+ All Categories
Home > Documents > APPRENDIMENTO ORGANIZZATIVO_Canterino

APPRENDIMENTO ORGANIZZATIVO_Canterino

Date post: 06-Sep-2015
Category:
Upload: freddy-dumper
View: 217 times
Download: 0 times
Share this document with a friend
Description:
Apprendimento organizzativoLezione Università
57
2014 MIP - Riproduzione riservata PEGASO P ercorsi E xecutive in G estione A ziendale e S viluppo O rganizzativo Filomena Canterino [email protected] 21 novembre 2014 APPRENDIMENTO ORGANIZZATIVO: MECCANISMI E APPLICAZIONI
Transcript
  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo

    Filomena Canterino

    [email protected]

    21 novembre 2014

    APPRENDIMENTO ORGANIZZATIVO:

    MECCANISMI E APPLICAZIONI

  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo

    2

    Mattina

    Agenda

    Il contesto del change management

    Apprendimento: concetti chiave e definizioni

    Apprendimento individuale: cenni

    Apprendimento organizzativo: i meccanismi

    Un caso reale

    Pomeriggio

    Learning organizations: attivit esperienziale in team

    Discussione finale e take-away

  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo

    3

    Agenda

    Il contesto del change management

    Apprendimento: concetti chiave e definizioni

    Apprendimento individuale: cenni

    Apprendimento organizzativo: i meccanismi

    Un caso reale

    Learning organizations: attivit esperienziale in team

    Discussione finale e take-away

  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo 4

    Le dimensioni del cambiamento (1/3)

    Ogni cambiamento, non solo organizzativo, richiede alle persone un investimento di

    energie sufficiente a superare la naturale resistenza

    Motivazionale

    Relazionale

    Cognitiva

    Emotiva

    Strategica

    Operativa

    Esperienziale

    Cambiamento

    efficace

  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo 5

    Le dimensioni del cambiamento (2/3)

    La dimensione cognitiva la pi semplice e riconosciuta:

    necessario che le persone capiscano e facciano proprie le ragioni

    del cambiamento (es. sopravvivere sul mercato, mantenersi

    competitivi, non perdere commesse).

    Il fatto di capire e anche condividere razionalmente le ragioni, non

    significa per necessariamente cambiare!

    La dimensione emotiva costituisce il primo fattore ostacolante il

    cambiamento.

    Linsoddisfazione per lo status quo deve essere superioreallinvestimento emotivo necessario a metterlo in discussione.Linsoddisfazione pu essere determinata dalla paura, dal rischio,dalle opportunit

    Provare insoddisfazione per lo status quo e capire lesigenzadel cambiamento, non sono sufficienti a cambiare; possono anzi

    trasformarsi in frustrazione e senso di impotenza in assenza di

    un traguardo e di un percorso chiaro per raggiungerlo. La

    dimensione strategica consiste proprio nella capacit di

    rappresentare un punto di arrivo e di rappresentare le attivit, le

    azioni, le vie che possono condurre a tale traguardo.

    Il traguardo deve per essere motivante, ovvero qualcosa

    per cui vale la pena spendersi. Deve essere un punto di

    arrivo sicuramente migliore dello status quo.

  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo 6

    Le dimensioni del cambiamento (3/3)

    La dimensione operativa significa saper tradurre il traguardo ed il

    percorso nelle azioni e nelle fatiche del day-by-day; saper staresul pezzo con rigore e sistematicit.

    La dimensione esperienziale rimanda allesigenza di trovareriscontro concreto delle proprie azioni nellesperienza, avere deifeedback positivi su quanto si sta facendo, capire che le cose vanno

    proprio nella direzione attesa.

    Per quanto il punto di arrivo possa essere noto, raggiungerlo di solito

    richiede diversi mesi (alcuni anni per i cambiamenti organizzativi pi

    rilevati), difficile mantenere lenergia e la rotta se non si hannoriscontri e feedback positivi dallesperienza.

    La dimensione relazionale riguarda il proprio contesto organizzativo

    e sociale. Il cambiamento non avviene in modo individuale ed

    autonomo ma nellambito delle proprie relazioni organizzative: ilgruppo, i colleghi, il proprio capo, i propri clienti possono ostacolare

    o facilitare il cambiamento.

    I loro ruoli cambiano, cos come cambia limportanza delle relazioni;la ricerca di un nuovo equilibrio, per quanto necessaria, non deve

    rompere gli equilibri esistenti in modo traumatico.

