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Ana FiociFhrF:n::EF aE - Cosp Tecno Service · sabilità ed unità di “tutte le parti” per...

Date post: 25-Aug-2020
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Direttore responsabile Federico Fabrizi HOUSE ORGAN AZIENDALE BIMESTRALE - COSP TECNOSERVICE. Autorizzazione N° 3 2009 Tribunale di Terni - dicembre, anno 2011 - numero 12 Anna Finocchiaro: «Diamo speranze ai giovani» Equità, solidarietà e sviluppo aumento della benzina tassa sul lusso riforma delle pensioni tassa sulla casa aumento dell’Iva liberalizzazioni
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Direttore responsabile Federico Fabrizi HOUSE ORGAN AZIENDALE BIMESTRALE - COSP TECNOSERVICE. Autorizzazione N° 3 2009 Tribunale di Terni - dicembre, anno 2011 - numero 12

Anna Finocchiaro: «Diamo speranze ai giovani»

Equità, solidarietà e sviluppo

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riformadellepensioni

tassa sullacasa

aumento dell’Iva

liberalizzazioni

Buon 2012 da tutti noi

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Cosp Tecno Servicevia Galvani, 18 - 05100 Terni Tel. 0744.406729 - Fax 0744.409000

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Finito di stampare nel mese di dicembre 2011su carta Symbol FreelifeFedrigoni Cartiere Spa certificata SQS ISO 14001:2004

Un augurio sincero di buone feste ai nostri soci, ai nostri dipendenti e alle loro famiglie.

IlConsigliodiAmministrazione

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SommarioIl Timone, bimestrale a cura di Cosp.

In queSTo numero

L’intervista/1

Anna Finocchiaro : “Diamo speranza ai giovani”

La sfida deLLa quaLità

Cosp, la pagella dei servizi e le certificazioni

L’intervento

Alessandra Garavani, presidente di Legacoop Umbria: “Riforme vere, e il pubblico lasci spazio ai privati”

L’intervista/2

Luigi Marino (Confcooperative): “Ora siamo all’ultima spiaggia”

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L’Informazione del Gruppo Servizi Integrati

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Il mondo che cambia davanti ai nostri occhi, la successione rapida di una serie di eventi che marca in modo netto differenze e distanze tra “prima” e “dopo”. L’istantanea dell’Italia di oggi ci ridà queste imma-gini. Salto di paradigma, rivoluzione in un mese, terremoto: si sono sprecate le metafore per descrivere quel che è accaduto nell’arco di poche settimane.La tenuta dei conti e la credibilità di un intero Paese – un sistema Paese, come viene spesso definito – sono state messe duramente a rischio. Ma in una situazione di emergenza, con le spalle al muro e sull’orlo del precipizio, il senso di responsabilità ha prevalso. Le più importanti forze politiche del Paese hanno deciso di accantonare le aspirazioni di parte in nome del bene comune. Con un pizzico di ci-nismo rassegnato, si potrebbe dire che hanno svolto il compito cui la politica è da sempre deputata. Un padre della patria come Alcide De Gasperi amava ricordare quale fosse la differenza tra i politici e gli statisti: “I primi – diceva – si preoccupano delle prossime elezioni, i secondi delle prossime generazioni”.L’emergenza, oggi, ha imposto la necessità di scelte impopolari, do-lorose, dure. Spostare in avanti l’età in cui uomini e donne potranno ritirarsi dal lavoro, bloccare l’adeguamento delle pensioni alla crescita dell’inflazione, tassare la casa e i carburanti vuol dire chiedere sacri-fici a chi ogni giorno si alza presto al mattino per andare al lavoro, ha un mutuo da pagare e le bollette che scadono. Manovra “Salva Italia”, così l’ha definita il presidente del consiglio Mario Monti. Un’operazione che impone sforzi, sacrifici, ma che offre - deve necessariamente offrire - una prospettiva. Qui sta il discrimine. I sacrifici richiesti saranno fatti, ma a marcare la differenza sarà l’esito che questi sacrifici gen ereranno. Cosp è un piccolo grande esercito di mille persone, soci e dipendenti che con il loro impegno quotidiano costituiscono l’anima di un’impresa di livello nazionale, oggi al lavo-ro in 250 cantieri, in sei diverse regioni; lo sguardo del mondo delle imprese è concentrato su un punto: le scelte di oggi saranno assolu-tamente determinanti per il futuro. Il mondo del lavoro ha piena con-sapevolezza di quanto sia decisivo il passaggio che stiamo vivendo.Per questo, da chi fa impresa si leva forte un appello a mantenere alto il livello di responsabilità, quel rigore morale indispensabile in una fase tanto delicata. I sacrifici dovranno essere calibrati da principi di estrema equità. Sembra incredibile, ad esempio, che oggi lo Stato sia uno dei primi debitori delle imprese: la situazione drammatica dei ritardi nei paga-menti da parte della Pubblica Amministrazione dovrà essere affronta-ta al più presto, con soluzioni tampone per l’emergenza e subito dopo con azioni in grado di risolvere strutturalmente il problema.

