 dell’11 dicembre 2015;

Nota MIUR N. 35 del 7 gennaio 2016

Obiettivi Regionali- decreto U.S.R. prot. 12633 del 09/08/2016

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CONTESTO TERRITORIALE DI RIFERIMENTO

IL TERRITORIO DI BADOLATO

Configurazione storico-geografica

Il Comune di Badolato fa parte della provincia di Catanzaro, si suddivide in una frazione capoluogo, in collina, e

una in marina.

Badolato centro si erge su di una collina che domina l’ampia vallata del torrente Gallipari, i cui aspri tratti e la

bellezza si ammirano in tutto il loro splendore dagli innumerevoli belvedere che costellano la strada per l’altopiano

delle Serre.

La nascita di Badolato risale intorno al X secolo, per volere di Roberto il Guiscardo, Duca di Calabria e secondo

Conte di Catanzaro, che, nel 1080 decise di edificare “un pacifico borgo” là dove già risiedevano poche capanne

di poveri pastori.

Il borgo sin dalle origini ha avuto scopi eminentemente difensivi come confermato dalla cinta muraria e dal castello

risalenti circa al XII secolo; quest’ ultimo, in particolare dotato di torre, fungeva da punto di avvistamento contro

le invasioni dei Saraceni o dei Turchi, che afflissero la Calabria per tutto l’Alto Medioevo.

Nel tempo si sono avvicendate varie casate a partire dal 1506, dai Ruffo ai Toraldo, dai Raveschieri ai

Pignatelli,dai Pinelli ai Gallelli.

Badolato è stata nel tempo un importante punto di riferimento per le zone circostanti, come fulcro della religiosità

rappresentato da monaci Basiliani, Francescani e Domenicani, con numerose Confraternite, ancora oggi operanti

e occupate nella gestione e custodia delle magnifiche chiese e dei conventi edificati nei secoli passati.

IL TERRITORIO DI SANTA CATERINA DELLO JONIO

Configurazione storico-geografica

Santa Caterina dello Jonio in origine era costituita da piccole colonie di abitanti che fuggivano dalla loro residenza

abituale per difendersi dalle incursioni saracene (650-1086 D.C.) per cui il paese centro venne circondato da

mura a difesa dei predatori, dotato di quattro porte di accesso.

Santa Caterina dello Jonio oggi si divide in capoluogo centro che ha alle spalle una bellissima montagna e la

Marina bagnata dalle limpide acque del Mar Jonio.

Il centro storico è situato nella zona collinare e vanta la presenza di meravigliosi palazzi signorili e chiese

settecentesche. La più grande e antica chiesa è la Chiesa Matrice di Santa Maria Assunta che l’incendio del 1983

ha danneggiato notevolmente. Ci sono voluti quasi venti anni per ristrutturarla, infatti è stata restituita al culto il 9

Marzo 2002.

Nella parte pianeggiante, lungo il litorale, Santa Caterina si estende in un’ampia e incontaminata distesa di

spiaggia che è meta di numerosi turisti.

Sia per il comune di Badolato che per il comune di Santa Caterina rimane molto forte e sentito il tramandare usi

e tradizioni antiche legate soprattutto alla gastronomia locale e ai prodotti locali come olio, agrumi, formaggio e

dolci tipici.

ORGANIGRAMMA D'ISTITUTO Medico Competente

Dott. Stillo Giuseppe

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Staff di Dirigenza

CONSIGLIO D’ISTITUTO PRESIDENTE : Sig.Magisano Santo D.S. Maria Spanò Componente docenti: Ciccaglione Piera-Fazio Caterina-Pultrone Giuseppe Leto Caterina-Micò Carmela – Laganà Anna Maria Componente genitori: Magisano Santo, Marino Daniele, Romeo Maria, Lamonica Saverio, Benvenuto Caterina Brizzi Massimo Componente ATA :Procopio Silvana

Dirigente Scolastico prof.ssa

Marcella Crudo

Staff di Dirigenza

Collaboratori: Leto Caterina,

Anna Maria Laganà

Responsabili di plesso: Ciccaglione Piera Sc. dell’Infanzia Badolato Quaranta Anna S.Caterina M. Fazio Caterina Sc. dell’Infanzia e Primaria S. Caterina CC Anna Maria Laganà Scuola Primaria -Badolato Marina Parretta Nicolina Scuola Primaria S. Caterina Marina Leto Caterina Sc. Secondaria I grado S. Caterina Gualtieri Daniela scuola. secondaria I grado Badolato

Collegio dei docenti

D.S.G.A.

Angela Mungo

Funzioni strumentali

Area.1 Argentieri Piuma Ida Gestione del PTOF Area 2 Talotta Salvatore Sostegno al lavoro dei docenti studenti e famiglia Area 3 Laganà Anna Maria Rapporti con il territorio

Dirigente

prof.ssa Maria Spanò

Ufficio di segreteria Montepaone Liberata gestione alunni Triolo Anna Maria gestione personale Docenti/gestione contabile Paparo Rosetta gestione personale Docenti/ ATA

Sicurezza e prevenzione

R.S.P.P.

ing. Mario Cassano

Organo di garanzia D.S. Maria Spanò Componente docenti: Leto Caterina Componente genitori: Asciutto M.Teresa-

Gallelli Rosella

Animatore digitale Micò Maria Carmela

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CURRICOLO VERTICALE

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PER LE COMPETENZE E L’ORIENTAMENTO

A.S. 2018/19

FONTI DI RIFERIMENTO

Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d'istruzione 2012

Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006

“Competenze chiave per l'apprendimento permanente”

Decreto Ministeriale 22 agosto 2007 n.139

" Competenze di Cittadinanza attiva"

RAV

FINALITÀ

DEL CURRICOLO

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CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE

Sono il risultato della assimilazione

di informazioni attraverso

l’apprendimento; le conoscenze

costituiscono l’insieme di fatti,

principi, teorie e pratiche relative ad

un ambito di studio o di lavoro e

sono descritte come teoriche e /o

pratiche

-SAPERE-

Indicano la capacità di applicare

conoscenze e di utilizzare il SAPERE

per svolgere compiti e risolvere

problemi; le abilità sono descritte

come cognitive (uso del pensiero

logico, intuitivo e creativo) e pratiche

(che implicano l’abilità manuale e

l’utilizzo di metodi, materiali,

attrezzature e strumenti)

-SAPERE FARE-

Sono la capacità dimostrata di

utilizzare il SAPER e il SAPER FARE ,

le conoscenze, le abilità e le

attitudini personali, sociali e /o

metodologiche, in situazioni di lavoro

o di studio e nello sviluppo

professionale e/o personale,ossia

“l’utilizzazione consapevole in un

compito del proprio patrimonio

concettuale rIstrutturato”, le

competenze sono descritte in

termine di responsabilità e

autonomia

-SAPER ESSERE

CURRICOLO VERTICALE

SAPERE

Conoscenze

SAPER FARE

Abilità

SAPER ESSERE

Competenze

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Il curricolo della scuola del primo ciclo deve possedere la peculiarità di prestare attenzione alla continuità del percorso educativo che va dai 3 ai 14 anni con il coinvolgimento dei docenti della scuola dell’infanzia , della scuola primaria e secondaria di I grado. Con interventi di progettazione e itinerari curricolari condivisi, armonizzati nelle metodologie didattiche e pratiche di insegnamento e apprendimento, il curricolo diventa uno strumento operativo che permette di rinnovare in profondità le metodologie, il modo di fare cultura e la stessa professionalità docente. La costruzione del curricolo, intesa come espressione della libertà di insegnamento( che si sostanzia in libertà di innovazione metodologica, studio ricerca, sperimentazione e sviluppo) si basa su un ampio aspetto di strategie e competenze in cui sono intrecciati “ il sapere, il saper fare, il saper essere”. Esso viene predisposto dal Collegio dei Docenti con riferimento agli “Obiettivi di apprendimento, ”, ai “Traguardi per lo sviluppo delle competenze”e al ”Profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione”; si articola attraverso i campi di esperienza, passa per le aree disciplinari e le discipline, tiene conto degli strumenti di apprendimento e di crescita. L'assunzione del principio di CONTINUITÀ VERTICALE è considerata condizione necessaria per realizzare un percorso educativo che garantisca a ogni allievo la centralità e la continuità costruttiva; questa si realizza in un processo di apprendimento in cui sapere, saper fare, saper essere si espandono e si organizzano mettendo in collegamento le conoscenze possedute con le abilità sempre più complesse in un'ottica di superamento del profilo e delle finalità formative del singolo segmento per l’acquisizione delle competenze. Tutto ciò si concretizza nella costruzione di un curricolo verticale completo che possa rispondere alle effettive esigenze di ogni alunno, nel rispetto dell'età e del grado di maturazione di ognuno, nessuno escluso. L'elaborazione del curricolo d'istituto rappresenta il terreno su cui si misura concretamente la capacità progettuale di ogni singola istituzione scolastica autonoma; delinea senza ripetizioni e ridondanze, un processo unitario, graduale e coerente, continuo e progressivo, verticale e orizzontale delle tappe e delle scansioni d’apprendimento dell’allievo, in riferimento alle competenze da acquisire e ai traguardi in termini di risultati attesi;è parte integrante del PTOF in quanto propedeutico per la progettualità formativa e didattica . Il curricolo progettato per gli alunni del nostro Istituto comprensivo prevede il superamento di una semplice definizione di contenuti in progressione e vuole caratterizzarsi come percorso formativo unitario ispirato a una logica che porti allo sviluppo e al raggiungimento di competenze definite e certificabili sia negli specifici ambiti disciplinari che in quelli trasversali e metodologici. Esso è costruito nel pieno rispetto della specifica identità educativa e professionale di ciascun segmento e intende facilitare il raccordo tra i diversi ordini di scuola. Le competenze che si intendono sviluppare sono da considerarsi come sapere agito, capacità di mobilitare,combinando le conoscenze, abilità, attitudini, capacità personali, sociali e metodologiche per gestire situazioni e risolvere problemi in contesti significativi con autonomia e responsabilità utilizzando i saperi e le abilità posseduti attivando le competenze. Il curricolo parte dalle otto competenze chiave europee e da quelle di cittadinanza attiva che rappresentano le finalità generali dell’istruzione e dell'educazione necessarie alla realizzazione e allo sviluppo personale, si integra con le finalità e gli obiettivi delle Indicazioni Nazionali che costituiscono il filo conduttore unitario dell’insegnamento/apprendimento, cui attribuiscono senso e significato. I docenti, pertanto, in stretta collaborazione e in continuità, hanno individuato le esperienze di apprendimento, le scelte didattiche e le strategie più significative e idonee a garantirne la qualità, attraverso l’attenzione all'integrazione e all’ interconnessione tra campi d’esperienza, aree disciplinari e discipline. Il raggiungimento degli obiettivi previsti è compito condiviso da tutti al fine di assicurare l'unitarietà dei processi di apprendimento e rendere costruttivo ed efficace il percorso formativo di ogni alunno. Il curricolo verticaledell’Istituto Comprensivo “Tommaso Campanella” viene promosso sullo sviluppo delle competenze con una didattica flessibile e collaborativa che privilegia sia l'esperienza attiva dell'allievo (riflessività, apprendimento induttivo, creatività, l'approccio integrato interdisciplinare) che la costruzione sociale dell' apprendimento(collaborazione, aiuto reciproco, solidarietà e accettazione). L’osservazione sistematica delle modalità con cui l’alunno utilizza le conoscenze, le abilità e le capacità personali possedute permette la valutazione del grado di autonomia e del senso di responsabilità raggiunto in termini di competenze. La valutazione assume, pertanto, una funzione formativa, di accompagnamento ai processi di apprendimento e di studio al miglioramento continuo.

CURRICOLO DI ORIENTAMENTO

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Nel curricolo verticale si inserisce a pieno titolo quello di orientamento in quanto la nostra “comunità scolastica educante”, dotata di forte responsabilità , considera l’intervento orientativo, come ruolo strategico di promozione della persona, fin dalla scuola dell’infanzia. Sapersi orientare significa essere in possesso di strumenti cognitivi, emotivi e relazionali idonei per fronteggiare i mutamenti veloci e continui della società in cui viviamo: tali cambiamenti repentini riguardano l’economia (mercato unico mondiale), la cultura (società multietnica), l’ecologia (mutamento nei paesaggi e nei climi), la tecnologia (mondo digitale, della comunicazione e altri vari aspetti). La scuola deve, perciò, garantire agli alunni che la frequentano, e per l’intero percorso, la capacità di orientarsi; a tale scopo, attraverso l’offerta formativa, interviene con un insieme di attività che mirano a formare e a potenziare nei ragazzi capacità che consentano loro di partecipare attivamente alle scelte di vita, a saper gestire le competenze in ambienti di studio e di lavoro e a pianificare in modo efficace il proprio futuro. Consapevolezza, responsabilità e autonomia costituiscono le linee direttrici comuniper realizzare un efficace sistema di orientamento. In tutti e tre gli ordini di scuola del nostro Istituto gli interventi formativi si avvalgono di strumenti didattici differenziati inseriti all’interno delle attività curricolari per valorizzare sia il ruolo della didattica orientativa che della continuità educativa. Nella Scuola dell’Infanzia e Primaria vengono offerti gli strumenti conoscitivi attraverso cui i bambini imparano a riconoscere la realtà e ad operare in essa cercando, per quanto possibile, di allentare i legami di dipendenza nei confronti degli adulti di riferimento per incamminarsi sulla strada della scelta autonoma. Nella Scuola Secondaria di 1^ grado si guida il preadolescente a potenziare i propri interessi e le proprie attitudini per fortificare, in questa delicata fase, l’impegno verso la costruzione di un futuro. Con la scuola di grado superiore il nostro Istituto ha instaurato un rapporto di collaborazione per l’orientamento a distanza da non intendersi come semplice illustrazione delle varie tipologie di scuole secondarie presenti nel territorio, ma come una programmazione didattica e educativa complementare che monitora i nostri allievi anche dopo il diploma di licenza . L’orientamento diventa così un processo che ha come fine il superamento della condizione presente (la scuola) per entrare

in una condizione futura (il lavoro).

L’Istituto Comprensivo “T. Campanella” di Badolato propone nel quadro delle finalità educative e delle scelte formative

strategiche adottate dal C. d. D., un percorso educativo e formativo continuo, nei tre ordini di scuola finalizzato a:

o Acquisizione consapevole della propria identità.

o Sviluppo di conoscenze essenziali necessarie per osservare la realtà e coglierne gli aspetti più significativi

rispetto ai propri fini.

o Acquisizione della fiducia in se stessi per poter gestire e realizzare un autonomo e responsabile progetto

di vita.

o Acquisizione di una identità personale e sociale imperniata su conoscenze, valori e interessi.

o Acquisizione di abilità essenziali per inserirsi nel contesto sociale e lavorativo.

o Saper impostare, analizzare e risolvere problemi

o Saper osservare, riconoscere, porre relazioni, valutare

o Acquisire capacità decisionali

o Acquisire capacità progettuali personali

o Acquisire capacità di adattamento e cambiamenti.

Insomma, sviluppare nell’alunno capacità strategiche, metodologiche e procedurali dell’apprendere in un percorso trasversale alle discipline che si può sintetizzare con “imparare ad imparare” per diventare, attraverso un percorso di autoconsapevolezza, di metacognizione e conoscenza della propria identità, soggetto attivo e protagonista delle proprie scelte scolastiche e professionali, in relazione alla realtà sociale in cui vive, al fine di progettare in modo consapevole la propria vita. Il percorso didattico-formativo dall’infanzia alla preadolescenza deve abituare gli allievi alla consapevolezza dei profondi mutamenti sia della sfera fisica che psichica dell’individuo che determinano le condizioni per il passaggio dalla mentalità infantile alla mentalità adulta.

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ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO

CURRICOLO COMPETENZE DISCIPLINARI

COMPETENZE CHIAVE

COMPETENZE CHIAVE

di CITTADINANZA

ATTIVA

LECOMPETENZE CHIAVE sono il

risultato del processo d’integrazione

e l’ interdipendenza tra i saperi, le

abilità e i contenuti nei campi di

esperienza nelle aree disciplinari,

nelle discipline.

Hanno il compito di formare il pieno

sviluppo della persona nella

costruzione del sé, di corrette

significative relazioni con gli altri e di

una positiva interazione con la realtà

naturale e sociale.

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO

Gli obiettivi di apprendimento

individuano, ”campi di sapere e

abilità ritenuti indispensabili al fine

del raggiungimento dei traguardi

per lo sviluppo delle competenze”.

GRIGLIA DI

OSSERVAZIONE LIVELLI DI

COMPETENZA IN

USCITA

CERTIFICAZIONE DELLE

COMPETENZE

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Nel curricolo, risultato di scelte culturali, pedagogiche, metodologiche e disciplinari che caratterizzano il percorso

formativo di ciascun allievo, vengono delineate le competenze e i traguardi che l’alunno deve raggiungere al fine

di ogni ordine di scuola. In particolare, il quadro di riferimento europeo delinea otto competenze chiave e otto di

cittadinanza attiva.

Di recente il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato una nuova Raccomandazione sulle competenze chiave

per l’apprendimento permanente (22 maggio 2018)che rinnova e sostituisce il precedente dispositivo del 2006

e pone l’accento sul valore della complessità e dello sviluppo sostenibile. Il documento tiene conto da un lato

delle profonde trasformazioni economiche, sociali e culturali degli ultimi anni, dall’altro della persistenza di

gravi difficoltà nello sviluppo delle competenze di base dei più giovani. Emerge una crescente necessità di

maggiori competenze imprenditoriali, sociali e civiche, ritenute indispensabili “per assicurare resilienza e

capacità di adattarsi ai cambiamenti”. 19 Dalla lettura del testo, risultano apprezzabili due aspetti:

l’insistenza su una più forte interrelazione tra forme di apprendimento formale, non formale e informale;

la necessità di un sostegno sistematico al personale didattico, soprattutto al fine di “introdurre forme nuove

e innovative di insegnamento e apprendimento”, anche in una prospettiva di riconoscimento delle “eccellenze

nell’insegnamento”.

Apprezzabile è la forte curvatura che il documento testimonia verso il valore della sostenibilità, evidenziando

la necessità – per tutti i giovani – di partecipare ad una formazione che promuova stili di vita sostenibili, i

diritti umani, la parità di genere, la solidarietà e l’inclusione, la cultura non violenta, la diversità culturale, il

principio della cittadinanza globale. Il testo del Consiglio d’Europa sottolinea fortemente il ruolo strategico

delle alte professionalità. Nell’evidenziare l’importanza di un robusto sostegno al personale docente, da

attuare attraverso canali plurimi e strutturali, il documento pone l’accento sulla leva più rilevante di un

processo di cambiamento che la scuola italiana ancora stenta ad intraprendere. Il concetto di competenza è

declinato come combinazione di “conoscenze, abilità e atteggiamenti”, in cui l’atteggiamento è definito quale

“disposizione/mentalità per agire o reagire a idee, persone, situazioni”:

competenza alfabetica funzionale;

competenza multilinguistica;

competenza matematica e competenza in scienze, tecnologie e ingegneria;

competenza digitale;

competenza personale, sociale e capacità di imparare ad imparare;

competenza in materia di cittadinanza;

competenza imprenditoriale;

competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali.

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Il raggiungimento di tali obiettivi formativi è il presupposto per garantire la trasformazione delle potenzialità e

capacità di ciascun alunno in reali e documentate competenze.

I Docenti, pertanto, nel progettare il percorso formativo, hanno utilizzato gli obiettivi di apprendimento in rapporto a

conoscenze e abilità, ritenute indispensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze, la didattica

inclusiva e quella personalizzata con attività di recupero mirate per fa sì che ogni alunno raggiunga la “ sua eccellenza"

senza perdere di vista la dimensione formativa dell’orientamento. Tale processo che si articola lungo l’intero arco di vita

(life long learning) parte dalla conoscenza di sé, passa attraverso scelte consapevoli e si sviluppa nell’orientamento con la

progressiva consapevolezza delle responsabilità in merito al proprio apprendimento e alle strategie messe in atto per

imparare.

Riveste particolare importanza la conoscenza della nostra Carta costituzionale, l’adesione ai suoi principi e ai suoi valori di

libertà, di giustizia, di uguaglianza, di rispetto della dignità della persona, di solidarietà, di pari opportunità, di democrazia;

questi elementi costituiscono il punto di partenza, fin dalla scuola dell’Infanzia, per sviluppare la coscienza civica, per

imparare a convivere in armonia con le tante diversità presenti nella nostra società e per interpretare criticamente un

mondo globalizzato, tecnologicamente avanzato e soggetto a continui cambiamenti.

