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Analisi climatica del 2019 - Climatrentino · L’analisi fornita dall’Organizzazione Mondiale...

Date post: 19-Aug-2020
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Provincia Autonoma di Trento METEOTRENTINO REPORT ANALISI CLIMATICA DEL 2019 Dipartimento Protezione Civile Servizio Prevenzione Rischi Ufficio Previsioni e Pianificazione Via Vannetti, 41 - 38100 Trento Tel. 0461/494877 – fax 0461/238305 Direttore: Alberto Trenti Hanno curato questo rapporto: Roberto Barbiero Walter Beozzo Elvio Panettieri
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Provincia Autonoma di Trento

METEOTRENTINO REPORT

ANALISI CLIMATICA DEL 2019

Dipartimento Protezione Civile

Servizio Prevenzione Rischi

Ufficio Previsioni e Pianificazione

Via Vannetti, 41 - 38100 Trento

Tel. 0461/494877 – fax 0461/238305

Direttore: Alberto Trenti

Hanno curato questo rapporto:

Roberto Barbiero

Walter Beozzo

Elvio Panettieri

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ANALISI CLIMATICA DEL 2019

Sommario

Il 2019 in Trentino è stato ancora un anno più caldo della media, con località che hanno registrato

tra i valori più elevati nell’ultimo secolo: a Levico è risultato il più caldo in assoluto dal 1930, a

Trento Laste e al Careser è risultato il secondo anno più caldo rispettivamente dal 1920 e dal 1930.

Anche le precipitazioni e il numero di giornate piovose sono state complessivamente superiori alla

media. Spiccano nel corso dell’anno un mese di maggio con freddo anomalo e conseguenti danni

al settore agricolo, l’ondata di calore di giugno, risultato uno dei più caldi e secchi dell’ultimo

secolo, e le precipitazioni eccezionali di novembre.

A livello globale il 2019 è stato il secondo anno più caldo in assoluto dal 1850. La temperatura

media globale è stata di 1,1°C superiore alla media del 1850-1900, che viene assunto come

periodo di riferimento del livello pre-industriale dall’Accordo sul Clima di Parigi. In Italia il 2019 è

stato invece il quarto anno più caldo dal 1800 con un’anomalia di circa +0,96°C rispetto alla media

del periodo di riferimento 1981-2010.

Il 2019 in Trentino è stato più caldo di circa 1,5-2°C rispetto alla media del periodo 1961-1990. La

stagione invernale è stata più calda della media, con temperature decisamente anomale nel mese

di febbraio. La primavera è stata poco più calda della media con marzo caldo, aprile poco più caldo

o nella media e maggio invece molto più freddo. L’estate è stata ben più calda della media specie

grazie al contributo del mese di giugno che è stato eccezionalmente caldo. L’autunno è stato più

caldo della media grazie in particolare al contributo di ottobre, mentre settembre e novembre

sono stati poco più caldi della norma. Infine anche dicembre è risultato più caldo della media.

Il 2019 è stato un anno con precipitazioni superiori alla media con incrementi significativi ad

esempio a Predazzo, +67%, a Trento Laste, +44%, e a Castello Tesino, +42%. La stagione invernale

ha registrato precipitazioni inferiori alla media. La primavera è stata invece ben più piovosa con

importanti differenze osservate nei singoli mesi: marzo è stato più secco della media, aprile molto

più piovoso, infine maggio è stato più piovoso della media. La stagione estiva è stata caratterizzata

da precipitazioni inferiori alla media ma con importanti differenze nei singoli mesi: giugno è stato

poco piovoso, luglio è stato più piovoso della media e infine il mese di agosto è stato in prevalenza

meno piovoso. La stagione autunnale ha registrato precipitazioni ben superiori alla media grazie

all’eccezionalità del mese di novembre. Infine il mese di dicembre ha fatto osservare precipitazioni

di poco superiori alla media.

Per quanto riguarda le nevicate la stagione invernale 2018-’19 ha registrato valori inferiori alla

media con apporti più consistente nel mese di febbraio. Nuovi apporti di neve in montagna si sono

misurati in primavera, con le maggiori cumulate mensili che si sono verificate di fatto in aprile.