Sacrifici sì, ma equitàe regole per lo sviluppodi Federico Fabrizi

Mario Monti

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Non solo, sempre più spesso, le condizioni di difficoltà stanno spin-gendo le imprese a bypassare o non rispettare le regole, il risultato è un mercato falsato, senza diritti, incapace di alimentare una crescita sana del Paese.Tutte le misure stabilite in questo momento di passaggio decisivo do-vranno essere ispirate da un obiettivo:creare uno sviluppo sano, una concorrenza che sia leale, per rilanciare il Paese e permettere al si-stema di rialzarsi e ripartire. Questa è la vera sfida con cui misurarsi.

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A proposito del Governo Monti, tanti descrivono questo momento come quello in cui la responsabilità per il bene comune ha preso il posto delle aspirazioni, anche legittime, delle singole parti. Come si gestisce ora questa fase? Perché il nuovo esecutivo possa durare e possa agire occorre che quel senso di responsabilità resti prioritario rispetto a “certe divergenze”, e che la politica della contrapposizio-ne rimanga un passo indietro. Durerà? Si può fare?“Il Partito Democratico ha confermato anche in questa fase delicata di essere una grande forza responsabile, capace di anteporre al proprio in-teresse quello del Paese. Se si fosse andati ad elezioni, con tutta proba-bilità le avremmo vinte, ma l’Italia non poteva affrontare una campagna elettorale di fronte all’abisso di una gravissima crisi economica. Il gover-no Monti è un Esecutivo di responsabilità nazionale: non c’è una nuova maggioranza, ma collaborazione tra forze politiche che per sostenerlo do-vranno rinunciare a qualche propria proposta e a porre veti, con l’obiettivo prioritario di salvare l’Italia dalla crisi”.

Intervista ad Anna Finocchiaro:

«Ecco le priorità: rigore, equità, sviluppo, per ridaresperanza ai giovani»

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Dai principi alla pratica. Il nuovo esecutivo è nato per affrontare una fase di emergenza, questa è la sua missione e su questo obiettivo sarà giudicato. Tracciamo un elenco delle priorità da risolvere. “Il Premier Monti ha indicato le priorità, che condividiamo, già nel suo di-scorso alle Camere: rigore, equità, sviluppo. Saranno necessari sacrifici per rimettere in sesto il bilancio e l’economia dell’Italia dopo gli anni del governo Berlusconi, ma si dovrà farlo il più possibile con equità e anche rilanciando la crescita del Paese, per ridare speranza ai giovani e sbloc-care una condizione di declino economico, sociale e politico. Bisogna in-nalzare l’occupazione dei giovani e delle donne”.

In un momento di estrema difficoltà, il nostro Paese ha saputo com-piere una scelta coraggiosa, il senso di questo gesto può essere in grado di offrire prospettive e speranze per il futuro? In fin dei conti quel che la gente chiede da tempo alla politica è proprio di uscire dallo schema della “contrapposizione a prescindere” e della “rissa da talk-show”. È iniziato qualcosa di nuovo?

“Mi pare che i toni si siano già abbassati e che sia cessata la contrappo-sizione politica tipica del berlusconismo. Grazie anche al Presidente della Repubblica e al suo senso di responsabilità e dello Stato, ha prevalso il buon senso per superare il baratro della crisi. è un’occasione per compie-re la transizione verso un bipolarismo più sano e maturo”.

