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AMORE A DISTANZA… lettere ai tempi del Covid
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PREFAZIONE
‘’Amore a distanza’’ è una raccolta di lettere d’amore scritte dagli
alunni della classe 3^E indirizzo scientifico del liceo ‘’E. Pascal’’ di
Pompei durante il periodo di didattica a distanza.
Le lettere presentano riferimenti agli autori studiati quest’anno
come Dante, Petrarca, ma anche Catullo…
Nella raccolta vengono introdotte lettere che trattano diversi
aspetti dell’amore, in alcune si ha una concezione positiva in cui vi
è uno scatenarsi delle passioni, mentre in altre una negativa dove
l’amore viene concepito come una forma di sofferenza.
Il registro utilizzato è piuttosto vario, ma non estremamente
complicato; la lettura risulta quindi scorrevole e piacevole.
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Ricordo il giorno in cui ci siamo incontrati come se fosse ieri. Non mi sembra
essere mai esistita prima di quell’attimo: in nessun altro momento mi sento tanto
me stessa come quando siamo insieme, come se vivessi in funzione di qualcosa
che risiede in te. Qualcosa che ho conosciuto nell’istante stesso in cui i nostri
sguardi si sono incrociati, e il tuo viso è diventato l’unico che potessi vedere in
mezzo alla folla, luminoso e rincuorante come un faro in mezzo al mare. Amore,
che subito si attacca al cuore fragile, perché mi sorprendo se arsi
immediatamente? Se parlo a stento e arrossisco anche solo a guardarti? Tu, che
appari così perfetto e ineguagliabile, come qualcosa che non appartiene a
questo mondo. Al solo pensare a te ciò che vedo sembra assumere colori più
brillanti, la natura esalta la propria bellezza, ogni suono diventa musica; mi
sembra perfino arrogante immaginare noi due insieme: sei le alte montagne che
un pittore, per disegnare, deve ammirare dalla valle, la forma che i credenti
vanno a cercare su un panno a Roma.
Meravigliosamente, dolci, eppure dolorosi pensieri mi attanagliano giorno e
notte: come un pittore costantemente rivolge le proprie attenzioni al soggetto
che dipinge, così il pensiero di te occupa ogni istante la mia mente, senza
lasciarmi la tregua del sonno. Si può chiamare questo amore? Questa sorta di
ricerca, di venerazione, che porta con sé infinita sofferenza? Mi sembra simile a
una divinità chi ha il privilegio starti costantemente vicino, poter sentire la tua
risata, e soffro sapendo di non poter essere io a starti accanto così. Ti amo e ti
odio per tutto questo, per il mio vano tormento che non sembra trovare pace
neanche un attimo: non c’è compagnia in cui possa rifugiarmi, né un angolo o
una strada nella città dove Amore non mi raggiunga, ragionando con me, ed io
con lui. E più tento di combatterlo più diventa forte, perché la malinconia che
provo non è generata che dal desiderio di scoprire ciò che potrebbe essere
chiamarci “noi”, passare le ore guardandoci negli occhi e tentare di dare insieme
un senso a questo susseguirsi di albe e tramonti che per noi ben presto finirà.
Questa voce sbigottita e debole esce piangendo dal mio cuore, ragionando
insieme all’anima di quel che provo; confortala o mettila a tacere per sempre!
Tua, Livia
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Con te è un continuo ODI ET AMO. Forse Catullo aveva colto la vera essenza
dell’amore, che non ne è solo una, ma due. Sono facce opposte di una stessa
medaglia, si attraggono ed è per questo che si completano; non c’è l’una senza
l’altra, proprio come me e te. Siamo diversi, tanto diversi: tu impulsivo e orgoglioso
io più razionale e pacata e ciò è causa di tanti litigi ma in fondo è dalla contesa che
nascono le cose migliori. Quando litighiamo il mio “odi et amo” nei tuoi confronti è
più forte delle altre volte: ti amo così tanto che non riesco a non fissare il telefono
con occhi infuocati ma non sento nient’altro che la voglia di abbracciarti e ciò mi fa
arrabbiare ancora di più perché mentre ti odio, io vorrei solo stare tra le tue braccia.
Per Dante forse fu facile giudicare Paolo e Francesca tuttavia io mi limito a
comprenderli. Non che reputi giusto il loro comportamento ma credo che per
quanto ci si possa ostinare ad agire nel migliore dei modi, l’amore avrà sempre la
meglio, ci rende deboli, vulnerabili. Tu mi rendi vulnerabile, o meglio, ciò che provo
per te mi rende vulnerabile e per quanto io mi sforzi di farmi scivolare addosso tutte
quelle piccolezze al contrario restano indelebili. Tu sei il mio primo amore, quello
per cui ho mostrato i miei sentimenti a viso aperto, d’altronde è impossibile tentare
di nasconderli, occhi mente e cuore sono tutti proiettati verso te. Da questo
periodo ho capito tante, tante cose e sono arrivata alla conclusione che si ha
sempre la mancanza di qualcosa o qualcuno che non siamo in grado di sostituire.
Mi spiego meglio: la mancanza di qualcuno ti fa capire quanto quella persona sia
insostituibile. Tu, per me, sei INSOSTITUIBILE e seppure io tentassi di trovare un
rimpiazzo sarebbero tutte delle brutte copie dell’originale. Non voglio un altro
amore, voglio il tuo di amore, il primo e unico che mi ha scavata dentro fino a
toccare le mie fragilità, e le ha accettate, senza migliorarle o abbatterle ma le ha
capite e ha amato anche loro. Non sono come la perfetta Beatrice di Dante, non
sono bella come Laura di Petrarca, al contrario sono stracolma di difetti, spesso
sbaglio proprio con le persone a cui tengo di più ma nonostante tutto ciò è
sorprendente vedere come tu non vada mai via. Tu ci sei sempre, per qualsiasi cosa,
a qualsiasi ora e in qualsiasi momento e io non posso fare altro che ringraziarti per
tutto ciò: grazie per regalarmi e farmi scoprire emozioni uniche ogni giorno, grazie
per rendere le mie giornate migliori, grazie di aver scelto me e di guardarmi con
quello sguardo come a dire: “per me sei perfetta così” perché io mi ci sento
davvero, nonostante ancora oggi non capisca cosa tu ci possa trovare di così tanto
speciale in me, ed infine grazie per rendermi felice e spensierata perché come ci
riesci tu, nessuno è in grado.
