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Date post: 11-Aug-2020
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II www.gazzettino.it Domenica 30 Settembre 2018 I MALVIVENTI SONO ENTRATI IN AZIONE A SAN GIORGIO DI NOGARO E A TEOR ARMA UDINE I carabinieri hanno arre- stato tre cittadini italiani di et- nia Rom ritenuti responsabili di numerosi furti in abitazione tutti effettuati con lo stesso modus operandi. L’indagine dei militari dell’Aliquota Ope- rativa della Compagnia di Pal- manova, sotto la direzione del- la Procura di Udine, è partita a seguito di un furto in abitazio- ne verificatosi ad Aquileia. Ap- profittando della temporanea assenza dei proprietari di casa, forzando una porta posteriore, i ladri in quella occasione si erano introdotti all’interno dell’abitazione facendo razzia di monili in oro e di denaro contante per poi far perdere le proprie tracce. Immediatamente sono parti- te le indagini e i carabinieri so- no riusciti a concentrare l’at- tenzione su un’auto che nella mattina del furto era stata no- tata da alcuni residenti, aggi- rarsi in zona con fare sospetto. I militari sono così riusciti pri- ma a individuare il veicolo e poi ad identificare le persone che si servivano abitualmente dell’auto, alcuni italiani di et- nia rom residenti tra le provin- ce di Treviso e Venezia. I suc- cessivi risvolti investigativi scaturiti dall’elaborazione di queste prime informazioni e condotti anche con l’ausilio di attività tecniche, hanno per- messo agli inquirenti di colle- gare l’auto e gli occupanti ad altri furti in casa, compiuti con modalità simili, a Latisana, Palmanova, Gonars e Morsa- no al Tagliamento. Il 23 agosto scorso il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Udine ha emesso tre ordinanze di custodia cau- telare in carcere nei confronti di tre fratelli, di 47, 40 e 44 an- ni, domiciliati a Ponte di Piave e San Michele al Tagliamento. Nei giorni scorsi ai tre sono sta- ti notificati i provvedimenti di custodia cautelare in carcere. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’ATTACCO TRIESTE Dal salame “San Daniele” al pecorino friulano: impazzano oltre oceano i prodotti taroccati che scippano il marchio dell’agroalimentare friulano e sotto tiro c’è anche uno dei pro- dotti bandiera: il Montasio. Nel primo anniversario dell’entrata in vigore dell’accordo di libero scambio Ceta e mentre il Canada festeggia con la produzione di ad- dirittura 364mila chili di un non ben identificato “Pecorino friula- no”, Coldiretti Fvg e il Comitato StopTtip/StopCeta rilanciano la totale contrarietà a un provvedi- mento che di fatto contribuisce a diffondere il falso made in Italy e non sempre copiato bene perché il pecorino friulano è poco noto anche agli estimatori locali di for- maggio, essendo un alimento di nicchia prodotto in quantità limi- tate solo da alcune malghe dell’al- ta Caria. Ma a “tirare” è il mar- chio, garanzia di qualità e in que- sto caso applicato a prodotti che di qualità ne hanno ben poca, «ma con un marchio conosciuto diventano attraenti sul mercato - spiega Alessandro Muzina, presi- dente della Coldiretti Trieste - la conseguenza è la brusca frenata nella crescita delle esportazioni di Grana Padano e Parmigiano Reggiano in Canada, rimaste pressoché stagnanti nel primo se- mestre 2018 con un aumento in valore del 2,3 per cento dopo il +28,7 per cento dello stesso perio- do dell’anno scorso. Un rallenta- mento della crescita delle espor- tazioni made in Italy che riguar- da l’intero comparto dei formag- gi e dei latticini che aumentano del 13 per cento nel primo seme- stre del 2018 dopo essere cresciuti del 20 per cento nello stesso pe- riodo del 2017». E sono solo alcu- ni dati che confermano il Ceta co- me «un provvedimento devastan- te per l’agricoltura italiana con danni specifici anche in Fvg, pure sulle Dop San Daniele e Monta- sio, visto che nel primo caso l’in- serimento del prodotto tra quelli tutelati ha legalizzato il nome San Daniele anche per un salume prodotto in Canada, mentre il Montasio, unica nostra Dop nel formaggio, non è inserito nel Ceta e dunque non riceva alcuna tute- la». CONSEGUENZE E la beffa è ritrovarsi sulle tavo- le friulane un pecorino che di friulano ha poco o nulla e rischia anche di essere dannoso per la sa- lute «perché – dice ancora Muzi- na – è prodotto con utilizzo di pe- sticidi che da noi sono stati aboli- ti da tempo. Ma questi alimenti sono destinati a essere immessi a basso costo su tutti i mercati, il nostro compreso». Non resta dun- que che auspicare che il Parla- mento «non ratifichi il trattato, come comunicato dal vicepre- mier Di Maio all’assemblea nazio- nale di Coldiretti. Bene ha fatto la Regione a esprimersi contro il Ce- ta dopo che tre Comuni su quat- tro avevano già deliberato in tal senso». A fianco di Coldiretti si schiera il Comitato StopTTIP/Sto- pCETA che racchiude una sessan- tina di associazioni per dire “no” al provvedimento. «Qualche set- tore avrà anche guadagnato dall’entrata in vigore del trattato, ma non certo l’agricoltura Fvg – sostiene Emilia Accomando, coordinatrice del Comitato di Udine - Del resto, trattati come il Ceta portano attacchi pesanti a settori chiave della società: anti- biotici e ormoni usati negli alleva- menti, uso di sementi Ogm, man- cata tutela dei consumatori, man- canza di etichette con la tracciabi- lità dei prodotti. Non si può trala- sciare il fatto – prosegue – che questi trattati non si giocano solo su dazi e tariffe, ma incidono an- che sulle leggi, prevedendo l’isti- tuzione dei Tribunali speciali». Lisa Zancaner © RIPRODUZIONE RISERVATA IL COLPO SAN GIORGIO Ancora bancomat presi di mira dai malviventi in Friuli. E come in passato è stato utilizzato dell’esplosivo per far saltare le casse continue. La scorsa notte i raid in rapida suc- cessione, tra le 2 e le 3, hanno in- teressato prima la filiale della Banca Popolare di Cividale a San Giorgio di Nogaro, in viale Europa, e successivamente lo sportello di “Prima Cassa Fvg” a Teor. I malviventi hanno dap- prima manomesso le telecame- re che si trovano vicino al ban- comat e poi l’hanno fatto esplo- dere, provocando danni ingenti ai locali degli istituti di credito. L’allarme è entrato in funzione richiamando sul posto il perso- nale dell’istituto di vigilanza “Corpo vigili notturni” e le pat- tuglie dei carabinieri della com- pagnia di Latisana. Nel frattem- po anche alcuni cittadini, dopo aver udito il boato provocato dall’esplosione, avevano allerta- to le forze dell’ordine. Secondo una prima stima tra le due filiali il bottino potrebbe ammontare a circa 70 mila euro. I militari dell’Arma stanno cercando te- stimoni e ulteriori fonti di prova che possano consentire di iden- tificare gli autori degli assalti, scappati pare a bordo di una berlina scura, così come l’esatta quantificazione dell’ammonta- re del furto e la sostanza utiliz- zata per innescare l’esplosione sono in corso. Indagano carabi- nieri del Norm di Latisana. D.Z. © RIPRODUZIONE RISERVATA LA SVOLTA UDINE Prosegue l’impegno di Hera per la promozione della mobilità sostenibile: donata al Comune di Udine un’auto elet- trica. La consegna della Re- nault Zoe al sindaco Fontani- ni è parte del complesso delle attività messe in campo dalla multiutility a contrasto dei mutamenti climatici. In Fvg è già attiva una rete di colonni- ne di ricarica elettrica e due di- stributori di metano per auto- trazione. L’auto sarà utilizza- ta dal Comune per funzioni di servizio. Si tratta di un’auto elettrica di ultima generazio- ne, con un’autonomia di circa 300 km e che, ipotizzando una percorrenza di circa 15 mila km l’anno consentirà un ri- sparmio sui costi di alimenta- zione di oltre 1.100 euro rispet- to a un moderno motore a benzina. La consegna rappre- senta soprattutto la prosecu- zione dell’alleanza fra Gruppo Hera e istituzioni del Fvg fina- lizzata a contrastare inquina- mento e mutamenti climatici, di cui il traffico urbano rap- presenta una significativa cau- sa. Che una politica attiva da parte di soggetti sia pubblici che privati non sia più procra- stinabile lo indicano in modo concorde i dati del riscalda- mento globale che mostrano, nell’ambito del generale ri- scaldamento degli ultimi de- cenni, come il 2018 si classifi- chi al momento al quarto po- sto tra gli anni più caldi di sempre, con una temperatura media superiore di 0,77 gradi rispetto alla media del ventesi- mo secolo. Anche in regione questa tendenza è evidente nei rapporti Arpa Fvg-Osmer, in cui si evidenzia come la temperatura media di riferi- mento del trentennio 1961-1990 (12,6°), sia progressi- vamente aumentata negli ulti- mi anni, con il picco di 14,6° nel 2014. Secondo il Rapporto sullo stato dell’Ambiente in Fvg 2018, in assenza di misure di contenimento dei cosiddet- ti gas climalteranti (es. CO2), a fine secolo potranno registrar- si aumenti di temperatura fi- no a 5° in inverno e 6° in estate. E proprio su questo fronte il Gruppo Hera è impegnato a Udine e in Fvg con un’ottica di lungo periodo. Innanzitutto dotando le città di colonnine di ricarica per veicoli elettrici: 12 in tutto al momento fra Trieste, Gorizia e Udine, che hanno consentito nel corso del 2018 circa 1.600 ricariche, per 17 MWh erogati, corri- spondenti ad una percorrenza di oltre 150.000 km e a un ri- sparmio di oltre 20 tonnellate di CO2. Per promuovere que- sta forma di mobilità, il grup- po ha promosso numerose at- tività, fra cui la donazione di vetture elettriche a diverse municipalità della regione. Furti in casa, sgominata la banda Arrestati tre fratelli di etnia rom RITENUTI RESPONSABILI DI UNA SERIE DI COLPI CON LO STESSO MODUS OPERANDI DANNI Uno sportello esploso In città è iniziata l’era di Zoe la macchina elettrica di Hera IL SINDACO HA RICEVUTO IERI IN DONO IL MEZZO Friuli MOBILITAZIONE Una protesta contro l’accordo in un’immagine di repertorio CAMPAGNA Un mezzo al lavoro SOTTO LA LENTE ANCHE I PESTICIDI UTILIZZATI CHE IN ITALIA SONO VIETATI AGRICOLTURA Un’area coltivata (archivio) Bancomat fatti esplodere Bottino da 70 mila euro Impazzano San Daniele e pecorino friulano Ma sono tutti dei falsi ` La Coldiretti regionale si scaglia contro i prodotti che stanno spopolando dall’altra parte dell’Atlantico: «Il danno è di tutti» (C) Ced Digital e Servizi | ID: 01018188 | IP: 79.10.176.1 sfoglia.ilgazzettino.it
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II