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Il lAvoro«Contro il lavoro non si riforma il Paese, altrimenti l’Italia continuerà ad arretrare. Il Paese chiede equità e che i sacrifici non ricadano sempre sui soliti noti. Il Paese chiede soluzioni eque. Sulle rendite dei patrimo-ni la manovra dà un’attenzione minore rispetto a quella che dà al cari-co fiscale sui lavoratori e agli interventi su pensioni e Ici. La manovra rischia di essere fortemente depressiva, il rigore sui soliti noti aggrava la situazione del Paese».

le PenSIonI «Una riforma delle pensioni richiede un ampio mandato e un consenso elettorale, e non può farla un governo tecnico, questa riforma non met-te al riparo i giovani, ma fa semplicemente cassa. Lariforma degli ammortizzatori sociali, ha proseguito la Camusso, va fat-ta ma ci vogliono maggiori risorse, anche vedendo le previsioni per il 2012, risorse che si rivolgano a chi perde il lavoro e rispondano anche ai giovani, che hanno lavori precari. Questa manovra non rappresenta una prospettiva per il Paese e nessuno pensi che essendoci un esecu-tivo composto da tecnici non valgano le regole democratiche e di rap-presentanza. Il Governo non ci può dire su quali cose vuole discutere con noi e su quali no».

(Radiocor)

Susanna Camusso:«Non paghino semprei soliti noti»

Susanna Camusso

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lA PrevIDenzA«L’ipotesi di un prelievo per le pensioni più alte va bene, però vorrem-mo che coloro che rappresentiamo siano meno massacrati, altrimenti non potremmo neanche dire mal comune e mezzo gaudio. Il rischio è che chi oggi ha importi alti prenderebbe comunque pensioni esorbitanti mentre gli altri continuerebbero a ricevere pensioni da fame».

(Ansa)

l’equITà«Va bene tassare di più chi ha avuto di più ma bisogna aumentare la soglia della rivalutazione delle pensioni altrimenti molti pensionati si ritroveranno per strada. Il presidente della Repubblica ci ha ripetuto per anni interi il monito alla coesione sociale. Mi rivolgo anche a lui, la coesione sociale è impor-tante, allora lo si dica affinchè si abbia una manovra più equa».

(Adnkronos e Ansa)

Raffaele Bonanni: «Sono ore cruciali»

Raffaele Bonanni

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La responsabilità per il bene comune ha preso il posto delle aspirazioni, anche legittime, delle singole parti. Dal punto di vista delle imprese e di chi ha la responsabilità di rappresentarle, come si gestisce ora questa fase? Il Governo Monti durerà, quale il ruolo dei cattolici?

«L’interesse delle singole parti non è legittimo se prevale sul bene co-mune. Noi come cattolici sentiamo la responsabilità di essere cristiani impegnati nell’economia per il bene della società e del territorio. Essere cristiani vuol dire lavorare incessantemente per lo sviluppo. L’enciclica Caritas in Veritate, che riconosce il ruolo della cooperazione, esprime, infatti, la necessità di “radicare accanto all’impresa orientata al profitto quelle organizzazioni che perseguono fini mutualistici e sociali”. L’Enci-clica rilancia questa nostra missione e ci affida il compito di continuare a impegnarci responsabilmente, perché si assiste alla continua dismissione da ogni tipo di responsabilità».

Intervista a Luigi Marino presidente di Confcooperative e portavoce dell’Alleanza delle Cooperative

«Il Governo Montiè l’ultima spiaggia»

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Il Presidente del Consiglio, Mario Monti, ha indicato più volte la necessità di agire con il consenso delle parti sociali, caricandole anche di una cer-ta responsabilità, indispensabile in un momento di emergenza. In fin dei conti il nuovo esecutivo è nato proprio da questo presupposto: respon-sabilità ed unità di “tutte le parti” per superare un momento straordinario. Cosa ne pensa?

«Il governo Monti rappresenta l’ultima spiaggia per il Paese. Non ci sarà una nuova possibilità. Non c’è un’altra chance, un altro treno su cui salire. E salvare il Paese è un compito di tutti delle istituzioni e delle parti sociali. è un’operazione di giustizia sociale. Perché quando le economie arranca-no ed entrano in recessione, quando i debiti pubblici crescono a patirne le conseguenze sono le parti più deboli della società».

