Date post: | 23-Jul-2016 |
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CaSERTa. Onorevole Picierno, Pd
ancora anomalia a Caserta, men-
tre vola in Italia e in Campania, da
noi stenta a decollare.
«Un partito che discute, anche con
toni accesi e su temi delicati, non è
mai un’anomalia per un territorio. Le
dinamiche interne, però, non pos-
sono e non devono frenare o bloc-
care il processo di rinnovamento
politico e amministrativo di cui la pro-
vincia di Caserta ha bisogno. Stra-
volgere schemi vecchi, legati a
potentati che hanno radici ancora
salde in un substrato ormai guasto è
la vera sfida dei partiti politici e del
Partito Democratico, in Terra di La-
voro e in ogni parte d’Italia colpita dal
malaffare, dalla commistione tra
mafie, amministrazioni locali, politica.
Questi temi risaltano per clamore
mediatico oggi più di ieri, evidente-
mente. Chi conosce la mia e la no-
stra storia, però, sa che da anni la
battaglia per legalità, che è la sfida
culturale più importante per Caserta,
per la Campania e per il Mezzo-
giorno, è impegno quotidiano e co-
stante. Così come lo è per tante
democratiche e democratici, tanti
amministratori e dirigenti di partito
onesti che ogni giorno, in silenzio, in
numerosi comuni, fanno il loro do-
vere. Pare ovvio poi che tanto c’è
sempre e ancora da fare, ma gli
sforzi di tutti noi, dei nostri candidati
e del nostro Presidente Vincenzo De
Luca, a Caserta e nelle altre pro-
vince, hanno consentito anche in
Campania la vittoria del PD. Un risul-
tato, anche positivo, è però sempre
un punto di partenza, mai di arrivo.
Le sfide stanno tutte lì e dopo un
quinquennio di cattiva gestione, du-
rante il quale abbiamo assistito al-
l’esplodere di enormi e preoccupanti
criticità, il peso delle sfide stesse è
doppio. La nostra provincia e la no-
stra regione, non mi stancherò mai di
dirlo, potranno rialzarsi solo spez-
zando le pesanti catene del malaf-
fare, della camorra, della cattiva
amministrazione, della colpevole
miopia politico-amministrativa».
Caserta, aversa, Santa Maria,
Capua, Sessa: quasi tutte le
grandi città al voto. Cosa si
aspetta dalle amministrative?
Il rinnovamentoPina Picierno parla di comunali e del Pd
RIFUGIATI sìall’accoglienzaL’eurodeputata Pina Picierno: dob-
biamo farci carico dell’emergenza
che sta investendo il Paese. Pag.3
Spendere parole per dire cosa sia
e cosa rappresenti la Reggia di
Caserta è esercizio inutile, oltre
che ozioso. E’ sicuramente più
stimolante riflettere su cosa sia
diventato questo gioiello
dell’architettura barocca, sospeso
tra l’orgoglio di identificazione
collettiva di una comunità che va
ben oltre i confini della città che lo
ospita e il degrado nel quale
versa da decenni caratterizzati da
incuria, abbandono e
pressapochismo. Non vi è
casertano che non consideri, a
giusta ragione, la Reggia una
occasione perennemente
mancata, la promessa infinita e
mai realizzata di un riscatto,
anche simbolico, di un territorio
lacerato da mille tensioni e alla
continua ricerca di una
“normalità” inseguita come una
chimera. Ecco, la “normalità”. E’
normale che il cortile d’ingresso
di questo monumento sia
diventato un bazar? E’ normale
che dei ragazzini acccedano
all’interno del parco per tuffarsi
nelle vasche e fare il bagno tra
Dafne e Atteone? E’ normale che
il gestore di un negozio interno
alla struttura venga minacciato
per aver segnalato la presenza di
abusivi? E’ normale che uno
stuolo di addetti alla vigilanza
manifesti candidamente la propria
continua a pag.2
diAndrea De Filippo
L’editoriale
continua a pag.2
Palazzo realeparadigma del‘mondo di sotto’
Pina Picierno
COMUNALI parteil piano listeSono in tanti in città che stanno lavo-
rando a degli schieramenti da met-
tere in campo. Pag. 4
BOSCO primarieper vincere ancoraIl consigliere regionale indica la
strada per conquistare le ammini-
strative. Pag.5
PD E LAB-DEMdue liste controSi spacca il Partito democratico, pit-
telliani pronti a dialogare con Giu-
seppe Vozza. Pag.6
ANTROPOLI sceglie ChillemiIl sindaco di Capua indica l’avvocato
come suo successore e parla degli
ultimi mesi di mandato. Pag.9
BOVE costruiscel’alternativa«Non imbarcherò tutti solo perché
sono contro il sindaco. Dossier su
Exarco». Pag.10
PERO De Angelisormai ostaggioAffondo del consigliere del Pd contro
la maggioranza e parte dell’opposi-
zione. Pag.12
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www.casertafocus.net
Anno VI n. 2812/09/2015
distribuzione gratuita
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CASERTA
continua da pag.1
impotenza per timore di ritorsioni?
Tutte quelle che potrebbero appa-
rire domande retoriche, che, per de-
finizione, presupporrebbero una
scontata risposta negativa, sono in-
vece quesiti ai quali non si può ri-
spondere che malinconicamente in
maniera affermativa. Sì, è normale,
perché la Reggia di Caserta, em-
blema distintivo e marchio di ricono-
scibilità di una intera provincia,
definita come “una delle creazioni
planimetriche più armoniche, più lo-
giche, più perfette dell’architettura
di tutti i tempi” è diventata il para-
digma di quel “mondo di sotto” nel
quale e con il quale vive e soprav-
vive una cultura d’accatto, che fa
della precarietà e dell’approssima-
zione i suoi connotati. Se ci chie-
dessimo, pur rifuggendo ogni
tentazione di esterofilia a buon mer-
cato, se le cose che accadono qui
sarebbero possibili, per esempio, a
Versailles, termine di paragone mai
così abusato e mai così appro-
priato, la risposta non potrebbe es-
sere che negativa. Perché accade?
Perché la Reggia è parte di questo
“mondo di sotto”, ne rappresenta la
esplicitazione più marchiana e, allo
stesso tempo, più violenta in termini
di volgarità civile e culturale. E che
non si tratti solo di un problema di
ordine pubblico o di repressione isti-
tuzionale è testimoniato dalla pigri-
zia e dal senso di rassegnazione
con il quale ampi settori della “intel-
lighenzia” locale reagiscono a que-
sto stato di cose. Così, mentre si
continuano ad ipotizzare scenari im-
maginifici (che ben potrebbero es-
sere in sintonia con la bellezza e la
sontuosità di questo “patrimonio
dell’umanità”), giorno dopo giorno
sfiorisce l’aspirazione e finanche il
desiderio di quella “normalità” che
consentirebbe, anche essa sola,
alla Reggia di mostrarsi in tutta la
sua bellezza e in tutta la sua mae-
stosità.
Ma, direbbero gli eruditi, “spes ul-
tima dea” !!! Siamo agli inizi di una
nuova gestione e l’unico augurio
che possiamo fare alla Reggia è
quello che stavolta non si tratti
dell’ennesima riproposizione della
parafrasi del leopardiano venditore
d’almanacchi.
pd minaccia personalismi«Interessi di pochi non possono limitare la nostra crescita»segue dalla prima
Caserta, Aversa, Santa Maria,
Capua, Sessa: quasi tutte le grandi
città al voto. Cosa si aspetta dalle
amministrative?
«Le elezioni amministrative realizzano
il rinnovarsi di un impegno di cittadi-
nanza. Questo impegno, deve esser
fondamentalmente volto a recuperare.
Recuperare credibilità alla Politica,
all’azione amministrativa nei confronti
dei nostri concittadini, recuperare il
tempo perso per anni di gestioni in
certi casi cattive o fallimentari, recupe-
rare il senso civico del servizio, del-
l’amministrazione che si fa interprete
dei bisogni veri dei cittadini, che con i
loro sacrifici contribuiscono al funzio-
namento dello degli Enti locali e che
quindi si aspettano una gestione sana
e accorta, capace di dare risposte
anche immediate. I territori e le ammi-
nistrative sono un banco di prova stra-
ordinario. Un’aria nuova tira da un po’
in provincia e i nostri amici ammini-
stratori sostenuti senza riserve dal
Partito Democratico che già gover-
nano, stanno dando una gran bella
prova di capacità amministrativa, di
volontà di rinnovamento nell’azione
quotidiana, di sacrificio e di quel senso
civico così a gran voce richiesto dai
cittadini dei comuni casertani. Casal di
Principe, Castel Volturno, San Nicola
la Strada e le esperienze di tanti am-
ministratori competenti e onesti e
spesso giovani sono e saranno riferi-
menti imprescindibili. Tante volte la po-
litica si affanna a cercare soluzioni e
proposte, poi è la gente, invece, che
lancia segnali inequivocabili pre-
miando chi per anni si è dedicato alla
propria comunità avendola a cuore,
tra mille sacrifici. Renato Natale, Dimi-
tri Russo, Vito Marotta, con tanti altri,
incarnavano aspettative e sono stati
premiati, per le loro storie, per l’impe-
gno e la determinazione, della fiducia
delle comunità e stanno realizzando
tra mille difficoltà il rinnovamento spe-
rato e atteso».
Crede e teme che il M5S possa es-
sere la risposta alla crisi dei partiti
tradizionali sul nostro territorio?
«Credo di aver già dato risposta ci-
tando esperienze reali e concrete.