Tua, esse.
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Amore mio, questa quarantena mi distrugge. Stare lontana da te tutti questi
giorni mi fa sentire un vuoto interiore che si può colmare solo con i tuoi baci e le
tue carezze. Tutto questo tempo passato senza te mi ha fatto capire quanto la
tua presenza mi renda felice, ricordi quando ci promettemmo di vivere la nostra
relazione come quella di Catullo e Lesbia cogliendo l’attimo e vivendo insieme
tutte le bellezze che la vita ci offre? Beh, ogni momento passato insieme
l’abbiamo sempre vissuto alla grande, dalle semplici giornate trascorse insieme
in giro per la città ai nostri tanti viaggi in giro per il mondo. Sai qual è il mio
preferito? Sicuramente ti aspetterai Parigi, la città dell’amore, ma in realtà il
viaggio che più mi sta a cuore è quello a Londra perché è proprio lì che ci siamo
conosciuti. Sin da subito, nonostante la poca confidenza, mi sei sembrato
diverso dagli altri: simpatico, gentile e intelligente, ma soprattutto un buon
amico. Ovviamente tra di noi non mancano le discussioni, è proprio in quei
momenti che mi sembra di odiarti talmente tanto da non sopportarti, ma
quest’odio è relativo al grande sentimento che provo per te; sì, proprio come un
‘’odi et amo’’ di Catullo, in quei momenti, nonostante l’odio sia talmente grande,
l’amore, con la sua forza, riesce a sovrastarlo tenendomi legata a te. Non ti ho
mai detto quanto i luoghi dove siamo stati insieme abbiano un grande valore per
me, come Petrarca…per esempio, la spiaggia di Agropoli, il luogo del nostro
primo bacio, una semplice spiaggia che per me ha un grande valore: quando
sono da sola mi fermo lì a pensare alle risate, ai baci e agli abbracci che ci siamo
scambiati lì e quanto tutto ciò che ci stava attorno fosse insignificante, perché
eravamo solamente io e te, isolati da tutto e tutti. È proprio in questi momenti
che mi manca la tua presenza al mio fianco, mi mancano quegli abbracci in grado
di rimettere a posto qualsiasi cosa, mi manca il tuo sguardo che mi dà tanta
sicurezza e i tuoi sorrisi che mi trasmettono sempre felicità; ma una cosa è certa,
non manchi al mio cuore perché il mio cuore è lì che batte insieme al tuo e
solamente al termine di questa quarantena, quando ci rivedremo, correrò di
nuovo tra le tue braccia per sentirmi finalmente serena e al sicuro.
Mi manchi, la tua ‘’piccolina’’. ♥️
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Dolce amor mio, ti scrivo queste umili e semplici parole per cercare di dichiararti
il profondo amore che come un tiranno si è impossessato del mio cuore e della
mia ragione, sin da quando i miei occhi spenti, specchio di un animo inaridito e
incapace di provare emozioni vere, hanno incrociato i tuoi occhi lucenti, riflesso
della vitalità e della spontaneità tipica di chi vive il fior della gioventù. Sono
attanagliato dall’incontenibile desiderio di rivedere il tuo dolce viso dal colore di
perla, di passar le mie dita tra i tuoi riccioli che si dipanano come morbide onde
in un dorato mar e di poter udire il suono della tua voce, che come una melodia
rasserena il mio cuore. E ancora, vorrei che il tuo profumo mi inebriasse e che le
tue labbra color corallo mi strappassero mille baci, e poi altri cento, e poi altri
mille ancora, senza curarci di chi è invidioso del nostro amor. Se potessi
esprimere, infine, ancora un ultimo desiderio vorrei che il giorno in cui potremo
ricongiungerci, termine come sai a noi vicino, non finesse mai e vorrei poter così
sugellare la nostra unione con una promessa d’amore eterno. Nella speranza che
questo giorno possa arrivare presto, ti dedico intanto questa lettera cosicché tu
possa sentirmi vicino al tuo cuore, in quanto nonostante la distanza fisica che ci
divide, le nostre anime sono e saranno per sempre unite.
Dal tuo amato
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Ad una persona davvero speciale.
Ti scrivo perché non ti ho mai detto quanto tu sia importante per me. Forse non
mi crederai ma TI AMO.
Eccole, le due parole più famose del mondo, le più commoventi, le più dolci, che
però non bastano ad esprimere cosa provo.
Ti amo, ti ho sempre amato, dal primo momento in cui ti ho visto, ho mentito a
me stessa per tutto questo tempo.
Ti ringrazio per non aver mai mollata, per esserci sempre stato anche quando ti
ho chiamato “assillante”, “noioso”, quando ti ho ignorato per settimane perché
volevo provare a me stessa che tu non significavi nulla per me. Perché l’ho fatto?
Me lo chiedo anch’io. Forse volevo scappare dai miei sentimenti, forse avevo
semplicemente paura. Paura di perderti, di rovinare la nostra amicizia, di
rimanere delusa per l’ennesima volta; paura che tutto sarebbe finito.
Ti ringrazio per non esserti mai arreso, per avermi aiutata quando gli altri non lo
hanno fatto, per aver custodito i miei segreti, per essere stato con me quando
mi sentivo sola, per avermi fatta ridere quando mi sentivo triste.