Verso fine anno l’eccezionale apporto delle precipitazioni di novembre hanno fatto superare i

massimi accumuli di neve fresca sinora rilevati nel mese. Nuove importanti nevicate si sono infine

verificate in dicembre.

Nel rapporto di seguito viene fornita una descrizione introduttiva relativa alle principali

osservazioni dell’andamento climatico del 2019 a livello globale ed europeo (I) e per l’Italia (II).

Viene poi descritta in modo approfondito l’analisi climatica del 2019 per il Trentino (III) corredata

da tabelle e grafici di riferimento relativi ai dati di temperatura e precipitazione di alcune delle

stazioni della rete meteorologica di Meteotrentino di riferimento per la climatologia.

Infine viene fornita una descrizione dell’andamento climatico osservato presso la stazione

meteorologica di Trento Laste (IV).

Informazioni più dettagliate per le singole stagioni e i singoli mesi sono invece riportate nei relativi

report di analisi climatica stagionale e di analisi meteorologica mensile.

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I. Nel mondo e in Europa

L’analisi fornita dall’Organizzazione Mondiale della Meteorologia1 pone in evidenza come il 2019

sia risultato il secondo anno più caldo dall’inizio delle osservazioni nel 1850. Il 2016 rimane l’anno

più caldo a causa della combinazione con un evento particolarmente intenso di El Niño.

In base ai valori forniti da differenti data sets di riferimento utilizzati (Fig.1), la temperatura media

globale nel 2019 si è assestata con un anomalia di circa 1,1°C rispetto all’era pre-industriale (1850-

1990). L’andamento delle temperature evidenzia un’accelerazione del trend di aumento dall’inizio

degli anni ’80 e la temperatura media degli anni 2015-2019 è stata la più elevata su periodi di

cinque anni dall’inizio delle osservazioni.

Fig.1 Andamento della temperatura globale (asse di sinistra) e variazione dal periodo preindustriale (asse

di destra) in base a set di dati diversi: ERA-Interim (Copernicus Climate Change Service, ECMWF); GISTEMP

(NASA); HadCRUT4 (Met Office Hadley Center), NOAAGlobalTemp (NOAA); e JRA-55 (JMA).

Osservando l’andamento mese per mese delle temperature globali (Fig.2) si nota come il mese di

febbraio abbia determinato un rallentamento del riscaldamento mentre successivamente tutti i

mesi forniscono un contributo a determinare la media annuale che si assesta seconda al solo 2016.

1 Provisional Statement on the State of the Global Climate in 2019 – (World Meteorological Organization)

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Fig.2 Confronto tra le anomalie di temperatura da inizio anno per il 2019 (linea nera) con quelle che si

riferiscono gli altri nove anni più caldi mai registrati. Ogni mese lungo ogni linea rappresenta l'anomalia

della temperatura media da inizio anno: il valore di gennaio è l'anomalia della temperatura media di

gennaio, il valore di febbraio è l'anomalia media di gennaio e febbraio insieme e così via.

I dati del Copernicus Climate Change Service2, relativi alla distribuzione spaziale dell’andamento

termico globale (Fig.3), mostrano come le temperature superficiali del 2019 siano state superiori

di 0,59 °C rispetto alla media registrata nel periodo 1981-2010.

Fig.3 Anomalie della temperatura media globale annuale nel 2019 rispetto al periodo 1981-2010 (Source:

Copernicus Climate Change Service, ECMWF)

2 Surface air temperature for December 2019 (Copernicus Climate Change Service/ECMWF, 2019)

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Il riscaldamento più pronunciato si è verificato sulla maggior parte dell'Artico, con un picco sopra e

vicino all'Alaska, nell'estremo nord-est del Canada e sulle parti centrali della Siberia settentrionale.

Le temperature sono state sopra la media in quasi tutta l'Europa (Fig.4), che fanno

complessivamente del 2019 l’anno più caldo mai osservato, con un’anomalia di 1,2°C sopra la

media 1981-2010, leggermente superiore rispetto a quelle osservate nel 2014, 2015 e 2018.