Sono i territori a parlare ancor più
chiaro della politica, quando serve. I
cittadini sanno ben distinguere tra la
spettacolarizzazione delle difficoltà in-
negabili di questo particolare mo-
mento storico e la necessità di una di
classe dirigente capace di dare rispo-
ste nell’azione amministrativa quoti-
diana. Solo in questa concretezza la
proposta politica diviene classe diri-
gente, vince competizioni elettorali,
governa e amministra stando in prima
linea veramente, senza clamore me-
diatico, senza spot o show alcuno. As-
sumendosi responsabilità e
affrontando problemi complessi e pe-
santi, giorno per giorno, e senza ca-
valcare la rabbia o l’insoddisfazione
dei cittadini. Mi verrebbe di chiederle
quante strade, non solo trazzere, ma
chilometri di strade interne, attraversa-
menti, piazze, rotonde, reti idriche, fo-
gnature, interventi di urbanizzazione,
recupero, ristrutturazione di scuole,
edifici, mense scolastiche, asili nido,
centri per gli anziani e opere pubbliche
più in generale, tra mille difficoltà e con
straordinario impegno, costruiscono
ogni giorno, settimana o mese del-
l’anno tanti sindaci e amministratori
onesti di quelli che Lei chiama partiti
tradizionali. E’ questa la risposta vera
che la politica ed i partiti devono dare
per porre rimedio ai guasti arrecati
purtroppo da cattivi politici e cattivi am-
ministratori, a Caserta, in Campania e
in ogni altro angolo del paese. Eppure
decine e decine, centinaia di ammini-
stratori democratici e non ogni giorno,
in silenzio, fanno il loro dovere di cit-
tadini senza godere della ribalta nazio-
nale, senza finire sui social, sui blog o
in tv».
Perché tutta questa litigiosità nel
partito casertano?
«La provincia di Caserta vive mille dif-
ficoltà, anche diverse tra loro, ma che
tutte si intersecano. Crisi economica,
amministrativa, del governo del terri-
torio e degli Enti, tutti questi fattori de-
terminano inevitabilmente tensioni,
anche dentro i partiti. Il Partito demo-
cratico casertano accoglie ovviamente
esperienze e storie diverse, storie ed
esperienze che si trasformano in alle-
anze, che determinano equilibri e
anche squilibri e questo può apparire
normale. Ma dobbiamo esser chiari,
l’azione politica di un partito non può
esser ridotta alla partecipazione o
meno a questo o quel gruppo, al so-
stegno ad una o altra cordata, alle
ansie per le carriere dei singoli. Tutto
ciò rischia di svilire il ruolo e la fun-
zione che il partito stesso ha in provin-
cia di Caserta, allontanandolo dai
compiti veri e dalle sfide importanti. La
nostra gente chiede a gran voce rispo-
ste concrete ai problemi di questa
terra, proposte nuove, guida politica.
Il tema è in che modo il Pd risponde.
Le novità delle scorse elezioni ammi-
nistrative confermano tutto ciò. Ai de-
mocratici e alle democratiche
casertane dobbiamo un partito che
sappia affrontare ogni criticità con
competenza, trasparenza ed efficacia.
Un partito che sappia proporre e par-
lare direttamente alla gente e non sia
concentrato o ripiegato sempre e solo
su questioni ed equilibri interni. Che
sappia in estrema sintesi assumersi
responsabilità, anche nel voltare pa-
gina, se necessario, in modo piena-
mente responsabile. Perché il
presente e il futuro di una comunità e
di un partito non possono e non de-
vono coincidere con il ruolo o il destino
di un singolo o di pochi.
continua a pagina 3
De Luca e Picierno
2 12/09/2015
segue da pagina 2
«Un parte numerosissima del Pd aveva chiesto se-
gnali chiari di discontinuità e cambi di rotta su vi-
cende importanti, il riferimento ovviamente va anche
alla definizione degli Enti strumentali, ma si è prefe-
rito fare diversamente. Le scelte del Segretario
hanno in quella fase innescato inevitabili reazioni e
provocato divisioni. A oggi, superate anche le regio-
nali, si sta ancora lavorando ad una intesa che
metta però al centro i contenuti di una rinnovata
azione politica, che parli di politiche per il territorio
più che di nomi o definizione di organismi. Nomi e
organismi pur necessari, ma funzionali solo per l’at-
tuazione di una linea politica efficace e condivisa.
Sia chiaro, chi ha la responsabilità della guida di un
partito ha il dovere della coerenza e della chiarezza,
soprattutto per il rispetto che si deve agli iscritti, agli
attivisti e ai dirigenti che rappresentano il Pd nel ter-
ritorio. Se questo manca, manca il riferimento e la
linea politica diviene impercettibile. E il Pd, che oggi
è forza primaria del governo del Paese e della Re-
gione, non può permettersi questo lusso, soprattutto
in una provincia che ha bisogno di tanto, ancora».
A Caserta arriveranno 1280 rifugiati, lei pensa
che Caserta sia pronta a riceverli?
«L’Italia sta facendo con enormi sacrifici la propria
parte per salvare e accogliere uomini, donne e bam-
bini in fuga da guerra, devastazioni e follia terrorista
che stanno devastando Siria, Libia, e intere aree de-
stabilizzate del vicino oriente e dell’Africa. L’Europa
sta rimodulando la propria azione. Nel discorso sullo
Stato dell’Unione il Presidente della Commissione
Juncker ha finalmente delineato scenari nuovi, af-
frontando con coraggio il tema
dei flussi e della gestione di mi-
gliaia di migranti. Quote obbli-
gatorie in uno sforzo comune,
un piano chiaro che consenta
nel tempo di poter affrontare
questo dramma. Finalmente
tutti, Governanti e Stati euro-
pei, sono richiamati alle proprie
responsabilità, soprattutto
quanti finora non hanno fatto il
necessario e il possibile. L’Eu-
ropa e la Storia stanno cam-
biando e ognuno di noi ha una grande
responsabilità. L’Umanità è chiamata a soccorrere
altra Umanità, ad accogliere se stessa. Non c’è ra-
gionamento o calcolo che tenga. Negli occhi dei
bambini che fuggono, si riflette il nostro essere
umani. Tutti dovrebbero tenere ciò ben presente
prima di affrontare questo tema. Il premier Renzi ci
ha ricordato come tutti ci commuoviamo davanti alle
immagini di questa tragedia, ma ha anche giusta-
mente chiarito che la sola commozione non basta
e non può bastare. E’ la verità. L’Italia è in prima
linea e anche l’Europa si muove. Il Papa fa appello
ai monasteri, ai santuari, alle parrocchie e ad ogni
comunità religiosa affinché siano aperte le porte a
questi fratelli disperati e in fuga, ai bisognosi che
guardano a noi con la speranza nel cuore. Pensare
di ridurre questo passaggio drammatico della nostra
storia alla conta dei rifugiati che troveranno ospitalità
nelle province italiane o in provincia di Caserta ri-
schia di farci smarrire la nostra umanità, il senso del
nostro stare da uomini nel mondo, così come a casa
nostra. Il nostro territorio vive non senza difficoltà
anche una immigrazione senza regole, fatta di sfrut-
tamento, di traffico di uomini, di illegalità che a volte
si confonde coi problemi già presenti, con la crimi-
nalità, coi drammi della tratta delle donne, che per-
corre le rotte dei traffici illegali, ma questa è una
storia diversa. Sono anche qui le sfide della politica
e del governo del paese e dei territori e anche in
questi casi si devono risposte concrete, ancora in-
sufficienti, ma i livelli sono profondamente diversi.
Dai tempi di Jerry Maslo, alle stragi della camorra
tante criticità legate ai migranti, all’integrazione, allo
sfruttamento sono ancora rimaste irrisolte. La poli-
tica, oggi più che mai, dovrà farsene carico respon-
sabilmente. Cooperazione, sicurezza e
integrazione, come ha ricordato Matteo Renzi, sa-
ranno sfide importanti per il futuro dell’Europa e del-
l’Italia. Ovviamente, ed è bene ricordarlo, rimane
sempre altissima la guardia nella prevenzione anti-
terrorismo, azione prioritaria per il governo italiano
e per tutti gli stati dell’Unione.
operazione accoglienzaL’eurodeputata: dobbiamo farci carico dell’emergenza
CASERTA
Arrivano i rifugiati
312/09/2015
CASERTA. Mentre i partiti tradizio-
nali non si sono messi ancora al la-
voro per scegliere criteri e profili dei
candidati a sindaco, molti dei mag-
giorenti della città di Caserta si sono
messi al lavoro per costruire delle
liste da mettere in campo a prescin-
dere nelle prossime amministrative.
E’ il caso dell’avvocato Carlo Ma-
rino, possibile candidato a sindaco
per il Partito democratico, che, a pre-
scindere sta mettendo mano a delle
civiche da affiancare al Pd nella
prossima tornata di primavera. La-
voro analogo lo sta facendo anche la
prima dei non eletti alla Regione di
Forza Italia Lucrezia Cicia, pure lei
possibile candidata alla carica di sin-
daco che già si è messa all’opera per
costruire degli schieramenti civici da
affiancare alle liste ufficiali di partito.
L’ex assessore provinciale Donato
Affinito, con la sua CasertaOggi è
partito da tempo con il nuovo conte-
nitore e sta reclutando già le prime
adesioni al progetto a cominciare
dall’ex consigliere comunale Livio
Gallicola.
Ad un progetto civico lavora pure l’ex
presidente del consiglio comunale
Gianfausto Iarrobino che non ha
mai fatto mistero di puntare alla ca-
rica di primo cittadino.
Sta valutando la possibilità di co-
struire più liste anche l’unico candi-
dato ufficialmente in campo alle
prossime amministrative e, cioé l’ex
consigliere comunale di Speranza
per Caserta Francesco Apperti.
Questa volta, ci potrebbe essere una
sorta di mini-coalizione per la forza
rivelazione delle amministrative del
2011.
L’obiettivo è quello di schierare sia la
lista di Speranza per Caserta che
quella dell’Altra europa con Tsipras
oltre, ad una terza che potrebbe es-
sere uno schieramento di giovani.
Sarà presente alle amministrative a
Caserta anche il consigliere regio-
nale Luigi Bosco con la sua Terra li-
bera che ha intenzione di dare il suo
apporto per cercare di far vincere il
centrosinistra.
Quanto ai sindaci, il Movimento 5
stelle vorrebbe mettere in campo una
donna come candidato alla fascia tri-
colore.
Tra i pentastellati sono partite le con-
sultazioni per arrivare quanto prima
alla definizione dei profili adatti per
questo ruolo.