Con quale agenda l’Alleanza delle cooperative si presenterà di fronte al nuovo Governo?

«Il governo e le istituzioni devono assicurare le condizioni migliori per la vita delle imprese e dei cittadini attraverso: infrastrutture materiali e imma-teriali al passo con i tempi; un’adeguata politica di ricerca e di innovazio-ne; una Pubblica amministrazione snella e moderna che non scoraggi gli investitori stranieri e non deprima la competitività delle nostre imprese; un fisco più equilibrato che coinvolga pubblici finora poco interessati. E una stabilità fiscale per le cooperative».

E per le imprese? «La strada resta la via allo sviluppo che indichiamo da sempre: perse-guire le politiche di crescita dimensionale, di capitalizzazione e di patri-monializzazione. Cercare sbocchi su nuovi mercati attraverso l’export e l’internazionalizzazione. Fare più innovazione. è un percorso valido non solo per le cooperative, ma per l’intero sistema imprenditoriale italiano, dove vige la taglia dell’XXS».

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L’assemblea di Legacoop Umbria

«Un nuovo modello di sviluppoin Umbria riforme veree più spazio ai privati»I dati che descrivono l’andamento delle aziende aderenti a Legacoop Umbria, seppur positivi, debbono essere letti in un quadro di generale sofferenza. Il valore della produzione nel 2010 è stato pari a 3,479 miliardi di euro, gli oc-cupati 14.735, con un incremento di circa 200 addetti rispetto al 2009. Sono oramai tre anni che ci confrontiamo con la crisi. Una parola logora che non riesce a descrivere il vero senso di quello che è accaduto e sta accadendo. Siamo di fronte a una trasformazione radicale ed irreversibile del modello economico, sociale ed ambientale. Stiamo attraversando un percorso che porterà ad un nuovo modello di sviluppo. è necessario immaginare e realiz-zare un salto di paradigma. Le manovre approvate la scorsa estate hanno penalizzato le fasce deboli del-la popolazione e gli enti locali che ai cittadini offrono i servizi, non realizzano una sostanziale spending rewiew della spesa corrente, non affrontano il tema della redistribuzione della ricchezza nel nostro Paese, e anziché promuovere la crescita, genereranno una contrazione del Pil. Discorso a parte per le mi-sure che colpiscono la cooperazione: sono inaccettabili poiché penalizzano le imprese cooperative, nel momento in cui anche l’Ue indica la necessità urgente di misure che aiutino la crescita. Le cooperative, sia in Umbria che in Italia, in questi anni hanno salvaguardato l’occupazione, il reddito dei lavora-tori ed il potere di acquisto delle famiglie dimostrandosi motori per lo sviluppo e la modernizzazazione, c’è stato un attacco ai valori fondanti ed essenziali del movimento cooperativo, più che riforme utili per il sistema Paese.Nel “Manifesto delle Imprese per l’Italia” firmato a settembre insieme a tutte le Associazioni Imprenditoriali d’Italia, abbiamo chiesto un cambiamento del Governo e degli stili di conduzione della “cosa pubblica”. Sappiamo che nei prossimi anni ci sarà una riduzione della spesa pubblica forte e significativa anche nella nostra Regione: riteniamo essenziale che la politica tutta e il complesso delle Istituzioni esprimano un senso unitario e un orientamento coerente col cambiamento imposto. Con questo spirito sono state avanzate delle proposte.L’Umbria ha un livello di Pil più basso della media del Paese ed una produtti-vità del lavoro di 10 punti inferiore rispetto alla media nazionale, nel 2010 ha mostrato lievi segnali di ripresa, ma le dimensioni ridotte e la forte sottoca-pitalizzazione delle imprese rendono difficile e costoso l’accesso al credito. Vista la gravità della situazione, saranno necessari impegni ed interventi co-raggiosi. Chiediamo alla classe dirigente di affrontare questa sfida con forza e senza indugi. Rinnoviamo la disponibilità a svolgere un ruolo nella moder-nizzazione della regione apportando competenze imprenditoriali, risorse eco-nomiche e finanziarie da utilizzare per obiettivi condivisi. Proponiamo delle idee e delle riforme utili a una nuova fase di sviluppo. Una delle priorità è la semplificazione e la riforma della Pubblica amministrazione, con un’effettiva razionalizzazione e riorganizzazione, per missioni ed obiettivi, sopprimendo Enti, riallocando funzioni, e riducendo i livelli di amministrazione. Oggi non