  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo 7

    Resistenze nelle fasi del progetto

    Vision, rilevazione processi, analisi e

    diagnosi

    Commitment

    Resistenze al

    cambiamento

    Ridisegno processi

    Funzionamento a regime

    Implementazione: Intervento pilota

    Implementazione: Diffusione del cambiamento

    OCCORRE AGIRE

    CON METODO!

  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo

    Il processo di cambiamento

    Il modello in tre fasi di Kurt Lewin:

    I. Unfreezing: scongelamento dellequilibrio esistente

    - consapevolezza della necessit di cambiare

    - creazione delle condizioni per il cambiamento

    II. Moving: movimento verso il nuovo punto di equilibrio

    - valutazione delle alternative e scelta

    - sperimentazione

    III. Refreezing: ricongelamento della nuova posizione acquisita

    - stabilizzazione della nuova soluzione

    Situazione

    esistente

    UNFREE

    ZING MOVING

    REFREEZ

    ING

    8

  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo 9

    I. Scongelamento del modello esistente

    Identificare ed analizzare limpatto

    Comunicare motivazioni e vision del cambiamento

    Creare fiducia nel cambiamento prospettato

    Identificare e ridurre resistenze ed inerzie:

    Creare ansiet ed insoddisfazione dello status quo: senso di urgenza

    Sconfessare il modo di operare attuale

    Evidenziare i benefici del nuovo modo di lavorare, facendo se possibile riferimento a situazioni modello

    Legare il cambiamento al sistema di incentivi

  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo 10

    II. Verso il nuovo punto di equilibrio

    La nostra metodologia ci ha portato alla generazione, valutazione e scelta diun piano di interventi

    Poi, deve avvenire limplementazione vera e propria

    Quando possibile, pu essere utile utilizzare un approccio pilota

    Il caso pilota applica sperimentalmente il nuovo modello organizzativo ad unproblema specifico e ben delimitato

    Questo approccio consente di:

    Sperimentare la nuova soluzione su un ambito limitato

    Concentrare gli sforzi

    Aumentare le probabilit di successo

    Successivamente, si procede alla diffusione complessiva del nuovo modello

  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo 11

    III. Ricongelamento della posizione

    acquisita

    Congelare: consolidare il cambiamento ed i risultati, evitando la deriva verso la

    situazione iniziale:

    Passare le consegne dalle persone che hanno gestito il progetto di cambiamento agli

    stakeholders (gli utilizzatori del nuovo processo)

    Garantire continuo commitment

    Sostenere il processo di apprendimento:

    Utilizzo di test, progetti pilota, esperimenti

    Erogazione di formazione, anche tramite affiancamento

    Premiare i comportamenti conformi al nuovo modello

    Gestione simbolica (linguaggio, storie e miti aziendali)

    Proceduralizzare ed incorporare la nuova organizzazione / il nuovo modello nei

    sistemi formali

    Cancellare completamente i vecchi sistemi e procedure, anche in maniera drastica

    quando necessario

    Sfruttare al meglio eventi esterni positivi, ad es. notizie sulla stampa

    Comunicare lo stato davanzamento verso il raggiungimento degli obiettivi prefissati

  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo 12

    Il ruolo della comunicazione nella

    gestione del cambiamento

    Il ruolo della comunicazione fondamentale nella gestione del cambiamento

    La comunicazione deve essere strutturata secondo un piano che definisca

    messaggi e contenuti da trasmettere ai diversi destinatari nel tempo, al fine di

    mettere in grado le persone di:

    Sapere quali cambiamenti sono in atto

    Conoscerne gli obiettivi e gli impatti personali

    Capire e saper utilizzare gli eventuali nuovi strumenti/nuove procedure se

    richiesto dal proprio ruolo

    Ottenere risposta alle proprie domande, perplessit, preoccupazioni

  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo 13

    Una componente naturale di ogni cambiamento

    Ci sar sempre qualcuno che dir

    Non cambiare

    Non funzioner

    Impossibile

    CINEMA

    Il muto non morir: chi diavolo vorrebbe sentir parlare gli attori?