So che provi lo stesso per me e so di averti fatto soffrire innumerevoli volte,
quando ignoravo i tuoi messaggi per giorni o quando non venivo a quelle stupide
feste solo per non passare la serata con te. Ti ho fatto soffrire e mi dispiace.
Te lo ripeto: ti amo. Ogni giorno, quando sento il telefono vibrare, spero che sia
un tuo messaggio, inizio a sentire quelle famose “farfalle nello stomaco”.
Quando non ci sei, quando non mi scrivi, provo una sensazione di vuoto, come
se mi mancasse qualcosa. Manchi tu, il pezzo fondamentale del puzzle, quel
pezzo che completa la mia vita, la persona alla quale confido tutto, il mio primo
pensiero al mattino e il mio ultimo pensiero la notte.
- Kafka, che è sicuramente più bravo di me con le parole, scrisse: “per qualche
motivo che ignoro, mi piaci moltissimo. Molto, niente di irragionevole, direi quel
poco che basta a far sì che di notte, da sola, mi svegli e, non riuscendo a
riaddormentarci, inizi a sognarti.” Questo è quello che provo.
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A volte cerco ti trovare dei difetti in te, dei motivi per cui non dovrei amarti, ma
non ci riesco. Sei così dolce e premuroso, sei un po' geloso anche se vorresti
nasconderlo, sei la persona che mi conosce meglio, che mi apprezza per quello
che sono e non vuole cambiarmi, che ama i miei pregi e i miei difetti. Sei una
persona speciale, ti contraddistingui dagli altri per la tua spontanea e naturale
ironia, per la tua simpatia, per il tuo modo di vedere sempre il lato positivo delle
cose, di vedere sempre il bicchiere mezzo pieno. Con la tua gioia riesci a
contagiare, travolgere le persone, a renderle migliori.
So che il futuro sarà complicato, oserei dire che sarà una follia, ma per amore
vale sempre la pena di fare follie, di commettere sbagli.
Comunque vada sappi che avrai sempre un posto speciale nel mio cuore.
- La tua “bella”.♥️
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Caro Tommy,
Non ho mai scritto una lettera d’amore e non ho idea di come si faccia, ma ci provo.
È passato esattamente un anno, 365 giorni e 31536000 secondi dal nostro primo
incontro e mi chiedo cos’è l’amore.
È un “ti amo ” ? , un “bacio”?, un “abbraccio” ? . Ho visto molti film e letto molti libri
e in tutti si dice che l’amore è stare l’uno con l’altro. L’amore è quella cosa che se
anche siamo lontani ci amiamo lo stesso.
Per me l’amore è come una calamita, quando si avvicina a un materiale
ferromagnetico una forza magnetica attrattiva agisce tra i due corpi. Vengono
attratti da una stessa forza ed è questo legame che sento quando sono con te.
Non sono una ragazza romantica e lo sai, è difficile aprirmi con qualcuno ma con te
è diverso.
Il nostro primo incontro, come dimenticarlo. Io ero al mare con la mia amica e
stavamo facendo una passeggiata vicino la riva, avevo la maglietta in mano ma mi
sono distratta cosi vola in acqua poiché c’era molto vento. Dovevamo tornare a
casa perciò non potevo ribagnarmi, così ho cercato in tutti i modi di prenderla ma
non ci sono riuscita. Stavo quasi per arrendermi quando dall’acqua esci tu e mi dai
la maglietta. Dal primo giorno non ti ho mai dimenticato e quelle farfalle nello
stomaco non erano per l’ansia o per paura ma perché non avevo mai sentito quel
sentimento. Le sento ancora ogni volta che sto con te ma non è un dolore anzi è
piacevole perché vuol dire che non mi sto allontanando da te. Dopo tanti giorni sei
diventato la mia notifica preferita.
Sei così perfettamente imperfetto ed è per questo che ti amo tanto. Con te sono
felice.
L’amore perciò non è dirsi sempre “ti amo” ma l’amore per me è scherzare,
raccontarsi di tutto, ridere insieme, trovare ogni difetto e accettarlo. L’amore è
esserci, non andare via.
Non ti ho mai detto queste cose e non so se per te sono sciocchezze ma per me i
piccoli particolari sono importanti. Rileggo sempre le nostre conversazioni, rivedo
le nostre foto e i nostri video e mi scappa sempre un sorriso, mi ripeto sempre se è
un sogno perché è così bello e non voglio che finisca.
La mia mano scrive velocemente queste parole, senza fermarsi, poiché non sto
pensando a cosa scrivere ma sto pensando a te. Buon primo anno a noi!
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Caro amore mio,
la distanza non è facile, e spesso crea delle difficoltà, come è successo a molti
innamorati che per via della distanza obbligatoria dovuta a questo virus, che sta
uccidendo milioni di persone, tenendole lontane dai propri cari e lasciandole
morire sole, non si sono potuti incontrare facendo spegnere la fiamma del loro
amore che ardeva in precedenza. Noi non abbiamo risentito di queste difficoltà
perché il nostro è un amore catulliano, puro e spontaneo, che possiede una forza
devastante slegata da ogni forma di ragionamento logico. Ora che ci stiamo
avvicinando al ritorno alla “normalità” e potremo quindi stare insieme di nuovo,
sono sicuro che la nostra passione si rafforzerà ulteriormente. Aspetto con ansia
il momento in cui potrò riabbracciarti e sentire il profumo dei tuoi capelli, in cui
potrò nuovamente chiacchierare con te tornando a sentire il dolce suono della
tua voce perdendomi nei tuoi profondi e lucenti occhi e non guardandoti da
dietro uno schermo. Gioisco al sol pensiero di poter rivedere il tuo sorriso che è
ciò che mi rende felice e mi fa innamorare sempre di più allontanando ogni forma
di gelosia e di tradimento, rafforzando il sentimento speciale che ci unisce.
Mi manchi, non vedo l’ora di poterti rincontrare.
A presto, il tuo amato.
