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cap 02 metodologia_silvia nascetti

Date post: 06-Mar-2016
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DINAMICHE DEL MERCATO DEL LAVORO E LE FIGURE PROFESSIONALI NECESSARIE ALLE AZIENDE DELLA PROVINCIA DI LECCE CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AI SETTORI EMERGENTI POR Puglia FSE 2007/2013: conferimento funzioni alle Province Pugliesi Asse II – Occupabilità – trasferimenti
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DINAMICHE DEL MERCATO DEL LAVORO E LE FIGURE PROFESSIONALI NECESSARIE ALLE AZIENDE DELLA PROVINCIA DI LECCE CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AI SETTORI EMERGENTI POR Puglia FSE 2007/2013: conferimento funzioni alle Province Pugliesi Asse II – Occupabilità – trasferimenti a cura di: Silvia Nascetti, giuslavorista esperta di Politiche del Lavoro e Formazione II.33 :: indice SEZIONE II:: II LA METODOLOGIA DELLA RICERCA .................................................II.34 II.1 L’IMPIANTO METODOLOGICO DELL’ANALISI DEI FABBISOGNI ............... II.35 II.1.1 Premessa .............................................................................................................. II.35 II.1.2 Metodologia ......................................................................................................... II.37 II.1.3 Strumenti di rilevazione e le applicazioni ............................................................ II.45 II.1.3.1 I Questionari ............................................................................................................... II.45 II.1.3.1.1 L’applicazione Adobe® Acrobat® XI Pro ..................................................... II.46 II.1.3.1.2 Istruzioni su come creare moduli compilabili in PDF ................................. II.47 II.1.3.1.3 La rilevazione con interviste telefoniche alle Aziende ............................... II.54 II.2 I REFERENTI PRIVILEGIATI INTERVISTATI (OPINION LEADER E OPINION MAKER) ............................................................................................................................... II.55 II.2.1 Gli obiettivi informativi dei questionari/interviste e l’analisi qualitativa ........... II.55 II.2.2 Il target di esperti (testimoni) contattati .............................................................. II.56 II.3 LE AZIENDE INTERVISTATE ................................................................................ II.59 II.3.1 Gli obiettivi informativi dei questionari/interviste e l’analisi quanti-qualitativa II.59 II.3.2 Il campione delle imprese contattate ................................................................... II.60 :: indice grafici e tabelle SEZIONE II :: Grafico n. 32 - Articolazione tecnica del progetto di ricerca............................................................... II.39 Grafico n. 33 - Architettura dell’indagine ........................................................................................... II.42 Grafico n. 34 - Il modello di rilevazione dei fabbisogni: il disegno tecnico ....................................... II.43 Grafico n. 35 - Modello Acrobat Pro................................................................................................... II.48 Grafico n. 36 - Modulo PDF interattivo .............................................................................................. II.49 Grafico n. 37 - Barra degli strumenti (campi di testo e pulsante di scelta) ........................................ II.51 Grafico n. 38 - Barra degli strumenti (casella di controllo e distribuzione modulo) .......................... II.53 Tabella n. 39 – Campione aziende intervistate ( % aree strategiche) .................................................. II.61
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DINAMICHE DEL MERCATO DEL LAVORO E LE FIGURE PROFESSIONALI NECESSARIE ALLE AZIENDE DELLA PROVINCIA DI LECCE CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AI SETTORI EMERGENTI POR Puglia FSE 2007/2013: conferimento funzioni alle Province Pugliesi Asse II – Occupabilità – trasferimenti

a cura di: Silvia Nascetti, giuslavorista esperta di Politiche del Lavoro e Formazione

II.33

:: indice SEZIONE II::

II LA METODOLOGIA DELLA RICERCA.................................................II.34 II.1 L’IMPIANTO METODOLOGICO DELL’ANALISI DEI FABBISOGNI ............... II.35

II.1.1 Premessa .............................................................................................................. II.35 II.1.2 Metodologia ......................................................................................................... II.37 II.1.3 Strumenti di rilevazione e le applicazioni ............................................................ II.45

II.1.3.1 I Questionari ............................................................................................................... II.45 II.1.3.1.1 L’applicazione Adobe® Acrobat® XI Pro..................................................... II.46 II.1.3.1.2 Istruzioni su come creare moduli compilabili in PDF ................................. II.47 II.1.3.1.3 La rilevazione con interviste telefoniche alle Aziende ............................... II.54

II.2 I REFERENTI PRIVILEGIATI INTERVISTATI (OPINION LEADER E OPINION MAKER) ............................................................................................................................... II.55

II.2.1 Gli obiettivi informativi dei questionari/interviste e l’analisi qualitativa ........... II.55 II.2.2 Il target di esperti (testimoni) contattati .............................................................. II.56

II.3 LE AZIENDE INTERVISTATE ................................................................................ II.59 II.3.1 Gli obiettivi informativi dei questionari/interviste e l’analisi quanti-qualitativa II.59 II.3.2 Il campione delle imprese contattate ................................................................... II.60

:: indice grafici e tabelle SEZIONE II :: Grafico n. 32 - Articolazione tecnica del progetto di ricerca............................................................... II.39 Grafico n. 33 - Architettura dell’indagine........................................................................................... II.42 Grafico n. 34 - Il modello di rilevazione dei fabbisogni: il disegno tecnico ....................................... II.43 Grafico n. 35 - Modello Acrobat Pro................................................................................................... II.48 Grafico n. 36 - Modulo PDF interattivo.............................................................................................. II.49 Grafico n. 37 - Barra degli strumenti (campi di testo e pulsante di scelta) ........................................ II.51 Grafico n. 38 - Barra degli strumenti (casella di controllo e distribuzione modulo).......................... II.53 Tabella n. 39 – Campione aziende intervistate ( % aree strategiche).................................................. II.61

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II.34

II LA METODOLOGIA DELLA RICERCA

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II.1 L’IMPIANTO METODOLOGICO DELL’ANALISI DEI FABBISOGNI

II.1.1 Premessa L'analisi dei fabbisogni dell’area della provincia di Lecce, e in particolare di

quelli formativi e conseguentemente professionali, è un processo di

significativo valore, nonché critico, perché indirizza l’investimento sulle Risorse

Umane che deve essere effettuato in modo da apportare i massimi benefici

alle performance individuali, aziendali, dello sviluppo socio-economico ed

imprenditoriale salentino.

