FFORANIAORANIA DIDI PPALMANOVAALMANOVA
ParrocchieParrocchie
Ss. Redentore Ss. Redentore -- PalmanovaPalmanova
S. Maria Maddalena S. Maria Maddalena -- JalmiccoJalmicco
e comunità di Sottoselvae comunità di Sottoselva
Domenica 28 maggio Solennità dell’Ascensione del Signore (A) Atti 1,1-11 / Lettera agli Efesini 1,17-23 / Matteo 28,16-20
10,30 a Jalmicco Liturgia della Parola.
11,00 in Duomo Santa Messa solenne in
onore della Madonna del Reduce; al
termine processione in piazza Grande
con l’immagine di Maria
Ausiliatrice; 50° anniversa-
rio di Matrimonio di Gianni Budai e Assunta
Tonon.
Martedì 30 maggio 20,30 in Duomo Liturgia penitenziale per i cresimandi adulti
della Forania.
Venerdì 2 giugno 16,00 Santa Messa presso la residenza Ianus di v.le S. Marco.
Domenica 4 giugno Solennità della domenica di Pentecoste (A) Atti 2,1-11 / 1a lettera ai Corinzi 1,17-23 / Giovanni 20,19-23
11,00 in Duomo Santa Messa per la Confer-
mazione di alcuni adulti della Fora-
nia; celebra il Vescovo mons. Diego
Causero; canti liturgici del Coro dei
Giovani.
18,00 a Sevegliano, nella chiesa di Sant’Andrea
Apostolo, incontro di preghiera e rifles-
sione con la recita dei Vespri di Pente-
coste.
AVVISI SETTIMANALI INTENZIONI SANTE MESSE
Lunedì 29 maggio
Duomo 8,00
18,30 Antonio Mucchiut (ann.)
Martedì 30 maggio
Duomo 8,00
18,30
Sottoselva 19,00
Mercoledì 31 maggio Festa della Visitazione della beata Vergine Maria
Duomo 8,00
18,30
Giovedì 1 giugno
Duomo 8,00 Graziella
18,30 Pietro Dallagà
Venerdì 2 maggio
Duomo 8,00 Silvino Allegro
18,30 Renzo Milocco / Ferdinando Macoratti Intenzioni gruppo di preghiera Padre Pio
Sabato 3 maggio
Duomo 8,00 Bruno Iustulin
19,00
Domenica 4 maggio Solennità della domenica di Pentecoste
Duomo 8,30
Sottoselva 10,30 Dino Furlanetto
Jalmicco 10,30 Gemma e Luigi Nassimbeni / Beppino Della Mora Silvio Zamparini / Lionella e Domenico Giaiotti
Duomo 11,00 Comunità parrocchiale
19,00 Bianca
28 maggio 2017
Solennità dell’Ascensione del Signore
“Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo,
insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato.
Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”.
foglio settimanale n. 798
RROSARIOOSARIO DELDEL MMESEESE DIDI MMAGGIOAGGIO
In Duomo, da lunedì a mercoledì alle 18,00.
Nella chiesa di San Francesco, da lunedì a mercole-dì alle 20,30, con breve riflessione sulle feste di Ma-ria e alcuni Santuari mariani.
A Jalmicco nella chiesetta Regina Pacis, da lunedì a mercoledì alle 19,00.
A Sottoselva in chiesa lunedì e mercoledì alle 19,00; martedì alle 18,40.
Vive nel nostro ricordo
GGERARDOERARDO AANTONIONTONIO PPARENTEARENTE
Lo salutiamo con un’accorata
preghiera di suffragio.
ESTATE RAGAZZI 2017
DETTOFATTODETTOFATTO da lunedì 19 giugno a venerdì 7 luglio
dalle 9,00 alle 17,30 (Jalmicco)
info e iscrizioni in Oratorio (ctr. Garibaldi 7) dalle 17 alle 19: lunedì 29 maggio, 5 e 12 giugno e venerdì 9 giugno.
CAMPI SCUOLA dal 12 al 16 luglio per IV e V elementare
dal 16 al 23 luglio per classi medie
Ascensione Ascensione (Mt 28,16(Mt 28,16--20)20)
DDOVEOVE INCONTRARLOINCONTRARLO??
I discepoli in-
contrano per l’ulti-
ma volta Gesù e lo
fanno sul monte
che lui stesso ave-
va indicato.
Gesù dà appun-
tamenti! Cristo Ri-
sorto può essere
incontrato e in luoghi specifici che lui stesso indica...
Quali sono questi luoghi? Tutti quelli in cui poter cre-
scere nella fede. Quelli che ci avvicinano a Dio e ai suoi
insegnamenti: i luoghi della preghiera, i cammini di fede,
la sua Parola, l’Eucaristia, i sacramenti. Ognuno nella
propria storia, potrà individuarne uno o più di uno.
Purtroppo non sempre vengono accettati questi appun-
tamenti: le ragioni? Molteplici...
Si possono trovare molte argomentazioni per “dare
buca” al Signore: “Non ho tempo!”, “Non ho voglia!”,
“Non mi sento!”, “Sono deluso, stanco, demotivato!”. A
volte poi si è così complicati, sempre in attesa di altre
occasioni, di altri luoghi, “di altri monti” e si spreca
quanto si possiede per cultura, per tradizione propria o
familiare o comunitaria. Magari si vive un momento di
fortissimo trasporto nella fede, di grande fiducia, di liber-
tà vera, in un parola sola si sperimenta la grazia di Dio,
ma subito dopo si ricade. Sembra come se ci si sentisse
arrivati e non se ne avesse più bisogno.