Temperature sopra la media si sono osservate anche sulla maggior parte delle altre aree di terra e

oceano, specialmente in Medio Oriente, Africa meridionale, Australia e alcune parti dell'Antartico;

mentre sotto la media sono state su alcune aree terrestri e oceaniche, in particolare sul Canada

centrale e sud-orientale.

Fig.4 Anomalie della temperatura media globale annuale in Europa nel 2019 rispetto al periodo 1981-2010

(Source: Copernicus Climate Change Service, ECMWF)

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II. In Italia

Le analisi fornite dall’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima (ISAC-CNR) pongono in evidenza

come il 2019 sia stato il quarto anno più caldo dal 1800 con un’anomalia di circa +0,96°C rispetto

alla media del periodo di riferimento 1981-2010 (Fig.5). Il più caldo rimane il 2018 con un’anomalia

di 1,2°C. Il segnale positivo è stato omogeneo in tutte le regioni, ma meno significativo sulle

regioni meridionali, tuttavia è possibile rilevare alcune differenze stagionali.

La temperatura dell’inverno 2018-’19 è stata sostanzialmente nella media. Il mese di dicembre è

stato prevalentemente più caldo della media, gennaio si è distinto per essere stato fresco mentre

febbraio è risultato più caldo della media. La primavera è stata poco più calda della media. I mesi

di marzo e aprile sono stati più caldi della media mentre spicca il mese di maggio che è risultato

decisamente più freddo rispetto alla media. L’estate è stata la terza più calda dal 1800 grazie in

particolare al contributo di giugno, il secondo più caldo mai osservato, ma anche con un

importante apporto a luglio, il settimo più caldo, e seppur inferiore, ad agosto. L’autunno 2019 è

stato il quarto più caldo dal 1800 con anomalie positive in settembre e novembre ma soprattutto

in ottobre, risultato il più caldo mai osservato. Infine l’anno si è chiuso ancora con un’anomalia

positiva significativa: il mese di dicembre è stato infatti il secondo più caldo mai osservato.

Fig.5 Anomalie della temperatura media annua dal 1800 al 2019 in Italia rispetto al periodo 1981-2010

Per quanto riguarda le precipitazioni gli apporti annuali sono stati prevalentemente superiori alla

media senza segnali particolarmente rilevanti nelle singole stagioni e nei singoli mesi ad eccezione

del mese di novembre caratterizzato da precipitazioni decisamente eccezionali su gran parte

dell’Italia e tali da influire sull’apporto complessivo annuale.

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III. In Trentino

Il 2019 in Trentino è stato più caldo della media con località che hanno registrato tra i valori più

elevati nell’ultimo secolo, e con precipitazioni superiori alla media.

III.1 Le temperature

Le analisi per la nostra regione indicano un’anomalia positiva di circa 1,5-2°C rispetto alla media

del periodo 1961-19903 (tab.1 e Fig.6) con scostamento fino a +2,3°C nel caso della stazione di

Careser e 1,9°C nel caso di Rovereto. Il 2019 si colloca tra i più caldi in molte località. A Levico è

risultato il più caldo in assoluto dal 1930, a Trento Laste e al Careser è risultato il secondo anno più

caldo rispettivamente dal 1920 e dal 1930, mentre al terzo posto tra i più caldi risulta a Lavarone,

dal 1925, e a Cavalese, dal 1935.