L'analisi di taglio qualitativo, che ha tenuto presente le precedenti ricerche ed

indagini sulle dinamiche del Mercato del Lavoro provinciale di Lecce, nonché i

recenti rapporti statistici, si è concentrata eminentemente sull’obiettivo di

potenziare le capacità di pianificazione, di coordinamento e di integrazione

delle politiche pro-attive del lavoro e, di conseguenza, contribuire a migliorare

le strategie complessive e formative per lo sviluppo delle competenze

professionali del territorio e del sistema produttivo locale.

Con questo processo, si è cercato di evidenziare le effettive esigenze del

sistema socio-economico e produttivo, formative, sociale del territorio

salentino in modo da costruire, e poi mantenere, le competenze delle risorse

umane necessarie e che apportano valore, tramite una concreta applicabilità

sul “mondo dei lavori” (in tutte le sue complesse sfaccettature es. lavoro

dipendente, attività autonome, creazione innovative imprese, cooperative

giovanili, spin-off, servizi in outsourcing, etc...).

L’individuazione dei bisogni formativi rappresenta una premessa essenziale

per ogni pianificazione formativa nel breve e medio periodo, con i seguenti

obiettivi:

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II.36

analizzare i fabbisogni e definire gli obiettivi tangibili e misurabili per settori

strategici e profili professionali emergenti;

definire gli obiettivi della programmazione di formazione in linea con i

bisogni e gli obiettivi sia di sviluppo territoriale e sia delle performance

aziendali;

distinguere fra fabbisogni formativi e non formativi;

supportare i fabbisogni del sistema imprenditoriale locale;

intercettare e interpretare la propensione e la possibilità alla “occupabilità”,

alla partecipazione a percorsi formativi (formazione permanente,

continua), all’imprenditorialità, all’innovazione e competitività socio-

economica del territorio, specie per quelle categorie a rischio di forte

esclusione dal MdL (giovani, donne, over50, ecc.);

tener presente sia la percezione sociale del “mondo dei lavori” e sia la

“percezione” delle prospettive professionali dei differenziati target-group

destinatari degli interventi formativi;

fare emergere le job vacancies e le vocazioni strategiche

all’imprenditorialità e al lavoro autonomo;

elaborare la programmazione degli interventi formativi (preferibilmente

triennale, salvo percorsi formativi just in time) coerente con i risultati

dell'analisi dei bisogni effettuata e con gli obiettivi.

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II.37

II.1.2 Metodologia L’impostazione dei presupposti teorico/metodologici ha preceduto l’indagine

(desk & field) dei fabbisogni aziendali e territoriali, in continua sperimentazione

in progress degli strumenti conoscitivi delle dinamiche del MdL locale.

Questa fase d’indagine ha tratto origine dalle seguenti motivazioni:

- usufruire di un quadro di lettura dei processi che legano il sistema

dell’istruzione, il sistema della formazione (con particolare riferimento

anche alla formazione continua) e il sistema delle politiche del lavoro;

- collegare gli impegni profusi in questi processi (in termini di

investimento in risorse umane, siano esse giovani, donne, occupati,

persone in cerca di lavoro, disoccupati, persone con basso titolo di

studio, disoccupati in possesso di diploma o laurea, stranieri o migranti,

ecc.) con la capacità produttiva del territorio e con l’evoluzione del

sistema economico e imprenditoriale del territorio;

- internalizzare, nell’ambito dell’attività di programmazione delle politiche

formative attuate dalla Provincia di Lecce, le metodologie e le modalità

di acquisizione delle informazioni funzionali all’innalzamento della

qualità decisionale e gestionale nell’utilizzo delle risorse finanziarie

dedicate alla formazione (PO FSE) e alle politiche del lavoro.

Il processo di indagine è strutturato in un modello di riferimento in grado di

guidare l’acquisizione di informazioni e la corretta lettura dei dati raccolti ed

organizzati in maniera funzionale alla programmazione successiva, di breve-

medio periodo, dell’offerta pubblica formativa.

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II.38

Proprio al fine di rispondere efficacemente alle esigenze di offrire attività

formative legate ai reali bisogni territoriali di formazione e professionalità,

anche in relazione alla logica delle c.d. “aree vaste” e all’organizzazione dei

sistemi produttivi in “distretti”, è stata ulteriormente realizzata una fase

specifica con l’obiettivo di comprendere, in termini quantitativi e qualitativi:

- la domanda di professioni (dati statistici, analisi socio-economica,

ricerca sul campo) proveniente dalle imprese e dal mondo del lavoro e

delle professioni della provincia di Lecce, in particolare nei differenti

segmenti e ambiti che, con le dovute differenziazioni, contribuiscono in

modo significativo ad una maggiore richiesta in settori ad alto trend, ma

carenti in specializzazioni professionali;

- le modalità di soddisfazione di tale domanda e le problematiche ad

essa connesse con particolare riferimento alla scarsa innovazione,

anche tecnologica e di Knowledge nel sistema imprenditoriale locale.

L’indagine, pertanto, ha seguito le linee dell’impostazione “classica” della

metodologia e delle tecniche della ricerca quantitativa, basata su un rapporto

tra teoria e ricerca strutturato in fasi logicamente sequenziali, secondo

un’impostazione sostanzialmente deduttiva.

In sostanza si è dato seguito al tradizionale paradigma della ricerca

quantitativa che si muove su un percorso distinto in cinque fasi:

1. Analisi dello scenario (contesto sociale, economico e produttivo);

2. Impostazione della ricerca (selezione fonti e documenti, strumenti di

rilevazione e schede di indagine);

3. Rilevazione dei fabbisogni professionali e formativi (indagine e raccolta

dati) e indagini previsionali;

4. Analisi dei dati;

5. Risultati (mappatura bisogni formativi, priorità, “aree strategiche” e

“profili professionali emergenti”.

