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Aprile

Date post: 27-Jul-2016
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La sanità nel Lazio vista dai giornali A cura dell’Osservatorio delle politiche sanitarie nel Lazio dell’Ordine dei MediciChirurghi e degli Odontoiatri di Frosinone Sabato, 2 Aprile 2016 A Belcolle continuano le prote- ste di quanti sono costretti ad aspettare tempi biblici per sotto- porsi a un esame. Una situazione difficile che riguarda anche i pa- zieti oncologici. Secondo il ma- rito di una paziente ammalata di tumore che, vista la scarsità delle prestazioni sarà costretta a rivol- gersi a strutture private per effet- tuare i controlli di cui ha bisogno la Asl risulta inadempiente poi- ché: «In base a un decreto del 2013 sulla trasparenza ogni azienda sanitaria dovrebbe pub- blicare sul sito i tempi d'attesa per ciascuna prestazione. Ma così non è.». Lo stesso utente lancia anche una proposta dopo aver analizzato i listini per l'in- tramoenia: «Ho fatto due conti. Considerando una mezz'ora a prestazione, in media sono 5.000 gli esami effettuati all'anno in re- gime di libera professione. Visto che - ragiona - una parte del ri- cavato va alla Asl, perché non pensare di usare quei soldi per gli straordinari agli operatori così da aumentare le prestazioni in regime pubblico, oppure con- tribuire alla spesa di chi deve ri- volgersi al privato?». Dall'Asl intanto fanno sapere che disagi di questo tipo - almeno per i pa- zienti oncologici - non si ripete- ranno: «I malati in carico a oncologia medica, radioterapia oncologica ed ematologia per le prenotazioni in follow-up richie- ste prima dell'attivazione dei per- corsi dedicati, devono rivolgersi al day service di Belcolle. Quanti fossero in cura in altre strutture non aziendali dovranno seguire i normali canali al Cup». (Fonte: Il Messaggero, Cronaca di Vi- terbo, Pag. 43) Al termine di una serie di ispezioni condotte dai vi- gili del fuoco di Latina è emerso che l’eliporto del- l’Ares 118 che si trova a Latina Scalo non è a norma. In particolare le carenze riguardano l’impianto an- tincendio di cui è stato imposto l’adeguamento alle norme vigenti. La presenza di un serbatoio per il car- burante degli elicotteri fuori norma ha portato alla denuncia alla Procura della Repubblica.Del resto che qualcosa non andasse lo si era capito già durante la prima ispezione quando il responsabile della strut- tura si era rifiutato di fare entrare i tecnici del co- mando di piazzale Carturan invocando l’interruzione di pubblico servizio. Le proteste erano finite quando era stato fatto capire all’uomo che l’accusa di inter- ruzione di pubblico servizio poteva essere imputata a lui. Viterbo, proteste dei malati oncologici per le liste d’attesa a Belcolle Latina, l’eliporto Ares 118 non è a norma Viterbo
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La sanità nel Laziovista dai giornali

A cura dell’Osservatorio delle politiche sanitarie nel Laziodell’Ordine dei MediciChirurghi e degli Odontoiatri di Frosinone

Sabato, 2 Aprile 2016

A Belcolle continuano le prote-ste di quanti sono costretti adaspettare tempi biblici per sotto-porsi a un esame. Una situazionedifficile che riguarda anche i pa-zieti oncologici. Secondo il ma-rito di una paziente ammalata ditumore che, vista la scarsità delleprestazioni sarà costretta a rivol-gersi a strutture private per effet-tuare i controlli di cui ha bisognola Asl risulta inadempiente poi-ché: «In base a un decreto del2013 sulla trasparenza ogniazienda sanitaria dovrebbe pub-blicare sul sito i tempi d'attesa

per ciascuna prestazione. Macosì non è.». Lo stesso utentelancia anche una proposta dopoaver analizzato i listini per l'in-tramoenia: «Ho fatto due conti.Considerando una mezz'ora aprestazione, in media sono 5.000gli esami effettuati all'anno in re-gime di libera professione. Vistoche - ragiona - una parte del ri-cavato va alla Asl, perché nonpensare di usare quei soldi pergli straordinari agli operatoricosì da aumentare le prestazioniin regime pubblico, oppure con-tribuire alla spesa di chi deve ri-

volgersi al privato?». Dall'Aslintanto fanno sapere che disagidi questo tipo - almeno per i pa-zienti oncologici - non si ripete-ranno: «I malati in carico aoncologia medica, radioterapiaoncologica ed ematologia per leprenotazioni in follow-up richie-ste prima dell'attivazione dei per-corsi dedicati, devono rivolgersial day service di Belcolle. Quantifossero in cura in altre strutturenon aziendali dovranno seguire inormali canali al Cup». (Fonte:Il Messaggero, Cronaca di Vi-terbo, Pag. 43)

Al termine di una serie di ispezioni condotte dai vi-gili del fuoco di Latina è emerso che l’eliporto del-l’Ares 118 che si trova a Latina Scalo non è a norma.In particolare le carenze riguardano l’impianto an-tincendio di cui è stato imposto l’adeguamento allenorme vigenti. La presenza di un serbatoio per il car-burante degli elicotteri fuori norma ha portato alladenuncia alla Procura della Repubblica.Del resto che

qualcosa non andasse lo si era capito già durante laprima ispezione quando il responsabile della strut-tura si era rifiutato di fare entrare i tecnici del co-mando di piazzale Carturan invocando l’interruzionedi pubblico servizio. Le proteste erano finite quandoera stato fatto capire all’uomo che l’accusa di inter-ruzione di pubblico servizio poteva essere imputataa lui.

