1
Cassa di Risparmio di Cento spa
RELAZIONI E BILANCIO ESERCIZIO 2017 Approvato dal CdA Nella seduta del 06 Marzo 2018 Progetto del Consiglio di Amministrazione, Approvato dalla Assemblea degli Azionisti del 11 Aprile 2018
2
CASSA DI RISPARMIO DI CENTO SPA PRESIDENTE Carlo Alberto Roncarati DIRETTORE GENERALE Ivan Damiano CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Carlo Alberto Roncarati Presidente Mauro Manuzzi Vice Presidente Luigi Chiari Gianvincenzo Lucchini Nicoletta Marini Renato Santini Vincenzo Tassinari
Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere
COLLEGIO SINDACALE Massimo Calanchi Presidente Massimo Maiarelli Luca Rossini
Sindaco Effettivo Sindaco Effettivo
SOCIETA' DI REVISIONE KPMG S.p.A.
Assetto societario
Socio
Fondazione Cassa di Risparmio di Cento
Holding CR Cento S.P.A.
Fin.Er.Ma. S.N.C. di Ennio e Mauro Manuzzi
Altri privati (n. 10.198
TOTALE
15,64%
10,88%
22,04%
3
Assetto societario al 31/12/2017
N. Azioni
Fondazione Cassa di Risparmio di Cento 7.690
2.338.286
di Ennio e Mauro Manuzzi 1.627.100
98) 3.293
14.949.935
51,44%
Fondazione Cassa di Risparmio di Cento
Holding CR Cento S.P.A
Fin.Er Ma S.N.C di Ennio e Mauro Manuzzi
Altri privati ( nr. 10.198 )
N. Azioni %
90.618 51,44%
2.338.286 15,64%
1.627.100 10,88%
293.931 22,04%
14.949.935 100%
Fondazione Cassa di Risparmio di Cento
Holding CR Cento S.P.A
Fin.Er Ma S.N.C di Ennio e Mauro Manuzzi
Altri privati ( nr. 10.198 )
4
ARTICOLAZIONE TERRITORIALE al 31 dicembre 2017
SEDE E Cento (Fe) - via Matteotti, 8/b
DIREZIONE GENERALE tel. 051/68.33.111 - fax 051/68.33.443
www.crcento.it
FILIALI (49) Provincia di Ferrara (n.21) Cento – sede di Cento
Cento - agenzia di città n.1
Bondeno
Casumaro
Comacchio
Coronella
Dodici Morelli
Dosso
Ferrara
Ferrara Est
Ferrara Sud
Ferrara4
Ferrara5
Ferrara Centro Private
Mirabello
Poggio Renatico
Porto Garibaldi
Renazzo
Sant'Agostino
San Carlo
Vigarano Mainarda
Provincia di Bologna (n.17) Bologna
Bologna DueTorri
Bologna Centro Private
Bologna Murri
Castello d'Argile
Casalecchio di Reno
Castel Maggiore
Crevalcore
Galliera - San Venanzio
Lippo di Calderara di Reno
Ozzano dell’Emilia
Pieve di Cento
Stiatico
San Giovanni in Persiceto
San Matteo della Decima
San Pietro in Casale
Venezzano
Provincia di Modena (n.9) Modena
ModenaDue
Castelfranco Emilia
Campogalliano
Finale Emilia
Nonantola
Rami-Ravarino
Sassuolo
Vignola
Provincia di Ravenna (n.2) Faenza
Lugo
5
AVVISO DI CONVOCAZIONE DI ASSEMBLEA
Pubblicato sul quotidiano Il Resto del Carlino del 10-Marzo-2018.
CONVOCAZIONE DI ASSEMBLEA
I Signori Azionisti sono convocati in Assemblea ordinaria in prima convocazione il giorno 11 aprile 2018, alle ore 15.30, presso il Centro Polifunzionale Pandurera, in Cento, via XXV Aprile, n. 11 ed, eventualmente, in seconda convocazione il giorno 12 aprile 2018, alle ore 15.30, presso la sede legale della Cassa di Risparmio di Cento S.p.a. (“Cassa”) in Cento (Fe), sala di rappresentanza, con ingresso da corso del Guercino n. 32, per la trattazione del seguente
ORDINE DEL GIORNO 1) Bilancio al 31 dicembre 2017 e deliberazioni relative. 2) Informativa annuale sull’attuazione delle politiche di remunerazione e incentivazione adottate
nell’esercizio 2017. Approvazione, ai sensi dell'art. 6 dello Statuto, delle politiche di remunerazione e incentivazione per l’anno 2018 a favore degli Amministratori, dei Sindaci, dei Dipendenti e dei Collaboratori non legati alla Cassa da rapporto di lavoro subordinato.
3) Comunicazioni sulle politiche dei controlli interni in materia di operazioni con Soggetti Collegati. 4) Nomina di un Sindaco supplente ai sensi dell’art. 2401 del codice civile. In considerazione dell’ammissione delle azioni della Cassa sul sistema multilaterale di negoziazione “Hi-Mtf”, si ricorda che la legittimazione all'intervento in Assemblea e all'esercizio del diritto di voto dovrà essere attestata da una comunicazione alla Cassa effettuata dall'intermediario autorizzato, in conformità alle proprie scritture contabili, in favore del soggetto cui spetta il diritto di voto, sulla base delle evidenze contabili relative al termine della giornata contabile del 29 marzo 2018 (“record date”: settimo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l’Assemblea in prima convocazione). Pertanto coloro che risulteranno titolari delle azioni successivamente a tale data non avranno il diritto di intervenire e votare in Assemblea. Detta comunicazione dovrà pervenire alla Cassa entro il 6 aprile 2018 (terzo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l'Assemblea in prima convocazione). Resta ferma la legittimazione all'intervento e al voto qualora la comunicazione sia pervenuta oltre il 6 aprile 2018, purché entro l'inizio dei lavori assembleari della singola convocazione. La richiesta della suddetta comunicazione dovrà essere effettuata entro i termini previsti dalla normativa vigente e meglio specificati nell’ “Informativa ai soci”. La validità della costituzione e delle deliberazioni dell’Assemblea è regolata dalle vigenti norme di legge e di Statuto. Con riferimento al punto 4 dell’ordine del giorno si rammenta che, ai sensi dell’art. 2400, comma 4, del codice civile, al momento della nomina del sindaco supplente e prima dell'accettazione dell'incarico, sono resi noti all'Assemblea gli incarichi di amministrazione e di controllo da lui ricoperti presso altre società. Nella presentazione del candidato i Soci tengono conto di quanto previsto nel “Modello teorico dei requisiti
di professionalità” (denominato anche “Modello teorico relativo al profilo dei Sindaci”) pubblicato sul sito web della Cassa (Link sulla Home Page - Assemblea dei Soci 11 aprile 2018). Maggiori informazioni sono a disposizione dei soci nell’ “Informativa ai soci” pubblicata sul sito web della Cassa (Link sulla Home Page - Assemblea dei Soci 11 aprile 2018). L’ulteriore documentazione prescritta dalla legge sarà depositata nei termini e con le modalità di legge. Cento, 06-Marzo-2018
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione
(Dott. Carlo Alberto Roncarati)
6
SINTESI DELLE DELIBERAZIONI dell’ASSEMBLEA del 11-Aprile-2018
L’Assemblea Ordinaria degli Azionisti della Cassa di Risparmio di Cento S.p.A. ha avuto luogo l’11 aprile 2018, presieduta dal Presidente del Consiglio di Amministrazione Dott. Carlo Alberto Roncarati. Sono intervenuti n. 184 Soci, portatori di n. 11.897.492 azioni pari al 79,58% circa del capitale sociale. L’Assemblea ha deliberato: • di approvare il bilancio della Società chiuso al 31 dicembre 2017 ed il riparto dell’utile nella
formulazione proposta dal Consiglio di Amministrazione, con pagamento del dividendo di Euro 0,15 per azione a decorrere dal 30 aprile 2018;
• di approvare, ai sensi dell'art. 6 dello statuto sociale, le politiche di remunerazione ed incentivazione per l’anno 2018 a favore dei Consiglieri di Amministrazione, dei Sindaci, dei dipendenti e dei collaboratori non legati alla società da rapporto di lavoro subordinato;
• di nominare Sindaco supplente il dott. Antonio Bragaglia in sostituzione del dimissionario Dott. Luca Padovani.
7
Indice generale Principali Indicatori Patrimoniali ed Economici pag. 9 Relazione del Consiglio di amministrazione pag. 10 Proposta di distribuzione dell’Utile pag. 46 Schemi del Bilancio di impresa pag. 47 Nota Integrativa pag. 55 Allegati pag. 197 Attestazione sul Bilancio di esercizio pag. 213 Relazione del Collegio sindacale pag. 215 Relazione della Società di Revisione pag. 219
8
Pagina bianca
9
PRINCIPALI INDICATORI PATRIMONIALI ED ECONOMICI
DATI SIGNIFICATIVI DELLA GESTIONE
(importi in migliaia di euro)
PRINCIPALI DATI PATRIMONIALI 31/12/2017 31/12/2016
Variazione
Assoluta %
Impieghi economici netti verso clientela 1.961.138 1.880.898 80.240 4,3%
Raccolta diretta da clientela ordinaria 1.618.485 1.710.062 -91.576 -5,4%
Raccolta indiretta – amministrata 513.563 610.281 -96.718 -15,8%
Raccolta indiretta – gestita 1.504.202 1.322.093 182.110 13,8%
Raccolta indiretta totale clientela ordinaria 2.017.765 1.932.374 85.392 4,4%
Raccolta totale da clientela ordinaria 3.636.251 3.642.435 -6.185 -0,2%
Raccolta totale da clientela istituzionale 565.984 764.872 -198.888 -26,0%
Raccolta banche - BCE 347.000 100.000 247.000 247,0%
Totale Mezzi Propri 195.849 194.186 1.663 0,9%
PRINCIPALI DATI ECONOMICI 31/12/2017 31/12/2016
Variazione
Ass. %
Risultato netto della gestione finanziaria 59.562 56.157 3.405 6,1%
Costi Operativi 51.554 52.910 -1.356 -2,6%
Utile Netto 9.453 1.721 7.732 449,3%
PRINCIPALI INDICATORI
Indici di redditività 31/12/2017 31/12/2016
Roe (Return on Equity) 4,83% 0,89% Margine di interesse / Margine Intermediazione 44,07% 45,91% Commissioni Nette / Margine Intermediazione 36,04% 35,75% Indici di struttura
Mezzi propri/totale attivo 7,10% 6,80% Mezzi propri/raccolta diretta 9,17% 7,96% Impieghi lordi/raccolta diretta da clientela 118,20% 94,24% Impieghi lordi/totale attivo 72,53% 66,76% Cost/Income ratio 66,56% 68,31% Indici di rischiosità
Sofferenze/impieghi (valori netti) 4,06% 5,03% Sofferenze/impieghi (valori lordi) 7,30% 7,83% Texas ratio 79,79% 89,49% Coverage ratio sofferenze (#) 71,83% 66,53% Coverage ratio totale crediti deteriorati (#) 60,30% 54,79% Coefficienti Patrimoniali
CET1 Ratio 13,52% 12,41% Total Capital Ratio 13,98% 12,79% ‘(#) compresi gli stralci totali e parziali
10
RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
1. IL CONTESTO INTERNAZIONALE, IL MERCATO INTERNO,
L’ECONOMIA DEL NOSTRO TERRITORIO. Il 2017 è stato un anno generalmente positivo per le principali economie, ancorché, tra le economie sviluppate, il ciclo economico sia più maturo negli Stati Uniti rispetto ad Europa e Giappone. Se il 2016 era stato l’anno di Brexit e della vittoria a sorpresa di Donald Trump alle elezioni presidenziali statunitensi, nel 2017 sono stati diversi appuntamenti elettorali in Europa, soprattutto le presidenziali in Francia, a generare un aumento temporaneo della volatilità sui mercati finanziari. Negli Stati Uniti il primo anno di presidenza Trump è trascorso all’insegna di diverse iniziative controverse da parte dell’amministrazione, con l’attesa riforma fiscale concretizzatasi solo a fine 2017. Mentre nel 2018 l’impatto sul Pil dovrebbe essere positivo, ancorché non siano unanimi i pareri al riguardo, l’incognita resta sulle ripercussioni a lungo termine sul bilancio federale. Il 2017 ha comunque registrato ancora una volta un’economia in crescita a un ritmo attorno al 3 per cento annualizzato di trimestre in trimestre, con la disoccupazione passata dal 4,7 al 4,1 per cento, senza che ciò abbia tuttavia generato pressioni al rialzo per la crescita dei salari e dei prezzi al consumo. Resta peraltro ancora sui livelli minimi degli ultimi quattro decenni il tasso di partecipazione al mercato del lavoro. La politica monetaria è stata condotta dalla Federal Reserve con la prudenza utilizzata da quando ha iniziato la fase di normalizzazione. Nel corso dell’anno la banca centrale ha effettuato tre rialzi del tasso sui Fed Funds di 25 punti base ognuno, a marzo, giugno e dicembre. A settembre ha inoltre annunciato l’inizio della riduzione dell’attivo di bilancio, cresciuto fino a oltre 4.500 miliardi per effetto dei diversi interventi di quantitative easing. Nonostante l’aumento della divergenza con la politica monetaria della Banca Centrale Europea, il dollaro si è indebolito nei confronti dell’euro, passando da 1,04 a 1,20. In Giappone gli stimoli fiscali e monetari sono proseguiti nel 2017, consentendo al Pil di crescere poco meno del 2 per cento, livello da considerare superiore al potenziale, data dinamica demografica del Paese. Nonostante una politica monetaria che, tramite il programma di allentamento quantitativo e qualitativo (QQE), sta mantenendo il rendimento dei titoli di Stato decennali attorno a zero, quindi negativi in termini reali pur a fronte di un’inflazione almeno 1,5 punti inferiore al target della Banca del Giappone, il debito pubblico in rapporto al Pil resta al 240 per cento. Il primo ministro Shinzo Abe ha indetto elezioni anticipate a ottobre, ottenendo la conferma alla guida del governo. Ciò dovrebbe mettere il governo nelle condizioni ideali per implementare la terza freccia della cosiddetta Abenomics, rappresentata dalle riforme strutturali. L’aumento della partecipazione delle donne al mercato del lavoro è un segnale incoraggiante, alla luce di un tasso di disoccupazione al 2,8 per cento e al ben noto invecchiamento della popolazione. Tra le principali economie emergenti, in Cina il Pil è aumentato del 6,9 per cento, mentre resta l’incognita della continua crescita del debito complessivo, che potrebbe generare una crisi non facilmente gestibile. In India l’economia ha chiuso il 2017 in crescita del 7,1 per cento rispetto all’anno precedente, mentre Brasile e Russia sono uscita dalla recessione dopo due anni, con un incremento del Pil rispettivamente pari a 1 e 1,8 per cento. Nell’Area dell’Euro la crescita del Pil è stata mediamente pari al 2,4 per cento, sia pure con andamenti come di consueto non omogenei tra i diversi Paesi membri. A livello politico, sono state diverse le scadenze elettorali (Olanda, Francia, Germania, Austria, oltre al referendum per l’indipendenza della Catalogna). Alla vigilia delle elezioni presidenziali in Francia, tenutesi tra aprile e maggio, i timori per la vittoria dell’estrema destra hanno causato un incremento dei premi per il rischio, poi ridimensionatisi a seguito della vittoria al secondo turno del moderato Emmanuel Macron. In questo contesto la politica monetaria della Banca Centrale Europea è stata caratterizzata dal completamento delle operazioni Targeted Longer Term Refinancing Operations (TLTRO) e da modifiche al programma di acquisto di attività finanziarie. L’ammontare di acquisti mensili è stato
11
ridotto a partire da aprile da 80 a 60 miliardi mensili, mentre a ottobre è stata annunciata una nuoca riduzione da 60 a 30 miliardi mensili a partire da gennaio 2018 fino a settembre. Inalterati per contro il tasso di rifinanziamento principale (zero) e quello sulla deposit facility (-0,40 per cento). L’Italia, anche nel 2017, ha avuto un tasso di crescita del Pil inferiore alla media dell’Area dell’Euro, ancorché l’1,6 per cento realizzato sia ben superiore alle previsioni di inizio anno, con un incremento dello 0.9 per cento in termini reali. La disoccupazione si mantiene all’11 per cento con significative disomogeneità territoriali. Diverse crisi bancarie sono state affrontate durante l’anno, con interventi a carico dello Stato e del Fondo Volontario di Tutela dei Depositi. Mentre Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca sono state poste in liquidazione dopo aver scorporato le attività in bonis acquisite da Intesa San Paolo e avere azzerato capitale e obbligazioni subordinate, con un intervento da parte dello Stato, il Monte dei Paschi di Siena ha ottenuto una ricapitalizzazione precauzionale da parte dello Stato. Delle quattro banche poste in risoluzione nel novembre del 2015, le good banks di Carichieti, Banca delle Marche e Banca Etruria sono state rilevate dal UBI, mentre Carife è stata assorbita dalla Banca Popolare dell’Emilia Romagna. Infine, le Casse di Risparmio di Rimini, Cesena e San Miniato sono state rilevate da Cariparma Credit Agricole a seguito di un intervento di salvataggio a carico del Fondo Volontario di Tutela dei Depositi. A livello di sistema il peso dei crediti deteriorati resta superiore alla media europea, ma nel 2017 è iniziata la loro riduzione, in prevalenza a seguito di cessioni. Tale tendenza dovrebbe proseguire nel corso del 2018, anche su sollecitazione delle autorità di vigilanza. Nel primo semestre del 2017 è proseguita, in Emilia Romagna, la ripresa dell'economia regionale. L'attività nell'industria ha mostrato un'accelerazione rispetto al 2016. La ripresa si è estesa a gran parte dei settori: è stata particolarmente intensa nella metalmeccanica e meno robusta nei comparti tradizionali; stenta a manifestarsi tra le imprese di minore dimensione. Il contributo della domanda interna è stato positivo, favorendo un incremento del fatturato anche per le imprese orientate al mercato domestico. L'accumulazione di capitale si è rafforzata, anche grazie agli incentivi pubblici agli investimenti. Le esportazioni hanno registrato un aumento significativo e diffuso fra i settori e i mercati di sbocco. La lunga fase negativa delle costruzioni non si è ancora conclusa. È proseguito il recupero delle compravendite di abitazioni, ma è stato ancora insufficiente a sospingere l'attività produttiva del settore e i prezzi, anche a causa degli immobili invenduti accumulatisi negli ultimi anni. L'attività economica nei servizi ha mostrato segnali di miglioramento, trainata dal buon andamento del turismo e dei trasporti. L'occupazione e le ore lavorate hanno registrato un aumento; il tasso di disoccupazione è diminuito ulteriormente, collocandosi 5 punti percentuali al di sotto di quello italiano. Il credito in regione ha registrato, a novembre 2017, un calo del 1,7% (-0,2% in Italia) mentre i finanziamenti alle famiglie sono cresciuti del 2,6% in linea con il dato nazionale. I prestiti alle imprese sono invece calati, soprattutto per le unità produttive di minore dimensione, del 2,1% (-3,3% per l’Italia). E’proseguito il graduale miglioramento della qualità del credito. Lo stock di partite deteriorate rimane storicamente elevato. I depositi bancari delle famiglie hanno registrato un aumento più contenuto rispetto a quello della fine del 2016. La liquidità delle imprese è rimasta elevata. I tassi di interesse attivi e passivi restano su valori contenuti. I risultati delle indagini autunnali della Banca d'Italia evidenziano attese favorevoli sul quadro congiunturale nel breve termine, soprattutto fra le imprese dell'industria.
2. L’ANDAMENTO DEI MERCATI FINANZIARI Per i mercati azionari il 2017 è stato un anno molto positivo, con crescite a doppia cifra dei principali indici azionari. Gli indici statunitensi hanno toccato nuovi massimi storici, raggiungendo livelli di multipli sugli utili elevati, in un contesto di forti attese per gli effetti della riforma fiscale e
12
di probabile sottovalutazione dei rischi prospettici. La borsa di Milano, per contro, ha chiuso in rialzo del 13,6 per cento, grazie anche al recupero dei principali titoli bancari (in rialzo di 15 punti percentuali l’indice del settore). Sui mercati obbligazionari, nonostante la liquidità ancora abbondante per via delle politiche monetarie complessivamente espansive, i rendimenti hanno iniziato una seppur lieve risalita, soprattutto nella parte medio-lunga della curva, dove hanno inciso le aspettative di una normalizzazione delle politiche monetarie stesse, ancorché graduale. I premi per il rischio di credito sono ancora contenuti, soprattutto per le emissioni in euro oggetto di acquisti da parte della BCE nell’ambito del programma di quantitative easing. In rialzo le principali materie prime, soprattutto quelle legate al comparto energetico, con il prezzo del petrolio che ha chiuso il 2017 a 60 dollari al barile, in risalita del 12,5 per cento rispetto al fine 2016. In controtendenza il gas naturale, in ribasso del 20,7 per cento.
13
3. L’ATTIVITA’ DELLA CASSA A – ANDAMENTO DELLA GESTIONE Gli importi nelle tabelle della presente relazione sono espressi in migliaia di Euro. Raccolta da clienti Di seguito si riporta la consistenza e la suddivisione della raccolta globale della banca.
( Importi in Migliaia di Euro ) 31/12/2017 % 31/12/2016 % Var. %
Debiti verso clientela:
Conti correnti e depositi liberi e vincolati 1.468.978 35,0% 1.450.482 32,9% 1,3%
Pronti contro termine passivi (MTS repo) 56.282 1,3% 296.659 6,7% -81,0%
Altri finanziamenti 6 0,0% 1.406 0,0% -99,6%
Obbligazioni 158.950 3,8% 258.008 5,9% -38,4%
Certificati di deposito 8.089 0,2% 15.664 0,4% -48,4% Totale Raccolta Diretta - con Clientela 1.692.305 40,3% 2.022.219 45,9% -16,3%
Mutui Passivi 320.837 7,6% 258.087 5,9% 24,3%
Titoli Guercino 55.646 1,3% 69.622 1,6% -20,1%
Titoli Siviglia 67.011 1,6% 89.669 2,0% 100,0% Totale debiti vs clientela e titoli in circolazione 2.135.799 50,8% 2.439.597 55,4% -12,5%
Raccolta indiretta 2.066.436 49,2% 1.967.710 44,6% 5,0%
Raccolta Complessiva 4.202.235 100% 4.407.307 100% -4,7%
Il contesto economico e l’abbondante liquidità presente sul sistema hanno consentito una gestione più flessibile della raccolta; la Cassa ha gestito la contingenza sfruttando le opportunità derivanti dal programma TLTRO2 lanciato dalla BCE (raccolta a quattro anni al tasso negativo di -0,40% raggiungibile in caso di aumento degli impieghi economici a imprese – target ampiamente raggiunto dalla Cassa). Ai 100 milioni del 2016 è seguito un tiraggio di 247 milioni di euro a marzo 2017; a fronte di tale liquidità aggiuntiva sono diminuiti, di pari importo, i pronti contro termine passivi effettuati con la CDP per operazioni di MTS Repo. Le altre componenti della raccolta diretta da clientela sono diminuite unicamente nella componente relativa alle obbligazioni; la Cassa non ha effettuato emissioni nel 2017 spostando i flussi nella forma tecnica dei time deposit ed incrementando la componente a MLT istituzionale (mutui passivi stipulati con CDP); la parte a vista cresce del 1,3%, di 18 milioni di euro. La raccolta totale assomma a 4.202,2 milioni di euro in calo del 4,7% rispetto ai 4.407,3 di fine 2016; la variazione è esclusivamente riconducibile al calo dell’operatività istituzionale in MTS Repo (come sopra illustrato) compensata dall’utilizzo pieno della TLTRO2. Al netto di questa componente risulta in crescita dello 0,9% passando da 4.110,6 a 4.145,9 milioni di euro.
14
Con le tavole che seguono vengono rappresentate la raccolta da clientela ordinaria, quella da clientela istituzionale e per finire la raccolta banche da BCE.
Raccolta da Clientela Ordinaria 31/12/2017 31/12/2016 Variazione Var. %
Conti correnti e depositi liberi e vincolati 1.462.488 1.444.953 17.535 1,2%
Obbligazioni 147.909 249.445 -101.536 -40,7%
Certificati di deposito 8.089 15.664 -7.575 -48,4%
Parziale Raccolta Diretta 1.618.485 1.710.062 -91.576 -5,4%
Raccolta Amministrata 513.563 610.281 -96.718 -15,8%
Raccolta Gestita 1.504.202 1.322.093 182.110 13,8%
Parziale Raccolta Indiretta 2.017.765 1.932.374 85.392 4,4%
Totale Raccola da clientela ordinaria 3.636.251 3.642.435 -6.185 -0,2%
Raccolta da Clientela Istituzionale 31/12/2017 31/12/2016 Variazione Var. %
Conti correnti 6.490 5.529 961 17,4%
Obbligazioni 11.041 8.563 2.478 28,9%
MTS repo 56.282 296.659 -240.377 -81,0%
Titoli Senior Guercino e Siviglia 122.657 159.291 -36.634 -23,0%
Mutui Passini e altri finanziamenti 320.843 259.493 61.350 23,6%
Raccolta diretta Istituzionale 517.314 729.535 -212.222 -29,1%
Raccolta indiretta Istituzionale 48.671 35.336 13.334 37,7%
Totale Raccolta Istituzionale 565.984 764.872 -198.888 -26,0% 31/12/2017 31/12/2016 Variazione Raccolta da Banca Centrale 347.000 100.000 247.000 Nella tavola che segue viene rappresentata la raccolta indiretta amministrata e gestita.
31/12/2017 % 31/12/2016 % Var. %
Raccolta indiretta Amministrata 513.563 24,9% 610.281 31,0% -15,8%
Raccolta indiretta Gestita 1.552.873 75,1% 1.357.429 69,0% 14,4%
di cui Fondi comuni 588.642 28,5% 496.553 25,2% 18,5%
di cui Gestioni patrimoniali 409.494 19,8% 382.366 19,4% 7,1%
di cui Gestioni di clientela istituzionale 48.671 2,4% 35.336 1,8% 37,7%
di cui Assicurazioni ramo vita 506.066 24,5% 443.173 22,5% 14,2%
Totale raccolta indiretta 2.066.436 100% 1.967.710 100% 5,0% Dall’analisi delle componenti della raccolta indiretta si rileva la diminuzione della raccolta amministrata del 15,8%, dovuta alla riduzione di valore delle azioni della Cassa nei dossiers e alla persistente ricomposizione dei portafogli verso la raccolta gestita; la raccolta gestita, aumenta del 14,4%, ed è pari al 69,0% del totale della raccolta indiretta, a testimonianza da un lato della focalizzazione strategica pluriennale sul comparto, grazie alla costante spinta all’innovazione di prodotto associati all’incessante attività di supporto della rete distributiva e dall’altro come questi valori e competenza, unitamente all’approccio multibrand, siano apprezzati dalla clientela. Particolarmente gradita dalla clientela la gamma di gestioni individuali che partono da quelle che
15
utilizzano esclusivamente ETF fino alle linee dedicate alla clientela del segmento Private anche attraverso soluzioni di Private Insurance, tutte gestite con attenzione e professionalità riconosciute anche dai premi assegnati dalla stampa specializzata. In crescita tutti gli aggregati del comparto: i Fondi Comuni e Sicav di diritto lussemburghese crescono del 18,5%, le Gestioni Patrimoniali individuali del 7,1% ed il comparto assicurativo del 14,2%. Impieghi a clienti Di seguito si riportano le grandezze degli impieghi a clientela lordi e netti da svalutazioni.
