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BOLLETTINO TRIMESTRALE DELLA SOCIETA’ ITALIANA DI ... · del pediatra moderno è diventato il...

Date post: 16-Feb-2019
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DIRETTIVO PRESIDENTE Giuseppe Di Mauro [email protected] VICE PRESIDENTI Sergio Bernasconi [email protected] Alessandro Fiocchi [email protected] SEGRETARIO Susanna Esposito [email protected] CONSIGLIERI Chiara Azzari [email protected] Giuseppe Banderali [email protected] Giacomo Biasucci [email protected] Alessandra Graziottin [email protected] TESORIERE Nico Sciolla [email protected] REVISORI DEI CONTI Lorenzo Mariniello [email protected] Leo Venturelli [email protected] DIRETTORE DELLA RIPPS Guido Brusoni [email protected] RESPONSABILE PER I RAPPORTI CON ENTI E ISTITUZIONI Luigi Falco [email protected] SEDE Via Salvatore Di Giacomo, 14 81031 Aversa (CE) Tel. 081.8901487 [email protected] Sito web: www.sipps.it IL PEDIATRA “ADVOCATE” DEL BAMBINO E DELL’ADOLESCENTE: UN RUOLO IRRINUNCIABILE Siete d’accordo nell’affermare che i bambini di oggi sono diversi da quelli di 15/20 anni fa? Così come gli adolescenti? Così come l’intera società? Ma il Pediatra è cambiato? Per molti versi il Pediatra è cambiato e non vi è dubbio che qualcuno sia più avanti di altri in questo processo di rinnovamento. Ma è altrettanto vero che molti cambiamenti non coincidono con un radicale, indispensabile e indifferibile cambiamento del ruolo del Pediatra. Occorre definire un vero e proprio “riposizionamento” del Pediatra, un “nuovo ruolo” che non sia esclusivamente caratterizzato dalla prevenzione e dalla cura delle malattie (ruolo finora svolto con il massimo impegno e competenza), ma che sia rivolto alla volontà e alla capacità di intercettare i segni e i sintomi di quel disagio psico-sociale che può evolvere verso forme di devianza, sofferenza e inadeguatezza sociale. Oggi la preparazione, la cultura professionale del Pediatra è ancora orientata verso gli aspetti della patologia fisica (malattie fisiche) dei bambini, quando ormai il traguardo del miglioramento della salute fisica nel nostro Paese è stato raggiunto. Ma oggi le stesse condizioni economico-sociali che hanno agito positivamente per la salute fisica, possono incrementare i pericoli per la salute psichica, intellettuale e morale dei bambini. Il principale “cliente” del pediatra moderno è diventato il bambino “fisicamente sano”, ma in potenziale pericolo per gli altri tipi di patologie. Oggi non è sufficiente parlare di buona salute del bambino solo perché c’è assenza di malattia fisica. La buona salute è la somma di molte componenti. C’è infatti una salute psichica, una salute morale, una salute intellettuale, una salute ambientale, una salute familiare, una salute scolastica, una salute sportiva ecc. Oggi si deve parlare di Benessere del bambino, o meglio ancora di qualità della vita del bambino. Ma il Pediatra di oggi è preparato ad affrontare questo nuovo modo di intendere la salute del bambino? Vi sono dubbi concreti al proposito in quanto al Pediatra non è stata e ancora non è insegnata la cultura del benessere e della qualità di vita. L’obiettivo, invece, dovrebbe essere di creare una figura professionale in grado di prevenire quelle situazioni che, se trascurate, possono sfociare nel disagio adolescenziale e di comunicare in modo efficace con tutti gli operatori sociali coinvolti nella tutela della qualità della vita dei bambini. La realtà dell’infanzia oggi è rappresentata principalmente da bambini sani, per i quali il benessere eccessivo e incontrollato può diventare causa SIPPS BOLLETTINO TRIMESTRALE DELLA SOCIETA’ ITALIANA DI PEDIATRIA PREVENTIVA E SOCIALE Anno V Numero 1 1 2010 Edizioni: Editeam s.a.s. Gruppo Editoriale Via Gennari 81, 44042 Cento (FE) Tel. 051.904181/903368 Fax 051.903368 www.editeam.it - [email protected] Copyright © 2010 Tutti i diritti sono riservati Suppl. INFORMABIMBI 2010 Giuseppe Di Mauro
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DIRETTIVO

PRESIDENTEGiuseppe Di [email protected]

VICE PRESIDENTISergio [email protected] [email protected]

SEGRETARIOSusanna [email protected]

CONSIGLIERIChiara [email protected] [email protected] [email protected] [email protected]

TESORIERENico [email protected]

REVISORI DEI CONTILorenzo [email protected] [email protected]

DIRETTORE DELLA RIPPSGuido [email protected]

RESPONSABILE PER I RAPPORTICON ENTI E ISTITUZIONILuigi [email protected]

SEDEVia Salvatore Di Giacomo, 1481031 Aversa (CE)Tel. [email protected] web: www.sipps.it

IL PEDIATRA “ADVOCATE”DEL BAMBINO E DELL’ADOLESCENTE:

UN RUOLO IRRINUNCIABILE

Siete d’accordo nell’affermare che i bambini di oggi sono diversi da quelli di15/20 anni fa?Così come gli adolescenti?Così come l’intera società?