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LE OTTO COMPETENZE CHIAVE PER L'APPRENDIMENTO PERMANENTE

COMPETENZE CHIAVE

SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1^

GRADO

COMPETENZA

CAMPO D’ ESPERIENZA AREA DISCIPLINARE DISCIPLINA

Comunicare in madrelingua

I discorsi e le parole Area linguistica Italiano

Comunicare nelle lingue

straniere

I discorsi e le parole Area linguistica Inglese

Francese

Competenze di base in

matematica, scienze e

tecnologia

La conoscenza del mondo Area matematico-scientifico-

tecnologica

Matematica

Scienze

Geografia

Tecnologia

Competenze digitali

Tutti i campi di esperienza Tutte le aree disciplinari Tutte le discipline

Imparare a imparare

Tutti i campi di esperienza Tutte le aree disciplinari Tutte le discipline

Competenze sociali e civiche Il sé e l’altro

Tutti i campi di esperienza

concorrenti

Area socio-antropologica

Tutte le discipline

concorrenti

Storia

Cittadinanza e costituzione

Tutte le discipline

concorrenti

Spirito d’iniziativa e

imprenditorialità

Tutti i campi d’ esperienza Tutte le aree disciplinari Tutte le discipline

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Consapevolezza ed espressione

culturale

Il corpo e il movimento

Immagini, suoni, colori

Area motoria

Area linguistico-espressiva

Storia

Educazione artistica

Educazione musicale

Educazione fisica

Religione

LE OTTO COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA E COSTITUZIONE

COMPETENZE DI CITTADINANZA ATTIVA

SCUOLA DELL'INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Competenze Campi d'esperienza Area disciplinare Discipline

Imparare ad imparare

Tutti i campi d'esperienza

Tutte le aree disciplinari Tutte le discipline

Progettare Tutti I campi di esperienza

Tutte le aree disciplinari Tutte le discipline

Comunicare I discorsi e le parole Immagini, suoni, colori Il corpo e il movimento

Area linguistica Area espressiva Area motoria

Italiano Arte Educazione fisica Lingue straniere

Collaborare e partecipare

Il sé e l'altro. La conoscenza del mondo

Tutte le aree disciplinari Tutte le discipline

Agire in modo autonomo e responsabile

Il sé e l'altro Il corpo in movimento

Area storico-antropologica Storia Cittadinanza e costituzione

Risolvere i problemi La conoscenza del mondo

Area matematico- scientifico-tecnologica

Matematica Scienze Tecnologia

Individuare collegamenti e relazioni

La conoscenza del mondo e tutti i campi concorrenti

Area matematico-scientifico-tecnologica

Matematica Scienze Tecnologia Geografia

Acquisire e interpretare l'informazione

Tutti i campi d'esperienza

Tutte le aree disciplinari Tutte le discipline

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TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

DA RAGGIUNGERE AL TERMINE DI CIASCUN SEGMENTO DI SCUOLA

I traguardi, posti al termine dei più significativi snodi del percorso curricolare, rappresentano riferimenti per gli insegnanti, indicano piste da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa nello sviluppo integrale dell’alunno. Vengono di seguito elencate le competenze in termini di conoscenze e abilità che l’alunno deve possedere per ogni campo di esperienza, area disciplinare e disciplina al termine di ogni ordine di scuola perché compito specifico di essa è la formazione di una persona competente, di una persona cioè che sa perché fa e fa perché sa.

SCUOLA DELL’INFANZIA Campo di esperienza

SCUOLA PRIMARIA Area linguistica

SCUOLA SECONDARIA DI 1^ GRADO Disciplina

I DISCORSI E LE PAROLE ITALIANO ITALIANO

CONOSCENZE Il bambino conosce: - Gli elementi di base della funzione della lingua; -Il lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali; -I principi essenziali di organizzazione del discorso; -I principali connettivi logici; -Le parti variabili del discorso e gli elementi principali della frase semplice ABILITA’ -Interagisce con altri, anche autonomamente, comunicando azioni e avvenimenti con un repertorio linguistico appropriato e con frasi in senso compiuto. -Descrive, inventa e racconta eventi personali, storie, racconti e situazioni. -Familiarizza con la lingua scritta attraverso la lettura dell’adulto, l’esperienza con i libri, la conversazione e la formulazione di ipotesi sui contenuti dei testi letti. Riproduce e confronta scritture COMPETENZE -Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti,

CONOSCENZE L'alunno conosce: -L'organizzazione logico-sintattica della frase, delle parti del discorso, e i vocaboli fondamentali di alto uso e quelli legati alle aree disciplinari ABILITA’ -Partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno - Applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi. - Formula messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione. - Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l'infanzia, sia a voce alta sia in lettura silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali. - Scrive testi corretti ortograficamente, chiari e coerenti, legati all'esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora testiparafrasandoli, completandoli, trasformandoli. COMPETENZE

CONOSCENZE L’alunno conosce: -Le strutture morfo-logico-sintattiche della lingua nazionale -Linguaggi specifici delle discipline ABILITA’ -Legge testi letterari di vario tipo (narrativo, poetici, teatrali) e comincia a costruirne un’interpretazione, collaborando con compagni e insegnati. -Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso -Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri nella realizzazione di giochi o prodotti , schemi, mappe, presentazione al computer ,nell’elaborazione di progetti e argomenti di studio e di ricerca ecc. -Scrive correttamente testi di tipo diversoadeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario. COMPETENZE - Comprende testi di vario tipo diretti e trasmessi dai media, riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e la loro gerarchia, l’intenzione del

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argomentazioni ponendo domande, attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative. -Ascolta e comprende narrazioni, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definire regole. -Usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, scoprendo la presenza di lingue diverse.

-Comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura e scrittura adeguate agli scopi. -Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative. -È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti (plurilinguismo).

mittente nella formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali -Interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative attraverso modalità dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri; con ciò matura la consapevolezza che il dialogo, oltre ad essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali. -Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo) e il loro uso nello spazio geografico, sociale e comunicativo.

INGLESE INGLESE Le competenze in uscita al termine della Scuola Secondaria di primo grado sono riconducibili al Livello A 2 e avvio al B1del Quadro Comune Europeo di Riferimento Europeo – European Framework.

CONOSCENZE L’alunno conosce: -Il lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni -Comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. ABILITA’ -Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. -Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizzate, in scambi di informazioni semplici e di routine. -Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, chiedendo eventualmente spiegazioni. COMPETENZE -Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera.

CONOSCENZE L’alunno conosce: -Le principali strutture grammaticali della lingua inglese -Il lessico e le parole attinenti argomenti familiari o di studio ABILITA’ -Descrive i punti essenziali di testi in lingua standard su argomenti familiari o di studio che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero; -Racconta avvenimenti ed esperienze personali; -Interagisce con uno o più interlocutori in diversi contesti e su argomenti noti; -Legge semplici testi con diverse strategie adeguate allo scopo; -Scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e familiari; COMPETENZE -Individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna o di scolarizzazione e li confronta con

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quelli veicolati dalla lingua straniera; -Affronta situazioni nuove attingendo al suo repertorio linguistico; usa la lingua per apprendere argomenti anche di ambiti disciplinari diversi e collabora fattivamente con i compagni nella realizzazione di attività e progetti; -Auto-valuta le competenze acquisite ed è consapevole del proprio modo di apprendere. -CLIL(Apprendimento integrato di lingua e contenuti), si riferisce all’insegnamento/apprendimento di altre materie non linguistiche per mezzo della lingua straniera; è una modalità efficace per migliorare l’apprendimento linguistico che favorisce la formazione di una reale competenza comunicativa plurilingue. Ciò avvicina gli studenti ad un uso dell’inglese come veicolo per esplorare altre discipline. Lo scopo dell’utilizzo di questa metodologia ha una duplice valenza: potenziare l’apprendimento della lingua inglese usata come mezzo per conoscere, approfondire, esprimere i contenuti di altre discipline; incrementare la conoscenza delle stesse.

FRANCESE

CONOSCENZE L’alunno conosce: -Le principali strutture grammaticali della lingua francese; -Il lessico e le parole fondamentali del vocabolario di base; ABILITA’ -Comunica oralmente in attività che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali; -Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente; -Comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari;

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-Legge brevi e semplici testi con tecniche adeguate allo scopo; COMPETENZE -Stabilisce relazioni tra semplici elementi linguistico-comunicativi e culturali propri delle lingue di studio; -Utilizza conoscenze e abilità in contesti nuovi . -CLIL(Apprendimento integrato di lingua e contenuti), si riferisce all’insegnamento/apprendimento di altre materie non linguistiche per mezzo della lingua straniera; è una modalità efficace per migliorare l’apprendimento linguistico che favorisce la formazione di una reale competenza comunicativa plurilingue. Ciò avvicina gli studenti ad un uso del francese come veicolo per esplorare altre discipline. Lo scopo dell’utilizzo di questa metodologia ha una duplice valenza: potenziare l’apprendimento della lingua francese usata come mezzo per conoscere, approfondire, esprimere i contenuti di altre discipline; incrementare la conoscenza delle stesse.

SCUOLA DELL’INFANZIA Campo di esperienza

SCUOLA PRIMARIA Area matematico-scientifico-tecnologica

SCUOLA SECONDARIA DI 1^ GRADO Disciplina

LA CONOSCENZA DEL MONDO MATEMATICA MATEMATICA

CONOSCENZE Il bambino conosce: -Concetti spaziali e topologici -Periodizzazioni: giorno e notte; fasi della giornata; giorni, settimane, mesi, stagioni, anni -Raggruppamenti -Seriazioni e ordinamenti -Serie e ritmi -Simboli, mappe e percorsi -Figure e forme -Numeri e numerazioni -Strumenti e tecniche di misura ABILITA’ -Raggruppa, seria, numera , misura secondo attributi e caratteristiche , mette in successione ordinata fatti e fenomeni della realtà -Individua analogie, differenze e posizioni nello spazio fra oggetti, persone e fenomeni -Pone domande sulle cose e la natura

CONOSCENZE L’alunno conosce: -Il calcolo scritto e mentale con i numeri naturali, relativi, decimali, le frazioni e le percentuali - Le Unità di misura - Piano, spazio, relazioni e strutture; -Le figure geometriche, perimetro e area, gli angoli,scale di riduzione - Testi che coinvolgono aspetti logici e matematici. ABILITA’ -Usa la calcolatrice. -Costruisce rappresentazioni, tabelle e grafici per ricavarne informazioni - Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria. -Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura (metro, goniometro...).

CONOSCENZE L’alunno conosce: - Le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra gli elementi -Il calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni - Il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni, ...) e ne coglie il rapporto col linguaggio naturale. ABILITA’ -Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere decisioni. -Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta,

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-Periodizza nella dimensione temporale COMPETENZE -Utilizza un linguaggio appropriato per la rappresentazione dei fenomeni osservati e indagati -Individua i primi rapporti topologici di base attraverso l’esperienza motoria e l’azione diretta -Esplora e rappresenta lo spazio utilizzando codici diversi

-Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio -Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina misure, progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo. COMPETENZE -Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di vista di altri. -Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad utilizzare siano utili per operare nella realtà. -Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria. Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati

mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. -Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema specifico a una classe di problemi. COMPETENZE -Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza. -Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite (ad esempio sa utilizzare i concetti di proprietà caratterizzante e di definizione). -Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e contro-esempi adeguati e utilizzando concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione corretta. -Nelle situazioni di incertezza (vita quotidiana, giochi, …) si orienta con valutazioni di probabilità. -Manifesta atteggiamenti positivi rispetto alla matematica .

La conoscenza del mondo SCIENZE SCIENZE

CONOSCENZE Il bambino conosce: -Linee del tempo -Periodizzazioni: giorno/notte; fasi della giornata; giorni, settimane, mesi, stagioni, anni ABILITA’ -Osserva ed esplora attraverso l’uso di tutti i sensi -Utilizza un linguaggio appropriato per la rappresentazione dei fenomeni osservati e indagati -Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti -Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo COMPETENZE -Individua analogie e differenze fra oggetti, persone e fenomeni -Colloca fatti e si orienta nella dimensione temporale: giorno/notte,

CONOSCENZE L’alunno conosce: -Le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali. -La struttura e lo sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della sua salute. -Il sistema solare. ABILITA’ -Registra dati significativi,informazioni sui problemi che lo interessano, identifica relazioni spazio/temporali. -Produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato, elabora semplici modelli. -Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato. -Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; COMPETENZE

CONOSCENZE L’alunno conosce: -Fatti e fenomeni, la storia della scienza in rapporto allo sviluppo della storia dell'uomo. ABILITA’ Ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite. -Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo, quando è il caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni. -Esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause. COMPETENZE - è consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti. - riconosce nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e

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scansione attività legate al trascorrere della giornata scolastica, giorni della settimana, le stagioni

-Sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. -Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti. -Rispetta e apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale. -Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, aspetti qualitativi e quantitativi.

piante, e i modi di soddisfarli negli specifici contesti ambientali. -È consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse, nonché dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta modi di vita ecologicamente responsabili

La conoscenza del mondo TECNOLOGIA TECNOLOGIA

CONOSCENZE Il bambino conosce: -Uso creativo e libero di materiale per la costruzione di semplici macchine e oggetti ABILITA’ -Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprire le funzioni e i possibili usi COMPETENZE -Pone domande, dialoga, discute e progetta ipotesi e procedure per la realizzazione di un semplice artefatto

CONOSCENZE L’alunno conosce: -Elementi e fenomeni di tipo artificiale. -Alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia, e del relativo impatto ambientale. ABILITA’ -Sa ricavare informazioni utili su proprietà e caratteristiche di beni o servizi leggendo etichette, volantini o altra documentazione tecnica e commerciale. -Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a seconda delle diverse situazioni. -Utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descriverne la funzione principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento. -Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando elementi del disegno tecnico o strumenti multimediali. COMPETENZE -Inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della tecnologia attuale.

CONOSCENZE L’alunno conosce: -I principali processi di trasformazione di risorse e di produzione dei beni e le diverse forme di energia coinvolte. -Le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione. ABILITA’ -Utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in grado di classificarli e di descriverne la funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai materiali. - Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o tabelle informazioni sui beni o sui servizi disponibili sul mercato, in modo da esprimere valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso. -Utilizza il disegno tecnico o altri linguaggi multimediali e di programmazione, adeguate risorse materiali, informative e organizzative procedurali e tecniche per la progettazione , la rappresentazione grafica o infografica e la realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale, collaborando e cooperando con i compagni. COMPETENZE -Riconosce nell’ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e le molteplici relazioni che si stabiliscono con

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gli esseri viventi e gli altri elementi naturali. - Uso efficace e responsabile dei diversi mezzi di comunicazione rispetto alle proprie necessità di studio e socializzazione. -Ipotizza le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi.

SCUOLA DELL’INFANZIA Campo di esperienza

SCUOLA PRIMARIA Area socio-antropologica

SCUOLA SECONDARIA DI 1^ GRADO Disciplina

IL SÉ E L’ALTRO STORIA STORIA

CONOSCENZE Il bambino conosce: - Gruppi sociali, loro ruoli e funzioni: famiglia, scuola, comunità di appartenenza (quartiere, Comune, Parrocchia…) -Le regole fondamentali della convivenza e del lavoro in classe -Il significato della regola ABILITA’ -Passa gradualmente da un linguaggio egocentrico ad un linguaggio socializzato -Partecipa attivamente alle attività, ai giochi (anche di gruppo, alle conversazioni) -Rispetta le norme per la sicurezza e la salute date e condivise nel gioco e nel lavoro COMPETENZE -Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente e futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise. -Sviluppa il senso dell’identità personale -Percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti sa esprimerli in modo sempre più adeguato -Supera la dipendenza dall’adulto, assumendo iniziative e portando a termine compiti e attività in autonomia

CONOSCENZE L'alunno conosce: -Gli elementi significativi del passato del suo ambiente di vita. -Le tracce storiche presenti nel territorio e comprende l'importanza del patrimonio artistico e culturale. ABILITA’ -Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche. -Usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici. -Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali. -Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti. -Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali. COMPETENZE -Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni. -Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità. -Comprende aspetti fondamentali del passato dell’Italia dal paleolitico alla fine dell’impero romano d’Occidente, con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità.

CONOSCENZE L’alunno conosce: -I principali processi storici dal Medio Evo ai giorni nostri. -Conosce aspetti e processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione. -Conosce aspetti e processi essenziali della storia del suo ambiente. ABILITA’ Si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante l’uso di risorse digitali. -Espone oralmente e con scritture, anche digitali, le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni. -Produce informazioni storiche con fonti di vario genere, anche digitali, e le sa organizzare in testi. -Comprende testi storici e li sa rielaborare con un personale metodo di studio. COMPETENZE -Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende opinioni e culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo. -Comprende aspetti, processi e avvenimenti fondamentali della storia italiana dalle forme di insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario fino alla nascita

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della Repubblica anche con la possibilità di aperture e confronti con il mondo antico. -Conosce aspetti e processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico. -Conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell’umanità e li sa mettere in relazione con i fenomeni storici studiati.

IL SÉ E L’ALTRO GEOGRAFIA GEOGRAFIA

CONOSCENZE Il bambino conosce: -Giochi di movimento ed esperienze ludiche con realizzazione di cartelloni ABILITA’ - Si orienta con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, anche in rapporto con altri e con le regole condivise COMPETENZE -Rafforza una progressiva autonomia rispetto ai bisogni personali, materiali e dell’ambiente

CONOSCENZE L’alunno conosce: - I principali “oggetti” geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi, mari, oceani, ecc.) -Le funzioni dei vari spazi e le loro connessioni, gli interventi positivi e negativi dell’uomo - I caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani, e individua analogie e differenze con i principali paesaggi europei e di altri continenti. -Gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare. ABILITA’ -Si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali. -Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali, fotografiche, artistico-letterarie). -Sa orientare una carta geografica a grande scala facendo ricorso a punti di riferimento fissi. -Realizza semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progetta percorsi e itinerari di viaggio, comunica efficacemente informazioni spaziali. COMPETENZE -Coglie nei paesaggi mondiali della storia le progressive trasformazioni operate dall’uomo sul paesaggio naturale. -Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza

CONOSCENZE Lo studente conosce: -I principali oggetti geografici, le caratteristiche che connotano le carte di diversa scala, le coordinate geografiche -Gli elementi significativi fisici dei paesaggi europei e mondiali rapportandoli a quelli italiani ABILITA’ -Si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e alle coordinate geografiche -sa orientare una carta geografica a grande scala facendo ricorso a punti di riferimento fissi -Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie attuali e d’epoca, immagini da telerilevamento, elaboratori digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi geografici per comunicare efficacemente informazioni spaziali. -Riconosce emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare nei paesaggi diversificati nel mondo COMPETENZE -Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e valuta gli effetti di azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche.

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-Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e rapporti di connessione e/o di interdipendenza

IL SE’ E L’ALTRO CITTADINANZA E COSTITUZIONE CITTADINANZA E COSTITUZIONE

CONOSCENZE Il bambino conosce: -Racconti di esperienze vissute; -Conoscere gli altri, comprendere, accettare e rispettare regole a scuola e fuori; -I miei diritti, i miei doveri. ABILITA’ -Sviluppare atteggiamenti di sicurezza, stima di sé e fiducia delle proprie capacità; -Interiorizzare le regole dello star bene insieme, conoscendo e valorizzando le diversità; -Saper riconoscere, comprendere e rispettare norme di comportamento superando il proprio punto di vista; -Giocare e lavorare in modo cooperativo e costruttivo. COMPETENZE -Competenze sociali e civiche; -Consapevolezza e espressione culturale; -Identità e appartenenza; -Relazione; -Partecipazione.

CONOSCENZE L’alunno conosce: -Semplici regole della convivenza civile -La diversità. ABILITA’ -Interagisce positivamente con i compagni. -Pratica la solidarietà. -Ha cura di se stesso e degli altri. -Ha cura dell’ambiente che lo circonda. -Coopera e collabora con i suoi pari. COMPETENZE -Prende consapevolezza dell’altro.

CONOSCENZE Lo studente conosce: -La Costituzione -Le regole della scuola e del vivere civile ABILITA’ -Collabora e partecipa con i pari interagendo in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità; - Partecipa alla vita della propria comunità. COMPETENZE -Agisce in modo autonomo e responsabile nel rispetto delle regole del vivere civile; -Ha acquisito la consapevolezza della pari dignità sociale e dell’uguaglianza di tutti i cittadini; -Ha autonomia di giudizio, di responsabilità e di decisione; -E’ sensibile alle esigenze della vita sociale comunitaria;

RELIGIONE RELIGIONE RELIGIONE

Il sé e l’altro CONOSCENZE Il bambino conosce: -Giochi, racconti, canti; -Gli strumenti per attività grafico-pittorica; -Gruppi sociali:famiglia, scuola, quartiere; -diritti e doveri (regole a scuola e fuori). ABILITA’ -Sperimenta forme di relazione collaborativa con i compagni e condivide ciò che è stato creato; - Coglie il valore delle regole e apprezza il valore della vita quale “dono”; -Decodifica i segnali attraverso cui si manifestano le emozioni,gli stati d'animo; riflette sulle conseguenze di un'azione. COMPETENZE -Scopre nei racconti del Vangelo la persona di Gesù, sviluppa un positivo

CONOSCENZE L’alunno conosce: -Il significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali festività nell’esperienza personale, familiare e sociale. -La Bibbia come il libro sacro per cristiani ed ebrei e documento fondamentale della nostra cultura, sapendola distinguere da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni; ABILITA' -Identifica le caratteristiche essenziali di un brano biblico, sa farsi accompagnare nell’analisi delle pagine a lui più accessibili, per collegarle alla propria esperienza. -Pone domande sui temi essenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male e sulla giustizia COMPETENZE -Riflette su Dio Creatore e Padre, sugli dati fondamentali della vita di Gesù e sa

CONOSCENZE L’alunno conosce: -La Bibbia, le tappe essenziali e i dati oggettivi della storia della salvezza, della vita e dell’insegnamento di Gesù, del cristianesimo delle origini -I linguaggi espressivi della fede(simboli, preghiere, riti, ecc.), ne individua le tracce presenti in ambito locale, italiano, europeo e nel mondo imparando ad apprezzarli dal punto di vista artistico, culturale e spirituale. ABILITA’ - A partire dal contesto in cui vive, sa interagire con persone di religione differente, sviluppando un’identità capace di accoglienza, confronto e dialogo. COMPETENZE -Ricostruisce gli elementi fondamentali della storia della Chiesa e li confronta con le

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senso di sé e sperimenta relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose

cogliere i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive; -Si confronta con l’esperienza religiosa e distingue la specificità della proposta di salvezza del cristianesimo; identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e si impegnano per mettere in pratica il suo insegnamento; coglie il significato dei Sacramenti e si interroga sul valore che essi hanno nella vita dei cristiani.

vicende della storia civile passata e recente elaborando criteri per avviarne una interpretazione consapevole. -Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e le rende oggetto di riflessione in vista di scelte di vita progettuali e responsabili. Inizia a confrontarsi con la complessità dell’esistenza e impara a dare valore ai propri comportamenti, per relazionarsi in maniera armoniosa con se stesso, con gli altri, con il mondo che lo circonda. -E’ aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul trascendere e porsi domande di senso, cogliendo l’intreccio tra dimensione religiosa e culturale.