Impieghi Lordi & Netti 31/12/2017 31/12/2016 Variaz.%
( Importi in Migliaia di Euro )
Impieghi lordi per cassa 2.000.237 1.905.768 5,0%
Svalutazioni IAS 104.403 91.985 13,5%
Impieghi per cassa netti 1.895.834 1.813.783 4,5%
Impieghi di firma lordi 65.586 67.655 -3,1%
Svalutazioni IAS 282 540 -47,7%
Impieghi di firma netti 65.304 67.115 -2,7%
Totale Cassa & Firma Lordi 2.065.824 1.973.423 4,7%
Svalutazioni totale Cassa & Firma 104.685 92.525 13,1%
Totale Cassa & Firma Netti 1.961.138 1.880.898 4,3%
Gli impieghi lordi e netti per cassa sono in aumento rispettivamente del 5% e del 4,5%; in calo invece gli impieghi di firma del 2,7%. L’aumento dei volumi degli impieghi è il frutto di una precisa strategia di supporto ad imprese e famiglie del territorio.
Impieghi Netti a Clienti 31/12/2017 Quota% 31/12/2016 Quota% Variaz.%
Conti correnti 140.460 7,2% 154.248 7,9% -8,9%
Pronti contro termine 0 0,0% 0 0,0%
Mutui 1.030.513 52,5% 1.059.593 54,0% -2,7%
Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto
25.976 1,3% 5.499 0,3% 372,4%
Altre operazioni 247.208 12,6% 216.402 11,0% 14,2%
Attività deteriorate 148.501 7,6% 172.304 8,8% -13,8%
Attività cedute non cancellate ( in Bonis ) 303.176 15,5% 205.737 10,5% 47,4%
Titoli di debito 0 0,0% 0 0,0%
Totale valore di bilancio 1.895.834 96,7% 1.813.783 92,5% 4,5%
Impieghi di firma 65.304 3,3% 67.115 3,4% -2,7%
Totale impieghi a clientela 1.961.138 100% 1.880.898 100% 4,3% Gli impieghi netti per cassa risultano in aumento del 4,5%. I mutui e le attività cedute non cancellate (classificazione dei mutui cartolarizzati) sono passati da 1.2635,3 a 1.333,7 milioni di
16
euro in crescita del 5,4%. In aumento del 14,2% le altre operazioni di finanziamento alle imprese che raggiungono i 247 milioni di euro ed i prestiti personali, nuova linea di business lanciata nel corso del 2017. Le attività deteriorate nette sono in calo del 13,8%, tangibile segnale di miglioramento della qualità del credito erogato dalla Cassa e della salute delle imprese del territorio. Gli impieghi per concentrazione di esposizioni della clientela sono così raggruppati:
31/12/2017 31/12/2016
Importo % sul Tot. Impieghi
Importo % sul Tot. Impieghi
Primi 10 clienti 428.099 20,72% 342.324 17,35%
Primi 20 clienti 503.254 24,36% 410.706 20,81%
Primi 50 clienti 643.410 31,15% 559.235 28,34%
Totale impieghi lordi 2.065.824 1.973.423
L’incremento della concentrazione del rischio nel 2017 rispetto all’anno precedente è ascrivibile ai crediti verso il Ministero dell’Economia e delle Finanze (271,2 milioni di euro contro i 206,0 milioni di euro dell’anno precedente) per la garanzia prestata dallo Stato sui finanziamenti per il pagamento delle imposte da parte dei soggetti residenti nel cratere del sisma (Decreto Legge 10-ottobre-2012, Nr. 174 art.11) e sui finanziamenti per la ricostruzione sisma 2012 (Decreto Legge 6-giugno-2012, Nr. 74 articolo 3 convertito con modificazioni dalla legge 1/8/2012 n 122) nonché per l’esposizione verso i veicoli delle cartolarizzazioni per complessivi 64,1 milioni di euro. Nelle tabelle che seguono vengono esposti gli impieghi netti per cassa, suddivisi per settore economico e per branca di attività economica.
Composizione per settore economico 31/12/2017 31/12/2016
Amministrazioni pubbliche 14,59% 11,67%
Imprese e quasi società finanziarie 6,13% 4,77%
Società e quasi società non finanziarie 42,79% 46,56%
Istituzioni soc. private e non classificate 0,80% 1,08%
Famiglie (consumatori e produttori) 35,70% 35,91%
Totale 100% 100%
17
Composizione per branca di attività Importi %
Amministrazioni pubbliche 276.588 14,6% Società finanziarie 116.232 6,1% Consumatori 571.718 30,2%
Enti, Istituzioni, Unità Non Classificate 17.118 0,9% Prodotti agricoltura silv. e pesca 79.084 4,2% Prodotti energetici 13.516 0,7% Minerali e Metalli ferrosi e non ferrosi 15.227 0,8% Minerali e Prodotti a base di minerali non metallici 14.530 0,8% Prodotti chimici 7.171 0,4% Prodotti in Metallo escluse. Macchinari trasp. 32.268 1,7% Macchine agricole e industriali 40.404 2,1% Macchine da ufficio per elab. dati 1.592 0,1% Materiale e forniture elettriche. 34.260 1,8% Mezzi di trasporto 3.126 0,2% Prodotti Alimentari bevande e tabacchi 86.893 4,6% Prodotti Tessili cuoio calzature abbigliamento 13.472 0,7% Carta, articoli in carta, editoria 14.367 0,8% Prodotti in gomma e plastica 9.862 0,5% Altri prodotti industriali 8.225 0,4% Edilizia e opere pubbliche 99.995 5,3% Servizi Commercio, recuperi, riparazioni 182.490 9,6% Alberghi e pubblici esercizi 23.425 1,2% Trasporti interni 8.454 0,4% Servizi connessi al trasporto 10.604 0,6% Servizi delle Comunicazioni 103 0,0%
Altri servizi destinati alla vendita. 215.110 11,3%
TOTALE 1.895.834 100,0% Gli impieghi netti per cassa risultano ampiamente diversificati per branca merceologica. L’alta percentuale verso le famiglie, sia nella veste di consumatori che di produttori, è molto frazionata e normalmente garantita da ipoteca.
18
I crediti in bonis Nella tabella che segue vengono esposti i dati relativi alla riserva collettiva.
31/12/2017 31/12/2016 Var. %
Crediti in Bonis sottoposti a Collettiva 1.475.266 1.418.498 4,00%
Quota % Collettiva sui Crediti Lordi Totali 73,8% 74,4% -0,91%
PA sulla Collettiva 5.789 6.643 -12,86%
Rapporto di Copertura % 0,39% 0,47% -16,21% Nel corso del 2017 la percentuale di copertura generica dei crediti in bonis è passata dallo 0,47% allo 0,39% per effetto del diffuso miglioramento del merito di credito delle imprese classificate in bonis. I crediti anomali Nelle tabelle che seguono vengono esposti i dati relativi ai crediti anomali.
31/12/2017 31/12/2016 Var. %
Sofferenze in linea capitale 146.064 149.229 -2,1%
Dubbi Esiti 69.154 57.932 19,4%
Rapporto di Copertura 47,3% 38,8% 8,5%
Sofferenze Nette 76.910 91.297 -15,8%
Rapporto di Copertura dopo gli stralci 71,8% 66,5% 5,3%
Inadempienze Probabili in linea capitale 81.601 87.438 -6,7%
Dubbi Esiti 28.164 25.533 10,3%
Rapporto di Copertura 34,5% 29,2% 5,3%
Inadempienze probabili nette 53.437 61.905 -13,7%
Esposizioni scadute e/o sconf. deteriorate in linea capitale 19.450 20.979 -7,3%
Dubbi esiti 1.296 1.877 -31,0%
Rapporto di Copertura 6,7% 8,9% -2,3%
Esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate nette 18.154 19.102 -5,0%
Parziale Crediti Anomali senza Soffer. in linea capitale 101.051 108.417 -6,8%
Totale Dubbi Esiti 29.460 27.410 7,5%
Rapporto di Copertura 29,2% 25,3% 3,9%
Parziale Crediti Anomali senza Soffer. Netti 71.591 81.007 -11,6%
Totale Crediti Anomali in linea capitale 247.115 257.646 -4,1%
Totale Dubbi Esiti 98.614 85.342 15,6%
Rapporto di Copertura 39,9% 33,1% 6,8%
Totale Crediti Anomali Netti 148.501 172.304 -13,8%
Rapporto di Copertura dopo gli stralci 60,3% 54,8% 5,5% Come si evince dalla tabella sopra riportata lo stock di crediti anomali lordi diminuisce del 4,1% con cali di diverse magnitudo (sofferenze -2,1%, inadempienze probabili -6,7% ed esposizioni scadute -7,3%). Il rapporto di copertura del totale dei crediti anomali è aumentato attestandosi al 60,3% contro il 54,8% di fine 2016, a conferma delle politiche della Cassa volte a mantenere
19
elevato il presidio del rischio a beneficio della solidità attuale e prospettica. La copertura delle sofferenze passa quindi, comprendendo le perdite su crediti contabilizzate nell’anno, dal 66,5% al 71,8% in linea con le best practices del settore ed ampiamente superiori alla media riferita alle banche “less significant” come riportato nell’ultimo “Rapporto sulla stabilità Finanziaria“ pubblicato da Banca d’Italia; le inadempienze probabili (ex incagli) passano dal 29,2% al 34,5% mentre le esposizioni scadute e sconfinate dal 8,9% al 6,7%.
31/12/2017 31/12/2016 Var. %
Sofferenze in linea capitale 146.064 149.229 -2,1%
Rapporto Sofferenze lorde / Impieghi lordi 7,3% 7,8% -0,5%
Inadempienze Probabili in linea capitale 81.601 87.438 -6,7%
Rapporto Inadempienze probabili lorde / Impieghi lordi 4,1% 4,6% -0,5%
Esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate in linea capitale 19.450 20.979 -7,3%
Rapporto Esp. Scadute e/o Sconfinate deter. / Impieghi lordi 1,0% 1,1% -0,1%
Parziale Crediti Anomali senza Soffer. in linea capitale 101.051 108.417 -6,8%
Rapporto Parz.Cred.Anomali NoSof. / Impieghi lordi 5,1% 5,7% -0,6%
Totale Crediti Anomali in linea capitale 247.115 257.646 -4,1%
Rapporto Tot.Cred.Anomali / Impieghi lordi 12,4% 13,5% -1,2%
Impieghi Lordi 2.000.237 1.905.768 5,0%
31/12/2017 31/12/2016 Var. %
Sofferenze Nette 76.910 91.297 -15,8%
Rapporto Sofferenze nette / Impieghi netti 4,1% 5,0% -1,0%
Inadempienze probabili nette 53.437 61.905 -13,7%
Rapporto Inadempienze probabili nette / Impieghi netti 2,8% 3,4% -0,6%
Esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate nette 18.154 19.102 -5,0%
Rapporto Esp. Scadute e/o sconfinanti nette / Impieghi netti 1,0% 1,1% -0,1%
Parziale Crediti Anomali senza Soffer. Netti 71.591 81.007 -11,6%
Rapporto Parz.Cred.Anomali NoSof. / Impieghi lordi 3,8% 4,5% -0,7%
Totale Crediti Anomali Netti 148.501 172.304 -13,8%
Rapporto Tot.Cred.Anomali / Impieghi netti 7,8% 9,5% -1,7%
Impieghi Netti 1.895.834 1.813.783 4,5%
Nelle tabelle sopra riportate sono esposti i rapporti delle varie classificazioni di credito anomalo rispetto al totale dei crediti in essere al 31/12/2017 ed al 31/12/2016, al lordo e al netto delle svalutazioni effettuate, con evidenza delle variazioni - tutte negative - a testimonianza sia del miglioramento degli stock sia del presidio a copertura del rischio di credito.
Indici di ingresso nuove sofferenze 31/12/2017 31/12/2016 Var. %
Flussi ingresso nuove sofferenze annuo 13.242 42.505 -68,8%
Impieghi medi dell'anno 1.890.413 1.853.849 2,0%
Indice di passaggio a sofferenza 0,70% 2,29% -1,59%
Gli indicatori di flusso delle nuove sofferenze si confermano, dopo il -8,9% delle scorso esercizio, in deciso calo (-68,8%) con l’indice di passaggio a sofferenza che scende del 1,59%.
20
Risultati economici Nelle tabelle sottostanti sono esposti i principali aggregati economici ottenuti dalla Cassa nel 2017.
31/12/2017 31/12/2016 Variazioni
Assolute %
Interessi attivi 48.178 54.215 -6.038 -11,14% Interessi passivi -14.041 -18.657 4.616 -24,74% Margine Interessi 34.137 35.558 -1.421 -4,00%
Dividendi 3.317 2.675 642 23,98% - di cui Dividendo Cedacri 2.074 1.631 443 n.a.
Utili / Perdite e Rettifiche su Attività Finanziarie 10.266 11.932 -1.666 -13,97% - di cui Plusvalenza vendita Cedacri/Eurovita 8.460 0
- di cui Utili e Perdite su banche venete -1.692 0
- di cui Impairment su Casse Romagnole risolute -1.346 0
- di cui Impairment su Fondi chiusi -1.240 0
Effetto Finanza 13.583 14.608 -1.025 -7,02%
Commissioni attive 30.319 30.191 128 0,42% Commissioni passive -2.400 -2.503 103 -4,11% Ricavi netti da SERVIZI 27.919 27.688 231 0,83%
Margine di Intermediazione 75.639 77.854 -2.215 -2,85%
Perdite e Rettifiche Valutazione Crediti -16.076 -21.696 5.620 -25,90% Risultato Netto Gest.Finanziaria 59.562 56.157 3.405 6,06%
Spese per il Personale -29.570 -30.366 796 -2,62% - di cui Fondo Esuberi 2017-2021 0 -1.125 1.125 n. a.
Spese Amministrative -19.788 -20.375 588 -2,88% - di cui Contributi a FITD e FNG -2.393 -3.813 1.420 -37,24%
- di cui Spese progetto CQS/CQP -163
- di cui Spese Due Diligence B.P.Sondrio -256
- di cui Spese straordinarie di compliance normativa -602
Spese recuperate -5.582 -5.674 93 -1,64% Ammortamenti -2.821 -2.438 -383 15,69% - di cui Svalutazioni immobili come da perizie -491
Altri oneri/proventi di gestione 7.023 6.269 754 12,03% Tot Spese di Gestione -50.737 -52.585 1.848 -3,51%
RISULTATO di Gestione 8.825 3.572 5.253 147,05% Accantonam. per Rischi ed Oneri -817 -325 -492 151,30% UTILE ORDINARIO 8.008 3.247 4.761 146,62%
Fatti Extra Gestionali -1 3 -4 >100% UTILE al Lordo Imposte 8.007 3.250 4.756 146,35%
Imposte sul Reddito IRES,IRAP 1.447 -1.529 2.976 n.a. - di cui operazioni straordinarie sulla fiscalità 1.769 -813 2.380 n.a.
UTILE NETTO 9.453 1.721 7.732 449,26%
Utile Netto “Normalizzato” 5.333 5.841 -508 -9,5%
21
Nelle tabelle che seguono viene data evidenza delle principali voci che costituiscono il conto economico, maggiori dettagli sono desumibili dalle diverse tavole della successiva Nota Integrativa:
INTERESSI ATTIVI Voci/Forme tecniche 31/12/2017 31/12/2016
Variazione
Ass. %
Strumenti finanziari e derivati di copertura 3.519 5.068 -1.549 -30,56%
Crediti verso banche 1.206 278 928 333,81%
Crediti verso clientela 43.453 48.868 -5.415 -11,08%
Altre attività - 1 - -
TOTALE 48.178 54.215 -6.036 -11,14%
Gli interessi attivi diminuiscono del 11,1% a motivo del calo dei parametri di riferimento che influisce negativamente sia sul rendimento degli impieghi finanziari sia su quelli economici indicizzati. Pesa inoltre il calo dello spread effettuato sulle nuove operazioni di impiego alla clientela mercé l’abbondante liquidità confluita nel sistema con le operazioni espansive di politica monetaria attuate dalla BCE e l’obiettivo comune alle banche di centrare gli obiettivi di crescita degli impieghi alle imprese al fine di usufruire della TLTRO2, i cui effetti per la Cassa si traducono nell’incremento degli interessi attivi banche nel 2017 per un ammontare pari a 1.166 mila euro.
INTERESSI PASSIVI Voci/Forme tecniche 31/12/2017 31/12/2016
Variazione
Ass. %
Debiti verso banche e banche centrali 12 94 -82 -87,23%
Debiti verso clientela 7.267 8.530 -1.263 -14,81%
Titoli in circolazione di clientela 6.698 9.962 -3.264 -32,76%
Altre passività e fondi 64 71 -7 -9,86%
TOTALE 14.041 18.657 -4.616 -24,74%
Calano anche gli interessi passivi soprattutto nella componente obbligazionaria per la diminuzione dei titoli in mano alla clientela. Diminuiscono anche gli altri interessi passivi pagati alla clientela. In tale contesto, come descritto sopra, la strategia attuata dalla banca è stata la ricomposizione degli stock di raccolta onerosa, nelle componenti clientela ordinaria, istituzionale e banca centrale. Il margine da interessi cala quindi del 4% attestandosi a 34.137 milioni dai 35.558 milioni di euro di fine 2016.
EFFETTO FINANZA 31/12/2017
Variazione
31/12/2016 Ass. %
Attività di negoziazione 654 983 -329 -33,47% Attività AFS 9.102 10.243 -1.141 -11,14%
Totale negoziazione 9.756 11.226 -1.470 -13,09%
Interessi su HFT 0 0 0 Interessi su AFS 3.160 4.574 -1.414 -30,91% Interessi su L&R 0 0 0
Totale Interessi attivi 3.160 4.574 -1.414 -30,91%
Interessi passivi banca centrale -3 -92 89 -96,74% Dividendi 3.317 2.675 642 24,00%
TOTALE 16.230 18.383 -2.153 -11,71% Il risultato dell’attività della finanza passa da 18,3 a 16,2 milioni di euro, in calo del 11,7%. La diminuzione è riconducibile ai seguenti fattori positivi e negativi:
22
• l’andamento dei mercati finanziari ha comportato minori utili da negoziazione, per 1,4 milioni di euro attestandosi ai 9,8 milioni del 2017 contro gli 11,2 milioni realizzati nel 2016.
• la vendita della partecipazione in Cedacri S.p.A., avvenuta nell’ambito di una più vasta operazione di riassetto societario che ha coinvolto tutta la compagine azionaria, ha portato alla contabilizzazione di utili per 8,37 milioni di euro mentre quella di Eurovita è stata pari a 0,09;
• la completa svalutazione delle obbligazioni subordinate di Veneto Banca (uniche subordinate detenute in portafoglio da parecchi anni), avvenuta nel corso del primo semestre del 2017, a completamento del salvataggio delle banche venete da parte di Banca Intesa, ha comportato una perdita pari a 4,9 milioni di euro;
• il medesimo salvataggio ha portato all’apprezzamento delle obbligazioni plain vanilla emesse dalle stessa banche venete e di realizzare, al momento della vendita, utili per 3,2 milioni di euro, compensando in buona parte le perdite relative alle subordinate;
• la completa svalutazione con passaggio a perdite delle azioni detenute in Banca Carim per 0,6 milioni di euro;
• la completa svalutazione con passaggio a perdite per 0,7 milioni di euro delle quote assegnate alla Cassa dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi relative al salvataggio di sistema di Cassa di Risparmio di Cesena S.p.A.;
• all’impairment effettuato sui fondi chiusi immobiliari (acquisiti dalla Cassa in passato, fondi in prevalenza di gestione di NPL) per 1,2 milioni di euro;
• ai dividendi pagati da Cedacri S.p.A. pari a 2 milioni di euro, 1,6 nel 2016.
COMMISSIONI ATTIVE
Voci/Forme tecniche 31/12/2017 31/12/2016
Variazione
Ass. %
Commissioni da attività creditizia 5.404 6.086 -682 -11,21% Servizi di incasso e pagamento 4.630 4.506 124 2,75% Servizi di tenuta e gestione conti correnti 4.152 4.144 8 0,19%
Totale attività "tradizionale" 14.186 14.736 -550 -3,73%
Negoziazione titoli e valute 659 1.066 -407 -38,18% Custodia e Amministrazione Titoli 298 260 38 14,62% Gestione Portafogli Patrimoniali individuali 5.081 4.604 477 10,36% Collocamento OICR e altri titoli 4.751 3.708 1.043 28,13% Collocamento Altri titoli 996 2.145 -1.149 -53,57% Collocamento Prodotti Assicurativi 4.168 3.511 657 18,71% Consulenza in materia di investimenti 180 161 19 11,80%
Totale attività su finanza 16.133 15.455 678 4,39%
Totale commissioni attive 30.319 30.191 128 0,42%
Come si evince dalla tabella sopra riportata crescono (+4,39) le commissioni da attività finanziaria che passano da 15,5 a 16,1 milioni di euro. Ottimo andamento delle commissioni derivanti dalle Gestioni patrimoniali +10,4%, dal collocamento di OICR + 28,1% e dal collocamento di prodotti assicurativi +18,7%, in calo invece l’attività di negoziazione di clientela -38,2% e su altri strumenti -53,6%, quest’ultimo riconducibile alla cessazione del collocamento di diamanti. Il calo delle commissioni da attività tradizionale è ascrivibile alla riduzioni degli incassi da attività creditizia (soprattutto relativamente alla commissione disponibilità somme) che diminuiscono di 0,7 milioni di euro, -11,2%.
23
COMMISSIONI PASSIVE Tipologia servizi/Valori
31/12/2017 31/12/2016 Variazione
Ass. %
Commissioni da attività creditizia 757 564 193 34,22% Servizi di incasso e pagamento 1.355 1.337 18 1,35%
Totale attività "tradizionale" 2.112 1.901 211 11,10%
Negoziazione titoli e valute 29 47 -18 -38,30% Custodia e Amministrazione Titoli 168 184 -16 -8,70% Gestione Portafogli Patrimoniali individuali 50 48 2 4,17% Collocamento OICR e altri titoli 0 2 -2 -100,00% Offerta Fuori Sede 41 321 -280 -87,23%
Totale attività su finanza 288 602 -314 -52,16%
Totale commissioni attive 2.400 2.503 -103 -4,12% In aumento le commissioni passive sull’attività tradizionale (+34,2%) legata all’incremento dei costi da cartolarizzazione per effetto della cessione ad Alchera di parte del portafoglio crediti alle imprese (vedi apposito paragrafo della Nota Integrativa). Il Margine Netto da Servizi passa quindi da 27,7 a 27,9 milioni di euro, in aumento dello 0,83% rispetto a fine 2016.
VALUTAZIONE CREDITI
Voci/Forme tecniche 31/12/2017 31/12/2016
Variazione
Ass. %
Rettifiche, Perdite e Riprese su Sofferenze 11.429 25.060 -13.631 -54,39% Rettifiche, Perdite e Riprese su UTP e Scaduti 4.971 -1.747 6.718 384,62% Rettifiche e Riprese su crediti in Bonis -854 -2.309 1.455 -63,02% Utile (perdite) da cessione o riacquisto di crediti 530 692 -192 -23,35% Totale 16.076 21.696 -5.620 -25,90% Le valutazioni analitiche delle sofferenze, per effetto del calo dei volumi, delle cospicue rettifiche contabilizzate negli esercizi precedenti e del mantenimento dei valori delle garanzie sottostanti (aggiornate per i cespiti immobiliari ogni 12 mesi per tutte le partite classificate NPL superiori a 250 mila euro), producono un calo degli accantonamenti appostati a conto economico pur in presenza di un aumento del rapporto di copertura. Quanto al restante mondo del credito anomalo (UTP e scaduto) le valutazioni analitiche portano, nonostante il calo dei volumi, ad un incremento degli accantonamenti che hanno portato ad un rilevante incremento delle coperture sulle inadempienze probabili. Il calo degli accantonamenti sul credito in bonis, avvenuto a parità di parametri, testimonia il continuo miglioramento del merito di credito del portafoglio, vuoi per la garanzia statale sul credito concesso per la ricostruzione post sisma, vuoi per i riflessi sulle imprese dell’evoluzione positiva del contesto economico. Le spese per il personale diminuiscono del 2,6% passando da 30,3 a 29,6 milioni di euro; al netto del fondo esuberi spesato nel 2016 le spese sono aumentate del 1,1% sia per effetto degli aumenti tabellari del CCNL sia per le assunzioni effettuate per la nuova filiale di Lugo e altri ingressi qualificati mirati a sostenere l’attività commerciale delle filiali. L’organico è infatti passato da 426 a 445 risorse di cui 30 a tempo determinato (erano 13 a fine 2016).
24
SPESE AMMINISTRATIVE Voci/Forme tecniche 31/12/2017 31/12/2016
Variazione
Ass. %
Spese correnti di funzionamento 5.822 5.951 -129 -2,16% Spese IT e Outsourcing 6.853 6.148 706 11,48% Spese a supporto del business 1.470 1.571 -101 -6,46% Spese Legali 725 711 14 2,00% Spese per consulenze 1.968 1.505 463 30,79% Imposte e tributi vari 556 677 -121 -17,83% Contribuzioni al FITD e FNG 2.393 3.813 -1.420 -37,24% Totale 19.788 20.375 -588 -2,88%
Le altre spese amministrative che calano complessivamente del 2,7% nonostante la presenza di costi straordinari spesati nell’esercizio esplicitati nella tabella che segue.
SPESE AMMINISTRATIVE PROGETTI SPECIALI ANNO 2017 Spese Legali
Spese per Consulenze
IT e Outsourcing TOTALE
Revisione contratti per nuove norme 88 0 0 88 MIFID II 27 0 0 27 PSD2 68 0 68 Modello 231/01 24 0 24 Normativa sugli NPL 183 183 Acquisto I.FI.VE.R. S.p.A. 16 147 0 163 Due Diligence B.ca Pop. Sondrio 94 162 0 256 Riallineamento valori fiscali immobili 63 0 63 Progetto Hub&Spoke 0 77 72 149 Totale 225 724 72 1.020
L’implementazione delle normative emanate dal legislatore e dalla Vigilanza hanno reso necessario il sostenimento di costi straordinari per la revisione di buona parte dei contratti per renderli compliant alla nuova normativa oltre a costi di consulenza una tantum per definirne gli impatti economico/patrimoniale attuale e prospettico. I costi diretti derivanti dall’attività di due diligence, e conseguenti spese legali e di consulenza, effettuate da Banca Popolare di Sondrio e dai suoi consulenti si sommano all’impegno delle strutture di direzione della Cassa per oltre 3 mesi. I progetti per la crescita e l’efficienza della Cassa sono relativi all’acquisizione del 55% del capitale della società I.FI.Ve.R. S.p.A. operante da oltre 35 anni nel settore della cessione del quinto (vedi apposito capitolo della presente relazione) e alla rivisitazione della rete distributiva secondo il modello Hub&Spoke effettuata per garantire la massima efficienza ed efficacia nella relazione con la clientela. Tutti questi progetti, che si sono sommati a quelli pluriennali presenti anche lo scorso anno, oltre all’impatto diretto sulle altre spese amministrative, hanno richiesto, per l’implementazione, un notevole impiego di tempo da parte delle risorse staffate sia in direzione sia in rete.
SPESE AMMINISTRATIVE SENZA PROGETTI SPECIALI 31/12/2017 31/12/2016
Variazione
Ass. %
Spese correnti di funzionamento 5.822 5.951 -129 -2,16% Spese IT e Outsourcing 6.782 6.148 634 10,31% Spese a supporto del business 1.470 1.571 -101 -6,46% Soese Legali 500 711 -210 -29,60% Spese per consulenze 1.244 1.505 -261 -17,34% Imposte e tributi vari 556 677 -121 -17,83% Contribuzioni al FITD e FNG 2.393 3.813 -1.420 -37,24% Totale 18.768 20.375 -1.608 -7,89%
25
Le spese correnti di funzionamento quali, a mero titolo esemplificativo, luce, acqua, gas e affitti, diminuiscono del 2,2% a conferma della focalizzazione della Cassa alla gestione dei costi dei singoli beni/servizi acquistati. L’aumento del 10% delle spese IT e di outsourcing è ascrivibile al fornitore IT – Cedacri - sia per l’incremento dell’operatività (maggior numero transazioni, il costo unitario delle stesse è sceso) sia ai nuovi applicativi implementati, che consentono alla Cassa di mantenersi all’avanguardia tecnologica per fornire il miglior servizio alla clientela. Tali costi comprendono anche le nuove aperture del 2017 quali il Centro Private and Wealth Management di Bologna e la filiale di Lugo. Tutte le altre spese sono diminuite rispetto al 2016 pur con magnitudo diverse. Il totale delle altre spese amministrative depurato dei costi per progetti è così diminuito di 1,6 milioni di euro (-7,9%) rispetto al corrispondente dato al 31/12/16.