www.gazzettino.itDomenica30Settembre 2018

I MALVIVENTI

SONO ENTRATI

IN AZIONE

A SAN GIORGIO

DI NOGARO

E A TEOR

ARMA

UDINE I carabinieri hanno arre-stato tre cittadini italiani di et-nia Rom ritenuti responsabilidi numerosi furti in abitazionetutti effettuati con lo stessomodus operandi. L’indaginedei militari dell’Aliquota Ope-rativa della Compagnia di Pal-manova, sotto la direzione del-la Procura di Udine, è partita aseguito di un furto in abitazio-ne verificatosi adAquileia. Ap-profittando della temporaneaassenzadei proprietari di casa,forzandounaportaposteriore,i ladri in quella occasione sierano introdotti all’internodell’abitazione facendo razziadi monili in oro e di denarocontante per poi far perdere leproprie tracce.

Immediatamente sono parti-te le indagini e i carabinieri so-no riusciti a concentrare l’at-tenzione su un’auto che nellamattina del furto era stata no-tata da alcuni residenti, aggi-rarsi in zona con fare sospetto.I militari sono così riusciti pri-ma a individuare il veicolo epoi ad identificare le personeche si servivano abitualmentedell’auto, alcuni italiani di et-nia rom residenti tra le provin-

ce di Treviso e Venezia. I suc-cessivi risvolti investigativiscaturiti dall’elaborazione diqueste prime informazioni econdotti anche con l’ausilio diattività tecniche, hanno per-messo agli inquirenti di colle-gare l’auto e gli occupanti adaltri furti in casa, compiuti conmodalità simili, a Latisana,Palmanova, Gonars e Morsa-noal Tagliamento.Il 23 agosto scorso ilGiudice

per le indagini preliminari delTribunale di Udine ha emessotre ordinanze di custodia cau-telare in carcere nei confrontidi tre fratelli, di 47, 40 e 44 an-ni, domiciliati a Ponte di Piavee San Michele al Tagliamento.Nei giorni scorsi ai tre sono sta-ti notificati i provvedimenti dicustodia cautelare in carcere.