SCUOLA DELL’INFANZIA Campo di esperienza

SCUOLA PRIMARIA Area linguistico-espressiva

SCUOLA SECONDARIA DI 1^ GRADO Disciplina

IMMAGINI, SUONI, COLORI MUSICA MUSICA

CONOSCENZE Il bambino conosce: - Canti e piccole rappresentazioni teatrali ABILITA’ -Utilizza strumenti musicali adatti -Comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. COMPETENZE -Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali. -Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli. -Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative, utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative, esplora le potenzialità offerte dalla tecnologia

CONOSCENZE L’alunno conosce: -Gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale. -Gli usi, le funzioni e i contesti della musica e dei suoni nella realtà multimediale (cinema, televisione, computer) ABILITA’ -Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti(didattici e auto-costruiti) ivi compresi quelli della tecnologia informatica,da solo e in gruppo -Improvvisa liberamente e in modo creativo, imparando gradualmente a dominare tecniche e materiali. -Esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte COMPETENZE -Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere.

CONOSCENZE L'alunno conosce: -Pratiche di canto, di strumenti musicali; -I principali periodi storico-sociali legati alla storia della musica; -Le tradizioni culturali musicali per l’identità territoriale e locale; -Gli elementi costitutivi basilari del linguaggio musicale. ABILITA’ -Usa diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all'analisi e alla produzione di brani musicali. -Partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l'esecuzione e l'interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti. -Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica. COMPETENZE -É in grado di ideare e realizzare, anche attraverso l'improvvisazione o partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel confronto critico con modelli appartenenti

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al patrimonio musicale, utilizzando anche sistemi informatici. -Comprende e valuta eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i significati, anche in relazione alla propria esperienza musicale e ai diversi contesti storico-culturali.

Immagini, suoni , colori ARTE ARTE

CONOSCENZE Il bambino conosce: -I colori; -Le principali forme; -Varie tecniche e materiali per riprodurre individualmente e in maniera collettiva soggetti e ambienti dal vero (tempera, collage, acquerelli, pastelli, das, pasta di sale, carta, cartone, materiale da riciclare). ABILITA’ -Rappresenta alcuni aspetti della realtà, associando colori e forme in modo adeguato COMPETENZE -Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalla tecnologia

CONOSCENZE L’alunno conosce: -I principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia. -Gli elementi grammaticali e tecnici del linguaggio visivo (linee, colori, forme, volume, spazio) -Tecniche e materiali vari per riprodurre soggetti e ambienti dal vero. ABILITA’ -È in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (quali opere d’arte, fotografie, manifesti, fumetti) e messaggi multimediali (quali spot, brevi filmati, videoclip, ecc.) -Individua i principali aspetti formali dell’opera d’arte; apprezza le opere artistiche e artigianali provenienti da culture diverse dalla propria. COMPETENZE -Esplora le potenzialità offerte dall'arte e comunica emozioni utilizzando i simboli artistico-musicali che decodifica in maniera creativa -Utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali).

CONOSCENZE L’alunno conosce: -Il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio. -Gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio e è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione. ABILITA’ -Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali. -Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e contemporanea, sapendole collocare bei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; -Realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi. -Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio appropriato. COMPETENZE -Riconosce il valore culturale di immagini, di opere edi oggetti prodotti non solo nel proprio paese ma anche in Paesi diversi -Con sensibilità e creatività riflette su problemi, sulla tutela e conservazione delle opere artistiche

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SCUOLA DELL’INFANZIA Campo di esperienza

SCUOLA PRIMARIA Area motoria

SCUOLA SECONDARIA DI 1^ GRADO Disciplina

IL CORPO E IL MOVIMENTO EDUCAZIONE FISICA EDUCAZIONE FISICA

CONOSCENZE Il bambino conosce: -Giochi che promuovono lo sviluppo della motricità fine: infilare, tenere oggetti con due dita, opposizione pollice-indice, allacciare, schiacciare, modellare. -Giochi sugli schemi motori di base, anche con l’utilizzo di piccoli attrezzi -Giochi psicomotori per sperimentarsi in relazione allo spazio, ai materiali e alla posizione di sé rispetto agli altri ABILITA’ -Denomina i segmenti corporei su se stesso e sugli altri , rappresentando la figura umana ricca di particolari -Coordina la motricità fine e globale -Si muove con disinvoltura nei giochi di gruppo, anche attraverso materiale non strutturato COMPETENZE -Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento

CONOSCENZE L’alunno conosce: -Alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo, a un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell’uso di sostanze che inducono dipendenza. -Modalità esecutive di diverse proposte di gioco-sport ABILITA’ -Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche -Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali e coreutiche. -Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento che nell’uso degli attrezzi e trasferisce tale competenza nell’ambiente scolastico ed extrascolastico. COMPETENZE -Acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti. -Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di gioco-sport anche come orientamento alla futura pratica sportiva. -Comprende, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l’importanza di rispettarle.

CONOSCENZE L’alunno conosce - La propria identità corporea -Le buone abitudini alimentari, -Le relazioni con gli altri -Le proprie emozioni; -Il gioco, lo sport e le regole ABILITA’ -Rispetta criteri di base di sicurezza per sé e per gli altri -Riconosce, ricerca e applica a se stesso comportamenti di promozione dello “star bene” in ordine a un sano stile di vita e alla prevenzione -Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione. COMPETENZE -È capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi responsabilità e di impegnarsi per il bene comune. -È consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza che nei limiti. -Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionale del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri, praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi(fair-play) come modalità di relazione quotidiana e di rispetto delle regole. .

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IL CURRICOLO DI ORIENTAMENTO Viene così articolato:

PER LE ATTIVITÀ

PERCORSO DIDATTICA ORIENTANTE FORMAZIONE INSEGNANTI SOGGETTI COINVOLTI

INFANZIA

Laboratorio attivo

Verticalità

Ricerca-azione

Innovazione

Alunni-Insegnanti

famiglia

PRIMARIA

Coinvolgimento attivo Laboratori

Educazione alle scelte Verticalità

Lavori di gruppo

Ricerca-azione

Innovazione

Alunni- Docenti

Famiglia- esperti esterni-territorio

SECONDARIA DI I GRADO

Coinvolgimento attivo Laboratori

Educazione alle scelte Verticalità

Lavori di gruppo

Ricerca-azione

Innovazione

Alunni- Docenti

Famiglia- esperti esterni-territorio

PER L’ORIENTAMENTO

SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1^ GRADO

Avviamento alla conoscenza del sé Il bambino Percepisce il sé fisico: -Conosce lo schema corporeo -Rappresenta graficamente lo schema corporeo Percepisce il sé affettivo: -prende coscienza del ruolo occupato in famiglia -prende coscienza del ruolo occupato a scuola Percepisce il sé sociale: -ha informazione e conoscenza della scuola -ha informazione e conoscenza della propria casa

Avviamento alla conoscenza del sé L’alunno Percepisce il sé fisico: -conosce se stesso -ricostruisce il proprio passato -analizza la propria immagine -conosce il proprio carattere Percepisce il sé affettivo: -le relazioni interpersonali -il rispetto di sé -il rispetto delle proprie cose -il rispetto degli altri -i bisogni e le aspettative -scopre il gruppo Percepisce il sé sociale: -i propri spazi -il percorso casa-scuola

Informazione ed autovalutazione L’alunno Conosce il sé fisico: (piano biologico) -i cambiamenti nel corpo -la pubertà Conosce il sé psicologico: ( piano psico-sociale) -cambiamenti nel carattere -abbandono della protezione famigliare -capire se stessi e gli altri -i meccanismi della relazione Conosce il sé socio-culturale: ( piano psico-fisico) -anatomia e fisiologia degli apparati -le mode

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Avviamento all’informazione e all’autovalutazione - Prende coscienza di sé e della propria storia -Prende coscienza delle paure per poterle superare - Scopre i propri interessi - Scopre le proprie capacità - Conquista autonomia -Comincia a fare scelte autonome (i colori, i giochi, le costruzioni ecc.)

-gli spazi pubblici -il comune -i settori lavorativi -il “ valore” del lavoro Avviamento all’autovalutazione L’alunno conosce -le proprie capacità -le proprie competenze -Sceglie le proprie letture, amici, film, videogiochi ecc.)

Conosce la realtà socio-economica: (piano mentale: ipotetico-deduttivo) -i diversi settori della produzione -relazioni tra professioni e formazione scolastica -manifestare vere e proprie attitudini -consapevolezza delle proprie inclinazioni -Sceglie l'indirizzo di studi -Avviamento all’orientamento -riflette sulle proprie aspirazioni, propensioni e si confronta con le offerte e i percorsi di orientamento per scelte consapevoli -sceglie l’indirizzo di studi.

ORARIO DI FUNZIONAMENTO a.s 2018/2019

La strutturazione dell’orario di servizio e l’assetto organizzativo sono diversi nei tre ordini di Scuole. Tuttavia,

ai fini della valutazione degli alunni, l’anno scolastico è suddiviso in due quadrimestri in tutti gli ordini di

scuola:

Primo quadrimestre : dal 17 settembre 2018 al 31 gennaio 2019 ;

Secondo quadrimestre: dal 1° febbraio 2019 all’8 giugno 2019

Scuola dell’Infanzia

- Santa Caterina M.: 08:10 – 15:40 dal Lun al Ven Sabato dalle ore 8:10 – 11:40 - Badolato M. : 08:15 – 16:15 tutti i giorni SABATO LIBERO

Scuola Primaria

- Santa Caterina S. : 8:15 – 12:15 ( Mart. e Giov) 8:15-13:15 (Merc.)

8:15 – 15:15 (Lun. e Ven) SABATO LIBERO

- Santa Caterina M.: 8:30– 12:30 ( Mart. Merc. Giov) 8:30– 16:30 (Lun.) 8:30- 15:30 (Ven) SABATO LIBERO - Badolato M.: 8:30 – 16:30 tutti i giorni

SABATO LIBERO

Scuola Secondaria di I° grado

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- Badolato M.: da lunedì a sabato dalle ore 8:10 alle ore 13:10;

- Santa Caterina M.: Mar. Mer. Giov. Sab.: dalle ore 8:10 alle ore 13:10

- Lun. Ven. dalle ore 8:10 alle ore 16:10

Le lezioni di Strumento Musicale si effettuano in orario pomeridiano, come da orario esposto

all’albo(lunedì, mercoledì e venerdì a Badolato/ martedì e giovedì a S. Caterina m.)

DENOMINAZIONE

SCUOLA

ORDINI DI SCUOLA NUMERO DI

CLASSI/SEZIONI

NUMERO DI ALUNNI

ISTITUTO

COMPRENSIVO “T.

CAMPANELLA”

SC.INFANZIA

BADOLATO- S.CATERINA

E C.C.

N°7 N°100

SC.PRIMARIA

BADOLATO- S.CATERINA

M. E C.C.

N°14 N°205

SC.SEC.I GRADO

BADOLATO-S.CATERINA

N°6

N°108

PRIORITA’, TRAGUARDI, OBIETTIVI E STRATEGIE

Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’Istituto, così come contenuta nel Rapporto di

Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’istituto, l’inventario delle

risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli

studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto.

Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi conclusivi del

RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo e le Strategie.

PRIORITÀ

TRAGUARDI

Risultati scolastici

Potenziare conoscenze, abilità e competenze in tutte le discipline e per tutti gli alunni

Raggiungere il successo formativo

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Acquisire il metodo di studio, accrescere la capacità di autoregolazione nella gestione dei compiti scolastici

Sviluppo della responsabilità nel lavoro e per potersi orientare e agire efficacemente nelle diverse situazioni

Diminuire la % di studenti collocati nelle fasce di voto basse nell’ambito della scuola per impedire l’abbandono scolastico

Ridurre l’incidenza numerica e la dimensione del divario formativo degli studenti con livelli di apprendimento basso

Potenziare le capacità di ricerca e di studio degli alunni più bravi

Valorizzare le eccellenze

Risultati nelle prove standardizzate nazionali

Innalzare il livello di competenze raggiunto dagli alunni in relazione al valore medio regionale e nazionale

Rientrare nella media degli esiti sia a livello regionale che nazionale

Ridurre la % di studenti collocati nelle fasce di livello 1 e 2

Rientrare nella % che non si discosti oltre il 5% dalla media regionale e regionale

Esercitazioni mirate, almeno tre all’anno, per migliorare la performance

Diminuire la varianza interna alle classi del 10%. Diminuire la varianza fra le classi del 10%

AREA DI PROCESSO

OBIETTIVO DI PROCESSO

Curricolo, progettazione e valutazione

Continuo confronto e condivisione tra i diversi ordini partendo dall’analisi dei risultati

Elaborazione di una progettazione didattica condivisa Elaborazione di strumenti di monitoraggio e valutazione

Prove strutturate per classi parallele

Stabilire un monte ore annuale per realizzare attività autonome scelte dalla scuola

Ambiente di apprendimento

Nomina di un docete tutor per supportare studenti in difficoltà in campo matematico e linguistico

Favorire un clima di benessere, di dialogo, di collaborazione tra docenti e discenti

Strutturazione dell’orario in funzione degli interventi di recupero, consolidamento, potenziamento

Razionale utilizzo dei laboratori e di tutti gli strumenti a disposizione

Inclusione e differenziazione

Gruppi di lavoro (inclusione, accoglienza, curricolo verticale, GIO, GLH) per il recupero, il sostegno e la prevenzione del bullismo

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Livelli standard minimi per BES, criteri di valutazione omogenei e condivisi

Partecipazione a tutte le attività scolastiche ed extrascolastiche, interne ed esterne alla scuola

Continuità e orientamento

Curricolo verticale orientante

Attività di orientamento interno ed esterno

Incontri con esperti

Monitoraggio degli studenti dopo l’uscita dalla scuola

Orientamento strategico e organizzazione della scuola

Nomina di un responsabile che garantisca continuità agli esiti della carriera scolastica a partire dalla scuola dell’infanzia. Azioni mirate al raccordo.

Strutturazione degli orari in funzione dei bisogni degli alunni e realizzare azioni di orientamento per la conoscenza delle opportunità formative

Organizzazione orientativa delle discipline in funzione di scelte consapevoli per la costruzione del proprio progetto di vita

Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

Costruzione delle competenze di base e trasversali per lo sviluppo della propria identità, autonomia, responsabilità

Costruzione delle competenze di base e trasversali per lo sviluppo della propria identità, autonomia, responsabilità

Organizzare attività di orientamento professionale attraverso la ricerca, lo studio, la collaborazione con le Università

Incentivazione delle professionalità

Razionalizzazione delle risorse umane per raggiungere gli obiettivi prioritari

Promuovere la partecipazione a tutte le attività scolastiche ed extrascolastiche che favoriscono la crescita professionale

Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

Incoraggiare la collaborazione e condivisione scuola/famiglia per promuovere le competenze

Incoraggiare la partecipazione dei genitori all’elezione dei propri rappresentanti nei consigli di classe e nel consiglio d’istituto

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STRATEGIE

Le strategie che la scuola intende mettere in atto per migliorare la performance dei propri alunni non possono non

prescindere da uno studio sul curricolo che sia funzionale all’attuazione dell’autonomia di studio. La scuola intende

programmare il proprio intervento formativo con il Piano di Miglioramento tenendo conto dei risultati degli scrutini

e di quelli restituiti dall’INVALSI per migliorare il successo formativo dei propri alunni; agendo sull’ambiente di

apprendimento è necessario tenere sempre presente l’esigenza di un’utenza che predilige la multimedialità e che

impara meglio se posta in situazione di contesto. La scuola, inoltre, si prefigge di assicurare il successo formativo di

tutti favorendo nel contempo le eccellenze, ma senza trascurare gli alunni BES o DSA. In vista di questi risultati

intende inserire criteri di valutazione organici e sistematici e non solo occasionali delle attività curricolari ed

extracurricolari in cui gli alunni sono coinvolti a pieno titolo. In questo processo la scuola intende avvalersi di risorse

interne alla scuola, ma anche esterne, nonché di imput provenienti dal territorio.

Risultati PROVE INVALSI

L’analisi compiuta nella sezione 2.2. del RAV (Risultati di apprendimento nelle prove standardizzate nazionali di Italiano e Matematica) ha messo in luce :

Punti di forza Punti deboli

Scuola primaria

Classi seconde :

In Italiano due classi raggiungono punteggi

superiori a quelli delle scuole con contesto

socio-economico-culturale simile a quelli

del Sud/Isole e nazionali; una classe anche

in Matematica.

In una classe, per Italiano, è relativamente

bassa la % di alunni che si collocano nei

livelli 1 e 2.

La correlazione tra risultati delle prove

INVALSI e voto di classe, in Matematica, è

forte per due classi.

Classi quinte:

In Italiano una classe raggiunge punteggi

superiori a quelli delle scuole con contesto

socio-economico-culturale simile, a quelli

Scuola primaria

Classi seconde:

nelle prove standardizzate di Italiano una classe raggiunge

livelli più bassi rispetto ai valori regionali e nazionali e a quelli

delle scuole con contesto socio-economico-culturale simile;

due classi in Matematica.

La % di studenti che si collocano nei livelli 1 e 2 è più alta

rispetto alla Nazione, sia per Italiano che per la Matematica.

La numerosità degli studenti che si collocano nei livelli più

bassi sia in Italiano che in Matematica è elevata.

La correlazione tra voto della classe e punteggio di Italiano

alla prova INVALSI è medio bassa per tre classi.

Nell’ anno scolastico appena trascorso l’andamento, per

entrambe le prove,risulta invariato rispetto alla Calabria e al

Sud/Isole, peggiorato rispetto al resto dell’Italia.

Classi quinte:

nelle prove standardizzate di Italiano una classe raggiunge

punteggio più basso rispetto alla Calabria e al Sud/Isole, tre

classi rispetto all’Italia; una classe in Matematica.

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del Sud/Isole e nazionali; due classi anche

in Matematica.

In una classe, per Italiano, è relativamente

bassa la % di alunni che si collocano nei

livelli 1 e 2; in due classi per Matematica.

La % di studenti che si collocano nei livelli

4 e 5, per Matematica, è più alta rispetto

all’Italia.

Nell’ anno scolastico appena trascorso

l’andamento, per Matematica,èmigliorato

rispetto alla Calabria, al Sud/Isole e

all’Italia.

Scuola secondaria di 1^ grado classi

terze.

Non ci sono dati

La % di studenti che si collocano nei livelli 1 e 2, per Italiano,

è più alta rispetto alla Nazione.

La numerosità degli studenti che si collocano nei livelli più

bassi sia in Italiano che in Matematica è abbastanza elevata.

La correlazione tra voto della classe e punteggio di Italiano e

di Matematica alla prova INVALSI è medio bassa per due

classi.

Nell’ anno scolastico appena trascorso l’andamento, per

Italiano,risulta invariato rispetto alla Calabria, peggiorato

rispetto al resto dell’Italia.

Scuola secondaria di 1^ grado classi terze.

Il numero degli studenti che si collocano nei livelli 1 e 2 , nella

prova di Italiano e in quella di Matematica, è elevato rispetto

all’Itala

OBIETTIVI PRIORITARI ADOTTATI DALLA SCUOLA FRA QUELLI INDICATI DALLE

INDICAZIONI NAZIONALI, REGIONALI E D’ISTITUTO.

OBIETTIVI FORMATIVI

SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO

Potenziamento e valorizzazione delle competenze linguistiche (italiano, inglese, seconda lingua comunitaria) con riferimento al metodo clil<<contentlanguageintegratedlearning>>, apprendimento attraverso una seconda lingua per la scuola sec. di I grado;

Potenziamento delle competenze matematico –logico -scientifiche; Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nella storia dell’arte, nel cinema con il coinvolgimento di musei, istituti pubblici e privati operanti nei settori;

Potenziamento delle competenze nelle tecniche dei media di produzione e diffusione di immagini e suoni;

Potenziamento delle discipline motorie e promozione di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano (alimentazione, sport, ecc.) con particolare attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti che praticano attività agonistiche;

Sviluppo delle competenze digitali con riguardo al pensiero computazionale, (processo mentale per la risoluzione di problemi costituito dalla combinazione di più metodi e strumenti intellettuali che hanno tutti valore generale) all’utilizzo consapevole e critico dei social network e dei media, nonché alla produzione di legami con il mondo del lavoro;

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Potenziamento delle metodologie laboratoriali.

Per cittadinanza e costituzione: Obiettivi regionali

Ridurre il fenomeno del cheating; Promuovere l’acquisizione delle competenze di cittadinanza e integrarle nella programmazione curricolare; Promuovere le ragioni sistemiche della varianza tra classi e conferire organicità alle azioni promosse in tema di prevenzione, accompagnamento, recupero e potenziamento. Sviluppo delle competenze di cittadinanza attiva e democratica, di educazione alla pace, al rispetto delle differenze, al dialogo interculturale, all’assunzione di responsabilità, alla solidarietà, alla cura dei beni comuni, alla consapevolezza dei diritti e dei doveri; Sviluppo di comportamenti responsabili, ispirati al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali; Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e di bullismo e cyberbullismo; Potenziamento dell’inclusione scolastica, del diritto allo studio dei portatori di BES (personalizzazione, individualizzazione, collaborazione con servizi e strutture presenti sul territorio); Valorizzazione della scuola come comunità attiva, aperta al territorio per aumentare l’interazione con la comunità nazionale, locale, con le famiglie; Apertura pomeridiana della scuola; Riduzione del numero di alunni per classe o per articolazione di gruppi classe anche con potenziamento del tempo scolastico la rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al D.P.R. 20 marzo 2009, n.89; Valorizzazione percorsi individualizzati con il coinvolgimento di alunni; Individuazione di percorsi e sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni: Alfabetizzazione dell’italiano come seconda lingua (corsi e laboratori) per studenti stranieri in collaborazione con enti locali, terzo settore, famiglie e mediatori culturali; Senza oneri per lo Stato, formazione degli studenti per la conoscenza delle tecniche di primo soccorso in collaborazione con il 118 e con la realtà territoriale.

