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A.S. 2018/2019 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE · 2019-05-15 · 1. Utilizzare metodologie e...

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ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL CORSO DI STUDI A.S. 2018/2019 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE 5ASS INDIRIZZO: SERVIZI SOCIO SANITARI Il Dirigente Scolastico Pubblicato sul sito internet dell’Istituto
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ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL CORSO DI STUDI

A.S. 2018/2019

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

CLASSE 5ASS

INDIRIZZO: SERVIZI SOCIO SANITARI

Il Dirigente Scolastico

Pubblicato sul sito internet

dell’Istituto

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1. COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Docente Materia Ore

settimanali

AIELLO FEDERICA SOSTEGNO 6

BABBO GIANANTONIO RELIGIONE 1

BUDICIN FABIO ITALIANO, STORIA 4+2

CORETTI MARIA

ANTONIETTA

MATEMATICA 3

LIZZIO MARIA PSICOLOGIA GEN.LE E APPLICATA 5

MALISAN FRANCESCA IGIENE E CULTURA MEDICO SANITARIA 4

MICHELAZZI ANTONELLA LINGUA STRANIERA INGLESE 3

MICHELIZZA ORNELLA DIRITTO E LEGISLAZIONE SOCIO-SANITARIA 3

SEGAT CLAUDIO TECNICA AMMINISTRATIVA ED ECONOMIA

SOCIALE

2

VENDETTUOLI ANTONELLA SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2

VIRGILIO MARGHERITA SECONDA LINGUA STRANIERA (SPAGNOLO) 3

CONTINUITA' DIDATTICA

Il triennio è stato caratterizzato dalla continuità didattica per la maggioranza dei docenti,

interrotta nel passaggio dalla 4^ alla 5^ e dalla 3^ alla 4^ classe solo per le seguenti discipline:

PSICOLOGIA GEN. LE APPLICATA e SCIENZE MOTORIE. Si precisa tuttavia che non si è

trattato di vera discontinuità in quanto le docenti Vendettuoli e Lizzio, facenti parte del CdC della

5ASS erano membri dello stesso anche nel 3^anno. In 4^ titolare di Psicologia risultava la prof.ssa

Tonin, mentre di Scienze Motorie il prof. Iuliano.

INDICE

Indagine curricolare e presentazione della classe

Allegato A: Piano di lavoro dei singoli docenti

Allegato B: Simulazione prove scritte d'esame

Allegato C: Griglie di valutazione Simulazione prove scritte d'esame

Allegato D: Valutazione

Allegato E: Libri di testo

Allegato F: Alternanza scuola lavoro : Relazione finale Tutor

ALLEGATI A DISPOSIZIONE DELLA COMMISSIONE IN FORMA CARTACEA

DOCUMENTI RELATIVI AGLI ALLIEVI CERTIFICATI CON RIFERIMENTI AGLI

ESAMI DI STATO;

VALUTAZIONI STAGE/ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO;

ELENCO ALUNNI CON CURRICULUM SCOLASTICO.

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PROFILO CULTURALE E PROFESSIONALE DELLO STUDENTE

Il Diplomato di istruzione professionale dell'indirizzo “Servizi socio-sanitari” possiede le

competenze necessarie per organizzare ed attuare interventi adeguati alle esigenze socio-sanitarie di

persone e comunità, per la promozione della salute e del benessere bio-psico sociale. E' in grado di:

partecipare alla rilevazione dei bisogni socio-sanitari del territorio attraverso l'interazione

con soggetti istituzionali e professionali;

rapportarsi ai competenti Enti pubblici e privati anche per orientare l'utenza verso idonee

strutture;

intervenire nella gestione dell'impresa sociosanitaria e nella promozione di reti di servizio

per attività di assistenza e di animazione sociale;

applicare la normativa vigente relativa alla privacy e alla sicurezza sociale e sanitaria;

organizzare interventi a sostegno dell'inclusione sociale di persone, comunità e fasce

deboli;

interagire con gli utenti del servizio e predisporre piani individualizzati di intervento;

individuare soluzioni corrette ai problemi organizzativi, psicologici e igienico-sanitari della

vita quotidiana;

utilizzare metodi e strumenti di valutazione e monitoraggio della qualità del sevizio erogato

nell'ottica del miglioramento e della valorizzazione delle risorse.

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nei “Servizi socio-sanitari”consegue i

risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze:

1. Utilizzare metodologie e strumenti operativi per collaborare a rilevare i bisogni socio-

sanitari del territorio e concorrere a predisporre ed attuare progetti individuali, di gruppo e di

comunità.

2. Gestire azioni di informazione e di orientamento dell'utente, per facilitare l'accessibilità e

la fruizione autonoma dei servizi pubblici e privati presenti sul territorio.

3. Collaborare nella gestione di progetti e attività dell'impresa sociale ed utilizzare strumenti

idonei per promuovere reti territoriali formali ed informali.

4. Contribuire a promuovere stili di vita rispettosi delle norme igieniche, della corretta

alimentazione e della sicurezza, a tutela del diritto alla salute e del benessere delle persone.

5. Utilizzare le principali tecniche di animazione sociale, ludica e culturale.

6. Realizzare azioni, in collaborazione con altre figure professionali, a sostegno e a tutela

della persona con disabilità e della sua famiglia, per favorire l'integrazione e migliorare la qualità

della vita.

7. Facilitare la comunicazione fra persone e gruppi, anche di culture e contesti diversi,

attraverso linguaggi e sistemi di relazione adeguati.

8. Utilizzare strumenti informativi per la registrazione di quanto rilevato sul campo.

9. Raccogliere, archiviare e trasmettere dati relativi alle attività professionali svolte ai fini del

monitoraggio e della valutazione degli interventi e dei servizi.

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RELAZIONE GENERALE SULLA CLASSE

Composizione della classe La classe risulta così composta nel corrente anno scolastico

Alunni

Maschi Femmine Totale

Numero 1 14 15

Provenienti da altra scuola /

Abbandoni/ ritiri durante l’anno 1

Studenti non italofoni

Studenti BES, D.S.A., L104/92 N 3 allievi ( si veda allegato riservato)

Storia della classe e Profitto

3ASS 20 allievi 19Allievi scrutinati

( 1 allievo ritirato)

1 Allieva respinta 17 Allievi ammessi alla

classe successiva

4ASS 17 allievi 16 allievi scrutinati 1 allieva passa ad altra

sezione in ottobre

2 non scrutinabili in base a DPR122/09

15 allievi ammessi a classe successiva

5ASS 15 allievi 15 allievi scrutinati

Regolarità degli studi

Numero

studenti Regolari In ritardo di un anno In ritardo maggiore di un anno

15 3 8 4

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE E RISULTATI RAGGIUNTI

Candidato

Cognome nome Luogo di nascita Data di nascita

BESHE ALESIA KENYA 20\12\1998

CAPALIKU MARGERI LECCE 11\11\1999

CARVALHO ESTEVAO ALLEF KEVEN RIO DE JANEIRO 12\07\1997

CHIANDONE ANNA UDINE 15\05\1998

COPPINI LODOVICA VERONA , 03\02\1999

DE FAZIO MARTA UDINE 09\01\1999

EL MSATFI KHOULOUD MAROCCO 15\03\1999

ELETTO ALESSIA UDINE 16\03\2000

FALCHI SABRINA PALMANOVA 28\05\1998

MARTINIG GRETA UDINE 14\07\1999

PEROJ MIKAELA TRENTO 22\11\2000

POLISI NICOLE UDINE 06\09\1999

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PRESSACCO RITA SAN DANIELE 15\08\2000

VASSALINI LAURA PALMANOVA 09\09\1999

VENCHIARUTTI GIULIA SAN DANIELE 21\08\1998

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE E RISULTATI RAGGIUNTI

La classe 5^A del Corso dei Servizi Socio Sanitari è costituita da 15 alunni, di cui 14 femmine

e un solo maschio. Un’allieva é certificata ai sensi della L.104 art.1 comma 1 e segue una

programmazione semplificata in alcune discipline e differenziata in altre ( vedi Allegati). Nel

gruppo classe vi sono, inoltre, due allieve DSA per le quali sono stati redatti gli appositi P.D.P.

Un’allieva infine, non frequenta più le lezioni dal mese di novembre. Gli studenti provengono da

esperienze culturali ed umane molto diverse che in alcuni casi hanno rallentato il loro percorso

scolastico ( vedi tabella sopra). La formazione della classe ha subito inoltre, nel corso del triennio,

varie modifiche dovute a inserimenti per ripetenze o a causa di allievi provenienti da altri istituti,

successivi abbandoni o passaggi al corso serale ed, in un caso passaggio ad altra sezione in cl4^ a

causa di forti contrasti con il gruppo classe. Tutto questo ha determinato una certa divisione

all’interno del gruppo con difficoltà di relazione sia tra pari che, in alcuni frangenti, con i docenti.

Pur tuttavia, con la crescita e la maturazione, ciascuno di loro ha saputo accettare i propri limiti e

riconoscere i propri punti di forza e cercato di coltivarli superando le iniziali difficoltà. Punto

debole della classe è sicuramente stata l’insoddisfacente motivazione allo studio ed una certa

passività rispetto al dialogo educativo che nel corso del triennio non è andata migliorando,

nonostante le continue sollecitazioni dei docenti. L'interesse è sempre stato da sostenere, così come

l'impegno, soprattutto domestico, che per gran parte della classe risulta ancora inadeguato o

fortemente settoriale. Alcune allieve, al contrario, hanno mantenuto un atteggiamento serio e

responsabile dimostrando di aver acquisito una metodologia di studio sufficientemente proficua,

grazie anche ad un livello di attenzione e partecipazione in classe positivo, e ad una certa capacità di

rielaborazione personale. Accanto ad alunni che hanno trovato nell'interesse delle diverse tematiche

affrontate uno stimolo per migliorarsi, e che hanno conseguito un livello mediamente sufficiente , vi

sono altri che non sono riusciti a raggiungere pienamente gli obiettivi prefissati in alcune discipline

e per i quali il metodo di studio elaborato in questi anni non è ancora del tutto efficace e

l'apprendimento dei contenuti è meccanico e mnemonico, senza una rielaborazione personale. In

vista dell'Esame di Stato, quasi tutti si sono impegnati maggiormente per colmare lacune ancora

presenti ed incertezze pregresse. Per un'analisi particolareggiata, si rinvia alla lettura delle relazioni

finali dei singoli docenti.

Si fa presente inoltre che buona parte della classe ha mantenuto un frequenza piuttosto

irregolare con percentuali di assenza alte che, in alcuni casi, hanno quasi compromesso, allo

scrutinio finale la validità dell’anno scolastico.

I risultati sono stati segnalati alle famiglie anche attraverso comunicazioni infraquadrimestrali

rilevabili dal registro elettronico; nel secondo quadrimestre sono stati effettuati degli interventi di

recupero e consolidamento, nei limiti delle risorse disponibili. I programmi sono stati svolti secondo

quanto previsto nella programmazione educativa e didattica di ogni insegnante.

PIANI EDUCATIVI PERSONALIZZATI

Si segnala, infine, che per l’ allieva che usufruisce dei benefici della L. 104 del 1992 si

richiede la presenza della docente di sostegno alle prove d'esame. Per ulteriori informazioni si

fa riferimento ai documenti elaborati, che per motivi di privacy, sono presenti in busta chiusa

riservata.

In forma cartacea è allegato il curriculum scolastico degli allievi.

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COMPORTAMENTI NEI CONFRONTI DELLA CLASSE DA PARTE

DEGLI INSEGNANTI

Attraverso il contratto formativo il docente si è assunto i seguenti impegni:

· Rispettare gli alunni e tutti gli operatori della scuola.

· Rimuovere gli ostacoli educativi e di apprendimento che impediscono il successo

scolastico (deficit, recupero, saper scegliere)

· Mantenere la massima trasparenza nella programmazione e nei criteri di valutazione (il

docente deve rendere sempre partecipe-protagonista l'alunno di quello che egli sta facendo e di

come vengano valutati il lavoro ed i risultati raggiunti):

1. comunicare agli alunni gli obiettivi intermedi e finali di ogni disciplina, tempi e modi di

svolgimento delle unità didattiche;

2. comunicare gli obiettivi trasversali educativi, didattici, cognitivi, comportamentali,

formativi, disciplinari fissati dal C.d.C.;

3. illustrare i criteri di misurazione e di valutazione delle prove e i criteri di valutazione

finale;

4. stabilire una comunicazione collaborativa;

5. favorire le capacità di comunicare e di realizzare;

6. ricercare un metodo di lavoro individuale;

7. favorire l’aiuto metodologico;

8. verificare l’acquisizione delle competenze e organizzare i recuperi;

9. dimostrare sensibilità per i problemi di tutti gli alunni;

10. indurre gli alunni al senso di responsabilità;

11. non creare ansietà, ma fiducia;

12. non creare ansietà, ma fiducia;

13. riconoscere i progressi;

14. aiutare gli studenti ad apprezzare le proprie capacità (autostima).

Favorire la partecipazione attiva degli alunni ed incoraggiare la fiducia nelle proprie

possibilità, rispettando la specificità individuale del modo di apprendere.

Non demonizzare l'errore, ma accettarlo ed utilizzarlo per rendere l'alunno capace di

capire le cause prossime o remote del suo errore e, conseguentemente, modificare e

migliorare i propri comportamenti nell'apprendere.

Utilizzare metodologie e strumenti diversificati e funzionali agli obiettivi da

raggiungere.

Correggere gli elaborati scritti con rapidità, per utilizzare la correzione come momento

formativo.

Favorire l'autovalutazione.

Esigere la puntualità nell'esecuzione dei compiti per casa:

1. non far pesare troppo questa fase delle attività domestiche (gli alunni devono anche

dedicarsi anche ad altre attività come il tempo libero e lo sport;

2. salvo casi eccezionali, non si assegnano attività domestiche per il lunedì, né prove

scritte (test);

3. il Consiglio di Classe fissa una giornata nel corso della settimana in cui non

interrogazioni ne compiti in classe, avendo riguardo delle materie con limitato numero

di ore di lezione settimanale. Nello specifico, si tengano in considerazione, per

l’assegnazione di attività domestiche e impegni di studio ai fini delle interrogazioni

del giorno seguente e per la fissazione dei compiti in classe,le giornate di rientro

pomeridiano, le attività integrate di progetto per le classi del triennio, le attività di

area di professionalizzazione.

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Pretendere rispetto nei confronti dei docenti, del personale A.T.A., dell'ambiente

interno e dei beni comuni (attrezzature, suppellettili, strutture, ecc.);

Far capire l’importanza degli interventi didattici integrativi, sia in itinere che quelli

eventualmente programmati in avvio delle lezioni dell’anno scolastico e l’impegno

individuale del recupero dei debiti formativi.

Offrire la propria disponibilità alla spiegazione di argomenti poco chiari o mal/non

compresi.

Non contribuire a creare situazioni di conflittualità con altri docenti da parte degli

alunni, adottando atteggiamenti comuni ed unitari in ogni occasione.

Uso del libretto personale:

1. controllarne il buon utilizzo;

2. notificare voti (sia scritti che orali) e verificarne la presa visione da parte dei

genitori ;

3. spiegare le modalità d’uso di parti specifiche.

Puntualità in classe e pretendere l’educazione; il docente, nella 1a ora di lezione, dovrà

essere presente in aula cinque minuti prima dell’avvio delle lezioni.

Il docente al termine delle lezioni della classe, dovrà lasciare per ultimo l’aula e, se

non impegnato in altre lezioni, dovrà trasferire il registro di classe in segreteria. Se

impegnato consegnerà il registro ad un collaboratore scolastico per il trasferimento.

Fare buon uso del registro di classe, indicando con chiarezza le attività svolte e le note

riportate.

Eventuali adozioni di provvedimenti disciplinari, prima di essere trascritti sul registro

di classe, andranno concordati con il Collaboratore del Dirigente Scolastico.

Gli insegnanti del C. di C. hanno coordinato e uniformato la loro azione

didatticoeducativa ai summenzionati principi generali, facendo salve le prerogative

inerenti la libertà di insegnamento e i vari specifici percorsi ritenuti più validi da

ciascun docente.

Obiettivi educativi-formativi e cognitivi

Obiettivi formativi generali e trasversali

In sede di programmazione collegiale dell’attività didattica per l’a.s.2018-2019 il consiglio di classe

ha elaborato i seguenti obiettivi educativo-formativi, generali, comuni alle varie discipline come di seguito

riportati. L’allievo alla fine della quinta è in grado di:

CT 1 Applicare le regole concordate per la convivenza democratica

1.1 Riconosce e rispetta la diversità ( di opinione, di svantaggio, di status, di ruolo)

1.2 Rispetta gli orari e le regole previsti nei contesti scolastici e di stage e partecipa alle attività

proposte in modo responsabile e critico

CT 2 Individuare e utilizzare le proprie conoscenze, competenze e capacità sia in ambito

professionale che culturale

2.1 Conosce le sue attitudini

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2.2 Conosce le caratteristiche del profilo professionale del suo indirizzo di studi e sa delineare un

proprio percorso formativo

2.3 Analizza le proprie esperienze scolastiche e di stage in forma critica e redige una relazione

sulla propria esperienza

2.4 Dimostra spirito d’iniziativa e si rende disponibile per attività in ambito professionale e

culturale.

2.5 Utilizza griglie di auto correzione e auto valutazione.

CT 3 Comunicare e relazionare efficacemente nel contesto scolastico e di tirocinio

3.1 Sa porsi in un atteggiamento di ascolto attivo

3.2 Riconosce stili comunicativi diversi e li utilizza correttamente in relazione all’interlocutore,

allo scopo ed al contesto

3.3 Partecipa in modo autonomo e nel rispetto delle regole alle attività di gruppo scolastiche ed

extrascolastiche.

CT 4 Utilizzare processi di induzione e di deduzione e di soluzione sistematica di problemi

4.1 E’ in grado di motivare e argomentare le sue scelte

4.2 Seleziona e organizza informazioni per costruire rappresentazioni efficaci di un problema

4.3 Da una serie di esperienze singole ipotizza un principio generale e formula relazioni coerenti e

logiche

4.4 Utilizza l’analisi e la sintesi per individuare il problema

4.5 Ipotizza soluzioni possibili e confronta criticamente ipotesi diverse operando scelte

adeguatamente motivate

4.6 Utilizza informazioni di diverse discipline finalizzate ad un unico scopo

CT 5 Utilizzare metodi, strumenti e tecniche per conoscere ed apprendere

5.1 Utilizza materiali e strumenti in modo appropriato

5.2 Ricerca ed utilizza in modo appropriato e autonomo dati ed informazioni da diversi canali in

relazione ad uno scopo

5.3 Produce elaborati di sintesi e di approfondimento

5.4 Documenta e organizza il lavoro individuale e di gruppo e collabora attivamente

5.5 Sa consultare e utilizzare fonti e documenti di diversa natura

CT 6 Assumere un ruolo propositivo nel contesto scolastico e nelle attività sul territorio e

di tirocinio

6.1 Si impegna assumendosi le proprie responsabilità e rispetta i tempi di realizzazione di un

lavoro

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6.2 Rielabora le proprie esperienze, propone soluzioni alternative e le confronta

6.3 Trasferisce ed adegua un metodo appreso in contesti e situazioni nuovi

6.4 Formula un progetto, lo confronta con gli altri e lo valuta

6.5 Trova soluzioni a problemi usuali

Obiettivi specifici di apprendimento didattici e disciplinari

Il Consiglio di Classe indica, qui di seguito, gli obiettivi didattici comuni alle varie

discipline:

Obiettivi generali del PTOF

Obiettivi educativi:

Promuovere lo sviluppo di un'educazione basata sui valori della solidarietà, della

tolleranza.

Condurre gli studenti a collaborare e confrontarsi con gli altri; a intervenire nel

dibattito scolastico al momento opportuno ed in modo pertinente, anche attraverso

proposte e contributi derivanti dall'esperienza personale.

Favorire negli studenti l'acquisizione di un metodo di studio autonomo, efficace e

razionale, che stimoli gli alunni ad essere attenti durante le lezioni, a prendere appunti,

a rispettare i termini di consegna dei compiti assegnati.

Sviluppare le capacità critiche indispensabili per operare scelte consapevoli e mettere

in atto comportamenti responsabili.

Obiettivi didattici generali.

Insegnare agli studenti ad esprimersi e a comunicare nei linguaggi specifici delle diverse

discipline, esponendo i contenuti delle stesse in modo ordinato, articolato e chiaro.

Sviluppare negli alunni le capacità rielaborative di connessione tra argomenti studiati in

fasi successive e saper utilizzare ed elaborare le conoscenze finalizzandole alle attività

pratiche previste nel profilo professionale.

Guidare gli studenti a migliorare la propria situazione cognitiva di partenza, attraverso un

progressivo sviluppo delle capacità logiche, di analisi e di sintesi, fino a giungere a una

valida competenza professionale.

Avviare gli alunni ad una proficua partecipazione in classe, utilizzando un linguaggio

appropriato e corretto e imparando ad ascoltare e rispettare le idee altrui

Dotare gli studenti di strumenti critici, che permettano loro di analizzare e comprendere la

realtà che li circonda per acquisire gli opportuni orientamenti nel proseguire gli studi ed

immettersi nella società come lavoratori professionalmente preparati e come cittadini

consapevoli dei propri diritti e doveri.

Gli obiettivi disciplinari, proposti dai singoli docenti nella loro programmazione, in generale

attengono alle conoscenze e competenze che gli alunni devono acquisire nel corso dell’anno

scolastico.

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CONTENUTI DISCIPLINARI I contenuti disciplinari sono desumibili dai piani di lavoro dei singoli docenti ed allegati al

documento (vedi allegato A).

METODOLOGIA La misurazione dei livelli di partenza, effettuata dai docenti nella prima fase dell'anno scolastico

attraverso verifiche orali e scritte, ha rilevato lacune in alcune materie. I docenti hanno

sistematicamente ripetuto gli argomenti, riproposto i contenuti, dopo aver effettuato i necessari

approfondimenti. Accanto a quelli tradizionali (testi e dispense) sono stati utilizzati strumenti che

potevano risultare idonei a suscitare l'interesse ed a stimolare la partecipazione degli alunni:

audiovisivi, articoli da quotidiani e settimanali, riviste specialistiche, fotocopie, proiezioni

cinematografiche previa preparazione adeguata, conferenze, incontri con esperti.

Dal PTOF: la metodologia d'insegnamento potrà avvalersi di lezioni frontali, lezioni dialogate,

lavoro per gruppi, esercitazioni, test, compiti in classe ed esercizi scritti, uso di strumenti

tecnologici, interrogazioni con esposizioni orali, lezioni atte a favorire il recupero degli studenti che

incontrano difficoltà nel conseguimento degli obiettivi, lezioni con l'uso di strumenti di

visualizzazione, del linguaggio informatico, degli strumenti multimediali.

STRATEGIE MESSE IN ATTO PER IL CONSEGUIMENTO DEGLI

OBIETTIVI

Il C.d.C. ha individuato i seguenti principi comuni su cui fondare la collegialità:

Lo studio, più che mnemonico, è significativo, organizzato come scoperta e rivolto a

cambiamenti positivi di comportamento ed atteggiamento mentale.

L'insegnamento-apprendimento è un processo di interazione docenti-allievi ed è fondato

sulla comunicazione aperta e disponibile.

Gli obiettivi didattici sono conosciuti dagli allievi.

Il modello generale, applicabile in ogni occasione didattica, comprende le fasi di

presentazione del problema a livello induttivo (dal particolare al generale) e di sintesi,

verifica e valutazione del prodotto.

Il C.d.C. ha concordato anche sulla libertà di condurre la lezione, utilizzando varie tecniche:

la lezione frontale.

il lavoro di coppia.

il lavoro di gruppo.

l'attività collettiva in classe (esposizione problematiche collettive).

STRUMENTI PER LA VERIFICA FORMATIVA

Il C.d.C. ha adottato i seguenti strumenti:

Colloquio quotidiano con l’alunno

Forme di discussione guidata ed interventi spontanei

Eventuali verifiche di autovalutazione ( area professionalizzante)

Correzione in classe, in comune, di esercizi ed elaborati domestici

Test

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STRUMENTI PER LA VERIFICA SOMMATIVA

Il C.d.C. ha adottato i seguenti strumenti:

Compito in classe

Interrogazioni

Interventi spontanei

Relazioni

Elaborati domestici

Test strutturati o semistrutturati

Prove di laboratorio

Prove pratiche

Problem solving

Prove interdisciplinari

ATTIVITA’ DIDATTICHE COMUNI PROGRAMMATE

Per ciò che concerne l’interdisciplinarietà della proposta formativa rivolta agli allievi dell’ultimo

anno di corso, si rimanda agli obiettivi didattici per aree disciplinari. In linea di massima si può

affermare che tutti i percorsi disciplinari, e non solo quelli di materie affini, si sono continuamente e

sistematicamente intersecati durante tutta l’attività curriculare, perché unico è stato il progetto

didattico e formativo alla cui riuscita tutti i docenti hanno concorso con strumenti e contenuti

diversificati ma funzionali agli obiettivi da raggiungere, anche a livello interdisciplinare.

Percorsi e i progetti svolti nell'ambito di “Cittadinanza e Costituzione”

Nel corso del corrente anno scolastico, le discipline dell’area giuridico economica hanno sviluppato

moduli attinenti ai seguenti nuclei concettuali:

- Terzo settore dell’economia e la partecipazione dei cittadini all’economia sociale

- Obiettivi dell’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile

- Volontariato e cittadinanza attiva

La classe ha inoltre partecipato alle seguenti attività integrative, di carattere culturale e

professionale utili a concorre allo sviluppo di tali competenze ed ascrivibili all’ambito “Cittadinanza e

Costituzione”

- Visita guidata alla Casa circondariale di Udine (13/12/2018);

- Progetto “ Il piacere della legalità - Mondi a confronto” ( Conferenza presso Teatro G. da

Udine in occasione del la manifestazione Vicino-Lontano- Premio Terzani

- Progetto ADMO: incontro informartivo e formativo volto a sollecitare la collaborazione degli

allievi con lì associazione anche tramite la donazione attiva.

Metodologia e strategie didattiche per il recupero e per il potenziamento

Per gli allievi che hanno incontrato nel corso dell'anno scolastico difficoltà nell'assimilazione dei contenuti/

competenze sviluppati nelle diverse discipline e/o che presentavano insufficienze al termine del primo

quadrimestre, si è provveduto ad attivare i seguenti interventi che hanno interessato le discipline di Inglese e

Matematica:

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- corsi di recupero

- studio assistito

- sportello didattico.

Per tutte le altre discipline si è proceduto con recuperi in itinere, sia attraverso interventi individualizzati

che per l’intera classe qualora fosse necessario.

Metodologia CLIL

Nella classe NON è stato attivato l’insegnamento di una disciplina non linguistica (DNL)

in lingua straniera.

Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (ASL)

Tutte attività connesse alle Competenze Trasversali e l’orientamento (ASL) son state parte integrate

del percorso formativo delle classi durante il triennio e sono state così articolate:

- moduli teorici con l’intervento di docenti interni nelle attività di formazione sulla sicurezza negli

ambienti di lavoro e nella presentazione delle attività di alternanza,

- testimonianze, conferenze, dibattiti a cura di esperti esterni,

- visite aziendali ed altri interventi significativi in ambito scio-assistenziale,

- stage presso associazioni per l’assistenza di anziani e/o disabili, residenze per anziani pubbliche e

private. Tale esperienza ha rappresentato una preziosa occasione di qualificazione e perfezionamento

delle competenze professionali acquisite a livello teorico ed ha offerto agli allievi l’opportunità di

conoscere l’ambiente di lavoro e le sue regole, con conseguente acquisizione di comportamenti idonei

all’ambiente stesso, agevolando inoltre eventuali opportunità di lavoro.

Per quanto riguarda le attività di Alternanza scuola lavoro ( si veda Allegato E) per la valutazione

dei moduli professionalizzanti, si prendono in considerazione le schede di valutazione degli alunni compilate

dagli esperti esterni e dalle aziende ove si sono svolti gli stages; i periodi di apprendimento mediante

esperienze di lavoro fanno parte integrante dei percorsi formativi personalizzati.

Nel corrente anno scolastico inoltre sono stati presentati alla classe, le seguenti attività

professionalizzanti e pianificate per l’Alternanza scuola/lavoro:

Ambito Socio-Sanitario:

- Partecipazione alla manifestazione per celebrare il 60° anniversario dell'AFDS del Friuli Venezia

Giulia, presso il Teatro “Giovanni da Udine” (già svolta il 19/09/2018).

- In occasione della 24^ Giornata mondiale per la lotta contro l'Alzheimer, partecipazione alla

conferenza - dibattito “Far mind”, presso il cinema “Visionario” di Udine (già svolta il 22/09/2018). - Conferenza LILT “Ai confini della vita: gli stati avanzati della malattia, coma e stati vegetativi”. - Incontro TAM ( Telefono anziani maltrattati- Associazione Solimai.

Ambito Orientamento:

- Conferenza “ManPower”.

- Orientamento presso l'Università di Trieste.

- Orientamento Università di Udine.

- Progetto Young 2019

- Orientamento in uscita: incontro con rappresentanti delle Forze Armate - Progetto “IL PUNTO D'ASCOLTO”, attività di sportello per studenti tenuta dall’associazione di counselors

che collaborano con il nostro istituto.

La classe ha partecipato inoltre alla proiezione, presso il cinema Visionario,del film

“Il sergente di ferro” per celebrazioni della Giornata della Memoria.

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Si Segnalano infine, con scansione annuale le attività più significative svolte dall’intera classe.

Classe 3^

Formazione sicurezza di base 4 ore – Formazione sicurezza specifica 8 ore

Stage in strutture: 128 ore mediamente

Formazione in aula ed interventi di esperti esterni : 50 ore

ATTIVITÁ SOGGETTI COINVOLTI TEMPI

1) Incontri con operatori dei

servizi; visite guidate in strutture operanti

nell’ambito disabili incontri sulle

tematiche relative a disabili e sui servizi

ad essi dedicati

2) Progetto LILT

3) Progetto infermiera /

Fisioterapisti/ animazione

- Cooperative

- TAM 7SOLIMAI

- Esperti esterni

- Esperti esterni

4 ore

2 ore

30

Classe 4^

Formazione sicurezza: 4 ore Formazione specifica

Stage in strutture: 128 ore mediamente

Formazione in aula ed interventi di esperti esterni : 40 ore

Da segnalare tra le attività più significative:

ATTIVITÁ SOGGETTI COINVOLTI TEMPI

1) Incontri con operatori dei

servizi; visite guidate in strutture operanti

nell’ambito disabili incontri sulle

tematiche relative a disabili e sui servizi

ad essi dedicati

2) Progetto LILT

3) Viaggio d’Istruzione ad Osimo

/ Ancona con visita Lega del Filo d’oro

- Cooperative TAM -SOLIMAI

- Esperto esterno

2 ore

2 ore

Classe 5^

ATTIVITÁ SOGGETTI COINVOLTI TEMPI

1) Incontri con operatori dei

servizi; visite guidate in strutture operanti

nell’ambito anziani/disabili incontri sulle

tematiche relative agli anziani e disabili e

sui servizi ad essi dedicati

3) Film: “Una Sconfinata

Giovinezza;

- AFDS

- ManPower

- SOLIMAI

12ore

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4) Visita Casa Circondariale;

5)Visita Istituto Superiore

“Volta”-Trieste;

Ciascun allievo ha effettuato percorsi personalizzati come specificato negli allegati

Esperienze didattiche e formative interdisciplinari di particolare rilievo

Si segnala inoltre la partecipazione della classe (in alcuni casi limitatamente a singoli allievi, su base

volontaria) ai progetti o attività di seguito descritte:

- Partecipazione al Corso certificazione linguistica Lingua Inglese B2

- Partecipazione al Corso “Primo Soccorso”;

Partecipazione al Corso “BLSD”.

Attività integrative ed extracurriculari

Tutti gli allievi hanno inoltre partecipato alla seguente attività organizzata dall’Istituto nell’ambito dei

Progetti :

- Corso PON: Statistics for fun 2

RELAZIONI FINALI PER DISCIPLINA

Per ciascuna materia vengono di seguito inserire i Piani di Lavoro dei singoli docenti ( comprensivi di

Relazione finale e Programma svolto, dove sono riportati i contenuti, i metodi, i mezzi, gli spazi e i tempi

del percorso formativo, i criteri, gli strumenti di valutazione adottati e gli obiettivi raggiunti.

Sono stati inoltre evidenziati i nodi concettuali caratterizzanti le discipline.