    Harry M. Warner, Warner Brothers,

    1927

    AUTOMOBILE

    Il cavallo qui per restare, lautomobile soltanto una novit

    passeggera

    Presidente di una banca del Michigan,

    sconsigli ad Henry Ford di investire

    nellindustria automobilistica, 1903

    TELEVISIONE

    In sei mesi la gente si stancher di stare davanti ad una scatola di

    compensato tutte le sere

    Darryl Zanuck, 20th Century Fox, 1946SCIENZA

    Luomo non potr mai arrivare sulla luna

    Lee De Forest, uno dei padri

    della radio, 1967

    Fonte: Enrico Valdani Limpresa pro-attiva, McGraw-Hill, 2000

    Inerzia e resistenze

  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo

    Qualsiasi cambiamento implica naturalmente una fase di transizione non sempre facile sulle persone coinvolte

    Il cambiamento del modo di lavorare implica la gestione della curva di

    apprendimento Durante la fase di adattamento al nuovo modo di lavorare, pu verificarsi una

    temporanea riduzione nei livelli di servizio/produttivit ed un aumento di stress ecomportamenti disfunzionali

    14

    Realizzare il cambiamento (1/2)

    Inizio nuovi processi

    e sistema

    Valle della disperazione

    Miglioramento

    continuo

    TEMPO

    PR

    OD

    UT

    TIV

    ITA

  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo 15

    Realizzare il cambiamento (2/2)

    per questo motivo devono essere previste una serie di meccanismi strutturati e di figure di riferimento allinterno dellazienda che permettano di ridurre la profondit e la durata di questa fase di transizione

    Inizio nuovi processi

    e sistema

    Valle della disperazione

    Miglioramento

    continuo

    TEMPO

    PR

    OD

    UT

    TIV

    ITA

  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo

    16

    Agenda

    Il contesto del change management

    Apprendimento: concetti chiave e definizioni

    Apprendimento individuale: cenni

    Apprendimento organizzativo: i meccanismi

    Un caso reale

    Learning organizations: attivit esperienziale in team

    Discussione finale e take-away

  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo

    Definizioni di base

    17

    L apprendimento:

    - E acquisizione e/o modifica di conoscenze, comportamenti, abilit, valori o preferenze

    - Implica la sintesi di diversi tipi di informazione

    - E un processo esperienziale

  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo

    ESPERIENZA CONCRETA

    OSSERVAZIONI E RIFLESSIONI

    VERIFICA DELLE

    IMPLICAZIONI

    ASTRAZIONE E

    GENERALIZZAZIONE

    Il processo di apprendimentoModello di Kolb

  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo

    ESPERIENZACONCRETA

    Attivit: esperienza concreta

    Si impara dallesperienza diretta e dalla storia vissuta

    ESPERIENZA CONCRETA

    OSSERVAZIONI E RIFLESSIONI

    VERIFICA DELLE

    IMPLICAZIONI

    ASTRAZIONE E

    GENERALIZZAZIONE

    124

    3

    Lapprendimento secondo Kolb - esperienza

  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo

    Attivit: riflessioneSi apprende da quelle esperienze che permettono successivamente un

    processo di osservazione e riflessione (una pausa necessaria che permette di fermarsi a riflettere e analizzare lesperienza)

    OSSERVAZIONI E RIFLESSIONI

    ESPERIENZA CONCRETA

    OSSERVAZIONI E RIFLESSIONI

    VERIFICA DELLE

    IMPLICAZIONI

    ASTRAZIONE E

    GENERALIZZAZIONE

    124

    3

    Lapprendimento secondo Kolb - riflessione

  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo

    Attivit: astrazione

    Dalle osservazioni e riflessioni derivate dallesperienza concreta, si passa allelaborazione di teorie ed ipotesi pi vaste che permetteranno di assumere comportamenti pi adeguati in situazioni successive (costruzione di modelli

    della realt)

    ASTRAZIONE E

    GENERALIZZAZIONE

    ESPERIENZA CONCRETA

    OSSERVAZIONI E RIFLESSIONI

    VERIFICA DELLE

    IMPLICAZIONI

    ASTRAZIONE E

    GENERALIZZAZIONE

    124

    3

    Lapprendimento secondo Kolb - astrazione

  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo

    Attivit: azione

    Azione rivolta allindividuazione di ipotesi di intervento (alla luce dellesperienza e dei modelli) nella realt