Potrebbe decidere di giocare la sua
partita fuori dal centrodestra tradizio-
nale anche l’ex assessore al Bilancio
del Comune di Caserta Nello Spi-
rito, fittiano di ferro ed unico ad aver
partecipato alla convention organiz-
zata prima della pausa estiva dall’ex
governatore della Puglia.
comunali via al piano listeMarino, Cicia, Affinito, Iarrobino lavorano agli schieramenti
CASERTA
Nello Spirito
4 12/09/2015
CASERTA. Onorevole Bosco, è già
tempo di amministrative, lei come
si pone rispetto a questo appunta-
mento soprattutto nei grandi co-
muni?
«L’ho detto in più di una circostanza
e lo ribadisco: per me l’unica strada
è quella di organizzare delle primarie
sul modello di quelle che hanno por-
tato all’individuazione di Vincenzo De
Luca coinvolgendo le forze civiche
che richiamano Campania libera,
Campania in rete, ma anche forze
moderate come l’Udc e formazioni di
sinistra assieme, ovviamente, al Pd.
Devo dire che, al momento, il mio ap-
pello non ha avuto grandi risposte,
ma confido che, quanto prima si
possa costruire un tavolo di centrosi-
nistra nel quale andare a preparare
al meglio questi appuntamenti».
Aversa, Caserta, Santa Maria
Capua Vetere, praticamente tutte
le grandi città vanno al voto: ha
già individuato i suoi candidati a
sindaco?
«Per me le primarie sono un metodo,
non un mezzo per arrivare a qual-
cosa. Per il momento mi sto dedi-
cando a costruire delle liste che
possano tenere dentro espressioni
del mondo civico e moderato che
hanno voglia di dare il loro contributo
per la vittoria del centrosinistra. A
Santa Maria Capua Vetere siamo più
avanti con il lavoro, ma anche a Ca-
serta siamo messi bene e, ad Aversa
stiamo ricevendo diverse adesioni da
parte di un mondo di estrazione po-
polare rimasto senza un riferi-
mento».
Crede che il Partito democratico
sia in grado di guidare questo pro-
cesso delle amministrative, nono-
stante la grande litigiosità di
questi mesi?
«Il Partito è sicuramente la forza
guida del centrosinistra. Nessuno gli
può disconoscere questo ruolo. La
vittoria di De Luca, però, dimostra
come, soprattutto in provincia di Ca-
serta dove Caldoro ha sovravanzato
con le sue liste il nostro presidente,
che il Partito democratico da solo
non va da nessuna parte. Senza
l’apporto delle formazioni civiche,
degli altri partiti del centrosinistra,
non si vince. Le comunali rappresen-
tano un’occasione da sfruttare a
pieno per aprire definitivamente una
nuosta stagione sul territorio dopo lo
straordinario successo di De Luca».
Un primo bilancio di questi mesi
da consigliere regionale.
«Il mio è, sicuramente un bilacio po-
sitivissimo. Lavorare accanto al pre-
sidente De Luca rappresenta
un’occasione costante di crescita.
Sono tante le problematiche che at-
tanagliano il nostro territorio, ma
sono anche tante le possibilità che
offre la Regione per affrontarle. Il mio
compito è quello di trovare queste
possibilità e metterle al servizio di
Caserta».
bosco necessità primarie«Solo in questa maniera il centrosinistra può vincere»
CASERTA
Luigi Bosco
MACERATA Cioffi: la risorsa giunta giovaneMACERATA CAMPANIA. Il geometra quarantano-
venne Stefano Cioffi è da poche settimane il sindaco
di Macerata Campania ed ha dato di fatto inizio ad un
nuovo corso della politica locale. Il nuovo primo citta-
dino vanta già una grossa esperienza, essendo stato
vicesindaco nel corso del mandato di Luigi Munno,
ma ha deciso di essere affiancato da un gruppo diri-
gente giovane orientato al rinnovamento in questa
nuova avventura. Il riscontro delle urne ha portato un
cambio di rotta. Sono entrati a far parte della giunta
cinque novizi. Oltre alla presenza maschile garantita
da Giovanni Battista e Andrea Di Matteo, forte è la
presenza dalla quota rosa formata da Maria Assunta
D’Orso, Giusi ed Agnese Vetrella.
Come è stato l’impatto con il nuovo ruolo ammini-
strativo?
«Non mi trovo a disagio dal momento che in passato
ho avuto il ruolo di vice. Già da qualche anno, quoti-
dianamente lavoro per i maceratesi, tra la gente. Si
tratta chiaramente di un compito impegnativo ma
sono consapevole della responsabilità affidatami dai
cittadini».
Nella sua storia politica personale, ha sempre ri-
scosso un grosso consenso nella cabina eletto-
rale: qual è il segreto?
«Io semplicemente mi considero un cittadino di Ma-
cerata e lavoro ogni giorno per migliorare il paese. Da
sempre sto per strada, accanto a tutti coloro che
hanno esigenze e necessità. Solo questo. Con molta
probabilità, è stata premiata la mia disponibilità».
Qual è il rapporto con i suoi giovani assessori?
«Devo ammettere che sono tutti molto entusiasti del-
l’incarico ed hanno tanta energia da investire. Sono
ragazzi che hanno le carte in regola per portare Ma-
cerata verso un futuro di comunità organizzata in
senso moderno. Si è posto le basi per un avvenire
importante».
Ha in cantiere un primo intervento di rilievo?
«Ci sono molte iniziative pronte a partire. In partico-
lare in questi giorni cominceranno i lavori per la riqua-
lificazione del plesso scolastico Agazzi. Dopo
l’aggiudicazione di un bando di oltre settecentomila
euro e la gara di appalto per l’assegnazione, c’è l’ob-
bligo di completare l’opera entro la fine dell’anno so-
lare. Il progetto comprende l’impianto di un sistema di
pannelli fotovoltaici, la sostituzione degli infissi, il
cambio delle fonti di luce e la messa a norma della
copertura».
Lavoroalle listein tutti icomuni:ecco ilquadro
512/09/2015
CASAGIOVE. Grande interesse sta suscitando il La-
boratorio Democratico di Casagiove, un gruppo di per-
sone iscritte al Partito Democratico, ma in dissenso
con l’attuale gestione, che ha deciso di unirsi e di or-
ganizzarsi per portare al centro della discussione i temi
importanti per la città. Il gruppo, sorto in occasione
della campagna elettorale alle Regionali di Lucia
Esposito, è coordinato da Salvatore Favenza, Gae-
tano Moretti, Francesca Cantarella e Sebastiano
Ferraiuolo, si sta strutturando come associazione po-
litica del territorio e raccoglie perlopiù iscritti e simpa-
tizzanti del Pd. Esso si propone l’ambizioso compito di
costituirsi a polo d’attrazione per tutti coloro che hanno
intenzione di partecipare attivamente alla realizzazione
di un progetto progressista, innovatore e riformista.
Qualora il circolo locale del Pd, in prospettiva delle
prossime elezioni amministrative, avesse intenzione di
iniziare a discutere delle problematiche cittadine anche
con gli altri, i lab-dem saranno ben disposti a lavorare,
altrimenti non si esclude che possa partecipare ad
altre liste civiche di centro sinistra. A breve sarà indetta
una riunione con tutti gli aderenti al nuovo progetto po-
litico, le cui figure promotrici, Gaetano Moretti e Salva-
tore Favenza, resteranno per propria scelta in secondo
piano per dare spazio ai volti nuovi ed al rinnovamento
tanto auspicato. Favenza ha così dichiarato: «Siamo
disposti ad intavolare un discorso politico con tutti co-
loro che si rivedono nel centro sinistra anche con quel
pd con cui siamo in disaccordo. E abbiamo raccolto le
considerazioni di tutta quell’area di sinistra che è an-
cora in attesa e che guarda con fiducia il lab-dem nella
speranza che possa far nascere quel dialogo serio e
responsabile in grado di coinvolgere concretamente
tutti «unitariamente» senza che, come al solito, pre-
valgano le prime donne. Non resta altro che aspettare
che gli altri ci seguano. Abbiamo intenzione di fare po-
litica, quella vera, quella con la p maiuscola, e ci sono
estranei i comitati d’affari a cui siamo stati abituati
come cittadini. La politica deve tornare ad occuparsi e
preoccuparsi del lavoro, dell’integrazione, della scuola,
dei servizi, ed a operare costantemente per il bene co-
mune. Saranno importantissime le elezioni ammini-
strative del prossimo anno, che vedranno le donne e
gli uomini di lab-dem impegnati in prima persona. Per
fare ciò resta necessario avviare sin da subito un at-
tenta riflessione su quello che vogliamo per il futuro di
Casagiove». Tutto ciò non può non passare inosser-
vato senza avviare una serena valutazione all’interno
del Partito democratico. È il momento di accendere il
confronto con tutti gli attori principali di questa città.
Anche Moretti si è espresso sulla stessa lunghezza
d’onda del collega: «Non sono d’accordo con l’impo-
stazione con cui si sta andando alle prossime ammi-
nistrative, porre un Corsale, giovane e brillante
personaggio della città, a capo di una lista di cariatidi
e dinosauri già conosciuti per aver amministrato per
anni, sarà una scelta deludente e perdente. Non vo-
gliamo escludere che si possa scegliere il candidato
sindaco tra gli amministratori uscenti, soprattutto tra
quelli che, specialmente negli ultimi tempi, si stanno
davvero dando da fare cambiando e migliorando la
macchina comunale. Ma nel complesso questa ammi-
nistrazione non ha fatto nulla, talmente niente che ri-
sulta impossibile dare un giudizio su ogni suo
componente. Pur-
troppo quando si
parla male di un’am-
ministrazione tutte le
colpe ricadono sul sin-
daco, senza tenere in
considerazione che
esistono anche i con-
siglieri di maggio-
ranza e quelli di
minoranza, a cui sono
affidati importantissimi
compiti. Non andreb-
bero dimenticati nem-
meno gli assessori
che, nuovamente, sono in cerca di una collocazione
per le prossime elezioni. Dovremmo ricordarci dei loro
fallimenti quando verranno a chiederci il voto. Invito
inoltre chiunque si senta di sinistra, a chi sta lavorando
a qualche lista, di non separare i voti regalando di
nuovo la vittoria alla destra. Le liste civiche hanno solo
uno scopo elettorale. Una volta eletti ogni consigliere
trova una collocazione partitica e per il bene di un’am-
ministrazione, per garantirle serietà, coerenza, opera-
tività e serenità sarebbe opportuno che tutti si
rivedano, almeno, nella stessa area».Hanno preso a
cuore l’organizzazione del Laboratorio Democratico,
un gruppo di persone che ama questa città, che ha in-
tenzione di allacciare un dialogo con l’ex Sindaco Giu-
seppe Vozza e che aspira ad essere ascoltato da quel
Pd.
