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dal 1859 LA BANCA DEL TERRITORIO
Cassa di Risparmio di Cento spa
RELAZIONI E BILANCIO
ESERCIZIO 2012
Approvato dal CdA
Nella seduta del 19-Marzo-2013
Progetto del Consiglio di Amministrazione
Approvato dalla Assemblea degli Azionisti del 23-Aprile-2013
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CASSA DI RISPARMIO DI CENTO SPA
PRESIDENTE
Carlo Alberto Roncarati
DIRETTORE GENERALE
Ivan Damiano
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Carlo Alberto Roncarati Presidente
Mauro Manuzzi Vice Presidente
Antonino Balboni
Luigi Chiari
Paolo Martinelli
Ugo Poppi
Vincenzo Tassinari
Consigliere
Consigliere
Consigliere
Consigliere
Consigliere
COLLEGIO SINDACALE
Massimo Maiarelli Presidente
Massimo Calanchi
Dario Alessio Taddia
Sindaco Effettivo
Sindaco Effettivo
SOCIETA' DI REVISIONE
KPMG S.p.A.
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Assetto societario al 31/12/2012
Socio N. Azioni %
Fondazione Cassa di Risparmio di Cento 7.683.618 51,40%
Holding "Cassa di Risparmio di Cento" 2.338.286 15,64%
Fin er. Ma. S.r.L. 1.627.100 10,88%
Altri privati (oltre n. 7.700 ) 3.300.931 22,08%
TOTALE 14.949.935 100%
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ARTICOLAZIONE TERRITORIALE al 31 dicembre 2012
SEDE E Cento (Fe) - via Matteotti, 8/b
DIREZIONE GENERALE tel. 051/68.33.111 - fax 051/68.33.443
www.crcento.it [email protected]
FILIALI (48) Provincia di Ferrara (n.21) Cento – sede di Cento
Cento - agenzia di città n.1 Cento - agenzia di città n.2 Cento – agenzia di città n.3 Alberone Bondeno Casumaro Coronella Dodici Morelli Dosso Ferrara Ferrara Est Ferrara Sud Ferrara4 Ferrara5 Mirabello Poggio Renatico Renazzo Sant'Agostino San Carlo Vigarano Mainarda
Provincia di Bologna (n.17) Bologna Bologna DueTorri
Bologna Murri Castello d'Argile
Casalecchio di Reno Castel Maggiore
Crevalcore Galliera - San Venanzio Lippo di Calderara di Reno Ozzano dell’Emilia Pieve di Cento Stiatico San Giovanni in Persiceto San Lazzaro di Savena San Matteo della Decima San Pietro in Casale Venezzano
Provincia di Modena (n.10) Modena ModenaDue
ModenaTre Castelfranco Emilia Campogalliano Finale Emilia
Nonantola Rami-Ravarino Sassuolo Vignola
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AVVISO DI CONVOCAZIONE DI ASSEMBLEA
Pubblicato sul quotidiano Il Resto del Carlino del 23 marzo 2013.
CONVOCAZIONE DI ASSEMBLEA
I Signori Azionisti sono convocati in Assemblea ordinaria in prima convocazione il giorno 23
aprile 2013, alle ore 15.00, presso il Centro dei Congressi del Grand Hotel Bologna in Pieve di Cento (Bo), via Ponte Nuovo n. 42, ed, eventualmente, in seconda convocazione il giorno 24
aprile 2013, alla stessa ora, presso la sede legale della Società in Cento (Fe), sala di rappresentanza
con ingresso da corso del Guercino n. 32 per la trattazione del seguente
ORDINE DEL GIORNO
1) Bilancio al 31 dicembre 2012 e deliberazioni relative;
2) Nomina dei componenti il Consiglio di Amministrazione, previa determinazione del loro
numero e degli emolumenti di cui all’art. 19 dello Statuto; eventuale nomina del Presidente e
del/i Vice Presidente/i;
3) Nomina del Collegio Sindacale e del suo Presidente; determinazione dei relativi emolumenti;
4) Fondo acquisto azioni proprie e modalità per la negoziazione delle medesime;
5) Informativa sull’attuazione delle politiche di remunerazione adottate nell’esercizio 2012.
Approvazione, ai sensi dell'art. 6 dello Statuto sociale, delle politiche di remunerazione per
l’anno 2013 a favore dei Consiglieri di Amministrazione, dei dipendenti e dei collaboratori non
legati alla Società da rapporto di lavoro subordinato;
6) Comunicazioni sulle politiche dei controlli interni in materia di operazioni con Soggetti
Collegati.
Cento, 19 marzo 2013
p. IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
IL PRESIDENTE
Dott. Carlo Alberto Roncarati
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SINTESI DELLE DELIBERAZIONI dell’ASSEMBLEA del 23-Aprile-2013
L’Assemblea Ordinaria degli Azionisti della Cassa di Risparmio di Cento S.p.A. ha avuto luogo il
23 aprile 2013, presieduta dal Presidente del Consiglio di Amministrazione Dott. Carlo Alberto
Roncarati.
Sono intervenuti n. 153 Soci portatori di n. 11.944.104 azioni pari al 79,89% circa del capitale
sociale.
L’Assemblea ha deliberato:
• di approvare il bilancio della Società chiuso al 31 dicembre 2012 ed il riparto dell’utile nella
formulazione proposta dal Consiglio di Amministrazione, con pagamento del dividendo di Euro
0,06 per azione a decorrere dal 31 maggio 2013;
• di stabilire in sette il numero dei Componenti del Consiglio di Amministrazione per gli esercizi
2013 - 2014 - 2015, determinandone gli emolumenti;
• di nominare Presidente Carlo Alberto Roncarati, Vice Presidente Mauro Manuzzi, Consiglieri
Gianvincenzo Lucchini, Paolo Martinelli, Ugo Poppi, Renato Santini, Vincenzo Tassinari;
• di nominare, per gli esercizi 2013 - 2014- 2015, Componenti del Collegio Sindacale i signori:
Massimo Calanchi - Presidente, Dario Alessio Taddia e Massimo Maiarelli- Sindaci effettivi,
Carla Chiesa e Ornella Palmieri - Sindaci supplenti, determinandone gli emolumenti;
• la costituzione del Fondo acquisto azioni proprie per Euro 3.768.000, destinando allo scopo una
quota di pari importo delle riserve disponibili, e le modalità di negoziazione delle medesime;
• di approvare, ai sensi dell'art. 6 dello statuto sociale, le politiche di remunerazione per l’anno
2013 a favore dei Consiglieri di Amministrazione, dei dipendenti e dei collaboratori non legati
alla società da rapporto di lavoro subordinato.
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Indice generale
Relazione del Consiglio di amministrazione pag. 9
Proposta di distribuzione dell’Utile pag. 44
Schemi del Bilancio di impresa pag. 45
Nota Integrativa pag. 54
Allegati pag. 177
Attestazione sul Bilancio di esercizio pag. 193
Relazione del Collegio sindacale pag. 195
Relazione di certificazione del bilancio pag. 201
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RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
SIGNORI AZIONISTI
La nostra banca chiude il 2012 con un utile di 2,324 milioni di euro. Il risultato è stato ottenuto in
un anno molto particolare in cui le difficoltà derivanti dalla profonda crisi economico/finanziaria
mondiale sono state amplificate dal peggioramento del contesto nazionale e dall’evento sismico che
ha colpito la nostra regione nello scorso mese di maggio. Ripercorrendo i principali tratti che hanno
caratterizzato il 2012 ricordiamo che l’anno si era aperto nel pieno della crisi di liquidità che aveva
interessato, nella seconda metà del 2011, i paesi europei cosiddetti periferici. Fra essi l’Italia che si
è trovata alle prese con una crisi economica con pochi precedenti nella storia, con la mancanza di
fiducia da parte degli investitori internazionali sulla sostenibilità del debito pubblico da un lato e la
necessità di rifinanziare le emissioni in scadenza sia governative che corporate (essenzialmente
bancarie) dall’altro. Solo l’intervento del governo, attraverso le garanzie statali sui bonds emessi
dalle banche e la Banca Centrale Europea con gli interventi di politica monetaria, “Long Term
Refinancing Operations” (LTRO) in testa, hanno evitato il peggio per l’Italia, per l’Europa e la sua
stessa divisa, l’Euro. La volatilità sul mercato del debito è però rimasta elevata fino alla fine
dell’estate. Il costo della raccolta diretta ha risentito in maniera rilevante dell’andamento dello
spread dei titoli di Stato. A fine maggio sono poi intervenuti i due eventi sismici che hanno
sconvolto le provincie in cui insiste la Cassa. Tutte queste circostanze hanno messo a dura prova il
nostro territorio e di conseguenza la nostra Cassa che, tuttavia, ha continuato ha perseguire la sua
missione di banca locale, forte dei suoi principi etici, dei suoi amministratori legati al territorio e dei
suoi dipendenti professionali e motivati a sostenere l’azienda al fianco delle famiglie e delle
imprese.
Dalla citata crisi di liquidità, al contesto economico negativo, agli eventi sismici si è passati alla
gestione delle moratorie sul debito ex-lege e volontarie (occorre ricordare che nei giorni
immediatamente seguenti il sisma la Cassa aveva messo a disposizione un plafond di impieghi a
condizioni di particolare favore per le imprese e i privati danneggiati dal sisma) che hanno di fatto
sospeso la restituzione del capitale da parte della clientela e reso di conseguenza più difficoltosa la
gestione dell’attivo di bilancio. La politica aziendale di governo dei rischi e delle poste attive e
passive è stata improntata alla gestione tattica di eventi molto diversi fra loro ma tutti di elevato
impatto.
Nel complesso, l’anno chiude con la raccolta diretta totale in diminuzione dello 0,5% che significa
uno stock pari a 2.010,4 milioni di euro contro i 2.020,4 di fine 2011 mentre quella con clientela si
attesta a 1.861,9 in calo di 6,1 milioni rispetto al 2011. La raccolta indiretta, in leggero calo passa
da 1.857,4 milioni del 2011 a 1.842,1 milioni del 2012. La somma delle componenti della raccolta,
comprensiva anche della raccolta diretta istituzionale, vede perciò un dato al 31.12.2012 pari a
3.852,6 milioni contro i 3.877,8 milioni al 31 dicembre 2011, con un calo complessivo dello 0,6%.
Sul lato dell’attivo di bilancio, nonostante la politica di contenimento del rischio e le difficoltà del
contesto esterno, la Cassa ha continuato a supportare l’economia locale con gli impieghi per cassa a
clientela che crescono dello 0,8% passando da 1.871,4 milioni a 1.885,9 milioni a fine anno. Tenuto
conto del credito intermediato tramite i nostri sportelli pari a 50,8 milioni di euro, il totale dei
crediti effettivamente erogati assomma a 1.936,6 milioni di euro. In diminuzione del 12,3% gli
impieghi di firma. La componente a medio lungo termine si colloca al 65,2% degli impieghi per
cassa in bonis (era il 67,5% a fine 2011). Le attività deteriorate ovvero i crediti dubbi totali lordi
assommano a 209,6 milioni di euro con un incremento del 26,9% a testimonianza della grave crisi
economica che stiamo attraversando che al netto delle svalutazioni diventano 155,8 milioni di euro.
La percentuale di incidenza dei crediti deteriorati netti sul totale dei crediti netti verso clienti è
perciò salita al 8,3% (era il 6,9% a fine 2011); i crediti scaduti assommano a 13,1 milioni a fine
2012 (erano 24,3 nel 2011).
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In sintesi la banca presenta volumi totali stabili sia dal lato raccolta che degli impieghi, con un buon
equilibrio di liquidità.
Il conto economico evidenzia un margine di interesse di 47,3 milioni, in aumento del 6% sul 2011
grazie al repricing degli impieghi a breve e al contributo degli impieghi finanziari.
Le commissioni nette aumentano dello 0,8% sul 2011 attestandosi a 24,6 milioni di euro; le
commissioni attive si incrementano del 4,9%, grazie al contributo del risparmio gestito, area di
eccellenza della Cassa (le nostre gestioni patrimoniali hanno quasi raggiunto il ragguardevole
traguardo dei 350 milioni di euro) e del 48% quelle passive (incremento esclusivamente da
addebitarsi alle commissioni sui cosidetti Monti-bonds emessi per 90 milioni nominali a inizio
2012).
Il contributo del comparto finanza è stato pari a 14,6 milioni di euro contro i 2,2 del 2011, comprese
anche le perdite, pari a 0,95 milioni di euro derivanti dalla cessione di un portafoglio di crediti ad
incaglio.
Il margine di intermediazione sale perciò a 86,6 milioni (+21,5% sul 2011).
Particolare attenzione è stata posta alla valutazione del portafoglio dei crediti anomali, visto che la
crisi in atto ormai dal 2007 ha reso più lunghi i tempi e più incerti i valori di realizzo, soprattutto
per le posizioni a sofferenza; le rettifiche sono quindi salite a 30,9 milioni di euro contro i 14,7 del
2011. Migliorato il rapporto di copertura delle sofferenze ora al 53,6% comprendendo i passaggi a
perdite; sale al 38,1% quello dell’intero mondo del credito anomalo.
Il costo del personale cala del 2,4% nonostante l’aumento delle risorse impiegate mentre le spese
amministrative aumentano del 3,2% risentendo dei danni provocati dal sisma e dalle spese per
l’attivazione del progetto di dematerializzazione dei processi aziendali. La somma delle due voci è
pari a 47,2 in linea con il 2011. Il Cost income ratio si attesta pertanto al 54,4% in deciso
decremento rispetto al 66,6% dello scorso anno.
Al netto delle imposte sul reddito d’impresa (il tax rate è salito al 72% dal 55,3% del 2011) l’utile è
pari a € 2.323.827, inferiore del 43% rispetto all’anno precedente; il ROE (Return On Equity) è pari
al 1,24%.
Il Consiglio di Amministrazione, valutato il progetto di bilancio, ha deliberato di proporre
all’assemblea dei soci del prossimo aprile un dividendo di euro 0,06 per azione. Con ciò si ottiene il
duplice obiettivo di autofinanziamento della banca mercé la ritenzione di utili e il rafforzamento
patrimoniale richiesto dalla Banca d’Italia e dai regulators europei.
Il Tier1 si attesta all’ 9,89% (era il 8,94% al 31/12/2011) ed il total capital ratio al 10,96% .
Il 2012 ha rappresentato un anno estremamente negativo dal punto di vista economico, aggravato,
come detto, dagli eventi sismici di maggio. Dal 2007, anno in cui è esplosa la bolla dei sub-prime,
si protrae una crisi epocale che sta mettendo a dura prova il sistema produttivo e finanziario
nazionale. In questo contesto senza precedenti la nostra Cassa ha continuato e continuerà a stare al
fianco delle famiglie e delle imprese del nostro territorio, nell’attesa di uscire insieme ancora più
forti di prima quando l’auspicata ripresa si riprenderà la scena.
1. IL CONTESTO INTERNAZIONALE, IL MERCATO INTERNO,
L’ECONOMIA DEL NOSTRO TERRITORIO. Anche nel 2012 l’andamento dell’economia mondiale è rimasto debole. I flussi commerciali hanno
ristagnato. Nonostante i segnali di rafforzamento in alcuni paesi emergenti nei mesi finali dell’anno,
le prospettive di crescita globale rimangono soggette a considerevole incertezza soprattutto legate
all’evoluzione della crisi nell’area dell’euro e alla gestione degli squilibri del bilancio pubblico
degli Stati Uniti, dove restano elevati rischi sistemici sebbene, sia stata, al momento, scongiurata la
minaccia del cosiddetto fiscal cliff.
Secondo gli indicatori più recenti, nel quarto trimestre il quadro congiunturale nei maggiori paesi
avanzati esterni all’area dell’euro è rimasto fragile e caratterizzato da andamenti diversificati. Il
prodotto avrebbe continuato ad espandersi negli Stati Uniti, seppure a ritmi inferiori a quelli
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osservati nei mesi estivi, per il venir meno degli effetti dell’accumulazione delle scorte. Il tasso di
disoccupazione è ulteriormente diminuito in dicembre al 7,8% e si sono sensibilmente ridotte le
richieste di sussidi che hanno raggiunto il livello più basso degli ultimi quattro anni. Continua a
rafforzarsi anche il comparto dell’edilizia residenziale, dove la ripresa dei prezzi è proseguita in
ottobre. Secondo le più recenti stime dell’Ocse, il prodotto mondiale, che nel 2012 avrebbe
rallentato in media al 2,9%, nel 2013 dovrebbe segnare un recupero al 3,4%. L’inflazione si è
mantenuta a livelli moderati nei principali paesi avanzati, riflettendo la debolezza della fase ciclica:
in dicembre è stata pari al 1,7% Stati Uniti, e si è confermata al 2,7% per il terzo mese consecutivo
nel Regno Unito mentre in Giappone continuano a prevalere tendenze deflative. Le pressioni
inflazionistiche si sono intensificate in Cina e soprattutto in Brasile, si sono ridotte, pur rimanendo
elevate, in India.
Nelle maggiori economie avanzate l’intonazione della politica monetaria continua ad essere
fortemente espansiva. Nell’ultimo trimestre del 2012 sono state introdotte nuove misure a sostegno
dell’attività economica. Dopo gli annunci delle operazioni monetarie definite OMT (Outright
Monetary Transactions) da parte della BCE nel corso dell’estate e i progressi a livello europeo nella
gestione degli squilibri e nella definizione di un meccanismo unico di vigilanza bancaria, le tensioni
sul debito sovrano dei paesi cosiddetti periferici si sono decisamente allentate, contribuendo a
condizioni monetarie più distese. La dinamica del credito resta però ancora debole. L’indicatore €-
coin, che fornisce una stima della variazione trimestrale del PIL dell’area euro, depurato delle
oscillazioni di breve periodo, in dicembre si è attestato sui valori negativi registrati in estate. I tassi
Eonia ed Euribor si sono mantenuti sui rispettivi minimi storici (0,06% e 0,20%). Le condizioni dei
mercati finanziari internazionali hanno continuato a migliorare nella parte finale del 2012 a seguito
delle misure dell’Eurosistema, dei nuovi accordi in ambito europeo e degli sviluppi internazionali.
Le quotazioni azionarie hanno segnato un aumento, i premi per il rischio sul debito sovrano dei
paesi dell’area dell’euro maggiormente esposti alle tensioni si sono ridotti, lo spread fra i nostri Btp
e i Bund tedeschi si è assestato a fine anno sui 260 punti base. La fase recessiva dell’economia
italiana è proseguita nella seconda metà del 2012 e non si intravedono inversioni della tendenza in
corso. La produzione industriale ha continuato a contrarsi, le valutazioni degli imprenditori non
indicano ancora un ritorno alla crescita nella parte iniziale del 2013, vi incide la penitente fragilità
della domanda interna. Gli investimenti in costruzioni sono scesi nel terzo trimestre del 2012 ad un
ritmo analogo a quello osservato dalla metà del 2011. Le transazioni nel comparto residenziale
hanno segnato un ulteriore calo, raggiungendo il minimo dell’ultimo ventennio. Continua perciò la
crisi iniziata nel 2008 i cui effetti potrebbero arrivare al 2017, anno nel quale il PIL non avrà ancora
ripreso, stando alle stime, il livello pre-crisi. Servono quindi programmi di rilancio dello sviluppo,
la nuova legislatura dovrà obbligatoriamente affrontare il problema della crescita con un vero
cambio di marcia nella politica economica del paese e dell’intera area euro, solo così si potranno
risolvere anche i problemi delle banche che nel 2012 sono rappresentati, fra l’altro, dai crediti
deteriorati in forte aumento a livello di sistema quale effetto del perdurare della crisi innescata nel
2007 e aggravatasi ulteriormente nel 2012. Si stima infatti che il livello dei crediti deteriorati lordi
(sofferenze, incagli, ristrutturati e scaduti) sul sistema bancario si aggirasse nell’intorno di 167
miliardi di euro al 30 settembre con proiezioni a 200 miliardi per fine anno. La crescita percentuale
dei crediti deteriorati si aggira sul 17%. Nel terzo trimestre del 2012 infatti il flusso di nuove
sofferenze in rapporto ai prestiti è salito al 2,2%. Il tasso di ingresso in sofferenze dei prestiti alle
famiglie resta relativamente basso al 1,4%, come alla fine dello scorso anno; quello dei prestiti alle
imprese ha raggiunto il 3,3% e dovrebbe toccare un picco a metà del 2013. La quota dei prestiti alle
imprese in temporanea difficoltà (incagliate e ristrutturate) è salita sulla fine anno al 7,9%.
Proseguendo la tendenza delineatasi già nell’ultima parte del 2011, l’attività economica dell’Emilia
Romagna ha mostrato nel 2012 un ulteriore indebolimento. La domanda e la produzione hanno
segnato una contrazione in tutti i comparti dell’industria; l’elevata incertezza sulle prospettive
economiche e l’esistenza di capacità produttiva inutilizzata hanno limitato i progetti di
investimento. In questo quadro tutt’altro che favorevole si è inserito il drammatico evento del sisma
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di maggio, che oltre ai danni materiali a persone e cose ha contribuito ad indebolire ulteriormente il
contesto economico di una parte importante della regione. Anche a seguito degli eventi il prodotto
interno lordo della regione nel 2012 è diminuito del 2,6% contro un dato nazionale di -2,4%. Come
già accaduto nel 2011, anche nell’anno appena trascorso solo le esportazioni hanno sostenuto la
domanda; l’edilizia permane in uno stato di crisi, sia nella componente residenziale sia in quella
pubblica. L’occupazione segna il passo e la percentuale di disoccupati è salita dal 6,7% di fine 2011
all’8,2% di fine 2012; tale dato risulta migliore di quello nazionale, che ammonta all’11,6% a fine
2012. Il ricorso alla cassa integrazione in tutte le sue forme (ordinaria, straordinaria e in deroga) è
stato superiore rispetto all’anno precedente. La qualità del credito ha mostrato segni di forte
deterioramento: il tasso di decadimento per importo degli impieghi nell’anno appena trascorso si è
attestato su livelli di 0,75% – 0,80% trimestrali, di poco superiori rispetto alle medie nazionali.
2. L’ANDAMENTO DEI MERCATI FINANZIARI I mercati finanziari, dopo un inizio anno caratterizzato dalla crisi di liquidità e dalla conseguente
elevata volatilità dei rendimenti del debito sovrano, hanno intrapreso una fase di distensione
avviatasi nell’estate, in seguito all’annuncio di nuove modalità di intervento della BCE sul mercato
dei titoli di stato. Sulla riduzione dello spread hanno inciso, dapprima le operazioni di
finanziamento a medio termine (LTRO) e successivamente gli effetti dell’introduzione delle
Outright Monetary Transactions (OMT) da parte della BCE e le nuove decisioni prese in ambito
europeo riguardo agli aiuti alla Grecia. L’allentamento delle tensioni sui titoli sovrani si è riflesso
positivamente sui mercati obbligazionari privati. I premi medi sui Credit Default Swap (CDS)
relativi alle maggiori banche italiane hanno registrato un calo significativo di 147 punti base
assestandosi a 323 punti, valore ancora ben superiore a quello delle banche tedesche e francesi. Ciò
ha contribuito a fare ritornare positive le emissioni obbligazionarie nette delle banche italiane. In
questo contesto di minore tensione finanziaria è generalmente diminuito il premio per il rischio e
l’andamento delle borse mondiali è stato positivo. Gli indici principali sono cresciuti in doppia
cifra, il DAX tedesco in particolare è cresciuto di un 29%, il migliore in Europa. Gli indici
americani più conosciuti, S&P500 e Dow Jones hanno registrato un +13,4% ed un +7,26%
rispettivamente. Positiva anche la borsa di Atene dopo il disastroso –52% del 2011. Il rialzo dei
corsi azionari ha riguardato tutti i settori ad eccezione delle telecomunicazioni e delle materie
prime. La Borsa Italiana contava a fine dicembre 282 società quotate con una capitalizzazione
complessiva di 365 miliardi di euro, pari al 23% del PIL. Le banche Italiane quotate, pur aumentate
di valore non superano ancora la metà del patrimonio netto, ovvero il valore di borsa è mediamente
inferiore al 50% del patrimonio netto tangibile, mentre nel lontano 2007, prima della crisi iniziata
con i sub-prime, la quotazione media era di ben 2 volte il patrimonio netto.
3. IL TERREMOTO DEL 20 E 29 MAGGIO Il 2012 deve essere valutato tenendo presente ciò che è avvenuto nel nostro territorio di
riferimento. Infatti il 20 e il 29 maggio è cambiata radicalmente l’esistenza, sia delle persone che
delle imprese come conseguenza dell’evento sismico costituito da una serie di scosse localizzate
nella pianura padana emiliana, prevalentemente nelle province di Modena, Ferrara, Mantova,
Reggio Emilia, Bologna e Rovigo, ma avvertiti anche in un'area molto vasta comprendente tutta
l'Italia Centro-Settentrionale e parte della Svizzera, della Slovenia, della Croazia, dell'Austria, della
Francia sud-orientale e della Germania meridionale. Già all’inizio del 2012 si ebbero in zona
fenomeni significativi, ma le 2 scosse più forti (alla fine riunite in una sola), rispettivamente di
magnitudo 5,9 e 5,8 sono state registrate nello stesso istante il 20 maggio 2012 alle ore 04:03:52 ora
italiana, con epicentro nel territorio comunale di Finale Emilia (MO), ad una profondità di 6,3 km.
Il 29 maggio alle ore 09:00 una nuova scossa molto forte di magnitudo 5,8 è stata avvertita in tutta
l'Italia Settentrionale, creando panico e disagi in molte città come Ferrara, Modena, Reggio Emilia,
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Bologna, Mantova e Rovigo e in misura minore in altre città del nord Italia; l'epicentro è stato
situato nella zona compresa fra Mirandola, Medolla e San Felice sul Panaro. A quella delle 9:00 si
sono susseguite altre tre scosse rilevanti sempre in data 29 maggio: una alle 12:55 di magnitudo 5,4,
una alle 13:00 di magnitudo 4,9 e un'ulteriore scossa alla stessa ora di magnitudo 5,2.
Queste scosse sono state seguite da uno sciame sismico con scosse di magnitudo variabile di minore
entità (ricordiamo, fra le altre, quelle avvenute il 31 maggio con magnitudo 4 ed il 3 giugno con
magnitudo 5,1 con epicentro nella bassa modenese fra San Possidonio e Novi di Modena).
Di seguito si riporta la distribuzione degli eventi dall'inizio della sequenza con evidenza dello
sciame sismico.
Magnitudo 1° Mese 2° Mese 3° Mese 4° Mese 5° Mese 6° Mese 7° Mese 8° Mese
5.0 ≤ M < 6.0 7 0 0 0 0 0 0 0
4.0 ≤ M < 5.0 27 0 0 0 0 0 0 0
3.0 ≤ M < 4.0 182 5 1 1 0 1 0 0
M < 3.0 1.465 361 124 61 21 24 10 9
Danni e vittime I due eventi sismici principali hanno causato un totale di 27 vittime (22 nei crolli, tre per infarto o
malore e due per le ferite riportate), in maggioranza dipendenti di aziende distrutte.
Il sisma del 20 maggio ha provocato 7 morti accertati, circa 50 feriti, 5000 sfollati e ingenti danni al
patrimonio culturale a causa dei molti crolli di palazzi storici, aziende agricole e fabbriche. Il sisma
ha provocato fenomeni diffusi di liquefazione delle sabbie, che hanno interessato ampie aree a San
Carlo di Sant'Agostino, Mirabello, Finale Emilia e San Felice sul Panaro. Tali fenomeni si sono
verificati anche a seguito delle scosse del 29 maggio nelle aree di Cavezzo e Moglia, causando il
crollo di alcuni edifici anche di recente costruzione.
L’altra forte scossa del 29 maggio ha provocato crolli in edifici anche di interesse storico-artistico,
tra quelli già danneggiati dall'evento sismico del 20 maggio, 20 vittime (due decessi avvenuti in
data 5 giugno ed uno il 12 giugno) e almeno 350 feriti. Gli sfollati salgono a circa 15.000. Colpiti
diffusamente su tutto il territorio anche gli edifici pubblici, fra i quali scuole ed ospedali. In alcuni
casi sono stati danneggiati anche edifici ad uso abitativo di recente costruzione; tali danni sono
spesso ascrivibili ai diffusi episodi di liquefazione delle sabbie.
I danni del sisma sono stati stimati (relazione inviata alla Commissione UE) in 13 miliardi e 273
milioni di euro. In Emilia‐Romagna la stima è di 12 miliardi e 202 milioni di euro: 676 milioni per i
provvedimenti di emergenza; 3 miliardi e 285 milioni di danni all’edilizia residenziale; 5 miliardi e
237 milioni di danni alle attività produttive; 2 miliardi e 75 milioni di anni ai beni storico‐culturali e
agli edifici religiosi; la quota restante è suddivisa fra edifici e servizi pubblici e infrastrutture.
La Banca d’Italia ha condotto un’analisi dei principali impatti derivanti dal sisma: la popolazione
residente nei 37 Comuni che si trovano entro un raggio di venti chilometri dagli epicentri delle due
scosse principali del 20 e del 29 maggio scorsi ammonta a 400.000 persone. Secondo le stime della
Banca d’Italia nell’area colpita si concentrava il 13% dell'export regionale e poco meno del 2% di
quello nazionale; gli sportelli bancari ivi localizzati sono 345, pari al 10% circa del totale regionale
e un terzo dei quali è risultato direttamente danneggiato dal sisma. I prestiti alle imprese residenti
ammontano a quasi 9,3 miliardi (8,4% del totale regionale). Il sisma ha colpito un'area ad
elevatissima densità economica (37 addetti per kmq nell'industria della zona contro una media
nazionale di 17) e caratterizzata da una stretta interdipendenza produttiva, con filiere e distretti che
hanno sempre rappresentato un punto di forza del territorio e che rischiano ora di diventare un
amplificatore dei danni del sisma per l'effetto contagio. E’ la prima volta che un terremoto in Italia
riguarda un comprensorio con queste caratteristiche; nei 37 comuni esaminati operano 5.405 società
14
di capitale pari all’11,1% dell’Emilia Romagna e all’1% dell’Italia, con un fatturato complessivo di
poco inferiore per incidenza. Gli addetti sono 204 mila, pari all'11,6% del totale regionale e
all’1,1% del totale nazionale; i settori prevalenti sono il tessile, l’abbigliamento, meccanica,
costruzioni e agricoltura.
In provincia di Modena il territorio colpito dal sisma comprende un’area di 967 chilometri
quadrati, pari al 36% dell’intero territorio provinciale, al cui interno vivono oltre 227 mila persone.
I terremoti hanno duramente colpito tutta la zona della bassa modenese: Camposanto, Cavezzo,
Concordia sulla Secchia, Finale Emilia, Medolla, Mirandola, Novi di Modena, San Felice sul
Panaro, San Possidonio e San Prospero hanno subito ingentissimi danni. Nella provincia di Modena
si sono avute il maggior numero di vittime, in totale 17.
In provincia di Ferrara il territorio colpito dal sisma comprende un’area di 818 chilometri
quadrati, pari al 31% dell’intero territorio provinciale, al cui interno vivono circa 214 mila persone
(il 59% del totale provinciale di 360 mila). La zona occidentale della provincia di Ferrara è stata
duramente colpita soprattutto dal sisma del 20 maggio. Le vittime dei terremoti in provincia di
Ferrara sono state sei, delle quali due operai morti nel crollo della fabbrica di ceramica di
Sant'Agostino, ed un operaio morto nell'industria plastica URSA di Stellata (frazione di Bondeno).
A Cento si calcola che siano oltre 250 milioni i danni prodotti dal sisma; da stime della regione si
calcola che il fatturato teorico delle aziende coinvolte nel cratere potrebbe essere di oltre 70 miliardi
di euro e gli addetti delle aziende colpite circa 100mila. Questi numeri impressionanti, oltre alle
conseguenze derivanti dalla mancata certezza sul futuro, rendono il 2012 non paragonabile a nessun
altro anno in precedenza. I danni più gravi nella nostra città sono stati registrati al Municipio, al
Teatro, alla Pinacoteca oltre a tutte le chiese e campanili, comprese quelle delle frazioni di
Buonacompra, crollata in diretta tv, di Alberone di Cento e di Casumaro. Danneggiati
irrecuperabilmente l'80% degli edifici scolastici del comune e delle sue frazioni, oltre a
numerosissime abitazioni.
In provincia di Bologna il territorio colpito dal sisma comprende un’area di 930 chilometri
quadrati, pari al 25% dell’intero territorio provinciale, al cui interno vivono oltre 207 mila persone.
Gravissimi danni sono stati registrati in provincia di Bologna sia dopo il sisma del 20 maggio sia
dopo le scosse del 29 maggio. La zona maggiormente colpita risulta essere la zona nord della
provincia al confine con le provincie di Modena e Ferrara; i comuni più danneggiati sono
Crevalcore e Pieve di Cento.
Anche la provincia di Mantova è stata duramente colpita dal sisma che si è verificato in Emilia. I
comuni maggiormente danneggiati sono quelli appartenenti al cosiddetto "Cratere Sismico" che
comprende 14 comuni dell'Oltrepò mantovano. I comuni maggiormente distrutti all'interno del
cratere sismico risultano essere in particolare Moglia, San Giacomo delle Segnate, Poggio Rusco,
Quistello, Gonzaga, Pegognaga e San Giovanni del Dosso.
In provincia di Reggio Emilia il territorio colpito dal sisma comprende un’area di 458 chilometri
quadrati, pari al 20% dell’intero territorio provinciale, al cui interno vivono oltre 121 mila persone.
I danni maggiori si sono avuti a seguito dei terremoti del 29 maggio, in quanto quelli del 20
maggio, spostati più a est rispetto a quelli del 29 maggio, hanno causato danni più lievi. I comuni
maggiormente danneggiati, secondo il rapporto dell'INGV sono Reggiolo e Rolo.
Gli effetti del sisma sulla Cassa sono illustrati in un paragrafo successivo.
15
Misure immediate e la ricostruzione L'evento nell'immediato ha comportato un notevole dispiegamento di forze di polizia, mezzi di
soccorso aerei e terrestri di vigili del fuoco, Protezione Civile ed esercito. La protezione civile ha
attrezzato i centri di accoglienza per gli sfollati nei comuni prossimi all'epicentro del sisma, mentre
svariate strutture alberghiere della Romagna hanno offerto la disponibilità ad ospitare gratuitamente
gli sfollati. Grazie alla riconosciuta operosità della gente emiliana e agli aiuti pervenuti numerosi, a
poche settimane dalla prima scossa sono iniziati i primi interventi di ricostruzione. In particolare
sono stati fatti interventi di puntellamento degli edifici pericolanti e sono stati demoliti alcuni edifici
(o parte di essi) che non potevano più essere recuperati. Particolare attenzione è stata da subito
posta alla ricostruzione delle scuole risultate le più danneggiate nei territori colpiti dal sisma. Anche
nella nostra città, all’indomani dell’eliminazione della zona rossa, sono iniziati i lavori di messa in
sicurezza della Rocca, della Torre dell’Orologio del Palazzo del Governatore, della Pinacoteca e del
Palazzo Municipale oltre al campanile della Chiesa di San Biagio.
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4. L’ATTIVITA’ DELLA CASSA
A – ANDAMENTO DELLA GESTIONE Gli importi espressi sono in migliaia di Euro.
Raccolta da clienti
Di seguito si riporta la consistenza e la suddivisione della raccolta globale della banca.
31/12/2012 % 31/12/2011 % Var. %
Debiti verso clientela:
Conti correnti e depositi liberi e vincolati 1.248.757 32,4% 1.107.710 28,6% 12,7%
Pronti contro termine passivi 33 0,0% 3.511 0,1% -99,1%
Altri finanziamenti 872 0,0% 1.070 0,0% -18,5%
Obbligazioni 563.855 14,6% 642.980 16,6% -12,3%
Certificati di deposito 48.407 1,3% 112.802 2,9% -57,1%
Totale Raccolta Diretta
- con Clientela 1.861.924 48,3% 1.868.073 48,2% -0,3%
Mutui Passivi 33.914 0
Titoli Guercino 114.608 3,0% 152.319
Totale debiti vs clientela
e titoli in circolazione 2.010.446 52,2% 2.020.392 52,1% -0,5%
Raccolta indiretta 1.842.191 47,8% 1.857.417 47,9% -0,8%
Raccolta Complessiva 3.852.637 100% 3.877.809 100% -0,6%
Come si nota dalla tabella riassuntiva la raccolta diretta da clientela è diminuita dello 0,3%. I singoli
aggregati vedono i conti correnti aumentare del 12,7% e diminuire tutte le altre componenti; con la
raccolta istituzionale la raccolta diretta complessiva assomma a 2.010,4 milioni di euro in calo dello
0,5%. La raccolta indiretta, pari a 1.842,1 milioni, cala dello 0,8% sul 2011 a livello complessivo.
Composizione della raccolta indiretta (fonte dati controllo di gestione):
31/12/2012 % 31/12/2011 % Var. %
Amministrata 958.083 52,0% 1.061.061 57,1% -9,7%
Gestita 884.108 48,0% 796.356 42,9% 11,0%
- di cui:
Fondi comuni 302.594 16,4% 257.021 13,8% 17,7%
Gestioni patrimoniali 345.224 18,7% 291.403 15,7% 18,5%
Assicurazioni ramo vita 236.290 12,8% 247.933 13,3% -4,7%
Totale raccolta indiretta 1.842.191 100% 1.857.417 100% -0,8%
Le singole componenti vedono diminuire l’amministrata del 9,7% ed aumentare la raccolta gestita
del 11% grazie ai buoni prodotti offerti dalla Cassa e l’incessante attività di supporto della rete
distributiva. Di particolare rilievo l’incremento dei fondi comuni e delle gestioni patrimoniali
gestite internamente alla Cassa. Nel complesso il totale della massa controllata è suddiviso con
buon equilibrio fra raccolta diretta 52% e indiretta 48%.
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Impieghi a clienti
Di seguito si riportano le grandezze degli impieghi a clientela lordi e netti da svalutazioni.
Impieghi netti 31/12/2012 % 31/12/2011 % Var. %
Conti correnti 291.814 14,6% 303.032 15,2% -3,7%
Mutui 874.634 43,8% 1.101.176 55,2% -20,7%
Carte di credito, prestiti personali
e cessioni del quinto 5.989 0,3% 6.908 0,3% -13,3%
Altre operazioni 202.480 10,2% 169.435 8,5% 19,5%
Attività deteriorate 155.762 7,8% 128.499 6,4% 21,2%
- di cui : scaduti da 90 a 180 gg. 13.110 0,7% 10.756 0,5% 21,9%
Attività cedute non cancellate
(in Bonis ) 355.179 17,9% 162.333 8,1% 119,8%
Titoli di debito - 0,0% - 0,0%
Totale valore di bilancio 1.885.858 94,6% 1.871.383 93,8% 0,8%
Impieghi di firma 108.281 5,4% 123.261 6,2% -12,2%
Totale impieghi a clientela 1.994.139 100,0% 1.994.644 100,0% 0,0%
Gli impieghi netti per cassa aumentano dello 0,8% a riprova del supporto assicurato dalla Cassa alle
famiglie e alle imprese del territorio; calano i mutui, comprendendo anche quelli ceduti e non
cancellati, di 33,7 milioni di euro, nonostante le varie moratorie sul debito delle zone colpite dal
sisma abbiano rallentato/sospeso la restituzione del debito, i prestiti personali e gli impieghi di
firma.
Impieghi lordi e netti 31/12/2012 31/12/2011 Variaz.%
Impieghi lordi per cassa 1.950.060 1.918.921 1,6%
Svalutazioni IAS 64.201 47.539 35,1%
Impieghi per cassa netti 1.885.858 1.871.383 0,8%
Impieghi di firma lordi 108.725 124.025 -12,3%
Svalutazioni IAS 444 764 9,8%
Impieghi di firma netti 108.281 123.261 -12,5%
Totale Cassa e Firma Lordi 2.058.784 2.042.947 0,8%
Svalutazioni Totali Cassa e Firma 64.645 48.303 33,8%
Totale Cassa e Firma Netti 1.994.139 1.994.644 0,0%
In aumento i fondi a copertura del credito erogato alla clientela espressione della crisi ma anche
della volontà della Cassa di consolidare la propria attività.
18
Gli impieghi suddivisi in ordine di esposizioni della maggiore clientela sono così raggruppati:
31/12/2012 31/12/2011
Importo % sul Tot. Impieghi
Importo % sul Tot. Impieghi
Primi 10 clienti 137.183 6,66% 98.136 4,80%
Primi 20 clienti 199.449 9,69% 156.754 7,67%
Primi 50 clienti 340.363 16,53% 293.801 14,38%
Totale impieghi lordi 2.058.784 2.042.947
Si evidenzia un incremento degli indicatori di concentrazione del rischio rispetto al 2011; la
posizione con maggiore esposizione è rappresentata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze
con 33,9 milioni di euro, per la garanzia prestata dallo Stato sui finanziamenti per il pagamento
delle imposte da parte dei soggetti residenti nel cratere del sisma (Decreto Legge 10-ottobre-2012,
Nr. 174 art.11).
Nelle tabelle che seguono vengono esposti gli impieghi netti per cassa, suddivisi per branca di
attività economica e per settore economico.
Composizione per branca di attività Importi %
Amministrazioni pubbliche 38.809 2,1%
Società finanziarie 74.365 3,9%
Consumatori 574.644 30,5%
Enti, Istituzioni, Unità Non Classificate 6.251 0,3%
Prodotti agricoltura silv. e pesca 92.750 4,9%
Prodotti energetici 15.383 0,8%
Minerali e Metalli ferrosi e non ferrosi 18.410 1,0%
Minerali e Prodotti a base di minerali non metallici 22.222 1,2%
Prodotti chimici 11.788 0,6%
Prodotti in Metallo escluse Macchinari trasp. 47.287 2,5%
Macchine agricole e industriali 52.970 2,8%
Macchine da ufficio per elab. Dati 7.785 0,4%
Materiale e forniture elettriche 21.692 1,2%
Mezzi di trasporto 10.543 0,6%
Prodotti Alimentari bevande e tabacchi 43.882 2,3%
Prodotti Tessili cuoio calzature abbigliamento 21.894 1,2%
Carta, articoli in carta, editoria 15.886 0,8%
Prodotti in gomma e plastica 5.730 0,3%
Altri prodotti industriali 12.817 0,7%
Edilizia e opere pubbliche 186.904 9,9%
Servizi Commercio, recuperi, riparazioni 192.209 10,2%
Alberghi e pubblici esercizi 30.587 1,6%
Trasporti interni 15.392 0,8%
Servizi connessi al trasporto 11.120 0,6%
Servizi delle Comunicazioni 367 0,0%
Altri servizi destinati alla vendita 354.171 18,8%
TOTALE 1.885.858 100,0%
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Composizione per settore economico 31/12/2012 31/12/2011
Amministrazioni pubbliche 2,06% 0,57%
Imprese e quasi società finanziarie 3,94% 3,23%
Società e quasi società non finanziarie 53,01% 52,67%
Istituzioni soc. private e non classificate 0,31% 0,34%
Famiglie (consumatori e produttori) 40,68% 43,19%
TOTALE 100% 100%
Gli impieghi netti per cassa risultano ampliamente diversificati per branca merceologica. L’alta
percentuale verso le famiglie, sia nella veste di consumatori che di produttori, è molto frazionata e
normalmente garantita da ipoteca.
I crediti anomali Nelle tabelle che seguono vengono esposti i dati relativi ai crediti anomali.
31/12/2012 31/12/2011 Var. %
Sofferenze in linea capitale 94.791 76.096 24,6%
Dubbi Esiti 31.150 23.765 31,1%
Rapporto di Copertura 32,9% 31,2% 1,6%
Sofferenze Nette 63.640 52.331 21,6%
Rapporto di Copertura con i Passaggi a Perdite 53,6% 49,8% 7,6%
Incagli in linea capitale 80.881 56.224 43,9%
Dubbi Esiti 17.725 10.585 67,4%
Rapporto di Copertura 21,9% 18,8% 3,1%
Incagli Netti 63.157 45.639 38,4%
Crediti ristrutturati in linea capitale 19.930 8.465 135,4%
Dubbi esiti 4.075 336 1112,8%
Rapporto di Copertura 20,4% 4,0% 16,5%
Crediti Ristrutturati Netti 15.855 8.129 95,0%
Crediti scaduti in linea capitale 13.970 24.302 -42,5%
Dubbi esiti 860 1.903 -54,8%
Rapporto di Copertura 6,2% 7,8% -1,7%
Crediti scaduti netti 13.110 22.399 -41,5%
Totale Crediti Anomali in linea capitale 209.572 165.087 26,9%
Totale Dubbi Esiti 53.810 36.589 47,1%
Rapporto di Copertura 25,7% 22,2% 3,5%
Totale Crediti Anomali Netti 155.762 128.498 21,2%
Rapporto di Copertura con i Passaggi a Perdite 38,1% 33,5% 13,9%
Come si evince dalla tabella sopra riportata il rapporto di copertura è aumentato per tutte le
tipologie di credito anomalo ad esclusione dei crediti scaduti. Il rapporto di copertura delle
sofferenze passa, comprendendo le perdite su crediti contabilizzate nell’anno, dal 49,8% al 53,6%
in linea con le best practices del settore. Nell’ultima sezione della tabella si riscontra il
coverage ratio complessivo dei crediti anomali che, includendo anche i passaggi a perdita cumulati,
si attesa al 38,1% in aumento dal 33,5% dello scorso anno.
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31/12/2012 31/12/2011 Var. %
Sofferenze in linea capitale 94.791 76.096 24,6%
Rapporto Sofferenze lorde / Impieghi lordi 4,9% 4,0% 0,9%
Incagli in linea capitale 80.881 56.224 43,9%
Rapporto Incagli lordi / Impieghi lordi 4,1% 2,9% 1,2%
Crediti Ristrutturati in linea capitale 19.930 8.465 135,4%
Rapporto Ristrutturati lordi / Impieghi lordi 1,0% 0,4% 0,6%
Crediti Scaduti in linea capitale 13.970 24.302 -42,5%
Rapporto Scaduti lordi / Impieghi lordi 0,7% 1,3% -0,6%
Totale Crediti Anomali in linea capitale 209.572 165.087 26,9%
Rapporto Tot.Cred.Anomali / Impieghi lordi 10,7% 8,6% 2,1%
Impieghi Lordi 1.950.060 1.918.921 1,6%
Rapporto Cred. Anomali netti/Tot.impieghi netti 31/12/2012 31/12/2011 Var. %
Sofferenze Nette 63.640 52.331 21,6%
Rapporto Sofferenze nette / Impieghi netti 3,4% 2,8% 0,6%
Incagli netti 63.157 45.639 38,4%
Rapporto Incagli netti / Impieghi netti 3,3% 2,4% 0,9%
Crediti ristrutturati netti 15.855 8.129 95,0%
Rapporto Ristrutturati netti / Impieghi netti 0,8% 0,4% 0,4%
Crediti scaduti netti 13.110 22.399 -41,5%
Rapporto Scaduti netti / Impieghi netti 0,7% 1,2% -0,5%
Totale Crediti Anomali Netti 155.762 128.498 21,2%
Rapporto Tot.Cred.Anomali / Impieghi netti 8,3% 6,9% 1,4%
Impieghi Netti 1.885.858 1.871.383 0,8%
Nelle tabelle sopra riportate sono esposti i rapporti delle varie classificazioni di credito anomalo
rispetto al totale dei crediti in essere al 31/12/2012 ed al 31/12/2011, al lordo e al netto delle
svalutazioni effettuate, con evidenza delle variazioni.
31/12/2012 31/12/2011 Var. %
Flussi ingresso nuove sofferenze annuo 43.433 31.565 37,6%
Impieghi medi dell'anno 1.867.174 1.971.312 -5,3%
Indice di passaggio a sofferenza 2,33% 1,60% 0,72%
Anche gli indicatori di flusso in ingresso delle sofferenze confermano il pessimo quadro economico
anche nel territorio di insediamento della Cassa.
21
Risultati economici Nelle tabelle sottostanti sono esposti i principali aggregati economici ottenuti dalla Cassa nel 2012.
Risultati economici 31/12/2012 31/12/2011 Var. %
Margine interessi 47.347 44.653 6,0%
Commissioni nette 24.600 24.417 0,8%
Attività della finanza 14.632 2.196 566,2%
Margine intermediazione 86.579 71.266 21,5%
Risultato netto della gestione finanziaria 54.129 56.284 -3,8%
Costi operativi -45.823 -47.285 -3,1%
Risultato dell'operatività corrente al lordo delle imposte 8.309 8.982 -7,5%
Imposte sul reddito -5.985 -5.003 19,6%
Utile d'esercizio 2.324 3.979 -41,6%
I risultati del conto economico del 2012 evidenziano un margine da interessi in ripresa grazie agli
interessi attivi su titoli di Stato. Buona la tenuta delle commissioni nette che scontano, nella
componente passiva, oltre 1 milione di euro di commissioni pagate sui “Monti-bonds”.
L’incremento del margine d’intermediazione del 21,5% è stato raggiunto con il contributo decisivo
dell’attività di riallocazione degli impieghi finanziari.
Nelle tabelle che seguono vengono evidenziate le altre principali voci che hanno caratterizzato il
conto economico della Cassa.
Spese amministrative 31/12/2012 31/12/2011 (*) Var. %
Spese per il personale 27.573 28.239 -2,4%
Altre spese amministrative 19.619 19.004 3,2%
Totale spese amministrative 47.192 47.242 -0,1% (*) dato delle Spese del Personale 2011 rideterminato in seguito all’adozione del nuovo principio IAS 19.
Nell’esercizio 2012 le spese per il personale registrano un decremento del 2,4% nonostante un
incremento delle risorse impiegate nel corso dell’esercizio, Le spese amministrative in crescita
scontano, fra l’altro, i costi diretti derivanti dagli eventi sismici (pari a 130 mila euro), l’attivazione
dell’importate attività di dematerializzazione dei processi aziendali dalla quale ci si attendono
importanti risparmi nel corso dei prossimi esercizi e dall’imposta di bollo (per 556 mila euro) poi
recuperata dalla clientela. Quanto sopra conferma la particolare attenzione posta alla componente
costi del bilancio
Rettifiche di valore e accantonamenti 31/12/2012 31/12/2011 Var. %
Rettifiche / Riprese di valore su crediti -30.898 -14.659 110,8%
- di cui su crediti in bonis 558 1.905 -70,7%
- di cui su crediti anomali -31.455 -16.564 89,9%
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali -1.207 -723 66,9%
Rettif./riprese di valore nette su attiv.materiali e immat. -2.832 -2.053 37,9%
Altri oneri/proventi di gestione 5.409 2.733 97,9%
22
Di particolare rilevanza gli accantonamenti sui crediti anomali, in aumento dell’89,9%, mentre sui
crediti in bonis le riprese sono relative ai minori volumi e alla variazione dei parametri sottesi al
calcolo della collettiva.
L’aumento degli accantonamenti è dovuto ad una coda di contenzioso con la clientela detentrice di
obbligazioni emesse dall’Argentina.
Le rettifiche di valore su attività materiali sono invece aumentate per effetto dei danni diretti degli
eventi sismici sugli immobili di proprietà della Cassa contabilizzati, al 31/12/12, per 0,7 milioni di
euro. Negli altri proventi ed oneri sono contabilizzati i rimborsi attesi dalle compagnie assicurative
per 0,5 milioni di euro e l’istanza di rimborso IRES per la deduzione IRAP dei costi del personale
per un totale di 1,5 milioni di euro.
I principali indicatori
31/12/2012 31/12/2011 (*)
Indici di redditività
ROE ( Return on Equity ) (1) 1,24% 2,25% (*)
Margine di interesse / proventi operativi 51,47% 60,34%
Commissioni nette / proventi operativi 26,74% 33,00%
Indici di struttura
Mezzi propri / totale attivo 6,74% 7,27% (*)
Mezzi propri / raccolta diretta 9,31% 8,74% (*)
Impieghi / raccolta diretta (senza pct) 104,74% 102,92%
Impieghi lordi / totale attivo 70,28% 78,99%
Indici di rischiosità
sofferenze / impieghi (valori netti) 3,37% 2,80%
sofferenze / impieghi (valori lordi) 4,86% 3,97%
fondi rischi crediti / impieghi lordi 3,29% 2,48%
Sofferenze (nette) / Mezzi propri 34,01% 29,65% (*)
Indici di efficienza
Spese amministrative / proventi operativi 51,30% 63,84% (*)
Spese amministr. con Ammortam / proventi operativi (2) 54,38% 66,62% (*)
(*) dati 2011 rideterminati in seguito all’adozione del nuovo principio IAS 19.
(1) ROE : Risultato Netto (voce CE 290)
Mezzi Propri ante Utile (voci SP Netto da 130 a 180)
(2) Cost-Income : Spese Ammistrative e Ammortamenti (voci CE 150 e 170)
Margine Intermediazione e Altri Proventi (voci CE 120 e 190)
In calo il ROE e gli altri indicatori di redditività, tengono gli indicatori di struttura mentre salgono
quelli di rischiosità a riprova di quanto incida la crisi economica e finanziaria che stiamo vivendo.
In netto miglioramento gli indicatori di efficienza.
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B – LA CASSA NEL CRATERE
Nel presente paragrafo vengono riepilogati i danni diretti ed indiretti subiti dalla Cassa per gli
eventi sismici dello scorso maggio. Per quanto concerne le attività a supporto della popolazione
colpita si rimanda al successivo paragrafo C “La Cassa nel territorio per il territorio”.