Ma il Pediatra è cambiato? Per molti versi il Pediatra è cambiato e non vi èdubbio che qualcuno sia più avanti di altri in questo processo di rinnovamento.Ma è altrettanto vero che molti cambiamenti non coincidono con un radicale,indispensabile e indifferibile cambiamento del ruolo del Pediatra.

Occorre definire un vero e proprio “riposizionamento” del Pediatra, un “nuovoruolo” che non sia esclusivamente caratterizzato dalla prevenzione e dallacura delle malattie (ruolo finora svolto con il massimo impegno ecompetenza), ma che sia rivolto alla volontà e alla capacità di intercettarei segni e i sintomi di quel disagio psico-sociale che può evolvere verso formedi devianza, sofferenza e inadeguatezza sociale.Oggi la preparazione, la cultura professionale del Pediatra è ancora orientataverso gli aspetti della patologia fisica (malattie fisiche) dei bambini, quandoormai il traguardo del miglioramento della salute fisica nel nostro Paese èstato raggiunto. Ma oggi le stesse condizioni economico-sociali che hannoagito positivamente per la salute fisica, possono incrementare i pericoli perla salute psichica, intellettuale e morale dei bambini. Il principale “cliente”del pediatra moderno è diventato il bambino “fisicamente sano”, ma inpotenziale pericolo per gli altri tipi di patologie. Oggi non è sufficiente parlaredi buona salute del bambino solo perché c’è assenza di malattia fisica. Labuona salute è la somma di molte componenti. C’è infatti una salute psichica,una salute morale, una salute intellettuale, una salute ambientale, unasalute familiare, una salute scolastica, una salute sportiva ecc. Oggi si deveparlare di Benessere del bambino, o meglio ancora di qualità della vita delbambino. Ma il Pediatra di oggi è preparato ad affrontare questo nuovomodo di intendere la salute del bambino? Vi sono dubbi concreti al propositoin quanto al Pediatra non è stata e ancora non è insegnata la cultura delbenessere e della qualità di vita.L’obiettivo, invece, dovrebbe essere di creare una figura professionale ingrado di prevenire quelle situazioni che, se trascurate, possono sfociare neldisagio adolescenziale e di comunicare in modo efficace con tutti gli operatorisociali coinvolti nella tutela della qualità della vita dei bambini. La realtàdell’infanzia oggi è rappresentata principalmente da bambini sani,per i quali il benessere eccessivo e incontrollato può diventare causa

SIPPSBOLLETTINO TRIMESTRALE DELLA SOCIETA’ ITALIANA DI PEDIATRIA PREVENTIVA E SOCIALE

Anno V Numero 1

11111

2010

Edizioni:Editeam s.a.s. Gruppo EditorialeVia Gennari 81, 44042 Cento (FE)Tel. 051.904181/903368Fax 051.903368www.editeam.it - [email protected]