ALLEGATO A

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RELAZIONE FINALE PER LA DISCIPLINA : ITALIANO

N° di ore svolte

Numero di ore settimanali di lezione: 4

Libro di testo adottato:

Sambugar – Sala, Letteratura viva, vol 3, La Nuova Italia

L’insegnante ha fatto largamente uso di materiale didattico messo a disposizione degli allievi

Brevi note sul profitto A conclusione delle attività didattiche

N° 2 allievi hanno raggiunto un profitto elevato

N° 2 allievi hanno raggiunto un profitto buono

N° 2 allievi hanno raggiunto un profitto discreto

N° 8 allievi hanno raggiunto un profitto sufficiente

N° 0 allievi hanno raggiunto un profitto insufficiente

Brevi note sulla motivazione In merito all’apprendimento disciplinare

N° 2 allievi hanno espresso una motivazione all’apprendimento elevata

N° 1 allievi hanno espresso una motivazione all’apprendimento buona

N° 8 allievi hanno espresso una motivazione all’apprendimento discreta

N° 3 allievi hanno espresso una motivazione all’apprendimento sufficiente

N° 0 allievi hanno espresso una motivazione all’apprendimento scarsa

Brevi note sulla partecipazione Nell’ambito delle attività svolte

N° 0 allievi hanno dimostrato una partecipazione costantemente attiva e propositiva

N° 0 allievi hanno dimostrato una partecipazione attiva e propositiva

N° 12 allievi hanno dimostrato una partecipazione attiva

N° 2 allievi hanno dimostrato una partecipazione regolare

N° 0 allievi hanno dimostrato una partecipazione tendenzialmente passiva

Obiettivi relativi ai contenuti, alle abilità e competenze Rispetto agli obiettivi posti in sede di programmazione delle attività didattiche

N° 2 allievi hanno pienamente raggiunto gli obiettivi prefissati

N° 9 allievi hanno raggiunto gli obiettivi prefissati

N° 3 allievi hanno sostanzialmente raggiunto gli obiettivi prefissati

N° 0 allievi non hanno pienamente raggiunto gli obiettivi prefissati

Nodi concettuali caratterizzanti la disciplina

Nuclei fondanti di Italiano della Classe quinta

NUCLEI

FONDANTI

COMPETENZE ABILITA’ CONOSCENZE

Il sistema

letteratura: testi, autori,

contesto

Valore della lettura

come autonomo

interesse

Saper costruire

quadri di civiltà in base

ad indicatori di tipo

letterario-storico,

sociale, economico,

tecnologico e scientifico

Contestualizzare

l’evoluzione della civiltà

artistica e letteraria

italiana dall’Unità

d’Italia ad oggi in

rapporto ai principali

processi sociali,

culturali, politici e

Linee di

evoluzione della cultura

e del sistema letterario

italiano dal secondo

Ottocento ad oggi con

riferimenti alle

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scientifici di

riferimento;

ricavare da testi le

idee e i principi di

poetica dei vari autori;

riconoscere i

rapporti tra cultura

italiana ed europea;

collegare i testi

letterari con altri ambiti

disciplinari

letterature di altri paesi

Conoscenza e

produzione di diverse

tipologie testuali

Organizzare e motivare

un ragionamento e una

tesi finale

Analizzare e

produrre testi di vario

tipo in relazione ai

differenti scopi

comunicativi

Riconoscere gli

elementi distintivi delle

varie tipologie testuali

Tecniche

compositive per diverse

tipologie di produzione

scritta (saggio breve e

articolo di giornale,

tema di ordine generale

e tema storico, analisi

del testo)

Lingua Utilizzare ed

incrementare il

patrimonio lessicale ed

espressivo della lingua

italiana secondo le

esigenze comunicative

nei vari contesti: sociali,

culturali, scientifici,

economici,

tecnologici..

Riassumere, parafrasare,

interpretare con

precisione

Saper utilizzare

differenti registri

comunicativi in ambiti

anche specialistici

Esprimersi in forma

scritta ed orale

utilizzando diversi

registri comunicativi

Funzioni e livelli della

costruzione del discorso

a livello lessicale-

semantico, ortografico e

morfosintattico.

Processo storico e

tendenze evolutive della

lingua italiana

dall’Unità

nazionale ad oggi;

Lingua letteraria e

linguaggi della scienza e

della tecnologia

Metodologie didattiche utilizzate

Non si sono utilizzati laboratori, mentre ci si è avvalsi dell’uso di internet per consultazioni di vario tipo e

video. Visione di film didattici.

Verifiche e valutazione Durante l’anno scolastico sono state effettuate.

N° 3 verifiche orali

N° 1 verifiche scritte

N°. 4 compiti in classe di italiano

Le griglie di valutazione saranno riportate nel documento stesso unitamente ai testi dei compiti. La verifica

scritta è stata di tipo semistrutturato. E’ stato adottato il sistema delle interrogazioni programmate.

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Programma svolto

PERCORSO DI POETI E POESIE ( Ungaretti: Commiato, Porto sepolto, Veglia, Sono una creatura, I fiumi. Montale:

Spesso il male di vivere, I limoni, Falsetto, Non chiederci la parola, La casa dei doganieri. Saba: Amai, Città vecchia,

La capra, Trieste, Ulisse, Mio padre è stato per me l’assassino. Quasimodo: Alle fronde dei salici, Uomo del mio

tempo). Alle poesie è stato aggiunto un approfondimento delle ideologie poetiche negli aspetti più significativi.

ITALO SVEVO: Elementi biografici e contesto socio-culturale. Schopenhauer, Freud e Darwin come

referenti culturali. Una vita e Senilità: la figura dell’inetto. La Coscienza di Zeno: il rapporto salute/malattia.

L’orizzonte della catastrofe.

ELIO VITTORINI: I primi romanzi e il “fascismo di sinistra”. Il viaggio come dimensione plurale.

Conversazione in Sicilia. Uomini e no.

IL PRIMO ITALO CALVINO: introduzione all’autore. I nostri antenati.

ALBERTO MORAVIA: Temi fondamentali della narrativa moraviana. Gli Indifferenti, il Disprezzo, La

romana, La ciociara.

GUIDO MORSELLI: introduzione all’autore. Analisi di Un dramma borghese e Contro passato prossimo

PRIMO LEVI: introduzione all’autore. Analisi di Se questo è un uomo e de I sommersi e i salvati.

Esempi di materiali, problemi, progetti utilizzati in classe per simulare l’avvio del

colloquio

Il docente ha utilizzato, nello svolgimento dell’attività didattica:

Scene particolarmente significative di film

Articoli di giornale

Fotografie

Citazioni significative tratte da romanzi trattati

Citazioni significative da poesie lette ed analizzate

RELAZIONE FINALE PER LA DISCIPLINA DI STORIA

N° di ore svolte

Numero di ore settimanali di lezione: 2

Libro di testo adottato: Alberto Banti, Frontiere della storia, Laterza scolastica.

L’insegnante ha fatto largamente uso di materiale didattico messo a disposizione degli allievi

Brevi note sul profitto A conclusione delle attività didattiche

N° 2 allievi hanno raggiunto un profitto elevato

N° 2 allievi hanno raggiunto un profitto buono

N° 2 allievi hanno raggiunto un profitto discreto

N° 8 allievi hanno raggiunto un profitto sufficiente

N° 0allievi hanno raggiunto un profitto insufficiente

Brevi note sulla motivazione In merito all’apprendimento disciplinare

N° 2 allievi hanno espresso una motivazione all’apprendimento elevata

N° 1 allievi hanno espresso una motivazione all’apprendimento buona

N° 8 allievi hanno espresso una motivazione all’apprendimento discreta

N° 3 allievi hanno espresso una motivazione all’apprendimento sufficiente

N° 0 allievi hanno espresso una motivazione all’apprendimento scarsa

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Brevi note sulla partecipazione Nell’ambito delle attività svolte

N° 0 allievi hanno dimostrato una partecipazione costantemente attiva e propositiva

N° 0 allievi hanno dimostrato una partecipazione attiva e propositiva

N° 12 allievi hanno dimostrato una partecipazione attiva

N° 2 allievi hanno dimostrato una partecipazione regolare

N° 0 allievi hanno dimostrato una partecipazione tendenzialmente passiva

Obiettivi relativi ai contenuti, alle abilità e competenze Rispetto agli obiettivi posti in sede di programmazione delle attività didattiche

N° 2 allievi hanno pienamente raggiunto gli obiettivi prefissati

N° 9 allievi hanno raggiunto gli obiettivi prefissati

N° 3 allievi hanno sostanzialmente raggiunto gli obiettivi prefissati

N° 0 allievi non hanno pienamente raggiunto gli obiettivi prefissati

Nodi concettuali caratterizzanti la disciplina

Nuclei fondanti di Storia Classe quinta

NUCLEI

FONDANTI

COMPETENZE

ABILITA’

CONOSCENZE

I fatti, declinati nelle

sequenze evenemenziali Le categorizzazioni:

storia degli eventi, storia

sociale, economica,

materiale, macrostoria,

microstoria,

memorialistica, ecc. Gli Ordinatori: tempo,

spazio, soggetti,

relazioni, dinamiche. Le fonti: primarie,

secondarie Il contesto e la capacità

di contestualizzazione.

Interpretazione in

termini essenziali di un

fatto storico

Integrazione di

prospettive sincroniche e

diacroniche

Comprendere il cambiamento e

la diversità dei tempi storici in

una dimensione diacronica

attraverso il confronto fra

epoche e in una dimensione

sincronica attraverso il

confronto fra aree geografiche e

culturali. Collocare l’esperienza personale

in un sistema di regole fondato

sul reciproco riconoscimento dei

diritti garantiti dalla

Costituzione, a tutela della

persona, della collettività e

dell’ambiente. Riconoscere le caratteristiche

essenziali del sistema socio

economico per orientarsi nel

tessuto produttivo del proprio

territorio.

Ricostruire processi di

trasformazione

individuando elementi di

persistenza e discontinuità.

Riconoscere la varietà e lo

sviluppo storico dei sistemi

economici e politici e

individuarne i nessi con i

contesti internazionali e gli

intrecci con alcune

variabili. Individuare i

cambiamenti culturali,

socio-economici e politico-

istituzionali. Leggere ed

interpretare gli aspetti della

storia locale in relazione

alla storia generale.

Utilizzare il lessico delle

scienze storico-sociali.

utilizzare ed applicare

categorie, metodi e

strumenti della ricerca

storica in contesti

laboratoriali ed operativi.

Utilizzare fonti storiche di

diversa tipologia (es.:

visive, multimediali e siti

web dedicati) per produrre

ricerche su tematiche

storiche.

Principali persistenze e

processi di trasformazione

tra la fine del secolo XIX

e il secolo XXI, in Italia,

in Europa e nel mondo.

Aspetti caratterizzanti la

storia del Novecento ed il

mondo attuale.

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Metodologie didattiche utilizzate

Non si sono utilizzati laboratori, mentre ci si è avvalsi dell’uso di internet per consultazioni di vario tipo e

video. Visione di film didattici

Verifiche e valutazione Durante l’anno scolastico sono state effettuate

N° 0 verifiche orali

N° 4 verifiche scritte

Programma svolto

Panoramica essenziale: La prima guerra mondiale, caratteri comuni dei totalitarismi del primo novecento, la

seconda guerra mondiale, la Resistenza.

La divisione del mondo in blocchi e la guerra fredda

La nascita della Repubblica Italiana e le elezioni del ‘48

Gli anni del centrismo e il miracolo economico. Il Concilio Vaticano II. Verso il Centrosinistra

Il terrorismo di estrema Destra e le Stragi

Noam Chomsky: Le dieci strategie di manipolazione di massa

Il 1968; lo Statuto dei lavoratori

Le Brigate rosee e il terrorismo di estrema sinistra

La solidarietà nazionale

Il Pentapartito

Esempi di materiali, problemi, progetti utilizzati in classe per simulare l’avvio del colloquio

Il docente ha utilizzato, nello svolgimento dell’attività didattica:

Scene particolarmente significative di film

Articoli di giornale

Fotografie

Citazioni significative tratte da romanzi trattati

RELAZIONE FINALE PER LA DISCIPLINA: MATEMATICA

MATERIA: MATEMATICA

DOCENTE: MARIA ANTONIETTA CORETTI

LIBRO DI TESTO: “ELEMENTI DI MATEMATICA A”- BAROZZI, BERGAMINI, TRIFONE

EDIZIONI ZANICHELLI

1. Metodi

La realtà della classe è estremamente eterogenea. Sono presenti alunne con una spiccata

predisposizione e preparazione interessate a tutto.

Nell’ambito delle conoscenze la situazione è accettabile, la capacità di collegare i vari

argomenti studiati e di saperli sviluppare in modo critico è stata sempre acquisita; questo è

evidente soprattutto nelle prove scritte.

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Le allieve hanno dimostrato un vivo interesse per la materia e partecipato attivamente

alle lezioni, anche fornendo spunti personali.

Il metodo utilizzato è stato principalmente quello della lezione frontale, facendo talvolta

ricorso all’intuizione degli allievi per introdurre contenuti di non facile apprendimento. Gli

argomenti sono stati trattati secondo un’impostazione “pratica”, dando maggior importanza

all’applicazione dei teoremi piuttosto che alla loro dimostrazione, cercando comunque di

sviluppare il senso logico – deduttivo degli studenti. Alcune definizioni sono state date

intuitivamente per motivi di semplificazione, altre sono state presentate in maniera rigorosa

per consolidare l’utilizzo del linguaggio matematico. Sono state costruite schematizzazioni

riassuntive onde facilitare l’applicazione delle conoscenze nello svolgimento degli esercizi in

classe e a casa.

L’attività didattica è iniziata con un modulo di ripasso dei principali contenuti affrontati

nel corso del precedente anno scolastico.

2. Valutazione

Le verifiche effettuate, sia scritte che orali, hanno riguardato la risoluzione di problemi ed

esercizi settoriali mirati oppure volti allo studio completo di una funzione.

Sono stati valutati: la conoscenza e l’utilizzo del linguaggio specifico della disciplina, la

conoscenza degli argomenti, la capacità di collegamento tra gli argomenti, la competenza di

utilizzo di definizioni, procedimenti e calcoli, la capacità di deduzione e di induzione.

Il gruppo classe si è dimostrato motivato ed interessato, dimostrando un impegno

costante.

3. PROGHRAMMA SVOLTO

Modulo 1 – Equazioni-disequazioni (ripasso)

Equazioni e disequazioni intere e fratte di primo, secondo grado. Sistemi di disequazioni.

Modulo 2 – Funzioni reali di variabile reale

Concetto di funzione. Rappresentazione grafica di una funzione. Insieme di esistenza,

dominio e codominio di una funzione.

Classificazione delle funzioni. Studio del dominio di funzioni razionali intere e fratte ed

irrazionali.

Calcolo di: dominio, codominio, segno, intersezioni con gli assi.

Modulo 3 – Elementi di topologia in R

Intervalli limitati, illimitati. Estremo inferiore o superiore di un insieme di numeri reali.

Modulo 4 – Limiti delle funzioni numeriche reali

Limiti finiti ed infiniti di una funzione in un punto ed all’infinito.

Calcolo di limiti di funzioni razionali intere e fratte. Forme indeterminate: ∞/∞; 0/0.

Applicazione dei limiti: calcolo degli asintoti (verticali, orizzontali ed obliqui) di una

funzione.

Modulo 5 - Continuità delle funzioni di una variabile

Continuità di una funzione in un punto e in un intervallo (solo definizione).

Punti di discontinuità discontinuità di prima, seconda e terza specie (solo definizione)

Modulo 6 – Derivate delle funzioni di una variabile

Rapporto incrementale. Definizione della derivata di una funzione in un punto. Calcolo

della derivata in un punto.

Derivata della funzione somma, derivata della funzione prodotto, derivata della funzione

quoziente, derivata di una funzione composta.

Punti stazionari (massimo, minimo e flesso a tangente orizzontale

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Modulo 7 – Studio di funzione

Studio del grafico di una funzione (funzioni razionali intere e fratte)

Utilizzo dei seguenti passaggi: dominio, segno, intersezioni con gli assi, eventuali

simmetrie, calcolo degli asintoti. Studio del segno della derivata prima: crescenza e

decrescenza.

NB: L’indicazione dei moduli in questo elenco non rispetta esattamente la successione

temporale secondo la quale sono stati trattati.

Udine 08/05/2019 prof.ssa MARIA ANTONIETTA CORETTI

RELAZIONE FINALE PER LA DISCIPLINA: PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA

BREVE PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

La classe 5^A del Corso Servizi Socio Sanitari è costituita da 15 allievi, di cui 14 ragazze e un ragazzo. Il gruppo classe ha manifestato, nel corso dell’anno scolastico, un comportamento generalmente corretto;

sono apparsi collaborativi e disposti al dialogo educativo, anche se lo studio individuale non è stato sempre

costante per tutti gli allievi. L’interesse per la disciplina è stato discreto, la partecipazione sufficiente, le

relazioni tra insegnante e allievi positive, la frequenza nel complesso regolare. Si evidenzia una crescita sia riguardo all’aspetto educativo-formativo che riguardo all’apprendimento

dei contenuti disciplinari.

Per gli allievi BES, DSA o seguiti dall’insegnante di sostegno sono stati predisposti percorsi

personalizzati (per ulteriori informazioni si fa riferimento ai documenti che per motivi di privacy non

vengono allegati).

Il raggiungimento degli obiettivi si attesta su un livello in media più che discreto.

Ore di lezione settimanali: 5

Ore di lezione fino al 15 maggio: 117

Ore di lezione dopo il 15 maggio: presumibilmente 17

METODOLOGIE DIDATTICHE UTILIZZATE

Ho ritenuto di attuare una didattica che valorizzi le caratteristiche e le potenzialità di ogni allievo,

attraverso le seguenti strategie di intervento:

4) rispettare i diversi tempi di apprendimento

5) prestare attenzione ai rapporti esistenti sia tra loro, sia nei confronti degli insegnanti

6) promuovere capacità di relazione e di autonomia

7) non creare ansia ma incoraggiare la fiducia nelle proprie possibilità

8) riconoscere i vari progressi

9) lezione frontale (esposizione di un argomento mediante definizioni, concetti, schematizzazioni)

10) lezione dialogata (stimolare la partecipazione attiva mediante la tecnica del brainstorming per favorire

intuizioni e riflessioni personali)

11) lettura di testi tratti da internet ,da giornali e da riviste

12) Svolgimento di esercitazioni guidate e non, individuali, a coppie o in piccoli gruppi

13) Analisi di casi, documenti e video

14) Working group e apprendimento collaborativo

Ho fatto spesso ricorso alla lezione frontale cercando di coinvolgere gli allievi in discussioni e

sollecitando frequenti collegamenti con argomenti già trattati. L’attività didattica è stata costantemente

attuata con percorsi specifici atti a recuperare le difficoltà emerse durante le verifiche.

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STRUMENTI E SUSSIDI Libro di testo: Titolo: Corso di psicologia generale ed applicata Volume 2 Autori: L. D'Isa, F. Foschini, F.

D'Isa - Casa Editrice: Hoepli Appunti, schematizzazioni, fotocopie di schede di lavoro Articoli di giornale, riviste, documenti, libri, video

VERIFICHE E VALUTAZIONE

Il controllo in itinere del processo di apprendimento è avvenuto tramite: 1. interventi “dal posto”, utili per puntualizzare volta per volta l’acquisizione dell’argomento trattato 2. colloqui utili a verificare conoscenze, competenze, capacità espositive 3. verifiche scritte parzialmente strutturate effettuate durante lo svolgimento di ogni modulo.

Sono state così valutate le capacità acquisite da ogni singolo allievo in itinere, in relazione al suo

livello di partenza e sono state conseguentemente definite le attività di recupero e rinforzo.

I voti sono stati notificati puntualmente sul registro elettronico e sul libretto personale; la trasparenza

dei criteri di misurazione e valutazione ha favorito l’esercizio di autocritica e di autovalutazione.

Per la corrispondenza tra voti e competenze, ho fatto riferimento ai criteri e ai parametri presenti nel

PTOF e riportati nel documento del 15 maggio.

Hanno rappresentato elementi di valutazione non solo gli esiti delle verifiche, ma anche il livello di

competenze raggiunto, l’acquisizione del metodo di lavoro, l’uso del linguaggio specifico della disciplina, le

modalità di relazione con compagni ed insegnanti, la partecipazione al dialogo educativo e l’impegno

dimostrato durante l’esperienza di stage.

MATERIALI PER IL COLLOQUIO

Ho privilegiato, nello svolgimento dell’attività didattica, articoli di giornale, video, film e

simulazione di casi problematici. I materiali utilizzati hanno consentito la trattazione dei nodi

concettuali caratterizzanti la disciplina:

- la metodologia di ricerca psicologica e gli influssi sui servizi sociosanitari

- le professioni di aiuto e le modalità d’intervento

- le modalità d’intervento su minori, anziani e i disabili

- la psicologia dei gruppi, il lavoro di gruppo e i gruppi di lavoro

- i problemi e gli interventi relativi all’integrazione

OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE

L’applicazione di strategie di apprendimento rispondenti ai differenti stili cognitivi ha consentito, seppure a

diversi livelli, l’acquisizione delle seguenti competenze prefissate: 4. C1: utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e

responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi anche ai fini dell’apprendimento

permanente;

5. C2: facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e contesti diversi, attraverso

linguaggi e sistemi di relazione adeguati;

6. C3: realizzare azioni, in collaborazione con altre figure professionali, a sostegno e a tutela della

persona e della sua famiglia, per favorire l’integrazione e migliorare la qualità della vita;

7. C4: collaborare nella gestione di progetti e attività dell’impresa sociale ed utilizzare strumenti idonei

per promuovere reti territoriali formali ed informali;

8. C5: gestire azioni di informazione ed orientamento dell’utente per facilitare l’accessibilità e la

fruizione autonoma dei servizi pubblici e privati presenti sul territorio

Nel percorso di alternanza scuola-lavoro, la psicologia concorre al raggiungimento delle seguenti

competenze, conoscenze, abilità:

Competenze Conoscenze Abilità A) Imparare ad

imparare

Organizzazione del proprio apprendimento anche in situazioni diverse dalla

realtà scolastica

Saper organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo e utilizzando varie fonti e varie modalità

di informazione e di formazione (formale, non formale ed

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Conoscenza delle proprie strategie e del

proprio metodo di lavoro informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie

strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro. B) Progettare,

individuando

collegamenti e relazioni

Individuazione dei limiti e risorse esistenti, definizione di ipotesi, strategie, progetti

e verifica dei risultati Approccio a situazioni

problematiche, ricorrendo a quanto appreso in contesti pluridisciplinari

Saper valutare in modo appropriato le situazioni problematiche per definire progetti e attività di soluzione

finalizzate al benessere dell’utente

C) Agire in modo

autonomo e responsabile Consapevolezza del valore delle regole,

assunzione delle proprie responsabilità e rispetto

degli impegni assunti

Essere consapevole dell’importanza delle regole vigenti

all’interno di un contesto lavorativo

D) Individuare e

utilizzare gli strumenti di

comunicazione e di team

working più appropriati

per intervenire nei

contesti argomentativi e

professionali di

riferimento

Consapevolezza del valore dell’empatia

nelle relazioni d’aiuto e conoscenza delle tecniche

di comunicazione e di lavoro di gruppo necessarie per migliorare la relazione all’interno dei gruppi

di lavoro, riducendone la conflittualità

Riconoscere e utilizzare tecniche di comunicazione e di

lavoro di gruppo necessarie per migliorare la relazione all’interno

dei gruppi di lavoro, riducendone la conflittualità e valorizzando le diverse capacità

Sapersi rapportare in modo empatico

E) Redigere

relazioni tecniche e

documentare le attività

individuali e di gruppo

Conoscenza di strumenti e codici della comunicazione e loro connessioni in contesti

formali, organizzativi e professionali

Raccogliere, selezionare e utilizzare informazioni utili, in un linguaggio tecnico specifico anche della lingua straniera

F) Riconoscere la

salute come benessere

bio-psico-sociale

Conoscenza dei principali bisogni psico-fisici del soggetto minore, anziano e disabile e dei

fattori che incidono sul suo benessere

Adottare comportamenti finalizzati alla tutela dell’utente e dell’operatore

Affrontare le problematiche più frequenti

Brevi note sul profitto A conclusione delle attività didattiche:

N° 3 allievi hanno raggiunto un profitto buono

N° 8 allievi hanno raggiunto un profitto sufficiente

N° 3 allievi hanno raggiunto un profitto non pienamente sufficiente

Brevi note sulla motivazione In merito all’apprendimento disciplinare:

N° 11 allievi hanno espresso una motivazione all’apprendimento discreta

N° 3 allievi hanno espresso una motivazione all’apprendimento sufficiente

Brevi note sulla partecipazione Nell’ambito delle attività svolte:

N° 5 allievi hanno dimostrato una partecipazione attiva

N° 9 allievi hanno dimostrato una partecipazione tendenzialmente ricettiva

Obiettivi relativi ai contenuti, alle abilità e competenze Rispetto agli obiettivi posti in sede di programmazione delle attività didattiche:

N° 3 allievi hanno pienamente raggiunto gli obiettivi prefissati

N° 8 allievi hanno raggiunto gli obiettivi prefissati

N° 3 allievi hanno raggiunto gli obiettivi prefissati con attività di supporto

Udine, 15 maggio 2019 Prof.ssa Maria Lizzio

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Programma di

PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA

IL METODO CLINICO E L'OSSERVAZIONE DIRETTA

Il metodo clinico e il suo influsso sui servizi sociosanitari (cenni sulla teoria dell'attaccamento di Bowlby, sulla formazione dell'Io e sulla depressione

anaclitica di Spitz e sull'oggetto transizionale di Winnicott)

I metodi osservativi diretti e il loro influsso sui servizi sociosanitari

L'osservazione partecipante e il suo influsso sui servizi sociosanitari

L'OSSERVAZIONE INDIRETTA, LA RICERCA-AZIONE E IL LORO INFLUSSO

SUI SERVIZI SOCIOSANITARI

4. Il metodo sperimentale e il suo influsso sui servizi sociosanitari 5. L'inchiesta, la ricerca documentaria e il loro influsso sui servizi sociosanitari

6. La ricerca-azione e il suo influsso sui servizi socio-sanitari

IL PROFILO PROFESSIONALE E I COMPITI DEGLI OPERATORI IN

AMBITO SOCIOSANITARIO 7. Le funzioni e le competenze delle professioni sanitarie e socioassistenziali 8. La “cassetta degli attrezzi” dell'OSS: la relazione d'aiuto, il counseling

9. La pragmatica della comunicazione umana e la terapia centrata sul cliente di Rogers

10. I principi caratterizzanti della legge 328/2000

LE PRINCIPALI MODALITA' D'INTERVENTO SUI NUCLEI FAMILIARI

9. Le scienze sociali e le politiche a sostegno della famiglia

10. Tendenze contemporanee nelle unità familiari 11. Le famiglie fragili

12. Le famiglie multiproblematiche

LE PRINCIPALI MODALITA' D'INTERVENTO SUI MINORI I diritti dei minori e l'articolo 4 della legge 285/1997

Le problematiche dei minori e degli adolescenti Le modalità d'intervento a favore dei minori

LE PRINCIPALI MODALITA' D'INTERVENTO SUGLI ANZIANI

15) La condizione dell'anziano in Italia e le politiche di prevenzione

16) Gli anziani, la famiglia e i servizi (cenni sulle teorie di Erikson e di Jung)

17) L'anziano fragile

18) Gli anziani affetti da demenza e Alzheimer: le terapie

LE PRINCIPALI MODALITA' D'INTERVENTO SUL DISAGIO PSICHICO E SUI DISABILI

- I problemi sociali e sanitari dei disabili fisici e psichici (cenni sul sentimento di

inferiorità di Adler)

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- Le modalità d'intervento sulla disabilità

- Le modalità d'intervento sul disagio psichiatrico

PSICOLOGIA DEI GRUPPI SOCIALI Psicologia dei gruppi la leadership

La dinamica di gruppo

TEORIE CLASSICHE DEL GRUPPO

Lewin e i gruppi di apprendimento

Moreno e la sociometria

L'OPERATORE AL LAVORO NEL GRUPPO

Il gruppo di lavoro

Il gruppo di animazione

Il gruppo terapeutico

LA PROGETTAZIONE IN AMBITO SOCIOSANITARIO

lavorare per progetti Le fasi della progettazione

PROBLEMI E INTERVENTI RELATIVI ALL’INTEGRAZIONE

Vecchie e nuove povertà e politiche di sostegno

I migranti e le politiche dell’integrazione scolastica dei minori migranti

L’integrazione scolastica dei disabili e la didattica inclusiva

PROBLEMI RELATIVI ALL’INTEGRAZIONE LAVORATIVA

Le problematiche economiche e sociali del lavoro

la sindrome del burnout

Udine, 15 maggio 2019 LA DOCENTE Maria Lizzio

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RELAZIONE FINALE PER LA DISCIPLINA:

IGIENE E CULTURA MEDICOSANITARIA

Insegnante: Malisan Francesca FINALITA’

L’insegnamento di Igiene e Cultura medico-sanitaria contribuisce a sviluppare negli allievi:

- la consapevolezza dei fattori personali, comunitari e ambientali che condizionano la salute psico-fisica-sociale

e dei metodi adatti per tutelarla e promuoverla;

- la capacità di lettura dei contesti sociali in cui andrà a operare;

- le competenze tecnico-professionali di aiuto alla persona in situazione di disagio;

- la capacità di rapportarsi con altre figure professionali in rapporto al proprio specifico operativo; - l’educazione al vivere in comunità, con spirito di solidarietà, soprattutto nei confronti di coloro che sono in

situazioni di disagio;

- la consapevolezza della continua evoluzione delle problematiche sociali.

NUCLEI TEMATICI FONDAMENTALI (Sono i contenuti ineludibili per il perseguimento dei risultati di

apprendimento, non si riferiscono solo all’ultimo anno di corso):

Percorso riabilitativo delle principali patologie della popolazione anziana (Parkinson, Alzheimer, diabete e

malattie cardiovascolari, demenze e così via).

Le principali patologie e disabilità dei bambini (Down, PCI, Malattie enzimatiche e cosi via).

Figure professionali che operano nei servizi socio-sanitari, qualifiche e competenze.

I servizi socio-sanitari per anziani disabili e persone con disagio psichico (AD-ADI-Ospedali a domicilio-

RSA-e così via).

I bisogni dell’uomo e i bisogni socio-sanitari.

MODULI DISCIPLINARI (fino al 15 maggio 2019)

Modulo 1. Problematiche specifiche del minore, dell’anziano e delle persone con disabilità.

Competenza

di indirizzo

Riconoscere la salute come benessere bio-psico-sociale. Contribuire a promuovere stili

di

vita rispettosi delle norme igieniche, della corretta alimentazione e della sicurezza, a

tutela del diritto alla salute e del

benessere delle persone.

Comprendere-interpretare e soddisfare i principali bisogni delle persone in difficoltà.

Competenze

disciplinari

-riconoscere i bisogni degli individui con disabilità, degli anziani fragili, delle persone in

difficoltà.

-individuare le principali problematiche sociosanitarie connesse all’infanzia, senescenza

e disabilità.

-elaborare progetti di intervento, utilizzando le conoscenze apprese e valutando limiti e

risorse delle situazioni proposte considerate (anziani fragili, persone con disabilità e in

situazione di disagio).

Abilità

Individuare i fattori di rischio che favoriscono l’insorgenza delle malattie cronico-

degenerative.

ricercare, nell’ambito delle proprie conoscenze, le possibili cause di una malattia.

riconoscere i bisogni sociosanitari degli utenti (anziani fragili, persone con disabilità e in

situazione di disagio)

individuare le tecniche più idonee per l’assistenza sanitaria alle persone in difficoltà

Saper organizzare le conoscenze per l’elaborazione di progetti mirati al soddisfacimento

dei bisogni socio-sanitari assistenziali dei minori, dei disabili e degli anziani, in situazioni

simulate.

Conoscenze

La senescenza: il processo di invecchiamento e le principali teorie; modificazioni anatomiche

e fisiologiche dell’organismo con l’età (aspetti generali). L’anziano fragile.

L’invecchiamento cerebrale patologico: significato e classificazione delle demenze; la demenza

di Alzheimer. Problemi assistenziali nella m. di Alzheimer e riabilitazione. Il morbo di

Parkinson. Problemi assistenziali nella m. di Parkinson e riabilitazione. La sindrome ipocinetica

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e le sue conseguenze. La BPCO.

Le Malattie genetiche: classificazione (cromosomiche, monogeniche, multifattoriali). La

sindrome dell’X-fragile; la Fibrosi cistica, la Fenilchetonuria, la Distrofia muscolare di

Duchenne.

La Disabilità: concetti generali; cause; classificazione internazionale delle disabilità

(I.C.F.).

La disabilità fisica: la Sclerosi multipla. Le malattie cerebrovascolari: cause e fattori di

rischio (Ictus cerebrale e T.I.A.). Emiplegia (assistenza al paziente emiplegico).

La disabilità psichica. Le disabilità intellettive. La sindrome di Down.

Le Epilessie: classificazione; Epilessie generalizzate: il grande e il piccolo male. L’Autismo

infantile.

Le Paralisi cerebrali infantili (aspetti generali; cause; trattamento).

Modulo 2. Principali bisogni socio-sanitari dell’utenza e della comunita’

Competenza

di indirizzo

Riconoscere la salute come benessere bio-psico-sociale. Contribuire a promuovere stili

di

vita rispettosi delle norme igieniche, della corretta alimentazione e della sicurezza, a

tutela del diritto alla salute e del benessere delle persone.

Utilizzare metodologie e strumenti operativi per collaborare a rilevare i bisogni socio-

sanitari del territorio e concorrere a predisporre ed attuare progetti individuali, di gruppo e di

comunità

Competenze

disciplinari

-riconoscere i bisogni degli individui con disabilità, degli anziani fragili, delle persone in

difficoltà.

-individuare le principali problematiche sociosanitarie connesse all’infanzia, senescenza

e disabilità.

- sviluppare capacità di intervento

Abilità

Riconoscere i molteplici bisogni dell’uomo in difficoltà

rielaborare in maniera autonoma il concetto di bisogno socio-sanitario

Individuare le finalità dei diversi servizi socio-sanitari assistenziali rivolti ai disabili e

agli anziani

Conoscenze

Il concetto di bisogno. I bisogni socio-sanitari dei malati cronici; il concetto di autosufficienza e

di non autosufficienza. Le scale di valutazione in geriatria (generalità). L’assistenza e i servizi

socio-sanitari per gli anziani: concetto di anziano fragile, significato di VDM e UVG.

Modulo 3. Elaborazione di progetti d’intervento rivolti a minori, anziani, disabili e persone in situazione di

disagio

Competenza

di indirizzo

Riconoscere la salute come benessere bio-psico-sociale. Contribuire a promuovere stili

di

vita rispettosi delle norme igieniche, della corretta alimentazione e della sicurezza, a

tutela del diritto alla salute e del benessere delle persone. Individuare soluzioni corrette ai

problemi organizzativi, psicologici e igienico-sanitari della vita quotidiana

Utilizzare metodologie e strumenti operativi per collaborare a rilevare i bisogni socio-

sanitari del territorio e concorrere a predisporre ed attuare progetti individuali, di gruppo e di

comunità

Competenze

disciplinari

-riconoscere i bisogni degli individui con disabilità, degli anziani fragili, delle persone in

difficoltà.

-analizzare, raccogliere e confrontare i dati

-individuare le principali problematiche sociosanitarie connesse all’infanzia, senescenza

e disabilità.

sviluppare capacità di intervento

Abilità

Raccogliere le informazioni, i bisogni e le attese delle persone in difficoltà.

Individuare gli interventi e i servizi socio assistenziali congrui ai bisogni e alle

aspettative degli utenti, in relazione a quelli esistenti sul territorio.

Organizzare le conoscenze per l’elaborazione di progetti mirati al soddisfacimento dei

bisogni socio-sanitari assistenziali dei minori, dei disabili e degli anziani, utilizzando le

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conoscenze apprese e valutando limiti e risorse delle situazioni.