Viterbo, proteste dei malati oncologici per le liste d’attesa a Belcolle

Latina, l’eliporto Ares 118 non è a norma

Viterbo

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La Asl di Latina ha pubblicato duedelibere in cui si annuncia la risolu-zione del rapporto di lavoro per li-cenziamento disciplinare. A farne lespese un primario e un’infermiera chelavora presso il distretto aLargoCelli.Il primario è Maurizio Piazza, fino aqualchemese fa in servizio come “fa-cente funzioni” a ortopedia, già alcentro di un’inchiesta penale legataall’attività libero professionale. Aswguito di questa vicenda ci fu unaprima sospensione e poi il rientro conl’unità operativa del collo femore chetuttavia, secondo laAsl non èmai av-venuto a pieno regime. Per quanto ri-guarda l’infermiera, invece, sembrache svolgesse attività sempre nel set-tore non per conto dellaAsl. Secondo

l’avvocato difensore di Piazza, CarloGuglielmi, il licenziamento è para-dossale poiché quando Piazza è rien-trato il primario era un altro e l’unitànon c’era più: «Il mio cliente hascritto alla direzione aziendale chie-dendo quali mansioni gli sarebberostate assegnate ed offrendo ogni di-sponibilità a ricercare una soluzionecondivisa, senza risposta. Per la primametà del mese di novembre si è pre-sentato giornalmente in servizio senzaperò essere stato messo nella turna-zione e non avendo neppure un ar-madietto per il camice». Unsuccessivo incontro con i vertici Aslsembrava aver risolto il caso, tantoche da febbraio l’unità è stata ricosti-tuita: «Come si vede un inadempi-

mento contrattuale, e grave, c’è statoed è della Asl che per 3 mesi non haconsentito al dottor Piazza di svolgerela sua funzione. Il paradosso è cheoggi sia proprio il mio assistito ad es-sere licenziato pur essendo documen-tale che allo stesso nessunamansionee nessun orario erano stati assegnati.Se poi si pone a mente che nel pe-riodo della sua direzione la strutturadel collo femore per risultati era di-venuta la prima nel Lazio e la quartain Italia, pare evidente come ben altrisiano stati imotivi della sottrazione dimansioni prima e di recesso poi, chesi provvederà a portare all’attenzionedella magistratura civile e penale».(Fonte: Il Messaggero, Cronaca diLatina, Pag. 42)

Latina, la Asl licenzia un primario e un’infermiera

Latina, arrestato il ladro del parcheggiodel Santa Maria Goreti

Latina

La polizia ha arrestato, su ordi-nanza del Gip, Nadhir Hablani,29 anni, già finito in manette il26 marzo perché colto in fla-grante mentre tentava di estor-cere del denaro ad una personache aveva parcheggiato nelpiazzale antistante l’ospedaleSanta Maria Goretti. La primavicenda, che vede coinvolto Ha-blani, risale alla metà di gennaio2016, quando minacciò e rapinòcon un coltello un meccanico diLatina all’interno del parcheg-gio dell’ospedale. La secondaordinanza di custodia cautelareriguarda invece i fatti avvenuti

alla fine di febbraio 2016,quando un cittadino tunisino,denunciò il furto di due flaconidi metadone, ad opera di un in-dividuo che era solito sostare inpiazza Arturo Toscanini. Lostesso malvivente, il giorno suc-cessivo, si rendeva protagonistadi un’altra aggressione a manoarmata sempre ai danni dellostesso tunisino. Le indagini av-viate dalla Squadra Mobile,hanno portato all’arresto di Ha-blani ora accusato dei reati di ra-pina aggravata, tentataestorsione aggravata, nonchéfurto aggravato.

Latina

SecondoClaudio Frollano, Presidentedel Tribunale del Malato, il consulto-rio di Aprilia è in una situazionedrammatica. La struttura è l’unicopresidio per più di 70mila abitanti conpersonale sotto organico e servizi al-l'osso. «Le liste per fare i vaccini ob-bligatori arrivano ad attese di oltre 2mesi - spiega Frollano - quelle per ivaccini facoltativi a 6 mesi. Questacittà dovrebbe avere un consultorioogni 20mila abitanti, possiede inveceun unico presidio». La popolazionepediatrica attuale è di 9.560 bambiniiscritti al servizio sanitario nazionale ealmeno unmigliaio di stranieri con as-sistenza temporanea. Tutte le attivitàsi reggono su un'infermiera a tempopieno ed una a 27 ore settimanali.(Fonte: Il Messaggero, Cronaca diLatina, Pag. 43)