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II.39

Una volta stabilito che l’indagine era anche di tipo campionaria1, le

considerazioni sviluppate hanno riguardato, in buona sostanza:

la modalità di reperimento delle fonti, documentazione, rilevazioni

statistiche attendibili e aggiornate, regionali e disaggregate per ambito

provinciale;

la modalità di estrazione del campione delle aziende (prov. Lecce);

la modalità della rilevazione;

la struttura degli strumenti di rilevazione;

la modellizzazione di altri strumenti di rilevazione, per analisi e

approfondimenti successivi. Grafico n. 32 - Articolazione tecnica del progetto di ricerca

1 Per indagine campionaria si vuole intendere un modo di rilevazione delle informazioni interrogando gli stessi individui della ricerca, appartenenti ad un campione rappresentativo, mediante una procedura standardizzata di interrogazione, allo scopo di studiare le relazioni esistenti tra le variabili.

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II.40

A) Per la ricerca sui “Dati di contesto” - condotta presso organismi pubblici e privati competenti e ricorrendo alle banche dati presenti sul territorio e reperibili su Internet – e per lo studio/analisi, dei dati bibliografici e statistici (anche, Swot Analysis) si sono tenuti presente i documenti ufficiali dell’Unione Europea, della Regione Puglia, della Provincia di Lecce, Centri per l’Impiego, OO.SS., CCIAA e Associazioni Imprenditoriali, ISTAT e numerosi Enti di ricerca, Università degli Studi del Salento, l’Osservatori provinciale e regionale. In particolare si sono presi in considerazione:

- i dati demografici e riferiti alla popolazione del territorio - le tendenze socio-economiche - i livelli culturali professionali e di scolarizzazione - le analisi del tessuto economico ed imprenditoriale - il fabbisogno territoriale ed economico di professionalità e di neo-

imprese innovative.

Prima di tutto è stata ricostruita, sul piano diacronico, la storia del territorio per capirne le peculiarità. Sul piano sincro-diacronico si sono analizzati i dati e gli indicatori economici sulla base dei quali ipotizzare tendenze, individuare risorse, “vocazioni”. Sono state tratteggiate le dinamiche sociali/occupazionali /imprenditoriali non solo sulla base delle strutture economiche, ma anche in relazione ai livelli sociali, culturali ed alla mappatura del “contesto” e del “sistema formativo e dei servizi del lavoro” allargato, mediante:

- la ricerca storica - l’analisi dei dati e degli indicatori economici - l’analisi delle tendenze economiche - l’analisi delle risorse - l’analisi delle “vocazioni” territoriali - l’analisi delle vocazioni imprenditoriali e di settore dell’area salentina - l’analisi delle dinamiche socio-occupazionali ed imprenditoriali - l’analisi del contesto produttivo - l’analisi dei livelli culturali e delle competenze - l’analisi del sistema delle politiche del lavoro e formativo

B) Per la parte relativa al lato dell’offerta di formazione (finanziata FSE) i dati sono stati reperiti dalle Determinazioni Dirigenziali di approvazione delle graduatorie dei corsi approvati, dal 2009 al 2013, dalla Provincia di Lecce. Non è stata presa in considerazione l’offerta formativa a pagamento, né i percorsi formativi finanziati dalla Regione Puglia ovvero nell’ambito di altri programmi comunitari. C) Per la fase di indagine c.d. sul campo “Fabbisogni professionali del sistema produttivo”, la scelta, pertanto, è stata quella di assumere come campione casuale tratto dalle imprese iscritte alla CCIAA, presenti in annuari (Seat, Guida Monaci, ecc.) integrato con altre aziende facenti parte di reti di

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II.41

relazioni e partnership con il sistema imprenditoriale, sociale, locale, nonché con dati, analisi ed approfondimenti svolti grazie al confronto diretto con gli attori del MdL locale : imprenditori e loro associazioni, organizzazioni sindacali, CTI e società di placement, strutture operanti nel campo della creazione d’impresa/Job creation, strutture dell’associazionismo cooperativo, ecc. Con tutte queste realtà è stato possibile, nella fase di elaborazione dei dati acquisiti con i questionari e gli incontri diretti (griglie di sintesi), realizzare anche un apposito “focus” mirato as esplicitare, approfondire e dettagliare. Anche per quanto riguarda la modalità di rilevazione dei dati si è operata una scelta che ha portato a risultati in tempi relativamente brevi. La ricerca campionaria è stata impostata quindi con :

a) la rilevazione diretta sul campo tramite “intervista face to face” ; b) la rilevazione mediante appositi Questionari on line; c) la modalità di rilevazione anche attraverso interviste telefoniche (tipo

Cati). Le ultime due modalità adottate presentano indubbi vantaggi:

- velocizzano la rilevazione - i costi sono ridotti, rispetto ad altre tecniche, soprattutto con vantaggi

relativi all’ambiente (no carburante; no toner e carta, ecc.) - fa registrare meno resistenze all’intervista (quella telefonica, poi,

garantisce di più l’anonimato) - gli intervistatori si adeguano ai tempi concessi dagli intervistati - è possibile l’utilizzo del computer (portatile in caso di intervista faccia a

faccia) direttamente in fase di rilevazione, con una tecnologia su software Mac OS Numbers, simile al CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing).

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II.42

Grafico n. 33 - Architettura dell’indagine

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II.43

Grafico n. 34 - Il modello di rilevazione dei fabbisogni: il disegno tecnico

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II.45

II.1.3 Strumenti di rilevazione e le applicazioni

II.1.3.1 I Questionari

Importante è stata l’individuazione e ideazione degli strumenti con cui operare

l’analisi dei bisogni espressi dal sistema economico-produttivo del territorio.

Si sono quindi elaborati originali strumenti mirati all’indagine sul campo.

Per le interviste, face to face, telefoniche e/o on line, come strumento della

rilevazione si è scelto di riutilizzare il questionario.

Infatti, tale modalità comporta necessariamente una riduzione dei tempi delle

interviste, quindi, una riduzione nel numero delle domande.

In particolare:

1. QO – Questionario Opinion Leader & Maker

2. QA – Questionario Aziende 3. QAc – Questionario Aziende (tipo CATI)

E, per l’eventuale proseguo e standardizzazione per una successiva fase della

rilevazione:

4. QOP – Questionario Ordini Professionali 5. QFP – Questionario Organismi di Formazione Professionale

Si è favorita così una modalità ecocompatibile, in armonia con le

raccomandazioni UE, evitando quanto più possibile l’utilizzo di carta e

stampati, pertanto si sono adoperate le più recenti tecnologie informatiche e

modalità digitali.