    VERIFICA DELLE

    IMPLICAZIONI

    ESPERIENZA CONCRETA

    OSSERVAZIONI E RIFLESSIONI

    VERIFICA DELLE

    IMPLICAZIONI

    ASTRAZIONE E

    GENERALIZZAZIONE

    124

    3

    Lapprendimento secondo Kolb verifica

  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo

    Apprendimento Double loop (1/2)Modello di Argyris e Schon

    - Gli individui operano sulla base di una propria mappa

    mentale dal quale vengono dedotte le regole di azione in

    una determinata situazione o in un determinato contesto

    - Se i risultati ottenuti non sono in linea con i desideri e le

    aspettative, possono generarsi due tipologie di

    apprendimento:

    - SINGLE LOOP LEARNING

    - DOUBLE LOOP LEARNING

    23

  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo

    Apprendimento Double loop (2/2)Modello di Argyris e Schon

    Single loop: vengono modificate le regole dellazione, ma sempre allinterno dello stesso modello di riferimento

    Double loop: Vengono messe in discussione non soltanto le regole per

    lazione, ma anche gli assunti che stanno alla base del modello di riferimento, che porta di conseguenza al cambiamento radicale delle regole per lazione

    24

  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo

    Individuo e organizzazione

    Si pu parlare di apprendimento individuale e apprendimento organizzativo

    25

    Apprendimento

    individuale

    Loutput del processo di apprendimento e lacquisizione di una nuova nozione/pratica rimane conoscenza dei singoli soggetti, e non rientra come

    contenuto allinterno dellorganizzazione

    Apprendimento

    organizzativo

    Loutput del processo di apprendimento e lacquisizione di una nuova nozione/pratica coinvolge lintero apprendimento collettivo, andando a modificare le mappe cognitive utilizzate nellorganizzazione

    Apprendimento individuale e apprendimento organizzativo sono

    fortemente interconnessi

  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo

    26

    Agenda

    Il contesto del change management

    Apprendimento: concetti chiave e definizioni

    Apprendimento individuale: cenni

    Apprendimento organizzativo: i meccanismi

    Un caso reale

    Learning organizations: attivit esperienziale in team

    Discussione finale e take-away

  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo

    Apprendimento e socializzazione sono alla base della comprensione di come le persone sviluppano:

    Apprendimento individuale

    Sapere

    Saper fare

    Conoscenze

    Capacit

    Atteggiamenti (la tendenza ad agire in modo favorevole o sfavorevole nei confronti di un oggetto o referente) Saper essere

    Personalit (il modo di essere, di conoscere, di agire)

  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo

    Lapprendimento degli adulti (Andragogia)

    Apprendimento semplice - avviene per aggiunta di nuovi elementi

    (informazioni, conoscenze, capacit)

    Apprendimento complesso - avviene soprattutto per

    MODIFICA/RIORGANIZZAZIONE del campo cognitivo della persona

  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo

    Pavlov condizionamento classico

    Avete mal di denti e dovete fissare un appuntamento dal dentista. Passano settimane prima che vi decidiate a prendere in mano la cornetta del telefono.

    Poi il dente pulsa, le notti cominciano a diventare insonni, non c altro da fare che prendere il coraggio a quattro mani e formare il fatidico numero.

    Lappuntamento preso ed il giorno stabilito, salite le scale e suonate il campanello. Ci sono altre persone, meno male, almeno c un po da aspettare. Ma il cuore ha gi cominciato a battere disordinatamente e la bocca comincia

    ad asciugarsi. Entra il primo cliente, poi il secondo e poi il vostro turno: prego si accomodi. Quellodore strano e consueto, il trapano che penzola da un braccio di metallo, quello spruzzino dacqua che continua a gettarsi nel piccolo lavabo. Il cuore comincia a pulsare forte, le mani tremano e sudano, le pupille

    si dilatano: paura niente altro che una semplice e terribile paura. E qualcosa di incontrollabile, di pi forte di voi.