©RIPRODUZIONERISERVATA

L’ATTACCO

TRIESTE Dal salame “San Daniele”al pecorino friulano: impazzanooltre oceano i prodotti taroccatiche scippano il marchiodell’agroalimentare friulano esotto tiro c’è anche uno dei pro-dotti bandiera: il Montasio. Nelprimo anniversario dell’entratain vigore dell’accordo di liberoscambio Ceta e mentre il Canadafesteggia con la produzione di ad-dirittura 364mila chili di un nonben identificato “Pecorino friula-no”, Coldiretti Fvg e il ComitatoStopTtip/StopCeta rilanciano latotale contrarietà a un provvedi-mento che di fatto contribuisce adiffondere il falso made in Italy enon sempre copiato bene perchéil pecorino friulano è poco notoanche agli estimatori locali di for-maggio, essendo un alimento dinicchia prodotto in quantità limi-tate solo da alcunemalghe dell’al-ta Caria. Ma a “tirare” è il mar-chio, garanzia di qualità e in que-sto caso applicato a prodotti chedi qualità ne hanno ben poca,«ma con un marchio conosciutodiventano attraenti sul mercato -spiega AlessandroMuzina, presi-dente della Coldiretti Trieste - laconseguenza è la brusca frenatanella crescita delle esportazionidi Grana Padano e ParmigianoReggiano in Canada, rimastepressoché stagnanti nel primo se-mestre 2018 con un aumento invalore del 2,3 per cento dopo il+28,7 per cento dello stesso perio-do dell’anno scorso. Un rallenta-mento della crescita delle espor-tazioni made in Italy che riguar-da l’intero comparto dei formag-gi e dei latticini che aumentanodel 13 per cento nel primo seme-stredel 2018 dopoessere cresciutidel 20 per cento nello stesso pe-riodo del 2017». E sono solo alcu-ni dati che confermano il Ceta co-me «un provvedimento devastan-te per l’agricoltura italiana condanni specifici anche inFvg, puresulle Dop San Daniele e Monta-sio, visto che nel primo caso l’in-serimento del prodotto tra quellitutelati ha legalizzato il nomeSanDaniele anche per un salumeprodotto in Canada, mentre ilMontasio, unica nostra Dop nelformaggio, non è inseritonel Ceta

e dunque non riceva alcuna tute-la».

CONSEGUENZEE la beffa è ritrovarsi sulle tavo-

le friulane un pecorino che difriulano ha poco o nulla e rischiaanche di essere dannoso per la sa-lute «perché – dice ancora Muzi-

na – è prodotto con utilizzo di pe-sticidi che da noi sono stati aboli-ti da tempo. Ma questi alimentisono destinati a essere immessi abasso costo su tutti i mercati, ilnostro compreso». Non resta dun-que che auspicare che il Parla-mento «non ratifichi il trattato,come comunicato dal vicepre-mierDiMaio all’assemblea nazio-nale di Coldiretti. Bene ha fatto laRegione a esprimersi contro il Ce-ta dopo che tre Comuni su quat-tro avevano già deliberato in talsenso». A fianco di Coldiretti sischiera il Comitato StopTTIP/Sto-pCETA che racchiude una sessan-tina di associazioni per dire “no”al provvedimento. «Qualche set-tore avrà anche guadagnatodall’entrata in vigore del trattato,ma non certo l’agricoltura Fvg –sostiene Emilia Accomando,coordinatrice del Comitato diUdine - Del resto, trattati come ilCeta portano attacchi pesanti asettori chiave della società: anti-biotici e ormoni usati negli alleva-menti, uso di sementi Ogm, man-cata tutela dei consumatori,man-canza di etichette con la tracciabi-lità dei prodotti. Non si può trala-sciare il fatto – prosegue – chequesti trattati non si giocano solosu dazi e tariffe, ma incidono an-che sulle leggi, prevedendo l’isti-tuzionedeiTribunali speciali».

LisaZancaner

©RIPRODUZIONERISERVATA

IL COLPO

SAN GIORGIO Ancora bancomatpresi di mira dai malviventi inFriuli. E come in passato è statoutilizzato dell’esplosivo per farsaltare le casse continue. Lascorsa notte i raid in rapida suc-cessione, tra le 2 e le 3, hanno in-teressato prima la filiale dellaBanca Popolare di Cividale aSan Giorgio di Nogaro, in vialeEuropa, e successivamente losportello di “Prima Cassa Fvg” aTeor. I malviventi hanno dap-prima manomesso le telecame-re che si trovano vicino al ban-comat e poi l’hanno fatto esplo-dere, provocando danni ingentiai locali degli istituti di credito.L’allarme è entrato in funzionerichiamando sul posto il perso-nale dell’istituto di vigilanza

“Corpo vigili notturni” e le pat-tuglie dei carabinieri della com-pagnia di Latisana. Nel frattem-po anche alcuni cittadini, dopoaver udito il boato provocatodall’esplosione, avevano allerta-to le forze dell’ordine. Secondounaprima stima tra le due filialiil bottino potrebbe ammontarea circa 70 mila euro. I militaridell’Arma stanno cercando te-stimoni eulteriori fonti di provache possano consentire di iden-

tificare gli autori degli assalti,scappati pare a bordo di unaberlina scura, così come l’esattaquantificazione dell’ammonta-re del furto e la sostanza utiliz-zata per innescare l’esplosionesono in corso. Indagano carabi-nieri delNormdiLatisana.

D.Z.

©RIPRODUZIONERISERVATA

LA SVOLTA

UDINE Prosegue l’impegno diHera per la promozione dellamobilità sostenibile: donata alComunedi Udine un’auto elet-trica. La consegna della Re-nault Zoe al sindaco Fontani-ni è parte del complesso delleattività messe in campo dallamultiutility a contrasto deimutamenti climatici. In Fvg ègià attiva una rete di colonni-ne di ricarica elettrica e due di-stributori di metano per auto-trazione. L’auto sarà utilizza-ta dal Comune per funzioni diservizio. Si tratta di un’autoelettrica di ultima generazio-ne, con un’autonomia di circa300kmeche, ipotizzandounapercorrenza di circa 15 milakm l’anno consentirà un ri-sparmio sui costi di alimenta-zione di oltre 1.100 euro rispet-to a un moderno motore abenzina. La consegna rappre-senta soprattutto la prosecu-zionedell’alleanza fraGruppoHera e istituzioni del Fvg fina-

lizzata a contrastare inquina-mento e mutamenti climatici,di cui il traffico urbano rap-presenta una significativa cau-sa. Che una politica attiva daparte di soggetti sia pubbliciche privati non sia più procra-stinabile lo indicano in modoconcorde i dati del riscalda-mento globale che mostrano,nell’ambito del generale ri-scaldamento degli ultimi de-cenni, come il 2018 si classifi-chi al momento al quarto po-sto tra gli anni più caldi disempre, con una temperaturamedia superiore di 0,77 gradirispetto allamedia del ventesi-mo secolo. Anche in regionequesta tendenza è evidentenei rapporti Arpa Fvg-Osmer,in cui si evidenzia come la

temperatura media di riferi-mento del trentennio1961-1990 (12,6°), sia progressi-vamente aumentata negli ulti-mi anni, con il picco di 14,6°nel 2014. Secondo il Rapportosullo stato dell’Ambiente inFvg 2018, in assenza dimisuredi contenimento dei cosiddet-ti gas climalteranti (es. CO2), afine secolo potranno registrar-si aumenti di temperatura fi-noa 5° in invernoe6° in estate.E proprio su questo fronte ilGruppo Hera è impegnato aUdine e in Fvg con un’ottica dilungo periodo. Innanzituttodotando le città di colonninedi ricarica per veicoli elettrici:12 in tutto al momento fraTrieste, Gorizia e Udine, chehanno consentito nel corsodel 2018 circa 1.600 ricariche,per 17 MWh erogati, corri-spondenti adunapercorrenzadi oltre 150.000 km e a un ri-sparmio di oltre 20 tonnellatedi CO2. Per promuovere que-sta forma di mobilità, il grup-po ha promosso numerose at-tività, fra cui la donazione divetture elettriche a diversemunicipalitàdella regione.