Conoscenze

Lavorare per progetti. Elaborazione di un progetto: le fasi di un progetto.

La Riabilitazione: definizione; l’equipe interdisciplinare; esempi di riabilitazione (pazienti con

il morbo di Parkinson; pazienti affetti da demenza).

Modulo 4. Organizzazione dei servizi sociosanitari e delle reti informali

Competenza

di indirizzo

Riconoscere la salute come benessere bio-psico-sociale. Contribuire a promuovere stili

di

vita rispettosi delle norme igieniche, della corretta alimentazione e della sicurezza, a

tutela del diritto alla salute e del benessere delle persone.

Utilizzare metodologie e strumenti operativi per collaborare a rilevare i bisogni socio-

sanitari del territorio e concorrere a predisporre ed attuare progetti individuali, di gruppo e di

comunità

Competenze

disciplinari

Individuare gli interventi atti a guidare i pazienti e le loro famiglie nella scelta dei

servizio socio-sanitario pubblico o privato, congruo ai loro bisogni e alle loro aspettative

Abilità

descrivere i Servizi socio-assistenziali e il concetto di rete.

Distinguere le strutture per l’assistenza degli anziani, dei disabili e delle persone con

disagio psichico.

Conoscenze

Generalità e obiettivi del SSN. Servizi socio-assistenziali di base e servizi socio-sanitari: ambiti

di intervento. Servizi socio-sanitari per anziani, per disabili e per persone con disagio psichico.

Modulo 5. Le figure professionali che operano nei servizi

Competenza

di indirizzo

Contribuire a promuovere stili di vita rispettosi delle norme igieniche, della corretta

alimentazione e della sicurezza, a tutela del diritto alla salute e del benessere delle persone.

Utilizzare metodologie e strumenti operativi per collaborare a rilevare i bisogni socio-

sanitari del territorio e concorrere a predisporre ed attuare progetti individuali, di gruppo e di

comunità

Competenze

disciplinari

Raccogliere informazioni sui professionisti che operano in rete nell’assistenza alle

persone in difficoltà.

Orientare l’utenza in ambito sanitario (geriatrico, fisioterapico, infermieristico,

assistenziale).

Abilità

Riconoscere i compiti, le attività, le responsabilità dei diversi ruoli professionali in

ambito sociosanitario.

Conoscenze

Generalità sulle figure professionali: qualifiche, competenze e ambiti di intervento

Moduli da trattare DOPO il 15 maggio 2019

Modulo 6. Principali interventi di educazione alla salute rivolti agli utenti e ai loro familiari

Competenza

di indirizzo

Contribuire a promuovere stili di vita rispettosi delle norme igieniche, della corretta

alimentazione e della sicurezza, a tutela del diritto alla salute e del benessere delle persone.

Utilizzare metodologie e strumenti operativi per collaborare a rilevare i bisogni socio-

sanitari del territorio e concorrere a predisporre ed attuare progetti individuali, di gruppo e di

comunità

Competenze

disciplinari

riconoscere l’importanza di comportamenti sani e improntati alla salvaguardia della

propria e altrui salute.

Abilità

Individuare le problematiche legate ad una errata alimentazione o al consumo di

sostanze psicotrope.

Individuare interventi di prevenzione da attuarsi attraverso una comunicazione efficace.

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Conoscenze

Aspetti riguardanti l’adozione di comportamenti improntati alla salvaguardia della

salute: comportamenti a rischio, malattie e disagio sociale.

LIVELLI MINIMI NECESSARI PER RAGGIUNGERE LA SUFFICIENZA

Competenze

Le varie

competenze

programmate

sono

manifestate

con relativa

autonomia e in

forma

essenziale

Riconoscere i bisogni sociosanitari di base degli utenti

Individuare le principali problematiche socio-sanitarie connesse all’infanzia, senescenza,

diversamente abili.

Attuare principali interventi di educazione alla salute rivolti agli utenti e ai loro familiari.

Riconoscere le principali modalità e procedure d'intervento su persone con disabilità e con

disagio psichico

Comprendere -interpretare e soddisfare i principali bisogni delle persone in difficoltà

Progettare: elaborare dei progetti di intervento, utilizzando le conoscenze apprese

e valutando limiti e risorse delle situazioni.

Abilità

L’allievo:

sa individuare i bisogni essenziali associati alla patologia in esame;

sa indicare semplici interventi per soddisfare i più evidenti bisogni dell’utente;

sa individuare almeno un Servizio Socio-Sanitario in grado di soddisfare le

esigenze dell’utente;

riesce ad esprimere il concetto in maniera sufficientemente chiara ed utilizza la

terminologia specifica essenziale;

dimostra una sufficiente padronanza d’uso di strumenti, di procedure in situazioni

di studio e/o di sviluppo professionale.

Conoscenze

L’allievo:

definisce le patologie in modo essenziale;

conosce l’eziologia, il quadro clinico generale delle patologie e i principali

problemi ad esse correlati;

conosce alcune modalità di intervento e i servizi assistenziali più idonei da

attivare in situazioni problematiche simulate;

conosce i principali trattamenti riabilitativi per le disabilità, le malattie cronico-

degenerative considerate;

conosce i principali Servizi Socio-Sanitari presenti sul territorio e alcune delle

figure professionali che vi operano.

METODOLOGIE DIDATTICHE UTILIZZATE

Le lezioni sono state sia frontali sia interattive, favorendo il dialogo e le discussioni in classe, ponendo

attenzione ai collegamenti interdisciplinari e all’utilizzo di una terminologia scientifica adeguata. Si sono coinvolti gli

alunni in lavori di gruppo inerenti all’analisi di situazioni problematiche simulate (i cosiddetti “casi”), con proposte di

intervento, cercando di renderli consapevoli delle loro risorse, collegando gli aspetti disciplinari teorici con le

esperienze personali e quelle di alternanza scuola-lavoro.

All’inizio dell’anno, è stato necessario procedere a un ripasso delle conoscenze e delle abilità relative al 4°

anno per recuperare alcuni contenuti utili per lo studio o per colmare lacune pregresse (aterosclerosi; diabete; tumori).

Oltre al libro di testo, si è fatto ricorso ad appunti esplicativi, mappe concettuali forniti dall’insegnante, alla

lettura/discussione di articoli scientifici, alla visione di video reperiti in rete, ecc.

Per quanto riguarda gli allievi in situazione BES/ L.104/ 92 si rimanda alla documentazione allegata.

In merito agli allievi DSA, si rimanda al relativo P.D.P. e si evidenzia che gli obiettivi formativi e di

contenuto disciplinare come pure le competenze perseguite nell’intero arco dell’anno scolastico 2018/2019 coincidono

con quelli previsti per l’intera classe. Durante l’anno, sono state adottate le misure compensative e gli strumenti e/o gli

interventi dispensativi previsti per il regolare e proficuo svolgimento delle varie attività didattico-educative. Le modalità

di verifica hanno previsto prove con esercizi di completamento, a scelta multipla con pochi distrattori, quesiti a risposta

aperta formulati in forma semplice, interrogazioni programmate, possibilità di usufruire di tempi più dilatati e, a volte,

di consultare appunti personali.

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Il frequente dialogo con gli alunni ha permesso di individuare e permettere un recupero in itinere degli

argomenti in cui erano emerse incertezze e difficoltà, spesso dovute a carenza di studio e/o di impegno oppure ad

effettive difficoltà di comprensione o logiche tali da compromettere il processo di apprendimento. A tal proposito, le

strategie utilizzate sono consistite nell’individuazione dei principali nodi concettuali degli argomenti considerati, nella

semplificazione dei contenuti trattati (proposti agli alunni sotto forma di brevi sintesi o di schemi o di mappe

concettuali) e del lessico medico-scientifico utilizzato.

ATTIVITA’ DIDATTICHE INTERDISCIPLINARI PER OBIETTIVI TRASVERSALI

Sono stati trattati argomenti in parallelo con le discipline di indirizzo (Psicologia) e lingue straniere (Inglese;

Spagnolo). Nell’ambito del Progetto PTCO (ex- Alternanza scuola-lavoro) si sono approfondite tematiche inerenti ai Servizi

socio-sanitari per gli anziani, l’analisi dei bisogni e l’utilizzo delle Scale di valutazione in età geriatrica, oltre alle

indicazioni/revisione e correzione della relazione finale di stage.

MATERIALI PER IL COLLOQUIO

La docente ha utilizzato, nello svolgimento dell’attività didattica, gli argomenti qui elencati. Essi consentono la

trattazione dei nodi concettuali caratterizzanti la disciplina.

- Analisi di casi problematici simulati (tratti dai testi o da internet) e modalità d’intervento per possibili

soluzioni;

- Articoli di giornale o testi o video tratti da internet sulle diverse patologie trattate o alle problematiche

inerenti alle tipologie di utenti considerate (anziani, disabili, persone in situazione di disagio).

ORE DI LEZIONE SETTIMANALI: n. 4

Ore di lezione fino al 15 maggio: 96

Ore di lezione dopo il 15 maggio: presumibilmente 13

STRUMENTI E SUSSIDI

- Libri di testo: Riccardo Tortora - Competenze di igiene e cultura medico-sanitaria; volume 3°- 4° anno e

volume 5°anno. Casa Editrice CLITT.

- Schede redatte dalla docente riguardanti mappe, riassunti e approfondimenti su argomenti del programma e

scambio di materiale didattico utilizzando la posta elettronica.

- Articoli inerenti agli argomenti trattati.

- Video tratti dalla rete e presentazioni in ppt.

VERIFICHE E VALUTAZIONE

Il processo di apprendimento è stato costantemente monitorato considerando gli interventi personali, le

domande emersi durante le lezioni; le prove orali hanno permesso di verificare la padronanza dei contenuti, il lessico

specifico acquisito, la coerenza e la capacità di collegare tra loro i diversi contenuti trattati; le prove scritte con

domande prevalentemente aperte e risposte chiuse (a scelta multipla) sui contenuti dei moduli trattati hanno permesso di

accertare le conoscenze e le abilità acquisite.

Sono state somministrate tre verifiche scritte e due verifiche orali nel primo periodo; due verifiche

scritte, e due verifiche orali nel secondo periodo. Tipologie di verifiche: prove semi-strutturate;

interventi in classe; esercizi, colloqui. Nel 2° quadrimestre, sono state effettuate due simulazioni della SECONDA Prova dell’Esame di Stato,

secondo quando previsto dalla recente normativa (D.Lgs.62/2017; Nota MIUR n. 3050 del 4 ottobre 2018; Nota MIUR

n. 17676 del 10 ottobre 2018; Decreto Ministeriale n. 769 del 26 novembre 2018.); la seconda parte di ciascuna prova è

stata concordata e predisposta dalle docenti di Igiene e Psicologia generale delle tre sezioni dell’indirizzo sociosanitario.

La griglia di valutazione ministeriale è stata elaborata e integrata con opportuni sottoindicatori; anche se la

prova è composta di due parti, essa si riferisce alla valutazione complessiva (perché tutte le parti mirano a verificare le

competenze, abilità e conoscenze del profilo professionale).

Obiettivi della seconda prova

Individuare e descrivere sintomi e conseguenze delle malattie cronico - degenerative, genetiche, traumatiche

e i loro fattori di rischio.

Descrivere e analizzare i percorsi riabilitativi, i test e le scale valutative delle patologie.

Conoscere stili di vita rispettosi delle norme igieniche, di una corretta alimentazione, della sicurezza, e a

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tutela del diritto alla salute e al benessere delle persone.

Saper descrivere e distinguere le competenze delle principali figure professionali in ambito socio-sanitario,

nella differenziazione di ruoli e responsabilità.

L’esito delle prove di simulazione è stato nel complesso accettabile per una gran parte degli allievi; un piccolo

gruppo non ha conseguito risultati sufficienti.

Riguardo al Percorso per il raggiungimento delle competenze trasversali e l’orientamento (PTCO) ogni

studente ha elaborato una Relazione finale inerente all’esperienza di Stage nell’ ambito di servizi per Anziani, Disabili o

per il Disagio psichico, la cui valutazione ha contribuito a determinare le competenze raggiunte dal singolo alunno.

Competenze Abilità Conoscenze

Redigere

relazioni tecniche e

documentare le attività

individuali e di gruppo

L’allievo:

- sa raccogliere i dati necessari per

documentare le attività, utilizzando i documenti

preparati, rispettando la privacy e le indicazioni

dei tutor.

- sa utilizzare in modo efficace gli

strumenti più idonei per documentare le attività

concernenti situazioni professionali.

- sa riferire le attività assistenziali svolte in

autonomia o in affiancamento o osservate.

- sa distinguere ruoli e mansioni delle

diverse figure professionali

Conoscenza degli strumenti

più idonei per documentare le attività

relative a situazioni professionali.

Conoscenza di alcune tecniche

di intervento per supportare,

migliorare le condizioni dell’utente.

Conoscenza dei ruoli e

mansioni delle diverse figure

professionali incontrate.

Hanno rappresentato elementi di valutazione gli indicatori di competenze conseguiti dagli alunni,

l’acquisizione di un adeguato metodo di lavoro e l’uso del linguaggio specifico della disciplina, ma anche la

partecipazione al dialogo educativo, l’interesse per la disciplina, la motivazione e l’impegno profuso nello studio, il

rispetto delle consegne, la qualità dei lavori individuali e degli interventi personali.

Per la corrispondenza tra voti e competenze, si è fatto riferimento ai criteri e ai parametri presenti nel PTOF.

Gli studenti, al fine del raggiungimento di una migliore consapevolezza, sono stati sempre informati sul percorso

didattico disciplinare, sugli strumenti di verifica e sui criteri di valutazione utilizzati.

OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE

Gli argomenti previsti all’inizio dell’anno non sono stati svolti completamente, perché si è reso necessario un

ridimensionamento di ciò che era stato preventivato per la necessità di recuperare contenuti pregressi e per le evidenti

difficoltà di analisi, rielaborazione dei contenuti o di organizzazione/ pianificazione del lavoro di studio rivelati da

alcuni allievi. Nel corso dell’anno si sono nel complesso registrati dei miglioramenti nell’acquisizione dei

contenuti, ma permangono, in alcuni alunni, difficoltà nell’esposizione orale e nella produzione scritta (coerenza,

organicità, uso del lessico specifico).

I risultati finali del gruppo-classe rispecchiano il diverso impegno, le diverse capacità e il diverso grado di

maturità: alcuni alunni hanno ottenuto risultati buoni o discreti, altri sufficienti, altri ancora sono migliorati rispetto

all’inizio dell’anno, ma il loro rendimento risulta ancora modesto.

Nel complesso è possibile affermare che la classe rivela di aver raggiunto sufficienti o più che sufficienti livelli

di preparazione in riferimento ai seguenti obiettivi generali disciplinari e indicatori di competenza:

- illustrare i quadri patologici delle malattie più comuni nell’infanzia, nella disabilità, nell’età anziana.

- indicare situazioni di rischio e relative forme di prevenzione nelle patologie considerate.

- individuare le principali problematiche assistenziali e sanitarie connesse all’infanzia, senescenza e disabilità.

- conoscere l’organizzazione e gli ambiti di intervento delle principali strutture socio-sanitarie.

- conoscere le competenze, gli ambiti di intervento di alcune figure professionali che operano nel settore socio-

sanitario.

- identificare elementi e fasi della progettazione e gestione di un piano di intervento.

- indicare adeguate ipotesi di intervento e riabilitazione, utilizzando le conoscenze apprese e valutando limiti e

risorse delle situazioni problematiche considerate (anziani fragili, persone con disabilità).

- utilizzare in modo adeguato il lessico scientifico e tecnico specifico correlato ai contenuti trattati.

Udine, 15 maggio 2019 prof.ssa Francesca Malisan

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RELAZIONE FINALE PER LA DISCIPLINA:

TECNICA AMMINISTARTIVA E ECONOMIA SOCIALE

1. Competenze, conoscenze, abilità.

Modulo 1. Il sistema azienda. Il patrimonio e il reddito. Bilancio d’esercizio e bilancio

sociale.

Competenze: Comprendere e utilizzare i principali concetti relativi all’economia, alla gestione

aziendale, allo svolgimento dei processi produttivi e dei servizi. Intervenire e collaborare nella

gestione dell’azienda. Contribuire all’efficacia e all’efficienza dell’attività aziendale. Acquisire

consapevolezza della funzione del bilancio d’esercizio e del bilancio sociale.

Conoscenze: sistema azienda e tipologie aziendali; stakeholders; gestione aziendale; fonti di

finanziamento; finanziamenti pubblici; il patrimonio dell’azienda; reddito; situazione patrimoniale

ed economica; bilancio di esercizio; sviluppo sostenibile; responsabilità sociale d’impresa (RSI);

bilancio sociale.

Abilità: Riconoscere gli elementi costitutivi dell’azienda e distinguere le principali tipologie

aziendali. Vedere l’azienda come un insieme di risorse e come sistema aperto e dinamico. Mission e

vision. Definire le relazioni tra azienda e stakeholders. Riconoscere le caratteristiche delle

operazioni di gestione e i flussi generati. Individuare le differenze tra finanziamenti di capitale

proprio e di debito. Individuare le tipologie di finanziamenti pubblici cui si può ricorrere.

Analizzare la composizione del patrimonio e dei finanziamenti e determinare il grado di

capitalizzazione dell’impresa. Determinare il reddito e analizzare il processo di formazione dello

stesso attraverso il confronto costi-ricavi. Riconoscere la funzione del bilancio, analizzare i

documenti che lo compongono, leggere e interpretare gli schemi di bilancio. Individuare la funzione

informativa dei bilanci delle aziende non profit e delle imprese sociali nei confronti degli

stakeholders. Delineare la struttura del bilancio sociale e riconoscere la sua funzione; individuare gli

aspetti positivi della RSI; individuare gli aspetti positivi dello sviluppo sostenibile e i suoi obiettivi.

Modulo 2. L’economia sociale: principi, teorie e soggetti.

Competenze: Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio-economico per

orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio. Collocare l’esperienza personale all’interno

delle varie attività economiche a tutela della persona e della collettività. Comprendere e utilizzare i

principali concetti relativi all’economia, alla gestione, allo svolgimento dei processi produttivi e dei

servizi. Collaborare nella gestione di progetti e attività dell’impresa sociale. Operare nel sistema

socio-economico utilizzando gli opportuni strumenti operativi. Contribuire all’efficacia e

all’efficienza dell’attività aziendale.

Conoscenze: il sistema economico e i suoi mutamenti; settori del sistema economico; il

welfare;il welfare aziendale; le aziende dell’economia sociale; tipologie di organizzazioni non

profit; redditività e solidarietà nell’economia sociale; economia sociale e responsabile.

Abilità: Individuare gli operatori del sistema economico, le finalità della loro attività e le

interrelazioni; analizzare il concetto di welfare e il suo sistema di interventi e obiettivi; individuare le

caratteristiche del nuovo welfare (welfare mix);individuare le caratteristiche e gli aspetti positivi del welfare

aziendale; individuare le aziende non profit; riconoscere le caratteristiche delle aziende non profit;

comprendere gli effetti dell’essere ONLUS; analizzare il concetto di bene relazionale; individuare le attività

ispirate a criteri di solidarietà; mettere in relazione redditività e solidarietà; analizzare il fenomeno del fund

raising.

Le parti in corsivo sono da intendere come “obiettivi minimi”.

Competenze trasversali su cui si è lavorato:

imparare a imparare

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progettare

comunicare e comprendere

collaborare e partecipare

agire in modo autonomo e responsabile

risolvere problemi

individuare collegamenti e relazioni

acquisire e interpretare l’informazione

Riguardo all’ASL da svolgere in classe, è stato trattato il seguente argomento:

Le informazioni agli stakeholders. Tempi: 2 ore. Competenze perseguite: C1, C4, C6

(rispettivamente: Agire in modo autonomo e responsabile; Imparare a imparare; Valutare in modo

appropriato le situazioni problematiche individuando i principali bisogni).

Per ciò che riguarda gli obiettivi trasversali si è fatto riferimento a quanto previsto dal PTOF.

2. Metodologie didattiche.

Lezione frontale (esposizione di un argomento mediante definizioni, concetti,

schematizzazioni, esempi del vissuto economico-sociale)

Lezione dialogata (stimolo di comportamenti partecipativi, di intuizioni, di

riflessioni personali, ampliamento e approfondimento delle conoscenze)

Lettura di testi tratti da internet o da giornali, riviste ecc., riflessioni relative

Svolgimento di esercitazioni guidate e non, individuali e a coppie

Analisi di casi/documenti tratti dalla realtà locale e nazionale.

Lavori di gruppo

Controllo in itinere della comprensione e dell’apprendimento (esercizi,

interrogazioni brevi, interventi flash)

3. Strumenti.

Libro di testo: Tecnica amministrativa e economia sociale, Ghigini, Rebecchi,

Dal Carobbo, ed. Scuola e azienda.

Appunti, schematizzazioni, percorsi costruiti in classe, fotocopie di schede di

lavoro

Internet

Articoli di giornale, riviste, documenti, libri.

4. Verifiche e criteri di valutazione.

Le verifiche sono state fatte in congruo numero. Per i criteri di valutazione, ci si è attenuti a

quanto risulta dal PTOF dell’istituto. La valutazione conclusiva o finale è stata effettuata

considerando:

Esiti delle verifiche

Impegno

Partecipazione all’attività didattica

Capacità di recupero delle lacune evidenziate

Lavoro domestico

Situazione personale

Capacità relazionali e di cooperazione

Evoluzione rispetto alla situazione di partenza

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Tipologie di verifiche: prove strutturate e semistrutturate; interventi dal banco; esercizi.

5. Risultati globalmente conseguiti Gli allievi hanno avuto un comportamento corretto, manifestando in classe un

impegno sufficiente. L’interesse per la disciplina è stato sufficiente, la partecipazione poco

attiva, le relazioni tra insegnante e allievi positive. C’è stata una crescita sia riguardo

all’aspetto educativo-formativo che riguardo all’apprendimento dei contenuti disciplinari. Il

raggiungimento degli obiettivi si attesta su un livello in media quasi discreto.

Ore di lezione settimanali: 2

Ore di lezione fino al 15 maggio: 54

Ore di lezione dopo il 15 maggio: presumibilmente 7

6. Materiali per il colloquio Il docente ha utilizzato, nello svolgimento di parti dell’attività didattica, i materiali qui

elencati. I materiali utilizzati consentono la trattazione dei nodi concettuali caratterizzanti la

disciplina.

- Lo stato patrimoniale e il conto economico di una cooperativa sociale

- Il bilancio sociale di una cooperativa sociale

- Il bilancio di sostenibilità di ENEL

- Video-conferenza di Enrico Giovannini sullo sviluppo sostenibile

- L’immagine che simboleggia gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030

- Articoli di riviste sulla responsabilità sociale d’impresa (RSI)

- Documento sul welfare aziendale di ENI

- Articoli di riviste o testi tratti da internet sugli enti del terzo settore.

- Le tisane e gli infusi prodotti da una cooperativa sociale

- Libro sul fundraising della fundraiser E. Zanella.

Brevi note sul profitto

A conclusione delle attività didattiche:

N° 7 allievi hanno raggiunto un profitto discreto/buono

N° 8 allievi hanno raggiunto un profitto sufficiente/discreto

Brevi note sulla motivazione:

In merito all’apprendimento disciplinare

N° 6 allievi hanno espresso una motivazione all’apprendimento discreta

N° 9 allievi hanno espresso una motivazione all’apprendimento sufficiente

Brevi note sulla partecipazione

Nell’ambito delle attività svolte:

N° 4 allievi hanno dimostrato una partecipazione attiva

N° 11 allievi hanno dimostrato una partecipazione tendenzialmente passiva

Obiettivi relativi ai contenuti, alle abilità e competenze

Rispetto agli obiettivi posti in sede di programmazione delle attività didattiche:

N° 7 allievi hanno pienamente raggiunto gli obiettivi prefissati

N° 8 allievi hanno raggiunto gli obiettivi prefissati

Nodi concettuali caratterizzanti la disciplina

L’azienda e la sua gestione. Il patrimonio e il reddito. Le informazioni agli

stakeholders: bilancio d’esercizio e bilancio sociale. Lo sviluppo sostenibile. La

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responsabilità sociale d’impresa. Il sistema economico e i settori dell’economia. Il terzo

settore.

Udine, 15 maggio 2019 Claudio Segat

Programma di Tecnica amministrativa e economia sociale

Classe 5A SS

Anno scolastico 2018-19 L’azienda

L’azienda. Principali classificazioni dell’azienda. Mission e vision. Stakeholders. La gestione

aziendale: finanziamenti, investimenti, produzione, disinvestimenti. I finanziamenti pubblici. Il

patrimonio e la situazione patrimoniale. Analisi di due aziende con attivo uguale e diversa struttura

dei finanziamenti. Rapporti di composizione dell’attivo e del passivo. Il reddito. La situazione

economica. La competenza economica. L’ammortamento.

Il bilancio d’esercizio e il bilancio sociale

Il sistema informativo aziendale. Il processo contabile che porta alla formazione del bilancio

d’esercizio. Definizione, funzione e fondamenti giuridici del bilancio d’esercizio. Lo stato

patrimoniale. Il conto economico. La nota integrativa(cenni). Esame dello stato patrimoniale e del

conto economico della cooperativa sociale Itaca. Il bilancio sociale. Esame del bilancio sociale di

cooperative sociali della Regione. Confronto tra bilancio d’esercizio e bilancio sociale.

Il sistema economico e i settori dell’economia

Il sistema economico e i suoi mutamenti nel corso del tempo. Il primo settore dell’economia.

Il secondo settore dell’economia (privato for profit). Il terzo settore dell’economia (privato non

profit o privato sociale). La responsabilità sociale d’impresa. Lo sviluppo sostenibile. L’economia

sociale. Il welfare state: concetto e cenni storici. Dal welfare state al nuovo welfare: il welfare mix.

I beni relazionali. Il welfare aziendale. Il caso ENI di welfare aziendale.

Le aziende del terzo settore

Differenza tra azienda di erogazione e azienda di produzione. Caratteristiche economico-

aziendali delle aziende non profit. Tipologie di aziende non profit e relativi riferimenti normativi.

Le associazioni. Le fondazioni. I comitati. Le cooperative sociali. Esempi reali di cooperative

sociali. Le organizzazioni di volontariato. L’impresa sociale. Differenze principali tra l’impresa for

profit e l’impresa sociale. Fundraising (raccolta fondi)

Udine, maggio 2019 Claudio Segat

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RELAZIONE FINALE PER LA DISCIPLINA: INGLESE

Testo in uso : Caring for people D.Bellomarì/ L.Valgiusti ed Zanichelli

Docente MICHELAZZI ANTONELLA

4.1 N° di ore svolte alla data del 15 maggio

Numero di ore settimanali di lezione : 3

Numero di ore svolte fino al 15 maggio : 85

4.2 Brevi note sul profitto

La classe nella quale insegno dalla prima, ha sempre evidenziato una certa difficoltà

nell’apprendimento organico della lingua inglese . Un ristretto gruppo di allievi, nonostante i vari

corsi di recupero tenuti durante gli anni scolastici, è riuscito solo in parte a raggiungere un livello

accettabile sia nell’espressione scritta che in quella orale.

Alla fine del percorso tutti sono in grado di comprendere testi scritti di varia tipologia

attraverso esercizi differenti (domande , esercizi di completamento,risposte multiple ,vero/falso).

Sanno produrre testi semplici ma sufficientemente corretti.

Si esprimono in modo semplice e abbastanza corretto su argomenti conosciuti. Le domande

devono essere poste in modo semplice e chiaro. La preparazione di base è accettabile anche se a

livello strutturale alcuni evidenziano ancora lacune.

4.3 Brevi note sulla motivazione

Gli allievi hanno seguito le lezioni con sufficiente interesse ma l’applicazione domestica

discontinua ha spesso rallentato lo svolgimento del programma. Lo studio dei contenuti si è rivelato

talvolta superficiale ed ha richiesto ulteriori spiegazioni.

Non ci sono stati problemi disciplinari.

4.4 Brevi note sulla partecipazione

La partecipazione al dialogo didattico-educativo è stata generalmente passiva in alcuni casi

dovuta anche alla consapevolezza della proprie lacune.

4.5 Obiettivi relativi ai contenuti, alle abilità e competenze

Durante l’anno scolastico è stata necessaria una rapida revisione grammaticale per

permettere a tutti gli studenti di poter affrontare la prova invalsi di lingua Inglese.Sono state

somministrate quindi diverse prove formative e sommative. Il programma di indirizzo specifico è

stato piuttosto impegnativo e si è reso necessario un lavoro di rielaborazione anche in classe. In

questo ultimo periodo verranno somministrate ancora delle prove scritte e gli studenti saranno

interrogati più volte per permettere loro di affrontare l’esame con sufficiente preparazione e

sicurezza

4.6 Nodi concettuali caratterizzanti la disciplina

- Comprendere messaggi orali di argomento comune e professionale via via più complessi,

cogliendo gli elementi fondamentali del discorso

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- Esprimersi su argomenti di carattere generale e professionale in modo adeguato al contesto e alla

situazione

- Cogliere le informazioni principali e specifiche contenute in un testo di argomento quotidiano e

soprattutto professionale (terminologia tecnica di indirizzo), applicando le tecniche di lettura

intensiva ed estensiva.

- Produrre brevi testi di carattere sia generale che tecnico - professionale. Redigere relazioni

tecniche e documentare attività relative a situazioni professionali.

4.7 Metodologie didattiche utilizzate

La produzione orale è stata finalizzata soprattutto alla comunicazione di informazioni in modo

autonomo ed è stata sviluppata durante le normali attività didattiche in aula.

La produzione scritta ha riguardato prevalentemente il completamento di testi, svolgimento di

questionari, creazione di questionari, esercizi di “vero-falso”, esercizi di scelta multipla, esercizi di

traduzione dalla lingua straniera e nella lingua straniera, brevi composizioni.

Tali attività didattiche hanno riguardato per la maggior parte testi relativi all’indirizzo

specifico.

La riflessione sulla lingua è stata effettuata attraverso il metodo induttivo, realizzata su base

comparativa con la lingua italiana.

Il lavoro scolastico è stato organizzato in unità didattiche, ciascuna articolata in varie lezioni.

4.8 Verifiche e valutazione

Le verifiche sono state in numero di tre /quattro per quadrimestre e sono state uguali per tutti

gli studenti, lasciando un tempo di esecuzione più lungo per gli allievi DSA e BES . La valutazione

delle stesse ha tenuto conto degli obiettivi minimi.

I° quadrimestre = 4

II° quadrimestre = 4

4.9 Programma svolto alla data del 15 maggio

Il programma è stato completamente svolto

4.10 Esempi di materiali, problemi, progetti utilizzati in classe per simulare l’avvio del

colloquio

Il materiale presente nel libro di testo ha fornito lo spunto per l’avvio del colloquio.

PROGRAMMA DI INGLESE

Testo in adozione:

Caring for people English for social services D.Bellomarì/l.Valgiusti Ed. Zanichelli

Unit 5 Care Facilities : Nursing Homes

The description of a nursing home

pag.82

Daily activities p.89

Equipment p.95

Staff p.97

Unit 6 Facilities and Services

Social Centres and Day Care Centres in Italy p.101

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Residential Facilities :

Casa albergo ( Residential Home )

p.103

Comunità alloggio ( Group Home )

p.104

Casa protetta (Protected Home )

p.105

RSA-Residenza sanitaria assistita

(Health Care Home )

Home Care Services in Italy p.107

Staff p.110

Care for the Elderly in the U.K.:

Cambridge City Council Social Services Department p.111,

Respite Care p.112, Supported Housing p.113

Unit 7 Health and Old Age

Ageing and Ailments p.117 Body

Parts p.118

Diseases p.121

Hearth diseases p.121

Stroke 122

Alzheimer’s disease p.125

Parkinson’s disease p.125

Arthrosis p.128

Osteoporosis p.128

Healthy Eating p.131

Physical Activity p.133

Staff p.134

Unit 8 Growing Old: A Psychological Approach

View on old age : Jung and Erikson. P.117

The father of analytic psychology : Carl Gustav Jung p.136

The father of psychosocial development : Erik Erikson p.138

Old age : Past and Present p.141

Elderly People Living Alone and in a Care Setting p.144

Elderly people living alone p.145

Elderly people living in a care setting p.147

Keeping your brain young p.149 ( Ageing with a young brain )

Staff p.151

Unit 10 Disabilities

Down’s Syndrome da pag 179

Autism da pag 186

Other Physical and Mental Disabilities :

Cerebral palsy p.192

Epilepsy p.193

Mental Retardation p.194

Duchenne muscular dystrophy p.195

Unit 11 Mental Health

Anxity Disorders and Somatoform Disorders p.197

Anxiety Disorders or neurosis (1 )

p.199

Anxiety Disorders or neurosis ( 2 )

p.201

Somatoform disorders ( 3 ) p.206

Schizophrenia p.208

Schizophrenia ( 1 ) p.208

Schizophrenia (2) p.210

Depression p.212

Staff p.214

Programma svolto fino 15 maggio 2019

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RELAZIONE FINALE PER LA DISCIPLINA: SPAGNOLO

OBIETTIVI RELATIVI AI CONTENUTI, ALLE ABILITÁ E COMPETENZE e NODI

CONCETTUALI CARATTERIZZANTI

Si rimanda al P.O.F, alla Programmazione di Dipartimento, alla programmazione del Consiglio di

Classe e a quanto previsto per la lingua straniera nelle Linee Guida per il passaggio al nuovo

ordinamento (Allegato A.1, Linee Guida, DPR 15/3/2010 N 87, art.8, c.6)

PROFILO D’USCITA

Lo studente al termine del percorso quinquennale deve essere in grado di:

padroneggiare la lingua spagnola per scopi comunicativi;

utilizzare i linguaggi settoriali relativi al percorso di studio, per interagire in diversi ambiti e

contesti di studio e/o professionali, al livello B2 del Quadro comune di riferimento delle lingue

( QCER);

stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali sia in una

prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro;

utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento

disciplinare.

In particolare, il docente di Lingua Spagnola, ai fini del raggiungimento dei risultati di apprendimento

sopra riportati in esito al percorso quinquennale, in prosecuzione con quanto attuato nel primo biennio,

persegue, nella propria azione didattica ed educativa, l’obiettivo prioritario di far acquisire allo studente le

competenze di base attese a conclusione dell’obbligo di istruzione.

