+ All Categories
Home > Documents > Basta coinvolgere giovani Come hanno fatto per Un successo ... · no, completa il censimento dei...

Basta coinvolgere giovani Come hanno fatto per Un successo ... · no, completa il censimento dei...

Date post: 09-Oct-2020
Category:
Upload: others
View: 2 times
Download: 0 times
Share this document with a friend
4
ESPERIMENTI COLLETTIVI È possibile riutilizzare aree abbandonate e degradate? Sì. Basta coinvolgere giovani lavoratori e creativi ottimisti. Come hanno fatto per l’ex-Falck di Sesto San Giovanni. Un successo (da imitare) di Giuliana Zoppis, foto di Edoardo Delille Riscattare UNO SCANDALO Le ideatrici del progetto Made in Mage negli spazi esterni delle ex acciaierie Falck: Isabella Inti e (in piedi) Valeria Inguaggiato. A sinistra, tre dei componenti di GarbageLAB, uno dei 14 gruppi ospitati in comodato d’uso nei capannoni riqualificati della vecchia fabbrica di Sesto San Giovanni.
Transcript
Page 1: Basta coinvolgere giovani Come hanno fatto per Un successo ... · no, completa il censimento dei locali abbandonati al pia-no terra di edifici demaniali (vetrine e magazzini deserti

ESPERIMENTI COLLETTIVI

È possibile riutilizzare aree abbandonate e degradate? Sì.

Basta coinvolgere giovani lavoratori e creativi ottimisti.

Come hanno fatto per l’ex-Falck di Sesto San Giovanni.

Un successo (da imitare) di Giuliana Zoppis, foto di Edoardo Delille

RiscattareUNO SCANDALO

Le ideatrici del progettoMade in Mage negli spaziesterni delle ex acciaierieFalck: Isabella Inti e (in piedi) ValeriaInguaggiato. A sinistra, tre dei componenti diGarbageLAB, uno dei 14 gruppi ospitati incomodato d’uso neicapannoni riqualificatidella vecchia fabbrica diSesto San Giovanni.

Page 2: Basta coinvolgere giovani Come hanno fatto per Un successo ... · no, completa il censimento dei locali abbandonati al pia-no terra di edifici demaniali (vetrine e magazzini deserti

Fare un giro nell’ex “Stalingrado d’Italia” è una tappa istruttiva. Un po’ come andare ad Amsterdam o a Berlino

Altri gruppi di giovani artisti-artigiani, autoproduttori, stilistie designer del progetto Madein Mage. Sopra, le fondatricidel laboratorio Semi diSesamo; sotto, Alice Cateni; adestra, il collettivo Bigmagma.

Page 3: Basta coinvolgere giovani Come hanno fatto per Un successo ... · no, completa il censimento dei locali abbandonati al pia-no terra di edifici demaniali (vetrine e magazzini deserti

24 MARZO 2012

Anni di “distrazione” nella gestionedel patrimonio immobiliare hannodato a Milano e al suo hinterlandun aspetto quanto mai dimesso efatiscente, spesso a macchia dileopardo. Zone ricche e ben curatesi alternano ad altre con negozichiusi, laboratori dismessi, fabbri-che demolite e mai riqualificate. E

mentre l’assessore alla casa del Comune, Lucia Castella-no, completa il censimento dei locali abbandonati al pia-no terra di edifici demaniali (vetrine e magazzini desertida anni), l’assessore Daniela Benelli (decentramento eservizi civici) commenta sul suo blog: «In questi mesil’associazione Temporiuso.net, l’assessorato all’urbanisti-ca e il DiAP, Dipartimento di architettura e pianificazionedel Politecnico di Milano, in accordo con gli assessoratial decentramento, cultura e demanio, stanno firmandoun protocollo d’intesa. Obiettivo: avviare un percorso dimappatura, emersione della domanda e dell’offerta dispazi in abbandono nelle 9 zone di Milano. Inoltre, avvia-re bandi per il riuso temporaneo di spazi dismessi e sot-toutilizzati in comodato d’uso sociale o gratuito. Per alcu-ne situazioni segnalate dai cittadini le cose cambierannonei prossimi mesi. La darsena, per esempio, per cui c’èil finanziamento: all’inizio del 2013 inizieranno i lavori. Ol’ex albergo Isolabella, che diventerà Casa del Volontaria-to grazie a una convenzione con cui Palazzo Marino ha