Furti in casa, sgominata la bandaArrestati tre fratelli di etnia rom

RITENUTI

RESPONSABILI

DI UNA SERIE

DI COLPI

CON LO STESSO

MODUS OPERANDI

DANNI Uno sportello esploso

In città è iniziata l’era di Zoela macchina elettrica di Hera

IL SINDACOHA RICEVUTOIERIIN DONOIL MEZZO

Friuli

MOBILITAZIONE Una protesta contro l’accordo in un’immagine di repertorio

CAMPAGNA Unmezzo al lavoro

SOTTO LA LENTE

ANCHE

I PESTICIDI

UTILIZZATI

CHE IN ITALIA

SONO VIETATI

AGRICOLTURA Un’area coltivata (archivio)

Bancomat fatti esplodereBottino da 70 mila euro

Impazzano San Danielee pecorino friulanoMa sono tutti dei falsi`La Coldiretti regionale si scaglia contro i prodotti che stannospopolando dall’altra parte dell’Atlantico: «Il danno è di tutti»

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www.gazzettino.itDomenica30Settembre 2018

L’ANALISI

UDINE La rapina con pestaggio, ri-presa con il cellulare epostata suisocial, da dueminorenni a Ligna-no Sabbiadoro ai danni di un coe-taneo è «un esempio da manua-le» del comportamento degli ado-lescenti, spinti a fare «cose assur-de, fino ad atti di violenza estre-ma» per «ottenere un like», cheora è «l’ambizione massima». Neè convinta la criminologa Angeli-caGiancola, specializzata damol-tissimi anni sul tema del bulli-smo e della devianza, che cura losportello stop al bullismo perl’istitutoPaoloDiaconoaCividalee svolge anche in altre scuole in-terventi a favore di ragazzi, inse-gnanti e genitori. «Per l’adole-scente, l’appartenenza al gruppoè fondamentale, sei disposto a fa-

re qualsiasi cosa perché devi di-mostrare di essere tanto fortequanto chi comanda», spiega il fe-nomeno. «Metto sul web il filma-to che dimostra quello che ho fat-to per dimostrare, nella loro idea,quanto sono forte, quantomale tiho fatto e come ti ho distrutto»,chiarisce. «Bisogna assolutamen-te intervenire con questi ragazziper insegnare il rispetto che nonc’è più, l’empatia». «Non sei “fi-go” a fare del male agli altri perappartenere a un gruppo. Appar-tenendo a quel gruppo stai dimo-strando di essere più debole deideboli», continua anticipandol’intenzione di dare avvio a unastruttura, con un team di esperti,a cui le vittimepossano rivolgersiper essere supportati, «perchéspesso quando vengono prese dimira non parlano, hanno paura».«Quandoc’è una violenza fisica, il

tempo di reazione degli adulti èmolto veloce, ma quando c’è unaviolenza piscologica è più diffici-le da individuare». Nell’episodioavvenuto a Lignano, sulla basedelle notizie finora emerse sul ca-so, la criminologa ravvisa le ca-ratteristiche del «cyberbullismoe cyberviolenza». «Se uno dei dueavesse detto all’altro io non lo fac-cio, mi dispiace, in questo non tiappoggio, non sarebbe successonulla – afferma con convinzione–. Se avessero voluto semplice-mente rubare o picchiare nonavrebbero mai ripreso la violen-za, lo hanno fatto per dimostraredi aver fatto un gesto che ritengo-no eroico. È questo che non devepassare.Hanno fattoungesto cheè spregevole». «Non sono perso-ne forti. Chi fa queste cose sonopersonemolto più deboli degli al-tri. Essere forte vuol dire avere co-

raggio di dire “no, questo non lofaccio”», ripete Giancola, riba-dendo l’importanza di interveni-re con progettimirati e di preven-zione fin dagli ultimi anni dellescuole primarie. «Quando c’èqualcosa che non va chiedete aiu-to. Spesso – testimonia ancora – iragazzi sono disorientati, presisingolarmente piangono e dico-no “però da solo non lo avrei maifatto”. Non percepiscono la gravi-tà perché non l’hanno fatto da so-lo. È l’effetto “diluizione”, è comese avessero meno colpa». L’im-portanza dei percorsi «formativie di educazione nei confronti deipiù giovani sui rischi che posso-nocorrerenell’usodei social e suitemi di bullismo e cyberbulli-smo» è stata ricordata anche dalsindaco di Lignano Luca Fanottocon i diversi interventi svolti nel-le scuole anche con la Polizia di

Stato e Postale. Fanotto ha «ap-preso oggi» dell’episodio avvenu-to a luglio sull’arenile. «Non neero a conoscenza. Fa specie e midispiace molto», aggiunge rele-gandolo a un episodio che nonaveva avuto simili precedenti. «Èla prima volta che capita un epi-sodiodi questaportata».

E.V.

©RIPRODUZIONERISERVATA

L’AGGRESSIONE

LIGNANO Una scena che a Lignanonon si eramai vista. La regina del-le località balneari friulane hascoperto alla fine dell’estate diaver subìto lo sfregio di un pestag-gioavvenuto convista sulmare, apochi passi dal centro e dallamo-vida. Tra il 15 e il 16 luglio sull’are-nile apparentemente placido han-no fermato un coetaneo in spiag-gia e lo hanno picchiato selvag-giamente per costringerlo a con-segnare tutti i soldi che aveva.Hanno ripreso la violenza con iltelefonino e hanno postato il vi-deo sui social. Sono due minori,due sedicenni italiani, residentiinprovinciadiUdine, gli autori diuna brutale aggressione realizza-ta ai danni di un altro ragazzino,

uno studente veneto di 17 anni.Ora, a distanza di un paio di mesidai fatti, la polizia di Stato li haidentificati e denunciati per rapi-na e lesioni in concorso. La giova-ne vittima era arrivata a Lignanoda qualche giorno in compagniadi alcuni amici per trascorrereuna breve vacanza dopo la finedella scuola.