Temperatura annuale

Stazione

Quota

(m)

Media annuale

2019

(°C)

Anomalia

1981-2010

(°C)

Anomalia

1961-1990

(°C)

Rank

Valore max (°C) e

Anno

Castello Tesino 801 10,0 0,9 1,6 6° posto 10.4 nel 2011

Lavarone 1155 8,9 1,1 1,7 3° posto 9.7 nel 2011

Cavalese 958 9,6 1,0 1,6 3° posto 9.8 nel 1994

Trento (Laste) 312 13,8 1,2 1,5 2° posto 13.9 nel 2015

Tione 533 11,2 0,6 n.d 9° posto 12.2 nel 1982

Pinzolo 760 10,0 1,1 n.d. 8° posto 10.6 nel 2015

Levico 502 12,8 1,6 1,8 1° posto Come nel 2018

Rovereto 203 14,4 1,4 1,9 4° posto 14.9 nel 2015

Careser (diga) 2600 1,0 1,4 2,3 2° posto 1.8 nel 2015

Folgaria 1121 9,5 0,8 1,5 8° posto 10.1 nel 2011

Predazzo 1000 9,5 0,6 1,4 7° posto 9.9 nel 2015

Tab.1 Temperature medie annuali e anomalia rispetto al periodo 1981-2010 e 1961-1990

Nota sui dati mancanti evidenziati nelle tabelle:

a) n.d.: dati non disponibili in quanto le anomalie non sono calcolabili per il periodo 1961-1990 poiché le

osservazioni sono iniziate in anni successivi

3 I commenti dei dati del Trentino sono riferiti al confronto con i valori medi del periodo 1961-1990 di riferimento per

la climatologia, tuttavia i dati riportati nei grafici fanno riferimento anche al periodo più recente 1981-2010 per un

confronto più completo.

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Temperatura media annuale [°C]

-2

-1

0

1

2

3

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6

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12

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14

15

16

Caste

llo

Tesin

o

Lavaro

ne

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se

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(Laste

)

Tio

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Folg

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Pre

dazzo

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[°C]

2019

1981-2010

1961 - 1990

Fig.6 Temperature medie annuali a confronto rispetto al periodo 1981-2010 e 1961-1990

Significative differenze si sono tuttavia osservate a livello stagionale (Fig.7).

La stagione invernale4 è stata più calda della media, con temperature decisamente anomale nel

mese di febbraio. La primavera è stata complessivamente poco più calda della media con

importanti differenze osservate nei singoli mesi: marzo è stato più caldo, aprile poco più caldo o

nella media, e maggio invece molto più freddo. La stagione estiva è stata complessivamente ben

più calda della media specie grazie al contributo del mese di giugno che è stato eccezionalmente

caldo. L’autunno è stato complessivamente più caldo della media grazie in particolare al

contributo di ottobre, mentre settembre e novembre sono stati poco più caldi della norma. Infine

anche dicembre è risultato più caldo della media.

4 Dal punto di vista climatico si considera come stagione invernale il trimestre dicembre, gennaio e febbraio.

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Temperatura media [°C]

Inverno

-2

-1

0

1

2

3

4

5

6

Caste

llo

Tesin

o

Lavaro

ne

Cavale

se

Tre

nto

(Laste

)

Tio

ne

Rovere

to

Pre

dazzo

Tem

pera

ture

[°C]

2019

1981 - 2010

1961 - 1990

Temperatura media [°C]

Primavera

0

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

13

14

15

16

Caste

llo

Tesin

o

Lavaro

ne

Cavale

se

Tre

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(Laste

)

Tio

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Rovere

to

Pre

dazzo

Tem

pera

ture

[°C]

2019

1981 - 2010

1961 - 1990

Temperatura media [°C]

Estate

0

2

4

6

8

10

12

14

16

18

20

22

24

26

28

Caste

llo

Tesin

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Lavaro

ne

Cavale

se

Tre

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(Laste

)

Tio

ne

Rovere

to

Pre

dazzo

Tem

pera

ture

[°C]

2019

1981 - 2010

1961 - 1990

Temperatura media [°C]

Autunno

0

2

4

6

8

10

12

14

16

18

20

Caste

llo

Tesin

o

Lavaro

ne

Cavale

se

Tre

nto

(Laste

)

Tio

ne

Rovere

to

Pre

dazzo

Tem

pera

ture

[°C]

2019

1981 - 2010

1961 - 1990

Fig.7 Temperature medie stagionali a confronto rispetto al periodo 1981-2010 e 1961-1990

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III.2 Le precipitazioni

Il 2019 è stato un anno con precipitazioni superiori alla media (tab.2, Fig.8). Scostamenti

significativi sono stati riscontrati a Predazzo, +67%, a Trento Laste, +44%, e a Castello Tesino,

+42%. Il numero di giornate con precipitazioni (>1mm/giorno) è stato in prevalenza superiore alla

media nelle località esaminate (tab.2) che hanno registrato fino ad un numero pari a 28 giorni in

più rispetto al periodo 1961-1990 a Predazzo, +24 giorni a Malè, +22 giorni a Lavarone e +21 giorni

a Cavalese.