Alessandra Garavani presidente Legacoop Umbria

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ci appare chiaro come dal riassetto dei diversi settori derivino le necessarie riduzioni dei costi. è necessario che le scelte che si compiranno consentano all’Umbria di usci-re da questa fase, mantenendo integro il tessuto economico e sociale della regione. Risulta del tutto evidente che una ricerca di riduzione dei costi all’in-terno della Pubblica amministrazione debba - se efficace -riguardare anche la riduzione del personale dipendente. Non vogliamo evocare significative fuo-riuscite drammatiche o traumatiche del personale ma certo chiedere il blocco delle assunzioni, favorendo il più rapido dei turn-over possibile. Pensiamo ad una sussidiarietà nella quale i soggetti privati si sostituiscono in alcune funzioni alle Amministrazioni pubbliche, per organizzare e gestire dei servizi che possano contribuire a rendere più snelle le procedure ed aumen-tare la competitività del sistema, sia sul versante della certezza dei tempi, che sulla riqualificazione della spesa pubblica. Pensiamo sia necessario avviare un processo di profonda trasformazione del sistema di welfare regionale. Non condividiamo un’impostazione che tende ad evidenziare la questione “welfare” come un problema di “costi”, crediamo che rappresenti un investimento per crescita, sviluppo economico e sociale. Centrale nella riforma del welfare regionale è la riorganizzazione della sanità. Valutiamo positivamente la scelta della giunta regionale di avviare il processo di razionalizzazione del sistema sanitario e crediamo che tra i punti qualifi-canti di questa riforma ci debbano essere il potenziamento dell’assistenza sa-nitaria territoriale e la valutazione della qualità, dell’efficienza e dell’efficacia del sistema sanitario, anche attraverso il coinvolgimento diretto dei cittadini. Inoltre, con il perdurare della crisi il tema delle regole, della trasparenza e della legalità è centrale per lo sviluppo dell’Umbria. Il superamento delle gare al massimo ribasso nella nostra regione è basilare per costruire un mercato che premi la qualità delle imprese e del lavoro. è arrivato il momento di varare un atto normativo capace di regolamentare in maniera diversa la materia. è assolutamente indispensabile che si dia corso a delle politiche di sviluppo e di crescita anche a livello regionale. Non è più il tempo degli interventi a pioggia. In questo scenario è impensabile non attuare interventi anche in materia di credito e sostegno alle imprese. La mancanza di una banca “locale” di medie dimensioni legata al territorio ed a logiche non esclusivamente commerciali, sta emergendo con forza in tutti i dibattiti pubblici. Crediamo che la Regione debba esprimere un orientamento preciso su quanto sta accadendo. Credia-mo si debba verificare se imprese, fondazioni bancarie, Istituzioni possano elaborare un progetto che veda, anche attraverso l’integrazione con i soggetti già presenti, la possibilità di realizzare un’azienda che coniughi dimensione e radicamento territoriale. Le imprese cooperative si sentono parte di un processo volto ad aprire il mercato, ponendosi anche come interlocutori sia delle istituzioni sia delle al-tre imprese private in settori nei quali fino ad oggi si è avuto il “monopolio” pubblico.Crediamo che la forma cooperativa rappresenti una valida alternativa alle due opzioni dominanti: gestione pubblica o gestione privata profit. Su questo fronte siamo interessati a un serio.