Luigi Di Costanzo
Pd-lab dem rischio 2 listeLontana l’intesa tra pittelliani e segreteria per le comunali
APPIA
Gaetano Moretti
6 12/09/2015
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Dott. Gigliofiorito, da qualche
tempo si sente sempre più spesso
parlare di liposuzione e di rimodel-
lamenti corporei.. può darci delle
informazioni in più?
«Assolutamente. La liposuzione è
una tecnica che permette di aspirare
il tessuto adiposo sottocutaneo in ec-
cesso mediante delle micro-cannule.
E’ quindi possibile effettuare dei veri
e propri rimodellamenti corporei. Si
tratta di tecniche ormai ben consoli-
date ed in uso da oltre 20 anni. La li-
posuzione è l'intervento di chirurgia
estetica più praticato al mondo e ri-
sulta ad oggi ancora fra gli interventi
più sicuri. Negli ultimi anni, grazie so-
prattutto all’esperienza di alcuni col-
leghi statunitensi, abbiamo iniziato a
programmare delle liposuzioni sem-
pre più avanzate e vicine alle reali
necessità dei nostri pazienti. Grazie
allo sviluppo di tecniche sempre più
sicure e meno invasive, il concetto di
liposuzione sta evolvendo in quello di
LIPOSCULTURA, o LIPOSUZIONE
3D ovvero si è passati dalla semplice
rimozione di grasso ad una corre-
zione “intelligente” di grasso asso-
ciata, se indicato, ad un riutilizzo del
grasso aspirato per rimodellare altre
aree del corpo. Si tratta quindi di un
vero e proprio trapianto di tessuto
adiposo, al fine di far risaltare le
strutture muscolari presenti nei vari
distretti corporei, come ad esempio
la muscolatura addominale. In que-
sto modo questa procedura rappre-
senta un vero e proprio
rimodellamento corporeo, che i col-
leghi americani amano definire Body
Contouring».
Ci può descrivere l’intervento?
«La liposuzione è un intervento chi-
rurgico che viene eseguito attraverso
l'utilizzo di cannule di pochi millimetri
attraverso cui viene aspirato e por-
tato via il grasso in eccesso. In que-
sto modo, si ottiene un risultato molto
naturale con cicatrici quasi invisibili.
La liposuzione è indicata in tutti quei
pazienti in cui persistono accumuli di
grasso localizzati in diverse regioni
del corpo e che non si riducono a se-
guito di diete.
La liposuzione, quindi, anche se con-
sente di rimuovere notevoli quantità
di tessuto adiposo e di conseguenza
di ridurre la figura anche di due ta-
glie, è specificatamente indicata per
rimodellare la forma e la linea del
corpo. In pratica consiste nell'aspira-
zione selettiva di tessuto adiposo
mediante l'utilizzo di cannule sterili
collegate ad una pompa esterna che
svolge una potente suzione, favo-
rendo l'aspirazione del grasso. La
cannula permette quindi da un lato di
aspirare gli eccessi di grasso dall'al-
tro di stimolare la pelle alla retrazione
e al recupero del tono».
Quali sono i rischi?
«I rischi sono minimi se vengono ri-
spettate le linee guida internazionali.
Si tratta di interventi chirurgici che ri-
chiedono la presenza di personale
qualificato ed un’equipe composta
da chirurghi, anestesisti e personale
paramedico in continua collabora-
zione tra le parti. La liposuzione può
essere effettuata in Anestesia Locale
nel caso di piccoli ritocchi mentre è
consigliabile una Sedazione nella
gran parte dei casi. Il paziente viene
di norma tenuto sotto controllo me-
dico nelle prime 24 h postoperatorie
e poi è libero di tornare a casa dove
resterà a riposo per un paio di
giorni».
Chi sono i pazienti ideali?
«A questo proposito vorrei sfatare un
mito... da alcuni anni mi capita di vi-
sitare sempre più spesso pazienti di
sesso maschile, che dedicano sem-
pre più tempo ed attenzione alla cura
del proprio corpo. In un mondo in cui
l’immagine sta assumendo un ruolo
chiave nel successo perso-
nale, anche gli uomini fanno
ricorso alla chirurgia estetica
per risolvere alcuni piccoli di-
fetti che uno stile di vita rego-
lare e l’attività fisica non
riescono a correggere. Nella
mia pratica personale siamo
arrivati a circa un 40% di pa-
zienti di sesso maschile dove
fino a qualche anno fa era
molto raro poterne incontrare.
Gli uomini stanno assumendo
maggiore consapevolezza e tendono
ad informarsi con grande attenzione.
Ciò che va sempre ricordato a chi si
appresta a sottoporsi ad una liposu-
zione è che questa non sostituisce
un corretto regime alimentare e non
è in nessun modo una scorciatoia
per perder peso. Il paziente ideale
per questo tipo di chirurgia è un pa-
ziente che ha già iniziato un proprio
percorso di dimagrimento o che è ar-
rivato alla fine di una dieta e richiede
di ridurre degli accumuli di grasso
che nonostante il calo di peso persi-
stano.
In conclusione il BODY CONTOU-
RING rappresenta la più recente
evoluzione della chirurgia estetica ed
ha aperto la strada ad una nuova
concezione di rimodellamento corpo-
reo in cui collaborano insieme figure
specialistiche come il chirurgo pla-
stico, il dermatologo, il dietologo ed
il nutrizionista».
Dott. Pierluigi Gigliofiorito
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liposuzione e body contouringI segreti per un fisico perfetto del dott Gigliofiorito
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Pierluigi Gigliofiorito
712/09/2015
SANTA MARIA CAPUA VETERE.
Fabio Monaco, decaduto Dome-
nico D’Angelo, lei è entrato in
Consiglio Provinciale da primo dei
non eletti dopo essere rimasto
fuori per una manciata di voti…
«Per il voto mancato di un solo am-
ministratore a dire il vero. Ad ogni
modo non posso che essere felice di
rappresentare i cittadini della mia
provincia e soprattutto del mio terri-
torio in Consiglio Provinciale, mi de-
dicherò con il massimo impegno a
questa nuova esperienza».
A proposito di territorio: lei è
l’unico consigliere di maggioranza
proveniente dai “comuni dell’Ap-
pia”, non crede che questa sia una
responsabilità aggiuntiva?
«Assolutamente sì, dovrò rappresen-
tare quasi tutto il territorio che va da
Caserta a Capua, passando per Ca-
sagiove, San Prisco e ovviamente
Santa Maria Capua Vetere».
La città del Foro, con la sua no-
mina, si piazza al primo posto
nella classifica dei comuni più
rappresentati in Consiglio con ben
3 Consiglieri Provinciali…
«Questo a riprova della vivacità poli-
tica che vive la nostra città. Più che
altro, ora che ci
sono io, Santa
Maria sarà pre-
sente anche tra i
banchi della
maggioranza di
centrodestra, la
mia elezione
serve anche a
bilanciare la pre-
senza in Consi-
glio di Leone e
Feole».
I n s o m m a ,
G i a m p i e r o
Zinzi ha piaz-
zato una ban-
dierina a Corso
Trieste?
«Mi sono candi-
dato con il Presi-
dente Di Costanzo e all’epoca delle
elezioni provinciali ero libero da ogni
schieramento politico. Oggi sarò fiero
di rappresentare Forza Italia all’in-
terno dell’istituzione provinciale».
Quali sono, secondo lei, le partite
più importanti per la provincia di
Caserta?
«Certamente quella della tutela am-
bientale e quella dell’edilizia scola-
stica.
Il mio impegno all’interno del Consi-
glio sarà polarizzato principalmente
su questi due temi, credo ferma-
mente che siano le priorità da affron-
tare senza esitazioni».
Crede che le Province siano an-
cora in grado di lavorare per i ter-
ritori dopo la riforma del
Governo?
«Prima della riforma la Provincia di
Caserta lavorava molto bene. Oggi,
con gli immani tagli subiti, è tutto più
difficile, ma non può questa essere
una scusante.
Più che altro mi piacerebbe capire
come mai il nostro Ente provinciale
ha subito tagli ben più pesanti ri-
spetto a quelli che hanno colpito altre
Province italiane».
Matteo Donisi
Monaco “bilancia” il Pd«Il centrodestra sammaritano rappresentato in Provincia»
S. MARIA C.V.
Fabio Monaco
8 12/09/2015
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CAPUA. Sindaco Antropoli, volge al termine un
percorso politico durato dieci anni. Che bilan-
cio traccia di questa esperienza e quali sono
gli ultimi atti che intende realizzare in questi
mesi che separano Capua dal voto?
«Con orgoglio posso dire che è stata un’espe-
rienza bellissima nel corso della quale abbiamo
realizzato, praticamente, l’intero programma elet-
torale. L’opera più importante che regaleremo alla
città, probabilmente sarà l’ex campo profughi,
un’area che abbiamo acquisito dal demanio e che
recupereremo alla collettività. Nei prossimi giorni
sarà completato l’iter della gara che darà il via agli
interventi. Nel corso del mandato abbiamo realiz-
zato importanti infrastrutture per la città, migliorato
l’arredo urbano. Ci siamo assunti la responsabilità
di scelte impopolari come il gassificatore che ci
consente di affrontare in maniera energica la que-
stione rifiuti».
Il governatore De Luca pare, però, che sia in-
tenzionato a bloccare la realizzazione del gas-
sificatore...
«La realizzazione del gassificatore è stata istituita
da una legge regionale. Per fermare la sua realiz-
zazione, è necessario che venga approvata una
nuova legge regionale che cancelli il progetto... De
Luca ha dichiarato che, se il governo dovesse as-
segnargli seicento milioni di euro per le bonifiche,
non ci sarebbe bisogno più dell’opera... Chi am-
ministra deve assumersi le sue responsabilità, non
fare a scaricabarile sul governo... Se lo stato cen-
trale avesse avuto i soldi per le bonifiche mica
aspettava l’arrivo di De Luca per stanziarli... ».