Aprilia, Comprensorioallo sbando

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Aspettando l'arrivo del personale promesso e delibe-rato da Nicola Zingaretti, sono ancora tempi duri perl'ospedale di Frosinone. In questi giorni l'emergenza èal reparto di Ortopedia dove i pazienti sono ricoveratiin corridoio. Conseguenza della direttiva che, per con-trastare il fenomeno del sovraffollamento dei ProntoSoccorso, nei casi in cui il numero di malati in osser-vazione o in attesa di posto letto superi le 20 unità perCassino e Frosinone e le 15 per Sora, impone di col-locare i malati nei rispettivi reparti di degenza, anchese in soprannumero. Così, se è vero che da una partesi liberano i corridoi del Pronto Soccorso, dall'altra siriempiono quelli dei reparti. Ma la situazione è con-seguenza anche della scarsità di personale nelle orto-pedie di Cassino e Sora che fa sì che la gran parte delflusso dei pazienti confluisca su Frosinone. Ieri è tor-nato a dare l'allarme Giovanni Petrucci, segretario pro-vinciale della Nursind, il sindacato degli infermieri.«Ieri oltre ai 28 pazienti normalmente ricoverati in re-parto - spiega - ne sono arrivati altri 12. Tre sono stati"appoggiati" in altri reparti, i restanti sono finiti in ba-rella in corridoio. Anzi, addirittura qualcuno sullasedia a rotelle, in attesa di posto letto. E ieri pomerig-gio, in servizio, a gestire tutti i pazienti, c'erano solotre infermieri. Ovviamente aumentano i rischi per i pa-zienti e il personale. Rischi legati alla normativa sullaprivacy, praticamente assente in corridoio; alla nor-

mativa sulla sicurezza, visto che la barella non può es-sere considerato un idoneo appoggio per le manovreassistenziali anche elementari. Non viene rispettato,inoltre, lo standard minimo di dotazione dell'unità diricovero (campanello, luce, prendi corrente) né la nor-mativa antincendio».

I problemi dellaAsl non riguardano però solo i repartima anche l'area amministrativa e dirigenziale. IerilaUgl sanità ha posto un quesito interessante: «I continon tornano: Zingaretti solleva dall'incarico di diret-tore generale la Mastrobuono e il commissario straor-dinario Macchitella riconosce ai direttoriamministrativo e sanitario la remunerazione dellaquota aggiuntiva per un complessivo di circa 90 milaeuro per gli obiettivi raggiunti? Ma allora se i colla-boratori in staff al direttore generale hanno raggiuntogli obiettivi dettati dalla Regione Lazio, perché mai laMastrobuono è stata sollevata dall'incarico? I due di-rettori, inoltre, non erano stati destituiti da Macchi-tella? Un alto dirigente a capo di una pubblicaamministrazione lautamente pagato, che dovrebbeavere funzione di controllo ha contezza che le sueazioni comportano un danno per le casse della Asl?Delle due l'una: se è consapevole è un fatto gravissimoe immorale; se inconsapevole dovrebbe essere dimis-sionato unitamente al Presidente della Regione».

Pazieti nei corridoi a Ortopedia: protesta degli infermieriPolemica sulle remunerazioni aggiuntive concesse al

Direttore Sanitario e Amministrativo

Viterbo aderisce alla IX Giornata mondiale dellaconsapevolezza sull'autismo e per l'occasione, lafacciata di Palazzo dei Priori verrà illuminata diluce blu, colore scelto per l'autismo a livello mon-diale. Come ha sottolineato il sindaco Miche-lini:''Tutti noi possiamo contribuire a migliorare laqualità della vita delle persone affette da questa sin-

drome e sostenere la ricerca scientifica – ha sotto-lineato il s, subito dopo aver aderito all'iniziativacon l'apposita delibera di giunta proposta dall'as-sessore al patrimonio Ciambella -. Come istituzionedaremo il nostro contributo simbolico illuminandodi blu il palazzo comunale, edificio particolarmenterappresentativo della nostra città''.

Giornata mondiale sul’autismo, le iniziative a Viterbo

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Si celebra oggi, come ogni anno dal 2007, la Gior-nata mondiale della consapevolezza dell'autismo,una data simbolo istituita dall'Onu per sensibiliz-zare su un tema tanto delicato. In provincia di Fro-sinone sono numerose le iniziative. PalazzoGramsci, in primis, sede della Provincia di Frosi-none, resterà illuminato di blu per tutto il mese diaprile. Alla campagna hanno aderito anche varicomuni. A Ferentino ad essere illuminato di blu,stasera, sarà il monumento di Piazza Matteotti.AVeroli, invece, c'è in programma una intera gior-nata di eventi, a partire da una passeggiata di sen-sibilizzazione nel centro storico della città al viadalle 9.15 . Gli eventi principali però ruotano at-

torno al programma messo a punto dalla Asl diFrosinone e in particolare dal Dipartimento Assi-stenza Primaria e Cure Intermedie dellaAsl direttedal Dott. Marcello Russo e dal Tsmree del Di-stretto B diretto dal dottor Giuseppe Nucera enello specifico dall'Ambulatorio sull'Autismo che,dal 2011, ha accolto e seguito oltre 130 bambini.Già ieri si è entrati nel cuore degli appuntamenticon un corteo di studenti snodatosi nelle strade delcentro storico di Ceccano in mattinata e una par-tita di calcio tra Vecchie glorie contro Cri, andatain scena alle 16 allo Stadio Marini. Per oggi, in-vece, al Teatro Antares di Ceccano è in pro-gramma un convegno.