ALTRE VOCI DI CONTO ECONOMICO 31/12/2017 31/12/2016 Variaz. Var%
Imposte di bollo e imposta sostitutiva
da recuperare dalla clientela -5.582 -5.675 93 -1,6%
Altri Oneri di gestione -1.142 -1.367 225 -16,5% di cui Perdite su cause e reclami -1 -1 0 -37,0%
di cui Sopravvenienze Passive -0 -0 -0 50,0%
Altri Proventi di Gestione 8.165 7.636 529 6,9% di cui Imposta di Bollo e Imposta Sostitutiva recuperata 5.538 5.674 -136 -2,4%
di cui commissioni da istruttoria veloce 469 836 -367 -43,9%
di cui fitti attivi 230 253 -23 -9,1%
di cui altri ricavi e sopravvenienze attive 1.669 735 934 127,1%
TOTALE ALTRI ONERI/PROVENTI DA SERVIZI 7.023 6.269 754 12,0%
Accantonamenti a fondi rischi ed Oneri -817 -325 -492 151,4%
Ammortamenti -2.821 -2.438 -383 15,7% di cui svalutazioni immbili come da perizie -491 0 -491 n.a.
Imposte sul Reddito IRES e IRAP 1.447 -1.529 2.976 -194,6% di cui Effetto Netto Riallineam.Fiscale valore Immobili 1.769 -813 2.582 n.a. Totale -751 -3.698 2.947 -79,7%
Le imposte di bollo e le imposte sostitutive da recuperare dalla clientela trovano la loro contropartita negli altri proventi di gestione; attività di sostituto d’imposta per conto dell’Erario. Gli Altri oneri di gestione risultano invariati rispetto al 2016. Gli altri proventi di gestione, oltre alle già citate imposte di clienti vedono una diminuzione delle commissioni di istruttoria veloce (crediti) e dei fitti attivi mentre crescono le sopravvenienze attive soprattutto derivanti da incassi imprevisti di commissioni relative al 2016 ( 330 mila euro) e di interessi pregressi su posizioni anomale. In aumento gli accantonamenti su rischi ed oneri per alcune revocatorie non previste. Relativamente agli immobili di proprietà, la Cassa, ai sensi dell’art. 1, comma 564, delle Legge 11 dicembre 2016, n. 232 (“Legge di Stabilità 2017”), dopo aver acquisito emeriti pareri legali e fiscali a sostegno ed avere sottoposto a perizia aggiornata tutto il patrimonio immobiliare di proprietà, ha provveduto al riallineamento dei valori fiscali e contabili di immobili ed altri valori di proprietà (per maggiori dettagli vedi apposito paragrafo della presente relazione). Tale operazione ha portato a 0,5 milioni di euro di svalutazioni derivanti dai minori valori di perizia del patrimonio immobiliare, rispetto ai dati contabili e ad recupero di imposte per 1,8 milioni di euro (oltre a 63 mila euro di costi sulle perizie).
Ne consegue che l’utile netto si attesta a 9,5 milioni di euro in aumento del 449,26% rispetto al dato dello scorso 2016. Al netto di tutte le poste non ricorrenti, evidenziate nella tabella in corsivo, l’utile netto “normalizzato” sarebbe stato pari a 5,3 milioni contro i 5,8 dello scorso anno.
26
C – LA SITUAZIONE DELLA BANCA
Attività dell’area crediti La novità più importante è rappresentata dall’internalizzazione della gestione del credito rateale ai consumatori. Il progetto impegna alcune risorse dedicate, sia per l’analisi e la delibera del merito creditizio che per l’erogazione dei prestiti. Tali attività, complementari fra loro, sono svolte con la massima linearità e consentono positivi risultati in ambito commerciale combinati ad una attenta valutazione del merito creditizio. L’intero lavoro svolto dalla filiera del credito è conforme alle Politiche Creditizie dettate dalla Banca (aggiornate annualmente) ed è strutturato in modo che la catena decisionale sia molto efficiente e sempre in linea con l’aggiornamento dei poteri delegati deliberativi. Nel corso dell’anno è stato svolto un importante lavoro in materia di regolamentazione interna, a partire dal Regolamento del Processo Creditizio, per proseguire col Regolamento della Classificazione e Valutazione dei Crediti, nonché con la Valutazione degli Immobili posti a garanzia delle esposizioni creditizie. La regolamentazione, accompagnata dalla relativa Loan Policy, ha poi trovato riscontro nell’operatività. E’ bene ricordare anche il costante controllo ed efficientamento dei costi legati all’istruttoria del credito che porta ad un’ottimizzazione degli stessi. L’attività del 2017 dell’Unità Mutui e Crediti speciali è stata molto intesa, anche grazie all’incremento di volumi verificatisi nel comparto del credito intermediato rivolto alle imprese (leasing, factoring, ecc), al rifinanziamento della Nuova Legge Sabatini, le cui operazioni dal marzo 2017 sono state finanziate con provvista della Banca e non più dai fondi di Cassa Depositi e Prestiti, ed al maggior ricorso all’utilizzo del Fondo Centrale di Garanzia, in sostanziale costanza dei volumi dei mutui, dei finanziamenti e delle attività riguardanti l’erogazione dei contributi per la ricostruzione del Sisma 2012. Il trend delle stipule dei mutui nel 2017 si è ulteriormente incrementato di un 6% rispetto ai volumi del 2016, nonostante ci sia stata in corso d’anno l’introduzione del nuovo prodotto dei prestiti personali a privati. Il valore complessivo erogato è passato infatti da 486,70 milioni del 2016 a oltre 515,7 milioni nel 2017; ricompresi tra questi e rimasti sostanzialmente invariati (-1,1%) sono stati i mutui ipotecari, passati da quasi 107,5 milioni di euro del 2016 a 106,3 milioni di euro nel 2017, dei quali circa 11,2 mln, per 95 operazioni, derivano da surroghe attive, dato sostanzialmente in linea con l’anno precedente (11,6 mln). Nell’ambito dei mutui ipotecari è stata esaurita e superata la disponibilità del plafond posto in essere con la collaborazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Cento, che assicura ai beneficiari un contributo per l’abbattimento degli interessi di 1 p.p.a. Al 31/12 sono in essere 120 mutui per un debito residuo in linea capitale di circa 10,4 milioni. Nell’ambito delle attività per agevolare la clientela nel pagamento dei mutui sono state effettuate rinegoziazioni: - per n. 2 rapporti di mutuo per un debito residuo di complessivi euro 400 mila ai sensi dell’
“Accordo per la sospensione del credito alle famiglie”, che prevede misure di sospensione della sola quota capitale delle rate relative a finanziamenti concessi a consumatori che non possiedono i requisiti per usufruire delle agevolazioni previste dal “Fondo di Solidarietà per i
mutui per l'acquisto della prima casa”;; - per n. 5 rapporti di mutuo per un debito residuo di complessivi euro 870 mila ai sensi dell’
“Accordo per il credito 2017”, nuovo accordo in favore delle piccole e medie imprese (PMI) che ha consentito di sospendere il pagamento della quota capitale dei finanziamenti a medio-lungo termine, allungando le scadenze del credito;
- n. 791 modifiche dei termini di rientro originariamente contrattualizzati, concordate consensualmente tra la Cassa ed i Clienti.
Ovviamente sono proseguite anche le altre attività, fra le quali citiamo:
27
- l’erogazione dei finanziamenti per la ricostruzione ( ricordiamo che la nostra Cassa è stata tra le poche banche ad essere stata immediatamente operativa). Nel solo 2017 sono stati erogati 580 contributi a privati ed imprese, per un ammontare complessivo di quasi 80,8 milioni di euro. Il totale erogato di finanziamenti “ricostruzione” dall’inizio dell’attività della banca (febbraio 2013) a fine anno e vicino a raggiungere i 254,6 milioni di euro, che corrispondono a 2.698 posizioni, i cui crediti ceduti alla banca matureranno prevalentemente nei prossimi 25 anni;
- l’erogazione di finanziamenti alle Imprese in convenzione tra l’ABI e la Cassa Depositi e Prestiti spa (CDP), sulla base della quale la CDP mette a disposizione delle banche un Plafond Finanziario per la concessione di finanziamenti in favore di PMI e MID. Nel 2017 sono state stipulate n. 7 operazioni a valere su detti plafond, per un erogato complessivo di circa 10,7 milioni di euro.
- l’erogazione di finanziamenti alle Imprese assistiti dalla garanzia diretta del Fondo Centrale di Garanzia, con il supporto di Nsa Spa società di intermediazione con la quale la ns. Cassa ha un convenzionamento .
- l’ammontare delle operazioni garantite dal Fondo al 31/12/2017 con tale garanzia ammonta a oltre 13 milioni di euro, con notevole vantaggio in termini di assorbimento del patrimonio della Banca;
- la gestione in outsourcing dei mutui ipotecari di Banco delle Tre Venezie ha comportato la redazione di 103 contratti per quasi 49 milioni di euro;
- la gestione delle aperture di credito in conto corrente, assistite da garanzia ipotecaria; - le rendicontazioni a ADE - Agenzia delle Entrate, CDP - Cassa Depositi e Prestiti, MISE -
Ministero dello Sviluppo Economico, SGFA -Società Gestione Fondi per l'agroalimentare,
Anagrafe Tributaria, per le relative competenze e periodicità; - l’attività di monitoraggio e aggiornamento delle perizie immobiliari, in linea con le indicazioni
dell’Unione Bancaria Europea e di Banca d’Italia, nell’ambito AQR (Asset Quality Review). L’emissione del Regolamento della classificazione e valutazione di crediti e allegata Policy di Valutazione degli immobili posti a garanzia delle esposizioni creditizie è stato un rilevante risultato di un lavoro di squadra per avere un punto di riferimento importante nell’ambito della Direzione
Controllo e Recupero Crediti e per rispondere con puntualità alla normativa. In merito è importante ricordare che sono state emesse a marzo 2017 le “Linee guida per le banche sui crediti deteriorati (NPL)” dalla BCE, e il documento per la consultazione “Linee Guida per le banche Less significant italiane in materia di gestione dei crediti deteriorati” dalla Banca d’Italia. Per quanto riguarda l’attività svolta citiamo, tra le altre, le seguenti attività • il controllo del credito, svolto attraverso l’utilizzo della procedura CQM, per la rilevazione ed il
monitoraggio di anomalie andamentali o puntuali (degrado del rating, sconfinamenti, eventi CAI – Centrale d’Allarme Interbancaria, ecc), sia in modo automatico (se codificate) che manuale (es: pignoramenti c/o terzi), ovvero per la verifica delle condizioni per la rilevazione e/o la modifica delle linee di credito forborne, sia performing che non performing;
• il supporto alle filiali nei rapporti con la clientela che presentano anomalie; • la gestione diretta della clientela già classificata a Inadempienza Probabile; • il recupero dei crediti deteriorati, sia giudiziale che stragiudiziale, sia direttamente che
attraverso outsourcer. Nell’ambito del recupero crediti va rilevata l’adozione della nuova release della procedura di gestione Laweb, utilizzata anche dai legali esterni per l’aggiornamento delle informazioni sulle azioni di recupero direttamente nel nostro sistema informativo, sia allo scopo del miglioramento delle attività, sia per renderla conforme alle nuove esigenze informative richieste dalle segnalazioni anche verso BCE.
Da sottolineare che la collaborazione con primaria società di consulenza avviata nel 2016 allo scopo di verificare la conformità del modello organizzativo ed operativo della Cassa rispetto alle sopracitate “Linee Guida BCE”, ha portato alla sostanziale conferma del modello di gestione dei crediti NPL già attuato dalla Cassa, modello che prevede la suddivisione dei compiti in relazione al
28
grado di deterioramento del credito. Con tale progetto sono stati affinati alcuni parametri di alert nella gestione del controllo dei crediti e rilevati alcuni miglioramenti possibili, su cui la Banca ha già cominciato a lavorare. Infine da rilevare che la collaborazione per l’analisi del portafoglio Sofferenze, in ottica di un’eventuale cessione, è ripresa a fine anno e le attività sono in corso. Il progetto in fase di ultimazione porterà alla redazione del piano di gestione strategico degli NPL, come richiesto dalla Vigilanza.
Attività dell’area finanza L’andamento del mercato dei titoli di Stato, sul quale è allocata la parte preponderante del portafoglio di proprietà della Cassa, è stato influenzato, come negli anni precedenti, dai provvedimenti di politica monetaria adottati dalla Banca Centrale Europea, oltre che dalle scadenze elettorali. In particolare, un aumento temporaneo dei premi per il rischio si è manifestato alla vigilia delle elezioni presidenziali francesi tenutesi tra aprile e maggio, mentre non hanno avuto impatto significativo le altre elezioni, tra cui quelle politiche tenutesi a settembre in Germania. In linea generale i rendimenti dei titoli di Stato italiani hanno registrato una ulteriore discesa nella parte a breve della curva, ma un incremento, seppur mediamente inferiore a 30 punti base, nel tratto a medio-lungo termine, restando peraltro su livelli molto contenuti. In termini di spread rispetto ai titoli di Stato tedeschi, il 2017, pur con oscillazioni, ha registrato una riduzione fino a u massimo di 21 punti base sulla scadenza biennale. La gestione del portafoglio di proprietà è stata caratterizzata da una movimentazione non elevata, ma volta a cogliere le opportunità rappresentate dagli incrementi di volatilità verificatisi durante l’anno. Le consistenze medie investite, concentrate nel portafoglio delle attività disponibili per la vendite (AFS) e rappresentate per lo più da titoli di Stato italiani con scadenza comprese tra 6 mesi a 5 anni, sono diminuite, così come è stata generalmente contenuta la duration di portafoglio. Al netto delle componenti straordinarie, il portafoglio ha generato utili netti per 3,8 milioni e interessi per 3,2 milioni. Grazie ai tassi di interesse negativi, il finanziamento del fabbisogno di liquidità da parte della tesoreria ha generato interessi, compresi quelli derivanti dalle Targeted Longer Term
Refinancing Operations 2 (TLTRO2) pari a 1,9 milioni. La gestione del rischio di liquidità ha beneficiato di condizioni monetarie favorevoli, per lo più conseguenza dei provvedimenti assunti dalla BCE. Gli importi reperibili sul mercato dei depositi interbancari non collateralizzati sono ancora relativamente ridotti, ma la liquidità è rimasta abbondante sulle operazioni collateralizzate, come quelle di pronti contro termine effettuate sulla piattaforma MTS repo. Nel mese di marzo la Cassa ha partecipato per 247 milioni all’ultima tranche delle TLTRO2. Parte del collaterale è rappresentato dalla tranche senior di una cartolarizzazione multi-originator di crediti a piccole e medie imprese finalizzata a inizio 2017. Per quanto riguarda i servizi di investimento offerti alla clientela, nel comparto del risparmio gestito sono stati realizzati risultati positivi sia con riferimento al collocamento sia di polizze assicurative, sia di fondi comuni e sicav. In diminuzione, per contro, il risparmio amministrato, in particolare dei titoli di Stato, i cui rendimenti sono ancora particolarmente bassi, in taluni casi negativi; e la raccolta diretta a scadenza, compensata come detto dalla TLTRO2. Con riferimento alle gestioni patrimoniali, anche nel corso del 2017 sono state incrementate le masse riconducibili ai fondi interni delle polizze di private insurance collocate presso la clientela private. Hanno riscosso ancora notevole successo presso la clientela le linee in ETF, mentre a ulteriore arricchimento della gamma, sono state lanciate nuove linee flessibili. Tutte le linee sono gestite con ampia diversificazione, controllo del rischio e approccio multi-manager, che consente di scegliere i migliori prodotti presenti sul mercato in assenza di conflitti di interessi. I risultati sono stati positivi e generalmente superiori ai benchmark di riferimento delle singole linee. Nel corso dell’anno è proseguita la crescita del numero di clienti che si avvalgono del servizio di consulenza in materia di investimenti, per il quale l’offerta prevede diversi livelli di servizio, in tutti i casi basati sulla valutazione del portafoglio complessivo del cliente e delle sue caratteristiche, allo
29
scopo di individuare solo le soluzioni di investimento adeguate agli obiettivi che intende perseguire compatibilmente al grado di rischio da egli sopportabile. Attività di supporto commerciale La Direzione Commerciale ha proseguito il suo impegno nelle attività di cura delle relazioni
esterne della Banca, al fine di mantenere rapporti con i tutti i pubblici esterni, clienti, media e organi istituzionali, nel corso del 2017. Con l’obiettivo di accrescere il valore del brand, sono stati altresì organizzati eventi di carattere divulgativo su temi di attualità nel sistema bancario ed economico, nonché predisposto tutte le attività promozionali per eventi, come ad esempio le aperture delle nuove sedi della Banca (Faenza, Lugo, Centro Wealth Management & Private Banking Bologna). La Direzione Commerciale ha inoltre predisposto numerosi supporti di comunicazione rivolti all’esterno. Tra questi, il fascicolo contenente l'infografica con i dati rilevanti del 2016, la comunicazione visiva di prodotti come il Prestito iWish!, il conto a pacchetto Made4You ed il materiale finalizzato a favorire la digitalizzazione della clientela. Grazie ad accordi con le principali concessionarie, la Direzione Commerciale ha garantito la diffusione dei messaggi pubblicitari sul suo territorio di riferimento. Nell’ambito della comunicazione digitale, è continuata la diffusione online del brand Caricento e tutti i suoi prodotti e soluzioni tramite l’utilizzo dei social network e l’attuazione di campagne di digital marketing, con strumenti come Google Adwords e Facebook ADV. Sono state pianificate svariate campagne di email marketing finalizzate alla promozione delle proprie soluzioni ed alla sensibilizzazione della clientela sui vantaggi degli strumenti innovativi proposti dalla Cassa. Nel corso del 2017, Caricento ha continuato a sostenere il territorio tramite l’erogazione di numerosi contributi di sponsorizzazione che hanno permesso la realizzazione di iniziative di carattere diverso nei settori della cultura, dello sport e del sociale. Marketing
Lo sviluppo delle relazioni con i clienti si è consolidata nel corso del 2017 anche per la particolare attenzione che è stata dedicata all’attuazione di campagne commerciali mirate, finalizzate a offrire ai clienti nuovi e già acquisiti soluzioni e servizi sempre più targettizzati. Su questo fronte è stata potenziata la comunicazione verso la clientela attraverso più frequenti campagne di mailing, con promozioni di prodotto a target di clienti selezionati e comunicazioni relative agli eventi della banca, in linea con le richieste emerse dall’indagine di customer svolte nel corso del 2016. Nel mese di febbraio è stato lanciato iWish! il prestito personale a tasso fisso di Cassa di Risparmio di Cento. Particolare attenzione è stata dedicata a questo nuovo prodotto, con campagne di comunicazione dedicate, indoor e outdoor, campagne commerciali mirate e campagne mailing. Sul fronte nuovi prodotti si segnala inoltre il lancio del nuovo Conto Made4You il primo conto corrente a canone azzerabile della Cassa. All’attivazione di uno o più prodotti tra iWish!, polizze assicurative, gestioni patrimoniali o fondi, il costo del canone viene scalato fino ad arrivare a 0 in caso di possesso di 3 o più prodotti. All’inizio di dicembre è partito “Cambia e vinci” il primo concorso a premi di Caricento. I destinatari dell’iniziativa sono i clienti privati che trasferiranno un conto da altra banca nel periodo compreso tra il 04/12/2017 e il 31/01/2018. E’ stata avviata una collaborazione con la società Master Information di Milano, che fornirà alla cassa software per analisi di posizionamento, geomarketing e sviluppo di nuovi clienti.
Condizioni e Trasparenza
Da marzo 2017 è stata creata l’Unità Condizioni e Trasparenza, dedicata a garantire un attento presidio delle condizioni applicate ai clienti e di tutti gli aspetti connessi alla trasparenza bancaria.
30
Il riscontro positivo ottenuto nel 2016 a fronte del lancio delle Convenzioni di conto corrente Welcome dedicate ai nuovi clienti sia Consumatori che Non Consumatori, ha indotto a riproporle anche nel 2017. Nel corso dell’anno, con la collaborazione della Società C2Partners di Milano che si occupa di consulenza direzionale indipendente focalizzata sui Financial Services, è stato rivisto ed aggiornato il processo di gestione dello Jus variandi. A novembre é nato il nuovo conto corrente a pacchetto Made4You che per le sue specifiche caratteristiche ha permesso di operare una semplificazione nell’ambito dell’offerta dei conti correnti dedicati ai consumatori.
Prodotti telematici e carte
Per tutto il 2017 è proseguito con forza l’impegno della Banca verso la digitalizzazione. Nel mese di maggio è stata resa disponibile per le aziende titolari di CORE Banking l’applicazione per smartphone e tablet CRCMobile Core, che consente di svolgere alcuni tipi di operazioni da mobile. Inoltre nel mese di dicembre è stata siglata la partnership con Satispay, la fintech proprietaria dell’omonima app che consentirà tramite un borsellino virtuale ai nostri clienti di pagare nei negozi convenzionati Satispay e scambiare denaro con i contatti della propria rubrica telefonica, tutto tramite smartphone.
Tesorerie
Al 31 dicembre 2017 il numero di Comuni per i quali la Cassa risultava svolgere il servizio di Tesoreria è di 10: Cento, Poggio Renatico, Vigarano Mainarda e Terre del Reno (Comune nato’1 gennaio 2017 dalla fusione dei Comunidi Sant’Agostino e Mirabello) in provincia di Ferrara; Castello D’Argile, Galliera e Pieve di Cento in Provincia di Bologna; Finale Emilia, Nonantola e Ravarino, in Provincia di Modena. Il numero riferito agli Istituti scolastici per i quali si presta invece il servizio di cassa è 7: Istituto Comprensivo di Pieve di Cento, Istituto Comprensivo di San Giovanni in Persiceto, Istituto di Istruzione Superiore “Archimede” di San Giovanni in Persiceto, Istituto Comprensivo Decima - Persiceto, Istituto Comprensivo Sala Bolognese, Istituto Comprensivo di San Pietro in Casale ed Istituto Comprensivo Vigarano Mainarda. Confermate pure le tesorerie per il servizio di cassa relativo alla Partecipanza Agraria di Pieve di Cento, di Nonantola, di Cento, della Fondazione Mantovani di Mirabello e dell’Asilo Giordani di Cento. Banca Assicurazione
Nel 2017 la Cassa si è concentrata sul rafforzamento e sviluppo del comparto assicurativo Danni, dalle soluzioni assicurative a protezione di mutui e prestiti ai prodotti stand alone per la tutela del reddito e della persona, con una raccolta complessiva retail di oltre 2,3 mln di euro. Per quanto concerne il portafoglio assicurativo Vita, oltre al consolidamento della produzione e del portafoglio di prodotti di investimento Ramo I, è stata incrementata ulteriormente la raccolta con la Compagnia Eurovita, sul prodotto assicurativo Multiramo (Ramo I e Ramo III) che, anche per il 2017, ha consentito di cogliere le maggiori opportunità di rendimento dei mercati finanziari con la sicurezza legata alla gestione separata assicurativa registrando una raccolta premi complessiva a fine anno di oltre 60 mln di euro. Nel settore Vita Protection, grazie alla consolidata partnership con la compagnia Pramerica Life, la Cassa ha proseguito e rafforzato gli investimenti in nuove soluzioni Protection a premi annui e ricorrente su misura per il cliente, in grado di soddisfare a 360° le esigenze e bisogni di sicurezza e protezione della propria clientela ed arrivando a gestire oltre 3 mln di euro di portafoglio. Sotto il profilo organizzativo e commerciale la struttura Bancassicurazioni si compone di quattro account assicurativi iscritti alla sezione A del RUI, con compiti di formazione, supporto, presidio e sviluppo commerciale della rete in particolare nel settore Danni Stand Alone e Vita Protection.
31
Altre iniziative commerciali Sono proseguite le analisi di Customer Satisfaction finalizzate al miglioramento dei servizi offerti alla clientela. Nello specifico sono state svolte:
• attività mirate a misurare la soddisfazione della clientela relativamente ai servizi della banca attraverso interviste telefoniche che hanno visto un ulteriore miglioramento dei punteggi rispetto all’anno precedente (79/100) che posizionano Cassa di Risparmio di Cento più in alto dei principali Competitor (74/100);
• attività mirate a valutare l’indice di qualità di filiale (IQF) con particolare riferimento all’ambiente di filiale, alle operazioni di cassa ed al personale di filiale. Le analisi hanno riportato per il 2017 risultati eccellenti (85/100);
• attività di mistery shopping su tutte le filiali della banca. Tali attività, finalizzate a verificare il livello di servizio offerto ad un potenziale “nuovo cliente”, hanno ottenuto buoni risultati dal punto di vista dell’accoglienza ed evidenziato l’esigenza di lavorare con più attenzione sul follow-up commerciale.
Leasing
L’attività nel comparto del Leasing, ha finalmente abbandonato le difficoltà per ripresa dei volumi mostrata gli scorsi anni. L’attenzione al cliente ed il servizio di consulenza, in un mercato nazionale in crescita, hanno permesso di incrementare i volumi di richieste passando da 25,42 milioni (per 149 domande) presentati nel 2016 a 37,78 milioni (per 105 domande) presentati nell’esercizio corrente (+48,6%). Di queste richieste sono state portate a buon fine 91 operazioni per 23,68 milioni, contro le 133 per 20,68 milioni stipulate nel 2016 (+14,5%). La ripresa degli investimenti immobiliari di grandi dimensioni e la massiccia concorrenza posta in essere dai grandi gruppi bancari hanno richiesto sacrifici in termini di margini, per la Cassa in termini di commissioni, per non comprometterne la presenza sulla clientela primaria.
Attività, accordi e iniziative a favore del territorio - CIGS
L’attività di supporto ai lavoratori delle imprese del territorio in crisi, realizzato per mezzo dell’anticipazione a tasso zero delle indennità di cassa integrazione, in attesa dell’erogazione dell’INPS, è stata notevolmente in contrazione nel corso dell’anno 2017 a seguito delle minori disponibilità statali stanziate a favore dei dipendenti delle aziende. Il Protocollo Regionale Unico sottoscritto in data 23 marzo 2016, è stato rinnovato in corso d’anno fino al 31 dicembre 2017 e nei primi giorni del 2018 fino al 31 dicembre 2018.
Accordi con Consorzi di Garanzia e Associazioni di Categoria
La Cassa ha continuato l’attività di concessione del credito mantenendo gli accordi con i principali Consorzi Fidi della Regione. Attualmente tutti i consorzi prestano garanzia avvalendosi della controgaranzia del Fondo centrale presso il MCC e ciò favorisce la concessione del credito ai loro associati. Nel 2017 a favore dei Confidi sono state stanziate da parte dei competenti Ministeri economici risorse per 225 milioni con l’obiettivo di favorire i processi di crescita dimensionale e di rafforzamento della solidità patrimoniale. Si attendono inoltre entro la prossima estate le nuove disposizioni per l’accesso da parte dei confidi al Fondo Centrale di Garanzia. Si è ulteriormente sviluppato nel 2017 il rapporto con il comparto agricolo in particolare i Confidi Agricoli hanno avuto l’accreditamento ad operare con il Fondo Centrale e le relative convenzioni sono state integrate con detta operatività che favorirà ulteriormente l’accesso al credito del settore di primaria importanza per la nostra Cassa. Si è ulteriormente consolidata la collaborazione con le Associazioni di categoria sul nostro territorio.
Il modello distributivo
La rete di vendita Nel corso del 2017 si è conclusa ldopo una fase pilota di oltre 4 mesiseguente schema:
La nuova struttura organizzativa, Corporate, si sostanzia in: • l’introduzione di una nuova struttura di Middle Office a servizio della rete e delle filiere
specialistiche per l’esecuzione dellecliente;
• l’identificazione di n. 70 gestori Family specializzati neconta su oltre 70.000 clienti;
• la liberazione di tempo relazionale di attività amministrative accentrate sia sulla filiale Hub sia sul middle office
• l’identificazione di “Esperti di Innovazione self assistendo i clienti nelle operazioni (versamento, bonifci etc.) e di promuovere i prodotti e servizi digitali offerti dall’istituto e supportare il cliequesti canali.