Sono state 30 le filiali presenti nel cratere del sisma corrispondenti ad oltre il 62% del totale delle
dipendenze della Cassa. Oltre alle filiali è stata colpita anche la Direzione Generale e la contigua
filiale Sede rimaste totalmente chiuse per una settimana, le cui opere di ristrutturazione non sono
ancora ultimate. Di seguito sono riepilogate le filiali colpite dal sisma:
Filiali Situazione post sisma Situazione al 31/12/12
Filiali entro 10 Km dagli epicentri
Finale Emilia Chiusa dal 20/05/12 al 15/06/12 Operativa nella propria sede
Casumaro Chiusa dal 20/05/12 al 23/05/12 Operativa nella propria sede
Bondeno Operativa nella propria sede
Mirabello Chiusa dal 21/05/12 al 25/05/12 Operativa nella propria sede
Poggio Renatico Operativa nella propria sede
Sant’Agostino Chiusa dal 20/05/12 al 21/05/12 Operativa nella propria sede
Dosso Operativa nella propria sede
San Carlo Chiusa dal 25/05/12 al 28/06/12
Vigarano Mainarda Chiusa dal 11/06/12 al 13/06/12 Operativa nella propria sede
Galliera Operativa nella propria sede
XII Morelli Operativa nella propria sede
Renazzo Operativa nella propria sede
Alberone Chiusa dal 22/05/12 Operativa presso filiale di
Dodici Morelli
Filiali entro 20 Km dagli epicentri
Nonantola Operativa nella propria sede
Ravarino Operativa nella propria sede
Crevalcore Chiusa dal 29/05/12 al 20/06/12 Operativa nella propria sede
Cento - Direzione Chiusa dal 29/05/12 al 05/06/12 Operativa nella propria sede
Cento – Sede Chiusa dal 29/05/12 al 05/06/12 Operativa nella propria sede
Cento – Città 1 Operativa nella propria sede
Cento – Città 2 Chiusa dal 29/05/12 al 23/07/12 Operativa nella propria sede
Cento – Città 3 Operativa nella propria sede
Coronella Operativa nella propria sede
Ferrara Cavour Operativa nella propria sede
Ferrara via G. XXIII Operativa nella propria sede
Ferrara via Bologna Operativa nella propria sede
Ferrara via Tassini Operativa nella propria sede
Ferrara via Modena Chiusa dal 11/06/12 al 20/06/12 Operativa nella propria sede
Pieve di Cento Chiusa dal 29/05/12 al 20/06/12 Operativa in altra sede
San Pietro in Casale Operativa nella propria sede
Castelmaggiore Operativa nella propria sede
Stiatico Operativa nella propria sede
Castello d’Argile Operativa nella propria sede
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Le filiali sopra riportate rappresentano oltre il 60% dei volumi così suddivisi:
31/12/2011 31/05/2012 31/12/2012
TOTALE BANCA
Raccolta diretta 1.857.363 1.796.957 1.833.912
Impieghi 1.913.309 1.881.413 1.925.312
Raccolta indiretta 1.857.417 1.788.174 1.842.357
Totale Intermediazione 5.628.089 5.466.544 5.601.580
TOTALE FILIALI
CRATERE
Raccolta diretta 1.233.386 1.230.808 1.261.406
Impieghi 994.850 979.557 971.934
Raccolta indiretta 1.252.786 1.200.006 1.236.042
Totale Intermediazione 3.481.022 3.410.370 3.469.382
INCIDENZA %
CRATERE
Raccolta diretta 66,41% 68,49% 68,78%
Impieghi 52,00% 52,06% 50,48%
Raccolta indiretta 67,45% 67,11% 67,09%
Totale Intermediazione 61,85% 62,39% 61,94%
Come si evince dalla tabella sopra riportata la raccolta diretta nel cratere è leggermente aumentata
per l’aumento dell’avversione al rischio della clientela e per la necessità di mantenere la liquidità a
disposizione per le ristrutturazioni. La raccolta indiretta si mantiene sostanzialmente stabile rispetto
i valori di fine 2011. Gli impieghi sono invece calati soprattutto in zone periferiche rispetto agli
epicentri (filiali di Ferrara città e Galliera) mentre le moratorie di legge e volontarie hanno di fatto
congelato le quote capitale in ammortamento prevedendone al sospensione. Nella tabella che segue
vengono evidenziati i dati sulle moratorie ex-lege e volontaria. Altro impatto significativo ma non
ancora prevedibile, è dato dall’intermediazione dei contributi pubblici per la ricostruzione.
Moratoria di legge (D.L. 6 giugno 2012 n. 74)
Periodo 8 giugno - 30 novembre 2012
N. mutui sospesi Debito residuo Quota capitale
sospesa
Quota interessi
sospesa
6.060 599.853 37.431 8.429
Moratoria volontaria (concessa dalla banca)
Periodo 1 dicembre 2012 - 30 giugno 2013
N. mutui sospesi Debito residuo Quota capitale
sospesa Quota interessi
sospesa
218 40.608 2.500 200
Altri effetti economico/patrimoniali derivanti dalle iniziative poste in essere successivamente agli
eventi sismici sono riscontrabili:
• nella sospensione ex lege delle azioni legali che sta causando l’allungamento dei tempi, di per
sé già lunghi, per le esecuzioni immobiliari e per i relativi incassi;
• nell’intermediazione dei fondi per il pagamento delle imposte che ha comportato finanziamenti
per complessivi 33,9 milioni di euro effettuati utilizzando la provvista messa a disposizione
dalla Cassa Depositi e Prestiti;
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• nel rifacimento delle perizie di circa 150 immobili posti a garanzia di finanziamenti erogati
dalla Cassa, che la rete delle filiali ha segnalato come danneggiati.
Il Patrimonio immobiliare della Cassa Di seguito l’elenco degli immobili di proprietà della Cassa danneggiati dai citati eventi sismici.
Palazzo Rusconi
Corso Guercino 32, Cento
Immobile storico costruito nel 1766 e acquistato dalla Cassa di Risparmio di Cento nel 1878 che fin
dal 27 marzo 1859 vi aveva aperto gli sportelli al piano terra. Il "pezzo forte" del palazzo è
costituito dal prestigioso salone di rappresentanza che ospita alcune opere del Guercino.
I danni al palazzo causati dal sisma del 29/05 sono stati svariati. I lavori di riparazione in parte sono
già stati effettuati, altri sono in corso di esecuzione, mentre altri ancora saranno effettuati nei
prossimi mesi.
In sintesi la situazione dei danni al palazzo e dei relativi ripristini è la seguente:
• lesioni diffuse alla facciata principale su Corso Guercino, crollo di un’ampia porzione della
copertura con travi in legno, lesioni diffuse nelle pareti portanti degli uffici occupati dalla
Banca. I lavori di ripristino sono già stati eseguiti;
• lesioni diffuse nelle pareti, soffitti e stucchi dello scalone di rappresentanza. I lavori di
ripristino sono in corso;
• lesioni diffuse alle facciate del cortile interno, lesioni diffuse nelle pareti portanti degli
appartamenti attualmente sfitti e dell’ex biblioteca. I lavori di ripristino non sono ancora
stati eseguiti.
I danni sono stati valutati in circa 150.000 euro.
Edificio della Direzione Generale
Via Matteotti 8/b – Cento
Vi sono state lesioni ad alcune pareti portanti e a parecchie tramezzature negli uffici occupati dalla
Banca. I lavori di ripristino sono stati in buona parte eseguiti e in parte termineranno alla fine di
marzo 2013.
I danni sono stati valutati in circa 320.000 euro.
Filiale di Crevalcore
Via Amendola, 330 – Crevalcore
Vi sono state parecchie lesioni alle tramezzature dei locali occupati dalla Banca. I lavori di
ripristino sono stati eseguiti nelle settimane successive al sisma.
I danni sono stati quantificati in circa 11.000 euro.
Filiale di Mirabello
Corso Italia, 226 – Mirabello
Vi sono state parecchie lesioni alle tramezzature dei locali occupati dalla Banca. I lavori di
ripristino sono stati eseguiti nella settimana successiva al sisma.
I danni sono stati quantificati in circa 23.500 euro.
Immobile di Poggio Renatico
Via Roma, 15 – Poggio Renatico
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Vi sono state alcune lesioni alle tramezzature, ai muri portanti dell’immobile sfitto ad uso
abitazione di proprietà della Banca. Nelle settimane successive al sisma sono stati eseguiti i lavori
di ripristino alle murature e contestualmente sono state effettuate alcune puntellature e tirantature
per la messa in sicurezza del tetto.
I danni sono stati quantificati in circa 12.000 euro.
Filiale di Pieve di Cento
Piazza Costa, 1-5 – Pieve di Cento
Vi sono state lesioni diffuse alle strutture portanti dell’intero immobile che hanno determinato
l’inagibilità dei locali. Entro i primi giorni di aprile 2013 saranno realizzate alcune opere
provvisionali di messa in sicurezza e successivamente inizieranno i lavori di consolidamento e
ripristino dell’intero immobile, all’interno del quale si trovano sia la filiale che diverse abitazioni
private. I tempi di esecuzione dei lavori si stimano in un anno circa.
I danni sono stati quantificati in circa 100.000 euro.
Filiale di Vigarano Mainarda
Via Roma, 4 – Vigarano Mainarda
Sono state eseguite alcune opere di messa in sicurezza alle tramezzature interne.
Per tali interventi sono stati quantificati circa 7.000 euro.
Filiale di Alberone
Via Riga, 54 – Alberone
Vi sono state alcune lesioni ai muri portanti dell’immobile ad uso Banca e in alcune parti comuni
tra cui il tetto. Nel mese di aprile saranno eseguiti i lavori di ripristino alle murature e alcune
tirantature metalliche per la messa in sicurezza del tetto.
I danni sono stati quantificati in circa 15.000 euro.
Archivio di Cento
Via Bologna – Cento
A seguito dell’ordinanza n°74 del 06.06.2012 relativa all’obbligo di messa in sicurezza delle
strutture prefabbricate, sono state eseguite le opere prescritte per garantire la sicurezza all’interno
dei locali.
Tali interventi sono stati quantificati in circa 45.000 euro.
Relativamente agli altri immobili strumentali e non, si stima che le spese per i lavori di ripristino, di
delocalizzazione e le spese tecniche ammontino complessivamente a circa 305.500 euro.
La gestione del terremoto Gli eventi sismici del 20 e del 29 maggio hanno fortemente coinvolto la Banca nella gestione delle
relative conseguenze dirette e indirette. La struttura organizzativa ed informatica, grazie anche alla
flessibilità operativa garantita dai sistemi forniti dal partner Cedacri, ha avuto una reazione
tempestiva ed efficace. In particolare dopo l’evento del 20 maggio, che ha interessato solo le filiali
di Finale Emilia, Alberone, Casumaro e Mirabello è stato possibile, a seguito della dichiarata
inagibilità dei locali, trasferirle entro la giornata presso altre filiali limitrofe.
L’impatto del secondo episodio sismico è stato decisamente più ampio ed accaduto nel pieno
dell’orario lavorativo. Dopo aver verificato che l’evacuazione dei locali della Direzione Generale
fosse avvenuta in modo completo e senza danni alle persone, constatato che gli edifici presentavano
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danni evidenti, sono stati attivati da subito i primi interventi sotto il coordinamento del Direttore
Generale, e a seguito dell’ordine di evacuazione del centro storico della città da parte della
protezione civile, si è provveduto a concentrarsi presso il sito di via Ferrarese. E’ stata dichiarata
l’emergenza e sono partite le attività riguardanti il Disaster Recovery. Il personale delle funzioni
coinvolte ha attivato il sito di back-up in via Ferrarese 28/1 che ha dato possibilità alle strutture
della settore Finanza e Credito di mantenere l’operatività sin da subito consentendo la chiusura
contabile della medesima giornata.
Il giorno successivo, 30 maggio, è stato già possibile consentire a ben 70 delle 154 persone operanti
nella struttura della Direzione di lavorare in condizioni di sicurezza, all’interno del sito di back-up,
con 29 terminali che riproducevano esattamente la situazione operativa della Sede Centrale. I
Servizi e Unità (seppure con organico ridotto) che hanno potuto operare sono stati: Crediti,
Tesoreria Finanza, GPM, Sistemi di Pagamento, Tesoreria Enti, Personale, Organizzazione,
Commerciale, Estero,Valori e Servizi vari.
E’ importante sottolineare che, mentre il piano di business continuity, rispettoso della normativa
vigente, prevedeva che il ripristino delle attività potesse avvenire in modo graduale entro un arco
temporale di ben tre settimane, la tempestività dell’azione di tutti i colleghi coinvolti ha consentito
di riattivare i servizi nell’arco di 48 ore. E’ altrettanto importante sottolineare che il piano di
business continuity basato sulle indicazioni di Banca d’Italia valutava con rischio basso
l’eventualità di inagibilità della Sede e di Filiali contemporaneamente. In realtà il 29 maggio u.s.
oltre a governare la gestione dell’emergenza dell’evacuazione della Direzione Generale ci si è
trovati a fronteggiare la contemporanea chiusura di altre Filiali, fra cui la Sede di Cento, anch’esse
tempestivamente trasferite con la loro operatività presso Filiali limitrofe. Tali risultati sono stati
ottenuti con l’impegno e la dedizione di tutti i colleghi impegnati (anche quelli non presenti e quelli
delocalizzati presso altre strutture della Cassa) alcuni dei quali, fin dal giorno successivo, con il
fondamentale contributo dei Vigili del Fuoco, che cogliamo l’occasione per ringraziare
nuovamente, si sono adoprati per recuperare dai locali della sede, allora in “zona rossa” i documenti
e gli strumenti indispensabili per il prosieguo dell’attività nel sito di via Ferrarese.
In questo contesto dobbiamo evidenziare che sono state assicurate le comunicazioni sul sito
internet, è stato deviato e presidiato il sistema delle comunicazioni telefoniche interne ed esterne,
con potenziamento delle linee Telecom per la trasmissione dati, sono stati gestiti i flussi di posta,
elettronica e cartacea, sono iniziate le attività di pianificazione degli interventi a breve e a medio
termine tesi al ripristino della normale operatività.
Se la fase di emergenza, per quanto riguarda la Direzione Generale, si è conclusa nell’arco di 10
giorni, il ritorno alla “normalità”, non si può dire ancora ultimato. I lavori di ripristino e messa in
sicurezza di tutti i locali danneggiati della Direzione, iniziati nel mese di agosto, saranno ultimati
nel corso di marzo 2013. Il rientro nei locali dei colleghi è avvenuto gradualmente fino alla
completa liberazione del sito di via Ferrarese nel corso del mese di dicembre.
Nonostante fossimo presi dal fare di quei convulsi giorni, non ci si è dimenticati degli aspetti
psicologici ed umani che, i citati eventi, hanno avuto sui colleghi anche nella vita privata in quanto
residenti per la maggior parte nelle zone colpite. Al fine di garantire loro un concreto supporto, nel
corso del mese di giugno sono stati infatti organizzati gruppi di debriefing psicologico, volti
all’elaborazione del trauma legato al sisma, alla gestione dei sintomi da stress e al ripristino delle
risorse personali indispensabili per affrontare l’emergenza. I colloqui di gruppo, totalmente
volontari e della durata di circa 2 ore, che sono stati condotti da uno psicologo esperto nella
gestione dell’emergenze; il progetto ha visto l’adesione di oltre 70 colleghi.
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C – LA SITUAZIONE DELLA BANCA
Attività dell’area crediti Come già più volte menzionato il 2012 è stato caratterizzato dalle conseguenze degli eventi sismici.
Le attività non hanno subito alcuna interruzione, proseguendo nel sito di disaster recovery, anzi
hanno accompagnato con la massima decisione il credito a supporto dei primi ripristini
d'emergenza di stabilimenti produttivi ed abitazioni.
In particolare, il Decreto Legge 6 giugno 2012 n.74 art.8 recante “interventi urgenti in favore delle
popolazioni colpite dagli eventi sismici che hanno interessato il territorio delle province di Bologna,
Modena, Ferrara il 20 ed il 29 maggio 2012” ha previsto la sospensione del pagamento delle rate
fino al 30 settembre 2012; lo stesso Decreto, convertito poi nella Legge 122 del 1 agosto 2012, ne
ha prorogato la scadenza dal 30 settembre 2012 al 30 novembre 2012. L’applicazione del suddetto
D.L. ha interessato per la nostra banca circa 8.750 posizioni di mutui/finanziamenti, con le
caratteristiche e residenza previste. Avendo comunque i clienti facoltà di rinunciare alla
sospensione per legge del pagamento delle rate, le posizioni effettivamente sospese nel 2012 sono
state ben 6.060, per un debito residuo in linea capitale complessivo di euro 599,9 milioni ed
interessi sospesi per complessivi 8,4 milioni di euro. Inoltre, allo scopo di rafforzare ulteriormente
le misure di sostegno in favore delle aziende e delle famiglie danneggiate dal sisma, la nostra banca
ha accordato un’ulteriore proroga fino al 30 giugno 2013 della sospensione del pagamento delle rate
dei mutui, concedendole sia integrali, sia di sola quota capitale. Tale iniziativa ha interessato oltre
200 posizioni di mutuo, per un totale complessivo di residuo debito in linea capitale di oltre 40
milioni.
Nel 2012 la banca è stata impegnata anche nelle rinegoziazioni per moratoria e allungamenti mutui
chirografari ed ipotecari concessi a Piccole Medie Imprese, in applicazione all’accordo sottoscritto
tra Ministero dell’Economia e dello Sviluppo Economico, ABI e le Associazioni di rappresentanza
delle Imprese, consistente in: a) nella sospensione per 12 mesi della quota capitale delle rate di
mutuo, con allungamento del piano d’ammortamento dello stesso periodo, b) nell’allungamento
della durata dei mutui, nei casi in cui le Imprese avessero già beneficiato della sospensione della
sola quota capitale delle rate. L’operatività del suddetto accordo era iniziata già nel 2009 e più volte
prorogata; attualmente la scadenza è slittata al 31 marzo 2013. Nel corso del 2012 tale operatività
ha interessato oltre 100 posizioni di mutuo per un totale complessivo di residuo debito in linea
capitale di circa 45 milioni di euro.
Anche nel 2012 è proseguito l’impegno della banca nella rinegoziazione dei mutui, in applicazione
dell’accordo siglato fra ABI e Associazioni dei Consumatori denominato PIANO FAMIGLIE,
consistente nella sospensione per 12 mesi della quota capitale delle rate di mutuo, con allungamento
del piano d’ammortamento dello stesso periodo. L’operatività del suddetto accordo era partita già
nel 2010 e più volte prorogata; attualmente la scadenza è slittata al 31 marzo 2013. Nel corso del
2012 tale operatività ha interessato 30 posizioni di mutuo per un totale complessivo di residuo
debito in linea capitale di 2,7 milioni di euro.
Oltre alle attività di gestione delle posizioni in essere, si è anche provveduto alla riqualificazione
della nostra offerta rivolta al mondo agricolo, con l'avvio di un processo creditizio più focalizzato
sul settore e sui valori propri dell'azienda agricola, definito con l'ausilio di interlocutori primari del
mondo accademico ed associativo.
Notevole l'impegno profuso nella dematerializzazione dei documenti da utilizzare a corredo delle
pratiche creditizie della clientela, oggi integralmente digitalizzati, con riduzione dei costi di
gestione degli stessi e una più efficiente archiviazione elettronica.
Nel corso del mese di settembre è stata attivata la nuova Pratica Elettronica di Fido, implementata
rispetto alla precedente procedura con l’inserimento di un sistema di scooring automatico del
rischio (“strategy one” di CRIF), utilizzato a supporto della valutazione di ogni singola posizione.
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Con l’occasione sono stati implementati con una personalizzazione gli indicatori quali/quantitativi
previsti nelle politiche creditizie.
L’Estero Anche durante il corso del 2012, l’export ha permesso alle aziende nostre clienti, in linea con le
aziende italiane, di bilanciare la caduta della domanda interna. Per queste motivazioni il nostro
ufficio Estero ha continuato a dare supporto alle nostre aziende esportatrici con strumenti di
pagamento mirati alle esigenze specifiche della clientela, con soluzioni finanziarie adeguate e con
servizi in grado di consentire alle stesse di vendere con profitto, incassando quanto dovuto, sui
mercati internazionali.
Nonostante la crisi e le difficoltà a livello nazionale ed internazionale, nel corso del 2012 i volumi e
la redditività sono stati pressoché costanti rispetto al 2011. I margini perduti dai pagamenti in
ambito europeo, per effetto dell’introduzione, nel mese di aprile 2012, di normative sui pagamenti
estero, sono stati abbondantemente bilanciati da operazioni con maggior redditività; sono infatti i
crediti documentari e garanzie da/verso paesi extra CEE, che hanno portato alla Cassa una maggior
redditività pur rappresentando un numero esiguo di operazioni.
Valutando quindi le possibilità del mercato, il nostro Ufficio Estero si prefigge di continuare la sua
azione di affiancamento alle aziende nelle pratiche di Commercio Internazionale.
Il Controllo e Recupero Crediti Nel corso del 2012 il Servizio Controllo e Recupero Crediti ha proseguito nell’attività di controllo
del rischio di credito e di gestione sistematica e proattiva delle posizioni deteriorate. La struttura
organizzativa è rimasta inalterata mentre a dicembre è stato rafforzato il Nucleo Crediti
Problematici al fine di meglio supportare le filiali nella gestione della clientela in difficoltà e di
contenere il deterioramento delle posizioni.
Nell’ambito delle attività di controllo si sono intensificati e sistematizzati i controlli di secondo
livello con la produzione di una periodica rendicontazione al Consiglio d’Amministrazione ed a
partire da ottobre è stato rilasciato alla Direzione un report mensile denominato “focus on anomale
per filiali” che monitora quattordici classi dimensionali di anomalie suddivise per filiali e rapportate
al dato medio di istituto.
Riguardo alle attività di gestione dei crediti anomali, è proseguita la collaborazione con le società di
recupero esterne. Per quanto riguarda il recupero delle rate arretrate di finanziamenti in bonis, si è
proceduto ad accorciare i tempi d’intervento portandoli al quarantesimo giorno dal primo
impagato; riguardo al recupero stragiudiziale di crediti, si è invece esteso l’intervento anche alle
posizioni incagliate di importo contenuto e prive di garanzie utilmente escutibili.
A fine giugno ha preso il via il Fondo Asset Bancari nel quale confluiscono immobili non
strumentali e crediti non-performing provenienti dalle banche aderenti, tra cui la Cassa. Trattasi di
un importante strumento difensivo nella gestione del contenzioso garantito da immobili in quanto
limita gli effetti negativi dei ribassi di valore in sede di esecuzione connessi anche alle aste deserte,
e presenta una buona valenza industriale a motivo dell’elevato standing ed esperienza specifica
maturata dalla SGR, di emanazione bancaria, che lo gestisce. Nel corso del 2012, l’intervento del
fondo ha consentito la chiusura di nostre sofferenze per 1,8 milioni di euro.
Sempre a fine giugno, nell’ambito della gestione dei crediti a sofferenze garantiti da immobili, è
stato sottoscritto con un primario operatore del settore un apposito contratto che promuove accordi
stragiudiziali prima della vendita in asta, assiste il debitore nella cessione a terzi dell’immobile a
garanzia del credito non-performing, e favorisce l’individuazione e l’assistenza di potenziali
acquirenti nella partecipazione alle aste. In estate si è svolta l’attività ricognitiva e a metà dicembre
si è completata la fase valutativa del portafoglio sofferenze garantite da immobili, propedeutica alla
attivazione di contatti con i debitori e con potenziali acquirenti interessati.
Sul piano operativo, a partire da luglio è stata adottata la nuova procedura contabile Syges3 di
Cedacri, con indubbi miglioramenti nella fase di registrazione e di reportistica.
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Infine a dicembre è stata perfezionata la cessione pro soluto di un pacchetto di crediti chirografari
non-performing di importo unitario contenuto per una esposizione complessiva lorda di 1,22 milioni
di euro, il cui netto corrisponde a 1,02 milioni di euro, generando una perdita di 0,95 milioni di
euro.
Attività dell’area finanza In un contesto economico e finanziario caratterizzato da notevole volatilità, soprattutto
nell’andamento del premio per il rischio di credito richiesto ai Paesi periferici dell’Area Euro, la
gestione del portafoglio di proprietà è stata caratterizzata da un innalzamento delle consistenze
medie investite, in particolare nel portafoglio delle attività disponibili per la vendita (AFS). Gli
acquisti e le vendite hanno avuto per oggetto titoli di Stato italiani con vita residua compresa tra 1 e
3 anni, il che ha consentito di mantenere una esposizione contenuta al rischio di liquidità,
sopportando in sostanza il solo rischio Paese, peraltro in misura tale da non compromettere, neppure
nei momenti di maggior tensione sui titoli del debito pubblico italiano, la solidità patrimoniale della
banca. La gestione ha prodotto risultati ampiamente soddisfacenti, grazie alla forte discesa dello
spread tra BTP e Bund, soprattutto sulle scadenze entro i tre anni, registrata negli ultimi cinque
mesi del 2012. Durante il primo trimestre è stata inoltre acquistata, allo spread di 520 bps, una parte
della tranche senior della cartolarizzazione “Guercino”, che era stata ceduta sul mercato nel maggio
del 2011 a 200 bps di spread. Il riacquisto ha consentito di realizzare un utile pari a 2,8 milioni.
La gestione del rischio di liquidità ha mantenuto un ruolo di primaria importanza nel corso del
2012. La sostanziale impossibilità, comune a tutto il sistema bancario italiano, di accedere a fonti di
raccolta all’ingrosso, nonché la pressoché totale illiquidità del mercato dei depositi interbancari, ha
reso necessario finanziare il fabbisogno di liquidità in prevalenza mediante operazioni di
rifinanziamento presso la Banca Centrale Europea, in particolar modo mediante la partecipazione
alle operazioni LTRO di durata triennale. La durata media del portafoglio inferiore alla scadenza
delle operazioni LTRO e l’ampio cuscinetto di attività utilizzabili come ulteriore collaterale presso
la BCE, rende particolarmente contenuto il rischio di liquidità in capo alla banca. A tale proposito,
durante il primo trimestre è stata realizzata una cartolarizzazione di mutui residenziali di totali 220
milioni di euro, mediante il veicolo “Siviglia”, che ha consentito alla banca di ampliare il cuscinetto
di attività utilizzabili come collaterale presso la BCE.
Per quanto riguarda i servizi di investimento offerti alla clientela, il comparto del risparmio gestito
ha realizzato risultati ampiamente soddisfacenti, in un anno caratterizzato da particolari tensioni e
volatilità sui mercati finanziari. Le singole linee di gestione patrimoniale hanno realizzato risultati
positivi e generalmente superiori a quelle dei benchmark di riferimento, pur con una volatilità
inferiore. Anche nel 2012 la raccolta netta è stata positiva, in controtendenza rispetto a diversi
concorrenti. La multi-managerialità, da sempre scelta centrale nella filosofia di gestione della
Cassa, ha ancora una volta consentito di sovrapesare i migliori prodotti per singolo gestore
nell’ambito della diversificazione degli investimenti.
Nel corso del 2012 è ulteriormente aumentata la fruizione da parte della clientela del servizio di
consulenza in materia di investimenti. Tale servizio consente di migliorare l’analisi ex ante del
portafoglio del risparmiatore, oltre a valutarne la rischiosità complessiva e a individuare le soluzioni
di investimento adeguate per il cliente con riferimento sia al grado di rischio da egli sopportabile,
sia agli obiettivi che intende perseguire. E’ stata inoltre acquisita e impiantata una nuova
piattaforma informatica che consente di aumentare ulteriormente la qualità del servizio di
consulenza offerto agli investitori, sia nella fase di analisi del portafoglio, sia nelle successive fasi
di elaborazione della proposta di investimento, nonché di monitoraggio e rendicontazione.
La clientela ha continuato a privilegiare gli investimenti in strumenti finanziari con profilo di
rischio/rendimento medio-basso. Si tratta in prevalenza di titoli con durate brevi, flusso cedolare
certo e capitale garantito a scadenza. Il buon andamento della raccolta gestita – oltre alle gestioni
patrimoniale è aumentato significativamente anche il collocamento di fondi comuni e sicav – è
andato in parte a discapito del risparmio amministrato, in particolare titoli di Stato e altre
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obbligazioni. Hanno mantenuto invece una buona diffusione tra i risparmiatori le obbligazioni
emesse dalla Cassa, sia in fase di collocamento, sia in caso di successiva negoziazione, pur in
presenza una notevole espansione dei volumi su altri strumenti di raccolta diretta, come i time
deposit.
La Rete di vendita Nel corso del 2012 la rete delle filiali è stata oggetto di una rivisitazione volta a migliorarne il
posizionamento, in sintonia con il territorio servito e le esigenze della clientela residente.
In questo senso la banca ha razionalizzato la rete distributiva delle Filiali con la chiusura dello
sportello di Massa Finalese ed il potenziamento della Filiale di Finale Emilia. La Cassa porta così a
48 il numero complessivo dei suoi sportelli di cui 21 in provincia di Ferrara, 17 nella provincia di
Bologna e, come detto, 10 in provincia di Modena.
Nel 2012 si è portata a regime la struttura commerciale che, in coerenza con il piano industriale, ha
visto la creazione di tre strutture: il Servizio Retail, l’Unità Corporate, l’Unità Private e il Servizio
Mercati e Prodotti.
Il Servizio Retail nel corso del 2012, ha inserito nella sua struttura tre nuove figure: un
Coordinatore del segmento Family, uno del segmento Personal ed uno di quello Small Business.
Questi ruoli, nascono con il preciso intento di fornire alle Filiali e di conseguenza alla clientela di
riferimento, adeguate e veloci risposte alle domande di volta in volta emerse, al fine di portare il
cliente al centro della nostra azione. Durante l’anno, il Servizio Retail ha continuato l’azione di
ascolto attivo della rete, attraverso riunioni dedicate, creando una sempre maggiore coesione tra le
strutture di Direzione e le Filiali. Il percorso di attribuzione dei budget avviene in maniera condivisa
e le Filiali hanno a disposizione strumenti di monitoraggio quotidiano per il raggiungimento degli
obiettivi assegnati.
Il processo di rivisitazione del Servizio Retail ha portato ad un sistema di funzionamento
estremamente rapido ed efficace relativamente alla gestione delle condizioni: la rete è così in grado
di dare risposte tempestive ad ogni esigenza della clientela.
L’Unità Corporate gestisce i principali clienti imprese della Cassa. La mission della struttura
Corporate è di essere al servizio delle aziende già clienti e di sviluppare e ricercare continuamente
nuove opportunità nel mondo delle aziende. Nel corso del 2012 è stata completata la squadra dei
gestori e la portafogliazione presso tutte le filiali - identificati 4 nuovi gestori, provenienti da
posizioni rilevanti e dotati di professionalità ed esperienza. Sono ora presidiate le maggiori
posizioni nelle province di Modena, Bologna e Ferrara. I gestori Corporate rispondono alle
politiche della Direzione Commerciale redigendo reportistica giornaliera a supporto dell’attività
effettuata. Le imprese clienti possono, tramite un’assistenza personalizzata e puntuale, accedere
agevolmente e velocemente ad ogni servizio offerto dalla banca con la massima soddisfazione in
termini di efficienza e condizioni.
Anche in occasione dei tragici eventi che hanno colpito la nostra zona lo scorso maggio, la struttura
dei gestori Corporate ha permesso a quella parte di aziende colpite dal sisma di essere affiancate
tempestivamente, fornendo loro assistenza e pronte risposte.
L’Unità Private persegue l’obiettivo di assistere con attività specialistica i grandi investitori e le
loro famiglie nella pianificazione del loro futuro finanziario, tramite un servizio di consulenza
dedicato ad “architettura aperta”, atto alla costruzione e gestione di soluzioni d’investimento ed
assicurative ad alto grado di personalizzazione, orientate all’ottimizzazione della pianificazione
fiscale, patrimoniale, previdenziale e successoria.
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Nel corso del 2012, a tale fine e per creare sempre più valore e qualità del servizio, è stata
implementata piattaforma di consulenza con un innovativo approccio di advisory integrato.
Rilievo è stato dato all’ampliamento dell’offerta e alla differenziazione della gamma degli strumenti
dedicati alla gestione.
E’ stato valorizzato e rafforzato il “capitale umano” del team Private con competenze
multidisciplinari e con formazione in sistemi di pianificazione patrimoniale.
Nel corso dell’anno è aumentata la clientela target di ogni filiale della Banca assistita da un
consulente Private dedicato. Per svolgere al meglio questo compito, sono stati investiti di questo
importante ruolo due nuovi consulenti, scelti tra le persone più qualificate della Banca.
Innovazione e personalizzazione delle soluzioni d’investimento, professionalità e qualità nella
consulenza finanziaria, assistenza e trasparenza sono le basi della offerta del Unità Private di una
banca di grandi tradizioni e radicamento territoriale come la Cassa.
Il Servizio Mercati e Prodotti nel corso del 2012 ha mantenuto i rapporti con le Società esterne,
attivando convenzioni di collocamento e partnership come Agos Ducato, attiva nel credito al
consumo e Azimut per la distribuzione di fondi comuni di investimento.
Il Servizio gestisce anche gli aspetti relativi alla Trasparenza nei confronti della clientela,
occupandosi di redigere ed aggiornare i fogli informativi analitici a disposizione della clientela in
ogni nostra Filiale e nel sito della banca. Questa struttura si occupa anche della Comunicazione
Esterna e della predisposizione ed attuazione del Piano di Marketing della banca. In relazione alla
comunicazione interna, il Servizio si occupa di ufficializzare alla rete, tramite norme operative di
marketing, i nuovi prodotti e soluzioni approntate per soddisfare le esigenze della clientela.
Prodotti e Servizi Credito intermediato Il 2012 si è confermato un anno importante per la distribuzione di prodotti di credito intermediato
che hanno registrato notevole impulso, grazie anche all’entrata a regime dei nuovi accordi di
distribuzione conclusi l’anno scorso.
La Cassa ha intermediato credito per un totale di 50,8 milioni di euro, erogati a favore di privati e
imprese, una dimensione importante e tale da dover essere qualitativamente considerata a fianco dei
numeri che esprimono il credito direttamente erogato dalla Cassa .
Ottimi i risultati dai finanziamenti Leasing, che in anni particolarmente difficili per l’accesso al
credito da parte delle imprese, ci hanno permesso di affiancare aziende meritevoli che credono
ancora nel loro futuro e nella continuità degli investimenti. La pluriennale partnership con Fraer
Leasing si è confermata, per quanto non dovesse occorrere un’ulteriore dimostrazione, ancora una
volta affidabile e vincente. L’attenzione al cliente ed il servizio di consulenza, in un mercato
nazionale in forte contrazione, hanno permesso di limitare i danni portando a buon fine 129
operazioni (contro le 180 del 2011) erogando 36,5 milioni di euro a fronte dei 52,4 erogati nel 2011.
Nonostante la riduzione dei volumi è stata mantenuta una forte attenzione all’economicità del
comparto, percentualmente migliorata in rapporto ai volumi stipulati.
Anche nel comparto del credito al consumo si è riscontrata la riduzione delle operazioni per effetto
della crisi economica che perdura nel paese. I dati di intermediato sono complessivamente
ammontati a 8,4 milioni di euro, contro i circa 12 milioni erogati nel 2011. La contrazione non ha
avuto particolari concentrazioni, ma ha riguardato in egual misura sia Compass, sia Pitagora sia
Findomestic. In previsione della chiusura dei rapporti con Findomestic (avvenuta nel gennaio
2013), nel novembre 2012 è stato sottoscritto nuovo accordo di collaborazione con AGOS Ducato
Spa, che è andata ad affiancare agli altri due partners sopra ricordati.
Per quanto riguarda il credito alle famiglie si è confermato strategicamente ed economicamente
importante l’accordo sottoscritto con la società ING per l’intermediazione di mutui ipotecari;in un
momento di grave stallo dell’offerta la Cassa ha potuto continuare a proporre alla propria clientela
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mutui ipotecari di lunga durata a tassi assolutamente concorrenziali: questa collaborazione ha
raggiunto portato alla chiusura di 52 operazioni di mutuo ipotecario (76 nel 2011) concluse per un
totale erogato pari a 5,9 milioni di euro (8,9 milioni nel 2011), a conferma che la clientela ha
accolto positivamente questa opportunità di finanziamento.
Banca-assicurazione La banca ha ulteriormente consolidato, grazie alla collaborazione con le Compagnie Chiara
Assicurazioni ed Eurovita, il proprio business assicurativo danni e vita ed ha investito nello
sviluppo del comparto danni privati e aziende: è stata creata infatti una specifica unità
Bancassicurazione con acquisizione di una risorsa e know-how esterno e con risorse interne
dedicate. Per quanto riguarda l’offerta assicurativa, la banca si è orientata all’adozione di un unico
modello distributivo: grazie alla collaborazione con diversi partner Assicurativi sarà possibile
offrire, per mezzo di un’ unica una piattaforma informatica , una vasta gamma di servizi e prodotti
in grado di soddisfare le esigenze ed i bisogni della clientela, privati e aziende.
L’orientamento allo sviluppo del ramo danni trova riscontro nell’aumento della raccolta premi col
nostro partner principale (Chiara Assicurazioni) che è passata da euro 0,63 milioni di euro del 2011
a 0,86 milioni di euro del 2012 (+36%).
Convenzioni Si è proseguito nella ristrutturazione di tutto il comparto delle convenzioni con la clientela privata
rinforzando e migliorando l’offerta esistente. Nel corso dell’anno si è proceduto al rinnovo delle
convenzioni con le Procedure concorsuali e fallimentari dei Tribunali di Bologna e di Ferrara.
E’ stata anche rivista la convenzione azionisti CRC, migliorandola e rendendola estremamente
appetibile per la clientela.
Prodotti finanziari: strumenti derivati di copertura La policy della Cassa ha confermato la volontà di rivolgersi esclusivamente all’offerta di prodotti
semplici, di pura copertura dal rischio di tasso (cap e Irs plain vanilla): si tratta di prodotti utilizzati
per la quasi totalità dalla clientela appartenente al segmento imprese.
Prodotti telematici e carte Il 2012 ha visto il lancio commerciale della carta di credito con IBAN (Pocket Card) che consente
alla clientela di avere un vero e proprio conto corrente in tasca, integrato nella carta di credito,
riducendo i costi e controllando in modo più efficiente le spese.
Nell’ambito dei canali evoluti e del mobile banking, grande enfasi ha ricoperto il lancio della nuova
piattaforma home banking (in MyBank) e della applicazione Smart Bank, valida sia su sistema IOS
(Apple) che Android. Tra le innovazioni relative ai sistemi di pagamento nel 2012 è stata lanciata
una nuova linea di carte di credito (C-Card), che integra appieno l’offerta Cartasì.
Altre attività e iniziative Personale, organizzazione, logistica e sicurezza Al 31/12/2012 il numero dei dipendenti della Cassa ammontava a 428 unità (426 al 31/12/2011), di
cui 398 con contratto a tempo indeterminato, 6 a tempo determinato e 24 con contratto di
apprendistato. Le assunzioni sono state 8 di cui 3 a tempo indeterminato, 5 a tempo determinato e
zero con contratto di apprendistato. Le cessazioni dal servizio sono state 6, di cui 2 a tempo
indeterminato (entrambe per quiescenza - entrambe hanno avuto come ultimo giorno di lavoro il
31/12/2011), 4 per scadenza di contratto a termine. Per concludere i dati riassuntivi, 4 sono stati i
contratti di lavoro trasformati da tempo determinato a tempo indeterminato.
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L’attività formativa nel 2012
Seppure il verificarsi degli eventi citati ha catalizzato l’azione della Banca per buona parte
dell’anno, nei primi mesi del 2012 e nella seconda parte dell’anno, sono state portate avanti diverse
iniziative di carattere formativo. Nella prima parte dell’anno si è conclusa la formazione già iniziata
nel 2011, sviluppata attraverso l’avviso FBA 1.11 (Fondo Banche e Assicurazioni), strutturata nei
seguenti progetti:
- Progetto: “La formula Base gli elementi formativi essenziali” Il progetto formativo rientra nel percorso di PER.FORM.A.R.E. (Percorso Formativo Aziendale per
Risorse in Evidenza), che ha portato, secondo le finalità previste, alla costituzione di tre famiglie
professionali: quella degli “Inseriti, quella dei “Consolidati” e quella degli “Emergenti”.
Il progetto “La formula Base gli elementi formativi essenziali”, indirizzato alla famiglia degli
“Emergenti”, si è sviluppato attraverso i seguenti moduli:
- Valutazione e gestione del rapporto creditizio;
- La consulenza finanziaria al cliente famiglia;
- Problem solving e presa di decisione.
Il progetto ha coinvolto 39 colleghi per un totale di circa 3510 ore (2011-2012) di formazione.
- Progetto: “Catalogare e analizzare il proprio sapere per affrontare nuovi ruoli
professionali” Il progetto è stato indirizzato ai Coadiutori di Filiale (futuri Titolari o Specialisti di Direzione) per
rafforzare le competenze tecniche e le strategie di comunicazione.
Il progetto si è articolato in quattro moduli:
- Empowerment dei Coadiutori di Filiale nella dimensione della diversità;
- Il controllo di gestione;
- Il risparmio gestito, assicurativo e previdenziale nella relazione con il cliente;
- La dinamica economico finanziaria delle imprese.
I primi due moduli sono stati indirizzati all’intera famiglia dei Coadiutori mentre il terzo ed il
quarto a due diversi gruppi diversi strutturati in base alle esigenze formative manifestate.
L’intervento formativo è stato preceduto da una fase propedeutica di analisi del potenziale,
mediante la somministrazione di un test composto da 241 domande (PDA test – Potential
Development Analysis), ed il successivo colloquio di restituzione e condivisione delle risultanze del
test medesimo, nel corso del quale vengono evidenziate punti di forza e aree di miglioramento.
Lo strumento ha permesso una puntuale progettazione delle attività formative sulla base di quanto
emerso anche in questa fase propedeutica, nonché una valutazione del potenziale in rapporto allo
sviluppo professionale del personale e della Banca.
Nell’ambito di questo Progetto è stato, inoltre, utilizzato uno strumento di analisi denominato
“W.P.A. Well - Being Performance Analysis” che ha permesso una misurazione dei sentimenti
organizzativi, nel confronto tra presente e passato, prima e dopo l’intervento formativo, rispetto a 5
variabili aziendali (Organizzazione, Comunicazione, Credibilità, Senso di appartenenza, Rispetto) e
3 elementi di supporto (Stress, Stile di leadership della Direzione Aziendale, Stile di leadership dei
capi).
Il valore medio (con una scala di valutazione utilizzata da 1 a 7) su tutta la popolazione osservata è
pari a: 4,8.
Il progetto ha coinvolto 44 colleghi per un totale di circa 2640 ore di formazione (2011-2012).
- Progetto: “Combinare le proprie competenze per sviluppare il ruolo di tutor” Il progetto, indirizzato agli “Specialisti” delle Unità di Direzione, ha perseguito l’obiettivo di
individuare un efficace metodo di trasmissione del know how aziendale in vista del cambio
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generazionale, valorizzando il ruolo del personale con competenze specifiche nel trasferire il
patrimonio di conoscenze consolidate ai colleghi più giovani.
Il progetto si è composto di 3 moduli distinti:
- Banking e Finance
- Dal team building ai team vincenti
- Negoziare per integrare il sistema CRCento
Il progetto ha coinvolto 70 persone per un totale di circa 4700 ore di formazione (2012).
In conclusione, le ore di formazione erogate in totale nel 2012 sono state: 18243 e i diversi piani
formativi hanno interessato complessivamente 397 dipendenti di cui 196 uomini e 201 donne.
Altre attività organizzative e di gestione dei costi
Nella prima parte dell’anno si è concluso inoltre un importante momento di aggiornamento, il
passaggio al nuovo applicativo di gestione della Cassa, “NS - Nuovo Sportello” e il definitivo
abbandono di Rediven. La migrazione è cominciata in ottobre del 2011 e si è conclusa a fine
maggio 2012 (da gennaio a maggio 2012 sono passate al nuovo applicativo 36 filiali). Il passaggio,
altamente impattante nella relazione con la clientela, è stato gestito con la massima cura,
prevedendo un corso formativo di 1 giorno rivolto ai cassieri e, per ogni filiale, un affiancamento
minimo di una settimana in fase di migrazione.
Gli eventi sismici hanno inevitabilmente condizionato la pianificazione e la realizzazione dei piani
organizzativi e gestionali; nel caso del progetto di digitalizzazione e dematerializzazione dei
processi bancari, vista l’esperienza del terremoto che ci ha dimostrato come sia difficile e
complesso gestire le emergenze utilizzando il supporto cartaceo, sono, ad esempio, diventati
acceleratori del processo decisionale che ha portato, nel mese di giugno, alla sottoscrizione della
partnership con PRB, società milanese specializzata in tale ambito. L'obiettivo principale del
progetto, tuttora in corso, è quello di eliminare la carta dai processi aziendali per passare
all’archiviazione e gestione digitale; un cambiamento radicale che coinvolge trasversalmente
l’operatività di tutta la banca dalla filiale agli uffici della direzione e dal quale ci si attendono
importanti risparmi nei prossimi anni. Sono stati identificati due progetti paralleli che, attraverso
l’applicativo “DDD – Datapicker”, prevedono l’archiviazione della carta esistente in formato
digitale e la gestione dei processi per evitarne la produzione. I progetti di sviluppo sono stati
denominati:
- Lean CRC per gli interventi sui principali processi interni che prevedono l'utilizzo della carta (a
supporto del progetto è stato creato un TEAM di circa 40 colleghi composto principalmente da
personale interno, con il supporto dei partner di PRB);
- Ecological CRC per la digitalizzazione degli archivi cartacei, partendo dalle pratiche di fido
contenute negli “armadi rotanti” situati nelle zone della Direzione Crediti oggetto di ristrutturazione
(l’eliminazione degli armadi ha consentito, fra l’altro, un efficientamento derivante dal recupero di
spazi fisici). Al progetto è dedicato un Nucleo Digitalizzazione che lavorando su quattro scanner
professionali è in grado di scannerizzare gli archivi cartacei della direzione e delle filiali.
Il sistema dei controlli Nel corso del 2012 si è consolidata l’attività di controllo delle funzioni deputate dopo la
riorganizzazione del 2011. E’ stata riscritta buona parte della regolamentazione di primo livello (i
Regolamenti di processo) per renderla aderente alla nuova struttura organizzativa e più facilmente
utilizzabile come linea guida per la normativa indirizzata alla struttura operativa. Di particolare
importanza il regolamento del processo del credito dalla cui scrittura sono discese poi le politiche
creditizie, alcune implementazioni procedurali per la gestione informatica delle politiche e la
normativa operativa. Al fine di rendere evidente il Sistema dei Controlli Interni e maggiormente
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leggibile la regolamentazione è stata anche predisposta una nuova interfaccia per la fruizione dei
documenti. Il nuovo assetto ha l'obiettivo di assicurare la massima coerenza fra le scelte strategiche
e le risultanze delle analisi di esposizione ai rischi, sintetizzate nel Resoconto ICAAP che resta il
principale progetto che coinvolge il Sistema dei controlli. L'ICAAP è il processo di autovalutazione
dell'adeguatezza patrimoniale richiesto dalla Banca d'Italia, in base al quale ogni banca è chiamata a
misurare la propria esposizione a tutte le tipologie di rischio rilevanti, a valutare l'adeguatezza della
propria dotazione patrimoniale e dei presidi organizzativi posti in essere e a darne rendicontazione
annuale all'Organo di Vigilanza.
Anche nel corso del 2012 il Servizio Pianificazione e Risk Management ha operato con
l’obiettivo di dare efficace esecuzione a quanto previsto dal Regolamento generale aziendale e di
contribuire al funzionamento organico del Sistema dei Controlli Interni. La principale attività nella
quale il Servizio è coinvolto resta il processo di autovalutazione dell'adeguatezza patrimoniale
(ICAAP) e l'integrazione delle funzioni di pianificazione e controllo dei rischi, in precedenza
separate, ha avuto come principale obiettivo proprio quello di assicurare la massima coerenza fra le
scelte strategiche e le risultanze delle analisi di esposizione ai rischi. Tale allineamento si è
realizzato nel corso di tutto il processo di redazione del Piano Industriale 2013-2015 (interamente
sviluppato con risorse interne), avviato nell'ultima parte del 2012. Fra le attività svolte dal Servizio
nel corso dell'anno appena trascorso si segnala il passaggio alla nuova procedura per il controllo di
gestione, in produzione dal 1 gennaio 2013, mentre a partire dal 1 luglio 2012 è cessato lo
svolgimento in outsourcing della funzione di risk management per conto del Banco delle Tre
Venezie.
Nel corso dell’anno 2012 l’attività svolta dal Servizio Compliance e Antiriciclaggio è stata
indirizzata, in particolare modo, al recepimento ed all’applicazione delle norme esterne che hanno
avuto impatto su processi e procedure aziendali. Rivista e formalizzata la regolamentazione sul
Market Abuse che si innesta nel quadro delle direttive comunitarie stilate secondo la procedura
Lamfalussy, facenti parte del complesso normativo FSPA (Financial Services Action Plan) come la
Mifid (Market in Financial Instruments Directive).
Particolare attenzione è stata dedicata alla diffusione della cultura di compliance tramite interventi
formativi ai dipendenti sulla gestione dei rischi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo.
E’ stata anche svolta, con una precisa metodologia, l’attività relativa alla gestione dei reclami da
parte della clientela; ciò ha permesso di monitorare le eventuali problematiche lamentate al fine di
provvedere alla loro rimozione.
Le attività di Revisione Interna dell’anno 2012, effettuate presso le filiali e gli uffici della
Direzione Generale, hanno teso ad accertare ed evidenziare la presenza di eventuali rischi attinenti
l’attività creditizia e finanziaria ed a segnalare i rischi operativi più significativi, nell’ottica di una
loro rimozione, riduzione o, se ciò non fosse possibile, di un loro monitoraggio.
Particolare attenzione è stata dedicata al controllo del credito, all’intermediazione mobiliare,
all’antiriciclaggio, alla business continuity ed alla liquidity policy.
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La Cassa nel territorio e per il territorio.
Tesorerie La Cassa si è riconfermata tesoriere per i Comuni: 4 in provincia di Ferrara (Cento, Vigarano,
Sant’Agostino e Mirabello), 3 in provincia di Bologna (Pieve di Cento, Castello d’Argile e Galliera)
e 3 in provincia di Modena (Finale Emilia, Nonantola e Ravarino). Ha inoltre partecipato alle gare
con la consapevolezza di assolvere ad un impegno oneroso ma utile per il territorio: l’attività di
tesoreria non comporta infatti ritorni economici.
CIGS Sono stati rinnovati i Protocolli attivati negli anni scorsi, in collaborazione con le Province di Bo Fe
e Mo, per aiutare i lavoratori delle aziende in crisi, tramite l’anticipazione a tasso zero delle
indennità di cassa integrazione, in attesa dell’erogazione dell’INPS.
In tale attività, dalla sua nascita, sono stati affiancati 814 dipendenti, di 118 aziende operanti sul
territorio di influenza della Cassa, dei quali 219 dipendenti di 37 aziende hanno attivato i rapporti
nel corso del 2012.
Accordi con Consorzi di Garanzia e Associazioni di Categoria Le garanzie consortili rilasciate dai Confidi si sono confermate strumenti di fondamentale
importanza per l’accesso al credito delle piccole e medie imprese, soprattutto in questa delicata fase
congiunturale, nonostante il downgrade del rating Italia abbia precluso la ponderazione agevolata,
in termini di assorbimento patrimoniale, per i finanziamenti garantiti dai Confidi ex art. 107
(soggetti vigilati da Bankitalia). I consorzi di garanzia, Confidi attualmente convenzionati sono
espressione delle associazioni di categoria di tutti i comparti economici. La Cassa in collaborazione
con i vari Confidi ha predisposto forme di finanziamento a supporto delle aziende e degli operatori
economici colpiti dal sisma del maggio 2012. Sempre su iniziativa della regione è stato rinnovato il
protocollo riguardante l’agricoltura con il quale è stato messo a disposizione un plafond specifico
per un settore che resta di primaria importanza strategica per la Cassa. A livello provinciale sono
stati avviati i contatti per l’attivazione di un Protocollo per agevolare l’accesso al credito da parte
delle aziende agricole colpite dalla siccità dell’estate 2012, che ha portato nel gennaio 2013 alla
sottoscrizione dall’accordo tra Banche, Provincia di Ferrara, associazioni agricole ed
ISMEA/SGFA. La nostra Banca inoltre è stata sempre presente nelle diverse iniziative sul territorio
nelle quali ci si è confrontati sui temi della situazione economica generale e locale.
FEI La Cassa ha siglato nel dicembre 2012, prima Banca in Italia, un accordo con l’European
Investment Fund - EIF, istituzione con sede in Lussemburgo nata per garantire lo sviluppo
imprenditoriale in Europa, ricevendo la fiducia del gruppo che vede come azionista di maggioranza
la Banca europea per gli investimenti. La Cassa viene inserita in un progetto che vede la
partecipazione di Commissione Europea, Banca Centrale Europea ed EIF e avrà la possibilità di
erogare finanziamenti a tassi agevolati per un plafond complessivo di € 40 milioni a piccole e medie
imprese dell’Emilia Romagna che intendano rinnovarsi, ampliarsi e crescere nell’arco dei prossimi
due anni, ricevendo la garanzia sul 50% dell’esposizione di ciascun prestito da parte dell’EIF.
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SISMA 2012 Il catastrofico evento sismico del maggio 2012 non poteva non confermare la Cassa come attore
principale a supporto del territorio d’influenza nel supporto alle popolazioni ed alle imprese colpite.
Fin dal giorno successivo al sisma è stato messo a disposizione della clientela un plafond di 40
milioni di euro al tasso fisso del 1,50% per 18 mesi, al fine di permettere l’avvio delle opere di
ripristino e messa in sicurezza degli edifici, in attesa che venissero definiti e regolamentati gli aiuti
di Stato.
Quale immediato sostegno alle comunità colpite, inoltre, la Cassa ha attivato un Conto corrente di
solidarietà attraverso il quale tutti i cittadini hanno potuto e possono tutt’oggi contribuire alle prime
necessità delle tante persone danneggiate dal sisma e, più in generale, alla ricostruzione del nostro
straordinario territorio, che si è sempre contraddistinto per operosità, ricchezza culturale e artistica,
solidarietà.
La Cassa ha inoltre costituito e messo a disposizione della clientela un nucleo specialistico di
supporto informativo contattabile direttamente per tutti i chiarimenti necessari, ed i cui riferimenti
telefonici sono stati pubblicati e pubblicizzati sul proprio sito istituzionale.
La Cassa ha successivamente aderito agli accordi sottoscritti dall’Abi, convenzionandosi
direttamente con Cassa Depositi e Prestiti, sia per permettere la dilazione del pagamento delle
imposte e dei contributi dovuti dalla clientela per il periodo novembre/2012-giugno/2013, sia per
l’erogazione dei contributi alla ricostruzione concessi tramite Comuni e Regione Emilia Romagna.
Il finanziamento per la dilazione delle imposte, tutt’ora in corso di erogazione, ad oggi ha previsto
erogazioni a favore di 169 aziende e privati, per un ammontare complessivo di 57,3 milioni di Euro.
Dopo mesi di incontri istituzionali con gli organismi a ciò preposti della Regione, ai quali gli
specialisti della Cassa sono stati chiamati a partecipare quali membri permanenti del tavolo tecnico
voluto e costituito dalla stessa Regione Emilia Romagna, sono stati definiti i principali aspetti
operativi di erogazione dei contributi a valere sui 6 miliardi del plafond “Ricostruzione Sisma
2012”, e la Cassa (terza banca in assoluto di tutto il territorio) nel mese di marzo 2013 è finalmente
riuscita a corrispondere i primi contributi ai propri clienti danneggiati dal sisma che ne avevano
fatto richiesta.
La convenzione che definisce le regole sulla base delle quali la CDP, in attuazione delle
disposizioni di cui all’art. 3-bis del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95, mette a disposizione delle
banche un Plafond finanziario di 6 miliardi di euro per la concessione di finanziamenti agevolati per
gli interventi di riparazione, ripristino o ricostruzione di immobili di edilizia abitativa e ad uso
produttivo distrutti dal sisma del maggio del 2012, è stata sottoscritta nel dicembre 2012.
La convenzione prevede che l’erogazione dei contributi per le abitazioni dei privati venga effettuata
sotto forma di finanziamenti concessi ai beneficiari, di durata 15, 20 e 25 anni differenziata in base
all’importo.
Nello specifico:
• i finanziamenti di durata 15 anni non possono essere superiori a 12 mila euro;
• i finanziamenti di durata 20 anni non possono essere superiori a 20 mila euro e inferiori a 12
mila euro;
• i finanziamenti di durata 25 anni non possono essere inferiori a 20 mila euro.
Tali finanziamenti verranno rimborsati a CDP dalla banca, che rientrerà con il meccanismo del
credito d’imposta a suo favore.