Andando a considerare gli andamenti stagionali (Fig.9) si osservano importanti differenze.

La stagione invernale5 ha registrato precipitazioni inferiori alla media con contributi significativi

osservati nelle sole prime tre giornate di febbraio. La primavera è stata invece ben più piovosa con

importanti differenze osservate nei singoli mesi: marzo è stato più secco della media, aprile

decisamente molto più piovoso, infine maggio è stato più piovoso della media.

La stagione estiva è stata complessivamente caratterizzata da precipitazioni in prevalenza inferiori

alla media ma con importanti differenze nei singoli mesi: giugno è stato poco piovoso, luglio è

stato più piovoso della media e infine il mese di agosto è stato in prevalenza meno piovoso. La

stagione autunnale ha registrato precipitazioni ben superiori alla media grazie all’eccezionalità del

mese di novembre, risultato in molte località il più piovoso nell’ultimo secolo di dati disponibili.

Infine il mese di dicembre ha fatto osservare precipitazioni di poco superiori alla media.

Precipitazione annuale

Stazione

Quota

(m)

Totale annuo

2019

(mm)

Anomalia

1981 – 2010

(%)

Anomalia

1961 – 1990

(%)

Castello Tesino 801 1735 35 % 42 %

Lavarone 1155 1800 37 % 38 %

Male' 720 1205 36 % 33 %

Trento (Laste) 312 1340 43 % 44 %

Tione 533 1631 37 % 30 %

Cavalese 958 1086 37 % 32 %

Rovereto 203 1270 33 % 30 %

Predazzo 1000 1449 53 % 67 %

Giorni piovosi (n°)

Totale annuo Anomalia Anomalia

Stazione Quota

(m) 2019 1981-2010 1961-1990

Castello Tesino 801 115 13 10

Lavarone 1155 123 24 22

Male’ 720 109 23 24

Trento (Laste) 312 93 11 10

Tione 533 109 13 13

Cavalese 958 110 23 21

Rovereto 203 97 12 10

Predazzo 1000 117 23 28

Tab.2 Precipitazione totale annua (sopra) e numero di giorni piovosi (sotto) per alcune stazioni con relative

anomalie rispetto al periodo 1981-2010 e 1961-1990

5 Dal punto di vista climatico si considera come stagione invernale il trimestre dicembre, gennaio e febbraio.

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Precipitazione [mm]

Annuale

0

100

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300

400

500

600

700

800

900

1000

1100

1200

1300

1400

1500

1600

1700

1800

1900

2000

Caste

llo

Tesin

o

Lavaro

ne

Male

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Tre

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(Laste

)

Tio

ne

Cavale

se

Ro

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to

Pre

dazzo

Pre

cip

itazio

ni

[m

m]

2019

1981 - 2010

1961 - 1990

Fig.8 Precipitazioni annuali a confronto rispetto alle medie del periodo 1981-2010 e 1961-1990

Per quanto riguarda le nevicate6 la stagione invernale

5 ha registrato valori inferiori alla media sia

sui settori orientali, fino a 204 cm a Passo Valles e 208 cm a Passo Rolle, sia su quelli occidentali,

fino a 173 cm a Passo Tonale.

Analizzando i singoli mesi si può verificare come di fatto degli apporti siano giunti da tutti i mesi

dell’inverno ma in maniera meno significativa dal mese di dicembre e invece più consistente dal

mese di febbraio: fino a 136 cm a Passo Valles, 121 cm a Passo Tonale e 119 cm a Passo Rolle.