Nel corso della sua esperienza da sindaco, ha
avuto più nemici all’interno della sua coali-
zione e nel suo partito che tra coloro che sa-
rebbero dovuti essere i suoi avversari... Ha mai
pensato di cambiare casacca?
«In qualche caso il cambiare casacca sarebbe
stata la scelta più semplice. Io, però, ho preferito
mantenere una linea di coerenza e rimanere fe-
dele a quelle che sono le mie idee. Alla fine i fatti
mi hanno dato ragione. C’è un dato che mi rende
fiero, dal 1860 ad oggi, compreso il podestà, sono
l’unico che ha governato per dieci anni la città di
Capua, segno di come le persone abbiano com-
preso la bontà del progetto e il lavoro che abbiamo
svolto. Il premio più bello per quanto fatto l’ho
avuto con il secondo mandato, quando, ho rac-
colto quasi il 90% dei consensi eleggendo quindici
consiglieri di maggioranza e uno di opposizione.
Un risultato irripetibile. Coloro che hanno cercato
di ostacolarmi, oggi sono scomparsi. Non entro
nel merito delle singole posizioni, anche perché
molte sarebbero figlie solo ed esclusivamente di
ragionamenti personali».
Chi sarà il suo successore?
«L’avvocato Giuseppe Chillemi. E’ consigliere co-
munale da venticinque anni, è un professionista
rispettato che può fare il bene di Capua. La mag-
gioranza è concorde nel sostenere lui. La nostra
compagine di governo si riproporrà in blocco al
suo fianco. Stiamo lavorando, per costruire delle
liste in cui la presenza femminile sarà molto qua-
lificata con l’obiettivo di eleggere un prossimo con-
siglio comunale che sarà il giusto mix tra
esperienza e rinnovamento».
Quattro candidature, quattro elezioni: ora c’è
la quinta...
«Oggi nessuno, ed in nessun partito può dire
quale sarà il proprio futuro. Io metto a disposizione
del partito la mia esperienza e la mia voglia di fare.
Se il partito riterrà di servirsene sono pronto a la-
vorare, altrimenti non c’è alcun problema. Voglio
ricordare che io sono stato l’unico sindaco di cen-
trodestra di una grande città che, negli ultimi dieci
anni, ha governato ininterrottamente in provincia
di Caserta. Da parte mia sono sereno certo di aver
sempre fatto gli interessi di Forza Italia e della col-
lettività».
antropoli sceglie Chillemi«Sarà lui il mio successore come sindaco di Capua»
CAPUA
Carmine Antropoli
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MADDALONI. Consigliere Bove,
molti dicevano che l’amministra-
zione De Lucia sarebbe implosa
dopo le regionali e, invece, non è
successo nulla…
«Io non ho mai detto che dopo le re-
gionali l’amministrazione sarebbe im-
plosa. Avevano i numeri e li hanno
ancora; stanno insieme per due mo-
tivi: la bramosia di alcuni di mettere le
mani sulla città e l’incapacità politica
e amministrativa di tanti altri che
stanno in maggioranza. Andranno
avanti ancora per molto a meno che i
consiglieri comunali ascrivibili al pro-
getto politico di Gianpiero Zinzi, cioè
Lutri e Lombardi comprenderanno
che loro sono fuori dal “cerchio ma-
gico” del sindaco De Lucia. Ma il pro-
cesso è lungo e nel frattempo sul
piano amministrativo la città è a pezzi.
Manco in estate mi sono potuto ripo-
sare perché le malefatte da denun-
ciare sono state tantissime; tra cui la
presenza di amianto in via Lima, i la-
vori di via Caudina fatti con i mezzi
azionati vicino alle auto che transita-
vano e poi tanti atti amministrativi eti-
camente errati e una città sempre più
sporca con una percentuale di diffe-
renziata davvero ai minimi termini».
Perché tanto clamore intorno alla
festa di San Michele?
«La festa di San Michele Arcangelo ,
per tantissimi decenni, ha rappresen-
tato il centro dell’intera provincia. Non
è più cosi. Purtroppo mi consta di un
ruolo attivo del sindaco De Lucia nel
far affidare l’organizzazione dei fe-
steggiamenti civili ad un certo Pa-
squale Giordano. Mi dispiace molto
che la scelta sia ricaduta su questo si-
gnore. Pensi che a tale signor Gior-
dano, l’amministrazione De Lucia
affidò anche la Notte Rosa di due
anni fa e io feci richiesta di avere la
documentazione sul collaudo dei pal-
chi. Non me l’hanno mai data. Mi di-
spiace perché la responsabilità ricade
sulla Curia Vescovile che manco co-
nosce questo signore».
Ciclicamente al Comune di Madda-
loni, si torna a parlare di Exarco: lei
ha presentato un’interrogazione di
recente...
«Sto preparando un dossier sulla ma-
teria e non posso aggiungere ancora
altro rispetto a quanto è già di domi-
nio pubblico. Ma riannodiamo un at-
timo i fili: appena insediata, il Sindaco
Rosa De Lucia nomina il suo staff
esterno e affida lo stesso alla dotto-
ressa Maria Carmela Inverno. Si spe-
cifica che lo staff è gratuito; dopo
qualche mese, la Giunta Comunale
approva una delibera in cui si istitui-
sce la Cabina di Regia per attirare fi-
nanziamenti pubblici e poi la stessa
viene affidata alla Exarco di Maria
Carmela Inverno e scrivono che il ser-
vizio è gratuito; poi “correggono” l’atto
e scrivono che l’Exarco per ogni fi-
nanziamento che porta a Maddaloni,
prende un compenso. E l’Exarco è
sempre della Inverno, capo staff del
Sindaco. Nel mese di Agosto 2015 all’
Exarco hanno dato due incarichi: uno
di sostegno al Rup per il piano della
Protezione Civile e l’altro di sostegno
al Rup per i lavori di via Caudina. In
entrambi casi mortificando il perso-
nale dell’ufficio tecnico comunale e
per questi due incarichi, la Exarco ha
ottenuto ben 38 500 euro. E’ ancora
gratis il lavoro della staffista Maria
Carmela Inverno? Oppure ora di-
ranno che l’Exarco non è della In-
verno ma di qualche mago? Ma non
mi fermo all’interrogazione. Non è
giusto far rientrare dalla finestra soldi
che escono dalla porta».
Alle ultime provinciali si è candi-
dato, seppur in una lista civica,
con il centrodestra a sostegno del
presidente Di Costanzo, ma, a
Maddaloni è opposizione. Perché
questa differenza?
«Sulle provinciali non ho mai detto
una parola ma ora qualcosina la dico:
ho ottenuto 1400 voti ponderati e
sono arrivato alle spalle di due sindaci
di cui uno storico come quello di San
Felice a Cancello. Ho preso voti da
solo e in giro per la provincia quando
qualche addetto ai lavori diceva che
avrei raccolto solo il mio voto. Per ri-
spondere alla domanda, oggi parlare
di centrodestra e di centrosinistra è
davvero difficile. Io non trovo anoma-
lie tra il mio essere opposizione a
Maddaloni ed essermi candidato nel
centrodestra in provincia. Io ero di
centrodestra quando alcuni di questi
che oggi stanno in Fi, frequentavano
i centro sociali e mi creda se tornasse
il centrodestra tradizionale con Berlu-
sconi, Fini, Casini, Bossi e Buttiglione
deciderebbe di stare all’opposizione
a Maddaloni.
A Maddaloni non governa il centro de-
stra o il centro sinistra ma solo tanta
improvvisazione».
Calatia libera può essere un con-
trappeso adeguato in consiglio co-
munale al sindaco De Lucia?
«Non c’è dubbio che Calatia Libera è
importante per creare un’alternativa e
con loro ho un rapporto che si inten-
sifica sempre di più e stiamo gettando
delle buone basi per un immediato fu-
turo insieme.
Ma ci sono anche altre realtà fonda-
mentali: Insieme per Maddaloni di Pi-
sani, Progetto Maddaloni di Antonio
Cerreto, Maddaloni nel Cuore di An-
drea de Filippo, Fdi di Alessandra Vi-
gliotti e anche il Pd. Non è una
maionese impazzita ma un’alleanza
maddalonese nell’ interesse di Mad-
daloni».
A che punto è il suo progetto per
“L’altra Maddaloni”?
«A buon punto e ogni giorno con le
mie battaglie do respiro e voce a l’
altra Maddaloni che merita altro.
Ma non posso sbagliare tempi, mo-
dalità e amici di viaggio. Non me lo
posso permettere e non posso imbar-
care tutto e tutti solo perché contrari
all’ attuale amministrazione comu-
nale. Io preferisco costruire mattone
su mattone, farmi prendere per folle
visionario anziché fare un bellissimo
castello ma di sabbia».
Maddaloni e lo shunt?
«Gravissima situazione. Le Ferrovie
stanno per spaccare la città di Mad-
daloni e impoverirla ma quello che è
grave è il silenzio dell’amministra-
zione comunale. Ho trovato una deli-
bera di giunta contro l’ipotesi shunt
ma è del 2012 e fatta dall’amministra-
zione Cerreto e in giunta stavamo io,
Nicola Corbo e altri. C’era anche
Rosa De Lucia ma a quella seduta fu
assente».
bove prepara l’alternativa«Non imbarco tutti solo perché sono contro il sindaco»
MADDALONI
Festa SanMichele:sbagliatoaffidarsi aPasqualeGiordano
Exarco:pronto undossiersugli incarichia Inverno
Luigi Bove
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MARCIANISE. Avvocato Pero, come legge il voto di bilancio: siamo di
fronte ad una maggioranza che non c’è più o ad una che si appresta a
cambiare pelle con l’ingresso del gruppo Zinzi?