I criteri ed i meccanismi per la concessione dei contributi alle imprese possono invece essere
riepilogati sulla base dei seguenti principali contenuti:
Contributo in c/capitale per:
• ricostruzione, riparazione, ripristino, consolidamento immobili
• riparazione e/o riacquisto beni strumentali
• ricostituzione scorte
• spese di delocalizzazione
• risarcimento perdite di prodotto
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Contributo in c/interessi
• restante parte della ricostituzione scorte e delle spese di delocalizzazione non coperte dal
contributo in c/capitale.
Le percentuali indicate dalle Ordinanze del Commissario Straordinario sono indicative poiché il
calcolo delle spese ammissibili è ottenuto tenendo conto di particolari parametrazioni, di tetti
massimi, di franchigie e altri vincoli meglio dettagliati nel corpo dell’ordinanza.
Tutti i danni devono obbligatoriamente essere comprovati da esibizione alla Regione di perizia
giurata.
Non saranno oggetto di contributo le somme risarcite dalle assicurazioni e le tipologie di cui sopra
finanziate con altri provvedimenti agevolativi nazionali e/o comunitari.
L’istruttoria è previsto che venga effettuata da appositi nuclei valutativi di una struttura
appositamente costituita all’interno della RER (Regione Emilia Romagna) su nomina del
Commissario.
Per richieste superiori a 1 milione di euro la RER disporrà sopralluoghi a cura di proprio personale
tecnico. Il nucleo valutativo determina l’entità e la tipologia del contributo e lo comunica al
richiedente, che ha 30 gg di tempo per accettarlo. A seguito dell’accettazione, il contributo verrà
concesso con Atto del Commissario e da quel momento potranno essere richiesti gli utilizzi a s.a.l.,
che la RER ha previsto possano essere al massimo 3. E’ previsto che se il beneficiario ha già
sostenuto i costi, l’erogazione del contributo possa essere erogata a lui (o alla banca che ha fatto
l’anticipazione) e non all’impresa appaltatrice, previa dimostrazione dell’avvenuto pagamento.
Tutti gli interventi oggetto di contributo dovranno essere tassativamente ultimati entro il 31
dicembre 2015, pena la perdita del contributo stesso.
La copertura dei danni a scorte e per le spese di delocalizzazione sono previsti sul plafond di 100
milioni di cui all’art. 11 del D.L. 74 per permettere la copertura di quanto presumibilmente non
riusciranno a coprire con il c/capitale.
Sono ovviamente escluse le imprese che hanno beneficiato dei contributi a valere sul FESR
(Programma Operativo Regionale del Fondo Europeo di sviluppo regionale 2007-2013 approvato
con Decisione C(2007) 3875 del 7 agosto 2007 dalla Commissione europea).
L’abbattimento degli interessi a carico della Regione è previsto per tutta la durata del
finanziamento, fino ad una durata massima di 5 anni; nel caso in cui il finanziamento bancario sia di
durata superiore, il contributo verrà commisurato ad un finanziamento di durata di 5 anni.
Lo sforzo finanziario al quale la Cassa potrebbe sottoporsi in prospettiva è decisamente importante,
anche perché l’altalenante andamento dei mercati finanziari e la sempre maggiore riduzione dei
margini che costituiscono la base imponibile delle banche, non assicurano con matematica certezza
che anche nel lungo periodo l’entità delle imposte da versare sia tale da permettere il recupero dei
crediti d’imposta maturati a fronte dell’erogazione dei contributi.
L’esigenza di adoperarsi con tutte le proprie forze in appoggio alle sfortunate popolazioni dei
territori di propria influenza diretta, tuttavia, non ha fatto per un solo momento dubitare i vertici
della Cassa sulla necessità di aderire alla convenzione ed entrare nel complesso meccanismo di
erogazione dei contributi.
Consapevole della complessità delle procedure e delle formalità richieste per l’ottenimento dei
contributi pubblici alla ricostruzione, ma consapevole dell’importanza che questi ricoprono per la
ripresa economico-finanziaria dei privati e delle imprese del cratere che hanno subito danni
materiali diretti, la Cassa si è attivata con prontezza per attivare un rapporto di collaborazione con
una primaria società di consulenza, con apprezzato background professionale a livello nazionale e
peraltro già operativa con innumerevoli gruppi bancari italiani, per affiancare la clientela che non
disponesse di professionisti sufficientemente esperti ad approntare, allestire e presentare le richieste
di contributo sulle piattaforme informatiche MUDE (per gli edifici residenziali) e/o SFINGE (per
gli immobili produttivi in senso lato).
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Per quanto concerne le anticipazioni ai dipendenti delle anticipazioni CIGO con causale evento
sismico, non inserite nei vari Protocolli d’intesa con le Provincie di Bologna Ferrara e, la Cassa ha
sottoscritto accordi integrativi per attivare la relativa procedura.
Altre iniziative Seppure in un anno tanto particolare in cui gli eventi sismici hanno influito sulla vita e il lavoro di
ognuno, la Cassa non è venuta meno agli impegni presi ed agli aiuti che solitamente offre ai clienti,
alle associazioni, alle imprese e alle famiglie.
E’ stata partner di varie iniziative istituite per raccogliere fondi a favore delle popolazioni colpite
dal terremoto (spettacolo in Piazza Maggiore a Bologna, iniziativa “Ricordiamo, Ricostruiamo”,
Asta di opere d’arte presso il Museo Bargellini, ecc)
La Cassa non è venuta meno all’impegno costante che la vede sostenere, con iniziative a carattere di
sponsorizzazione commerciale, attività e manifestazioni importanti per il territorio.
Ricordiamo di seguito le più note a partire dal Carnevale di Cento di cui la Cassa, da sempre, è
uno dei maggiori partner; ancora una volta i clienti della Cassa hanno ricevuto un tagliando di
ingresso gratuito. Nell’ambito del Carnevale la rassegna “Sapori senza maschera” ha riscosso
particolare successo: tre appuntamenti seguitissimi dedicati ai ragazzi delle scuole primarie e
secondarie della nostra zona di operatività (Cento, Bondeno, Pieve di Cento, S.Giovanni in
Persiceto, Finale Emilia, Sant’Agostino, Crevalcore, etc).
Una importante collaborazione ha visto la Cassa a fianco di Unindustria Bologna per le iniziative
a difesa e promozione del tessuto imprenditoriale locale.
Fra le sponsorizzazioni allo sport ricordiamo in particolare quelle a favore delle squadre di Basket
di Cento (Tramec), del Volley femminile (Ags Evolution), della Centese Calcio e della Ova Rugby di Pieve di Cento .
Anche nel 2012 è stata confermata la sponsorizzazione della stagione teatrale a favore del Teatro Giuseppe Borgatti di Cento trasferita, a causa dell’inagibilità dello stabile del Teatro comunale, al
PalaBorgatti.
Fra le manifestazioni, oltre alla confermata presenza nella storica Fiera di Cento – Settembre
centese, la Cassa ha aderito all’iniziativa “M’illumino di meno” promossa a livello nazionale per
sensibilizzare alle buona pratiche di risparmio energetico.
Nell’ambito delle manifestazioni culturali la Banca è stata partner di varie iniziative organizzate nel
territorio. Ricordiamo, tra le tante i concerti organizzati dalla Fondazione Musica Insieme di
Bologna, il Premio Estense organizzato da Unindustria Ferrara, le Borse di studio consegnate insieme al Lions Club di Pieve di Cento.
In occasione della Giornata mondiale del risparmio (31 ottobre) come di consueto la Cassa ha
fatto dono agli alunni delle prime classi delle scuole elementari di un salvadanaio. Sono inoltre stati
distribuiti gadget e premi in occasione dello svolgimento dei Giochi della Gioventù di Cento,
Bondeno e Pieve di Cento.
Infine per le famiglie anche nel 2012 la Cassa ha aderito all’iniziativa organizzata dalla
Confartigianato Ferrara denominata “Scuola per genitori”; un folto pubblico ha partecipato al
Teatro di Ferrara alle cinque conferenze programmate. A Cento sono state organizzate altre due
conferenze nel Salone di Rappresentanza: una ha visto protagonista il prof. Paolo Crepet (direttore
della Scuola) e una il prof. Osvaldo Poli. Entrambe le iniziative hanno riscosso grande successo di
pubblico.
41
5. RELAZIONE SUL GOVERNO SOCIATARIO ex art. 123-bis Ai sensi dell’art. 123-bis del TUF, la Cassa di Risparmio di Cento ha proceduto alla redazione della
“Relazione sul governo societario” per l’esercizio 2012. Tale relazione - approvata dal Consiglio di
amministrazione il 19 marzo 2013 – è resa disponibile per i Soci e il pubblico sul sito aziendale
www.crcento.it , oltre che in forma cartacea presso la sede sociale e poi in sede assembleare.
6. PATRIMONIO E ASSETTO SOCIETARIO Il patrimonio netto della Cassa al 31/12/2012, al lordo della distribuzione del dividendo, è pari a
189.425 mila euro e risulta così composto:
31/12/2012 31/12/2011 Var.%
Capitale sociale 77.142 67.499 14,3%
Sovraprezzi di emissione 30.851 30.851 0,0%
Riserve 69.157 67.436 2,6%
Riserve da valutazione (*) 9.951 10.705 -7,8%
Strumenti di capitale 0 0
Parziale 187.101 176.491 6,0%
Utile di esercizio (*) 2.324 3.979 -43,0%
Totale patrimonio netto 189.425 180.470 4,9%
(*) i dati dell’esercizio 2011 sono stati rideterminati in seguito all’adozione del nuovo principio IAS 19.
Il numero totale delle azioni è pari a 14.949.935 e la ripartizione proprietaria è la seguente:
Fondazione Cassa di Risparmio di Cento n. 7.683.618 azioni (51,40%); Holding “Fondazione Cassa
di Risparmio di Cento” n. 2.338.286 azioni (15,64%); Azionisti privati n. 4.928.031 azioni
(32,96%).
Al 31/12/2012 non sono detenute in portafoglio azioni di propria emissione, che sono negoziate
mediante un sistema di aste settimanali attraverso le quali, nel 2012, sono state scambiate 99.830
azioni della Cassa contro le 49.582 dell’anno precedente. Il prezzo medio ponderato è stato pari a
23,36 euro per azione, per un controvalore di 2,3 milioni di euro. Il titolo ha avuto un trend
sostanzialmente stabile anche se il prezzo massimo è stato pari a 24 mentre il minimo è stato pari a
22,50.
42
Patrimonio di vigilanza e coefficienti di solvibilità
Il patrimonio di vigilanza al 31/12/2012 risulta pari a 194.909 mila euro. Il coefficiente di solvibilità
di base Tier1 è pari al 9,89% il coefficiente complessivo (Total capital ratio) è pari al 10,96% così
calcolati:
31/12/2012 31/12/2011
Patrimonio di Base prima dei filtri prudenziali 178.577 167.507
Totale dei filtri IAS/IFRS -1.394 -3.471
Elementi da dedurre dal patrimonio di base -1.451 -1.451
Patrimonio di Base Totale 175.732 162.585
Patrimonio supplementare prima dei filtri prudenziali (*) 24.442 40.577
Totale dei filtri IAS/IFRS -3.814 -4.611
Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare -1.451 -1.451
Patrimonio supplementare totale 19.177 34.515
Ulteriori elementi da dedurre 0 0
Patrimonio di vigilanza 194.909 197.100
Attività di rischio ponderate 1.777.581 1.819.425
- per rischio di credito 1.624.961 1.671.975
- per rischio di mercato 7.731 6.674
- per rischio operativo 144.889 140.776
Coefficiente complessivo (Total capital ratio) 10,96% 10,83%
Coefficiente di base (Tier 1 capital ratio) 9,89% 8,94%
(*) Il dato del Patrimonio Supplementare del 2011 è stato rettificato come spiegato nella parte F della Nota Integrativa
7. L’EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE Nei primi mesi del 2013 la crisi politica dopo le elezioni dello scorso febbraio, la prevedibile
ingovernabilità dello Stato e le scadenze alle viste potrebbero aumentare la volatilità sui mercati
finanziari in genere, soprattutto per quanto concerne lo spread dei nostri BTP rispetto ai più
apprezzati Bund Tedeschi ed influenzare negativamente il costo della raccolta diretta.
Di converso non si prevede un aumento delle richieste di finanziamento da parte delle imprese e dei
privati. La Cassa monitorerà con attenzione l'evoluzione della situazione.
43
8. FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA
DELL’ESERCIZIO Non si registrano eventi degni di nota.
9. CONCLUSIONI E PROSPETTIVE L’esercizio appena concluso dimostra che la Cassa è riuscita, seppur con crescenti difficoltà, a
resistere alla crisi epocale che ci investe dall’ormai lontano 2007. La situazione internazionale di
diffusa incertezza, la crisi politica che sembra essersi innescata dopo le elezioni dello scorso
febbraio e la conseguente fase di stallo ipotizzabile potrebbero minare le già deboli possibilità di
una positiva reazione dell’economia e di un ritorno verso la crescita. Il nostro territorio che già
subiva in maniera più rilevante la crisi rispetto ad altre zone dell’Italia, colpito dagli eventi sismici
dello scorso maggio, presenta incertezze ancora maggiori sul futuro della crescita e
dell’occupazione. Tutti questi eventi lasciano intravedere un anno ancora all’insegna della
contrazione e della difesa delle posizioni esistenti. Il Piano Triennale 2013-2015, approvato dal
Consiglio di Amministrazione di codesta Cassa in data 19 marzo u.s., traccia le linee strategiche di
governo dell’azienda che recepiscono e sviluppano lo scenario macro-economico atteso e testé
ripreso per sommi capi. La Cassa si è quindi preparata al meglio, anche dal punto di vista strategico,
per affrontare le difficoltà che arriveranno dal mondo esterno, ottimizzando tutte le attività interne
alla ricerca della massima efficienza ed efficacia, ma pronta a cogliere le opportunità che
potrebbero nascere in un contesto in rapida evoluzione.
Agli Azionisti e a tutta la Clientela rivolgiamo il ringraziamento più vivo per la fiducia, il sostegno
e la collaborazione, che confermano il gradimento per il rapporto professionale in atto e
costituiscono la condizione indispensabile per il conseguimento dei risultati che Vi sono stati
illustrati.
Al Direttore Generale dott. Ivan Damiano desideriamo esprimere il nostro ringraziamento per
l’esito positivo dell’esercizio nel corso del quale ha operato con riconosciuta professionalità e
costante impegno alla guida di una struttura complessa in un contesto economico – finanziario
particolarmente difficile e imprevedibile in un quadro concorrenziale molto aggressivo.
Accomuniamo nell’apprezzamento per i risultati e per l’attività svolta i Vice Direttori Generali, i
Dirigenti, i Quadri direttivi e il Personale della Direzione generale e delle Filiali cui indirizziamo un
grato saluto e la riconoscenza della compagine sociale ma anche della comunità servita.
Alla Banca d'Italia nella persona del Direttore della Filiale di Bologna, Dr. Francesco Trimarchi ed
ai suoi collaboratori esprimiamo il vivo ringraziamento per il prezioso supporto e gli importanti
suggerimenti forniti.
Un ringraziamento, infine, ad Abi e ad Acri per il sostegno costante e professionale; alle Università
di Ferrara, Bologna e Modena, agli Enti, alle Amministrazioni territoriali, alle Associazioni di
categoria, agli Ordini professionali, ai Gruppi del volontariato per la collaborazione, utile ed
efficace.
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
44
IPOTESI DI DISTRIBUZIONE DELL'UTILE DELL'ESERCIZIO 2012
UTILE D'ESERCIZIO 2.323.827,00
- assegnazione a Riserva Legale (5% art.24 dello statuto sociale) 116.191,35
- assegnazione a Riserva Statutaria (10% art.24 dello statuto sociale) 232.382,70
-assegnazione a Riserva straordinaria 1.078.256,85
-assegnazione di dividendo unitario di Euro 0,06
alle 14.949.935 azioni (pay out 38,60% ) 896.996,10
TOTALE
2.323.827,00
Dopo la distribuzione dell'Utile come da IPOTESI il Patrimonio risulta così composto :
Voce 130 - Riserve da valutazione 9.950.636,85
Voce 150 - Strumenti di capitale -
Voce 160 - Riserve 70.583.936,76
Voce 170 - Sovraprezzi di emissione 30.851.329,00
Voce 180 - Capitale 77.141.664,60
Totale Patrimonio netto 188.527.567,21
45
SCHEMI
DEL BILANCIO 2012
DELL’IMPRESA
Approvato dal CdA del 19 -Marzo-2013
Progetto del Consiglio di Amministrazione
Approvato dalla Assemblea degli Azionisti del 23-Aprile-2013
46
STATO PATRIMONIALE
VOCI DELL'ATTIVO
31/12/2012 31/12/2011
10. Cassa e disponibilità liquide 17.084.319 116.652.252
20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 4.956.198 15.541.282
40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 665.195.090 180.282.959
60. Crediti verso banche 97.343.981 148.101.855
70. Crediti verso clientela 1.885.858.431 1.871.382.646
80. Derivati di copertura 4.210.200 3.557.962
110. Attività materiali 43.212.814 45.301.832
120. Attività immateriali 29.279 0
130. Attività fiscali 24.437.076 22.047.633
a) correnti 7.928.464 7.796.542
b) anticipate 16.508.612 14.251.091
150. Altre attività 32.313.870 26.433.856
TOTALE ATTIVO 2.774.641.258 2.429.302.277
47
STATO PATRIMONIALE
VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO
31/12/2012 31/12/2011
10. Debiti verso banche 478.152.208 163.451.357
20. Debiti verso clientela 1.398.182.549 1.264.609.602
30. Titoli in circolazione 612.261.791 755.781.868
40. Passività finanziarie di negoziazione 4.652.522 5.442.187
60. Derivati di copertura 182.632 183.331
80. Passività fiscali 19.631.453 12.036.859
a) correnti 8.335.671 5.818.448 (*)
b) differite 11.295.782 6.218.411 (*)
100. Altre passività 64.475.315 41.185.678
110. Trattamento di fine rapporto del personale 4.331.615 3.760.577
120. Fondi per rischi ed oneri 3.346.609 2.380.683
b) altri fondi 3.346.609 2.380.683
130. Riserve da valutazione 9.950.637 10.705.152 (*)
160. Riserve 69.157.106 67.436.157
170. Sovrapprezzi di emissione 30.851.329 30.851.329
180. Capitale 77.141.665 67.498.956
200. Utile (Perdita) d'esercizio 2.323.827 3.978.541 (*)
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 2.774.641.258 2.429.302.277
(*) I dati dell’esercizio 2011 sono stati rideterminati rispetto a quanto originariamente pubblicato per l’applicazione
retrospettiva della nuova versione dello IAS 19.
48
CONTO ECONOMICO
31/12/2012 31/12/2011
10. Interessi attivi e proventi assimilati 92.341.091 83.858.346
20. Interessi passivi e oneri assimilati (44.993.761) (39.205.749)
30. Margine di interesse 47.347.330 44.652.597
40. Commissioni attive 28.101.221 26.783.172
50. Commissioni passive (3.501.583) (2.365.865)
60. Commissioni nette 24.599.638 24.417.307
70. Dividendi e proventi simili 123.954 457.848
80. Risultato dell'attività di negoziazione (448.773) (1.144.178)
90. Risultato dell'attività di copertura 178.574 (73.822)
100. Utile (perdite) da cessione o riacquisto di 14.778.187 2.956.601
a) crediti (1.054.244) (36.133)
b) attività finanziarie disponibili per la vendita 12.714.658 2.725.535
d) passività finanziarie 3.117.773 267.199
120. Margine di intermediazione 86.578.910 71.266.353
130. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di : (32.449.824) (14.982.457)
a) crediti (30.897.556) (14.658.793)
b) attività finanziarie disponibili per la vendita (1.872.548) (175.244)
d) altre operazioni finanziarie 320.280 (148.420)
140. Risultato netto della gestione finanziaria 54.129.086 56.283.896
150. Spese amministrative (47.192.455) (47.242.046)
a) spese per il personale (27.573.203) (28.238.530) (*)
b) altre spese amministrative (19.619.252) (19.003.516)
160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri (1.207.123) (723.160)
170. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (2.825.934) (2.053.494)
180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (6.033) 0
190. Altri oneri/proventi di gestione 5.408.571 2.733.309
200. Costi operativi (45.822.974) (47.285.391)
240. Utili (Perdite) da cessione di investimenti 2.715 (16.766)
250. Utile della operatività corrente al lordo delle imposte 8.308.827 8.981.739
260. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (5.985.000) (5.003.198) (*)
270. Utile della operatività corrente al netto delle imposte 2.323.827 3.978.541
290 Utile d'esercizio 2.323.827 3.978.541
(*) I dati dell’esercizio 2011 sono stati rideterminati rispetto a quanto originariamente pubblicato per l’applicazione
retrospettiva della nuova versione dello IAS 19.
49
PROSPETTO DELLA REDDITIVITA’ COMPLESSIVA
31/12/2012 31/12/2011
10. Utile (Perdita) d'esercizio 2.323.827 3.978.541 (*)
Altre componenti reddituali al netto delle imposte
20. Attività finanziarie disponibili per la vendita 9.470.765 (9.173.906)
90. Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti (543.139) 97.023 (*)
110. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 8.927.627 (9.076.883)
120. Redditività complessiva (voce 10+110) 11.251.454 (5.098.342)
(*) I dati dell’esercizio 2011 sono stati rideterminati rispetto a quanto originariamente pubblicato per l’applicazione
retrospettiva della nuova versione dello IAS 19.
50
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO AL 31.12.2011
Allocazione risultato di Periodo
Variazioni dell'esercizio
Re
dd
itiv
ità
co
mp
lessiv
a a
l 31.1
2.1
1 (
*)
Patr
imo
nio
nett
o a
l 31.1
2.1
1 (
*)
Variaz.
di riserve
Operazioni sul patrimonio netto
Esistenze
al 31.12.2010
Modifica saldi di
apertura
Esistenze al
01.01.2011 Riserve
Dividendi e altre
destinaz.
Emiss. nuove azioni
Acq. azioni
proprie
Distribuz. straord.
Dividendi
Var. strumenti
di capitale
Derivati su az.
proprie
Stock options
Capitale sociale
a) azioni ordinarie 67.498.956
67.498.956 0
0 0
67.498.956
b) altre azioni 0 0 0 0 0 0
Sovrapprezzo emissioni 30.851.329 30.851.329 0 0 30.851.329
Riserve:
a) di utili 59.258.070 0 59.258.070 2.704.943
0 0 0 0
61.963.013
b) altre riserve 5.473.143 0 5.473.143 0 0 0 0 0 5.473.143
Riserve da valutazione: 19.782.035
19.782.035
(9.076.883 ) 10.705.152
Strumenti di capitale 0 0 0 0
Azioni proprie 0 0 0 0 0
Utile (Perdita) di esercizio 4.013.063 4.013.063 (2.704.943 ) (1.308.119 ) 3.978.541 3.978.542
Patrimonio netto 186.876.596 0 186.876.596 0 (1.308.119 ) 0 0 0 0 0 0 0 (5.098.342 ) 180.470.135
(*) I dati dell’esercizio 2011 sono stati rideterminati rispetto a quanto originariamente pubblicato per l’applicazione retrospettiva della nuova versione dello IAS 19.
51
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO AL 31.12.2012
Allocazione risultato di Periodo
Variazioni dell'esercizio
Re
dd
itiv
ità
co
mp
lessiv
a a
l 31.1
2.1
2
Patr
imo
nio
nett
o a
l 31.1
2.1
2
Variaz. di riserve
Operazioni sul patrimonio netto
Esistenze
al 31.12.2011
Modifica saldi di
apertura
Esistenze al
01.01.2012 Riserve
Dividendi e altre
destinaz.
Emiss. nuove azioni
Acq. azioni
proprie
Distribuz. straord.
Dividendi
Var. strumenti
di capitale
Derivati su az.
proprie
Stock options
Capitale sociale
a) azioni ordinarie 67.498.956
67.498.956 0
9.642.709 0
77.141.665
b) altre azioni 0 0 0 0 0 0
Sovrapprezzo emissioni 30.851.329 30.851.329 0 0 30.851.329
Riserve:
a) di utili 61.963.014 0 61.963.014 1.720.949
0 0 0 0
63.683.963
b) altre riserve 5.473.143 0 5.473.143 0 0 0 0 0 5.473.143
Riserve da valutazione(*) 10.705.152
10.705.152
(9.682.142 )
8.927.627 9.950.637
Strumenti di capitale 0 0 0 0
Azioni proprie 0 0 0 0 0
Utile (Perdita) di esercizio(*) 3.978.541 3.978.541 (1.623.926 ) (2.354.615 ) 2.323.827 2.323.827
Patrimonio netto 180.470.135 0 180.470.135 97.023 (2.354.615 ) (9.682.142 ) 9.642.709 0 0 0 0 0 11.251.454 189.424.564
(*) I dati dell’esercizio 2011 sono stati rideterminati rispetto a quanto originariamente pubblicato per l’applicazione retrospettiva della nuova versione dello IAS 19.
52
RENDICONTO FINANZIARIO
A. ATTIVITA' OPERATIVA 31/12/2012 31/12/2011
1. Gestione 42.779.145 20.662.336
- risultato d'esercizio (+/-) 2.323.827 3.978.541 (*)
- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione 2.854.542 (1.692.480)
e su attività/passività finanziarie valutate al fair value (-/+) - plus/minusvalenze su attività di copertura (+/-) (178.574) 73.822
- rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-) 25.332.899 10.227.013
- rettifiche/riprese di valore nette su immob. materiali (+/-) 2.825.934 2.053.494
- rettifiche/riprese di valore nette su immob. immateriali (+/-) 6.033 0
- acc.ti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) 1.207.123 723.160
- imposte e tasse non liquidate (+) 5.985.000 5.003.198 (*)
- rettifiche/riprese di valore nette dei gruppi di att. In via dismissione al 0 0
netto dell'effetto fiscale
- altri aggiustamenti (+-) 2.422.361 295.588 (*)
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie (473.075.846) 106.225.240
- attività finanziarie detenute per la negoziazione 7.963.689 33.974.164
- attività finanziarie valutate al fair value 0 0
- attività finanziarie disponibili per la vendita (485.257.858) (39.082.693)
- crediti verso banche : a vista 1.636.518 (12.650.208)
- crediti verso banche : altri crediti 48.802.641 81.577.130
- crediti verso clientela (38.981.451) 42.252.374
- altre attività (7.239.386) 154.473
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie 333.855.609 (19.484.390)
- debiti verso banche : a vista 4.211.357 6.762.818
- debiti verso banche : altri debiti 307.312.870 (99.159.767)
- debiti verso clientela 132.096.390 208.827.878
- titoli in circolazione (144.301.927) (105.048.915)
- passività finanziarie di negoziazione (789.664) (1.207.671)
- passività finanziarie valutate al fair value 0 0
- altre passività 35.326.583 (29.658.734) (*)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa (96.441.093) 107.403.186
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da 12.841 23.675
- vendite di partecipazioni 0 0
- dividendi incassati su partecipazioni 0 0
- vendite di attività materiali 12.841 23.675
- vendite di attività immateriali 0 0
- vendite di rami d'azienda 0 0
2. Liquidità assorbita da (785.066) (3.355.994)
- acquisti di partecipazioni 0 0
- acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0
- acquisti di attività materiali (749.755) (3.355.994)
- acquisti di attività immateriali (35.311) 0
- acquisti di rami d'azienda 0 0
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento (772.225) (3.332.319)
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie 0 0
- emissioni/acquisti di strumenti di capitale 0 0
- distribuzione dividendi e altre finalità (2.354.615) (1.308.119)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista (2.354.615) (1.308.119)
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO (99.567.933) 102.762.748
Riconciliazione
Voci di bilancio 31/12/2012 31/12/2011
Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio 116.652.252 13.889.504
Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio (99.567.933) 102.762.748
Cassa e disponibilità liquide alla fine dell'esercizio 17.084.319 116.652.252
(*) I dati dell’esercizio 2011 sono stati rideterminati rispetto a quanto originariamente pubblicato per l’applicazione
retrospettiva della nuova versione dello IAS 19.
53
NOTA INTEGRATIVA
Parte A – Politiche contabili pag. 54
Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale pag. 80
Parte C – Informazioni sul conto economico pag. 113
Parte D – Redditività complessiva pag. 127
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura pag. 128
Parte F – Informazioni sul patrimonio pag. 164
Parte G – Operazioni di aggregazioni di imprese o rami d’azienda pag. 168
Parte H – Operazioni con parti correlate pag. 169
Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali pag. 172
Parte L – Informativa di settore pag. 173
54
Parte A – Politiche Contabili
A.1 – PARTE GENERALE Sezione 1 – Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali
Il bilancio al 31 dicembre 2012 della Cassa di Risparmio di Cento, Società per Azioni, in
applicazione dell’art. 4 del D. Lgs. 28 febbraio 2005 n. 38, è redatto secondo i principi contabili
emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB) e le relative interpretazioni
dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) ed omologati dalla
Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002.
I principi contabili applicati per la redazione del presente bilancio sono quelli in vigore al 31
dicembre 2012 (inclusi i documenti interpretativi SIC e IFRIC) il cui elenco è riportato negli
allegati del presente bilancio.
La Cassa di Risparmio di Cento non detiene partecipazioni di controllo e non rappresenta pertanto
una capogruppo ai sensi della normativa di vigilanza. In tale contesto la banca non ritiene di essere
tenuta alla redazione del bilancio consolidato in quanto non ne ricorrono i presupposti ai sensi
dell’art. 24 D.Lgs n. 87/1992.
Variazione di principi contabili
Di seguito si descrivono le principali modifiche dei principi contabili, approvati dallo IASB ed
omologati dalla Commissione Europea, che risultano attinenti alle fattispecie presenti nella banca e
che trovano applicazione ai fini della redazione del bilancio dell’esercizio 2012.
Modifiche all’IFRS 7 “Strumenti finanziari: informazioni integrative – trasferimenti di attività
finanziarie”
Nell’esercizio 2012 sono divenute obbligatoriamente applicabili le modifiche introdotte con il
Regolamento UE 1205/2011 all’IFRS 7 “strumenti finanziari: informazioni integrative”. Tali
modifiche rappresentano la risposta dello IASB nel contribuire a migliorare la trasparenza
dell’informativa sulle operazioni di trasferimento, in particolar modo le operazioni che comportano
la cartolarizzazione delle attività finanziarie e hanno l’obiettivo di consentire agli utilizzatori del
bilancio di valutare meglio le esposizioni ai rischi connesse con il trasferimento di attività
finanziarie.
Tale principio ha un effetto in termini di informativa, ma non ha alcun impatto sulla misurazione
delle attività e delle passività di bilancio.
Modifiche al principio contabile internazionale – IAS 19 Benefici per dipendenti
Con il Regolamento CE n. 475 del 5 giugno 2012 è stata omologata la nuova versione del principio
contabile IAS 19 relativo alla rilevazione contabile dei benefici per i dipendenti, applicabile in via
obbligatoria a partire dagli esercizi con inizio dal 1° gennaio 2013.
55
La Cassa di Risparmio di Cento si è avvalsa della facoltà di applicare anticipatamente la nuova
versione a partire dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2012, come raccomandato dallo stesso
principio e dal regolamento di omologazione.
Il principale elemento di novità del nuovo principio, in relazione alla realtà dalla Cassa, è
rappresentato dall’obbligo della contabilizzazione degli utili/perdite attuariali relative al trattamento
di fine rapporto e all’onere premio di fedeltà in contropartita ad una riserva di patrimonio netto
anziché a conto economico come avveniva precedentemente. Il presente bilancio al 31 dicembre
2012 rappresenta la prima rendicontazione in cui la Banca si trova ad applicare la nuova versione
dello IAS 19. Le modifiche introdotte dal nuovo principio, come richiesto dallo IAS 8 e dalle
disposizioni transitorie presenti nel principio stesso, devono essere applicate retroattivamente
Sezione 2 – Principi generali di redazione
Il Bilancio è costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto delle variazioni
di patrimonio netto, dal rendiconto finanziario, dal prospetto della redditività complessiva e dalla
nota integrativa ed è inoltre corredato dalla relazione sull’andamento della gestione.
La predisposizione degli schemi di bilancio e il contenuto della nota integrativa è coerente con le
disposizioni fornite da Banca d’Italia nella circolare n. 262 del 22 Dicembre 2005 e relativo
aggiornamento del 18 novembre 2009.
Il bilancio è stato redatto in base al principio del costo storico, tranne che per gli strumenti
finanziari derivati e le attività finanziarie destinate alla vendita che sono iscritte al fair value (valore
equo). Il valore contabile delle attività e passività che sono oggetto di operazioni di copertura del
valore equo e che sarebbero altrimenti iscritte al costo, è rettificato per tenere conto delle variazioni
del valore equo attribuibile ai rischi oggetto di copertura.
In conformità a quanto disposto dall’art. 5 del D. Lgs. n. 38/2005, il bilancio è redatto utilizzando
l’Euro quale moneta di conto. Gli importi dei prospetti contabili sono espressi in unità di Euro,
mentre i dati riportati nella nota integrativa sono espressi in migliaia di Euro.
Il bilancio è redatto in applicazione dei principi generali previsti dai principi contabili omologati
dalla Commissione europea e illustrati nella Parte A.2 della presente Nota integrativa.
Le operazioni poste in essere dalla società sono rilevate in base alla data di regolamento, i contratti
derivati per data di contrattazione, i dati economici e patrimoniali sono rilevati secondo il principio
della contabilizzazione per competenza ed in base all’assunzione di funzionamento e continuità
aziendale. Nella redazione del bilancio si è tenuto conto dei principi generali di rilevanza e
significatività dell’informazione e della prevalenza della sostanza sulla forma. Ogni classe rilevante
di voci simili è esposta distintamente nel bilancio. Le voci di natura o destinazione dissimile sono
presentate distintamente a meno che siano irrilevanti. Le attività e le passività, i proventi ed i costi
non sono compensati salvo nei casi in cui ciò sia espressamente richiesto o consentito da un
principio o da una interpretazione.
I ratei e risconti attivi ed i ratei e risconti passivi riferiti ai principali aggregati patrimoniali sono
stati ricondotti alle rispettive voci di riferimento, gli altri sono esposti fra le “altre attività” o “altre
passività”.
I prospetti contabili e la nota integrativa presentano, oltre agli importi relativi all’esercizio di
riferimento, anche i corrispondenti dati di raffronto riferiti all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011.
56
Informazioni sulla continuità aziendale
Nella redazione del presente documento si è ritenuto appropriato l’utilizzo del presupposto della
continuità aziendale. Si ritiene infatti che, allo stato attuale, non sussistano incertezze circa la
capacità della banca di proseguire la propria attività in continuità aziendale in conformità a quanto
previsto dal principio contabile internazionale IAS 1. I criteri di valutazione adottati sono pertanto
coerenti con tale presupposto e rispondono ai principi di competenza, di rilevanza e significatività
dell’informazione contabile e di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica. Tali
criteri non hanno subito modifiche rispetto all’esercizio precedente.
Contenuto dei prospetti
Stato patrimoniale e conto economico
Gli schemi dello stato patrimoniale e del conto economico sono costituiti da voci e sottovoci. Negli
schemi non sono riportate le voci che non presentano importi né per l’esercizio corrente né per
quello precedente.
Nel prospetto di conto economico i ricavi sono indicati senza segno mentre i costi sono racchiusi fra
parentesi tonde come previsto dalla normativa (convenzione grafica di esposizione che equivale ai
numeri preceduti dal segno meno).
Prospetti delle variazioni del patrimonio netto
Il prospetto delle variazioni del patrimonio netto riflette quanto previsto dalla Circolare n.262/2005
della Banca d’Italia ed evidenzia la composizione e la movimentazione delle voci di patrimonio
netto intervenuta nell’esercizio di riferimento del bilancio ed in quello precedente.
Prospetto reddititivà complessiva
Nel prospetto della redditività complessiva sono indicati l’utile/perdita dell’esercizio e le variazioni
delle attività contabilizzate nell’esercizio in contropartita delle riserve da valutazione.
Rendiconto finanziario
Il prospetto dei flussi finanziari dell’esercizio di riferimento del bilancio e di quello precedente è
stato predisposto seguendo il metodo indiretto ed è evidenziata la liquidità netta generata
dall’attività operativa, dall’attività di investimento e dall’attività di provvista.
Nel prospetto i flussi generatisi nel corso dell’esercizio sono indicati senza segno, mentre quelli
assorbiti sono racchiusi fra parentesi tonde.
Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio
Non si segnalano eventi successivi alla data di riferimento del bilancio in aggiunta a quanto già
riportato nell’apposita sezione della relazione sulla gestione.
57
Sezione 4 – Altri aspetti
Informativa comparativa
Secondo quanto previsto dal principio contabile internazionale IAS 1 “Presentazione del Bilancio”,
sono fornite le informazioni comparative del precedente esercizio. La classificazione nelle voci del
bilancio è omogenea con quelle dell’esercizio di raffronto ad eccezione delle voci impattate
dall’applicazione del nuovo principio IAS 19.
Il presente bilancio al 31 dicembre 2012, infatti, rappresenta la prima rendicontazione in cui la
Banca si trova ad applicare la nuova versione dello IAS 19. Le modifiche introdotte dal nuovo
principio, come richiesto dallo IAS 8 e dalle disposizioni transitorie contenute nello stesso
principio, devono essere applicate retroattivamente. La Cassa ha provveduto, pertanto, a riesporre i
prospetti contabili relativi all’esercizio precedente posti a confronto. Negli allegati al presente
bilancio si forniscono i prospetti di riconciliazione tra gli schemi di bilancio rideterminati e gli
stessi originariamente pubblicati. In particolare i prospetti di riconciliazione si riferiscono a:
- stato patrimoniale al 31 dicembre 2011;
- conto economico al 31 dicembre 2011;
- prospetto della redditività complessiva al 31 dicembre 2011;
- rendiconto finanziario al 31 dicembre 2011.
Si osserva che l’applicazione delle modifiche presenti nel principio IAS 19 non comporta alcun
impatto sul patrimonio netto contabile in quanto si tratta di rendicontare gli utili e le perdite
attuariali in una componente di patrimonio netto anziché in contropartita al conto economico come
originariamente fatto al 31/12/2011 dalla Cassa.
Nella seguente tabella si riportano le voci interessate dal “restatement” al 31 dicembre 2011 e i
relativi impatti quantitativi:
Conto economico
Voce 150 a) spese per il personale (133.825 )
Voce 260 - Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente 36.802
(97.023 )
Stato Patrimoniale
Voce 80 a) Passività fiscali correnti (36.802 )
Voce 80 b) Passività fiscali differite 36.802
Voce 130 Riserve da Valutazione 97.023
Voce 200 Utile del periodo (97.023 )
58
A.2 – PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI
BILANCIO
In questo capitolo sono indicati i Principi contabili adottati per la predisposizione del bilancio al 31
dicembre 2012. L’esposizione dei principi contabili adottati da Cassa di Risparmio di Cento,
Società per Azioni, è effettuata con riferimento alle fasi d’iscrizione, classificazione, valutazione e
cancellazione delle diverse poste dell’attivo e del passivo. Per ciascuna delle suddette fasi è
riportata, ove rilevante, anche la descrizione dei relativi effetti economici.
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
Criteri di iscrizione L’iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene per data di regolamento per i titoli di debito e
per i titoli di capitale ed alla data di sottoscrizione per i contratti derivati. Al momento del
regolamento i titoli di debito ed i titoli di capitale sono registrati al fair value, senza considerare i
costi o proventi di transazione.
Criteri di classificazione Sono classificati in questa categoria i titoli di debito, i titoli di capitale ed il valore positivo dei
contratti derivati detenuti con finalità di negoziazione. Fra i contratti derivati di negoziazione sono
compresi anche i contratti derivati incorporati che sono stati oggetto di separata rilevazione quando
ricorrono le seguenti circostanze:
- le caratteristiche economiche e il rischio del derivato incorporato non sono strettamente
correlate con quelle del contratto ospite;
- gli strumenti incorporati, anche se separati, soddisfano la definizione di derivato.
- lo strumento ibrido non è oggetto di valutazione al fair value con iscrizione delle differenze a
conto economico.
Non è ammesso il trasferimento ad altre categorie salvo il caso in cui si sia in presenza di eventi
inusuali e che difficilmente si posso ripresentare nel breve periodo.
Criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono
valutate al fair value. Gli effetti dell’applicazione di tale criterio di valutazione sono attribuiti al
conto economico.
Per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo, sono
utilizzate le quotazioni di mercato. In assenza di un mercato attivo, si fa riferimento a modelli di
stima/valutazione comunemente utilizzati, che tengono conto di tutti i fattori di rischio degli
strumenti: valore di realizzo determinato con riferimento a titoli quotati aventi analoghe
caratteristiche, calcoli di flussi di cassa scontati, modelli di determinazione del prezzo delle opzioni,
valori di recenti transazioni comparabili, della solvibilità del debitore e del rischio paese dello
stesso.
I titoli di capitale e gli strumenti derivati che hanno per oggetto titoli di capitale, per i quali non sia
possibile determinare il fair value in maniera attendibile secondo le linee guida sopra indicate, sono
mantenuti al costo, rettificato per perdite per riduzione di valore. Tali perdite per riduzione di valore
non possono essere ripristinate.
59
Criteri di cancellazione Le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono cancellate dal bilancio quando la cessione
ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi con le attività stesse.
Quando invece essi sono mantenuti in misura rilevante, le attività continuano ad essere iscritte in
bilancio, anche se sotto il profilo giuridico la titolarità sia stata trasferita. La conservazione, anche
solo in parte, del controllo delle attività cedute implica il loro mantenimento in bilancio in misura
pari al coinvolgimento residuo, misurato dall’esposizione ai cambiamenti di valore delle attività
cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Gli interessi sono registrati secondo il criterio della competenza economica. L’effetto derivante
dalla valutazione al fair value di tali titoli è imputato a conto economico.
I dividendi sono rilevati nell’esercizio in cui viene deliberata la distribuzione.
2. Attività finanziarie disponibili per la vendita
Criteri di iscrizione
L’iscrizione iniziale delle attività finanziarie sottostanti avviene alla data di regolamento.
All’atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value comprensivo dei costi o
proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Qualora, nei casi consentiti dai principi contabili, l’iscrizione avvenisse per trasferimento dalle
attività detenute sino a scadenza il valore di iscrizione sarebbe rappresentato dal fair value al
momento del trasferimento.
Per le riclassifiche delle attività finanziarie detenute per la negoziazione deliberate prima del
1/11/2008 riconducibili all’amendment dello IAS 39 è esplicitamente previsto che il valore di
iscrizione nella categoria contabile di destinazione sia il fair value dello strumento alla data del
1/07/2008.
Criteri di classificazione
Sono comprese in questa categoria le attività finanziarie diverse dai contratti derivati che non sono
state classificate né come “Crediti”, né come “Attività detenute sino a scadenza” né come “Attività
detenute per la negoziazione”.
La voce comprende:
� titoli obbligazionari che non sono oggetto di frequenti attività di compravendita;
� titoli di capitale rivenienti dalla riclassificazione delle partecipazioni rappresentative di
interessenze non gestite con finalità di trading e non qualificabili di controllo o
collegamento o di controllo congiunto;
� altri titoli di capitale non quotati, interessenze in fondi di private equity ed altri OICR.
Le “attività finanziarie disponibili per la vendita” possono essere riclassificate nelle “attività
finanziarie detenute fino a scadenza”, qualora:
• si verifichi un cambiamento nell’intento o nella capacità di detenere lo strumento fino a
scadenza;
• non sia più disponibile una misura affidabile del fair value;
• sia trascorso il periodo previsto dalla “tainting rule” ed il portafoglio delle attività
finanziarie detenute fino a scadenza possa essere ricostituito.
E’ inoltre possibile effettuare una riclassifica nel portafoglio “crediti”, in presenza delle condizioni
rappresentate nel successivo paragrafo “altre informazioni”.
60
Criteri di valutazione Dopo la rilevazione iniziale, le “Attività disponibili per la vendita” sono valutate al fair value, gli
utili e le perdite da valutazione sono rilevati in una specifica riserva di patrimonio netto fino al
momento in cui l’attività non viene cancellata o non viene rilevata una evidenza oggettiva di perdita
di valore. Per i titoli obbligazionari transitano a conto economico gli interessi maturati in base al
criterio del tasso di interesse effettivo. Al momento della cessione o della registrazione di una
perdita di valore, la riserva si riversa, in tutto od in parte, sul conto economico.
Le metodologie di determinazione del fair value sono le stesse illustrate per le attività detenute per
la negoziazione.
I titoli di capitale, per i quali non sia possibile determinare il fair value in maniera attendibile, sono
mantenuti al costo.Per le “Partecipazioni Azionarie” la metodologia per la determinazione del fair-
value è la seguente :
� per le società quotate in un mercato attivo è stato utilizzato il prezzo di quotazione;
� per tutte le società non quotate il cui valore di bilancio è inferiore a 100 mila euro è stato
assunto come fair-value il costo di acquisto;
� per tutte le altre partecipazioni azionarie il fair-value è stato determinato in base a valori di
scambio, se presenti, o in base alla valutazione determinata analizzando il prezzo di carico, i
multipli (Price to Book Value) di borsa dei settori di appartenenza e la frazione di
Patrimonio Netto posseduta.
Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono sottoposte al test di “impairment” per
individuare l’esistenza di oggettiva evidenza di perdita di valore: l’importo della perdita viene
misurato come differenza tra il valore contabile dell’attività ed il valore attuale dei flussi finanziari
stimati, scontati al tasso di interesse effettivo, o attraverso specifiche metodologie valutative per i
titoli di capitale.
Qualora vengano meno i motivi che hanno portato alla riduzione di valore, vengono registrate
riprese di valore con imputazione a conto economico nel caso di titoli di debito, a patrimonio netto
nel caso di titoli di capitale. L’ammontare della ripresa non può in ogni caso superare il costo
ammortizzato che lo strumento avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche.
La verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzioni di valore viene effettuata ad ogni
chiusura di bilancio o di situazione infrannuale. Indicatori di una possibile riduzione di valore sono,
ad esempio, significative difficoltà finanziarie dell’emittente, inadempimenti o mancati pagamenti
degli interessi o del capitale, la possibilità che il beneficiario dichiari il fallimento o incorra in
un’altra procedura concorsuale, la scomparsa di un mercato attivo. Inoltre, una significativa o
prolungata riduzione del fair value di uno strumento di capitale al di sotto del suo costo è
considerata come un’obiettiva evidenza di perdita di valore. I limiti quantitativi da utilizzarsi per
identificare la necessità di impairment sono stati stabiliti nei seguenti parametri: decremento del
fair value alla data di bilancio superiore al 30% del valore contabile originario o diminuzione del
fair value al di sotto del valore di iscrizione iniziale per 48 mesi consecutivi per i titoli di “private
equity”, e 12 mesi per le azioni.
Criteri di cancellazione
Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono cancellate dal bilancio quando la cessione ha
comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi con le attività stesse. I
rischi ed i benefici relativi alle attività cedute, qualora mantenuti in misura rilevante, continuano ad
essere iscritti in bilancio, anche se giuridicamente la titolarità delle attività fosse stata effettivamente
trasferita. La conservazione, anche solo in parte, del controllo delle attività cedute implica il
mantenimento in bilancio delle stesse in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato
61
dall’esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari
delle stesse.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali I dividendi delle società partecipate sono rilevati nell’esercizio in cui viene deliberata la
distribuzione.
Per i titoli di debito sono contabilizzati gli interessi di competenza secondo il criterio del costo
ammortizzato.
3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento S.p.A..
4. Crediti
Criteri di iscrizione
L’iscrizione iniziale del credito avviene alla data di sottoscrizione del contratto, che generalmente
coincide con il momento dell’erogazione, per l’ammontare erogato, o prezzo di sottoscrizione,
comprensivo dei costi/proventi afferenti il singolo credito e determinabili al momento
dell’erogazione stessa. Sono esclusi i costi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono oggetto
di rimborso da parte della controparte o che sono inquadrabili come ordinari costi amministrativi.
Per le riclassifiche delle attività finanziarie detenute per la negoziazione deliberate prima del
1/11/2008, riconducibili all’emendamento allo IAS 39, è esplicitamente previsto che il valore di
iscrizione nella categoria contabile di destinazione sia il fair value dello strumento alla data del
1/07/2008.
Criteri di classificazione I crediti comprendono gli impieghi per cassa con clientela e con banche, erogati direttamente
oppure acquistati da terzi, che prevedono pagamenti fissi o comunque determinabili, che non sono
quotati in un mercato attivo.
Rientrano in questa categoria i crediti commerciali, le operazioni di pronti contro termine con
obbligo di rivendita a termine, mentre non possono essere compresi in questo comparto i Crediti
quotati in un mercato attivo.
Non sono ammesse riclassificazioni ad altri comparti.
Criteri di valutazione
Dopo la rilevazione iniziale, i crediti sono valutati al costo ammortizzato utilizzando il metodo
dell’interesse effettivo. Il costo ammortizzato è dato dal:
� valore di rilevazione iniziale;
� meno i rimborsi di capitale;
� più o meno ammortamento con il metodo dell’interesse effettivo (differenza tra il valore iniziale
ed il valore a scadenza);
� meno svalutazione;
� più rivalutazione.
Il metodo dell’interesse effettivo è utilizzato per calcolare il costo ammortizzato e gli interessi attivi
del finanziamento per la sua intera durata. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza il
flusso dei pagamenti futuri stimati per la durata attesa del finanziamento, in modo da ottenere
62
esattamente il valore contabile netto all’atto della rilevazione iniziale, che comprende i costi di
transazione direttamente attribuibili, ed i compensi pagati o ricevuti tra i contraenti.
La stima dei flussi e della durata contrattuale dei crediti considera tutte le clausole contrattuali che
possono influire sugli importi e sulle scadenze, senza considerare le perdite attese sul
finanziamento.
Questo metodo è applicato ai crediti con durata oltre il breve termine indipendentemente dalle
modalità di valutazione (analitica o collettiva).
Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per i crediti la cui durata rientra nel breve
termine perché la logica dell’attualizzazione avrebbe effetti poco significativi; così pure per i crediti
senza una scadenza definita o a revoca.
Ad ogni chiusura di bilancio viene effettuata una ricognizione dei crediti volta ad individuare quelli
che, a seguito del verificarsi di eventi occorsi dopo la loro iscrizione, mostrino oggettive evidenze
di una possibile perdita di valore. Rientrano in tale ambito i crediti ai quali è stato attribuito lo status
di sofferenza, incaglio, ristrutturato o scaduto secondo le attuali regole di Banca d’Italia, coerenti
con la normativa IAS .
In dettaglio la classificazione dei crediti dubbi è suddivisa nelle classi di:
- crediti in sofferenza: i crediti verso soggetti in stato di insolvenza o in situazioni sostanzialmente
equiparabili;
- crediti incagliati: i crediti verso soggetti in situazioni di obiettiva temporanea difficoltà, che sia
prevedibile possa essere rimossa in un congruo periodo di tempo.
L’incaglio può essere “normale”, quando deriva dalla valutazione dell’ “Unità Posizioni
anomale” o “oggettivo” quando presenta le caratteristiche previste per tale fattispecie dalle
Istruzioni di Vigilanza.
- crediti ristrutturati: crediti verso soggetti ai quali è stata concessa una moratoria nel pagamento
del debito a tassi inferiori a quelli di mercato;
- crediti scaduti e/o sconfinanti: i crediti verso debitori che alla data di fine esercizio presentano
crediti scaduti o sconfinanti da oltre 90 giorni valutati analiticamente (limite di 180 giorni fino
al 31 dicembre 2011). Tali esposizioni possono essere valutate facendo riferimento,
alternativamente, al singolo debitore o alla singola transazione.
a) singolo debitore: l’esposizione deve essere rilevata come scaduta e/o sconfinante qualora,
alla data di riferimento della segnalazione, il maggiore tra i due seguenti valori sia pari o
superiore alla soglia del 5%:
• media delle quote scadute e/o sconfinanti sull’intera esposizione rilevate su base
giornaliera nell’ultimo trimestre precedente;
• quota scaduta e/o sconfinante sull’intera esposizione riferita alla data di riferimento
della segnalazione.
b) singola transazione: esposizioni scadute e/o sconfinanti garantite da immobili. Lo scaduto
deve avere carattere continuativo e non sono ammesse compensazioni con i margini
disponibili esistenti su altre linee di credito concesse al medesimo debitore, né soglie di
rilevanza.
Detti crediti deteriorati sono oggetto di valutazione analitica e la perdita di valore sui singoli crediti,
iscritta a conto economico, è rappresentata dalla differenza negativa tra il loro valore recuperabile
ed il relativo costo ammortizzato. Il valore recuperabile è dato dal valore attuale dei flussi di cassa
attesi, calcolato in funzione dei seguenti elementi:
- valore dei flussi di cassa contrattualmente previsti, stimati in considerazione della capacità
del debitore di assolvere le obbligazioni assunte e delle garanzie reali o personali assunte;
- tempo atteso di recupero, stimato anche in relazione allo stato delle procedure in atto;
- tasso di attualizzazione..
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Negli esercizi successivi il valore originario dei crediti è ripristinato nel caso in cui vengano meno i
motivi che ne hanno determinato la rettifica. La ripresa di valore è iscritta a conto economico.
I crediti per i quali non sono state individuate obiettive evidenze di perdita sono valutati
collettivamente.
La valutazione avviene per categorie omogenee in termini di rischio di credito e le relative
percentuali di perdita sono stimate in base a serie storiche: si fondano su dati osservabili alla data
della valutazione consentendo di stimare la perdita di valore per ciascuna categoria.
La formazione dei gruppi avviene per categorie di rischio similari, sulla base di caratteristiche
indicative della capacità del debitore di assolvere gli impegni contrattuali (tipo rapporto, settore
economico, garanzie, stato di insolvenza e altri fattori ritenuti rilevanti).
La classificazione in gruppi per la determinazione della svalutazione collettiva riflette la medesima
ripartizione per categorie di rating stabilite dal Nuovo Accordo sul Capitale (Basilea 2).
Il passaggio di un credito da un gruppo valutato collettivamente ad altro con modalità di valutazione
analitica avviene a valori lordi in quanto le rettifiche di valore non seguono i singoli rapporti ma
saranno adeguati ai risultati di fine periodo con opportune rettifiche o riprese per “massa”. Le
rettifiche di valore determinate collettivamente sono imputate a conto economico.
Criteri di cancellazione
I crediti ceduti vengono cancellati dal bilancio quando la cessione ha comportato il sostanziale
trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi con le attività stesse. Quando sono mantenuti in
misura rilevante i rischi ed i benefici relativi alle attività cedute, continuano ad essere iscritti in
bilancio, anche se giuridicamente la titolarità dei rapporti è stata effettivamente trasferita. La
conservazione, anche solo in parte del controllo delle attività cedute implica il mantenimento in
bilancio delle stesse.
Se mediante la cessione si sono mantenuti i rischi ed i benefici, il credito dovrà continuare ad
essere iscritto limitatamente al suo coinvolgimento, e cioè per la quota massima in cui la società
continua ad essere esposta rispetto ai mutamenti di valore del credito e alle variazioni dei flussi
finanziari degli stessi.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Le rettifiche di valore analitiche e collettive sono registrate a conto economico.