Dopo gli apporti della stagione invernale, importanti nuovi apporti di neve in montagna si sono

misurati in primavera. Le maggiori cumulate mensili di neve fresca si sono verificate in aprile

insieme alle maggiori nevicate giornaliere che hanno raggiunto e in alcuni casi superato il metro.

Maggio, mese solitamente scarso di neve ha fornito quantitativi di neve fresca superiori a quelli di

marzo con valori cumulati di mezzo metro in tutti i settori.

Verso fine anno, all’inizio della nuova stagione nevosa, occorre mettere in evidenza l’eccezionale

apporto delle precipitazioni di novembre che hanno contribuito alle quote medio-alte a copiose

nevicate che hanno decisamente superato i massimi accumuli di neve fresca sinora rilevati a

novembre7.Gli apporti sono stati maggiori sui settori nord occidentali, ad esempio oltre 5 m di

neve fresca a Capanna Presena e 4 m a Passo Tonale, ed inferiori su quelli orientali, ad esempio

circa 2-3 m a Passo Rolle e Passo Valles. Anche la quota delle nevicate è stata variabile a causa

della diversa direzione dei flussi che hanno accompagnato le precipitazioni e della loro interazione

con l’orografia delle vallate, risultando più bassa sui settori nord occidentali, fino a circa 600-800

m, e più alta invece su quelli orientali e meridionali. Nuovi importanti apporti sono infine giunti

grazie alle precipitazioni di dicembre: ad esempio circa 1 m di neve a Passo Tonale e circa 70 cm

misurati a Passo Valles e Passo Rolle.

6 Approfondimenti sono disponibili nella relazione “Analisi climatica dell’inverno 2018-2019” e “Nevicate ottobre 2018

- maggio 2019” a cura di Meteotrentino 7 Uno specifico rapporto è in fase di elaborazione a cura di Meteotrentino

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Precipitazione [mm]

Inverno

0

50

100

150

200

250

300

350

400

Ca

ste

llo

Te

sin

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La

va

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Ma

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[m

m]

2019

1981 - 2010

1961 - 1990

Precipitazione [mm]

Primavera

0

50

100

150

200

250

300

350

400

450

500

550

600

Caste

llo

Tesin

o

Lavaro

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Male

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)

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to

Pre

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Pre

cip

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ni

[m

m]

2019

1981 - 2010

1961 - 1990

Precipitazione [mm]

Estate

0

100

200

300

400

500

Caste

llo

Tesin

o

Lavaro

ne

Male

'

Tre

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(Laste

)

Tio

ne

Cavale

se

Ro

vere

to

Pre

dazzo

Pre

cip

itazio

ni

[m

m]

2019

1981 - 2010

1961 - 1990

Precipitazione [mm]

Autunno

0

100

200

300

400

500

600

700

800

900

1000

Caste

llo

Tesin

o

Lavaro

ne

Male

'

Tre

nto

(Laste

)

Tio

ne

Cavale

se

Ro

vere

to

Pre

dazzo

Pre

cip

itazio

ni

[m

m]

2019

1981 - 2010

1961 - 1990

Fig.9 Precipitazioni stagionali a confronto rispetto alle medie del periodo 1981-2010 e 1961-1990

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13

IV. I dati della stazione meteorologica di Trento Laste

Osservando in dettaglio il comportamento della stazione di Trento Laste è possibile porre in maggiore

evidenza alcune delle caratteristiche principali che hanno contraddistinto l’andamento meteorologico del

2019.

L’andamento annuale della temperatura giornaliera (Fig.10), espressa come anomalia rispetto alla media

del periodo 1961-1990, mette in evidenza la prevalenza di giornate con valori superiori alla media (colore

rosso) e con frequenti valori estremi di anomalia positiva, che vanno cioè oltre i valori medi massimi

espressi come media mobile, a gennaio, febbraio, giugno, alcune giornate di ottobre e novembre e infine

dicembre. Il maggior numero di giornate con anomalia termica negativa (colore blu) si osserva invece a

maggio e per alcune giornate di settembre.