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“dammi mille baci, poi altri 100, poi altri 1000, poi ancora 100, poi senza
fermarti...”,
Cara nonna, so che sorriderai quando leggerai questa mia lettera, ma credimi,
quando ho letto e riletto questi versi molto belli di Catullo, ho pensato a te, ai
tuoi occhi e alle tue risate. Lo so, ti stai emozionando, ma è così. Innanzitutto a
te Catullo piaceva tanto, come ti piacevano molti scrittori e poeti che mi invitavi
a leggere e a studiare. – “ Alessandro, mi dicevi, devi leggere e devi farlo a voce
alta, perché così ti rimangono dentro le parole”...Io l’ho fatto con Catullo, nonna
mia, e avevi ragione, le parole mi sono rimaste dentro ed ho pensato a te. Mi
piacerebbe poterti dare ancora tanti baci, anche quelli che poi non ti ho dato più,
perché sono diventato più grande e meno carnale, e poi perché ad un certo
punto non abbiamo avuto più tempo. Però ho imparato a farti ridere: ti ricordi
quanti scherzi ti facevo per il piacere di farti ridere? Io ti raccontavo storie strane,
e tu facevi finta di crederci, poi ridevi. Altre volte ti descrivevo pranzi assurdi di
mamma, così tu eri contenta di cucinarmi le cose che mi piacevano tanto.
Effettivamente come cucinavi tu, nessuno lo fa ora. Quell’ultimo boccone che,
anche da grande, dovevo mangiare per te, nonna oggi lo mangerei tante volte,
pur di averti ancora qua.
Mi hai dato tanto amore e tanto tempo, ma anche io l’ho fatto con te. Certo, ti
ho fatto anche un pochino arrabbiare, quando non leggevo abbastanza, quando
avevo una scrittura impossibile, ma so che tu mi hai sempre dato consigli per il
mio bene. Mi hai insegnato a non mettermi in mostra, a non tradire la fiducia
degli amici, ed oggi con il mio carattere un poco silenzioso, mi capita che
pensano che io non ho niente da dire, o che magari non ho studiato. Poi mi dicevi
sempre di fare attenzione, di non fumare, ma tu, ogni tanto di nascosto fumavi
una sigaretta e poi correvi in bagno a pulirti la bocca, per non far sentire l’odore
delle sigarette, ma io me ne accorgevo lo stesso.
Quante storie mi hai raccontato, di nonno Alfonso, quando c’era la neve e lui, per
giornate intere rimaneva fuori, a caccia di qualche camorrista, e tu avevi paura,
ma lo aspettavi. E mi raccontavi di mamma, che da piccola non riusciva a dormire
se il papà non rientrava, e quanto le piaceva parlare con tutti, un poco come ora,
perché lo sai, mamma è una gran chiacchierona, ma tra noi ce lo possiamo
confessare, ha sempre qualche cosa da dire. Mi hai insegnato a non urlare, a
mangiare bene, a non parlare in dialetto. Nonna, però il regalo più bello che mi
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hai fatto è l’amore che mi hai dato e che mi manca tanto. Una delle cose più
divertenti era giocare a carte: io e te eravamo due piccoli bari. Tu cercavi di
vincere ed io facevo lo stesso. Pensa nonna, che mi manca anche vedere “Un
posto al sole” con te, non l’avrei mai pensato.
Ha ragione Catullo: dammi mille baci nonna mia, dammene ancora e per molto
tempo, ed io farò lo stesso con te.
Sai nonna, c’è stato il Coronavirus che ha costretto tutto il mondo a fermarsi per
proteggersi, anche a scuola non siamo potuti andare. Ho pensato tante volte a
cosa avresti detto, certo avresti avuto paura che noi ci ammalassimo, ci avresti
detto continuamente di lavarci le mani e fare attenzione, ma la cosa grave
sarebbe stata non poter venire a trovarti, perché sai nonna, proprio a noi ragazzi
hanno vietato di incontrare gli anziani, per paura di contagiarli. Chissà se mamma
ti avrebbe convinta a venire a stare da noi, per non rimanere sola. Ma tu amavi
tanto casa tua e la tua libertà che forse sarebbe stato difficile. Da quando non ci
sei più qua, sono cambiate tante cose, sia nella nostra famiglia, che nel mondo
intero. Sono finite le domeniche tutti insieme, perché anche zio Ettore non c’è
più, e mamma non è allegra come prima. Certo, tutti noi abbiamo ripreso a
vivere, ma non sarà mai più la stessa cosa. Poi questo virus è stata un’ altra
tragica novità. Per fortuna a casa non manca nulla e ci siamo organizzati bene,
ma da un giorno all’altro non uscire, non vedere gli amici, non andare a scuola, è
stato difficile. Per strada non c’era più nessuno, e sai nonna, la polizia controllava
tutti. Ora va un poco meglio, ma speriamo che duri e che possiamo tornare alla
normalità. Ti ricordi nonna le storie che io scrivevo ogni tanto, questo periodo
sembra proprio uno di questi racconti.
e qualche volta mi verrà qualche brutta idea, come può capitare ai ragazzi come
me, io lo so che pensandoti mi fermerò, perché tu soffriresti, ed io voglio farti
essere sempre orgogliosa di me.
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Caro Giorgio, non avrei mai immaginato di vivere questo momento, sono qui,
davanti a questo foglio, la mano trema ed è come se dentro di me ci fosse un vortice
impetuoso in grado di aumentare il numero di battiti del mio cuore per ogni singolo
respiro emesso con fatica.
È strano, sono le esatte sensazioni che ho provato quando, quel giorno d’estate,
incrociai per la prima volta il tuo sguardo timido ma al contempo profondo,
illuminato da quegli occhi color smeraldo che ogni volta riaffiorano alla mia mente.