Nell’ambito del progetto sono state trasferite le filiali di rispettivamente presso l’agenzia di Città n. 1 e la Sede di Cento; l’operazione ha consentito di razionalizzare ed ottimizzare la rete degli sportelli, senza creare disagi alla clientela (le filiali di arrivo distano poche centinaia di metri da quelle di origine, dove è stato anche mantenuto il presidio di un ATM). L’obiettivo di questa ristrutturazione è eche rimane il fulcro dell’azione della Cassa checlassico modello di banca locale a sostegno del territorio di Il Servizio Corporate Il Servizio Corporate, che comprende un Team di Specialisti Estero, assiste circa 1.300 aziendeassicurando loro consulenza professionale in termini di ricerca di nuove opportunità, sia in ambitodomestico che internazionale. L’operatività, svolta principalmeestende anche sulla provincia di Ravenna, a testimonianza che la vicinanza è un valore che la Cassa ritiene indispensabile per vivere il proprio radicamento.
32
Nel corso del 2017 si è conclusa la revisione del modello distributivo “Hub & Spoke”dopo una fase pilota di oltre 4 mesi, è stato completato nel mese di novembre) attuato secondo il
La nuova struttura organizzativa, volta ad amplificare il successo delle filiere Private, Personal e
l’introduzione di una nuova struttura di Middle Office a servizio della rete e delle filiere l’esecuzione delle attività di natura operativa svolte senza la presenza del
l’identificazione di n. 70 gestori Family specializzati nella gestione e sviluppo del segmento che
la liberazione di tempo relazionale destinato alla clientela soprattutto nelle filiali spoke, sgravate di attività amministrative accentrate sia sulla filiale Hub sia sul middle officel’identificazione di “Esperti di Innovazione – E.D.I.” che si occupano di presidiare postazioni self assistendo i clienti nelle operazioni (versamento, bonifci etc.) e di promuovere i prodotti e servizi digitali offerti dall’istituto e supportare il cliente per l’esecuzione delle operazioni su
Nell’ambito del progetto sono state trasferite le filiali di Cento Città n. 2 e rispettivamente presso l’agenzia di Città n. 1 e la Sede di Cento; l’operazione ha consentito di
alizzare ed ottimizzare la rete degli sportelli, senza creare disagi alla clientela (le filiali di arrivo distano poche centinaia di metri da quelle di origine, dove è stato anche mantenuto il presidio
L’obiettivo di questa ristrutturazione è e rimane il continuo miglioramento del servizio al cliente, che rimane il fulcro dell’azione della Cassa che cerca di coniugare progresso e avanguardia al
a sostegno del territorio di riferimento.
Servizio Corporate, che comprende un Team di Specialisti Estero, assiste circa 1.300 aziendeassicurando loro consulenza professionale in termini di ricerca di nuove opportunità, sia in ambito
principalmente sulle province di Ferrara, Bologna e Modenaanche sulla provincia di Ravenna, a testimonianza che la vicinanza è un valore che la Cassa
ritiene indispensabile per vivere il proprio radicamento.
“Hub & Spoke” (il roll-out, , è stato completato nel mese di novembre) attuato secondo il
il successo delle filiere Private, Personal e
l’introduzione di una nuova struttura di Middle Office a servizio della rete e delle filiere attività di natura operativa svolte senza la presenza del
lla gestione e sviluppo del segmento che
soprattutto nelle filiali spoke, sgravate di attività amministrative accentrate sia sulla filiale Hub sia sul middle office;
di presidiare postazioni self assistendo i clienti nelle operazioni (versamento, bonifci etc.) e di promuovere i prodotti e
nte per l’esecuzione delle operazioni su
Città n. 2 e Cento Città n. 3 rispettivamente presso l’agenzia di Città n. 1 e la Sede di Cento; l’operazione ha consentito di
alizzare ed ottimizzare la rete degli sportelli, senza creare disagi alla clientela (le filiali di arrivo distano poche centinaia di metri da quelle di origine, dove è stato anche mantenuto il presidio
rimane il continuo miglioramento del servizio al cliente, cerca di coniugare progresso e avanguardia al
Servizio Corporate, che comprende un Team di Specialisti Estero, assiste circa 1.300 aziende assicurando loro consulenza professionale in termini di ricerca di nuove opportunità, sia in ambito
nte sulle province di Ferrara, Bologna e Modena, da quest’anno si anche sulla provincia di Ravenna, a testimonianza che la vicinanza è un valore che la Cassa
33
Al fine di offrire un servizio sempre più completo alla clientela “Business” nel corso del 2017 si è dato corso ad un accordo di collaborazione con un importante broker assicurativo - Lenzi Paolo Broker - che ha incontrato l’interesse e la convenienza da parte di varie imprese visitate. E’ proseguita l’opera di assistenza e finanziamento al settore agricoltura, progetto iniziato nel 2016. L’organizzazione delle attività e la corta catena decisionale permettono alle imprese di usufruire, con massima soddisfazione economica e temporale, di servizi e prodotti come il Leasing, il Factoring, l'Assicurazione del Credito, la Copertura Assicurativa del Rischio d' Impresa, l'accesso Diretto al Fondo Centrale di Garanzia, alla Garanzia ISMEA e ai Fondi CDP. Nonostante le difficoltà del mercato, che continua ad essere estremamente competitivo in termini di condizioni, la Struttura ha permesso alle aziende di cogliere tutte le opportunità commerciali possibili e, nel contempo, ha contribuito a far percepire la Banca come interlocutore affidabile contribuendo in maniera rilevante al mantenimento dell’attivo patrimoniale della Cassa.
Attività con l’estero
Le aziende del territorio, impegnate in attività di import/export ed internazionalizzazione, continuano ad essere le imprese più competitive e generalmente più solide, in quanto possono contare sui mercati esteri. A favore di tali aziende, nel corso del 2017, l'Unità Estero ha sviluppato, in collaborazione con le Filiali e i Gestori Corporate, un'attività di supporto commerciale che ha permesso la conclusione di diverse operazioni importanti. Nonostante le difficoltà del nostro Paese e del sistema bancario italiano, è continuata l’attività di Correspondent Banking al fine di sviluppare e mantenere relazioni con banche estere che permettono alla nostra Cassa di operare senza tramiti, garantendo un servizio più veloce e meno costoso per la nostra clientela. Il Servizio Private Banking & Wealth Management Il contesto finanziario globale del 2017 è stato caratterizzato da un miglioramento delle variabili economiche complessive, progressivo lento rafforzamento della ripresa, in un clima di contenuta volatilità dei mercati azionari e contraddistinto da mercati obbligazionari in fase di tentata normalizzazione rispetto alle politiche monetarie eccezionali attuate delle banche centrali degli anni precedenti. In questo scenario il Wealth Management di Cassa di Risparmio di Cento ha continuato nel processo di assistenza al patrimonio globale dei propri clienti affiancandoli nelle scelte per la sua pianificazione, gestione, amministrazione e tutela con strategie di consulenza evoluta al portafoglio ad alto grado di flessibilità e diversificazione ed approccio prudente e finalizzando la componente a gestione attiva degli assets all’ accrescimento del suo valore nel tempo. La forte aderenza del modello offerto di consulenza evoluta al patrimonio e servizi distintivi dedicati a soddisfare le reali esigenze dei nostri clienti sono stati i fattori decisivi per continuare a realizzare strategie di forte sviluppo e accrescere significativamente il posizionamento del Wealth Management sul mercato di riferimento sia in termini di masse in gestione che di redditività. Le masse controllate dal Wealth Management a fine dicembre 2017 hanno raggiunto e superato i 2.500 milioni di euro, di cui raccolta gestita pari a oltre 1.400 milioni con tasso di crescita conseguito nell’ultimo anno di quest’ultima pari a oltre il 16%, dati che confermano i trend di crescita pluriennale e la soddisfazione e fiducia della clientela acquisita e nuova nei servizi e nelle soluzioni offerte. Particolarmente apprezzati i servizi di consulenza su misura che partono dalla protezione e preservazione del patrimonio di famiglia sotto il profilo finanziario e giuridico tramite servizi di wealth planning e protection, alla valorizzazione e pianificazione degli investimenti, all’ assistenza, all’amministrazione fiscale, successoria e gestionale in ottica globale e unitaria dell’intero patrimonio pluribancarizzato facente capo ad un nucleo familiare. In questa direzione Cassa di Risparmio di Cento, nel rafforzamento del presidio territoriale con modello di servizio specializzato, ha inaugurato nel corso dell’anno un nuovo Centro
34
WealthManagement & PrivateBanking a Bologna dedicato alla consulenza globale al patrimonio che si affianca agli altri 4 già operativi in Ferrara, Cento, Modena e Faenza. Continuata anche nel corso del 2017 l’attività di ricerca interna e progetti dedicati volti a supportare la continua evoluzione di strumenti, metodi, competenze finalizzate alla creazione ed implementazione di strategie di consulenza patrimoniale globale con particolare attenzione al controllo del rischio, alla protezione e alla valorizzazione dei valori tangibili ed intangibili dei patrimoni familiari al fine di offrire sempre alla clientela di riferimento le migliori scelte. Dal punto di vista del modello organizzativo la divisione specializzata Direzione Wealth Management ha un organico di oltre 55 consulenti distribuiti in centri WM&PB e Filiali territoriali con offerta in architettura aperta di servizi finanziari e consulenziali dedicati alla gestione del patrimonio globale e al soddisfacimento dei bisogni tramite soluzioni ad alto grado di personalizzazione orientate all’ottimizzazione della pianificazione patrimoniale, fiscale e successoria focalizzati ad raggiungimento di alti livelli di customer satisfaction. La costante formazione specialistica, i supporti tecnologici di alto livello consentono ai consulenti di direzione ed ai gestori di fornire alla clientela relazione qualificata e professionale volta ad erogare elevati livelli di servizio, costruire e gestire soluzioni innovative ad alto valore aggiunto garantendo riservatezza e capacità consulenziale. Un modello di servizi al patrimonio che unifica in un progetto unico e personalizzato le strategie per la continuità e la sostenibilità dei patrimoni familiari rilevanti e complessi generando valore nel tempo, che si articola nella Direzione Wealth Management quale business advisory della divisione con in staff servizi specializzati di consulenza patrimoniale Family Office ed assicurativi evoluti Private Insurance, unità operative di consulenti Private Banking e Personal Banking, centri di assistenza WM&PB situati nei punti nodali del territorio di riferimento aggregando competenze e specializzazioni interne ed esterne per supportare al meglio i clienti di alto standing. Altre attività Attività inerenti il Personale Il numero dei dipendenti al 31/12/2017 era pari a 445 di cui 220 maschi e 225 femmine, di cui 415 con contratto a tempo indeterminato e 30 con contratto a tempo determinato; erano 426 al 31/12/2016. Le assunzioni sono state 35 di cui: 10 a tempo indeterminato e 25 con contratti a tempo determinato. Le conferme in servizio a tempo indeterminato sono state 17 (di cui 11 contratti di apprendistato). L’età media è pari 44 anni. Le cessazioni dal servizio nell’anno 2017 sono state in totale 16 (una per decesso, 5 per dimissioni volontarie dei lavoratori e 10 per accesso al fondo di solidarietà). Nelle mensilità di giugno e ottobre 2017 hanno aderito al “Fondo di Solidarietà” 10 colleghi che matureranno i requisiti pensionistici entro l’anno 2020, dando attuazione a quanto previsto dall’ Accordo Aziendale in materia del 28/12/2016 ed a quanto previsto dal piano industriale; le uscite con decorrenza 1/06/2017 sono state 8, quelle con decorrenza 1/10/2017 sono state 2. Nel corso del 2017, la Cassa di Risparmio di Cento S.p.A. ha inoltre continuato a beneficiare del ricorso, avvenuto nel 2013, al “Fondo di solidarietà per il sostegno del reddito, dell’occupazione, della riconversione e riqualificazione professionale del personale dipendente delle imprese del settore del credito” avviato nel 2013 e che ha visto uscire 23 dipendenti. Contesto Giuslavoristico e Relazioni Sindacali
Il 2017 è stato un anno particolarmente impegnativo dal punto di vista delle trattative con le Organizzazioni Sindacali. Nella prima parte dell’ anno sono stati effettuati incontri a fini di aggiornamento in merito alle attività connesse al Fondo di Solidarietà 2017-2020 e sono state perfezionate le uscite dei 10 colleghi, di cui 8 in data 1/06/2017 e 2 in data 1/10/2017. Nella
35
seconda parte dell’ anno, sono stati effettuati incontri volti al completamento della definizione dei nuovi percorsi inquadramentali e professionali, conseguenti alla riorganizzazione della rete distributiva secondo il modello Hub & Spoke, in luogo della precedente classificazione delle filiali. Il percorso di trattativa, durato oltre sei mesi, ha portato alla sigla dell’ accordo riguardante i nuovi inquadramenti ed indennità in data 27/12/2017, che completa il quadro di revisione del Contratto Integrativo Aziendale, iniziato nel 2016. E’ stato inoltre raggiunto un accordo che individua i criteri oggettivi di redditività,produttività ed efficienza che verranno presi in esame per definire l’erogazione del Premio Aziendale nel corso del 2018. Sono infine stati sottoscritti importanti accordi in materia di Formazione Finanziata. Dal punto di vista giuslavoristico non sono state registrate grosse variazioni a livello normativo; è stato inoltre confermato il c.d. “bonus IRPEF” per i redditi inferiori ad € 26.000. L’attività formativa nel 2017
I principali interventi formativi realizzati nel corso del 2017 hanno riguardato l’aggiornamento delle competenze trasversali e tecniche dei dipendenti, in coerenza con gli indirizzi strategici delineati dalla Banca, con particolare riferimento all’implementazione del nuovo modello distributivo Hub&Spoke. La formazione del personale è stata, in particolare, indirizzata alla rete di vendita, con percorsi finalizzati alla consulenza finanziaria, al rafforzamento delle competenze professionali in relazione a nuovi processi di sviluppo commerciale e allo sviluppo delle soft skills scaturite dall’analisi di customer satisfaction e dall’indagine di soddisfazione del personale. Gli obiettivi formativi suddetti sono stati realizzati attraverso due Piani: il Piano “N.O. STR.E.S.S. Nuova Organizzazione del lavoro: STRategia, Empatia e Soluzioni Sostenibili”, iniziato a giugno 2016 e concluso a maggio 2017 ed il Piano “Occidentali’s Kassa: Innovazione nella tradizione”, iniziato a settembre 2017 e tutt’ora in fase di realizzazione. Il Piano “N.O. STR.E.S.S. Nuova Organizzazione del lavoro: STRategia, Empatia e Soluzioni Sostenibili” ha permesso la realizzazione di progetti formativi a supporto del processo di riconversione del personale da avviare al ruolo di Consulente Family con particolare riferimento allo sviluppo di competenze utili al presidio degli strumenti e delle tecniche per il supporto consulenziale, all'analisi dei bisogni del cliente ed all'orientamento commerciale. Con il Piano “Occidentali’s Kassa: Innovazione nella tradizione”, sono stati realizzati progetti formativi volti al potenziamento delle competenze specialistiche nelle aree finanza, mediante il percorso “Preparazione all'esame OCF per Consulenti Finanziari”, nonché nelle aree di consulenza e sviluppo commerciale, attraverso il percorso “Relazione e propositività commerciale”. Inoltre a partire da ottobre 2017, in ottemperanza a quanto richiesto dagli Orientamenti ESMA in materia di conoscenze e competenze del personale operante nei servizi di investimento, la Banca ha avviato un processo di formazione continua volto alla certificazione delle conoscenze e competenze del personale che opera in tale ambito. In particolare, tutto il personale addetto alla relazione con la clientela è stato coinvolto nella fruizione, in modalità e-learning mediante apposita piattaforma informatica, di corsi di formazione in materia di servizi ed attività di investimento. Piano formativo “Formazione e informazione dei lavoratori in materia di D.Lgs. 81/2008 - Tutela
della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”
Per quanto riguarda la formazione obbligatoria, anche nel corso del 2017, sono stati erogati corsi di formazione e informazione dei lavoratori in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, in ottemperanza agli obblighi introdotti dal Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81, con particolare riferimento alla prima formazione obbligatoria per “Preposti” e “Sostituti” (8 ore), Addetti Antincendio (4 ore) e Primo soccorso (12 ore), alla formazione obbligatoria generale e specifica per il Personale Aziendale (8 ore) oltre che all’aggiornamento obbligatorio per i dipendenti che già avevano fruito della suddetta formazione negli anni precedenti.
36
Oltre alle attività formative relative ai piani sopra citati, anche per l’anno 2017, sono stati realizzati interventi formativi riguardanti la normativa antiriciclaggio, la materia assicurativa in ottemperanza al Regolamento IVASS e la Trasparenza bancaria. Nel complesso, l’attività formativa 2017 ha coinvolto 406 (382 nel 2016) dipendenti per un totale di 28.733 ore di formazione (12.833 nel 2016), delle quali 13.035 in aula e 15.697,50 in modalità e-learning. Attività di logistica e sicurezza Durante il 2017 oltre alle svariate attività ordinarie relative alla gestione del patrimonio immobiliare strumentale e non strumentale, sono state svolte diverse attività straordinarie. A seguire si elencano in dettaglio i principali interventi effettuati: • Sopralluoghi per ricerca immobili per nuove filiali o rilocation, e relative trattative per la
locazione; • Ristrutturazione di immobile e allestimento locali nuova filiale di Bologna via Murri 8/c; • Installazione sistema marcatempo presso le filiali; • Apertura di un punto ATM a Cento in via Penzale 2; • Lavori di sostituzione bussole e rifacimento ingresso nella filiale di Vigarano; • Ristrutturazione di immobile e allestimento locali nuovo centro Private di Bologna; • Ristrutturazione di immobile e allestimento locali nuova filiale di Lugo; • Lavori di sistemazione del locale consulenza presso ospedale di Cento in via Vicini 2, per
riduzione spazi per mantenere il solo atm; • Lavori di sistemazione interna e rifacimento ingresso nella filiale di Venezzano; • Dismissione e disallestimento delle filiali di Bologna via Murri 15, Cento via Penzale 2; • Installazione impianto di contabilizzazione sede di Cento; • Lavori di messa a norma degli impianti di filiali varie; • Attività di supporto nell’inserimento/spostamento dei nuovi ATM self effettuata in varie filiali
(Poggio Renatico 002, Sant’Agostino 003, Pieve di Cento 005, Mirabello 006, XII Morelli 008, Finale Emilia 012);
• Interventi di ripristino locali, eseguiti con carattere di urgenza a seguito di esplosioni/attacco ATM, nelle filiali di XII Morelli, c.comm. Famila di Cento, Agenzia di città 1.
Attività organizzative e di gestione dei costi Nel 2017 le attività organizzative e di sviluppo tecnologico hanno riguardato: • l’implementazione delle diverse normative (a mero titolo esemplificativo: MIFID2, PSD2,
GDPR) che hanno comportato un notevoli costi diretti ed indiretti; • la realizzazione del nuovo modello distributivo con la conseguente modifica dell’impianto
procedurale e di funzionamento sottostante; • l’attivazione del middle office con processi completamente paperless; • il costante aggiornamento informatico sulla sicurezza dei dati e delle reti come l’attivazione del
token virtuale per l’Home banking già compliant con la normativa PSD2 e i nuovi impianti di sicurezza antifurto e antiesplosione installati sui dispositivi ATM.
In termini di efficienza operativa nel 2017 il 75% delle operazioni allo sportello è stata effettuata con l’utilizzo della FEA (Firma Elettronica Avanzata) che non prevede la stampa e l’archiviazione delle contabili. Tale percentuale si ferma al 70% relativamente ai contratti firmati dai clienti. Costante l’attenzione alla gestione delle spese amministrative in calo del 2,6% pur in presenza di importanti costi straordinari.
37
Il sistema dei controlli Anche nel corso del 2017 il Servizio Risk Management ha operato con l'obiettivo di dare efficace esecuzione a quanto previsto dal Regolamento Generale Aziendale e di contribuire al funzionamento organico del Sistema dei Controlli Interni. La Funzione, che riporta direttamente al Consiglio di Amministrazione, ha confermato il proprio ruolo nei principali processi di governo della banca (RAF, Pianificazione strategica, ICAAP) come richiesto dalla normativa e come suggerito dalle migliori prassi gestionali. Nel 2017 è proseguito il contributo in materia di Operazioni di Maggior Rilievo, sulle quali il Risk Management ha espresso 60 pareri. Per quanto riguarda le attività di misurazione e controllo dei rischi, la Funzione ha consolidato le attività di verifica del monitoraggio andamentale del credito; ha coordinato le attività di aggiornamento annuale del RAF e di predisposizione del Piano di risanamento richiesto dalla normativa; ha coordinato il progetto di adeguamento dei processi e dei modelli di misurazione al nuovo principio contabile IFRS 9; in generale, ha assicurato una costante attività di analisi delle principali novità normative e gestionali in materia di vigilanza prudenziale, onde consentire al Consiglio di essere sempre aggiornato sulle soluzioni più adeguate per garantire una sana e prudente gestione dei rischi della Cassa. Il Decreto Legislativo 25 maggio 2017, n.90 ha recepito nell’ordinamento nazionale le previsioni della IV Direttiva Antiriciclaggio (Direttiva UE 2015/849 del 20 maggio 2015) che ha apportato modifiche alla previgente normativa in materia. Il Servizio Compliance e Antiriciclaggio ha quindi provveduto ad adeguare la normativa interna di riferimento al fine di presidiare efficacemente i rischi sottostanti ed evitare sanzioni o danni di reputazione, e si è adoperato per un’intensa attività di formazione che ha interessato la quasi totalità dei dipendenti. Particolare attenzione è stata posta anche alla gestione del rischio di non conformità con riguardo agli ambiti normativi di più significativo impatto nell’attività aziendale, quali trasparenza nei confronti della clientela, esercizio dell’attività di intermediazione mobiliare e gestione dei conflitti di interesse. E’ stata inoltre svolta l’attività relativa alla gestione dei reclami della clientela, che ha permesso di monitorare le problematiche lamentate e di predisporre, talvolta, interventi finalizzati alla loro rimozione. Le attività dell’anno 2017, effettuate dal Servizio Revisione Interna presso le filiali e gli uffici della Direzione Generale, tese ad accertare il rispetto delle disposizioni interne e di legge, hanno interessato il sistema dei controlli della Banca al fine di verificare la presenza di eventuali rischi attinenti l’attività creditizia e finanziaria ed a segnalare i rischi operativi più significativi, nell’ottica di una loro rimozione, riduzione o, se ciò non fosse possibile, di un loro monitoraggio. Particolare attenzione è stata dedicata al controllo del credito, all’intermediazione mobiliare, alla normativa in materia di Trasparenza, ed alle attività esternalizzate.
38
Progetti/Avvenimenti strategici Nel corso del 2017 hanno preso avvio progetti di natura strategica destinati a modificare l’assetto organizzativo e di governance della Cassa. Di seguito vengono delineate le principali caratteristiche di ciascuno di essi. Istituto Finanziario Veneto Romagnolo S.p.A. – I.FI.VE.R. S.p.A.
La continua ricerca di nuove e sicure fonti di ricavo in linea ed in coerenza con l’evoluzione del modello di business della Cassa teso ad una progressiva maggiore focalizzazione sul mercato retail, ha reso evidente come il settore della Cessione del Quinto dello Stipendio e della Pensione fosse in una fase di forte discontinuità e producesse ancora margini di sicuro interesse, soprattutto se corretti per il rischio dell’operazione. La principale discontinuità rispetto al recente passato risiede nelle recenti norme di Vigilanza che hanno sottoposto i soggetti autorizzati a nuovi e più stringenti dettami, facendo di fatto emergere la necessità di partnership con il sistema bancario. Dopo l’attenta fase di analisi tesa a verificare tutte le possibilità di ingresso in questo settore del mercato del credito al privato, è stata individuata, come migliore soluzione, l’acquisizione di una società, ben referenziata e gestita, già attiva sul mercato. Il Consiglio di Amministrazione della Cassa ha approvato, in data 19 maggio 2017, il progetto cui ha fatto seguito la sottoscrizione di una Lettera di Riservatezza e una Lettera di Intenti propedeutiche all’avvio delle rituali attività di due diligence, all’esito delle quali si è provveduto alla definizione di una binding offer. In data 11 agosto 2017 è stato avviato, presso le competenti funzioni della Banca d’Italia, il processo di autorizzazione all’iscrizione del veicolo al nuovo albo ex art. 106 del TUB. Su raccomandazione della stessa Vigilanza si è poi provveduto, in data 30 gennaio u.s., all’acquisto della partecipazione, vedi infra, e al successivo reinoltro del dossier sia per l’iscrizione del veicolo al citato Albo sia per la comunicazione di costituzione del Gruppo Bancario Cassa di Risparmio di Cento alle competenti funzioni della Banca d’Italia di Bologna. La partecipazione de qua consiste nell’acquisto del 55% della società per un valore complessivo di 2.750.000 euro. Dall’investimento sono previsti importanti volumi di CQS e CQP sviluppati da una rete indiretta di Agenti in Attività Finanziaria e Mediatori Creditizi in grado di produrre margini prospettici di sicuro interesse unitamente all’acquisizione di nuova clientela sulla quale innestare attività di cross-selling e up-selling. Riallineamento dei valori fiscali e contabili
In data 22 dicembre 2016 la Cassa ha preso atto che la Legge di Bilancio per l’anno 2017, Legge n. 232 dell’11/12/2016, all’art. 1 - comma 564, prevedeva la possibilità, anche ai soggetti che redigono il bilancio in base ai principi contabili internazionali, di riallineare i valori fiscali a quelli civilistici dietro pagamento di una imposta sostitutiva. L’importo da riallineare corrisponde all’intera differenza fra valore contabile e fiscale dei beni (immobili, quadri ed oggetti di valore) detenuti al 31/12/2015 ed ancora presenti al 31/12/2016. La normativa prevedeva due aliquote per l’imposta sostitutiva de qua: • aliquota del 16% per i beni ammortizzabili ai fini fiscali; • aliquota del 12% per i beni non ammortizzabili. Gli effetti contabili del riallineamento di cui allo Ias 12 prevedono, in presenza di una differenza temporanea tra il valore contabile ed il corrispondente valore fiscale, la contabilizzazione in bilancio delle imposte differite passive e dell’imposta sostitutiva con effetto al rigo 260 del conto economico. Il riconoscimento fiscale dei maggiori valori può essere ottenuto con riguardo ai seguenti beni: • beni materiali e immateriali con espressa esclusione di quelli alla cui produzione o al cui
scambio è diretta l’attività di impresa (immobili, impianti, macchinari, beni immateriali, investimenti immobiliari);
• partecipazioni costituenti immobilizzazioni finanziarie.
39
Stante la rilevanza delle poste in esame e degli impatti economico/patrimoniali si sono resi necessari pareri di esperti, tutti concordi sull’opportunità dell’operazione. La Cassa, pur non essendo richiesto per l’operazione di riallineamento, ad ulteriore tutela e conforto della congruità dei valori contabili e di mercato degli immobili in esame, ha provveduto ad effettuare la perizia sull’interno patrimonio immobiliare. I valori risultanti dalle perizie redatte da esperi indipendenti pari a 40,7 milioni di euro, sono risultati complessivamente in linea (al netto di alcuni disallineamenti di cui infra) con i valori contabili dei cespiti che assommavano, al 31/12/16, a 39,0 milioni di euro. Le regole contabili internazionali prevedono peraltro che debbano essere svalutate, con impatto a conto economico pari al minore fra il valore contabile e quello di valutazione (nuova perizia), con la conseguente svalutazione di 0,5 milioni di euro. Nella tabella che segue l’impatto complessivo dell’operazione de qua.