I crediti valutati analiticamente sono sottoposti all’attualizzazione dei flussi finanziari ed il relativo
costo è registrato a conto economico, l’adeguamento è eseguito ogni anno.
Il fondo di svalutazione collettivo così determinato non è sottoposto ad attualizzazione, in quanto si
stima che il tasso effettivo coincida con quello contrattuale.
Il rientro negli esercizi successivi dell’effetto attualizzazione è rilevato a conto economico.
Se in un esercizio successivo l’ammontare della rettifica di valore diminuisce in conseguenza di
eventi (quali il miglioramento della solvibilità del debitore), la svalutazione per riduzione di valore
è stornata dal conto economico. Il valore del credito può assumere come valore massimo il costo
ammortizzato che si sarebbe determinato alla data in cui il valore è ripristinato.
Gli interessi di mora sui crediti in sofferenza sono registrati solo al momento dell’incasso.
5. Attività finanziarie valutate al fair value La Cassa non si è avvalsa della facoltà normativa della cosiddetta “fair value option”.
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6. Operazioni di copertura
Criteri di iscrizione
Gli strumenti finanziari derivati di copertura, al pari di tutti i derivati, sono inizialmente iscritti e
successivamente valutati al fair value.
Criteri di classificazione: tipologie di copertura
Gli strumenti derivati sono definiti di copertura quando esiste una documentazione formalizzata
della relazione tra lo strumento coperto e lo strumento oggetto della copertura e se la copertura
risulta efficace nel momento in cui ha inizio e continua ad esserlo per tutta la durata.
L’efficacia della copertura dipende dalla misura in cui le variazioni di fair value dello strumento
coperto o dei relativi flussi attesi sono compensati da quelli dello strumento di copertura. Pertanto
l’efficacia è misurata e rilevata dal confronto di suddette variazioni, sempre in relazione
all’intenzione della società nel momento in cui la copertura è stata posta in essere.
La copertura è efficace quando le variazioni di fair value (o dei flussi di cassa) dello strumento
finanziario di copertura neutralizzano, nei limiti fissati dall’intervallo 80-125%, le variazioni dello
strumento coperto.
La verifica dell’efficacia della copertura è operata mensilmente utilizzando:
- test prospettici, che giustificano l’applicazione della contabilizzazione della copertura e ne
dimostrano l’efficacia;
- test retrospettivi, che evidenziano il grado raggiunto dalla copertura nel periodo di riferimento e
misurano la distanza fra i risultati raggiunti e la copertura perfetta;
Nel caso in cui dall’analisi dei risultati dei rispettivi test, le coperture dovessero risultare inefficaci
in modo continuativo, viene interrotta la copertura con le conseguenti operazioni contabili.
Le tipologie di strumenti di copertura possono riguardare:
- esposizione al rischio di fair value di attività e passività in bilancio o di impegni irrevocabili;
- esposizione al rischio di variazioni di un flusso finanziario e cambi (cash flow) relativi ad attività o
passività in bilancio o di transazioni future.
Le coperture di fair value hanno l’obiettivo di ridurre il rischio di credito o il rischio di tasso. Il
cosiddetto “fair value hedge” è utilizzato generalmente per attività a tasso fisso i cui cash flow non
variano durante la vita dello strumento stesso. Il fine della copertura è di proteggere il valore
corrente dell’attività o della passività coperta e quindi l’attenzione è rivolta allo Stato patrimoniale.
Tale tipologia di copertura viene utilizzata anche per la copertura del rischio di mercato delle
emissioni obbligazionarie a tasso fisso o strutturate.
Le coperture di flussi finanziari hanno come obiettivo la riduzione della variabilità dei flussi di
cassa futuri legati ad una particolare attività/passività a tasso variabile con il fine di gestire e
controllare la variabilità futura dei corrispondenti flussi di cassa e quindi l’attenzione è sull’impatto
di tale variabilità sul conto economico.
Criteri di valutazione
I derivati di copertura sono sempre valutati al “fair value”.
Criteri di cancellazione Se i test non confermano l’efficacia della copertura, sia retrospettivamente che prospetticamente, la
contabilizzazione delle operazioni di copertura, secondo quanto sopra esposto, viene interrotta. In
questa circostanza il contratto derivato di copertura viene riclassificato tra gli strumenti di
negoziazione. Lo strumento coperto è rilevato nella categoria di appartenenza per un valore pari al
suo fair value al momento della cessazione dell’efficacia e torna ad essere valutato secondo il
criterio della classe di appartenenza originaria.
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Criteri di rilevazione delle componenti reddituali La rilevazione delle scritture contabili dipende dal tipo di copertura predefinito e sono:
1) nel caso di copertura di fair value, si compensa la variazione del fair value dell’elemento coperto
con la variazione del fair value dello strumento di copertura. Tale compensazione viene iscritta
al conto economico contestualmente all’adeguamento di valore dei contratti derivati e delle
attività coperte. L’eventuale differenza che rappresenta la parziale inefficacia della copertura, ne
costituisce di conseguenza l’effetto economico netto. Sono adeguate ai valori di fair value le
attività/passività coperte con contropartita al conto economico.
2) nel caso di copertura di flussi finanziari, le variazioni di fair value del derivato sono imputate a
patrimonio netto, per la quota efficace della copertura, e sono registrate a conto economico solo
quando, con riferimento alla posta coperta, si manifesta una variazione dei flussi di cassa da
compensare (rispetto a quelli attesi) o nel caso in cui la copertura risulta inefficace. La banca
non ha tale fattispecie.
Le coperture di un investimento in valuta sono contabilizzate seguendo le metodologie delle
coperture dei flussi finanziari. La banca non ha in essere operazioni di copertura di investimenti in
valuta.
7. Partecipazioni Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento S.p.A..
8. Attività materiali
Criteri di iscrizione Le attività materiali sono iscritte al costo che comprende oltre al prezzo d’acquisto, gli eventuali
oneri accessori direttamente imputabili all’acquisto e alla messa in funzione del bene.
Le spese di manutenzione straordinaria, che comportano un incremento dei benefici economici
futuri, sono imputate ad incremento del valore dei cespiti, mentre gli altri costi di manutenzione
ordinaria sono rilevati a conto economico.
Criteri di classificazione
Le attività materiali comprendono i terreni, gli immobili strumentali, gli investimenti immobiliari,
gli impianti tecnici, i mobili, gli arredi e le attrezzature di qualsiasi tipo.
La voce comprende beni materiali destinati a:
- uso funzionale quali: terreni, fabbricati, mobili e arredi, impianti, macchinari e attrezzature
tecniche;
- a scopo di investimento quali: terreni e fabbricati.
Sono iscritti nell’attivo alla voce “Attività materiali” anche beni utilizzati ai sensi di contratti di
leasing finanziario sottoscritti in qualità di locatario, per i quali si è assunto sostanzialmente tutti i
rischi ed i benefici della proprietà. Le immobilizzazioni oggetto di leasing finanziario in qualità di
locatario sono iscritte inizialmente ad un valore pari al minore tra il fair value e il valore attuale dei
pagamenti minimi previsti dal leasing; tale valore è successivamente oggetto di ammortamento.
I beni per i quali sono in corso delle trattative di vendita e la loro dismissione sia molto probabile,
sono riportati nella pertinente voce delle attività in via di dismissione.
Criteri di valutazione Le immobilizzazioni materiali, inclusi gli investimenti immobiliari, sono valutati al costo, dedotti
eventuali ammortamenti e perdite di valore. Le immobilizzazioni sono sistematicamente
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ammortizzate, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti, lungo la loro
vita utile. Il valore ammortizzabile è rappresentato dal costo dei beni in quanto il valore residuo al
termine del processo di ammortamento è ritenuto non significativo. Gli immobili vengono
ammortizzati per una quota ritenuta congrua per rappresentare il deperimento dei cespiti nel tempo
a seguito del loro utilizzo, tenuto conto delle spese di manutenzione di carattere straordinario, che
vengono portate ad incremento del valore dei cespiti.
Non sono ammortizzati i terreni, in quanto aventi vita utile indefinita.
Quando si presentato elementi che dimostrano il deterioramento del valore di una attività, si
procede al confronto fra il valore di carico del cespite ed il suo valore di recupero e le eventuali
rettifiche sono registrate al conto economico; qualora vengano meno i motivi che hanno portato alla
rilevazione della perdita, è fatto obbligo di registrare la ripresa di valore.
I beni mobili, ad esclusione dei beni di valore artistico, sono iscritti in relazione alla loro vita utile.
Per categorie omogenee di beni è stata definita la vita utile in relazione alla quale viene calcolato
l’ammortamento per quote annue costanti a decorrere dal mese in cui il bene è entrato in funzione.
Criteri di cancellazione Un’immobilizzazione materiale è cancellata al momento della dismissione o qualora non siano più
attesi benefici economici futuri.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Il conto economico è interessato dalle quote di ammortamento secondo la vita utile predefinita per
ciascuna categoria.
9. Attività immateriali
Criteri di iscrizione
Sono iscritte al costo quale corrispettivo pagato al momento dell’acquisto rettificato per gli
eventuali oneri accessori.
Criteri di classificazione
Le attività immateriali sono iscritte come tali solo quando sono identificabili, misurabili, sono sotto
il controllo dell’entità che redige il bilancio e sono in grado di generare benefici economici futuri.
Le attività immateriali sono identificabili quando possono essere separate dall’entità oppure
derivano da diritti contrattuali o legali in genere.
Criteri di valutazione e componenti reddituali
Il costo delle immobilizzazioni immateriali è ammortizzato in base alla loro vita utile.
Criteri di cancellazione L’attività è cancellata se esistono indicazioni che possa avere subito una perdita di valore, oppure
quando non sono più attesi benefici economici futuri.
10. Attività non correnti in via di dismissione
Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento S.p.A..
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11.Fiscalità corrente e differita
Criteri di iscrizione
L’accantonamento delle imposte sul reddito è determinato in base ad una prudenziale previsione
dell’onere fiscale corrente, di quello anticipato e differito. Le imposte anticipate e differite sono
calcolate sulle differenze temporanee tra il valore contabile delle attività e passività iscritte in
bilancio ed il loro valore fiscale.
Le imposte anticipate, sono iscritte nei limiti in cui esiste la ragionevole certezza del loro recupero
in presenza di futuri redditi imponibili mentre le imposte differite passive sono stanziate nella
misura in cui si ritiene che nei prossimi esercizi si verifichino i presupposti per la relativa
tassazione.
Le aliquote utilizzate, distintamente per tipologia di imposta, sono quelle in vigore per i periodi di
riversamento delle differenze temporanee e senza limiti temporali.
Criteri di classificazione
Le attività e passività fiscali sono esposte nello stato patrimoniale separatamente dalle altre attività e
passività. Le attività e le passività fiscali differite e anticipate sono distinte dalle attività e dalle
passività fiscali correnti.
Criteri di valutazione Le attività e passività iscritte per imposte anticipate e differite sono valutate a fine esercizio in
relazione alle modifiche intervenute nella normativa fiscale e delle aliquote e non sono sottoposte
all’attualizzazione.
Criteri di cancellazione
Le attività e passività sono cancellate quando non esistono valide ragioni della sussistenza di
rapporti di credito e debito con l’amministrazione finanziaria.
A fine esercizio “il fondo imposte differite” e le “attività per imposte anticipate” sono adeguati in
relazione al rigiro sul conto economico delle imposte divenute correnti nell’esercizio.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Le imposte correnti maturate nell’esercizio, le imposte anticipate e differite sorte nell’esercizio e le
variazioni delle consistenze dell’esercizio precedente, sono registrate a conto economico; vengono
invece attribuite al patrimonio netto, quando sono stanziate in relazione a riserve di patrimonio
netto. Le imposte relative alle attività in via di dismissione, sono portate a diretta riduzione delle
poste di conto economico di riferimento.
12.Fondi per rischi ed oneri
Criteri di iscrizione
I fondi per rischi ed oneri sono costituiti da passività di ammontare o scadenza incerta iscritti in
bilancio quando:
- esiste un’obbligazione attuale (legale o implicita) che deriva da eventi passati;
- è probabile che sarà necessario l’impiego di risorse per adempiere all’obbligazione;
- può essere effettuata una stima attendibile dell’ammontare dell’obbligazione.
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Gli accantonamenti sono rilevati solo in presenza di eventi precedenti alla chiusura del bilancio e
rappresentano la migliore stima possibile dell’onere necessario per estinguere l’obbligazione attuale
alla data di riferimento del bilancio.
Criteri di classificazione
La voce comprende “altri fondi per rischi ed oneri” costituiti in relazione a perdite presunte sulle
cause passive incluse le azioni revocatorie, gli esborsi stimati a fronte di reclami della clientela
sull’attività di intermediazione in titoli nonché una stima attendibile degli altri esborsi a fronte di
qualsiasi altra obbligazione legale o implicita presente alla data di riferimento del bilancio.
Criteri di valutazione
Ad ogni data di riferimento del bilancio i fondi sono riesaminati e rettificati per riflettere la miglior
stima corrente, basata anche sulle serie storiche della banca. Nel caso in cui l’elemento temporale
sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati applicando i tassi correnti di mercato
(euribor).
Criteri di cancellazione Ciascun fondo presente in tale voce di bilancio è utilizzato unicamente per far fronte a quelle uscite
per le quali è stato originariamente costituito.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Le componenti reddituali interessate dagli accantonamenti sono:
- il costo del personale per i fondi che riguardano obbligazioni relative al personale dipendente od
in quiescenza;
- la voce degli Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri negli altri casi.
L’effetto attualizzazione è rilevato a conto economico.
13. Debiti e titoli in circolazione
Criteri di iscrizione
La prima iscrizione di tali passività finanziarie avviene alla data di sottoscrizione del contratto, che
di norma corrisponde alla data in cui sono ricevute le somme raccolte o dell’emissione dei titoli di
debito.
La prima iscrizione è fatta sulla base del fair value delle passività, di norma pari all’ammontare
incassato od al prezzo di emissione, aumentato degli eventuali costi/proventi aggiuntivi
direttamente attribuibili alla singola operazione di provvista o di emissione. Sono esclusi i costi
interni di tipo amministrativo.
Criteri di classificazione Nelle voci Debiti verso banche, Debiti verso clientela e Titoli in circolazione sono riclassificate le
varie forme di provvista interbancaria e con la clientela, le operazioni di pronti contro termine con
obbligo di riacquisto e la raccolta da clientela attraverso certificati di deposito, titoli obbligazionari,
prestiti subordinati al netto delle quote riacquistate. E’ inoltre incluso il debito iscritto dalla banca in
qualità di locatario nell’ambito dell’operazione di leasing finanziario.
Criteri di valutazione
Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie sono valutate al costo ammortizzato con il
metodo del tasso di interesse effettivo.
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Fanno eccezione le passività a breve termine, per le quali il fattore temporale è poco significativo,
che pertanto rimangono iscritte al valore incassato.
Dai titoli di debito sono stralciate le eventuali quote rappresentative di capitale.
Gli strumenti finanziari oggetto di copertura di fair value per i quali la copertura è risultata efficace
sono iscritti al fair value.
Criteri di cancellazione
Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando sono scadute od estinte. La
cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli obbligazionari emessi in precedenza.
La differenza tra il valore contabile delle passività e l’ammontare corrisposto per acquistarla è
registrata a conto economico.
Il collocamento sul mercato di titoli propri successivamente al riacquisto è considerato come una
nuova emissione con iscrizione al nuovo prezzo di collocamento.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Gli interessi sono rilevati secondo il criterio della competenza economica, se le passività hanno
durata oltre il breve termine si applica il calcolo del costo ammortizzato con attribuzione degli
eventuali costi di “up-front”.
14. Passività finanziarie di negoziazione
Criteri di iscrizione L’iscrizione iniziale delle passività finanziarie avviene, alla data di regolamento per i titoli di debito
e di capitale e alla data di sottoscrizione per i contratti derivati. All’atto della rilevazione iniziale
sono valorizzate al fair value.
I contratti derivati incorporati in strumenti finanziari o in altre forme contrattuali, che presentano
caratteristiche economiche e rischi non correlati con lo strumento ospite o che presentano gli
elementi per essere qualificati essi stessi come contratti derivati, sono contabilizzati separatamente,
se aventi valore negativo, nella categoria delle passività finanziarie detenute per la negoziazione,
tranne che nei casi in cui lo strumento complesso che li contiene è valutato al fair value con effetti a
conto economico.
Criteri di classificazione
La voce include il valore negativo dei contratti derivati di trading nonché il valore negativo dei
derivati impliciti presenti nei contratti complessi.
Criteri di valutazione
Tutte le passività finanziarie di negoziazione sono valutate al fair value con imputazione del
risultato della valutazione al conto economico.
Criteri di cancellazione
Le passività finanziarie di negoziazione sono cancellate quando estinte e alla scadenza.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali I risultati della valutazione delle passività finanziarie di negoziazione sono registrati a conto
economico.
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15. Passività finanziarie valutate al fair value
La Banca non ha applicato la cosiddetta “fair value option” e pertanto non si è avvalsa della
possibilità di valutare al fair value passività finanziarie diverse da quelle previste da IAS 39 in virtù
della specifica destinazione funzionale.
16. Operazioni in valuta Criteri di iscrizione iniziale
Le operazioni in divisa estera sono registrate al momento della rilevazione iniziale, in divisa di
conto, applicando alla divisa estera il tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione.
Criteri di iscrizione successiva
Ad ogni data di riferimento del bilancio:
- gli elementi monetari in valuta estera sono convertiti utilizzando il tasso di chiusura;
- gli elementi non monetari valutati al costo storico sono convertiti al tasso di cambio in essere alla
data dell’operazione;
- gli elementi non monetari valutati al fair value sono convertiti utilizzando i tassi di cambio in
essere alla data di chiusura.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Le differenze di cambio derivanti dall’estinzione di un elemento monetario o dalla conversione a
tassi differenti da quelli applicati al momento della rilevazione iniziale sono rilevati a conto
economico nel periodo in cui sorgono.
17. Altre informazioni
Trattamento di fine rapporto del personale
Nel corso dell’esercizio 2007 è cambiata sostanzialmente la normativa di riferimento per la
destinazione delle obbligazioni derivanti dal fondo di trattamento di fine rapporto (legge 296/2006
con decorrenza primo gennaio 2007): nel caso della Cassa di Risparmio di Cento, società con più di
50 dipendenti il fondo è conferito, sulla base delle scelte dei dipendenti, verso la Tesoreria Inps,
oppure presso fondi specializzati ed allo scopo autorizzati e vigilati da Covip.
Ne deriva che le obbligazioni calcolate fino al 31 dicembre 2006 e le quote maturate fino
all’esercizio dell’opzione (massimo 30 giugno 2007) sono rappresentate in bilancio in un apposito
fondo che richiede la rivalutazione annuale prevista di legge (criterio invariato) : il tasso di
rivalutazione da applicare è composto da due voci, una fissa (1,5%) ed una variabile ( 75% del
costo della vita calcolato da ISTAT), il predetto fondo continua ad essere rappresentativo dei piani a
benefici definiti la cui erogazione è differita nel tempo e conseguentemente in bilancio è iscritto il
valore determinato in base a specifica stima attuariale.
Le quote di trattamento di fine rapporto del personale maturande a partire dal 1° gennaio 2007
configurano un “piano a contribuzione definita” sia nel caso di opzione da parte del dipendente per
la previdenza complementare, sia nel caso di destinazione al fondo di Tesoreria presso l’INPS.
L’importo delle quote, contabilizzato tra i costi del personale, è determinato sulla base dei contributi
dovuti senza l’applicazione di metodologie di calcolo attuariali.
Al 31 dicembre 2012 il valore attuariale del fondo interno ammonta ad 4.331 mila euro contro un
valore al 31 dicembre 2011 di 3.760 mila euro, con utilizzi del fondo pari a 198 mila euro ed
accantonamenti a conto economico pari a 188 mila euro, ed inoltre 581 mila euro a riserva di PN.
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La parte esternalizzata del fondo di trattamento di fine rapporto, definita “maturando post 1/1/2007”
dalla legge 296/2006, è confluita alla previdenza complementare esterna; l’importo spesato al conto
economico nel 2012 ammonta a 1.258 mila euro, mentre nell’anno precedente l’importo imputato a
conto economico è stato pari a 1.345 mila euro.
Fondi di Previdenza del Personale Dal primo luglio 2007 il Fondo pensioni sezione a contribuzione definita è stato sciolto con facoltà
di scelta ai dipendenti fra un fondo chiuso ed uno aperto: questa attività si è resa necessaria in
quanto il fondo a gestione interna non aveva più le caratteristiche richieste dalla normativa per le
destinazioni del trattamento di fine rapporto dei dipendenti.
Nel corso dell’esercizio 2009 anche la sezione del fondo a prestazione definita è stata sciolta in
parte attraverso la liquidazione diretta agli aderenti e in parte attraverso l’esternalizzazione ad una
primaria compagnia assicurativa. La banca infatti ha provveduto nel mese di luglio 2009 a versare a
detta compagnia un premio unico che garantisse ai soggetti ancora iscritti una rendita vitalizia
pagata mensilmente. In data 31 luglio 2009 la Cassa ha provveduto infine a chiudere formalmente il
fondo pensione e a dare le opportune comunicazioni alle autorità competenti.
Per far fronte alla volontà degli aderenti al fondo, la banca ha inserito la clausola all’interno degli
accordi con gli stessi, che prevede di intervenire qualora la compagnia assicurativa non fosse in
grado di far fronte alle proprie obbligazioni. In virtù di tale garanzia accessoria la banca continua a
mantenere l’obbligazione per un piano a benefici definiti. Lo IAS 19 prevede che la
contabilizzazione del piano debba essere pari al valore attuale dell’obbligazione alla data di
riferimento, al netto del fair value delle attività che sono al servizio del piano stesso. Nel caso
specifico l’attività a presidio del piano risulta essere la polizza assicurativa perfezionata con il
pagamento del premio unico a luglio 2009. Dato l’elevato standing creditizio degli investimenti
sottostanti la polizza assicurativa e della controparte assicurativa non si è ritenuto necessario
apportare aggiustamenti di valore all’attività funzionale al piano e quindi la banca ha esposto nei
fondi di quiescenza un’obbligazione nulla.
Garanzie rilasciate ed impegni Nelle “garanzie rilasciate” sono comprese tutte le garanzie di firma prestate dalla banca.
Le garanzie di “natura finanziaria” sono quelle concesse a sostegno di operazioni volte
all’acquisizione di mezzi finanziari; sono invece di “natura commerciale” quelle concesse a
garanzia di specifiche transazioni commerciali: sono indicate con riferimento al soggetto ordinante,
cioè al soggetto le cui obbligazioni sono assistite dalla garanzia prestata.
Sono iscritte al valore nominale al netto degli utilizzi di cassa e delle eventuali rettifiche di valore.
Gli impegni ad erogare fondi sono impegni irrevocabili ad utilizzo certo od incerto, che possono dar
luogo a rischio di credito (sono esclusi gli impegni derivanti dalla stipula di contratti derivati): il
valore di iscrizione è al netto delle somme già erogate e delle eventuali rettifiche di valore.
Gli impegni irrevocabili ad utilizzo certo comprendono gli impegni ad erogare fondi il cui utilizzo
da parte del richiedente è certo e definito: sono pertanto contratti vincolanti sia per il concedente
che per il richiedente. L’aggregato comprende tra l’altro gli acquisti di titoli non ancora regolati (la
società contabilizza i titoli per data di regolamento) ed i depositi e finanziamenti da erogare ad una
data futura predeterminata.
Gli impegni irrevocabili sono ad utilizzo incerto quando l’utilizzo da parte del richiedente è
opzionale, in questo caso, non è sicuro se ed in quale misura avverrà l’erogazione effettiva dei
fondi.
Gli impegni sottostanti a derivati creditizi: vendite di protezione sono impegni derivanti dalla
vendita di protezione dal rischio di credito.
Sono iscritti al valore nominale al netto delle somme erogate e delle eventuali rettifiche di valore
determinate analiticamente per i crediti di firma “anomali” e forfetariamente per gli altri in bonis.
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Accantonamenti per garanzie ed impegni
Il rischio derivante dalla valutazione delle “garanzie rilasciate” è determinato in via analitica per le
posizioni classificate ad incaglio e a sofferenza e collettivamente per gli altri crediti. Il fondo è
iscritto fra le “Altre Passività”.
Riconoscimento dei ricavi
I ricavi sono rilevati nel momento in cui vengono percepiti o, comunque, quando è probabile che
saranno ricevuti benefici futuri, quando non possono essere attendibilmente stimati, i ricavi sono
quantificati nella misura in cui sono recuperabili i relativi costi sostenuti.
In particolare:
� gli interessi sono rilevati pro rata temporis sulla base del tasso di interesse contrattuale o di
quello effettivo se le attività di riferimento hanno durata contrattuale oltre il breve termine;
� I dividendi sono rilevati nell’esercizio in cui viene deliberata la distribuzione.
� le commissioni per ricavi da servizi sono iscritte, sulla base degli accordi contrattuali, nel
periodo in cui i servizi stessi sono stati prestati;
i ricavi derivanti dalla vendita di attività non finanziarie sono rilevati al momento del
perfezionamento della vendita, a meno che la Banca abbia mantenuto la maggior parte dei rischi e
benefici connessi con l’attività.
Migliorie su beni di terzi Le spese sostenute per lavori di ristrutturazione di beni immobili di proprietà di terzi sono iscritte
fra le “altre attività” e sono attribuite al conto economico in base alla capacità di produrre benefici
futuri di norma corrispondente alla durata del sottostante contratto di affitto: le spese riguardano
principalmente la ristrutturazione di immobili di terzi adibiti all’esercizio delle filiali.
Modalità di determinazione del fair value
Il criterio del fair value è il principale criterio di valutazione degli strumenti finanziari previsto dai
principi contabili internazionali, è anche il criterio di valutazione definito per i derivati
indipendentemente dalle finalità per le quali tali strumenti sono stati acquistati (trading o
copertura), inoltre la nota integrativa deve riportare il fair value anche di quegli strumenti finanziari
che in bilancio sono iscritti al costo ammortizzato.
I principi IAS definiscono il fair value come il corrispettivo al quale un’attività potrebbe essere
scambiata, o una attività estinta, in una libera transazione fra parti consapevoli ed indipendenti.
Tale transazione, tuttavia deve avvenire in ipotesi di continuità dell’attività aziendale.
Strumenti quotati
Nel caso di strumenti quotati in mercati attivi il fair value è pari al prezzo di quotazione. Un
mercato è definito attivo quando il prezzo dello strumento finanziario è prontamente e regolarmente
contribuito da borse valori, intermediari, dealers o info provider e quando il prezzo stesso
rappresenta transazioni effettive nello strumento oggetto di valutazione.
L’attuale definizione di mercato regolamentato non è sempre coincidente con la nozione di
“mercato attivo”. Un “mercato ufficiale regolamentato” funziona regolarmente se:
- esistono regole, emesse o approvate dalle Autorità del Paese d’origine del mercato, che
disciplinano le condizioni operative, di accesso, nonché quelle che un contratto deve soddisfare
per essere efficacemente trattato;
- hanno un meccanismo di compensazione che richiede che i contratti derivati siano soggetti alla
costituzione di margini giornalieri che forniscono una protezione adeguata.
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Tuttavia un mercato regolamentato non garantisce la presenza di prezzi “significativi” se non è
rappresentativo di scambi quotidiani significativi in termini di volumi.
Ne deriva la predisposizione di apposite procedure finalizzate ad individuare i mercati attivi ovvero
quei mercati in cui i prezzi degli strumenti negoziati rappresentano il valore con cui si pongono
effettivamente in essere le transazioni di mercato.
Tali procedure sono basate sull’analisi dei seguenti fattori:
- il numero dei contributori ed eventuale presenza di dealer, broker e market maker;
- la frequenza di aggiornamento periodico del dato quotato e lo scostamento rispetto alla
quotazione precedente;
- l’esistenza di un’accettabile differenza fra il prezzo bid e prezzo ask;
- il volume di scambi trattati.
In particolare i prezzi utilizzati per le valutazioni di bilancio sono:
- il prezzo bid nel caso di attività detenute;
- il prezzo ask nel caso di passività da emettere;
- il prezzo mid market nel caso in cui i profili di rischio si compensano fra di loro (la differenza fra
prezzo bid e prezzo ask è determinata dai soli costi di transazione).
Quando il medesimo strumento finanziario risulti quotato su più mercati viene rilevata la
quotazione più vantaggiosa.
Qualora sia un tasso e non un prezzo ad essere quotato su mercati attivi, l’impresa deve utilizzare
quel tasso come input delle tecniche valutative per determinare il fair value dello strumento.
Fondi comuni
Nel caso di fondi aperti in cui i partecipanti hanno diritto di chiedere in qualsiasi momento il
rimborso delle quote e per gli hedge fund, il fair value è determinato considerando l’ultimo NAV
pubblicato.
Nel caso di fondi chiusi e di private equity oggetto di quotazione, il fair- value è pari alla
quotazione fornita dal mercato, se questo è considerato “attivo”. In alternativa viene assunto
l’ultimo NAV pubblicato.
Strumenti non quotati
Qualora gli strumenti finanziari non risultino quotati su mercati attivi, il relativo fair value è
determinato attraverso tecniche di valutazione che:
- tendono a massimizzare l’impiego di input di mercato ed a minimizzare stime ed assunzioni
interne;
- riflettono le modalità in base alle quali il mercato attribuisce un prezzo agli strumenti;
- utilizzano input in grado di rappresentare le aspettative di mercato ed il rapporto rischio
rendimento dello strumento oggetto di valutazione;
- incorporano tutti i fattori che i partecipanti al mercato considererebbero nella definizione di
prezzo;
- sono coerenti con le metodologie comunemente accettate;
- sono oggetto di verifica e calibrazione periodica al fine di verificare la loro capacità di
rappresentare il fair value in linea con i prezzi a cui avvengono effettivamente le transazioni
nello strumento oggetto di valutazione, in tal modo è assicurata la comparabilità, l’affidabilità e
la neutralità del processo di definizione dei valori degli strumenti finanziari richiesto dalla
normativa.
Fair value degli strumenti derivati
Il fair value degli strumenti derivati è determinato attraverso l’impiego di modelli valutativi diversi
a seconda della tipologia dello strumento, in particolare:
74
- per la determinazione del fair value delle opzioni si è fatto riferimento a modelli di stima della
volatilità;
- per il fair value degli swap si è utilizzato il “ discounted cah flow analysis”.
Le valutazioni così determinate sono state rettificate degli importi corrispondenti alle valutazioni
del merito creditizio della controparte (rischio di controparte).
Strumenti di capitale classificati nel portafoglio degli strumenti destinati alla vendita
Il fair value degli “Investimenti Partecipativi” è determinato con riferimento a prezzi risultanti da
perizie esterne ed indipendenti od in base a prezzi di scambio ricavati da recenti transazioni, quando
è difficoltoso reperire un prezzo attendibile, se di importo poco rilevante, sono mantenute al valore
di costo. Gli altri titoli di capitale sono mantenuti al costo.
Gerarchia di determinazione dei fair value L’IFRS 7 richiede una informativa che distingue il fair value degli strumenti finanziari in base alla
significatività degli input utilizzati nelle valutazioni, in particolare si distinguo tre livelli:
Livello 1: la valutazione è il prezzo di mercato dello stesso strumento finanziario oggetto di
valutazione, ottenuto sulla base di quotazioni espresse da un mercato attivo. Un mercato
attivo è considerato tale qualora i prezzi di quotazione riflettono le normali operazioni
di mercato, sono regolarmente e prontamente disponibili tramite borse, servizi di
quotazione, intermediari e se tali prezzi rappresentano effettive e regolari operazioni di
mercato.
Livello 2: la valutazione si basa su prezzi desumibili dalle quotazioni di mercato di attività simili o
mediante tecniche di valutazione per le quali tutti i fattori significativi – compreso gli
spread creditizi e di liquidità – sono desunti da dati osservabili di mercato. Tale livello
implica ridotti elementi di discrezionalità nella valutazione in quanto tutti i parametri
utilizzati risultano attinti dal mercato e le metodologie di calcolo consentono di
replicare quotazioni presenti su mercati attivi.
Livello 3: le valutazioni sono effettuate utilizzando input diversi, non tutti desunti direttamente da
parametri osservabili sul mercato e comportano quindi stime ed assunzioni significative
da parte del valutatore.
I criteri definiti dalla Cassa di Risparmio di Cento al fine di attribuire il livello gerarchico al fair
value dei singoli strumenti finanziari presenti nel portafoglio di proprietà sono i seguenti:
Livello 1: strumenti che hanno almeno un mercato attivo. A tal fine, possono essere considerati, se
significativi, i prezzi rilevati su mercati regolamentati, MTF, o quotazioni di market
maker. In tal caso, devono essere disponibili su Bloomberg le quotazioni di almeno tre
market maker, e lo spread denaro-lettera medio non può essere superiore a 2%. Possono
altresì essere considerati i NAV forniti dalle società di gestione del risparmio, purché si
tratti di valori ai quali sia possibile smobilizzare l’investimento.
Livello 2: strumenti per i quali sono reperibili su Bloomberg quotazioni di meno di tre market
maker e/o con spread denaro-lettera medio superiore a 2%; strumenti per i quali
esistono titoli comparabili (per emittente, caratteristiche finanziarie, grado di rischio)
classificabili al livello 1 o valutati mediante modelli di valutazione comunemente usati
dagli operatori professionali facendo uso come input di parametri osservabili
direttamente o indirettamente sul mercato. Gli aggiustamenti eventualmente effettuati
75
dal valutatore non devono avere un impatto significativo nella determinazione del fair
value.
Livello 3: strumenti per i quali non esiste un mercato attivo e non possono essere valutati mediante
i criteri stabiliti per il livello 2; NAV forniti dalle società di gestione del risparmio, non
rappresentanti valori ai quali sia possibile smobilizzare l’investimento.
Riclassificazione di strumenti finanziari Lo IASB ha approvato in data 13 ottobre 2008 un emendamento allo IAS 39 e all’IFRS 7,
omologato con procedura d’urgenza dalla Commissioni Europea il 15 ottobre 2008 con
Regolamento n. 1004/2008.
Sulla base di tale emendamento, è consentito riclassificare, in presenza di determinate condizioni,
ad altra categoria contabile strumenti finanziari iscritti al momento dell’acquisto nell’ambito della
categoria delle “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” o della categoria delle Attività
finanziarie disponibili per la vendita. Prima di tale emendamento la regola generale prevedeva che i
trasferimenti di categoria non erano ammessi, ad eccezione dei trasferimenti tra le categorie delle
“Attività finanziarie disponibili per la vendita” e delle “Attività finanziarie detenute sino alla
scadenza”.
Sulla base di quanto indicato nei paragrafi 50D e 50E della nuova versione dello IAS 39, possono
essere riclassificati:
• gli strumenti finanziari, diversi dai derivati, precedentemente classificati nella categoria
degli strumenti finanziari di negoziazione. Non è invece possibile riclassificare gli strumenti
finanziari appartenenti alla categoria delle “Attività finanziarie valutate al fair value” a
seguito dell’adozione della cosiddetta “fair value option”. La nuova categoria contabile di
destinazione è quella dei “Crediti”. La condizione per l’ammissibilità della riclassifica è che
lo strumento finanziario rispetti, alla data del trasferimento, i requisiti previsti per la
classificazione nel portafoglio dei “Crediti” e che la società non intenda più negoziare i titoli
oggetto di riclassifica, avendo maturato l’intenzione di detenere lo strumento finanziario nel
prevedibile futuro o fino a scadenza;
• gli strumenti finanziari non derivati classificati nella categoria “Attività finanziarie
disponibili per la vendita” alla categoria contabile dei “Crediti” se lo strumento finanziario
rispettava, alla data della riclassifica, la definizione di “Crediti” e la società ha ora l’intento
e la capacità di detenerlo nel prevedibile futuro o fino alla scadenza.
Qualsiasi altro strumento di debito o di capitale, non derivato, può essere riclassificato dalla
categoria delle “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” alla categoria delle “Attività
disponibili per la vendita” o dalla categoria delle “Attività detenute per la negoziazione” alle
“Attività detenute sino a scadenza” (per i soli strumenti di debito), qualora detti strumenti non siano
più detenuti per essere oggetto di negoziazione nel breve termine; ciò è tuttavia ammissibile,
secondo il paragrafo 50 B, solamente in rare circostanze.
L’attività finanziaria riclassificata è iscritta nella nuova categoria (“Crediti”, “Attività finanziarie
detenute fino a scadenza”, “Attività finanziarie disponibili per la vendita”) al suo fair value alla data
della riclassifica, che rappresenta il nuovo costo o costo ammortizzato.
Una volta trasferiti, gli strumenti finanziari seguono le regole di valutazione e rilevazione contabile
proprie della categoria di destinazione, salvo quanto di seguito verrà specificato; pertanto, per le
attività valutate al costo ammortizzato deve essere determinato il tasso di rendimento effettivo da
utilizzarsi a partire dalla data della riclassifica.
76
Si fa presente che nel corso dell’esercizio 2012 la Banca non ha effettuato alcuna riclassifica tra i
portafogli di attività finanziarie, come previsto dall’amendment allo IAS 39, descritto nel presente
paragrafo. Si evidenzia, infatti, che quanto riportato nelle tabelle della parte A.3.1 Trasferimenti tra
portafogli riguarda gli effetti delle riclassifiche effettuate nell’esercizio 2008.
Attività cedute e non cancellate: operazioni di cartolarizzazione
La Cassa di Risparmio di Cento ha in essere due programmi di cartolarizzazione, il primo
denominato “Guercino” che risale al 2006 mentre il secondo programma denominato “Siviglia
SPV” è stato posto in essere nel mese di marzo 2012 con la cessione di mutui residenziali per 216,4
milioni di euro, il “tranching” dei titoli ricevuti è il seguente 175,3 milioni di titolo Senior pari al
78,75% e 47,3 milioni di titolo Junior pari al 21,25% nella quadratura dei flussi entra anche la
“cash reserve” di 6,1 milioni costituita dalla Cassa in qualità di originator come finanziamento
infruttifero.
Come già per il primo programma, anche per il secondo lo scopo principale è quello di “generare”
liquidità per la Cassa; infatti, qualora si riattivasse il mercato dei titoli di cartolarizzazioni, la Cassa
avrebbe già pronto un titolo senior dotato di 2 rating da offrire al mercato, tale titolo rappresenta
una potenziale fonte di liquidità in quanto eleggibile e rifinanziabile presso BCE.
Analogamente a quanto rilevato nel bilancio dell’esercizio precedente, i crediti ceduti sono iscritti
nell’attivo della Cassa di Risparmio di Cento: infatti secondo la previsione normativa dei principi
contabili internazionali IAS 39 è fatto obbligo di mantenere l’iscrizione dei valori ceduti quando è
mantenuto il coinvolgimento rilevante sull’andamento delle attività cedute. Nel corso del primo
semestre 2011 la Cassa ha ceduto la tranche senior dei titoli emessi dal veicolo Guercino, poi
parzialmente riacquistato a feb-2012; ma il coinvolgimento rilevante continua a sussistere in
quanto sono tuttora detenute le tranche junior, le più rischiose, di entrambe le cartolarizzazioni.
Pronti c/Termine I titoli ricevuti nell’ambito di operazioni che contrattualmente prevedono obbligatoriamente la
successiva vendita (pronti c/termine attivi) ed i titoli consegnati nell’ambito di una operazione che
contrattualmente preveda obbligo di riacquisto (pronti c/termine passivi), non sono rilevati e/o
eliminati dal bilancio.
Pertanto l’importo pagato nel caso di titoli acquistati con obbligo di rivendita è rilevato fra i “crediti
verso la clientela o banche”; mentre l’importo incassato nel caso di titoli ceduti con obbligo di
riacquisto è rilevato fra le passività come “debiti verso clientela o banche” :
Gli interessi sono registrati per competenza con riferimento ai finanziamenti attivi ed ai debiti verso
clientela/banche.
Utilizzo di stime e assunzioni nella predisposizione del bilancio d’esercizio L’applicazione di alcuni principi contabili implica necessariamente il ricorso a stime ed assunzioni
che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività iscritti in bilancio e sull’informativa
fornita in merito alle attività e passività potenziali. Le assunzioni alla base delle stime formulate
tengono in considerazione tutte le informazioni disponibili alla data di redazione del bilancio
nonché ipotesi considerate ragionevoli alla luce dell’esperienza storica e del particolare momento
caratterizzante i mercati finanziari. A tale proposito si evidenzia che la situazione causata
dall’attuale crisi economica e finanziaria ha reso necessarie assunzioni riguardanti l’andamento
futuro caratterizzate da significativa incertezza.
77
Proprio in considerazione della situazione di incertezza non si può escludere che le ipotesi assunte,
per quanto ragionevoli, potrebbero non trovare conferma nei futuri scenari in cui la banca si troverà
ad operare. I risultati che si consuntiveranno in futuro potrebbero pertanto differire dalle stime
effettuate ai fini della redazione del bilancio e potrebbero conseguentemente rendersi necessarie
rettifiche ad oggi non prevedibili né stimabili rispetto al valore contabile delle attività e passività
iscritte in bilancio.
I processi di valutazione che richiedono in maggior misura stime ed assunzioni al fine di
determinare i valori da iscrivere in bilancio sono rappresentati:
1) dalla quantificazione delle perdite di valore di attività finanziarie, con particolare riferimento ai
crediti e alle attività finanziarie disponibili per la vendita;
2) dalla determinazione delle perdite di valore di avviamenti e di investimenti partecipativi;
3) dalla determinazione del fair value di attività e passività finanziarie nei casi in cui lo stesso non
sia direttamente osservabile su mercati attivi. Gli elementi di soggettività risiedono, in tal caso,
nella scelta dei modelli di valutazione o nei parametri di input che potrebbero essere non
osservabili sul mercato;
4) dalla quantificazione dei fondi per rischi e oneri e dei fondi di quiescenza, per l’incertezza del
petitum, dei tempi di sopravvenienza e delle ipotesi attuariali utilizzate;
5) dalla stima della recuperabilità delle imposte differite attive.
L’elenco dei processi valutativi sopra riportati viene fornita al solo fine di consentire al lettore di
bilancio una migliore comprensione delle principali aree di incertezza, ma non è intesa in alcun
modo a suggerire che, allo stato attuale, potrebbero essere appropriate assunzioni alternative.
In aggiunta, le valutazioni di bilancio sono formulate sulla base del presupposto della continuità
aziendale, in quanto non sono stati individuati rischi che possano compromettere l’ordinato
svolgimento dell’attività aziendale.
78
A.3 – INFORMATIVA SUL FAIR VALUE
A.3.1 Trasferimenti tra portafogli
A.3.1.1 Attività finanziarie riclassificate: valore di bilancio, fair value ed effetti sulla
redditività complessiva
Tipologia di strumento finanziario
Portafoglio di provenienza Portafoglio di destinazione
Valore contabile
al 31.12.2012
Fair value al
31.12.2012
Componenti reddituali
in assenza del trasferimento
(ante imposte)
Componenti reddituali registrate
nell'esercizio (ante imposte)
Valutative Altre Valutative Altre
Titoli di debito Att. Finanz. Deten. per la neg. Att. Fin. Disp. Per la Vendita 27.119 27.119 1.816 0 0 122
Titoli di debito Att. Finanz. Deten. per la neg. Crediti verso clientela 0 0 0 0 0 0
Titoli di debito Att. Finanz. Deten. per la neg. Crediti verso banche 4.977 4.982 (142 ) 0 0 22
A.3.1.2 Attività finanziarie riclassificate: effetti sulla redditività complessiva prima del trasferimento
Nell’esercizio 2012 non è stato effettuato nessun trasferimento.
A.3.1.3 Trasferimento di attività finanziarie detenute per la negoziazione
Nell’esercizio 2012 non è stato effettuato nessun trasferimento.
A.3.1.4 Tasso di interesse effettivo e flussi finanziari attesi dalle attività riclassificate
Nell’esercizio 2012 non è stato effettuato nessun trasferimento.
A.3.2 Gerarchia del fair value
A.3.2.1 Portafogli contabili: ripartizione per livelli del fair value
Attività/Passività finanziarie misurate al fair value 31/12/2012 31/12/2011
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 28 4.884 44 4.500 11.003 38
2. Attività finanziarie valutate al fair value 0 0 0 0 0 0
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 602.810 26.678 35.707 110.062 34.738 35.483
4. Derivati di copertura 4.210 0 3.558 0
Totale 602.838 35.772 35.751 114.562 49.299 35.521
1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione 11 4.642 0 0 5.442 0
2. Passività finanziarie valutate al fair value 0 0 0 0 0 0
3. Derivati di copertura 0 183 0 0 183 0
Totale 11 4.825 0 0 5.625 0
Per i titoli classificati nel “livello 3” non si riporta l’analisi di sensitività richiesta dall’IFRS 7 par.
40 in quanto la banca non è in grado di fornirla poiché i dati di fair value sono stati forniti
direttamente dalle SGR per i titoli OICR, dagli emittenti per quanto riguarda i titoli strutturati e da
transazioni recenti per i titoli azionari. Per le informazioni per classe di attività si rimanda alle
tabelle successive di dettaglio.
79
A.3.2.2 Variazioni annue delle attività finanziarie valutate al fair value (livello 3)
ATTIVITA' FINANZIARIE
detenute per la negoziazione
valutate al
fair value
disponibili per
la vendita
di copertura
1. Esistenze iniziali 38 35.483
2. Aumenti 46.356 9.037
2.1 Acquisti 46.297 7.664
2.2 Profitti imputati a: 59 1.356
2.2.1 Conto Economico 59 20
- di cui: Plusvalenze 0 0
2.2.2 Patrimonio netto X X 1.336
2.3 Trasferimenti da altri livelli 0 0
2.4 Altre variazioni in aumento 0 17
3. Diminuzioni 46.350 8.813
3.1 Vendite 46.271 3.855
3.2 Rimborsi 19 0
3.3 Perdite imputate a: 60 4.944
3.3.1 Conto Economico 60 1.960
- di cui Minusvalenze 38 1.873
3.3.2 Patrimonio netto X X 2.984
3.4 Trasferimenti ad altri livelli 0 0
3.5 Altre variazioni in diminuzione 0 14
4. Rimanenze finali 44 35.707
A.3.2.3 Variazioni annue delle passività finanziarie valutate al fair value (livello 3) Nessuna passività finanziaria è classificata nel livello 3.
A3.3. Informativa sul cd. “day one profit/loss” La banca non possiede tale fattispecie.
80
Parte B – Informazioni sullo Stato Patrimoniale
ATTIVO
SEZIONE 1 – CASSA E DISPONIBILITA’ LIQUIDE – VOCE 10
1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione 31/12/2012 31/12/2011
a) Cassa 17.084 12.651
b) Depositi liberi presso Banche Centrali 104.001
Totale 17.084 116.652
La liquidità in eccesso è stata investita in titoli obbligazionari emessi dallo Stato italiano.
SEZIONE 2 – ATTIVITA’ FINANZIARIE DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE – VOCE 20
2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica
Voci/Valori 31/12/2012 31/12/2011
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito 12 - 43 4.491 2.496 38
1.1 Titoli strutturati 4 42 3 -
1.2 Altri titoli di debito 8 1 4.488 2.496 38
2. Titoli di capitale -
3. Quote di O.I.C.R. 0
4. Finanziamenti
4.1 Pronti contro termine
4.2 Altri
Totale A 12 - 43 4.491 2.496 38
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari 16 4.884 1 9 8.507 -
1.1 di negoziazione 16 4.884 1 9 8.507 -
1.2 connessi con la fair value option
1.3 altri - - - -
2. Derivati su crediti
2.1 di negoziazione
2.2 connessi con la fair value option
2.3 altri
Totale B 16 4.884 1 9 8.507 -
Totale (A+B) 28 4.884 44 4.500 11.003 38
81
2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti Voci/Valori 31/12/2012 31/12/2011
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito 55 7.025
a) Governi e Banche Centrali 5 4
b) Altri enti pubblici
c) Banche 7 6.983
d) Altri emittenti 43 38
2. Titoli di capitale 0 0
a) Banche 0 0
b) Altri emittenti 0 0
- imprese di assicurazione 0
- società finanziarie 0
- imprese non finanziarie 0 0
- altri 0 0
3. Quote di O.I.C.R. 0 0
4. Finanziamenti 0 0
a) Governi e Banche Centrali 0 0
b) Altri enti pubblici 0 0
c) Banche 0 0
d) Altri soggetti 0 0
Totale A 55 7.025
B. Strumenti derivati
a) Banche 1.056 2.075
- fair value 1.056 2.075
b) Clientela 3.845 6.441
- fair value 3.845 6.441
Totale B 4.901 8.516
Totale (A+B) 4.956 15.541
In calo sostanziale le emissioni obbligazionarie bancarie scadute e non rinnovate; diminuiscono
anche i derivati a copertura di poste dell’attivo e/o del passivo.
2.3 Attività finanziarie per cassa detenute per la negoziazione: variazioni annue
Titoli di debito
Titoli di capitale
Quote di O.I.C.R.
Finanziamenti Totale
A. Esistenze iniziali 31/12/2011 7.025 - 0 - 0 - 7.025
B. Aumenti 707.200 2.967 404 - 710.571
B1. Acquisti 706.770 2.843 391 710.004
B2. Variazioni positive di fair value 1 - 1
B3. Altre variazioni 429 124 13 566
C. Diminuzioni 714.170 2.967 404 - 717.541
C1. Vendite 667.494 2.804 400 670.698
C2. Rimborsi 46.220 46.220
C3 Variazioni negative di fair value 38 38
C4 Trasferimenti ad altri portafogli -
C5. Altre variazioni 418 163 4 585
D. Rimanenze finali 31/12/2012 55 - 0 - 0 - 55
SEZIONE 3 – ATTIVITA’ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE – VOCE 30
Voce non applicabile per la Cassa di Risparmio di Cento
82
SEZIONE 4 – ATTIVITA’ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA – VOCE 40
4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica
Voci/Valori 31/12/2012 31/12/2011
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello3
1. Titoli di debito 602.763 26.678 5.100 110.026 34.738 5.046
1.1 Titoli strutturati 7.438 0
1.2 Altri titoli di debito 602.763 19.240 5.100 110.026 34.738 5.046
2. Titoli di capitale 47 0 27.690 36 0 28.589
2.1 Valutati al fair value 47 14.889 36 21.350
2.2 Valutati al costo 12.801 7.239
3. Quote di O.I.C.R. 2.917 1.848
4. Finanziamenti 0 0
Totale 602.810 26.678 35.707 110.062 34.738 35.483
Al 31 dicembre 2012 sono aumentati i volumi dei titoli di debito classificati al livello 1 mentre sono
calati per il livello 2 sempre con riferimento alle obbligazioni; pressoché invariati i volumi del
livello 3. I titoli di capitale sono valutati secondo quanto previsto nel capitolo A.2 delle politiche
contabili al fair value o, in via residuale, al costo.
Nella tabella che segue vengono classificati i titoli di capitale valutati al costo in base a tre tipologie
di investimenti:
31/12/2012 31/12/2011
Investimenti intervenuti con società partner commerciali o funzionali all'attività caratteristica 3.214 1.908
Investimenti finanziari intervenuti con società clienti o non clienti dai quali ci si attende un ritorno economico di lungo termine 6.684 2.424
Investimenti istituzionali 2.903 2.907
TOTALE 12.801 7.239
La voce “titoli di capitale” è così composta:
31/12/2012 31/12/2011
Interessenze azionarie 26.407 28.295
Altri titoli 1.330 330
Totale 27.737 28.625
Per il dettaglio delle partecipazioni detenute si rimanda all’apposito documento allegato al bilancio.
83
4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti
Voci/Valori 31/12/2012 31/12/2011
1. Titoli di debito 634.541 149.810
a) Governi e Banche Centrali 586.806 88.810
b) Altri enti pubblici
c) Banche 44.439 57.621
d) Altri emittenti 3.296 3.379
2. Titoli di capitale 27.737 28.625
a) Banche 7.576 6.564
b) Altri emittenti 20.161 22.061
- imprese di assicurazione 3.206 2.522
- società finanziarie 4.964 4.430
- imprese non finanziarie 11.991 15.109
- altri
3. Quote di O.I.C.R. 2.917 1.848
4. Finanziamenti - -
a) Governi e Banche Centrali - -
b) Altri Enti pubblici - -
c) Banche - -
d) Altri soggetti - -
Totale 665.195 180.283
4.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita oggetto di copertura specifica
Non sussistono attività della specie.
4.4 Attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue
Titoli di debito
Titoli di capitale
Quote di O.I.C.R
Finanziamenti
Totale
A. Esistenze iniziali 31/12/2011 149.810 28.625 1.848 180.283
B. Aumenti 985.034 7.072 1.767 0 993.873
B1. Acquisti 949.037 5.914 1.750 956.701
B2. Variazioni positive di FV 15.283 1.152 16.435
B3. Riprese di valore 0
- imputate al conto economico 0
- imputate al patrimonio netto 0
B4. Trasferimenti da altri portafogli 0 0
B5. Altre variazioni 20.714 6 17 20.737
C. Diminuzioni 500.303 7.960 698 508.961
C1. Vendite 481.385 3.514 341 485.240
C2. Rimborsi 17.459 17.459
C3. Variazioni negative di FV 242 2.699 176 3.117
C4. Svalutazioni da deterioramento 0 1.744 129 0 1.873
- imputate al conto economico 1.744 129 1.873
- imputate al patrimonio netto 0
C5. Trasferimenti ad altri portafogli 0 0
C6. Altre variazioni 1.217 3 52 1.272
D. Rimanenze finali 31/12/2012 634.541 27.737 2.917 665.195
Come si evince dalla tabella sopra esposta, l’aumento dei volumi è ascrivibile agli acquisti di titoli
dello Stato Italiano con durata finanziaria media inferiore a 2 anni. Nel corso dell’esercizio, causa la
volatilità dello spread sui governativi, sono state effettuate operazioni di riallineamento per
contenere il rischio complessivo del portafoglio.
84
SEZIONE 5 – ATTIVITA’ FINANZIARIE DETENUTE FINO A SCADENZA – VOCE 50
La Cassa di Risparmio di Cento non ha classificato nessun strumento finanziario tra le “Attività
finanziarie detenute sino a scadenza”.
SEZIONE 6 – CREDITI VERSO BANCHE – VOCE 60
6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica
Tipologia operazioni/Valori 31/12/2012 31/12/2011
A. Crediti verso Banche centrali 47.955 9.381
1. Depositi vincolati
2. Riserva obbligatoria 47.955 9.381
3. Pronti contro termine attivi
4. Altri
B. Crediti verso banche 49.389 138.721
1. Conti correnti e depositi liberi 14.942 19.152
2. Depositi vincolati - -
3. Altri finanziamenti 913 976
3.1 Pronti contro termine -
3.2 Leasing finanziario -
3.3 Altri 913 976
4. Titoli di debito 33.534 118.593
4.1 Titoli strutturati - -
4.2 Altri titoli di debito 33.534 118.593
Totale (valore di bilancio) 97.344 148.102
Totale (fair value) 96.951 144.011
In forte calo le obbligazioni bancarie classificate nel portafoglio per effetto delle scadenze non
rinnovate di titoli di debito.