«Nella scorsa seduta del Consiglio Comunale la Città ha assistito ad uno spet-tacolo indecoroso, un teatrino dove degli attori dilettanti hanno inscenato unacommedia grottesca. Importanti pezzi della maggioranza hanno dichiarato chedue anni di Amministrazione non hanno prodotto alcun atto amministrativo edhanno chiaramente ammesso il loro totale fallimento, ciò nonostante non hannovotato in conformità alle loro dichiarazioni. Altri pezzi dell’opposizione hannoavuto un contegno chiaramente connivente con questa maggioranza con as-senze tattiche. Hanno contribuito gli uni e gli altri a mantenere in vita l’Ammini-strazione De Angelis ma, soprattutto, hanno consentito l’approvazione di unbilancio di previsione privo di indirizzo politico e di programmazione e che poneuna seria ipoteca sullo sviluppo futuro della nostra Città. Con il voto contrariosul bilancio di previsione, ritengo che Fratelli d’Italia non possa essere più con-siderato organico alla maggioranza. Inoltre le contraddizioni manifestatisi all’in-terno della residua maggioranza nei prossimi mesi riaffioreranno tutte, per unmotivo molto semplice, ovvero per la totale assenza di un progetto politico ma,soprattutto, per la incapacità di attuare anche le scelte di ordinaria amministra-zione. Per quanto riguarda Zinzi ed il suo gruppo essi si sono presentati alter-nativi all’attuale sindaco alle elezioni, oggi però è evidente che essi vivonol’anomalia di essersi ricongiunti sotto la medesima bandiera di Forza Italia e disedere in banchi diversi in Consiglio. La impudica presenza di un consiglierezinziano nel retropalco della sala consiliare pronto a far pesare il suo mancatoingresso sulla scena al momento del voto sul bilancio, è stata la dimostrazionedi forza di Domenico Zinzi di avere in mano le sorti di De Angelis e di poter de-cidere la vita o la morte di questa Amministrazione. Non credo che però a Zinziconvenga in questo momento entrare in giunta né di mandare a casa questoSindaco, almeno sino alle elezioni della prossima primavera ma, per quelladata sarà la stessa maggioranza a liquefarsi togliendolo dall’imbarazzo». Intanto da lunedì mensa scolastica più salata per le famiglie e stangate
sull’asilo nido…
«Lunedì comincerà la scuola, le famiglie con figli in età scolare si sono già ac-corte che le tariffe per il servizio mensa sono state sensibilmente aumentatedel 30% la retta per la mensa della scuola materna è infatti lievitata da 45,00 a60,00 euro, mentre mantenere un bambino all’asilo nido costerà addirittura50,00 euro in più al mese essendo stata aumentata la retta a 200,00 euro.Sono stati inoltre aumentati tutti gli altri servizi a domanda individuale quali iltrasporto scolastico, l’utillizzo degli impianti sportivi, l’uso delle palestre e dellatensostruttura; anche questi aumenti graveranno notevolmente sul bilanciodelle famiglie. È evidente come questi aumenti potevano essere evitati se inquesti due anni l’Amministrazione de Angelis avesse fatto un lavoro a monte dirazionalizzazione della spesa, invece di perdere tempo a litigare noncurantedegli interessi della città».Nonostante il peso politico del Pd, forza di riferimento a Marcianise, non
riuscite a prendere in mano le redini della città?
«Il Partito Democratico è il soggetto politico candidato naturale a guidare unaampia coalizione di centro-sinistra alle prossime elezioni amministrative e pre-sto prenderà le redini di questa città, perché è in grado di coniugare l’esperienzaamministrativa già dimostrata quando ha governato Marcianise, con una nuovaclasse dirigente fatta di uomini e donne che sono pronti a realizzare la speranzadi cambiamento che viene invocata con forza dalle nuove generazioni». Il gruppo di Fratelli d’Italia può essere un vostro interlocutore nella bat-
taglia d’opposizione a De Angelis?
«Il PD continuerà a fare, come ha dimostrato in questi due anni, la vera oppo-sizione in Consiglio Comunale. Se altri gruppi politici decideranno di perseguirequesta strada ci ritroveremo nello stesso solco dell’opposizione a De Angelisciascuno con i propri contenuti».Perché non si mette mano alla pianta organica? Un’operazione del genere
avrebbe risolto un po’ di problemi al sindaco e ai suoi…
«Il comune di Marcianise ha in servizio effettivo 124 dipendenti a fronte di unadotazione organica complessiva di 299 unità (delibera G.C. n.467 del2.12.2011) Molti sono i posti che ad oggi risultano vacanti anche in settori ne-vraligici: mancano i capi servizio dell’Ufficio Imposte dell’Ufficio Tasse, dei Ser-
vizi Demografici, manca il dirigentedel Terzo Settore e del Sesto Set-tore. Risultano gravemente sotto or-ganico: i Vigili Urbani in rapporto alnumero di abitanti; l’Ufficio Tributiche negli ultimi due anni ha visto an-dare in pensione cinque dipendentisu dodici; l’Ufficio Tari Tasi e Tosapche è mantenuto esclusivamente dadue volenterosi LSU. In definitiva è arischio la stessa riscossione delletasse e delle imposte da parte del-l’ente comunale. Riguardo agli LSUessi sono oggi in totale 39 unità tuttilavoratori che nel corso degli annihanno acquisito una enorme professionalità e che oggi, divenuti indispensabilinella organizzazione del lavoro, attendono da troppo tempo una giusta stabi-lizzazione. Molti sono poi i dipendenti prossimi alla pensione. La situazione èresa ancora più complicata perché si è costretti in certa misura a ricorrere alreclutamento attraverso la mobilità esterna nonché ad attingere parte del per-sonale dai dipendenti degli enti c.d. di area vasta e delle Province soppresse.Il problema, però, sta a monte ed è qui che deve intervenire la politica che nonpuò e non deve avere alibi. La politica deve saper programmare, deve sapererazionalizzare la spesa, invece, come è risultato evidente anche nell’ultimo bi-lancio, questa attività di pianificazione, l’odierna Amministrazione che governaMarcianise, non è in grado di farla. Basti pensare che non è stata allegata alloschema di bilancio, nella scorsa seduta del consiglio comunale, il Piano delFabbisogno del Personale previsto dall’art.39 della L.449/1997 e dall’art.6 deldlgs 165/2001 e che ad oggi non risulta ancora approvato. Per tale inadem-pienza anche gli ultimi vincitori della graduatoria del concorso per vigili urbanidovranno ancora attendere chissà quanto per essere immessi in servizio edinoltre non si può dar luogo nell’anno in corso neppure ad assunzioni a tempodeterminato. Ogni anno il Comune di Marcianise paga per il contenzioso legaleuna somma stratosferica che va dai tre ai quattro milioni di euro; la maggiorparte di questa somma è destinata ai risarcimenti da corrispondere a terzi peri danni ad essi derivati dalle insidie e trabocchetti presenti sulle sedi stradali delterritorio comunale. Occorrerebbe riorganizzare l’Ufficio Legale, istituire inpianta organica una Avvocatura interna che sappia garantire maggiore effi-cienza, prevenire e gestire il contenzioso, evitando il notevole aggravio di spesederivanti dagli affidamenti esterni». Marcianise è terra dei fuochi?
«Marcianise purtroppo è pienamente inserita in quel contesto ambientale cheè stato denominato “Terra dei Fuochi”. I cittadini chiedono alle Istituzioni di in-tervenire. Ci sentiamo tutti violentati da un inquinamento che ha invaso tutte lematrici ambientali. Due anni fa riuscimmo in Consiglio Comunale a far votareall’unanimità un emendamento del Partito Democratico, facendo appostare inbilancio circa cinquecentomila euro. Avremmo voluto che il monitoraggio e lostudio delle matrici ambientali venisse condotto dall’Istituto Superiore di Sanità,l’Amministrazione scelse una strada diversa, si affidò alla Seconda Universitàdegli Studi di Napoli e, fatto uno studio preliminare, non ha più dato seguitoalle ulteriori indagini, distraendo quei fondi, benchè le prime analisi sui campionidei pozzi avevano riscontrato un inquinamento in alcune zone importante edinteressante la falda acquifera. Non volendo fare demagogia su un tema cosìimportante che interessa la salute di tutti noi e dei nostri figli che in questo ter-ritorio viviamo, dico che non bisogna assolutamente fermarsi e bisogna fare dipiù. Il giorno otto settembre scorso si è tenuta a Caivano una assemblea deiSindaci della Terra dei Fuochi per discutere le linee guida espresse dal Presi-dente della Regione Campania. Finalmente, soprattutto grazie alla imposta-zione data dal Presidente De Luca, sin dal suo insediamento, si vuole metteremano a nuove politiche al fine di affrontare con maggiore incisività le proble-matiche della Terra dei Fuochi. È indispensabile il coordinamento dei comunicoinvolti ed un tavolo permanente congiunto con la Regione Campania, ma oc-corrono maggiori fondi per la prevenzione, per la videosorveglianza e soprat-tutto occorre l’attenzione del Governo».
pero De Angelis ‘ostaggio’«Ecco le responsabilità di maggioranza e opposizione»
MARCIANISE
Pasquale Pero
12 12/09/2015
CASAGIOVE. Il
menù de “Le Quattro
fontane”, lo storico
ristorante in via
Quartier vecchio a
Casagiove si arric-
chisce di nuovi gu-
stosissimi piatti.
Dall’estro e dalla
qualità in cucina
degli chef Michele e
Francesco sono
nate tre portate che
confermano e, nello
stesso tempo, rinno-
vano la tradizione
culinaria del risto-
rante. Tutti gli
amanti della buona
cucina, infatti, da
oggi potranno gu-
stare la carbonara di baccalà, la genovese di baccalà e la puttanesca di baccalà, tre varianti ai piatti tradizionali
che esaltano il gusto e la qualità di un prodotto che è nella storia de Le Quattro fontane. Il famoso baccalà de Le
Quattro fontane, da oggi potrà essere gustato anche nei tre primi piatti che rappresentano delle vere e proprie
delizie per il palato perché da un lato conservano il sapore della carbonara, della genovese e della puttanesca,
mentre dall’altro valorizzano ed esaltano il gusto del baccalà creando un mix gustosissimo adatto ai palati più esi-
genti. I nuovi piatti non vanno a modificare quelle che sono le caratteristiche della cucina del ristorante. La filoso-
fia della cucina de Le Quattro fontane è sempre la stessa: nessun cibo precotto, nessun ritrovato chimico, solo
prodotti freschi preparati sul momento per un sapore unico nel suo genere.