Trento Laste

Temperature 2019

-4

-2

0

2

4

6

8

10

12

14

16

18

20

22

24

26

28

30

32

1/1

8/1

15/1

22/1

29/1

5/2

12/2

19/2

26/2

5/3

12/3

19/3

26/3

2/4

9/4

16/4

23/4

30/4

7/5

14/5

21/5

28/5

4/6

11/6

18/6

25/6

2/7

9/7

16/7

23/7

30/7

6/8

13/8

20/8

27/8

3/9

10/9

17/9

24/9

1/1

0

8/1

0

15/1

0

22/1

0

29/1

0

5/1

1

12/1

1

19/1

1

26/1

1

3/1

2

10/1

2

17/1

2

24/1

2

31/1

2

°C

-4

-2

0

2

4

6

8

10

12

14

16

18

20

22

24

26

28

30

32

°C

2019 M EDIA M obile a 30 gg (61-90) M IN M obile a 30 gg (61-90) M AX M obile a 30 gg (61-90)

Fig.10 Andamento annuale della temperatura giornaliera per la stazione di Trento Laste espressa come anomalia

rispetto alla media del periodo 1961-1990

L’andamento stagionale (Fig.11) evidenzia come le anomalie positive si siano verificate in tutte le stagioni

ad eccezione della primavera, risultata più fresca. L’andamento mensile (Fig.12) evidenzia come tutti i

mesi siano stati più caldi della media, specie in giugno, ma anche in gennaio, febbraio, ottobre e

dicembre, il solo mese più freddo sia stato maggio mentre nella media è risultato aprile.

L’inverno è risultato più caldo della media 1961-1990, con +2,4 °C, grazie all’anomalia positiva di febbraio,

pari a +2,6°C, di gennaio, +2,3°C, e in misura minore di dicembre 2018, pari a +1,6°C.

La primavera è risultata nella media ma con singoli mesi molto diversi: marzo più caldo della media di

1,9°C, aprile nella media e infine maggio molto più freddo con un’anomalia di -2,3°C.

L’estate è stata più calda della media, +2,4°C, con un contributo maggiore in giugno risultato

particolarmente caldo con un’anomalia di ben +4,2°C, mentre in luglio le temperature sono state

superiori alla media di +1,3°C e in agosto di +1,7°C.

L’autunno è stato più caldo della media di +1,5°C, con valori particolarmente più elevati della norma in

ottobre, +2,6°C, e in misura minore in novembre, +1,3°C, e in settembre, +0,6°C. Infine anche nel mese di

dicembre le temperature sono state ben sopra la media con un valore pari a +2,6°C.

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14

Trento (Laste)

4,6

12,7

24,3

13,7

-0,8

-0,4

0,0

0,4

0,8

1,2

1,6

2,0

2,4

2,8

Inverno Primavera Estate Autunno

Anom

alia m

edia

sta

gio

nale

[°C

]

0

2

4

6

8

10

12

14

16

18

20

22

24

26

Tem

peratu

ra m

edia

sta

gio

nale

assolu

ta [

°C

]

2019Anomalia 81 - 10 Anomalia 61 - 90

Fig.11 Temperature medie stagionali per Trento Laste e anomalie rispetto al periodo 1981-2010 e 1961-1990

Trento (Laste)

3,3

6,6

10,8

13,0

14,5

24,5 24,423,8

19,2

14,9

6,9

4,0

-3,6

-3,2

-2,8

-2,4

-2,0

-1,6

-1,2

-0,8

-0,4

0,0

0,4

0,8

1,2

1,6

2,0

2,4

2,8

3,2

3,6

4,0

4,4

4,8

Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic

Anom

alia m

edia

mensile [

°C

]

0

2

4

6

8

10

12

14

16

18

20

22

24

26

Tem

peratu

ra m

edia

mensile a

ssolu

ta [

°C]

2019Anomalia 81 - 10 Anomalia 61 - 90

Fig.12 Temperature medie mensili per Trento Laste e anomalie rispetto al periodo 1981-2010 e 1961-1990