6.2 Crediti verso banche: attività oggetto di copertura specifica
Non sussistono attività della specie.
6.3 Leasing finanziario Non sussistono attività della specie.
85
SEZIONE 7 – CREDITI VERSO CLIENTELA – VOCE 70
7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica
Tipologia operazioni/Valori
31/12/2012 31/12/2011
Bonis Deteriorati
Bonis Deteriorati
Acquistati Altri Acquistati Altri
1. Conti correnti 291.814 26.432 303.032 23.295
2. Pronti contro termine 0 0
3. Mutui 1.229.813 123.367 1.263.509 92.264
4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto
5.989 287 6.908 388
5.Leasing finanziario 0 0
6. Factoring 0 0
7. Altre operazioni 202.480 5.676 169.435 12.552
8.Titoli di debito 0 0
8.1 Titoli strutturati 0 0
8.2 Altri titoli di debito 0 0
Totale valore di bilancio 1.730.096 155.762 1.742.884 128.499
Totale fair value 1.839.638 155.762 1.850.818 128.499
Nella voce “Mutui” sono inclusi i mutui ceduti nell’ambito delle due operazione di
cartolarizzazione al netto delle relative rettifiche di valore su base collettiva; la voce comprende i
crediti cartolarizzati netti per un importo totale di 356.518 mila euro, corrispondenti a 356.862 mila
euro di crediti lordi, come meglio evidenziato nella Parte E – Sezione C della Nota Integrativa.
Il dato di “fair value” è stato calcolato, esclusivamente sui mutui in bonis a medio-lungo termine,
utilizzando una metodologia di attualizzazione dei flussi futuri ponderati per il rischio; per tutte le
altre poste, a vista e/o a breve termine si è utilizzato il dato contabile come approssimazione del
relativo fair value.
86
7.2 Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti
Tipologia operazioni/Valori
31/12/2012 31/12/2011
Bonis Deteriorati
Bonis Deteriorati
Acquistati Altri Acquistati Altri
1. Titoli di debito: 0 0 0 0
a) Governi 0 0 0 0
b) Altri enti pubblici 0 0 0 0
c) Altri emittenti 0 0 0 0
- imprese non finanziarie 0 0 0 0
- imprese finanziaria 0 0 0 0
- assicurazioni 0 0 0 0
- altri 0 0 0 0
2. Finanziamenti verso: 1.730.096 155.762 1.742.884 128.499
a) Governi 33.915 0 0 0
b) Altri enti pubblici 4.894 0 10.687 0
c) Altri soggetti 1.691.287 155.762 1.732.197 128.499
- imprese non finanziarie 1.080.085 112.114 1.108.296 86.159
- imprese finanziarie 61.840 12.525 52.373 8.028
- assicurazioni 0 0 0 0
- altri 549.362 31.123 571.528 34.312
Totale 1.730.096 155.762 1.742.884 128.499
7.3 Crediti verso clientela: attività oggetto di copertura specifica
Tipologia operazioni/Valori 31/12/2012 31/12/2011
1. Crediti oggetto di copertura specifica del fair value 2.081 2.194
a) rischio di tasso di interesse 2.081 2.194
b) rischio di cambio
c) rischio di credito
d) più rischi
2. Crediti oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari - -
a) tasso di interesse
b) tasso di cambio
c) altro
Totali 2.081 2.194
I crediti oggetto di copertura si riferiscono ad un unico mutuo a tasso fisso avente scadenza
01 luglio 2017.
7.4 Leasing finanziario
Non sussistono attività della specie.
87
SEZIONE 8 – DERIVATI DI COPERTURA – VOCE 80
8.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli gerarchici
FV 31/12/2012 VN 31/12/2012
FV 31/12/2011 VN 31/12/2011
L1 L2 L3 L1 L2 L3
A. Derivati finanziari - 4.210 - 97.500 - 3.558 - 129.650
1) Fair value 4.210 97.500 3.558 129.650
2) Flussi finanziari
3) Investimenti esteri
B. Derivati creditizi - - - - - - - -
1) Fair value
2) Flussi finanziari
Totale - 4.210 - 97.500 - 3.558 - 129.650
Legenda: VN = Valore nozionale L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
8.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura
Operazioni/Tipo di copertura
Fair Value Flussi finanziari
Investim. esteri
Specifica
Generica Specifica Generica Rischio di tasso
Rischio di cambio
Rischio di
credito
Rischio di prezzo
Più rischi
1. Attività finanziarie disponibili per la vendita
X X X
2. Crediti X X X X
3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
X X X X X
4. Portafoglio X X X X X X X
5. Altre operazioni X X
Totale attività - - - - - - - -
1. Passività finanziarie 4.210 X X X X
2. Portafoglio X X X X X X X
Totale passività 4.210 - - - - - - -
1. Transazioni attese X X X X X X X X
2. Portafoglio di attività e passività finanziarie
X X X X X X
Nella tabella riportata sopra sono indicati i valori di fair value positivo dei derivati di copertura,
suddivisi in relazione all’attività o alla passività finanziaria coperta e alla tipologia di copertura.
I contratti derivati di copertura delle passività finanziarie si riferiscono a contratti posti a copertura
specifica del fair value delle obbligazioni emesse.
SEZIONE 9 – ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE ATTIVITA’ FINANZIARIE OGGETTO DI COPERTURA GENERICA – VOCE 90 Voce non applicabile per la Cassa di Risparmio di Cento.
88
SEZIONE 10 – LE PARTECIPAZIONI – VOCE 100
Voce non applicabile per la Cassa di Risparmio di Cento
SEZIONE 11 – ATTIVITA’ MATERIALI – VOCE 110
11.1 Attività materiali: composizione delle attività valutate al costo
Le attività ad uso funzionale sono rappresentate da tutte le immobilizzazioni detenute per essere
utilizzate direttamente nell’attività caratteristica della banca, mentre gli investimenti immobiliari
sono quelli che non presentano le caratteristiche indicate precedentemente e che sono detenuti con
lo scopo di percepire i canoni di locazione o per puntare sull’apprezzamento nel lungo termine del
capitale investito. L’ammontare complessivo dei canoni di locazione percepiti nel corso
dell’esercizio 2012 ammonta a 254 mila euro mentre l’onere sostenuto per la manutenzione
ordinaria di tali beni è pari a 4 mila euro.
Attività/Valori 31/12/2012 31/12/2011
A. Attività ad uso funzionale
1.1 di proprietà 32.664 33.851
a) terreni 9.900 9.637
b) fabbricati 17.661 17.495
c) mobili 2.153 2.065
d) impianti elettronici 353 490
e) altri 2.597 4.164
1.2 acquisite in leasing finanziario 2.743 2.789
a) terreni 1.584 1.584
b) fabbricati 1.159 1.205
c) mobili 0 0
d) impianti elettronici 0 0
e) altri 0 0
Totale A 35.407 36.640
B. Attività detenute a scopo di investimento
2.1 di proprietà 7.806 8.662
a) terreni 3.318 3.581
b) fabbricati 4.488 5.081
2.2 acquisite in locazione finanziaria 0 0
a) terreni 0 0
b) fabbricati 0 0
Totale B 7.806 8.662
Totale A + B 43.213 45.302
Le attività materiali sono valutate al costo.
11.2 Attività materiali: composizione delle attività valutate al fair value o rivalutate Non sussistono attività della specie.
89
11.3 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue
Terreni Fabbricati Mobili Impianti
elettronici Altre Totale
A. Esistenze iniziali lorde 11.221 22.683 5.371 3.499 13.060 55.834
A.1 Riduzioni di valore totali nette 0 (3.983 ) (3.306 ) (3.009 ) (8.896 ) (19.194 )
A.2 Esistenze iniziali nette 11.221 18.700 2.065 490 4.164 36.640
B. Aumenti 263 1.470 232 133 1.884 3.982
B.1 Acquisti 0 64 59 119 1.118 1.360
B.2 Spese per migliorie capitalizzate 0 0 0 0 0 0
B.3 Riprese di valore 0 0 0 0 0 0
B.4 Variazioni positive di fair value imputate a: 0 0 0 0 0 0
a) patrimonio netto 0 0 0 0 0 0
b) conto economico 0 0 0 0 0 0
B.5 Differenze positive di cambio 0 0 0 0 0 0
B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento 263 427 0 0 0 690
B.7 Altre variazioni 0 979 173 14 766 1.932
C. Diminuzioni 0 (1.350 ) (144 ) (270 ) (3.451 ) (5.215 )
C.1 Vendite 0 0 0 (3 ) (10 ) (13 )
C.2 Ammortamenti 0 (705 ) (144 ) (267 ) (817 ) (1.933 )
C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a: 0 (555 ) 0 0 0 (555 )
a) patrimonio netto 0 0 0 0 0 0
b) conto economico 0 (555 ) 0 0 0 (555 )
C.4 Variazioni negative di fair value imputate a: 0 0 0 0 0 0
a) patrimonio netto 0 0 0 0 0 0
b) conto economico 0 0 0 0 0 0
C.5 Differenze negative di cambio 0 0 0 0 0 0
C.6 Trasferimenti a: 0 0 0 0 0 0
a) attività materiali detenute a scopo di investimento 0 0 0 0 0 0
b) attività in via di dismissione 0 0 0 0 0 0
C.7 Altre variazioni 0 (90 ) 0 (2.624 ) (2.714 )
D. Rimanenze finali nette 11.484 18.820 2.153 353 2.597 35.407
D.1 Riduzioni di valore totali nette 0 4.778 3.418 3.193 9.506 20.895
D.2 Rimanenze finali lorde 11.484 23.598 5.571 3.546 12.103 56.302
E. Valutazione al costo
Nelle tavole 11.3 e 11.4 sono evidenziate le rettifiche di valore per il deterioramenti dei fabbricati
conseguenti al sisma; sono comprese anche le variazioni in aumento per i lavori di ripristino già
eseguiti
90
11.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue
Terreni Fabbricati Totale
A. Esistenze iniziali 3.581 5.081 8.662
B. Aumenti 0 172 172
B.1 Acquisti 0 6 6
B.2 Spese per migliorie capitalizzate 0 0 0
B.3 Variazioni positive nette di fair value 0 0 0
B.4 Riprese di valore 0 0 0
B.5 Differenze di cambio positive 0 0 0
B.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionale 0 0 0
B.7 Altre variazioni 0 166 166
C. Diminuzioni (263 ) (765 ) (1.028 )
C.1 Vendite 0 0 0
C.2 Ammortamenti 0 (177 ) (177 )
C.3 Variazioni negative nette di fair value 0 0 0
C.4 Rettifiche di valore da deterioramento 0 (161 ) (161 )
C.5 Differenze di cambio negative 0 0 0
C.6 Trasferimenti ad altri portafogli di attività 0 0 0
a) immobili ad uso funzionale (263 ) (427 ) (690 )
b) attività non correnti in via di dismissione 0 0 0
C.7 Altre variazioni 0 0 0
D. Rimanenze finali 3.318 4.488 7.806
E. Valutazione al fair value 3.318 5.941 9.259
Il valore di fair value riportato è pari al valore di rivalutazione attestato da periti indipendenti
nell’anno 2006, tali importi rappresentano ancora la stima che approssima il fair value dei beni
stessi.
11.5 Impegni per acquisto di attività materiali (IAS 16/74.c)
Non ci sono impegni in essere per l’acquisto di attività materiali.
Altre informazioni sulle “Attività materiali”
Ai sensi dell’art. 10 della L.72/83, si riportano di seguito le informazioni relative alle rivalutazioni
effettuate sugli immobili presenti nel patrimonio della banca al 31 dicembre 2012:
31/12/2012 31/12/2011
Legge 576/75 (1) 285 285
Legge 72/83 (1) 2.763 2.763
Legge 218/90 (1) 13.643 13.643
Legge 413/91 (1) 3.283 3.283
First Time Adoption IAS (1) (2) 13.424 13.424
Totale rivalutazioni 33.398 33.398
(1) Rivalutazione relative agli immobili
(2) Tale voce comprende: 12.332 mila euro per rivalutazioni relative agli immobili e 1.092 mila euro relativi a
rivalutazioni su opere d’arte.
91
Nella tabella viene esposta la vita utile in mesi (criterio di bilancio) e le equivalenti percentuali
fiscali utilizzate nel calcolo degli ammortamenti delle varie classi di cespiti:
CLASSE CESPITE Mesi di Vita Utile Ammortamento
ammortam. IAS Fiscale
Immobili 400 3%
Quadri di valore 0 0%
Mobili per arredamento 80 15%
Mobili e macchine ordinarie per ufficio 100 12%
Autoveicoli esclusivamente strumentali 60 20%
Autoveicoli non strumentali importo < 18.075,99 48 25% sul 40% del costo di acquisto
Autoveicoli non strumentali importo > 18.075,99 48 25% sul 40% del costo max di 18.075,99
Autoveicoli ad uso promiscuo a dipendenti 48 25% sul 90% del costo
Banconi blindati 60 20%
Costruzioni leggere 120 10%
Impianti d'allarme e televisivi 40 30%
Sistemi telefonici e telefoni cellulari 48 20% sul 80% del costo di acquisto
Macchine elettroniche 60 20%
Macchinari ed impianti vari 80 15%
Sistemi di elaborazione dati 48 20%
SEZIONE 12 – ATTIVITA’ IMMATERIALI – VOCE 120
12.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività
Attività/Valori
31/12/2012 31/12/2011
Durata definita
Durata indefinita
Durata definita
Durata indefinita
A.1 Avviamento X 0 X 0
A.2 Altre attività immateriali 35 0 0 0
A.2.1 Attività valutate al costo 35 0 0 0
a) Attività immateriali generate internamente 0 0 0 0
b) Altre attività 35 0 0 0
A.2.2 Attività valutate al fair value 0 0 0 0
a) Attività immateriali generate internamente 0 0 0 0
b) Altre attività 0 0 0 0
Totale 35 0 0 0
Le attività immateriali sono valutate al costo.
92
12.2 Attività immateriali: variazioni annue
Avviamento
Altre attività immateriali generate internamente
Altre attività immateriali: Altre
Totale Durata definita
Durata indefinita
Durata definita
Durata indefinita
A. Esistenze iniziali 0 0 0 0 0 0
A.1 Riduzioni di valore totali nette 0
A.2 Esistenze iniziali nette 0 0 0 0 0 0
B. Aumenti 0 0 0 35 0 35
B.1 Acquisti 35 35
B.2 Incrementi di attività immateriali interne X 0
B.3 Riprese di valore X 0
B.4 Variazioni positive di fair value 0
- a patrimonio netto X 0
- a conto economico X 0
B.5 Differenze di cambio positive 0
B.6 Altre variazioni 0
C. Diminuzioni 0 0 0 (6 ) 0 (6 )
C.1 Vendite 0
C.2 Rettifiche di valore (6 ) (6 )
- Ammortamenti X (6 ) (6 )
- Svalutazioni 0
+ patrimonio netto X 0
+ conto economico 0
C.3 Variazioni negative di fair value 0 0 0 0 0 0
- a patrimonio netto X 0
- a conto economico X 0
C.4 Trasferimenti alle attività non correnti in via di dismissione
0
C.5 Differenze di cambio negative 0
C.6 Altre variazioni 0
D. Rimanenze finali nette 0 0 0 29 0 29
D.1 Rettifiche di valore totali nette 0
E. Rimanenze finali lorde 0 0 0 29 0 29
F. Valutazione al costo
12.3 Altre informazioni
Le attività immateriali sono costituite da :
- costi per acquisto di programmi software aventi vita utile definita e pertanto ammortizzati in
base alla stessa;
- assistenza in relazione alla emissione e quotazione delle "Obbligazioni a Tasso Fisso garantite
dallo Stato italiano 2012/2015”, emesse da Cassa di Risparmio di Cento S.p.A, Codice ISIN
IT0004806656
93
SEZIONE 13 – LE ATTIVITA’ FISCALI E LE PASSIVITA’ FISCALI – VOCE 130 DELL’ATTIVO E VOCE 80 DEL PASSIVO
13.1 Attività per imposte anticipate: composizione 31/12/2012 31/12/2011
Fondo rischi e oneri 1.014 787
Svalutazione crediti 14.041 9.184
Svalutazione titoli 229 218
Titoli disponibili per la vendita 1.056 4.062
Perdite Attuariali su piani a benefici definiti 169 0
Totale 16.509 14.251
Significativo incremento delle imposte anticipate per le svalutazioni crediti eccedenti lo 0,30%
fiscalmente deducibile, mentre si sono ridimensionate le anticipate su titoli obbligazionari nel
portafoglio titoli disponibili per la vendita (AFS) per la riduzioni delle riserve negative (in aumento
nel 2011 per i forti deprezzamenti dei titoli di stato).
13.2 Passività per imposte differite: composizione 31/12/2012 31/12/2011 (*)
Plusvalenze 54 89
Rivalutazione attività materiali 5.639 5.780
Interessi non incassati ex.DL.74 Sisma 2.787 0
Interessi di mora non incassati 185 111
Titoli disponibili per la vendita 2.631 202
Perdite Attuariali su piani a benefici definiti 0 36 (*)
Totale 11.296 6.218
(*) I dati del’esercizio 2011 sono stati rideterminati rispetto a quanto originariamente pubblicato per l’applicazione
retrospettiva della nuova versione dello IAS 19.
Nelle passività per imposte differite è significativa la componente di imposte da titoli disponibili
per la vendita (AFS), per l’aumento registrato nell’esercizio delle riserve positive; altro fenomeno
significativo sono gli interessi non incassati per la moratoria prevista dal DL.74 in conseguenza del
sisma; stabili rispetto all’esercizio precedente le imposte differite sulle attività materiali.
94
13.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)
31/12/2012 31/12/2011
1. Importo iniziale 10.189 9.532
2. Aumenti 5.884 1.861
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 5.820 1.851
a) relative a precedenti esercizi 0 0
b) dovute al mutamento di criteri contabili 0 0
c) riprese di valore 0 0
d) altre 5.820 1.851
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 0 10
2.3 Altri aumenti 64 0
3. Diminuzioni 790 1.204
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio 790 1.204
a) rigiri 790 1.040
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità 0 0
c) dovute al mutamento di criteri contabili 0 0
d) altre 0 164
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 0 0
3.3 Altre diminuzioni 0 0
4. Importo finale 15.283 10.189
13.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)
31/12/2012 31/12/2011
1. Importo iniziale 5.979 5.973
2. Aumenti 2.953 235
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio 0 0
a) Relative a precedenti esercizi 0 0
b) dovute al mutamento di criteri contabili 0 0
c) altre 2.946 98
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 0 137
2.3 Altri aumenti 7 0
3. Diminuzioni 267 229
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio 0 0
a) rigiri 267 229
b) dovute al mutamento di criteri contabili 0 0
c) altre 0 0
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 0 0
3.3 Altre diminuzioni 0 0
4. Importo finale 8.665 5.979
95
13.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto)
31/12/2012 31/12/2011
1. Importo iniziale 4.062 751
2. Aumenti 220 3.320
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 220 3.320
a) relative a precedenti esercizi 0 0
b) dovute al mutamento dei criteri contabili 169
c) altre 51 3.320
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 0 0
2.3 Altri aumenti 0 0
3. Diminuzioni 3.056 9
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio 3.056 9
a) rigiri 3.056 9
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità 0 0
c) dovute al mutamento dei criteri contabili 0 0
d) altre 0 0
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 0 0
3.3 Altre diminuzioni 0 0
4. Importo finale 1.226 4.062
13.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)
31/12/2012 31/12/2011
1. Importo iniziale 239 219
2. Aumenti 2.450 36
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio 2.450 36
a) relative a precedenti esercizi 0 0
b) dovute al mutamento dei criteri contabili 0 36 (*)
c) altre 2.450 0
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 0 0
2.3 Altri aumenti 0 0
3. Diminuzioni 58 16
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio 58 16
a) Rigiri 58 16
b) dovute al mutamento dei criteri contabili 0 0
c) altre 0 0
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 0 0
3.3 Altre diminuzioni 0 0
4. Importo finale 2.631 239
(*) I dati dell’esercizio2011 sono stati rideterminati rispetto a quanto originariamente pubblicato per l’applicazione
retrospettiva della nuova versione dello IAS 19.
96
13.7 Altre informazioni
Attività fiscali correnti:
La voce comprende crediti d’imposta verso l’amministrazione finanziaria dello Stato:
31/12/2012 31/12/2011
- crediti d'imposta in c/capitale 703 704
- credito d'imposta in c/interessi 7 7
- Acconti versati 7.218 7.086
Totale complessivo attività fiscali correnti 7.928 7.797
Passività fiscali correnti
Il fondo “passività fiscali correnti” comprende:
31/12/2012 31/12/2011
importo residuo dall'anno precedente 0 0
imposte stanziate nel bilancio d'esercizio:
- Irap ed ires dell'esercizio 8.336 5.818 (*)
- utilizzo fondo residuo anno precedente 0 0
Totale fondo imposte correnti 8.336 5.818
(*) I dati dell’esercizio 2011 sono stati rideterminati rispetto a quanto originariamente pubblicato per l’applicazione
retrospettiva della nuova versione dello IAS 19.
SEZIONE 14 – ATTIVITA’ NON CORRENTI E GRUPPI DI ATTIVITA’ IN VIA DI DISMISSIONE E PASSIVITA’ ASSOCIATE – VOCE 140 DELL’ATTIVO E VOCE 90 DEL PASSIVO
Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento.
97
SEZIONE 15 – ALTRE ATTIVITA’ - VOCE 150
15.1 Altre attività: composizione
31/12/2012 31/12/2011
Crediti verso l'Erario
Acconti imposta di bollo e imposta sostitutiva e IVA 2.525 2.961
Crediti verso l'erario per imposte indirette 242 214
Credito d'imposta per bolli e ritenute 27% 11 11
Parziale 2.778 3.186
Assegni di c/c tratti su altri istituti 8.161 6.893
Assegni tratti su c/c di clientela 2.283
Debitori diversi per commissioni attive 5.620 4.760
Disposizioni per causali varie da addebitare alla clientela 5 343
Conto transitorio ATM 2.022 1.274
Migliorie e spese incrementative su beni di terzi diverse da attività materiali 746 232
Ratei attivi 674 374
Risconti attivi 100 96
Conto transitorio fatture 1 24
Crediti vari per carte di credito 460 -
Bolli da recuperare 1.601 -
Altre partite 7.863 9.252
Totale 32.314 26.434
Di seguito vengono commentate le poste maggiormente significative e le nuove poste:
Assegni tratti su altri istituti e su c/c della clientela Tali poste si riferiscono ad assegni in lavorazione e da addebitare che vengono sistemate nei primi
giorni del mese successivo.
Debitori diversi per commissioni attive Tale posta si riferisce alla contropartita contabile delle commissioni attive imputate per competenza.
Migliorie e spese incrementative su beni di terzi Tale posta è rappresentata dalle spese incrementative sostenute su immobili di terzi. Tali oneri sono
ammortizzati in base alla residua durata dei contratti di locazione.
Bolli da recuperare Tali importi si riferiscono all’imposta di bollo recuperata dalla clientela nei primi mesi del 2013 ma
di competenza dell’esercizio 2012.
Altre partite Tale posta è rappresentata principalmente da conti transitori.
98
PASSIVO
SEZIONE 1 – DEBITI VERSO BANCHE - VOCE 10
1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica
Tipologia operazioni/Valori 31/12/2012 31/12/2011
1. Debiti verso banche centrali 453.466 150.297
2. Debiti verso banche 24.686 13.154
2.1 Conti correnti e depositi liberi 17.539 13.154
2.2 Depositi vincolati 7.147 -
2.3 Finanziamenti - -
2.3.1 Pronti contro termine passivi - -
2.3.2 Altri - -
2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali - -
2.5 Altri debiti - -
Totale 478.152 163.451
Fair value 478.152 163.451
1.2 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti subordinati
All’interno di tale voce non sono presenti debiti subordinati.
1.3 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti strutturati
All’interno di tale voce non sono presenti debiti strutturati.
1.4 Debiti verso banche: debiti oggetto di copertura specifica
Nessuna passività della specie
1.5 Debiti per leasing finanziario
La Cassa di risparmio di Cento non ha in essere contratti di locazione finanziaria con banche.
99
SEZIONE 2 – DEBITI VERSO CLIENTELA - VOCE 20
2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica
Tipologia operazioni/Valori 31/12/2012 31/12/2011
1. Conti correnti e depositi liberi 1.057.594 1.032.111
2. Depositi vincolati 190.859 75.599
3. Finanziamenti 34.720 4.492
4.1 Pronti contro termine passivi 33 3.510
4.2 Altri 34.687 982
5. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali - -
7. Altri debiti 115.010 152.408
Totale 1.398.183 1.264.610
Fair value 1.398.183 1.264.610
Negli “Altri debiti” è compreso l’importo di 114.608 mila euro che rappresenta il valore al costo
ammortizzato del titolo senior dell’SPV Guercino Solutions (venduto nel maggio 2011 ad investitori
istituzionali, alla data del bilancio la quota detenuta da investitori è dell’85,63% mentre il restante 14,37% è
detenuto dalla Cassa).
2.2 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti subordinati
All’interno di tale voce non sono presenti debiti subordinati.
2.3 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti strutturati
All’interno di tale voce non sono presenti debiti strutturati.
2.4 Debiti verso clientela: debito oggetto di copertura specifica
Non sussistono passività della specie.
2.5 Debiti per leasing finanziario 31/12/2012 31/12/2011
Debiti per leasing finanziario 773 982
I debiti per locazione finanziaria ammontano ad 773 mila euro, rispetto a 982 mila euro
dell’esercizio precedente. Tali debiti si riferiscono ad un immobile adibito a filiale. Il cespite risulta
iscritto nella sezione 11 dell’Attivo. Gli esborsi complessivi previsti, comprensivi di interessi,
ammontano a 817 mila euro.
La vita residua di tali debiti è così rappresentata:
31/12/2012 31/12/2011
Fino a 1 anno 210 207
da 1 a 5 anni 563 775
oltre 5 anni - -
Totale 773 982
100
Il valore lordo dell’immobile è pari a 3.104 mila euro ed il relativo fondo ammortamento è pari a
361 mila euro, totalizzando un valore netto pari a 2.743 mila euro iscritto alla voce “Attività
materiali”.
SEZIONE 3 – TITOLI IN CIRCOLAZIONE - VOCE 30 3.1 Titoli in circolazione: composizione merceologica
Tipologia titoli/Valori
31/12/2012 31/12/2011
Valore bilancio
Fair value Valore bilancio
Fair value
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
A.Titoli
1. obbligazioni 563.855 - 563.855 642.980 54.862 588.118
1.1 strutturate - - -
1.2 altre 563.855 563.855 642.980 54.862 588.118
2. altri titoli 48.407 48.407 112.802 112.802
2.1 strutturati - -
2.2 altri 48.407 48.407 112.802 112.802
Totale 612.262 - 48.407 563.855 755.782 54.862 112.802 588.118
Nelle colonne fair value sono stati indicati per i titoli oggetto di copertura il relativo valore di fair
value mentre per quelli non coperti si è inserito il valore al costo ammortizzato considerandolo
approssimativo del fair value.
Le obbligazioni emesse dalla Cassa pur essendo strumenti finanziari molto semplici, vengono
classificate di “livello 3” in quanto gli spread creditizi e di liquidità utilizzati non vengono desunti
direttamente dal mercato.
3.2 Dettaglio della voce 30 “Titoli in circolazione”: titoli subordinati Al 31 dicembre 2012 i prestiti subordinati in essere ammontano a 21.978 mila euro, rispetto a
26.729 mila euro dell’esercizio precedente.
I titoli subordinati emessi presentano le seguenti caratteristiche:
Titolo Codice titolo Data di
emissione Data di
scadenza Tasso
interesse
Valore nominale
complessivo
Valore nominale (al netto dei riacquisti)
Valore di bilancio
CRC 25/11/2015 TV Sub IT0003950273 25/11/2005 25/11/2015 Variabile 10.000 6.000 5.981
CRC 16/01/20216 TV Sub IT0004000367 16/01/2006 16/01/2016 Variabile 7.500 6.000 5.975
CRC 26/01/2016 TV Sub IT0004008345 26/01/2006 26/01/2016 Variabile 7.500 6.000 5.974
CR CENTO/ZC SUB 20210218 IT0004678436 18/02/2011 18/02/2021 Zero Coupon 6.487 6.091 3.165
CR CENTO/ZC SUB 20210218 IT0004690001 18/02/2011 18/02/2021 Zero Coupon 1.700 1.700 883
33.187 25.791 21.978
In caso di liquidazione della banca, le obbligazioni saranno rimborsate in concorso con gli altri
creditori aventi pari grado di subordinazione, solo dopo che saranno stati rimborsati tutti i creditori
privilegiati, i creditori chirografari e quelli con minor grado di subordinazione e prima di quelli
aventi un più elevato grado di subordinazione.
101
3.3 Titoli in circolazione: titoli oggetto di copertura specifica 31/12/2012 31/12/2011
1. Titoli oggetto di copertura specifica del fair value: 101.620 133.712
a. rischio di tasso di interesse 101.620 133.712
b. rischio di cambio -
c. più rischi
2. Titoli oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari: - -
a. rischio di tasso di interesse
b. rischio di cambio
c. altro
Totale 101.620 133.712
I titoli in circolazione oggetto di copertura specifica ammontano a 101.620 mila euro rispetto a
133.712 mila euro dell’esercizio precedente.
In particolare si tratta di prestiti obbligazionari emessi dalla banca per i quali la stessa ha
provveduto ad effettuare coperture con contratti derivati (IRS) stipulati con primarie controparti
finanziarie, al fine di coprirsi dal rischio di variazione dei tassi di interesse.
102
SEZIONE 4 – PASSIVITA’ FINANZIARIE DI NEGOZIAZIONE - VOCE 40
4.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica
Tipologia operazioni/Valori 31/12/2012 31/12/2011
VN
FV FV * VN
FV FV *
L1 L2 L3 L1 L2 L3
A. Passività per cassa
1. Debiti verso banche - - - -
2. Debiti verso clientela - - - -
3. Titoli di debito - - - -
3.1 Obbligazioni - - - -
3.1.1 strutturate X - - - X
3.1.2 altre obbligazioni X - - - X
3.2 Altri titoli - - - - -
3.2.1 Strutturati X - - - X
3.2.2 Altri X - - - X
Totale (A) - - - - - - - -
B. Strumenti derivati
1.Derivati Finanziari 11 4.642 - 5.442
1.1 di negoziazione (1) X 11 4.642 X X 5.442 X
1.2 connessi con la fair value option X X X - X
1.3 altri X X X X
2. Derivati Creditizi - - -
2.1 di negoziazione X - X X - - X
2.2 connessi con la fair value option X X X - - X
2.3 altri X X X - - X
Totale (B) X 11 4.642 X X - 5.442 X
Totale (A+B) X 11 4.642 X X - 5.442 X
Legenda: FV = Fair value;FV * = Fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell’emittente rispetto alla data di emissione; VN = Valore nominale o nozionale.
L1 = Livello 1; L2 = Livello 2; L3 = Livello 3.
(1) Tale voce è costituita principalmente da contratti CAP stipulati con la clientela, da contratti IRS
stipulati con primarie controparti finanziarie a fronte di altrettanti contratti stipulati con la clientela .
4.2 Dettaglio della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione”: passività subordinate
All’interno di tale voce non sono presenti passività subordinate.
4.3 Dettaglio della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione”: debiti strutturati
All’interno di tale voce non sono presenti debiti strutturati.
4.4 Passività finanziarie per cassa (esclusi “scoperti tecnici”) di negoziazione: variazioni
annue
Non esistono passività della specie.
SEZIONE 5 – PASSIVITA’ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE - VOCE 50 Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento.
103
SEZIONE 6 – DERIVATI DI COPERTURA - VOCE 60 6.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di contratti e per livelli gerarchici
Fair valute 31.12.2012 VN
31.12.12
Fair valute 31.12.2011 VN 31.12.11 L1 L2 L3 L1 L2 L3
A. Derivati finanziari - 183 - 1.695 - 183 - 1.984
1) Fair value 183 1.695 183 1.984
2) Flussi finanziari
3) Investimenti esteri
B. Derivati creditizi - - - - - - - -
1) Fair value
2) Flussi finanziari
Totale - 183 - 1.695 - 183 - 1.984
Legenda: VN = Valore nominale o nozionale; L1 = Livello 1; L2 = Livello 2; L3 = Livello 3.
6.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura
Operazioni/Tipo di copertura
Fair value Flussi finanziari
Investimenti esteri
Specifica
Gen
eri
ca
Sp
ecif
ica
Gen
eri
ca
Rischio di tasso
Rischio di
Cambio
Rischio
di Credito
Rischio di
prezzo
Più rischi
1. Attività finanziarie disponibili per la vendita
X X X
2. Crediti 183 X X X X
3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
X X X X X
4. Portafoglio X X X X X X X
5. Altre operazioni X X
Totale attività 183 - - - - - - - -
1. Passività finanziarie X X X X
2. Portafoglio X
Totale passività - - - - - - - -
1. Transazioni attese X X X X X X X X
2. Portafoglio di attività e passività finanziarie
X X X X X X
104
SEZIONE 7 – ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE PASSIVITA’ FINANZIARIE OGGETTO DI COPERTURA GENERICA - VOCE 70 Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento.
SEZIONE 8 – PASSIVITA’ FISCALI - VOCE 80 Si rimanda alla Sezione 13 dell’attivo.
SEZIONE 9 – PASSIVITA’ ASSOCIATE AD ATTIVITA’ IN VIA DI DISMISSIONE -
VOCE 90 Non esistono passività della specie.
SEZIONE 10 – ALTRE PASSIVITA’ – VOCE 100 10.1 Altre passività: composizione 31/12/2012 31/12/2011
- Importi da versare all'Erario per conto terzi 2.970 2.503
- Somme a disposizione per bonifici da eseguire 12.123 16.478
- bonifici per ordini ripetitivi 0 521
- bonifici per Mav presentati da clientela 358 482
- fatture da ricevere 1.406 1.383
- Debiti verso fornitori 1.329 1.169
- Versamenti da effettuare ad enti previdenziali 971 953
- Partite illiquide di portafoglio stralciate dai conti di pertinenza 16.473 2.966
- Somme a disposizione per assegni impagati 8 30
- Depositi cauzionali 46 116
- Conto transitorio carte di credito 2.727 1.747
- Debiti per commissioni passive 28 0
- Conto transitorio assegni 800 2.230
- Titoli da accreditare alla clientela 77 216
- Carte di credito per pagamenti rateali 980 1.104
- IVA da versare 24 7
- Fondi rischi su crediti di firma 444 764
- Ratei e risconti passivi 1.070 1.027
- Conto transitorio regolamento titoli 15.883 2
- Debiti per carte di credito 435 0
- Negoziazione valute 787 850
- Debiti verso personale dipendente 2.121 3.130
- Altre partite 3.415 3.507
Totale 64.475 41.185
Si riporta di seguito un commento alle poste maggiormente significative o nuove:
Somme a disposizione per bonifici da eseguire Tale posta si riferisce principalmente ai bonifici da accreditare e relativi per lo più alla
movimentazione degli ultimi giorni dell’esercizio.
Fatture da ricevere Tale posta accoglie la contropartita contabile delle fatture passive stanziate per competenza.
105
Conto transitorio regolamento titoli Tali importi si riferiscono alle compravendite titoli effettuate negli ultimi giorni dell’esercizio 2012
e regolate nei primi giorni del 2013.
Conto transitorio assegni Si tratta degli assegni ICCRI emessi in attesa di regolamento.
Fondo rischi su crediti di firma Si tratta del fondo costituito a copertura di svalutazioni di crediti di firma “anomali” ed in bonis. Il
fondo svalutazione è stato determinato analiticamente per i crediti di firma “anomali” e
forfetariamente per gli altri.
Ratei e risconti passivi Tale voce accoglie i ratei e i risconti passivi che non sono stati ricondotti a voce propria.
Debiti verso personale dipendente Si tratta dei debiti verso personale dipendente per ferie maturate e non godute e per premi che
saranno liquidati nell’esercizio successivo.
Partite illiquide di portafoglio stralciate dai conti di pertinenza Si tratta dello sbilancio degli addebiti e degli accrediti non ancora liquidi alla data di riferimento del
bilancio, stornati, ai fini contabili, dai relativi conti di pertinenza.
Altre partite Tale posta è rappresentata principalmente da conti transitori.
SEZIONE 11 – TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEL PERSONALE – VOCE 110 11.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue 31/12/2012 31/12/2011
A. Esistenze iniziali 3.761 4.097
A. Aumenti 769 79
B.1 Accantonamento dell'esercizio 769 79
B.2 Altre variazionio in aumento - -
C. Diminuzioni 198 415
C.1 Liquidazioni effettuate 179 396
C.2 Altre variazioni in diminuzione 19 19
D. Rimanenze finali 4.332 3.761
Totale 4.332 3.761
La valutazione attuariale ha richiesto un accantonamento pari a 769 mila euro di cui 581 relative a
utili/perdite attuariali sono stati contabilizzati in contropartita ad una riserva di patrimonio netto
mentre 188 mila euro relativi agli interessi su quanto accantonato all’inizio del periodo e sui
corrispondenti movimenti sono stati contabilizzati in contropartita al conto economico.
106
11.2 Altre informazioni A partire dal 1 gennaio 2007 la Legge Finanziaria e i relativi decreti attuativi hanno introdotto
modificazioni rilevanti nella disciplina del TFR, tra cui la scelta del lavoratore in merito alla
destinazione del proprio TFR maturando.
In particolare, mentre le quote maturate sino al 31/12/06 rimangono in azienda, nel corso del primo
semestre 2007 i lavoratori hanno potuto scegliere se indirizzare i nuovi flussi di TFR a forme
pensionistiche complementari ovvero mantenere il medesimo presso la Società, nel qual caso
quest’ultima è tenuta a versare i contributi ad un conto di tesoreria istituito presso l’INPS.
Il TFR maturato entro il 1° gennaio 2007 (o alla data di effettuazione della scelta nei casi di
destinazione a forma di previdenza complementare) continua ad essere configurato come un
“beneficio successivo al rapporto di lavoro” classificato come “piano a benefici definiti” e
conseguentemente la passività connessa è sottoposta a valutazione attuariale, che rispetto alla
metodologia di calcolo applicata fino al 31 dicembre 2006, non tiene più conto del tasso annuo
medio di aumento delle retribuzioni, in quanto i benefici dei dipendenti sono da considerarsi quasi
interamente maturati (con la sola eccezione della rivalutazione).
Le ipotesi utilizzate da un attuario indipendente per la determinazione delle passività alla data di
riferimento del bilancio sono di seguito esposte:
Basi tecniche economico - finanziarie
Tasso annuo di attualizzazione (*) 2,70% (indice Iboxx Corporate AA duration 10+)
Tasso annuo di inflazione 2,00%
Tasso annuo incremento TFR 3,00%
Basi tecniche demografiche
Mortalità Tavola di sopravvivenza RG48
Inabilità Tavole INPS distinte per età e sesso
Età pensionamento Raggiungimento dei requisiti minimi prevista
dall’Assicurazione Generale Obbligatoria
La frequenza annua di accesso di anticipazione del TFR desunta dalle esperienze storiche della
società risultata pari al 3,50% mentre la frequenza annua di turn over è risultata pari al 3%.
107
SEZIONE 12 – FONDI PER RISCHI E ONERI – VOCE 120 12.1 Fondi per rischi ed oneri: composizione Voci/Valori 31/12/2012 31/12/2011
1. Fondi di quiescenza aziendali - -
2. Altri fondi rischi ed oneri 3.347 2.381
2.1 controversie legali 2.315 1.801
2.2 oneri per il personale 518 453
2.3 altri 514 127
Totale 3.347 2.381
12.2 Fondi per rischi ed oneri: variazioni annue Fondi di Altri
Totale quiescenza Fondi
A. Esistenze iniziali 0 2.381 2.381
B. Aumenti 0 1.287 1.287
B.1 Accantonamento dell'esercizio 0 1.246 1.246
B.2 Variazioni dovute al passare del tempo 0 16 16
B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto 0 25 25
B.4 Altre variazioni in aumento 0 0
C. Diminuzioni 0 321 321
C.1 Utilizzo nell'esercizio 0 321 321
C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto 0 0
C.3 Altre variazioni in diminuzione 0 0
D. Rimanenze finali 0 3.347 3.347
12.3 Fondi di quiescenza aziendale a benefici definiti
Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento S.p.A.
12.4 Fondi per rischi ed oneri - altri fondi
Gli “altri fondi” sono costituiti da:
- controversie legali: il fondo è costituito per fronteggiare le perdite su cause passive e
revocatorie fallimentari; i tempi sono dettati dalla “giustizia civile”, gli importi accantonati
sono il frutto di valutazioni analitiche su ciascuna pratica dove il “petitum” viene ponderato
per la probabilità che ha la Cassa di soccombere nella causa;
- oneri per il personale: include il fondo per il premio fedeltà ai dipendenti e il “fondo di
contingenza” relativo all’impegno a corrispondere un capitale aggiuntivo alle prestazioni in
caso di cessazione dal servizio per morte o invalidità permanente;
- altri fondi: si tratta di accantonamenti a fronte di rischi derivati dai reclami pervenuti
relativamente a investimenti su titoli in default; il calcolo è effettuato tenendo in
considerazione la probabilità di soccombere in sede giudiziale e gli importi riconosciuti nel
passato ai clienti, in seguito a condanna, oppure per transazione.
108
SEZIONE 13 – AZIONI RIMBORSABILI – VOCE 140
13.1 Azioni rimborsabili: composizione
Non sono presenti azioni della specie.
SEZIONE 14 – PATRIMONIO DELL’IMPRESA – VOCI 130,150,160,170,180,190,200 14.1 “Capitale” e “Azioni proprie”: composizione
Componente 31/12/2012 31/12/2011
Capitale Sociale 77.142 67.499
Totale 77.142 67.499
La variazione del capitale sociale di 9.643 mila euro è dovuta ad un aumento di capitale a titolo
gratuito, approvato dall’assemblea dei soci in data 24 Aprile 2012. Tale aumento è avvenuto
mediante l’imputazione a capitale sociale della riserva derivante dalla valutazione degli immobili di
proprietà in sede di prima applicazione dei principi contabili IAS mediante l’emissione di 1.868.742
nuove azioni.
Il capitale è interamente sottoscritto e versato ed è costituito da n. 14.949.935 azioni ordinarie di
nominali 5,16 Euro cadauna. Alla data di chiusura dell’esercizio la banca non aveva in portafoglio
azioni di propria emissione.
109
14.2 Capitale – Numero azioni : variazioni annue Nel corso dell’esercizio 2012 sono state emesse 1.868.742 nuove azioni conseguentemente
all’aumento di capitale gratuito illustrato al paragrafo precedente.
Voci/Tipologie Ordinarie Altre
A Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio 13.081.193 0
- interamente liberate 13.081.193 0
- non interamente liberate 0 0
A.1 Azioni proprie (-) 0 0
A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali 13.081.193 0
B. Aumenti 1.868.742 0
B.1 Nuove emissioni 1.868.742 0
- a pagamento: 0 0
- operazioni di aggregazioni di imprese 0 0
- conversione di obbligazioni 0 0
- esercizio di warrant 0 0
- altre 0 0
- a titolo gratuito: 1.868.742 0
- a favore dei dipendenti 0 0
- a favore degli amministratori 0 0
- altre 1.868.742 0
B.2 Vendita di azioni proprie 0 0
B.3 Altre variazioni 0 0
C. Diminuzioni 0 0
C.1 Annullamento 0 0
C.2 Acquisto di azioni proprie 0 0
C.3 Operazioni di cessione di imprese 0 0
C.4 Altre variazioni 0 0
D. Azioni in circolazione: rimanenze finali 14.949.935 0
D.1 Azioni proprie (+) 0 0
D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio 14.949.935 0
- interamente liberate 14.949.935 0
- non interamente liberate 0 0
14.3 Capitale: altre informazioni
Non si segnalano altre informazioni rispetto a quelle già segnalate nei precedenti paragrafi.
110
14.4 Riserve di utili: altre informazioni Nella tabella seguente, come richiesto dall’articolo 2427 c.c comma 7 bis, sono illustrate in modo
analitico le voci di patrimonio netto con l’indicazione della loro origine, possibilità di utilizzazione
e distribuibilità.
Natura/Descrizione Importo
Quota disponibile per
Possibilità di utilizzazione
Quota disponibile
Capitale 77.142 0 0
Sovrapprezzo di emissione azioni 30.851 ABC (1) 30.851
Riserve
Riserva legale 25.602 A(2) B 0
Riserva statutaria 26.695 ABC 26.695
Riserva straordinaria 25.005 ABC 25.005
Riserva da conferimento ex L. n. 218 /90 5.420 ABC 5.420
Riserva costiutuita ai sensi Dlgs 124/93 53 ABC 53
Riserva da First time adoption (14.792 ) - -
Utili portati a nuovo 1.174 ABC 1.174
Riserve da valutazione
- Riserva da FTA per effetto della valutazione al "costo presunto" delle attività materiali 7 ABC 7
- Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti (446 )
- Riserve di valutazione di attività disponibili per la vendita 10.390 (3)
Strumenti di Capitale 0 - -
TOTALE 187.101 89.205
Utile d'esercizio 2.324 BC
TOTALE PATRIMONIO NETTO 189.425
(*) A = per aumento di capitale; B = per copertura perdite; C = per distribuzione ai soci.
(1) la riserva sovrapprezzo di emissione può essere distribuita solamente se la riserva legale ha raggiunto il quinto del
capitale sociale (art. 2431).
(2) La riserva legale è utilizzabile per aumento di capitale (A) per la quota che supera un quinto del capitale sociale.
(3) La riserva è indisponibile ai sensi dell’art. 6 del D.Lgs. n. 38/2005
14.5 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annue
Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento S.p.A.
14.6 Altre informazioni
Non si segnalano ulteriori informazioni rispetto a quelle già riportate nei paragrafi precedenti.
111
Altre informazioni 1. Garanzie rilasciate e impegni
Operazioni 31/12/2012 31/12/2011
1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria 35.121 38.712
a) Banche 3.059 2.791
b) Clientela 32.062 35.921
2) Garanzie rilasciate di natura commerciale 76.212 87.340
a) Banche 140 112
b) Clientela 76.072 87.228
3) Impegni irrevocabili a erogare fondi 56.855 88.281
a) Banche 7.181 7.068
i) a utilizzo certo 7.181 5.068
ii) a utilizzo incerto 0 2.000
b) Clientela 49.674 81.213
i) a utilizzo certo 192 60
ii) a utilizzo incerto (*) 49.482 81.153
4) Impegni sottostanti a derivati su crediti: vendite di protezione 0 0
5) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi 0 0
6) Altri impegni 52.118 50.983
Totale 220.306 265.316
Il rischio connesso alle garanzie rilasciate è stato valutato analiticamente per i crediti di firma
“anomali” e forfetariamente per quelli in bonis, attraverso l’iscrizione di tale fondo tra le “Altre
passività”.
2. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni
Portafogli 31/12/2012 31/12/2011
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - 6.977
2. Attività finanziarie valutate al fair value
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 335.953 132.875
4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
5. Crediti verso banche 17.484 87.478
6. Crediti verso clientela - -
7. Attività materiali - -
Le attività costituite a garanzia sono così composte:
31/12/2012 31/12/2011
- Titoli ceduti a fronte di operazioni di pronti contro termine 33 3.283
- Titoli a garanzia di contratti derivati 2.542 2.505
- Titoli a garanzia di altre operazioni 350.862 221.542
353.437 227.330
112
3. Informazioni sul leasing operativo I beni locati dalla banca sono rappresentati fondamentalmente da immobili nei quali sono dislocati
le filiali e da beni mobili quali automobili e macchine per ufficio.
I pagamenti futuri per le operazioni di leasing operativo sui beni mobili e immobili relativi ai
contratti in essere, sono così cadenzati:
Fino a 1 anno Oltre 1 anno e fino a 5 anni
Oltre 5 anni
Beni immobili 1.754 5.176 2.166
Beni mobili 218 349
Totale 1.972 5.525 2.166
4. Gestione e intermediazione per conto terzi Tipologia servizi 31/12/2012 31/12/2011
1. Esecuzione di ordini per conto della clientela 202.313 210.624
a) Acquisti 92.003 129.650
1. Regolati 92.003 129.650
2. Non regolati 0 0
b) Vendite 110.310 80.974
1. Regolate 110.310 80.974
2. Non regolate 0 0
2. Gestioni di portafogli 344.988 290.702
a) individuali 344.988 290.702
b) collettive 0 0
3. Custodia e amministrazione di titoli 3.530.851 3.300.705
a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni patrimoniali)
0 0
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio 0 0
2. altri titoli 0 0
b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli) 1.344.469 1.523.772
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio 634.130 664.305
2. altri titoli 710.339 859.467
c) titoli di terzi depositati presso terzi 1.291.339 1.472.022
d) titoli di proprietà depositati presso terzi 895.043 304.911
4. Altre operazioni 0 0
La voce “Negoziazione di strumenti finanziari per conto terzi” si riferisce ai controvalori delle
operazioni effettuate con la clientela.
Il valore relativo alle “Gestioni patrimoniali” è rappresentato dal valore di mercato dei patrimoni
gestiti.
113
Parte C – Informazioni sul conto economico SEZIONE 1 – Gli interessi – Voci 10 e 20
1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione
Voci/Forme tecniche Titoli di debito Finanziamenti Altre attività 31/12/2012 31/12/2011
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 735 735 406
2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 19.608 19.608 3.704
3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0
4. Crediti verso banche 1.509 203 1.712 7.270
5. Crediti verso clientela 68.596 68.596 70.024
6. Attività finanziarie valutate al fair value 0 0
7. Derivati di copertura X X 1.690 1.690 2.454
8. Altre attività X X 0 0 0
Totale 21.852 68.799 1.690 92.341 83.858
Occorre evidenziare che il livello dei parametri di riferimento “Euribor”, pur avendo visto “svanire” il
mercato interbancario di riferimento, continua ad essere utilizzato in molti contratti vigenti (ad esempio
i mutui alla clientela), ha raggiunto livelli talmente bassi da sfiorare lo zero.
Per quanto riguarda i rapporti con Clientela, il calo degli interessi è ascrivibile alla diminuzione dei
volumi medi ed alla composizione del portafoglio crediti, sbilanciata verso forme di impiego con durata
medio/lunga, contrattualmente anelastiche in termini di spread e dal calo dei parametri di riferimento
sopra ricordato. Tale fenomeno è stato solo parzialmente mitigato dai floor impliciti. La rinegoziazione
dei tassi perseguita negli impieghi a breve termine non è stata sufficiente per compensare gli effetti
negativi illustrati. L’aumento degli interessi attivi è individuabile invece nella componente delle attività
finanziarie disponibili per la vendita per il significativo incremento dei titoli di Stato in portafoglio.
1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura
Voci/Valori 31/12/2012 31/12/2011
A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura 3.375 4.987
B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura (1.685 ) (2.533 )
C. Saldo (A-B) 1.690 2.454
1.3 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni
1.3.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta
31/12/2012 31/12/2011
Interessi attivi su attività finanziarie in valuta 755 557
1.3.2 Interessi attivi su operazioni di leasing finanziario
La banca non ha posto in essere operazioni della specie.
114
1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione
Voci/Forme tecniche Debiti Titoli Altre
operazioni 31/12/2012 31/12/2011
1. Debiti verso banche centrali 3.791 X 3.791 2.531
2. Debiti verso banche 79 X 79 327
3. Debiti verso clientela 18.274 X 18.274 10.924
4. Titoli in circolazione X 18.909 3.940 22.849 25.363
5. Passività finanziarie di negoziazione - -
6. Passività valutate al fair value - -
7. Altre passività e fondi X X 1 1 2
8. Derivati di copertura X X - 59
Totale 22.144 18.909 3.941 44.994 39.206
L’aumento degli interessi passivi è ascrivibile in parte alle operazioni LTRO effettuate con la Banca
Centrale Europea ad inizio 2012; inoltre la raccolta diretta con clientela evidenzia un sensibile aumento
del costo , seppur in costanza di volumi medi, perché risente della crisi del debito sovrano e del
conseguente incremento dello spread.
1.5 Interessi passivi e oneri assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura
Voci/Valori 31/12/2012 31/12/2011
A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura - 51
B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura - (110 )
C. Saldo (A-B) - (59 )
1.6 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni
1.6.1 Interessi passivi su passività in valuta 31/12/2012 31/12/2011
Interessi passivi su passività in valuta 60 85
1.6.2 Interessi passivi su passività per operazioni di leasing finanziario
31/12/2012 31/12/2011
Interessi passivi su operazioni di leasing finanziario 13 24
115
SEZIONE 2 – Le commissioni – Voci 40 e 50
2.1 Commissioni attive: composizione
Tipologia servizi/Valori 31/12/2012 31/12/2011
a) garanzie rilasciate 1.266 1.081
b) derivati su crediti
c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza
1. negoziazione di strumenti finanziari 159 229
2. negoziazione di valute 238 275
3. gestioni di portafogli
3.1 individuali 4.102 3.184
3.2 collettive
4. custodia e amministrazione di titoli 272 305
5. banca depositaria
6. collocamento di titoli 2.825 1.942
7. attività di ricezione e trasmissione ordini 972 942
8. attività di consulenza
8.1 in materia di investimenti 130 118
8.2 in materia di struttura finanziaria
9. distribuzione di servizi di terzi
9.1 gestioni di portafogli
9.1.1 individuali
9.1.2 collettive
9.2 prodotti assicurativi 1.845 1.723
9.3 altri prodotti 2.457 2.430
d) servizi di incasso e pagamento 4.364 4.593
e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione
f) servizi per operazioni di factoring
g) esercizio di esattorie e ricevitorie
h) attività di gestione di sistemi multilaterali di negoziazione
i) tenuta e gestione dei conti correnti 4.330 4.082
j) altri servizi 5.141 5.879
Totale 28.101 26.783
L’aumento del 4,9% delle commissioni attive è riscontrabile principalmente nell’incremento derivante
dall’attività sul risparmio gestito sia gestioni individuali (voce 3) che fondi comuni (voce 6).
2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi
Canali/Valori 31/12/2012 31/12/2011
a) presso propri sportelli 10.587 8.586
1. gestioni patrimoniali 3.809 2.771
2. collocamento di titoli 2.478 1.707
3. servizi e prodotti di terzi 4.300 4.108
b) offerta fuori sede 642 693
1. gestioni patrimoniali 293 413
2. collocamento di titoli 347 235
3. servizi e prodotti di terzi 2 45
c) altri canali distributivi 0 0
1. gestioni patrimoniali 0 0
2. collocamento di titoli 0 0
3. servizi e prodotti di terzi 0 0
Totale 11.229 9.279
116
2.3 Commissioni passive: composizione
Servizi/Valori 31/12/2012 31/12/2011
a) garanzie ricevute 1.059
b) derivati su crediti 0
c) servizi di gestione e intermediazione
1. negoziazione di strumenti finanziari
2. negoziazione di valute
3. gestioni di portafogli:
3.1 proprie 64 92
3.2 delegate da terzi
4. custodia e amministrazione di titoli 165 160
5. collocamento di strumenti finanziari 2 4
6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi 389 459
d) servizi di incasso e pagamento 1.236 1.296
e) altri servizi 587 355
Totale 3.502 2.366
L’incremento delle commissioni passive deriva dal costo sostenuto per la garanzia dello Stato ricevuta
sulla obbligazione di 90 milioni emessa dalla Cassa (cosiddetti Monti-bonds).