RIALLINEAMENTO VALORI FISCALI E CONTABILI
IMPATTO A CONTO ECONOMICO 31/12/2017
Costo periti indipendenti ( a voce 150b ) -63
Svalutazione immobili ( a voce 170 ) -491
Impatto sulle imposte, ( a voce 260) per Imposta sostitutiva -3.660
Impatto sulle imposte, ( a voce 260) per l’affrancamento delle Imposte Differite 5.429
Totale 1.215
Lettera di Intenti sottoscritta da Fondazione Cassa di Risparmio di Cento e Banca Popolare di
Sondrio S.c.a r.l.
In data 15 ottobre u.s. Banca popolare di Sondrio e Fondazione Cassa di Risparmio di Cento hanno sottoscritto una Lettera di Intenti per la negoziazione in esclusiva volta all’acquisto, in una prima fase, del 51% del capitale della Cassa ed in una seconda delle residue azioni detenute dalla Fondazione e di tutte quelle in possesso dei restanti soci. Successivamente sono iniziate le canoniche attività di due diligence sull’azienda target- la Cassa. Tali attività sono ancora in corso.
40
4. RELAZIONE SUL GOVERNO SOCIETARIO ex art. 123-bis Ai sensi dell’art. 123-bis del TUF, la Cassa di Risparmio di Cento ha proceduto alla redazione della “Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari” per l’esercizio 2017. Tale relazione - approvata dal Consiglio di amministrazione il 6 marzo 2018 – è resa disponibile per i Soci e il pubblico sul sito aziendale www.crcento.it , oltre che in forma cartacea presso la sede sociale e poi in sede assembleare.
5. PATRIMONIO E ASSETTO SOCIETARIO Il patrimonio netto della Cassa al 31/12/2017, al lordo della distribuzione del dividendo, è pari a 205.302 mila euro e risulta così composto:
Importi in Migliaia di Euro 31/12/2017 31/12/2016 Var.%
Capitale sociale 77.142 77.142 0,0%
Sovraprezzi di emissione 30.851 30.851 0,0%
Riserve 82.379 81.555 1,0%
Riserve da valutazione 5.477 4.638 18,1%
Parziale 195.849 194.186 0,9%
Utile di esercizio 9.453 1.721 449,3%
Totale Patrimonio Netto 205.302 195.907 4,8%
Il numero totale delle azioni è pari a 14.949.935 e la ripartizione proprietaria è la seguente: Fondazione Cassa di Risparmio di Cento n. 7.690.618 azioni (51,44%); Holding “Fondazione Cassa di Risparmio di Cento” n. 2.338.286 azioni (15,64%); Azionisti privati n. 4.921.031 azioni (32,92%). Al 31/12/2017 non sono detenute in portafoglio azioni di propria emissione. Nel corso dell'anno 2017 sono state negoziate complessivamente 500 azioni della Cassa contro le 9.153 dell'anno precedente. Il prezzo medio ponderato è stato pari 11,44 euro per azione e il controvalore complessivo scambiato è stato di 5.718,00 Euro. Gli scambi sono avvenuti sul sistema multilaterale di negoziazione Hi-MTF.
41
I Fondi Propri ed i coefficienti di solvibilità I Fondi Propri al 31/12/2017 risultano pari a 208.514 mila euro. Il coefficiente di solvibilità di base Common Equity Tier1 è pari al 13,52% il coefficiente complessivo (Total capital ratio) è pari al 13,97% così calcolati:
Fondi Propri e Coefficenti 31/12/2017 31/12/2016
Capitale Primario di classe 1 ( Common Equity Tier 1 - CET1 ) al netto delle rettifiche
201.699 190.349
Capitale Aggiuntivo di classe 1 ( Additional Tier 1 - AT1 ) al netto delle rettifiche
0 0
Capitale di classe 1 (Tier1) 201.699 190.349
Capitale di classe 2 ( Tier 2 - T2 ) al netto delle rettifiche 6.815 5.911
Totale Fondi Propri 208.514 196.260
31/12/2017 31/12/2016
Attività di rischio ponderate 1.492.155 1.534.380
- per rischio di credito 1.303.635 1.345.159
- per rischio di mercato 44.026 40.234
- per rischio operativo 144.494 148.987 Coefficiente complessivo (Total capital ratio) 13,97% 12,79%
Coefficiente di base (Tier 1 capital ratio) 13,52% 12,41%
Di seguito i requisiti patrimoniali della Cassa a fine anno raffrontati con le soglie SREP comunicate dalla Banca d’Italia il 13 marzo 2017.
Minimo regolamentare
Soglia SREP
con Buffer* 31/12/2017
Margine
Eccedenza patrimoniale Soglia
con Add-on %
CET 1 capital ratio 4,50% 5,00% 6,25% 13,52% 7,27% 108.439.255
Tier 1 capital ratio 6,00% 6,70% 7,95% 13,52% 5,57% 83.072.621
Total capital ratio 8,00% 8,90% 10,15% 13,97% 3,82% 57.060.357 *minimo regolamentare comprensivo del conservation buffer, pari al 1,25%.
Come si evince dalla tabella la Cassa presenta dati patrimoniali sensibilmente al di sopra del minimo regolamentare e delle soglie SREP (comprensive degli add-on, rispettivamente pari a 0,50-0,70 e 0,90, definiti dalla Banca d’Italia in funzione della rischiosità intrinseca di ogni banca) determinando quindi un margine percentuale, calcolato sulla soglia SREP, pari al 5,57% per il Tier1
ratio. I valori indicano una eccedenza patrimoniale che, in termini assoluti, va da un minimo di 57,1 milioni sul Total Capital Ratio a 108,4 milioni di euro sul CET 1 ratio. Se da un lato le soglie SREP determinate dalla Banca d’Italia attribuiscono alla Cassa un basso livello di rischio, dall’altro le eccedenze patrimoniali conseguenti ne testimoniano la solidità.
42
Nel grafico che segue viene evidenziato l’andamento storico del CET1 con l’indicazione, da quando prevista, delle soglie SREP previste dalla Banca d’Italia. Di particolare rilevanza la crescita del CET1, quasi raddoppiato negli anni esaminati, e la distanza fra lo stesso requisito e la soglia SREP tempo per tempo fissata dalla Vigilanza che invece è diminuita nel periodo dal 7 al 6,25%.
43
6. L’EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE L’inizio del 2018 è stato caratterizzato dall’aumento di volatilità sui mercati finanziari dove domina l’incertezza sull’esito delle elezioni politiche del prossimo 5 marzo. Il contesto economico sembra essere ben impostato verso la prosecuzione della ripresa in atto, prevista in ulteriore consolidamento nel corso dell’esercizio. Se da un lato l’economia reale ha intrapreso il cammino della ripresa dall’altro il sistema bancario è alle prese sia con lo stock di credito anomalo sia con l’introduzione dei nuovi principi contabili che aumentano gli accantonamenti a presidio del rischio di credito. Si preannuncia quindi un altro anno pieno di difficoltà in cui l’unica nota positiva che si intravede è la ripresa economica, la miglior salute delle imprese che dovrebbero riflettersi in minori accantonamenti sul credito. L’evoluzione strategica della Cassa, tracciata nel Piano Triennale approvato dal Consiglio di Amministrazione, è stata implementata nella sua totalità. L’anno in corso, ultimo del piano, come da previsione, sarà l’anno del consolidamento/affinamento delle diverse iniziative attivate nel corso del 2017. La Cassa monitorerà con attenzione l'evoluzione della situazione pronta, come in altre occasioni, a rivedere la propria strategia per cercare di assecondare il mercato e le esigenze della clientela.
7. FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA
DELL’ESERCIZIO Alla fine del mese di gennaio 2018 si è provveduto all’acquisto del 55% del capitale di I.FI.VE.R. per euro 2.750.000 i cui razionali sono stati compiutamente illustrati in apposito paragrafo della presente Relazione. Conseguentemente è stata inviata alla Banca d’Italia di Bologna Istanza per l’iscrizione all’Albo dei Gruppi Bancari. Non si registrano altri eventi degni di nota avvenuti successivamente la chiusura dell’esercizio al 31/12/2017.
44
8. CONCLUSIONI E PROSPETTIVE Con il 2017 si conclude l’undicesimo anno dell’epocale crisi economico/finanziaria iniziata a metà del 2007. L’Italia paga le proprie debolezze strutturali e l’elevato debito con prospettive di crescita annacquate rispetto a quelle di altri paesi dell’eurozona. Alla crisi economica è seguita quella del sistema bancario la cui soluzione sta avvenendo con importanti ristrutturazioni e sacrifici economici. Tutte queste vicende hanno inciso anche sui conti della Cassa che, nonostante le difficoltà importate dal contesto esterno, chiude positivamente il bilancio 2017 allungando la serie dei bilanci in utile dalla data di costituzione della SpA. Un risultato importante ottenuto aumentando i coverage ratio sui crediti deteriorati (al 60,3 dal 54,8% di fine 2016) e portando il CET1 al 13,52% dal 12,41% dello scorso esercizio. Come detto numeri importanti per la Cassa, ottenuti senza chiedere ulteriori investimenti ai soci (l’ultimo aumento di capitale risale a fine 2002) ma distribuendo sempre un dividendo che nel 2017, a 0,15 euro per azione, più che raddoppia rispetto ai 0,06 euro del 2016. Nel grafico che segue vengono evidenziati gli utili prodotti dal 2003 e la loro distribuzione dalla quale si evince come siano stati restituiti più dividendi rispetto al valore dall’ultimo aumento di capitale effettuato nel 2002.
Quanto alle previsioni per il 2018, la situazione dell’economia mondiale ed europea è intonata alla crescita. Anche in Italia, dopo anni di stagnazione, il ciclo economico è improntato alla crescita seppur a livelli più bassi rispetto agli altri paesi dell’Area dell’Euro e con rischi di downsizing derivanti dall’elevato debito pubblico, dalle difficoltà strutturali e dall’incertezza sull’esito delle prossime elezioni politiche. Pur in un contesto estremamente volatile la Cassa si è strutturata per affrontare tali difficoltà e poter procedere con gli investimenti e le ottimizzazioni previste nel Piano Triennale 2016-2018 conservando risultati positivi. Agli Azionisti, a tutti gli stakeholder e alla Clientela rivolgiamo il ringraziamento più vivo per la fiducia, il sostegno e la collaborazione, che confermano il gradimento per il rapporto professionale in atto e costituiscono la condizione indispensabile per il conseguimento dei risultati che Vi sono stati illustrati. Al Direttore Generale dott. Ivan Damiano desideriamo esprimere il nostro ringraziamento per l’esito positivo dell’esercizio nel corso del quale ha operato con riconosciuta professionalità e
0
20.000
40.000
60.000
80.000
100.000
120.000
Aucap 2002 Utile netto Assegnazione a riserve Dividendo netto
45
costante impegno alla guida di una struttura complessa, in un contesto economico – finanziario particolarmente difficile e imprevedibile e in un quadro concorrenziale molto aggressivo. Accomuniamo nell’apprezzamento per i risultati e per l’attività svolta i Vice Direttori Generali, i Dirigenti, i Quadri direttivi e il Personale della Direzione generale e delle Filiali cui indirizziamo un grato saluto e la riconoscenza della compagine sociale ma anche della comunità servita. Alla Banca d'Italia nella persona del Direttore della Filiale di Bologna, Dr. Francesco Trimarchi ed ai suoi collaboratori esprimiamo il vivo ringraziamento per il prezioso supporto e gli importanti suggerimenti forniti. Un ringraziamento, infine, ad Abi e ad Acri per il sostegno costante e professionale; alle Università di Ferrara, Bologna e Modena, agli Enti, alle Amministrazioni territoriali, alle Associazioni di categoria, agli Ordini professionali, ai Gruppi del volontariato per la collaborazione, utile ed efficace.
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
46
IPOTESI DI DISTRIBUZIONE DELL'UTILE DELL'ESERCIZIO 2017
UTILE D'ESERCIZIO
9.453.146,00
- assegnazione a Riserva Legale (5% art.24 dello statuto sociale) 472.657,30
- assegnazione a Riserva Statutaria (10% art.24 dello statuto sociale) 945.314,60
- assegnazione a Riserva straordinaria 5.792.683,85
- assegnazione di dividendo unitario di Euro 0,15 alle 14.949.935 azioni ( pay out 23,72% )
2.242.490,25
Totale 9.453.146,00
Dopo la distribuzione dell'Utile come da IPOTESI il Patrimonio risulta così composto :
Voce 130 - Riserve da valutazione 5.476.932,34
Voce 150 - Strumenti di capitale 0,00
Voce 160 - Riserve 89.589.650,82
Voce 170 - Sovraprezzi di emissione 30.851.142,58
Voce 180 - Capitale 77.141.664,60
Totale Patrimonio netto
203.059.390,34
47
SCHEMI
DEL BILANCIO 2017
DELL’IMPRESA
Approvato dal CdA del 06 Marzo 2018
Progetto del Consiglio di Amministrazione ,
Approvato dalla Assemblea degli Azionisti del 11 Aprile 2018
48
STATO PATRIMONIALE
VOCI DELL'ATTIVO
31/12/2017 31/12/2016
10. Cassa e disponibilità liquide 22.346.823 19.704.780
20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 1.981.516 2.526.424
40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 663.869.905 805.998.769
60. Crediti verso banche 43.551.806 70.998.435
70. Crediti verso clientela 1.895.834.189 1.813.783.003
80. Derivati di copertura 0 725.091
110. Attività materiali 42.259.304 43.083.808
120. Attività immateriali 224.849 729.020
130. Attività fiscali 36.413.390 38.568.384
a) correnti 6.938.120 7.945.542
b) anticipate 29.475.270 30.622.842
di cui L. 214/2011 27.160.755 27.884.781
150. Altre attività 51.504.751 57.571.419
TOTALE ATTIVO 2.757.986.533 2.853.689.133
49
STATO PATRIMONIALE
VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO
31/12/2017 31/12/2016
10. Debiti verso banche 349.538.811 152.978.060
20. Debiti verso clientela 1.968.758.765 2.165.924.652
30. Titoli in circolazione 167.039.799 273.672.051
40. Passività finanziarie di negoziazione 2.180.561 2.647.802
60. Derivati di copertura 35.761 174.497
80. Passività fiscali 2.781.225 8.769.014
a) correnti 337.360 251.256
b) differite 2.443.865 8.517.758
100. Altre passività 57.377.052 48.075.139
110. Trattamento di fine rapporto del personale 3.471.929 3.660.537
120. Fondi per rischi ed oneri 1.500.749 1.880.601
b) altri fondi 1.500.749 1.880.601
130. Riserve da valutazione 5.476.932 4.637.805
160. Riserve 82.378.995 81.554.926
170. Sovrapprezzi di emissione 30.851.143 30.851.329
180. Capitale 77.141.665 77.141.665
190. Azioni proprie 0 0
200. Utile d'esercizio 9.453.146 1.721.055
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 2.757.986.533 2.853.689.133
50
CONTO ECONOMICO
31/12/2017 31/12/2016
10. Interessi attivi e proventi assimilati 48.177.852 54.215.475
20. Interessi passivi e oneri assimilati (14.040.617) (18.657.056)
30. Margine di interesse 34.137.235 35.558.419
40. Commissioni attive 30.318.570 30.190.718
50. Commissioni passive (2.399.846) (2.502.778)
60. Commissioni nette 27.918.724 27.687.940
70. Dividendi e proventi simili 3.316.974 2.675.309
80. Risultato dell'attività di negoziazione 1.096.858 1.873.133
90. Risultato dell'attività di copertura (210.096) (174.079)
100. Utile (perdite) da cessione o riacquisto di 11.197.068 9.831.885
a) crediti (530.441) (692.062)
b) attività finanziarie disponibili per la vendita 11.707.756 10.616.754
d) passività finanziarie 19.753 (92.807)
120. Margine di intermediazione 77.456.763 77.452.607
130. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di : (17.894.425) (21.295.132)
a) crediti (15.546.018) (21.004.406)
b) attività finanziarie disponibili per la vendita (2.606.259) (373.830)
d) altre operazioni finanziarie 257.852 83.104
140. Risultato netto della gestione finanziaria 59.562.338 56.157.475
150. Spese amministrative (54.939.429) (56.416.021)
a) spese per il personale (29.570.100) (30.366.117)
b) altre spese amministrative (25.369.329) (26.049.904)
160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri (817.146) (325.169)
170. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (2.247.321) (1.857.460)
180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (573.297) (580.613)
190. Altri oneri/proventi di gestione 7.022.815 6.268.854
200. Costi operativi (51.554.378) (52.910.409)
240. Utili (Perdite) da cessione di investimenti (1.365) 3.047
250. Utile della operatività corrente al lordo delle imposte 8.006.595 3.250.113
260. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente 1.446.551 (1.529.058)
270. Utile della operatività corrente al netto delle imposte 9.453.146 1.721.055
290 Utile d'esercizio 9.453.146 1.721.055
51
PROSPETTO DELLA REDDITIVITA’ COMPLESSIVA
31/12/2017 31/12/2016
10. Utile d'esercizio 9.453.146 1.721.055
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a
conto economico
40. Piani a benefici definiti 1.745 (96.201)
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto
economico
90. Copertura dei flussi finanziari 93.059 70.884
100. Attività finanziarie disponibili per la vendita 744.323 (2.142.089)
110. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 839.127 (2.167.406)
120. Redditività complessiva (voce 10+110) 10.292.273 (446.351)
52
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO AL 31-12-2017
Allocazione risultato di
Periodo
Variazioni dell'esercizio
Red
dit
ivit
à
com
ple
ssiv
a a
l
31
/12
/201
7
Pa
trim
on
io n
etto
al
31
/12
/201
7
Variaz. di
riserve
Operazioni sul patrimonio netto
Esistenze al
31.12.2016
Modifica
saldi di
apertura
Esistenze al
01.01.2017 Riserve
Dividendi e
altre destinaz.
Emiss.
nuove
azioni
Acq.
azioni
proprie
Distribuz.
straord.
Dividendi
Var.
strumenti
di
capitale
Derivati
su az.
proprie
Stock
options
Capitale sociale
a) azioni ordinarie 77.141.665
77.141.665 0
0 0
77.141.665
b) altre azioni 0 0 0 0 0 0
Sovrapprezzo emissioni 30.851.329 30.851.329 0 (186) 30.851.143
Riserve:
a) di utili 76.081.783 0 76.081.783 824.059 10 0 0 0 0
76.905.852
b) altre riserve 5.473.143 0 5.473.143 0 0 0 0 5.473.143
Riserve da valutazione: 4.637.805 0 4.637.805
X
839.127 5.476.932
Strumenti di capitale 0 0 0 0
Azioni proprie 0 0 2.201 (2.201) 0
Utile (Perdita) di esercizio 1.721.055 0 1.721.055 (824.059) (896.996) 9.453.146 9.453.146
Patrimonio netto 195.906.780 0 195.906.780 0 (896.986) 0 2.015 (2.201) 0 0 0 0 10.292.273 205.301.881
53
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO AL 31-12-2016
Allocazione risultato di
Periodo
Variazioni dell'esercizio
Red
dit
ivit
à
com
ple
ssiv
a a
l
31
/12
/201
6
Pa
trim
on
io n
etto
al
31
/12
/201
6
Variaz. di
riserve
Operazioni sul patrimonio netto
Esistenze al
31.12.2015
Modifica
saldi di
apertura
Esistenze al
01.01.2016 Riserve
Dividendi e
altre
destinaz.
Emiss.
nuove
azioni
Acq.
azioni
proprie
Distribuz.
straord.
Dividendi
Var.
strumenti
di
capitale
Derivati
su az.
proprie
Stock
options
Capitale sociale
a) azioni ordinarie 77.141.665
77.141.665 0
0 0
77.141.665
b) altre azioni 0 0 0 0 0 0
Sovrapprezzo emissioni 30.851.329 30.851.329 0 0 30.851.329
Riserve:
a) di utili 74.091.923 0 74.091.923 1.989.860
0 0 0 0
76.081.783
b) altre riserve 5.473.143 0 5.473.143 0 0 0 0 5.473.143
Riserve da valutazione: 6.805.211 0 6.805.211
X
(2.167.406) 4.637.805
Strumenti di capitale 0 0 0 0
Azioni proprie 0 0 0 0 0
Utile (Perdita) di esercizio 3.036.355 0 3.036.355 (1.989.860) (1.046.495) 1.721.055 1.721.055
Patrimonio netto 197.399.626 0 197.399.626 0 (1.046.495) 0 0 0 0 0 0 0 (446.351) 195.906.780
54
RENDICONTO FINANZIARIO
A. ATTIVITA' OPERATIVA 31/12/2017 31/12/2016
1. Gestione 23.538.994 7.028.989
- risultato d'esercizio (+/-) 9.453.146 1.721.055
- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su
attività/passività finanziarie valutate al fair value (-/+) 69.119 ( 16.759 )
- plus/minusvalenze su attività di copertura (+/-) 210.096 174.079
- rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-) 17.779.641 8.569.813
- rettifiche/riprese di valore nette su immob. materiali (+/-) 2.247.321 1.857.460
- rettifiche/riprese di valore nette su immob. immateriali (+/-) 573.297 580.613
- acc.ti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) 817.146 325.169
- imposte e tasse non liquidate (+) ( 5.107.038 ) 1.529.058
- rettifiche/riprese di valore nette dei gruppi di att. in via dismissione al - -
netto dell'effetto fiscale
- altri aggiustamenti (+-) ( 2.503.734 ) ( 7.711.499 )
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie 80.190.308 2.511.797
- attività finanziarie detenute per la negoziazione 249.212 ( 6.195 )
- attività finanziarie valutate al fair value - -
- attività finanziarie disponibili per la vendita 138.575.580 ( 58.848.064 )
- crediti verso banche : a vista 1.405.140 1.832.170
- crediti verso banche : altri crediti 26.005.378 70.175.209
- crediti verso clientela ( 96.919.571 ) ( 4.799.942 )
- altre attività 10.874.569 ( 5.841.381 )
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie ( 98.698.135 ) ( 8.208.308 )
- debiti verso banche : a vista ( 439.249 ) 558.794
- debiti verso banche : altri debiti 197.000.000 ( 55.000.000 )
- debiti verso clientela ( 197.158.860 ) 138.060.894
- titoli in circolazione ( 105.150.900 ) ( 78.737.691 )
- passività finanziarie di negoziazione ( 467.241 ) 70.185
- passività finanziarie valutate al fair value - -
- altre passività 7.518.115 ( 13.160.490 )
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa 5.031.167 1.332.478
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da 66.293 99
- vendite di partecipazioni - -
- dividendi incassati su partecipazioni - -
- vendite/rimborsi di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - -
- vendite di attività materiali 66.293 99
- vendite di attività immateriali - -
- vendite di rami d'azienda - -
2. Liquidità assorbita da ( 1.558.235 ) ( 1.012.080 )
- acquisti di partecipazioni - -
- acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - -
- acquisti di attività materiali ( 1.489.110 ) ( 826.030 )
- acquisti di attività immateriali ( 69.125 ) ( 186.050 )
- acquisti di rami d'azienda - -
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento ( 1.491.942 ) ( 1.011.981 )
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie - -
- emissioni/acquisti di strumenti di capitale - -
- distribuzione dividendi e altre finalità ( 897.182 ) ( 1.046.495 )
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista ( 897.182 ) ( 1.046.495 )
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO 2.642.043 ( 725.998 )
Riconciliazione
Voci di bilancio 31/12/2017 31/12/2016
Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio 19.704.780 20.430.778
Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio 2.642.043 ( 725.998 )
Cassa e disponibilità liquide alla fine dell'esercizio 22.346.823 19.704.780
55
NOTA INTEGRATIVA
Parte A – Politiche contabili pag. 56
Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale pag. 89
Parte C – Informazioni sul conto economico pag. 123
Parte D – Redditività complessiva pag. 139
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura pag. 140
Parte F – Informazioni sul patrimonio pag. 184
Parte G – Operazioni di aggregazioni di imprese o rami d’azienda pag. 188
Parte H – Operazioni con parti correlate pag. 189
Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali pag. 192
Parte L – Informativa di settore pag. 193
56
Parte A – Politiche Contabili
A.1 – PARTE GENERALE
Sezione 1 – Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali
Il bilancio al 31 dicembre 2017 della Cassa di Risparmio di Cento, Società per Azioni, in
applicazione dell’art. 4 del D. Lgs. 28 febbraio 2005 n. 38, è redatto secondo i principi contabili
emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB) e le relative interpretazioni
dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) ed omologati dalla
Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002.
I principi contabili applicati per la redazione del presente bilancio sono quelli in vigore al
31 dicembre 2017 (inclusi i documenti interpretativi SIC e IFRIC) il cui elenco è riportato negli
allegati del presente bilancio.
La Cassa di Risparmio di Cento non detiene partecipazioni di controllo e non rappresenta pertanto
una capogruppo ai sensi della normativa di vigilanza. In tale contesto la banca non ritiene di essere
tenuta alla redazione del bilancio consolidato in quanto non ne ricorrono i presupposti ai sensi
dell’art. 24 D.Lgs n. 87/1992.
Nuovi principi contabili o variazione di principi contabili già esistenti
Nel corso dell’esercizio 2017 non sono entrate in vigore modifiche sostanziali dei principi contabili
che risultano attinenti e significative alle fattispecie presenti nella Banca.
Principi contabili omologati dall’Unione Europea non ancora obbligatoriamente applicabili e non
adottati in via anticipata al 31 dicembre 2017
In data 29 Ottobre 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Regolamento 2016/1905 della
Commissione Europea che adotta l’IFRS 15 Ricavi provenienti da contratti con i clienti che
sostituirà lo IAS 18 Ricavi e lo IAS 11 Lavori su ordinazione. L’IFRS 15 è orientato a migliorare la
rendicontazione contabile dei ricavi e quindi nel complesso la comparabilità dei ricavi nei bilanci.
Il nuovo standard introduce una metodologia articolata in cinque “passi” per analizzare le
transazioni e definire la rilevazione dei ricavi con riferimento tanto alla tempistica quanto
all’ammontare degli stessi:
• Identificazione del contratto con il cliente;
• Identificazione degli impegni e delle prestazioni (“performance obligations”) previsti dal
contratto;
• Identificazione (se necessario stimata) del corrispettivo della transazione;
• Allocazione agli impegni e alle prestazioni contrattuali del corrispettivo della transazione;
• Rilevazione dei ricavi in base all’adempimento degli impegni e delle prestazioni
contrattuali.
57
In data 22 Novembre 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Regolamento 2016/2067 della
Commissione Europea che omologa l’IFRS 9 Strumenti finanziari è direttamente applicabile in
ciascuno degli stati membri a partire dal 1° gennaio 2018. Tale principio disciplina le nuove regole
di classificazione, misurazione e valutazione degli strumenti finanziari e delle relative coperture.
In sintesi le modifiche introdotte dall’IFRS 9 riguardano tre aspetti estremamente rilevanti:
- un nuovo modello di classificazione e misurazione delle attività finanziarie legato alla modalità
di gestione (business model) e alle caratteristiche dei flussi di cassa degli strumenti stessi che
prevede tre categorie contabili (costo ammortizzato, fair value con impatto a conto economico e
fair value con impatto in una riserva patrimoniale);
- un unico modello di impairment, da applicare a tutte le attività finanziare non valutate al fair
value con impatti a conto economico, basato su un concetto di perdita attesa (“forward-looking
expected loss”) in sostituzione del precedente modello “incurred loss”. Il nuovo modello prevede
la classificazione delle esposizioni in tre “stage”:
o stage 1: attività finanziarie che non presentano obiettive evidenza di perdita alla data di
prima iscrizione ovvero che non abbiano subito un deterioramento significativo e per le
quali le rettifiche di valore sono calcolate sulla base della perdita attesa a un anno;
o stage 2: attività finanziarie che hanno subito un significativo deterioramento rispetto alla
rilevazione iniziale e per le quali le rettifiche di valore sono da calcolare utilizzando la
perdita attesa sulla vita residua;
o stage 3 attività finanziarie che presentano obiettive evidenze di perdita alla data di bilancio
da valutare sulla base della perdita attesa sulla vita residua.
- una semplificazione delle regole di gestione delle relazioni di copertura con l’obiettivo di allineare
i modelli contabili alle logiche gestionali sottostanti (risk management).