Copyright © 2010Tutti i diritti sono riservati

Suppl. INFORMABIMBI 2010

Giuseppe Di Mauro

di squilibrio psichico, intellettuale e morale e da un numero fortuna-tamente limitato di bambini conmalattie croniche o disabilità che hanno bisogni specifici. Con questo non voglio sminuire l’enormeimportanza professionale che il Pediatra esprime ogni giorno negli ambulatori dei Pediatri del territorio,negli ospedali e nelle università, nella gestione delle emergenze-urgenze, delle malattie croniche enella ricerca. Ma voglio sottolineare l’esigenza di un’evoluzione culturale che tenga conto anche diquesti nuovi e importanti aspetti.Nella pratica pediatrica quotidiana ci si accorge sempre più di quanto siano divenuti importanti iproblemi scolari, le difficoltà di apprendimento, i disturbi dell’attenzione con iperattività, i disturbid’ansia e dell’umore. Allarmante è l’aumento di suicidi e omicidi in età adolescenziale, le violenzein ambito familiare e nella società, la diffusione del consumo di fumo, alcool e droghe e dell’AIDS tragli adolescenti. Sempre più spesso bambini o adolescenti hanno bisogno di aiuto per disturbi diadattamento o per uno stress post-traumatico, conseguente ad abuso fisico, emotivo o sessuale.Sovente sono vittime della povertà delle proprie famiglie o dell’incapacità dei loro genitori disalvaguardare la loro salute psicofisica.I genitori vedono nel Pediatra la prima figura professionale in grado di rilevare e affrontare i problemidel bambino, incluso quelli relativi allo sviluppo ed al comportamento. Il Pediatra ad ogni visitadovrebbe valutare le tappe dello sviluppo raggiunte, studiare le dinamiche intra-familiari, indagarele preoccupazioni dei genitori. L’ambulatorio del Pediatra dovrebbe divenire il luogo ideale per unavalutazione e una sorveglianza dello sviluppo neuro-psicomotorio, affettivo e comportamentale eper una precoce identificazione delle eventuali varianti patologiche. Il Pediatra dovrebbe così svolgereun ruolo di “analizzatore” dei sintomi, essere in grado di ridimensionare i falsi problemi e, nei casidubbi, proporre un’ulteriore consulenza specialistica.Il Pediatra, ed in particolare il Pediatra di famiglia, per almeno 14 anni, che possono divenire anche20 o più se vi sono più bambini, si trova a frequentare una famiglia. E’ quindi il medico che più diogni altro ha l’opportunità di vedere, ascoltare, capire, individuare i comportamenti di una famiglia,sia positivi sia negativi, comportamenti che in ogni caso incidono sulle condizioni psichiche, morali,intellettuali, comportamentali e caratteriali dei bambini. E’ nelle condizioni di cogliere i primi eventualisegnali di allarme. L’importante è che li sappia cogliere! Molti ci riescono, specialmente quelli conmaggiore esperienza pratica, in sostanza i più vecchi, o con una sensibilità individuale particolarmenteattenta, ma sarebbe meglio, per il bene dei bambini, che tutti i Pediatri ci riuscissero, anche quelliall’inizio della loro attività. Questo accadrà se coloro che sono deputati alla formazione del Pediatradaranno una maggiore importanza alla conoscenza dello sviluppo cognitivo, del rapporto genitore-bambino, della comunicazione, della psicologia, della bioetica, della medicina sportiva, ecc. Il Pediatracosì formato, può efficacemente fare prevenzione! E quella prevenzione che ha fatto e fa per lemalattie fisiche, oggi la potrebbe fare anche per le problematiche psicologiche che stanno alla basedelle manifestazioni del disagio giovanile nelle età successive.

Perché il Pediatra “Advocate” del bambino?Il Pediatra è forse l’unica figura professionale che si trova in un punto di osservazione privilegiatoper cogliere segnali di allarme individuali e collettivi sia sul piano emotivo sia sul piano ambientale.In questo nuovo ruolo potrebbe, più di altre figure professionali che si occupano dell’infanzia,integrare e verificare le informazioni ottenute dall’osservazione diretta del bambino “a rischio” conquelle ottenute da altre persone che si occupano del bambino (genitori, insegnanti, assistentisociali, religiosi, ecc.) e discutere con queste ultime le proprie conclusioni e le eventuali strategie diintervento.Inoltre, come esperto di bambini, il Pediatra avrebbe molteplici possibilità di intervento, su basemultidisciplinare, per migliorare il corso della vita dei bambini. E’ quindi necessario “costruire” unPediatra più motivato, più conscio delle molteplici valenze etiche della sua professionalità, capacedi usare strumenti moderni di organizzazione e comunicazione in modo da diventare un nodofondamentale nella rete di collaboratori/consulenti che si occupano dell’infanzia. Occorre formareun Pediatra moderno che sappia affrontare meglio tutti gli aspetti sociali, psicologici, morali, caratterialidell’infanzia nei quali si possono cogliere i prodromi del disagio che si proietta e si slatentizzanell’adolescenza.Durante questi nostri incontri spero di poter capitalizzare il contributo di qualificati colleghi e di voitutti nel definire i punti fondamentali che dovrebbero caratterizzare il Pediatra “Advocate” delbambino.