Credevo fossero sentimenti passeggeri ma ai giorni sono susseguiti settimane, poi
mesi ed ora non faccio altro che pensare a te. Ho provato con tutte le mie forze a
mettere da parte, nascondere e negare quello che provo per te, senza però
conseguire alcun successo; sai, sono arrivata persino ad odiare questi sentimenti
che mi impediscono di avvicinarmi a te, per parlarti, sorriderti e provare ad esserti
amica.
La cosa più semplice e giusta per me stessa sarebbe stata aprirmi con te e confidarti
fin da subito ciò che provo, ma diciamolo, non sono giusta per te e non potrò mai
esserlo. Ho cercato di avvicinarmi ad altri ragazzi, ma, ad ogni abbraccio o carezza
pensavo a come sarebbe stato se ci fossi stato tu al mio fianco.
Mi strugge vederti con altre perché sei tu il ragazzo che voglio tenere per mano, a
cui voglio sorridere, mostrare ogni mia debolezza e fragilità senza alcun timore ed
io per te vorrei essere la spalla su cui poggiarti nei momenti più difficili, il luogo
sicuro in cui poterti riparare durante le tempeste della vita, ma anche la persona
con cui ridere, giocare, scherzare e con cui poter provare a chiudere gli occhi per
evadere dal mondo e sognare.
Ogni volta che penso a te, immagino, anche se solo per un istante,di essere anche
io nei tuoi pensieri, poi ritorno nel mio limbo e ricomincio a sperare di poterti
dimenticare, anche se, ad ogni speranza, sussegue pronto un altro fallimento.
Oggi ti scrivo questa lettera per esprimere tutto l’amore che provo per te, non mi
aspetto che tu mi capisca o che mi risponda, se vorrai ignorarmi ogni volta che ci
incroceremo per strada sarai libero di farlo ma ciò, mio malgrado, non mi aiuterà a
dimenticarti.
“Il giorno può morire e poi risorgere”, tu rimarrai sempre nel mio cuore, nella mia
mente, anche se solo come un nostalgico ricordo.
Clara
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Odi et amo, sul secondo però ho ancora dei dubbi, forse perché non so come si fa o
forse perché non so ancora cos’è l’amore, sì in effetti ce lo chiediamo spesso, ognuno
trae una propria conclusione su di esso, una sua interpretazione perché in fondo al
concetto vero e proprio, alla vera essenza, non ci arriveremo mai. La mia definizione
ancora devo trovarla, c’è ancora un passaggio che devo affrontare, conoscere me
stesso e chi mi circonda, non posso andare alla ricerca di un qualcosa se non so cosa
voglio, ciò che mi fa bene e ciò che mi fa male; innamorandoci di qualcuno ci limitiamo
solo al suo aspetto esteriore, al suo modo di relazionarsi con gli altri, amare è un
concetto completamente diverso, bisogna scoprire meglio chi si ha davanti, abituarsi
ai suoi capricci, sentirsi a proprio agio quando si è insieme, stare bene con lei\lui,
eppure quando sono da solo, specialmente in cameretta, con la musica immerso nei
miei pensieri, sto bene, sì in effetti sto bene da solo, ma non sto bene con me stesso.
Amare qualcuna\o spesso avviene quando abbiamo la sensazione che ci manchi
qualcosa, qualcosa che ci completi anche se non ci fa essere noi stessi, in fondo penso
che non siamo altro che anime vaganti per la giungla urbana in cerca di un qualcosa
che sazi il nostro ego, solo quando esso esce dalla tana significa che c’è qualcosa in più
di una semplice sensazione di vuoto interiore. Il difficile arriva quando bisogna far
accettare l’entità che si nasconde dentro di noi, che no, non si può semplicemente
osservare attraverso i nostri occhi, il fatto che siano lo specchio del nostro io interiore
penso sia una cosa assurda, se veramente lo fossero allora perché ogni volta che mi
chiedono come io stia ed io rispondo bene restano lì come se nulla fosse e non
insistono? Perché quando mi guardano sorridere non si preoccupano di me? L’ego
penso sia invisibile, un’essenza, parliamo sempre di toglierci tutte queste maschere e
di farci vedere per ciò che siamo sicuri del fatto che dietro ci sia veramente una figura.
L’amore alla nostra età è un mondo nuovo, il dolore delle cicatrici che porti addosso ti
cambierà in un modo che nessuno potrà mai capire se non tu, in modo da non
commettere gli stessi errori, in quei momenti sei lì impotente sperando che le tue
emozioni abbiano un pulsante di spegnimento. Come detto prima questo è un periodo
sperimentale, siamo molto più insicuri ed ostacolati dalla paura, paura di affezionarci
troppo e restare poi con il cuore spezzato, sentirsi dire di non essere abbastanza per
poi chiedere se dopo tutto ciò stiamo bene; a quanto pare nessuno ha paura
dell’altezza, tutti hanno paura di cadere giù, nessuno ha paura di dire “ti amo”, tutti
hanno paura della risposta. La nostra ricerca di esperienza ci porta non solo “amore
platonico” ma cerchiamo anche il “contatto”, un mondo nuovo che però pare interessi
di più a noi giovani; siamo tutti così impazienti nel fare quest’esperienza senza essere
consapevoli che nessuno muore vergine, la vita ci fotte tutti.