La risposta di Gesù: “A me è stato dato ogni potere in
cielo e sulla terra”! Qual è questo potere? Il Padre è onni-
potente, quindi lo è anche il Figlio, e può fare in modo
che anche i suoi discepoli compiano le stesse grandi cose
compiute da lui che se ne va al cielo e lascia i “credenti”
a curare la terra e da un appuntamento in luogo preciso,
mandandoli a portare il suo insegnamento in tutti i luo-
ghi. Gesù è semplice! Le cose che dice possono sembrare
difficili da mettere in pratica, ma nello spiegarsi è chiaris-
simo. Siamo noi che dobbiamo decidere di recarci o me-
no all’incontro con lui che cambia la vita perché: “Io so-
no con voi tutti i giorni fino alla fine del tempo”.
Sebbene il luogo dell’Ascensione non sia citato direttamente nel-la Bibbia, dagli Atti degli Apostoli sembrerebbe essere l’Orto degli Ulivi, poiché dopo l’ascensione i discepoli “Ritornarono a Gerusa-lemme dal monte detto degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme quanto il cammino permesso in un sabato” (Atti 1,12). La tradizione ha consacrato questo luogo come il Monte dell’Ascensione. I primi cristiani ricordavano l’Ascensione riunendosi in una grotta che si trova nei pressi, probabilmente per paura delle persecuzio-ni. Dopo l’Editto di Costantino, la prima chiesa fu costruita in quel luogo (circa nel 390) da Poimenia, una devota romana. L’attribuzione di questa chiesa iniziale, è tuttavia non univoca. Secondo gli scritti di Eusebio, essa risalirebbe al 333, quando essa fu fatta costruire da Costantino I su desiderio della ma-dre, Elena. La basilica, detta Eleona Basilica, deve il suo nome alla parola eleon che in greco significa olivo, ma ricorda anche il suono di eleison, pietà, misericordia. Tale basilica fu distrutta dai Sasanidi nel 614 guidati da Cosroe II, come il Santo Sepolcro, ma diversamente dalla Natività di Betlemme, risparmiata alla visio-ne dei dipinti che ritraevano i Magi (persiani). Fu ricostruita nell’VIII secolo, e distrutta nuovamente, per essere poi ricostruita dai Crociati. La basilica fu successivamen-te distrutta dai Musulmani, che lasciarono in piedi solo l’edicola ottagonale ancora presente. Questo luogo fu comprato da due emissari del Saladino nel 1198 e da allora è rima-sto di proprietà del waqf islamico di Geru-salemme. Sulla roccia conservata nel santuario, la tradizione riconosce l’orma del piede destro di Gesù, lasciata nel momento in cui a-scendeva al cielo. Essa è venerata dai cristiani. L’edificio costruito dai Crociati è stato convertito in una moschea, anche se non è usato per il culto a causa dei molti pellegrini cristiani. Come segno di buona volontà, nel 1200 il Saladino ordinò la co-struzione di una seconda moschea e di un mihrab nei pressi della basilica, in modo da consentire la visita dei pellegrini cristiani alla roccia dell’Ascensione. Gli scavi di padre Corbo nel 1959 dimo-strarono che il livello della memoria originale resta 8 metri più in basso. Ancora oggi la basilica è controllata dai musulmani e visita-bile dietro pagamento di una cifra simbolica. Il convento ortodosso dell’Ascensione è presente sulla cima del Monte degli Ulivi.
IL LUOGO DELL’ASCENSIONEIL LUOGO DELL’ASCENSIONE
Un individualista regge meglio i dolori perché controlla e definisce ciò che lo soddisfa e ciò che lo turba, riser-vando a questi due impostori lo stesso trattamento. Un personalista vive la sua libertà nei legami, quindi è più facile che si ferisca, stia scomodo, sia meravigliato, anche che sia fragilmente felice. Per l’individualista la salvezza coincide con la protezio-
ne dai pericoli e la soddisfazione dei bisogni. Per un personalista la salvezza è partecipazione a una storia che non si limita a esaudire i desideri, ma fa addirittu-ra meglio. Rispetto alla vita eterna, gli individualisti hanno il pro-blema: “Mi salverò? Sarò all’altezza del mio Signore e
Maestro?”. Gli altri: “Quando il Figlio di Dio tornerà, saremo in grado di fare una festa come Dio comanda?”. Eppure l’individualismo è una tentazione po-tente e il motivo è comprensibile: il prezzo da pagare è altissimo. Mosè, ad esempio,
preferì condividere il destino del suo popolo e non entrare nella Terra pro-messa piuttosto che essere salvato da solo, ma fu gra-zie alla sua intercessione che Dio rimase fedele alla promessa (Esodo 32,9-14; Deuteronomio 34,4). “Essere cristiani è una scelta radicale molto concreta. Cosa vogliamo davvero? Il mio risultato o il nostro? Si dice credente chi dà il primato al nostro risultato e non al mio. Allo stesso modo si dice non credente, in-dipendentemente da quanto va a Messa, chi organizza la sua vita in un modo in cui il primato è il proprio risultato, che può essere anche la santità, la correttez-za e la bontà” (Stella Morra, teologa). Per l’individualista il popolo di Dio è la somma dei sin-goli cristiani che hanno lo stesso obiettivo e condivido-
no gli stessi valori. Per il credente, il popolo di Dio è una caotica carovana impegnata in un santo pellegri-naggio, senza la quale io non sono più io. L’individualista si accontenta di un Dio solitario, a propria immagine. Il cristiano è battezzato nel nome delle tre persone della Trinità.
2.fine
LA TENTAZIONE POTENTE DELL’INDIVIDUALISMO
di Marco Ronconi, teologo e insegnante di religione
tratto da “Jesus”, maggio 2017