FABBISOGNO DEI POSTI COMUNI, DI SOSTEGNO DELL’ORGANICO DELL’AUTONOMIA E DI POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Per la definizione dell’organico dell’autonomia si fa riferimento agli obiettivi formativi prioritari e tiene conto dei posti comuni, di sostegno e di potenziamento per assicurare l’integrità dell’insegnamento delle discipline curricolari. FABBISOGNO TRIENNIO SCUOLA INFANZIA DI BADOLATO E SANTA CATERINA DELL’ISTITUTO

COMPRENSIVO STATALE DI BADOLATO

FABBISOGNO TRIENNIO

ORGANICO

AA.SS.

POSTI

COMUNI

POSTI DI

SOSTEGNO

POSTI ORGANICO

POTENZIAMENTO

CLASSE

DI CONCORSO

MOTIVAZIONI

2016/2017 16 // // AAAA

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36

2017/2018 16 // // AAAA

2018/2019 16 // // AAAA

FABBISOGNO TRIENNIO SCUOLA PRIMARIA DI BADOLATO E SANTA CATERINA DELL’ISTITUTO

COMPRENSIVO STATALE DI BADOLATO

FABBISOGNO TRIENNIO

ORGANICO

AA.SS.

POSTI

COMUNI

POSTI DI

SOSTEGNO

POSTI ORGANICO

POTENZIAMENTO

CLASSE

DI CONCORSO

MOTIVAZIONI

2016/2017 27 4 3 EEEE *

2017/2018 29 2 3 EEEE

2018/2019 29 2 3 EEEE

*in base alla serie storica vengono istituite per l’anno scolastico 2016/2017 due nuove prime per la presenza

di un alunno portatore di disabilità;

la classe IV per l’anno scolastico 2016/2017 viene sdoppiata per gravi e particolare problemi didattici, per

la presenza di numerosi alunni portatori di BES (1 alunno già segnalato dai genitori all’ASL di

riferimento;3 alunni con bisogni evolutivi speciali, condizione di straniero, ritmi lentissimi di

apprendimento, difficoltà nel leggere e nello scrivere).

FABBISOGNO TRIENNIO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADODI BADOLATO E SANTA

CATERINA DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI BADOLATO

CLASSE DI

CONCORSO

AA.SS.

POSTI

COMUNI

POSTI ORGANICO

POTENZIAMENTO

MOTIVAZIONI

A345

INGLESE

2016/2017 1 1

2017/2018 1 1

2018/2019 1 1

CLASSE DI

CONCORSO

AA.SS.

POSTI

COMUNI

POSTI ORGANICO

POTENZIAMENTO

MOTIVAZIONI

A043

ITALIANO

2016/2017 4 1

2017/2018 4 1

2018/2019 4 1

CLASSE DI

CONCORSO

AA.SS.

POSTI

COMUNI

POSTI ORGANICO

POTENZIAMENTO

MOTIVAZIONI

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37

A059

MATEMATICA

2016/2017 3 1

2017/2018 3 1

2018/2019 3 1

CLASSE DI

CONCORSO

AA.SS.

POSTI

COMUNI

POSTI ORGANICO

POTENZIAMENTO

MOTIVAZIONI

A028 ED.

ARTISTICA

2016/2017 1

2017/2018 1

2018/2019 1

CLASSE DI

CONCORSO

AA.SS.

POSTI

COMUNI

POSTI ORGANICO

POTENZIAMENTO

MOTIVAZIONI

A030 ED.

FISICA

2016/2017 1

2017/2018 1

2018/2019 1

CLASSE DI

CONCORSO

AA.SS.

POSTI

COMUNI

POSTI ORGANICO

POTENZIAMENTO

MOTIVAZIONI

A032 ED.

MUSICALE

2016/2017 1

2017/2018 1

2018/2019 1

CLASSE DI

CONCORSO

AA.SS.

POSTI

COMUNI

POSTI ORGANICO

POTENZIAMENTO

MOTIVAZIONI

A033 ED.

TECNICA

2016/2017 1

2017/2018 1

2018/2019 1

CLASSE DI

CONCORSO

AA.SS.

POSTI

COMUNI

POSTI ORGANICO

POTENZIAMENTO

MOTIVAZIONI

SOSTEGNO

2016/2017 1

2017/2018 1

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38

2018/2019 1

CLASSE DI

CONCORSO

AA.SS.

POSTI

COMUNI

POSTI ORGANICO

POTENZIAMENTO

MOTIVAZIONI

RELIGIONE

2016/2017 1

2017/2018 1

2018/2019 1

CLASSE DI

CONCORSO

AA.SS.

POSTI

COMUNI

POSTI ORGANICO

POTENZIAMENTO

MOTIVAZIONI

STRUMENTI

MUSICALI

2016/2017 4

AM77-AJ77-

AB77-AG77

2017/2018 4

2018/2019 4

RIEPILOGO GENERALE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

FABBISOGNO TRIENNIO

AA.SS.

POSTI POSTI DI

SOSTEGNO

POSTI DI

ORGANICO

PTENZIATO

MOTIVAZIONI

2016/17

17

1

3

2017/18

19

1

3

*

2018/19

19

1

3

*

*Vengono previste due prime nella scuola secondaria di I grado di S. Caterina Marina in quanto il numero degli alunni previsto per le iscrizioni alla prima classe risulta essere di 31 alunni 25 della scuola primaria di S. Caterina Marina e 6 della scuola primaria di S. Caterina CC. *Le due prime nell’a.s. 2018/2019 diventeranno due seconde.

FABBISOGNO PERSONALE ATA

2016/2017 2017/2018 2018/2019

DSGA 1 1 1

ASS.TE AMM.VI 4 4 4

COLL.SCOL.CI 15 15 15

FABBISOGNO DI INFRASTRUTTURE E ATTREZZATURE MATERIALI Strettamente collegata ai punti precedenti la necessità di implementare sempre di più e sempre meglio le dotazioni tecnologiche dell’istituto attraverso l’accesso a fonti di finanziamento statali e comunitarie complementari ai fabbisogni formativi e ad una didattica che valorizzi gli stili di apprendimento e cognitivi degli studenti al fine di una personalizzazione dell’intervento formativo.

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39

PLESSO TIPOLOGIA DI

DOTAZIONE

TECNOLOGICA

MOTIVAZIONE DELLA

SCELTA

FONTE DI

FINANZIAMENTO

TUTTO L’ISTITUTO

Progetto PON

Realizzazione di

infrastrutture di rete

LAN/WLAN

Rendere più fruibile

l’uso delle nuove

tecnologie e del

processo di

insegnamento-

apprendimento

Asse II infrastrutture

per l’istruzione

Progetto MIUR

Sede Centrale

“La mia scuola

accogliente”

Riqualificazione spazi

scuola: aula magna

Bando MIUR

Progetto MIUR

Sede Centrale

“Promozione della

cultura musicale”

Acquisto

strumentazioni

laboratorio teatrale e

musicale

Bando MIUR

AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE

Il Piano Nazionale Scuola Digitale ha l’obiettivo di modificare gli ambienti di apprendimento per rendere l’offerta formativa di ogni Istituto coerente con i cambiamenti della società della conoscenza e con le esigenze e gli stili cognitivi delle nuove generazioni. Il D.M. 851 del 27 ottobre 2015, in attuazione dell’art.1 , comma 56 della legge 107/2015, ne ha previsto l’attuazione al fine di:

Migliorare le competenze digitali degli studenti anche attraverso un uso consapevole delle stesse; Implementare le dotazioni tecnologiche della scuola al fine di migliorare gli strumenti didattici e laboratori

presenti; Favorire la formazione dei docenti sull’uso delle nuove tecnologie ai fini dell’innovazione didattica ,

promozione di corsi per alfabetizzazione, consolidamento,potenziamento (ECDL ); Individuazione dell' animatore digitale; Partecipazione a bandi nazionali ed europei per finanziare le suddette iniziative.

PIANO FORMAZIONE INSEGNANTI

La formazione in servizio “obbligatoria, permanente e strutturale” è connessa alla funzione docente e rappresenta un fattore decisivo per la qualificazione di ogni sistema educativo e per la crescita professionale di chi in esso opera. Nel nostro Istituto si è scelto di offrire opportunità formative per tutti i docenti e per tutti gli operatori scolastici; è una responsabilità dirigenziale prioritaria e nella vision di una scuola come Koinè che studia, si inserisce l’incremento della formazione. Sulla base del combinato disposto della normativa vigente sulla formazione in servizio e della circolare prot. n.35 del 7-01-2016, il piano triennale per la formazione del personale è organizzato per tutti i docenti su delibera del Collegio dei Docenti n.13 del 27-11-2015. Il MIUR incentiva la libera iniziativa dei docenti per migliorare la qualità dell’insegnamento, la scuola pone in essere un Piano con azioni pertinenti e utili ai vari ordini di scuola che fanno parte dell’I.C. Il Piano Triennale di Formazione è la sede formale per la formazione in servizio, la sua elaborazione è la seguente:

ANNO SCOLASTICO AZIONI FORMATIVE

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2015/2016 già effettuato Innovazione didattica e metodologica attraverso le tecnologie digitali

2016/2017 Potenziamento delle competenze di base con particolare riferimento alla lettura, comprensione, competenze logico-argomentative, competenze matematiche degli studenti

2017/2018 Inclusione e integrazione- B.E.S., competenze di cittadinanza globali, educazione interculturale, comunicazione, competenze digitali, didattica e programmazione per competenze.

Per il piano saranno utilizzati i fondi per il funzionamento nonché le risorse PON-FSE e altri finanziamenti MIUR come quelli previsti dall’ex legge 440.

VALUTAZIONE

PREMESSA

La valutazione concorre ai processi di autovalutazione degli alunni stessi per favorire la loro crescita personale

attraverso l’attivazione di processi riflessivi e metacognitivi. Pertanto, il processo di valutazione va considerato

nella sua complessità e delicatezza e, se per norma sono privilegiate la valutazione degli apprendimenti, delle

competenze e del comportamento, certamente non si può non tener conto della complessità della situazione

personale e delle relazioni dell’ alunno .

La scuola per la formazione di base ha come suo fondamentale compito quello di promuovere la piena formazione

della personalità degli alunni e garantire a tutti il successo formativo, inteso come piena formazione della persona

umana, nel rispetto delle identità personali, sociali, culturali e professionali.

Nella scuola attuale, l’azione della valutazione delle scelte educative, didattiche e strategiche, diventa una

bussola fondamentale per orientare azioni future.

La scuola dell’autonomia, ha come fine ultimo l’ottimizzazione dell’offerta formativa, attraverso opportuni

aggiustamenti che si rendano necessari alla luce delle analisi condotte, per consentire all’alunno di apprendere

e di formarsi;insommasi valuta per educare.

La lettura e l’interpretazione collettiva e intersoggettiva nelle sedi preposte - staff, collegi, consigli di Dipartimento

ecc.- delle diverse forme di valutazione serve per fare bilanci e soprattutto per individuare punti problematici da

affrontare e punti forti da mantenere e potenziare.

Comunque la valutazione deve seguire il percorso del singolo studente anche con la possibilità di attivare

iniziative di recupero e di sostegno, di consolidamento e di potenziamento. Ma a fronte di evidenti carenze negli

apprendimenti e nel comportamento va prevista la non ammissione all’anno successivo o all’esame di Stato

conclusivo del ciclo.

Nella scuola esistono varie forme di valutazione:

Tempi di valutazione: l’anno scolastico è suddiviso in due quadrimestri.

primo quadrimestre : dal 17 settembre al 31 gennaio

secondo quadrimestre: dal 1 febbraio al 8 giugno

la valutazione degli apprendimenti: fatta in itinere e in forma ufficializzata ogni quadrimestre e monitorata

attraverso continue prove sia organizzate dal singolo docente concordate per classi parallele.

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La valutazione interattiva e dinamica, indispensabile ad ogni docente. “Interattiva” in quanto coinvolge bambini e

ragazzi sui loro successi e sulle loro difficoltà, e “dinamica”, in quanto tesa a conoscere non solo i traguardi

raggiunti dall’alunno, ma le sue potenzialità, per meglio impostare i futuri percorsi educativi e didattici;

la valutazione esterna a cura dell’ Istituto Nazionale di Valutazione, alla quale il nostro Istituto ha preso parte in

forma sperimentale e non riguarda sia la valutazione degli apprendimenti, che viene fatta in corso d’anno, sia la

valutazione del sistema scolastico, effettuata a fine anno;

l’ autovalutazione di istituto: attraverso il RAV coinvolge tutte le componenti dell’Istituto e l’utenza e prende in

esame i diversi elementi organizzativi, formativi e didattici. La comunicazione dei risultati delle verifiche ai genitori

ed agli alunni assume significato solo ai fini del loro coinvolgimento nella progettazione e nell’adeguamento dei

percorsi formativi: insieme si prende atto se le attività svolte hanno o no portato agli esiti perseguiti. In caso

negativo i docenti, i genitori e gli stessi alunni si impegnano ad apportare gli opportuni correttivi individuando e

rimuovendo le cause che tale conseguimento non hanno reso possibile. Al fine di rendere il processo di

valutazione trasparente ogni docente utilizza griglie di correzione concordate.

Per quanto riguarda la scuola primaria, la valutazione del processo di apprendimento di un bambino, non si basa

solo su parametri di assimilazione di concetti, ma anche sull’acquisizione di capacità di elaborazione personale

per una maturazione del modo di relazionarsi con il mondo e con i relativi stimoli che da esso provengono

Livelli di

valutazione

Descrittori di livello

10

Impegno efficace e produttivo, completo e approfondito, partecipazione attiva e pertinente, metodo di lavoro proficuo e razionale. Comprensione orale e scritta totale e agevole; capacità di esprimersi con ordine,chiarezza,proprietà, ricchezza lessicale e scorrevolezza; capacità di rielaborazione personale e produzione di testi coerenti e coesi; notevole abilità nell’uso dei linguaggi specifici;ottima padronanza di tecniche strumentali e ottima soluzione dei problemi seguendo un metodo ordinato.

9

Impegno approfondito ed efficace, partecipazione attiva, metodo di lavoro proficuo e razionale. Comprensione orale e scritta totale e agevole; capacità di esprimersi con ordine,chiarezza,proprietà, varietà e scorrevolezza; capacità di rielaborazione personale e produzione di testi coerenti e coesi; notevole abilità nell’uso dei linguaggi specifici,padronanza delle tecniche strumentali;ottima soluzione dei problemi seguendo un metodo ordinato.

8

Impegno responsabile e soddisfacente, partecipazione attiva, metodo di lavoro proficuo. Comprensione orale e scritta completa e sicura; capacità di usare una certa varietà di espressione nella produzione orale e scritta ed in forma ben organizzata e fluida – corretta utilizzazione delle strutture e delle funzioni – adeguata accuratezza e precisione ortografica; comprensione e uso quasi sempre appropriato di linguaggi specifici e di tecniche strumentali; buona soluzione dei problemi seguendo un metodo ordinato

7

Impegno costante, partecipazione soddisfacente e un metodo di lavoro adeguato. Comprensione di tutti i dettagli principali ed essenziali, sia oralmente che per iscritto; forma semplice ma ben organizzata sia nella produzione orale che scritta, adeguatamente scorrevole; buona padronanza nell’uso di tecniche e linguaggi specifici; soluzione dei problemi seguendo un metodo ordinato.

6

Impegno essenziale, partecipazione accettabile e metodo di lavoro adeguato. Comprensione globale di un testo, sia orale che scritto; espressione comprensibile nella produzione orale e scritta, anche se poco varia e non sempre appropriata; applicazione non sempre adeguata delle strutture e delle funzioni, accettabile

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padronanza delle varie tecniche strumentali, sufficiente abilità nell’uso di linguaggi specifici e nella soluzione dei problemi.

5

Impegno inadeguato, partecipazione piuttosto incostante e sollecitata. Comprensione un po’frammentaria del testo sia orale che scritto; formulazione a volte difficoltosa di pur semplici e brevi testi; diverse lacune nella conoscenza delle strutture e delle funzioni linguistiche, poca padronanza di linguaggi specifici e tecniche strumentali; mediocre soluzione dei problemi

4

Impegno carente e inadeguato, partecipazione scarsa e metodo di lavoro inadeguato. Comprensione frammentaria di un testo sia orale che scritto – formulazione difficoltosa di frasi, pur semplici e brevi – lacune numerose nella conoscenza delle strutture e delle funzioni linguistiche, scarsa padronanza di linguaggi specifici e tecniche strumentali;difficoltosa la soluzione dei problemi.

1 -3

Impegno carente e inadeguato, partecipazione scarsa, metodo di lavoro inadeguato o inesistente. Comprensione molto frammentaria e/o inesistente di un testo sia orale che scritto. Conoscenze molto scarse. Formulazione molto difficoltosa, confusa, scorretta e lessicalmente povera di frasi semplici e brevi. Numerose lacune nella conoscenza delle strutture e delle funzioni linguistiche, scarsa padronanza di linguaggi specifici e di tecniche strumentali. Incapacità di comprendere, analizzare e risolvere semplici problemi. Conoscenza degli elementi gravemente insufficiente.

- Al presente documento è allegato il PDM

Anno scolastico 2018/2019

PIANO DIMIGLIORAMENTO

ANAGRAFICA

Istituzione Scolastica NomeI.C. “Tommaso Campanella” Codice meccanografico CZI818007 Responsabile del Piano (DS) Maria Spanò Telefono . 0967/811914 Ruolo nella scuola: Dirigente Scolastico Referente del Piano Leto Caterina Telefono 0967/83178 Email [email protected]

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Ruolo nella scuola: collaboratore D.S.

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INFORMAZIONI RITENUTE NECESSARIE PER LA SPIEGAZIONE DELLE SCELTE DI MIGLIORAMENTO

SCENARIODI RIFERIMENTO

Caratteristiche del contesto interno ed esterno Vincoli e opportunità interne ed esterne L’Istituto Comprensivo “T. Campanella” Badolato (CZ) ha 313 alunni (scuola dell’infanzia 100; scuola primaria 205; scuola secondaria I grado 108) ed è così strutturato:

due sedi di scuola secondaria di 1^ grado

tre sedi di scuola primaria

tre sedi di scuola dell’infanzia

CONTESTO E RISORSE

POPOLAZIONE SCOLASTICA

Punti di forza Punti di debolezza -scuola; -consultorio familiare; -C.I.R.; -associazioni socio-culturali , religiose e sportive; -istituzioni presenti sul territorio.

-contesto socio-economico medio-basso; -presenza di alunni con genitori disoccupati o appartenenti a famiglie economicamente svantaggiate; -studenti pendolari provenienti dalla zona collinare/montana e con difficoltà di raggiungere la sede della scuola.

TERRITORIO E CAPITALE SOCIALE; RISORSE ECONOMICHE E MATERIALI

Punti di forza Punti di debolezza -presenza di un patrimonio artistico e ambientale; -territorio caratterizzato da belle zone montane e litoranee bagnate da limpido mare , meta di turisti occasionali e di ritorno; -presenza di confraternite che gestiscono e custodiscono chiese e conventi edificati nei secoli passati; -teatro comunale; -parrocchia; -consultorio familiare; -polo sanitario; -AVIS; -associazioni culturali e sportive; -impianti sportivi; -centro sociale per anziani; -stazione dei carabinieri; -CIR; -centro diurno per diversamente abili.

-carenze di infrastrutture; -area a rischio di dispersione scolastica; -area a rischio criminalità organizzata; -n.8 plessi distribuiti in zone collinari/montane geograficamente distanti dalla sede scolastica; -nella popolazione locale non sono consolidati comportamenti culturali finalizzati alla fruizione del patrimonio artistico e ambientale del territorio di cui lo stesso è ricchissimo; -atteggiamenti misoneisti nei confronti della scuola come istituzione promotrice di cultura; -atteggiamenti diffidenti che si manifestano attraverso lettere anonime accusatorie.

EDILIZIA E RISPETTO DELLE NORME SULLA SICUREZZA

Punti di forza Punti di debolezza

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-buona struttura degli edifici delle scuole primarie e dell’infanzia, S. Caterina Marina e Badolato; -edifici facilmente raggiungibili dalla stragrande maggioranza degli studenti; -buona qualità degli strumenti in uso nella scuola : a Santa Caterina marina e a Badolato primaria: LIM in ogni aula, laboratori multimediali, laboratori scientifici, quattro biblioteche, quattro sale professori attrezzate ognuna con quattro postazioni per il RE, due palestre, quattro sale mensa, due laboratori musicali, segreteria informatizzata; -accesso ai fondi FERS, PON, POR, Buona scuola, etc.; -contributo degli Enti locali di S. Caterina sullo Jonio e di Badolato (scuolabus, mensa scolastica, teatro, utenze, trasporto per le uscite didattiche e le visite guidate di un giorno, per la partecipazione a progetti locali, provinciali, regionali); -contributi della regione Calabria (turismo montano, ingresso ai musei); -contributi provinciali (educatrici per studenti disabili).

-parziale adeguamento degli edifici relativamente alla sicurezza e al superamento di barriere architettoniche; -difficoltà di raggiungere la sede scolastica da parte degli alunni residenti nella zona collinare/montana; -la scuola secondaria di Badolato è dislocata nella struttura “carcere”, dal 2016, a causa dei lavori di ristrutturazione edilizia in corso, pertanto tutti i laboratori e palestre sono inutilizzabili, fino al termine dei lavori; - l’edificio che ospita la scuola di Santa Caterina C.C. presenta molte criticità poiché necessita di ristrutturazione; -assenza di L.I.M. nelle scuole dell’infanzia e nella secondaria di Badolato; -assenza di palestre nelle scuole di Badolato; -assenza di connessione ad internet nell’infanzia a Badolato; -assenza di risorse economiche diverse dal finanziamento statale (contributi volontari delle famiglie, sponsors, etc.).