L’articolazione dell’insegnamento di “Seconda lingua straniera“ in conoscenze e abilità, riconducibili,

in linea generale, al livello B1-B1+ del QCER, è di seguito indicata,in reazione alle scelte compiute

nell’ambito della programmazione collegiale del Consiglio di classe, con particolare raccordo con le

programmazioni di Cultura Medico-Sanitaria e Psicologia,al fine di concorre al raggiungimento dei

seguenti risultati di apprendimento in termini di competenze di indirizzo da parte degli allievi delle classi

quinte, secondo quanto previsto dalla normativa in corso.

COMPETENZE DI BASE IN USCITA ( secondo biennio e quinto anno)

13. padroneggiare una seconda lingua comunitaria per scopi comunicativi e utilizzare linguaggi settoriali

relativi ai percorsi di studio per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del

QCER;

14. facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e contesti diversi, attraverso

linguaggi e sistemi di relazione adeguati;

15. gestire azioni di informazione e orientamento dell’utente per facilitare l’accessibilità e la fruizione

autonoma dei servizi pubblici e privati presenti sul territori;

16. collaborare nella gestione di progetti e attività dell’impresa sociale e utilizzare strumenti idonei per

promuovere reti territoriali formali e informali;

17. redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni

professionali

Lo studio della lingua straniera concorre inoltre allo sviluppo e consolidamento delle competenze chiave di cittadinanza:

Imparare ad imparare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire ed interpretare l’informazione

OBIETTIVI DISCIPLINARI

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Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Gli standard minimi di apprendimento in termini di sapere e di saper fare da conseguire al termine

dell’anno scolastico comprendono le seguenti competenze e abilità in linea con Linee guida Ministeri e la

programmazione del Dipartimento di lingue d’Istituto:

COMPRENSIONE

ORALE

Comprendere messaggi orali in lingua standard,di argomento

comune e professionale via via più complessi, cogliendone la

situazione, l’argomento e gli elementi del discorso (atteggiamenti, ruoli

e intenzioni degli interlocutori, informazioni generali e specifiche).

Comprendere, utilizzando appropriate strategie, messaggi radio-

televisivi e filmati divulgativi riguardanti l’attualità, argomenti di

studio e di lavoro.

PRODUZIONE ORALE Esprimersi su argomenti di carattere generale e professionale in

modo adeguato al contesto e alla situazione.

Produrre, in forma orale, testi generali e tecnico-professionali

coerenti e coesi, riguardanti esperienze, processi e situazioni relative al

settore socio-sanitario.

COMPRENSIONE

SCRITTA

Cogliere le informazioni principali e specifiche contenute in un

testo di argomento quotidiano e professionale ( terminologia tecnica di

indirizzo), applicando le tecniche di lettura intensiva ed estensiva.

Utilizzare il dizionario bilingue generale e tecnico

competentemente per apprendere parole nuove (con particolare

riferimento alla terminologia tecnica).

PRODUZIONE SCRITTA Utilizzare le tipologie testuali comuni e di settore, rispettando le

costanti che le caratterizzano.

Produrre, in forma scritta, testi generali e tecnico-professionali

coerenti e coesi, riguardanti esperienze, processi e situazioni relative al

settore socio-sanitario.

RIFLESSIONE SULLA

LINGUA

Utilizzare il lessico di settore socio-sanitario e utilizzare in modo

efficace i dizionari, compresi quelli multimediali ai fini di una scelta

lessicale appropriata.

Individuare, sistematizzare e usare consapevolmente strutture

linguistiche e funzioni comunicative, sapendo anche operare confronti

con strutture e funzioni della lingua italiana.

METODOLOGIE DIDATTICHE UTILIZZATE

Le scelte metodologiche proposte sono condivise all’interno del Dipartimento e sono il risultato

delle strategie d’insegnamento adottate. L’approccio didattico e metodologico privilegiato è quello

comunicativo, nella convinzione che la scuola non deve solo tenere in considerazione la conoscenza

dichiarativa, ma anche quella dell’abilità del fare al fine di portare l’allievo alla competenza

consapevole. La lingua straniera è stata usata il più possibile in classe al fine di stimolare ed esercitare

gli allievi nelle abilità di ricezione, guidandoli inoltre alla produzione orale con attività che hanno

previsto via via un uso più autonomo della lingua supportato da una riflessione sull’uso delle strutture e

della sintassi.

Secondo quanto precisato nel Piano di Lavoro iniziale, le metodologie utilizzate nel corso

dell’anno sono state prevalentemente le seguenti:

- Lezione frontale e/o dialogata

- lezione interattiva

- lavoro cooperativo ( a coppie o in piccoli gruppi)

- problem solving e ricerca guidata su strumenti di comunicazione digitale e/o multimediale

- clase al revés.

Si precisa inoltre che Attività di potenziamento, recupero, sostegno e di studio guidato. Per gli allievi

maggiormente in difficoltà sono stati effettuati interventi di differenziazione di obbiettivi e percorsi, studio

guidato , reiterazione continua dei contenuti proposti con esemplificazioni ed esercizi esplicativi di supporto,

tutoring tra compagni, lavori a coppie e a piccoli gruppi. Si é proceduto inoltre al controllo puntuale delle

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Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

attività svolte ed alla riesecuzione domestica di esercizi e piccole produzioni guidate assegnate in classe,

secondo schemi forniti dall'insegnante.

Dopo ogni verifica sommativa sono state inoltre effettuate in classe attività di rinforzo per permettere a tutti

gli allievi di raggiungere obbiettivi e competenze adeguate all'eventuale prova d'esame, sia scritta che orale.

VERIFICHE e VALUTAZIONE

Le verifiche sono state in numero di tre /quattro per quadrimestre e sono state uguali per tipologia per tutti

gli studenti ma ridotte nelle richieste o fortemente semplificate per l’ allieva che beneficia della L104 e

lasciando eventuale tempo di esecuzione supplementare e uso di strumenti dispensativi e compensativi alle

due allieve DSA. La valutazione delle stesse ha tenuto conto degli obiettivi minimi.

Sono state utilizzate verifiche di diversa tipologia:

- prove strutturate e semistrutturate

- test oggettivi su elementi lessicali, grammaticali e/o funzionali ( esercizi di completamento e di

trasformazione; scelta multipla; vero/falso; questionari)

- test di comprensione orale/scritta

- composizioni su traccia

- tecnica e composizione di riassunti

- esposizione di argomenti trattati.

Gli accertamenti orali sono stati fatti costantemente durante le lezioni sotto forma di Interazione o

esposizione di argomenti trattati in ambito specifico, seguendo le modalità previste per le prove di

certificazione linguistica DELE nivel B1 /B2( Tarea de presentación breve y Conversación sobre tema

propuesto) dopo aver fornito agli studenti nel corso dei primi mesi di lezione adeguate informazioni e

semplificazione degli stessi. Oltre alle verifiche di tipo sommativo ( sia orali che scritte), sono state

effettuate anche verifiche informali di tipo formativo ( sondaggio dal posto, controllo lavoro domestico, ecc)

che hanno concorso, sistematicamente, alla valutazione permettendo inoltre all’insegnante di accertare sia i

progressi in itinere che eventuali problematiche o fragilità. Alcune valutazioni orali sono derivate quindi

anche da correzione dei compiti assegnati per casa e/o attività di lettura e comprensione globale testi

esaminati in classe e da simulazioni, soprattutto l'ultimo periodo, di colloqui d'esame. I criteri di

valutazione, conformi a quanto stabilito dal PTOF, sono sempre stati esplicitati , fornendo agli allievi

copia degli stessi sia per le prove sommative che per i lavori di gruppo svolti per la valutazione del modulo

relativo a Alternanza Scuola Lavoro la correzione e la successiva consegna di prove e valutazioni agli allievi

é stata il più tempestiva possibile e non ha mai superato la settimana/10 giorni di scarto tra la

somministarzione della prova e la riconsegna con valutazione espressa. Riguardo ai Criteri di valutazione , si precisa inoltre che sono stati considerati, oltre alla conoscenza

dei contenuti disciplinari e alle competenze e abilità specifiche, anche elementi quali:

- qualità della partecipazione al lavoro didattico

- proprietà e precisione espositiva

- autonomia nello studio

- creatività nell’approfondimento e nell’elaborazione

- impiego regolare ed efficace del tempo-studio

- progressivo miglioramento dell’apprendimento

PROGRAMMA SVOLTO

STRUMENTI

Testi in adozione:

- M. d'Ascanio, A. Fasoli ATENCION SOCIOSANITARIA, CLITT, CD audio, DVD, Multirom,

dizionario bilingue per gli allievi DSA, materiale in fotocopia per l’approfondimento di argomenti specifici,

risorse online (laboratorio linguistico).

- A.Romanacce Guerra, A.Moreno Aguilera, M.D.Corchado Rubio, GRAMATICA ACTIVA, DEA

Scuola Petrini

- Materiali Online segnalati o in fotocopia forniti dalla docente.

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Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

CONTENUTI DISCIPLINARI

La programmazione è stata modulare con collegamenti interdisciplinari e UNITÀ DI

APPRENDIMENTO trasversali ( Psicologia- Cultura Medica)

Lo studio e/o l’approfondimento delle strutture grammaticali è stato svolto nel corso dell’interno anno

scolastico tramite materiale tratto dal testo in adozione o fornito dall'insegnante.

I contenuti sono sstati proposti utilizzando il libro di testo in adozione e materiale in lingua spagnola

reperito in altri testi di microlingua, in rete e/o fornito in fotocopia dall’insegnante.

STRUTTURE GRAMMATICALI (RIPASSO) TEMPI

- Tiempos del pasado

- Futuro y condicionalp resente y compuesto (morfologia y uso)

- algunas perifrasis verbales

- subjuntivo presente (verbos regulares e irregulares)

- Revisón Charla 1 : Salud y alimentación

SETTEMBRE/

OTTOBRE

LOS ANCIANOS (MODULO INTERDISCIPLINARE)

y en correlación con ASL

Charla 6”La vejez”

Los ancianos de ayer y de hoy, Los ancianos en la sociedad moderna; Cómo

van cambiando las personas mayores en España; IMSERSO (Instituto de Mayores y

Servicios Sociales); Cómo elegir un buen cuidador; El Alzheimer: un problema

social; El Parkinson; Las residencias de ancianos; Las viviendas tuteladas

Artículos sobre actividades de ocio ofrecidads por el IMSERSO

Visione film in lingua originale : ARRUGAS ( + actividades en grupo)

NOVEMBRE-

DICEMBRE

CHARLA 4. ASISTENCIA SOCIOSANITARIA

Revisión y completamento con particular referencia a :

- Centros de recuperación de minusválidos físicos

- Miniresidencias y Centros de rehabilitación psicosocial

- Servicio de rehabilitación de la ONCE

- Entrevista y Reportaje emisión “21 días”

TERTULIA 2: LA DIVERSIDAD

- Técnica del Resumen

- Relatar una biografía : Ana Maria Matute

- Lectura y comentario cuento :” Los chicos”

DICEMBRE

CHARLA 2: PSICOLOGÍA Y COMUNICACÍON

( MODULO INTERDISCIPLINARE) Revisón

- La psicología

- La inteligencia emocional- El cociente intelectual

- La comunicación

- La dinámicas de grupo

- La lengua de los signos y el CNLSE

- Reportajes y documentos en la red

GENNAIO

FEBBRAIO

- CHARLA 3: TRASTORNOS Y ENFERMEDADES MENTALES

- Clasificación de algunos trastornos mentales

- Ansiedad patológica; ataques de pánico y fobias

- Trastorno bipolar

- Esquizofrenia

MARZO

APRILE

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Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

- Trastornos alimentarios-

- Trastornos del aprendizaje

- Trastornos del espectro autista

- Tertulia 2: Lectura y comentario cuento “ La felicidad”

- Acitividad : Los estereótipos en la sociedad y en los medios de

comunicación sobre Trastornos mentales ( Reperaje, lectura, comentario y

exposición artículos- visión capítulo serie “ La que se avecina” y lectura y

comentario carta de FEAFES

- Actividad con peli: TOC-TOC

CHARLA 4. ASISTENCIA SOCIOSANITARIA Revisón

Revisión y completamento con particular referencia a :

- Centros de recuperación de minusválidos físicos

- Miniresidencias y Centros de rehabilitación psicosocial

- Servicio de rehabilitación de la ONCE

- Entrevista y Reportaje emisión “21 días”

APRILE

MAGGIO

ACTIVIDAD DE ANIMACIÓN

(PROGETTO PER ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO)

Visione film in lingua originale : ARRUGAS ( + actividades en grupo)

COMPETENZE e descrittori CONTENUTI/LESSICO

Riconoscere la salute come benessere

bio-psico-sociale

Conoscenza dei fattori che

incidono sul benessere di un soggetto e

della sua famiglia

Utilizzare la lingua straniera per i

principali scopi comunicativi e per

interagire in diversi ambiti e contesti

professionali

Conoscere strutture ed enti che si

occupano di diverse tipologie di

utenti ( in particolare disabili e

anziani), facendo debiti confronti

con ambito ispanico.

Progettazione e realizzazione di

materiali multimediali illustrativi sui

temi trattati utilizzando anche

canzoni, video, film , ecc)

TRASVERSALE

nel corso di tutto

l'anno scolastico

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REPASO

- Consolidamento delle abilità e delle conoscenze acquisite nel corso dell’anno con

attività di recupero/potenziamento dei contenuti proposti.

- Esercitazioni su simulazione per eventuale Colloquio d’esame

MAGGIO/

GIUGNO

“SAPERI MINIMI” IN USCITA DALLE CLASSI QUINTE

STRUTTURE

GRAMMATICALI

presente e tempi passati e futuri dell’indicativo; Uso corretto anche in contrasto

passati; Futuro e Condizionale; alcuni usi basici di contrasto indicativo/ congiuntivo; Uso

dei principali connettori di coordinazione e subordinazione.

FUNZIONI

COMUNICATIVE

Raccontare esperienze passate collegate al presente; confrontare il presente con il

passato; formulare raccomandazioni, suggerimenti, consigli; esprimere semplici opinioni,

desideri, dubbi; fare semplici previsioni; saper esprimere giudizi e opinioni personali

motivandoli semplicemente.

LESSICO Lessico specifico degli argomenti trattati nel corso dell’anno legati all’ambito

professionalizzante.

MATERIALI PER IL COLLOQUIO

La docente ha utilizzato, nello svolgimento dell’attività didattica e per gli argomenti sopra elencati, al

fine di consentire agli allievi la trattazione dei nodi concettuali caratterizzanti la disciplina, materiali vari (

sia tratti da siti istituzionali o di particolare interesse, da altri testi) quali articoli di attualità inerenti l’ambito

professionale ( lettura e commento), video, episodi tratti da serie televisive, film in lingua originale; sono

state inoltre svolte nel corso del triennio esercitazioni orali secondo la tipologia MCRE : Describir fotos.

Ore di lezione settimanali: n. 3

Ore di lezione fino al 15 maggio: 75

Ore di lezione dopo il 15 maggio: presumibilmente 9

Udine, 5 maggio 2019 L’Insegnante

prof.ssa Margherita Virgilio

RELAZIONE FINALE PER LA DISCIPLINA:

DIRITTO e LEGISLAZIONE SOCIO-SANITARIA

prof.ssa ORNELLA MICHELIZZA

ore settimanali: 3

RELAZIONE FINALE

OBIETTIVI RELATIVI AI CONTENUTI, ALLE ABILITÁ E COMPETENZE

Richiamati i verbali delle riunioni di dipartimento ed il piano di lavoro collegiale del consiglio di classe per

l’individuazione dei fondamentali obiettivi e delle competenze trasversali e disciplinari da perseguire in materia di

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educazione alla legalità, cittadinanza e costituzione, si indicano, di seguito, le competenze specifiche, relative

all’apprendimento della disciplina nell’anno in corso: avere consapevolezza dell’importanza del diritto, come supporto

logico alle discipline sociali, far acquisire agli allievi una particolare forma mentis, atta ad affrontare l’analisi di ogni

fenomeno giuridico, far capire l’importanza del diritto nel regolare i rapporti pubblici e privati, far acquisire le

competenze elementari d’utilizzo del linguaggio specifico, rendere gli allievi in grado di applicare la normativa basilare

del loro settore lavorativo, renderli capaci di consultare, anche se in modo guidato, i testi e le fonti giuridiche e di

applicare le norme astratte alla realtà concreta. Si rinvia, comunque alle competenze di seguito indicate e al contenuto

del PTOF.

MODULO 1: IMPRENDITORE ED IMPRESA Conoscenze

Conoscere gli aspetti dell’organizzazione e dell’esercizio dell’attività d’impresa

Conoscere le diverse categorie di imprenditori

Conoscere la particolare disciplina riservata all’imprenditore commerciale

Conoscere le caratteristiche dell’azienda e la disciplina del suo trasferimento

Conoscere i segni distintivi e le loro caratteristiche

Conoscere le opere dell’ingegno e le invenzioni industriali

Conoscere i principi della libertà di concorrenza e le sue limitazioni

Tipologie di comportamenti corrispondenti a concorrenza sleale

Acquisire la nozione di società e le caratteristiche del contratto societario

Conoscere il principio di tipicità delle società

Conoscere gli elementi essenziali del contratto di società

Conoscere i possibili scopi perseguibili dalla società

Conoscere le caratteristiche delle società di persone

Conoscere le caratteristiche delle società di capitali

Conoscere il funzionamento delle diverse tipologie di società

Abilità

Saper individuare i requisiti necessari per l’attività di imprenditore

Saper individuare il piccolo imprenditore dall’imprenditore non piccolo

Saper individuare la disciplina applicabile alle diverse categorie di imprenditori

Cogliere il significato giuridico dell’azienda, distinguendolo da quello prettamente economico

Esaminare la funzione dei segni distintivi dell’azienda

Riconoscere l’importanza dell’avviamento

Conoscere la libertà di concorrenza e le limitazioni per essa prevista

Identificare gli atti di concorrenza sleale e le forme di tutela contro di essi previste dal legislatore

Individuare la funzione della normativa antitrust

Saper distinguere tra capitale sociale e patrimonio sociale.

Sapere distinguere una società da un’associazione

Cogliere le differenze tra autonomia patrimoniale perfetta e autonomia patrimoniale imperfetta

Saper individuare le differenze tra scopo lucrativo e mutualistico

Saper individuare le possibili distinzioni delle società in base al ruolo, allo scopo e all’oggetto

Saper individuare le differenze tra società di persone e di capitali

Competenze

Riconoscere l’importanza dell’attività dell’imprenditore e dell’impresa nel mondo socio-economico

contemporaneo

Comprendere la distinzione tra piccolo imprenditore ed imprenditore non piccolo

Comprendere le ragioni e la funzione dello “Statuto dell’imprenditore commerciale

Comprendere la funzione dell’azienda

Comprendere la funzione dei segni distintivi dell’azienda

Cogliere la rilevanza della concorrenza per il funzionamento del sistema economico, collegandola con la

tutela della libertà d’iniziativa economica prevista dalla Costituzione e inquadrando in tale contesto le

limitazioni agli atti di concorrenza sleale

Cogliere il fondamento della tutela dei diritti d’autore e dei diritti di brevetto, anche nell’ambito dei

contratti informatici

Essere consapevoli della complessità del fenomeno societario

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Comprendere la funzione dei conferimenti

Esaminare le motivazioni economiche che spingono più persone a costituire una società, individuando le

opportunità, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche che possono essere adottate

Comprendere l’importanza di distinguere tra società di persone e società di capitali

Essere consapevoli del valore che il socio riveste all’interno delle società di persone

Comprendere le conseguenze del diverso regime di responsabilità per le obbligazioni sociali, all’interno

delle società di persone e delle società di capitali

MODULO 2: LE SOCIETA’ MUTUALISTICHE

Conoscenze

Conoscere la normativa che disciplina il fenomeno cooperativo

Conoscere la funzione e le tipologie di cooperative

Conoscere la disciplina giuridica delle società cooperative

Conoscere la società cooperativa europea ( SCE)

Conoscere il ruolo del terzo settore e la sua evoluzione

Conoscere lo scopo mutualistico e la costituzione delle cooperative sociali

Conoscere le cooperative di Tipo”A” e di Tipo “B” e il loro oggetto sociale

Conoscere gli strumenti giuridici per l’affidamento dei servizi pubblici alle cooperative sociali

Abilità

Saper riconoscere gli elementi caratterizzanti le società cooperative

Saper individuare la cooperativa a mutualità prevalente

Saper distinguere i tipi di soci

Saper individuare il sistema integrato di interventi e servizi sociali

Saper distinguere gli interventi delle cooperative di Tipo”A” e di Tipo “B”

Saper distinguere i soci cooperatori dai finanziatori e da quelli volontari

Competenze

Comprendere la differenza tra utili e ristorni

Riconoscere gli organi sociali

Essere in grado di individuare le società mutualistiche

Identificare il ruolo svolto dalle società cooperative nel tessuto economico italiano, cogliendo il

significato della tutela costituzionale del movimento cooperativo

Comprendere lo scopo delle cooperative sociali

Riconoscere l’importanza della cooperazione sociale in Italia.

Competenze trasversali su cui si è lavorato:

imparare a imparare

progettare

comunicare e comprendere

collaborare e partecipare

agire in modo autonomo e responsabile

risolvere problemi

individuare collegamenti e relazioni

acquisire e interpretare l’informazione

OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE

Il programma predisposto all’inizio dell’anno ha subito un rallentamento, dovuto alla partecipazione

della classe a numerose attività formative nel corso del secondo quadrimestre e alla necessità di recuperare

contenuti pregressi o di concedere tempi più lunghi di quelli preventivati per la rielaborazione dei contenuti

o l’ organizzazione / pianificazione del lavoro di studio.

Nel corso dell’anno si sono registrati miglioramenti nell’acquisizione dei contenuti anche se alcuni

allievi incontrano ancora delle difficoltà sia nell’esposizione orale che nella produzione scritta.

La classe, nel complesso, ha raggiunto un livello di preparazione più che sufficiente, dal punto di vista

dei contenuti; in generale è possibile affermare che, seppure a diversi livelli, gli allievi hanno acquisito le

competenze ed abilità prefissate.

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PROGRAMMAZIONE DIDATTICA IN RIFERIMENTO ALL’ASL Riguardo all’ASL da svolgere in classe, è stato trattato il seguente argomento:

Le cooperative sociali. Tempi: 2 ore. Competenze perseguite: C1,C2, C4, C6 (rispettivamente: Agire

in modo autonomo e responsabile; Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working

più appropriati, Imparare a imparare; Valutare in modo appropriato le situazioni problematiche individuando

i principali bisogni).

Uscita didattica: Visita alla Casa circondariale di Udine.

Per ciò che riguarda gli obiettivi trasversali si è fatto riferimento a quanto previsto dal PTOF.

NODI CONCETTUALI DELLA DISCIPLINA: l’imprenditore e l’impresa, l’azienda, l’impresa

individuale e collettiva, le società di persone e di capitali, le società mutualistiche.

METOLOGIE DIDATTICHE UTILIZZATE

Il processo di apprendimento è stato organizzato in unità didattiche, disposte in sequenza logica, alternando:

- lezione frontale ( esposizione di un argomento, spiegazione delle definizioni e dei concetti,

schematizzazioni, riferimenti al vissuto quotidiano e a tematiche collegate al carattere specifico

dell’indirizzo)

- lezione partecipata (coinvolgimento degli allievi nella comprensione dei problemi e

nell’elaborazione di soluzioni, promozione di comportamenti partecipativi tramite riflessioni ed analisi

personali, collegamenti tra argomenti e discipline, ampliamento ed approfondimento delle conoscenze)

- svolgimento di esercitazioni guidate

- controllo in itinere della comprensione e dell’apprendimento ( esercizi, domande, interrogazioni,

colloqui)

- attività di recupero

VERIFICHE E VALUTAZIONE

Il processo di apprendimento è stato monitorato tramite: interventi personali, verifiche orali, prove

scritte con domande aperte e questionari strutturati.

Hanno rappresentato elementi di valutazione anche le competenze raggiunte, l’acquisizione di un

metodo di lavoro, l’uso del linguaggio specifico della disciplina, l’impegno profuso, l’evoluzione rispetto

alla situazione di partenza, la capacità di recupero delle lacune evidenziate e gli interventi personali durante

le lezioni.

Per la corrispondenza tra voti e competenze si è fatto riferimento ai criteri e ai parametri presenti nel

POF. Gli studenti sono sempre stati informati circa i criteri di valutazione delle verifiche.

ESEMPI DI MATERIALI, PROBLEMI, PROGETTI, UTILIZZATI IN CLASSE PER

SIMULARE L’AVVIO DEL COLLOQUIO

Solo in corso d’anno, acquisita notizia di come potersi orientare nella preparazione del colloquio, si

sono proposti agli allievi alcuni esempi di materiali per l’avvio del colloquio orale quali: un’immagine, una

frase, un documento.

Udine, 15 maggio 2019

La docente

Ornella Michelizza

PROGRAMMA FINALE

Libro di testo adottato: autori: Maria Messori – Mariacristina Razzoli; titolo: Percorsi di Diritto

e Legislazione Socio-sanitaria; editore: CLITT

DIRITTO E LEGISLAZIONE SOCIO-SANITARIA

Imprenditore ed impresa

L’imprenditore

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Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

L’impresa

Classificazione delle imprese ( Il piccolo imprenditore, l’imprenditore agricolo, l’imprenditore

commerciale ed il suo statuto )

L’azienda

Nozione di azienda

I beni aziendali e l’avviamento

I segni distintivi ( la ditta, l’insegna, il marchio)

Le opere dell’ingegno e le invenzioni industriali

La libertà di concorrenza e la concorrenza sleale

Il trasferimento dell’azienda

Le società

Il contratto di società e i suoi elementi ( La pluralità dei soci, conferimenti di beni e servizi,

l’esercizio in comune di un’attività economica, la divisione degli utili)

Capitale e patrimonio sociale

Tipi di società ( società lucrative e mutualistiche, società commerciali e non commerciali, società di

persone e di capitali)

Vari tipi di società di persone ( La società semplice, la società in nome collettivo, la società in

accomandita semplice)

Vari tipi di società di capitali ( la società per azioni, la società a responsabilità limitata, la società in

accomandita per azioni)

Le società mutualistiche ed il terzo settore

Le società mutualistiche in generale

Le società cooperative ( La costituzione, i principi generali, gli utili e i ristorni, la cooperativa a

mutualità prevalente, caratteristiche e responsabilità dei soci, gli organi sociali)

Le cooperative sociali ( Il terzo settore, lo scopo mutualistico e la costituzione delle cooperative

sociali, le cooperative di tipo A e di tipo B, caratteristiche e ruolo dei soci, modalità di affidamento dei

servizi pubblici ai soggetti del terzo settore)

Udine, 15 maggio 2019

La docente

Ornella Michelizza

Gli allievi

_________________________

_________________________

RELAZIONE FINALE PER LA DISCIPLINA:

SCIENZE MOTORIE e SPORTIVE

Il programma è stato svolto secondo la traccia elaborata all'inizio dell'anno scolastico: attività fondamentali

di sviluppo generale, integrate da esercitazioni applicative graduali secondo le possibilità fisiche e la

predisposizione degli allievi.

Nuclei tematici fondamentali:

A) Consolidamento di una cultura motoria e sportiva quale costume di vita.

B) Raggiungimento del completo sviluppo corporeo e motorio della persona attraverso

il miglioramento delle qualità fisiche e delle funzioni neuromuscolari.

C) Acquisizione di stili di vita corretti e salutari.

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Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

D) Arricchimento della coscienza sociale attraverso la consapevolezza di sé e l'acquisizione

della capacità critica dello sport.

É stato organizzato lavoro di gruppo nell'ambito del quale ogni allievo ha potuto operare in modo

attivo. L'agonismo è stato inteso come impegno a dare il meglio di se stessi nei confronti con gli

altri.

A conclusione di ogni fase di lavoro c'è stata la verifica del grado di raggiungimento degli obiettivi

proposti.

Nella valutazione ho tenuto conto dello stretto collegamento che deve stabilirsi tra la situazione di

partenza, l'identificazione degli obiettivi generali, l'utilizzazione dei contenuti nonché delle attività e

delle esigenze educative-didattiche.

La programmazione ha subito, nel corso dell'anno scolastico, un lieve rallentamento a causa

dell'impegno degli allievi nell'A.S.L.

Durante le lezioni la classe ha dimostrato limitata volontà ed interesse per la materia ad esclusione

di pochi allievi ed il profitto medio raggiunto discreto.

PROGRAMMA SVOLTO ANNO SCOLASTICO 2018/2019

MATERIA: SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE CLASSE: 5 ^ASS

Potenziamento fisiologico: mantenimento delle qualità aerobiche-anaerobiche mediante breve corsa,

corsa a ritmo variabile, andature coordinative, esercitazioni a corpo libero anche in circuito e con

l’utilizzazione di piccoli attrezzi (palla e funicella), partecipazione a fasi prolungate di grandi giochi di

squadra e a giochi propedeutici.

Mantenimento del tono muscolare generale mediante esercitazione con l’utilizzo di piccoli attrezzi.

Esercitazioni a coppie, a gruppi ed al suolo. Esercizi con palle mediche (3 Kg). Stretching.

Conoscenza pratica attività sportive: partecipazione a prolungate fasi di gioco della pallavolo ed a

giochi propedeutici alla pallavolo. Analisi e rispetto delle regole principali e dei fondamentali; principi

tecnici e di organizzazione del gioco di squadra. Pallavolo: esercitazioni a coppie, a gruppi ed individuali sul

palleggio, bagher, battuta dall’alto tipo tennis e di sicurezza dal basso. Conoscenza teorica delle regole

fondamentali della pallavolo. Il campo da gioco della pallavolo.

Badminton e Tennis Tavolo.

Attività ludica libera.

Sviluppo del carattere, della socialità e del senso civico: partecipazione ad esercitazioni a coppie ed in

gruppi al fine di affinare: le capacità di autocontrollo, di autodisciplina, di organizzazione sia del tempo che

dello spazio, l’attitudine all’impegno e all’attenzione costante, il rispetto, la lealtà e il gioco di squadra.

Torneo d’Istituto di Pallavolo. Corso di autodifesa

Igiene e tutela della salute per il benessere: interventi limitati all’inizio delle lezioni e durante l’attività

pratica sui principi fondamentali che guidano: la prevenzione degli infortuni durante l’attività scolastica, gli

interventi di primo soccorso per infortuni di limitata entità, il mantenimento del benessere personale ed il

conseguimento di un’abitudine all’attività fisica regolare. L’importanza del riscaldamento nella pratica

sportiva.

Udine, 07/05/2019

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Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

RELAZIONE FINALE PER LA DISCIPLINA: IRC

INSEGNANTE: Gianantonio Babbo

La classe, che è composta di tutti allievi avvalentesi dell’IRC, è sempre stata disponibile al dialogo

educativo manifestando curiosità intellettuale e interesse per la disciplina incrementando

progressivamente la capacità di formulare interventi pertinenti.

La classe nel complesso ha acquisito, inoltre, attitudine all'ascolto e alla valutazione critica con

l'apporto di qualche riflessione personale, interagendo con una certa logica e una discreta capacità

di individuazione delle varie problematiche e delle rispettive ricadute sui contesti vitali sia personali

che sociali.

Il positivo senso critico si è talvolta espresso attraverso dibattiti affrontati ponendosi domande di

senso, mostrando apertura per l'arricchimento reciproco nel rispetto delle diverse posizioni.

L'esposizione orale è abbastanza autonoma l'analisi e l'interpretazi

Il gruppo classe è in grado di riconoscere il valore etico della vita umana come dignità della

persona, libertà di coscienza, responsabilità verso se stessi, gli altri e il mondo;

Riesce a cogliere le azioni attuabili per un intervento personale e responsabile volto alla ricerca

della giustizia sociale, all'impegno per il bene comune e la promozione della pace;

Utilizza in maniera abbastanza corretta le fonti della fede cristiana e i Documenti del Magistero

della Chiesa in un confronto aperto, talvolta declinando anche i contributi delle altre discipline;

conosce il contributo apportato dal Cristianesimo nella storia dell'umanità;

Conosce le linee fondamentali del discorso sociale della Chiesa, in particolar modo per quanto

riguarda le problematiche legate alla globalizzazione;

Conosce l'apertura della Chiesa al mondo contemporaneo, espressa in vari modi negli ultimi tempi.

LIBRO DI TESTO: “Religione, religioni” (di S. Bocchini EDB) METODI: i percorsi didattici sono stati svolti attraverso lezioni frontali, discussioni guidate,

visione e commento filmati e Presentazioni, letture e riflessioni critiche su materiale scelto. STRUMENTI: materiale fornito dall’insegnante, impianto di riproduzione video e PC. CRITERI DI VALUTAZIONE: la valutazione ha tenuto conto degli esiti formativi in termini di

conoscenze, competenze e abilità. L’apprendimento delle conoscenze è stato valutato attraverso lo scambio dialogico considerando la qualità delle informazioni acquisite e la conseguente capacità di sintesi, si è dato inoltre la opportuna importanza all’interesse e alla partecipazione.

INIZIATIVE REALIZZATE IN PREPARAZIONE ALL’ESAME DI STATO: Esercitazioni, effettuate in forma dialogica, volte all’acquisizione di una maggiore capacità di sintesi sistematica.

ORE DI LEZIONE EFFETTIVAMENTE SVOLTE AL 15 MAGGIO: 28 ORE DI LEZIONE PREVENTIVATE L’ 8 GIUGNO: 4

PROGRAMMA CONSUNTIVO IRC Dall’inizio dell’anno scolastico fino ad oggi sono stati svolti i seguenti contenuti: - le problematiche della religione di fronte alle emergenze del pianeta, come la distribuzione dei beni tra Nord e Sud del mondo, il rispetto dell’ambiente ecc.; - le opportunità e le problematiche legate alla globalizzazione: aspetti sociali, politici, economici, culturali ed etici;

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Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

- la proposta cristiana nella società contemporanea: problemi sociali trattati in alcune encicliche e punti salienti della dottrina sociale della Chiesa. - Concilio Ecumenico Vaticano II: l’apertura della Chiesa al mondo, il dialogo, l’impegno cristiano al servizio della persona. - L’enciclica “Laudato sii” e l’ecologia. - Il perdono come risorsa. Contenuti da svolgere dal 15 maggio in poi: - Gli interrogativi che l’uomo di oggi si pone su Dio.