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Questo “nuovo” Pediatra dovrebbe ampliare la visione della sua professione, in riferimentoad alcuni punti qualificanti, per esempio:

Le necessità mediche dei bambini in situazioni di povertà e/o di disagio sono superioririspetto a quelle dei coetanei in migliori condizioni socio-economiche. Il Pediatra dovrebbeessere culturalmente attrezzato a valutare non solo il bambino, ma anche la famiglia, ilcontesto e l’ambiente.Dovrebbe trovare spazio per comunicare adeguatamente con i genitori durante l’orario diattività ambulatoriale, in modo stabile e continuativo, per conoscere ed affrontare situazionidi difficoltà familiare.Dovrebbe istituzionalizzare il contatto con i colleghi medici di altre specialità e con figureprofessionali che operano nella comunità (scuola, servizi sociali, amministrazione locale,chiesa, polizia, ecc.). A questo proposito sarà basilare l’uniformità ed accessibilità delleinformazioni ed un miglioramento delle possibilità di comunicazione utilizzando le possibilioccasioni date dall’informatica.Dovrebbe acquisire la conoscenza delle responsabilità e delle norme che regolano l’attivitàdei singoli soggetti coinvolti a livelli differenti nell’assistenza/difesa dei bambini.Dovrebbe organizzare incontri di educazione sanitaria rivolta ai problemi pediatrici con lapopolazione della zona.Ecc. ecc.

Buona parte del futuro del mondo è nelle mani dei bambini di oggi.Gran parte del futuro di questi bambini è nelle nostre mani.

I NUOVI VACCINIPNEUMOCOCCICI

La Commissione SIPPS Vaccini, composta daSusanna Esposito, Gian Vincenzo Zuccotti, Chia-ra Azzari, Giuseppe Di Mauro e Nicola Principi haappena terminato di elaborare un documentoSIPPS sui nuovi Vaccini Anti-Pneumococcici.

In esso si sottolinea come, rispetto ad un paiodi lustri fa, le attuali possibilità di prevenzionedella patologia da Sp in età pediatrica sianoenormemente aumentate.

Il vaccino pneumococcico eptavalente coniu-gato (PCV-7), che è stato commercializzato unadecina di anni fa prima negli USA, dove è statoformulato, e poi in tutti gli altri Paesi, è statoquello che ha permesso il radicale cambiamento.

Questo vaccino contiene i polisaccaridi capsu-lari dei sierotipi di Streptococcus pneumoniae(Sp) che negli USA alla fine del secolo scorsoerano i principali responsabili della patologiainvasiva (4, 6B, 9V, 18C, 19F e 23F) ma, con-trariamente a quanto valeva per tutti i vaccinipneumococcici fino a quel momento sviluppati,

le componenti antigeniche derivate dagli stipitidi Sp inclusi sono state coniugate con una pro-teina di trasporto, il CRM-197, una variante nontossica della tossina difterica. Il processo di co-niugazione ha radicalmente modificato le carat-teristiche immunologiche dei polisaccaridi cap-sulari che si sono trasformati da antigeni T indi-pendenti in antigeni T dipendenti e sono, quin-di, divenuti capaci di evocare una rilevante ri-sposta immunitaria anche in una categoria disoggetti, come i bambini dei primi 2 anni di vita,che, per l’immaturità del loro sistema difensivo,non sono in grado di rispondere allo stimolo rap-presentato dagli antigeni T indipendenti.

Ciò ha permesso di superare i limiti dei vac-cini pneumococcici polisaccaridici e di offrire unaprotezione immunitaria proprio ad una catego-ria di soggetti, quali sono i bambini più piccoli,che rappresentano, con gli anziani, il gruppo dipersone a maggior rischio di infezioni da Sp.

A valle dell’esperienza maturata con PCV-7 sonoemerse ulteriori possibilità di miglioramento chesi sono tradotte nella registrazione di PCV-10 ePCV-13. Entrambi questi nuovi preparati sem-brano avere buona immunogenicità, elevata si-curezza e tollerabilità e teorica alta efficacia con-tro i sierotipi in essi contenuti. E’ ovvio che PCV-13, che include più antigeni, sembra allo stato

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Susanna Esposito

attuale offrire maggiori garanzie di copertura,tanto più che tra i sierotipi presenti vi è il 19A,quello che oggi rappresenta il problema mag-giore sia da un punto di vista della frequenza egravità della patologia indotta, sia dal punto divista delle difficoltà di terapia per la frequenteresistenza agli antibiotici. PCV-10 ha il teoricovantaggio della possibile prevenzione della pa-tologia da Haemophilus influenzae (Hi) non ti-pizzabile (proteina D). Questo dato, tuttavia, oltrea meritare conferma attraverso studi clinici con-trollati, sembra essere di reale utilità solo per laprevenzione dell’OMA, non avendo Hi non tipiz-zabile peso clinico significativo nella determina-zione di altre malattie. Di conseguenza, ammes-so che l’effetto preventivo sulla patologia pneu-mococcica per gli antigeni comuni sia simile,sembra più facile preferire un vaccino che esten-de la sua azione ad alcuni sierotipi molto impor-tanti per patologie gravi, ad uno che migliora laprevenzione dell’OMA, malattia frequente masolo eccezionalmente importante.