In data 9 novembre 2017 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Regolamento 2017/1986 del 31
ottobre 2017 della Commissione Europea che omologa l’IFRS16 Leasing. Tale principio definisce
nuove regole per la contabilizzazione dei contratti di leasing eliminando la distinzione tra leasing
operativi e leasing finanziari. Tale nuovo standard prevede di rilevare, nel bilancio del locatario,
una passività determinata come valore attuale dei canoni futuri in contropartita all’iscrizione
dell’attività del diritto d’uso del bene oggetto di locazione. Il diritto d’uso, successivamente
all’iscrizione iniziale, è oggetto di ammortamento sulla base della durata del contratto o della vita
utile del bene; la passività è progressivamente ridotta per effetto del pagamento dei canoni e sulla
stessa saranno riconosciuti interessi da imputare a conto economico. Il principio non si applica ai
contratti con durata inferiore a dodici mesi e a quelli con importo non significativo.
Lo standard si applica obbligatoriamente a partire dal 1 gennaio 2019, è consentita un’applicazione
anticipata purché sia adottato l’IFRS 15.
Transizione ai principi contabili IFRS15 e IFRS9
In relazione all’attività svolta da Cassa di Risparmio di Cento sui principi contabili entrati in vigore
a partire dal 1° gennaio 2018:
- non si registreranno impatti significativi con riferimento al nuovo standard contabile IFRS15;
- si prevedono gli impatti sotto riportati, dovuti al nuovo standard contabile IFRS9, sia per la
componente Crediti sia per la componente Attività Finanziarie.
I crediti verranno classificati nei tre “stage” previsti dal principio,
a) nello stage-1 si continuano ad applicare le PD annuali;
b) nello stage-2 verranno applicate le PD life-time con un incremento delle rettifiche che si
scaricherà alla riserva di FTA;
58
c) nello stage-3 equivalente ai crediti anomali del precedente principio le rettifiche erano già in
larga parte frutto di analisi dettagliate sulle singole posizioni, considerando anche il fattore
tempo di recupero. In seguito ad una analisi, si ritiene che per la componente forward-
looking non vi sarà un delta rettifiche verso riserva di FTA;
d) la Cassa stà valutando una cessione di una quota consistente dei Crediti NPL, attualmente si
tratta di un progetto avanzato ma per il quale non è ancora definito il perimetro del
portafoglio da cedere, e pertanto non sono state fatte manifestazioni d’interessi da possibili
controparti. Tale eventuale cessione di NPL potrebbe avere un significativo impatto che si
scaricherà alla riserva di FTA.
I titoli di debito classificati nelle attività disponibili per la vendita verranno classificati al fair value
con contropartita patrimonio netto. Per tali strumenti le valutazioni di fair value verranno iscritte a
patrimonio netto e gli effetti dell’impairment calcolato sulle perdite attese nell’arco dei dodici mesi
verrà rigirato dalla riserva di patrimonio netto a conto economico, così come gli effetti riconducibili
all’eventuale cessione sul mercato.
I titoli di equity classificati nelle attività disponibili per la vendita verranno riclassificati al fair
value con contropartita patrimonio netto senza rigiro a conto economico (FVOCI). Per tali
strumenti potranno essere iscritti a conto economico i soli dividendi mentre gli eventuali proventi
da cessione e le valutazioni di fair value verranno iscritti a patrimonio netto senza alcun rigiro a
conto economico in caso di cessione.
Le quote detenute in OICR e le altre attività finanziarie classificati nelle attività disponibili per la
vendita non idonei al superamento del cosiddetto “SPPI Test”, verranno classificate al fair value
con contropartita conto economico (FVTPL).
Le attività finanziarie classificate nelle attività finanziarie detenute per la negoziazione verranno
classificate al fair value con contropartita conto economico (FVTPL).
Gli effetti derivanti dalla prima applicazione del principio richiederanno una riclassificazione al
patrimonio netto esistente al 31/12/2017 con rilevazione a riseva First Time Adopotion di tutte le
componenti che sarebbero dovute transitare a conto economico nei periodi precedenti e con
rilevazione a riserva OCI per quelle componenti che dovranno essere trasferite dall’attuale riserva
di valutazione delle attività disponibili per la vendita.
Sezione 2 – Principi generali di redazione
Il Bilancio è costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto delle variazioni
di patrimonio netto, dal rendiconto finanziario, dal prospetto della redditività complessiva e dalla
nota integrativa ed è inoltre corredato dalla relazione sull’andamento della gestione.
La predisposizione degli schemi di bilancio e il contenuto della nota integrativa è coerente con le
disposizioni fornite da Banca d’Italia nella circolare n. 262 del 22 Dicembre 2005 e relativi
aggiornamenti del 18 novembre 2009, del 21 gennaio 2014, del 22 dicembre 2014 e del 15
dicembre 2015.
Il bilancio è stato redatto in base al principio del costo storico, tranne che per gli strumenti
finanziari derivati e le attività finanziarie destinate alla vendita che sono iscritte al fair value (valore
equo). Il valore contabile delle attività e passività che sono oggetto di operazioni di copertura del
valore equo e che sarebbero altrimenti iscritte al costo, è rettificato per tenere conto delle variazioni
del valore equo attribuibile ai rischi oggetto di copertura.
59
In conformità a quanto disposto dall’art. 5 del D. Lgs. n. 38/2005, il bilancio è redatto utilizzando
l’Euro quale moneta di conto. Gli importi dei prospetti contabili sono espressi in unità di Euro,
mentre i dati riportati nella nota integrativa sono espressi in migliaia di Euro.
Il bilancio è redatto in applicazione dei principi generali previsti dai principi contabili omologati
dalla Commissione europea e illustrati nella Parte A.2 della presente Nota integrativa.
Le operazioni poste in essere dalla società sono rilevate in base alla data di regolamento, i contratti
derivati per data di contrattazione, i dati economici e patrimoniali sono rilevati secondo il principio
della contabilizzazione per competenza ed in base all’assunzione di funzionamento e continuità
aziendale. Nella redazione del bilancio si è tenuto conto dei principi generali di rilevanza e
significatività dell’informazione e della prevalenza della sostanza sulla forma. Ogni classe rilevante
di voci simili è esposta distintamente nel bilancio. Le voci di natura o destinazione dissimile sono
presentate distintamente a meno che siano irrilevanti. Le attività e le passività, i proventi ed i costi
non sono compensati salvo nei casi in cui ciò sia espressamente richiesto o consentito da un
principio o da una interpretazione.
I ratei e risconti attivi ed i ratei e risconti passivi riferiti ai principali aggregati patrimoniali sono
stati ricondotti alle rispettive voci di riferimento, gli altri sono esposti fra le “altre attività” o “altre
passività”.
I prospetti contabili e la nota integrativa presentano, oltre agli importi relativi all’esercizio di
riferimento, anche i corrispondenti dati di raffronto riferiti all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2016.
Informazioni sulla continuità aziendale
Nella redazione del bilancio si è ritenuto appropriato l’utilizzo del presupposto della continuità
aziendale. Si ritiene infatti che, allo stato attuale, non sussistano incertezze circa la capacità della
banca di proseguire la propria attività in continuità aziendale in conformità a quanto previsto dal
principio contabile internazionale IAS 1. I criteri di valutazione adottati sono pertanto coerenti con
tale presupposto e rispondono ai principi di competenza, di rilevanza e significatività
dell’informazione contabile e di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica. Tali
criteri non hanno subito modifiche rispetto all’esercizio precedente.
Contenuto dei prospetti
Stato patrimoniale e conto economico
Gli schemi dello stato patrimoniale e del conto economico sono costituiti da voci e sottovoci. Negli
schemi non sono riportate le voci che non presentano importi né per l’esercizio corrente né per
quello precedente.
Nel prospetto di conto economico i ricavi sono indicati senza segno mentre i costi sono racchiusi fra
parentesi tonde come previsto dalla normativa (convenzione grafica di esposizione che equivale ai
numeri preceduti dal segno meno).
Prospetti delle variazioni del patrimonio netto
Il prospetto delle variazioni del patrimonio netto riflette quanto previsto dalla Circolare n.262/2005
della Banca d’Italia ed evidenzia la composizione e la movimentazione delle voci di patrimonio
netto intervenuta nell’esercizio di riferimento del bilancio ed in quello precedente.
60
Prospetto redditività complessiva
Nel prospetto della redditività complessiva sono indicati l’utile/perdita dell’esercizio e le variazioni
delle attività contabilizzate nell’esercizio in contropartita delle riserve da valutazione.
Rendiconto finanziario
Il prospetto dei flussi finanziari dell’esercizio di riferimento del bilancio e di quello precedente è
stato predisposto seguendo il metodo indiretto ed è evidenziata la liquidità netta generata
dall’attività operativa, dall’attività di investimento e dall’attività di provvista.
Nel prospetto i flussi generatisi nel corso dell’esercizio sono indicati senza segno, mentre quelli
assorbiti sono racchiusi fra parentesi tonde.
Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio
Con atto di cessione del 30 gennaio 2018 Cassa di Risparmio di Cento ha acquisito la piena
proprietà delle azioni rappresentative del 55% del capitale sociale di I.FI.VE.R – Istituto Finanziaro
Veneto Romagnolo S.p.A. (nel seguito anche “IFIVER”), alle condizioni stabilite dall’accordo
quadro dell’11 agosto 2017 e successive modifiche.
Si segnala che alla data di acquisizione il procedimento di autorizzazione all’Albo ex art. 106 di
IFIVER non risulta ancora completato e che l’eventuale mancata iscrizione è stata definita come
clausola risolutiva della cessione stessa.
Si segnala inoltre che, contestualmente alla stipula dell’accordo quadro, Cassa di Risparmio di
Cento ha sottoscritto un contratto di opzione di acquisto, avente ad oggetto diritto di acquistare
azioni rappresentative l’80% del capitale di IFIVER alle condizioni contrattualmente stabilite e un
contratto di opzione di vendita, avente ad oggetto il diritto di vendere a Cassa di Risparmio di Cento
azioni complessivamente rappresentative del 100% del capitale di IFIVER al verificarsi delle
condizioni contrattualmente stabilite.
La partecipazione in IFIVER rappresenta una partecipazione di controllo pertanto tale acquisizione
configurerebbe Cassa di Risparmio di Cento come capogruppo ai sensi della normativa di vigilanza,
tenuta alla redazione del bilancio consolidato ai sensi dell’art. 24 D.Lgs n. 87/1992.
Non si segnalano ulteriori eventi successivi alla data di riferimento del bilancio in aggiunta a quanto
già riportato nell’apposita sezione della relazione sulla gestione.
61
Sezione 4 – Altri aspetti
Informativa comparativa
Secondo quanto previsto dal principio contabile internazionale IAS 1 “Presentazione del Bilancio”,
sono fornite le informazioni comparative del precedente esercizio. La classificazione nelle voci del
bilancio è omogenea con quelle dell’esercizio di raffronto.
Contribuzioni a sistemi di garanzia dei depositi e a meccanismi di risoluzione
Le norme europee introdotte dal 1/gennaio/2015, hanno comportato sostanziali modifiche alla
disciplina delle crisi bancarie (direttive UE : 2014/49 “DGSD – Deposit Guarantee Schemes
Directive” & 2014/59 “BRRD – Bank Recovery and Resolution Directive”) con lo scopo di
rafforzare la stabilità del sistema. Tali nuove norme hanno un impatto evidente nel bilancio 2017 ed
in quello precedente per i contributi obbligatori a carico del conto economico.
Contributi al “DGSD – Deposit Guarantee Schemes Directive”, tale direttiva prevede che i fondi
nazionali siano dotati di risorse commisurate ai depositi protetti, con contribuzione ex-ante sino al
raggiungimento di un livello obiettivo minimo pari allo 0,8% dei depositi garantiti. Il DGS
nazionale è gestito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD); il contributo
commisurato all’ammontare dei depositi protetti, per il 2017 ammonta a 876 mila euro (per il 2016
ammontava a 701 mila euro).
Contributi al “BRRD – Bank Recovery and Resolution Directive”), questa direttiva definisce le
nuove regole applicabili dal 1/gennaio/2015 a tutte le banche europee in caso di dissesto anche solo
prospettico. Le risorse finanziarie da costituire ex-ante ai fondi nazionali per la risoluzione,
attraverso contributi obbligatori sino all’obiettivo minimo dell’1% dei depositi garantiti.
Trattamento contabile dei contributi riferiti alla Bank Recovery and Resolution Directive
Il contributo al Fondo di Risoluzione Nazionale che la Cassa ha spesato nel conto economico del
2017 (a voce 150b fra le altre spese amministrative) è stato di 1,517 milioni di euro (nel 2016
ammontava a euro 3,100 milioni di euro di cui 2,069 milioni di euro come contributo
straordinario). Tali contributi in base alla legge di stabilità risultano deducibili, sia dalla base
imponibile IRES che IRAP. Il trattamento contabile sopra esposto è conforme alla roneata di Banca
d’Italia del gennaio 2016 .
Moratorie sui mutui conseguenti al sisma del maggio 2012
Nel Bilancio2012 sono stati illustrati in modo ampio ed esauriente gli effetti del sisma del maggio-
2012, alcuni degli effetti finanziari si protrarranno nel tempo, in particolare la moratoria dei mutui
come da DL.74 del 6/6/2012, che ha coinvolto 6.060 mutui, per i quali l’incasso delle rate fu
sospeso da giugno a novembre 2012.
Nei fatti per gestire la moratoria senza “gravare” in alcun modo sui mutuatari, per ciascun mutuo
coinvolto dalla moratoria le rate sospese sono state di fatto spostate alla fine di ciascun mutuo.
Le quote capitale non incassate ammontavano a 37.431 mila euro e verranno incassate alla fine dei
rispettivi piani d’ammortamento. La quota di interessi non incassati evidenziata nel bilancio 2012
ammontava ad 8.429 mila euro, per una precisa scelta della Cassa tali interessi di ciascun mutuo
sottoposto a moratoria, verranno semplicemente recuperati sulle rate residue senza capitalizzare
ulteriori interessi, tale modalità di recupero è stata adottata per pesare nel minor modo possibile
sull’importo delle rate dei clienti, anche se ciò evidentemente ha causato un danno finanziario
rilevante alla Cassa.
Al 31 dicembre 2017 fra gli attivi della Cassa residuano 3.498 mila euro di interessi per moratoria
ex. DL74 con incassi nel periodo per 636 mila euro, pari quindi al 7,6% del totale interessi slittati.
62
Finanziamenti per il pagamento delle imposte.
Il DL 174 del 10/10/2012 ha disposto che per il pagamento delle imposte e dei contributi le aziende
dei comuni coinvolti dal sisma possano accedere a finanziamenti agevolati con garanzia dello stato.
La Cassa ha erogato finanziamenti di tale specie, rifinanziati dalla Cassa Depositi e Prestiti, che
ammontavano a 34.321 mila euro al 31/12/2016 ed ammontano a 24.572 mila euro al 31/12/2017,
dopo l’ulteriore rimodulazione dei relativi piani di ammortamento in base alla convenzione
ABI/CDP, i pagamenti da parte dei clienti su tali finanziamenti sono ripresi al 31 ottobre 2016 e si
concluderanno a giugno-2020.
Finanziamenti per la ricostruzione L’ammontare dei finanziamenti per la ricostruzione (DL 74 del 6/6/2012 convertito con
modificazioni dalla Legge 122 del 1/8/2012) , in relazione al rilascio delle ordinanze dei Comuni
emesse in favore dei privati sempre rifinanziati dalla Cassa Depositi e Prestiti, al 31 dicembre 2017
ammontano a 246.558 mila euro rispetto ai 171.673 mila euro del 31 dicembre 2016.
63
A.2 – PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI
BILANCIO
In questo capitolo sono indicati i Principi contabili adottati per la predisposizione del bilancio al
31 dicembre 2017. L’esposizione dei principi contabili adottati da Cassa di Risparmio di Cento,
Società per Azioni, è effettuata con riferimento alle fasi d’iscrizione, classificazione, valutazione e
cancellazione delle diverse poste dell’attivo e del passivo. Per ciascuna delle suddette fasi è
riportata, ove rilevante, anche la descrizione dei relativi effetti economici.
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
Criteri di iscrizione
L’iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene per data di regolamento per i titoli di debito e
per i titoli di capitale ed alla data di sottoscrizione per i contratti derivati. Al momento del
regolamento i titoli di debito ed i titoli di capitale sono registrati al fair value, senza considerare i
costi o proventi di transazione.
Criteri di classificazione
Sono classificati in questa categoria i titoli di debito, i titoli di capitale ed il valore positivo dei
contratti derivati detenuti con finalità di negoziazione. Fra i contratti derivati di negoziazione sono
compresi anche i contratti derivati incorporati che sono stati oggetto di separata rilevazione quando
ricorrono le seguenti circostanze:
- le caratteristiche economiche e il rischio del derivato incorporato non sono strettamente
correlate con quelle del contratto ospite;
- gli strumenti incorporati, anche se separati, soddisfano la definizione di derivato.
- lo strumento ibrido non è oggetto di valutazione al fair value con iscrizione delle differenze a
conto economico.
Non è ammesso il trasferimento ad altre categorie salvo il caso in cui si sia in presenza di eventi
inusuali e che difficilmente si posso ripresentare nel breve periodo.
Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono
valutate al fair value. Gli effetti dell’applicazione di tale criterio di valutazione sono attribuiti al
conto economico.
Per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo, sono
utilizzate le quotazioni di mercato. In assenza di un mercato attivo, si fa riferimento a modelli di
stima/valutazione comunemente utilizzati, che tengono conto di tutti i fattori di rischio degli
strumenti: valore di realizzo determinato con riferimento a titoli quotati aventi analoghe
caratteristiche, calcoli di flussi di cassa scontati, modelli di determinazione del prezzo delle opzioni,
valori di recenti transazioni comparabili, della solvibilità del debitore e del rischio paese dello
stesso.
I titoli di capitale e gli strumenti derivati che hanno per oggetto titoli di capitale, per i quali non sia
possibile determinare il fair value in maniera attendibile secondo le linee guida sopra indicate, sono
mantenuti al costo, rettificato per perdite per riduzione di valore. Tali perdite per riduzione di valore
non possono essere ripristinate.
64
Criteri di cancellazione
Le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono cancellate dal bilancio quando la cessione
ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi con le attività stesse.
Quando invece essi sono mantenuti in misura rilevante, le attività continuano ad essere iscritte in
bilancio, anche se sotto il profilo giuridico la titolarità sia stata trasferita. La conservazione, anche
solo in parte, del controllo delle attività cedute implica il loro mantenimento in bilancio in misura
pari al coinvolgimento residuo, misurato dall’esposizione ai cambiamenti di valore delle attività
cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Gli interessi sono registrati secondo il criterio della competenza economica. L’effetto derivante
dalla valutazione al fair value di tali titoli è imputato a conto economico.
I dividendi sono rilevati nell’esercizio in cui viene deliberata la distribuzione.
2. Attività finanziarie disponibili per la vendita
Criteri di iscrizione
L’iscrizione iniziale delle attività finanziarie sottostanti avviene alla data di regolamento.
All’atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value comprensivo dei costi o
proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Qualora, nei casi consentiti dai principi contabili, l’iscrizione avvenisse per trasferimento dalle
attività detenute sino a scadenza il valore di iscrizione sarebbe rappresentato dal fair value al
momento del trasferimento.
Per le riclassifiche delle attività finanziarie detenute per la negoziazione deliberate prima del
1/11/2008 riconducibili all’amendment dello IAS 39 è esplicitamente previsto che il valore di
iscrizione nella categoria contabile di destinazione sia il fair value dello strumento alla data del
1/07/2008.
Criteri di classificazione
Sono comprese in questa categoria le attività finanziarie diverse dai contratti derivati che non sono
state classificate né come “Crediti”, né come “Attività detenute sino a scadenza” né come “Attività
detenute per la negoziazione”.
La voce comprende:
� titoli obbligazionari che non sono oggetto di frequenti attività di compravendita;
� titoli di capitale rivenienti dalla riclassificazione delle partecipazioni rappresentative di
interessenze non gestite con finalità di trading e non qualificabili di controllo o
collegamento o di controllo congiunto;
� altri titoli di capitale non quotati, interessenze in fondi di private equity ed altri OICR.
Le “attività finanziarie disponibili per la vendita” possono essere riclassificate nelle “attività
finanziarie detenute fino a scadenza”, qualora:
• si verifichi un cambiamento nell’intento o nella capacità di detenere lo strumento fino a
scadenza;
• non sia più disponibile una misura affidabile del fair value;
• sia trascorso il periodo previsto dalla “tainting rule” ed il portafoglio delle attività
finanziarie detenute fino a scadenza possa essere ricostituito.
E’ inoltre possibile effettuare una riclassifica nel portafoglio “crediti”, in presenza delle condizioni
rappresentate nel successivo paragrafo “altre informazioni”.
65
Criteri di valutazione
Dopo la rilevazione iniziale, le “Attività disponibili per la vendita” sono valutate al fair value, gli
utili e le perdite da valutazione sono rilevati in una specifica riserva di patrimonio netto fino al
momento in cui l’attività non viene cancellata o non viene rilevata una evidenza oggettiva di perdita
di valore. Per i titoli obbligazionari transitano a conto economico gli interessi maturati in base al
criterio del tasso di interesse effettivo. Al momento della cessione o della registrazione di una
perdita di valore, la riserva si riversa, in tutto od in parte, sul conto economico.
Le metodologie di determinazione del fair value sono le stesse illustrate per le attività detenute per
la negoziazione.
I titoli di capitale, per i quali non sia possibile determinare il fair value in maniera attendibile, sono
mantenuti al costo. Per le “Partecipazioni Azionarie” la metodologia per la determinazione del fair-
value è la seguente :
� per le società quotate in un mercato attivo è stato utilizzato il prezzo di quotazione;
� per tutte le società non quotate il cui valore di bilancio è inferiore a 100 mila euro è stato
assunto come fair-value il costo di acquisto;
� per tutte le altre partecipazioni azionarie il fair-value è stato determinato in base a valori di
scambio, se presenti, o in base alla valutazione determinata analizzando il prezzo di carico, i
multipli (Price to Book Value) di borsa dei settori di appartenenza e la frazione di
Patrimonio Netto posseduta.
Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono sottoposte al test di “impairment” per
individuare l’esistenza di oggettiva evidenza di perdita di valore: l’importo della perdita viene
misurato come differenza tra il valore contabile dell’attività ed il valore attuale dei flussi finanziari
stimati, scontati al tasso di interesse effettivo, o attraverso specifiche metodologie valutative per i
titoli di capitale.
Qualora vengano meno i motivi che hanno portato alla riduzione di valore, vengono registrate
riprese di valore con imputazione a conto economico nel caso di titoli di debito, a patrimonio netto
nel caso di titoli di capitale. L’ammontare della ripresa non può in ogni caso superare il costo
ammortizzato che lo strumento avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche.
La verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzioni di valore viene effettuata ad ogni
chiusura di bilancio o di situazione infrannuale. Indicatori di una possibile riduzione di valore sono,
ad esempio, significative difficoltà finanziarie dell’emittente, inadempimenti o mancati pagamenti
degli interessi o del capitale, la possibilità che il beneficiario dichiari il fallimento o incorra in
un’altra procedura concorsuale, la scomparsa di un mercato attivo. Inoltre, una significativa o
prolungata riduzione del fair value di uno strumento di capitale al di sotto del suo costo è
considerata come un’obiettiva evidenza di perdita di valore. I limiti quantitativi da utilizzarsi per
identificare la necessità di impairment sono stati stabiliti nei seguenti parametri: decremento del
fair value alla data di bilancio superiore al 30% del valore contabile originario o diminuzione del
fair value al di sotto del valore di iscrizione iniziale per 48 mesi consecutivi per i titoli di “private
equity”, e 12 mesi per le azioni.
Criteri di cancellazione
Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono cancellate dal bilancio quando la cessione ha
comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi con le attività stesse. I
rischi ed i benefici relativi alle attività cedute, qualora mantenuti in misura rilevante, continuano ad
essere iscritti in bilancio, anche se giuridicamente la titolarità delle attività fosse stata effettivamente
trasferita. La conservazione, anche solo in parte, del controllo delle attività cedute implica il
mantenimento in bilancio delle stesse in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato
dall’esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari
delle stesse.
66
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
I dividendi delle società partecipate sono rilevati nell’esercizio in cui viene deliberata la
distribuzione.
Per i titoli di debito sono contabilizzati gli interessi di competenza secondo il criterio del costo
ammortizzato.
3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento S.p.A. .
4. Crediti
Criteri di iscrizione
L’iscrizione iniziale del credito avviene alla data di sottoscrizione del contratto, che generalmente
coincide con il momento dell’erogazione, per l’ammontare erogato, o prezzo di sottoscrizione,
comprensivo dei costi/proventi afferenti il singolo credito e determinabili al momento
dell’erogazione stessa. Sono esclusi i costi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono oggetto
di rimborso da parte della controparte o che sono inquadrabili come ordinari costi amministrativi.
Per le riclassifiche delle attività finanziarie detenute per la negoziazione deliberate prima del
1/11/2008, riconducibili all’emendamento allo IAS 39, è esplicitamente previsto che il valore di
iscrizione nella categoria contabile di destinazione sia il fair value dello strumento alla data del
1/07/2008.
Criteri di classificazione
I crediti comprendono gli impieghi per cassa con clientela e con banche, erogati direttamente
oppure acquistati da terzi, che prevedono pagamenti fissi o comunque determinabili, che non sono
quotati in un mercato attivo.
Rientrano in questa categoria i crediti commerciali, le operazioni di pronti contro termine con
obbligo di rivendita a termine, mentre non possono essere compresi in questo comparto i Crediti
quotati in un mercato attivo.
Non sono ammesse riclassificazioni ad altri comparti.
Criteri di valutazione
Dopo la rilevazione iniziale, i crediti sono valutati al costo ammortizzato utilizzando il metodo
dell’interesse effettivo. Il costo ammortizzato è dato dal:
� valore di rilevazione iniziale;
� meno i rimborsi di capitale;
� più o meno ammortamento con il metodo dell’interesse effettivo (differenza tra il valore iniziale
ed il valore a scadenza);
� meno svalutazione;
� più rivalutazione.
Il metodo dell’interesse effettivo è utilizzato per calcolare il costo ammortizzato e gli interessi attivi
del finanziamento per la sua intera durata. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza il
flusso dei pagamenti futuri stimati per la durata attesa del finanziamento, in modo da ottenere
esattamente il valore contabile netto all’atto della rilevazione iniziale, che comprende i costi di
transazione direttamente attribuibili, ed i compensi pagati o ricevuti tra i contraenti.
67
La stima dei flussi e della durata contrattuale dei crediti considera tutte le clausole contrattuali che
possono influire sugli importi e sulle scadenze, senza considerare le perdite attese sul
finanziamento.
Questo metodo è applicato ai crediti con durata oltre il breve termine indipendentemente dalle
modalità di valutazione (analitica o collettiva).
Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per i crediti la cui durata rientra nel breve
termine perché la logica dell’attualizzazione avrebbe effetti poco significativi; così pure per i crediti
senza una scadenza definita o a revoca.
Ad ogni chiusura di bilancio viene effettuata una ricognizione dei crediti volta ad individuare quelli
che, a seguito del verificarsi di eventi occorsi dopo la loro iscrizione, mostrino oggettive evidenze
di una possibile perdita di valore. Rientrano in tale ambito i crediti ai quali è stato attribuito lo status
di sofferenza, inadempienza probabile, scaduto e/o sconfinato secondo le attuali regole di Banca
d’Italia (circolare 272 - 7°aggiornamento), coerenti con la normativa IAS .
