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In questa fine anno 2017 ed inizio dell’anno 2018 ci vengono proposti due temi scottanti: la famiglia e la pace. Domenica 31 dicembre la Chiesa celebra la fe- sta della Santa famiglia di Gesù, Maria e Giu- seppe. Da bambino ho amato molto la famiglia di Gesù, nel mio asilo di S. Nicolò di Celle c’era appeso un quadro con una bella immagine della sacra famiglia che ammiravo con grande gioia. La famiglia era il punto centrale della nostra vita di bambini e ragazzi. Ricordo che vivevamo in una casa vecchia, era passata da poco la guerra, la luce elettrica era solo in cucina e nelle came- re, negli altri ambienti si faceva luce con il lume a olio o con la lampada ad acetilene. Vivevano nella stessa casa due fratelli: Valentino e Fran- cesco con le rispettive famiglie. Anche se c’erano interessi di lavoro diversi, si viveva in armonia, non c’era distinzione tra fratelli e cugi- ni, eravamo tutti fratelli. Ero il più piccolo e tutti indistintamente mi “controllavano”. Eravamo una famiglia. Da anni molte cose sono cambiate o perfezionate nel concepire la famiglia. Oggi si “forma” una famiglia partendo dall’amore di coppia, non esistono più i matrimoni combinati. È meraviglioso il grido d’amore “Io ti amo”. Sempre meno tuttavia si aggiunge “per sempre”. Si riesce a capire che “per sempre” è impegnati- vo. Oggi ti amo, domani vedremo. Gesù conosce bene il cuore dell’uomo ed è per questo che cer- ca di aiutarlo con doni semplici, ma soprannatu- rali. Ognuno è aiutato nella sua situazione parti- colare. La coppia che vuol costituire una fami- glia riceve in dono il sacramento del matrimo- nio. Una domanda mi porto dietro da anni: cosa sta succedendo in questi ultimi anni alla fami- glia, che la Chiesa ha tanto amato e che continua ad amare con un’attenzione particolare (basta pensare all’ultimo sinodo)? Perché metà delle famiglie sono frantumate? La famiglia è sola e si è ulteriormente isolata all’interno di un’utopia: sentirsi libera da tutto e da tutti. Si va a vivere da soli; l’amore è un sentimento che può cam- biare con estrema facilità; i figli possono risulta- re un impiccio per la realizzazione dei propri sogni; i genitori non sono più educatori che aiu- tano a crescere nell’amore, a saper affrontare le difficoltà. La società civile e qualche volta an- che quella religiosa sono assenti dalla vita della famiglia, nella relazione della coppia. La fami- glia è considerata una realtà vitale, ma allo stes- so tempo una realtà privata. Volevamo renderla libera, da tutto e da tutti, ma il risultato ottenuto è attualmente sconcertante. Molte famiglie oggi Parrocchia San Bartolomeo -Piazza della Repubblica, 2 - 06089 Torgiano (Pg) - tel. 075982140 e-mail [email protected] - [email protected] Parrocchia Sant’Ermete - Piazza Mancini - Brufa - www.uptorgiano.weebly.com 31 dicembre 2017 Anno 2017 SACRA FAMIGLIA Famiglia, piccola chiesa sono ridotte ad un solitudine che spaventa e che porta ad una frantumazione, al suo inter- no, sempre più forte. C’è un bisogno estremo di rimettere la famiglia al centro del tessuto sociale dal quale prende linfa, assume doveri, acquisisce diritti, trova forza per affrontare la vita. La famiglia è un bene di tutti, la suocera, il suocero, i figli, la società civile, la chiesa hanno un compito, o missione, determinante per la sua crescita. La coppia di oggi si culla troppo sui suoi sentimenti e poco nell’ assu- mere quei doveri che la legano alla società, ai figli, ai suoceri, alla chiesa... Lunedì 1 gennaio - Giornata mondiale della pace 2018. Il Papa dà, nel suo messaggio, il tema di riflessione per questo nuovo anno: “Migranti e rifugiati: uomini e donne in cerca di pace.” “Pace a tutte le persone e a tutte le nazioni della terra! La pace, che gli angeli annunciano ai pastori nella notte di Natale, è un’ aspira- zione profonda di tutte le persone e d tutti i popoli, soprattutto di quanti più duramente ne patiscono la mancanza. Tra questi, che porto nei miei pensieri e nella mia preghiera, voglio ancora una volta ricordare gli oltre 250 mi- lioni di migranti nel mondo, 22 milioni e mezzo dei quali sono rifugiati. Questi ultimi, affermò il mio predecessore Benedetto XVI, “sono uomini e donne, bambini, giovani e an- ziani che cercano un luogo dove vivere in pa- ce”. Per trovarlo, molti di loro, sono disposti a rischiare la vita in un viaggio che in gran parte dei casi è lungo e pericoloso, a subire fatiche, sofferenze, ad affrontare reticolati e muri innalzati per tenerli lontani dalla meta.” Nel suo messaggio ci consiglia inoltre quat- tro pietre miliari per l’azione. Accogliere. “Non dimenticate l’ospitalità; alcuni, praticandola, hanno accolto degli an- geli senza saperlo.” Ebrei 13,2. Proteggere. “Il Signore protegge lo straniero, egli sostiene l’orfano e la vedova:” Salmo 146,9. Promuovere. “Amate dunque lo straniero, perché anche voi foste stranieri nel paese d’Egitto.” Deuteronomio 10, 18-19. Integrare. “Così voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e fami- liari di Dio.” Efesini 2,19. Avremo due giorni di festa da vivere intensa- mente: ognuno di noi, vicino alla propria co- munità, è chiamato ad un impegno serio e du- raturo per sanare le ferite delle nostre fami- glie e aprire il cuore a coloro che cercano la pace. Genesi 15,1-6; 21,1-3 Salmo 104 Ebrei 11,8.11-12.17-19 Luca 2,22-40 Maria e Giuseppe portarono Gesù a Gerusalemme per presentarlo al Signore. Luca 2,22 Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. Luca 2,19 MARIA SANTISSIMA MADRE DI DIO Madre di Dio e madre nostra Numeri 6,22-27 Salmo 66 Galati 4,4-7 Luca 2,16-21
![Università degli Studi di Padova Dipartimento di Studi ...tesi.cab.unipd.it/57182/1/Martina_Verzini_2017.pdf · Il racconto aspira a ... né morale, né religioso, ma mondano […],](https://static.documenti.site/doc/80x56/5c73c18c09d3f2ba1a8b74d5/universita-degli-studi-di-padova-dipartimento-di-studi-tesicabunipdit571821martinaverzini2017pdf.jpg)