Infine, una caratteristica importante è che ilattanti e i bambini che hanno iniziato l’immu-nizzazione con PCV-7 possono completarla pas-sando a PCV-13 in qualsiasi stadio del program-ma di vaccinazione. Infatti, dato che i 7 sierotipiconiugati comuni sono identici nei due vaccini,e considerato che è stato dimostrato che il pro-filo di immunogenicità di PCV-13 è simile perquesti sierotipi, per i lattanti che non hannocompletato la serie con PCV-7 si può raccoman-dare di passare a PCV-13 in qualunque momen-to della schedula vaccinale (sia nella serie pri-maria infantile che alla dose di richiamo).

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PROGETTO DELLASIPPS CAMPANIA“SEGUI L’ESEMPIODEL TUO PEDIATRA!IGIENIZZA LE TUE MANI”

Nonostante gli innegabili progressi realizzatinegli ultimi decenni, le malattie infettive conti-nuano ad occupare i primi posti fra le prioritàsanitarie e richiedono nuove risorse ed iniziativeper la prevenzione ed il controllo; in queste sonoincluse le strategie per ridurne la diffusione nonsolo in ambiente ospedaliero, ma anche all’in-terno delle famiglie, nella loro casa e nella lorovita quotidiana.

Il WHO, il CDC, l’ECDC e gli altri principaliEnti responsabili della salute pubblica, fra cui ilMinistero della Salute del nostro Paese, consi-derano la promozione dell’igiene delle mani, edin particolare della frizione con un prodotto con-tenente alcol, misura di primaria importanza perla prevenzione delle ICA (Infezioni Correlate al-l’Assistenza sanitaria e socio-sanitaria) e cioèdelle infezioni acquisite in ospedale o in altriambiti assistenziali (compresa l’assistenza do-miciliare), che interessano prevalentemente ipazienti, ma possono interessare anche le per-sone che li assistono e quindi anche i familiari.

Una corretta igiene può ridurre nell’ambitodelle famiglie la diffusione delle infezioni ga-strointestinali e respiratorie che circolano nellapopolazione e che vengono considerate come unapreoccupazione minore, anche se in realtà com-portano un notevole onere complessivo in ter-mini di assenza dal lavoro e dalla scuola, sia perla famiglia che per la comunità.

In questi ultimi anni è stato dimostrato comel’igiene delle mani rappresenti la prima linea didifesa durante le fasi critiche iniziali delle pan-demie influenzali, quando non sono ancora di-sponibili altre strategie, quale ad esempio lavaccinazione di massa.

Nelle case, peraltro, è in continuo incrementoil numero di persone che sono ad elevato rischiodi infezioni: anziani, neonati e piccoli lattanti,donne in gravidanza, pazienti in trattamentodomiciliare, soggetti immunocompromessi, ecc.Per questi gruppi, anche le infezioni causate dagermi a bassa patogenicità possono costituireun pericolo.

Luciano Pinto, Roberto Liguori

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Appare pertanto necessario promuovere l’igie-ne delle mani nella famiglia, fornendo una cor-retta informazione sul modo in cui si trasmetto-no le infezioni nella casa, sul ruolo delle manicome principale vettore per la diffusione delleinfezioni e sui vantaggi che derivano dall’appli-cazione dell’igiene delle mani mediante frizionealcolica non solo in ambito puramente assisten-ziale (ospedaliero, ambulatoriale o domiciliare),ma anche nella vita di ogni giorno.

La SIPPS, Società Italiana di Pediatria Pre-ventiva e Sociale, ha fra gli scopi previsti dalsuo statuto quello di realizzare iniziative prati-che nel campo della prevenzione; in questo spi-rito la SIPPS Campania intende promuoverel’igiene delle mani fra i bambini e le loro fami-glie e considera il Pediatra come il testimoneideale di questa campagna, intesa a fare appli-care nella vita giornaliera le indicazioni dell’Or-ganizzazione Mondiale della Sanità.

Il Pediatra è un punto di riferimento per lefamiglie che si affidano alle sue cure, ed osser-vano il suo comportamento sia nell’attività am-bulatoriale che in quella domiciliare.

Il verificare che il proprio Pediatra applichil’igiene delle mani secondo le indicazioni delWHO, disinfettandole cioè con gel alcolici nelcorso delle manovre assistenziali e lavandole conacqua e sapone solo quando sono sporche, uni-tamente all’illustrazione dei vantaggi derivantida tali misure, indurrà nel tempo una virtuosaimitazione da parte delle famiglie che potrà con-tribuire a ridurre la diffusione delle infezioni nelleloro case e negli ambienti che frequentano.

La campagna muove i suoi primi passi in unmomento in cui si è ridimensionato fra i media ele famiglie l’elevato interesse per l’igiene dellemani, suscitato dalla pandemia influenzale.