LA DINAMICAQuella sera il gruppetto stava

passando la serata in spiaggia,sull’arenile friulano. Il 17enne siera momentaneamente allonta-nato dal resto del gruppo. Stavaraggiungendo la comitiva quan-do è stato avvicinato dai due ra-gazzini che lo hanno aggredito.Lo hanno colpito alla nuca stor-dendolo, poi hanno continuato apicchiarlo con calci e pugni per

sottrargli i circa 100 euro che ave-va nel portafoglio. «Ti vuoi faremale? Allora dammi il tuo telefo-no e i tuoi soldi. Muoviti. Ti ucci-do, il tuo telefono e i tuoi soldi»,gli intima uno degli aggressori. Ifotogrammi del pestaggio sonofissati dal cellulare dell’altro mi-nore che riprendeunaparte dellascena. L’audio riporta il rumoresordo dei colpi. La vittima, con ilviso sanguinante, invoca con la

voce flebile e sofferente «ti prego,basta». I due aggressori hanno in-terrotto la violenza solo dopoavergli sottratto il denaro e aver-lo lasciato a terra. La vittima haavutoappena la forzadi prenderein mano il proprio telefonino echiamare l’ultimo numero cheaveva composto, quello di unodei ragazzi della comitiva con cuistava trascorrendo la serata, perchiedere aiuto. Poi è stramazzatoa terra. Gli amici lo hanno imme-diatamente raggiunto e hannochiamato i soccorsi. Il 17enne èstato trasferito in pronto soccor-so a Lignano e poi in ospedale,primaaLatisanae infineaUdine.Dimesso con una prognosi inizia-le di 30 giorni per gli importantitraumi facciali riportati, il ragaz-zo era stato poi ricoverato in unospedale veneto dove è stato an-

che sottoposto a un interventochirurgico allamandibola.

LE INDAGINIIl video ripreso dai due aggres-

sori aveva nel frattempo iniziatoa circolare nei gruppi Whatsapp.A qualche giorno di distanza daifatti, il filmato è arrivato anchenellemani della polizia che ha av-viato immediatamente le indagi-ni condotte dalla SquadraMobiledi Udine diretta dal vice questoreaggiunto Massimiliano Ortolan ecoordinate dalla Procura per imi-nori di Trieste. Gli investigatorisono quindi riusciti a risalire alladata dell’aggressione e all’identi-tà della vittima, di cui hanno rac-colto la denuncia, ascoltando ildrammatico racconto dei mo-menti di violenza subiti quellanotte. Poi sono riusciti a identifi-care anche i suoi presunti aggres-sori. La vittima, che non li avevamai incontrati prima di quellanotte, li ha riconosciuti. Sono dueadolescenti come tanti, due ra-gazzi che frequentano la stessacomitiva di amici, due studentiiscritti in due diversi istituti supe-riori a Udine, con alle spalle duefamiglie normali. Non avevanomai manifestato prima di quellanotte simili atteggiamenti di vio-lenza. Venerdì mattina, al termi-ne delle indagini, su disposizionedell’autorità giudiziaria, la Squa-dra Mobile ha bussato alla portadelle loro abitazioni e, con l’ausi-lio della polizia postale, ha avvia-to una perquisizione. I due mino-ri sono stati quindi formalmenteindagati.

ElenaViotto

©RIPRODUZIONERISERVATA

«Adolescenti spinti a fare cose assurdepur di ottenere un “mi piace” sul web»

ESPERTA Giancola cura lo sportello antibullismo a Cividale

Massacrato di botte in spiaggia

LA CRIMINOLOGAANGELICA GIANCOLA:«PER I GIOVANISSIMIL’APPARTENENZAAL GRUPPOÈ FONDAMENTALE»

INQUIRENTI Dal video gli investigatori sono risaliti ai due presunti responsabili, che sono stati denunciati a piede libero

`Dalle minacce due minorenni udinesi sono passatialle botte: «Ti uccido, dammi i soldi e il telefono»

Primo Piano

`I fatti sono accaduti a metà luglio sul lungomareUn 17enne veneto ha riportato gravi traumi al viso

LA SCENAÈ STATA FILMATADA UNO DEI DUEMINORENNIED È CIRCOLATASU WHATSAPP

L’estate violenta di LignanoPestaggio senza precedenti

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V

www.gazzettino.itDomenica30Settembre 2018

LE DIFFICOLTÀ DEL TERZIARIO Secondo uno studio dell’Ires Fvg negli ultimi otto anni nel comparto si sono perse quasi 1.800 ditte individuali

Cimice asiatica, per la lotta arrivano i cani anti-insetto

AGRICOLTURA

UDINE Dall’Australia arrivano icani “anticimice asiatica”. Il Friu-li Venezia Giulia, purtroppo, èl’habitat italiano preferito dallatemuta cimice asiatica marmo-rata. A dirlo è il monitoraggioche l’Ersa ha attivato a partiredal 2014, anno in cui è stato rile-vato in regione il primo esempla-re di cimice asiatica. Se nel pano-

rama internazionale Italia eCroazia sono le “mete” preferitedi questo insetto, la nostra regio-ne risulta addirittura la più appe-tibile. E’ quanto emerso al conve-gno organizzato dall’Ente a VillaManin e dedicato al pericolosoinsetto che sta mettendo in gi-nocchio la frutticoltura regiona-le. La lotta è strenua e in regionesi è tentato di tutto: dall’usostraordinario di sostanze attive,in deroga alle limitazioni all’uti-lizzo di fitofarmaci previste daidisciplinari fino al modello au-straliano dei cani anticimice contanto di operatori arrivati anchein Fvg per prelevare materiale alfine di addestrare i cani per i con-

trolli. Finora, però, tutti i tentati-vi di combattere l’insetto alienoa poco sono serviti per limitare idanni. Ersa ha operato in un con-fronto continuo con le istituzio-ni nazionali per la ricerca; in par-ticolare è stata realizzata una va-lutazionedell’efficacia di diversestrategie di difesa chimica utiliz-zando insetticidi e sostanze atti-ve ammesse dal regolamentospecifico per l’agricoltura biolo-gica, il tutto in collaborazionecon l’Università diUdine.A funzionare un po’ sembra-

no essere state le reti insetticidecon tanto di sperimentazioni dicampo su melo e pero così comesi è cercato, ma con poco succes-

so, di parassitare le uova della ci-mice per limitarne la riproduzio-ne. Nel corso dell’estate, inoltre,in una delle località maggior-mente infestate del Friuli sonostati testati da un istituto di ricer-ca neozelandese degli attrattivialimentari, che in Nuova Zelan-da vengonoutilizzati per attirarealcuni insetti del pesco e attual-mente sono in corso le valutazio-ni per verificare l’efficacia dellachiusura con rete anti-insettodei frutteti. L’attività sperimenta-le è stata impostata dopo le espe-rienze positive di contenimentodei danni in frutticoltura riporta-te principalmente da Stati Uniti,Francia ed Emilia Romagna do-

ve sono considerate un validostrumento per il controllo dellacimice, facilitandonel contempola gestione integrata e biologicadel frutteto. Ma una soluzionedefinitiva a oggi appare ancoralontana e le perdite degli agricol-tori sono state devastanti. «Nonci sono bacchettemagiche per ri-solvere il problema e i fondidell’Ue riguardano gli interventidi eradicazione condotti nell’ar-co di un anno ma in questo casosi andrà per le lunghe», ha com-mentato l’assessore regionale al-le risorse agroalimentari Stefa-noZannier.