RISORSE PROFESSIONALI

Punti di forza Punti di debolezza -buona % di insegnanti a T.I.; -buon numero di insegnanti stabili e con esperienza per aggiornamenti ; -il DS ha un incarico effettivo; -insegnanti in possesso di certificazioni linguistiche, informatiche, con attestati aggiornati per la sicurezza, con competenze per il RE e l’uso delle LIM, per il CV, certificazione delle competenze, BES, dispersione scolastica, area a rischio, autovalutazione d’istituto.

- bassa motivazione di partecipare ad incontri formativi; - limitato numero di docenti formati per la progettazione;

ESITI

RISULTATI SCOLASTICI

Punti di forza Punti di debolezza I criteri di valutazione sono adeguati a garantire il fine istituzionale della scuola che è il successo formativo degli studenti. Nessun abbandono scolastico.

Presenza di un discreto numero di alunni che si collocano nella fascia di voto più bassa. Mancanza di risorse finanziarie per attivare adeguati corsi di recupero. Mancanza di un adeguato metodo di studio.

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RISULTATI NELLE PROVE STANDARDIZZATE NAZIONALI (ITALIANO E MATEMATICA)

Punti di forza Punti deboli

Scuola primaria

Classi seconde :

In Italiano due classi raggiungono

punteggi superiori a quelli delle scuole

con contesto socio-economico-culturale

simile a quelli del Sud/Isole e nazionali;

una classe anche in Matematica.

In una classe, per Italiano, è

relativamente bassa la % di alunni che si

collocano nei livelli 1 e 2.

La correlazione tra risultati delle prove

INVALSI e voto di classe, in Matematica, è

forte per due classi.

Classi quinte:

In Italiano una classe raggiunge punteggi

superiori a quelli delle scuole con

contesto socio-economico-culturale

simile, a quelli del Sud/Isole e nazionali;

due classi anche in Matematica.

In una classe, per Italiano, è

relativamente bassa la % di alunni che si

collocano nei livelli 1 e 2; in due classi per

Matematica.

La % di studenti che si collocano nei livelli

4 e 5, per Matematica, è più alta rispetto

all’Italia.

Nell’ anno scolastico appena trascorso

l’andamento, per Matematica,è

migliorato rispetto alla Calabria, al

Sud/Isole e all’Italia.

Scuola primaria

Classi seconde:

nelle prove standardizzate di Italiano una classe raggiunge

livelli più bassi rispetto ai valori regionali e nazionali e a

quelli delle scuole con contesto socio-economico-culturale

simile; due classi in Matematica.

La % di studenti che si collocano nei livelli 1 e 2 è più alta

rispetto alla Nazione, sia per Italiano che per la Matematica.

La numerosità degli studenti che si collocano nei livelli più

bassi sia in Italiano che in Matematica è elevata.

La correlazione tra voto della classe e punteggio di Italiano

alla prova INVALSI è medio bassa per tre classi.

Nell’ anno scolastico appena trascorso l’andamento, per

entrambe le prove,risulta invariato rispetto alla Calabria e al

Sud/Isole, peggiorato rispetto al resto dell’Italia.

Classi quinte:

nelle prove standardizzate di Italiano una classe raggiunge

punteggio più basso rispetto alla Calabria e al Sud/Isole, tre

classi rispetto all’Italia; una classe in Matematica.

La % di studenti che si collocano nei livelli 1 e 2, per

Italiano, è più alta rispetto alla Nazione.

La numerosità degli studenti che si collocano nei livelli più

bassi sia in Italiano che in Matematica è abbastanza

elevata.

La correlazione tra voto della classe e punteggio di Italiano

e di Matematica alla prova INVALSI è medio bassa per due

classi.

Nell’ anno scolastico appena trascorso l’andamento, per

Italiano,risulta invariato rispetto alla Calabria, peggiorato

rispetto al resto dell’Italia.

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Scuola secondaria di 1^ grado classi

terze.

Non ci sono dati

Scuola secondaria di 1^ grado classi terze.

Il numero degli studenti che si collocano nei livelli 1 e 2 ,

nella prova di Italiano e in quella di Matematica, è elevato

rispetto all’Itala

-Presenza ancora di qualche episodio di cheating

COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA

-In tutte le classi dei vari ordini di scuola e plessi le competenze sociali e civiche non sono adeguatamente sviluppate; -la maggior parte degli studenti non raggiunge una adeguata autonomia nell’organizzazione dello studio e nell’autoregolazione dell’apprendimento; -alcuni alunni presentano comportamenti problematici e manifestano disagi sociali .

RISULTATI A DISTANZA

PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA -tutti gli studenti della primaria iscritti alla secondaria hanno ottenuto agli scrutini esito positivo; -un’altissima % di studenti della scuola sec. Di 1^ grado nel percorso scolastico successivo ha conseguito esiti positivi; -alta % di studenti ha seguito il consiglio orientativo ed è stato efficace; -esiti positivi nei percorsi scolastici successivo anche per gli studenti che non hanno seguito il consiglio orientativo.

-la % dei consigli orientativi non corrispondenti è alta rispetto alla provincia, alla regione, alla nazione; -il numero dei promossi che hanno seguito il cons. orientativo è alta ma inferiore rispetto alla provincia, alla regione e alla nazione; -la % dei promossi che non hanno seguito il cons. orientativo, seppure del 78,6%, è inferiore alla provincia, alla regione e alla nazione.

PROCESSI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO

(dimensione metodologica, dimensione relazionale, episodi problematici)

Punti di forza Punti di debolezza -la scuola ha individuato nelle responsabili dei laboratori informatico, scientifico, artistico, teatrale, musicale, biblioteche, palestre, le figure di coordinamento che hanno effettuato l’aggiornamento dei materiali, l’informazione e la formazione

- L’accesso a internet non è fruibile in modo ottimale in tutti i plessi, dovuto ai collegamenti delle reti locali.

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dei docenti, la cura e la manutenzione dei laboratori stessi al fine di un loro utilizzo ottimale; -tutti gli studenti hanno avuto pari opportunità di fruire gli spazi laboratoriali per la predisposizione di un calendario settimanale; -la scuola ha aggiornato i supporti didattici (biblioteca, vocabolari, computer, R.E., materiali per le attività scientifiche, materiali per le attività espressive, LIM, ecc.) e ha utilizzato, allo scopo, le risorse presenti nella scuola e le risorse esterne; -l’articolazione dell’orario scolastico e la durata delle lezioni sono adeguate all’esigenza di apprendimento degli studenti, alle richieste delle famiglie e del territorio; -l’orario di lezione è standard per ogni ordine di scuola, ma i tempi della scuola sono differenti a seconda delle esigenze: TN (secondaria di Badolato), TP (secondaria di S. Caterina).

INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE

INCLUSIONE

Punti di forza Punti di debolezza La scuola: -si è preoccupata di identificare precocemente le possibili difficoltà di apprendimento; -ha attivato percorsi didattici personalizzati aggiornandoli e monitorandoli; -ha usato forme di flessibilità didattica; -ha utilizzato strumenti compensativi e misure dispensative; -ha realizzato iniziative di recupero e sostegno, di accoglienza, di continuità e di orientamento scolastico; -è stata attenta al progetto di vita e al conseguimento da parte degli alunni delle competenze di routine; -ha sostenuto le relazioni sociali soprattutto nell’ambito della classe, cercando di far superare i conflitti; -ha progettato e realizzato interventi educativi adeguati ai diversi contesti e alle specificità dei soggetti; -ha utilizzato varie metodologie e strategie didattiche: uso di mediatori didattici (mappe concettuali, schemi, parole chiave), pone attenzione agli stili di apprendimento, ha calibrato gli interventi sulla base dei livelli raggiunti; -ha valorizzato la funzione dei docenti di sostegno .

-Mancanza di personale specializzato per la mediazione linguistico-culturale.

RECUPERO E POTENZIAMENTO

Punti di forza Punti di debolezza Per rispondere alle difficoltà di apprendimento degli studenti, la scuola: -ha utilizzato forme di flessibilità didattica; -ha effettuato recupero in orario curricolare per la scuola primaria e, in orario extra-curricolare, ha utilizzato un progetto per il potenziamento della lingua inglese nella scuola secondaria; -in orario extra-curricolare, per la scuola sec. di 1^ grado, ha utilizzato progetti per il recupero di italiano e di matematica;

-presenza di gruppi di studenti con difficoltà di apprendimento in alcune discipline; -mancanza di fondi sufficienti per interventi di recupero in orario extracurricolare; -mancanza di docenti con ore a disposizione con i quali intensificare le attività di recupero con i ragazzi più deboli

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-ha organizzato gruppi di livello all’interno delle classi; -ha dedicato giornate al recupero; -ha utilizzato i tirocinanti del TFA affiancati dai docenti di classe; -ha previsto percorsi semplificati, forme di monitoraggio e di valutazione diversificati; -ha previsto Piani di Studio Personalizzati; -ha favorito il potenziamento degli studenti con particolari attitudini disciplinari attraverso la partecipazione a gare o competizioni interne ed esterna alla scuola, corsi, teatro in lingua inglese, progetti extracurricolari, uscite didattiche, visite guidate, viaggi di istruzione.

CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO

CONTINUITÀ

Punti di forza Punti di debolezza La scuola ha promosso: -sistematici incontri tra gli insegnanti dei tre ordini di scuola per scambio di informazioni utili alla formazione delle classi, alla stesura del curricolo verticale orientante, e per definire le competenze in uscita e in entrata consegnate all’ordine di scuola inferiore; -visite alla scuola primaria da parte dei bambini della scuola dell’infanzia; -visite della scuola sec. di 1^ grado da parte dei bambini della scuola primaria; -visite e incontri della scuola sec di 2^ grado da parte degli alunni della scuola sec. di 1^ grado; -trasmissione di fascicoli articolati sul percorso formativo dei singoli studenti da un ordina di scuola all’altro; -monitoraggio dei risultati degli studenti nel passaggio da un ordine di scuola all’altro nell’ambito dell’ I. C.

Difficoltà da parte dei docenti di progettare una programmazione precisa e puntuale precisa degli incontri tra gli studenti dei vari ordini di scuola e necessità di incontri formativi a tal proposito.

ORIENTAMENTO

Punti di forza Punti di debolezza La scuola: -ha organizzato fin dalla scuola dell’infanzia percorsi di orientamento per la comprensione di sé e delle proprie inclinazioni per tutte le classi di tutti i plessi; -ha realizzato attività di orientamento al territorio e alle realtà produttive e professionali, con oltre 51 uscite didattiche, visite guidate e viaggi di istruzione; -ha collaborato con soggetti esterni(mondo della formazione, docenti della scuola sec. di 2^ grado) per le attività di orientamento;

Resistenza da parte di alcuni docenti della secondaria a dedicare il tempo necessario alle attività di orientamento.

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-ha presentato agli studenti i diversi indirizzi della scuola sc. di 2^ grado; -ha predisposto un modulo articolato per il consiglio orientativo da consegnare agli studenti; -i consigli orientativi sono stati seguiti da un discreto numero di famiglie e studenti; -gran parte degli studenti che hanno seguito il consiglio orientativo, ma anche quello che non lo hanno seguito, non hanno trovato difficoltà nel percorso di studi successivo.

ORIENTAMENTO STRATEGICO E ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA

MISSIONE E OBIETTIVI PRIORITARI

Punti di forza Punti di debolezza -La missione dell’I.C. costituita dal successo formativo di ciascun allievo è chiaramente esplicitata in tutti i documenti ufficiali della scuola, carta dei servizi, POF, regolamenti, patto di corresponsabilità educativa, CV, piano annuale delle attività, etc. Le priorità costituite dall’inclusione, l’integrazione e la realizzazione di tutti gli obiettivi sono evidenziate in maniera chiara attraverso tutta la progettazione curricolare ed extracurricolare dell’istituto stesso; -mission e priorità sono parte integrante del lavoro di ciascun docente e vengono condivise pienamente all’interno degli OOCC, dei dipartimenti, degli incontri settimanali della koiné educante; -mission e priorità sono pubblicizzate attraverso i documenti ufficiali, il sito web della scuola, le rassegne stampa e tutte quelle forme di comunicazione che la scuola invia all’esterno, presso le famiglie e il territorio; -tutte le risorse sono state utilizzate per il raggiungimento di obiettivi che la scuola ha individuato come prioritari, catalizzando le energie intellettuali interne.

Scarse risorse finanziarie per la realizzazione di progetti extracurricolari utili al raggiungimento degli obiettivi prefissati e individuati come prioritari.

CONTROLLO DEI PROCESSI

Punti di forza Punti di debolezza La scuola: -ha pianificato le azioni per il raggiungimento dei propri obiettivi attraverso le programmazioni per disciplina, per BES, per DSA, per H, le programmazioni coordinate delle classi parallele, le attività dei dipartimenti, le attività collegiali e individuali; -ha controllato e monitorato i processi didattici ed educativi per il raggiungimento degli obiettivi individuati periodicamente con tutti gli strumenti di valutazione programmati e organizzati per tali attività; -ha controllato l’andamento didattico e disciplinare anche nelle riunioni delle programmazioni settimanali e dei consigli di classe;

- Monitoraggio poco sistematico dei ragazzi in difficoltà.

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-ha effettuato rilevamenti statistici sui risultati conseguiti al termine di ogni trimestre; -tutte le attività sono pubblicate sul sito web dell’I.C.

ORGANIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE: GESTIONE DELLE F.S., GESTIONE DEL F.I.S., PROCESSI DECISIONALI, IMPATTO DELLE ASSENZE DEGLI INSEGNANTI SULL’ORGANIZZAZIONE (SC. PRIMARIA E SC. SEC DI 1^ GRADO)

Punti di forza Punti di debolezza La scuola. -ha individuato in modo univoco i ruoli di responsabilità, ha effettuato una chiara divisione dei compiti e delle aree di attività tra i docenti con incarichi di responsabilità; -ha effettuato una chiara divisione dei compiti e definizione di aree di attività anche tra il personale ATA.

Ore di lezione non coperte nella scuola primaria (66,67%).

GESTIONE DELLE RISORSE ECONOMICHE (PROGETTI REALIZZATI, PROGETTI PRIORITARI)

Punti di forza Punti di debolezza -Le scarse risorse economiche e materiali della scuola sono sfruttare al meglio e sono convogliate nella realizzazione delle priorità, coerentemente con il POF; -la scuola utilizza tutti i finanziamenti, oltre quelli provenienti dal MIUR, e li investe, coerentemente, per il perseguimento della propria missione; -le spese per i progetti si concentrano sulle tematiche ritenute prioritarie dalla scuola; -diversi progetti sono realizzati in orario curricolare; -i progetti sono scelti in numero tale da evitare di disperdere le energie in tante piccole attività, perdendo di vista gli obiettivi formativi di carattere generale; -la scuola sceglie personale adatto a qualificare la progettualità strategica della scuola.

Scarse risorse finanziarie per la realizzazione dei progetti ritenuti utili al perseguimento degli obiettivi prefissati.

SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE

FORMAZIONE

Punti di forza Punti di debolezza -Piano triennale di formazione per il personale docente: C.V. orientante; guida sull’utilizzo del R.E.; sicurezza e primo soccorso; utilizzo della L.I.M.; autovalutazione; attività sportive; BES e inclusione; progettazione e didattica per competenze; comunicazione; -corso sulla sicurezza e primo soccorso per il personale ATA; -la qualità delle iniziative promosse dalla scuola è soddisfacente ed ha ricadute positive nelle attività ordinarie della scuola.

-non tutti i docenti hanno partecipato ai corsi di aggiornamento; -per la partecipazione ai corsi di aggiornamento il personale si reca nei luoghi deputati, anche se lontani dalla sede di servizio, a proprie spese e/o con i propri mezzi di trasporto .

VALORIZZAZIONE DELLE COMPETENZE

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Punti di forza Punti di debolezza -le competenze del personale sono acquisite dalla scuola attraverso il curriculum vitae, autocertificazioni, diplomi, attestati, master, corsi di aggiornamento, etc.; -la scuola valorizza le risorse umane assegnando gli incarichi sulla base delle competenze possedute; -nella scuola sono presenti gruppi di lavoro composti da insegnanti che producono materiali o esiti di buona qualità; -i materiali didattici a disposizione sono vari e di buona qualità, sono condivisi da tutto il personale docente e possono essere visionati e scaricati dal sito web della scuola; -la scuola promuove lo scambio e il confronto tra docenti nelle attività collegiali e dei dipartimenti.

-Scarsa competenza orale di lingua di lingua inglese e competenze digitali da parte della maggioranza dei docenti; - occorre potenziare il confronto professionale fra colleghi .

COLLABORAZIONE TRA INSEGNANTI

Punti di forza Punti di debolezza -la scuola rileva i bisogni formativi del personale e ne tiene conto per la definizione di iniziative per l’aggiornamento -la scuola organizza gruppi di lavoro (dipartimenti, gruppi spontanei, docenti della stessa o diversa area disciplinare) su diverse tematiche: accoglienza, continuità, inclusione, CV orientante, orientamento, raccordo con il territorio, valutazione …. -nella scuola sono presenti spazi per la condivisione di strumenti e materiali didattici (computer, stampanti, libri …) -i docenti impegnati nei gruppi di lavoro producono materiali di ottima qualità che vengono condivisi e utilizzati nello svolgimento della funzione -le comunicazioni tra i vari gruppi e tra docenti avvengono via web e tramite P.E.C. -nel sito della scuola esiste una modulistica cui tutti gli insegnanti possono accedere con password

Non sempre la collaborazione è ottimale e il lavoro è sinergico; manca una comune VISION della scuola tra i docenti.

INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO E RAPPORTI CON LE FAMIGLIE

COLLABORAZIONE CON IL TERRITORIO (RETI DI SCUOLE, ACCORDI FORMALIZZATI, RACCORDO SCUOLA-TERRITORIO)

Punti di forza Punti di debolezza -attiva collaborazione con le istituzioni; -accordi con associazioni culturali, sportive, ASL, enti locali, altre scuole; -le finalità per cui la scuola ha accordi con i diversi soggetti sono: -migliorare le pratiche didattiche ed educative per perseguire gli obiettivi fissati; -arricchire il patrimonio culturale degli studenti; -ottimizzare l’offerta formativa.

-partecipazione a reti di scuole; -media varietà dei soggetti con cui la scuola ha stipulato accordi.

COINVOLGIMENTO DELLE FAMIGLIE

Punti di forza Punti i debolezza

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-alto livello di partecipazione e coinvolgimento dei genitori in alcune attività della scuola (concerti, cori, rappresentazioni, viaggi di istruzione, uscite didattiche); -la scuola coinvolge i genitori nella definizione del Regolamento d’istituto, del patto di corresponsabilità, ascolta le proposte e la redazione del POF; -la scuola realizza progetti rivolti anche ai genitori (partecipazione EXPO); -la scuola, in via sperimentale, ha utilizzato il RE; per il prossimo a.s. è previsto l’accesso alle famiglie, almeno per la comunicazione delle assenze degli studenti.

-basso livello di partecipazione dei genitori alle elezioni dei propri rappresentanti nei consigli di classe e nel Consiglio di istituto; -basso livello di partecipazione dei genitori agli incontri con la scuola; -la famiglie non manifestano spesso forme di collaborazione nel rispetto dei ruoli all’interno della scuola; -mancanza di contributi volontari, diversi da quelli erogati dallo Stato.

Azioni del Piano di Miglioramento

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1) Linee di Indirizzo 2) Linee Programmatiche

3) Azioni per l’Inclusione

4) Azioni per il sostegno ai Bes

5) Azioni per migliorare il metodo di Studio

6) Piano Triennale per la formazione del personale

DOCUMENTI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

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LINEE DI INDIRIZZO E LINEE PROGRAMMATICHE PER IL PIANO DI MIGLIORAMENTO LINEE D’INDIRIZZO POLITICO – ISTITUZIONALE La funzione del Dirigente, in una scuola dotata di autonomia funzionale, appare condizionata da una realtà in evoluzione in una società fluida , complessa e contrassegnata ormai da interconnessione tra popoli. Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, le sfide economiche, la redifinizione dei quadri di sistema impongono di guardare alla scuola come luogo di formazione per il cittadino attivo e consapevole , capace di influire non solo sul proprio, ma anche sul destino comune, abile nel convertire le proprie competenze in un progetto di life long learning. La novità rilevante della Legge 107 del 13 luglio 2015 è la forza politico -istituzionale del Dirigente che ha il compito, in quanto organo della Repubblica e garante dei diritti degli studenti, di redigere le linee di indirizzo. Nel delineare la mission dell’Istituto Comprensivo “ Tommaso Campanella” il Dirigente individua le seguenti priorità:

1. garantire il diritto allo studio di tutti e di ciascuno , nessuno escluso; 2. rispondere alle nuove esigenze educative, organizzative, progettuali, tecnologiche e comunicative; 3. potenziare l’offerta formativa; 4. combattere la dispersione scolastica; 5. prevenire il bullismo e cyberbullismo; 6. rendere la scuola più inclusiva; 7. lavorare per il successo formativo degli allievi; 8. aprire la scuola al territorio : Enti Locali, Università, Formazione, Ordini professionali, Associazioni culturali e di

volontariato, ecc…; 9. potenziare, attraverso un processo di continuità, le competenze di base degli alunni in difficoltà e valorizzare

le eccellenze degli alunni più bravi; 10. ridurre il fenomeno del cheating; 11. promuovere l’acquisizione delle competenze di cittadinanza e integrarle nella programmazione curriculare.

