Date post: | 03-Jul-2015 |
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Trattato sull’emendazione dell’intelletto (1658-9): la conoscenza ha uno scopo morale
Esiste un vero bene, oltre la ricchezza, il piacere e gli onori, capace di garantire la felicità?
Se tutto accade secondo leggi ben determinate, allora il sommo bene consiste nella conoscenza dell’unione che la mente ha con la natura, l’unico vero e immutabile bene..
Un ecologista ante litteram? Che senso potrebbe avere nel XXI secolo questo aspetto dello spinozismo?
Come raggiungere il sommo bene?Con metodo: expurgatio intellectus, come in Bacone
Ecco i suggerimenti concreti:1. Conoscere a sufficienza la natura per il fine indicato2. Formare una società che consenta a tutti di raggiungere il suddetto fine3. Costruire una morale e una pedagogia4. Elaborare una dottrina medica5. Coltivare la meccanica
Morale provvisoria:1. Parlare il linguaggio della gente comune, uniformandosi alle sua capacità per avere ascoltatori pronti a intendere la verità2. Godere dei piaceri quanto è necessario per mantenersi in salute3. Denaro e altri beni per conservare la vita e la salute
Dio è il tutto
Nulla è fuori di Dio = Natura (Ordine necessario del tutto)
Ordine necessario= ordine geometrico
No creazione! La creazione separa Dio dalle cose create
Perché una sola?
Contraddizioni di Cartesio nei Principi della filosofia:
solo Dio è sostanza perché sussiste per sé ma chiama sostanza
anche la res cogitans ed extensa che necessitano di Dio..
Ma che sostanze sono?
Solo Dio sussiste per sé Dio non è persona Il mondo procede necessariamente da Dio Dio causa immanente di tutto (panteismo)
Res cogitans ed extensa: pensiero ed estensione
1. Per Cartesio: sostanze secondarie2. Per Spinoza: attributi
Attraverso gli attributi la sostanza esprime la sua essenza
Modi: singoli pensieri e singole cose esterne
Nessuna cosa finita è sostanza e quindi neanche l’uomo Essenza uomo: modificazione attributi divini del pensiero e
dell’estensione (Modi: idea e corpo)
Mente=idea del corpo, cioè conoscenza degli stati corporei
Tra le cose e le idee c’è un parallelismo
L’ordine e la connessione tra le idee è lo stesso che l’ordine e la connessione tra le cose
Mente = idea del corpo, cioè conoscenza degli stati corporei
La mente conosce il corpo e sa che esiste
La mente conosce se stessa tramite le idee delle modificazioni del corpo
La mente conosce il mondo esterno tramite le idee delle modificazioni del corpo dovuto al mondo esterno
OPINIONE = CONOSCENZA INADEGUATA perché coglie i particolari RAGIONE = CONOSCENZA ADEGUATA perché coglie le relazioni e le cause INTELLETTO o conoscenza intuitiva = conoscenza chiara e distinta che coglie la
necessità delle cose, natura e dio
L’anima non è sostanza immortale: che fine fa l’uomo quando muore?
La credenza nell’immortalità dell’anima non ha nulla di razionale, ma nasce da due
sentimenti:
Paura Speranza
Oggi, in seguito agli sviluppi delle neuroscienze, è impossibile negare la relazione stretta tra la mente (coscienza…) e il supporto cerebrale.
Così il biologo Boncinelli:
“Chi pensava che dietro il pensare, la memoria e anche la creatività si nascondesse chissà che cosa, è rimasto piuttosto deluso: non si tratta che di una selva – ordinata per dire la verità – di onde elettriche che si inseguono e si intersecano”.
E la coscienza? Ancora Boncinelli: “l’affiorare alla coscienza di una serie di eventi mentali corrisponderebbe al passaggio di un certo numero di gruppi di neuroni da uno stato di oscillazione elettrica disordinata e asincrona a uno più ordinato e sincrono […] Quella che noi chiamiamo coscienza o vita interiore è quindi una collezione di atomi del presente”.
La relazione tra la mente e il supporto cerebrale è talmente stretta che è impensabile, dal punto di vista delle neuroscienze, una qualsiasi sopravvivenza dell’“io”, di una coscienza personale dopo la morte
Considerato che
nella fase avanzata dell’Alzheimer l’io è giàtotalmente disgregato
l’io è del tutto (o quasi) spento nello stato
vegetativo permanente
Ne consegueè assurdo pensare che possa sopravvivere un io
(o una coscienza) quando come supporto non vi sarà più un cervello, ma della polvere
La libertà implica la necessità La sostanza (Dio) è causa di sé e quindi libera perché esiste per la
solo necessità della sua natura
In natura non c’è niente di contingente
Dio: natura naturans Mondo:natura naturata
Dio non progetta il mondo, né lo vuole per libera scelta né per amore
Intelletto, volontà e amore appartengono alla natura naturata nonalla natura naturans
Ethica ordine geometrico demonstrata (1661-77):
Gli uomini si credono liberi perché conoscono i loro appetiti ma ne ignorano le
cause. Falso pregiudizio finalistico: Dio ha fatto tutte le cose in vista dell’uomo. Bene e male, bello e brutto sono nozioni soggettive e non oggettive L’uomo agisce per il solo potere di Dio Ogni cosa si sforza di conservarsi: volontà, appetito e cupidità Gli affetti non sono da valutare moralisticamente perché seguono le leggi della
natura (Punto delicatissimo: cosa ne scaturisce?) Uomo: schiavitù e libertà Il determinismo delle passioni vs la ragione della comprensione del
determinismo: più l’uomo comprende il determinismo (a cui non può sottrarsi) più è libero
L’intelletto non è corrotto come intendono teologi e rabbini La Scrittura deve essere interpretata correttamente Religione: dominio dell’immaginazione (1° grado
conoscenza) Nei libri dei profeti nessuna vera conoscenza ma norme di
vita pratica La conoscenza intellettuale di Dio non riguarda la fede Scopo della fede: ubbidienza Scopo della filosofia: la verità Lo stato: è importante la libertà di espressione per la stabilità
www.loescher.it/librionline/risorse.../Spinoza_ieri_e_oggi.ppt
http://www.riflessioni.it/senso-della-vita/edoardo-boncinelli.htm
Filosofia e cultura:l’età moderna, LaVergata-Trabattoni, vol 2° - La nuova Italia