SEZIONE 3 – Dividendi e proventi simili – Voce 70
3.1 Dividendi e proventi simili: composizione
Voci/Proventi
31/12/2012 31/12/2011
Dividendi Proventi da
quote di O.I.C.R. Dividendi
Proventi da quote di O.I.C.R.
A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 1 0 67 0
B. Attività finanziarie disponibili per la vendita 123 0 391 0
C. Attività finanziarie valutate al fair value 0 0 0 0
D. Partecipazioni 0 X 0 X
Totale 124 0 458 0
117
SEZIONE 4 – Il risultato netto dell’attività di negoziazione – Voce 80
4.1 Risultato netto dell’attività di negoziazione: composizione
Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze
(A)
Utili da negoziazione
(B)
Minusvalenze (C)
Perdite da negoziazione
(D)
Risultato netto
[(A+B)-(C+D)]
1. Attività finanziarie di negoziazione 1 525 (38 ) (528 ) (40 )
1.1 Titoli di debito 1 429 (38 ) (391 ) 1
1.2 Titoli di capitale - 84 - (135 ) (51 )
1.3 Quote di O.I.C.R. - 12 - (2 ) 10
1.4 Finanziamenti - - - - -
1.5 Altre - - - - -
2. Passività finanziarie di negoziazione - - - - -
2.1 Titoli di debito - - - - -
2.2 Debiti - - - - -
2.3 Altre - - - - -
3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio X X X X 3.605
4. Strumenti derivati 1.082 1.208 (1.416 ) (2.404 ) (4.014 )
4.1 Derivati finanziari 1.082 1.208 (1.416 ) (2.404 ) (1.530 )
- Su titoli di debito e tassi di interesse 1.082 1.208 (1.416 ) (2.404 ) (1.530 )
- Su titoli di capitale e indici azionari - - - - -
- Su valute e oro X X X X (2.484 )
- Altri - - - - -
4.2 Derivati su crediti - - - - -
Totale 1.083 1.733 (1.454 ) (2.932 ) (449 )
I risultati economici dell’attività di negoziazione risentono dell’ormai esigua attività di trading
effettuata dalla Cassa. L’attività in strumenti derivati è effettuata a copertura di poste dell’attivo e/o del
passivo.
SEZIONE 5 – Il risultato netto dell’attività di copertura – Voce 90
5.1 Risultato netto dell’attività di copertura: composizione
Componenti reddituali/Valori 31/12/2012 31/12/2011
A. Proventi relativi a :
A.1 Derivati di copertura del fair value 386 254
A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) 7 4
A.3 Passività finanziarie coperte (fair value) 223 1.122
A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari
A.5 Attività e passività in valuta
Totale proventi dell'attività di copertura (A) 616 1.380
B. Oneri relativi a :
B.1 Derivati di copertura del fair value
B.2 Attività finanziarie coperte (fair value)
B.3 Passività finanziarie coperte (fair value) 437 1.454
B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari
B.5 Attività e passività in valuta
Totale oneri dell'attività di copertura (B) 437 1.454
C. Risultato netto dell'attività di copertura (A - B) 179 (74 )
118
SEZIONE 6 – Utili (perdite) da cessione/riacquisto – Voce 100
6.1 Utili (perdite) da cessione/riacquisto: composizione
Voci/Componenti reddituali
31/12/2012 31/12/2011
Utili Perdite Risultato
netto Utili Perdite
Risultato
netto
Attività finanziarie
1. Crediti verso banche 24 (126 ) (102 ) 13 (49 ) (36 )
2. Crediti verso clientela 0 (952 ) (952 ) 0 0 0
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 14.485 (1.770 ) 12.715 3.590 (864 ) 2.726
3.1 Titoli di debito 14.430 (1.710 ) 12.720 1.882 (823 ) 1.059
3.2 Titoli di capitale 55 (3 ) 52 1.406 (41 ) 1.365
3.3 Quote di O.I.C.R. - (57 ) (57 ) 302 0 302
3.4 Finanziamenti - - 0 0 0 0
4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - 0 0 0 0
Totale Attività 14.509 (2.848 ) 11.661 3.603 (913 ) 2.690
Passività finanziarie
1. Debiti verso banche 0 0 0 0 0 0
2. Debiti verso clientela 2.830 0 2.830 0 0 0
3. Titoli in circolazione 288 0 288 267 0 267
Totale Passività 3.118 0 3.118 267 0 267
Le principali variazioni riassunte nella tabella sono ascrivibili:
⋅ alle perdite registrate per la vendita di un portafoglio di crediti incagliati, quanto alla voce 2 – crediti
verso clientela. Per maggiori dettagli sull’operazione di cessione si rimanda alla Relazione sulla
gestione.
⋅ all’incremento degli utili sulla compravendita dei titoli di Stato reso possibile dell’elevata volatilità
dello spread sui govies dei paesi cosiddetti periferici, che ha reso necessaria l’attività di
riallineamento del portafoglio per il contenimento dei rischi di mercato;
⋅ agli utili realizzati sul riacquisto di una tranche di 39,6 milioni di euro nominali iniziali della
cartolarizzazione Guercino, ad uno spread di 520 bps venduta per nominali 275,9 milioni nel corso
del 2011 a 200 bps di spread.
SEZIONE 7 – Il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al Fair Value – Voce 110
Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento.
119
SEZIONE 8 – Le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento – Voce 130
8.1 Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione
Operazioni/Componenti reddituali
Rettifiche di Valore Riprese di Valore
31/12/2012 31/12/2011 Specifiche Di port.
Specifiche di portafoglio
Cancellaz. Altre A B A B
A. Crediti verso banche 0 0 0 0 0 0 0 0 0
- Finanziamenti 0 0 0 0 0 0 0 0 0
- Titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0 0
B. Crediti verso clientela (7.672) (32.340) 0 3.098 5.458 0 558 (30.898) (14.659)
Crediti deteriorati acquistati 0 0 0 0 0 0 0 0 0
- Finanziamenti 0 0 0 0 0 0 0 0 0
- Titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Altri crediti (7.672) (32.340) 0 3.098 5.458 0 558 (30.898) (14.659)
- Finanziamenti (7.672) (32.340) 0 3.098 5.458 0 558 (30.898) (14.659)
- Titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0 0
C. Totale (7.672) (32.340) 0 3.098 5.458 0 558 (30.898) (14.659)
Legenda: A: da interessi; B: altre riprese
8.2 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita:
composizione
Operazioni/Componenti reddituali
Rettifiche di Valore Riprese di Valore
31/12/2012 31/12/2011 Specifiche Specifiche
Cancellazioni Altre A B
A. Titoli di debito -
B. Titoli di capitale - (1.745 ) X X (1.745 ) -
C. Quote OICR (128 ) X (128 ) (175 )
D. Finanziamenti a banche -
E. Finanziamenti a clientela 0
F. Totale 0 (1.873 ) 0 0 (1.873 ) (175 )
Legenda: A: da interessi; B: altre riprese
Le rettifiche di valore, ritenute significative e durature, si riferiscono alle variazioni di fair value
occorse nell’esercizio 2012 sui titoli oggetto di impairment test.
8.3 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino alla
scadenza: composizione Non vi sono attività classificate in questo comparto.
120
8.4 Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie: composizione
Operazioni/Componenti reddituali
Rettifiche di Valore Riprese di Valore
31/12/2012 31/12/2011 Specifiche Di portafoglio
Specifiche di portafoglio
Cancellazioni Altre A B A B
A. Garanzie rilasciate 221 99 320 (148 )
B. Derivati su crediti
C. Impegni ad erogare fondi
D. Altre operazioni
E. Totale 0 0 0 0 221 0 99 320 (148)
Legenda: A: da interessi; B: altre riprese
Le rettifiche di valore sulle garanzie rilasciate sono determinate analiticamente per i crediti di firma su
posizioni “anomale” e forfettariamente per quelle in bonis.
121
SEZIONE 9 - Le spese amministrative – Voce 150
9.1 Spese per il personale: composizione
Tipologia di spese/Valori 31/12/2012 31/12/2011
1) Personale dipendente 26.818 27.420
a) salari e stipendi 18.656 19.122
b) oneri sociali 4.882 5.029
c) indennità di fine rapporto 0 0
d) spese previdenziali 0 0
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto 1.258 1.462 (*)
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e simili 0 0
- a contribuzione definita 0 0
- a benefici definiti 0 0
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni 796 624
- a contribuzione definita 796 624
- a benefici definiti 0 0
h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali 0 0
i) altri benefici a favore dei dipendenti 1.226 1.183
2) Altro personale in attività 338 310
3) Amministratori e sindaci 419 465
4) Personale collocato a riposo 2 2
5) Recuperi di spesa per dipendenti distaccati presso altre aziende (4 ) (4 )
6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società 0 45
Totale 27.573 28.238
(*) I dati dell’esercizio 2011 sono stati rideterminati rispetto a quanto originariamente pubblicato per l’applicazione
retrospettiva della nuova versione dello IAS 19.
Per quanto riguarda la riga 1e) accant.to TFR si veda il commento nella Parte A sezione 17.
9.2 Numero medio dei dipendenti per categoria
31/12/2012 31/12/2011
Personale dipendente
a) dirigenti 6 6
b) quadri direttivi 106 101
c) restante personale dipendente 316 318
Altro personale 12 8
numero complessivo dei dipendenti 440 433
Il dato puntuale a fine anno al 31/12/2012 è di 428 dipendenti, mentre l’anno precedente era 426.
9.3 Fondi di quiescenza aziendale a benefici definiti: totale costi
Non vi sono attività classificate in questo comparto.
122
9.4 Altri benefici a favore dei dipendenti
La voce “altri benefici a favore dei dipendenti” è così composta:
Tipologia di spese/Valori 31/12/2012 31/12/2011
- rimborso spese di trasferta 260 278
- spese per formazione 61 71
- altre spese contrattuali (buoni pasto e polizze assicurative) 749 723
- fringe benefit 68 72
- altre spese 88 39
Totale 1.226 1.183
9.5 Altre spese amministrative: composizione
31/12/2012 31/12/2011 Var.
assoluta Var. %
- stampati e cancelleria 308 293 15 5,1%
- spese telefoniche e canoni collegamento reti esterne 888 882 6 0,7%
- illuminazione, forza motrice, riscaldamento ed acqua 729 660 69 10,5%
- spese postali 647 739 (92 ) -12,4%
- contributi associativi 416 332 84 25,3%
- informazioni e visure 717 887 (170 ) -19,2%
- vigilanza e trasporto valori 577 473 104 22,0%
- fitti passivi di immobili 1.923 2.031 (108 ) -5,3%
- spese legali e vertenze 548 584 (36 ) -6,2%
- spese per acquisizione tesorerie 99 149 (50 ) -33,6%
- canoni e manutenzione software 874 809 65 8,0%
- consulenze 511 845 (334 ) -39,5%
- pubblicità e rappresentanza 530 658 (128 ) -19,5%
- elaborazioni elettroniche c/o terzi 4.212 4.081 131 3,2%
- spese pulizia 401 402 (1 ) -0,2%
- manutenzione mobili e macchine 758 632 126 19,9%
- manutenzione immobili 291 218 73 33,5%
- spese assicurazioni 204 189 15 7,9%
- libri ed abbonamenti a giornali 47 47 0 0,0%
- spese per trasporti 344 347 (3 ) -0,9%
- altre spese 393 100 293 293,0%
15.417 15.358 59 0,4%
Imposte indirette e tasse:
importi corrisposti nell'esercizio
- imposta di bollo 3.498 2.923 575 19,7%
- imposta comunale sugli immobili 288 114 174 152,6%
- imposta sostitutiva fin. Medio lungo termine 290 483 (193 ) -40,0%
- altre 126 126 0 0,0%
per complessive 4.202 3.646 556 15,2%
Totale altre spese amministrative 19.619 19.004 615 3,2%
In aumento le spese amministrative, in particolare per l’imposta di bollo (che viene recuperata in quanto
dovuta dai clienti) ma anche per le conseguenze degli effetti del sisma di maggio 2012, per la parte
rimasta a carico del Conto Economico, che assommano a 130 mila euro.
123
SEZIONE 10 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri – Voce 160
10.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri: composizione La voce “Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri” è così composta:
31/12/2012 31/12/2011
- revocatorie fallimentari 209 460
- rischi per cause 484 137
- altri rischi ed oneri 514 126
1.207 723
Il dato dell’accantonamento per “Altri Rischi ed Oneri” è aumentato nel 2012 per la chiusura di un
contenzioso con un cliente. Gli altri importi sono da considerarsi a livelli fisiologici.
SEZIONE 11 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 170
11.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione
Attività/componente reddituale Ammortamento (a) Rettifiche di valore per deterioramento
(b)
Riprese di valore (c)
Risultato netto (a + b - c)
A. Attività materiali 2.110 716 0 2.826
A.1 Di proprietà 2.064 716 0 2.780
- Ad uso funzionale 1.887 555 0 1.887
- Per investimento 177 161 0 177
A.2 Acquisite in leasing finanziario 46 0 0 46
- Ad uso funzionale 46 0 0 46
- Per investimento 0 0 0 0
Totale 2.110 716 0 2.826
L’incremento è dovuto ai danni diretti degli eventi sismici sugli immobili di proprietà per complessivi
716 mila euro.
SEZIONE 12 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali – Voce 180
12.1 Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione
Attività/componente reddituale Ammortamento
(a)
Rettifiche di valore per
deterioramento (b)
Riprese di valore
(c)
Risultato netto (a + b - c)
A. Attività immateriali
A.1 Di proprietà
- Generate internamente dall'azienda
- Altre 6 6
A.2 Acquisite in leasing finanziario
Totale 6 6
124
SEZIONE 13 – Gli altri oneri e proventi di gestione – Voce 190
13.1 Altri oneri di gestione: composizione
Gli “altri oneri di gestione” sono così composti:
31/12/2012 31/12/2011
- spese di manutenzione immobili di terzi 101 71
.- spese ordinarie immobili di proprietà 49 73
- interessi per differenze di valuta su operazioni di incasso e pagamento 1 16
- erogazioni liberali 48 76
- Perdite su cause e reclami 651 796
- sopravvenienze e malversazioni 294 448
Totale "altri oneri di gestione" (A) 1.144 1.480
13.2 Altri proventi di gestione: composizione Gli “altri proventi di gestione” sono così composti:
31/12/2012 31/12/2011
- recupero imposta di bollo e imposta sostitutiva 3.740 3.403
- recupero di interessi per differenze di valuta su operazioni di incasso e pagamento 3 21
- recupero spese legali 17 20
- recupero di spese servizi di outsourcing prestati 126 153
- fitti attivi 300 308
- recuperi da assicurazioni 484 1
- sistemazioni su fiscalità pregressa 1.486 0
- altri ricavi straordinari 397 307
Totale "altri proventi di gestione" (B) 6.553 4.213
Proventi netti sul conto economico (B) - (A) 5.409 2.733
In calo le sopravvenienze passive negli “Altri Oneri di gestione” mentre gli “Altri Proventi di gestione” aumentano principalmente per i recuperi previsti dalle compagnie assicurative sui danni diretti degli eventi
sismici per 484 mila euro e per 1.486 mila euro conseguenti all’istanza di rimborso IRES degli anni pregressi per
la deducibilità del costo del lavoro dall’IRAP.
SEZIONE 14 – Utili (perdite) delle partecipazioni – Voce 210
Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento.
SEZIONE 15 – Risultato netto della valutazione al Fair Value delle attività materiali e
immateriali – Voce 220 Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento.
SEZIONE 16 – Rettifiche di valore dell’avviamento – Voce 230
Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento.
125
SEZIONE 17 – Utili (perdite) da cessione di investimenti – Voce 240
17.1 Utili (perdite) da cessione di investimenti: composizione
Componente reddituale/Valori 31/12/2012 31/12/2011
A. Immobili
- Utili da cessione 0 0
- Perdite da cessione 0 0
B. Altre attività
- Utili da cessione 7 7
- Perdite da cessione (4 ) (24 )
Risultato netto 3 (17 )
SEZIONE 18 – Le imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente – Voce 260
18.1 Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente: composizione
Componente /Valori 31/12/2012 31/12/2011
1. Imposte correnti (-) (8.336 ) (5.818 ) (*)
2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-)
3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) 0
4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) 5.030 821
5. Variazione delle imposte differite (+/-) (2.679 ) (6 )
6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+/-4+/-5) (5.985 ) (5.003 )
(*) I dati dell’esercizio 2011 sono stati rideterminati rispetto a quanto originariamente pubblicato per l’applicazione
retrospettiva della nuova versione dello IAS 19.
18.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio
Riconciliazione tra l'onere fiscale teorico e l'onere fiscale corrente per l'IRES aliquota
27,50%
Utile prima delle imposte Imponibile Imposta
Utile prima delle imposte/ onere fiscale teorico 8.309 2.285
Differenze permanti positive (3.008 )
Differenze permanenti negative 4.060
differenze temporanee tassabili in esercizi successivi (9.316 )
differenze temporanee negative deducibili in esercizi successivi 21.699
Annullamento di differenze temporanee negative deducibili da esercizi precedenti (2.552 )
Annullamento di differenze temporanee positive tassabili da es. precedenti 144
Totale differenze permanenti e temporanee 11.027 3.032
Imponibile fiscale e relativa IRES 19.336 5.317
126
Riconciliazione tra l'onere fiscale teorico e l'oneree fiscale corrente per IRAP aliquota
5,57%
Utile prima delle imposte Imponibile Imposta
Utile prima delle imposte/ onere fiscale teorico 66.971 3.730
Differenze permanti positive (9.193 )
Differenze permanenti negative 4.949
differenze temporanee tassabili in esercizi successivi (8.429 )
differenze temporanee negative deducibili in esercizi successivi 0
Annullamento di differenze temporanee negative deducibili da esercizi precedenti (119 )
Annullamento di differenze temporanee positive tassabili da es. precedenti 24
Agevolazioni fiscali
Totali differenze permanenti e temporanee (12.768 ) -711
Imponibile fiscale e relativa IRAP 54.203 3.019
Impatto complessivo delle imposte correnti sul conto economico 8.336
SEZIONE 19 – Utili (perdite) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte – Voce 280
Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento.
SEZIONE 20 – Altre informazioni Non si segnalano ulteriori informazioni oltre a quelle già fornite nelle precedenti sezioni.
SEZIONE 21 – Utile per azione
21.1 Numero medio delle azioni ordinarie a capitale diluito
Poiché non esistono azioni diverse da quelle ordinarie, né strumenti di incentivazione basati su stock
option, non sussistono effetti diluitivi sul capitale.
21.2 Altre informazioni
Non si segnalano ulteriori informazioni oltre a quelle già fornite.
127
Parte D – Redditività complessiva
Prospetto analitico della redditività complessiva
Voci Importo Lordo
Imposta sul
reddito
Importo netto
10. Utile (Perdita) d'esercizio X X 2.324
Altre componenti reddituali
20. Attività finanziarie disponibili per la vendita: 14.906 (5.435 ) 9.471
a) variazioni di fair value 13.706 (5.038 ) 8.668
b) rigiro a conto economico 1.200 (397 ) 803
- rettifiche da deterioramento 17 (6 ) 11
- utile/perdite da realizzo 1.183 (391 ) 792
c) altre variazioni
30. Attività materiali
40. Attività immateriali
50. Copertura di investimenti esteri
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
60. Copertura dei flussi finanziari
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
70. Differenze di cambio
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
80. Attività non correnti in via di dismissione
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
90. Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti (712 ) 169 (543 )
100. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
110. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 14.194 (5.266 ) 8.928
120. Redditività complessiva (voce 10+110) X X 11.252
128
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
La Parte E della Nota Integrativa contiene le informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura. Allo
scopo di rafforzare la disciplina di mercato, inoltre, il Titolo IV della Circolare Banca d’Italia n. 263 del
27/12/2006 ha introdotto l’obbligo di pubblicare informazioni riguardanti l’adeguatezza patrimoniale,
l’esposizione ai rischi e le caratteristiche generali dei sistemi preposti all’identificazione, misurazione e
gestione di tali rischi. Con riferimento a tale previsione normativa (c.d. “Terzo Pilastro” di Basilea 2),
l’informativa predisposta al 31/12/2012 sarà pubblicata entro i termini previsti sul sito internet della
banca all’indirizzo www.crcento.it.
SEZIONE 1 – RISCHIO DI CREDITO
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
1. Aspetti generali Le linee strategiche di sviluppo della banca trovano definizione nei Piani industriali e vengono tradotte
in input operativi nei budget annuali. Per quanto riguarda il comparto degli impieghi, le politiche
creditizie deliberate per l’anno 2012 hanno determinato una sostanziale stabilità del volume
complessivo degli impieghi rispetto all’anno precedente. Dal punto di vista del posizionamento
strategico, è confermato l’orientamento di tipo “generalista” sui segmenti retail e small business,
mentre si adotta un approccio maggiormente diversificato e personalizzato per il segmento corporate.
Nel comparto del credito i prodotti offerti sono quelli tradizionali tipici dell’intermediazione delle
banche commerciali; l’operatività in strumenti finanziari innovativi è limitata all’offerta alla clientela di
semplici derivati di copertura dal rischio di tasso: si tratta di opzioni cap e floor, di collar ad essi legati
e delle varie forme di IRS. La banca ha impostato la propria operatività di negoziazione di derivati con
la clientela eslcudendo prodotti strutturati speculativi o di complessità finanziaria tale da non poter
essere di chiara comprensione per la clientela stessa.
2. Politiche di gestione del rischio di credito
2.1 Aspetti organizzativi Le politiche per la gestione del rischio di credito vengono approvate dal Consiglio di Amministrazione
e sono state aggiornate per l’ultima volta nel mese di luglio 2012. In esse, vengono individuati una serie
di approcci generali al credito (crescita, sviluppo controllato, protezione, ecc.) che vengono abbinati ai
driver sulla base dei quali vengono formulati i giudizi di compatibilità delle singole richieste di fido
rispetto all’impostazione generale (classe di rating, segmento, settore / ramo di attività economica,
ecc.).
Il monitoraggio della qualità del portafoglio crediti viene effettuato anzitutto mediante le modalità
operative che disciplinano le fasi del processo creditizio (istruttoria, erogazione, monitoraggio, gestione
del credito anomalo), anch’esso profondamente rivisto nel corso del 2012. I fattori alla base del rischio
di credito vengono controllati tramite la verifica della capacità del cliente, attuale e prospettica, di
ripagare il debito e dell’adeguatezza dell’affidamento (dimensione, forma tecnica, ecc.) rispetto alle
caratteristiche e alle esigenze dell’affidato. L’unità organizzativa preposta alle fasi di istruttoria,
erogazione e gestione del credito è la Direzione Crediti, che ha al suo interno unità specializzate nei
diversi comparti; la gestione delle posizioni creditizie anomale è invece in capo al Servizio Controllo e
Recupero Crediti, collocato in staff al Direttore Generale con il compito di presidiare l’intero ciclo del
129
credito anomalo e pre-anomalo, a partire dal monitoraggio andamentale delle prime anomalie fino alla
gestione del contenzioso. All’interno del Servizio operano l’Unità Posizioni Anomale (past due e
incagli), l’Unità Recupero Crediti (sofferenze) e il Nucleo Crediti Problematici (monitoraggio e presidio
prime anomalie). Il servizio Pianificazione e Risk Management svolge i controlli di secondo livello
mediante analisi aggregate sull’intero portafoglio prestiti della banca.
2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo
I sistemi utilizzati per l’identificazione, la misurazione, la gestione e il controllo del rischio di credito
sono costituiti da un insieme di strumenti, procedure e normative interne. I principali in funzione sono:
- Iter Controllo Crediti per la rilevazione e la gestione delle posizioni in bonis con anomalie da
valutare;
- Procedura web per la gestione degli sconfinamenti;
- Credit Rating System per l’attribuzione di un rating alla clientela espressivo della probabilità di
insolvenza;
- Normativa interna per il rinnovo automatico dei fidi a basso profilo di rischio, che ha l’obiettivo di
rendere efficiente la gestione andamentale senza trascurare il presidio del rischio.
Per quanto attiene all’utilizzo dei rating interni nel processo creditizio, essi costituiscono uno degli
elementi informativi a supporto dell’analisi delle posizioni nell’ambito della gestione e del
monitoraggio del rischio di credito; sono utilizzati, insieme ad altri parametri, per la definizione del
perimetro dei rinnovi automatici e per la gestione delle pratiche all’interno della citata procedura ICC
che regola l’intervento delle strutture di controllo nei casi di anomalie sulle posizioni di credito
potenzialmente pericolose. La stessa classificazione della clientela per classi di rating (categorie di
rischio omogenee) è utilizzata per la quantificazione della valutazione collettiva dei crediti in bonis e
per l’attribuzione del costo del rischio di credito sulle posizioni di impiego nell’ambito del controllo di
gestione.
Va precisato che i rating della procedura CRS vengono utilizzati esclusivamente a fini gestionali e non
rientrano in alcun modo nel calcolo dei requisiti patrimoniali per il rischio di credito.
La banca non ha mai effettuato acquisti di crediti deteriorati, per cui non ha mai sviluppato o adottato
metodologie per la valutazione e classificazione dei portafogli oggetto di acquisto.
2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito
La Cassa di Risparmio di Cento fa da sempre ampio ricorso alle garanzie per il contenimento del profilo
di rischio dei prestiti erogati. La gamma di strumenti utilizzati è assai ampia, anche se il peso maggiore
è quello delle ipoteche su immobili, sia residenziali che commerciali: il portafoglio garantito da
ipoteche immobiliari ammonta a 1.016,9 milioni al 31/12/2012. Di minore impatto, nell’ambito delle
garanzie reali, è il ricorso al pegno su titoli, contanti o merci.
Per quanto riguarda le garanzie personali la tipologia prevalente è la fideiussione; rilievante è anche il
supporto fornito dai Consorzi di garanzia a favore delle aziende associate, spesso rafforzato dalle
controgaranzie dei Fondi Centrali per le PMI o di altre forme di supporto pubblico.
2.4 Attività finanziarie deteriorate
La classificazione delle attività finanziarie deteriorate avviene su basi molto restrittive e la modalità di
gestione delle posizioni varia a seconda del livello di gravità del degrado.
Fra l’altro le posizioni anomale o problematiche sono connotate da precise individuazioni anagrafiche e
anche, nel caso di inadempimenti persistenti, incagli e sofferenze, da specifico rating. Alcune delle
130
posizioni in bonis, caratterizzate da anomalie andamentali o da fenomeni interpretabili come sintomo o
inizio di uno stato di difficoltà, possono essere poste “in osservazione” per un tempo limitato al fine di
tenerne sotto controllo la gestione e vengono sottratte all’autonomia deliberativa delle dipendenze. I
criteri per la classificazione del credito e per la quantificazione delle rettifiche di valore sono definiti da
apposita normativa interna.
Le posizioni a sofferenza al 31/12/2012 ammontano a euro 94,8 milioni di euro e sono gestite in modo
accentrato, dall’Unità Recupero Crediti collocata all’interno del Servizio Controllo e Recupero Crediti.
Le posizioni a sofferenza presentano inoltre un radiato fiscale cumulato di 42,3 milioni di euro.
Le posizioni ad incaglio (momentaneo stato di difficoltà che si prevede possa essere risolta in un
congruo periodo di tempo) al 31/12/2012 ammontano a euro 80,9 milioni di euro e sono gestite in modo
accentrato, anche per le fasi di recupero, dall’Unità Posizioni Anomale collocata all’interno del Servizio
Controllo e Recupero Crediti. Esse comprendono le posizioni per le quali si è provveduto a revocare gli
affidamenti o per le quali vengono ravvisate situazioni di difficoltà particolari da gestire con modalità
accentrata. Nell’importo indicato sono compresi anche i c.d. “incagli oggettivi” ai sensi della
definizione della Banca d’Italia, che vengono gestiti con le medesime modalità degli incagli classificati
per decisione interna.
Le posizioni ristrutturate al 31/12/2012 ammontano a euro 19,9 milioni di euro e sono gestite in modo
accentrato, anche per le fasi di recupero, dall’Unità Posizioni Anomale collocata all’interno del Servizio
Controllo e Recupero Crediti.
Nella categoria degli inadempimenti persistenti vengono comprese le posizioni sconfinate/scadute da
oltre 90 giorni, senza (2,4 milioni) o con (11,5 milioni) la garanzia di un immobile eleggibile ai fini
della mitigazione del rischio di credito e delle relative ponderazioni regolamentari. La valutazione di
questa tipologia di posizioni viene effettuata posizionando la percentuale di svalutazione ad un livello
nettamente più vicino a quello delle posizioni ad incaglio che ai crediti in bonis.
Il rientro in bonis delle esposizioni deteriorate si realizza con il recupero, da parte del debitore, delle
condizioni di piena solvibilità il che si traduce nella regolarizzazione dello scaduto e nel ripristino delle
condizioni per la riattivazione di un regolare rapporto.
Nel corso dell’esercizio non sono stati acquistati crediti deteriorati.
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
A. QUALITA’ DEL CREDITO
A.1 ESPOSIZIONI CREDITIZIE DETERIORATE IN BONIS: CONSISTENZE, RETTIFICHE DI VALORE, DINAMICA, DISTRIBUZIONE ECONOMICA E TERRITORIALE
Le esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche e clientela comprendono tutte le attività
finanziarie per cassa vantate indipendentemente dal portafoglio di allocazione contabile (negoziazione,
disponibile per la vendita, crediti ecc.), ad eccezione dei titoli di capitale e le quote O.I.C.R..
Il termine “esposizione” invece comprende anche i titoli di capitale e le quote O.I.C.R..
131
A.1.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità
creditizia (valori di bilancio)
Portafogli/qualità
So
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Inc
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1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 688 4.268 4.956
2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 634.541 634.541
3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - -
4. Crediti verso banche 97.344 97.344
5. Crediti verso clientela 63.641 63.156 15.855 13.110 1.730.096 1.885.858
6. Attività finanziarie valutate al fair value -
7. Attività finanziarie in corso di dismissione -
8. Derivati di copertura 4.210 4.210
Totale 31/12/2012 63.641 63.844 15.855 13.110 2.470.459 2.626.909
Totale 31/12/2011 52.331 46.040 8.129 22.399 2.059.495 2.188.394
A.1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità
creditizia (valori lordi e netti)
Portafogli/qualità
Attività deteriorate Altre Attività
To
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Esp
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a
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 857 169 688 X X 4.268 4.956
2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 0 634.541 634.541 634.541
3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0 0
4. Crediti verso banche 0 97.344 97.344 97.344
5. Crediti verso clientela 209.572 53.810 155.762 1.740.488 10.392 1.730.096 1.885.858
6. Attività finanziarie valutate al fair value 0 X X 0
7. Attività finanziarie in corso di dismissione 0 0 0
8. Derivati di copertura 0 X X 4.210 4.210
Totale 31/12/2012 210.429 53.979 156.450 2.472.373 10.392 2.470.459 2.626.909
Totale 31/12/2011 165.567 36.668 128.899 2.051.745 10.950 2.059.495 2.188.394
Come già esposto nella relazione sulla gestione, le minori rettifiche sul portafoglio crediti in bonis, sono dovute
ai seguenti tre fenomeni: 1) la diminuzione degli stock degli impieghi in bonis; 2) la distribuzione del portafoglio
crediti in bonis, che evidenzia una ricomposizione verso classi di rating migliori; 3) il periodico aggiornamento dei parametri di calcolo (PD e LGD).
132
La tabella riportata sotto evidenzia l’ammontare lordo e netto delle esposizioni oggetto di
rinegoziazione (portafoglio Crediti verso clientela) suddiviso per scaglione di scaduto:
Titologia esposizione / fasce di scaduto
Altre Esposizioni Non Scadute
Esposizioni Scadute Non Deteriorate
( Range Scaduto sino a 90 giorni)
Esposizioni Scadute Non Deteriorate
( Range Scaduto Oltre i 90 giorni )
Totale
Esp
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Rett
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Esp
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izio
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nett
a
Esp
os
izio
ne
L
ord
a
Rett
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Esp
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Esp
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L
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Esp
os
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a
Esposizioni oggetto di rinegoziazione nell'ambito di Accordi collettivi
595.706 2.132 593.574 46.529 369 46.160 1.423 11 1.412 643.658 2.512 641.146
Altre Esposizioni 1.040.549 3.637 1.036.912 50.803 4.163 46.640 5.478 80 5.398 1.096.830 7.880 1.088.950
Totale 31/12/2012 1.636.255 5.769 1.630.486 97.332 4.532 92.800 6.901 91 6.810 1.740.488 10.392 1.730.096
Totale 31/12/2011 1.621.318 8.951 1.612.366 109.891 1.656 108.236 22.625 343 22.282 1.753.834 10.950 1.742.884
A.1.3 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti
Tipologia esposizioni/valori
Esp
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a
Rett
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Esp
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a
A. Esposizioni per cassa
a) Sofferenze X
b) Incagli X
c) Esposizioni ristrutturate X
d) Esposizioni scadute X
f) Altre attività 141.790 X 141.790
Totale A 141.790 - - 141.790
B. Esposizioni fuori bilancio
a) Deteriorate X 0
b) Altre 13.136 X 13.136
TotaleB 13.136 - - 13.136
Totale A+B 154.926 - - 154.926
A.1.4 Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde
La Cassa non ha in essere esposizioni deteriorate verso banche.
A.1.5 Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle rettifiche di valore complessive
Non sussistono rettifiche di valore su esposizioni verso banche.
133
A.1.6 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti
Tipologia esposizioni/valori
Esp
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lord
a
Rett
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A. Esposizioni per cassa
a) Sofferenze 94.791 31.150 63.641
b) Incagli 80.881 17.725 63.156
c) Esposizioni ristrutturate 19.930 4.075 15.855
d) Esposizioni scadute 13.970 860 13.110
f) Altre attività 2.330.638 X 10.392 2.320.246
Totale A 2.540.210 53.810 10.392 2.476.008
B. Esposizioni fuori bilancio
a) Deteriorate 3.926 214 X 3.712
b) Altre 205.529 X 399 205.130
Totale B 209.455 214 399 208.842
Totale A+B 2.749.665 54.024 10.791 2.684.850
Le esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela comprendono tutte le attività
finanziarie vantate dalla banca indipendentemente dal portafoglio di allocazione contabile
(negoziazione, disponibile per la vendita, crediti ecc.), ad esclusione dei titoli di capitale e O.I.C.R.
A.1.7 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde
Causali/Categorie
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A. Esposizione lorda iniziale 76.096 56.224 8.465 24.302 165.087
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - 432 - 103 535
B. Variazioni in aumento 40.442 91.240 13.219 81.108 226.009
B.1 ingressi da esposizioni creditizie in bonis 14 38.873 - 78.916 117.803
B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 39.202 49.447 378 363 89.390
B.3 altre variazioni in aumento 1.226 2.920 12.841 1.829 18.816
C. Variazioni in diminuzione 21.747 66.583 1.754 91.440 181.524
C.1 uscite verso esposizioni creditizie in bonis - 12.963 - 28.859 41.822
C.2 cancellazioni 14.178 - - - 14.178
C.3 incassi 7.569 13.678 1.754 13.133 36.134
C.4 realizzi per cessioni - - - - -
C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate - 39.942 - 49.448 89.390
C.6 altre variazioni in diminuzione - - - - -
D. Esposizione lorda finale 94.791 80.881 19.930 13.970 209.572
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - 150 - 1.251 1.401
134
A.1.8 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive
Causali/Categorie
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A. Rettifiche complessive iniziali 23.765 10.584 336 1.903 36.588
- di cui: esposizioni cedute non cancellate 0 27 0 1 28
B. Variazioni in aumento 26.125 14.232 4.064 809 45.230
B.1 rettifiche di valore 21.752 13.325 3.934 790 39.801
B.1 bis perdite da cessione 0
B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 0 0
B.3 altre variazioni in aumento 4.373 907 130 19 5.429
C. Variazioni in diminuzione 18.740 7.091 325 1.852 28.008
C.1 riprese di valore da valutazione 3.268 2.412 266 213 6.159
C.2 riprese di valore da incasso 1.294 534 59 157 2.044
C.2 bis utili da cessione
C.3 cancellazioni 14.178 14.178
C.4 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate 3.947 1.482 5.429
C.5 altre variazioni in diminuzione 198 198
D. Rettifiche complessive finali 31.150 17.725 4.075 860 53.810
- di cui: esposizioni cedute non cancellate 0 5 0 60 65
135
A.2 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni e interni
A.2.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating
esterni
Esposizioni Classi di rating esterni
n.d. Totale Classe 1 Classe 2 Classe 3
Classe 4
Classe 5
Classe 6
A. Esposizioni per cassa (*) 281.040 1.775 10.480 614 29 2.326.777 2.620.715
B. Derivati 0 3.364 11 0 0 0 5.736 9.111
B.1 Derivati finanziari 0 3.364 11 0 0 5.736 9.111
B.2 Derivati su crediti 0 0 0 0 0
C. Garanzie rilasciate 0 0 0 111.333 111.333
D. Impegni a erogare fondi 0 0 0 0 0 0 101.534 101.534
Totale 281.040 5.139 10.491 614 29 0 2.545.380 2.842.693
(*) come richiesto da disposizioni di Banca d’Italia nella voce “Esposizioni per cassa” sono comprese anche le quote di O.I.C.R.
Si fornisce di seguito la tabella di raccordo (mapping) tra le classi di rischio delle società di rating
utilizzate:
Classe di merito di credito
ECAI
Standard & Poor's Fitch Ratings Moody's Cerved
1 da AAA a AA- da AAA a AA- da Aaa a Aa3 -
2 da A+ a A- da A+ a A- da A1 a A3 da Aa.1 a Baa.7
3 da BBB+ a BBB- da BBB+ a BBB- da Baa1 a Baa3 Baa.8
4 da BB+ a BB- da BB+ a BB- da Ba1 a Ba3 da Baa.9 a B.13
5 da B+ a B- da B+ a B- da B1 a B3 da B.14 a B.15
6 CCC+ e inferiori CCC+ e inferiori Caa1 e inferiori da B.16 a C.19
A.2.2 Distribuzione delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating interni
La distribuzione al 31/12/2012 delle esposizioni per cassa e fuori bilancio, comprensiva dei crediti
cartolarizzati, per classe di rating, è la seguente:
Esposizioni Classi di rating interni
Totale
AAA AA A BBB BB B CCC CC C+ C D n.d
A. Esposizioni per cassa
22.071 570.457 143.645 578.028 169.795 254.448 97.425 238.534 16.163 63.139 67.141 399.869 2.620.715
B. Derivati 18 797 147 4.095 670 1.820 811 62 0 688 0 3 9.111
B.1 Derivati finanziari
18 797 147 4.095 670 1.820 811 62 0 688 0 3 9.111
B.2 Derivati su crediti
0
C. Garanzie rilasciate
3.613 34.224 17.427 16.800 4.215 10.956 4.572 13.725 189 507 1.170 3.935 111.333
D. Impegni a erog.fondi
4.904 24.750 17.061 18.975 8.175 5.590 4.320 14.940 381 719 267 1.452 101.534
Totale 30.606 630.228 178.280 617.898 182.855 272.814 107.128 267.261 16.733 65.053 68.578 405.259 2.842.693
La distribuzione per classe di rating delle esposizioni cartolarizzate ma non cancellate è la seguente:
Esposizioni Classi di rating interni
Totale AAA AA A BBB BB B CCC CC C+ C n.d
Esposizioni cartolariz.ma non cancel.
227.087 9.771 60.430 19.931 22.392 5.523 9.513 1.584 287 0 356.518
136
A.3 DISTRIBUZIONE DELLE ESPOSIZIONI GARANTITE PER TIPOLOGIA DI GARANZIA
A.3.1 Esposizioni creditizie verso banche garantite
Non ci sono attività della specie.
A.3.2 Esposizioni creditizie verso clientela garantite
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Garanzie reali Garanzie Personali
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Derivati su crediti Crediti di firma
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Altri derivati
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1. Esposizioni creditizie per cassa garantite:
1.365.954 2.367.325 - 11.611 31.934 - - - - - - 1.851 116 1.222.656 3.635.493
1.1 totalmente garantite 1.299.596 2.366.828 - 9.543 30.534 - - - - - - 1.776 116 1.180.339 3.589.136
- di cui deteriorate 126.937 263.859 - 71 1.794 - - - - - - - - 194.593 460.317
1.2 parzialmente garantite 66.358 497 - 2.068 1.400 - - - - - - 75 - 42.317 46.357
- di cui deteriorate 4.360 - - 59 500 - - - - - - - - 2.952 3.511
2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite
68.276 5.805 - 3.620 5.435 - - - - - - - 201 68.105 83.166
2.1 totalmente garantite 44.647 5.805 - 2.726 2.896 - - - - - - - 201 58.982 70.610
- di cui deteriorate 1.452 2 - 25 11 - - - - - - - - 2.061 2.099
2.2 parzialmente garantite 23.629 - - 894 2.539 - - - - - - - - 9.123 12.556
- di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - -
137
B. DISTRIBUZIONE E CONCENTRAZIONE DELLE ESPOSIZIONI CREDITIZIE
B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio “verso clientela” (valore di bilancio)
Esposizioni/ Controparti
Governi Altri enti pubblici Società finanziarie Società di assicurazione Imprese non finanziarie Altri soggetti
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A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze X X X X 50.452 24.795 X 13.189 6.355 X 63.641
A.2 Incagli X X 5.804 565 X X 48.571 15.761 X 8.781 1.399 X 63.156
A.3 Esposizioni ristrutturate X X 6.721 3.464 X X 9.134 611 X X 15.855
A.4 Esposizioni scadute X X X X 3.957 385 X 9.153 475 X 13.110
A.5 Altre esposizioni 620.726 X 4.894 X 65.179 X 1.145 X 0 1.080.084 X 8.263 549.363 X 984 2.320.246
Totale A 620.726 - - 4.894 - - 77.704 4.029 1.145 - - - 1.192.198 41.552 8.263 580.486 8.229 984 2.476.008
B. Esposizioni "fuori bilancio"
B.1 Sofferenze X X X X 1.410 X X 1.410
B.2 Incagli X X X X 1.880 212 X 29 1 X 1.909
B.3 Altre attività deteriorate X X X X 391 1 X 2 X 393
B.4 Altre esposizioni 1.441 X 8.708 X 1 7.039 X X 178.737 X 370 9.205 X 28 205.130
Totale B 1.441 - - 8.708 - 1 7.039 - - - - - 182.418 213 370 9.236 1 28 208.842
Totale 31/12/2012 622.167 - - 13.602 - 1 84.743 4.029 1.145 - - - 1.374.616 41.765 8.633 589.722 8.230 1.012 2.684.850
Totale 31/12/2011 88.814 - - 22.574 - - 81.987 2.044 381 - - - 1.405.725 27.180 9.905 617.967 7.711 1.163 2.217.067
138
B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso
clientela (valore di bilancio)
Esposizioni/Aree geografiche
ITALIA ALTRI PAESI
EUROPEI AMERICA ASIA
RESTO DEL MONDO
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A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze 63.641 31.150 0 0 0 0 0 0 0 0
A.2 Incagli 63.156 17.725 0 0 0 0 0 0 0 0
A.3 Esposizioni ristrutturate 15.855 4.075 0 0 0 0 0 0 0 0
A.4 Esposizioni scadute 13.110 860 0 0 0 0 0 0 0 0
A.5 Altre esposizioni 2.315.671 10.375 4.536 17 39 0 0 0 0 0
Totale 2.471.433 64.185 4.536 17 39 0 0 0 0 0
B. Esposizioni fuori bilancio
B.1 Sofferenze 1.410 0 0 0 0 0 0 0 0
B.2 Incagli 1.909 213 0 0 0 0 0 0 0 0
B.3 Altre attività deteriorate 393 1 0 0 0 0 0 0 0 0
B.4 Altre esposizioni 203.107 399 2.023 0 0 0 0 0 0 0
Totale 206.819 613 2.023 0 0 0 0 0 0 0
Totale 31/12/2012 2.678.252 64.798 6.559 17 39 0 0 0 0 0
Totale 31/12/2011 2.212.053 48.303 4.820 80 192 0 0 0 2 0
La ripartizione delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela residente in Italia
è la seguente:
Esposizioni/Aree geografiche
ITALIA NORD OVEST ITALIA NORD EST ITALIA CENTRO ITALIA SUD E
ISOLE
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A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze 970 315 60.656 30.307 478 92 1.537 436
A.2 Incagli 6.886 705 55.387 16.845 125 19 758 156
A.3 Esposizioni ristrutturate 15.855 4.075
A.4 Esposizioni scadute 9 1 12.786 835 16 2 299 22
A.5 Altre esposizioni 36.195 1.009 1.628.429 9.214 633.152 78 17.895 74
Totale 44.060 2.030 1.773.113 61.276 633.771 191 20.489 688
B. Esposizioni fuori bilancio
B.1 Sofferenze 1.396 14
B.2 Incagli 1.909 213
B.3 Altre attività deteriorate 393 1
B.4 Altre esposizioni 5.912 1 192.921 368 3.430 2 844 28
Totale 5.912 1 196.619 582 3.444 2 844 28
Totale 31/12/2012 49.972 2.031 1.969.732 61.858 637.215 193 21.333 716
Totale 31/12/2011 62.737 668 2.027.060 46.661 101.131 114 21.125 860
139
B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso banche
(valore di bilancio)
Esposizioni/Aree geografiche
ITALIA ALTRI PAESI
EUROPEI AMERICA ASIA RESTO DEL MONDO
Esp
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A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze
A.2 Incagli
A.3 Esposizioni ristrutturate
A.4 Esposizioni scadute
A.5 Altre esposizioni 128.171 12.919 150 528 22
Totale 128.171 0 12.919 0 150 0 528 0 22 0
B. Esposizioni fuori bilancio
B.1 Sofferenze
B.2 Incagli
B.3 Altre attività deteriorate
B.4 Altre esposizioni 9.770 3.366
Totale 9.770 0 3.366 0 0 0 0 0 0 0
Totale 31/12/2012 137.941 0 16.285 0 150 0 528 0 22 0
Totale 31/12/2011 205.485 0 16.991 0 759 0 0 0 8 0
La ripartizione delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso banche residenti in Italia è
la seguente:
Esposizioni/Aree geografiche
ITALIA NORD OVEST ITALIA NORD EST ITALIA CENTRO ITALIA SUD E ISOLE
Esp
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A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze
A.2 Incagli
A.3 Esposizioni ristrutturate
A.4 Esposizioni scadute
A.5 Altre esposizioni 30.012 25.369 72.790
Totale 30.012 0 25.369 0 72.790 0 0 0
B. Esposizioni fuori bilancio
B.1 Sofferenze
B.2 Incagli
B.3 Altre attività deteriorate
B.4 Altre esposizioni 2.649 5.748 1.373
Totale 2.649 0 5.748 0 1.373 0 0 0
Totale 31/12/2012 32.661 0 31.117 0 74.163 0 0 0
Totale 31/12/2011 44.769 0 109.901 0 50.815 0 0 0
140
B.4 Grandi rischi
31/12/2012 31/12/2011
Tipologia Nr. Importo
Nominale Importo
Ponderato Nr.
Importo Nominale
Importo Ponderato
da Esposiz. per Crediti a Clientela pond.Zero 1 81.870 0 0 0
da Esposiz. per Crediti a Clientela 1 23.270 20.043 2 50.256 39.231
da Esposiz. su Portaf.Titoli pond.Zero 1 589.713 0 1 88.788
da Esposiz. su Portaf.Titoli ponderato 0 0 0 4 133.199 133.199
Totale Grandi Rischi 3 694.853 20.043 7 272.242 172.430
L’attuale normativa sui grandi rischi richiede sia l’importo nominale sia quello ponderato; la prima
componente dei crediti ponderati a zero contiene depositi presso la Banca Centrale e finanziamenti
garantiti dal MEF; nella seconda componente dei crediti verso clientela ponderati, entrambi gli importi
sono dimezzati rispetto allo scorso anno in quanto dei due gruppi presenti lo scorso anno ne è rimasto
uno solo; per le esposizioni su portafoglio titoli si evidenzia un significativo aumento della componente
a ponderazione zero, il valore comprende solo i titoli del portafoglio AFS emessi dallo Stato Italiano ed
infine il completo azzeramento della componente titoli ponderata che lo scorso anno conteneva
corporate bond bancari.
Si sottolinea che la concentrazione dei crediti verso clienti al 31/12/2012 sui primi 10/20/50 clienti,
esposta nella relazione sulla gestione, è leggermente aumentata rispetto al 31/12/2011, ma sarebbe stata
praticamente uguale non considerando la controparte con i maggiori utilizzi cioè il Ministero
dell’Economia e della Finanza con 33.915 mila euro dovuti ai finanziamenti con garanzia dello Stato
per il pagamento delle imposte (Decreto Legge 10-ottobre-2012, Nr. 174 articolo 11).
141
C. OPERAZIONI DI CARTOLARIZZAZIONE E DI CESSIONE DELLE ATTIVITA’
C.1 OPERAZIONI DI CARTOLARIZZAZIONE
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA L’operatività della Cassa di Risparmio di Cento nel settore delle cartolarizzazioni è in massima parte
riconducibile alle due operazioni, effettuate nel 2006 e nel 2012, che hanno coinvolto la banca in qualità
di originator e di cui si daranno ampi ragguagli nella sezione dedicata al rischio di liquidità. Oltre a
queste operazioni esiste una sola esposizione, nella quale la banca riveste il ruolo di investitore,
classificata nel portafoglio available for sale; si tratta del titolo:
- XS0239175564 “Zoo II 12/96 X-P” titolo di tipo CDO (Collateralised Debt Obligation)
il cui controvalore ammonta a 334 mila euro.
Tale investimento è coerente con la strategia della banca di diversificare gli investimenti del portafoglio
di proprietà.
Per quanto riguarda le operazioni realizzate dalla banca in qualità di originator, si tratta di due
cartolarizzazioni di mutui ipotecari residenziali in bonis perfezionate nel 2006 (Guercino Solutions srl)
e nel 2012 (Siviglia SPV srl). Entrambe le operazioni sono omogenee relativamente alle informazioni
richieste in questa sezione, per cui verranno trattate congiuntamente.
Obiettivi, strategie e processi: l’obiettivo principale perseguito con le due operazioni è stato quello di
garantire un’equilibrata gestione strutturale della situazione di liquidità della banca, nell’ambito della
strategia aziendale da sempre molto attenta a tale profilo. Il ruolo della banca, oltre a quello di
originator unico delle operazioni e dei mutui sottostanti, è quello di servicer incaricato di tutte le
attività inerenti la relazione con i clienti mutuatari, compreso l’incasso periodico delle rate.
Sistemi interni di misurazione: il rischio di credito inerente le attività cedute nelle operazioni di
cartolarizzazione resta in capo alla banca; pertanto i sistemi interni di misurazione e controllo dei rischi
vengono applicati in maniera del tutto omogenea sia alle attività cartolarizzate che a quelle non
cartolarizzate. Non esiste una struttura organizzativa dedicata a queste operazioni, tuttavia tutte le
funzioni interessate dall’operatività (bilancio, segnalazioni, back office crediti, risk management,
finanza, ecc.) tengono conto delle peculiarità operative e gestionali derivanti dalle cartolarizzazioni per
le rispettive attività.
Politiche di copertura: l’operazione Guercino Solutions si avvale di un contratto swap in “back to back”
che rende immune il veicolo dal rischio di tasso legato alle differenti strutture finanziarie dei mutui e
dei titoli RMBS. L’operazione Siviglia SPV è stata invece strutturata senza includere i rapporti a tasso
fisso fra i mutui ceduti e senza la stipula di alcun derivato.
Risultati economici: il risultato economico legato alle cartolarizzazioni è pari al rendimento dei mutui
ceduti al netto delle spese dell’operazione: per Siviglia SPV questo risultato è interamente acquisito
dalla Cassa di Risparmio di Cento in quanto essa detiene entrambe le tranches dei titoli emessi dal
veicolo. Per Guercino Solutions, invece, una parte dei titoli e quindi una parte dei rendimenti sono di
proprietà di terzi investitori.
Rating: i titoli emessi dalle società veicolo delle cartolarizzazioni presentano al 31/12/2012 i seguenti
rating.:Guercino Solutions classe A con rating AA+ di Standard & Poor’s e rating A2 di Moody’s;
classe B con rating A- di Standard & Poor’s; classe J senza rating.
Siviglia SPV classe A con rating AA+ di Standard & Poor’s e rating A2 di Moody’s;
classe J senza rating.
Per quanto concerne l’operazione perfezionata nel corso dell’esercizio, il prezzo di cessione dei mutui
cartolarizzati è stato pari a € 216,4 milioni corrispondenti al debito residuo dei prestiti ceduti; non sono
state generate minusvalenze né plusvalenze dall’operazione. La cartolarizzazione ha riguardato solo
mutui ipotecari residenziali in bonis; non sono stati stipulati contratti derivati nell’ambito
dell’operazione, ma è stata predisposta una riserva di cassa di € 6,1 milioni a supporto del credit
enhancement della struttura.
142
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
C.1.1 Esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazione distinte per qualità delle attività sottostanti
Qualità attività sottostanti/Esposizioni
Esposizioni per cassa Garanzie rilasciate Linee di credito
Senior Mezzanine Junior Senior Mezzanine Junior Senior Mezzanine Junior E
sp
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ne
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A. Con attività sottostanti proprie
310.468 310.468 2.850 2.850 53.000 53.000 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
a) Deteriorate
b) Altre (*) 310.468 310.468
2.850 2.850 53.000 53.000
B. Con attività sottostanti di terzi
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
a) Deteriorate
b) Altre
L’esposizione di totali 366.318 migliaia di Euro si riferisce alle cartolarizzazioni effettuate dalla banca mediante le società veicolo Guercino Solutions srl
e Siviglia SPV s.r.l.
143
C.1.2 Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione “proprie” ripartite per tipologia di attività cartolarizzate e per tipologia di esposizioni
Tipologia attivita cartolarizzate/Esposizioni
Esposizioni per cassa Garanzie rilasciate Linee di credito
Senior Mezzanine Junior Senior Mezzanine Junior Senior Mezzanine Junior
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i valo
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A. Oggetto di integrale cancellazione dal bilancio
B. Oggetto di parziale cancellazione dal bilancio
C. Non cancellate dal bilancio 310.468 0 2.850 0 53.000 0
C.1 Siviglia SPV 168.697 0 0 0 47.300 0
Titoli 168.697 0 0 0 47.300 0
C.2 Guercino Solutions 141.771 0 2.850 0 5.700 0
Titoli 141.771 0 2.850 0 5.700 0
Nel corso del 2011 la banca aveva venduto il titolo senior della cartolarizzazione Guercino ad investitori istituzionali; la classificazione della
cartolarizzazione per il regulator è cambiata da ”auto cartolarizzazione” in “cartolarizzazioni altre”. Nel mese di febbraio 2012 ha riacquistato il 14.37%
di tale titolo realizzando una plusvalenza pari a 2,8 milioni di euro.