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Mio cuore, ti scrivo questa lettera per dimostrarti il mio "dirompente" amore. Beh, come spiegarlo? Inizierò descrivendoti le emozioni e le sensazioni che mi fai provare. La tua bipolarità mi manda in uno stato di caos positivo in cui non so dove finisci tu e dove inizio io. Sono felice quando lo sei tu. Sono triste quando non ti ho accanto. Sono innamorato quando sei completamente te stessa. Catullo diceva "odi et amo" cioè, egli non riusciva a capire come mai, per la sua Lesbia, provasse contemporaneamente due sentimenti opposti. Io con te mi sento molto simile al poeta, che tormentato, quando dice "excrucior", si sente quasi in croce da quell'amore smisurato. Ma d'altronde, amore mio, il bello dell'amore è proprio questo "un via vai di sentimenti che scorrono impetuosi senza una meta. Credo che io già sapevo che volevo stare con te ancor prima di conoscerti. Ricordo la prima volta che ti ho vista. Non riuscivo a distaccare lo sguardo da te perché eri perfetta con quel sorriso, quelle labbra ... mi hai rubato il cuore dalla tua prima parola pronunciata. Sai, non ho mai creduto all'amore a prima vista fino a quando non ti ho incontrata. Siamo giovani e il nostro amore così folle potrebbe essere frainteso, definito passeggero, come un amore estivo, che non conta davvero. A me di tutti coloro che mi consigliano di fare altre esperienze non frega un bel niente perché la mia vita sei tu e senza di te sarei come l'ape senza il fiore, nulla. So che scrivere una lettera può sembrare una cosa banale ma ci ho voluto provare comunque. È solo che provo così tante cose quando sto con te che ho voluto dirtele con le mie semplici parole, in modo che tu non le possa dimenticare mai. Ti amo alla follia.
Il tuo amore
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Caro Rosario,
Non so perché ti stia scrivendo questa lettera, ma credo che il motivo sia quello
di dirti a viso aperto tutto ciò che provo per te.
So che non riesco a dimostrarti i miei sentimenti, ma la verità è che ho paura: di
soffrire, di aprire il mio cuore e di scoprire che ho bisogno di una persona che
non sia io.
Volevo dirti che tu sei quello che, fin da bambina, ho sempre desiderato: un
ragazzo che mi ami per come sono, che mi rispetti e che mi renda felice.
Dal momento che ti ho incontrato tutto è cambiato nella mia vita: le giornate
insieme a te sono più belle, anche quelle difficili le vivo con gioia.
Sei meraviglioso con i tuoi cappelli d’oro e con quegli occhi, in cui spesso mi
perdo a sognare il mio futuro con te.
La cosa più bella del nostro legame e di questo nostro amore è che non riusciamo
ad essere lontani per molto tempo, che quando uno di noi sta male, l’altro fa di
tutto per prendersene cura e quando tu non sei con me non sono felice: sento
un vuoto dentro che mi fa sentire sola.
Spero che tu capisca quanto sia importante e non fugga da me.
Ti voglio bene con tutto il cuore.
Dalla tua Luce.
In questi ultimi mesi ci siamo trovati in una situazione particolare nella quale
non è stato possibile vedere nessuno e si ha avuto molto tempo per riflettere.
Io ho pensato a te, a tutti i momenti passati assieme, ai luoghi che abbiamo
visitato, alle persone che abbiamo conosciuto e a quanto siamo maturati
assieme; durante questa quarantena abbiamo capito che anche essendo
distanti si può continuare ad amare e a sapere che c'è sempre qualcuno per te
pronto ad aiutarti e ad ascoltarti.
In fondo l'amore è restare uniti e superare tutto con qualcuno.
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Caro Gabriele,
durante questo lungo periodo di quarantena, mi sono tornati in mente alcuni dei
momenti passati insieme. Ricordo ancora in nostro primo incontro: eravamo in
spiaggia e l’animatrice del villaggio turistico ci aveva messo in squadra insieme
per un gioco: inizialmente nessuno dei due era particolarmente contento, infatti
non ci eravamo ancora presentati e preferivamo stare con altre persone. Ma da
quel momento, abbiamo continuato a conoscerci e tra di noi si è instaurata una
forte complicità che in poco tempo ci ha fatto diventare “la coppia preferita” di
tutto il villaggio. Durante quelle settimane mi sono sentita come se stessi
vivendo una favola: mai e poi mai avrei immaginato che una persona conosciuta
da poco potesse farmi stare così bene; mi facevi ridere ma soprattutto mi hai
fatto sentire bella e amata per quello che sono. Avrei voluto che il tempo si
fermasse e che la vacanza non finisse mai ma le settimane non sono eterne e
ogni cosa bella giunge ad una conclusione. Tuttavia ricordo la promessa con la
quale ci salutammo: ovvero che il nostro amore sarebbe esistito anche dopo la
vacanza, nonostante la distanza, nonostante l’impossibilità di vederci tutti i
giorni, nonostante tutto.
Oggi, un anno dopo, posso dire che ci siamo riusciti: siamo ancora qua, siamo
ancora noi. Amare qualcuno che non riesci a vedere o sentire tutti i giorni è una
dura prova ma noi l’abbiamo superata! Appena tutto questo sarà finito ci
incontreremo e potremo guardarci di nuovo negli occhi e parleremo per ore,
camminando mano nella mano, di come abbiamo trascorso le nostre giornate.
Torneremo più forti di prima per dimostrare al mondo che anche se qualcosa
sembra impossibile, a causa dei numerosi ostacoli che si presentano, nessuno di
questi sarà mai abbastanza forte da impedirne la realizzazione.
A presto, Asia.
18
Ehi ciao….