L’attuale distinzione dei crediti deteriorati prevede le seguenti classi :
- crediti in sofferenza: i crediti verso soggetti in stato di insolvenza o in situazioni
sostanzialmente equiparabili;
- crediti in inadempienza probabile: le esposizioni creditizie, diverse dalle sofferenze, per le
quali la banca giudica improbabile che, senza il ricorso ad azioni quali escussione di
garanzie, il debitore adempia integralmente alle sue obbligazioni (in linea capitale e/o
interessi) ;
- crediti scaduti e/o sconfinanti deteriorati : i crediti (esclusi quelli delle due precedenti
categorie) che alla data di fine esercizio, risultano scaduti e/o sconfinanti da oltre 90 giorni
e superano una determinata soglia di materialità. Tali esposizioni scadute e/o sconfinanti
deteriorate possono essere determinate facendo riferimento, alternativamente, al singolo
debitore o - per le sole esposizioni verso soggetti retail alla singola transazione
Inoltre vengono individuate come di cui delle categorie sopra esposte, le esposizioni oggetto di
concessioni (non-performing exposure with forbearance measures); infine anche sui crediti in bonis
possono essere individuate posizioni oggetto di concessioni (forborne performing exposure).
Detti crediti deteriorati sono oggetto di valutazione analitica e la perdita di valore sui singoli crediti,
iscritta a conto economico, è rappresentata dalla differenza negativa tra il loro valore recuperabile
ed il relativo costo ammortizzato. Il valore recuperabile è dato dal valore attuale dei flussi di cassa
attesi, calcolato in funzione dei seguenti elementi:
- valore dei flussi di cassa contrattualmente previsti, stimati in considerazione della capacità
del debitore di assolvere le obbligazioni assunte e delle garanzie reali o personali assunte;
- tempo atteso di recupero, stimato anche in relazione allo stato delle procedure in atto;
- tasso di attualizzazione..
Negli esercizi successivi il valore originario dei crediti è ripristinato nel caso in cui vengano meno i
motivi che ne hanno determinato la rettifica. La ripresa di valore è iscritta a conto economico.
I crediti per i quali non sono state individuate obiettive evidenze di perdita sono valutati
collettivamente.
La valutazione avviene per categorie omogenee in termini di rischio di credito e le relative
percentuali di perdita sono stimate in base a serie storiche: si fondano su dati osservabili alla data
della valutazione consentendo di stimare la perdita di valore per ciascuna categoria.
La formazione dei gruppi avviene per categorie di rischio similari, sulla base di caratteristiche
indicative della capacità del debitore di assolvere gli impegni contrattuali (tipo rapporto, settore
economico, garanzie, stato di insolvenza e altri fattori ritenuti rilevanti).
68
La classificazione in gruppi per la determinazione della svalutazione collettiva riflette la medesima
ripartizione per categorie di rating utilizzata internamente a fini gestionali.
Il passaggio di un credito da un gruppo valutato collettivamente ad altro con modalità di valutazione
analitica avviene a valori lordi in quanto le rettifiche di valore non seguono i singoli rapporti ma
saranno adeguati ai risultati di fine periodo con opportune rettifiche o riprese per “massa”. Le
rettifiche di valore determinate collettivamente sono imputate a conto economico.
Criteri di cancellazione
I crediti ceduti vengono cancellati dal bilancio quando la cessione ha comportato il sostanziale
trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi con le attività stesse. Quando sono mantenuti in
misura rilevante i rischi ed i benefici relativi alle attività cedute, continuano ad essere iscritti in
bilancio, anche se giuridicamente la titolarità dei rapporti è stata effettivamente trasferita. La
conservazione, anche solo in parte del controllo delle attività cedute implica il mantenimento in
bilancio delle stesse.
Se mediante la cessione si sono mantenuti i rischi ed i benefici, il credito dovrà continuare ad
essere iscritto limitatamente al suo coinvolgimento, e cioè per la quota massima in cui la società
continua ad essere esposta rispetto ai mutamenti di valore del credito e alle variazioni dei flussi
finanziari degli stessi.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Le rettifiche di valore analitiche e collettive sono registrate a conto economico.
I crediti valutati analiticamente sono sottoposti all’attualizzazione dei flussi finanziari ed il relativo
costo è registrato a conto economico, l’adeguamento è eseguito ogni anno.
Il fondo di svalutazione collettivo così determinato non è sottoposto ad attualizzazione, in quanto si
stima che il tasso effettivo coincida con quello contrattuale.
Il rientro negli esercizi successivi dell’effetto attualizzazione è rilevato a conto economico.
Se in un esercizio successivo l’ammontare della rettifica di valore diminuisce in conseguenza di
eventi (quali il miglioramento della solvibilità del debitore), la svalutazione per riduzione di valore
è stornata dal conto economico. Il valore del credito può assumere come valore massimo il costo
ammortizzato che si sarebbe determinato alla data in cui il valore è ripristinato.
Gli interessi di mora sui crediti in sofferenza sono registrati solo al momento dell’incasso.
5. Attività finanziarie valutate al fair value La Cassa non si è avvalsa della facoltà normativa della cosiddetta “fair value option”.
6. Operazioni di copertura
Criteri di iscrizione
Gli strumenti finanziari derivati di copertura, al pari di tutti i derivati, sono inizialmente iscritti e
successivamente valutati al fair value.
Criteri di classificazione: tipologie di copertura
Gli strumenti derivati sono definiti di copertura quando esiste una documentazione formalizzata
della relazione tra lo strumento coperto e lo strumento oggetto della copertura e se la copertura
risulta efficace nel momento in cui ha inizio e continua ad esserlo per tutta la durata.
69
L’efficacia della copertura dipende dalla misura in cui le variazioni di fair value dello strumento
coperto o dei relativi flussi attesi sono compensati da quelli dello strumento di copertura. Pertanto
l’efficacia è misurata e rilevata dal confronto di suddette variazioni, sempre in relazione
all’intenzione della società nel momento in cui la copertura è stata posta in essere.
La copertura è efficace quando le variazioni di fair value (o dei flussi di cassa) dello strumento
finanziario di copertura neutralizzano, nei limiti fissati dall’intervallo 80-125%, le variazioni dello
strumento coperto.
La verifica dell’efficacia della copertura è operata mensilmente utilizzando:
- test prospettici, che giustificano l’applicazione della contabilizzazione della copertura e ne
dimostrano l’efficacia;
- test retrospettivi, che evidenziano il grado raggiunto dalla copertura nel periodo di riferimento e
misurano la distanza fra i risultati raggiunti e la copertura perfetta;
Nel caso in cui dall’analisi dei risultati dei rispettivi test, le coperture dovessero risultare inefficaci
in modo continuativo, viene interrotta la copertura con le conseguenti operazioni contabili.
Le tipologie di strumenti di copertura possono riguardare:
- esposizione al rischio di fair value di attività e passività in bilancio o di impegni irrevocabili;
- esposizione al rischio di variazioni di un flusso finanziario e cambi (cash flow) relativi ad attività o
passività in bilancio o di transazioni future.
Le coperture di fair value hanno l’obiettivo di ridurre il rischio di credito o il rischio di tasso. Il
cosiddetto “fair value hedge” è utilizzato generalmente per attività a tasso fisso i cui cash flow non
variano durante la vita dello strumento stesso. Il fine della copertura è di proteggere il valore
corrente dell’attività o della passività coperta e quindi l’attenzione è rivolta allo Stato patrimoniale.
Tale tipologia di copertura viene utilizzata anche per la copertura del rischio di mercato delle
emissioni obbligazionarie a tasso fisso o strutturate.
Le coperture di flussi finanziari hanno come obiettivo la riduzione della variabilità dei flussi di
cassa futuri legati ad una particolare attività/passività a tasso variabile con il fine di gestire e
controllare la variabilità futura dei corrispondenti flussi di cassa e quindi l’attenzione è sull’impatto
di tale variabilità sul conto economico.
Criteri di valutazione
I derivati di copertura sono sempre valutati al “fair value”.
Criteri di cancellazione
Se i test non confermano l’efficacia della copertura, sia retrospettivamente che prospetticamente, la
contabilizzazione delle operazioni di copertura, secondo quanto sopra esposto, viene interrotta. In
questa circostanza il contratto derivato di copertura viene riclassificato tra gli strumenti di
negoziazione. Lo strumento coperto è rilevato nella categoria di appartenenza per un valore pari al
suo fair value al momento della cessazione dell’efficacia e torna ad essere valutato secondo il
criterio della classe di appartenenza originaria.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
La rilevazione delle scritture contabili dipende dal tipo di copertura predefinito e sono:
1) nel caso di copertura di fair value, si compensa la variazione del fair value dell’elemento coperto
con la variazione del fair value dello strumento di copertura. Tale compensazione viene iscritta
al conto economico contestualmente all’adeguamento di valore dei contratti derivati e delle
attività coperte. L’eventuale differenza che rappresenta la parziale inefficacia della copertura, ne
costituisce di conseguenza l’effetto economico netto. Sono adeguate ai valori di fair value le
attività/passività coperte con contropartita al conto economico.
2) nel caso di copertura di flussi finanziari, le variazioni di fair value del derivato sono imputate a
patrimonio netto, per la quota efficace della copertura, e sono registrate a conto economico solo
70
quando, con riferimento alla posta coperta, si manifesta una variazione dei flussi di cassa da
compensare (rispetto a quelli attesi) o nel caso in cui la copertura risulta inefficace. La banca
non ha tale fattispecie.
Le coperture di un investimento in valuta sono contabilizzate seguendo le metodologie delle
coperture dei flussi finanziari. La banca non ha in essere operazioni di copertura di investimenti in
valuta.
7. Partecipazioni Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento S.p.A..
8. Attività materiali
Criteri di iscrizione
Le attività materiali sono iscritte al costo che comprende oltre al prezzo d’acquisto, gli eventuali
oneri accessori direttamente imputabili all’acquisto e alla messa in funzione del bene.
Le spese di manutenzione straordinaria, che comportano un incremento dei benefici economici
futuri, sono imputate ad incremento del valore dei cespiti, mentre gli altri costi di manutenzione
ordinaria sono rilevati a conto economico.
Criteri di classificazione
Le attività materiali comprendono i terreni, gli immobili strumentali, gli investimenti immobiliari,
gli impianti tecnici, i mobili, gli arredi e le attrezzature di qualsiasi tipo.
La voce comprende beni materiali destinati a:
- uso funzionale quali: terreni, fabbricati, mobili e arredi, impianti, macchinari e attrezzature
tecniche;
- a scopo di investimento quali: terreni e fabbricati.
Sono iscritti nell’attivo alla voce “Attività materiali” anche beni utilizzati ai sensi di contratti di
leasing finanziario sottoscritti in qualità di locatario, per i quali si è assunto sostanzialmente tutti i
rischi ed i benefici della proprietà. Le immobilizzazioni oggetto di leasing finanziario in qualità di
locatario sono iscritte inizialmente ad un valore pari al minore tra il fair value e il valore attuale dei
pagamenti minimi previsti dal leasing; tale valore è successivamente oggetto di ammortamento.
I beni per i quali sono in corso delle trattative di vendita e la loro dismissione sia molto probabile,
sono riportati nella pertinente voce delle attività in via di dismissione.
Criteri di valutazione
Le immobilizzazioni materiali, inclusi gli investimenti immobiliari, sono valutati al costo, dedotti
eventuali ammortamenti e perdite di valore. Le immobilizzazioni sono sistematicamente
ammortizzate, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti, lungo la loro
vita utile. Il valore ammortizzabile è rappresentato dal costo dei beni in quanto il valore residuo al
termine del processo di ammortamento è ritenuto non significativo. Gli immobili vengono
ammortizzati per una quota ritenuta congrua per rappresentare il deperimento dei cespiti nel tempo
a seguito del loro utilizzo, tenuto conto delle spese di manutenzione di carattere straordinario, che
vengono portate ad incremento del valore dei cespiti.
Non sono ammortizzati i terreni, in quanto aventi vita utile indefinita.
Quando si presentato elementi che dimostrano il deterioramento del valore di una attività, si
procede al confronto fra il valore di carico del cespite ed il suo valore di recupero e le eventuali
rettifiche sono registrate al conto economico; qualora vengano meno i motivi che hanno portato alla
rilevazione della perdita, è fatto obbligo di registrare la ripresa di valore.
71
I beni mobili, ad esclusione dei beni di valore artistico, sono iscritti in relazione alla loro vita utile.
Per categorie omogenee di beni è stata definita la vita utile in relazione alla quale viene calcolato
l’ammortamento per quote annue costanti a decorrere dal mese in cui il bene è entrato in funzione.
Criteri di cancellazione
Un’immobilizzazione materiale è cancellata al momento della dismissione o qualora non siano più
attesi benefici economici futuri.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Il conto economico è interessato dalle quote di ammortamento secondo la vita utile predefinita per
ciascuna categoria.
9. Attività immateriali
Criteri di iscrizione
Sono iscritte al costo quale corrispettivo pagato al momento dell’acquisto rettificato per gli
eventuali oneri accessori.
Criteri di classificazione
Le attività immateriali sono iscritte come tali solo quando sono identificabili, misurabili, sono sotto
il controllo dell’entità che redige il bilancio e sono in grado di generare benefici economici futuri.
Le attività immateriali sono identificabili quando possono essere separate dall’entità oppure
derivano da diritti contrattuali o legali in genere.
Criteri di valutazione e componenti reddituali
Il costo delle immobilizzazioni immateriali è ammortizzato in base alla loro vita utile.
Criteri di cancellazione
L’attività è cancellata se esistono indicazioni che possa avere subito una perdita di valore, oppure
quando non sono più attesi benefici economici futuri.
10. Attività non correnti in via di dismissione
Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento S.p.A.
11. Fiscalità corrente e differita
Criteri di iscrizione
L’accantonamento delle imposte sul reddito è determinato in base ad una prudenziale previsione
dell’onere fiscale corrente, di quello anticipato e differito. Le imposte anticipate e differite sono
calcolate sulle differenze temporanee tra il valore contabile delle attività e passività iscritte in
bilancio ed il loro valore fiscale.
Le imposte anticipate, sono iscritte nei limiti in cui esiste la ragionevole certezza del loro recupero
in presenza di futuri redditi imponibili mentre le imposte differite passive sono stanziate nella
misura in cui si ritiene che nei prossimi esercizi si verifichino i presupposti per la relativa
tassazione.
72
Le aliquote utilizzate, distintamente per tipologia di imposta, sono quelle in vigore per i periodi di
riversamento delle differenze temporanee e senza limiti temporali.
Criteri di classificazione
Le attività e passività fiscali sono esposte nello stato patrimoniale separatamente dalle altre attività e
passività. Le attività e le passività fiscali differite e anticipate sono distinte dalle attività e dalle
passività fiscali correnti.
Criteri di valutazione
Le attività e passività iscritte per imposte anticipate e differite sono valutate a fine esercizio in
relazione alle modifiche intervenute nella normativa fiscale e delle aliquote e non sono sottoposte
all’attualizzazione.
Criteri di cancellazione
Le attività e passività sono cancellate quando non esistono valide ragioni della sussistenza di
rapporti di credito e debito con l’amministrazione finanziaria.
A fine esercizio “il fondo imposte differite” e le “attività per imposte anticipate” sono adeguati in
relazione al rigiro sul conto economico delle imposte divenute correnti nell’esercizio.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Le imposte correnti maturate nell’esercizio, le imposte anticipate e differite sorte nell’esercizio e le
variazioni delle consistenze dell’esercizio precedente, sono registrate a conto economico; vengono
invece attribuite al patrimonio netto, quando sono stanziate in relazione a riserve di patrimonio
netto. Le imposte relative alle attività in via di dismissione, sono portate a diretta riduzione delle
poste di conto economico di riferimento.
12. Fondi per rischi ed oneri
Criteri di iscrizione
I fondi per rischi ed oneri sono costituiti da passività di ammontare o scadenza incerta iscritti in
bilancio quando:
- esiste un’obbligazione attuale (legale o implicita) che deriva da eventi passati;
- è probabile che sarà necessario l’impiego di risorse per adempiere all’obbligazione;
- può essere effettuata una stima attendibile dell’ammontare dell’obbligazione.
Gli accantonamenti sono rilevati solo in presenza di eventi precedenti alla chiusura del bilancio e
rappresentano la migliore stima possibile dell’onere necessario per estinguere l’obbligazione attuale
alla data di riferimento del bilancio.
Criteri di classificazione
La voce comprende “altri fondi per rischi ed oneri” costituiti in relazione a perdite presunte sulle
cause passive incluse le azioni revocatorie, gli esborsi stimati a fronte di reclami della clientela
sull’attività di intermediazione in titoli nonché una stima attendibile degli altri esborsi a fronte di
qualsiasi altra obbligazione legale o implicita presente alla data di riferimento del bilancio.
Criteri di valutazione
Ad ogni data di riferimento del bilancio i fondi sono riesaminati e rettificati per riflettere la miglior
stima corrente, basata anche sulle serie storiche della banca. Nel caso in cui l’elemento temporale
sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati applicando i tassi correnti di mercato
(euribor).
73
Criteri di cancellazione
Ciascun fondo presente in tale voce di bilancio è utilizzato unicamente per far fronte a quelle uscite
per le quali è stato originariamente costituito.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Le componenti reddituali interessate dagli accantonamenti sono:
- il costo del personale per i fondi che riguardano obbligazioni relative al personale dipendente od
in quiescenza;
- la voce degli Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri negli altri casi.
L’effetto attualizzazione è rilevato a conto economico.
13. Debiti e titoli in circolazione
Criteri di iscrizione
La prima iscrizione di tali passività finanziarie avviene alla data di sottoscrizione del contratto, che
di norma corrisponde alla data in cui sono ricevute le somme raccolte o dell’emissione dei titoli di
debito.
La prima iscrizione è fatta sulla base del fair value delle passività, di norma pari all’ammontare
incassato od al prezzo di emissione, aumentato degli eventuali costi/proventi aggiuntivi
direttamente attribuibili alla singola operazione di provvista o di emissione. Sono esclusi i costi
interni di tipo amministrativo.
Criteri di classificazione
Nelle voci Debiti verso banche, Debiti verso clientela e Titoli in circolazione sono riclassificate le
varie forme di provvista interbancaria e con la clientela, le operazioni di pronti contro termine con
obbligo di riacquisto e la raccolta da clientela attraverso certificati di deposito, titoli obbligazionari,
prestiti subordinati al netto delle quote riacquistate. E’ inoltre incluso il debito iscritto dalla banca in
qualità di locatario nell’ambito dell’operazione di leasing finanziario.
Criteri di valutazione
Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie sono valutate al costo ammortizzato con il
metodo del tasso di interesse effettivo.
Fanno eccezione le passività a breve termine, per le quali il fattore temporale è poco significativo,
che pertanto rimangono iscritte al valore incassato.
Dai titoli di debito sono stralciate le eventuali quote rappresentative di capitale.
Gli strumenti finanziari oggetto di copertura di fair value per i quali la copertura è risultata efficace
sono iscritti al fair value.
Criteri di cancellazione
Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando sono scadute od estinte. La
cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli obbligazionari emessi in precedenza.
La differenza tra il valore contabile delle passività e l’ammontare corrisposto per acquistarla è
registrata a conto economico.
Il collocamento sul mercato di titoli propri successivamente al riacquisto è considerato come una
nuova emissione con iscrizione al nuovo prezzo di collocamento.
74
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Gli interessi sono rilevati secondo il criterio della competenza economica, se le passività hanno
durata oltre il breve termine si applica il calcolo del costo ammortizzato con attribuzione degli
eventuali costi di “up-front”.
14. Passività finanziarie di negoziazione
Criteri di iscrizione
L’iscrizione iniziale delle passività finanziarie avviene, alla data di regolamento per i titoli di debito
e di capitale e alla data di sottoscrizione per i contratti derivati. All’atto della rilevazione iniziale
sono valorizzate al fair value.
I contratti derivati incorporati in strumenti finanziari o in altre forme contrattuali, che presentano
caratteristiche economiche e rischi non correlati con lo strumento ospite o che presentano gli
elementi per essere qualificati essi stessi come contratti derivati, sono contabilizzati separatamente,
se aventi valore negativo, nella categoria delle passività finanziarie detenute per la negoziazione,
tranne che nei casi in cui lo strumento complesso che li contiene è valutato al fair value con effetti a
conto economico.
Criteri di classificazione
La voce include il valore negativo dei contratti derivati di trading nonché il valore negativo dei
derivati impliciti presenti nei contratti complessi.
Criteri di valutazione
Tutte le passività finanziarie di negoziazione sono valutate al fair value con imputazione del
risultato della valutazione al conto economico.
Criteri di cancellazione
Le passività finanziarie di negoziazione sono cancellate quando estinte e alla scadenza.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
I risultati della valutazione delle passività finanziarie di negoziazione sono registrati a conto
economico.
15. Passività finanziarie valutate al fair value
La Banca non ha applicato la cosiddetta “fair value option” e pertanto non si è avvalsa della
possibilità di valutare al fair value passività finanziarie diverse da quelle previste da IAS 39 in virtù
della specifica destinazione funzionale.
16. Operazioni in valuta
Criteri di iscrizione iniziale
Le operazioni in divisa estera sono registrate al momento della rilevazione iniziale, in divisa di
conto, applicando alla divisa estera il tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione.
Criteri di iscrizione successiva
Ad ogni data di riferimento del bilancio:
75
- gli elementi monetari in valuta estera sono convertiti utilizzando il tasso di chiusura;
- gli elementi non monetari valutati al costo storico sono convertiti al tasso di cambio in essere alla
data dell’operazione;
- gli elementi non monetari valutati al fair value sono convertiti utilizzando i tassi di cambio in
essere alla data di chiusura.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Le differenze di cambio derivanti dall’estinzione di un elemento monetario o dalla conversione a
tassi differenti da quelli applicati al momento della rilevazione iniziale sono rilevati a conto
economico nel periodo in cui sorgono.
17. Altre informazioni
Trattamento di fine rapporto del personale
Nel corso dell’esercizio 2007 è cambiata sostanzialmente la normativa di riferimento per la
destinazione delle obbligazioni derivanti dal fondo di trattamento di fine rapporto (legge 296/2006
con decorrenza primo gennaio 2007): nel caso della Cassa di Risparmio di Cento, società con più di
50 dipendenti il fondo è conferito, sulla base delle scelte dei dipendenti, verso la Tesoreria Inps,
oppure presso fondi specializzati ed allo scopo autorizzati e vigilati da Covip.
Ne deriva che le obbligazioni calcolate fino al 31 dicembre 2006 e le quote maturate fino
all’esercizio dell’opzione (massimo 30 giugno 2007) sono rappresentate in bilancio in un apposito
fondo che richiede la rivalutazione annuale prevista di legge (criterio invariato) : il tasso di
rivalutazione da applicare è composto da due voci, una fissa (1,5%) ed una variabile ( 75% del
costo della vita calcolato da ISTAT), il predetto fondo continua ad essere rappresentativo dei piani a
benefici definiti la cui erogazione è differita nel tempo e conseguentemente in bilancio è iscritto il
valore determinato in base a specifica stima attuariale.
Le quote di trattamento di fine rapporto del personale maturande a partire dal 1° gennaio 2007
configurano un “piano a contribuzione definita” sia nel caso di opzione da parte del dipendente per
la previdenza complementare, sia nel caso di destinazione al fondo di Tesoreria presso l’INPS.
L’importo delle quote, contabilizzato tra i costi del personale, è determinato sulla base dei contributi
dovuti senza l’applicazione di metodologie di calcolo attuariali.
Al 31 dicembre 2017 il valore attuariale del fondo interno ammonta a 3.472 mila euro contro un
valore al 31 dicembre 2016 di 3.661 mila euro, con utilizzi del fondo pari a 230 mila euro,
accantonamenti a conto economico pari a 44 mila euro ed un effetto positivo sulla riserva di
patrimonio netto di 3 mila euro.
La parte esternalizzata del fondo di trattamento di fine rapporto, definita “maturando post 1/1/2007”
dalla legge 296/2006, è confluita alla previdenza complementare esterna; l’importo spesato al conto
economico nel 2017 ammonta a 1.200 mila euro, mentre nell’anno precedente l’importo imputato a
conto economico è stato pari a 1.179 mila euro.
Fondi di Previdenza del Personale
Dal primo luglio 2007 il Fondo pensioni sezione a contribuzione definita è stato sciolto con facoltà
di scelta ai dipendenti fra un fondo chiuso ed uno aperto: questa attività si è resa necessaria in
quanto il fondo a gestione interna non aveva più le caratteristiche richieste dalla normativa per le
destinazioni del trattamento di fine rapporto dei dipendenti.
Nel corso dell’esercizio 2009 anche la sezione del fondo a prestazione definita è stata sciolta in
parte attraverso la liquidazione diretta agli aderenti e in parte attraverso l’esternalizzazione ad una
primaria compagnia assicurativa. La banca infatti ha provveduto nel mese di luglio 2009 a versare a
detta compagnia un premio unico che garantisse ai soggetti ancora iscritti una rendita vitalizia
76
pagata mensilmente. In data 31 luglio 2009 la Cassa ha provveduto infine a chiudere formalmente il
fondo pensione e a dare le opportune comunicazioni alle autorità competenti.
Per far fronte alla volontà degli aderenti al fondo, la banca ha inserito la clausola all’interno degli
accordi con gli stessi, che prevede di intervenire qualora la compagnia assicurativa non fosse in
grado di far fronte alle proprie obbligazioni. In virtù di tale garanzia accessoria la banca continua a
mantenere l’obbligazione per un piano a benefici definiti. Lo IAS 19 prevede che la
contabilizzazione del piano debba essere pari al valore attuale dell’obbligazione alla data di
riferimento, al netto del fair value delle attività che sono al servizio del piano stesso. Nel caso
specifico l’attività a presidio del piano risulta essere la polizza assicurativa perfezionata con il
pagamento del premio unico a luglio 2009. Dato l’elevato standing creditizio degli investimenti
sottostanti la polizza assicurativa e della controparte assicurativa non si è ritenuto necessario
apportare aggiustamenti di valore all’attività funzionale al piano e quindi la banca ha esposto nei
fondi di quiescenza un’obbligazione nulla.
Garanzie rilasciate ed impegni
Nelle “garanzie rilasciate” sono comprese tutte le garanzie di firma prestate dalla banca.
Le garanzie di “natura finanziaria” sono quelle concesse a sostegno di operazioni volte
all’acquisizione di mezzi finanziari; sono invece di “natura commerciale” quelle concesse a
garanzia di specifiche transazioni commerciali: sono indicate con riferimento al soggetto ordinante,
cioè al soggetto le cui obbligazioni sono assistite dalla garanzia prestata.
Sono iscritte al valore nominale al netto degli utilizzi di cassa e delle eventuali rettifiche di valore.
Gli impegni ad erogare fondi sono impegni irrevocabili ad utilizzo certo od incerto, che possono dar
luogo a rischio di credito (sono esclusi gli impegni derivanti dalla stipula di contratti derivati): il
valore di iscrizione è al netto delle somme già erogate e delle eventuali rettifiche di valore.
Gli impegni irrevocabili ad utilizzo certo comprendono gli impegni ad erogare fondi il cui utilizzo
da parte del richiedente è certo e definito: sono pertanto contratti vincolanti sia per il concedente
che per il richiedente. L’aggregato comprende tra l’altro gli acquisti di titoli non ancora regolati (la
società contabilizza i titoli per data di regolamento) ed i depositi e finanziamenti da erogare ad una
data futura predeterminata.
Gli impegni irrevocabili sono ad utilizzo incerto quando l’utilizzo da parte del richiedente è
opzionale, in questo caso, non è sicuro se ed in quale misura avverrà l’erogazione effettiva dei
fondi.
Gli impegni sottostanti a derivati creditizi: vendite di protezione sono impegni derivanti dalla
vendita di protezione dal rischio di credito.
Sono iscritti al valore nominale al netto delle somme erogate e delle eventuali rettifiche di valore
determinate analiticamente per i crediti di firma “anomali” e forfetariamente per gli altri in bonis.
Accantonamenti per garanzie ed impegni
Il rischio derivante dalla valutazione delle “garanzie rilasciate” è determinato in via analitica per le
posizioni classificate ad incaglio e a sofferenza e collettivamente per gli altri crediti. Il fondo è
iscritto fra le “Altre Passività”.
Riconoscimento dei ricavi
I ricavi sono rilevati nel momento in cui vengono percepiti o, comunque, quando è probabile che
saranno ricevuti benefici futuri, quando non possono essere attendibilmente stimati, i ricavi sono
quantificati nella misura in cui sono recuperabili i relativi costi sostenuti.