Tutti gli strumenti di rilevazione sono stati quindi ideati in formato digitale -

con la nuova applicazione desktop Adobe FormsCentral, inclusa in Adobe®

Acrobat® - e somministrati nella massima parte via email o telefonicamente

(metodo CATI, Computer Assisted Telephone Interviewing).

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II.46

II.1.3.1.1 L’applicazione Adobe® Acrobat® XI Pro La maggior parte della modulistica adottata è costituita da file, in formato di testo, senza

necessità di essere stampati e compilati a mano da parte del rilevatore o dell’intervistato.

L’utilizzo dell’applicativo Adobe® Acrobat® XI Pro ha consentito di creare i “moduli

Questionario” in formato PDF, partendo dall’ideazione del documento originario salvato con i

più comuni editor di testo.

La procedura di creazione consente anche l’importazione da più file, da scanner, da pagina

Web, da immagini negli appunti, o la semplice creazione di una pagina vuota (Word) per la

stesura di un file in PDF.

La successiva conversione del modulo in formato PDF, che individua e conserva i numerosi

“oggetti” (quali segnalibri, collegamenti ipertestuali, etc.) dal file di origine, consente non solo

di agevolare l’immissione on line/off line dei dati da parte degli utenti, ma anche per tenere un

archivio-moduli (anche eventualmente sulla rete interna) o per conservare una copia

elettronica dei moduli compilati.

Tale applicazione ha consentito, infatti, di:

generare i moduli PDF ex novo, utilizzando l'intuitivo editor drag and drop, per la

raccolta delle informazioni

personalizzare i moduli/format, trascinando elementi per creare un nuovo modulo

PDF o Web da zero, anche mediante l'inserimento di testo guida, campi obbligatori,

regole di logica "ignora" per consentire ai destinatari di visualizzare solo le domande

che li riguardavano

aggiungere i “campi modulo”, i “pulsanti di opzione”, e il pulsante “invia” a un modulo

PDF compilabile affinché i dati potessero essere raccolti da FormsCentral

far condividere ai destinatari, in un browser web, per la compilazione dei moduli PDF

tramite il software gratuito Adobe Reader®

distribuire e raccogliere i dati, con l’invio email i moduli come PDF, condividerli con un

collegamento (o incorporarli in un sito Web)

raccogliere le risposte dei moduli con FormsCentral

analizzare i risultati in tempo reale automaticamente aggiornati

visualizzare i dati con tabelle e grafici intuitivi, ove è possibile ricercare, ordinare e

filtrare i risultati

presentare in un rapporto riepilogativo con grafici a barre e a torta di facile lettura e

contrassegnati da diversi colori

salvare il rapporto in formato PDF oppure copiare e incollare i singoli grafici in

Microsoft PowerPoint per realizzare una presentazione visiva, oppure esportare i dati

in un foglio di calcolo o in un'applicazione di database per la successiva analisi.

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II.47

II.1.3.1.2 Istruzioni su come creare moduli compilabili in PDF

1. Installare il software Acrobat XI Pro (download gratuito)

È possibile creare nuovi moduli PDF con l’applicazione desktop Adobe® Acrobat® XI Pro. Si può iniziare facilmente da zero utilizzando l’editor di moduli oppure personalizzando uno dei modelli predefiniti per moduli. Facoltativamente, è possibile spostare il modulo on-line e utilizzare i servizi online di FormsCentral per distribuire i moduli, raccogliere le risposte e analizzare i dati. È possibile distribuire moduli PDF o Web. Per compilare i moduli, è sufficiente che i destinatari dispongano di un browser Web e di un qualsiasi dispositivo con connessione Internet, tablet e smartphone inclusi.

2. Creare moduli da zero o basati su modelli (Acrobat Pro)

Per ottenere un modulo PDF è possibile convertire un documento elettronico esistente (ad esempio, un documento Word, Excel o PDF) oppure acquisire un documento cartaceo da scanner. Acrobat aggiunge automaticamente al modulo i campi modulo interattivi. Il modulo può quindi essere modificato aggiungendovi campi modulo specializzati, come ad esempio un elenco a discesa, una casella di riepilogo o dei pulsanti.

È possibile creare nuovi moduli PDF con l’applicazione desktop Adobe FormsCentral. Si può iniziare facilmente da zero utilizzando l’editor di moduli oppure personalizzando uno dei modelli predefiniti per moduli. Facoltativamente, È possibile spostare il modulo on-line e utilizzare i servizi online di FormsCentral per distribuire i moduli, raccogliere le risposte e analizzare i dati. È possibile distribuire moduli PDF o Web. Per compilare i moduli, è sufficiente che i destinatari dispongano di un browser Web e di un qualsiasi dispositivo con connessione Internet, tablet e smartphone inclusi.

1. Dal menu Crea nella barra degli strumenti, scegliere Crea modulo. 2. Selezionare Da zero o da modello e fare clic su Avvia.

Viene aperta l’applicazione desktop Adobe FormsCentral.

3. Fare clic sulla scheda Modelli. 4. Scegliere una delle seguenti procedure:

o Per creare un modulo da zero, fare clic su Nuovo modulo accanto al modulo vuoto. Quando il modulo vuoto viene aperto, per aggiungere un campo fare clic su un’icona di campo della barra degli strumenti.

o Per basare il modulo su un modello, fare clic sul pulsante Nuovo modulo accanto al modello che si desidera utilizzare. Dopo l’apertura del modello, modificare i campi e il testo in base alle proprie esigenze.

Altro materiale di riferimento Per i video su Adobe FormsCentral, vedere le risorse seguenti:

• Creare un modulo tramite FormsCentral: www.adobe.com/go/learn_acr_formscentral_create_it

• Distribuire un modulo e gestire le risposte tramite FormsCentral: www.adobe.com/go/learn_acr_formscentral_distribute_it

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II.48

Grafico n. 35 - Modello Acrobat Pro

Tipi di campi modulo che è possibile aggiungere a un PDF

A. Campo firma basata su certificato B. Casella di elenco a discesa C. Campi di testo D. Barra dei messaggi automatici E. Caselle di controllo F. Pulsanti di scelta G. Casella di riepilogo H. Pulsanti

3. Aprire il documento in PDF

a) Dal menu Crea nella barra degli strumenti, scegliere Crea modulo. b) Selezionare Da documento esistente e fare clic su Avanti. c) Selezionare una delle opzioni seguenti:

http://helpx.adobe.com/it/acrobat/using/ Usa documento corrente

Converte il PDF aperto in un modulo interattivo.