LisaZancaner

©RIPRODUZIONERISERVATA

FIERA

UDINE Riflettori puntati sulla ses-santacinquesima edizione diCasa Moderna: dalla fiera am-miraglia del quartiere fieristicoudinese parte la svolta delle fie-re regionali. «La Regione lavo-rerà per affiancare un processodi unificazione del sistema fieri-stico regionale, passaggio ne-cessario perché la fiera torni adessere uno snodo centraledell’economia del Friuli Vene-zia Giulia – ha affermato al ta-glio del nastro l’assessore regio-nale alle Attività produttive,Sergio Emidio Bini – Il sistemafieristico regionale ha segnatoil passo, non lo dico io,ma lo di-cono i numeri. Basta confron-tarsi con altre realtà: la fiera diParma ha un giro d’affari di 35milioni di euro, Milano 270 mi-lioni, Verona 80 milioni. Le trefiere del Fvg assieme fanno 9milioni di euro. La Regione è di-sponibile quindi ad accompa-gnare l’unificazione rispettan-do lepeculiarità territoriali, perunire e al contempo salvaguar-

dare le differenze», ha aggiuntol’assessore.Alle parole di Bini hanno fat-

to eco quelle del vicegovernato-re del Fvg Riccardo Riccardi,che, citando Einstein, ha rimar-cato che «non è pensabile cam-biare le cose, continuando a fa-re le stesse cose». Tempo di no-vità dunque per le fiere regiona-li, campanilismi permettendo,ma a parlare oggi sono i bilanciche né Udine né Pordenone rie-sce a chiudere in pareggio. Dicoraggio di cambiare, seppurenon citando fusione alcuna, haparlato anche il presidente del-la Camera di commercio di Udi-neGiovanniDaPozzo, convintoche, qualunque cambiamentointessi in futuro le fiere, «Casa

Moderna è un salone damante-nere. Una Casa Moderna a cuigarantire un futuro, per la capa-cità di rinnovarsi che ha sem-pre dimostrato e di rappresen-tare addirittura un quinto delleattività produttive regionali,con circa 20 mila imprese ditanti settori che ruotano all’in-terno del sistema-casa. Ma an-che una fiera che sappia andareverso il futuro con il coraggiodicambiare, in unmomento parti-colarmente difficile per il siste-ma fieristico nazionale e inter-nazionale». Per Da Pozzo «unodei compiti che la governancedovrà affrontare con i suoi socisarà ridisegnarne il ruolo in li-nea con i tempi». E l’avvio diuna nuova era per il sistemaFiere Fvg parte da qui, da CasaModerna con i suoi 250 esposi-tori in rappresentanza di oltre500 marchi fra i più prestigiosidel settore casa-arredo e che re-gistra ogni annomigliaia di visi-tatori. Cambieranno, forse, glienti,maCasaModerna rimane.

Li.Za.

©RIPRODUZIONERISERVATA

`Nei primi sei mesi dell’anno occupati aumentati di 2.880 unitàNel 54 per cento dei casi il contratti nel settore sono part-time

`È in numero delle ditte individuali perse negli ultimi otto anniI dati emergono dall’indagine dell’Ires Fvg: maglia nera al commercio

Ruba l’acquadel marecon un TirScatta la multa

LO STUDIO

UDINE Quasi 1.800 ditte indivi-duali – per la precisione 1.739 –perse dal 2010 a oggi. Lo rileval’indagine dell’Osservatorio tri-mestraledel terziariopromossodall’Ente bilaterale e curato daFormat Research e Ires Fvg. Sitratta di lavoro dipendente cheregistra un calo dello 0,6% dal2010 al 2018 seppur con dinami-che differenziate nei vari com-parti: la maglia nera va al com-mercio con una diminuzione di1.739 titolari di ditte individualiin otto anni (-11,6%). Nel solocommercio al dettaglio il passi-vo è di -892 unità (-11%) causa lalunga crisi economica, la sta-gnazionedei consumimaancheper la crescita della grande di-stribuzioneorganizzata.Aumenti significativi del nu-

mero di imprenditori individua-li si registrano invece nella risto-razione (+394, pari a +10,8%),nei servizi per edifici e paesag-gio (+246, pari a +38,9%), neiservizi alla persona (+606, paria + 22%). A livello territoriale lediminuzioni più accentuate siosservano nelle province di Go-rizia (-4,2%) e Trieste (-4,3%), alcontrario Pordenone è l’unicachemostra un aumento (+3,1%).I titolari di ditte individuali so-no per il 61,2% uomini, solo neiservizi alla persona le donne so-no in maggioranza (79%). Il43,9% ha un’età compresa tra50 e 69 anni e ben il 5,6% è over70, una percentuale analoga aquella degli under 30 (5,7%). Leattività di servizi per edifici epaesaggio sono il comparto più“giovane”, con la quota più ele-vata di under 30 (pari al 9,9%). Ititolari nati all’estero sono infat-ti il 17% del totale, percentualeche nei servizi di pulizia superail 25%. Tra i principali Paesi diorigine si trovano: la Cina, i Pae-si dell’ex Jugoslavia e il Maroc-co.Dall’indagine emerge inoltreche una impresa su tre del ter-ziario del Friuli Venezia Giulia(il 31,4%) ha attuato forme o pia-ni di welfare in azienda: bonuseconomici e agevolazioni perl’assistenza sanitaria ma ancheconvenzioni per acquisti e servi-zi vari, buoni pasto, voucher,agevolazioni per mutui e finan-ziamenti e assistenza socialeper famigliari anziani o non au-tosufficienti.

WELFAREIl 62,8% delle imprese dichia-

ra, infatti, di conoscere il concet-to di “welfare aziendale” special-mente quelle con almeno dieciaddetti e attive nei comparti deiservizi e del commercio. Sulfronte dell’andamento dell’oc-cupazione, in vista del terzo tri-mestre dell’anno, peggioral’umore degli imprenditori delcommercio (all’ingrosso e al det-taglio) mentre migliora quellonelle imprese del terziario ope-rative nei territori di Pordenonee Trieste. Tra quelle che hannoin programma di aumentare gliorganici, quattro su cinque lo fa-ranno puntando su tipologiecontrattuali a tempo determina-to (nel 54% dei casi con un con-tratto part-time e nel 46% full-ti-me). Sono aumentati di 2.880unità, gli occupati in regioneneiprimi seimesi dell’anno: la prin-cipale dinamica positiva è quel-la dei servizi (+7.800) seguitidalle costruzioni (+3.600) checompensano il saldonegativodicommercio, alberghi e ristoran-ti (-9.700). Calano infine i com-mercianti iscritti alla gestionespeciale Inps: da 42mila nel2007 ameno di 39mila nel 2017.La flessione nell’ultimo decen-nio è stata più intensa nelle pro-vince di Trieste (-12,3%) e Gori-zia (-13,9%).