La Cassa detiene alla data del bilancio, dei titoli emessi da Guercino, la quota anzidetta del titolo Senior, il titolo Mezzanine ed il itolo Junior; ed inoltre
detiene per intero entrambi i titoli emessi da Siviglia SPV. Quindi, in applicazione dello IAS39, tali titoli sarebbero stati esposti sia nell’attivo che nel
passivo dello stato patrimoniale della banca, ma non vi figurano in quanto elisi.
C.1.3 Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione di “terzi” ripartite per tipologia delle attività cartolarizzate e per tipo di esposizione
Non è presente nessuna esposizione della specie per la quota di operazioni di cui la banca è originator.
144
C.1.4 Esposizioni verso le cartolarizzazione ripartite per portafoglio e per tipologia Non sono presenti esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazione in cui le attività cedute sono
state integralmente cancellate dall’attivo dello stato patrimoniale.
C.1.5 Ammontare complessivo delle attività cartolarizzate sottostanti ai titoli junior o ad altre
forme di sostegno creditizio
Attività/Valori Cartolarizzazioni
tradizionali Cartolarizzazioni
sintetiche
A. Attività sottostanti proprie: 356.862 0
A.1 Oggetto di integrale cancellazione dal bilancio 0 0
1. Sofferenze
2. Incagli
3. Esposizioni ristrutturate
4. Esposizioni scadute
5. Altre attività
A.2 Oggetto di parziale cancellazione dal bilancio 0 0
1. Sofferenze
2. Incagli
3. Esposizioni ristrutturate
4. Esposizioni scadute
5. Altre attività
A.3 Non cancellate (**) 356.862 0
1. Sofferenze 0
2. Incagli 150
3. Esposizioni ristrutturate 0
4. Esposizioni scadute 1.251
5. Altre attività 355.461
B. Attività sottostanti di terzi: 334 0
B.1 Sofferenze
B.2 Incagli
B.3 Esposizioni ristrutturate
B.4 Esposizioni scadute
B.5 Altre attività 334
(**) valore dei crediti lordi (al netto delle somme incassate successivamente all'ultima liquidazione semestrale)
C.1.6 Interessenze in società veicolo
La Cassa non ha interessenze in società veicolo.
145
C.1.7 Attività di servicer – incassi dei crediti cartolarizzati e rimborsi dei titoli emessi dalla società veicolo
Società veicolo
Attività cartolarizzate (dato di fine periodo)
Incassi crediti realizzati nell'anno
Quota percentuale dei titoli rimborsati (dato di fine periodo)
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Senior Mezzanine Junior
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Attività di servicer - incassi dei crediti cartolarizzati e rimborsi dei titoli emessi dalla società veicolo Guercino Solutions
461 147.981 30 15.619 0% 48,6% 0% 0% 0% 0%
Attività di servicer - incassi dei crediti cartolarizzati e rimborsi dei titoli emessi dalla società veicolo Siviglia SPV
940 207.480 9 9.104 0% 3,8% 0% 0% 0% 0%
TOTALE 1.401 355.461 39 24.724
Nel corso del 2012 per la prima cartolarizzazione, sono state incassate somme in conto capitale pari a
15.649 mila euro utilizzando le quali è proseguito regolarmente l’ammortamento del titolo senior del
veicolo Guercino Solutions srl.
I rimborsi del titolo Guercino sono semestrali e vengono regolati alle date di pagamento previste: 30/4 e
31/10; nel corso del 2012 sono stati rimborsati 19.547 mila euro, mentre i rimborsi cumulati sul titolo
senior ammontano a 134.129 mila euro equivalenti al 48,6% del nominale emesso.
Nel corso del 2012 per la seconda cartolarizzazione (iniziata il 12/3/2012), sono state incassate somme
in conto capitale pari a 9.113 mila euro utilizzando le quali è iniziato sin dalla prima data di pagamento,
l’ammortamento del titolo senior del veicolo Siviglia SPV srl.
I rimborsi del titolo Siviglia sono trimestrali e vengono regolati alle date di pagamento previste: 25/1,
25/4, 25/7 e 25/10; nel corso del 2012 sono stati rimborsati 6.603 mila euro, essendo il primo anno i
rimborsi annui sono uguali ai rimborsi cumulati sul titolo senior ed ammontano a 6.603 mila euro
equivalenti al 3,8% del nominale emesso.
La moratoria degli incassi (ex. DL 74) ha interessato il 56,9% dei mutui della prima operazione ed il
53,1% della seconda; rallentato in modo significativo gli incassi di entrambe le operazioni per il periodo
dall’ 8-giugno al 30-novembre, senza causare alcun problema ai pagamenti delle cedole dei titoli emessi
dalle due SPV.
146
C.2 OPERAZIONI DI CESSIONE
A. ATTIVITA’ FINANZIARIE CEDUTE E NON CANCELLATE INTEGRALMENTE
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
La Cassa di Risparmio di Cento ha effettuato due operazioni di cartolarizzazione che contabilmente determinano l’iscrizione degli importi fra le attività
cedute e non cancellate integralmente. Si tratta di mutui ipotecari residenziali in bonis erogati a clientela rientrante nella categoria dei privati consumatori.
Le operazioni sono state deliberate ed effettuate nell’ambito del processo di gestione operativa e prospettica della liquidità aziendale; i rischi connessi
corrispondono a quelli riferiti alle attività sottostanti (i mutui ceduti), mentre i rendimenti sono rappresentati dagli interessi attivi sui titoli emessi dalle
società veicolo, per la parte detenuta in portafoglio dalla banca, che corrispondono agli interessi sui mutui ceduti al netto delle spese connesse al
funzionamento dell’operazione. I titoli emessi dal veicolo Siviglia SPV srl sono interamente detenuti dalla Cassa di Risparmio di Cento nel proprio
portafoglio di proprietà, mentre quelli emessi dal veicolo Guercino Solutions srl sono stati in parte ceduti ad investitori terzi per cui si trova iscritto fra le
passività un importo di euro 114.608 a fronte delle relative attività cedute non cancellate.
C.2.1 Attività finanziarie cedute e non cancellate: valore di bilancio e intero valore
Forme tecniche/Portafoglio Attivita finanziarie
detenute per la negoziazione
Attivita finanziarie valutate al fair value
Attivita finanziarie disponibili per la
vendita
Attivita finanziarie detenute sino alla
scadenza
Crediti verso banche
Crediti verso clientela Totale
A B C A B C A B C A B C A B C A B C 31/12/2012 31/12/2011
A. Attività per cassa 0 0 0 33 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 356.518 0 0 356.551 166.149
1. Titoli di debito 33 33 3.283
2. Titoli di capitale X X X X X X X X X 0 0
3. O.I.C.R. X X X X X X X X X 0 0
4. Finanziamenti 356.518 356.518 162.866
5. Attività deteriorate
B. Strumenti derivati 0 0 0 X X X X X X X X X X X X X X X 0 0
Totale 31/12/2012 0 0 0 33 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 356.518 0 0 356.551 X
di cui deteriorate 1.401 X
Totale 31/12/2011 0 0 0 0 0 0 2.632 0 0 0 0 0 651 0 0 162.866 0 0 X 166.149
di cui deteriorate 535 X 535
Legenda
A = attività finanziarie cedute rilevate per intero (valore di bilancio)
B = attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (valore di bilancio)
C = attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (intero valore)
147
C.2.2 Passività finanziarie a fronte di attività finanziarie cedute non cancellate: valore di bilancio
Passività/Portafoglio attività
Attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
Attività finanziarie valutate al fair value
Attività finanziarie disponibili
per la vendita
Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
Crediti verso
banche
Crediti verso
clientela Totale
1. Debiti verso clientela 0 0 33 0 0 114.608 114.641
a) a fronte di attività rilevate per intero 33 114.608 114.641
b) a fronte di attività rilevate parzialmente 0
2. Debiti verso banche 0 0 0 0 0 0 0
a) a fronte di attività rilevate per intero 0
b) a fronte di attività rilevate parzialmente 0
Totale 31/12/2012 0 0 33 0 0 114.608 114.641
Totale 31/12/2011 0 0 0 0 0 155.830 155.830
C.2.3 Operazioni di cessione con passività aventi rivalsa esclusivamente sulle attività cedute: fair
value La banca non ha posto in essere operazioni della specie.
B. ATTIVITA’ FINANZIARIE CEDUTE E CANCELLATE INTEGRALMENTE CON RILEVAZIONE DEL CONTINUO COINVOLGIMENTO (“continuing involvement)
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA La banca non ha posto in essere operazioni della specie
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA La banca non ha posto in essere operazioni della specie
C.3 Operazioni di covered bond
La banca non ha posto in essere operazioni della specie.
D. MODELLI PER LA MISURAZIONE DEL RISCHIO DI CREDITO
La banca non utilizza modelli interni di portafoglio per la misurazione dell’esposizione al rischio di
credito, né modelli interni per il calcolo dei requisiti patrimoniali sul rischio di credito. Tuttavia sono in
uso metodi gestionali, il principale dei quali è il già citato CRS (Credit Rating System), per
l’attribuzione di un rating di controparte alla clientela. I rating costituiscono uno degli elementi
informativi a supporto dell’analisi delle posizioni nell’ambito della gestione e del monitoraggio del
rischio di credito; sono utilizzati, insieme ad altri parametri, per la definizione del perimetro dei rinnovi
automatici e per la gestione delle pratiche all’interno della procedura ICC (Iter Controllo Crediti) che
regola l’intervento delle strutture di controllo nei casi di anomalie sulle posizioni di credito
potenzialmente pericolose. La stessa classificazione della clientela per classi di rating (categorie di
rischio omogenee) è utilizzata per la quantificazione della valutazione collettiva dei crediti in bonis. Per
la quantificazione e la distribuzione delle esposizioni valutate mediante il CRS si rimanda alla tabella
A.2.2.
148
SEZIONE 2 – RISCHI DI MERCATO
2.1 RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE E RISCHIO DI PREZZO – PORTAFOGLIO DI
NEGOZIAZIONE DI VIGILANZA
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
A. Aspetti generali
Il processo di investimento del portafoglio di proprietà risulta strutturato e formalizzato nei regolamenti
interni e documentato dalle delibere quadro del Consiglio di Amministrazione; l’asset allocation è
determinata sulla base degli obiettivi definiti dalla delibera quadro, che considera: l’andamento della
gestione in termini di volumi, la redditività e gli assorbimenti patrimoniali; l’analisi dei mercati e le
previsioni sulle evoluzioni; il profilo di rischio degli investimenti.
Gli obiettivi di redditività e composizione sono fissati in coerenza con le politiche di allocazione del
capitale e gestione del rischio di tasso di interesse delineate nei Piani industriali e nel budget e tengono
opportunamente conto, tempo per tempo, della posizione di liquidità complessiva della banca, in
un’ottica di supporto alla funzione di tesoreria.
Il rischio di tasso di interesse del portafoglio di negoziazione a fini di vigilanza risulta assai limitato in
virtù della prevalenza degli strumenti a tasso variabile, che determinano una duration complessiva
ridotta (0,262 al 31/12/2012).
Per quanto riguarda il rischio di prezzo, l’attività di investimento in strumenti azionari e in quote di
fondi comuni e Sicav è, per la Cassa di Risparmio di Cento, decisamente residuale rispetto
all’operatività sui mercati obbligazionari. Il rischio di prezzo cui è soggetto il portafoglio di
negoziazione a fini di vigilanza è, conseguentemente, molto ridotto.
B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo
Il Servizio Pianificazione e Risk Management misura con cadenza settimanale il rischio di tasso di
interesse e il rischio di prezzo del portafoglio di negoziazione a fini di vigilanza, mediante la
metodologia VaR. Tale misurazione si colloca nell’ambito del più ampio processo di controllo
dell’operatività del Servizio Finanza, che prevede anche la fissazione e la verifica di limiti in termini di
posizione, tipologia di controparte e rischiosità.
Per l’analisi di sensitivity al rischio tasso del portafoglio di negoziazione a fini di vigilanza viene
utilizzata, oltre al citato VaR, anche la metodologia dell’Asset and Liability management (ALM)
mediante l’analisi dell’impatto che uno scenario alternativo dei tassi ha sul valore di mercato del
portafoglio titoli.
Non vengono utilizzati modelli interni per il calcolo dei requisiti patrimoniali sui rischi di mercato.
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
La presente Tabella non è stata redatta, in quanto, così come previsto dalla circolare di Banca d’Italia
n.262 del 22 dicembre 2005, nel paragrafo successivo viene fornita un’analisi di sensitività al rischio di
prezzo in base ai modelli o alle metodologie utilizzate.
149
Al 31/12/2012 il VaR del portafoglio held for trading derivante dal rischio tasso risulta pari a 490 euro.
Tale analisi misura la sensitivity del portafoglio alle variazioni dei tassi di interesse, stimate sulla base
dei livelli e delle volatilità rilevati nel corso dell’ultimo anno. Il valore a rischio esprime la perdita di
valore potenziale cui si rischia di incorrere nei dieci giorni successivi alla rilevazione e coprendo il 99%
dei casi possibili. Nel corso dell’anno tale esposizione si è mantenuta costantemente inferiore ai 300
mila euro ed è progressivamente diminuita, fino quasi ad azzerarsi, a fronte della diminuzione della
consistenza del portafoglio. Il VaR azionario gravante sul portafoglio held for trading è nullo, in quanto
non sussiste a fine esercizio alcuna esposizione in titoli di capitale. Il dato massimo dell’anno è stato
pari a poche migliaia di euro, correlato ai volumi sempre molto ridotti degli strumenti azionari nel
portafoglio di riferimento.
L’analisi di sensitivity sui tassi forward, alla stessa data, mostra che una variazione come quella
implicita nei tassi a 12 mesi determinerebbe un impatto negativo sul valore del portafoglio held for
trading pari a circa 30 mila euro, pari allo 0,1% del risultato di gestione dell’anno, in virtù del limitato
ammontare complessivo di tale portafoglio e della bassa esposizione complessiva a tale profilo di
rischio.
2.2 RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE E DI PREZZO – PORTAFOGLIO BANCARIO
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e
del rischio di prezzo
Le principali fonti del rischio di tasso di interesse sugli strumenti finanziari attivi e passivi, diversi da
quelli trattati al punto precedente, derivano dal profilo finanziario e dalle tipologie di indicizzazione cui
sono soggette le diverse poste.
La tipologia di tasso prevalente è quella variabile sia per quanto riguarda le attività che le passività,
mentre la situazione delle poste a vista mostra una prevalenza della componente di raccolta.
Complessivamente, l’esposizione del banking book al rischio di tasso di interesse è limitata. Il compito
di controllare e gestire questo rischio è affidato al Comitato Rischi, che verifica trimestralmente la
sensitivity della banca al rischio tasso in termini di impatto di una variazione dei tassi sul margine di
interesse (gap analysis) e sul valore netto del patrimonio (duration analysis).
Il rischio di prezzo del portafoglio bancario appare concentrato all’interno del portafoglio Available for
Sale (AFS), le cui attività di misurazione e monitoraggio dei rischi vengono effettuate con le stesse
modalità e strumenti utilizzati per il portafoglio di negoziazione. Il VaR azionario sul portafoglio AFS
al 31/12/2012 ammonta a 2,6 milioni comprese le partecipazioni e a 132,0 mila euro escluse le
partecipazioni. Tale analisi misura la sensitivity del portafoglio alle variazioni dei prezzi azionari,
stimate sulla base dei livelli e delle volatilità rilevati nel corso dell’ultimo anno. Il valore a rischio
esprime la perdita di valore potenziale cui si rischia di incorrere nei dieci giorni successivi alla
rilevazione e coprendo il 99% dei casi possibili.
B. Attività di copertura del fair value
Per quanto riguarda le operazioni in derivati designati a copertura, essi riguardano essenzialmente
contratti di interest swap a copertura di specifiche emissioni obbligazionarie della banca
prevalentemente a tasso fisso, con l’obiettivo di trasformare il tasso fisso della raccolta in tasso
150
variabile. Le operazioni della specie sono state impostate contabilmente secondo il metodo di “hedge
accounting” al fine di contenere gli effetti valutativi degli strumenti attivi e passivi sul conto
economico. Questa metodologia contabile prevede la verifica periodica dell’efficacia della copertura
attraverso la predisposizione di appositi test per la misurazione della variazione di fair value intervenuta
nel periodo, che deve mantenersi in un intervallo compreso fra l’80% e il 125%. La predisposizione dei
test di efficacia avviene mensilmente con l’utilizzo di un applicativo che recupera tutti i dati necessari
dai sottosistemi che gestiscono gli strumenti e che consente di storicizzare le informazioni relative ai
calcoli eseguiti e gli output (documentazione test di efficacia).
A fine esercizio sulla base delle risultanze dei test di efficacia sono state mantenute le impostazioni
contabili dei contratti derivati designati a copertura.
In considerazione della ridotta esposizione al rischio di prezzo, non sono state poste in essere operazioni
di copertura di tale tipologia di rischio.
C. Attività di copertura dei flussi finanziari Non sono in essere operazioni di copertura di flussi finanziari, né si è fatto ricorso alla cosiddetta Fair
Value Option.
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
La presente Tabella non è stata redatta, in quanto, così come previsto dalla circolare di Banca d’Italia
n.262 del 22 dicembre 2005, nel paragrafo successivo viene fornita un’analisi di sensitività al rischio di
prezzo in base ai modelli o alle metodologie utilizzate.
Come detto, l’analisi del rischio di tasso sul banking book viene effettuata con le analisi tipiche
dell’asset and liability management. Al 31/12/2012 l’impatto stimato sul margine di interesse di una
variazione dei tassi dell’1% è nell’ordine del 9,7%, mentre l’effetto sul valore del patrimonio varia fra
0% e 1% a seconda degli scenari alternativi considerati (+1%, tassi forward a 6 e 12 mesi e previsioni
di infoprovider). Nel corso del 2012 è proseguita la misurazione del rischio di tasso mediante la
metodologia proposta nel c.d. “Secondo pilastro” delle Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per
le banche emanate dalla Banca d’Italia con la circolare n. 263 del 27/12/2006 e successivi
aggiornamenti. L’indice di rischiosità al 31/12/2012, calcolato tenendo conto degli ultimi aggiornamenti
alla citata circolare della Vigilanza, è pari al 17,17% e quindi inferiore alla soglia di attenzione fissata al
20%.
151
2.3 RISCHIO DI CAMBIO
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio Il ruolo dell’operatività in valuta è complessivamente assai ridotto, così come ridotto è lo sbilancio fra
attività e passività denominate in valuta. Ciò si riflette in un gap quasi nullo per le divise diverse
dall’euro e in un VaR su cambi tradizionalmente molto basso (nullo al 31/12/2012 e limitato ad un
massimo di poche migliaia di euro per tutto l’anno appena trascorso).
B. Attività di copertura del rischio di cambio Come accennato al punto precedente, la copertura dal rischio cambio viene perseguita attraverso il
sostanziale pareggiamento delle attività e della passività denominate in divise diverse dall’euro, in
considerazione della scarsa consistenza complessiva delle esposizioni, che renderebbe poco conveniente
il ricorso a coperture mediante strumenti derivati.
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività, delle passività e dei derivati
Voci
VALUTE
Dollari USA
Yen Franchi svizzeri
Sterline Corone Altre valute
A. Attività finanziarie 3.075 4.260 1.609 190 39 160
A.1 Titoli di debito
A.2 Titoli di capitale
A.3 Finanziamenti a banche 187 556 190 190 39 160
A.4 Finanziamenti a clientela 2.888 3.704 1.419 0 0 0
A.5 Altre attività finanziarie
B. Altre attività 143 13 61 72 25 92
C. Passività finanziarie 3.269 4.232 1.669 258 0 0
C.1 Debiti verso banche 1.302 4.232 1.535 252
C.2 Debiti verso clientela 1.967 0 134 6
C.3 Titoli di debito
C.4 Altre passività finanziarie
D. Altre passività 0 0 0 0 0 0
E. Derivati finanziari 61 (132 ) (17 ) 0 0 0
- Opzioni 0 0 0 0 0 0
+ Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0
+ Posizioni corte 0 0 0 0 0 0
- Altri 61 (132 ) (17 ) 0 0 0
+ Posizioni lunghe 1.420 0 86 0
+ Posizioni corte 1.359 132 103 0
Totale attività 4.638 4.273 1.756 262 64 252
Totale passività 4.628 4.364 1.772 258 0 0
Sbilancio (+/-) 10 (91 ) (16 ) 4 64 252
152
2. Modelli interni e altre metodologie per l’analisi di sensitività
Non sono in uso modelli interni per la misurazione e la gestione del rischio di cambio.
2.4 GLI STRUMENTI DERIVATI
Per quanto riguarda gli strumenti derivati, l’operatività prevalente è da ricondurre ad operazioni di
intermediazione con la clientela ed a contratti posti in essere con finalità di copertura di prestiti
obbligazionari emessi dalla banca. Per quanto riguarda la prima tipologia, la Cassa di Risparmio di
Cento ha impostato la propria attività escludendo prodotti speculativi o di complessità finanziaria tale
da non poter essere di chiara comprensione per la clientela: le tipologie di strumenti utilizzate per
addivenire alla copertura del rischio di variazione tasso su mutui richiesti da clientela sono le opzioni
cap e floor, i collar ad essi legati, e soprattutto le varie forme di IRS. Per quanto attiene al relativo
rischio di mercato può essere considerato assente, grazie alla prudente politica di contro-copertura che
la Banca ha finora perseguito: le posizioni aperte con la clientela, infatti, sono contestualmente chiuse
con controparti terze; nel caso di singole operazioni di importo non rilevante, le corrispondenti
operazioni non avvengono in modo specifico, ma con aggregazione di più operazioni anche per ottenere
condizioni più vantaggiose, ne deriva quindi che l’esposizione al rischio di mercato è di modesta entità
e limitata al tempo che necessita per raggiungere una massa critica per l’esecuzione della connessa
operazione sul mercato. L’operatività in derivati quotati è tradizionalmente limitata a poche operazioni
(nessuna in essere al 31/12/2012) e l’operatività in derivati su crediti è circoscritta ad alcune operazioni
di vendita di protezione contenute in investimenti obbligazionari del portafoglio di proprietà.
A. DERIVATI FINANZIARI
A.1 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali di fine periodo e medi
Tipologia operazioni/Sottostanti
31/12/2012 31/12/2011
Over the counter
Controparti centrali
Over the counter
Controparti centrali
1. Titoli di debito e tassi di interesse 587.037 0 672.974 0
a) Opzioni 286.824 328.325
b) Swap 300.213 344.620
c) Forward 0 29
d) Futures
e) Altri
2. Titoli di capitale e indici azionari 9.738 0 10.099 0
a) Opzioni 9.738 10.099
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
3. Valute e oro 2.472 0 65.969 0
a) Opzioni
b) Swap 0 58.622
c) Forward 2.472 7.347
d) Futures
e) Altri
4. Merci 0 0 0 0
5. Atlri sottostanti 0 0 0 0
Totale 599.247 0 749.042 0
Valori medi 644.008 0 721.033 0
153
A.2 Portafoglio bancario: valori nozionali di fine periodo e medi
A.2.1 Di copertura
Tipologia operazioni/Sottostanti
31/12/2012 31/12/2011
Over the counter
Controparti centrali
Over the counter
Controparti centrali
1. Titoli di debito e tassi di interese 99.195 131.634
a) Opzioni
b) Swap 99.195 131.634
c) Forward
d) Futures
e) Altri
2. Titoli di capitale e indici azionari
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
3. Valute e oro
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
4. Merci
5. Atlri sottostanti
Totale 99.195 0 131.634 0
Valori medi 119.640 0 161.068 0
A.2.2 Altri derivati
Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento S.p.A.
154
A.3 Derivati finanziari: fair value lordo positivo – ripartizione per prodotti
Portafogli/Tipologie derivati
Fair value positivo
31/12/2012 31/12/2011
Over the counter
Controparti centrali
Over the counter
Controparti centrali
A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza 4.884 0 8.319 0
a) Opzioni 1.372 2.627
b) Interest rate swap 3.502 3.281
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward 10 3
f) Futures
g) Altri 2.408
B. Portafoglio bancario di copertura 4.210 0 3.558 0
a) Opzioni
b) Interest rate swap 4.210 3.558
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward
f) Futures
g) Altri
C. Portafoglio bancario - altri derivati 0 0 0 0
a) Opzioni
b) Interest rate swap
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward
f) Futures
g) Altri
Totale 9.094 0 11.877 0
155
A.4 Derivati finanziari: fair value lordo negativo – ripartizione per prodotti
Portafogli/Tipologie derivati
Fair value negativo
31/12/2012 31/12/2011
Over the counter
Controparti centrali
Over the counter
Controparti centrali
A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza 4.641 5.442
a) Opzioni 717 1.734
b) Interest rate swap 3.914 3.591
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward 10 111
f) Futures
g) Altri 6
B. Portafoglio bancario di copertura 183 183
a) Opzioni
b) Interest rate swap 183 183
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward
f) Futures
g) Altri
C. Portafoglio bancario - altri derivati
a) Opzioni
b) Interest rate swap
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward
f) Futures
g) Altri
Totale 4.824 5.625
156
A.5 Derivati finanziari OTC – portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti – contratti non rientranti in accordi di compensazione
Contratti non rientranti in accordi di compensazione
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1) Titoli di debito e tassi d'interesse 372.326 191.169 34.313
- valore nozionale 365.919 187.137 33.981
- fair value positivo 531 3.516 186
- fair value negativo 4.117 368 146
- esposizione futura 1.759 148 0
2) Titoli di capitale e indici azionari 9.839 649
- valore nozionale 9.222 516
- fair value positivo 507 133
- fair value negativo 0 0
- esposizione futura 110 0
3) Valute e oro 1.270 1.222 0
- valore nozionale 1.259 1.213
- fair value positivo 4 6
- fair value negativo 7 3
- esposizione futura
4) Altri valori
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
- esposizione futura
157
A.6 Derivati finanziari OTC – portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali, fair value
lordi positivi e negativi per controparti – contratti rientranti in accordi di compensazione
Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento S.p.A.
A.7 Derivati finanziari OTC – portafoglio bancario: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti – contratti non rientranti in accordi di compensazione
Contratti non rientranti in accordi di compensazione
Governi e Banche Centrali
Altri enti pubblici
Banche Società
finanziarie Società di
assicurazione Imprese non finanziarie
Altri soggetti
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
103.777
- valore nozionale 99.195
- fair value positivo 4.210
- fair value negativo 183
- esposizione futura 189
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
- esposizione futura
3) Valute e oro
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
- esposizione futura
4) Altri valori
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
- esposizione futura
A.8 Derivati finanziari OTC – portafoglio bancario: valori nozionali, fair value lordi positivi e
negativi per controparti – contratti rientranti in accordi di compensazione
Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento S.p.A.
A.9 Vita residua dei derivati finanziari OTC: valori nozionali
Sottostanti/Vita residua Fino a 1 anno Oltre 1 anno e fino a 5 anni
Oltre 5 anni Totale
A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza 148.285 107.656 343.306 599.247
A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi di interesse 142.030 101.701 343.306 587.037
A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari 3.783 5.955 9.738
A.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro 2.472 2.472
A.4 Derivati finanziari su altri valori 0
B. Portafoglio bancario 61.304 37.891 0 99.195
B.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi di interesse 61.304 37.891 99.195
B.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari 0
B.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro 0
B.4 Derivati finanziari su altri valori 0
Totale 31/12/2012 209.589 145.547 343.306 698.442
Totale 31/12/2011 413.902 216.287 250.487 880.676
158
A.10 Derivati finanziari OTC: rischio di controparte/rischio finanziario – Modelli interni Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento S.p.A.
B. DERIVATI CREDITIZI
B.1 Derivati su crediti: valori nozionali di fine periodo e medi La banca non possiede derivati della specie.
B.2 Derivati creditizi OTC: fair value lordo positivo – ripartizione per prodotti Non è presente nessun contratto relativo all’acquisto di protezione con “fair value” positivo.
B.3 Derivati creditizi OTC: fair value lordo negativo – ripartizione per prodotti Non è presente nessun contratto relativo all’acquisto di protezione con “fair value” negativo.
B.4 Derivati creditizi OTC: fair value lordi (positivi e negativi) per controparti – contratti non rientranti in accordi di compensazione
La banca non possiede derivati della specie.
B.5 Derivati creditizi OTC: fair value lordi (positivi e negativi) per controparti – contratti
rientranti in accordi di compensazione
B.6 Vita residua dei derivati creditizi: valori nozionali La banca non possiede derivati della specie.
B.7 Derivati creditizi: rischio di controparte e finanziario – Modelli interni
La banca non possiede derivati della specie.
C. DERIVATI FINANZIARI E CREDITIZI
C.1 Derivati finanziari e creditizi OTC: fair value netti ed esposizione futura per controparti La banca non possiede derivati della specie.
159
SEZIONE 3 – RISCHIO DI LIQUIDITA’ INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità
La posizione di liquidità al 31 dicembre 2012 si presenta equilibrata, dal momento che la banca dispone
delle attività liquidabili necessarie per fare fronte ai fabbisogni determinati in condizioni di normale
operatività e di stress. Le attività liquidabili sono determinate facendo riferimento agli asset
rifinanziabili presso la Banca Centrale, al netto degli opportuni haircut. Dal punto di vista del governo
del rischio il Consiglio di Amministrazione è responsabile della definizione della soglia di tolleranza al
rischio di liquidità e delle politiche legate a tale tipologia di rischio. Lo stesso Consiglio, inoltre, ha
approvato la Liquidity Policy che descrive le scelte organizzative e metodologiche intraprese dalla
banca per il monitoraggio, il controllo e la gestione del rischio di liquidità.
Il controllo del rischio di liquidità viene effettuato a tre livelli:
- Quotidianamente l’Unità Tesoreria Finanza verifica l’equilibrio della posizione di liquidità della
banca mediante la gestione dei rapporti interbancari a breve termine.
- Con analoga cadenza quotidiana il Risk Management predispone un report che pone a confronto le
entrate e le uscite legate alle scadenze contrattuali previste per le poste attive e passive, le uscite
potenziali calcolate mediante criteri di modellizzazione che sottendono situazioni di stress e la
“counterbalancing capacity”, ossia le attività prontamente liquidabili e disponibili per far fronte alle
esigenze immediate di liquidità; nello stesso report giornaliero viene anche verificato il rispetto dei
limiti operativi fissati dal Consiglio di Amministrazione.
- Con cadenza trimestrale viene effettuato il controllo della situazione strutturale in termini di
scadenze delle poste attive e passive. L’organo deputato a tale verifica è il Comitato Rischi, che
esamina il gap dei flussi di capitale in scadenza e le regole di trasformazione delle scadenze, che per
quanto abolite si ritiene rappresentino un valido strumento gestionale per il monitoraggio del rischio
di liquidità.
160
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie
Valuta di denominazione: EURO
Voci/Scaglioni temporali
A vista
Da oltre 1 giorno
a 7 giorni
Da oltre 7 giorni a 15
giorni
Da oltre 15
giorni a 1
mese
Da oltre 1 mese fino a 3
mesi
Da oltre 3 mesi fino a 6
mesi
Da oltre 6 mesi fino a 1
anno
Da oltre 1 anno fino a 5
anni
Oltre 5 anni
Durata indeterminat
a
Totale
Attività per cassa 348.413 9.441 2.181 29.000 131.289 178.740 184.922 1.063.176 660.855 47.949 2.655.966
A.1 Titoli di Stato 41 0 0 0 2.857 78.795 8.194 485.000 20.004 0 594.890
A.2 Titoli di debito 65 94 57 0 13.660 15.038 27.767 25.996 2.005 0 84.683
A.3 Quote OICR 2.917 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2.917
A.4 Finanziamenti 345.390 9.346 2.124 29.000 114.771 84.907 148.961 552.180 638.845 47.949 1.973.475
- Banche 14.533 0 0 0 0 0 0 0 0 47.949 62.482
- Clientela 330.857 9.346 2.124 29.000 114.771 84.907 148.961 552.180 638.845 0 1.910.993
Passività per cassa 1.074.397 6.972 12.204 20.331 114.625 74.044 151.566 907.804 3.776 0 2.365.718
B.1 Depositi e Conti Correnti
1.072.996 5.360 7.018 16.168 74.691 32.484 43.299 13.190 0 0 1.265.206
- Banche 17.366 0 0 0 0 0 0 0 0 0 17.366
- Clientela 1.055.630 5.360 7.018 16.168 74.691 32.484 43.299 13.190 0 0 1.247.841
B.2 Titoli di debito 999 1.612 5.185 4.163 39.902 41.559 108.267 410.730 3.776 0 616.193
B.3 Altre passività 402 0 0 0 33 0 0 483.883 0 0 484.319
Operazioni fuori bilancio
37.345 15.221 0 162 3.365 4.576 3.052 22.823 11.889 1.473 99.905
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale
0 15.191 0 0 2.488 2.896 0 9.191 2.000 0 31.766
- Posizioni lunghe 0 7.686 0 0 1.216 1.448 0 4.580 1.000 0 15.929
- Posizioni corte 0 7.505 0 0 1.272 1.448 0 4.611 1.000 0 15.836
C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale
8.656 30 0 162 374 529 1.551 0 0 0 11.301
- Posizioni lunghe 4.233 0 0 90 374 443 1.431 0 0 0 6.572
- Posizioni corte 4.423 30 0 72 0 85 120 0 0 0 4.729
C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi
28.689 0 0 0 504 1.151 1.502 13.632 9.889 1.473 56.838
- Posizioni lunghe 1.006 0 0 0 504 1.151 1.502 13.632 9.889 736 28.419
- Posizioni corte 27.683 0 0 0 0 0 0 0 0 736 28.419
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
161
Altre valute di denominazione
Voci/Scaglioni temporali A vista
Da oltre 1 giorno
a 7 giorni
Da oltre 7
giorni a 15
giorni
Da oltre 15 giorni a 1 mese
Da oltre 1 mese
fino a 3 mesi
Da oltre 3 mesi
fino a 6 mesi
Da oltre 6 mesi
fino a 1 anno
Da oltre 1 anno
fino a 5 anni
Oltre 5 anni
Durata indeterminata
Totale
Attività per cassa 2.868 2.010 259 1.914 1.961 126 355 0 0 0 9.493
A.1 Titoli di Stato 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
A.2 Titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
A.3 Quote OICR 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
A.4 Finanziamenti 2.868 2.010 259 1.914 1.961 126 355 0 0 0 9.493
- Banche 1.322 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.322
- Clientela 1.546 2.010 259 1.914 1.961 126 355 0 0 0 8.171
Passività per cassa 2.282 0 7.150 0 0 0 0 0 0 0 9.432
B.1 Depositi e conti correnti
2.282 0 7.150 0 0 0 0 0 0 0 9.432
- Banche 173 0 7.150 0 0 0 0 0 0 0 7.323
- Clientela 2.108 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2.108
B.2 Titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
B.3 Altre passività 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Operazioni fuori bilancio
0 860 0 0 2.472 0 0 0 0 0 3.332
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale
0 629 0 0 2.472 0 0 0 0 0 3.100
- Posizioni lunghe 0 248 0 0 1.259 0 0 0 0 0 1.507
- Posizioni corte 0 381 0 0 1.213 0 0 0 0 0 1.594
C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi
0 232 0 0 0 0 0 0 0 0 232
- Posizioni lunghe 0 116 0 0 0 0 0 0 0 0 116
- Posizioni corte 0 116 0 0 0 0 0 0 0 0 116
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
162
Informazioni sulla Cartolarizzazione
Vengono di seguito forniti ragguagli circa le due operazioni di cartolarizzazione che la banca ha posto
in essere. Entrambe le cartolarizzazioni hanno riguardato mutui ipotecari residenziali in bonis erogati a
privati consumatori.
Guercino Solutions: programma avviato nel corso del 2006 e della quale la banca ha sottoscritto
interamente i titoli nel corso del 2008, al termine della fase “warehousing” e in occasione della cessione
dei titoli “ponte” dal primo al secondo veicolo, che a sua volta si è finanziato emettendo titoli dotati di
rating e riacquistati interamente dalla Cassa di Risparmio di Cento che li ha classificati fra i Loans &
Receivables. I titoli, emessi dal veicolo Guercino Solutions s.r.l. nel mese di novembre 2008,
ammontavano a complessivi euro 284,5 milioni, di cui 275,9 milioni con rating AAA assegnato da
Standard & Poor’s, 2,9 milioni con rating BBB assegnato da Standard & Poor’s e 5,7 milioni di titoli
junior privi di rating.
Il 18 maggio 2011 è stata venduta tutta la tranche senior ad investitori istituzionali, soprattutto esteri. Il
“cash price” di vendita è stato pari a 93,81 corrispondente ad uno spread di 200 punti base rispetto
all’Euribor 6 mesi sul nozionale iniziale di 275,9 milioni di euro (pari ad un nominale residuo di 173,9
milioni di euro). Il differenziale di prezzo rispetto ai 100 di emissione, verrà ammortizzato nella vita
residua dell’operazione pari a circa 12 anni.
Il 14 febbraio 2012 si è provveduto al riacquisto del 14,37% del titolo senior, pari al nominale iniziale
di 39,65 milioni di euro, allo spread di 520 punti base (pari a 81,90 di cash price) generando un utile
pari a 2,8 milioni di euro.
Al 31/12/2012, a seguito del processo di ammortamento, i titoli della tranche senior ammontano a 141,8
milioni, mentre le altre due serie non sono soggette ad ammortamento.
Attualmente i rating assegnati dalle agenzie alla classe A sono: AA+ da parte di Standard & Poor’s e
A2 da parte di Moody’s; l’emissione risulta eleggibile per le operazioni di rifinanziamento con la BCE.
Le attività finanziarie oggetto della cartolarizzazione sono mutui ipotecari residenziali a privati il cui
debito residuo ammonta a euro 147,2 milioni al 31/12/2012, è relativo ad immobili situati nelle
province di Ferrara, Modena e Bologna e fa capo a controparti residenti in Emilia Romagna, mentre il
settore di attività economica dei debitori ceduti è quello delle famiglie consumatrici nella totalità dei
casi. Il rischio di credito relativo ai mutui ceduti resta in capo alla Cassa di Risparmio di Cento; le
modalità di monitoraggio e controllo dei rischi relativi ai mutui ceduti sono del tutto omogenee rispetto
a quelle utilizzate per i crediti in portafoglio.
La Cassa di Risparmio di Cento non ha erogato linee di credito a supporto dell’operazione, mentre ha
stipulato con The Royal Bank of Scotland uno swap “back to back” che rende immune il veicolo
Guercino Solutions dal rischio di tasso. La Cassa ha depositato presso l’SPV la somma 12.356 mila
euro come “Cash-Reserve” ed inoltre di 4.890 mila euro come “Commingling-Risk-Reserve”
Siviglia SPV: operazione effettuata nel corso del 2012. I titoli, emessi dal veicolo Siviglia SPV s.r.l. nel
mese di marzo 2012, ammontavano a complessivi euro 222,6 milioni, di cui 175,3 milioni con rating
AA+ assegnato da Standard & Poor’s e rating Aa2 assegnato da Moody’s (A2 al 31/12/2012) e 47,3
milioni di titoli junior privi di rating.
Al 31/12/2012, a seguito del processo di ammortamento, i titoli della tranche senior ammontano a 168,7
milioni, mentre l’altra serie non è soggetta ad ammortamento. La banca detiene interamente entrambe le
tranches di titoli; la classe A risulta eleggibile per le operazioni di rifinanziamento con la BCE.
163
Anche le attività finanziarie oggetto di questa seconda cartolarizzazione sono mutui ipotecari
residenziali a privati il cui debito residuo ammonta a euro 207,0 milioni al 31/12/2012, è relativo ad
immobili situati nelle province di Ferrara, Modena e Bologna e fa capo a controparti residenti in Emilia
Romagna, mentre il settore di attività economica dei debitori ceduti è quello delle famiglie consumatrici
nella totalità dei casi. Il rischio di credito relativo ai mutui ceduti resta in capo alla Cassa di Risparmio
di Cento; le modalità di monitoraggio e controllo dei rischi relativi ai mutui ceduti sono del tutto
omogenee rispetto a quelle utilizzate per i crediti in portafoglio.
La Cassa di Risparmio di Cento non ha erogato linee di credito a supporto dell’operazione e non ha
stipulato alcun contratto in strumenti derivati legato alla stessa. La Cassa ha depositato presso l’SPV la
somma di 6.135 mila euro come “Cash-Reserve”
SEZIONE 4 – RISCHI OPERATIVI INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo La Cassa di Risparmio di Cento, consapevole della specificità dei rischi legali e reputazionali, ha
istituito la Funzione di Compliance secondo le linee guida della Banca d’Italia. In termini di
misurazione del rischio operativo, la banca ha definito con apposita disposizione normativa interna il
processo per la rilevazione e la registrazione delle perdite operative, con finalità gestionali in quanto,
dal punto di vista regolamentare, per il calcolo del requisito patrimoniale la Cassa applica il coefficiente
del 15% del margine di intermediazione medio degli ultimi tre esercizi.
Fra le pendenze legali in essere, le più rilevanti appaiono quelle legate alle richieste di risarcimento
della clientela per il default dei titoli dello stato argentino. A fronte di queste e di altre vertenze sono
stati effettuati congrui accantonamenti di cui si trova dettaglio nella parte di Nota Integrativa dedicata
all’analisi del conto economico.
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
Lo strumento per la gestione del rischio operativo è un database in cui vengono registrate le perdite di
natura operativa rilevate a seguito delle procedure interne di gestione delle casistiche.
Nel corso del 2012 sono stati registrati quattordici casi di perdite operative di importo unitario superiore
ai 500 euro, per complessivi 61.562 euro; nei casi principali si è trattato di errori materiali commessi da
dipendenti.
Per quanto riguarda altre fonti di rischio operativo, si sono registrate due rapine presso filiali della
banca con danni non rilevanti.
Relativamente alle cause passive, infine, nel 2012 sono stati effettuati utilizzi dal fondo rischi ed oneri
per complessivi 305 mila euro, suddivisi fra revocatorie (68 mila), cause per titoli in default (28 mila
euro), altre cause (83 mila euro) e reclami (126 mila euro). Nello stesso esercizio sono stati effettuati
accantonamenti al fondo per complessivi 1.207 mila euro.
Il metodo per il calcolo dei requisiti patrimoniali è l’approccio base, in linea con la normativa del primo
pilastro.
164
Parte F – Informazioni sul Patrimonio
SEZIONE 1 – IL PATRIMONIO DELL’IMPRESA
A. Informazioni di natura qualitativa Il patrimonio aziendale è costituito dal capitale sociale e dalle riserve, a qualunque titolo costituite.
L’aggregato, i cui valori sono riportati nella tabella sottostante, risulta a presidio di tutti i rischi
aziendali commentati nei paragrafi precedenti (di credito, di tasso, di mercato, operativi e altri). In
particolare la banca è soggetta i requisiti di adeguatezza patrimoniale richiesti dalle disposizioni di
Vigilanza emesse dalla Banca d’Italia. In base a tali regole il rapporto tra il patrimonio e le attività di
rischio ponderate deve essere almeno pari all’8%. Il rispetto di tale rapporto, oltre ad essere monitorato
con cadenza trimestrale, costituisce oggetto di analisi prospettica e di simulazioni in occasione della
pianificazione strategica ed operativa (redazione di piani strategici e budget). Analogamente, le
valutazioni in ordine alle modalità con cui perseguire gli obiettivi di gestione del patrimonio sono uno
degli elementi portanti della pianificazione strategica, in quanto l’adeguatezza patrimoniale costituisce
un driver imprescindibile per qualsiasi progetto di sviluppo.
B. Informazioni di natura quantitativa
B.1 Patrimonio dell’impresa: composizione
Il patrimonio netto contabile della società è così composto:
Voci/Valori 31/12/2012 31/12/2011
1. Capitale sociale 77.142 67.499
2. Sovrapprezzi di emissione 30.851 30.851
3. Riserve 69.157 67.436
- di utili 63.684 61.963
a) legale 25.602 25.398
b) statutaria 26.695 26.288
c) azioni proprie 0
d) altre 11.387 10.277
- altre 5.473 5.473
4. Strumenti di capitale 0 0
5 (Azioni proprie) 0 0
6. Riserve da valutazione 9.951 10.705
- Attività finanziarie disponibili per la vendita 10.390 919
- Attività materiali 0 0
- Attività immateriali 0 0
- Copertura di investimenti esteri 0 0
- Differenze di cambio 0 0
- Attività non correnti in via di dismissione 0 0
- Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti (446) 97 (*)
- Quote delle riserve da valutazione relative alle partecipate valutate al patrimonio netto 0 0
- Leggi speciali di rivalutazione 7 9.689
7.Utile d'esercizio 2.324 3.979 (*)
Totale 189.425 180.470
(*) I dati dell’esercizio 2011 sono stati rideterminati rispetto a quanto originariamente pubblicato per l’applicazione
retrospettiva della nuova versione dello IAS 19.
165
B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione
Attività/Valori
31/12/2012 31/12/2011
Riserva positiva Riserva negativa Riserva positiva Riserva negativa
1. Titoli di debito 3.060 0 (8.087 )
2. Titoli di capitale 7.408 0 8.981
3.Quote di O.I.C.R. 0 (78 ) 25
4. Finanziamenti 0 0
Totale 10.468 (78 ) 9.006 (8.087 )
B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue
Titoli di debito
Titoli di capitale
Quote di OICR
Finanziamenti Totale
1. Esistenze iniziali (8.087 ) 8.981 25 0 919
2. Variazioni positive 17.105 1.190 80 0 18.375
2.1 Incrementi di fair value 15.283 1.152 0 0 16.435
2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative 1.710 0 22 0 1.732
- da deterioramento 0 0 18 0 18
- da realizzo 1.710 0 4 0 1.714
2.3 Altre variazioni 112 38 58 0 208
3. Variazioni negative 5.958 2.763 183 0 8.904
3.1 Riduzioni di fair value 242 2.699 176 0 3.117
3.2 Rettifiche da deterioramento 0 0 0 0 0
3.3 Rigiro a conto economico di riserve positive: da realizzo 97 48 0 0 145
3.4 Altre variazioni 5.619 16 7 0 5.642
4. Rimanenze finali 3.060 7.408 (78 ) 0 10.390
I significativi incrementi di valore registrati sui titoli dello stato italiano, sono conseguenti alle forti
riduzione del valore avvenute alla fine dello scorso anno sui titoli di debito detenuti in AFS.
Le altre variazioni nei titoli di capitale sono dovute principalmente alla riduzione dei prezzi di scambio
nelle transazioni più recenti del titolo Cedacri.
SEZIONE 2 – IL PATRIMONIO E I COEFFICIENTI DI VIGILANZA 2.1 PATRIMONIO DI VIGILANZA
A. Informazioni di natura qualitativa Il patrimonio di vigilanza è determinato sulla base delle disposizioni emanate dalla Banca d’Italia con la
circolare n. 155 del 18 dicembre 1991 e successivi aggiornamenti, che hanno istituito i nuovi schemi
segnaletici in virtù del recepimento delle direttive comunitarie in materia di adeguatezza patrimoniale.
166
1. Patrimonio di base Il patrimonio di base è costituito da: capitale sociale, sovrapprezzi di emissione e riserve comprensive
della quota di utile destinata all’autofinanziamento. Non ci sono elementi negativi, mentre i “filtri
prudenziali” negativi applicati al patrimonio di base riguardano le riserve negative su titoli disponibili
per la vendita. Dal patrimonio di base lordo viene poi dedotto il 50% del valore della partecipazione
detenuta nel capitale della Banca d’Italia (valore complessivo pari a euro 2.902.204).
2. Patrimonio supplementare
Il patrimonio supplementare è costituito da: riserve di rivalutazione; passività subordinate di secondo
livello; riserve positive su titoli disponibili per la vendita. Non ci sono elementi negativi, mentre i “filtri
prudenziali” negativi applicati al patrimonio supplementare riguardano il 50% delle positive su titoli
disponibili per la vendita. Dal patrimonio supplementare lordo viene poi dedotto il 50% del valore della
partecipazione detenuta nel capitale della Banca d’Italia.
3. Patrimonio di terzo livello Non esistono elementi patrimoniali di terzo livello.
B. Informazioni di natura quantitativa
31/12/2012 31/12/2011
A. Patrimonio di base prima dell'applicazione dei filtri prudenziali 178.577 167.507
B. Filtri prudenziali del patrimonio di base (1.394) (3.471)
B.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi 0 0
B.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (1.394) (3.471)
C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre (A+B) 177.183 164.036
D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base (1.451) (1.451)
E. Totale Patrimonio di base (TIER 1) (C-D) 175.732 162.585
F. Patrimonio supplementare prima dell'applicazione dei filtri prudenziali 24.442 40.577
G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare (3.814) (4.611)
G.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi 0 0
G.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (3.814) (4.611)
H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F+G) 20.628 35.966
I. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare (1.451) (1.451)
L. Totale patrimonio supplementare (TIER 2) (H-I) 19.177 34.515
M. Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare 0 0
N. Patrimonio di vigilanza (E+L-M) 194.909 197.100
O. Patrimonio di terzo livello (TIER3) 0 0
P. Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3 (N+O) 194.909 197.100
I dato al punto “F” della tavola, riferito al 31/12/2011 è stato modificato in riduzione per 4.263 mila
euro, rispetto a quanto esposto nel bilancio dello scorso anno, coerentemente con analoga correzione
inviata alla Vigilanza. La correzione si riflette anche sul valore totale del patrimonio di vigilanza.
167
2.2 ADEGUATEZZA PATRIMONIALE
A. Informazioni di natura qualitativa La banca rispetta i limiti richiesti dalle disposizioni di vigilanza in materia di coefficienti prudenziali; le
politiche di investimento della banca sono rivolte al mantenimento dell’equilibrio fra investimenti
economici e finanziari e dimensioni patrimoniali, mentre un’approfondita autovalutazione
dell’adeguatezza patrimoniale viene effettuata nell’ambito del processo noto come ICAAP (Internal
Capital Adequacy Assessment Process).
B. Informazioni di natura quantitativa
Categorie/Valori Importi non ponderati Importi ponderati/requisiti
31/12/2012 31/12/2011 31/12/2012 31/12/2011
A. ATTIVITA' DI RISCHIO
A.1 Rischio di credito e di controparte
1. Metodologia standardizzata 3.445.802 3.167.276 1.624.961 1.671.975
2. Metodologia basata sui rating interni
2.1 Base
2.2 Avanzata
3. Cartolarizzazioni
B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA
B.1 Rischio di credito e di controparte 129.997 133.758
B.2 Rischi di mercato 618 534
1. Metodologia standard 618 534
2. Modelli interni
3. Rischio di concentrazione
B.3 Rischio operativo 11.591 11.262
1. Metodo base 11.591 11.262
2. Metodo standardizzato
3. Metodo avanzato
B.4 Altri requisiti prudenziali
B.5 Altri elementi di calcolo
B.6 Totale requisiti prudenziali 142.206 145.554
C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA
C.1 Attività di rischio ponderate 1.777.581 1.819.424
C.2 Patrimonio di base/Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) 9,89% 8,94%
C.3 Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3/Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) 10,96% 10,83%
Il Total capital ratio dell’anno precedente è stato ricalcolato come conseguenza della sistemazione del Patrimonio
di Vigilanza derivante dalla computazione dei prestiti obbligazionari subordinati.
168
Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda
Nessuna operazione di questa fattispecie è avvenuta nel corso del 2012
169
Parte H – Operazioni con parti correlate
1. Informazioni sui compensi degli amministratori e dei dirigenti
I compensi agli amministratori, ai sindaci ed ai dirigenti con responsabilità strategiche e non:
31/12/2012 31/12/2011
Amministratori e Sindaci 419 465
Direttore Generale e dirigenti 1.028 1.065
2. informazioni sulle transazioni con parti correlate Nella seduta del 28 agosto 2012 il Consiglio di Amministrazione ha approvato il nuovo “Regolamento
di gestione delle operazioni con soggetti collegati” (definizione nell’ambito della quale sono comprese
sia le parti correlate che i soggetti connessi), in attuazione:
a) della regolamentazione CONSOB in materia (delibera n. 17221 del 12 marzo 2010, integrata con
delibera del 23 giugno 2010, n. 17389, e corredata dalla comunicazione n. DEM 10078683 del 24
settembre 2010;
b) del Titolo V - Capitolo 5 – delle “Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche”
emanato dalla Banca d’Italia nel dicembre 2011.
Il suddetto Regolamento, in vigore dal 31 dicembre 2012, descrive le procedure poste in essere dalla
Banca al fine di ottemperare all’intera normativa di riferimento in materia di operazioni con soggetti
collegati, ovvero tutte le operazioni effettuate con persone, imprese o altri enti potenzialmente in grado
di influire direttamente o indirettamente sulle scelte della Banca stessa, che devono essere
preventivamente individuate, classificate in base alla tipologia ed alla rilevanza, sottoposte
eventualmente a particolare procedute deliberative ed a specifici obblighi di trasparenza e
rendicontazione.
A tale fine sono considerati parti correlate:
1) gli Esponenti aziendali, intendendosi per tali i soggetti che svolgono funzioni di amministrazione,
direzione e controllo;
2) i Partecipanti, per tale intendendosi i soggetti tenuto a chiedere le autorizzazioni di cui agli articoli 19
e seguenti del TUB; la definizione comprende quindi coloro che detengono, direttamente o
indirettamente, una partecipazione nella Cassa almeno pari al 10% del capitale o delle azioni con
diritto di voto, coloro che, direttamente o indirettamente, anche attraverso società controllate,
fiduciarie o interposte persone, detengono il controllo, anche congiuntamente con altri, della Cassa
ovvero detengono una partecipazione nella Banca tale da poter esercitare un’influenza notevole;
3) i soggetti, diversi dai Partecipanti, che possono nominare uno o più componenti del Consiglio di
Amministrazione anche sulla base di accordi in qualsiasi forma stipulati o clausole statutarie;
4) le società o le imprese, anche costituita in forma non societaria, soggetta al controllo (anche
congiunto) od all’influenza notevole della Banca;
5) le joint ventures in cui la Banca è una partecipante;
170
6) i dirigenti con responsabilità strategiche della Banca o della sua controllante, per tali intendendosi:
(i) con riferimento alla Banca, i soggetti, diversi dagli esponenti aziendali, che hanno il potere e la
responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo
delle attività della Banca; (ii) con riferimento alla Fondazione che controlla la Cassa, i soggetti che
hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione
e del controllo delle attività della Fondazione, compresi dunque gli appartenenti al Consiglio di
Amministrazione, ed i membri del Collegio dei Revisori;
7) le parti correlate non finanziarie, intendendosi per tale una parte correlata che eserciti in prevalenza,
direttamente o tramite società controllate, attività di impresa non finanziaria come definita
nell’ambito della disciplina delle partecipazioni detenibili dalle banche;
8) i fondi pensionistici complementari, collettivi o individuali, italiani o esteri, costituiti a favore dei
dipendenti della Cassa, o di qualsiasi altra entità alla Cassa collegata.