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DINAMICHE DEL MERCATO DEL LAVORO E LE FIGURE PROFESSIONALI NECESSARIE ALLE AZIENDE DELLA PROVINCIA DI LECCE CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AI SETTORI EMERGENTI POR Puglia FSE 2007/2013: conferimento funzioni alle Province Pugliesi Asse II – Occupabilità – trasferimenti

a cura di: Silvia Nascetti, giuslavorista esperta di Politiche del Lavoro e Formazione

II.49

http://helpx.adobe.com/it/acrobat/using/ Scegliere un altro file

Converte un documento elettronico esistente (ad esempio, un file Word, Excel o PDF) in un modulo PDF interattivo. Fare clic su Sfoglia per individuare il file.

http://helpx.adobe.com/it/acrobat/using/ Acquisisci un modulo cartaceo

Acquisisce un modulo cartaceo e lo converte in un modulo PDF interattivo.

Grafico n. 36 - Modulo PDF interattivo

4. Seguire le istruzioni visualizzate

Fare clic su Continua e …

Acrobat crea il modulo e lo apre nella modalità di modifica modulo. Il riquadro delle attività Moduli contiene le opzioni per la modifica del modulo. La barra degli strumenti contiene strumenti per aggiungere ulteriori campi modulo.

a) Rivedere i campi modulo creati da Acrobat. Aggiungere i campi necessari con gli strumenti campo modulo disponibili nella barra delle attività. Eliminare, ridimensionare o disporre i campi in base alle necessità.

b) È possibile aggiungere qualsiasi dei seguenti tipi di campi modulo: http://helpx.adobe.com/it/acrobat/using/ Codici a barre

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II.50

Consentono di codificare l’input dai campi selezionati e di visualizzarlo come uno schema visivo che è possibile interpretare mediante un dispositivo software o hardware di decodifica (disponibile separatamente).

http://helpx.adobe.com/it/acrobat/using/ Pulsanti

Consentono di avviare una modifica sul computer dell’utente, ad esempio l’apertura di un file, la riproduzione di un suono o l’invio di dati ad un server Web. Questi pulsanti possono essere personalizzati con immagini, testo e modifiche visive attivate da azioni del mouse.

http://helpx.adobe.com/it/acrobat/using/ Caselle di controllo

Implicano una scelta sì/no per singole voci. Se il modulo contiene caselle di controllo multiple, l’utente può generalmente selezionare tutte le caselle che desidera.

http://helpx.adobe.com/it/acrobat/using/ Campo firma digitale

Consente all’utente di firmare elettronicamente un documento PDF con una firma digitale.

http://helpx.adobe.com/it/acrobat/using/ Elenco a discesa

Consentono all’utente di scegliere una voce da un menu a comparsa o di digitare un valore. È possibile impostare una proprietà di campo modulo che consenta all’utente di immettere un valore personalizzato.

http://helpx.adobe.com/it/acrobat/using/ Caselle di riepilogo

Visualizzano un elenco di opzioni selezionabili dall’utente. È possibile impostare una proprietà campo modulo che permetta all’utente di fare clic tenendo premuto il tasto Maiusc per selezionare più elementi dell’elenco.

http://helpx.adobe.com/it/acrobat/using/ Pulsanti di scelta

Presentano un gruppo di opzioni da cui è possibile selezionare una sola voce. Tutti i pulsanti di scelta con lo stesso nome funzionano insieme come un gruppo.

http://helpx.adobe.com/it/acrobat/using/ Campi di testo

Permettono all’utente di digitare stringhe di testo come nome, indirizzo o numero di telefono.

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II.51

Grafico n. 37 - Barra degli strumenti (campi di testo e pulsante di scelta)

5. Abilitare il salvataggio di dati dei moduli per gli utenti Reader In genere, gli utenti di Reader X e versioni precedenti non possono salvare copie dei moduli compilati. Tuttavia, è possibile estendere le autorizzazioni di un PDF in modo da consentire a tali utenti di salvare i dati del modulo. Se si dispone di Acrobat Pro, è possibile includere le funzionalità aggiuntive per gli utenti di Reader, ad esempio la possibilità di aggiungere testo ai moduli non interattivi. Nota: a differenza delle precedenti versioni di Reader, Reader XI offre sia lo strumento Aggiungi testo che la capacità di salvare i dati dei moduli. Gli utenti di Acrobat possono digitare del testo in moduli non compilabili, aggiungere commenti e apporre firme digitali ai PDF senza che siano richieste autorizzazioni particolari.

a) Aprire un singolo PDF o visualizzare in anteprima un solo PDF componente in un portfolio PDF.

b) Se si sta modificando il modulo, fare clic su Chiudi modifica del modulo nel riquadro Moduli.

c) Scegliere File > Salva come altro > PDF per Reader con funzioni estese e scegliere una delle seguenti opzioni: http://helpx.adobe.com/it/acrobat/using/ Abilita aggiunta di testo in file PDF che non sono moduli

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II.52

(Acrobat Pro) Consente agli utenti di aggiungere del testo ai file PDF o a moduli semplici non compilabili (per precedenti versioni di Reader).

http://helpx.adobe.com/it/acrobat/using/ Abilita creazione commenti e misurazione

(Acrobat Pro) Consente agli utenti di aggiungere commenti o di accedere agli strumenti Dati oggetto, Misura e Geospaziale.

http://helpx.adobe.com/it/acrobat/using/ Abilita altri strumenti (inclusi compilazione moduli e salvataggio)

Consente agli utenti di salvare i dati che immettono nei moduli interattivi o compilabili.