Linee Programmatiche

Documenti di riferimento: • RAV; • Esiti risultati scolastici; • Prove INVALSI; • Processi: pratiche educative e didattiche, ambiente di apprendimento, dimensione metodologica, relazionale, episodi

problematici, conflittualità, inclusione e differenziazione, recupero e potenziamento, continuità e orientamento; orientamento strategico e organizzazione della scuola, sviluppo e valorizzazione delle risorse umane, integrazione con il territorio e rapporti con le famiglia;

• Piano annuale per l’inclusione; • Linee guida per il diritto allo studio disabili e bes; • Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione 2012; • Raccomandazione del Consiglio europeo del 16 dicembre 2006 –Competenze chiave; • D.M. n. 139/2007- Competenze chiave per la cittadinanza attiva; • Linee di Orientamento per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e al cyberbullismo; • Legge 10 luglio 2015 n. 107; • Obiettivi Regionali- decreto U.S.R. a. s. 2017/18

IDEE GUIDADELPIANODI MIGLIORAMENTO

Diffusione dell’uso delle TIC per ristrutturare gli ambienti di apprendimento e sviluppare una didattica laboratoriale e per competenze.

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Obiettivi strategici e obiettivi operativi del piano nel suo complesso: - porre al centro dell’attività didattica l’apprendimento di ogni singolo alunno per il successo formativo, la motivazioni

allo studio attraverso una didattica innovativa per competenze; - formare le competenze digitali degli insegnanti; - sviluppare la “ricercazione”; - diffondere e mettere in rete le “best practices”;

Gli elementi di forza dell’idea guida del piano di miglioramento sono: - la consapevolezza della necessità dell’innovazione didattica in un gruppo di docenti e in gran parte delle famiglie; - gli ottimi risultati delle sperimentazioni didattiche legate all’introduzione delle TIC; - la necessità di innalzare i risultati degli apprendimenti nella scuola primaria e nella scuola secondaria di I grado; - il piano comunale di ristrutturazione degli edifici scolastici. • Piano annuale per l’inclusione; • Linee guida per il diritto allo studio disabili e Bes; • Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione 2012; • Raccomandazione del Consiglio europeo del 16 dicembre 2006 –Competenze chiave; • D.M. n. 139/2007- Competenze chiave per la cittadinanza attiva; • Linee di Orientamento per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e al cyberbullismo; • Legge 10 luglio 2015 n. 107. • Obiettivi Regionali- decreto U.S.R. a.s 2017/18

OBIETTIVI NAZIONALI

Potenziamento delle discipline motorie e promozione di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano (alimentazione, sport, ecc. ) con particolare attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti che praticano attività agonistiche: monitoraggio dello stile di vita dei ragazzi:

• Selezione delle priorità • Individuazione di attività progettuali

Sviluppo delle competenze digitali con riguardo al pensiero computazionale, (processo mentale per la risoluzione dei problemi costituito dalla combinazione di più metodi e strumenti intellettuali che hanno tutti valore generale) all’utilizzo consapevole e critico dei social network e dei media, nonché alla produzione di legami con il mondo del lavoro:

• Attivazione di attività progettuali che possano migliorare le competenze; • Diversificazione dei metodi di lavoro per andare incontro alle diverse intelligenze.

Linee di orientamento per azioni di prevenzione e contrasto al bullismo e al cyberbullismo:

• Uso di scelte didattiche secondo le linee di orientamento per processi di educazione alla legalità e alla convivenza civile;

• Perseguire finalità pedagogiche al rispetto dell’altro traducendone gli obiettivi strategici in obiettivi operativi;

• Progettare su due livelli paralleli ( la conoscenza dei contenuti tecnologici e la conoscenza delle problematiche pisco-pedagogiche ad esse correlate );

• Adottare linee di orientamento destinate al personale, agli studenti e alle famiglie che contengono riflessioni la conoscenza del bullismo e dei fenomeni ad esso correlati;

• Suscitare il senso di responsabilità degli studenti sulla propria sicurezza in rete con azioni educative e

pedagogiche che diffondano le regole basilari della comunicazione e le norme di comportamento in rete.

Potenziamento della scuola digitale attraverso:

• Potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche attraverso scambio di informazioni tra docenti, studenti, università ecc.;

• Formazione dei docenti per l’innovazione didattica e sviluppo della cultura digitale per l’insegnamento, l’apprendimento e la formazione delle competenze lavorative, cognitive e sociali degli studenti, formazione dei direttori dei servizi generali e amministrativi, degli assistenti amministrativi e degli assistenti tecnici per l’innovazione digitale nell’amministrazione;

• Potenziamento delle infrastrutture di rete e valorizzazioni delle migliori esperienze delle istituzioni scolastiche; • Definizione dei criteri e delle finalità per l’adozione di testi didattici in formato digitale e per la produzione e la

diffusione di opere e materiali per la didattica, anche prodotti autonomamente dagli istituti scolastici; Adottare le Linee guida per il diritto allo studio per gli alunni con Bes attraverso:

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• Rilevazione di BES; • Organizzazione di una didattica personalizzata e individualizzata anche con l'ausilio di esperti esterni; • Offerta di opportunità per lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno; • Documentazione dei percorsi didattici; • Strumenti compensativi e misure dispensative.

OBIETTIVI REGIONALI

1. Riduzione del fenomeno del cheating:

• Modalità di svolgimento delle prove(spazi adeguati, assistenze con docenti non di classe e di ordine di scuole diverse,

scelta di docenti non di classe per l’elaborazione dei test di simulazione), riflessione sui risultati e monitoraggio dell’andamento delle stesse e strategie;

2. Potenziamento dell’acquisizione delle competenze di cittadinanza: • individuare almeno un’attività progettuale che abbia in oggetto una delle aree definite dal quadro comune

europeointegrata e resa congruente con la programmazione curriculare attraverso lo sviluppo delle competenze di cittadinanza attiva e democratica, di educazione alla pace, al rispetto delle differenze, al dialogo interculturale, all’assunzione di responsabilità, alla solidarietà, alla cura dei beni comuni, alla consapevolezza dei diritti e dei doveri;

3. Promozione del successo formativo attraverso prevenzione, accompagnamento, recupero e potenziamento per rimuovere la varianza tra classi

• rimuovere le disuguaglianze tra classi attraverso criteri che portano alla formazione delle stesse con alunni

eterogenei( comportamento a rischio, presenza di Bes, alunni in situazione di disabilità, alunni stranieri, ecc.) e riduzione del numero di alunni per classe o per articolazione di gruppi classe anche con potenziamento del tempo scolastico e la rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al D.P.R. 20 marzo 2009, n. 89;

• prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e di bullismo e cyberbullismo;

• potenziamento dell’inclusione scolastica, del diritto allo studio dei portatori di BES; • percorsi individualizzati per recupero e valorizzazione delle eccellenze; • alfabetizzazione dell’italiano come seconda lingua attraverso progetti curriculari per studenti stranieri in

collaborazione con enti locali, terzo settore, famiglie e mediatori culturali; • definizione del sistema di orientamento; • attività di monitoraggio per rilevare l’andamento delle azioni scelte attraverso in confronto del team dei

docenti per classi paralleli, dipartimenti, ecc…; • educazione all’imprenditorialità;

OBIETTIVI D’ISTITUTO

Obiettivi prioritari per potenziare l’offerta formativa ai sensi della legge 13 luglio 2015, n. 107:

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• Potenziamento e valorizzazione delle competenze linguistiche (italiano ,inglese, seconda lingua comunitaria) con

riferimento al metodo CLIL «contentlanguageintegratedlearning», apprendimento attraverso una seconda lingua, competenze matematico-logico scientifiche, competenze nella pratica e nella cultura musicali, nella storia dell’arte, nel cinema con il coinvolgimento di musei, istituti pubblici e privati operanti nei settori, competenze nelle tecniche dei media di produzione e diffusione di immagini e suoni;

• Potenziamento delle metodologie laboratoriali;

Priorità di interventi e suggerimenti operativi per l’inclusività:

interventi mirati: • Accettazione incondizionata dell’alunno; • ascolto attivo, conoscenza, comprensione, empatia; • Proattività, stimolo, aiuto, accompagnamento, azione orientata, proposta, guida; • Autostima, identità, sicurezza.

Suggerimenti operativi: • Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione dei percorsi formativi inclusivi; uso dididattica

individualizzata e personalizzata conpredisposizione di strumenti di recupero e potenziamento, strumenti compensativi e dispensativi.(Predisposizione dei PDP( piano didattico personalizzato);

• Osservazione, attenzione alle fasi di transizione tra un ordine e un altro e Informazione alle famiglie; • Raccordo e consulenza territoriale.

AZIONE PER L’INCLUSIONE A seguito:

- della Legge 8 ottoblre 2010, n° 17; - del D. M. 5669 12 luglio 2011; - delle linee guide per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con D.S.A.; - della Direttiva M. 27/12/2012; - della CM n° 8 del 6/3/2013; - della DM n° 16 del 5/2/2007;

la nostra scuola ha elaborato per l’Anno Scolastico 2017/18, il “Piano Annuale per l’Inclusività” alla stesura del quale ha collaborato il GLI. Il nostro Istituto: □ riconosce la validità delle indicazioni ministeriali in materia e ritiene doveroso procedere alla redazione ed all'applicazione di un piano di inclusività generale da ripresentare annualmente in relazione alla verifica della sua ricaduta e alla modifica dei bisogni presenti; □ ritiene che, nella programmazione e nell'effettuazione del percorso ,l'indicazione didattica verso la personalizzazione e/o individualizzazione dei percorsi educativi debba rispettare la peculiarità di approccio, metodo /stile e livello di apprendimento afferente a tutti i discenti e, in particolare, ai BES; □ precisa che, proprio nel rispetto dell'individualità e delle sue caratteristiche, si deve operare nella programmazione e nell'effettuazione del percorso , con piena consapevolezza dello specifico delle diverse categorie di bisogno educativo, evitando quanto più possibile la generalizzazione e la genericità ; □ ritiene , di conseguenza, di dover far riferimento alle prassi, alle modalità ed agli strumenti che la scuola ha già elaborato, posto in essere e validato nella ricaduta ,in relazione a individuate categorie di BES e, più specificamente a quanto attiene a studenti stranieri, oltre che a studenti DSA e DA. □ Per quanto concerne gli alunni stranieri, si opera parallelamente nel campo specifico dell'alfabetizzazione e della integrazione interculturale attraverso un'adeguata progettazione.

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Destinatari Tutti gli alunni che presentano problematiche di diversa natura. Dalla raccolta dei dati e dal monitoraggio, il quadro generale della distribuzione degli alunni con sospetto DSA senza certificazione e DA con certificazione, nel nostro Istituto, è sintetizzato nel prospetto allegato: Disabilità accertate: n° 4 Sospetto DSA: n° 0 Svantaggio socio-culturale:n. 4 Svantaggio linguistico-culturale n. 27 Disagio comportamentale-relazionle n. 1 Alunni in osservazione n. 7 Alunni stranieri con difficoltà nella lingua italiana: n.18 Totale alunni n. 43

Propone, quindi, che, per quanto attiene allo specifico didattico, si ricorra a: 1) individualizzazione (percorsi differenziati per obiettivi comuni); 2) personalizzazione (percorsi e obiettivi differenziati); 3) strumenti compensativi; 4) misure dispensative. 5) Strategie didattiche particolari. Interventi mirati a favore dei portatori di BES Nell’ambito della classe con sospetti BES i docenti hanno messo in atto: - Accettazione incondizionata dell’alunno - Ascolto attivo, conoscenza, comprensione, empatia - Proattività, stimolo, aiuto, accompagnamento, azione orientata, proposta, guida, attese. - Autostima, indentità e sicurezza - Un’attenzione continua alle emozioni, agli stati d’animo e ai sentimenti per migliorare le dinamiche dei processi di

insegnamento-apprendimento - relazione di aiuto in situazioni di crisi - l’azione del tutoring - il PEI redatti dal GLHO - il PdP redatti dai Consigli di classe anche in assenza di certificazione sanitaria Per il piano di miglioramento e per l’attuazione di una concreta politica di inclusione il monitoraggio e la raccolta dei dati hanno riscontrato che nel nostro istituto emergono i seguenti punti di forza e di criticità Punti di forza - Aldilà di quegli allievi che presentano disabilità certificate e che sono seguiti dagli insegnanti specializzati, gli altri si

trovano inseriti in un contesto ampio e variegato dove è sempre più difficile individuarne tutte le sfaccettature e quindi non sempre è facile focalizzarsi su interventi precisi e personalizzati in quanto per questi allievi con sospetto DSA . Il Gruppo di Lavoro costituito all'interno dell'Istituto Comprensivo è stato coordinato dal Dirigente Scolastico in quanto garante delle opportunità formative e promotore di ogni possibile iniziativa.

Durante i lavori sulla base dell'autonoma gestione delle risorse il D.S., ha promosso interventi preventivi, favorendo sia la formazione e l'aggiornamento dei docenti che l'individuazione di percorsi didattici atti a diffondere la cultura dell'inclusione. - Presenza del GLI coordinato dal Dirigente Scolastico - Presenza di laboratori specifici per studenti con BES (laboratorio di informatica) - Presenza di un educatore che lavora a stretto contatto con il consiglio di classe - Formazione dei docenti - Coinvolgimento delle famiglie - Coinvolgimento delle risorse professionali specifiche (insegnanti di sostegno) - Coinvolgimento dei docenti curricolari - Coinvolgimento del personale ATA - Tutoring alunni

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- Formazione e aggiornamento su didattica speciale e progetti educativo/didattici a prevalente tematica inclusiva - Raccolta della documentazione degli interventi che sono stati messi in atto. Punti di criticità - Assistenti alla comunicazione (mediatori linguistici) - Psicopedagogisti - Difficoltà di passaggio di informazioni fra i consigli di classe e docenti ed operatori responsabili degli interventi

integrativi

L’istituto cerca di migliorare il proprio livello di inclusione coordinando tutti i progetti per alunni con Bisogni Educativi Speciali in una strategia che accresca la capacità della scuola di rispondere ai bisogni delle diversità. A livello di istituto

Utilizzo di risorse significative proveniente dalla scuola, dalla famiglia e/o dell’extrascuola: (ASL ,CTI ( Centri territoriali per l’ inclusione) CTS ( Centri territoriali di supporto); Pianificazione dei laboratori;

Formulazione di progetti di accoglienza che coinvolgono gli alunni in situazioni di disabilità e bisogni educativi speciali(progetti di drammatizzazione, corali, ecc.);

Programmazione personalizzata rispondente alle attività e tendente alla promozione personale di ognuno; Individuazione delle risorse umane, strumentali e ambientali da utilizzare per favorire al meglio i processi

inclusivi; Attività per classi aperte e parallele utilizzando compresenze e flessibilità didattica; Condivisione delle buone pratiche nel percorso di “autoformazione”; Creazione di una piattaforma d’Istitutoper la raccolta dei materiali didattici e catalogazione; Attività di aggiornamento e formazione che formino tutti i docenti ai temi dell’educazione inclusiva e, in

particolare, aiutino effettivamente a migliorare la loro capacità di attivare le metodologie dell’apprendimento cooperativo , del peer tutoring per migliorare il metodo operativo e individuare strategie;

Collaborazione con esperti esterni per una formazione adeguata dei docenti nella didattica inclusiva Incontri con equipe psico-pedagogica e insegnanti per valutazione e suggerimenti adatti per interventi specifici

al soggetto interessato; Incontri con docenti ed esperti ( pedagogisti, psicologi, logopedisti, docenti di sostegno, assistenti sociali, ecc.)

e rapporto con le famiglie interessate al fine di ricavarne notizie per le attività educative(la famiglia viene chiamata a farsi carico della situazione, sottoscrivendo un contratto formativo personalizzato e iniziando un percorso condiviso).

A livello di gruppo- classe

Utilizzo dei modelli di apprendimento cooperativo e di tutoring; Potenziamento del metodo di studio soprattutto nelle classi prime durante il periodo dedicato all’accoglienza; Recupero dei prerequisiti per le classi prime durante il periodo dedicato all’accoglienza; Attivazione di percorsi inclusivi; Elaborazione chiara dei livelli minimi attesi per le varie discipline attraverso la strutturazione di una scheda in

cui vengono esplicitate le competenze minime da raggiungere ed eventuali motivazioni del non raggiungimento delle stesse;

Valutazione della rilevazione dei livelli di apprendimento a cadenza mensile; Potenziamento del tutoring all’interno dei consigli di classe; Procedure di ricezione e gestione della documentazione e della rilevazione dei BES;

Strutturazione di prove di verifica adeguate ai bisogni degli alunni, concordati nei gruppi di lavoro. Incontro con tutti gli operatore di sostegno per individuare e pianificare interventi di supporto e facilitazione

dell’apprendimento; Aumentare la flessibilità e trasversalità degli insegnanti di sostegno all’interno di classi; Adozione di strategie e metodologie favorevoli, quali l’apprendimento cooperativo, il lavoro di gruppo e/o a

coppie, il tutoring, l’utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature e ausili informatici, di software e sussidi

specifici.

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Specifico per l’alunno con sospetto BES Strumento privilegiato è il percorso individualizzato e personalizzato redatto in un piano che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare, attraverso un’elaborazione collegiale, le scelte educativo-didattiche. A)Piano Educativo Individualizzato (PEI) Per gli alunni con disabilità certificata è prevista la formulazione del Piano educativo Individualizzato (PEI) ad opera del GLH operativo. B)Piano Didattico Personalizzato (PdP) Per gli alunni con sospetto DSA le misure indicate riguarderanno le metodologie didattiche attraverso un’azione formativa individualizzata e personalizzata , attraverso l’introduzione di strumenti compensativi e misure dispensative. Negli altri casi si potranno esplicitare progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita , strumenti e strategie didattiche, intervento di esperti qualificati. L’attivazione del PDP è deliberata in Consiglio di classe, firmato dal Dirigente Scolastico, dai docenti e dalla famiglia. La famiglia autorizza in forma scritta il trattamento dei dati sensibili. Suggerimenti operativi per aumentare il livello di inclusività della scuola, per lo sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi Valorizzazione delle risorse esistenti Implementare l'utilizzo della LIM che è uno strumento in grado di integrare vecchi e nuovi linguaggi: quelli della scuola e quelli della società multimediale. Sarà valorizzato l'uso dei software in relazione agli obiettivi didattici che si vogliono raggiungere per favorire l'interazione e la partecipazione di tutti gli alunni. L'utilizzo dei laboratori presenti nella scuola serviranno a creare un contesto di apprendimento personalizzato che sa trasformare, valorizzandole anche le situazioni di potenziale difficoltà. Valorizzare le competenze specifiche di ogni docente. Il team docente ha valutato che ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali, per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche psicologici e sociali rispetto ai quali è necessario offrire una adeguata e personalizzata risposta. Va quindi potenziata la cultura dell'inclusione, e ciò anche mediante un approfondimento delle relative competenze degli insegnanti curriculari, finalizzate ad una più stretta interazione tra tutte le componenti della comunità educante. Dagli studi sulla legislazione sopra citata vengono indicate delle strategie operative al fine di garantire e promuovere la cultura dell'inclusione. Osservazione Fondamentale è l'osservazione: il monitoraggio effettuato ha permesso agli insegnanti il riconoscimento di potenziali disturbi, non solo nei primi segmenti dell'istruzione ma anche in tutto il percorso scolastico. I segnali di allarme si sono trovati nella lettura, nella scrittura e nel calcolo. Per quanto riguarda la scrittura, gli errori ricorrenti, che possono apparire comuni ed essere frequenti in una fase di apprendimento o in una classe precedente, si sono presentati a lungo ed in modo non occasionale. Per quanto concerne la lettura, il permanere di una lettura sillabica ben oltre la metà della prima classe primaria, la tendenza a leggere la stessa parola in modi diversi nel medesimo brano, il perdere frequentemente il segno o la riga, sono segni di una possibile dislessia. Per quanto concerne il calcolo, difficoltà negli automatismi del calcolo e dell'elaborazione dei numeri sono il segno di una possibile discalculia. Predisposizione di strumenti di recupero e potenziamento. Osservate tali caratteristiche nelle prestazioni scolastiche di un alunno, l'insegnante deve predisporre specifiche attività di recupero e potenziamento. E' fondamentale ricordare che ogni alunno ha uno stile di apprendimento differente; occorre quindi tenerne conto per facilitare il raggiungimento degli obiettivi didattico-educativi. Se, anche a seguito di tali interventi, l'atipia permane si comunica alla famiglia quanto riscontrato. Informazione alle famiglie Le famiglie saranno informate sulle difficoltà persistenti del disturbo, in particolare nel primo periodo per essere guidate alla conoscenza del problema e saranno consigliate a ricorrere ad uno specialista per la presenza o meno di un disturbo specifico di apprendimento. Le famiglie provvederanno:

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Di propria iniziativa o su segnalazione a far valutare l'alunno o lo studente di cui all'Art.3 Legge 170 /2010 A consegnare alla scuola una eventuale diagnosi; A condividere con la scuola il patto educativo formativo; A sostenere la motivazione e l'impegno dell'alunno nello svolgimento dei compiti; A incoraggiare l'autonomia dell'alunno nella gestione dei tempi di studio, dell'impegno scolastico e delle

relazioni con i docenti. In tale prospettiva l'Istituto Comprensivo predisporrà incontri cadenzati con le famiglie per condividere l'azione educativa. Predisposizione del PDP Sulla base di queste indicazioni, per potenziare la cultura dell'inclusione e rafforzare una stretta interazione tra tutte le componenti della comunità educante, i Consigli di classe predisporranno i PDP (piani didattici personalizzati) per ogni alunno segnalato che servano come strumento in itinere per gli insegnanti e abbiano la funzione di informare le famiglie delle strategie programmate:

Attività di recupero individualizzato; Modalità didattiche personalizzate; Misure e strumenti dispensativi e compensativi; Compilazione sistematica di un registro su cui vengono riportate le osservazioni rilevanti; Forme di verifiche e di valutazione.

