Date post: | 02-May-2015 |
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Benvenuti al seminario distrettuale
su comunicazione e pubblica immagine
DISTRETTO 2080 SEMINARIO Fiuggi 2015
Una strategia vincente per lo sviluppo della comunicazione
nei Club virtuosi
• Costruire un piano di comunicazione
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ROTARY E COMUNICAZIONE
• La funzione di comunicazione ha assunto un ruolo fondamentale nel panorama delle leve a disposizione dei CLUB e del nostro DISTRETTO per il miglioramento dei Rapporti con i soci, per la gestione dei Club e per il miglior funzionamento del Distretto e dei servizi erogabili
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ROTARY E COMUNICAZIONE
• La comunicazione assume dunque un ruolo centrale per l’agire organizzativo, come strumento di governo della complessità della realtà rotariana e non più solo come leva manageriale per la gestione dei servizi o come importante attività per assicurare la diffusione delle conoscenze indispensabili per internalizzare i valori, troppo spesso dimenticati o no conosciuti da parte dei rotariani
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ROTARY E COMUNICAZIONE
• A fianco della funzione di relazione biunivoca con i soci sul piano dell’ascolto, della informazione, dell’accesso, della valutazione della qualità del funzionamento del Club e del Distretto, la comunicazione assume valore come strumento di governo per elaborare e attuare politiche pubbliche sempre più articolate e complesse (si vedano le regole ed i principi per la costruzione del piano strategico di Club).
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ROTARY E COMUNICAZIONE
• All’aumento della complessità dei problemi ai quali la comunicazione è chiamata a rispondere, corrisponde quindi una maggiore complessità dell’articolazione organizzativa della funzione.
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Suggerimenti per unintervento efficace
• Aneddoti ed esempi• Rispetto dei tempi• Evitare di leggere gli appunti• Contatto visivo e postura corretta• Parlare con chiarezza• Dimostrarsi sicuri e a proprio agio
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ROTARY E COMUNICAZIONE
• All’aumento della complessità dei problemi ai quali la comunicazione è chiamata a rispondere, corrisponde quindi una maggiore complessità dell’articolazione organizzativa della funzione.
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Definiamo insieme un piano di comunicazione
• Il piano è uno strumento che serve a programmare le azioni di comunicazione di un Club in un arco di tempo annuale e triennale.
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L’utilità del piano
Il piano di comunicazione deve consentire di:•Razionalizzare le attività•Sviluppare i percorsi•Razionalizzare l’impiego delle diverse risorse necessarie•Assegnare i compiti•Identificare le milestone
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Come si realizza il piano di comunicazione? (1/2)
• L’analisi dello scenario• Gli obiettivi• La segmentazione del
pubblico di riferimento• La scelta delle strategie…
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• La scelta dei contenuti• La scelta delle attività e degli strumenti • La misurazione dei risultati
Come si realizza il piano di comunicazione? (1/2)
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1.1. Analisi dello scenarioAnalisi dello scenario
• L’analisi del contesto interno si riferisce
allo studio delle caratteristiche distintive
di un Club nel suo complesso che
possono fornire indicazioni sullo stato
dell’organizzazione (punti di forza e
debolezza, vision e mission).
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2. Quali obiettivi2. Quali obiettivi
• Obiettivi di policy
• Obiettivi di identità e immagine
• Obiettivi di garanzia e tutela nella
relazione con il Distretto, con gli altri Club
• Obiettivi di promozione e miglioramento
di qualità
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3. Come segmentare il pubblico di 3. Come segmentare il pubblico di riferimentoriferimento
• Pubblico interno al Club• Pubblico interno al Rotary–Altri Club–Distretto–Altri Distretti
• Pubblico esterno (Istituzioni, Media, Opinione Pubblica, Soci potenziali)
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4. Le strategie di base4. Le strategie di base• La scelta delle strategie consiste nella
traduzione dell’obiettivo in azioni e strumenti della comunicazione:
• Strategie in base ai pubblici:
– Strategia indifferenziata
– Strategia differenziata
– Strategia concentrata
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5. L’attenzione sui contenuti 5. L’attenzione sui contenuti (1/2)(1/2)
• La scelta dei contenuti è la selezione dei valori che si intendono veicolare.
• I contenuti devono essere chiari, espliciti e veritieri
• L’importanza dei calendari del Club, del Distretto e del Rotary International
• La congruenza con i calendari nazionali
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5. L’attenzione sui contenuti 5. L’attenzione sui contenuti (2/2)(2/2)
• La formazione interna• Valori e documenti del R. I.
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6. Attività e 6. Attività e strumentistrumenti
• La scelta delle attività e degli
strumenti fa riferimento a quali mezzi
di comunicazione si possono utilizzare
e la selezione avviene valutando la
coerenza con pubblici e contenuti.
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7. Misurazione dei risultati7. Misurazione dei risultati
• La misurazione dei risultati è l’ultimo step ma non il meno importante.
• L’assenza di verifica e analisi vanifica la validità e l’efficacia del piano
• E’ opportuno un monitoraggio delle varie fasi
del piano attraverso il questionario, l’intervista
e l’osservazione.
• Spesso si lavora con un’osservazione
partecipata.
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Proviamo a ValutareProviamo a Valutare
• La valutazione è fondamentale per verificare l’esito del piano.
• L’identificazione preventiva dei parametri di valutazione garantisce il risultato
• Attenzione ai metodi ed agli strumenti di valutazione
• Attenzione ai soggetti coinvolti nella valutazione
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Il piano di comunicazioneIl piano di comunicazionecome processo organizzativocome processo organizzativo
• Le tre fasi del piano• La pianificazione della comunicazione• Gli attori del piano• Le modalità e gli strumenti di coordinamento• La legittimazione formale• Le azioni di supporto al piano di comunicazione• Criticità, insegnamenti• Le ricadute del piano
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Proviamo a realizzare il piano nelle tre fasi Proviamo a realizzare il piano nelle tre fasi fondamentalifondamentali
1. Pianificazione e redazione
2. Implementazione
3. Valutazione
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Nell’ottica di una nuova governanceNell’ottica di una nuova governance
• I presupposti indispensabili
• Proposta di parametrazione
• Presupposti ed effetti del piano
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Conclusioni e proposteConclusioni e proposte
Dall’analisi effettuata emerge:
•La mancata predisposizione di un piano
•La predisposizione naif di pseudo piani
•La confusione tra piano strategico e piano di
comunicazione
•Una scarsa applicazione puntuale delle fasi di
costruzione del piano.
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Conclusioni e proposteConclusioni e proposte
• E’ opportuna una maggiore enfasi sulla
definizione degli obiettivi.
• Bisogna monitorare con frequenza.
• Il segreto è insistere sulla valutazione
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