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La Pagella dei Servizi

Lo strumento per misurarel’efficienza del lavoro esternalizzatoLa Pagella dei Servizi è uno strumento ideato e progettato dalla Scuola Nazionale Servizi (che ne ha anche registrato il marchio) con il contribu-to scientifico delle Università di Udine, per il confronto delle prestazioni dei servizi in outsourcing di facility management. La qualità dello studio dei servizi e l’analisi dei dati viene garantita dall’elevata professionalità dei ricercatori della Scuola, esperti di azienda e accademici, da anni impegnati nella professione e nello studio, nell’ambito dei servizi ester-nalizzati. Lo strumento consente di individuare il rapporto qualità/prezzo dei ser-vizi misurati e le “buone pratiche” nell’esternalizzazione dei servizi per-mettendo di evidenziare i fattori critici di successo. La Pagella può essere richiesta da stazioni e soggetti titolari di un servi-zio in outsourcing di facility management. Per lo sviluppo e l’applicazione dello strumento la Scuola Nazionale Servizi attualmente si avvale del contributo delle Università di Udine, Siena e Perugia e di Cittadinanzattiva.La Pagella ha ricevuto inoltre il patrocinio dell’Anmdo che contribuirà alla sua diffusione. La Pagella è già stata sperimentata con grande suc-cesso presso l’Area Vasta Sud Est Toscana, per il servizio di ristorazio-ne. Attualmente è in fase di realizzazione quella relativa ai servizi di ristorazione e pulizie presso l’A.O. Santa Maria di Terni con la collabo-razione delle imprese associate alla Scuola, All Foods e Cosp Tecno-service e quella relativa al servizio di manutenzione e pulizie nell’A.S.S. n°1 - Triestina.La Pagella verrà rilasciata per i servizi di pulizie e sanificazione, ristora-zione, manutenzione immobili e impianti, global service,logistica.Lo strumento misura la produttività e l’efficienza dei servizi rapportando il prezzo pagato con la qualità del servizio ottenuto. Oltre alla qualità e al prezzo, lo strumento utilizza la complessità del contratto (o del cantiere) come driver per distinguere cantieri tra loro diversi e per raggruppare invece cantieri simili.Infine lo strumento analizza anche il sistema di gestione del contratto (relazione cliente-fornitore, sistemi informativi, ecc.) con l’obiettivo di individuare i fattori critici di successo che hanno consentito alle buone pratiche (i cantieri con i livelli maggiori di efficienza) di raggiungere pre-stazioni più elevate. La pagella può essere richiesta a servizio avviato, per eseguire un check-up completo del servizio e individuare i processi gestionali e organizzativi da ottimizzare.

Alberto Ferri Presidente Scuola Nazionale Servizi

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La sfida a migliorare sempre

Certificazioni e garanziedi qualità per i clientiIl percorso ormai avviato da anni di tutelare gli stakeholders aziendali, in-terni ed esterni, trova il proprio compimento nel mantenimento dei Sistemi di gestione adottati dalla cooperativa.Il mantenimento dei sistemi tramite le annuali visite di sorveglianza di Certiquality, il soggetto di parte terza scelto dall’azienda, è solo la testi-monianza che i processi e le procedure adottati per gestire le attività quo-tidiane sono coerenti con gli obiettivi di medio periodo definiti e basati su una logica di miglioramento continuo.La Certificazione di qualità, secondo lo standard ISO 9001:2008, confer-ma l’orientamento dell’azienda al cliente in una logica di miglioramento continuo delle prestazioni erogate. Da quest’anno sarà introdotta, come strumento di rilevazione della Customer Satisfacion dei clienti/utenti dell’Azienda Ospedaliera Santa Maria di Terni, la “Pagella dei Servizi”.Ogni attività aziendale che ha riflessi sull’ambiente esterno viene moni-torata e gli obiettivi posti tendono a minimizzarne l’impatto. Il rinnovo del parco automezzi viene effettuato con mezzi conformi allo standard Euro 5, solo nel 2011 il rinnovo del parco automezzi ha coinvolto 17 mezzi pari al 11,18% del totale del parco.Ad esempio, l’estensione anche alle nuove strutture, come l’Hilton Hotel dell’utilizzo delle frange in microfibra Healtguard garantisce un minor im-piego di detergenti, una riduzione del consumo idrico, nessuna produzio-ne di rifiuti solidi, nessuno smaltimento negli scarichi dei liquidi di lavaggio dei sanitari e arredi, il confinamento in area controllata di tutte le opera-zioni di manipolazione dei prodotti chimici e lavaggio tessuti. L’utilizzo di lavatrici a recupero di acqua di ultimo lavaggio garantisce risparmio an-nuale di 64.000 litri di acqua inoltre l’impiego di lavasciugatrici ecologiche ad idrolisi consentono di risparmiare quasi 2.200 litri di detersivo l’anno.Ad ulteriore conferma il rinnovo delle autovetture assegnate a responsabili di area e commessa viene fatto con autovetture a doppia alimentazione.Ad ultimo l’attenzione alla sicurezza, testimoniata dalla Certificazione ISO 18001:2007. Ad oggi sono state erogate 2.308 ore di formazione, che hanno coinvolto 460 tra operatori, preposti, addetti al primo soccorso e all’antincendio. La sensibilizzazione sulle tematiche della sicurezza è quotidiana e viene effettuata ad ogni livello di responsabilità della filiera organizzativa. Tutte queste tutele, che sostanziano lo stile di governance multidimensio-nale della cooperativa, sono raccolte nel modello organizzativo conforme al decreto legislativo 231/01, approvato dall’assemblea nel luglio del 2010 ed integrato con gli ecoreati previsti dal decreto entrato in vigore il 16 agosto 2011.