Si celebra oggi la Giornata sull’Autismo: le iniziative

Pronto soccorso al collasso per mancanza di...in-chiostro. Come se non fosse sufficiente a rendere lasituazione incandescente il numero di accessi sem-pre più alto a fronte di un personale ridotto al-l’osso.E mentre la politica pontifica un futuroroseo anche per la sanità cassinate (almeno sullacarta), i pazienti affollano le medicherie per colpadella mancanza di inchiostro: una situazione al li-mite del possibile. Ed invece ieri mattina è acca-duto proprio questo. Tolto il magazziniere, toltaanche la reperibilità alla persona deputata ad oc-cuparsi opportunamente del servizio, ieri mattinaè scoppiata la bomba: senza inchiostro non è statopossibile effettuare nè prelievi nè richieste e nep-pure ricoveri. Tutto congelato in attesa che da Sorafossero inviate le cartucce richieste per far ripar-tire “la macchina”. E sono scoppiate ferocie le po-lemiche, soprattutto tra i familiari deipazienti.L’odissea dei pazienti che raggiungono ilSanta Scolastica per le patologie più svariate espesso in condizioni di assoluta emergenza non hafine. Così al problema dei posti letto si è aggiuntoieri quello del tutto nuovo di un blocco evidentedelle attività a causa della mancanza di cartucceper le stampanti in funzione. Resta, da un lato, lafotografia di professionisti della sanità che vivono

il loro lavoro come una missione, senza guardareall’orologio e con un evidente senso del sacrificio.Dall’altro il negativo della stessa foto, che eviden-zia problematiche importanti. Pensiamo ancora unavolta alle lunghe, anzi interminabili attese per unposto letto. Ma anche ai recenti spettri, comequello della chiusura di Ortopedia, che aleggianosu una struttura cruciale per un territorio vastis-simo, in grado di abbracciare più Regioni.Non è solo il Pronto soccorso ad essere nel caos.Prima la mannaia sul centro trasfusioni, con l’evi-dente difficoltà di assicurare un servizio indispen-sabile. A ciò si è aggiunta, nelle ultime ore, lanotizia (ufficiosa, ma ugualmente drammatica)della realizzazione di un’area che andrebbe ad ac-corpare Ortopedia e Chirurgia. Una possibilità checomporterebbe, secondo una prima analisi, un realerischio chiusura per Ortopedia.Che ne sarebbe, in quel caso, di medici e infer-mieri? E che fine farebbero i pazienti (ora 14 in at-tesa di intervento chirurgico), alcuni dei qualiricoverati nello stesso reparto? Sulla questione eraintervenuto nell’immediatezza anche il vice segre-tario della Ugl Sanità Salvatore Posta, lanciandol’allarme. La situazione, guardata nella sua inte-rezza, appare più drammatica che mai.

Cassino, Pronto Soccorso in tilt per mancanza di inchiostro

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Alla UGL i conti non tornano: Zingaretti solleva dal-l’incarico di Direttore Generale la Dott.ssa Mastro-buono, il Commissario Straordinario Macchitellariconosce ai 2 Direttori Amministrativo e Sanitario,rispettivamente Dott. Mario Piccoli Mazzini e Dott.Roberto Testa, la remunerazione della quota aggiun-tiva per un complessivo di circa 90 mila euro per gliobiettivi raggiunti!!! Ma allora se i collaboratori inStaff al Direttore Generale hanno raggiunto gli obiet-tivi dettati dalla Regione Lazio, perché mai la Dott.ssaMastrobuono è stata sollevata dall’incarico??? In-versamente, se la Regione boccia l’operato del Diret-tore Generale, perché mai il Commissario premia i 2Direttori in Staff alla medesima??? Sbaglio o i 2 Di-

rettori, Testa e Piccoli erano stato destituiti dal Com-missario Macchitella??? sbaglio o la loro destituzionescaturisce dai ripetuti pareri sfavorevoli alla deliberedel Commissario straordinario??? Un alto Dirigentea capo di una Pubblica Amministrazione lautamentepagato, nominato dal Presidente della Regione Lazio“che dovrebbe avere funzione di controllo” ha con-tezza che le sue azioni comportano un danno per lecasse della ASL? Delle due l’una: se è consapevole èun fatto gravissimo e immorale; se inconsapevole do-vrebbe essere dimissionato unitamente al Presidentedella Regione Lazio.