affidato l’edificio a Ciessevi. La piscina Caimi sarà ri-strutturata, con una convenzione tra Comune e Fonda-zione Pierlombardo. Per le gallerie della stazione centra-le (oltre al memoriale del Binario 21, progetto che cercatuttora finanziamenti) è previsto un generale recupero.Sono allo studio provvedimenti per disincentivare l’ab-bandono di edifici privati da parte dei proprietari». Intanto, l’Aler (l’ente regionale che presiede alle case po-polari) decide di fare altrettanto, mappando i negozi ab-bandonati negli edifici di sua pertinenza. In tutto questofermento, un luogo da esplorareper prendere spunti è l’ex Stalin-grado d’Italia: un milione e mezzodi metri cubi a Sesto San Giovan-ni. D è andato negli ex MagazziniGenerali Falck per testimoniarnela vitalità. Farci un giro può esse-re una tappa istruttiva del viaggioin quell’Italia poco nota, ma sor-prendente, che vale la pena dipercorrere. Un po’ come andaread Amsterdam o a Berlino. I motivi sono due. Il primo è che,nonostante la marea di scandali,inchieste e fallimenti che hannocoinvolto l’area, accadono qui co-se molto interessanti e inedite, adanimare con impensabile energiala paralisi di un mega-cantiere inaugurato nel 2006 emai avanzato. Il secondo è che, proprio da una cittadinache è stata fiore all’occhiello dell’industria, il mitico polooperaio alle porte di Milano (Falck, Breda, Marelli, Cam-pari), sta nascendo un laboratorio-pilota d’innovazione,anche sociale e ambientale, rivolto ai giovani e ai creativi.Il progetto di Renzo Piano ripartirà a breve, sostiene ilsindaco Giorgio Oldrini (a patto che le prossime elezionicomunali di maggio non capovolgano i fragili equilibri),ma nel frattempo il nuovo avanza. E si chiama Made inMage.

Dateci quello spazio! L’esperimento di riuso temporaneo nasce da migliaia dimetri quadri di spazi vuoti, sottoutilizzati o abbandonati:perché non utilizzarli per promuovere e sostenere piccolerealtà artigianali e creative legate alla moda e al designsostenibile? E perché non prevedere nuove attività pro-duttive che valorizzino il patrimonio di archeologia indu-striale di Sesto? Le origini del progetto sono molte e i pri-mi passi risalgono a tre anni fa, quando gli spazi del Car-roponte sono stati affidati ad Arci Milano per i concertimusicali estivi e i PataPalla, happening legati ai Mondialidi calcio. Nell’ex portineria Breda, l’assessorato alla cul-tura, l’Agenzia di sviluppo MilanoMetropoli e le associa-zioni culturali Cantieri Isola e Precare.it hanno avviato,sempre allora, un bando per ospitare, in comodato gra-tuito, realtà della Land Art e architetti del paesaggio (vin-citori: l’artista Ettore Favini e i giovani architetti di Atelierdelle Verdure), che in cambio promuovessero attività emomenti di aggregazione. Nelle vetrerie Vetrobalsamo,nell’ex Torre dei Modelli, e in alcune palazzine per uffici(vuote da anni), sono stati organizzati workshop e semi-

Nonostante i fallimenti e un megacantierebloccato, qui succedonocose inedite:come il riusotemporaneo

Oscar Merli di RiCreazioni: fa mobili e oggetti con materialidi recupero. Come gli altri creativi che lavorano qui (3 annigratis, solo spese vive) ha vinto il bando Made in Mage.