ElisabettaBatic

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L’ASSALTO Della cimice asiatica

`Il Friuli è infestatoPesanti i danninell’agricoltura

ALL’INAUGURAZIONE

DI CASA MODERNA

ARRIVA LA STOCCATA

DI RICCARDI: NON SI CAMBIA

CONTINUANDO A FARE

LE STESSE COSE

LE DIMINUZIONI

MAGGIORI

SI REGISTRANO

A TRIESTE E GORIZIA

MEGLIO A PORDENONE

DOVE SI CRESCE

Regione

Fiere, l’assessore Bini: è necessarioarrivare a un sistema regionale unico

Terziario, la crisi brucia 1.800 imprese

IL CASO

UDINE Quanto accaduto alcunemattine fa nell’area triestina diBarcola in un primo momentoaveva dell’incredibile. Un cittadi-no segnalava a due agenti dellaPolizia locale che, all’altezza del-la sede dell’Asd “Amici del Bun-ker”, un uomo stava prelevando,con l’ausilio di un’idrovora, ungrosso quantitativo di acqua dimare. Giunti sul posto gli opera-tori hanno verificato la fondatez-za della segnalazione. L’uomo,infatti, stava caricando su ungrosso tirMercedesunaquantitàpari a 24mila litri di acquamari-na dallo specchio acqueo all’in-ternodel porticciolodiBarcola.L’acqua veniva raccolta all’in-

terno del tir, in 24 cisterne damil-le litri l’una, senza la necessariaconcessione prevista dall’artico-lo 51 del Codice di navigazione.Di fronte all’eccezionalità di talesituazione veniva richiesto l’ausi-lio del personale della Capitane-ria di Porto che è prontamente in-tervenuto. L’uomo (J.S.K., 48 an-ni, tedesco) ammetteva di prele-vare illegalmente l’acquamarinaper portarla in un acquario inGermania. A quel punto inevita-bile la contestazione: la violazio-ne all’articolo 1162 del Codice del-la navigazione che prevede unasanzioneamministrativa di 1.549euro. Oltre, ovviamente, all’obbli-go di rigettare in mare l’acquaprelevata illegalmente.

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SISTEMA SOSTA E MOBILITA’ SpAPiazza I° Maggio, 11 33100 Udine

Tel. 0432512820 - www.ssm.it PEC: [email protected]

AVVISO DI SELEZIONE PER

LA FORMAZIONE DI UNA

GRADUATORIA PER L’ ASSUNZIONE

DI SEI “AUSILIARI DEL TRAFFICO-

ADDETTI AI PARCHEGGI”

Si informa che Sistema Sosta e Mobilità SpA nel rispetto del Regolamento interno per il reclutamento del personale ha indetto, con delibera del CdA n°265 del 19.09.18, una selezione pubblica per la formazione di una graduatoria per l’assunzione di sei “Ausiliari del Trafico e Addetti ai parcheggi” con contratto di lavoro a tempo determinato della durata di 12 mesi. Le domande di ammissione dovranno essere presentate entro le ore 14:00 del 26.10.18. Il bando è disponibile all’indirizzo http://www.ssm.it/selezione-personale-ssm e presso la sede della Società.

Il Direttore GeneraleIng. Pierluigi Pellegrini

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VI

Domenica30Settembre2018

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fondazionefriuli

GLI STUDENTICICERONIDEL SELLOACCOGLIERANNOI CITTADINIIN VIA MANIN

L’EVENTO

UDINE Torna a Udine «Invito a Pa-lazzo, la felice iniziativa promos-sa dall’Abi e dall’Acri che coinvol-ge cittadini di ogni età, mobilitagiovani Ciceroni e permette di vi-sitare i palazzi delle Fondazionidi originebancaria e delle bancheoperanti in Italia. Sabato 6 otto-bre in città saranno aperto a tuttidalle 10 alle 19 Palazzo Contariniin via Manin a Udine, sede dellaFondazione Friuli, e la sede di In-tesa Sanpaolo di via del Monte.Gli studenti delle classi quarte equinti del liceo artistico Sello ac-compagneranno gli ospiti nellavisita al Palazzo Contarini, alleopere d’arte e ai documentidell’archivio storico. Il «palazzod’oro» accoglierà alcune iniziati-ve che impreziosiranno ulterior-mente la giornata. Saranno pre-senti, infatti, lo «Scriptorium Fo-roiuliense», la realtà nata a Rago-gna cinque anni fa e ora presentein diverse città italiane. Sarannomessi in mostra editti e proclamie stampe del Friuli Napoleonico,con la possibilità di scoprire l’ar-chiviazione digitale 5.0 di tali do-cumenti antichi; si potrà vedereda vicino, a cura dell’associazio-ne Il Cidul, sei carte originali delterritorio interessato da «Le guer-re gradiscane 1615-1617», con do-cumenti inediti, oltre a due volu-mi nei quali l’udinese FaustinoMoisesso racconta la sua espe-rienza nella cavalleria friulana.

Ad accompagnare gli ospiti tra lestanze del palazzo e le opere d’ar-te contemporanea della collezio-ne della Fondazione Friuli saran-no gli studenti del Sello che sindall’inizio dell’anno scolastico sisono preparati in tal senso effet-tuando anche un sopralluogo. «Il-lustreremo come si componevaun libro nel Medioevo – spiegaRoberto Giurano dello Scripto-riumForoiuliense -, ma anche co-me le tecniche medievale possa-noessere applicate inun contestocontemporaneo.Con l’henné, peresempio, realizzeremo tattoo dilettere in stile medioevale». LoScriptorium produrrà carta fattaa mano e consegnerà e saluterà ivisitatori con un cartoncino sucui gli esperti scriveranno il no-me dell’ospite con la penna d’ocae l’inchiostro fatto a mano. Inol-tre, prosegue Giurano, «illustre-remo la storia del Friuli napoleo-nico attraverso alcuni editti e pro-clami originali che fanno partedei 2.400 documenti dell’Archi-

vio della Fondazione Friuli». Poi-ché lo Scriptorium è una realtàche ha le radici nel passato ma losguardo rivolto al futuro, in que-st’occasione i suoi componentimostreranno agli ospiti ciò che èpossibile fare con il software chehanno sviluppato per digitalizza-re i documenti antichi e renderecosì fruibile in modo rapido e si-curo documenti molto delicati esoggetti a usura. Sarà evidenziataanche la semplicità della ricercain biblioteca attraverso l’utilizzodel barcode. In cinque anni loScriptorium da Ragogna ha mes-so radici a San Daniele, Venezia,

Firenze, Roma, Reggio Calabria,conta più di mille allievi e realiz-zamanufatti su commesse che ar-rivano da tutto ilmondo. Il 6 otto-bre sarà visitabile anche la sededi Intesa San Paolo in via delMonte a Udine, dove sono conser-vate le opere d’arte più antichedella Fondazione Friuli che le haconcessi in comodato gratuito.All’interno trovano collocazionenumerosi dipinti aventi in comu-ne il tema della Pietà, eseguiti dapersonalità di rilievo della cultu-ra figurativa rinascimentale e ba-rocca del Friuli: Pomponio Amal-teo, Sebastiano Secante, CamilloLorio, NicolaGrassi, Palma il Gio-vane. Anche gli armadi dipintidel XVIII secolo, le sculture, lesuppellettili e i pezzi d’arte mo-derna, pregevoli esempi della cul-tura artistica locale, collocati nel-le sale del pianonobile delMonte,fanno parte della collezione dellaFondazioneFriuli.