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Viterbo 2012-2017 progetto raccolta differenziata

Cosp e Gesenu insiemesvolgeranno il nuovo serviziodi Maurizio Tonnetti, direttore divisione ambiente ed ecologia

Viterbo, città dei Papi, delle terme e della macchina di Santa Rosa, affiderà, a partire dai primi mesi del 2012, per i prossimi 6 anni, la gestione dei servizi di igiene urbana al Raggruppamento Temporaneo di Imprese (RTI) Gesenu Spa di Perugia e CNS Consorzio Nazionale Servizi per l’associata Cosp Tec-no service. Gli oltre 63.000 residenti del capoluogo laziale verranno coinvolti nelle nuove modalità operative per il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani. Il servizio di raccolta differenziata con le modalità porta a porta coinvolge-rà 9.386 abitanti residenti nel centro storico, i 45.699 residenti nella prima periferia nonché 3.087 utenze non domestiche presenti nelle due zone ad elevata densità. Le aree esterne con 10.450 abitanti residenti e 413 utenze non domestiche verranno servite con sistemi di raccolta di prossimità, tenuto conto della insostenibilità economica di un sistema domiciliarizzato. Per la gestione dei servizi domiciliari è prevista la fornitura di oltre 15.600 contenitori per la raccolta del rifiuto non recuperabile, di 8600 contenitori per la carta, 700 contenitori per il cartone, 20.000 contenitori per la raccolta di plastica e metalli e 9500 contenitori per la raccolta del vetro. Il servizio nella zona a bassa densità verrà garantito con il posizionamento di otre 200 contenitori per la raccolta delle diverse tipologie di materiali. Nell’ambito delle attività di gestione del ciclo dei rifiuti è prevista la gestione dei due centri comunali di raccolta di grotte Santo Stefano e Località Volpara.Le attività di raccolta dei rifiuti solidi urbani verranno integrate con i servizi di spazzamento meccanizzato e manuale delle vie cittadine, con la pulizia delle 2200 caditoie stradali di cui 1357 presenti nel solo centro storico, sa-ranno svuotati oltre 300 cestini getta carta, con i servizi di rimozione dei rifiuti abbandonati, la cancellazione delle scritte abusive, la pulizia delle erbe infe-stanti, i servizi straordinari di pulizia delle aree adibite a fiere, manifestazioni feste sagre nonché la pulizia disinfezione e disinfestazione dei bagni pubbli-ci. Il Raggruppamento ha inoltre offerto servizi “extra” come la manutenzio-ne delle aree verdi e spazi “liberi”, la raccolta delle siringhe, la raccolta e lo smaltimento degli olii vegetali e l’organizzazione delle giornate ecologiche. Il progetto presentato prevede la possibilità di implementare, laddove l’am-ministrazione lo ritenesse opportuno, il servizio di raccolta differenziata con l’intercettazione della frazione organica, non prevista nel capitolato tecnico redatto dalla stazione appaltante. L’ammontare complessivo dei lavori nei sei anni del contratto è di circa 49.800.000 euro. Il progetto elaborato prevede l’impiego di 93 addetti ed investimenti per 73 mezzi di tipologie diverse, ne-cessari a garantire la totalità dei servizi offerti.

n u o v e c o m m e s s e n u o v e c o m m e s s e n u o v e c o m m e s s e

NUOVE COMMESSE

nuove commessenuove commesse

nuove commessenuove commesse

nuove commessenuove commesse

nuove commesse

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nuove commesse

Bacheca

L’AZIENDA E I LAVORATORICome previsto dalla Norma SA8000:2008 Lucilla Quartucci è stata nominata responsabile dei lavoratori per la SA8000 per il triennio 2011-2014. Può essere contattata al n. 328-1945212.