La spinta “emotiva” viene quindi sostituitada un messaggio promozionale destinato a du-rare nel tempo perché non legato a fenomenicontingenti: “attori” saranno i Pediatri, e “tea-tro” i loro ambulatori, dove verranno distribuitiopuscoli per le famiglie, ed esposti poster “pub-blicitari” per le famiglie.

La distribuzione capillare ai Pediatri del ma-teriale promozionale, compreso un vademecumad essi riservato, attraverso la Casa ScientificaEditrice Editeam, garantirà il rafforzamento e lacontinuità della promozione, che la SIPPS si pre-occuperà di rinnovare periodicamente.Il materiale promozionale è costituito da:

Vademecum per il Pediatra, in cui vengonotrattate sia l’igiene delle mani, che le misureda adottare per evitare che l’ambulatorio (dallo

STRUMENTI DI EDUCAZIONEE DI INFORMAZIONESANITARIA: I DEPLIANT

L’educazione alla salute è parte integrante del-l’attività del Pediatra, sia in ospedale che in am-bulatorio, in consultorio o presso collettività in-fantili come i nidi o le scuole. La SIPPS (SocietàItaliana di Pediatria Preventiva e Sociale) ha ilcompito statutario e l’impegno di favorire l’in-formazione e l’educazione sanitaria, di fornirestrumenti ai Pediatri per l’aggiornamento e di“formare” alla genitorialità responsabile le fa-miglie.

Il genitore oggigiorno non si accontenta peròpiù di ascoltare solo il Pediatra dei suoi bambini;spesso cerca e, giustamente, nei colleghi di lavo-ro, negli altri genitori un consiglio, una rispostaai propri problemi, si rivolge a libri, a riviste e, inmisura sempre maggiore, a internet. E’ poi co-

studio del Pediatra alla sala d’attesa) diventifonte di infezioni trasmissibili.Depliant per i genitori sui vantaggi dell’igie-ne delle mani e sulle modalità per attuarla.Poster per gli ambulatori pediatrici, per pro-muovere l’igiene delle mani nelle famiglie

Il progetto verrà illustrato ai Pediatri nel cor-so di incontri organizzati dalla SIPPS, durante iquali verrà posta una particolare attenzione allaloro formazione sull’igiene delle mani secondole indicazioni dell’OMS, ed all’importanza del-l’«igiene mirata» nella vita quotidiana delle fa-miglie (e cioè di una igiene applicata nella casanei “punti critici” della catena di trasmissionedelle malattie infettive per interromperla).

Il livello di conoscenza acquisito verrà valu-tato periodicamente mediante questionari ano-nimi; i cui risultati saranno analizzati e discussinel corso degli incontri organizzati dalla SIPPS.

Si provvederà a mantenere un elevato livellodi interesse sul tema dell’igiene delle mani uti-lizzando gli sperimentati canali della Casa Edi-trice Scientifica Editeam, per inviare periodiciaggiornamenti e messaggi di formazione scien-tifica.

Leo Venturelli

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munque vero che alla finevuole avere il parere delsuo Pediatra di fiducia, maarriva a quest’ultimo dopoaver girovagato nei siti in-ternet e nei portali più di-sparati. Da qui nasce l’esi-genza di costruire “pac-chetti formativi” per le fa-miglie, utilizzando il piùpossibile tutti gli strumen-ti, cartacei e non, a dispo-sizione per la loro infor-mazione. In seno al Diret-tivo SIPPS è perciò matu-rata la decisione di ap-prontare dei depliant in-formativi, come avvienegià da anni in altri conte-sti come l’AccademiaAmericana di Pediatria, dadistribuire ai genitori,mettendoli a disposizione

dei Pediatri ambulatoriali odi tutti quei Pediatri che in-tendono utilizzare questistrumenti informativi a rin-forzo della consultazione edel dialogo con le famiglie.

In questo momento è infase avanzata di elabora-zione la produzione di circa100 depliant che, in modoconciso, contengono utili in-formazioni su temi cari allavita dei bambini: si spaziadai problemi di crescita, aquelli di piccola patologia,dai consigli alimentari, aquelli relativi la sfera dellasessualità dell’adolescente,dalle malattie infettive aiconsigli sulle vaccinazioni(vedi Tab. 1). I primi 5 de-pliant cartacei vedranno laluce entro brevissimo tem-