AntonellaLanfrit©RIPRODUZIONERISERVATA

Cultura I visitatori potranno assistere alla realizzazione di un volume con tecniche medioevali

L’INIZIATIVA

UDINE Protagoniste a palazzoContarini di Udine, sede dellaFondazione Friuli, sabato 6 ot-tobre dalle 10 alle 19 saranno,tra l’altro, alcuni esempi di car-tografia antica che raccontanole «Guerre gradiscane» avve-nute tra il 1615 e il 1617 in Friuli.Essi rappresentano un’appen-dice dellamostra «Friuli-carto-grafia segreta dei collezioni-sti» organizzata fino al 21 otto-bre nella chiesa di Sant’Anto-nio promossa dall’Associazio-ne italiana collezionisti di car-tografia antica con l’associa-zione culturale «Il Cidul» di Po-cenia e la collaborazione dellaFondazione Friuli. A «palazzod’oro», sabato saranno espostealcune carte e due volumi chetrattano degli scontri bellici av-venuti in Friuli esattamente300 anni prima della I Guerramondiale. «Essi – spiega Gior-dana Pampagnin de Il Cidul –videro la Repubblica di Vene-zia sfidare l’Arciducato d’Au-stria. Da documenti storici, tracui il volume di Faustino Moi-sesso, questi scontri vennerodenominati “Guerradel Friuli”o guerra degli Uscocchi ma,per l’ubicazione, anche ‘Gu-erre gradiscane’». Le carte chesaranno esposte delineanochiaramente la zona in cui so-no avvenute le battaglie, accan-to alla Palmanova, appena co-struita. L’epicentro fu, però,Gradisca d’Isonzo, dove eranoschierati i due eserciti. «Per laprima volta – sottolinea Pam-pagnin - sarà possibile ammi-rareunacarta inedita e appenaritrovata dopo lunghe ricer-che». Le carte gradiscane sa-ranno «lette» e commentanteda studenti delle quarte e quin-te del liceo artistico Sello, unasettantina di allievi che «volon-tariamente si è messa a dispo-sizioneper vivereuna giornatada Cicerone, accompagnandogli ospiti nella visita a palazzoContarini, illustrando le opered’arte contemporanee dellacollezione della Fondazione

Crup e occupandosi delle carteantiche esposte da Il Cidul»,spiega la professoressa di Sto-ria dell’Arte Anna Passerelli,che coordina alcuni progettidel Dipartimento di Storiadell’Arte dell’istituto. «Faccia-mo persino fatica a contenerele richieste di partecipazioneal progetto, che ripetiamo peril secondo anno, poiché i ragaz-zi sonoattratti dalla possibilitàdi misurarsi attorno a ciò dicui si sentono competenti». Iprofessori hanno preparato lo-ro i materiali per informarsiadeguatamente e gli studenticoinvolti hanno compiuto an-che un sopralluogo a palazzoper rendersi conto di personadegli spazi, per vedere dal verole opere che dovranno illustra-re e per incontrare di personegli esperti di cartografia anticaal fine di saper ben padroneg-giare i contenuti riferiti allecarte delle «Guerre gradisca-ne» e agli editti del Friulidell’epoca Napoleonica, patri-monio della Fondazione Friuliesposto in quest’occasione.«Esperienze simili – proseguel’insegnante – danno l’opportu-nità agli studenti di rafforzarele conoscenze di indirizzo, maanche di diventare esperti nel-le cosiddette competenze di cit-tadinanza: saper fare, impara-re a imparare, saper organizza-re e mettersi in gioco per af-frontare il pubblico». Non daultimo, conclude Passerelli,«simili occasioni rafforzano illoro senso di appartenenza alterritorio, un aspetto cui l’Isti-tuto Sello credemolto, operan-do attraverso le discipline di in-dirizzoper svilupparlo».

A.L.©RIPRODUZIONERISERVATA

LA REALTÀ

UDINE Il castello di Ragogna sovrasta il fiumeTaglia-mento da una posizione panoramica, che un tempofuminacciosa per il circondario. Ora, dopo un accu-rato restauro, è sede di varie attività ma anchedell’opificium librorum diretto da Roberto Giu-ràno, fondatore e animatore dello “Scriptorium fo-roiuliensis” (anche a San Daniele del Friuli), vera epropria scuola di scritture-gotico (rotondo e qua-dro), cancelleresca e onciale – che ha visto transita-re ai vari corsi, in pochi anni, circa mille studenti,

molti provenienti da tutto il mondo. Questa straor-dinaria realtà culturale, artistica e tecnica, si mani-festerà nel quadro delle attività di presentazionedella Fondazione Friuli per la giornata in cui si apri-ranno le porte della bella sede di Palazzo d’oro invia Manin, come di consueto è chiamato. Sede checonserva anche i preziosi archivi manoscritti deiMonti di Pietà storici della terra friulana. Giurano ealcuni studenti ed operatori dello “Scriptorium” of-friranno ai visitatori l’esperienza di assistere allarealizzazione di un volume secondo tecniche me-dievali, anchecon lapreparazionedegli inchiostri ela possibilità, secondo un colto e transeunte edoni-

smo, di farsi tatuare simboli medievali (a rapidasparizione, però). Ma lo “Scriptorium” che incarnail senso della memoria preziosa per aspetti di altoprofilo della cultura espressa dai nostri antenati, èanche una officina di idee e attività, non solo di raf-finatissime grafìe. Chiunque abbia provato il piace-re di una scrittura in bella grafìa, come si era usi di-re, magari con pennino tagliato e inchiostri virati,sa che “vergare”una cartapreziosa dà sensazioni dipacatoma intenso appagamento, di ritrovato ritmointeriore, di migliore attenzione intellettiva, persi-no di più calibrato respiro. Una vera autoterapia. In-fatti poco tempo fa ha avuto luogo presso la sala

stampa di Montecitorio, a Roma, la presentazionedi un grande e significativo progetto dal titolo:“Scrittura, lavoro e terapia. Un sapere antico per co-struire nuove opportunità di lavoro e di cura”. La vi-talità di questo “opificio” avrà unmomento celebra-tivo anche in campomusicale con un concerto, il 19ottobre, che si terràpresso il duomodiGemona,pertrombaeorgano, conprotagonistiMauroMaur allatromba e Françoise de Clossay all’organo, impegna-ti in musiche di Haendel, Bach, Albinoni, Mouretper l’avvenuto restaurodella facciata.

MarcoMariaTosolini©RIPRODUZIONERISERVATA

6Anche un’iniziativa dedicataalla cartografia delle Guerre gradiscaneSaranno esposte 6 carte originalidue documenti inediti e due volumi

«I ragazzi sonoattrattidallapossibilitàdimisurarsi suciò sucui sonopreparati»

AnnaPassarellidocente del Sello

Il Palazzo svela

i suoi tesori

d’arte e scienza

Le guerre gradiscaneal centro di una mostraalla chiesa di S. Antonio

INIZIATIVA Porte aperte aPalazzo con tanti eventi

`Cartografia preziosaL’esposizione promossadall’associazione Il Cidul

IN MOSTRA ANCHEEDITTI E STAMPEDEL PERIODONAPOLEONICOLO SCRIPTORIUMALL’OPERA

L’opificio dei libri ha formato oltre mille studenti


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