Forse ti starai chiedendo:” Come mai una lettera?” e io ti rispondo dicendoti che
sono sempre stata così all’antica e per me una lettera è un elogio ai vecchi tempi,
ma in realtà ho scelto di scriverti una lettera perché mi piacerebbe che ti restasse
qualcosa di me e non un messaggio su un solito modello di smartphoneù, ma un
frammento di me e delle mie idee. Come a un tempo ora cantano dell’amore e lo
scrivono ma in realtà pochi sanno il suo valore e la sua importanza, e solo pochi
accennano il suo dolore. Io non so spiegarti bene cos’è l’amore ma so che mi
manchi, e mi manca passare con te ogni momento della mia vita che sia triste o
felice, mi manchi come mi manca pensare che passare una giornata in casa sia un
lusso, un relax e non una costrizione. A volte ti odio come questa quarantena ma
ti desidero come la mia quotidianità prima di tutto ciò. Anche i tramonti che
ammiro dalla mia finestra sarebbero diversi se tu fossi qui, se potessimo vederli
insieme. Io ti ringrazio dei tuoi sguardi, dei tonfi allo stomaco e al cuore, le
guance rosse per l’imbarazzo quando incrociavo i tuoi occhi. Ti ringrazio di
avermi voluto bene, anche nei miei giorni no, anche quando ero nervosa,
arrogante e troppo tutto. Ti ringrazio di essermi stato accanto quando le lacrime
non mi permettevano di respirare e l’ansia mi bloccava di andare avanti, quando
avevo paura, quando ero triste e avevo bisogno di qualcuno che mi facesse
sentire me stessa e quel “qualcuno” sei tu. Mi piaci come mi piace guardare
l’alba, le stelle in una notte di agosto e la luna. Adoro averti intorno a me come il
profumo dei fiori nel ben mezzo della primavera, come il vento mentre mi
scompiglia i capelli, come il fuoco caldo che mi riscalda nei giorni freddi, come le
luci nelle strade nei periodi festivi. Insomma non so spiegarti cos’è l’amore ma
credo che queste mie parole e ciò che mi fai provare descrivono al meglio ciò che
l’amore causa su di me.
19
Caro Manuel,
ti sembrerà strano ricevere questa lettera visto che al giorno d'oggi non è così
comune, ma io credo che sia sempre emozionante riceverne una.
Sembra ieri che ci siamo incontrati per la prima volta e invece sono già passati 3
anni; mi ricordo ancora quel pomeriggio in piscina: appena ti vidi sentii una
sensazione strana, mai provata prima, tuttavia non avevo il coraggio di
avvicinarmi e dopo poco sei stato tu a fare il primo passo, abbiamo iniziato a
parlare e da quel giorno siamo inseparabili.
Ti scrivo per ringraziarti per tutto quello che fai per me perché nonostante il mio
carattere mi sei sempre vicino e mi sostieni sempre, mi fai capire se sbaglio senza
mai giudicare le mie scelte, cosa che apprezzo tantissimo. Quando sono
preoccupata mi basta un solo tuo sguardo per tranquillizzarmi perché con i tuoi
occhi verdi riesci ad arrivare dritto al mio cuore. Quando sono con te mi
dimentico di tutti i problemi e sembra che il mondo sia solo nostro; mi fai sentire
protetta, invincibile come se potessi sconfiggere tutti i mali del mondo. Amo
restare in silenzio a guardare il tramonto e ad ascoltare il rumore delle onde del
mare con te, perché anche se non diciamo nulla riusciamo a capirci al volo e a
dirci tutto con gli occhi. Nonostante questi mesi di distanza, a causa della
pandemia, non ci siamo allontanati, anzi, ho capito quanto è forte il nostro
rapporto: ogni giorno ci siamo sentiti abbattendo la distanza che ci divideva.
Spero che tutto questo non cambi mai e che, come Paolo e Francesca, resteremo
insieme per sempre.
20
Daniela carissima,
da tanto tempo avevo intenzione di parlarti ma non ho mai trovato il coraggio.
È così che mi sono innamorato di te: quel giorno di fine febbraio andai
malvolentieri alla festa della mia compagna Alessia, sapendo che i miei amici non
sarebbero venuti, poiché si trattava del compleanno della ragazza “speciale”
della classe e loro ritenevano che sarebbe stata una festa noiosissima. Così
appena entrato, dopo aver dato il mio regalo alla festeggiata, mi avvicinai al
buffet per impiegare il tempo. E fu lì che ti vidi, mentre preparavi i cocktail e
rimasi come stordito dal rumore assordante di un colpo di fucile. Mi porgesti un
bicchiere sorridendomi, e lì si incrociarono i nostri sguardi. Da quella sera in poi
non smettevo più di pensare a te, al tuo portamento elegante e raffinato nella
divisa, alla grazia del tuo sorriso, alla delicatezza dei tuoi lineamenti. Adesso che
ho scoperto l’agenzia per cui lavori, cercherò di farmi assumere per stare quanto
più tempo è possibile con te, per conoscerti meglio, per ridere e scherzare e
magari trascorrere insieme il resto della nostra vita! Non considerarmi uno
stalker, ma grazie ai social ora so il tuo nome ed ogni volta che riguardo le tue
foto i miei occhi non smettono di brillare. È proprio quella tua semplicità che
colpisce il mio cuore, che batte e non smette di battere; quelle tue labbra rosse,
che sembrano parlarmi anche solo dalle foto. Ti prego di non essere prevenuta
nei miei confronti quando leggerai questa lettera, sono sicuro che il mio Cupido
non ha sbagliato la sua mira, e che troverai in me un ragazzo che può renderti
felice con poco.
Aspetto con ansia che tu mi risponda, sperando di poterci finalmente incontrare
ed esprimere tutti i sentimenti che proviamo l’uno per l’altro. Al momento è il
mio unico desiderio.
P.S.: mi riconoscerai dalla t-shirt verde, come i nostri occhi, sulla quale ci sarà
scritto “you are fantastic”, (sei fantastica).
Il tuo amato
21
AL MIO AMATO
Questa lettera amore mio la dedico a te, come ogni mio pensiero.
Aspetto che torni da me e che la vita non ci separi. Desidero rivedere i tuoi occhi,
che si illuminano di blu alle prime luci del sole, desidero rivedere il tuo sorriso,
che nei momenti più cupi non mi ha mai abbandonato, semplicemente desidero
rivedere te.
Al mondo non esiste cosa migliore dell’amore, il nostro amore, che è eterno.
In realtà non so nemmeno cos’è l’amore, ma so solo che hai rivoluzionato la mia
vita ed è stato il più bel regalo che la vita mi potesse fare, sperando che nessuno
mi faccia allontanare da te e che possa amarti per l’eternità.