6. Limiti relativi al salvataggio locale dei moduli compilati Gli utenti di Adobe Reader 8 o versioni successive sono in grado di compilare e salvare localmente i moduli creati con Acrobat Standard e Acrobat Pro. L’utilizzo delle estensioni di Adobe Reader per consentire il salvataggio locale dei moduli PDF (denominati documenti estesi) presenta due aspetti limitanti: http://helpx.adobe.com/it/acrobat/using/ Numero di documenti estesi distribuiti

Un utente di Acrobat Standard o Acrobat Pro può inviare un documento esteso a un numero illimitato di destinatari per richiederne la compilazione. Ad esempio, un utente Acrobat può pubblicare un modello di modulo vuoto su una pagina Web per consentire agli utenti che vi accedono di compilare e salvare localmente i moduli PDF. Il modello è accessibile a un numero illimitato di utenti. Tuttavia, l’utente Acrobat è in grado di raccogliere solo 500 copie compilate del modulo. Questo limite include sia le copie cartacee (ad esempio i moduli inviati per posta o fax) sia le copie elettroniche su file del modulo compilato.

http://helpx.adobe.com/it/acrobat/using/ Numero di destinatari del documento esteso Un utente di Acrobat Standard o Acrobat Pro può inviare un documento esteso a un numero massimo di destinatari univoci pari a 500. Ad esempio, se un utente Acrobat lavora per una società con non più di 500 dipendenti, può inviare loro un numero illimitato di copie del documento esteso e raccogliere le copie compilate del modulo senza restrizioni quantitative. Questi limiti valgono per ciascuna singola entità o azienda; pertanto, è consigliabile che gli utenti che fanno parte di tali strutture evitino di utilizzare la funzione in modo indiscriminato. Non è possibile rendere meno restrittivi questi limiti aumentando il numero di licenze utente di Acrobat. Ad esempio, cinque utenti di Acrobat Standard 9 che lavorano nella stessa azienda possono inviare lo stesso documento esteso non più di 500 volte per ricevere ed estrarre i dati collettivamente. Acrobat Standard e Acrobat Pro consentono di utilizzare una credenziale digitale per abilitare i documenti PDF che presentano determinate funzioni. La credenziale è memorizzata a livello di software (“chiave”). L’utente acconsente a non accedere, né a tentare in alcun modo di accedere, controllare, disabilitare, rimuovere o distribuire la chiave per nessuno scopo. 7. Distribuire/Inviare i moduli PDF o Web ai destinatari

Una volta creato un modulo, scegliere un metodo per inviarlo ai destinatari.

a) Scegliere Strumenti > Moduli > Distribuisci.

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II.53

b) Può venire visualizzata una serie di messaggi a seconda delle condizioni rilevate da Acrobat all’interno del modulo. Rispondere alle istruzioni visualizzate come necessario e salvare il modulo.

c) Scegliere un metodo di distribuzione e di raccolta: http://helpx.adobe.com/it/acrobat/using/ Adobe FormsCentral

Per distribuire, raccogliere e analizzare automaticamente i dati mediante il servizio online con iscrizione FormsCentral.

http://helpx.adobe.com/it/acrobat/using/ E-mail

Per raccogliere le risposte nella posta in arrivo.

http://helpx.adobe.com/it/acrobat/using/ Server interno

Per distribuire e raccogliere le risposte su un server interno come SharePoint o una cartella di rete.

d) Fare clic su Continua e seguire le istruzioni visualizzate per distribuire il modulo. e) Se si sceglie di raccogliere le risposte nella cartella della posta in arrivo, effettuare una

delle operazioni seguenti: Nota: se non si conoscono gli indirizzi e-mail dei destinatari, immettere il proprio indirizzo e-mail. Il sistema invia all’utente un link al modulo, che potrà quindi essere inviato per posta elettronica ai destinatari come desiderato. Grafico n. 38 - Barra degli strumenti (casella di controllo e distribuzione modulo)

(Esempio di Modulo Compilabile)

Per un’esercitazione video sulla creazione dei moduli, guardare il seguente video: http://tv.adobe.com/watch/acrobat-xi-tips-tricks/how-to-create-pdf-forms-from-existing-documents/

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II.54

II.1.3.1.3 La rilevazione con interviste telefoniche alle Aziende Il termine CATI (Computer-Assisted Telephone Interviewing) indica una modalità di rilevazione

diretta di unità statistiche realizzata attraverso interviste telefoniche, dove l'intervistatore legge

le domande all'intervistato e registra le risposte su un computer, tramite un apposito software.

Produrre interviste avvalendosi di questo sistema permette una documentazione precisa dei

dati elementari ed esclude ogni possibile errore sistematico durante il rilevamento dei dati, in

quanto il questionario statistico è contenuto nel computer per cui le domande vengono poste

esattamente come compaiono sul video e le risposte sono registrate direttamente su un

dispositivo di memorizzazione. Il software utilizzato inoltre procede ad alcuni controlli di qualità

sui dati automaticamente all'immissione degli stessi, cosicché i tempi dell'indagine risultano

essere notevolmente accorciati. Oltre a questi numerosi vantaggi pratici, la tecnica CATI

presenta però anche varie difficoltà, soprattutto se realizzata in paesi dove la copertura

telefonica non è sufficientemente diffusa. In termini statistici, l'errore dovuto a questa

mancanza, viene denominato errore di copertura. Altri problemi che possono derivare

dall'utilizzo di questa tecnica, riguardano la necessità di dotarsi di rilevatori maggiormente

preparati, e del sostenimento dei costi per la dotazione di computer ed eventualmente di

software dedicato.

Il risvolto positivo di tale modalità di rilevazione sta nel fatto che, con il software (a modello

del sistema CATI, su MAC Os Numbers), l’intervistatore registra i risultati direttamente sul

computer e questa risulta una tecnologia particolarmente vantaggiosa, in quanto:

il testo del questionario scorre sul monitor e non ci sono, quindi, costi di stampa

le risposte vengono direttamente registrate in un file, eliminando la fase di codifica e

di data entry

il computer gestisce l’andamento dell’intervista, ad esempio applicando

automaticamente i filtri

in generale una riduzione degli errori causati dagli intervistatori.

Una rilevazione così condotta ha prodotto, in automatico, come risultato la cosiddetta matrice-

dati, ovvero la base per tutte le analisi statistiche.

Si tratta di una matrice rettangolare di numeri, detta “casi variabili” perché ogni colonna

rappresenta un soggetto intervistato e ogni riga una variabile, cioè la risposta ad una

domanda. Ogni incrocio tra una riga e una colonna contiene un dato, cioè il valore assunto da

una particolare variabile su un particolare caso.