Tabella 1Argomenti di educazione sanitaria per i depliant

CONSIGLI PER UNA VITA SANA• L’assistenza pediatrica• Il tuo Pediatra• Guida sull’assistenza pediatrica• La cura del bambino: cosa è meglio per la famiglia?• L’arrivo a casa di un neonato• Attività fisica e benessere• Il rischio del fumo• Comunicare sui problemi di salute• L’alimentazione sana del lattante• Il bambino che non mangia• Le vaccinazioni• I vaccini antimeningite• La vaccinazione contro il Papilloma virus• Varicella e relativo vaccino• Tappe di sviluppo psicomotorio• L’uso corretto dei farmaci• L’uso corretto degli antibiotici• Lo sport per vostro figlio• Prevenzione dei danni del sole• Controllo dell’alvo e uso del vasino• La vista del bambino• La televisione• Bambini e genitore single• Il divorzio• Sicurezza nei giochi all’aperto• Giochi sicuri• Gli incidenti in casa• I seggiolini di sicurezza• Attenzione alla sicurezza in acqua

CONSIGLI SUL COMPORTAMENTO• La disciplina• Come comportarsi davanti al bambino arrabbiato• Il bambino capriccioso• Problemi di sonno• Gli incubi• Relazione tra fratelli• Disturbi di apprendimento nel bambino• Disturbi di apprendimento nell’adolescente• Conoscere l’ADHD• L’abuso sessuale e l’adescamento

CONSIGLI PER FIGLI ADOLESCENTI• Adolescente e Pediatra: quali consigli• Suggerimenti per i genitori di adolescenti• Come parlare di sessualità all’adolescente• La pubertà• L’esame pelvico nell’adolescente• Prevenzione delle gravidanze• L’uso corretto del profilattico• Materiale per l’educazione sessuale• Prevenzione del fumo• Le droghe• L’alcol• Depressione e disturbi dell’umore• Il giovane appena patentato: motorino, moto e auto

PROBLEMI DI SALUTE• Febbre• Tosse• Allergie nei bambini• Bronchiolite• L’asma• L’arrossamento da pannolino• Le coliche• Il reflusso gastro-esofageo• Trattamento dell’ittero• Raffreddore• Acne: trattamento e controllo• La diarrea e il vomito• L’enuresi• Anemia• La laringite• Il male all’orecchio• Le otiti effusive• Tonsille e adenoidi• Pidocchi• Ossiuri• Urgenza ed emergenza

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STRUMENTI DIINFORMAZIONE E DIEDUCAZIONE SANITARIA:IL LIBRO 7-18 ANNIUNA GUIDA PER LA FAMIGLIA

Un altro passo strategico importante è larealizzazione di un nuovo prodotto editoriale:“la Guida 7-18 anni”, che prolunga finoall’adolescenza e completa le informazioni per igenitori che hanno ragazzi e giovani come figli.Questo testo è la naturale continuazione dellaGuida 0-6, che ha visto la luce 4 anni or sono. IlConsiglio Direttivo della SIPPS si è convintodell’utilità di proseguire nella divulgazione di testieducativi che raggiungano le famiglie, sulla falsariga di testi analoghi prodotti da societàscientifiche straniere. Queste iniziative non sononuove nel panorama scientifico di altre realtà,specie del mondo anglosassone: basti vederecome si muove su questo terreno l’AAP(Accademia Americana di Pediatria), che appuntoha da anni al suo attivo 3 grossi volumi per lefamiglie, i quali coprono tutta l’età evolutiva,

LE NUOVE LINEE GUIDAITALIANE SULLA DIAGNOSIE PREVENZIONE DELLAOTITE MEDIA ACUTA:SINTESI E COMMENTO

OTITE MEDIA ACUTA:DALLA DIAGNOSI ALLA PREVENZIONE

La letteratura e l’esperienza clinica quotidianaconfermano come l’otite media sia la patologiadi più frequente riscontro in età pediatrica. Piùdi 8 bambini su 10 si trovano ad affrontare unepisodio di otite media acuta (OMA) entro il terzoanno di vita e in un terzo dei casi il problemadiventa ricorrente. Il peso sia in termini di qua-lità della vita dei nostri pazienti e dei lorofamiliari, che dal punto di vista assistenziale, èrilevante e giustifica ogni sforzo preventivo. Afronte di ciò, a parte alcune esperienze regionalio addirittura locali, si rilevava fino a ieri la

po, mentre per il contenuto degli altri si è pen-sato di utilizzare il sito internet della nostra so-cietà, con uno spazio apposito dedicato alle fa-miglie; anche qui nulla di nuovo, molti sono isiti, specie all’estero (per esempio il sito del Si-stema Sanitario del Regno Unito - National He-alth Service), che contengono materiale infor-mativo per genitori.

Nel panorama nazionale alcuni Enti Ospeda-lieri, come il Bambino Gesù di Roma, hanno im-plementato pagine elettroniche dedicate ai ge-nitori; ci sono poi società scientifiche (SIP, ACP,SIMEUP, ecc.) che stanno chi più, chi meno, im-plementando aree dedicate all’informazione peril pubblico; siti “storici” per l’informazione deigenitori sono: Pediatriaonline, amicopediatra,Uppa, ecc.