COSP E L’UNIVERSITÀ

Cosp Tecno Service è stata oggetto di una tesi presen-

tata nel corso di laurea in economia e amministrazione

delle imprese della facoltà di economia dell’università di

Perugia. Il titolo “Governante multidimensionale e pra-

tiche socialmente responsabili di comunicazione. Il caso

Cosp Tecno Service”, questo il titolo del lavoro svolto da

Gaia Fasola, cui la commissione dell’ateneo perugino ha

riconosciuto il massimo dei voti.

CERTIFICATI ON LINE

A causa delle problematiche insorte in merito ai certificati

medici on line, soprattutto per aziende come la Cosp che

hanno una forza lavoro distribuita su tutto il territorio

nazionale e ricompresa in più posizioni assicurative, i la-

voratori sono invitati, per evitare disguidi, a comunicare il

numero di protocollo del proprio certificato medico.

Con il numero di protocollo ed il codice fiscale del lavoratore,

Cosp può scaricare tutti i certificati medici che la proce-

dura non riesce ad attribuire automaticamente.

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Il Natale,il lavoro, la solidarietàIl lavoro, il suo significato profondo, il suo valore economico ed etico, chi fa impresa e si confronta ogni giorno con tutto questo sa bene quanto sia complicato il momento attuale.Lo è per le sorti del nostro Paese e per quelle della nostra “piccola” e “grande” Umbria. Cosp è un’azienda con quasi quarant’anni di storia alle spalle e 1000 dipendenti, che ha saputo superare la dimensione locale e posizionarsi sulla scena nazionale perché le donne e gli uomini che ne fanno parte non hanno mai dimenticato il valore alto proprio del concetto di: “Lavoro”.Nei mesi scorsi abbiamo seguito con attenzione e con sincera ammirazio-ne le tappe ed il percorso compiuti dal Fondo di solidarietà della Ceu per sostenere le famiglie in difficoltà. Abbiamo osservato gli sforzi di tanti, e visto come quell’iniziativa sia stata capace di divenire concreto punto di ri-ferimento per un’intera comunità, “dal basso” partendo dalle iniziative dei singoli, fino ad incontrare la collaborazione diretta - a nostro avviso giusta ed opportuna - degli enti e delle istituzioni locali. Proprio questa sinergia costituisce un valore aggiunto decisivo.In occasione del Natale, i Soci ed il Consiglio di Amministrazione di Cosp Tecno Service hanno condiviso la decisione di compiere un gesto impor-tante, un atto che desse concretezza all’idea di unire davvero le energie e gli sforzi di tutti per il bene comune. Perché siamo convinti sia questa la strada per superare le difficoltà del momento attuale.Con questo spirito, abbiamo deciso di devolvere un significativo contri-buto al Fondo di solidarietà della Conferenza Episcopale a favore delle famiglie in difficoltà.Questo è il Natale scelto da Cosp. Il Presidente Danilo Valenti

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Cosp Tecno Servicevia Galvani, 18 - 05100 Terni Tel. 0744.406729 - Fax 0744.409000

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Realizzazione e stampa Primaprint - ViterboAzienda che persegue la sostenibilità ambientale certificata UNI EN ISO 14001:2004 - FSC® - PEFC e EMAS

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Finito di stampare nel mese di dicembre 2011su carta Symbol FreelifeFedrigoni Cartiere Spa certificata SQS ISO 14001:2004

Un augurio sincero di buone feste ai nostri soci, ai nostri dipendenti e alle loro famiglie.

IlConsigliodiAmministrazione

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Direttore responsabile Federico Fabrizi HOUSE ORGAN AZIENDALE BIMESTRALE - COSP TECNOSERVICE. Autorizzazione N° 3 2009 Tribunale di Terni - dicembre, anno 2011 - numero 12

Anna Finocchiaro: «Diamo speranze ai giovani»

Equità, solidarietà e sviluppo

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luss

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riformadellepensioni

tassa sullacasa

aumento dell’Iva

liberalizzazioni

Buon 2012 da tutti noi


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