ALLEGATO B

SIMULAZIONE PROVE SCRITTE D’ESAME

5.1 Prima prova scritta d’esame

La classe ha partecipato alle due simulazioni nazionali di prima prova scritta unitamente alle altre cl 5e

dell’Istituto.

Per la valutazione delle prove è stata utilizzata una griglia di correzione comune coerente con quanto

previsto dal D.M. 769 del 26/11/2018.

In allegato è riportata la griglia di correzione utilizzata

PRIMA E SECONDA SIMULAZIONE PRIMA PROVA

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Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A

ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO

Luigi Pirandello, Il fu Mattia Pascal, cap. XV, da Tutti i romanzi, I, a cura di G. Macchia,

Mondadori, Milano, 1973

Io mi vidi escluso per sempre dalla vita, senza possibilità di rientrarvi. Con quel lutto nel cuore, con

quell’esperienza fatta, me ne sarei andato via, ora, da quella casa, a cui mi ero già abituato, in cui avevo

trovato un po’ di requie, in cui mi ero fatto quasi il nido; e di nuovo per le strade, senza meta, senza scopo,

nel vuoto. La paura di ricader nei lacci della vita, mi avrebbe fatto tenere più lontano che mai dagli uomini,

solo, solo, affatto solo, diffidente, ombroso; e il supplizio di Tantalo si sarebbe rinnovato per me.

Uscii di casa, come un matto. Mi ritrovai dopo un pezzo per la via Flaminia, vicino a Ponte Molle.

Che ero andato a far lì? Mi guardai attorno; poi gli occhi mi s’affisarono1 su l’ombra del mio corpo, e rimasi

un tratto a contemplarla; infine alzai un piede rabbiosamente su essa. Ma io no, io non potevo calpestarla,

l’ombra mia.

Chi era più ombra di noi due? io o lei?

Due ombre!

Là, là per terra; e ciascuno poteva passarci sopra: schiacciarmi la testa, schiacciarmi il cuore: e io,

zitto; l’ombra, zitta.

L’ombra d’un morto: ecco la mia vita...

Passò un carro: rimasi lì fermo, apposta: prima il cavallo, con le quattro zampe, poi le ruote del carro.

– Là, così! forte, sul collo! Oh, oh, anche tu, cagnolino? Sù, da bravo, sì: alza un’anca! Alza un’anca!

Scoppiai a ridere d’un maligno riso; il cagnolino scappò via, spaventato; il carrettiere si voltò a

guardarmi. Allora mi mossi; e l’ombra, meco, dinanzi2. Affrettai il passo per cacciarla sotto altri carri, sotto i

piedi de’ viandanti, voluttuosamente3. Una smania mala4 mi aveva preso, quasi adunghiandomi5 il ventre;

alla fine non potei più vedermi davanti quella mia ombra; avrei voluto scuotermela dai piedi. Mi voltai; ma

ecco; la avevo dietro, ora.

“E se mi metto a correre,” pensai, “mi seguirà!”

Mi stropicciai forte la fronte, per paura che stessi per ammattire, per farmene una fissazione. Ma sì!

così era! il simbolo, lo spettro della mia vita era quell’ombra: ero io, là per terra, esposto alla mercé dei piedi

altrui. Ecco quello che restava di Mattia Pascal, morto alla Stìa6: la sua ombra per le vie di Roma.

Ma aveva un cuore, quell’ombra, e non poteva amare; aveva denari, quell’ombra, e ciascuno poteva

rubarglieli; aveva una testa, ma per pensare e comprendere ch’era la testa di un’ombra, e non l’ombra d’una

testa. Proprio così!

Allora la sentii come cosa viva, e sentii dolore per essa, come il cavallo e le ruote del carro e i piedi

de’ viandanti ne avessero veramente fatto strazio. E non volli lasciarla più lì, esposta, per terra. Passò un

tram, e vi montai.

Il Fu Mattia Pascal, scritto in uno dei periodi più difficili della vita dell’autore e pubblicato

per la prima volta nel 1904, può essere considerato uno tra i più celebri romanzi di Luigi Pirandello.

Nel capitolo XV si narra come, nel corso di una delle frequenti sedute spiritiche che si tengono in

casa Paleari, Adriano Meis (alias Mattia Pascal), distratto da Adriana (la figlia di Paleari, della

1 mi s’affisarono: mi si fissarono.

2 meco, dinanzi: era con me, davanti a me.

3 voluttuosamente: con morboso desiderio.

4 smania mala: malvagia irrequietezza.

5 adunghiandomi: afferrandomi con le unghie

6 alla Stìa: è il podere di Mattia Pascal dove, precisamente nella gora del mulino, era stato trovato il cadavere

dell’uomo

che Romilda e la vedova Pescatore avevano identificato come quello del marito e genero scomparso.

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Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

quale è innamorato), viene derubato da Papiano di una consistente somma di denaro. Vorrebbe

denunciare l’autore del furto, ma, essendo sprovvisto di stato civile, è ufficialmente inesistente,

impossibilitato a compiere una qualsiasi azione di tipo formale. Preso dalla disperazione, esce di

casa e vaga per le strade di Roma.

Comprensione e analisi

1. Riassumi il contenuto del brano.

2. Individua e spiega i temi centrali di questo episodio, facendo riferimento alle espressioni più

significative presenti nel testo.

3. Soffermati sulla sintassi, caratterizzata da frasi brevi, sulle continue variazioni del tipo di

discorso (indiretto, diretto, indiretto libero, ecc.) e sulla presenza di figure retoriche basate su

ripetizioni o contrapposizioni di coppie di termini e spiegane il nesso con lo stato d'animo del

protagonista.

4. Spiega la parte conclusiva del brano: Ma aveva un cuore, quell’ombra, e non poteva amare;

aveva denari, quell’ombra, e ciascuno poteva rubarglieli; aveva una testa, ma per pensare e

comprendere ch’era la testa di un’ombra, e non l’ombra d’una testa. Proprio così!

Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda in modo

organico le risposte agli spunti proposti.

Interpretazione

Proponi una tua interpretazione complessiva del brano, delle sue tematiche e del contesto

storico di riferimento e approfondiscila con opportuni collegamenti all'autore e/o ad altre tue

eventuali letture e conoscenze personali, in cui ricorrano temi e riflessioni in qualche modo

riconducibili a quelle proposte nel testo.

___________________________

Durata massima della prova: 6 ore.

È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i

candidati di madrelingua non italiana.

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Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A

ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO

Luigi Pirandello, Il fu Mattia Pascal, cap. XV, da Tutti i romanzi, I, a cura di G. Macchia,

Mondadori, Milano, 1973

Io mi vidi escluso per sempre dalla vita, senza possibilità di rientrarvi. Con quel lutto nel cuore, con

quell’esperienza fatta, me ne sarei andato via, ora, da quella casa, a cui mi ero già abituato, in cui avevo

trovato un po’ di requie, in cui mi ero fatto quasi il nido; e di nuovo per le strade, senza meta, senza scopo,

nel vuoto. La paura di ricader nei lacci della vita, mi avrebbe fatto tenere più lontano che mai dagli uomini,

solo, solo, affatto solo, diffidente, ombroso; e il supplizio di Tantalo si sarebbe rinnovato per me.

Uscii di casa, come un matto. Mi ritrovai dopo un pezzo per la via Flaminia, vicino a Ponte Molle.

Che ero andato a far lì? Mi guardai attorno; poi gli occhi mi s’affisarono7 su l’ombra del mio corpo, e rimasi

un tratto a contemplarla; infine alzai un piede rabbiosamente su essa. Ma io no, io non potevo calpestarla,

l’ombra mia.

Chi era più ombra di noi due? io o lei?

Due ombre!

Là, là per terra; e ciascuno poteva passarci sopra: schiacciarmi la testa, schiacciarmi il cuore: e io,

zitto; l’ombra, zitta.

L’ombra d’un morto: ecco la mia vita...

Passò un carro: rimasi lì fermo, apposta: prima il cavallo, con le quattro zampe, poi le ruote del carro.

– Là, così! forte, sul collo! Oh, oh, anche tu, cagnolino? Sù, da bravo, sì: alza un’anca! Alza un’anca!

Scoppiai a ridere d’un maligno riso; il cagnolino scappò via, spaventato; il carrettiere si voltò a

guardarmi. Allora mi mossi; e l’ombra, meco, dinanzi8. Affrettai il passo per cacciarla sotto altri carri, sotto i

piedi de’ viandanti, voluttuosamente9. Una smania mala10 mi aveva preso, quasi adunghiandomi11 il ventre;

alla fine non potei più vedermi davanti quella mia ombra; avrei voluto scuotermela dai piedi. Mi voltai; ma

ecco; la avevo dietro, ora.

“E se mi metto a correre,” pensai, “mi seguirà!”

Mi stropicciai forte la fronte, per paura che stessi per ammattire, per farmene una fissazione. Ma sì!

così era! il simbolo, lo spettro della mia vita era quell’ombra: ero io, là per terra, esposto alla mercé dei piedi

altrui. Ecco quello che restava di Mattia Pascal, morto alla Stìa12: la sua ombra per le vie di Roma.

Ma aveva un cuore, quell’ombra, e non poteva amare; aveva denari, quell’ombra, e ciascuno poteva

rubarglieli; aveva una testa, ma per pensare e comprendere ch’era la testa di un’ombra, e non l’ombra d’una

testa. Proprio così!

Allora la sentii come cosa viva, e sentii dolore per essa, come il cavallo e le ruote del carro e i piedi

de’ viandanti ne avessero veramente fatto strazio. E non volli lasciarla più lì, esposta, per terra. Passò un

tram, e vi montai.

Il Fu Mattia Pascal, scritto in uno dei periodi più difficili della vita dell’autore e pubblicato

per la prima volta nel 1904, può essere considerato uno tra i più celebri romanzi di Luigi Pirandello.

Nel capitolo XV si narra come, nel corso di una delle frequenti sedute spiritiche che si tengono in

casa Paleari, Adriano Meis (alias Mattia Pascal), distratto da Adriana (la figlia di Paleari, della

7 mi s’affisarono: mi si fissarono.

8 meco, dinanzi: era con me, davanti a me.

9 voluttuosamente: con morboso desiderio.

10 smania mala: malvagia irrequietezza.

11 adunghiandomi: afferrandomi con le unghie

12 alla Stìa: è il podere di Mattia Pascal dove, precisamente nella gora del mulino, era stato trovato il cadavere

dell’uomo

che Romilda e la vedova Pescatore avevano identificato come quello del marito e genero scomparso.

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Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

quale è innamorato), viene derubato da Papiano di una consistente somma di denaro. Vorrebbe

denunciare l’autore del furto, ma, essendo sprovvisto di stato civile, è ufficialmente inesistente,

impossibilitato a compiere una qualsiasi azione di tipo formale. Preso dalla disperazione, esce di

casa e vaga per le strade di Roma.

Comprensione e analisi

5. Riassumi il contenuto del brano.

6. Individua e spiega i temi centrali di questo episodio, facendo riferimento alle espressioni più

significative presenti nel testo.

7. Soffermati sulla sintassi, caratterizzata da frasi brevi, sulle continue variazioni del tipo di

discorso (indiretto, diretto, indiretto libero, ecc.) e sulla presenza di figure retoriche basate su

ripetizioni o contrapposizioni di coppie di termini e spiegane il nesso con lo stato d'animo del

protagonista.

8. Spiega la parte conclusiva del brano: Ma aveva un cuore, quell’ombra, e non poteva amare;

aveva denari, quell’ombra, e ciascuno poteva rubarglieli; aveva una testa, ma per pensare e

comprendere ch’era la testa di un’ombra, e non l’ombra d’una testa. Proprio così!

Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda in modo

organico le risposte agli spunti proposti.

Interpretazione

Proponi una tua interpretazione complessiva del brano, delle sue tematiche e del contesto

storico di riferimento e approfondiscila con opportuni collegamenti all'autore e/o ad altre tue

eventuali letture e conoscenze personali, in cui ricorrano temi e riflessioni in qualche modo

riconducibili a quelle proposte nel testo.

___________________________

Durata massima della prova: 6 ore.

È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i

candidati di madrelingua non italiana.

Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B

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ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO

Testo tratto da: Selena Pellegrini, Il marketing del Made in Italy, Armando

Editore, Roma, 2016, pp. 28-30.

L’italianità sembra influenzare gli elementi di eccellenza percepiti nei prodotti

italiani, e la percezione spinge il consumatore all’acquisto di quello che chiamiamo

il Made in Italy. Il quadro fin qui è molto ottimista, ma ci sono problemi. È vero che

il Made in Italy sembra tuttora competitivo, ma la domanda è la seguente: la

competitività nasce dall’esser fatto in Italia o da altro? Se consideriamo il “fare” nel

senso letterale, la realtà è già diversa. Molti prodotti sono progettati in Italia e

realizzati altrove per svariati motivi, legati principalmente ma non esclusivamente ai

costi e alle relazioni industriali. Una quantità crescente non è più Made in Italy e la

situazione potrebbe quindi far pensare che ad attirare davvero il consumatore sono i

prodotti pensati, inventati, concepiti e progettati in Italia. È il famoso know-how o

conoscenza implicita dei designer italiani, il risultato di secoli di perizia, talenti

artigianali, tradizione estetica e abilità pratica che fanno dell’Italia un Paese unico.

Potremmo aspettarci quindi che la condizione necessaria per identificare l’italianità

di un prodotto è che sia pensato in Italia. […]

A questo punto si pongono altre domande. “Pensato in Italia” È una

condizione veramente necessaria o soltanto sufficiente? Esistono altre condizioni

[…] perché il consumatore si rappresenti un prodotto come italiano e ne venga

attratto?

La realtà pare rispondere “sì, esistono altre condizioni”. Purtroppo, sappiamo

che nel mondo cresce il tasso di prodotti che si fingono italiani e non sono né fatti né

pensati in Italia. In molti Paesi come la Cina, per attirare i consumatori basta apporre

un marchio dal nome italiano, anche se non corrisponde ad alcuna griffe famosa.

Oppure basta progettare una campagna di comunicazione e di marketing che

colleghi i prodotti a qualche aspetto del nostro stile, o vita quotidiana, territorio,

patrimonio culturale, antropologia, comportamenti. […]

Da queste considerazioni emerge che la condizione necessaria per innescare

una rappresentazione mentale di italianità non è il luogo della produzione o della

concezione, ma quello del comportamento. Nel senso che il prodotto è collegato a un

atteggiamento, al popolo, allo stile, alla storia, alla terra, alla vita sociale dell’Italia.

Qualcuno si chiederà com’è possibile che consumatori razionali cadano in una

trappola simile. Che siano disposti ad acquistare qualcosa di simbolicamente legato

all’Italia, sebbene il produttore non sia italiano e il prodotto non sia né pensato né

ideato in Italia.

La risposta è che quel consumatore razionale non esiste. È un mito

assiomatico e aprioristico dell’economia neoclassica. […] Il modello è ormai

superato dalla nuova teoria del consumatore emotivo.

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Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Comprensione e analisi

1. Sintetizza il contenuto del testo, individuando i principali snodi argomentativi.

2. Analizza l’aspetto formale e stilistico del testo.

3. A cosa fa riferimento l’autrice con l’espressione “comportamento” come

rappresentazione mentale dell’italianità?

4. In cosa consiste la differenza tra “consumatore razionale” e “consumatore

emotivo”?

Produzione

Elabora un testo argomentativo nel quale sviluppi le tue opinioni sulla

questione del “made in Italy” e della percezione dell’”italianità” nel mondo. Potrai

confrontarti con la tesi dell'autrice del testo, confermandola o confutandola, sulla

base delle conoscenze, acquisite, delle tue letture e delle tue esperienze personali.

___________________________

Durata massima della prova: 6 ore.

È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di

provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.

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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B

ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO

Da un articolo di Guido Castellano e Marco Morello, Vita domotica. Basta la

parola, «Panorama», 14 novembre 2018.

Sin dai suoi albori, la tecnologia è stata simile a una lingua straniera: per

padroneggiarla almeno un minimo, bisognava studiarla. Imparare a conoscere come

maneggiare una tastiera e un mouse, come districarsi tra le cartelline di un computer,

le sezioni di un sito, le troppe icone di uno smartphone. Oggi qualcosa è cambiato: la

tecnologia sa parlare, letteralmente, la nostra lingua. Ha imparato a capire cosa le

diciamo, può rispondere in modo coerente alle nostre domande, ubbidire ai comandi

che le impartiamo. È la rivoluzione copernicana portata dall’ingresso della voce nelle

interazioni con le macchine: un nuovo touch, anzi una sua forma ancora più

semplificata e immediata perché funziona senza l’intermediazione di uno schermo. È

impalpabile, invisibile. Si sposta nell’aria su frequenze sonore.

Stiamo vivendo un passaggio epocale dalla fantascienza alla scienza: dal

capitano Kirk in Star trek che conversava con i robot […], ai dispositivi in apparenza

onniscienti in grado di dirci, chiedendoglielo, se pioverà domani, di ricordarci un

appuntamento o la lista della spesa […]. Nulla di troppo inedito, in realtà: Siri è stata

lanciata da Apple negli iPhone del 2011, Cortana di Micorsoft è arrivata poco dopo.

Gli assistenti vocali nei pc e nei telefonini non sono più neonati in fasce, sono

migliorati perché si muovono oltre il lustro di vita. La grande novità è la

colonizzazione delle case, più in generale la loro perdita di virtualità, il loro legame

reale con le cose. […]

Sono giusto le avanguardie di un contagio di massa: gli zelanti parlatori di chip

stanno sbarcando nei televisori, nelle lavatrici, nei condizionatori, pensionando

manopole e telecomandi, rotelline da girare e pulsanti da schiacciare. Sono saliti a

bordo delle automobili, diventeranno la maniera più sensata per interagire con le

vetture del futuro quando il volante verrà pensionato e la macchina ci porterà a

destinazione da sola. Basterà, è evidente, dirle dove vogliamo andare. […]

Non è un vezzo, ma un passaggio imprescindibile in uno scenario dove

l’intelligenza artificiale sarà ovunque. A casa come in ufficio, sui mezzi di trasporto e

in fabbrica. […]

Ma c’è il rovescio della medaglia e s’aggancia al funzionamento di questi

dispositivi, alla loro necessità di essere sempre vigili per captare quando li

interpelliamo pronunciando «Ok Google», «Alexa», «Hey Siri» e così via. «Si dà alle

società l’opportunità di ascoltare i loro clienti» ha fatto notare di recente un articolo di

Forbes. Potenzialmente, le nostre conversazioni potrebbero essere usate per venderci

prodotti di cui abbiamo parlato con i nostri familiari, un po’ come succede con i

banner sui siti che puntualmente riflettono le ricerche effettuate su internet. «Sarebbe

l’ennesimo annebbiamento del concetto di privacy» sottolinea la rivista americana.

Ancora è prematuro, ci sono solo smentite da parte dei diretti interessati che negano

questa eventualità, eppure pare una frontiera verosimile, la naturale evoluzione del

concetto di pubblicità personalizzata. […]

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Inedite vulnerabilità il cui antidoto è il buon senso: va bene usarli per

comandare le luci o la musica, se qualcosa va storto verremo svegliati da un pezzo

rock a tutto volume o da una tapparella che si solleva nel cuore della notte. «Ma non

riesco a convincermi che sia una buona idea utilizzarli per bloccare e sbloccare una

porta» spiega Pam Dixon, direttore esecutivo di World privacy forum, società di

analisi americana specializzata nella protezione dei dati. «Non si può affidare la

propria vita a un assistente domestico».

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Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Comprensione e analisi

1. Riassumi il contenuto essenziale del testo, mettendone in evidenza gli snodi

argomentativi.

2. La grande novità è la colonizzazione delle case, più in generale la loro perdita di

virtualità, il loro legame reale con le cose: qual è il senso di tale asserzione, riferita agli

assistenti vocali?

3. Che cosa si intende con il concetto di pubblicità personalizzata?

4. Nell’ultima parte del testo, l’autore fa riferimento ad nuova accezione di “vulnerabilità”:

commenta tale affermazione.

Produzione

Sulla base delle conoscenze acquisite nel tuo percorso di studi, delle tue letture

ed esperienze personali, elabora un testo in cui sviluppi il tuo ragionamento sul tema

della diffusione dell’intelligenza artificiale nella gestione della vita quotidiana.

Argomenta in modo tale da organizzare il tuo elaborato in un testo coerente e coeso

che potrai, se lo ritieni utile, suddividere in paragrafi.

___________________________

Durata massima della prova: 6 ore.

È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di

provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.

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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B

ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO

Paolo Rumiz13, L'eredità del 4 novembre. Cosa resta all'Italia un secolo dopo la vittoria,

La Repubblica, 2 Novembre 2018

Trieste, ore 16.30 del 3 novembre 1918.

Pioviggina. Sul mare un sipario di nebbia che si dirada. [...]

Il giorno dopo, 4 novembre, il grosso dell'esercito entra nella città "cara al cuore" in preda

all'anarchia e alla fame, e allora è davvero finita. [...] Dopo una guerra interminabile e un

milione di morti fra le due parti, in Trentino e nella Venezia Giulia cinque secoli di

dominazione austroungarica arrivano al fatale capolinea. Piazza dell'Unità, dedicata alle diverse

genti dell'impero multilingue, diventa piazza dell'Unità d'Italia, simbolo di un risorgimento

compiuto. L'idea di nazione fatta di un solo popolo ha vinto in una terra etnicamente "plurale",

con tutte le conseguenze che si vedranno.

Cosa è rimasto di tutto questo dopo un secolo? Quale eredità ci lascia il 4 novembre dopo

cent'anni di celebrazioni, alzabandiera e sfilate di Bersaglieri in corsa? Siamo in grado di

leggere criticamente gli eventi, specie ora, in un momento che vede scricchiolare di nuovo

l'equilibrio continentale? È arrivato o no il tempo di dare a quella guerra un significato europeo

capace di affratellarci? [...]

Per decenni, la "diversità" triestina, fatta anche di Sloveni, Austriaci, Cechi, Croati, Greci,

Ebrei, Armeni, Serbi, è stata riconosciuta solo a denti stretti da Roma. L'Italia aveva incamerato

terre che in certi casi italiane non erano affatto, come il Sudtirolo o il Tarvisiano, e per

giustificarne il possesso davanti agli Alleati dopo la Grande Ecatombe, essa aveva dovuto

imporre ai popoli "alloglotti"14 l'appartenenza alla nuova nazione. E così, quando l'Italia

divenne fascista, il tedesco e lo sloveno divennero lingue proibite e a centinaia di migliaia di

famiglie i cognomi furono cambiati per decreto.

Il risultato è che, ancora oggi, in tanti su questa frontiera fanno più fatica di altri italiani a

capire la loro identità. [...] la presenza del comunismo di Tito alla frontiera del Nordest ha reso

politicamente indiscutibile un'italianità che non fosse al mille per mille. [...]

Per mezzo secolo Trieste è vissuta di memorie divise. Su tutto. Olio di ricino, oppressione

degli Sloveni, italianizzazione dei toponimi, emarginazione e poi persecuzione degli Ebrei,

guerra alla Jugoslavia, occupazione tedesca, Resistenza, vendette titine, Foibe, Risiera,

Governo militare alleato dal ‘45 al ‘54, trattati di pace con la Jugoslavia. Polemiche e fantasmi

a non finire. Con certe verità storiche non ancora digerite, come l'oscenità delle Leggi Razziali,

proclamate dal Duce proprio a Trieste nel settembre del ’38 [...].

Ma la madre di tutte le rimozioni è la sorte dei soldati austriaci figli delle nuove terre.

Storia oscurata fino all'altroieri. Per decenni è stato bandito accennare agli italiani con la divisa

"sbagliata", quelli che hanno perso la guerra.

Guai dire che essi avevano combattuto anche con onore, come il fratello di Alcide De

13 P. Rumiz è giornalista e scrittore. Nell’articolo propone una riflessione sul significato della commemorazione

del 4 Novembre, con particolare riferimento alle regioni del Trentino e della Venezia Giulia. 14 "alloglotta” è chi parla una lingua diversa da quella prevalente in una nazione.

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Gasperi, insignito di medaglia d'oro sul fronte orientale. Quando l'Austria sconfitta consegnò

all'Italia la lista dei suoi Caduti trentini e giuliani (oltre ventimila), indicandone i luoghi di

sepoltura, il documento fu fatto sparire e i parenti lasciati all'oscuro sulla sorte dei loro cari. Al

fronte di Redipuglia, trentamila morti senza un fiore. Morti di seconda classe.

Tutto questo andrebbe riconosciuto senza paura, come il presidente Mattarella ha saputo

fare qualche mese fa in Trentino, per l'adunata degli Alpini, portando una corona di fiori a un

monumento ai soldati austroungarici. L'appartenenza all'Italia non deve temere le verità

scomode, per esempio che la guerra è stata fatta per Trieste, ma anche in un certo senso contro

Trieste e i suoi soldati, con i reduci imperiali di lingua italiana e slovena mandati con le buone o

le cattive a "rieducarsi" nel Sud Italia. Oppure che i prigionieri italiani restituiti dall'Austria

furono chiusi in un ghetto del porto di Trieste come disertori e spesso lasciati morire di stenti.

Dovremmo temere molto di più lo sprofondamento nell'amnesia, in tempi in cui la

memoria anche tra i gestori della cosa pubblica si riduce a un tweet sullo smartphone e la

geopolitica a una playstation. Perché il rischio è che il grande rito passi nel torpore, se non

nell'indifferenza, soprattutto dei più giovani.

Le fanfare non bastano più. [...] La guerra non è un evento sepolto per sempre.

Perché nel momento preciso in cui la guerra smette di far paura, ecco che — come accade

oggi — la macchina dei reticolati, dei muri, della xenofobia e della discordia si rimette

implacabilmente in moto e l'Europa torna a vacillare. [...].

Comprensione e analisi

11. Quale significato della Prima Guerra Mondiale l’autore vede nel mutamento del nome

della principale piazza di Trieste dopo il 4 novembre 1918? Con quali altri accenni storici

lo conferma?

12. In che cosa consisteva la «"diversità" triestina» alla fine della guerra e come venne

affrontata nel dopoguerra?

13. Quali sono le cause e le conseguenze delle «memorie divise» nella storia di Trieste dopo

la Prima Guerra mondiale?

14. Perché secondo l’autore è importante interrogarsi sulla Prima Guerra Modiale oggi, un

secolo dopo la sua conclusione?

15. Quale significato assume l’ammonimento «Le fanfare non bastano più», nella

conclusione dell’articolo?

Produzione

Quale valore ritieni debba essere riconosciuto al primo conflitto mondiale nella storia

italiana ed europea? Quali pensi possano essere le conseguenze di una rimozione delle ferite

non ancora completamente rimarginate, come quelle evidenziate dall’articolo nella regione di

confine della Venezia Giulia? Condividi il timore di Paolo Rumiz circa il rischio, oggi, di uno

«sprofondamento nell'amnesia»?

Argomenta i tuoi giudizi con riferimenti alle tue conoscenze storiche e/o alle esperienze

personali.

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Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

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Durata massima della prova: 6 ore.

È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per

i candidati di madrelingua non italiana.

Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA C

RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU

TEMATICHE DI ATTUALITA’

L’invenzione delle ferrovie, come è noto, comportò un aumento delle vendite dei libri. Oltre a

chiacchierare e a guardare dal finestrino, cos’altro c’era da fare in un lungo viaggio se non leggere?

Fu leggendo in treno che Anna Karenina capì di voler cambiare vita. […] Ma con elenchi e aneddoti

potremmo continuare all’infinito. Vorrei invece andare oltre, sostenendo che esiste una profonda

affinità tra libri e mezzi di trasporto, come vi è un’evidente analogia tra racconto e viaggio.

Entrambi vanno da qualche parte; entrambi ci offrono una via di fuga dalla routine e la possibilità di

un incontro inaspettato, luoghi nuovi, nuovi stati mentali. Ma senza rischiare troppo. Sorvoli il

deserto, lo percorri, ma non sei costretto a farne esperienza diretta. È un’avventura circoscritta. Lo

stesso vale per il libro: un romanzo può essere scioccante o enigmatico, noioso o compulsivo, ma

difficilmente causerà grossi danni. Mescolandosi poi con stranieri di ogni classe e clima, il

viaggiatore acquisirà una più acuta consapevolezza di sé e della fragilità del proprio io. Quanto

siamo diversi quando parliamo con persone diverse? Quanto sarebbe diversa la nostra vita se ci

aprissimo a loro. “Cosa sono io?”, chiede Anna Karenina guardando i passeggeri del suo treno per

San Pietroburgo. […] Perché l’intento segreto dello scrittore è sempre quello di scuotere l’identità

del lettore attraverso le vicissitudini dei personaggi, che spesso, come abbiamo visto, si trovano in

viaggio. […]

Tim PARKS, Sì, viaggiare (con libri e scrittori), articolo tratto dal numero 1599 del

Corriere della Sera 7 del 3 gennaio 2019, pp. 65-71.

La citazione proposta, tratta dall’articolo dello scrittore e giornalista Tim Parks, presenta una

riflessione sui temi del racconto e del viaggio, che offrono una fuga dalla routine e la possibilità di

incontri inaspettati, nuovi luoghi e nuovi punti di vista, facendo vivere al lettore tante avventure,

senza essere costretto a farne esperienza diretta.

Rifletti su queste tematiche del racconto e del viaggio e confrontati anche in maniera critica con la

tesi espressa nell’estratto, facendo riferimento alle tue conoscenze, alle tue esperienze personali,

alla tua sensibilità.

Puoi articolare la struttura della tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e presentare la

trattazione con un titolo complessivo che ne esprima in una sintesi coerente il contenuto.

___________________________

Durata massima della prova: 6 ore.

È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di

madrelingua non italiana.

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Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA C

RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU

TEMATICHE DI ATTUALITA’

La nostalgia fa parte della vita, come ne fa parte la memoria, della quale la nostalgia si nutre

sulla scia dei ricordi che non dovremmo mai dimenticare, e che ci aiutano a vivere. Non c’è vita che

non possa non essere attraversata dai sentieri talora luminosi e talora oscuri della nostalgia, e delle

sue emozioni sorelle, come la malinconia, la tristezza, il rimpianto, il dolore dell’anima, la gioia e la

letizia ferite, e sono molte le forme che la nostalgia assume nelle diverse stagioni della nostra vita.

Andare alla ricerca delle emozioni, delle emozioni perdute, e la nostalgia ne è emblematica

testimonianza, è compito di chiunque voglia conoscere le sconfinate aree dell’interiorità, e delle

emozioni che ne fanno parte. Non dovremmo vivere senza una continua riflessione sulla storia della

nostra vita, sul passato che la costituisce, e che la nostalgia fa rinascere, sulle cose che potevano

essere fatte, e non lo sono state, sulle occasioni perdute, sulle cose che potremmo ancora fare, e

infine sulle ragioni delle nostre nostalgie e dei nostri rimpianti. Non solo è possibile invece, ma è

frequente, che si voglia sfuggire all’esperienza e alla conoscenza di quello che siamo stati nel

passato, e di quello che siamo ora.

La nostalgia ha come sua premessa la memoria che ne è la sorgente. Se la memoria è

incrinata, o lacerata, dalle ferite che la malattia, o la sventura, trascina con sé, come sarebbe mai

possibile riconoscere in noi le tracce della nostalgia? Dalla memoria emozionale, certo, dalla

memoria vissuta, sgorgano le sorgenti della nostalgia, e non dalla memoria calcolante, dalla

memoria dei nomi e dei numeri, che nulla ha a che fare con quella emozionale; ma il discorso, che

intende riflettere sul tema sconfinato della memoria, mirabilmente svolto da sant’Agostino nelle

Confessioni, ha bisogno di tenerne presenti la complessità e la problematicità.

Eugenio BORGNA, La nostalgia ferita, Einaudi, Torino 2018, pp. 67-69

Eugenio Borgna, psichiatra e docente, in questo passo riflette sulla nostalgia. A qualunque età

si può provare nostalgia di qualcosa che si è perduto: di un luogo, di una persona, dell’infanzia o

dell’adolescenza, di un amore, di un’amicizia, della patria. Non soffocare «le emozioni perdute»,

testimoniate dalla nostalgia, consente di scandagliare l’interiorità e di riflettere sulla «storia della

nostra vita», per comprendere chi siamo stati e chi siamo diventati.

Condividi le riflessioni di Borgna? Pensi anche tu che la nostalgia faccia parte della vita e che

ci aiuti a fare i conti continuamente con la complessità dei ricordi e con la nostra storia personale?

Sostieni con chiarezza il tuo punto di vista con argomenti ricavati dalle tue conoscenze scolastiche ed extrascolastiche e con esemplificazioni tratte dalle tue esperienze di vita.

Puoi articolare la struttura della tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e presentare la

trattazione con un titolo complessivo che ne esprima in una sintesi coerente il contenuto.

___________________________

Durata massima della prova: 6 ore.

È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i

candidati di madrelingua non italiana.

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Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca

ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A

ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO

Elsa Morante, La storia (Torino, Einaudi 1974, pag. 168).

La Storia, romanzo a sfondo storico pubblicato nel 1974 e ambientato a Roma durante e dopo

l’ultima guerra (1941-1947), è scritto da Elsa Morante (1912-1985) negli anni della sua maturità,

dopo il successo di “Menzogna e sortilegio” e de “L’isola di Arturo”. I personaggi sono esseri dal

destino insignificante, che la Storia ignora. La narrazione è intercalata da pagine di eventi storici

in ordine cronologico, quasi a marcare la loro distanza dall'esistenza degli individui oppressi dalla

Storia, creature perdenti schiacciate dallo "scandalo della guerra".

Una di quelle mattine Ida, con due grosse sporte al braccio, tornava dalla spesa tenendo

per mano Useppe. […] Uscivano dal viale alberato non lontano dallo Scalo Merci, dirigendosi

in via dei Volsci, quando, non preavvisato da nessun allarme, si udì avanzare nel cielo un

clamore d’orchestra metallico e ronzante. Useppe levò gli occhi in alto, e disse: “Lioplani”15. E

in quel momento l’aria fischiò, mentre già in un tuono enorme tutti i muri precipitavano alle

loro spalle e il terreno saltava d’intorno a loro, sminuzzato in una mitraglia di frammenti.

“Useppe! Useppee!” urlò Ida, sbattuta in un ciclone nero e polveroso che impediva la

vista: “Mà sto qui”, le rispose all’altezza del suo braccio, la vocina di lui, quasi rassicurante.