    Ci deve pur essere stata, nel passato, una seduta dal dentista cos dolorosa da

    aver fissato, nel vostro comportamento, in questa circostanza, un tale riflesso

    condizionato di panico

  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo

    Pavlov condizionamento classico

    Fase 1

    Gli esperimenti di Pavlov (1927)

    Salivazione

    (risposta incondizionata)

    Cibo

    (stimolo incondizionato)

    Fase 2 Salivazione(risposta incondizionata)

    Stimolo sonoro

    (stimolo neutro)

    +

    Cibo

    (stimolo incondizionato)

    Fase 3Salivazione

    (risposta condizionata)

    Stimolo sonoro

    (stimolo condizionato)

  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo

    Pavlov condizionamento classico

    Il processo di condizionamento si fonda sui comportamenti innati che

    collegano lambiente con lorganismo (i riflessi) per cui, di fronte ad un determinato accadimento esterno, lorganismo reagisce automaticamente secondo una specifica modalit (un soffio daria ci fa battere gli occhi)

    Il condizionamento classico spiega lattivazione di riflessi gi presenti nellindividuo (la paura e lansiet provate in un incidente dauto possono tornare alla mente quando, per esempio, si sente uno stridere di gomme

    che ricorda quello sentito in un incidente)

    Il condizionamento classico non spiega come si acquisiscono capacit

    complesse

  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo

    Questionario sugli

    stili di apprendimento individuale

    Il modello di Kolb:

    applicazione allindividuo

  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo

    ESPERIENZA

    CONCRETA

    OSSERVAZIONI

    E RIFLESSIONI

    VERIFICA DELLE

    IMPLICAZIONI

    ASTRAZIONE E

    GENERALIZZAZIONE

    1

    2

    3

    4

    I quattro profili tipici

    accomodatordiverger

    assimilatorconverger

  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo

    34

    Agenda

    Il contesto del change management

    Apprendimento: concetti chiave e definizioni

    Apprendimento individuale: cenni

    Apprendimento organizzativo: i meccanismi

    Un caso reale

    Learning organizations: attivit esperienziale in team

    Discussione finale e take-away

  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo

    Apprendimento organizzativo

    La disclipina dellapprendimento organizzativo applica i modelli teorici dellapprendimento non pi allindividuo, ma ad unorganizzazione in quanto insieme di individui e dei meccanismi organizzativi in cui

    operano (pratiche, strutture, consuetudini, etc.)

    Lorganizzazione vista come unentit in grado di apprendere

  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo

    Un paradosso?

    Paradox of learning: attribuzione di una capacit umana

    (lapprendimento) ad una entit non-umana

    Lapprendimento nelle organizzazioni avviene attraverso gli individui, ma lapprendimento organizzativo non semplicemente la somma della

    conoscenza degli individui!

    Occorrono meccanismi espliciti ed istituzionalizzati

  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo

    Organizational learning mechanisms (1/2)

    Cognitivi Procedurali Strutturali

    DEFINIZIONE: I meccanismi di apprendimento organizzativo(organizational learning mechanisms) sono pratiche

    istituzionalizzate che permettono allorganizzazione di raccogliere, analizzare, immagazzinare, richiamare ed usare informazioni che

    sono rilevanti per la performance dellorganizzazione e dei suoimembri (Lipshitz & Popper, 2000)

    Possono essere classificati in 3 macro-categorie:

  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo

    Organizational learning mechanisms (2/2)

    DEFINIZIONE: supportano l'apprendimento fornendo un linguaggio comune, concetti, simboli e valori condivisi pensare, ragionare, e comprendere questioni legate al tema dellapprendimento coerentemente con la strategia dell'organizzazione

    ESEMPI: mission statements, documenti strategici, policy e pianiaziendali, accordi management-sindacati

    Cognitivi

    DEFINIZIONE: insieme di regole, procedure, metodi e strumenti che possono essere istituzionalizzati nell'organizzazione al fine di promuovere e sostenere l'apprendimento

    ESEMPI: tests e strumenti di assessment, procedures operative, metodi per specifici tipi di apprendimento collettivo, routine di de-briefing

    Procedurali

    DEFINIZIONE : riguardano infrastrutture fisiche, organizzative, tecniche e di sistema che incoraggiano lapprendimento practice-based

    ESEMPI:canali di comunicazione; definizione di ruoli e creazione di gruppi ; Forum formali e informali; Meccanismi tecnologici (es: centri di formazione,piattaforme di e-learning, database e data warehouse); strutture fisiche

    Strutturali

  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo

    Perch i learning mechanisms sono importanti

    Permettono allorganizzazione capacit dinamiche

    Sono collegati alla performance aziendale

    Sono fondamentali per costruire lidentit aziendale

  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo

    Learning organization

    40

    Unorganizzazione che riesce a:

    - Essere reattiva

    - Avere conoscenza sempre aggiornata di prodotti e processi

    - Capire cosa sta succedendo nellambiente esterno

    - Mettere in pratica soluzioni nuove utilizzando le conoscenze e le

    competenze di tutti all'interno dell'organizzazione

    Ci richiede collaborazione tra individui e gruppi, comunicazione aperta e

    una cultura della fiducia

  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo

    41

    Agenda

    Il contesto del change management

    Apprendimento: concetti chiave e definizioni

    Apprendimento individuale: cenni

    Apprendimento organizzativo: i meccanismi

    Un caso reale

    Learning organizations: attivit esperienziale in team

    Discussione finale e take-away

  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo

    42

    Un caso reale

    Il caso PIXAR

    1. Un esempio di double-loop learning?

    2. Quali meccanismi di apprendimento organizzativo vengono raccontati?

    Cognitivi Strutturali Procedurali

  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo

    OLMs @ PIXAR

    Cognitivi

    Procedurali

    Strutturali

  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo

    OLMs @ PIXAR

    PRINCIPI FRESH BLOODCognitivi

    DAILIES (WIP REVIEW)POST-MORTEMProcedurali

    INCUBATION TEAM BRAIN TRUST PIXAR UNIVERSITY LAYOUT DEGLI EDIFICI

    Strutturali

  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo

    D-L Learning @ PIXAR

    45

    Limportante avere

    buone idee

    Procedure standard in

    teamSTALLO

    Limportante averebuone

    persone

    Brain trust SVOLTA

    TEORIA

    ALLA BASEMECCANISMO RISULTATO

    X

  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo

    PIXAR: una learning organization

    46

    COLLABORAZIONE

    COMUNICAZIONE APERTA

    FIDUCIA

  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo

    47

    Agenda

    Il contesto del change management

    Apprendimento: concetti chiave e definizioni

    Apprendimento individuale: cenni

    Apprendimento organizzativo: i meccanismi

    Un caso reale

    Learning organizations: attivit esperienziale in team

    Discussione finale e take-away

  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo

    48

    Attivit esperienziale in team

    I Bendimen di

    Birds Island

  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo

    49

    Agenda

    Il contesto del change management

    Apprendimento: concetti chiave e definizioni

    Apprendimento individuale: cenni

    Apprendimento organizzativo: i meccanismi

    Un caso reale

    Learning organizations: attivit esperienziale in team

    Discussione finale e take-away

  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo 50

    Learning organization

    Quali meccanismi di apprendimento sono stati messi

    in pratica durante lattivit dei Bendimen?

  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo

    CICLI di D-L learning

    51

    miglioramento continuo del risultato

  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo

    OLMs nella comunit dei Bendimen (1/2)

    LINGUAGGIO COMUNE? IDENTITA DI TEAM?Cognitivi

    AFTER ACTION REVIEWProcedurali

    PEER ASSISTANCEStrutturali

  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo

    OLMs nella comunit dei Bendimen (2/2)

    Capacit dinamiche di apprendimento e adattamento

    Direttamente legati ai risultati

    Aiutano la formazione di una identit organizzativa

  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo

    I Bendimen come learning organization

    Peer assistance

    tra teamRisultati migliori!

    collaborazione apertura fiducia

  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo 55

    Meccanismi dellapprendimento organizzativo e change management

    Motivazionale

    Relazionale

    Cognitiva

    Emotiva

    Strategica

    Operativa

    Esperienziale

    Cambiamento

    efficace

  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo 56

    I meccanismi strutturati di apprendimento che abbiamo visto possono aiutarci a gestire la curva di transizione del cambiamento

    Meccanismi dellapprendimento organizzativo e change management

    Inizio nuovi processi

    e sistema

    Miglioramento

    continuo

    TEMPO

    PR

    OD

    UT

    TIV

    ITA

    Valle della disperazione

  • 2014 MIP - Riproduzione riservata

    PEGASOPercorsi Executive in Gestione Aziendale e Sviluppo Organizzativo

    57

    Bibliografia

    Argyris, C. & Schon, D., Apprendimento organizzativo, Guerini e Associati, Milano, 1998

    Bartezzaghi, E., Lorganizzazione dellimpresa, Etas, 2010

    Bushe, G. R., & Shani, A. B., Parallel learning structures: Increasing innovation in bureaucracies, Addison-Wesley, 1991.

    Kolb, D., Experiential Learning: experience as the source of Learning and Development, Prentice Hall, 1984

    Shani, A.B & Lau, S., Organizational Behavior: an experiential approach, McGraw Hill, 2009


Recommended