Page 4: Basta coinvolgere giovani Come hanno fatto per Un successo ... · no, completa il censimento dei locali abbandonati al pia-no terra di edifici demaniali (vetrine e magazzini deserti

nari con studenti del DIAP, Politecnico di Milano e dellaNaba (Nuova accademia di belle arti Milano), che hannoripensato gli spazi in abbandono come “Cittadella per ilriuso temporaneo”, con hub e ostelli per giovani lavoratori.In seguito a queste prime esperienze pilota, la pubblicaamministrazione di Sesto San Giovanni ha accolto la pro-posta, avanzata dal laboratorio multiplicity.lab, DIAP Poli-tecnico di Milano, Temporiuso e Arci Milano, di riusotemporaneo degli ex Magazzini Generali Falck per l’atti-vazione di un polo per la produzione creativa e sostenibi-le e la valorizzazione degli spazi ex industriali. La propo-sta (presentata nel settembre 2010 nella sezione Il patri-monio industriale, una risorsa strategica per lo sviluppourbano del Convegno Internazionale Unesco) è finalmen-te partita qualche mese fa. E dal gennaio 2011 al dicem-bre 2013, il Comune di Sesto ha messo a disposizione diuna quindicina di gruppi selezionati da un “invito allacreatività”, altrettanti spazi per atelier-laboratori in como-dato gratuito, e con sole spese di mantenimento dell’im-mobile e start up. Il progetto vede il coinvolgimento diesperti nel campo del critical fashion, attività produttivesostenibili, eventi urbani, nonché della cittadinanza atti-va, in stretta collaborazione con l’amministrazione comu-nale sestese. I vincitori del bando, che attualmente han-no un laboratorio qui, sono: Artedì, Atelassé, Effemeridi,GarbageLAB, GhostZip, RiCreazioni, Semi di Sesamo,Vectorealism, Progetto Imana, Lascialascia, Collettivo Fo-tografico Rumore, Bigmagma, 2be2share. Lavorano, sidivertono e producono oggetti nel rispetto delle regoledella sostenibilità ambientale, culturale e sociale: borse,cappelli, lampade, bijoux, abiti, pupazzi, complementid’arredo (madeinmage.it).

I primi non saranno gli ultimi (si spera)«Made in Mage è il primo progetto pilota di riuso tempo-raneo avviato in Italia, dopo altre azioni minori semprenel territorio milanese come l’ostello temporaneo nei ma-gazzini FS a Porta Genova, ideato da Esterni, e il caso diBaseB alla Bovisa», affermano Isabella Inti e Valeria In-guaggiato dell’associazione Temporiuso.net, che hannocoordinato il progetto Made in Mage e dato vita, con ArciMilano, AB&com, La Cordata e Zucchi Group alle Gior-nate dell’insostenibile bellezza, incontri dedicati alle nuo-ve pratiche di progettazione e riqualificazione, dal designal territorio. «Investire in queste idee non vuol dire, peruna pubblica amministrazione, abdicare a realizzare pro-getti e servizi definitivi, ma sperimentare pratiche, funzio-ni ed economie emergenti, che possono attecchire e ri-generare spontaneamente parti di città in abbandono. Estimolare stilisti, creativi, designer, artigiani, associazioniculturali e cooperative attivi nel settore della moda e deldesign sostenibile. Gli stessi cui è rivolto l’invito alla crea-tività Made in Mage, perché presentino progetti e pro-grammi per atelier e laboratori di moda critica, da svi-luppare dentro gli ex Magazzini Falck. Per i migliori pro-getti (come quelli già installati nello spazio), il premio èun contratto d’uso temporaneo gratuito della durata ditre anni. Ai vincitori è richiesto un contributo per copri-re le spese di mantenimento dello stabile (costi vivi e ma-nutenzione ordinaria), proporzionale alle dimensioni del-l’atelier-laboratorio utilizzato (50, 75, 100 mq), e per ilsupporto allo start-up d’impresa da parte di esperti. Inol-tre, si chiede un impegno ad aprire lo spazio almeno unavolta al mese con servizi e attività per il pubblico sestesee di Milano. Un “baratto creativo”.

D 96 24 MARZO 2012

Almeno una volta al mese è richiesto ai gruppi di

lavoro un “baratto creativo”: incambio degli spazi, offrire

servizi e attività ai cittadini

A sinistra: una degli aderenti a GhostZip (borse e accessori modauomo e donna). Sotto, in bicicletta, una socia di Semi di Sesamo,

che riunisce giovani artigiani impegnati su progetti sostenibili.


Recommended