Essa lo prese in collo16 […].

Intanto, era cominciato il suono delle sirene. Essa, nella sua corsa, sentì che scivolava

verso il basso, come avesse i pattini, su un terreno rimosso che pareva arato, e che fumava.

Verso il fondo, essa cadde a sedere, con Useppe stretto fra le braccia. Nella caduta, dalla

sporta le si era riversato il suo carico di ortaggi, fra i quali, sparsi ai suoi piedi, splendevano i

colori dei peperoni, verde, arancione e rosso vivo.

Con una mano, essa si aggrappò a una radice schiantata, ancora coperta di terriccio in

frantumi, che sporgeva verso di lei. E assestandosi meglio, rannicchiata intorno a Useppe,

prese a palparlo febbrilmente in tutto il corpo, per assicurarsi ch’era incolume17. Poi gli

sistemò sulla testolina la sporta vuota come un elmo di protezione. […] Useppe, accucciato

contro di lei, la guardava in faccia, di sotto la sporta, non impaurito, ma piuttosto curioso e

soprapensiero. “Non è niente”, essa gli disse, “Non aver paura. Non è niente”. Lui aveva

perduto i sandaletti ma teneva ancora la sua pallina stretta nel pugno. Agli schianti più forti,

lo si sentiva appena tremare:

“Nente…” diceva poi, fra persuaso e interrogativo.

I suoi piedini nudi si bilanciavano quieti accosto18 a Ida, uno di qua e uno di là. Per tutto

il tempo che aspettarono in quel riparo, i suoi occhi e quelli di Ida rimasero, intenti, a

guardarsi. Lei non avrebbe saputo dire la durata di quel tempo. Il suo orologetto da polso si

era rotto; e ci sono delle circostanze in cui, per la mente, calcolare una durata è impossibile.

Al cessato allarme, nell’affacciarsi fuori di là, si ritrovarono dentro una immensa nube

pulverulenta19 che nascondeva il sole, e faceva tossire col suo sapore di catrame: attraverso

15 Lioplani: sta per aeroplani nel linguaggio del bambino.

16 in collo: in braccio.

17 incolume: non ferito.

18 accosto: accanto.

19 pulverulenta: piena di polvere.

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questa nube, si vedevano fiamme e fumo nero dalla parte dello Scalo Merci. […] Finalmente,

di là da un casamento semidistrutto, da cui pendevano travi e le persiane divelte20, fra il solito

polverone di rovina, Ida ravvisò21, intatto, il casamento22 con l’osteria, dove andavano a

rifugiarsi le notti degli allarmi. Qui Useppe prese a dibattersi con tanta frenesia che riuscì a

svincolarsi dalle sue braccia e a scendere in terra. E correndo coi suoi piedini nudi verso una

nube più densa di polverone, incominciò a gridare:

“Bii! Biii! Biiii!” 23

Il loro caseggiato era distrutto […]

Dabbasso delle figure urlanti o ammutolite si aggiravano fra i lastroni di cemento, i

mobili sconquassati, i cumuli di rottami e di immondezze. Nessun lamento ne saliva, là sotto

dovevano essere tutti morti. Ma certune di quelle figure, sotto l’azione di un meccanismo

idiota, andavano frugando o raspando con le unghie fra quei cumuli, alla ricerca di qualcuno

o qualcosa da recuperare. E in mezzo a tutto questo, la vocina di Useppe continuava a

chiamare:

“Bii! Biii! Biiii!”

Comprensione e analisi

1. L’episodio rappresenta l'incursione aerea su Roma del 19 luglio 1943. Sintetizza la scena in cui

madre e figlioletto si trovano coinvolti, soffermandoti in particolare sull’ambiente e sulle

reazioni dei personaggi.

2. «Si udì avanzare nel cielo un clamore d’orchestra metallico e ronzante»; come spieghi questa

descrizione sonora? Quale effetto produce?

3. Il bombardamento è filtrato attraverso gli occhi di Useppe. Da quali particolari emerge lo

sguardo innocente del bambino?

4. Nel racconto ci sono alcuni oggetti all’apparenza incongrui ed inutili che sono invece elementi

di una memoria vivida e folgorante, quasi delle istantanee. Prova ad indicarne alcuni,

ipotizzandone il significato simbolico.

Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda le risposte

alle domande proposte.

Interpretazione

Il romanzo mette in campo due questioni fondamentali: da una parte il ruolo della Storia nelle

opere di finzione, problema che da Manzoni in poi molti scrittori italiani hanno affrontato

individuando diverse soluzioni; dall’altra, in particolare in questo brano, la scelta dello sguardo

innocente e infantile di un bambino, stupito di fronte ad eventi enormi e incomprensibili. Sviluppa

una di queste piste mettendo a confronto le soluzioni adottate dalla Morante nel testo con altri

esempi studiati nel percorso scolastico o personale appartenenti alla letteratura o al cinema

novecentesco e contemporaneo.

___________________________

Durata massima della prova: 6 ore.

È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza)

per i candidati di madrelingua non italiana.

20 divelte: strappate via.

21 ravvisò: cominciò a vedere, a riconoscere.

22 il casamento: il palazzo, il caseggiato.

23 Bii: deformazione infantile di Blitz, il nome del cane che viveva con Ida e Useppe.

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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B

ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO

Arnaldo Momigliano considera caratteristiche fondamentali del lavoro dello

storico l’interesse generale per le cose del passato e il piacere di scoprire in esso fatti

nuovi riguardanti l’umanità24. È una definizione che implica uno stretto legame fra

presente e passato e che bene si attaglia anche alla ricerca sulle cose e i fatti a noi

vicini.

Ma come nascono questo interesse e questo piacere? La prima mediazione fra

presente e passato avviene in genere nell’ambito della famiglia, in particolare nel

rapporto con i genitori e talvolta, come notava Bloch, ancor più con i nonni, che

sfuggono all’immediato antagonismo fra le generazioni25. In questo ambito

prevalgono molte volte la nostalgia della vecchia generazione verso il tempo della

giovinezza e la spinta a vedere sistematizzata la propria memoria fornendo così di

senso, sia pure a posteriori, la propria vita. Per questa strada si può diventare irritanti

laudatores temporis acti (“lodatori del tempo passato”), ma anche suscitatori di

curiosità e di pietas (“affetto e devozione”) verso quanto vissuto nel passato. E

possono nascerne il rifiuto della storia, concentrandosi prevalentemente l’attenzione

dei giovani sul presente e sul futuro, oppure il desiderio di conoscere più e meglio il

passato proprio in funzione di una migliore comprensione dell’oggi e delle prospettive

che esso apre per il domani. I due atteggiamenti sono bene sintetizzati dalle parole di

due classici. Ovidio raccomandava Laudamus veteres, sed nostris utemur annis

(«Elogiamo i tempi antichi, ma sappiamoci muovere nei nostri»); e Tacito: Ulteriora

mirari, presentia sequi («Guardare al futuro, stare nel proprio tempo»)26.

L’insegnamento della storia contemporanea si pone dunque con responsabilità

particolarmente forti nel punto di sutura tra passato presente e futuro. Al passato ci si

può volgere, in prima istanza, sotto una duplice spinta: disseppellire i morti e togliere

la rena e l’erba che coprono corti e palagi27; ricostruire, per compiacercene o

dolercene, il percorso che ci ha condotto a ciò che oggi siamo, illustrandone le

difficoltà, gli ostacoli, gli sviamenti, ma anche i successi. Appare ovvio che nella

storia contemporanea prevalga la seconda motivazione; ma anche la prima vi ha una

sua parte. Innanzi tutto, i morti da disseppellire possono essere anche recenti. In

secondo luogo ciò che viene dissepolto ci affascina non solo perché diverso e

sorprendente ma altresì per le sottili e nascoste affinità che scopriamo legarci ad esso.

24 A. Momigliano, Storicismo rivisitato, in Id., Sui fondamenti della storia antica, Einaudi, Torino 1984, p. 456.

25 M. Bloch, Apologia della storia o mestiere dello storico, Einaudi, Torino 1969, p. 52 (ed. or. Apologie pour

l’histoire ou métier d’historien, Colin, Paris 1949).

26 Fasti, 1, 225; Historiae, 4.8.2: entrambi citati da M.Pani, Tacito e la fine della storiografia senatoria, in Cornelio

Tacito, Agricola, Germania, Dialogo sull’oratoria, introduzione, traduzione e note di M. Stefanoni, Garzanti, Milano

1991, p. XLVIII.

27 Corti e palagi: cortili e palazzi.

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La tristezza che è insieme causa ed effetto del risuscitare Cartagine è di per sé un

legame con Cartagine28.

Claudio PAVONE, Prima lezione di storia contemporanea, Laterza, Roma-Bari 2007,

pp. 3-4

Claudio Pavone (1920 - 2016) è stato archivista e docente di Storia

contemporanea.

Comprensione e analisi

1. Riassumi il testo mettendo in evidenza la tesi principale e gli argomenti addotti.

2. Su quali fondamenti si sviluppa il lavoro dello storico secondo Arnaldo Momigliano

(1908- 1987) e Marc Bloch (1886-1944), studiosi rispettivamente del mondo antico e

del medioevo?

3. Quale funzione svolgono nell’economia generale del discorso le due citazioni da

Ovidio e Tacito?

4. Quale ruolo viene riconosciuto alle memorie familiari nello sviluppo

dell’atteggiamento dei giovani vero la storia?

5. Nell’ultimo capoverso la congiunzione conclusiva “dunque” annuncia la sintesi del

messaggio: riassumilo, evidenziando gli aspetti per te maggiormente interessanti.

Produzione

A partire dall’affermazione che si legge in conclusione del passo, «Al passato ci

si può volgere, in prima istanza, sotto una duplice spinta: disseppellire i morti e

togliere la rena e l’erba che coprono corti e palagi; ricostruire [...] il percorso a ciò che

oggi siamo, illustrandone le difficoltà, gli ostacoli, gli sviamenti, ma anche i

successi», rifletti su cosa significhi per te studiare la storia in generale e quella

contemporanea in particolare. Argomenta i tuoi giudizi con riferimenti espliciti alla

tua esperienza e alle tue conoscenze e scrivi un testo in cui tesi e argomenti siano

organizzati in un discorso coerente e coeso che puoi - se lo ritieni utile - suddividere

in paragrafi.

28 «Peu de gens devineront combien il a fallu être triste pour ressusciter Carhage»: così Flaubert, citato da W. Benjamin

nella settima delle Tesi della filosofia della Storia, in Angelus novus, traduzione e introduzione di R. Solmi, Einaudi,

Torino 1962, p. 75.

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Durata massima della prova: 6 ore.

È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del

paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.

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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B

ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO

Il tentativo di realizzare i diritti umani è continuamente rimesso in discussione.

Le forze che si oppongono alla loro realizzazione sono numerose: regimi autoritari,

strutture governative soverchianti e onnicomprensive, gruppi organizzati che usano la

violenza contro persone innocenti e indifese, più in generale, gli impulsi aggressivi e la

volontà di predominio degli uomini che animano quelle strutture e quei gruppi. Contro

tutti questi «nemici», i diritti umani stentano ad alzare la loro voce.

Che fare dunque? Per rispondere, e non con una semplice frase, bisogna avere

chiaro in mente che i diritti umani sono una grande conquista dell’homo societatis

sull’homo biologicus. Come ha così bene detto un grande biologo francese, Jean

Hamburger, niente è più falso dell’affermazione secondo cui i diritti umani sono

«diritti naturali», ossia coessenziali alla natura umana, connaturati all’uomo. In realtà,

egli ha notato, l’uomo come essere biologico è portato ad aggredire e soverchiare

l’altro, a prevaricare per sopravvivere, e niente è più lontano da lui dell’altruismo e

dell’amore per l’altro: «niente eguaglia la crudeltà, il disprezzo per l’individuo,

l’ingiustizia di cui la natura ha dato prova nello sviluppo della vita». Se «l’uomo

naturale» nutre sentimenti di amore e di tenerezza, è solo per procreare e proteggere la

ristretta cerchia dei suoi consanguinei. I diritti umani, sostiene Hamburger, sono una

vittoria dell’io sociale su quello biologico, perché impongono di limitare i propri

impulsi, di rispettare l’altro: «il concetto di diritti dell’uomo non è ispirato dalla legge

naturale della vita, è al contrario ribellione contro la legge naturale».

Se è così, e non mi sembra che Hamburger abbia torto, non si potrà mai porre

termine alla tensione tra le due dimensioni. E si dovrà essere sempre vigili perché l’io

biologico non prevalga sull’io sociale.

Ne deriva che anche una protezione relativa e precaria dei diritti umani non si

consegue né in un giorno né in un anno: essa richiede un arco di tempo assai lungo. La

tutela internazionale dei diritti umani è come quei fenomeni naturali – i movimenti

tellurici, le glaciazioni, i mutamenti climatici – che si producono impercettibilmente,

in lassi di tempo che sfuggono alla vita dei singoli individui e si misurano nell’arco di

generazioni. Pure i diritti umani operano assai lentamente, anche se – a differenza dei

fenomeni naturali – non si dispiegano da sé, ma solo con il concorso di migliaia di

persone, di Organizzazioni non governative e di Stati. Si tratta, soprattutto, di un

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Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

processo che non è lineare, ma continuamente spezzato da ricadute, imbarbarimenti,

ristagni, silenzi lunghissimi. Come Nelson Mandela, che ha molto lottato per la libertà,

ha scritto nella sua Autobiografia: «dopo aver scalato una grande collina ho trovato

che vi sono ancora molte più colline da scalare».

Antonio CASSESE, I diritti umani oggi, Economica Laterza, Bari 2009 (prima ed. 2005),

pp, 230-231

Antonio Cassese (1937-2011) è stato un giurista, esperto di Diritto

internazionale.

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Comprensione e analisi

1. Riassumi il testo mettendo in evidenza la tesi principale e gli argomenti addotti.

2. Nello svolgimento del discorso viene introdotta una contro-tesi: individuala.

3. Sul piano argomentativo quale valore assume la citazione del biologo francese, Jean

Hamburger?

4. Spiega l’analogia proposta, nell’ultimo capoverso, fra la tutela internazionale dei diritti

umani e i fenomeni naturali impercettibili.

5. La citazione in chiusura da Nelson Mandela quale messaggio vuole comunicare al lettore?

Produzione

Esprimi il tuo giudizio in merito all’attualità della violazione dei diritti umani,

recentemente ribadita da gravissimi fatti di cronaca. Scrivi un testo argomentativo in

cui tesi e argomenti siano organizzati in un discorso coerente e coeso, che puoi, se lo

ritieni utile, suddividere in paragrafi.

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Durata massima della prova: 6 ore.

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ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B

ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO

Una rapida evoluzione delle tecnologie è certamente la caratteristica più

significativa degli anni a venire, alimentata e accelerata dall'arrivo della struttura del

Villaggio Globale. […] Il parallelo darwiniano può essere portato oltre: come nei

sistemi neuronali e più in generale nei sistemi biologici, l'inventività evolutiva è

intrinsecamente associata all'interconnessione. Ad esempio, se limitassimo il raggio di

interazione tra individui ad alcuni chilometri, come era il caso della società rurale della

fine dell'Ottocento, ritorneremmo ad una produttività comparabile a quella di allora.

L'interconnessione a tutti i livelli e in tutte le direzioni, il “melting pot”, è quindi un

elemento essenziale nella catalisi della produttività.

La comunità scientifica è stata la prima a mettere in pratica un tale “melting pot”

su scala planetaria. L'innovazione tecnologica che ne deriva, sta seguendo lo stesso

percorso. L'internazionalizzazione della scienza è quasi un bisogno naturale, dal

momento che le leggi della Natura sono evidentemente universali ed espresse spesso

con il linguaggio comune della matematica. È proprio a causa di questa semplicità che

tale esempio costituisce un utile punto di riferimento.

Esso prova che la globalizzazione è un importante mutante “biologico”, una

inevitabile tappa nell'evoluzione. Molte delle preoccupazioni espresse relativamente

alle conseguenze di questo processo si sono rivelate prive di fondamento. Ad esempio,

la globalizzazione nelle scienze ha amplificato in misura eccezionale l'efficacia della

ricerca. Un fatto ancora più importante è che essa non ha eliminato le diversità, ma ha

creato un quadro all'interno del quale la competizione estremamente intensificata tra

individui migliora la qualità dei risultati e la velocità con la quale essi possono essere

raggiunti. Ne deriva un meccanismo a somma positiva, nel quale i risultati dell'insieme

sono largamente superiori alla somma degli stessi presi separatamente, gli aspetti

negativi individuali si annullano, gli aspetti positivi si sommano, le buone idee

respingono le cattive e i mutamenti competitivi scalzano progressivamente i vecchi

assunti dalle loro nicchie.

Ma come riusciremo a preservare la nostra identità culturale, pur godendo

dell'apporto della globalizzazione che, per il momento, si applica ai settori economico e

tecnico, ma che invaderà rapidamente l'insieme della nostra cultura? Lo stato di cose

attuale potrebbe renderci inquieti per il pericolo dell'assorbimento delle differenze

culturali e, di conseguenza, della creazione di un unico “cervello planetario”.

A mio avviso, e sulla base della mia esperienza nella comunità scientifica, si

tratta però solo di una fase passeggera e questa paura non è giustificata. Al contrario,

credo che saremo testimoni di un'esplosione di diversità piuttosto che di

un'uniformizzazione delle culture. Tutti gli individui dovranno fare appello alla loro

diversità regionale, alla loro cultura specifica e alle loro tradizioni al fine di aumentare

la loro competitività e di trovare il modo di uscire dall'uniformizzazione globale. Direi

addirittura, parafrasando Cartesio, “Cogito, ergo sum”, che l'identità culturale è

sinonimo di esistenza. La diversificazione tra le radici culturali di ciascuno di noi è un

potente generatore di idee nuove e di innovazione. È partendo da queste differenze che

si genera il diverso, cioè il nuovo. Esistono un posto ed un ruolo per ognuno di noi: sta

a noi identificarli e conquistarceli. Ciononostante, bisogna riconoscere che, anche se

l'uniformità può creare la noia, la differenza non è scevra da problemi. L'unificazione

dell'Europa ne è senza dubbio un valido esempio.

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Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Esiste, ciononostante, in tutto ciò un grande pericolo che non va sottovalutato. È

chiaro che non tutti saranno in grado di assimilare un tale veloce cambiamento,

dominato da tecnologie nuove. Una parte della società resterà inevitabilmente a

margine di questo processo, una nuova generazione di illetterati “tecnologici”

raggiungerà la folla di coloro che oggi sono già socialmente inutili e ciò aggraverà il

problema dell'emarginazione.

Ciò dimostra che, a tutti i livelli, l'educazione e la formazione sono una necessità.

Dobbiamo agire rapidamente poiché i tempi sono sempre più brevi, se ci atteniamo alle

indicazioni che ci sono fornite dal ritmo al quale procede l'evoluzione. Dovremo

contare maggiormente sulle nuove generazioni che dovranno, a loro volta, insegnare

alle vecchie. Questo è esattamente l'opposto di ciò che avviene nella società classica,

nella quale la competenza è attribuita principalmente e automaticamente ai personaggi

più importanti per il loro status o per la loro influenza politica. L'autorità dovrebbe

invece derivare dalla competenza e dalla saggezza acquisite con l'esperienza e non dal

potere accumulato nel tempo. […]

(dalla prolusione del prof. Carlo Rubbia, “La scienza e l’uomo”, inaugurazione

anno accademico 2000/2001, Università degli studi di Bologna)

Comprensione e analisi

1. Riassumi brevemente questo passo del discorso di Carlo Rubbia, individuandone la tesi di

fondo e lo sviluppo argomentativo.

2. Che cosa significa che “l'inventività evolutiva è intrinsecamente associata

all'interconnessione” e che “l’interconnessione a tutti i livelli e in tutte le direzioni, il

melting pot, è quindi un elemento essenziale nella catalisi della produttività”? Quale

esempio cita lo scienziato a sostegno di questa affermazione?

3. Per quale motivo Carlo Rubbia chiama a sostegno della propria tesi l’esempio della

comunità scientifica?

4. Quale grande cambiamento è ravvisato tra la società classica e la società attuale?

Produzione

La riflessione di Carlo Rubbia anticipava di circa vent’anni la realtà

problematica dei nostri tempi: le conseguenze della globalizzazione a livello

tecnologico e a livello culturale. Sulla base delle tue conoscenze personali e del tuo

percorso formativo, esprimi le tue considerazioni sul rapporto tra tecnologia,

globalizzazione, diversità.

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Durata massima della prova: 6 ore.

È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del

paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.

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Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA C

RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU

TEMATICHE DI ATTUALITA’

«Bisogna proporre un fine alla propria vita per viver felice. O gloria letteraria, o fortune, o

dignità, una carriera in somma. Io non ho potuto mai concepire che cosa possano godere, come

possano viver quegli scioperati e spensierati che (anche maturi o vecchi) passano di godimento in

godimento, di trastullo in trastullo, senza aversi mai posto uno scopo a cui mirare abitualmente,

senza aver mai detto, fissato, tra se medesimi: a che mi servirà la mia vita? Non ho saputo

immaginare che vita sia quella che costoro menano, che morte quella che aspettano. Del resto, tali

fini vaglion poco in sé, ma molto vagliono i mezzi, le occupazioni, la speranza, l’immaginarseli

come gran beni a forza di assuefazione, di pensare ad essi e di procurarli. L’uomo può ed ha

bisogno di fabbricarsi esso stesso de’ beni in tal modo.»

G. LEOPARDI, Zibaldone di pensieri, in Tutte le opere, a cura di W. Binni, II, Sansoni,

Firenze 1988, p. 4518,3

La citazione tratta dallo Zibaldone di Leopardi propone una sorta di “arte della felicità”:

secondo Leopardi la vita trova significato nella ricerca di obiettivi che, se raggiunti, ci

immaginiamo possano renderci felici. Rinunciando a questa ricerca, ridurremmo la nostra esistenza

a “nuda vita” fatta solo di superficialità e vuotezza. Ritieni che le parole di Leopardi siano vicine

alla sensibilità giovanile di oggi? Rifletti al riguardo facendo riferimento alle tue esperienze,

conoscenze e letture personali.

Puoi eventualmente articolare la tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e

presentare la trattazione con un titolo complessivo che ne esprima sinteticamente il contenuto.

___________________________

Durata massima della prova: 6 ore.

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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA C

RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU

TEMATICHE DI ATTUALITA’

La fragilità è all'origine della comprensione dei bisogni e della sensibilità per capire in quale modo

aiutare ed essere aiutati.

Un umanesimo spinto a conoscere la propria fragilità e a viverla, non a nasconderla come se si

trattasse di una debolezza, di uno scarto vergognoso per la voglia di potere, che si basa sulla forza reale e

semmai sulle sue protesi. Vergognoso per una logica folle in cui il rispetto equivale a fare paura.

Una civiltà dove la tua fragilità dà forza a quella di un altro e ricade su di te promuovendo salute

sociale che vuol dire serenità. Serenità, non la felicità effimera di un attimo, ma la condizione continua su

cui si possono inserire momenti persino di ebbrezza.

La fragilità come fondamento della saggezza capace di riconoscere che la ricchezza del singolo è

l'altro da sé, e che da soli non si è nemmeno uomini, ma solo dei misantropi che male hanno interpretato la

vita propria e quella dell'insieme sociale.

Vittorino ANDREOLI, L’uomo di vetro. La forza della fragilità, Rizzoli 2008

La citazione proposta, tratta da un saggio dello psichiatra Vittorino Andreoli, pone la

consapevolezza della propria fragilità e della debolezza come elementi di forza autentica nella

condizione umana. Rifletti su questa tematica, facendo riferimento alle tue conoscenze, esperienze e

letture personali.

Puoi eventualmente articolare la tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e

presentare la trattazione con un titolo complessivo che ne esprima sinteticamente il contenuto.

___________________________

Durata massima della prova: 6 ore.

È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza)

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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A

ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO

Giovanni Pascoli, Patria

Sogno d'un dí d'estate.

Quanto scampanellare

tremulo di cicale!

Stridule pel filare

moveva il maestrale

le foglie accartocciate.

Scendea tra gli olmi il sole

in fascie polverose:

erano in ciel due sole

nuvole, tenui, róse29:

due bianche spennellate

in tutto il ciel turchino.

Siepi di melograno,

fratte di tamerice30,

il palpito lontano

d'una trebbïatrice,

l'angelus argentino31...

dov'ero? Le campane

mi dissero dov'ero,

piangendo, mentre un cane

latrava al forestiero,

che andava a capo chino.

Il titolo di questo componimento di Giovanni Pascoli era originariamente Estate e solo

nell'edizione di Myricae del 1897 diventa Patria, con riferimento al paese natio, San Mauro di

Romagna, luogo sempre rimpianto dal poeta.

Comprensione e analisi

1. Individua brevemente i temi della poesia.

29 corrose

30 cespugli di tamerici (il singolare è motivato dalla rima con trebbiatrice)

31 il suono delle campane che in varie ore del giorno richiama alla preghiera (angelus) è nitido, come se venisse

prodotto dalla percussione di una superficie d'argento (argentino).

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2. In che modo il titolo «Patria» e il primo verso «Sogno d'un dí d'estate» possono essere entrambi

riassuntivi dell'intero componimento?

3. La realtà è descritta attraverso suoni, colori, sensazioni. Cerca di individuare con quali

soluzioni metriche ed espressive il poeta ottiene il risultato di trasfigurare la natura, che diventa

specchio del suo sentire.

4. Qual è il significato dell'interrogativa "dov'ero" con cui inizia l'ultima strofa?

5. Il ritorno alla realtà, alla fine, ribadisce la dimensione estraniata del poeta, anche oltre il sogno.

Soffermati su come è espresso questo concetto e sulla definizione di sé come "forestiero", una

parola densa di significato.

Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda le risposte

alle domande proposte.

Interpretazione

Il tema dello sradicamento in questa e in altre poesie di Pascoli diventa l'espressione di un

disagio esistenziale che travalica il dato biografico del poeta e assume una dimensione universale.

Molti testi della letteratura dell'Ottocento e del Novecento affrontano il tema dell'estraneità, della

perdita, dell'isolamento dell'individuo, che per vari motivi e in contesti diversi non riesce a

integrarsi nella realtà e ha un rapporto conflittuale con il mondo, di fronte al quale si sente un

"forestiero". Approfondisci l'argomento in base alle tue letture ed esperienze.

___________________________

Durata massima della prova: 6 ore.

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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A

ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO

Elsa Morante, La storia (Torino, Einaudi 1974, pag. 168).

La Storia, romanzo a sfondo storico pubblicato nel 1974 e ambientato a Roma durante e dopo

l’ultima guerra (1941-1947), è scritto da Elsa Morante (1912-1985) negli anni della sua maturità,

dopo il successo di “Menzogna e sortilegio” e de “L’isola di Arturo”. I personaggi sono esseri dal

destino insignificante, che la Storia ignora. La narrazione è intercalata da pagine di eventi storici

in ordine cronologico, quasi a marcare la loro distanza dall'esistenza degli individui oppressi dalla

Storia, creature perdenti schiacciate dallo "scandalo della guerra".

Una di quelle mattine Ida, con due grosse sporte al braccio, tornava dalla spesa tenendo

per mano Useppe. […] Uscivano dal viale alberato non lontano dallo Scalo Merci, dirigendosi

in via dei Volsci, quando, non preavvisato da nessun allarme, si udì avanzare nel cielo un

clamore d’orchestra metallico e ronzante. Useppe levò gli occhi in alto, e disse: “Lioplani”32. E

in quel momento l’aria fischiò, mentre già in un tuono enorme tutti i muri precipitavano alle

loro spalle e il terreno saltava d’intorno a loro, sminuzzato in una mitraglia di frammenti.

“Useppe! Useppee!” urlò Ida, sbattuta in un ciclone nero e polveroso che impediva la

vista: “Mà sto qui”, le rispose all’altezza del suo braccio, la vocina di lui, quasi rassicurante.

Essa lo prese in collo33 […].

Intanto, era cominciato il suono delle sirene. Essa, nella sua corsa, sentì che scivolava

verso il basso, come avesse i pattini, su un terreno rimosso che pareva arato, e che fumava.

Verso il fondo, essa cadde a sedere, con Useppe stretto fra le braccia. Nella caduta, dalla

sporta le si era riversato il suo carico di ortaggi, fra i quali, sparsi ai suoi piedi, splendevano i

colori dei peperoni, verde, arancione e rosso vivo.

Con una mano, essa si aggrappò a una radice schiantata, ancora coperta di terriccio in

frantumi, che sporgeva verso di lei. E assestandosi meglio, rannicchiata intorno a Useppe,

prese a palparlo febbrilmente in tutto il corpo, per assicurarsi ch’era incolume34. Poi gli

sistemò sulla testolina la sporta vuota come un elmo di protezione. […] Useppe, accucciato

contro di lei, la guardava in faccia, di sotto la sporta, non impaurito, ma piuttosto curioso e

soprapensiero. “Non è niente”, essa gli disse, “Non aver paura. Non è niente”. Lui aveva

perduto i sandaletti ma teneva ancora la sua pallina stretta nel pugno. Agli schianti più forti,

lo si sentiva appena tremare:

“Nente…” diceva poi, fra persuaso e interrogativo.

I suoi piedini nudi si bilanciavano quieti accosto35 a Ida, uno di qua e uno di là. Per tutto

il tempo che aspettarono in quel riparo, i suoi occhi e quelli di Ida rimasero, intenti, a

guardarsi. Lei non avrebbe saputo dire la durata di quel tempo. Il suo orologetto da polso si

era rotto; e ci sono delle circostanze in cui, per la mente, calcolare una durata è impossibile.

32 Lioplani: sta per aeroplani nel linguaggio del bambino.

33 in collo: in braccio.

34 incolume: non ferito.

35 accosto: accanto.

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Al cessato allarme, nell’affacciarsi fuori di là, si ritrovarono dentro una immensa nube

pulverulenta36 che nascondeva il sole, e faceva tossire col suo sapore di catrame: attraverso

questa nube, si vedevano fiamme e fumo nero dalla parte dello Scalo Merci. […] Finalmente,

di là da un casamento semidistrutto, da cui pendevano travi e le persiane divelte37, fra il solito

polverone di rovina, Ida ravvisò38, intatto, il casamento39 con l’osteria, dove andavano a

rifugiarsi le notti degli allarmi. Qui Useppe prese a dibattersi con tanta frenesia che riuscì a

svincolarsi dalle sue braccia e a scendere in terra. E correndo coi suoi piedini nudi verso una

nube più densa di polverone, incominciò a gridare:

“Bii! Biii! Biiii!” 40

Il loro caseggiato era distrutto […]

Dabbasso delle figure urlanti o ammutolite si aggiravano fra i lastroni di cemento, i

mobili sconquassati, i cumuli di rottami e di immondezze. Nessun lamento ne saliva, là sotto

dovevano essere tutti morti. Ma certune di quelle figure, sotto l’azione di un meccanismo

idiota, andavano frugando o raspando con le unghie fra quei cumuli, alla ricerca di qualcuno

o qualcosa da recuperare. E in mezzo a tutto questo, la vocina di Useppe continuava a

chiamare:

“Bii! Biii! Biiii!”

Comprensione e analisi

1. L’episodio rappresenta l'incursione aerea su Roma del 19 luglio 1943. Sintetizza la scena in cui

madre e figlioletto si trovano coinvolti, soffermandoti in particolare sull’ambiente e sulle

reazioni dei personaggi.

2. «Si udì avanzare nel cielo un clamore d’orchestra metallico e ronzante»; come spieghi questa

descrizione sonora? Quale effetto produce?

3. Il bombardamento è filtrato attraverso gli occhi di Useppe. Da quali particolari emerge lo

sguardo innocente del bambino?

4. Nel racconto ci sono alcuni oggetti all’apparenza incongrui ed inutili che sono invece elementi

di una memoria vivida e folgorante, quasi delle istantanee. Prova ad indicarne alcuni,

ipotizzandone il significato simbolico.

Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda le risposte

alle domande proposte.

Interpretazione

Il romanzo mette in campo due questioni fondamentali: da una parte il ruolo della Storia nelle

opere di finzione, problema che da Manzoni in poi molti scrittori italiani hanno affrontato

individuando diverse soluzioni; dall’altra, in particolare in questo brano, la scelta dello sguardo

innocente e infantile di un bambino, stupito di fronte ad eventi enormi e incomprensibili. Sviluppa

una di queste piste mettendo a confronto le soluzioni adottate dalla Morante nel testo con altri

esempi studiati nel percorso scolastico o personale appartenenti alla letteratura o al cinema

novecentesco e contemporaneo.

___________________________

Durata massima della prova: 6 ore.

36 pulverulenta: piena di polvere.

37 divelte: strappate via.

38 ravvisò: cominciò a vedere, a riconoscere.

39 il casamento: il palazzo, il caseggiato.

40 Bii: deformazione infantile di Blitz, il nome del cane che viveva con Ida e Useppe.

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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B

ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO

Arnaldo Momigliano considera caratteristiche fondamentali del lavoro dello

storico l’interesse generale per le cose del passato e il piacere di scoprire in esso fatti

nuovi riguardanti l’umanità41. È una definizione che implica uno stretto legame fra

presente e passato e che bene si attaglia anche alla ricerca sulle cose e i fatti a noi

vicini.

Ma come nascono questo interesse e questo piacere? La prima mediazione fra

presente e passato avviene in genere nell’ambito della famiglia, in particolare nel

rapporto con i genitori e talvolta, come notava Bloch, ancor più con i nonni, che

sfuggono all’immediato antagonismo fra le generazioni42. In questo ambito

prevalgono molte volte la nostalgia della vecchia generazione verso il tempo della

giovinezza e la spinta a vedere sistematizzata la propria memoria fornendo così di

senso, sia pure a posteriori, la propria vita. Per questa strada si può diventare irritanti

laudatores temporis acti (“lodatori del tempo passato”), ma anche suscitatori di

curiosità e di pietas (“affetto e devozione”) verso quanto vissuto nel passato. E

possono nascerne il rifiuto della storia, concentrandosi prevalentemente l’attenzione

dei giovani sul presente e sul futuro, oppure il desiderio di conoscere più e meglio il

passato proprio in funzione di una migliore comprensione dell’oggi e delle prospettive

che esso apre per il domani. I due atteggiamenti sono bene sintetizzati dalle parole di

due classici. Ovidio raccomandava Laudamus veteres, sed nostris utemur annis

(«Elogiamo i tempi antichi, ma sappiamoci muovere nei nostri»); e Tacito: Ulteriora

mirari, presentia sequi («Guardare al futuro, stare nel proprio tempo»)43.