FIRMATO: La segreteria : Rosa Roccatani

Comunicato della UGL - Asl: Mastrobuono sollevata - Direttori premiati

/Nel maggio del 1998 ad Aprilia, a 28 anni, avevastrangolato, investito più volte e seppellito in uncampo, la sua fidanzata, Stefania Gusella, di 22anni, solo perché “una voce l’aveva spinto a farlo”,qualche giorno fa Salvatore Amato, oggi 46enne,avrebbe tentato un nuovo delitto e per questo è statoarrestato dai carabinieri della compagnia di Cas-sino. Il 46enne ricoverato nel reparto di psichiatriadell’ospedale Santa Scolastica di Cassino avrebbetentato di strangolare una paziente 68enne di Pon-tecorvo. La follia omicida sarebbe tornata prepo-tentemente nella mente di Salvatore Amato, maquesta volta non c’è scappato il morto, è stato fer-mato in tempo e i carabinieri di Cassino nella tardamattinata di ieri, su disposizione della Procura dellaRepubblica, hanno eseguito un’ordinanza di custo-dia cautelare in carcere emessa dal Gip, Angelo Va-lerio Lanna. I fatti. Il 46enne qualche tempo fa,dopo aver scontato 16 dei 23 anni di condanna, perl’efferato omicidio della fidanzata di 22 anni, in re-gime di libertà vigilata, era stato associato ad unacomunità di recupero di Roccasecca, ma dopo qual-che settimana, a causa del suo stato di salute, si erareso necessario il ricovero nel reparto Spdc delSanta Scolastica di Cassino. Qui si è prima resoprotagonista della confessione choc di un altro de-litto di un senza fissa dimora a Roma, ma la sua ver-

sione non è stata ritenuta attendibile. Poi il gestoche l’ha portato in manette. La vigilia di Pasqua,spinto, a suo dire, sempre da una voce che gli ordi-nava di uccidere, all’interno dell’Spdc si è recatonella stanza accanto alla sua e, approfittando del-l’assenza dei sanitari, si è avventato su una pa-ziente, mettendole le mani alla gola perstrangolarla.Le urla della donna hanno attirato i sanitari, i qualihanno messo in salvo la 68enne pontecorvese. Nelreparto, sabato 26 marzo, sono intervenuti i carabi-nieri che hanno verbalizzato il racconto delle donnae raccolto la denuncia-querela della stessa. Qualcheora dopo sulla scrivania del pm Rubolino della Pro-cura di Cassino è giunta una dettagliata informativadei carabinieri. In attesa dei provvedimenti i cara-binieri agli ordini del maggiore Silvio De Luca, inabiti civili e con estrema discrezione, dalle corsiedel reparto Spdc di Cassino hanno, tenuto sottostretta osservazione Salvatore Amato.Nella mattinata di ieri il Pm Rubolino ha chiesto eottenuto l’ordinanza di custodia cautelare in car-cere. Ora Salvatore Amato si trova ristretto in unacella del carcere di Cassino, dove la sua follia omi-cida non può nuocere. Presto sarà trasferito nel car-cere romano di Rebibbia, dove c’è un repartodestinato ai malati psichiatrici.

Cassino, Tenta di strangolare una paziente in ospedale, arrestato

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“Abbiamo appreso della notizia del 15enne operatoper un tumore al san camillo e rimasto dopo l’opera-zione per quasi un giorno in sala operatoria perchémancavano posti letto nel reparto. Per fortuna è an-dato tutto bene grazie alla grande professionalità delpersonale, che ringraziamo per l’impegno profuso pergestire la situazione.Allo stesso tempo, continuiamo aevidenziare la mancanza di programmazione, da partedel presidente Zingaretti, che porta molto spesso a casidi malasanità, con il servizio sanitario regionale cherisulta essere annoverato tra le maglie nere a livellonazionale. Tutto ciò nonostante la professionalità ecompetenza del personale, a cui vanno i nostri ringra-

ziamenti, perché molto spesso solo grazie a loro si rie-scono a evitare tragedie. Consigliamo a Zingaretti dievitare perdite di tempo per comparsate e tagli di na-stro, come quello di ieri sul fascicolo sanitario: si con-tinua con le passerelle ma peggiora la realtà dellenostre aziende ospedaliere, che vengono fatte oggettodi tagli di posti letto, di reparti e la cronica mancanzadi personale. Questi sono tutti i problemi che più volteabbiamo sottolineato, senza però ricevere ad oggi ri-sposte da Zingaretti”Lo dichiara il Capogruppo di Forza Italia della re-gione Lazio e vice presidente della Commissione Sa-lute Antonello Aurigemma

San Camillo, Aurigemma (FI): “Singaretti eviti le passerelle e affronti problemi”