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II.55

II.2 I REFERENTI PRIVILEGIATI INTERVISTATI (OPINION LEADER E OPINION MAKER)

II.2.1 Gli obiettivi informativi dei questionari/interviste e l’analisi qualitativa

L’intervista-guida è articolata in cinque sezioni:

1. Caratteristiche del tessuto economico della provincia di Lecce e

tendenze di mutamento [item da 1 a 3]

2. Analisi S.W.O.T. del tessuto economico locale [item da 4 a 7]

3. Quadro generale provincia di Lecce: settori economici / nicchie di

mercato e relative figure professionali (lavoro dipendente) [item da 8 a

14]

4. Quadro generale provincia di Lecce: settori economici / nicchie di

mercato per la creazione di nuove imprese o di lavoro autonomo [item

da 15 a 20]

5. Offerta di formazione professionale e ricerca delle Risorse Umane [item

da 21 a 27]

In ciascuna di esse si è proposto un approfondimento, in particolare finalizzato

a rilevare le implicazioni che determinano i fabbisogni formativi del territorio e

del sistema imprenditoriale locale.

Nonostante la voluta formulazione “open”, i testimoni privilegiati hanno

riportato informazioni e giudizi specifici, cioè relativi per lo più al proprio

settore o area di competenza.

Nella fase di elaborazione successiva delle risposte è stato così possibile

ricomporre un quadro organizzato nella forma di analisi SWOT e una

sistematizzazione coerente e generale dei risultati.

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II.56

Secondo la metodologia dell’indagine qualitativa, il ruolo delle interviste ai

Leader & Opinion Maker (testimoni privilegiati) è quello di verificare,

comparare ed integrare le indicazioni derivanti dall’analisi dei dati statistici.

Infatti, tale analisi di tipo quantitativo, con caratteristiche sia strutturali sia

dinamico-previsive, riguarda gli aspetti economici, sociali e demografici, oltre

che naturalmente le implicazioni dello sviluppo locale dal punto di vista

occupazionale. Sebbene l’analisi svolta verta su una batteria di indicatori

estremamente ricca ed aggiornata, essa risente dei limiti tipici delle analisi

statistiche quando da queste si devono trarre conclusioni operative e di

pianificazione delle politiche pro-attive e attive del lavoro.

Con riferimento a questi problemi, l'analisi qualitativa permette invece di

evidenziare particolari aspetti che non emergono dall’analisi statistica e

quantitativa (es. la ‘vision’ degli ‘opinion leader’).

II.2.2 Il target di esperti (testimoni) contattati Il requisito principale per l'individuazione dei "testimoni" o "esperti" è stata la

loro competenza nella conoscenza del territorio e della realtà locale; essi sono

naturalmente anche portavoce di interessi specifici, sebbene si pongano

anche come esperti che rappresentano interessi più generali.

Sono quindi : i rappresentanti locali delle categorie economiche (agricoltura,

industria, artigianato, commercio, turismo, finanza ed altri servizi pubblici e

privati), del mondo del lavoro, della cooperazione, oltreché altri soggetti

coinvolti nella gestione di attività e progetti di particolare rilevanza per il

territorio locale.

Alcuni referenti e attori del mondo del lavoro e delle imprese, non hanno

dimostrato interesse, disponibilità e riscontro, pur a seguito di numerosi

solleciti e contatti on line e/o telefonici.

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II.57

Associazioni imprenditoriali

• C.L.A.A.I. LECCE • C.N.A. LECCE • COLDIRETTI LECCE • CONFAGRICOLTURA - UNIONE PROVINCIALE DEGLI AGRICOLTORI DI LECCE • CONFAPI LECCE • CONFARTIGIANATO IMPRESE LECCE • CONFCOMMERCIO LECCE • CONFCOOPERATIVE • CONFESERCENTI LECCE • CONFINDUSTRIA LECCE • LEGA COOPERATIVE

Organizzazioni Sindacali

• CGIL LECCE • CISL LECCE • UGL LECCE • UIL LECCE

Collegi e Ordini Professionali

• ARCHITETTI, PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI DELLA PROVINCIA DI LECCE

• COLLEGIO DEI GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI LECCE

• COLLEGIO DEI PERITI IND.DELLA PROV.DI LECCE • COLLEGIO INFERMIERI PROFESSIONALI ASSISTENTI SANITARI VIGILATRICI

D'INFANZIA • COLLEGIO PROFESSIONALE TECNICI SANITARI DI RADIOLOGIA • CONSIGLIO NOTARILE • ORDINE AVVOCATI E PROCURATORI LECCE • ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI LECCE • ORDINE DEI CONSULENTI DEL LAVORO SEDE PROVINCIALE DI LECCE • ORDINE DEI DOTTORI AGRONOMI E DOTTORI FORESTALI DELLA PROVINCIA

DI LECCE • ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI

LECCE • ORDINE DEI FARMACISTI • ORDINE DEI MEDICI DELLA PROVINCIADI LECCE • ORDINE DEI NOTAI DI LECCE • ORDINE NAZIONALE DEI BIOLOGI DELEGAZIONE PROVINCIALE

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II.58

Organismi di Formazione Professionale

• A.I.P.E. ( ASSOCIAZIONE ISTRUZIONE PROFESSIONALE EUROPEA ) • A.S.S.R.I. • A.SE.SI. ASSOCIAZIONE SERVIZI SINDACALI • ADSUM ASSOCIAZIONE CULTURALE DI FORMAZIONE E PROMOZIONE • AGE.FOR.M. • AGENZIA SERVIZI FORMATIVI PUGLIESI • APULIA CENTRO PROFESSIONALE DI FORMAZIONE & RICERCA • ARCADIA ASSOCIAZIONE • ASCLA ASSOCIAZIONE SCUOLE E LAVORO • ASFORM • ATHENA ASSOCIAZIONE • BLUESEA ASSOCIAZIONE • C.N.I.P.A. PUGLIA • C.S.A.P.I. • CAMPUS FORMAZIONE E LAVORO ASSOCIAZIONE • CAT PUGLIA CONFCOMMERCIO SCARL • CE.FORM • CEA (CENTRO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE) POGGIARDO • CENTRO SERVIZI E RICERCHE • CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE - UGENTO • CIFIR • D.ANTHEA • ENFAP PUGLIA • FILIPPO SMALDONE OGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO • FO.R.UM FORMAZIONE RISORSE UMANE • FONDAZIONE LE COSTANTINE • FORMAPULIA SRL • FORPUGLIA • I.I.P. ( ISTITUTO ISTRUZIONE PROFESSIONALE ) • I.S.P.A. - ISTITUTO SUPERIORE DI PUBBLICA AMMINISTRAZIONE • ICOS ONLUS CENTRO FORMAZIONE LAVORO • INNOVA.MENTI CENTRO DI FORMAZIONE STUDI E RICERCHE • LEADER SOC. COOP. CONSORTILE • MEDEUR - MEDITERRANEO EUROPA - CENTRO STUDI E FORMAZIONE