Non ho bisogno di nulla, ho solo bisogno dei tuoi abbracci, dei tuoi baci, e come
diceva Catullo: “oh dammi mille baci e cento ancora e ancora ancora mille ed altri
cento; quando migliaia ce ne saremo dati ne faremo un gran fascio mescolandosi
perché nessuno ci possa invidiare di un così grande numero di baci”.
L’unica cosa che posso dirti è che ti amo e che ti aspetto e non vedo l’ora che
ritorni da me.
Dalla tua amata.
22
Caro amore,
sono mesi che ormai non ho tue notizie.
Mi manchi ogni singolo giorno.
Con te parlare era facile, non provavo né vergogna né timore. Eri tutto per me.
Ho dovuto lasciarti andare perché questo non è ancora il momento per
innamorarsi, tuttavia, tu amore mio, sarai sempre nel mio cuore.
Ho provato a dimenticarti.
Ho provato ad intraprendere relazioni meno impegnative, cercando di colmare
il vuoto che avevi lasciato, ma più ci provavo e più capivo di stare fallendo.
Mi dispiace averti detto quelle cose, ma l’unico modo per allontanarti da me era
farmi odiare.
Non dimenticherò mai l’odio nei tuoi occhi mentre distruggevo il tuo cuore…
So che un giorno, in un modo o nell’altro, ci rincontreremo.
Probabilmente, tu, avrai già trovato un’altra, sarai sposato con dei figli, o sarai
semplicemente innamorato, ma a me non importa, mi basta rivederti, anche da
lontano, sapere che stai bene, che stai bene anche senza di me.
Magari in un’altra vita vivremo felici e contenti, ci sposeremo, avremo tanti
bambini, una casa con una grande veranda e tanti cani, ma per ora dobbiamo
accontentarci di questo.
Ti prego, non odiarmi, perdonami.
Sappi che ti amerò fino alla fine dei miei giorni e che non sarò mai capace di
donare il mio cuore come ho fatto con te.
Tua per sempre...
23
Mi piacerebbe vederti sorridere, nel mentre leggi questa lettera… non so se lo
farai, ma il mio scopo non è questo, bensì è quello di tramandarti i miei
sentimenti attraverso queste poche righe.
È difficile tutto d’un tratto guarire da un amore durato a lungo, proprio come
diceva Catullo, sei la mia prima luce del mattino e il mio ultimo sguardo alla luna
di sera. Ha un fascino più forte tutto ciò che può finire, il nostro amore non può
essere destinato a sparire. So che vuoi solo andartene da qua, da questo vuoto
che uccide, da questo spicchio di realtà dove nessuno sorride, ma insieme
possiamo oltrepassare il limite. ❤️
CIAO,
Oggi dedico questa lettera a una persona speciale, la mia ragione di vita, il
motivo per la quale mi alzo la mattina felice e spensierato poiché nella mia
testa ci sei tu.
Provo per te quello che provava Catullo per Lesbia, il nostro amore sarà infinito
e non penseremo a ciò che succederà bensì a ciò che succede.
Come diceva Catullo “viviamo mia lesbia, amiamo”.
Per me tu sei la concezione perfetta di donna-angelo; sempre sorridente,
spensierata, bellissima e quando cammini c’è del sovrannaturale in te.
L’ unica persona che potrebbe accompagnarmi per tutta la vita, la bontà, la
premurosità e la pazienza sono cose che ti caratterizzano.
L’ unica donna per la quale varrebbe la pena cambiare, fare qualcosa che non
mi è abituale.
L’ unica persona per la quale inizierei a pregare e credere nell’ aldilà
L’ unica persona che mi capisce e che non ha bisogno di spiegazione
L’ unica persona che amerò per sempre.
Ti amo, tuo Maurizio.
24
È passato tantissimo tempo da quando ci siamo conosciuti e abbiamo iniziato a
frequentarci. Il pretesto con cui tutto è iniziato è stato banale, al contrario di
tutto ciò che si è poi sviluppato nel corso del tempo e che continua a
trasformarsi, tra una disavventura e l’altra, mentre diventiamo grandi, insieme.
Si diventa amici da un giorno all’altro, ma ci si può reputare fratelli solamente se
si condivide del tempo come lo abbiamo fatto noi, mentre ci si avventura nella
quotidianità della vita, resa magnifica dal nostro rapporto unico e ineguagliabile,
reso grande, immenso, dalle piccole cose, quelle apparentemente insignificanti.
Ci è capitato di discutere, a volte anche pesantemente, ma ogni volta ci siamo
ritrovati più forti, più uniti che mai, e più cresciamo, più questo legame si fa
indissolubile, alimentato dalla consapevolezza che un adulto mette in un
rapporto d’amicizia e dall’amore incondizionato che un ragazzino ha nei
confronti del suo migliore amico. Amore che quando si cresce, si calcifica nelle
ossa e diventa indistruttibile.
Dal tuo Fra.
Ciao amore mio.
Sono qui per scriverti questa lettera, che parli di noi, che sia inconfondibile.
Abbiamo passato così tanto insieme.
Mi hai vista con il mascara che mi colava sul viso, mi hai vista anche urlare con tutto
il fiato che avevo e ridere fino tanto da avere mal di pancia. Non sono mai stata
così vulnerabile con nessun altro. Non ho mai permesso al mio vero io di essere
visto da nessun altro occhio. Stiamo insieme da così tanto tempo che ormai siamo
una cosa sola. Tiriamo fuori il meglio l’uno dall’altra. Dopo tutti questi anni, siamo
ancora felici come lo eravamo all’inizio. In effetti, non potrei essere più felice di
così. Penso che sia qualcosa di cui dovremmo andare fieri. Penso che sia qualcosa
di cui avere molta cura. Vorrei trovare una frase, una lettera per ricordarti quanto
sei speciale per me.
Baci, il tuo amore.