Sentiamo il dovere di scrivere alla cittadinanza di Pontecorvo, dopo una lunga riflessione e una serie di conside-razioni che abbiamo fatto, forti della esperienza direttamente vissuta nella vicenda.Pontecorvo ha sul suo territorio una struttura sanitaria che negli anni è stata Ospedale civile, poi Ospedale di-strettuale, poi casa della salute. Il Pronto soccorso dell'ex ospedale è stato trasformato in punto di primo interventodiurno e notturno, poi solo diurno. La rivisitazione regionale del sistema dell'emergenza urgenza ha portato adover ridisegnare questo assetto, non prevedendo più negli atti programmatori né regionali né in quelli aziendali(approvati dalla conferenza dei sindaci) tale struttura dedicata all'urgenza, il che la rende inefficace nel modo chefino ad oggi è stato. Il sistema pertanto va cambiato e migliorato scegliendo vie percorribili e serie, e mai inse-guendo i miraggi o le promesse bislacche. Le soluzioni prospettate da più parti infatti ci sembrano vane o persinopericolose. La questione va affrontata e risolta in altri modi, e le vie ci sono. Diciamo questo perché negli ultimitempi la questione ci sembra diventata solo un feticcio utile ad altri interessi, e non alla seria e sincera funzionedi tutela della salute. Come Sindacati negli organismi ufficiali della Asl ci siamo occupati da tempo del problema.Abbiamo manifestato la contrarietà alle modalità con cui si andava a modificare lo status del PPI, tanto che dopoaver inutilmente richiesto, varie settimane fa, negli organismi consultivi della Asl, che il problema si risolvesse conla via di buon senso dell'intervento sindacale concertativo, siamo stati costretti a ricorrere alle vie legali, deposi-tando il 29.03.2016 alla Asl di Frosinone un atto di intimazione e diffida su Pontecorvo,che è a disposizione di tuttii cittadini che ce ne chiedano copia. E in precedenza ancora, il giorno 11.03.2016, avevamo pure inviato un co-municato stampa agli organi di informazione, intitolandolo al “Pasticcio di Pontecorvo” . Avevamo il dono dellachiaroveggenza? No, avevamo semplicemente ragionato responsabilmente e senza avere secondi fini. Era per noi,da tecnici sopra le parti, fin troppo chiaro che ci si stava infilando in sorta di pantano, e i fatti ci stanno dando ra-gione. Noi vogliamo dire alla popolazione quale è per noi l'unica seria e migliorativa soluzione al problema: in-novare profondamente e qualitativamente le strutture deputate all'urgenza, immettendo a Pontecorvo unapostazione dell'Agenzia regionale emergenza sanitaria medicalizzata, capace di stabilizzare il paziente grave perproseguire nei giusti margini di sicurezza l'intervento successivo evoluto nel DEAdi riferimento. Per dirla in pochee chiare parole: a Pontecorvo serve che ci sia una collocazione dell'Ares 118 di livello avanzato e medicalizzato,che abbia il compito di stabilizzare e supportare le funzioni fisiologiche del paziente critico fino all'intervento com-pleto che può essere effettuato seriamente solo nel DEAOspedaliero per acuti, e con tutto il sostegno tecnico e stru-mentale necessario.Ogni altra congettura ci sembra solo una presa in giro della popolazione, inutile e pericolosa, che tenterebbe solodi dare una parvenza di servizio, senza che dietro ci sia un congruo livello di sicurezza come è obbligo morale elegale che ci sia.

FIRMATO: I Segretari ProvincialiFIMMG: Caterina Pizzutelli - SMI: Meri Nannucci - SNAMI: Giovanni Magnante - UGL: Rosa Roccatani

Lettera aperta ai cittadini di Pontecorvo

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“Cittadini esasperati, mediciallo stremo delle forse, prontosoccorso che in tilt perché man-cano cartucce alle stampanti,pazienti stipati nelle corsie deireparti, tempi biblici per unesame diagnostico che potrebbesalvare una vita. Questo è il si-stema sanitario della regioneLazio, questa è la sanità nelleprovince ed in Ciociaria. Nonc’è più nulla da immaginare, daannunciare servono fatti, prov-vedimenti strutturali in grado diriorganizzare e rivitalizzare unarete ospedaliera che non riescenemmeno più a garantire i li-velli essenziali di assistenza”.Lo ha dichiarato Mario Abbruz-zese, consigliere regionale diForza Italia del Lazio e presi-dente della Commissione Spe-ciale Riforme Istituzionali.“Il

sistema è oramai fatiscente, nonsi riesce ad offrire un’offerta sa-nitaria adeguata. I cittadiniscelgono sempre più spesso diandare fuori regione per cu-rarsi. La mobilità passiva nelLazio, infatti, supera quasi di unpunto percentuale la media na-zionale, arriva addiritturaall’8,5%. Ed il passivo, giustoper ricordarlo, è di 201 milioniper il bilancio regionale. Ma ciòderiva dall’inefficienza dellepolitiche sanitarie messe incampo dal governatore, che in-vece di risolvere le criticità esi-stenti, in alcuni casi ne hannoportate anche altre. Comunquei cittadini che cercano fuori ilterritorio regionale la soluzionealle loro esigenze non possonoessere biasimati consideratoche la rete ospedaliera, soprat-

tutto nelle province, non riescea dare risposte al fabbisognodella cittadinanza. In provinciadi Frosinone si sono anche ve-rificati casi in cui persone ac-compagnate nei reparti diemergenza ed urgenza, sono do-vute tornare a casa perché lospecialista di turno non era pre-sente. E’successo negli ospedalisi Cassino (dove ieri il prontosoccorso è stato bloccato perore perché erano esaurite lecartucce per le stampanti)eSora dove alcuni anziani confratture scomposte non hannoavuto le cure necessarie perchénelle strutture non c’erano orto-pedici. , Insomma la realtà è bendiversa da quella che descriveZingaretti e i cittadini sono stufidi immaginare”. Ha conclusoAbbruzzese.