ASSOCIAZIONE • MELANGOLO ONLUS ASSOCIAZIONE CULTURALE • OPRA FORMAZIONE • ORATORIO "CITTADELLA DELL'IMMACOLATA" ONLUS • PROGRAMMA SVILUPPO • SALENTO FORMAZIONE ASSOCIAZIONE • SAN FRANCESCO ONLUS ASSOCIAZIONE CASA FAMIGLIA • SANTA CECILIA ONLUS - ANSPI (ASSOCIAZIONE NAZIONALE SAN PAOLO

ITALIA) • SCUOLA EDILE DELLA PROVINCIA DI LECCE • SOFOCLE ASSOCIAZIONE CULTURALE • ULISSE AGENZIA FORMATIVA • UNIVERSUS - CSEI CONSORZIO

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II.59

II.3 LE AZIENDE INTERVISTATE

II.3.1 Gli obiettivi informativi dei questionari/interviste e l’analisi quanti-qualitativa

Il Questionario Aziende, sotto forma di “intervista strutturata” consta di 27

domande (comprensiva dei dati sintetici aziendali: denominazione, sede/i,

settore, dimensione, ecc.) mentre, per quanto riguarda la forma si è scelta la

strada delle interviste a “domande chiuse” (di cui alcune a “risposta

alternativa”, altre a “risposte di preferenza graduate”).

La prima parte del questionario è stata rivolta all’acquisizione di informazioni

circa le attività di formazione promosse dall’azienda, le necessità di

reperimento e previsioni di nuove figure professionali, le modalità i canali e i

tempi di ricerca di R.U.,

La parte centrale del questionario si è concentrata su una specifica figura

professionale ponendo maggiore rilievo alle caratteristiche e alle difficoltà

incontrate nel reperimento sul mercato del lavoro locale (figura di maggior

interesse: titolo studio, conoscenze principali, caratteristiche, skills, tipologia

contrattuale, ecc.), competenze di tipo tecnico-professionale e di tipo

trasversale necessarie oggi per lavorare, ovvero per lo sviluppo ed il

potenziamento di efficaci strategie imprenditoriali orientate ad una cultura

“economico-imprenditoriale” innovativa, ad un nuovo “utilizzo” strategico per

aumentare la competitività delle imprese.

Infine, nell’ultima parte del questionario, si è cercato di raccogliere indicazioni

sui possibili sviluppi del sistema imprenditoriale locale in riferimento a

specifiche esigenze per il rengineering, innovazione, competitività della propria

azienda, nonché indicazioni sui possibili trend imprenditoriali basati

sull’innovazione d’impresa con conseguenti necessità di acquisire nuovi

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II.60

servizi (da attività autonome o imprenditoriali, outosourcing, partneship, ecc.)

anche a supporto della propria attività aziendale.

II.3.2 Il campione delle imprese contattate

Il Questionario (QA e QAc) destinato alle aziende riporta, per agevolare

l’individuazione del settore, la tradizionale “Classificazione Settore attività

economica” (codice ATECO) :

a. AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA

b. ESTRAZIONE DI MINERALI DA CAVE E MINIERE

c. ATTIVITÀ MANIFATTURIERE

d. FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA, GAS, VAPORE E ARIA CONDIZIONATA

e. FORNITURA DI ACQUA; RETI FOGNARIE, ATTIVITÀ DI GESTIONE DEI RIFIUTI E

RISANAMENTO

f. COSTRUZIONI

g. COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI

h. AUTOVEICOLI E MOTOCICLI

i. TRASPORTO E MAGAZZINAGGIO

j. ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI ALLOGGIO E DI RISTORAZIONE

k. SERVIZI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE

l. ATTIVITÀ FINANZIARIE E ASSICURATIVE

m. ATTIVITA' IMMOBILIARI

n. ATTIVITÀ PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE

o. NOLEGGIO, AGENZIE DI VIAGGIO, SERVIZI DI SUPPORTO ALLE IMPRESE

p. AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E DIFESA; ASSICURAZIONE SOCIALE

OBBLIGATORIA

q. ISTRUZIONE

r. SANITA' E ASSISTENZA SOCIALE

s. ATTIVITÀ ARTISTICHE, SPORTIVE, DI INTRATTENIMENTO E DIVERTIMENTO

t. ALTRE ATTIVITÀ DI SERVIZI

u. ATTIVITÀ DI FAMIGLIE E CONVIVENZE COME DATORI DI LAVORO PER

PERSONALE DOMESTICO; PRODUZIONE DI BENI E SERVIZI INDIFFERENZIATI

PER USO PROPRIO DA PARTE DI FAMIGLIE E CONVIVENZE

v. ORGANIZZAZIONI ED ORGANISMI EXTRATERRITORIALI

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II.61

Nella fase di elaborazione, lettura, approfondimento, sistematizzazione ed

analisi dei dati - da un punto di vista metodologico proprio dei processi

formativi e dello studio delle competenze - si è ritenuto opportuno non adottare

una suddivisione per "settori tradizionali", in quanto molti nuovi mestieri e

professioni sono "trasversali" ad essi.

Quindi si è adoperata una scomposizione/riaggregazione più aderente alle

innovazioni nel "mondo dei lavori" e alle interconnessioni sempre più marcate

e significative tra i comparti tradizionali, come meglio si approfondirà nel

successivo cap. VII.

Quindi, il campione delle aziende intervistate, oggetto dell’indagine, è stato

così ricomposto successivamente per le AREE STRATEGICHE e SETTORI

EMERGENTI individuati ai fini della rilevazione dei fabbisogni formativi del

territorio e del sistema imprenditoriale.

Tabella n. 39 – Campione aziende intervistate ( % aree strategiche)


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