L’insegnamento della storia contemporanea si pone dunque con responsabilità

particolarmente forti nel punto di sutura tra passato presente e futuro. Al passato ci si

può volgere, in prima istanza, sotto una duplice spinta: disseppellire i morti e togliere

la rena e l’erba che coprono corti e palagi44; ricostruire, per compiacercene o

dolercene, il percorso che ci ha condotto a ciò che oggi siamo, illustrandone le

difficoltà, gli ostacoli, gli sviamenti, ma anche i successi. Appare ovvio che nella

storia contemporanea prevalga la seconda motivazione; ma anche la prima vi ha una

sua parte. Innanzi tutto, i morti da disseppellire possono essere anche recenti. In

secondo luogo ciò che viene dissepolto ci affascina non solo perché diverso e

sorprendente ma altresì per le sottili e nascoste affinità che scopriamo legarci ad esso.

41 A. Momigliano, Storicismo rivisitato, in Id., Sui fondamenti della storia antica, Einaudi, Torino 1984, p. 456.

42 M. Bloch, Apologia della storia o mestiere dello storico, Einaudi, Torino 1969, p. 52 (ed. or. Apologie pour

l’histoire ou métier d’historien, Colin, Paris 1949).

43 Fasti, 1, 225; Historiae, 4.8.2: entrambi citati da M.Pani, Tacito e la fine della storiografia senatoria, in Cornelio

Tacito, Agricola, Germania, Dialogo sull’oratoria, introduzione, traduzione e note di M. Stefanoni, Garzanti, Milano

1991, p. XLVIII.

44 Corti e palagi: cortili e palazzi.

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Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

La tristezza che è insieme causa ed effetto del risuscitare Cartagine è di per sé un

legame con Cartagine45.

Claudio PAVONE, Prima lezione di storia contemporanea, Laterza, Roma-Bari 2007,

pp. 3-4

Claudio Pavone (1920 - 2016) è stato archivista e docente di Storia

contemporanea.

Comprensione e analisi

6. Riassumi il testo mettendo in evidenza la tesi principale e gli argomenti addotti.

7. Su quali fondamenti si sviluppa il lavoro dello storico secondo Arnaldo Momigliano

(1908- 1987) e Marc Bloch (1886-1944), studiosi rispettivamente del mondo antico e

del medioevo?

8. Quale funzione svolgono nell’economia generale del discorso le due citazioni da

Ovidio e Tacito?

9. Quale ruolo viene riconosciuto alle memorie familiari nello sviluppo

dell’atteggiamento dei giovani vero la storia?

10. Nell’ultimo capoverso la congiunzione conclusiva “dunque” annuncia la sintesi del

messaggio: riassumilo, evidenziando gli aspetti per te maggiormente interessanti.

Produzione

A partire dall’affermazione che si legge in conclusione del passo, «Al passato ci

si può volgere, in prima istanza, sotto una duplice spinta: disseppellire i morti e

togliere la rena e l’erba che coprono corti e palagi; ricostruire [...] il percorso a ciò che

oggi siamo, illustrandone le difficoltà, gli ostacoli, gli sviamenti, ma anche i

successi», rifletti su cosa significhi per te studiare la storia in generale e quella

contemporanea in particolare. Argomenta i tuoi giudizi con riferimenti espliciti alla

tua esperienza e alle tue conoscenze e scrivi un testo in cui tesi e argomenti siano

organizzati in un discorso coerente e coeso che puoi - se lo ritieni utile - suddividere

in paragrafi.

45 «Peu de gens devineront combien il a fallu être triste pour ressusciter Carhage»: così Flaubert, citato da W. Benjamin

nella settima delle Tesi della filosofia della Storia, in Angelus novus, traduzione e introduzione di R. Solmi, Einaudi,

Torino 1962, p. 75.

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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B

ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO

Il tentativo di realizzare i diritti umani è continuamente rimesso in discussione.

Le forze che si oppongono alla loro realizzazione sono numerose: regimi autoritari,

strutture governative soverchianti e onnicomprensive, gruppi organizzati che usano la

violenza contro persone innocenti e indifese, più in generale, gli impulsi aggressivi e la

volontà di predominio degli uomini che animano quelle strutture e quei gruppi. Contro

tutti questi «nemici», i diritti umani stentano ad alzare la loro voce.

Che fare dunque? Per rispondere, e non con una semplice frase, bisogna avere

chiaro in mente che i diritti umani sono una grande conquista dell’homo societatis

sull’homo biologicus. Come ha così bene detto un grande biologo francese, Jean

Hamburger, niente è più falso dell’affermazione secondo cui i diritti umani sono

«diritti naturali», ossia coessenziali alla natura umana, connaturati all’uomo. In realtà,

egli ha notato, l’uomo come essere biologico è portato ad aggredire e soverchiare

l’altro, a prevaricare per sopravvivere, e niente è più lontano da lui dell’altruismo e

dell’amore per l’altro: «niente eguaglia la crudeltà, il disprezzo per l’individuo,

l’ingiustizia di cui la natura ha dato prova nello sviluppo della vita». Se «l’uomo

naturale» nutre sentimenti di amore e di tenerezza, è solo per procreare e proteggere la

ristretta cerchia dei suoi consanguinei. I diritti umani, sostiene Hamburger, sono una

vittoria dell’io sociale su quello biologico, perché impongono di limitare i propri

impulsi, di rispettare l’altro: «il concetto di diritti dell’uomo non è ispirato dalla legge

naturale della vita, è al contrario ribellione contro la legge naturale».

Se è così, e non mi sembra che Hamburger abbia torto, non si potrà mai porre

termine alla tensione tra le due dimensioni. E si dovrà essere sempre vigili perché l’io

biologico non prevalga sull’io sociale.

Ne deriva che anche una protezione relativa e precaria dei diritti umani non si

consegue né in un giorno né in un anno: essa richiede un arco di tempo assai lungo. La

tutela internazionale dei diritti umani è come quei fenomeni naturali – i movimenti

tellurici, le glaciazioni, i mutamenti climatici – che si producono impercettibilmente,

in lassi di tempo che sfuggono alla vita dei singoli individui e si misurano nell’arco di

generazioni. Pure i diritti umani operano assai lentamente, anche se – a differenza dei

fenomeni naturali – non si dispiegano da sé, ma solo con il concorso di migliaia di

persone, di Organizzazioni non governative e di Stati. Si tratta, soprattutto, di un

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Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

processo che non è lineare, ma continuamente spezzato da ricadute, imbarbarimenti,

ristagni, silenzi lunghissimi. Come Nelson Mandela, che ha molto lottato per la libertà,

ha scritto nella sua Autobiografia: «dopo aver scalato una grande collina ho trovato

che vi sono ancora molte più colline da scalare».

Antonio CASSESE, I diritti umani oggi, Economica Laterza, Bari 2009 (prima ed. 2005),

pp, 230-231

Antonio Cassese (1937-2011) è stato un giurista, esperto di Diritto

internazionale.

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Comprensione e analisi

6. Riassumi il testo mettendo in evidenza la tesi principale e gli argomenti addotti.

7. Nello svolgimento del discorso viene introdotta una contro-tesi: individuala.

8. Sul piano argomentativo quale valore assume la citazione del biologo francese, Jean

Hamburger?

9. Spiega l’analogia proposta, nell’ultimo capoverso, fra la tutela internazionale dei diritti

umani e i fenomeni naturali impercettibili.

10. La citazione in chiusura da Nelson Mandela quale messaggio vuole comunicare al lettore?

Produzione

Esprimi il tuo giudizio in merito all’attualità della violazione dei diritti umani,

recentemente ribadita da gravissimi fatti di cronaca. Scrivi un testo argomentativo in

cui tesi e argomenti siano organizzati in un discorso coerente e coeso, che puoi, se lo

ritieni utile, suddividere in paragrafi.

___________________________

Durata massima della prova: 6 ore.

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ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B

ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO

Una rapida evoluzione delle tecnologie è certamente la caratteristica più

significativa degli anni a venire, alimentata e accelerata dall'arrivo della struttura del

Villaggio Globale. […] Il parallelo darwiniano può essere portato oltre: come nei

sistemi neuronali e più in generale nei sistemi biologici, l'inventività evolutiva è

intrinsecamente associata all'interconnessione. Ad esempio, se limitassimo il raggio di

interazione tra individui ad alcuni chilometri, come era il caso della società rurale della

fine dell'Ottocento, ritorneremmo ad una produttività comparabile a quella di allora.

L'interconnessione a tutti i livelli e in tutte le direzioni, il “melting pot”, è quindi un

elemento essenziale nella catalisi della produttività.

La comunità scientifica è stata la prima a mettere in pratica un tale “melting pot”

su scala planetaria. L'innovazione tecnologica che ne deriva, sta seguendo lo stesso

percorso. L'internazionalizzazione della scienza è quasi un bisogno naturale, dal

momento che le leggi della Natura sono evidentemente universali ed espresse spesso

con il linguaggio comune della matematica. È proprio a causa di questa semplicità che

tale esempio costituisce un utile punto di riferimento.

Esso prova che la globalizzazione è un importante mutante “biologico”, una

inevitabile tappa nell'evoluzione. Molte delle preoccupazioni espresse relativamente

alle conseguenze di questo processo si sono rivelate prive di fondamento. Ad esempio,

la globalizzazione nelle scienze ha amplificato in misura eccezionale l'efficacia della

ricerca. Un fatto ancora più importante è che essa non ha eliminato le diversità, ma ha

creato un quadro all'interno del quale la competizione estremamente intensificata tra

individui migliora la qualità dei risultati e la velocità con la quale essi possono essere

raggiunti. Ne deriva un meccanismo a somma positiva, nel quale i risultati dell'insieme

sono largamente superiori alla somma degli stessi presi separatamente, gli aspetti

negativi individuali si annullano, gli aspetti positivi si sommano, le buone idee

respingono le cattive e i mutamenti competitivi scalzano progressivamente i vecchi

assunti dalle loro nicchie.

Ma come riusciremo a preservare la nostra identità culturale, pur godendo

dell'apporto della globalizzazione che, per il momento, si applica ai settori economico e

tecnico, ma che invaderà rapidamente l'insieme della nostra cultura? Lo stato di cose

attuale potrebbe renderci inquieti per il pericolo dell'assorbimento delle differenze

culturali e, di conseguenza, della creazione di un unico “cervello planetario”.

A mio avviso, e sulla base della mia esperienza nella comunità scientifica, si

tratta però solo di una fase passeggera e questa paura non è giustificata. Al contrario,

credo che saremo testimoni di un'esplosione di diversità piuttosto che di

un'uniformizzazione delle culture. Tutti gli individui dovranno fare appello alla loro

diversità regionale, alla loro cultura specifica e alle loro tradizioni al fine di aumentare

la loro competitività e di trovare il modo di uscire dall'uniformizzazione globale. Direi

addirittura, parafrasando Cartesio, “Cogito, ergo sum”, che l'identità culturale è

sinonimo di esistenza. La diversificazione tra le radici culturali di ciascuno di noi è un

potente generatore di idee nuove e di innovazione. È partendo da queste differenze che

si genera il diverso, cioè il nuovo. Esistono un posto ed un ruolo per ognuno di noi: sta

a noi identificarli e conquistarceli. Ciononostante, bisogna riconoscere che, anche se

l'uniformità può creare la noia, la differenza non è scevra da problemi. L'unificazione

dell'Europa ne è senza dubbio un valido esempio.

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Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Esiste, ciononostante, in tutto ciò un grande pericolo che non va sottovalutato. È

chiaro che non tutti saranno in grado di assimilare un tale veloce cambiamento,

dominato da tecnologie nuove. Una parte della società resterà inevitabilmente a

margine di questo processo, una nuova generazione di illetterati “tecnologici”

raggiungerà la folla di coloro che oggi sono già socialmente inutili e ciò aggraverà il

problema dell'emarginazione.

Ciò dimostra che, a tutti i livelli, l'educazione e la formazione sono una necessità.

Dobbiamo agire rapidamente poiché i tempi sono sempre più brevi, se ci atteniamo alle

indicazioni che ci sono fornite dal ritmo al quale procede l'evoluzione. Dovremo

contare maggiormente sulle nuove generazioni che dovranno, a loro volta, insegnare

alle vecchie. Questo è esattamente l'opposto di ciò che avviene nella società classica,

nella quale la competenza è attribuita principalmente e automaticamente ai personaggi

più importanti per il loro status o per la loro influenza politica. L'autorità dovrebbe

invece derivare dalla competenza e dalla saggezza acquisite con l'esperienza e non dal

potere accumulato nel tempo. […]

(dalla prolusione del prof. Carlo Rubbia, “La scienza e l’uomo”, inaugurazione

anno accademico 2000/2001, Università degli studi di Bologna)

Comprensione e analisi

5. Riassumi brevemente questo passo del discorso di Carlo Rubbia, individuandone la tesi di

fondo e lo sviluppo argomentativo.

6. Che cosa significa che “l'inventività evolutiva è intrinsecamente associata

all'interconnessione” e che “l’interconnessione a tutti i livelli e in tutte le direzioni, il

melting pot, è quindi un elemento essenziale nella catalisi della produttività”? Quale

esempio cita lo scienziato a sostegno di questa affermazione?

7. Per quale motivo Carlo Rubbia chiama a sostegno della propria tesi l’esempio della

comunità scientifica?

8. Quale grande cambiamento è ravvisato tra la società classica e la società attuale?

Produzione

La riflessione di Carlo Rubbia anticipava di circa vent’anni la realtà

problematica dei nostri tempi: le conseguenze della globalizzazione a livello

tecnologico e a livello culturale. Sulla base delle tue conoscenze personali e del tuo

percorso formativo, esprimi le tue considerazioni sul rapporto tra tecnologia,

globalizzazione, diversità.

___________________________

Durata massima della prova: 6 ore.

È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del

paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.

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Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA C

RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU

TEMATICHE DI ATTUALITA’

«Bisogna proporre un fine alla propria vita per viver felice. O gloria letteraria, o fortune, o

dignità, una carriera in somma. Io non ho potuto mai concepire che cosa possano godere, come

possano viver quegli scioperati e spensierati che (anche maturi o vecchi) passano di godimento in

godimento, di trastullo in trastullo, senza aversi mai posto uno scopo a cui mirare abitualmente,

senza aver mai detto, fissato, tra se medesimi: a che mi servirà la mia vita? Non ho saputo

immaginare che vita sia quella che costoro menano, che morte quella che aspettano. Del resto, tali

fini vaglion poco in sé, ma molto vagliono i mezzi, le occupazioni, la speranza, l’immaginarseli

come gran beni a forza di assuefazione, di pensare ad essi e di procurarli. L’uomo può ed ha

bisogno di fabbricarsi esso stesso de’ beni in tal modo.»

G. LEOPARDI, Zibaldone di pensieri, in Tutte le opere, a cura di W. Binni, II, Sansoni,

Firenze 1988, p. 4518,3

La citazione tratta dallo Zibaldone di Leopardi propone una sorta di “arte della felicità”:

secondo Leopardi la vita trova significato nella ricerca di obiettivi che, se raggiunti, ci

immaginiamo possano renderci felici. Rinunciando a questa ricerca, ridurremmo la nostra esistenza

a “nuda vita” fatta solo di superficialità e vuotezza. Ritieni che le parole di Leopardi siano vicine

alla sensibilità giovanile di oggi? Rifletti al riguardo facendo riferimento alle tue esperienze,

conoscenze e letture personali.

Puoi eventualmente articolare la tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e

presentare la trattazione con un titolo complessivo che ne esprima sinteticamente il contenuto.

___________________________

Durata massima della prova: 6 ore.

È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza)

per i candidati di madrelingua non italiana.

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Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA C

RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU

TEMATICHE DI ATTUALITA’

La fragilità è all'origine della comprensione dei bisogni e della sensibilità per capire in quale modo

aiutare ed essere aiutati.

Un umanesimo spinto a conoscere la propria fragilità e a viverla, non a nasconderla come se si

trattasse di una debolezza, di uno scarto vergognoso per la voglia di potere, che si basa sulla forza reale e

semmai sulle sue protesi. Vergognoso per una logica folle in cui il rispetto equivale a fare paura.

Una civiltà dove la tua fragilità dà forza a quella di un altro e ricade su di te promuovendo salute

sociale che vuol dire serenità. Serenità, non la felicità effimera di un attimo, ma la condizione continua su

cui si possono inserire momenti persino di ebbrezza.

La fragilità come fondamento della saggezza capace di riconoscere che la ricchezza del singolo è

l'altro da sé, e che da soli non si è nemmeno uomini, ma solo dei misantropi che male hanno interpretato la

vita propria e quella dell'insieme sociale.

Vittorino ANDREOLI, L’uomo di vetro. La forza della fragilità, Rizzoli 2008

La citazione proposta, tratta da un saggio dello psichiatra Vittorino Andreoli, pone la

consapevolezza della propria fragilità e della debolezza come elementi di forza autentica nella

condizione umana. Rifletti su questa tematica, facendo riferimento alle tue conoscenze, esperienze e

letture personali.

Puoi eventualmente articolare la tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e

presentare la trattazione con un titolo complessivo che ne esprima sinteticamente il contenuto.

___________________________

Durata massima della prova: 6 ore.

È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza)

per i candidati di madrelingua non italiana.

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5.2 Seconda prova scritta d’esame

ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

Indirizzo: IP02 – SERVIZI SOCIO-SANITARI

a.s. 2018/2019

SIMULAZIONE di SECONDA PROVA di

IGIENE E CULTURA MEDICO-SANITARIA e

PSICOLOGIA GENERALE ED APPLICATA

Classe 5^ ___ SS

ALUNNO: _______________________________________ DATA:

_________________________

Il candidato svolga la prima parte della prova e due tra i quesiti proposti nella seconda

parte.

I bambini che per qualsiasi ragione hanno difficoltà nella comprensione, presentano

spesso (ma non sempre) dei problemi emotivi ai quali genitori ed educatori devono prestare

attenzione. Il livello di intelligenza non può essere considerato come un aspetto separato

dalla personalità: quanto meno grave è il ritardo, tanto più l’individuo si rende conto dei suoi

limiti; egli non può fare a meno di constatare la sua incapacità a risolvere problemi che i

suoi amici o fratelli, magari più giovani di lui, risolvono senza difficoltà; può sentirsi

escluso dai loro giochi oppure relegato ad un ruolo marginale. Questo stato di cose può

finire per deprimerlo e, a mano a mano che cresce, renderlo sempre più apatico e dipendente

da quegli adulti da cui si sente protetto.

Anna Oliviero Ferraris, Alberto Oliviero, Psicologia. I motivi del comportamento umano,

Zanichelli,

Bologna, 2013

Giulio, è un ragazzo di diciotto anni, affetto dalla sindrome di Down, ha terminato il

corso di studi dopo aver frequentato regolarmente la scuola fino al quinto anno della

secondaria superiore. I genitori descrivono Giulio apatico, privo di iniziativa e chiuso

verso il mondo esterno. Se in età precedenti aveva acquisito una certa autonomia, ora vuole

restare in casa ed evita ogni compagnia che non sia quella dei genitori. L’involuzione di

Giulio è da ricondursi al venir meno – per raggiunti limiti di età – della frequenza

scolastica che lo stimolava ad uscire di casa, avere contatti quotidiani con coetanei e adulti

e svolgere una serie di attività che cadenzavano le sue giornate. I genitori si rivolgono ai

servizi socio-sanitari per progettare insieme un intervento specifico per l’attuale condizione

del figlio.

Prendendo spunto dalle riflessioni scaturite dalla lettura del brano sopra riportato e

dalla descrizione del caso, il candidato tratti l’argomento della disabilità e dei problemi che

incontrano le famiglie dei soggetti in difficoltà nel gestire la quotidianità e le relazioni

interpersonali e illustri le fasi dell'intervento che gli operatori dei servizi socio-sanitari

potrebbero mettere concretamente in atto per aiutare Giulio e la sua famiglia.

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Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

II PARTE

Il candidato, dopo aver letto attentamente i quesiti, sulla scorta delle sue conoscenze,

risponda a due tra i seguenti quesiti:

1) Definisci gli aspetti più significativi della L. 104/92 in merito all’integrazione degli allievi

disabili.

2) Illustra il concetto di “Fragilità” e “vulnerabilità”, specificando il periodo di vita.

3) Descrivi le cause della sindrome di Down.

4) In riferimento alla tua esperienza di stage per l’ASL nei diversi ambiti (minori, disabili,

anziani), illustra un’attività di riabilitazione (cognitiva, motoria, relazionale, occupazionale,

ecc.) a cui hai assistito e/o partecipato.

____________________________ Durata massima della prova – prima parte: 3 ore; seconda parte: 2 ore

La prova si compone di due parti. La prima è riportata nel presente documento ed è predisposta dal MIUR,

mentre la seconda è predisposta dalla Commissione d’esame in coerenza con le specificità del Piano dell’offerta

formativa dell’istituzione scolastica e della dotazione tecnologica e laboratoriale d’istituto.

È consentito l’uso dei dizionari di italiano.

È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di

madrelingua non italiana.

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Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

SIMULAZIONE SECONDA PROVA D’ESAME

ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

Indirizzo: IP02 – SERVIZI SOCIO-SANITARI

Tema di: IGIENE E CULTURA MEDICO-SANITARIA e

PSICOLOGIA GENERALE ED APPLICATA

Le persone con demenza preservano il senso della propria identità fino a stadi

relativamente avanzati della malattia. Possono essere in grado di svolgere il loro normale lavoro

e di condurre le loro abituali attività sociali abbastanza bene.

“Il paziente può inizialmente notare dei problemi con la memoria recente. La più comune

alterazione della personalità nelle prime fasi è una progressiva indifferenza o apatia. Via via che

la malattia progredisce, il paziente può facilmente esperire una crescente difficoltà nel calcolo,

nello svolgimento di compiti complessi e nella scioltezza del linguaggio. A questo punto della

malattia, quando i pazienti si rendono conto di non essere in grado di svolgere i compiti che erano

in precedenza in grado di fare, possono emergere delle reazioni catastrofiche simili a quelle dei

pazienti con lesione cerebrale. In maniera simile, scoppi di rabbia e anche combattività possono

svilupparsi con il progredire della malattia.”

Glen O. Gabbard, Psichiatria psicodinamica, Milano, Raffaello Cortina Ed., 1995

“Ho conosciuto mia moglie quando eravamo ragazzi e siamo ormai sposati felicemente da

57 anni, con figli, nuore e nipoti.

I primi segnali della malattia comparvero nell'estate di 4 anni fa e furono all'inizio

certamente sottovalutati, anche perché ero completamente impreparato.

Adriana, donna coraggiosa, attiva, vivace per carattere sempre sorridente e cordiale con

chiunque, cominciò a diventare sospettosa, diffidente, paurosa: soffriva di allucinazioni e vedeva

intrusi dappertutto, era in continuo affaccendamento, aveva paura di tutto e di tutti e cercava di

ovviare nascondendo le sue cose ed il denaro in posti dove poi non si riuscivano più a

trovare; divenne aggressiva. Certamente fu una fase iniziale molto dolorosa non solo per me ed i

miei familiari, ma soprattutto per lei che nelle fasi di lucidità dimostrava di essere ancora

consapevole delle "stranezze" che commetteva.

La malattia purtroppo fece il suo corso con una perdita progressiva della memoria, della

funzione motoria, della parola e della capacità di ragionamento. Questo stato di cose rese assai

arduo il compito dell'assistenza, che mia moglie respingeva, dichiarandosi ancora in grado di

gestire le faccende di casa. Io, peraltro, avevo escluso fin dall'inizio l'ipotesi di un suo ricovero,

perché mi avrebbe privato del suo affetto e della sua presenza.”

Tratto da: http://www.alzheimer.it/gallo.html

Il candidato esamini il caso, effettuando una disamina della patologia e dell’esito,

formulando anche un piano di assistenza che tenga conto delle complicazioni a livello fisico e

mentale.

________________________________________________

Durata massima della prova – prima parte: 4 ore.

La prova si compone di due parti. La prima è riportata nel presente documento ed è predisposta dal MIUR

mentre la seconda è predisposta dalla Commissione d’esame in coerenza con le specificità del Piano dell’offerta

formativa dell’istituzione scolastica e della dotazione tecnologica e laboratoriale d’istituto.

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Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

Indirizzo: IP02 – SERVIZI SOCIO-SANITARI

Tema di: IGIENE E CULTURA MEDICO-SANITARIA e

PSICOLOGIA GENERALE ED APPLICATA

II parte

Il candidato alla luce delle sue conoscenze e competenze risponda a tutti i seguenti

quesiti.

1) Ictus: il candidato illustri i principali fattori di rischio e il probabile quadro clinico di

presentazione.

2) Il candidato illustri la patogenesi e i segni clinici tipici della malattia di Parkinson.

3) Il benessere bio-psico-sociale alla luce delle nuove politiche sulla prevenzione.

Il candidato illustri quali sono le situazioni delle famiglie alla luce delle nuove realtà, tenendo

conto delle nuove difficoltà che le stesse sono costrette ad affrontare.

Le famiglie hanno il compito di costruire un equilibrio non rigido tra i loro componenti,

ma questa condizione viene sempre più messa a disagio in seguito alle continue variazioni

dell'ambiente circostante, dove non sempre gli adulti sono in grado di essere validi punti di

riferimento.

Durata massima della prova: 2 ore.

È consentito l’uso dei dizionari di italiano.

È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di

madrelingua non italiana.

La classe ha partecipato alle due simulazioni nazionali di seconda prova scritta in data 28

febbraio e 2 aprile.

Per la valutazione delle prove è stata utilizzata una griglia di correzione comune coerente con quanto

previsto dal D.M. 769 del 26/11/2018.

In allegato è riportata la griglia di correzione utilizzata

5.3 Colloquio

Il Consiglio di Classe non ha svolto simulazionI del colloquio d’esame. Ogni docente ha tuttavia

proceduto, nelle ore disciplinari e nel corso dell’ultimo mese di lezione, ad esercitazioni orali finalizzate alla

preparazione degli allievi a sostenere parte del colloquio, secondo indicazioni ministeriali.

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Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

ALLEGATO C: GRIGLIE DI CORREZIONE

Griglia di correzione della prima prova scritta

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA

ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “GIACOMO CECONI” Via Manzoni n. 6 – 33100 UDINE – Tel. 0432/502241 –Fax

www.gceconi.eu – E mail: [email protected] – PEC: [email protected]

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA

ANNO SCOLASTICO 2018-2019

TIPOLOGIA A –ANALISI TESTUALE

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Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Alunno/a …………………………………………………………….. Classe …………………………………………………….

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA

GRIGLIA DI VALUTAZIONE- INDICATORI GENERALI

Indicatori Descrittori 1

00

At

tribuito

Ideazione, pianificazione e organizzazione del testo.

Coesione e coerenza testuale.

Completa ed esauriente-Ottimo. 1

8-20

Completa ed appropriata-Buono. 1

4-17

In parte pertinente alla traccia-Sufficiente. 1

2-13

Imprecisa ed incompleta-Insufficiente 8

-11

Completamente disorganizzata, priva di

pianificazione-Gravemente insufficiente.

1

-7

Ricchezza e padronanza lessicale.

Correttezza grammaticale (ortografia, morfologia,

sintassi); uso corretto ed efficace della punteggiatura

Adeguata-Ottimo. 1

8-20

Esposizione chiara e correttezza grammaticale-

Buono.

1

4-17

Semplice, ma corretta-Sufficiente. 1

2-13

Imprecisa e con diversi errori-Insufficiente. 8

-11

Scorretta, con gravi e numerosi errori-

Gravemente insufficiente.

1

-7

Ampiezza e precisione delle conoscenze e dei riferimenti

culturali.

Espressione di giudizi critici e di valutazioni personali.

Esauriente e originale-Ottimo. 1

8-20

Logica e coerente-Buono. 1

4-17

Semplice e lineare-Sufficiente. 1

2-13

Imprecisa e frammentaria-Insufficiente 8

-11

Nulla o quasi de tutto assente-Gravemente

insufficiente.

1

-7

Indicatori specifici tipologia A

Rispetto dei vincoli posti nella consegna (ad esempio,

indicazioni di massima circa la lunghezza del testo – se presenti

– o indicazioni circa la forma sintetica o parafrasata della

rielaborazione). Capacità di comprendere il testo nel suo senso

complessivo e nei suoi snodi tematici e stilistici.

Esauriente ed originale-Ottimo. 1

8-20

Completa e attinente-Buono. 1

4-17

Semplice e lineare-Sufficiente. 1

2-13

Imprecisa e frammentaria-Insufficiente. 8

-11

Scorretta e del tutto inadeguata-Gravemente

insufficiente.

1

-7

Puntualità nell’analisi lessicale, sintattica, stilistica e

retorica (se richiesta).

Interpretazione corretta e articolata del testo.

Esaustiva e precisa-Ottimo. 1

8-20

Completa e attinente-Buono. 1

4-17

Semplice e lineare-Sufficiente. 1

2-13

Imprecisa e frammentaria-Insufficiente. 8

-11

Scorretta e del tutto inadeguata-Gravemente

insufficiente.

1

-7

Punteggio assegnato in centesimi ……….. / 100

Punteggio assegnato in ventesimi ………….. / 20

GRIGLIA DI VALUTAZIONE- INDICATORI GENERALI

Indicatori Descrittori 1

00

At

tribuito

Ideazione, pianificazione e organizzazione del testo.

Coesione e coerenza testuale.

Completa ed esauriente-Ottimo. 1

8-20

Completa ed appropriata-Buono. 1

4-17

In parte pertinente alla traccia-Sufficiente. 1

2-13

Imprecisa ed incompleta-Insufficiente 8

-11

Completamente disorganizzata, priva di

pianificazione-Gravemente insufficiente.

1

-7

Ricchezza e padronanza lessicale.

Correttezza grammaticale (ortografia, morfologia,

sintassi); uso corretto ed efficace della punteggiatura.

Adeguata-Ottimo. 1

8-20

Esposizione chiara e correttezza grammaticale-

Buono.

1

4-17

Semplice, ma corretta-Sufficiente. 1

2-13

Imprecisa e con diversi errori-Insufficiente. 8

-11

Scorretta, con gravi e numerosi errori-

Gravemente insufficiente.

1

-7

Ampiezza e precisione delle conoscenze e dei riferimenti

culturali.

Espressione di giudizi critici e di valutazioni personali.

Esauriente e originale-Ottimo. 1

8-20

Logica e coerente-Buono. 1

4-17

Semplice e lineare-Sufficiente. 1

2-13

Imprecisa e frammentaria-Insufficiente 8

-11

Nulla o quasi de tutto assente-Gravemente

insufficiente.

1

-7

Indicatori specifici tipologia B

Individuazione corretta di tesi e argomentazioni

presenti nel testo proposto.

Correttezza e congruenza dei riferimenti culturali

utilizzati per sostenere l’argomentazione.

Esauriente ed originale-Ottimo. 1

8-20

Completa e attinente-Buono. 1

4-17

Semplice e lineare-Sufficiente. 1

2-13

Imprecisa e frammentaria-Insufficiente. 8

-11

Scorretta e del tutto inadeguata-Gravemente

insufficiente.

1

-7

Capacità di sostenere con coerenza un percorso

ragionativo adoperando connettivi pertinenti.

Esaustiva e precisa-Ottimo. 1

8-20

Completa e attinente-Buono. 1

4-17

Semplice e lineare-Sufficiente. 1

2-13

Imprecisa e frammentaria-Insufficiente. 8

-11

Scorretta, del tutto inadeguata o assente-

Gravemente insufficiente.

1

-7

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Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Alunno/a …………………………………………………………….. Classe …………………………………………………….

TIPOLOGIA B – ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO

Punteggio assegnato in centesimi ……….. / 100

Punteggio assegnato in ventesimi ………….. / 20

GRIGLIA DI VALUTAZIONE- INDICATORI GENERALI

Indicatori Descrittori 1

00

At

tribuito

Ideazione, pianificazione e organizzazione del testo.

Coesione e coerenza testuale.

Completa ed esauriente-Ottimo. 1

8-20

Completa ed appropriata-Buono. 1

4-17

In parte pertinente alla traccia-Sufficiente. 1

2-13

Imprecisa ed incompleta-Insufficiente 8

-11

Completamente disorganizzata, priva di

pianificazione-Gravemente insufficiente.

1

-7

Ricchezza e padronanza lessicale.

Correttezza grammaticale (ortografia, morfologia,

sintassi); uso corretto ed efficace della punteggiatura.

Adeguata-Ottimo. 1

8-20

Esposizione chiara e correttezza grammaticale-

Buono.

1

4-17

Semplice, ma corretta-Sufficiente. 1

2-13

Imprecisa e con diversi errori-Insufficiente. 8

-11

Scorretta, con gravi e numerosi errori-

Gravemente insufficiente.

1

-7

Ampiezza e precisione delle conoscenze e dei riferimenti

culturali.

Espressione di giudizi critici e di valutazioni personali.

Esauriente e originale-Ottimo. 1

8-20

Logica e coerente-Buono. 1

4-17

Semplice e lineare-Sufficiente. 1

2-13

Imprecisa e frammentaria-Insufficiente 8

-11

Nulla o quasi de tutto assente-Gravemente

insufficiente.

1

-7

Indicatori specifici tipologia B

Individuazione corretta di tesi e argomentazioni

presenti nel testo proposto.

Correttezza e congruenza dei riferimenti culturali

utilizzati per sostenere l’argomentazione.

Esauriente ed originale-Ottimo. 1

8-20

Completa e attinente-Buono. 1

4-17

Semplice e lineare-Sufficiente. 1

2-13

Imprecisa e frammentaria-Insufficiente. 8

-11

Scorretta e del tutto inadeguata-Gravemente

insufficiente.

1

-7

Capacità di sostenere con coerenza un percorso

ragionativo adoperando connettivi pertinenti.

Esaustiva e precisa-Ottimo. 1

8-20

Completa e attinente-Buono. 1

4-17

Semplice e lineare-Sufficiente. 1

2-13

Imprecisa e frammentaria-Insufficiente. 8

-11

Scorretta, del tutto inadeguata o assente-

Gravemente insufficiente.