Per non rischiare di perdere l’opportunità di partecipare alla festa dei sapori organizzata da “Le quattro fontane” è
consigliato prenotare il proprio tavolo allo 0823468970. Con pietanze così gustose il rischio che si corre è quello di ri-
manere senza un posto a sedere...
Specialità di baccalàA Le Quattro fontane arrivano nuovi piatti
Caserta&dintorni
Gli appuntamenti...Passeggiando tra le fiabe, appuntamento all’Oasi
La Mansarda Teatro dell’Orco,Compagnia di Teatro per leNuove Generazioni, proponel’evento speciale ‘Passeggiandotra le Fiabe’, da svolgersi nell’in-cantevole scenario dell’Oasi delBosco di San Silvestro, in colla-borazione con il Centro di Edu-cazione Ambientale del Wwf.Accompagnati da un abitantedel bosco, i gruppi di visitatori siimbatteranno dunque in Cap-puccetto rosso alle prese con illupo, con Hansel e Gretel, ilGatto con gli stivali ed il suo pa-drone, la Principessa ed il Prin-cipe Ranocchio, in unsusseguirsi di sorprendenti edinaspettati incontri. Partenzescaglionate in gruppi di 40 per-sone massimo secondo i se-guenti orari domenica 13settembre: 1° Ingresso ore10,30; 11,00 2° Ingresso ore11,00; 3° Ingresso ore 11,30.
Alla galleria Nicola Pedanale opere di Maurizio Savini
Il villaggio Perroni, Nigropresento il suo ultimo libro
La galleria Nicola Pedana ArteContemporanea di Caserta, inpiazza Matteotti 60, inaugurasabato 26 settembre alle ore 19la personale dell’artista MaurizioSavini. Si tratta di un vero e pro-prio progetto ‘site and topic-spe-cific’, realizzato cioè su misurasul luogo e sull’argomento. Il ti-tolo della mostra è ‘Reggia Gal-leria’ e mette subito in relazionelo spazio espositivo casertanodi Pedana con quello che è illuogo simbolo della città, il Pa-lazzo reale vanvitelliano. La mo-stra sarà visitabile fino a sabato31 ottobre. Savini ‘strappa’ virtualmentedalla Reggia i ritratti dei suoiproprietari e inquilini illustri e litrasferisce, non senza averliprima declinati alla sua maniera,vale a dire realizzandoli in che-winggum, nella galleria d’arteprivata, che così si nobilita inReggia.
Domenica 13 settembre, coninizio alle 18.30, in via Dome-nico Gentile 31 a San Nicola laStrada, si svolgerà una visitaalla chiesetta di sant' Emidio,mentre alle ore 19.00, sarà pre-sentato il libro “Il villaggio Per-roni, frammenti di vitadell'Ottocento”, l’ultima faticaletteraria di Francesco Nigro,cultore di storia locale, già Sin-daco di San Nicola. Si tratta diuna ricerca storica elaboratasulla scorta degli atti della Pre-fettura di Terra di Lavoro, con-servati presso l'Archivio di Statodi Caserta. La pubblicazione de-scrive una vicenda svoltasi nel1868 nella contrada Perroni diSan Nicola la Strada, riguar-dante un'istanza dei cittadini perl'apertura di un botteghino persali e tabacchi, e alcuni episodiriguardanti la “Masseria delleCetrangole”, adibita a Lazza-retto colerico, la nomina delpubblico banditore e la costru-zione di un mulino a vapore cheporta alla demolizione della tor-retta nr. 7 del condotto carolino.“Sono pagine della nostra storialocale” - sostiene FrancescoNigro – “che proiettano un fa-scio di luce sulla vita di untempo”. Alla manifestazione in-terverranno Giuseppina Cle-mente e Maria Cristina Nigro.
Via alla stagione del Teatro Civico14CASERTA. Il Teatro Civico 14, giunto alla sua set-
tima stagione, offre al suo pubblico una proposta
drammaturgica quanto mai ricca e varia, che si
muove in un ventaglio di idee e prospettive sem-
pre nuove. #occhiaperti è il pay-off di questo
nuovo viaggio che attraverserà diversi linguaggi
drammaturgici e scenici, con l'intento di porre al
centro la necessità dell'attenzione verso la diver-
sità culturale che caratterizza la scena contempo-
ranea: un'attenzione che, come da sei anni a
questa parte, il Teatro Civico 14 vuole identificare
con un processo di consapevolezza e partecipa-
zione. La scena è il luogo in cui dialogare con la
propria storia, con la propria identità, con gli #oc-
chiaperti verso il palcoscenico ma allo stesso
tempo verso la profonda natura comportamentale
e sociabile di ognuno di noi. La stagione vedrà,
ancora una volta, la pluripremiata Compagnia In-
ternazionale Teatri Uniti, il cui apporto si rivela
anche quest'anno un'occasione preziosa per spet-
tatori e addetti ai lavori, presente in cartellone con
ben due produzioni. Ritorni attesi e nuove ospita-
lità con Fortebraccio Teatro, NEST, Frosini/Tim-
pano, Teatri 35, Nts' nuovo teatro Sanità, Fl. p.
Femminile Plurale, Taverna Est, solo per citare al-
cune delle produzioni che affollano il cartellone di
quest'anno. La compagnia Mutamenti/Teatro Ci-
vico 14 porterà in scena, inoltre, una nuova produ-
zione: Cenerè ovvero la mirabolante storia di una
scarpina dimenticata, liberamente ispirata alla fa-
vola di Cenerentola nelle riscritture di Basile, Per-
rault e dei fratelli Grimm. Il Teatro Civico 14 si
conferma ancora una volta polo culturale attivo,
dinamico, trasversale. La progettualità e l'impegno
di tutto lo staff ha già impresso, in questi anni,
nella memoria del pubblico di affezionati e del
nuovo pubblico di amanti del teatro, un'idea di
scena alternativa, attenta alle nuove tendenze del
panorama nazionale e internazionale, e lontana da
logiche commerciali. 20 i titoli in cartellone per
questa nuova stagione teatrale suddivisa in tre se-
zioni, con la finalità di creare un percorso tematico
e identificativo per lo spettatore. Alla Stagione uf-
ficiale si affianca la sezione Nuovevisioni che in-
terseca linguaggi artistici e generi espressivi
diversi e la sezione Eventi all'interno della quale
ritorna per la quinta edizione consecutiva Inside
the project, evento musicale a cura di Paky Di
Maio e Luigi Iacono, quest'anno dedicato ai Nir-
vana, band simbolo del grunge. Il 2 e il 3 ottobre il
Civico 14 trasformerà il palcoscenico in una piat-
taforma aperta a tutti coloro che desiderano met-
tersi in gioco partecipando alle lezioni di prova
gratuite tenute dai docenti del teatro.
1312/09/2015
FERMANELLI E CAMPILONGO SBANCANO
IL FORTINO DEL CATANIA
La Casertana scende in campo allo stadio
di Catania con la chiara intenzione di pun-
tare ad ottenere l’intera posta in palio. I pa-
droni di casa etnei sono sorpresi
dall’aggressività imposta dei rossoblù ad
inizio gara.
I falchetti hanno il merito di passare in van-
taggio in occasione del quattordicesimo mi-
nuto di gioco grazie ad un guizzo vincente
del bomber Fermanelli, capace di eludere
la guardia del diretto avversario e deposi-
tare la sfera alle spalle dell’estremo difen-
sore rossazzurro. A questo punto la
reazione da parte della rappresentativa isolana non tarda ad arrivare. Il di-
rettore di gara concede un penalty ai locali al 24’: sul dischetto si porta Ci-
priani che non fallisce l’occasione per impattare. I rossoblu campani non si
arrendono e continuano ad attaccare a testa bassa. Al 35’ Sasà Campi-
longo realizza il punto del due ad uno. La prima frazione di gara si chiude
con l’undici caro al patron Cuccaro in avanti di una lunghezza. Nella ri-
presa le due compagini continuano ad affrontarsi a viso aperto senza però
variazioni nello score.
MATERAZZI DALLA PANCHINA ALLA SCRIVANIA:
OGGI DIRETTORE TECNICO A SIENA
Giuseppe Materazzi, dopo
una discreta carriera da cal-
ciatore in serie C e B nel ruolo
di centrocampista, decide alla
fine degli anni ’70 di intrapren-
dere la carriera di allenatore.
Dopo le esperienze sulle pan-
chine di Cerretese, Bari, Ri-
mini e Benevento, approda
alla corte dei falchetti in occa-
sione della stagione calcistica 1985/86. Rimane all’ombra della Reggia per
due annate consecutive. In seguito alle esperienze con Pisa, Lazio e Mes-
sina, ritorna a guidare la formazione di Terra di Lavoro nel 1991 a tempi
dell’era Cuccaro. Successivamente ha allenato in A a Bari, Brescia e Vene-
zia. Vanta inoltre trascorsi anche fuori dal perimetro italiano. Oltre aver te-
stato la qualità del calcio portoghese a Lisbona con lo Sporting Cp, è stato
uno dei pochi italiani accolti dal football cinese e rumeno. Dopo tanto giro-
vagare per il mondo, Materazzi ha deciso di cambiare nuovamente car-
riera. Dal giugno scorso, infatti, ha lasciato il campo per dedicarsi ad un
ruolo dirigenziale. E’ diventato il nuovo direttore tecnico della Robur Siena,
formazione neopromossa nel torneo di Lega Pro.
CASERTA. La Casertana comincia
con il piede giusto il campionato. Il
successo ottenuto all’esordio sul diffi-
cilissimo campo del Catanzaro ha
avuto il merito di caricare l’ambiente
dopo lunghi tratti d’estate vissuti in
maniera apatica. La vittoria di misura
in terra calabrese, oltre ai pesantis-
simi tre punti, ha portato un’energia
rinnovata. A questa affermazione si
uniscono gli ultimi tre rinforzi di mer-
cato al termine della sezione estiva,
che hanno potenziato i tre reparti. Il ri-
torno di Pezzella in difesa, Agyei a
centrocampo e l’arrivo del bomber
Negro in avanti hanno chiarito la po-
sizione della società, che ha allestito
una rosa degna di poter competere
per i play off. Mister Romaniello, che
ha adottato un classico 3-5-2, sembra
aver trovato un’ottima quadra soprat-
tutto nel reparto arretrato. Rainone,
Idda e Murolo davanti a Gragna-
niello costituiscono un terzetto di
primo livello per la categoria, senza
trascurare l’apporto di Tito che si di-
vide tra la difesa e la linea mediana.