L'adozione delle misure dovrà essere sempre valutata sulla base dell'effettiva incidenza del disturbo. Didattica individualizzata e personalizzata Occorre, quindi, individuare quelle caratteristiche cognitive su cui puntare per il raggiungimento del successo formativo La Legge 170/2010 dispone che le Istituzioni scolastiche garantiscano l'uso di una didattica individualizzata e personalizzata come strumento di garanzia del diritto allo studio. Per il termine "individualizzato" si intendono degli obiettivi comuni scelti per tutto il gruppo classe, adattando le metodologie in funzione delle caratteristiche individuali degli alunni; per quello "personalizzato" si intendono degli obiettivi formativi adatti e significativi per quel singolo alunno. La "didattica individualizzata e personalizzata" permette l'una il recupero individuale nell'ambito di specifiche competenze comuni, l'altra calibra l'offerta didattica sulla specificità dei bisogni educativi individuali promovendo le potenzialità di ciascuno. Gli strumenti da utilizzare per la didattica individualizzata sono:

- recupero; - flessibilità dell'organizzazione didattica;

Per la didattica personalizzata gli strumenti sono: - diversificazione delle mete formative; - valorizzazione dei punti di forza di ogni alunno; - attenzione agli stili di apprendimento; - utilizzo di dispositivi didattici compensativi e dispensativi.

Gli strumenti compensativi da utilizzare sono: sintesi vocale, registratore software di video scrittura con correttore ortografico, calcolatrice, tabelle, mappe concettuali; I dispositivi dispensativi sono: la possibilità di non svolgere alcuna prestazione a causa del disturbo, maggior tempo per svolgere una prova (+ 30%) contenuti semplificati, riduzione dei materiali di lavoro, ecc. Raccordo e consulenza territoriale Naturalmente il raccordo con i CTS e i CTI sarà utile al fine di programmare interventi specifici sia di consulenza sia di informazione per l'acquisto e la gestione degli ausili compensativi e dispensativi.

AZIONI PER l’INCLUSIONE DEI SOGGETTI CON B.E.S.

Per realizzare una buona qualità dell’integrazione scolastica degli alunni con disabilità e un’efficace azione inclusiva per molti alunni con Bisogni Educativi Speciali abbiamo la necessità di rendere sempre più “speciale” la “normalità” del far scuola tutti i giorni.(Ianes Dario)

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I Bisogni Educativi Speciali sono riferiti agli alunni che si trovano, anche transitoriamente, in particolari condizioni di difficoltà e/o svantaggio di tipo sociale o culturale oltre che di apprendimento, per i quali sono necessarie la predisposizione e la realizzazione di percorsi opportunamente studiati per il singolo caso. I riferimenti normativi sono: 1.) Legge 08.10.2010 N°170. Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico; 2.) Direttiva del 27.12.2012. Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica; 3.) Circolare 06.03.2013 N°08. Indicazioni operative sulla Direttiva 27.12.2012. La normativa chiarisce come "ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali o per motivi fisici, biologici, fisiologici, o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta". La normativa, inoltre, estende a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, richiamandosi espressamente ai principi enunciati dalla legge 53/2003. L’individuazione degli alunni con BES, al contrario degli alunni disabili o con DSA, non è rimessa ad opposita certificazione, ma all’intervento dei consigli di classe che redigono un Piano Didattico Personalizzato (PDP), individuale o riferito a tutti gli alunni con BES della classe La Legge 170 riconosce i DSA e ne definisce il significato: dislessia "disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà nell'imparare a leggere , in particolare nella decifrazione dei segni linguistici ovvero nella correttezza e nella rapidità della lettura; disgrafia "disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà nella realizzazione grafica"; disortografia " disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà nei processi linguistici cui transcodifica; discalculia "disturbo che si manifesta con una difficoltà negli automatismi del calcolo e dell'elaborazione dei numeri. I Disturbi Specifici di apprendimento interessano alcune specifiche abilità dell’apprendimento scolastico, in un contesto di funzionamento intellettivo adeguato all’età anagrafica. Sono coinvolte in tali disturbi l’abilità di lettura, di scrittura e di calcolo. Secondo le ricerche attualmente più accreditate, i DSA sono di origine neurobiologica, ma allo stesso tempo hanno matrice evolutiva e si mostrano come un’atipia dello sviluppo, modificabile attraverso interventi mirati. Posto nelle condizioni di attenuare e/o compensare il disturbo, infatti, il discente può raggiungere gli obiettivi di apprendimento previsti. E’ da notare inoltre (e ciò non è affatto irrilevante per la didattica), che gli alunni con DSA sviluppano stili di apprendimento specifici, volti a compensare le difficoltà incontrate a seguito del disturbo. DISLESSIA Dal punto di vista clinico, la dislessia si manifesta attraverso una minore correttezza e rapidità della lettura a voce alta rispetto a quanto atteso per età anagrafica, classe frequentata e istruzione ricevuta. Risultano più o meno deficitarie – a seconda del profilo del disturbo in base all’età –la lettura di lettere, di parole e non-parole, di brani. In generale, l’aspetto evolutivo della dislessia può far somigliare questo disturbo a un semplice rallentamento del regolare processo di sviluppo. Tale considerazione è utile per l’individuazione di eventuali segnali anticipatori, presenti fin dalla Scuola dell’Infanzia. Caratteristiche della dislessia in età prescolare

Ritardo del linguaggio e problemi di pronuncia (cimena invece d cinema); Utilizzo limitato di vocaboli rispetto all’età; Difficoltà nell’imparare l’alfabeto, i giorni della settimana, i nomi dei mesi in ordine, ecc. Difficoltà nel riconoscere destra e sinistra o le varie fasi della giornata (mattina/sera); Difficoltà di memoria a breve termine; Difficoltà ad imparare le filastrocche; Difficoltà ad imparare nomi di oggetti noti; Difficoltà di attenzione e alta distraibilità; Inadeguatezza nei giochi fonologici; Difficoltà nella copia da modello e disordine nello spazio del foglio; Manualità fine difficoltosa; Goffaggine nel vestirsi, allacciarsi le scarpe, riordinare; Difficoltà nel ripetere sequenze ritmiche.

Caratteristiche della dislessia durante la scuola Primaria Lettura poco fluente, lenta e scorretta rispetto all’età. Tendenza a scrivere lettere e numeri a specchio; Fatica nel ricordare le sequenze (tabelline/ mesi dell’anno); Scrittura poco chiara e con frequenti errori di tipo fonologico.; Frequenti e ripetuti errori di ortografia (accenti, errori nell’utilizzare l’h e la q, utilizzo errato delle doppie); Difficoltà ad imparare l’ordine alfabetico (da qui i problemi nell’uso del dizionario);

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Difficoltà nei calcoli a mente; Difficoltà di attenzione e concentrazione; Difficoltà nella comprensione dl testo; Difficoltà nell’allacciarsi le scarpe, annodare, vestirsi, abbottonarsi; Difficoltà a leggere l’orologio; Difficoltà di orientamento.

DISGRAFIA La disgrafia si manifesta come uno scarso controllo degli aspetti grafici e formali della scrittura manuale, ed è collegata al momento motorio-esecutivo della prestazione. Questo disturbo che si riconosce soprattutto nel passaggio al corsivo, si manifesta per una minore rapidità e precisione dell’atto grafico della scrittura, a differenza della disortografia, che è all’origine di una minore correttezza ortografica del testo scritto. Entrambe le patologie, naturalmente, sono in rapporto all’età anagrafica dell’alunno. Caratteristiche

Lentezza e fatica nella scrittura; Impugnatura della penna e postura scorrette; Tratto irregolare e a volte incomprensibile; Difficoltà a mantenere la regolarità dello spazio tra una lettera e l’altra in una parola, sulla riga e i suoi margini; Dimensione e inclinazione dei caratteri molto variabili dall’inizio alla fine di un testo.

Consigli pratici

Prestare molta attenzione alla corretta postura e all’impugnatura della matita. E ’consigliabile l’utilizzo di pastelli più grossi e l’uso di impugnature aggiuntive che guidino anatomicamente la posizione delle dita;

E’ utile l’allenamento nel tracciare linee rette, spezzate, curve, anelli, ecc…(le forme basi che servono per creare le lettere);

Prima di far esercitare gli alunni con attività specifiche di codifica-decodifica, è utile lavorare sullo sviluppo delle abilità metafonologiche, come ad esempio: la distinzione di suoni che compongono le parole della lingua italiana; il riconoscimento di sillabe e suoni che compongono le parole della lingua italiana; il riconoscimento di sillabe e suoni posti all’inizio e alla fine delle parole; l’identificazione della somiglianza fonetica tra due parole in rima;

Sarebbe ideale passare al corsivo gradualmente, dando ampio spazio allo stampatello per la scrittura e all’uso dello script per la lettura fino a quando l’alunno non risulta pronto per il nuovo carattere;

Le righe di prima e terza primaria sono l’ideale per gli alunni disgrafici, in quanto delimitano esattamente lo spazio;

Sono consigliati i quadretti da 1 cm o da un rigo;

I quaderni dovrebbero essere dotati di margini di colori differenti per far risaltare il lato destro e sarebbe utile evidenziare la linea da seguire per scrivere;

Le cornicette possono allenare gli alunni disgrafici al disegno geometrico;

La grafia degli alunni studenti disgrafici non dipende dalla buona volontà e dall’impegno, perciò è inutile sovraccaricare l’alunno di esercizi per migliorare il segno grafico. Sono consigliabili invece le tabelle pro-memoria dei caratteri alfabetici.

DISORTOGRAFIA La disortografia riguarda l’utilizzo, in fase di scrittura, del codice linguistico in quanto tale. Può essere definito come un disordine di codifica del testo scritto, responsabili della transcodifica del linguaggio orale nel linguaggio scritto. Caratteristiche

Lo studente fa molti errori di ortografia, anche elementari, e si stanca prima dei suoi compagni

Il dettato risulta difficoltoso e l’alunno, a causa della sua lentezza, potrebbe saltare delle parole o rimanere indietro rispetto ai compagni.

A causa dei molti errori ortografici, lo studente ha difficoltà nel copiare dalla lavagna e nell’organizzazione del diario.

Gli errori che vengono fatti in maniera sistematica sono:inversioni e sostituzioni di lettere, errori nella scrittura delle parole con elisioni,errori nell’utilizzo delle doppie,confusione tra fonemi dal suono e dalla forma simili come c/q, t/d, f/v, c/g, p/q ,p/b,errori ortografici e nella costruzione di una frase. Consigli pratici

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Sono utili gli esercizi specifici riguardanti l’apostrofo, l’acca, l’accento, la ricerca di categorie grammaticali e la memorizzazione delle eccezioni.

Per migliorare la produzione del testo scritto è importante sviluppare le abilità di pianificazione, di stesura e di revisione del testo.

Risulta di poca utilità far ricopiare più volte i testi o gli errori ortografici come forma di insegnamento.

DISCALCULIA La discalculia riguarda l’abilità di calcolo, sia nella componente dell’organizzazione della cognizione numerica (intelligenza numerica basale), sia in quella delle procedure esecutive e del calcolo. Nel primo ambito, la discalculia interviene sugli elementi basali dell’abilità numerica: il subitizing (o riconoscimento immediato di piccole quantità), i meccanismi di quantificazione, la seriazione, la comparazione, le strategie di composizione e scomposizione di quantità, le strategie di calcolo a mente. Nell’ambito procedurale, invece, la discalculia rende difficoltose le procedure esecutive per lo più implicate nel calcolo scritto: la lettura e la scrittura dei numeri, l’incolonnamento, il recupero dei fatti numerici e gli algoritmi del calcolo scritto vero e proprio. Caratteristiche

Difficoltà nella denominazione, nella lettura e nella scrittura dei simboli matematici;

Difficoltà a svolgere operazioni matematiche;

Difficoltà ad incolonnare le operazioni;

Difficoltà nell’imparare le tabelline;

Difficoltà nella comprensione del testo dei problemi;

Difficoltà nel contare a ritroso;

Uso di strategie del tutto personali per eseguire i calcoli;

Difficoltà nel capire il valore posizionale delle cifre;

Difficoltà a ricordare l’ordine delle procedure per eseguire un’operazione;

Difficoltà a memorizzare formule e definizioni;

Consigli pratici Sulla base delle osservazioni sistematiche i docenti possono capire i segnali predittivi per individuare i DSA attraverso il mancato possesso dei prerequisiti.

PREREQUISITI E SEGNALI PREDITTIVI “Se ho fatto qualche scoperta di valore, ciò è dovuto più ad un’attenzione paziente che a qualsiasi altro talento”. Isaac Newton

La diagnosi di DSA non può essere formulata prima del secondo anno della scuola Primaria, ma in età prescolare può essere effettuato lo screening precoce di specifici “indicatori di rischio ”per la successiva comparsa di DSA. A questo riguardo ci vengono in soccorso le indicazioni dei prerequisiti che il bambino deve raggiungere entro l’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia e i segnali predittivi che emergono durante gli anni della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria. PREREQUISITI: DSA e traguardi di competenza Secondo le Indicazioni Nazionali del 2012, nel corso dell’ultimo anno della Scuola dell’infanzia, il bambino “inizia ad interiorizzare le coordinate spazio-temporali e ad orientarsi nel mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei media, delle tecnologie”. Ci si aspetta dunque che raggiunga, tra gli altri, i seguenti traguardi di competenza:

Raggruppamento e classificazioni di oggetti;

Confronto e valutazione delle quantità;

Familiarizzazione con le strategie del contare;

Esecuzione di misurazioni. Nell’ambito della letto-scrittura il bambino, che” sperimenta rime, filastrocche e drammatizzazioni, inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra significanti e significati”, raggiunge delle competenze specifiche, tra cui:

Discriminazione visiva – riconosce grafemi ed altri segni grafici;

Discriminazione uditiva – discrimina i fonemi e li associa correttamente ai grafemi corrispondenti;

Associazione visivo-verbale nomina velocemente figure, oggetti e simboli;

Coordinazione oculo –manuale – integra abilità motorie e percezione visiva;

Abilità metafonologiche – riconosce ed elabora le caratteristiche fonologiche delle parole. Ai docenti curricolari spettano i compiti più delicati. Nello specifico possiamo distinguere tre diverse fasi di attuazione dei compiti dell’insegnante: la prevenzione, la segnalazione e la personalizzazione della didattica per gli alunni con DSA. In un’ottica di prevenzione durante le prime fasi degli apprendimenti scolastici, l’insegnante cura con attenzione

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l’acquisizione dei prerequisiti fondamentali e la stabilizzazione delle prime abilità relative alla scrittura, alla lettura e al calcolo, secondo quanto già specificato nelle Linee guida delegate al Decreto ministeriale 5669 del 2011. Gli alunni con Disturbo Specifico di apprendimento non rientrano nei casi di studenti affiancati dall’insegnante di sostegno scolastico individualizzato, secondo quanto previsto dalla legge-quadro 5 Febbraio 1992, n°104 per l’assistenza , integrazione sociale e i diritti delle persone diversamente abili. Ciò nonostante , in alcuni casi, specialmente se il DSA si presenta associato con altri disturbi clinici (casi di doppia diagnosi o “doppio codice”),insegnanti e familiari possono ravvisare la necessità di un insegnante specializzato che sia di sostegno alla classe. Compito dell’insegnante di sostegno in questi casi, quindi, riguarda sostanzialmente l’insegnamento e la promozione dell’utilizzazione di strumenti compensativi quali schemi, mappe, computer, videoscrittura, software didattici specifici ecc. PREREQUISITI : DSA E LATERALITA’ Tutti coloro che si occupano di insegnamento dovrebbero ricordare continuamente l’antico motto latino ”ludendodocere”,cioè” insegnare divertendo”. Se si riesce infatti a inserire l’aspetto del” gioco”(nel senso dell’”interesse”) eccitando cosi le motivazioni individuali e accendendo i cervelli, si riesce a moltiplicare in modo altissimo l’efficienza dell’informazione. Perché l’interessato“ ci sta”. E’stimolato, partecipa, ricorda e impara. Piero Angela La lateralità è un processo neurobiologico di affermazione e stabilizzazione dell’asimmetria fra la metà destra e quella sinistra del corpo umano e più specificatamente della parziale asimmetria funzionale dei due emisferi celebrali. In genere si stabilizza intorno ai 5 anni e si conclude intorno ai 12 anni, Disturbi della dominanza laterale nell’ambito scolastico riguardano:

Lettura e scrittura;

Scrittura dei numeri;

Numerazioni;

Incolonnamento;

Calcolo nelle operazioni;

Prestito e riporto. La strutturazione e la conoscenza di destra e sinistra (lateralità), rispetto a se stessi, agli altri e agli oggetti nello spazio, può essere consolidata nella Scuola Primaria attraverso esercizi e giochi in palestra. GIOCHI IN PALESTRA

La bella statuina,

Il gioco delle coppie

Andiamo a caccia…. di bambini;

Il gioco del palloncino;

Sopra e sotto;

Il gioco del cerchio. MISURE DISPENSATIVE All’alunno con DSA è garantito l’essere dispensato da alcune prestazioni non essenziali ai fini dei concetti da apprendere. Esse possono essere, a secondo della disciplina e del caso:

L’utilizzo contemporaneo dei quattro caratteri (stampatello maiuscolo, stampatello minuscolo, corsivo minuscolo, corsivo maiuscolo);

la lettura ad alta voce;

la scrittura sotto dettatura;

prendere appunti;

copiare dalla lavagna;

lo studio mnemonico delle tabelline;

lo studio della lingua straniera in forma scritta;

il rispetto della tempistica per la consegna dei compiti scritti;

la quantità dei compiti a casa; STRUMENTI COMPENSATIVI L’alunno con DSA può usufruire di strumenti compensativi che gli consentono di compensare le carenze funzionali determinate dal disturbo. Aiutandolo nella parte automatica della consegna, permettono all’alunno di concentrarsi sui compiti cognitivi oltre che avere importanti ripercussioni sulla velocità e sulla correttezza. A seconda della disciplina e del caso, possono essere:

tabella dell’alfabeto;

retta ordinata dei numeri;

tavola pitagorica;

linea del tempo;

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tabella delle misure e delle formule geometriche;

formulari, sintesi, schemi, mappe concettuali delle unità di apprendimento;

computer con programma di videoscrittura, correttore ortografico e sintesi vocale; stampante e scanner;

calcolatrice;

registratore e risorse audio (sintesi vocale, audiolibri, libri digitali);

software didattici specifici;

ausilio di esperti esterni qualificati. VALUTAZIONE

Predisporre verifiche scalari;

Programmare e concordare con l’alunno le verifiche;

Prevedere verifiche orali a compensazione di quelle scritte (soprattutto per la lingua straniera);

Valutare tenendo conto maggiormente del contenuto più che della forma;

Far usare strumenti e mediatori didattici nelle prove sia scritte sia orali;

Introdurre prove informatizzate. La Direttiva 27.12.2012 specifica che i BES comprendono un'area molto ampia e sono in essa compresi

Disabilità;

DSA e disturbi evolutivi specifici

Svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale Per BES la Direttiva intende "oltre ai DSA:

deficit del linguaggio delle abilità non verbali;

della coordinazione motoria;

dell'attenzione e dell'iperattività; che non possono essere certificati ai sensi della legge 104/92. I Bisogni evolutivi specifici possono essere determinati da diversi fattori:

Condizioni fisiche: malattie di vario genere acute e croniche, fragilità, lesioni, ecc.

Struttura corporea: mancanza di un arto, di una parte ella corteccia celebrale, ecc.

Funzioni corporee: Deficit visivi, motori, di memoria, attenzione, ecc.

Attività personali: scarse capacità di apprendimento, di applicazione delle conoscenze, di comunicazione, di pianificazioni delle azioni, di interazioni sociale, di autonomia, ecc.

Partecipazione sociale: difficoltà a rivestire i ruoli sociali all’interno della classe, a partecipare alle situazioni sociali più tipiche.

Fattori contestuali ambientali: famiglia problematica, situazione sociale difficile, cultura diversa, atteggiamenti ostili, ecc.

Fattori contestuali personali: scarsa autostima, reazioni emozionali eccessive, scarsa motivazione, comportamenti problematici, ecc.

Come spiegato dalla Direttiva, gli allievi con BES possono avvalersi di opportuni strumenti compensativi e di misure dispensative previste già dalla legge 170/2010; di ulteriori misure di supporto che tengano conto delle peculiarità del soggetto, come l’uso di una didattica individualizzata e personalizzata; di mezzi di apprendimento alternativi e tecnologie informatiche, dell’esonero delle lingue straniere. Circolare MIUR 06.03.2013 n°8 INDICAZIONI OPERATIVE la Direttiva fornisce indicazioni operative per la "politica dell'inclusione". Il termine “inclusione” si riferisce a tutti gli alunni , come garanzia diffusa e stabile di poter partecipare alla vita scolastica e di raggiungere il massimo possibile in termini di apprendimento e partecipazione sociale. La scuola inclusiva deve mettere in campo tutti i facilitatori possibili e rimuovere tutte le barriere all’apprendimento e alla partecipazione di tutti gli alunni. La scuola si attiva a nominare il GLI gruppo di lavoro per l'inclusione che svolge e supporta i seguenti compiti:

rilevazione BES nella scuola;

raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere;

focus - confronto sui casi con consulenza ai colleghi sulle strategie metodologiche di gestione delle classi;

rivelazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusione della scuola;

raccolta e coordinamento delle proposte formulate ( singoli docenti, consigli di classe, gruppi di lavoro);

elaborazione annuale dell'inclusività;

nomina di esperti esterni qualificati. Il gruppo analizzerà punti di forza e di debolezza per l'inclusione. DIDATTICA INCLUSIVA : INDICAZIONI OPERATIVE I sette punti chiave per una didattica inclusiva , suddivisi nelle tre sezioni sotto riportate, sono i seguenti: Sezione 1: Attivare i processi di apprendimento

1. La risorsa - compagni di classe;

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2. L’adattamento come strategia inclusiva; 3. Strategie logico-visive, mappe, schemi e aiuti visivi.