1

-7

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Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Alunno/a …………………………………………………………….. Classe …………………………………………………….

Punteggio assegnato in centesimi ……….. / 100

Punteggio assegnato in ventesimi ………….. / 20

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Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA

ANNO SCOLASTICO 2018-2019

TIPOLOGIA C –RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU TEMATICHE DI

ATTUALITA’

GRIGLIA DI VALUTAZIONE- INDICATORI GENERALI

Indicatori Descrittori 1

00

At

tribuito

Ideazione, pianificazione e organizzazione del testo.

Coesione e coerenza testuale.

Completa ed esauriente-Ottimo. 1

8-20

Completa ed appropriata-Buono. 1

4-17

In parte pertinente alla traccia-Sufficiente. 1

2-13

Imprecisa ed incompleta-Insufficiente 8

-11

Completamente disorganizzata, priva di

pianificazione-Gravemente insufficiente.

1

-7

Ricchezza e padronanza lessicale.

Correttezza grammaticale (ortografia, morfologia,

sintassi); uso corretto ed efficace della punteggiatura

Adeguata-Ottimo. 1

8-20

Esposizione chiara e correttezza grammaticale-

Buono.

1

4-17

Semplice, ma corretta-Sufficiente. 1

2-13

Imprecisa e con diversi errori-Insufficiente. 8

-11

Scorretta, con gravi e numerosi errori-

Gravemente insufficiente.

1

-7

Ampiezza e precisione delle conoscenze e dei riferimenti

culturali.

Espressione di giudizi critici e di valutazioni personali.

Esauriente e originale-Ottimo. 1

8-20

Logica e coerente-Buono. 1

4-17

Semplice e lineare-Sufficiente. 1

2-13

Imprecisa e frammentaria-Insufficiente 8

-11

Nulla o quasi de tutto assente-Gravemente

insufficiente.

1

-7

Indicatori specifici tipologia C

Pertinenza del testo rispetto alla traccia e coerenza

nella formulazione del titolo e dell’eventuale paragrafazione .

Sviluppo ordinato e lineare dell’esposizione.

Esauriente ed originale-Ottimo. 1

8-20

Completa e attinente-Buono. 1

4-17

Semplice e lineare-Sufficiente. 1

2-13

Imprecisa e frammentaria-Insufficiente. 8

-11

Scorretta e del tutto inadeguata-Gravemente

insufficiente.

1

-7

Correttezza e articolazione delle conoscenze e dei

riferimenti culturali.

Esaustiva e precisa-Ottimo. 1

8-20

Completa e attinente-Buono. 1

4-17

Semplice e lineare-Sufficiente. 1

2-13

Imprecisa e frammentaria-Insufficiente. 8

-11

Scorretta, del tutto inadeguata o assente-

Gravemente insufficiente.

1

-7

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Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Alunno/a …………………………………………………………….. Classe …………………………………………………….

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA

Griglia di correzione della seconda prova scritta

SECONDA PROVA D’ESAME DI STATO 2019

Tema di: Igiene e cultura medico sanitaria e

Psicologia generale ed applicata

Griglia di valutazione per l’attribuzione dei punteggi

INDICATORE (correlato agli obiettivi

della prova)

Pun

teggio

massimo

per ogni

indicatore

Descrittori

1. Padronanza delle conoscenze disciplinari

relative ai nuclei fondanti delle discipline

caratterizzanti l’indirizzo di studi

5

Completa e approfondita 5

Adeguata 4

Essenziale, ma

accettabile

3

Parziale, con qualche

errore

2

Scarsa 1

2. Padronanza delle competenze

professionali specifiche di indirizzo rispetto agli

obiettivi della prova, con particolare riferimento

all’analisi e comprensione dei casi e/o delle

situazioni problematiche proposte e alle

metodologie teorico-pratiche utilizzate nella loro

risoluzione.

7

Completa e approfondita 7

Adeguata 5-6

Essenziale, ma

accettabile

4

Parziale, con qualche

errore

2-3

Scarsa 1

3. Completezza nello svolgimento della

traccia, coerenza/ correttezza nell’elaborazione. 4 Appropriata 4

Complessivamente

corretta

3

Parzialmente corretta 2

Inappropriata o scorretta 1

4. Capacità di argomentare, di collegare e

di sintetizzare le informazioni in modo chiaro ed

esauriente, utilizzando con pertinenza i diversi

linguaggi specifici.

4

Approfondita 4

Accurata 3

Semplice 2

Limitata o inadeguata 1

Punteggio totale

20

Punteggio realizzato

Punteggio assegnato in centesimi ……….. / 100

Punteggio assegnato in ventesimi ………….. / 20

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Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

ALLEGATO D : VALUTAZIONE

Tabella di corrispondenza voti/giudizi

Il C.di C. ha concordato nell’utilizzo di una griglia, che definisce una corrispondenza tra

giudizi, formulati dai singoli docenti, e un voto in decimi; tenendo presente la seguente scala di

valutazione:

10

9

8

7

6

5

4

3

2

1

eccellente

ottimo

buono

discreto

sufficiente

insufficiente - mediocre

gravemente insufficiente

nettamente insufficiente

negativo

nullo

VOTO CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’

LOGICHE

1-2

L’allievo ha conoscenze

nulle e/o rifiuto a sottoporsi

alle verifiche

3

L’allievo ha conoscenze

scarse o limitate dei contenuti

della materia

Pur continuamente

sollecitato, non riesce a correggere

una produzione verbale

frammentaria e priva di

terminologia specifica

Non riesce ad operare

analisi e sintesi né a riconoscere

relazioni di causa-effetto

4

L’allievo ha una

conoscenza scarsa e

frammentaria dei contenuti

della materia

Formula un discorso

frammentario ed inesatto nella

terminologia

Non riesce ad operare,

oppure se guidato lo fa nel modo

del tutto occasionale, analisi e

sintesi e riconoscere relazioni di

causa-effetto

5

L’allievo ha una

conoscenza parziale e

superficiale dei contenuti della

materia

Formula un discorso

semplificato, non privo di errori,

impreciso nella terminologia

Solo saltuariamente, se

guidato, riesce ad operare analisi

e sintesi ed a riconoscere

relazioni di causa-effetto: coglie

solo semplici informazioni

6

L’allievo conosce i

contenuti irrinunciabili della

materia, relativamente al

programma svolto

Organizza in modo

autonomo, o con limitati

suggerimenti, un discorso semplice,

ma corretto con uso della proprietà

linguistica essenziale per la

materia. Applica correttamente le

conoscenze

Con l’aiuto modesto

dell’insegnante, sa operare

analisi e sintesi e riconoscere le

relazioni di causa-effetto. Coglie,

analizza semplici informazioni

7

L’allievo conosce il

complesso dei contenuti della

materia

Organizza un discorso

strutturato e sostanzialmente

corretto ed appropriato: applica

correttamente le conoscenze

Opera in modo autonomo

analisi e sintesi; riconosce le

relazioni di causa-effetto; con la

guida dell’insegnante le

individua all’interno della

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Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

materia

8

L’allievo ha una

conoscenza completa e sicura

dei contenuti della materia

Organizza in modo

autonomo un discorso logicamente

strutturato e corretto, con l’uso

appropriato della terminologia

specifica. Applica correttamente le

conoscenze

Opera in modo autonomo

analisi e sintesi; riconosce le

relazioni causa-effetto; individua

relazioni all’interno della materia

9

L’allievo ha una

conoscenza completa e

approfondita dei contenuti

della materia

Organizza in modo autonomo un

discorso logicamente strutturato e

corretto, con l’uso rigoroso della

terminologia specifica

Opera in modo autonomo

analisi e sintesi; riconosce le

relazioni causa-effetto; individua

relazioni all’interno della materia.

Applica le conoscenze a situazioni

nuove.

10

L’allievo ha padronanza

dei contenuti della materia e li

integra con conoscenze

personali

Organizza in modo

autonomo un discorso logicamente

strutturato, corretto e fluente con

l’uso appropriato e rigoroso della

terminologia specifica

Opera in modo autonomo

analisi e sintesi; riconosce le

relazioni di causa-effetto;

individua relazioni all’interno della

materia. Applica le conoscenze a

situazioni nuove. Sa esprimere

giudizi personali opportunamente

argomentati

● “Conoscenze”: indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le

conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro;

le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.

● “Abilità”, indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine

compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e

creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti).

● “Competenze” indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali,

sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o

personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia.

Tabella per l’attribuzione del voto di condotta

Per quanto riguarda il voto di condotta, si è fatto riferimento alla tabella riportata nel PTOF:

Comportamento Rispetto del regolamento

di Istituto, del materiale

scolastico e delle strutture

Frequenza e puntualità Note disciplinari Voto

Maturo per responsabilità e

collaborazione

scrupoloso assidua 10

Comportamento irreprensibile

per responsabilità e

collaborazione

scrupoloso assidua 9

Comportamento corretto per

responsabilità e

collaborazione

sostanziale regolare 8

Comportamento accettabile

per responsabilità e

collaborazione

sostanziale non sempre regolare con

alcune assenze strategiche

sporadiche

ammonizioni verbali

e/o scritte non superiori

a due nell'arco del

quadrimestre

7

Comportamento incostante per

responsabilità e

collaborazione

saltuarie violazioni irregolare con assidue

assenze strategiche in una

o più discipline

ripetute ma non gravi 6

Comportamento spesso

scorretto per responsabilità e

collaborazione

violazione/violazioni gravi irregolare con assenze

strategiche in più

discipline

gravi 5

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Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Criteri di attribuzione dei crediti scolastici e formativi

Credito scolastico

Il consiglio di classe, in sede di scrutinio finale, ai sensi delle vigenti disposizioni, procede

all'attribuzione del credito scolastico ad ogni candidato sulla base delle seguenti tabelle approvate dal

DECRETO LEGISLATIVO 13 aprile 2017, n. 62 (Norme in materia di valutazione e certificazione

delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera

i), della legge 13 luglio 2015, n. 107. (17G00070) e della nota in calce alla medesima. In

considerazione dell'incidenza che hanno le votazioni assegnate per le singole discipline sul punteggio

da attribuire quale credito scolastico e, di conseguenza, sul voto finale, i docenti, ai fini

dell'attribuzione dei voti sia in corso d'anno sia nello scrutinio finale, utilizzano l'intera scala decimale

di valutazione.

NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno

scolastico. Al fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del

secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o

gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente.

Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del

secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di

comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di

discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla

determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico.

Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente

tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche

l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e

alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali

crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione

corrispondente alla media M dei voti.

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Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Credito formativo

I criteri di valutazione delle esperienze citate devono essere conformi a quanto previsto dall’art.

12 del DPR 23.7.1998, n.323, tenuto conto della rilevanza qualitativa delle esperienze, anche riguardo

a quelle relative alla formazione personale, civile e sociale dei candidati. I Consigli di classe

procedono alla valutazione dei crediti formativi dei candidati interni, sulla base di indicazioni e

parametri preventivamente individuati dal collegio docenti al fine di assicurare omogeneità nelle

decisioni dei consigli di classe medesimi e in relazione agli obiettivi formativi ed educativi propri

dell’indirizzo di studi e dei corsi interessati. Per i candidati esterni la valutazione dei crediti formativi

è effettuata dalle commissioni esaminatrici.

DOCUMENTAZIONE RELATIVA ALL’ESPERIENZA

La documentazione relativa all’esperienza che dà luogo ai crediti formativi deve comprendere in

ogni caso una attestazione proveniente da enti, associazione, istituzioni presso i quali il candidato ha

realizzato l’esperienza. L’attestazione deve contenere una sintetica descrizione dell’esperienza stessa,

che consenta all’organo che dovrà valutarla di individuarne l’importanza, l’ampiezza e l’esito.

Possono essere autocertificate le attività complementari all’attività didattica (partecipazione a gare

nazionali scambi culturali ed altro) che non danno luogo a credito formativo, ma che ai sensi del

secondo comma del Regolamento rientrano nella valutazione del grado di preparazione complessiva

raggiunta al termine dell’anno scolastico.

CLASSI TERZE, QUARTE E QUINTE

Il termine fissato nel presenta anno scolastico per la presentazione della documentazione

relativa ai crediti formativi è stato l’11 maggio, per consentire l’esame e la valutazione da parte degli

organi competenti.

VALUTAZIONE CREDITO FORMATIVO DOCUMENTATO

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Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

ALLEGATO E:

Elenco dei libri di testo adottati nel quinto anno

MATERIA CODICE DEL

VOLUME

AUTORE TITOLO DELL'OPERA V

O

L

EDITORE PREZ

ZO

ANATOMIA

FISIOLOGIA IGIENE

9788808273024 TORTORA RICCARDO COMPETENZE DI IGIENE E CULTURA-MEDICO

SANITARIA (LIBRO MISTO SCARICABILE) VOLUME

PER IL QUINTO ANNO + EBOOK SCUOLABOOK

1 CLITT 23,00

DIRITTO E

LEGISLAZIONE

SOCIO-SANITARIA

9788808616371 RAZZOLI MARIACRISTINA

MESSORI MARIA

PERCORSI DI DIRITTO E LEGISLAZIONE SOCIO-

SANITARIA 2ED (LDM) VOLUME PER IL QUINTO

ANNO

2 CLITT 19,40

INGLESE 9788808077134 BELLOMARI' DONATELLA

VALGIUSTI LORETTA

CARING FOR PEOPLE ENGLISH FOR SOCIAL

SERVICES

ZANICHELLI 26,90

INGLESE 9788853012715 KENNEDY CLARE MAXWELL

CLARE GREGSON ELIZABETH

MOVING UP - PRE-INTERMEDIATE STUDENT'S

BOOK/WORKBOOK + EBOOK

CIDEB-BLACK-

KAT

29,40

ITALIANO

LETTERATURA

9788822187918 SAMBUGAR MARTA SALA

GABRIELLA

LETTERATURA VIVA CLASSE 3 - LIBRO MISTO CON

OPENBOOK DAL POSITIVISMO ALLA LETTERATURA

CONTEMPORANEA + STUDIARE PER ESAME DI

STATO

3 LA NUOVA

ITALIA

33,60

MATEMATICA 9788808337009 BERGAMINI MASSIMO TRIFONE

ANNA BAROZZI GRAZIELLA

ELEMENTI DI MATEMATICA - VOLUME A (LD)

DISEQUAZIONI, CONICHE, STATISTICA, ESPON. E

LOG., LIM., DER.

ZANICHELLI 29,00

PSICOLOGIA 9788820351441 D'ISA LUIGI FOSCHINI FRANCA

D'ISA FRANCESCO

CORSO DI PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA I

FONDAMENTI TEORICI - LE TECNICHE - IL LAVORO

NEI SERVIZI SOCIOSANITARI

2 HOEPLI 17,40

SPAGNOLO 9788808160614 D'ASCANIO MARIA FASOLI

ANTONELLA

ATENCION SANITARIA - VOL U (LD CLITT 22,60

STORIA 9788842110330 BANTI ALBERTO MARIO FRONTIERE DELLA STORIA VOL. III NUOVI

PROGRAMMI

3 LATERZA

SCOLASTICA

29,90

TECNICA

AMMINISTRATIVA

ED ECONOMIA

SOCIALE

9788824758161 GHIGINI PIETRO ROBECCHI

CLARA DAL CAROBBO

FRANCESCA

TECNICA AMMINISTRATIVA ED ECONOMIA SOCIALE

VOLUME UNICO - 2° EDIZIONE

SCUOLA E

AZIENDA

25,85

INGLESE 9788883393341 INGLESEGALLAGHER GALUZZI MASTERING GRAMMAR PEARSON

LONGMAN

28,00

ITALIANO 9788868894245 ITALIANOGUELI AGATA LETTURE SCRITTURE RISCRITTURE PERCORSI E

MATERIALI PER LE PROVE INVALSI E IL NUOVO

ESAME DI STATO

PALUMBO 8,50

RELIGIONE

CATTOLICA

9788810612866 BOCCHINI SERGIO NUOVO RELIGIONE E RELIGIONI VOL. UNICO MISTO

VOLUME UNICO

EDB

EDIZ.DEHONIA

NE BO (CED)

17,20

SPAGNOLO 9788849420654 ROMANACCE GUERRA A

MORENO AGUILERA A

CORCHADO RUBIO M

GRAMÃTICA ACTIVA - VOLUME + EBOOK (ANCHE SU

DVD)

PETRINI 21,20

ALLEGATO F

RELAZIONE FINALE PER L’ATTIVITÁ:

ALTERNZA SCUOLA LAVORO

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Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA

ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “GIACOMO CECONI”

Via Manzoni n. 6 - 33100 UDINE - Tel. 0432/502241 - Fax 0432/510685 - C.F. 80011650308

www.gceconi.eu - E mail: [email protected] - PEC: [email protected]

RELAZIONE SULL’ATTIVITÀ DI ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO

a.s. 2018/ 2019

Periodo: 14/01/2019 AL 26/01/2019

Classe V^ ASS

L’attività di alternanza scuola-lavoro svolta dai ragazzi della classe V^ASS nel corrente Anno

Scolastico si pone in stretta continuità con l’esperienza maturata nel precedente anno scolastico (a.s.

2017/2018). Sulla base delle linee guida ministeriali e dell’analisi delle competenze professionali richieste

dal mondo del lavoro, il Consiglio di Classe ha ritenuto opportuno coinvolgere le diverse discipline per la

formazione, la realizzazione e la valutazione del percorso, strutturandolo in fasi di apprendimento in aula e in

fasi di apprendimento all’interno di un contesto lavorativo.

Nella formazione in aula hanno concorso a vario titolo le discipline curricolari, in particolare quelle

tecnico-professionali

Riguardo al percorso in un contesto lavorativo, gli allievi svolto l’attività per due settimane

consecutive nel periodo 05 febbraio-03 marzo 2018, con una media di 32 ore settimanali, all’interno di un

ente socio-sanitario.

L’esperienza è stata svolta all’interno di diverse realtà aziendali, con sede a Udine o in provincia; tali

sedi sono state selezionate in base agli orientamenti espressi dai ragazzi e hanno riguardato l’ambito della

disabilità e degli anziani.

Durante lo svolgimento del tirocinio, la sottoscritta in qualità di tutor scolastico, ha supervisionato e

monitorato lo svolgimento dell’attività prendendo contatto con i tutor aziendali, visitando tutte le strutture

accoglienti e mantenendo frequenti contatti con gli allievi, al fine di avviare un confronto diretto con tutte le

componenti coinvolte.

Per la documentazione dell’esperienza è stato utilizzato un “Quaderno dello stage” appositamente

strutturato con la descrizione dell’azienda ospitante, del personale, dell’orario e delle attività svolte dagli

allievi, l’osservazione di un utente; all’interno di tale documento è stata riportata anche la valutazione finale

del tutor aziendale.

Agli allievi è stato inoltre richiesto di compilare una relazione finale, inserendo valutazioni e

considerazioni personali, oltre ad opportuni collegamenti con le discipline curricolari, in particolare con

quelle tecnico-professionali.

Le competenze individuate nel Progetto Formativo di ogni allievo sono state declinate in base

all’ambito in cui il ragazzo ha svolto l’attività e sono articolate in quattro principali indirizzi:

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Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

▪ competenze tecnico professionali

▪ competenze sociali

▪ competenze organizzative ed operative

▪ competenze linguistiche

Nella tabella che segue esse vengono illustrate con i relativi descrittori.

AMBITO DISABILITÀ

Competenze Tecnico Professionali Conoscere i servizi per disabili psichici in cui in futuro potrebbe lavorare

Conoscere le principali attrezzature e i dispositivi utilizzati;

Riconoscere una situazione problematica e applicare alcune strategie (problem solving) per risolverla;

Saper chiedere ed ottenere le informazioni necessarie, relazionandosi con l’operatore e con le

altre figure professionali scegliendo i momenti appropriati per farlo Conoscere e utilizzare le principali tecniche principali di rilevazione e analisi dei dati;

Confrontare le conoscenze apprese a scuola e concernenti il soggetto disabile , le sue caratteristiche fisiche e

psichiche, i suoi bisogni.

Competenze Sociali Dimostrare impegno e responsabilità;

Dimostrare rispetto per i diversi ruoli ed agire nel rispetto della privacy;

Sapere collaborare e lavorare in gruppo;

Saper ascoltare

Conoscere tecniche di comunicazione e di lavoro di gruppo necessarie per migliorare la relazione all’interno dei

gruppi di lavoro, riducendone la conflittualità.

Competenze organizzative ed operative Eseguire, nei tempi stabiliti, le attività proposte dall’operatore, con un certo grado di autonomia e puntualità;

Saper applicare quanto appreso nel contesto scolastico, rispettando sempre quanto concordato con gli

operatori ed educatori;

Conoscere e rispettare le principali norme di igiene e sicurezza.

Competenze linguistiche Saper relazionare e comunicare in modo opportuno, individuando gli strumenti comunicativi più appropriati

per intervenire in contesti professionali, modulando registro e toni a seconda dell'interlocutore;

Saper documentare le attività relative a situazioni professionali

Conoscere strumenti e codici della comunicazione e loro connessioni in contesti formali, organizzativi e

professionali;

Conoscere tecniche compositive per diverse tipologie di produzione scritta anche professionale;

Conoscere strumenti e metodi di documentazione per l’informazione.

AMBITO ANZIANI

Competenze Tecnico Professionali Conoscere i servizi per anziani in cui in futuro potrebbe lavorare

Conoscere le principali attrezzature e i dispositivi utilizzati;

Riconoscere una situazione problematica e applicare alcune strategie (problem solving) per risolverla;

Saper chiedere ed ottenere le informazioni necessarie, relazionandosi con l’operatore e con le

altre figure professionali scegliendo i momenti appropriati per farlo Conoscere e utilizzare le principali tecniche principali di rilevazione e analisi dei dati;

Confrontare le conoscenze apprese a scuola e concernenti il soggetto , le sue caratteristiche fisiche e

psichiche, i suoi bisogni

Competenze Sociali Dimostrare impegno e responsabilità;

Dimostrare rispetto per i diversi ruoli ed agire nel rispetto della privacy;

Sapere collaborare e lavorare in gruppo;

Saper ascoltare

Conoscere tecniche di comunicazione e di lavoro di gruppo necessarie per migliorare la relazione all’interno

dei gruppi di lavoro, riducendone la conflittualità.

Competenze organizzative ed operative

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Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Eseguire, nei tempi stabiliti, le attività proposte dall’operatore, con un certo grado di autonomia e puntualità;

Saper applicare quanto appreso nel contesto scolastico, rispettando sempre quanto concordato con gli

operatori ed educatori;

Conoscere e rispettare le principali norme di igiene e sicurezza.

Competenze linguistiche Saper relazionare e comunicare in modo opportuno, individuando gli strumenti comunicativi più appropriati

per intervenire in contesti professionali, modulando registro e toni a seconda dell'interlocutore;

Saper documentare le attività relative a situazioni professionali

Conoscere strumenti e codici della comunicazione e loro connessioni in contesti formali, organizzativi e

professionali;

Conoscere tecniche compositive per diverse tipologie di produzione scritta anche professionale;

Conoscere strumenti e metodi di documentazione per l’informazione

Riguardo alle modalità di valutazione, il Consiglio di Classe ha utilizzato anche nel corrente a.s. per la

valutazione finale il sistema in EQF (European Qualification Framework) che consente di far riferimento a

un quadro utilizzato nel diversi Paesi dell’Unione Europea.

1 Svolgere compiti semplici sotto la diretta supervisione, in un contesto strutturato

2 Svolgere compiti e risolvere problemi ricorrenti usando strumenti e regole semplici sotto la supervisione con un certo

grado di autonomia

3 Svolgere compiti e risolvere problemi scegliendo ed applicando metodi di base, strumenti, materiali ed informazioni.

Assumere la responsabilità di portare a termine compiti nell’ambito del lavoro o dello studio. Adeguare il proprio

comportamento alle circostanze nella soluzione di problemi

4 Risolvere problemi specifici in un campo di lavoro o di studio. Sapersi gestire autonomamente, nel quadro delle

istruzioni in un contesto di lavoro o di studio, di solito prevedibili, ma soggetti a cambiamenti. Sorvegliare il lavoro di routine

di altri, assumendo una certa responsabilità per la valutazione ed il miglioramento di attività lavorative o di studio

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Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Per la valutazione, i livelli di padronanza (EQF) valutati dal tutor aziendale hanno riguardato le

seguenti attività:

1. Svolgere compiti semplici sotto la diretta supervisione, in un contesto strutturato

2. Svolgere compiti e risolvere problemi ricorrenti usando strumenti e regole semplici sotto la

supervisione con un certo grado di autonomia

3. Svolgere compiti e risolvere problemi scegliendo ed applicando metodi di base, strumenti, materiali

ed informazioni. Assumere la responsabilità di portare a termine compiti nell’ambito del lavoro o

dello studio. Adeguare il proprio comportamento alle circostanze nella soluzione di problemi

4. Risolvere problemi specifici in un campo di lavoro o di studio. Sapersi gestire autonomamente, nel

quadro delle istruzioni in un contesto di lavoro o di studio, di solito prevedibili, ma soggetti a

cambiamenti. Sorvegliare il lavoro di routine di altri, assumendo una certa responsabilità per la

valutazione ed il miglioramento di attività lavorative o di studio.

Le competenze, gli indicatori e descrittori individuati dal consiglio di classe sono posti nella tabella

che segue.

COMPET

ENZE DESCRIZIONE S

CALA VAL. INDICATORI

C1 Agire in modo autonomo e

responsabile: sapersi inserire in modo

attivo e consapevole nella vita sociale e far

valere al suo interno i propri diritti e

bisogni riconoscendo al contempo quelli

altrui, le opportunità comuni, i limiti, le

regole, le responsabilità.

4 I comportamenti ed il linguaggio dell’allievo esprimono grande rilevanza circa il

rispetto delle persone, delle regole, dell’ambiente

3 L’allievo è generalmente responsabile e corretto

2 L’allievo concepisce le regole ed i tempi in senso “elastico”

1 L’allievo dimostra un limitato senso di responsabilità

C2 Individuare ed utilizzare gli

strumenti di comunicazione e di team

working più appropriati per intervenire nei

contesti argomentativi e professionali di

riferimento

4 L’allievo conosce e utilizza in modo appropriato gli strumenti comunicativi a

disposizione e possiede buone capacità di relazionarsi e disponibilità a collaborare e partecipare

3 L’allievo conosce e utilizza con discreta precisione gli strumenti comunicativi a

disposizione ed è capace di relazionarsi dimostrando disponibilità a collaborare e partecipare

2 L’allievo conosce e utilizza alcuni strumenti comunicativi adeguati e, in genere, si

relaziona positivamente, collaborando

1 L’allievo conosce solo in parte l’utilizzo di strumenti comunicativi adeguati e non

sempre collabora e partecipa in modo propositivo

C3 Orientare i propri

comportamenti in base al rispetto delle

norme vigenti

4 Conosce le principali norme a contenuto socio educativo e le sa applicare nelle

situazioni esaminate

3 Conosce con discreta precisione le principali norme a contenuto socio educativo e le sa

applicare in alcune situazioni esaminate

2 Conosce in modo approssimato le principali norme a contenuto socio educativo

1 Conosce le principali norme a contenuto socio educativo in modo assolutamente

inadeguato

Organizzative / operative / linguistiche

C4 Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento,

individuando, scegliendo ed utilizzando

4 L’allievo è completamente autonomo nello svolgere il compito che gli è stato affidato,

nella scelta degli strumenti e/o delle informazioni, anche in situazione nuove; ha utilizzato in modo

efficace il tempo a disposizione

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varie fonti e varie modalità di informazione

e di formazione (formale, non formale ed

informale), anche in funzione dei tempi

disponibili, delle proprie strategie e del

proprio metodo di studio e di lavoro.

3 L’allievo è abbastanza autonomo nello svolgere il compito affidato dal preposto, nella

scelta degli strumenti e/o delle informazioni; ha utilizzato per l’esecuzione delle consegne un tempo

di poco superiore a quello indicato

2 L’allievo ha un’autonomia limitata nello svolgere il compito affidato dal preposto e

necessita spesso di spiegazioni integrative; ha utilizzato per l’esecuzione delle consegne un tempo

decisamente superiore a quello indicato.

1 L’allievo non è autonomo e necessita sempre di una guida; non è sempre stato in grado

di rispettare le consegne.

C5 Redigere relazioni tecniche e

documentare le attività individuali e di

gruppo relative a situazioni professionali

4 L’allievo sa individuare in modo efficace gli strumenti più idonei per documentare le

attività relative a situazioni professionali

3 L’allievo sa individuare in modo adeguato gli strumenti più idonei per documentare le

attività relative a situazioni professionali

2 L’allievo sa individuare in modo adeguato gli strumenti più idonei per documentare le

attività relative a situazioni professionali solo se parzialmente guidato

1 L’alunno non è in grado di individuare autonomamente ed adeguatamente gli strumenti

più idonei per documentare le attività relative a situazioni professionali, necessitando di una guida

costante

Tecnico – professionali

C6 Gestire azioni di informazione

e di orientamento dell’utente per facilitare

l’accessibilità e la fruizione autonoma dei

servizi pubblici e privati presenti sul

territorio, valutando situazioni

problematiche

4 L’allievo collega in modo efficace quanto appreso nei diversi contesti formativi,

valutando situazioni problematiche ed applicando con successo nuove strategie

3 L’allievo sa effettuare collegamenti tra quanto appreso nei diversi contesti formativi,

valutando situazioni problematiche

2 L’allievo collega con una certa difficoltà quanto appreso nei diversi contesti formativi e

fatica ad applicare ciò che sa nelle situazioni problematiche

1 L’allievo deve essere guidato per individuare relazioni tra quanto appreso e per valutare

situazioni problematiche

C7 Riconoscere la salute come

benessere bio-psico-sociale: 4 L’allievo conosce le principali situazioni cliniche e i fattori che incidono sul benessere

del soggetto.

3 L’allievo conosce con discreta precisione le principali situazioni cliniche e i fattori che

incidono sul benessere del soggetto

2 L’allievo conosce in modo approssimativo le principali situazioni cliniche e i fattori che

incidono sul benessere del soggetto

1 L’allievo conosce solo in parte le principali situazioni cliniche e i fattori che incidono

sul benessere del soggetto

C8 Rispetto delle norme di

sicurezza 4 L’allievo conosce e rispetta le principali norme di sicurezza

3 L’allievo conosce e rispetta con discreta precisione le principali norme di sicurezza

2 L’allievo conosce in modo approssimato le principali norme di sicurezza

1 L’allievo conosce le principali norme di sicurezza in modo parziale

La tabella che segue riassume le aziende ospitanti, la quantità di ore svolta dai ragazzi. La

valutazione in EQF segue corrispondenze stabilite a livello d’Istituto e riportate sul PTOF.

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PROSPETTO FINALE STAGE – AZIENDE OSPITANTI

Cognome Nome Ore

effettuate Azienda

BESHE Alesia /

CAPALIKU Margeri 66 SOLIMAI

CARVALHO ESTEVAO Allef 64 SERENI ORIZZONTI

CHIANDONE Anna 73 “ROVERE BIANCHI”

COPPINI Lodovica 66 SOLIMAI

DE FAZIO Marta 60 CSM

EL MSATFI Khouloud CSM

ELETTO Alessia 41 RESIDENZA SANT’ANNA

FALCHI Sabrina

RESIDENZA PER ANZIANI

“M.NIGRIS”

MARTINIG Greta 64 CASA DI RIPOSO “G.SIRCH”

PERNOJ Mikaela 51 CARIIS

POLISI Nicole 56 SERENI ORIZZONTI

PRESSACCO Rita 61 ASP " Daniele Moro"

VASSALINI Laura 63 SERENI ORIZZONTI

VENCHIARUTTI Giulia 58 RESIDENZA “RODINO”

Come da indicazioni approvate, le valutazioni relative all’Alternanza scuola lavoro concorrono a

determinare la valutazione disciplinare delle materie di ambito professionale (Psicologia, Igiene e cultura

medica, Diritto) nonché alla determinazione del voto di condotta e alla valutazione per Competenze di ogni

singolo allievo.

L’esperienza è stata svolta con continuità, impegno ed entusiasmo dalla maggior parte dei ragazzi e ha

dato loro modo di affinare le competenze apprese nei precedenti anni e nell’anno in corso all’interno delle

varie discipline, arricchendo il loro percorso formativo.

Udine, 10 maggio 2019 Tutor scolastico

Prof.ssa Maria Antonietta Coretti

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ALLEGATI RIPORTATI SU FASCICOLO CARTACEO

RISERVATO ED ESTERNO AL PRESENTE DOCUMENTO.

Tutti i documenti che riportano i nomi degli allievi, significativi per la commissione agli esami di

stato, saranno messi a disposizione della commissione su un fascicolo cartaceo distinto dal documento del

consiglio di classe pubblicato.

Verranno pertanto allegati in cartaceo e messi a disposizione della commissione i seguenti documenti:

- Documentazione riservata per allievi BES – DSA – H

- Percorsi individualizzati di PCTO (ASL)con relativa valutazione

- Valutazioni riportate dagli allievi nelle simulazioni delle prove d’esame

(facoltativo)

- Scheda criteri attribuzione Crediti scolastici – classe quinta

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2. FIRME DEI DOCENTI DELLA CLASSE

N° DISCIPLINA DOCENTE FIRMA

1 SOSTEGNO AIELLO FEDERICA

2 RELIGIONE BABBO GIANANTONIO

3 ITALIANO, STORIA BUDICIN FABIO

4 MATEMATICA CORETTI MARIA

ANTONIETTA

5 PSICOLOGIA GEN.LE E

APPLICATA LIZZIO MARIA

6 IGIENE E CULTURA MEDICO

SANITARIA MALISAN FRANCESCA

7 INGLESE MICHELAZZI ANTONELLA

8 DIRITTO E LEGISLAZIONE

SOCIO-SANITARIA MICHELIZZA ORNELLA

9 TECNICA AMMINISTRATIVA

ED ECONOMIA SOCIALE SEGAT CLAUDIO

10 SCIENZE MOTORIE E

SPORTIVE

VENDETTUOLI ANTONELLA

Sostituto: SPECOGNA MATTIA

11 SECONDA LINGUA

STRANIERA (SPAGNOLO)

VIRGILIO MARGHERITA

Udine , 15 maggio 2019

Il Coordinatore della classe Il Dirigente Scolastico

prof.ssa Virgilio Margherita prof. Francois Giovanni


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