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15

L’andamento delle precipitazioni giornaliere (Fig.13) pone in evidenza come il valore cumulato nell’anno,

pari a 1340 mm, risulti superiore all’apporto medio del periodo 1961-1990, pari a 931 mm. Le giornate

caratterizzate da precipitazioni (>1mm/giorno) sono risultate pari a 93, superiori di 10 giornate al valore

medio pari a 83. Nel grafico spiccano gli apporti eccezionali della giornata del 4 aprile con ben 101,6 mm,

e di ben tre giornate a novembre con valori superiori a 50 mm giornalieri: 86,8 mm il 15 novembre, 59,8

mm il 3 novembre e 59,6 mm il 17 novembre.

L’andamento stagionale (Fig.14) delle precipitazioni mette in evidenza come apporti inferiori alla media si

siano registrati in inverno e estate mentre superiori sono stati in primavera e autunno. L’andamento

mensile (Fig.15) mostra un comportamento altalenante con mesi che hanno registrato valori superiori alla

media, tra i quali spicca l’eccezionalità di novembre, e con altri che hanno registrato valori inferiori.

In inverno le precipitazioni sono state inferiori del 38% rispetto al periodo 1961-1990, grazie al contributo

di un secco dicembre 2018 (-91%) e gennaio (-72%) mentre gli apporti sono stati superiori alla media a

febbraio, +63%.

Le precipitazioni primaverili sono state superiori alla media del 63%, grazie in particolare al contributo di

aprile, +165%, ma significativo anche in maggio, +44%, e invece inferiore a marzo, -40%.

Le precipitazioni estive sono state di poco inferiori alla media, -26%, con un marcato deficit in giugno, -

87%, seguito da un aumento in luglio, +59%, e da un nuovo calo in agosto, -35%.

In autunno le precipitazioni sono state ben superiori alla media, +107%, grazie sostanzialmente

all’eccezionale contributo di novembre, +329%. Un apporto positivo è arrivato anche da settembre, +14%,

mentre precipitazioni inferiori si sono osservate nel mese di ottobre, -45%. Infine nel mese di dicembre le

precipitazioni sono state superiori alla media con un’anomalia di +75%.

Trento Laste

Precipitazione 2019

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

110

120

130

140

gen feb mar apr ma giu lug ago set ott nov dic

Pre

cip

itazio

ne g

iorn

aliera

(m

m)

0

200

400

600

800

1000

1200

1400

Pre

cip

itazio

ne c

um

ula

ta (m

m)

Prec. Giornaliera (2019)

Prec. Cumulata (2019)

Cumulata media 1961-'90

Fig.13 Andamento delle precipitazioni giornaliere per la stazione di Trento Laste e del valore cumulato annuale, pari

a 1340 mm, a confronto con la cumulata media del periodo 1961-1990, pari a 931 mm

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Trento Laste

97,4

383,8

195,4

572,6

-60%

-40%

-20%

0%

20%

40%

60%

80%

100%

120%

Inverno Primavera Estate Autunno

An

om

ali

a m

ed

ia s

tag

ion

ale

[%

]

0

100

200

300

400

500

600

700

Precip

itazio

ne s

tag

ion

ale

[m

m]

2019Anomalia 78 - 05 Anomalia 61 - 90

Fig.14 Precipitazioni stagionali per Trento Laste e anomalie rispetto al periodo 1981-2010 e 1961-1990

Trento Laste

15,2

77,4

35,6

211,0

137,2

12,4

124,2

58,8

90,4

52,8

429,4

95,4

-120%

-100%

-80%

-60%

-40%

-20%

0%

20%

40%

60%

80%

100%

120%

140%

160%

180%

200%

220%

240%

260%

280%

300%

320%

340%

360%

Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic

An

om

ali

a m

ed

ia m

en

sil

e [

%]

0

50

100

150

200

250

300

350

400

450

500

Precip

itazio

ne m

en

sil

e [

mm

]

2019Anomalia 78 - 05 Anomalia 61 - 90

Fig.15 Precipitazioni mensili per Trento Laste e anomalie rispetto al periodo 1981-2010 e 1961-1990


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