Sezione 2: Elaborare le informazioni e costruire l’apprendimento 4. Processi cognitivi e stili di apprendimento; 5. Metacognizione e metodo di studio; 6. Emozioni e variabili psicologiche nell’apprendimento.

Sezione 3 : Valutare gli esiti dell’apprendimento 7. Valutazione, verifica e feedback.

1 . RISORSA - COMPAGNI DI CLASSE I compagni di classe sono la risorsa più preziosa per attivare processi inclusivi. Fin dal primo giorno è necessario incentivare e lavorare su collaborazione, cooperazione e clima di classe. In particolare, sono da valorizzare le strategie di lavoro collaborativo in coppia e la didattica cooperativa in piccolo gruppo. Per gli alunni con BES, sono particolarmente efficaci il tutoring tra pari e la didattica laboratoriale, basata sulla partecipazione attiva degli studenti alla lezione. L’apprendimento non è mai un processo solitario, ma è profondamente influenzato dalle relazioni, dagli stimoli e dai contesti tra pari. Valorizzare la dimensione di gruppo è la strategia inclusiva più efficace per sviluppare anche negli alunni con BES la zona di sviluppo prossimale e realizzare i potenziali di apprendimento di ciascuno. 2 . ADATTAMENTO COME STRATEGIA INCLUSIVA L’adattamento è una dimensione molto ampia e complessa. Per valorizzare le differenze individuali, prima ancora di adattare le strategie e i materiali è necessario essere consapevoli e adattare i propri stili di comunicazione, le forme di lezione e gli spazi di apprendimento. Inoltre, adattare significa variare i materiali rispetto ai diversi livelli di abilità e ai diversi stili cognitivi presenti in classe. L’adattamento più funzionale è basato su materiali in grado di attivare molteplici canali di elaborazione delle informazioni e di facilitare l’accesso e l’elaborazione dei materiali, dando aiuti aggiuntivi e attività a difficoltà graduale. Per gli alunni con difficoltà linguistiche e cognitive, è utile semplificare il lessico, la sintassi e le richieste per l’esecuzione dell’attività, fino ad arrivare ai gradi più elevati dell’adattamento, che prevedono una progressiva riduzione della disciplina ai concetti fondamentali o la realizzazione di percorsi educativi individualizzati del tutto svincolati degli orientamenti disciplinari e fondati invece sulla partecipazione alle attività di classe e all’autonomia personale. 3. STRATEGIE LOGICHE-VISIVE, MAPPE, SCHEMI E AIUTI VISIVI La didattica tradizionale è spesso centrata sul solo codice testuale e orale. Per attivare dinamiche inclusive è fondamentale potenziare le strategie logico-visive, in particolare grazie all’uso di mappe mentali e mappe concettuali. Di grande aiuto per gli alunni con BES sono anche tutte le forme di schematizzazione e organizzazione anticipata della conoscenza e, in particolare, i diagrammi, le linee del tempo, le illustrazioni significative e le flashcard delle regole, cosi come la valorizzazione delle risorse iconografiche, degli indici testuali e dell’analisi delle fonti visive. 4. PROCESSI COGNITIVI E STILI DI APPRENDIMENTO Per l’elaborazione delle informazioni assume particolare rilievo il ruolo delle funzioni esecutive e dei processi cognitivi. Attenzione, memorizzazione, pianificazione e problemsolving consentono lo sviluppo di abilità psicologiche, comportamentali e operative necessarie all’elaborazione delle informazioni e alla costruzione dell’apprendimento. Allo stesso tempo, una didattica realmente inclusiva deve valorizzare i diversi stili cognitivi presenti in classe e le diverse forme di intelligenza, sia per quanto riguarda gli alunni, sia per quanto riguarda le forme di insegnamento. Non ci può essere valorizzazione delle differenze senza variabilità didattica. 5. METACOGNIZIONE E METODO DI STUDIO Sviluppare conoscenza e consapevolezza di ogni alunno rispetto ai suoi processi cognitivi è l’obiettivo trasversale a ogni attività didattica. L’insegnante agisce su quattro livelli di azione metacognitiva, per sviluppare strategie di autoregolazione e mediazione cognitiva ed emotiva e per strutturare un metodo di studio personalizzato ed efficace, spesso carente negli alunni con difficoltà. 6. EMOZIONI E VARIABILI PSICOLOGICHE NELL’APPRENDIMENTO Le emozioni giocano un ruolo fondamentale nell’apprendimento e nella partecipazione. E’ centrale sviluppare una positiva immagine di sé, buoni livelli di autostima e autoefficacia e un positivo stile di attribuzione interno. La motivazione ad apprendere è fortemente influenzata da questi fattori, cosi come dalle emozioni relative all’appartenenza al gruppo di pari e al gruppo classe, che deve sviluppare capacità di resilienza per affrontare le sfide quotidiane che la prospettiva inclusiva mette in campo. E’ quindi necessaria un’azione educativa e didattica specifica per la gestione delle emozioni e dell’affettività, in grado di agire sui processi metacognitivi di controllo più elevati e sulla costruzione di un’immagine di sé positiva. 7.VALUTAZIONE, VERIFICA E FEEDBACK In una prospettiva inclusiva è necessario che la valutazione non solo assuma carattere costantemente formativo, ma sia una valutazione utile per l’apprendimento, capace di supportare il singolo alunno nel processo didattico e di generare

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un feedback costante per l’insegnante stesso rispetto ai propri processi di insegnamento. Allo stesso tempo, le forme di verifica devono essere coerenti con la prospettiva inclusiva, valorizzando la personalizzazione delle forme di verifica nella formulazione delle richieste e nelle forme di elaborazione da parte dell’alunno. Inoltre, è da tenere in considerazione l’adozione di misure compensative e dispensative cosi come previste dalla normativa, non limitandole al solo atto burocratico, ma dando pieno valore didattico alla flessibilità e alla diversità delle forme di elaborazione del pensiero. La valutazione deve sviluppare processi metacognitivi nell’alunno: pertanto, il feedback dovrà essere continuo, formativo e motivante, e non punitivo o censorio. Allo stesso tempo, in una prospettiva che parte dalla valorizzazione del sistema classe come comunità apprendente, la valutazione non può essere solamente individuale ed etero-diretta (da insegnante ad alunno), ma deve essere capace di svilupparsi in autovalutazione individuale e tra pari. STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE

Valorizzare nella didattica linguaggi comunicativi altri dal codice scritto ( linguaggio iconografico, parlato), utilizzando mediatori didattici quali immagini, disegni e riepiloghi a voce;

Utilizzare schemi e mappe concettuali;

Insegnare l’uso di dispositivi extratestuali per lo studio ( titolo, paragrafi ,immagini);

Promuover inferenze, integrazioni e collegamenti tra le conoscenze e le discipline;

Dividere gli obiettivi di un compito in “sotto obiettivi”;

Offrire anticipatamente schemi grafici relativi all’argomento di studio, per orientare l’alunno nella discriminazione delle informazioni essenziali;

Privilegiare l’apprendimento dall’esperienza e la didattica laboratoriale;

Promuovere processi metacognitivi per sollecitare nell’alunno l’autocontrollo e l’autovalutazione dei propri processi di apprendimento;

Incentivare la didattica di piccolo gruppo e il tutoraggio tra i pari;

Promuovere l’apprendimento collaborativo;

Promuovere l'ausilio di esperti esterni qualificati.

AZIONE PER MIGLIORARE IL METODO DI STUDIO

“IMPARARE AD IMPARARE”

Migliorare la performance di studio degli alunni

Dopo un’approfondita analisi e un attento esame dei risultati di valutazione interna (Team docenti) ed esterna (Prove INVALSI), il Collegio dei Docenti ha posto come obiettivo quello di migliorare il metodo di

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studio degli alunni, ( 4 e 5 Primaria e 1,2, 3 scuola Secondaria I° Grado)al fine di raggiungere il successo formativo. Questa Azione del Piano di Miglioramento è offerta agli alunni che mostrano difficoltà nell’organizzazione dello studio e nell’utilizzo di un’efficace strategia di lavoro, per la mancanza di un proficuo metodo di studio che risulta essere una delle concause e/o conseguenza di situazioni di disagio scolastico e di conseguente dispersione. I Consigli di Classe segnalano le difficoltà riscontrate a partire già dai primi testi di Ingresso nelle varie discipline e adottano, per gli alunni in difficoltà, questa Azione del PDM. L’attività si articola in due fasi: la prima propedeutica, in cui si lavora principalmente sulla motivazione, sulla consapevolezza del proprio stile di apprendimento, sul controllo emotivo; la seconda operativa, in cui si attivano tutte le strategie per migliorare la memorizzazione e per favorire l’elaborazione dei contenuti programmati nelle diverse discipline. In coerenza con quanto stabilito nel PTOF si sente, peraltro, l’esigenza di affrontare iltemadel successo scolastico non solo in termini di efficienza, ma nell’ottica di migliorare l’efficacia della scuola, cioè la sua capacità di rispondere alla domanda dei suoi utenti: alunni, famiglie, sistema sociale.Un buon metodo di studio, costituisce una forte motivazione all’apprendimento poiché permette di comprendere gli errori, di organizzare recuperi, di capire che studiare non significa memorizzare, ma compiere una serie complessa e diversificata di operazioni fino a costruirsi una personale “strategia” di azione. COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA IMPARARE AD IMPARARE:

acquisire un efficace metodo di studio. AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE:

incrementare la capacità di autocontrollarsi;

essere puntuali e ordinati nell’esecuzione dei compiti. COMUNICARE:

migliorare lo sviluppo delle attività espressive sia orali che scritte, puntando all’uso del lessico specifico di ciascuna disciplina;

ascoltare in classe;

studiare a scuola nei momenti liberi; al mattino dopo colazione. FINALITA’

1) Far percorrere agli alunni un itinerario di apprendimento consapevole di autoapprendimento. 2) Indirizzare i docenti a realizzare interventi mirati a sostenere gli alunni nella loro applicazione nello studio; 3) valorizzare la loro professionalità docente attraverso il ripensamento delle proprie strategie educative.

OBIETTIVI

Motivazione all’apprendimento (comprendere gli errori, organizzare recuperi, capire che studiare non significa memorizzare, ma compiere una serie complessa e diversificata di operazioni);

costruirsi una personale “strategia” di azione;

Sviluppare una capacità cognitiva per le competenze del life long learning;

Orientarsi tra scelte diverse.

Modalità operative

4) Predisporre in ogni Consiglio di classe una pista di lavoro relativa al Metodo di studio strutturata in azioni finalizzate ad attuare tecniche per acquisire le competenze necessarie per una consapevole pianificazione di un metodo di lavoro personale;

Guidare gli alunni alla ricerca di un metodo che li porta a studiare, a sapere, a saper fare, a saper essere;

Sviluppare una capacità cognitiva che permetta loro di raggiungere delle competenze spendibili in ogni campo per l’intero arco di vita;

Aiutare gli alunni a essere consapevoli delle loro attitudini, a orientarsi eventualmente verso scelte diverse.

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COMPETENZA

Acquisire un metodo di studio “spendibile” in tutti i campi disciplinari.

PRIORITÀ

Nel razionalizzare i risultati dell’autovalutazione descritti nel RAV sono stati individuati le seguenti

priorità:

1. Usare in modo appropriato gli strumenti di lavoro(diario, libri, quaderni,….);

2. Acquisire gli strumenti per essere autonomi nello studio;

3. Acquisire strategie metodologiche e didattiche per “Imparare ad Imparare”;

4. Migliorare gli esiti rispetto all’anno precedente delle prove INVALSI;

5. Migliorare rispetto all’anno precedente i risultati degli esiti finali.

Relazione tra linea strategica dei Piano e le Fasi

Il lavoro dello studente richiede una serie di abilità specifiche, distribuite su una gamma molto estesa da capacità

“pratiche”, come il saper tenere n diario od organizzare efficacemente il proprio quaderno, saper studiare un libro di

testo prendendo appunti. Che si tratti di “modi di fare” o di “modi di pensare”, si sottolinea comunque il carattere

operativo di queste abilità: si tratta infatti in ogni caso di capacità che permettono allo studente di far fronte in modo

positivo ai compiti che la scuola inevitabilmente richiede. Queste abilità diventano per cui non solo necessarie, ma

anche indispensabili. Il mancato sviluppo di queste abilità di carattere trasversale, che attraversano il curricolo, viene

spostata all’interno, cioè verso il livello scolastico precedente: accade così che, particolarmente negli stadi di

passaggio da un ordine di scuola a quello superiore, si lamenti la scarsa produttività del livello immediatamente

precedente.

Step by step per l’acquisizione del metodo di studio

Analisi della situazione Finalità Soggetti coinvolti

Individuare le criticità;

organizzare conseguenti

strategie procedurali.

Costruire un ottimale rapporto

docente/alunno e alunno

gruppo classe;

Saper utilizzare il diario e tutto il

materiale scolastico;

motivare allo studio e attivare

procedure di lavoro volte a

facilitare l’acquisizione di un

efficiente metodo si studio;

acquisire la capacità di

correzione e autovalutazione.

Docenti, alunni e famiglie.

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PISTA DI LAVORO N°1

ATTIVITA’ CLASSE DESTINATA CADENZA TEMPORALE

Uso del diario, dei quaderni, dei libri

e dei materiali scolastici;

conoscenza degli strumenti e loro

utilizzo.

4^ - 5^ Primaria

1^-2^-3^ Secondaria I° Grado

Intero anno scolastico con controllo

e verifiche periodiche da parte del

team docenti e team Miglioramento

1. Linee strategiche operative per l’uso appropriato degli strumenti di lavoro 1) Attività: approccio al diario, ai libri, al quaderno, ecc.;

Competenza: l’alunno individua la pagina del diari che gli serve per il lavoro di studio; sa usare lo spazio nei quaderni e sceglie correttamente i libri di testo che gli servono per il giorno; .

2) Attività: uso del diario, dei libri e dei quaderni.

Competenza: legge il diario, decodifica il messaggio, esegue quanto indicato, individua il mese e il giorno,

barra il giorno a cui è riferita la pagina; comincia ad utilizzare il quaderno come approfondimento delle

discipline; organizza lo studio nei diversi libri di testo.

.

3) Attività: lettura e decodificazione dell’orario settimanale, dei quaderni e dei libri di testo.

Competenza: legge l’orario e lo decodifica; ha cura la preparazione temporale degli attrezzi di lavoro.

Strategia/metodo: osservazione del diario per capire com’è strutturato: fare esempi pratici di utilizzo (avviso,

compito, nota); attività per un adeguato uso del quaderno nell’esecuzioni dei lavori riferito alle singole

discipline; individuazione delle varie parti del libro e suoi usi.

PISTA DI LAVORO N°2

ATTIVITA’ CLASSE DESTINATA CADENZA TEMPORALE

Acquisizione del metodo di studio. 4^ - 5^ Primaria

1^- 2^-3^ Secondaria I° Grado

Intero anno scolastico con controlli

e verifiche

periodiche da parte del team

docenti e team Miglioramento

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2. Linee strategiche operative per l’acquisizione del metodo di studio 1) Attività:Ordinare il piano di lavoro prima di studiare: fornirsi di tutti gli strumenti, libri, quaderni necessari

per lo studio delle discipline del giorno; 2) Competenza: capacità di utilizzare tutti gli strumenti di lavoro in modo consapevole;

3) Attività: Distribuzione del carico settimanale, stabilendo la quantità di materiale da studiare; legge il diario,

decodifica il messaggio, esegue quanto indicato, individua il mese e il giorno, barra il giorno a cui è riferita la pagina; comincia ad utilizzare il quaderno come approfondimento delle discipline; organizza lo studio nei diversi libri di testo.

4) Competenza:pianifica settimanalmente lo studio delle diverse discipline;

5) Attività: Utilizzare la tecnica del ripasso per conseguire l’assimilazione autentica; 6) Competenza: esporre oralmente con parole proprie, ad alta voce, con lessico chiaro e semplice, specifico e

tecnico per ciascun ambito disciplinare. Strategia/metodo: Individuare l’argomento generale comprendendone il testo specifico e i diversi temi, Usare il vocabolario per ogni termine poco chiaro; evidenziare e sottolineare le parole o le frasi chiave.

PISTA DI LAVORO N°3

ATTIVITA’ CLASSE DESTINATA CADENZA TEMPORALE

Riconoscere e selezionare le

informazioni;

Saper prendere appunti.

5^ Primaria

1^- 2^-3^ Secondaria I° Grado

Intero anno scolastico con controlli

e verifiche

periodiche da parte del team

docenti e team Miglioramento

4. Linee strategiche operative per “imparare ad imparare” a prendere appunti 1 Attività: ascoltare e mantenere alta l’attenzione, leggere e sottolineare; 2 Competenza: ordinare e schedare gli appunti cogliendo le idee più importanti e fare i collegamenti

necessari;

3 Attività:riconoscere i simboli e le abbreviazioni delle discipline; 4 Competenza:saperli utilizzarli in contesti diversi;

5 Attività:rappresentazioni grafiche diverse degli appunti presi o contenuti studiati; 6 Competenza: rielaborare in modo personale i contenuti degli appunti presi.

Strategia/metodo: uso appropriato degli spazi del foglio per gli appunti; grafia leggibile e ordinata, linguaggio semplice; revisione e organizzazione degli stessi attraverso lo sviluppo coeso delle idee.

PISTA DI LAVORO N°4

ATTIVITA’ CLASSE DESTINATA CADENZA TEMPORALE

Comportamento degli alunni in

classe in merito al metodo di

studio

5^ Primaria

1^- 2^-3^ Secondaria I° Grado

Intero anno scolastico con controlli

e verifiche

periodiche da parte del team

docenti e team Miglioramento

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5. Linee strategiche operative per un comportamento idoneo all’acquisizione

del metodo di studio

1. Attività: stare attenti alle spiegazioni; ascoltare i compagniche vengono interrogati; 2. Competenza: mantenere un atteggiamento serio che permetta la comprensione delle

informazioni;

3. Attività:richiedere spiegazioni quando non si comprendono le lezioni; 4. Competenza:decifrare i messaggi ricevuti e ritenerli appropriati o meno;

5. Attività: ricerca guidate o da soli, di materiali ; 6. Competenza: rielaborazione e approfondimenti degli stessi.

Strategia/metodo: scelte e uso appropriato delle informazioni; utilizzo e scelta adeguata delle fonti, dei testi.

Il monitoraggio e i risultati Per quanto riguarda il monitoraggio, tutte le risorse interessate lo effettueranno attraverso incontri periodici per rilevare e verificare procedure, strategie, l’efficacia delle azioni intraprese o proporre eventuali aggiustamenti in corso d’opera Il monitoraggio di immediata consultazione dei risultati deve essere organizzato in modo tale da verificare l’efficacia delle azioni messe in campo tenendo conto di eventuali problemi che possano emergere durante lo svolgimento delle azioni. Il riesame e il miglioramento La valutazione intermedia negli incontri con i gruppi, riveste un ruolo fondamentale poiché deve essere adoperata per analizzare se gli interventi proposti sono congruenti con i risultati attesi, apportando un proficuo contributo al miglioramento generale della performance degli alunni. In caso contrario sarà opportuno riflettere sulle strategie adoperate e sui risultati ottenuti. Bisognerà condividere con il gruppo di lavoro e il team di miglioramento le criticità emerse e trovare soluzioni alternative. La diffusione delle attività e dei risultati raggiunti avverrà all’interno, dei consigli di classe, delle riunioni di dipartimento, del Collegio docenti, con l’eventuale pubblicazione sul sito della scuola.

AZIONE PER LA FORMAZIONE DEL PERSONALE

La formazione in servizio “obbligatoria, permanente e strutturale” è connessa alla funzione docente e rappresenta un fattore decisivo per la qualificazione di ogni sistema educativo e per la crescita professionale di chi in esso opera. Nel nostro Istituto si è scelto di offrire opportunità formative per tutti i docenti e per tutti gli operatori scolastici; è una responsabilità dirigenziale prioritaria e nella “vision” di una scuola come Koinè che studia, si inserisce l’incremento della formazione.

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Sulla base del combinato disposto della normativa vigente sulla formazione in servizio e della circolare prot. n.35 del 7-01-2016, il piano triennale per la formazione del personale è organizzato per tutti i docenti su delibera del collegio dei docenti n.13 del 27-11-2015. Il MIUR incentiva la libera iniziativa dei docenti per migliorare la qualità dell’insegnamento, la scuola pone in essere un Piano con azioni pertinenti e utili ai vari ordini di scuola che fanno parte dell’I.C.

ANNO SCOLASTICO AZIONI FORMATIVE

2018/2019

Innovazione didattica e metodologica attraverso le tecnologie digitali . Potenziamento delle competenze di base con particolare riferimento alla lettura, comprensione, competenze logico-argomentative, competenze matematiche degli studenti. Inclusione e integrazione- B.E.S., competenze di cittadinanza globali, educazione interculturale, comunicazione, competenze digitali, didattica e programmazione per competenze.

Per il piano saranno utilizzati i fondi per il funzionamento nonché le risorse PON-FSE e altri finanziamenti MIUR come quelli previsti dall’ex legge 440.

PROGETTAZIONE CURRICOLARE , EXTRACURRICOLARE

La proposta progettuale dell’anno in corso, descritta in modo dettagliato nella scheda

allegata, prevede che le attività didattiche siano orientate al recupero del patrimonio

culturale, artistico e naturalistico del territorio, con la finalità di garantire ad ogni singolo

alunno la formazione integrale e unitaria della personalità, quindi, l’esercizio di una

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cittadinanza attiva e consapevole.

Si è convenuto di convogliare le relative attività didattiche in un unico progetto dal titolo

“Noi…cittadini del mondo” da declinare nei tre settori formativi in modo traversale a tutte

le discipline.


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