Ebbene, anche la SIPPS si vuole inserire tra isiti che svolgono informazione alle famiglie, conl’idea di creare dei link operativi con tutti queisiti affidabili e indipendenti che si dedicano al-l’educazione sanitaria.

fino ai 21 anni (negli States il pediatra ha incura giovani adulti fino a questa età!). Lapubblicazione è in fase di preparazione da partedei membri del Direttivo: ciascuno, secondo leproprie competenze e con l’aiuto di collaboratori,sta producendo una parte dell’opera. Gliargomenti ovviamente spaziano dalla descrizionedella fisiologia dello sviluppo dell’adolescente,ai problemi di comportamento, dai rapporti deiragazzi con le famiglie ai problemi di integrazionenella società dei giovani adolescenti, dallevaccinazioni ai danni da droghe, alcol e fumo.

La pubblicazione del testo va di pari passoalla elaborazione delle schede educative sul sitodella SIPPS (vedi articolo a parte), in modo chele informazioni che vengono prodotte siano traloro in sintonia e integrate, prodotte e gestitedallo stesso board editoriale.

La SIPPS intende in questo modo mettere adisposizione più strumenti di informazionesanitaria, idonei a soddisfare le varie richiesteprovenienti dalla società, cercando di elaborareprodotti di qualità, utilizzabili dalle famiglie, daipediatri, dagli operatori di comunità, da tutticoloro che hanno a cuore la crescita armoniosa efelice delle nostre bambine e bambini.

Leo Venturelli

Giuseppe Di Mauro

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I PROSSIMI CONGRESSI

Percorsi decisionali per la gestione del bambino e dell’adolescente12-17 Giugno 2010, Centro Congressi KayaArtemis Resort, Famagosta - Cipro Nord (Turchia)Segreteria OrganizzativaiDea congressVia della Farnesina, 22400194 RomaTel. 06 36381573 Fax 06 [email protected]

Conoscenze e prospettive nell’attività del Pediatra20-25 Giugno 2010Centro Congessi Hydra (Grecia)Segreteria OrganizzativaiDea congressVia della Farnesina, 22400194 RomaTel. 06 36381573 Fax 06 [email protected]

Maggiori informazioni sui singoli Congressi sono reperibili sul sito www.sipps.itTutti gli eventi SIPPS che si svolgeranno in Italia o all’estero seguiranno la procedura per l’accreditamento (ECM).

sostanziale mancanza di documenti di sintesicondivisi a livello nazionale cui fare riferimentodal punto di vista preventivo, diagnostico eterapeutico. Ben vengano quindi le attese Li-nee Guida promosse dalla Società Italiana diPediatria Preventiva e Sociale a nome dellaSocietà Italiana di Pediatria, che hanno visto allavoro un panel di 34 esperti, coordinati da PaolaMarchisio (Milano), Nicola Principi (Milano) e LuisaBellussi (Roma), in rappresentanza di unaquindicina fra Società scientifiche e associazionied in definitiva di tutta la Pediatria italiana. LeLinee Guida sulla diagnosi e prevenzione dellaotite media acuta sono state pensate come unostrumento pratico e di agevole lettura, strutturatosul modello question to answer che consenteuna rapida ed efficace consultazione. Un validoausilio quindi per affrontare le principali e più

frequenti problematiche connesse con unapatologia solo apparentemente banale, ma cheè invece stata oggetto negli ultimi anni di ri-levanti revisioni da diversi punti di vista: daiproblemi connessi con una prevenzione spessoinefficace, alla definizione ed alle metodiche didiagnosi, fino alla terapia causale e di supporto.Particolare attenzione è stata data alle indica-zioni su quando e con quali molecole di primascelta sia necessario ricorrere al trattamentoantibiotico, fino ad ora spesso prescritto conmetodi empirici. L’augurio condiviso dagli Autorie da tutti i Colleghi che si sono impegnati nellastesura di questo documento è quello di averofferto ai Pediatri italiani uno strumento fi-nalmente condiviso, ma soprattutto chiaro e diefficace applicazione nella pratica clinicaquotidiana.

XXII Congresso NazionaleSocietà Italiana di Pediatria Preventiva e SocialeIl Pediatra “advocate” del bambino e dell’adolescente: un ruolo irrinunciabile27-29 Maggio 2010, Hotel Villa Diodoro, TaorminaSegreteria OrganizzativaiDea congressVia della Farnesina, 22400194 RomaTel. 06 36381573Fax 06 [email protected]


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