Abbruzzese (FI): “Non c’è più nulla da immaginareNegli ospedali non vengono garantiti i LEA”

Pur riconoscendo la valenza del fascicolo sani-tario quale importante servizio per una efficacegestione dei dati clinici dei pazienti, pensiamoche la ‘straordinaria rivoluzione’ annunciata dalPresidente Zingaretti sia, come al solito, un pro-clama senza sostanza”.Lo dichiara in una nota il segretario regionaledell’Ugl Sanità del Lazio, Daniela Ballico, ag-giungendo che “mentre Zingaretti continua asbandierare una sanità all’avanguardia, stiamoancora attendendo la messa in campo di politi-che sanitarie che siano davvero in grado di ga-rantire qualità delle prestazioni e significativeriduzioni dei tempi di attesa”.Per la sindacalista “ciò che sarebbe davvero«straordinario» non si esaurisce nella raccolta di

informazioni sulla storia clinica delle persone,ma il fatto che quelle stesse persone non sianopiù costrette ad attendere ore interminabili inPronto Soccorso sovraffollati o a rivolgersi alprivato per effettuare visite specialistiche intempi accettabili o, ancora, a recarsi in presidisanitari molto lontani dalle proprie residenze peraccedere alle cure di cui necessitano”.“E’ ora – conclude la sindacalista – che la Re-gione metta da parte gli annunci trionfalistici esi dedichi con attenzione alle troppe criticità delsettore: reparti che funzionano a singhiozzo,strutture ospedaliere fatiscenti, gravi carenze or-ganiche che costringono i lavoratori del com-parto a turni massacranti, tempi biblici per leliste di attesa”.

Ballico (UGL): “Fascicolo sanitario solito proclama di Zingaretti senza sostanza”

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Al Responsabile della Cabina diRegia del SSRDr.Alessio D’AmatoOggetto: Rete Oncologica dellaRegione Lazio

Pregiatissimo Professore, Pregia-tissimo Dottore,richiamo la Vs cortese attenzionesulla tematica in oggetto.Come noto, l’Intesa dell’ottobre2014, tra il Governo e le Regioni ele P.A riguardante il “DocumentoTecnico di indirizzo per ridurre ilcarico di malattia del cancro - anni2014-2016”, è finalizzata, a pro-muovere la riduzione della dispa-rità di offerta delle cure onco-logiche nelle diverse realtà regio-nali italiane nonché alla promo-zione dei più elevati standard diqualità dell’assistenza oncologica.AdAgenas è stato affidato il com-pito di elaborare una proposta tec-nica per un sistema di monito-raggio e valutazione dello stato diimplementazione delle reti oncolo-giche regionali, conformemente aquanto disciplinato dal decretomi-nisteriale n.70 del 2 aprile 2015,proprio sulle reti oncologiche.Inparticolare, è stato previsto l’istitu-zione di un apposito tavolo tecnicopresso Agenas, composto da rap-presentanti del Ministero della Sa-lute, diAgenas, Regioni e P.A., conil compito di definire le relativelinee guida e raccomandazioni,nonché di aggiornare quelle già esi-stenti.Scopo del gruppo di lavoro è,altresì, quello della definizionedegli standard qualitativi, struttu-rali, tecnologici e quantitativi rela-tivi all'assistenza ospedaliera che,come è noto, fa riferimento alla ne-cessità di una maggiore integra-zione ospedale-territorio; e questo

vale ancor più relativamente all’or-ganizzazione reticolare dei servizioncologici che rappresenta unostrumento per promuovere e garan-tire due elementi fondamentali delpercorso di cura: la continuità el’integrazione. In tale ottica, è ne-cessario coniugare le indicazionifornite a livello programmatoriocon aspetti che emergono dalla va-lutazione, sia in termini gestionaliche di esperienza del paziente.Nello specifico, riguardo all'artico-lazione delle reti per patologia cheintegrano l'attività ospedaliera peracuti e post acuti con l'attività terri-toriale è previsto, in capo ad Age-nas, in mancanza di linee guida eraccomandazioni, che permettanoalleRegioni di individuale elementiper il disegno globale dei servizi, disvolgere un ruolo per sostenere leRegioni nell’ambito di attività fi-nalizzate a dare risposte sempre piùadeguate alle persone con diagnosioncologica.A tal fine, il PresidenteZingaretti con Decreto nr. U00191del 14/05/2015, afferente l’Appro-vazione del Documento Tecnico"Programmi di Screening Oncolo-gici nella Regione Lazio" ha isti-tuito dei gruppi di lavoro perl’aggiornamento dei protocolli dia-gnostico terapeutici relativi a trespecifici programmi di screeningoncologici, quali: mammella, cer-vice uterina e colon retto.Orbene,nelDecreto in parola è prevista unastima piuttosto precisa sulla popo-lazione, del Lazio e delle province,che viene comunemente definitabersaglio, quella cioè che poten-zialmente può essere sottoposta alleattività di screening, ed i numeri,che qui si riportano per comodità diconsultazione, sono certamente si-gnificativi:

LAZIO PROV. FROSINONEPopolazione 5.870.451 497.678Pop. Bersaglio Tumore malignoalla mammella 779.630 66.601(donne 50/69 anni)Pop. Bersaglio Tumore Cerviceuterina 1.689.537 139.682(donne 25/64 anni)Pop. Bersaglio Tumore Colonretto(donne 50/74 anni) 936.50278.526(uomini 50/74 anni) 838.73675.320Si tratta quindi di un numero rile-vantissimo di persone, potenzial-mente sottoponibili ai programmidi screening che necessitano, al-tresì, di protocolli diagnostici tera-peutici e riferimenti normativi estrutturali ben precisi, nelle proprieASLdi residenza, in caso, che nes-suno si augura, di riscontri positiviin ordine alla eventuali presenze dineoplasie. Proprio per questo, è op-portuno ricordare quanto rilevatodal Rapporto redatto dall’Associa-zione italiana registro tumori (AIR-Tum) e Associazione Italiana diOncologia Medica (AIOM), lad-dove nel Lazio nel 2014 sono statiregistrati i seguenti decessi percause tumorali: Mammella 6340,Cervice uterina 140, Colon retto3447 uomini 2604 donne.Per tutto quanto sopra, allo scopodi individuare percorsi di preven-zione e terapeutici, efficaci, tempe-stivi ed efficienti, per i cittadini delLazio e della provincia di Frosi-none, sono a richiedere cortesi in-formazioni in ordine allo stato diimplementazione della rete oncolo-gica nel Lazio.

FIRMATO: DaniloMagliocchetti,Consigliere provinciale

Lettera di Magliocchetti alla cabina di regia

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Palazzo Gramsci illuminato di bluper la Giornata Mondiale dell’Au-tismo per tutto il mese. La Provin-cia di Frosinone ha aderito alleiniziative promosse dalla Asl diFrosinone per sensibilizzare il ter-ritorio rispetto a questa patolo-gia.“E’ significativa e importante lapartecipazione del nostro territorioalla Giornata mondiale sull’auti-smo. Tante iniziative da parte delleIstituzioni locali e del mondo del-l’associazionismo. Una partecipa-

zione che testimonia dei valoridella solidarietà e dell’integrazioneche animano la nostra comunità ri-spetto ad una malattia subdola, chepurtroppo colpisce ancora troppibambini - ha affermato il Presi-dente della Provincia di FrosinoneAntonio Pompeo.“Noi abbiamovoluto dare sostegno alla campagnapromossa dall’ASL di Frosinone –spiegaAntonio Pompeo – anche at-traverso la sensibilizzazione si puòcontribuire a sconfiggere l’autismo,

facendo sentire meno sole le fami-glie e ragazzi, colpiti dal disturbo edal disagio”.“Tali azioni – con-clude Pompeo – vanno accompa-gnate ad un impegno per sostenereiniziative e progetti che favoriscanol’inclusione sociale e l’assistenzadei soggetti affetti da autismo. LaProvincia, pur non avendo compe-tenze specifiche, è pienamente di-sponibile ad operare in tal senso, inraccordo con la Regione, l’Asl e iComuni”.

Comunicato dell’Amministrazione Provinciale di FrosinoneGiornata Mondiale dell’Autismo, la provincia si colora di blu per tutto il mese di aprile

Giornata Mondiale dell’Autismo: il commento della senatrice Maria Spilabotte

Il 2Aprile è la giornata mondiale sulla consapevolezzadell’autismo. Commenta la Senatrice Maria Spila-botte: "Si tratta di un evento simbolico molto impor-tante. In questa giornata in Italia istituzioni, enti locali,associazioni, scuole, comitati e cittadini si attivano persensibilizzare l’opinione pubblica su questa forma didisagio neuro psicologico, facendoci riflettere su unproblema delicato. Spesso le famiglie non sentono unadeguato sostegno e le tante iniziative che si replicanosul territorio aiutano chi è affetto da questa sindromeed anche e soprattutto chi è vicino quotidianamente aloro a sentirsi meno soli. Inoltre proprio recentementeho sottoscritto il disegno di legge della collega LeanaPignedoli riguardante le disposizioni in materia di in-serimento lavorativo in agricoltura di soggetti con di-

sturbi dello spettro autistico mediante l'affiancamentodi tutor aziendali".Infine, la Senatrice Maria Spilabotte aggiunge: "Per ilParlamento e per il Governo il tema dell'autismo e delsociale è una questione prioritaria: lo dimostrano la re-cente legge sul "Dopo di noi" approvata alla Cameraed ora in discussione al Senato, una legge che punta adare risposte a quelle domande angosciose dei geni-tori di bambini invalidi o disabili su cosa accadràquando non ci saranno più loro a prendersi cura deipropri figli, una legge che si occupa delle persone condisabilità gravi che restano senza sostegno familiare.La Senatrice Maria Spilabotte parteciperà all'iniziativadi sensibilizzazione sull'autismo promossa dal Co-mune di Ferentino "Notturna in bici" e "Blu Day".


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