Si considerano invece soggetti connessi:
1) le società e le imprese, anche costituite in forma non societaria, soggette al controllo di una parte
correlata;
2) i soggetti che controllano una parte correlata tra quelle indicate ai numeri 2) e 3) del precedente
paragrafo, ovvero i soggetti sottoposti, direttamente o indirettamente, a comune controllo con la
medesima parte correlata;
3) gli stretti familiari di una parte correlata;
4) le entità nelle quali un esponente aziendale della Banca, uno dei dirigenti con responsabilità
strategiche della Banca o della sua controllante o uno stretto familiare di una parte correlata esercita
il controllo o il controllo congiunto;
5) le entità nelle quali un esponente aziendale della banca, uno dei dirigenti con responsabilità
strategiche della banca o della sua controllante, o tutti quei familiari degli stessi che ci si attende
possano influenzare il, o essere influenzati dal, soggetto interessato nei loro rapporti con la banca,
esercitano un’influenza notevole o detengono, direttamente o indirettamente un quota significativa,
comunque non inferiore al 20% dei diritti di voto.
Il Regolamento disciplina anche le modalità di individuazione delle operazioni con soggetti collegati, le
tipologie delle stesse (operazioni rilevanti ovvero di minore o maggiore rilevanza) ed i casi esclusione.
Definisce inoltre i compiti e le funzioni dei singoli organi aziendali coinvolti, fra cui il “Comitato
Soggetti Collegati”, istituito dallo stesso Regolamento, e le procedure deliberative per le diverse
tipologie di operazioni rilevanti.
La disciplina della materia è stata infine completata con l’adozione della “Policy sui controlli interni
sulle operazioni con soggetti collegati” e della “Politica delle operazioni con esponenti aziendali e
soggetti collegati”, entrambe approvate dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 27 dicembre
2012.
Questo premesso, con riferimento al provvedimento n. 262 del 22 dicembre 2005 emanato da Banca
d’Italia in materia di istruzioni per la redazione del bilancio d’esercizio e consolidato delle banche in
conformità ai principi contabili internazionali IAS/IFRS ed in conformità al disposto dello IAS 34,
relativo ai bilanci intermedi, nella tabella che segue si riportano i dati relativi a tutte le parti correlate
alla Banca, come definiti dallo IAS 24; in particolare vengono evidenziati i crediti per cassa accordati in
essere e le garanzie rilasciate a favore delle parti correlate.
171
TABELLA CREDITI IN ESSERE AL 31/12/2012
Accordato
per Cassa
Accordato
di Firma
Utilizzato
per Cassa
Utilizzato
di Firma
Amministratori, Sindaci e
Dirigenti con responsabilità strategiche
(anche della Fondazione Cassa di
Risparmio di Cento)
944 0 540 0
Stretto Familiare
di uno dei soggetti di cui sopra 183 21 102 21
Società che esercitano controllo o
influenza notevole sulla Cassa, Società
sulle quali la Cassa esercita influenza
notevole, Società controllate o
collegate (*) ai soggetti di cui ai righi
precedenti
36.219 9.304 19.195 5.279
(*) si intendono per società collegate quelle nelle quali un soggetto esercita un’influenza notevole o
detiene, direttamente o indirettamente, un quota significativa, comunque non inferiore al 20% dei
diritti di voto.
Come si evince dalla tabella, l’utilizzo complessivo rappresenta il 53,9% circa delle linee di credito
accordate. Così come prevede la normativa, le condizioni applicate sono in linea con quelle previste per
la migliore clientela della Cassa.
172
Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali La Cassa non ha in essere tale tipologia di accordi.
173
Parte L – Informativa di Settore
L’informativa per settori di attività Nel presente capitolo vengono presentati i risultati al 31/12/2012 suddivisi per settore di attività così
come previsto dall’IFRS 8 “Operating Segments”, con la ricostruzione dei dati di confronto al
31/12/2011 ottenuti ricalcolando i dati riferiti all’esercizio precedente utilizzando il segmento attribuito
a ciascuna controparte alla data del Bilancio in modo da garantire l’omogeneità del confronto.
Definizione dei settori
Già da alcuni anni la Cassa utilizza nei suoi modelli gestionali alcune “segmentazioni” della clientela,
con lo scopo di individuare macro gruppi omogenei. La prima suddivisione è fra clientela “privata” e
clientela “imprese”, ciascuno di questi due gruppi principali viene poi ulteriormente suddiviso come
segue :
Per i “Privati” abbiamo individuato i seguenti gruppi :
� Family – masse di raccolta inferiore a 100 mila euro e con bisogni semplici;
� Personal – masse di raccolta sino a 500 mila, con assistenza personalizzata ma ancora in filiale;
� Private – masse di raccolta oltre i 500 mila, contatti altamente personalizzati con gestori
dedicati.
Le “Imprese” sono state suddivise in base alla dimensione del fatturato ed alla complessità della
struttura aziendale in genere rilevata dalla forma giuridica della stessa, i gruppi omogenei individuati
sono i seguenti :
� P.O.E. – piccoli operatori economici, con fatturato sotto i 250 mila euro, in genere
artigiani/commercianti con forma giuridica di ditta individuale o come società di persone;
� Small Business – Imprese con fatturato sino a 5 milioni di euro, che trovano nel titolare di filiale
la persona con tutte le conoscenze necessarie;
� Corporate – Imprese con fatturato sopra i 5 milioni di euro, spesso con bisogni complessi e che
necessitano di consulenti dedicati altamente specializzati.
Partendo dal modello di segmentazione della clientela si è successivamente provveduto alla
“portafogliazione”; al vertice nei due gruppi i clienti assegnati a gestori Private e Corporate.
Per determinare i risultati di settore si evidenzia che i criteri applicati per la determinazione degli
importi esposti sono strettamente collegati alla reportistica gestionale destinata alla direzione ed in parte
anche alla rete di vendita.
Per quanto riguarda le informazioni esposte occorre precisare che :
“il margine di interesse” è quello utilizzato nel modello gestionale interno a TiT multipli normalmente
utilizzato per misurare le performance secondo tutte le principali dimensioni di analisi (centri, gestori e
segmenti) e che tale margine risponde quindi alle regole che spostano sostanzialmente nel pool di
tesoreria la gestione del rischio di tasso e di liquidità;
“i valori patrimoniali” sono quelli puntuali di fine periodo.
174
Conto Economico di Segmento Importi in migliaia di euro
Privati Consumatori Imprese Produttive Centri di Direzione
Family e Personal Private
P.O.E e P.M.I Corporate
Enti, Altro, Pool_TIT, Finanza
Totale
Banca
A - dati al 31-dic-2012
Margine Raccolta 5.320 -1.499 488 -2.718 -46.585 -44.994
Margine Impieghi 10.942 89 15.406 10.589 55.315 92.341
Margine di Interesse 16.262 -1.410 15.894 7.871 8.730 47.347
Margini da Servizi 8.312 4.090 7.006 3.430 1.762 24.600
Profitti e Perdite Gestione Finanziaria 2.196 14.632
Margine di Intermediazione 24.574 2.680 22.900 11.301 12.688 86.579
B - dati al 31-dic-2011
Margine Raccolta 8.631 536 1.755 -197 -49.931 -39.206
Margine Impieghi 12.407 98 16.493 9.870 44.990 83.858
Margine di Interesse 21.038 634 18.248 9.673 -4.941 44.653
Margini da Servizi 7.581 3.057 7.638 3.833 2.308 24.417
Profitti e Perdite Gestione Finanziaria 2.196 2.196
Margine di Intermediazione 28.619 3.691 25.886 13.506 -436 71.266
Variazioni = A - B
Margine di Interesse -4.776 -2.044 -2.354 -1.802 13.670 2.695
Margini da Servizi 732 1.033 -632 -403 -547 182
Margine di Intermediazione -4.044 -1.011 -2.986 -2.205 13.124 15.313
175
Stato Patrimoniale di Segmento Importi in migliaia di euro
Privati Consumatori Imprese Produttive Centri di Direzione
Family e Personal Private
P.O.E e P.M.I Corporate
Enti, Altro, Pool_TIT, Finanza
Totale
Banca
A - dati al 31-dic-2012
Totale Attivo 661.333 5.808 677.586 529.956 899.959 2.774.641
Totale Passivo 1.027.946 305.046 205.461 205.120 1.031.069 2.774.641
Sbilancio -366.613 -299.238 472.126 324.836 -131.110 0
B - dati al 31-dic-2011
Totale Attivo 662.791 5.247 706.471 507.050 547.743 2.429.302
Totale Passivo 947.613 342.379 202.516 205.133 731.661 2.429.302
Sbilancio -284.822 -337.132 503.955 301.917 -183.918 0
Variazioni = A - B
Totale Attivo -1.458 561 -28.885 22.905 352.216 345.339
Totale Passivo 80.333 -37.333 2.945 -13 299.408 345.339
177
ALLEGATI
� Prospetto relativo agli immobili di proprietà
� Elenco delle partecipazioni
� Riconciliazione prospetti comparativi in seguito alle
modifiche dello IAS 19
� Servizi di tesoreria espletati dalla banca
� Pubblicità dei corrispettivi di revisione contabile e dei
servizi diversi dalla revisione a norma del Regolamento
Emittenti Consob art. 149 duodieces
� Elenco dei principi contabili omologati dalla
Commissione Europea
178
ELENCO DEGLI IMMOBILI DI PROPRIETA' AL 31/12/2012
Descrizione cespiti situati in Valore di Bilancio Fondo
al 31/12/12 Ammortamento
CENTO
Via Matteotti 8/10/12 e Via Guercino 32
Strumentali per destinazione 16.344.765 3.093.470
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 7.089.471 0
Strumentali per natura 2.487.659 571.505
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 1.384.736 0
Non strumentali 1.598.549 378.554
Terreni di pertinenza di immobili non strumentali 950.793 0
Totale 29.855.973 4.043.529
CENTO
Via Guercino 30
Strumentali per destinazione 194.140 46.594
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 125.860 0
Strumentali per natura 731.360 175.526
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 474.140 0
Totale 1.525.500 222.120
CENTO
Via Ferrarese
Strumentali per destinazione 981.357 235.526
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 654.843 0
Strumentali per natura 423.143 101.554
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 282.357 0
Totale 2.341.700 337.080
CENTO
Via Bologna
Strumentali per destinazione 480.800 117.412
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 594.000 0
Totale 1.074.800 117.412
CASUMARO
Via Correggio, 409
Strumentali per destinazione 47.030 9.634
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 22.010 0
Strumentali per natura 7.029 1.248
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 2.751 0
Non strumentali 176.833 31.405
Terreni di pertinenza di immobili non strumentali 69.239 0
Totale 324.892 42.288
179
MIRABELLO
Corso Italia, 256
Strumentali per destinazione 278.246 66.779
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 70.954 0
Strumentali per natura 135.458 32.510
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 34.542 0
Non strumentali 7.171 1.721
Terreni di pertinenza di immobili non strumentali 1.829 0
Totale 528.200 101.010
VIGARANO MAINARDA
Corso Roma, 3/5
Strumentali per destinazione 519.934 118.836
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 208.463 0
Strumentali per natura 162.113 38.907
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 68.286 0
Totale 958.796 157.743
SAN CARLO
Via Risorgimento, 41
Strumentali per destinazione 127.126 30.590
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 45.278 0
Totale 172.404 30.590
SANT'AGOSTINO
Via Statale, 142
Strumentali per destinazione 269.957 62.500
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 109.841 0
Totale 379.798 62.500
ALBERONE
Via Riga, 54
Strumentali per destinazione 68.038 18.969
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 52.645 0
Totale 120.683 18.969
DOSSO
Via Verdi,24/26
Strumentali per destinazione 150.599 33.845
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 44.548 0
Strumentali per destinazione -Zona verde 77.480 0
Totale 272.627 33.845
180
POGGIO RENATICO
Viale Roma, 15
Strumentali per destinazione 187.903 45.097
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 65.847 0
Non strumentali 37.322 8.957
Terreni di pertinenza di immobili non strumentali 13.078 0
Totale 304.150 54.054
CORONELLA
Via Coronella, 73
Strumentali per destinazione 118.657 28.478
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 33.843 0
Totale 152.500 28.478
PIEVE DI CENTO
Via Garibaldi, 13/15
Strumentali per destinazione 184.658 46.338
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 80.342 0
Totale 265.000 46.338
PIEVE DI CENTO
Piazza Costa, 1
Strumentali per destinazione 565.902 152.036
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 280.658 0
Totale 846.560 152.036
VENEZZANO
Piazza Caduti 2 Agosto
Strumentali per destinazione 152.250 36.540
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 43.500 0
Totale 195.750 36.540
FINALE EMILIA
Via per Modena 34/a
Strumentali per natura 84.997 21.652
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 36.000 0
Totale 120.997 21.652
181
CREVALCORE
Via Amendola, 330
Strumentali per destinazione 271.700 65.208
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 73.150 0
Totale 344.850 65.208
RAMI DI RAVARINO
Via Vivaldi, 11
Strumentali per destinazione 305.650 73.356
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 125.000 0
Totale 430.650 73.356
FERRARA
Via M.Tassini, 4
Strumentali per destinazione 508.748 77.584
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 98.501 0
Totale 607.249 77.584
FERRARA
Via Giovanni XXIII, 93/97
Strumentali per destinazione 243.000 58.320
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 81.000 0
Totale 324.000 58.320
T O T A L I DI P R O P R I E T A ' 41.147.079 5.780.653
IMMOBILI IN LEASING
BOLOGNA
Strada Maggiore
Strumentali per destinazione 1.519.843 360.785
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 1.584.000 0
Totale 3.103.843 360.785
T O T A L I IN L E A S I N G 3.103.843 360.785
T O T A L I I M M O B I L I 44.250.922 6.141.437
182
ELENCO DEGLI INVESTIMENTI IN CORSO AL 31/12/2012 SU IMMOBILI DI PROPRIETA'
Descrizione cespiti situati in Valore di Bilancio Fondo
al 31/12/12 Ammortamento
CENTO VIA MATTEOTTI Ristrutturazione Sede
Strumentali per destinazione 57.099
Strumentali per natura 35.793
Totale 92.892 0
T O T A L I 92.892 0
R I E P I L O G O
Descrizione Valore di Bilancio Fondo
al 31/12/12 Ammortamento
Strumentali per destinazione 22.077.941 4.417.112
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 9.899.754 0
Strumentali per natura 4.031.759 942.903
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 2.282.812 0
Non strumentali 1.819.875 420.638
Terreni di pertinenza di immobili non strumentali 1.034.939 0
Leasing - Strumentali per destinazione 1.519.843 360.785
Leasing - Terreni di pert. di immob. Strument. per destinazione 1.584.000 0
Totale immobili 44.250.922 6.141.437
Tot.Investimenti in corso 92.892 0
Totale Istituto 44.343.814 6.141.437
183
ELENCO DELLE PARTECIPAZIONI IN PORTAFOGLIO AL 31 DICEMBRE 2012 (Valori in unità di Euro)
Denominazione Nr.azioni o
quote Valore nominale % di inter.
Valore di costo
Valore di mercato
Riserva di
patrimonio netto al 31.12.12
Riserva di
patrimonio netto al 31.12.11
Variazioni dell'es. 2012
Rivalut. ai sensi L. 218/90
CEDACRI SPA 818 818.000 6,487% 2.509.592 6.298.600 3.789.008 6.488.408 (2.699.400 )
EUROVITA SPA 51.485 2.317.855 2,038% 2.592.564 3.205.712 613.148 613.148 -
BANCA D'ITALIA PART 311 162 0,104% 2.902.204 2.902.204 - - - 2.902.043
BANCO POPOLARE 36.589 131.720 0,006% 130.042 47.493 (82.549 ) (93.818 ) 11.269 440.198
BCO DELLE TRE VENEZIE 2.637 2.637.000 9,997% 2.782.010 3.296.250 514.240 514.240 0
LACOTE SRL 30.000 30.000 1,000% 206.584 206.584 - - -
IMMOBILIARE FERRARA SUD 1.500 1.500 15,000% 22.500 22.500 - - -
BILANCIAI INTERNATIONAL 258.000 258.000 1,876% 258.000 391.386 133.386 166.152 (32.766 )
SO.TE.MA. PACK S.R.L. 3.720 3.720 8,000% 16.000 16.000 - - -
SISTEMA WALCON 262.500 262.500 12,500% 262.500 262.500 - - -
FRAER LEASING SPA 73.358 378.527 4,029% 1.103.323 3.656.163 2.552.840 1.426.795 1.126.045
SWIFT 2 250 0,001% 1.141 1.141 - - 526
S.I.PRO. SPA 4.226 218.273 3,940% 220.077 218.273 (1.804 ) (1.804 ) -
EMIL-RO SERVICE SRL 7.800 7.800 8,333% 7.746 7.745 (1 ) (1 ) -
IMMOBILIARE CAT SPA 975 503.545 15,000% 503.545 503.545 - -
PART. PCO SCIEN. TEC. 0 0 0,000% 0 0 - -
VEGAGEST SGR 1.274.999 1.274.999 8,427% 916.826 916.814 (12 ) - (12 )
CPR SYSTEM PARTECIP 3.873 1.000.086 6,509% 1.000.086 1.000.086 - - -
IMMOBILIARE OASI NEL PARCO SRL 97.300 97.300 9,730% 3.454.150 3.454.150 -
TOTALI
9.941.237
18.888.890 26.407.146 7.518.256 9.113.120 (1.594.864 ) 3.342.767
184
RICONCILIAZIONE PROSPETTI COMPARATIVI IN SEGUITO ALLE MODIFICHE DELLO IAS 19
Riconciliazione tra lo schema di stato patrimoniale al 31 dicembre 2011 e lo stesso riesposto ai fini
comparativi
VOCI DELL'ATTIVO
31/12/2011 Originale
Rideterminazione per applicazione nuova versione
IAS 19
31/12/2011 Rettificato
10. Cassa e disponibilità liquide 116.652.252 116.652.252
20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 15.541.282 15.541.282
40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 180.282.959 180.282.959
60. Crediti verso banche 148.101.855 148.101.855
70. Crediti verso clientela 1.871.382.646 1.871.382.646
80. Derivati di copertura 3.557.962 3.557.962
110. Attività materiali 45.301.832 45.301.832
130. Attività fiscali 22.047.633 22.047.633
a) correnti 7.796.542 7.796.542
b) anticipate 14.251.091 14.251.091
150. Altre attività 26.433.856 26.433.856
TOTALE ATTIVO 2.429.302.277 - 2.429.302.277
VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO
31/12/2011 Originale
Rideterminazione per applicazione nuova versione
IAS 19
31/12/2011 Rettificato
10. Debiti verso banche 163.451.357 163.451.357
20. Debiti verso clientela 1.264.609.602 1.264.609.602
30. Titoli in circolazione 755.781.868 755.781.868
40. Passività finanziarie di negoziazione 5.442.187 5.442.187
60. Derivati di copertura 183.331 183.331
80. Passività fiscali 12.036.859 - 12.036.859
a) correnti 5.855.250 (36.802 ) 5.818.448
b) differite 6.181.609 36.802 6.218.411
100. Altre passività 41.185.678 41.185.678
110. Trattamento di fine rapporto del personale 3.760.577 3.760.577
120. Fondi per rischi ed oneri 2.380.683 2.380.683
b) altri fondi 2.380.683 2.380.683
130. Riserve da valutazione 10.608.129 97.023 10.705.152
160. Riserve 67.436.157
67.436.157
170. Sovrapprezzi di emissione 30.851.329 30.851.329
180. Capitale 67.498.956 67.498.956
200. Utile (Perdita) d'esercizio 4.075.564 (97.023 ) 3.978.541
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 2.429.302.277 - 2.429.302.277
185
Riconciliazione tra lo schema di conto economico al 31 dicembre 2011 e lo stesso riesposto ai fini
comparativi
31/12/2011 Originale
Rideterminazione per applicazione nuova versione
IAS 19
31/12/2011 Rettificato
10. Interessi attivi e proventi assimilati 83.858.346
83.858.346
20. Interessi passivi e oneri assimilati (39.205.749 )
(39.205.749 )
30. Margine di interesse 44.652.597 - 44.652.597
40. Commissioni attive 26.783.172
26.783.172
50. Commissioni passive (2.365.865 )
(2.365.865 )
60. Commissioni nette 24.417.307 - 24.417.307
70. Dividendi e proventi simili 457.848
457.848
80. Risultato dell'attività di negoziazione (1.144.178 )
(1.144.178 )
90. Risultato dell'attività di copertura (73.822 )
(73.822 )
100. Utile (perdite) da cessione o riacquisto di 2.956.601
2.956.601
a) crediti (36.133 )
(36.133 )
b) attività finanziarie disponibili per la vendita 2.725.535
2.725.535
d) passività finanziarie 267.199
267.199
120. Margine di intermediazione 71.266.353 - 2.196.449
130. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di : (14.982.457 )
(14.982.457 )
a) crediti (14.658.793 )
(14.658.793 )
b) attività finanziarie disponibili per la vendita (175.244 )
(175.244 )
d) altre operazioni finanziarie (148.420 )
(148.420 )
140. Risultato netto della gestione finanziaria 56.283.896 0 56.283.896
150. Spese amministrative (47.108.221 ) (133.825 ) (47.242.046 )
a) spese per il personale (28.104.705 ) (133.825 ) (28.238.530 )
b) altre spese amministrative (19.003.516 )
(19.003.516 )
160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri (723.160 )
(723.160 )
170. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (2.053.494 )
(2.053.494 )
190. Altri oneri/proventi di gestione 2.733.309
2.733.309
200. Costi operativi (47.151.566 ) (133.825 ) (47.285.391 )
240. Utili (Perdite) da cessione di investimenti (16.766 )
(16.766 )
250. Utile della operatività corrente al lordo delle imposte 9.115.564 (133.825 ) 8.981.739
260. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (5.040.000 ) 36.802 (5.003.198 )
270. Utile della operatività corrente al netto delle imposte 4.075.564 (97.023 ) 3.978.541
290 Utile d'esercizio 4.075.564 (97.023 ) 3.978.541
186
Riconciliazione tra il prospetto della redditività complessiva al 31 dicembre 2011 e lo stesso riesposto ai fini comparativi
31/12/2011 Originale
Rideterminazione per applicazione nuova versione
IAS 19
31/12/2011 Rettificato
10. Utile (Perdita) d'esercizio 4.075.564 (97.023 ) 3.978.541
Altre componenti reddituali al netto delle imposte
20. Attività finanziarie disponibili per la vendita (9.173.906 )
(9.173.906 )
90. Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti
97.023 97.023
110. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte (9.173.906 ) 97.023 (9.076.883 )
120. Redditività complessiva (voce 10+110) (5.098.342 ) 0 (5.098.342 )
187
Riconciliazione tra il rendiconto finanziario al 31 dicembre 2011 e lo stesso riesposto ai fini
comparativi
31/12/2011
Originale
Rideterminazione per
applicazione nuova
versione IAS 19
31/12/2011
Rettificato
A. ATTIVITA' OPERATIVA
1. Gestione 20.678.818 (16.482) 20.662.336
- risultato d'esercizio (+/-) 4.075.564 (97.023) 3.978.541
- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione (1.692.480) (1.692.480)
e su attività/passività finanziarie valutate al fair value (-/+)
- plus/minusvalenze su attività di copertura (+/-) 73.822 73.822
- rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-) 10.227.013 10.227.013
- rettifiche/riprese di valore nette su immob. Materiali e immateriali (+/-) 2.053.494 2.053.494
- acc.ti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) 723.160 723.160
- imposte e tasse non liquidate (+) 5.040.000 (36.802) 5.003.198
- rettifiche/riprese di valore nette dei gruppi di att. In via dismissione al 0 0
netto dell'effetto fiscale
- altri aggiustamenti (+-) 178.245 117.343 295.588
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie 106.225.240 - 106.225.240
- attività finanziarie detenute per la negoziazione 33.974.164 33.974.164
- attività finanziarie valutate al fair value 0 0
- attività finanziarie disponibili per la vendita (39.082.693) (39.082.693)
- crediti verso banche : a vista (12.650.208) (12.650.208)
- crediti verso banche : altri crediti 81.577.130 81.577.130
- crediti verso clientela 42.252.374 42.252.374
- altre attività 154.473 154.473
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie (19.500.872) 16.482 (19.484.390)
- debiti verso banche : a vista 6.762.818 6.762.818
- debiti verso banche : altri debiti (99.159.767) (99.159.767)
- debiti verso clientela 208.827.878 208.827.878
- titoli in circolazione (105.048.915) (105.048.915)
- passività finanziarie di negoziazione (1.207.671) (1.207.671)
- passività finanziarie valutate al fair value 0 0
- altre passività (29.675.216) 16.482 (29.658.734)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa 107.403.186 0 107.403.186
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da 23.675 23.675
- vendite di partecipazioni 0 0
- dividendi incassati su partecipazioni 0 0
- vendite/rimborsi di attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0
- vendite di attività materiali 23.675 23.675
- vendite di attività immateriali 0 0
- vendite di rami d'azienda 0 0
2. Liquidità assorbita da (3.355.994)
(3.355.994)
- acquisti di partecipazioni 0 0
- acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0
- acquisti di attività materiali (3.355.994) (3.355.994)
- acquisti di attività immateriali 0 0
- acquisti di rami d'azienda 0 0
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento (3.332.319)
(3.332.319)
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA 0
- emissioni/acquisti di azioni proprie 0 0
- emissioni/acquisti di strumenti di capitale 0 0
- distribuzione dividendi e altre finalità (1.308.119) (1.308.119)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista (1.308.119)
(1.308.119)
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO 102.762.748
102.762.748
188
ELENCO DEGLI ENTI PER I QUALI LA CASSA SVOLGE SERVIZI DI TESORERIA Si riporta di seguito, l’elenco in ordine alfabetico, degli enti per i quali la Cassa svolge servizi di
tesoreria:
1 ASILO INFANTILE ING. A. GIORDANI CENTO
2 COMUNE DI CASTELLO D’ARGILE
3 COMUNE DI CENTO
4 COMUNE DI FINALE EMILIA
5 COMUNE DI GALLIERA
6 COMUNE DI MIRABELLO
7 COMUNE DI NONANTOLA
8 COMUNE DI PIEVE DI CENTO
9 COMUNE DI RAVARINO
10 COMUNE DI S. AGOSTINO
11 COMUNE DI VIGARANO MAINARDA
12 DIREZIONE DIDATTICA SAN GIOVANNI IN PERSICETO
13 DISTRETTO SCOLASTICO N. 34 - CENTO
14 DISTRETTO SCOLASTICO N. 23 - S. PIETRO IN CASALE
15 FONDAZIONE “F.MANTOVANI” MIRABELLO
16 I.P.S.I.A “F.LLI TADDIA” CENTO
17 I.S.I.T. “IND. BASSI-COMM.LE BURGATTI” CENTO
18 ISIS ARCHIMEDE SAN GIOVANNI IN PERSICETO
19 ISTITUTO COMPRENSIVO - S. PIETRO IN CASALE
20 ISTITUTO COMPRENSIVO PIEVE DI CENTO
21 ISTITUTO COMPRENSIVO N.1 - CENTO
22 ISTITUTO COMPRENSIVO N.2 - CENTO
23 ISTITUTO COMPRENSIVO N.3 - RENAZZO
24 ISTITUTO COMPRENSIVO N.4 - CORPORENO
25 ISTITUTO COMPRENSIVO - SAN GIOVANNI IN PERSICETO
26 ISTITUTO COMPRENSIVO - S. AGOSTINO
27 ISTITUTO COMPRENSIVO – POGGIO RENATICO
28 ISTITUTO COMPRENSIVO – VIGARANO MAINARDA
29 ISTITUTO COMPRENSIVO BONDENO
30 ISTITUTO COMPRENSIVO DI S.M. DECIMA
31 ISTITUTO COMPRENSIVO SALA BOLOGNESE
32 ISTITUTO COMPRENSIVO SASSUOLO 2 NORD
33 ISTITUTO COMPRENSIVO SASSUOLO 3 SUD
34 LICEO GINNASIO “G.CEVOLANI” CENTO
35 PARTECIPANZA AGRARIA DI CENTO
36 PARTECIPANZA AGRARIA DI NONANTOLA
37 PARTECIPANZA AGRARIA DI PIEVE DI CENTO
189
PUBBLICITA’ DEI CORRISPETTIVI DI REVISIONE CONTABILE E DEI SERVIZI
DIVERSI DALLA REVISIONE A NORMA DEL REGOLAMENTO EMITTENTI CONSOB ART. 149 DUODIECES
Ai sensi di quanto disposto dall’art. 149 duodecies del Regolamento emittenti Consob si riportano, nella
tabella che segue, le informazioni riguardanti i corrispettivi erogati a favore della società di revisione
KPMG S.p.A. e a favore delle società appartenenti al network KPMG per i seguenti servizi:
1) Servizi di revisione che comprendono:
� l’attività di revisione legale del bilancio d’esercizio;
� l’attività di revisione contabile limitata della relazione semestrale;
2) Servizi di attestazione che comprendono incarichi con cui il revisore valuta uno specifico elemento,
la cui determinazione è effettuata da un altro soggetto che ne è responsabile, attraverso opportuni
criteri, al fine di esprimere una conclusione che fornisca al destinatario un grado di affidabilità in
relazione a tale specifico elemento.
3) Servizi di consulenza fiscale.
4) Altri servizi che comprendono incarichi di natura residuale.
I corrispettivi esposti in tabella, di competenza dell’esercizio 2012, sono quelli contrattuali, comprensivi
di eventuali indicizzazioni ed iva (ma non anche di spese vive e dell’eventuale contributo di vigilanza).
Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario del servizio Compensi
(Euro/migliaia)
Revisione legale KPMG S.p.A Cassa di Risparmio di Cento SpA 90
Servizi di attestazione KPMG S.p.A Cassa di Risparmio di Cento SpA 5
Servizi di consulenza fiscale KStudio Associato Cassa di Risparmio di Cento SpA 36
Altri servizi 0
Totale 131
190
Elenco dei principi contabili omologati dalla Commissione Europea
Principio Descrizione Regolamento omologazione
IFRS 1 Prima adozione dei principi contabili internazionali 1126/2008 – mod. 1274/2008 - 69/2009 - 70/2009 –
494/2009 – 495/2009 – 1136/09- 1205/2011 – 475/2012-
1254/2012 – 1255/2012
IFRS 2 Pagamenti basati sulle azioni
1126/2008 – mod. 1261/2008 – 495/2009 – 1254/2012 –
1255/2012
IFRS 3 Aggregazioni aziendali 1126/2008 mod. 495/2009 – 1254/2012 – 1255/2012
IFRS 4 Contratti Assicurativi
1126/2008 - mod. 1274/2008 -494/2009 – 1165/2009 –
1255/2012
IFRS 5
Attività non correnti possedute per la vendita e attività
operative cessate 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 - 494/2009 –
1254/2012 – 1255/2012
IFRS 6 Esplorazione e valutazione delle risorse minerarie 1126/2008
IFRS 7 Strumenti finanziari: informazioni integrative
1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 – 824/2009 –
1165/2009 – 1205/2011 -475/2012 – 1254/2012 –
1255/2012 - 1256/2012
IFRS 8 Settori operativi 1126/2008 - mod. 1274/2008 – 475/2012
IFRS 10 Bilancio Consolidato 1254/12
IFRS 11 Accordi a controllo congiunto 1254/12
IFRS 12 Informativa sulle partecipazioni in altre entità 1254/12
IFRS 13 Valutazione al fair value 1255/12
IAS 1 Presentazione del bilancio
1274/2008 - mod. 53/2009 - 70/2009 - 494/2009 –
475/2012 – 243/10- 149/11- 1254/2012 – 1255/2012
IAS 2 Rimanenze 1126/2008 - 70/2009 – 1255/12
IAS 7 Rendiconto finanziario
1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 - 494/2009 –
1254/2012
IAS 8 Principi contabili, cambiamenti nelle stime ed errori 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 – 1255/2012
IAS 10
Fatti intervenuti dopo la data di riferimento del
bilancio 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 – 1255/2012
IAS 11 Commesse a lungo termine 1126/2008 - mod. 1274/2008
IAS 12 Imposte sul reddito 1126/2008 - mod. 1274/2008 -495/2009 – 475/2012 –
1254/12- 1255/2012
IAS 16 Immobili, impianti e macchinari
1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 -495/2009 –
1255/2012
IAS 17 Leasing 1126/2008 – 1255/2012
IAS 18 Ricavi 1126/2008 – mod. 69/2009 – 1254/2012 – 1255/2012
IAS 19 Benefici per i dipendenti 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 – 475/2012 –
1255/2012
IAS 20 Contrabilizzazione dei contributi pubblici e
informativa sull'assistenza pubblica
1126/2008 – mod. 70/2009 – 475/2012 – 1255/2012
IAS 21 Effetti delle variazioni dei cambi delle valute estere 1126/2008 - mod. 1274/2008 – 69/2009 - 494/2009-
475/2012 – 1254/2012 – 1255/2012
IAS 23 Oneri finanziari 1260/2008 – mod. 70/2009
IAS 24 Informativa di bilancio sulle operazioni con parti
correlate 1126/2008 - mod. 1274/2008- mod. 622/10 – 475/2012 –
1254/2012
IAS 26 Fondi di previdenza 1126/2008
IAS 27 Bilancio consolidato e separato 1126/2008 - mod. 1274/2008 – 69/2009 - 494/2009 –
1254/2012 – 1254/2012
IAS 28 Partecipazioni in collegate 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 - 494/2009 -
495/2009 – 1254/2012 – 1255/2012
IAS 29 Informazioni contabili in economie iperinflazionate 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009
IAS 31 Partecipazioni in joint venture 1126/2008 – mod. 70/2009 - 494/2009 – 1254/2012 –
1255/2012 IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio 1126/2008 - mod. 1274/2008- 53/2009 - 70/2009 -
494/2009 -495/2009 – 1293/2009- 475/2012 –1254/2012
191
1255/2012 - 1256/2012
IAS 33 Utile per azione 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 494/2009 -495/2009 –
475/2012 – 1254/2012 – 1255/2012
IAS 34 Bilanci intermedi 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 -495/2009 –
475/2012 – 1255/2012
IAS 36 Riduzione durevole di valore delle attività 1126/2008 - mod. 1274/2008 – 69/2009 - 70/2009 -
495/2009 – 1254/2012 – 1255/2012
IAS 37 Accantonamenti, passività e attività potenziali 1126/2008 - mod. 1274/2008 -495/2009
IAS 38 Attività immateriali 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 -495/2009 –
1254/2012 - 1255/2012 IAS 39 Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione 1126/2008 - mod. 1274/2008 – 53/2009 - 494/2009 -
495/2009 – 824/2009 – 839/2009 – 1171/2009 – 1254/2012 - 1255/2012
IAS 40 Investimenti immobiliari 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 - 1255/2012
IAS 41 Agricoltura 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 - 1255/2012
INTERPRETAZIONI REGOLAMENTO OMOLOGAZIONE
IFRIC 1 Cambiamenti nelle passività iscritte per smantellamenti,
ripristini e passività similari
1126/2008 - mod. 1274/2008
IFRIC 2 Azioni dei soci in entità cooperative e strumenti simili 1126/2008 – 53/2009 - 1255/2012
IFRIC 4 Determinare se un accordo contiene un leasing 1126/2008 - 1255/2012
IFRIC 5 Diritti derivanti da interessenze in fondi per
smantellamenti, ripristini e bonifiche ambientali 1126/2008 – 1254/2012
IFRIC 6 Passività derivanti dalla partecipazione ad un mercato
specifico - Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche 1126/2008
IFRIC 7 Applicazione del metodo della rideterminazione ai sensi
dello IAS 29 - Informazioni contabili in economie
iperinflazionate
1126/2008 - mod. 1274/2008 – 53/2009
IFRIC 8 Ambito di applicazione dell'IFRS 2 1126/2008 – 632/2010
IFRIC 9 Rivalutazione dei derivati incorporati 1126/2008 mod. 495/2009 – 1171/2009 –
1254/2012
IFRIC 10 Bilanci intermedi e riduzione durevole di valore 1126/2008 - mod. 1274/2008
IFRIC 11 Operazioni con azioni proprie e del gruppo 1126/2008
IFRIC 12 Accordi per servizi in concessione 254/2009
IFRIC 13 Programmi di fidelizzazione della clientela 1262/2008 - 1255/2012
IFRIC 14 IAS 19 – il limite relativo a un’attività a servizio di un
piano a benefici definiti, le previsioni di contribuzione
minima e la loro iterazione.
1263/2008 - mod. 1274/2008
IFRIC 15 Accordi per la costruzione di immobili 636/2009
IFRIC 16 Coperture di investimenti netto in una gestione estera 460/2009 – 1254/2012
IFRIC 17 Distribuzione ai soci di attività non rappresentate da
disponibilità liquide
1142/09 - 1255/2012
IFRIC 18 Cessioni di attività da parte della clientela 1164/09
IFRIC 19
Estinzione di passività finanziarie con strumenti
rappresentativi di capitale 662/2010 – 1255/2012
IFRIC 20 Costi di sbancamento nella fase di produzione di una
miniera a cielo aperto 1255/2012
SIC 7 Introduzione dell'euro 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 494/2009
SIC 10 Assistenza pubblica - Nessuna specifica relazione alle attività operative
1126/2008 - mod. 1274/2008
SIC 12 Consolidamento - Società a destinazione specifica (società
veicolo)
1126/2008 - 1254/2012
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SIC 13 Imprese a controllo congiunto - Conferimento in natura da
parte dei partecipanti al controllo
1126/2008 - mod. 1274/2008 – 1254/2012
SIC 14
SIC 15 Leasing operativo - incentivi 1126/2008 - mod. 1274/2008
SIC 21 Imposte sul reddito - Recupero delle attività rivalutate non
ammortizzabili
1126/2008 – 1255/2012
SIC 25 Imposte sul reddito - Cambiamenti di condizione fiscale di un'impresa o dei suoi azionisti
1126/2008 - mod. 1274/2008
SIC 27 La valutazione della sostanza delle operazioni nella forma
legale del leasing
1126/2008
SIC 29 Informazioni integrative - Accordi per servizi in
concessione
1126/2008 - mod. 1274/2008
SIC 31 Ricavi - Operazioni di baratto comprendenti servizi
pubblicitari
1126/2008
SIC 32 Attività immateriali - Costi connessi ai siti web 1126/2008- mod. 1274/2008
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ATTESTAZIONE SUL BILANCIO D’ESERCIZIO AI SENSI DELL’ART. 81-TER DEL
REGOLAMENTO CONSOB N. 11971 DEL 14 MAGGIO 1999 E SUCCESSIVE MODIFICHE ED
INTEGRAZIONI
1. I sottoscritti, Ivan Damiano, nella sua qualità di Direttore Generale di Cassa di Risparmio di
Cento S.p.A. e Stefano Aldrovandi, nella sua qualità di Vice Direttore Generale - Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Cassa di Risparmio di Cento S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto all’articolo 154-bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
1.1. l’adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell’impresa e 1.2. l’effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del
bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2012.
2. La valutazione dell’adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio è basata su di un modello definito Cassa di Risparmio di Cento S.p.A. secondo standard di riferimento per il sistema di controllo interno generalmente accettati a livello internazionale.
3. I sottoscritti attestano, inoltre, che:
3.1. il bilancio d’esercizio:
a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili; c) è redatto in conformità all’articolo 9 del Decreto Legislativo n. 38/2005 ed è idoneo a
fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’emittente;
3.2. la relazione sulla gestione comprende un’analisi attendibile dell’andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell’emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposto.
Cento, 19 marzo 2013
195
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE AL BILANCIO AL 31/12/2012
Signori Azionisti,
il progetto di bilancio posto alla Vostra attenzione, rappresenta le risultanze dell’Esercizio 2012.
Nel corso dell’anno appena trascorso, il fatto più rilevante è stato sicuramente il terremoto che ha colpito l’Emilia il 20 ed il 29 maggio, portando con sé lutti, disperazione ed ingenti danni all’economia ed al patrimonio storico artistico. Aziende chiuse, posti di lavoro persi e poi, dopo questa immane tragedia, è arrivata anche la burocrazia con i suoi lacci e lacciuoli. Cento si è trovata al centro del cratere ed è evidente che oltre ai danni fisici subiti sia presso la sede centrale, che presso parecchie Filiali, si è aggiunto il danno indiretto per le aziende ed i Clienti che si sono ritrovati in pochi secondi con il futuro totalmente e, purtroppo per qualcuno, irrimediabilmente compromesso. Ma questi sono fatti noti a tutti, come a tutti è nota la crisi economica che non ha ancora abbandonato il nostro Paese, il quale vive momenti di incertezze e forti tensioni sia sociali che politiche. In questo difficile contesto si è trovata ad operare la Vostra Banca ed il risultato raggiunto, oltre a confermare un trend positivo ormai consolidato da anni, è la testimonianza di un percorso sobrio e virtuoso che consente di guardare il futuro con sufficiente tranquillità.
La relazione sulla gestione predisposta dal Consiglio di Amministrazione in maniera esauriente espone la problematiche legate al sisma, nonché il contesto internazionale, il mercato interno, l’economia del nostro territorio e l’andamento dei mercati finanziari, argomenti che condividiamo e sui quali non riteniamo necessario ulteriori approfondimenti.
Il risultato del 2012 si chiude con un utile di € 2.323.827 al netto delle imposte che hanno gravato per € 5.985.000.
Gli indicatori patrimoniali dimostrano la solidità della Vostra Banca: il Tier 1 si attesta al 9,89% contro l’8,94% dell’esercizio precedente, mentre il Total Capital Ratio al 10,96%. Sono valori che, nell’attuale panorama del settore creditizio, sono sinonimi di ampie garanzie.
Dal punto di vista delle novità regolamentari, anche il 2012 è stato caratterizzato dall’attenzione dedicata all’applicazione delle disposizioni in tema di lotta al riciclaggio ed al finanziamento al terrorismo. Infatti, al provvedimento di Banca d’Italia, emanato il 10 marzo 2011, che prevedeva al 1° settembre la costituzione di un’apposita funzione, hanno fatto seguito vari interventi legislativi di modifica delle modalità di gestione del denaro contante e dei titoli al portatore. Nei primi mesi del 2012, è poi stata emanata, sempre dagli Organi di Banca d’Italia, la disciplina relativa alle operazioni con soggetti collegati, che hanno obbligato gli Istituti di Credito a formalizzare la procedura interna entro il primo semestre 2012, nonostante l’avvio sia previsto per il 2013.
La Vostra Banca ha ottemperato alle disposizioni ed alle richieste della Vigilanza, come sempre, con le modalità e nei termini richiesti.
La nostra relazione, come negli anni precedenti, è suddivisa in due parti: la prima tratta del Bilancio d’Esercizio, dei relativi allegati e della Relazione sulla Gestione redatta dal Consiglio di Amministrazione, mentre la seconda informa sulle attività di vigilanza e controllo svolte dal Collegio sull’osservanza delle norme, sulla corretta amministrazione e sull’adeguatezza degli assetti organizzativi, con particolare riferimento a quelli di controllo.
Il nostro compito è stato svolto attraverso la partecipazione a tutte le riunioni del Consiglio di Amministrazione, oltre alle numerose verifiche ed alle specifiche analisi di temi trattati dalle strutture aziendali. Tutte le attività sono state poste in essere con la fattiva collaborazione delle Funzioni interne di controllo della Banca, che qui ringraziamo.
196
Sul Bilancio e la Relazione sulla Gestione
Il Consiglio di Amministrazione, nei termini di legge, ha messo a nostra disposizione il progetto di Bilancio dell’Esercizio chiuso al 31/12/2012, che in questa sede viene sottoposto alla Vostra approvazione, unitamente alla Relazione sulla Gestione, entrambi oggetto di giudizio da parte della Società di Revisione incaricata “KPMG”, che ha espresso il proprio giudizio sul Bilancio d’Esercizio senza formulare alcun rilievo, riserva od eccezione.
Questo Collegio, quando necessario, si è confrontato e rapportato con la Società di Revisione, ricevendo sostanziali riscontri positivi sulla gestione della Banca e, in particolare, sull’attenzione prestata ai rischi.
Il Bilancio d’esercizio è stato redatto in applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, emanati dallo IASB ed omologati dalla Commissione Europea, ai sensi del Regolamento Comunitario n. 1606 del 19/7/2002. Esso è composto da cinque documenti distinti: lo stato patrimoniale, il conto economico, il prospetto delle variazioni di patrimonio netto, il rendiconto finanziario e la nota integrativa.
Lo Stato Patrimoniale, comparato col precedente esercizio, può essere così sintetizzato:
ANNO 2012 ANNO 2011 (*) Attività 2.774.641.258 2.429.302.277 Passività e Fondi 2.585.216.694 2.248.832.142 Patrimonio Netto 187.100.737 176.491.594 Utile dell’esercizio 2.323.827 3.978.541
(*) dati 2011 riclassificati per adozione nuovo principio IAS 19 come ampiamente commentato nel bilancio
L’utile netto d’esercizio, pari ad euro 2.323.827, è evidenziato nel Conto Economico, del quale, di seguito, riepiloghiamo le poste più significative:
Margine di intermediazione 86.578.910 71.266.353 Costi, spese diverse e rettifiche 78.272.798 62.267.848 Utile ordinario 8.308.827 8.981.739 Imposte 5.985.000 5.003.198 Utile netto 2.323.827 3.978.541
Vi informiamo che il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari ha rilasciato la propria attestazione di adeguatezza e conformità, così come previsto dalla normativa vigente. La Nota Integrativa contiene tutte le informazioni richieste dalle disposizioni normative in materia. In particolare, sia nel commento allo Stato Patrimoniale che al Conto Economico, sono esaurientemente esposti i princìpi contabili utilizzati per la redazione del bilancio ed i criteri impiegati per la valorizzazione delle poste, adottati nell’ottica della continuità aziendale in applicazione dei principi di competenza, rilevanza e significatività dell’informazione contabile.
Sono presenti poste identificative di costi capitalizzati di modesto importo.
Il Collegio ha prestato attenzione all’analisi delle modalità con le quali il Consiglio di Amministrazione ha trattato le operazioni con parti correlate, soprattutto in relazione al processo ed alle procedure adottate ed al relativo coinvolgimento del Comitato degli Amministratori indipendenti, del quale diremo anche in seguito.
La Relazione sulla Gestione, a nostro avviso, è esaustiva e rispondente ai requisiti di completezza e chiarezza; non abbiamo alcun rilievo da formulare in merito all’osservanza delle norme di legge. Egual parere è stato manifestato dalla Società di Revisione nel giudicarne la coerenza con il Bilancio.
197
Non Vi sono fatti gestionali di rilievo significativi verificatisi dopo la chiusura dell’esercizio . Nel corso dei primi mesi del 2013 il Consiglio di Amministrazione ha approvato il piano industriale 2013/2015 e sempre in tale periodo ha avuto inizio la visita ispettiva di Banca d’Italia, tuttora in corso. Il Collegio da atto che è proseguita anche nel corso del 2013 l’attività svolta dal Consiglio di Amministrazione riferita all’ autovalutazione della propria funzionalità ed è continuato l’adeguato percorso formativo di aggiornamento iniziato nel corso dell’esercizio precedente ed al quale ha sempre partecipato anche l’Organo di controllo. Sull’Attività di vigilanza In occasione della nostra partecipazione a tutte le riunioni del Consiglio di Amministrazione, abbiamo potuto constatare che le attività svolte sono costantemente improntate al rispetto dei principi della corretta amministrazione, di tutela del patrimonio della Banca, nonché conformi a leggi, regolamenti esterni e, sostanzialmente, anche a quelli interni che, peraltro, sono in fase di rivisitazione nel loro complesso, in relazione ai cambiamenti avvenuti sia nel mercato che nelle disposizioni di vigilanza prudenziale. Abbiamo inoltre verificato che il Consiglio si è prodigato nel differenziare i momenti di indirizzo strategico da quelli di tipo gestionale, non solo per ottemperare alle previsioni normative, ma soprattutto per ottimizzare l’approccio alle diverse tematiche affrontate. Infatti, il Consiglio ha più volte adottato anche la modalità delle sedute a tema, soprattutto in occasione dell’assunzione di decisioni strategiche, come per esempio nel caso della predisposizione del Piano Industriale Triennale e per l’analisi delle problematiche relative ai rapporti con i dipendenti. In relazione al piano di lavoro impostato nell’esercizio, che peraltro non abbiamo mai ritenuto vincolante in quanto attenti alle mutazioni in corso di periodo, abbiamo intrattenuto continui rapporti con il Direttore Generale ed il Presidente del Consiglio di Amministrazione, informandoli sulla nostra attività di vigilanza. Non abbiamo osservazioni da formulare sull’impostazione generale della contabilità e del bilancio, in quanto abbiamo valutato la sua struttura ritenendola conforme ai criteri predefiniti ed alla legge. Vi evidenziamo che il Comitato degli Amministratori Indipendenti, funzionale alla corretta applicazione della procedura relativa alla gestione delle operazioni con parti correlate, giusto regolamento Consob n° 17221, ha proseguito l’attività ad esso avocata. Il Collegio Sindacale, in applicazione delle disposizioni di Vigilanza in materia di Organizzazione e Governo Societario delle Banche del 4 marzo 2008, giuste “norme di comportamento del Collegio Sindacale” emanate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili (CNDCEC) il 15 dicembre 2010, che hanno avuto decorrenza dal 1° gennaio 2011, conferma la permanenza dell’idoneità di ciascun membro a ricoprire il ruolo sotto il profilo dell’indipendenza. In tema di governance, anche quest’anno il Collegio ha verificato la corretta applicazione delle norme in materia di politiche di remunerazione; argomento, questo, all’ordine del giorno dell’Assemblea annuale. Sul tema, in particolare, segnaliamo che la determinazione dei compensi non prevede, allo stato attuale, remunerazioni in strumenti finanziari per gli Amministratori e per i Sindaci, per i quali è previsto un compenso in misura fissa da Voi deliberato. Inoltre, nello scorso esercizio non è stata erogata alcuna remunerazione variabile; tanto anche a favore del Direttore Generale.
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Il Collegio ha costantemente monitorato il funzionamento del sistema dei controlli della Banca. E più precisamente:
� In tema di antiriciclaggio la funzione dedicata di “Compliance e Antiriciclaggio” ha contribuito alla crescita professionale delle persone che operano in Azienda, attraverso numerosi eventi formativi in aula, nonché costante consulenza, attività da implementare e che auspichiamo rimanga sempre al centro dell’attenzione della Direzione.
� Il Risk Management ha a sua volta contribuito a monitorare costantemente tutti i rischi caratteristici dell’attività bancaria, relazionando costantemente la propria attività sia al Consiglio di Amministrazione che all’Organo di controllo, con specifiche sedute dedicate all’analisi degli output attinenti la predisposizione del resoconto ICAAP e verificando la congruità delle valutazioni di rischio effettuate.
� La Revisione Interna ha operato in stretto contatto con il Collegio, pianificando e comunicando le verifiche compiute, instaurando un rapporto costante di report ed informazioni.
� Il Servizio Controllo e Recupero Crediti, istituito alla fine dello scorso esercizio, ha ottimizzato il processo di monitoraggio del credito, rendendo più efficace e tempestiva l’attività di recupero.
� Con il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari è stata valutata, attraverso alcuni incontri dedicati, l’affidabilità del sistema amministrativo/contabile, atto alla corretta rappresentazione dei fatti di gestione.
Inoltre a partire dal mese di settembre, i responsabili delle citate funzioni hanno iniziato e pianificato una serie di riunioni periodiche congiunte, alcune anche in nostra presenza, per meglio coordinare e monitorare le varie attività. Abbiamo verificato l’assenza di operazioni atipiche od inusuali, in particolare fra quelle poste in essere con parti correlate, tali da suscitare dubbi sulla correttezza e completezza dell’informazione e su conflitti d’interesse. Relativamente ai contenziosi sorti e/o in essere, il Collegio Vi evidenzia che gli stessi sono costantemente monitorati e valutati ai fini di eventuali accantonamenti.
Il Collegio Sindacale ha poi espresso il proprio parere relativamente agli argomenti trattati dal Consiglio di Amministrazione, sia quando espressamente previsto dalla normativa, come ad esempio nell’assegnazione dei ruoli di responsabilità delle funzioni di controllo, sia quando richiesto dagli Amministratori.
Abbiamo effettuato controlli specifici, prevalentemente orientati al rischio di credito, sia nel corso delle visite effettuate direttamente in filiale (n. 4), sia presso le strutture centrali. L’affidabilità del sistema informatico è stata monitorata attraverso le analisi poste in essere dalla Revisione Interna che ha anche utilizzato i dati e le informazioni elaborate dalla Società “Ernst & Young”, alla quale la Cassa di Risparmio di Cento - come altre banche consorziate in Cedacri - ha affidato il controllo dell’outsourcer informatico. Sul tema si evidenzia come le indicazioni da poco emesse dalla Vigilanza in tema di rischio di outsourcing, richiederanno una ancora maggiore attenzione del Collegio sulle problematiche emergenti da un servizio che, comunque, si conferma migliorabile. Non risultano pervenute segnalazioni di gravi infrazioni a quanto disposto dal Codice Etico. Nel corso del 2012 l’Organismo di Vigilanza e Controllo, ai sensi del D.Lgs 231/2001, ha costantemente richiamato l’attenzione in merito alla regolamentazione ritenuta necessaria al fine di predisporre un modello di organizzazione e gestione adeguato alle necessità esimenti. Il documento finale dovrebbe essere pronto entro il primo semestre 2013. Abbiamo accertato che la Vostra Banca non è soggetta ad alcuna attività di direzione e coordinamento da parte di società o enti terzi, ai sensi dell’art. 2497 e seguenti del Codice Civile.
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Possiamo affermare che, dalle nostre verifiche, non sono emersi atti o fatti di significatività tale da imporre la segnalazione agli Organi competenti, né sono intervenute denunce ex art. 2408 del Codice Civile. Vi confermiamo, quindi, che sulla base delle verifiche e dei controlli eseguiti, nel corso del 2012 l’attività sociale si è svolta nel rispetto della Legge e dello Statuto, in ottica di continuità aziendale, e che nessun fatto censurabile, omissione o irregolarità, da segnalare agli Organi competenti, sono stati rilevati dal Collegio Sindacale della Vostra Banca. Vi segnaliamo, infine, che non abbiamo riscontrato irregolarità ai sensi dell’art. 149 comma 3 del TUF. Signori Azionisti, in relazione a quanto esposto, Vi invitiamo ad approvare il Bilancio dell’esercizio 2012, così come predisposto dal Consiglio di Amministrazione, ed esprimiamo parere favorevole in merito alla proposta di delibera che propone di destinare l’utile d’esercizio, pari ad euro 2.323.827, come segue:
���� quanto ad € 116.191,35 a riserva legale; ���� quanto ad € 232.382,70 a riserva statutaria; ���� quanto ad € 1.078.256,85 a riserva straordinaria ���� quanto ad € 896.996,10 agli azionisti, con la distribuzione di un dividendo unitario
di € 0,06 per azione. Concludiamo rivolgendo un sentito ringraziamento al Consiglio di Amministrazione, alla Direzione ed a tutto il Personale della Cassa di Risparmio di Cento, per la fattiva collaborazione ricevuta nel corso delle nostre attività, ricordando che in sede assembleare è necessario provvedere al rinnovo delle cariche, sia per gli Amministratori che per i Sindaci, in quanto in scadenza.” Cento li 5 Aprile 2013. IL COLLEGIO SINDACALE
(dott. Massimo Maiarelli) (dott. Massimo Calanchi) (dott. Dario Alessio Taddia)
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