Questo nuovo equilibrio tattico po-
trebbe rappresentare il punto di forza
di una squadra destinata a subire
poco. Per quanto riguarda il pacchetto
avanzato, non mancano le alterna-
tive. Oltre a De Angelis, match win-
ner in occasione della sfida contro i
giallorossi, Diakite è alla ricerca della
consacrazione definitiva mentre Ca-
nalini ha voglia di affermarsi tra i pro-
fessionisti dopo stagioni brillanti nella
categoria inferiore. Fiore all’occhietto
è senza dubbio l’ex goleador della
Salernitana Negro. Si tratta indubbia-
mente di una prima scelta alla luce
del curriculum e soprattutto dell’ap-
porto garantito in occasione della ca-
valcata vittoriosa dei granata verso la
serie cadetta. I presupposti ci sono
per aspirare a vivere un’annata ad
alta intensità senza alcun obbiettivo
prefissato. Questa Casertana ha i nu-
meri per accreditarsi come outsider
del torneo. Intanto domani al Pinto ci
sarà il battesimo in Viale Medaglie
d’Oro. Il fascino della gara serale po-
trebbe costituire un ulteriore stimolo
per atleti e supporter. Il Melfi è deci-
samente un avversario alla portata
ma sarebbe pericoloso sottovalutare
l’impegno.
Nicola Maiello
casertana ora confermatiPrima al Pinto in notturna contro il Melfi: bis alla portata
SPORT/Casertana
Accadde oggi... 1992Chi l’ha visto
Il presidente Corvino
CLASSIFICA
Andria BAT 3
Melfi 3
Paganese 3
Casertana 3
Cosenza 3
Ischia Isolav. 3
Matera 3
Benevento 0
ACR Messina 0
Monopoli 0
Foggia 0
Akragas 0
Castelli Roma. 0
Catanzaro 0
Martina 0
Lecce 0
Juve Stabia 0
Catania -9
12/09/201514
CASERTA. L'estate è alle spalle e,
finalmente, si può tornare a parlare
di Juve Caserta, non senza qualche
guaio, altrimenti non saremmo noi e
non ci sarebbe neanche diverti-
mento.
La bella stagione aveva portato una
ventata di entusiasmo, il ripescaggio
insperato, una squadra, sulla carta,
di buon livello, tutto "ingrigito" dalle
vicende giudiziarie che coinvolgono
Raffaele Iavazzi.
Riavvolgiamo il nastro: un pentito del
clan Belforte avrebbe parlato di col-
legamenti tra i fratelli Iavazzi ed al-
cuni esponenti del suddetto clan
camorristico.
Già in un precedente atto, con il
quale a Iavazzi veniva negato l'ac-
creditamento nella White list della
Prefettura di Caserta, si parlava di
contatti con Camillo Belforte, figlio
di Domenico, capoclan storico, col
quale, secondo gli inquirenti, Iavazzi
avrebbe addirittura lavorato per anni.
Da qui l'interdittiva antimafia, che ha
colpito il patron della Juve Caserta e
le sue imprese, col prefetto che ha
nominato tre commissari che hanno
gestito la Impresud e la Ecologia Ia-
vazzi per oltre una settimana, fa-
cendo temere il peggio,
considerando che il rischio di un
blocco dei conti andrebbe a gravare
anche sulla Juve Caserta, che si ri-
troverebbe abbandonata al suo de-
stino.
Per fortuna il 9 si settembre si è
espresso il Tar che ha confermato la
sospensiva all’interdittiva antimafia
per le aziende di Iavazzi, scongiu-
rando il blocco dei conti che avrebbe
potuto avere pesanti ripercussioni
per il sodalizio bianconero. «La Ju-
vecaserta non rischia - ha dichiarato
il patron - ma di certo, dopo quello
che è successo con le interdittive,
sono pronto a cedere le quote a im-
prenditori che si dovessero fare
avanti. Sono stanco, ho fatto tanto
per questo territorio, ricevendo poco
in cambio. Intanto a fine mese rica-
pitalizzeremo la Juve e in quell'occa-
sione auspico che qualcuno possa
farsi avanti. Poi a dicembre sono
certo che il Tar, nel merito, annullerà
le interdittive».
Tornando al campo, la Juve Caserta
si presenta, ai nastri di partenza, con
una squadra di buon livello che,
scanso sorprese, potrebbe fare bene
in un campionato che si prospetta ul-
teriormente equilibrato.
Ad orchestrare la regia è arrivato
Peyton Siva: folletto americano di
183 cm per 82 kg, Siva è un prodotto
di Louisville University, con la quale
ha vinto il titolo NCAA nel 2013, agli
ordini del leggendario coach Rick Pi-
tino. Scelto alla 56° pick assoluta,
nel Draft del 2013, dai Detroit Pi-
stons, l'avventura oltreoceano non è
stata del tutto soddisfacente, con un
paio di "retrocessioni" in D-League,
quindi la chiamata della Juve e
l'esordio assoluto in Europa per un
giocatore talentuoso e molto intelli-
gente, che può dare davvero tanto
sia in termini di fosforo che di produ-
zione offensiva.
L'esperienza di Daniele Cinciarini
servirà molto: l'ex Pistoia, in guardia,
sarà il braccio armato nel tiro da
fuori, soluzione nella quale eccelle,
soprattutto se messo bene in ritmo,
sia in uscita dai blocchi che sugli sca-
richi, oltre ad assicurare leadership e
attributi. Un altro dei colpi estivi è
stato sicuramente Micah Downs: ala
piccola dal fisico longilineo, eccezio-
nale atleta, grande agonista, è stato
subito colpito dalla sfortuna, perchè
al primo allenamento ha riportato la
lesione parziale della fascia plantare
del piede sinistro, infortunio che lo
terrà fuori dai giochi per almeno un
mese, costringendo la società a tor-
nare sul mercato, perchè al suo
posto, con contratto mensile, è arri-
vato lo svedese Viktor Gaddefors.
Pupillo del g.m. Nevola, che l'ha
avuto un anno ad Avellino, Gadde-
fors viene da una buona stagione a
Mantova, in A2 Gold, e potrà dare
una mano, in questo mese, sia per
mantenere alto il livello degli allena-
menti, sia per avere un giocatore nel
caso i tempi di recupero di Downs si
dovessero allungare.
Marco Giuri, Andrea Ghiacci e Mu-
hammed El Amin completano il re-
parto esterni: il primo, play maker
classe 1988, è all'esordio in serie A
dopo tanta gavetta nelle minors, in
ultima una discreta stagione a Ve-
rona, in A2 Gold. Porta voglia di
emergere ed energia che possono
tornare utili alla causa. Ghiacci torna
a Caserta 7 anni dopo l'ultima volta:
34 anni, un paio di infortuni seri alle
spalle, ma la certezza che giocare in
una piazza che l'ha amato come
pochi potrebbe dargli stimoli e voglia
di far bene. El Amin è una
guardia/ala dal buon fisico: già visto
in Italia a Ferentino, ultima stagione
in Grecia, è un tiratore, sa attaccare
il canestro ma è il tiro la sua princi-
pale prerogativa, oltre ad essere un
buon difensore.
Sotto le plance la coppia allestita è di
indiscusso valore: in posizione di ala
grande agirà Bobby Jones, il colpo
del mercato bianconero. Ultime tre
stagioni a Roma, dove ha sfiorato
uno scudetto nel 2013, giocatore po-
liedrico e versatile, in situazione di
quintetto alto può giocare anche da
ala piccola. Buon tiro da fuori e dalla
media distanza, ottima visione di
gioco, che lo rende quasi un play
maker aggiunto, buona presenza a
rimbalzo e ottima attitudine difensiva.
A presidiare le plance ci sarà Dario
Hunt: atleta di assoluto spessore, ot-
timo intimoritore e rimbalzista, deve
assolutamente migliorare le percen-
tuali ai tiri liberi, autentico tallone
d'Achille (nell'ultima stagione, a
Capo d'Orlando, li ha tirati con un
pessimo 30%), oltre a completarsi un
pò offensivamente, essendo legato,
quasi esclusivamente, al pick & roll.
A guardare le spalle a questi due ci
sarà Valerio Amoroso: 35 anni,
grande esperienza, può giocare indi-
stintamente ala grande e centro,
quindi potrà giocare assieme ad en-
trambi. Agonismo, cattiveria (quella
giusta) e tecnica non gli mancano,
rinforzo utilissimo alla causa.
Il tutto, ovviamente, agli ordini di
Sandro Dell'Agnello, che torna a
Caserta dopo averci giocato dal
1984 al 1992, vincendo una Coppa
Italia e uno scudetto.
Analizzato il roster, andiamo a ve-
dere quali sono gli appuntamenti che
vedranno impegnata la Juve nel pre
campionato. Un Settembre intenso
quello che attende i bianconeri, che
hanno iniziato con una sconfitta (66-
64 a Cassino contro Ferentino, 18
punti per Hunt e 14 punti per Amo-
roso) la loro pre season.
Pre season che proseguirà così:
- 12 e 13 Settembre 12° Torneo
"Città di Caserta" con Fortitudo Bolo-
gna, Trento e Virtus Roma;
- 19 e 20 Settembre Torneo di Ta-
ranto con Brindisi, Avellino e Forti-
tudo Bologna;
- 26 e 27 Settembre 2° Memorial
"Basciano", a Trapani, con Capo
d'Orlando, Trapani e Ferentino.
Francesco Padula
SPORT/Juvecaserta
JUVE le armi di Dell’AgnelloIl Tar “salva” Iavazzi sull’antimafia: il presidente vuole vendere
Sandro Dell’Agnello
Valerio AmorosoDaniele Cinciarini
Raffaele Iavazzi
1512/09/2015
A1 CASERTA NORDCasapulla- Via Appia Antica, 3Tel. 0823 491573 - 491047www.dcarmotors.itD.Car Motors