In particolare:
� gli interessi sono rilevati pro rata temporis sulla base del tasso di interesse contrattuale o di
quello effettivo se le attività di riferimento hanno durata contrattuale oltre il breve termine;
� I dividendi sono rilevati nell’esercizio in cui viene deliberata la distribuzione.
77
� le commissioni per ricavi da servizi sono iscritte, sulla base degli accordi contrattuali, nel
periodo in cui i servizi stessi sono stati prestati;
i ricavi derivanti dalla vendita di attività non finanziarie sono rilevati al momento del
perfezionamento della vendita, a meno che la Banca abbia mantenuto la maggior parte dei rischi e
benefici connessi con l’attività.
Migliorie su beni di terzi
Le spese sostenute per lavori di ristrutturazione di beni immobili di proprietà di terzi sono iscritte
fra le “altre attività” e sono attribuite al conto economico in base alla capacità di produrre benefici
futuri di norma corrispondente alla durata del sottostante contratto di affitto: le spese riguardano
principalmente la ristrutturazione di immobili di terzi adibiti all’esercizio delle filiali.
Modalità di determinazione del fair value
Il criterio del fair value è il principale criterio di valutazione degli strumenti finanziari previsto dai
principi contabili internazionali; è anche il criterio di valutazione definito per i derivati
indipendentemente dalle finalità per le quali tali strumenti sono stati acquistati (trading o
copertura).La nota integrativa deve inoltre riportare il fair value anche di quegli strumenti finanziari
che in bilancio sono iscritti al costo ammortizzato.
I principi IAS definiscono il fair value come il corrispettivo al quale un’attività potrebbe essere
scambiata, o una attività estinta, in una libera transazione fra parti consapevoli e indipendenti. Tale
transazione deve avvenire in ipotesi di continuità dell’attività aziendale.
Il principio IFRS 13 definisce una triplice gerarchia di fair value, basata sull’osservabilità o meno
dei parametri di mercato:
Livello 1: la valutazione è il prezzo di mercato dello stesso strumento finanziario oggetto di
valutazione, ottenuto sulla base di quotazioni espresse da un mercato attivo. Un mercato
è considerato attivo qualora i prezzi di quotazione riflettano le normali operazioni di
mercato, siano regolarmente e prontamente disponibili tramite borse, servizi di
quotazione, intermediari e se tali prezzi rappresentano effettive e regolari operazioni di
mercato.
Livello 2: la valutazione si basa su prezzi desumibili dalle quotazioni di mercato di attività simili o
mediante tecniche di valutazione per le quali tutti i fattori significativi – compreso gli
spread creditizi e di liquidità – sono desunti da dati osservabili di mercato. Tale livello
implica ridotti elementi di discrezionalità nella valutazione, in quanto tutti i parametri
utilizzati risultano attinti dal mercato e le metodologie di calcolo consentono di
replicare quotazioni presenti su mercati attivi.
Livello 3: le valutazioni sono effettuate utilizzando input diversi, non tutti desunti direttamente da
parametri osservabili sul mercato e comportano quindi stime ed assunzioni significative
da parte del valutatore.
I criteri definiti dalla Cassa di Risparmio di Cento al fine di attribuire il livello gerarchico al fair
value dei singoli strumenti finanziari presenti nel portafoglio di proprietà sono i seguenti:
Livello 1: strumenti che hanno almeno un mercato attivo. A tal fine, possono essere considerati, se
significativi, i prezzi rilevati su mercati regolamentati, MTF, o quotazioni di market
maker. In tal caso, devono essere disponibili su Bloomberg le quotazioni di almeno tre
market maker, e lo spread denaro-lettera medio non può essere superiore a 2%. Possono
78
altresì essere considerati i NAV forniti dalle società di gestione del risparmio, purché si
tratti di valori ai quali sia possibile smobilizzare l’investimento.
Livello 2: strumenti per i quali sono reperibili su Bloomberg quotazioni di meno di tre market
maker e/o con spread denaro-lettera medio superiore a 2%; strumenti per i quali
esistono titoli comparabili (per emittente, caratteristiche finanziarie, grado di rischio)
classificabili al livello 1 o valutati mediante modelli di valutazione comunemente usati
dagli operatori professionali facendo uso come input di parametri osservabili
direttamente o indirettamente sul mercato. Gli aggiustamenti eventualmente effettuati
dal valutatore non devono avere un impatto significativo nella determinazione del fair
value.
Livello 3: strumenti per i quali non esiste un mercato attivo e non possono essere valutati mediante
i criteri stabiliti per il livello 2; NAV forniti dalle società di gestione del risparmio, non
rappresentanti valori ai quali sia possibile smobilizzare l’investimento.
Strumenti quotati
Per la determinazione del fair value la banca utilizza, se disponibili, informazioni basate su dati di
mercato ottenuti da fonti indipendenti: in questi casi, il fair value di uno strumento corrisponde al
suo prezzo desumibile su un mercato attivo. A questi fini, un mercato si considera “attivo” quando
le operazioni si verificano con frequenza e volumi sufficienti a fornire informazioni utili per la
determinazione di un prezzo su base continuativa.
L’attuale definizione di mercato regolamentato non è sempre coincidente con la nozione di mercato
attivo. Un “mercato ufficiale regolamentato” funziona regolarmente se:
- esistono regole, emesse o approvate dalle Autorità del Paese d’origine del mercato, che
disciplinano le condizioni operative, di accesso, nonché quelle che un contratto deve soddisfare
per essere efficacemente trattato;
- ha un meccanismo di compensazione che richiede che i contratti derivati siano soggetti alla
costituzione di margini giornalieri che forniscono una protezione adeguata dal rischio di
controparte.
Tuttavia un mercato regolamentato non garantisce la presenza di prezzi “significativi” se non è
rappresentativo di scambi quotidiani significativi in termini di volumi. Per questo, la banca ha
definito apposite procedure finalizzate a individuare i mercati attivi, ossia quei mercati in cui i
prezzi degli strumenti negoziati rappresentano il valore con cui si pongono effettivamente in essere
le transazioni di mercato.
Tali procedure sono basate sull’analisi dei seguenti fattori:
- il numero dei contributori ed eventuale presenza di dealer, broker e market maker;
- la frequenza di aggiornamento periodico del dato quotato e lo scostamento rispetto alla
quotazione precedente;
- l’esistenza di un’accettabile differenza fra il prezzo bid e prezzo ask;
- il volume di scambi trattati.
In particolare i prezzi utilizzati per le valutazioni di bilancio sono:
- il prezzo bid nel caso di attività detenute;
- il prezzo mid market nel caso in cui i profili di rischio si compensano fra di loro (la differenza fra
prezzo bid e prezzo ask è determinata dai soli costi di transazione).
Quando il medesimo strumento finanziario risulti quotato su più mercati viene rilevata la
quotazione più vantaggiosa.
79
Nel caso dei titoli per i quali sono disponibili quotazioni di dealer, broker e market maker, devono
essere disponibili su Bloomberg le quotazioni di almeno tre operatori, e lo spread denaro-lettera
medio non può essere superiore a 2%. Sono inoltre prese in considerazione le valutazioni di
Bloomberg (CBBT, BGN, BVAL). In tal caso si utilizza priotariamente il prezzo CBBT e, in sua
assenza, la mediana delle quotazioni disponibili.
Strumenti non quotati
Qualora non esistano prezzi direttamente osservabili su mercati attivi, è necessario fare ricorso a
tecniche di valutazione che ottimizzino il contributo delle informazioni disponibili, in base
all’approccio comparativo, che desume il fair value di uno strumento dai prezzo osservati su
transazioni similari avvenute su mercati attivi, oppure in base ad una modellizzazione che anche in
mancanza di transazioni osservabili o comparabili consenta comunque di pervenire ad una
valutazione. Le tecniche utilizzate presentano le seguenti caratteristiche:
- tendono a massimizzare l’impiego di input di mercato e a minimizzare stime e assunzioni
interne;
- riflettono le modalità in base alle quali il mercato attribuisce un prezzo agli strumenti;
- utilizzano input in grado di rappresentare le aspettative di mercato e il rapporto rischio
rendimento dello strumento oggetto di valutazione;
- incorporano tutti i fattori che i partecipanti al mercato considererebbero nella definizione di
prezzo;
- sono coerenti con le metodologie comunemente utilizzate dagli operatori professionali;
- sono oggetto di verifica e calibrazione periodica al fine di verificare la loro capacità di
rappresentare il fair value in linea con i prezzi a cui avvengono effettivamente le transazioni
nello strumento oggetto di valutazione; in tal modo sono assicurate la comparabilità,
l’affidabilità e la neutralità del processo di definizione dei valori degli strumenti finanziari
conformemente a quanto richiesto dalla normativa.
Nel successivo paragrafo A.4.1 vengono descritti i criteri di determinazione del fair value per le
diverse categorie di strumenti appartenenti al livello 2 e al livello 3.
Riclassificazione di strumenti finanziari
Lo IASB ha approvato in data 13 ottobre 2008 un emendamento allo IAS 39 e all’IFRS 7,
omologato con procedura d’urgenza dalla Commissioni Europea il 15 ottobre 2008 con
Regolamento n. 1004/2008.
Sulla base di tale emendamento, è consentito riclassificare, in presenza di determinate condizioni,
ad altra categoria contabile strumenti finanziari iscritti al momento dell’acquisto nell’ambito della
categoria delle “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” o della categoria delle Attività
finanziarie disponibili per la vendita. Prima di tale emendamento la regola generale prevedeva che i
trasferimenti di categoria non erano ammessi, ad eccezione dei trasferimenti tra le categorie delle
“Attività finanziarie disponibili per la vendita” e delle “Attività finanziarie detenute sino alla
scadenza”.
Sulla base di quanto indicato nei paragrafi 50D e 50E della nuova versione dello IAS 39, possono
essere riclassificati:
• gli strumenti finanziari, diversi dai derivati, precedentemente classificati nella categoria
degli strumenti finanziari di negoziazione. Non è invece possibile riclassificare gli strumenti
finanziari appartenenti alla categoria delle “Attività finanziarie valutate al fair value” a
80
seguito dell’adozione della cosiddetta “fair value option”. La nuova categoria contabile di
destinazione è quella dei “Crediti”. La condizione per l’ammissibilità della riclassifica è che
lo strumento finanziario rispetti, alla data del trasferimento, i requisiti previsti per la
classificazione nel portafoglio dei “Crediti” e che la società non intenda più negoziare i titoli
oggetto di riclassifica, avendo maturato l’intenzione di detenere lo strumento finanziario nel
prevedibile futuro o fino a scadenza;
• gli strumenti finanziari non derivati classificati nella categoria “Attività finanziarie
disponibili per la vendita” alla categoria contabile dei “Crediti” se lo strumento finanziario
rispettava, alla data della riclassifica, la definizione di “Crediti” e la società ha ora l’intento
e la capacità di detenerlo nel prevedibile futuro o fino alla scadenza.
Qualsiasi altro strumento di debito o di capitale, non derivato, può essere riclassificato dalla
categoria delle “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” alla categoria delle “Attività
disponibili per la vendita” o dalla categoria delle “Attività detenute per la negoziazione” alle
“Attività detenute sino a scadenza” (per i soli strumenti di debito), qualora detti strumenti non siano
più detenuti per essere oggetto di negoziazione nel breve termine; ciò è tuttavia ammissibile,
secondo il paragrafo 50 B, solamente in rare circostanze.
L’attività finanziaria riclassificata è iscritta nella nuova categoria (“Crediti”, “Attività finanziarie
detenute fino a scadenza”, “Attività finanziarie disponibili per la vendita”) al suo fair value alla data
della riclassifica, che rappresenta il nuovo costo o costo ammortizzato.
Una volta trasferiti, gli strumenti finanziari seguono le regole di valutazione e rilevazione contabile
proprie della categoria di destinazione, salvo quanto di seguito verrà specificato; pertanto, per le
attività valutate al costo ammortizzato deve essere determinato il tasso di rendimento effettivo da
utilizzarsi a partire dalla data della riclassifica.
Si fa presente che nel corso dell’esercizio 2017 la Banca non ha effettuato alcuna riclassifica tra i
portafogli di attività finanziarie, come previsto dall’amendment allo IAS 39, descritto nel presente
paragrafo.
Attività cedute e non cancellate: operazioni di cartolarizzazione
La Cassa di Risparmio di Cento ha in essere tre programmi di cartolarizzazione, le prime due sono
operazioni entrambe di mutui residenziali a privati, la prima denominata “Guercino Solutions” che
risale al 2006 e la seconda operazione denominato “Siviglia SPV” che risale al marzo 2012;
all’inizio di quest’anno la Cassa è entrata in una operazione multi-originator denominata “Alchera”,
quest’ultima operazioni consta di mutui a PMI ipotecari e chirografari; l’operazione era pre-
esistente ed è stata ristrutturata ad inizio 2017 la Cassa ha immesso la sua quota di portafoglio a
valere dal 01/01/2017. Lo scopo principale di tali programmi è stato quello di “generare” liquidità
per la Cassa.
Le due operazioni “RMBS” sono censite presso l’European Data Warehouse (EuroDW) istituito
dalla BCE; Guercino Solutions è censito con il codice RMBSIT000072100220081, Siviglia SPV
ha il codice RMBSIT000072100120125, i dati delle prime due operazioni vengono gestiti ed
inviati internamente; per la terza operazione con il codice SMESIT000255100120136, in quanto
multi-originator, l’intero portafoglio viene accumulato ed inoltrata ad EuroDW (dati complessivi
forniti dai vari originator), a cura di Accounting Partners srl.
EuroDW ha assegnato, sui dati riferiti al 31-12-2017, per le tre le operazioni il massimo rating (A1)
per la qualità e la completezza delle informazioni fornite.
81
Analogamente a quanto rilevato nel bilancio dell’esercizio precedente, i crediti ceduti sono iscritti
nell’attivo della Cassa di Risparmio di Cento: infatti secondo la previsione normativa dei principi
contabili internazionali IAS 39 è fatto obbligo di mantenere l’iscrizione dei valori ceduti quando è
mantenuto il coinvolgimento rilevante sull’andamento delle attività cedute. Tale coinvolgimento
rilevante continua a sussistere in quanto sono tuttora detenute le tranche junior, le più rischiose, di
tutte e tre le operazioni.
La Cassa ha ceduto interamente ad investitori istituzionali le tranche senior dei titoli emessi dai
veicoli Guercino Solutions e Siviglia SPV; i titoli relativi alla recente operazione Alchera sono tutti
nel portafoglio di proprietà della Cassa
Pronti c/Termine
I titoli ricevuti nell’ambito di operazioni che contrattualmente prevedono obbligatoriamente la
successiva vendita (pronti c/termine attivi) ed i titoli consegnati nell’ambito di una operazione che
contrattualmente preveda obbligo di riacquisto (pronti c/termine passivi), non sono rilevati e/o
eliminati dal bilancio.
Pertanto l’importo pagato nel caso di titoli acquistati con obbligo di rivendita è rilevato fra i “crediti
verso la clientela o banche”; mentre l’importo incassato nel caso di titoli ceduti con obbligo di
riacquisto è rilevato fra le passività come “debiti verso clientela o banche” :
Gli interessi sono registrati per competenza con riferimento ai finanziamenti attivi ed ai debiti verso
clientela/banche.
Utilizzo di stime e assunzioni nella predisposizione del bilancio d’esercizio
L’applicazione di alcuni principi contabili implica necessariamente il ricorso a stime ed assunzioni
che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività iscritti in bilancio e sull’informativa
fornita in merito alle attività e passività potenziali. Le assunzioni alla base delle stime formulate
tengono in considerazione tutte le informazioni disponibili alla data di redazione del bilancio
nonché ipotesi considerate ragionevoli alla luce dell’esperienza storica e del particolare momento
caratterizzante i mercati finanziari. A tale proposito si evidenzia che la situazione causata
dall’attuale crisi economica e finanziaria ha reso necessarie assunzioni riguardanti l’andamento
futuro caratterizzate da significativa incertezza.
Proprio in considerazione della situazione di incertezza non si può escludere che le ipotesi assunte,
per quanto ragionevoli, potrebbero non trovare conferma nei futuri scenari in cui la banca si troverà
ad operare. I risultati che si consuntiveranno in futuro potrebbero pertanto differire dalle stime
effettuate ai fini della redazione del bilancio e potrebbero conseguentemente rendersi necessarie
rettifiche ad oggi non prevedibili né stimabili rispetto al valore contabile delle attività e passività
iscritte in bilancio.
I processi di valutazione rappresentano attività di stima complessa e caratterizzata da un alto grado
di incertezza e di soggettività che richiedono in maggior misura stime ed assunzioni al fine di
determinare i valori da iscrivere in bilancio :
1) la quantificazione delle perdite di valore di attività finanziarie, con particolare riferimento ai
crediti e alle attività finanziarie disponibili per la vendita anche sulla base di modelli di
valutazione che tengono in considerazione numerose variabili;
2) la determinazione delle perdite di valore di avviamenti e di investimenti partecipativi;
3) la determinazione del fair value di attività e passività finanziarie nei casi in cui lo stesso non sia
direttamente osservabile su mercati attivi. Gli elementi di soggettività risiedono, in tal caso, nella
scelta dei modelli di valutazione o nei parametri di input che potrebbero essere non osservabili
sul mercato;
82
4) la quantificazione dei fondi per rischi e oneri e dei fondi di quiescenza, per l’incertezza del
petitum, dei tempi di sopravvenienza e delle ipotesi attuariali utilizzate;
5) la stima della recuperabilità delle imposte differite attive.
L’elenco dei processi valutativi sopra riportati viene fornita al solo fine di consentire al lettore di
bilancio una migliore comprensione delle principali aree di incertezza, ma non è intesa in alcun
modo a suggerire che, allo stato attuale, potrebbero essere appropriate assunzioni alternative.
In aggiunta, le valutazioni di bilancio sono formulate sulla base del presupposto della continuità
aziendale, in quanto non sono stati individuati rischi che possano compromettere l’ordinato
svolgimento dell’attività aziendale.
83
A.3 – INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI
DI ATTIVITA’ FINANZIARIE
A.3.1 Attività finanziarie riclassificate: valore di bilancio, fair value ed effetti sulla redditività
complessiva
Alla data del 31 dicembre 2017 non risultano più iscritti in bilancio che sono stati oggetto di
riclassificazione dal portafoglio delle attività finanziarie detenute per la negoziazione al portafoglio
dei titoli disponibili per la vendita.
A.3.2 Attività finanziarie riclassificate: effetti sulla redditività complessiva prima del
trasferimento
Nell’esercizio 2017 non è stato effettuato nessun trasferimento.
A.3.3 Trasferimento di attività finanziarie detenute per la negoziazione
Nell’esercizio 2017 non è stato effettuato nessun trasferimento.
A.3.4 Tasso di interesse effettivo e flussi finanziari attesi dalle attività riclassificate
Nell’esercizio 2017 non è stato effettuato nessun trasferimento.
84
A.4 INFORMATIVA SUL FAIR VALUE
Per una descrizione delle modalità seguite dalla banca per la misurazione del fair value delle attività
e passività, sia ai fini delle valutazioni di bilancio sia ai fini dell’informativa da fornire all’interno
della Nota Integrativa, si rimanda al paragrafo “Modalità di determinazione del fair value” di cui al
cap. 17 – Altre informazioni della parte A2 relativa alle principali voci di bilancio.
Informativa di natura qualitativa
A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati
Crediti verso banche e verso clientela
I finanziamenti e i crediti vengono valutati in bilancio al costo ammortizzato mentre il valore di fair
value viene determinato esclusivamente per fornire un’opportuna informativa in bilancio. La
metodologia di calcolo del fair value utilizza i parametri di PD e LGD per calcolare i flussi di cassa
scontati per il rischio di credito, rappresentato dalla perdita attesa espressa dalla moltiplicazione dei
due citati parametri. In particolare, si utilizzano per i calcoli la PD cumulata per il numero di anni
corrispondenti alla durata residua del prestito, stimata in base alla matrice di transizione, e una LGD
ipotizzata costante per tutto l’orizzonte temporale di riferimento.
Attività materiali detenute a scopo di investimento
Per queste attività non viene calcolato un fair value ma si riporta nel livello 3 il valore di bilancio.
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
Gli strumenti finanziari classificati fra le attività detenute per la negoziazione sono assegnate ai
diversi livelli in funzione delle regole generali di attribuzione. Si tratta complessivamente di importi
assai limitati, rappresentati quasi esclusivamente da titoli di debito; gli input utilizzati per le
valutazioni sono le curve dei tassi e i prezzi delle transazioni comparabili, se presenti.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Il fair value degli “investimenti partecipativi” è determinato con riferimento a prezzi risultanti da
perizie esterne e indipendenti, alla frazione di patrimonio detenuta con riferimento ai dati di
bilancio più recenti o in base a prezzi di scambio ricavati da recenti transazioni; se di importo poco
rilevante, le partecipazioni sono mantenute al valore di costo, così come gli altri titoli di capitale.
Per quanto riguarda i fondi comuni di investimento “aperti”, in cui i partecipanti hanno diritto di
chiedere in qualsiasi momento il rimborso delle quote e per gli hedge fund, il fair value è
determinato considerando l’ultimo NAV pubblicato. Nel caso di fondi “chiusi” o di private equity
oggetto di quotazione, il fair value è pari alla quotazione fornita dal mercato, se questo è
considerato “attivo”. In alternativa viene assunto l’ultimo NAV pubblicato. Per quanto riguarda i
titoli di debito, valgono le considerazioni generali in merito ai criteri di attribuzione dei livelli di
fair value: gli input utilizzati per le valutazioni sono le curve dei tassi e i prezzi delle transazioni
comparabili, se presenti.
Strumenti derivati
Il fair value degli strumenti derivati è determinato attraverso l’impiego di modelli valutativi diversi
a seconda della tipologia dello strumento, in particolare:
- per la determinazione del fair value delle opzioni si fa riferimento in prevalenza al modello
Black-Scholes, stimando la volatilità sulla base dei dati disponibili su Bloomberg;
85
- per il fair value degli swap si è utilizzato il metodo del “discounted cash flow”.
Le valutazioni così determinate sono state rettificate per gli importi corrispondenti alle valutazioni
del merito creditizio della controparte (rischio di controparte): si tratta del c.d. “credit value
adjustment” o “debit value adjustment”, calcolato sulla base della classe di rating delle controparti e
della relativa perdita attesa.
Debiti verso banche e verso clientela
Il fair value viene determinato come valore attuale del debito, sulla base delle curve dei tassi
utilizzate come fattori di sconto.
Titoli in circolazione
Il fair value viene determinato utilizzando i tassi corrispondenti ai prezzi calcolati per i riacquisti
delle proprie emissioni.
Passività finanziarie detenute per la negoziazione
Gli strumenti finanziari classificati fra le passività detenute per la negoziazione sono assegnate ai
diversi livelli in funzione delle regole generali di attribuzione.
A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni
I parametri non osservabili in grado di influenzare la valutazione degli strumenti classificati nel
livello 3 sono principalmente rappresentati da stime e assunzioni sottostanti i modelli utilizzati per
misurare gli investimenti in titoli di capitale e le quote di OICR. Trattandosi di dati provenienti da
fonti terze (per es. i NAV dei fondi) o di informazioni specifiche delle entità oggetto di valutazione
(per es. i valori patrimoniali della società) per i quali non è ragionevole prevedere valori alternativi,
non si applicano analisi di sensitivity a queste valutazioni.
A.4.3 Gerarchia del fair value
Ai fini della compilazione dell’informativa sui trasferimenti fra diversi livelli di fair value, il
criterio adottato per la rilevazione del trasferimento è il saldo esistente all’inizio del periodo di
riferimento, rispetto al saldo di fine periodo esposto nelle tavole A.4.5.1 oppure A.4.5.4.
A.4.4 Altre informazioni
Al 31 dicembre 2017 non sussistono informazioni da riportare ai sensi dell’IFRS 13, paragrafi 51,
93 sub (i) e 96 in quanto non esistono attività valutate al fair value in base all’“highest and best
use”, né ci si è avvalsi della possibilità di misurare il fair value a livello di esposizioni complessive
di portafoglio.
86
Informativa di natura quantitativa
A.4.5 Gerarchia del fair value
A 4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di
fair value
ATTIVITA'/PASSIVITA' MISURATE AL FAIR
VALUE
31/12/2017 31/12/2016
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - 1.981 1 - 2.519 7
2. Attività finanziarie valutate al fair value - - - - - -
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 616.010 5.016 42.844 763.237 8.795 33.967
4. Derivati di copertura - - - - 725 -
5. Attività materiali - - - - - -
6. Attività immateriali - - - - - -
Totale 616.010 6.997 42.845 763.237 12.039 33.974
1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione - 2.181 - - 2.648 -
2. Passività finanziarie valutate al fair value - - - - - -
3. Derivati di copertura - 36 - - 175 -
Totale - 2.217 - - 2.823 -
Per le attività e passività possedute alla data di chiusura dell’esercizio e valutate al fair value su
base ricorrente, non si sono riscontrati trasferimenti fra livelli di fair value.
Per i titoli classificati nel “livello 3” non si riporta l’analisi di sensitività richiesta dall’IFRS 7 par.
40 in quanto i dati di fair value sono stati forniti direttamente dalle SGR per i titoli OICR, dagli
emittenti per quanto riguarda i titoli strutturati e da transazioni recenti per i titoli azionari. Per le
informazioni per classe di attività si rimanda alle tabelle successive di dettaglio.
Al 31 dicembre 2017 l’impatto del “Credit value Adjustement” e del “Debit value Adjustement”
sulla determinazione del fair value degli strumenti finanziari derivati è rispettivamente pari a 134
migliaia di euro e 9 migliaia di euro.
87
A.4.5.2 Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)
Attività
finanziarie
detenute per
la
negoziazione
Attività
finanziarie
valutate
al
fair value
Attività
finanziarie
disponibili
per
la vendita
Derivati
di
copertura
Attività
materiali
Attività
immateriali
1. Esistenze iniziali 7 - 33.967 - - -
2. Aumenti 6.066 25.757 - - -
2.1 Acquisti 6.043 15.003 - - -
2.2 Profitti imputati a: 23 9.747 - - -
2.2.1 Conto Economico 23 7.061 - - -
- di cui: Plusvalenze - - - - -
2.2.2 Patrimonio netto X X 2.686 - - -
2.3 Trasferimenti da altri livelli - - - - -
2.4 Altre variazioni in aumento - 1.007 - - -
3. Diminuzioni 6.072 16.880 - - -
3.1 Vendite 6.056 13.269 - - -
3.2 Rimborsi 11 1 - - -
3.3 Perdite imputate a: 5 3.609 - - -
3.3.1 Conto Economico 5 3.134 - - -
- di cui Minusvalenze 5 2.606 - - -
3.3.2 Patrimonio netto X X 475 - - -
3.4 Trasferimenti ad altri livelli - - - - -
3.5 Altre variazioni in diminuzione - 1 - - -
4. Rimanenze finali 1 - 42.844 - - -
A.4.5.3 Variazioni annue delle passività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)
Nessuna passività finanziaria è classificata nel livello 3.
A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non
ricorrente: ripartizione per livelli di fair value
Attività/Passività non misurate al fair value o misurate al
fair value su base non ricorrente
31/12/2017 31/12/2016
VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3
1. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - - - - - -
2. Crediti verso banche 43.552 - - 43.552 70.998 - - 70.998
3. Crediti verso clientela 1.895.834 - - 2.009.535 1.813.777 - - 1.850.918
4. Attività materiali detenute a scopo di investimento 7.024 - - 7.024 7.250 - - 7.250
5. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - - - - - - - -
TOTALE A 1.946.410 - - 2.060.111 1.892.025 - - 1.929.166
1. Debiti verso banche 349.539 - - 349.539 152.978 - - 152.978
2. Debiti verso clientela 1.968.759 - - 1.968.774 2.165.925 - - 2.165.945
3. Titoli in circolazione 167.040 - - 165.700 273.672 - - 271.037
4. Passività associate ad attività in via di dismissione - - - - - - - -
TOTALE B 2.485.338 - - 2.484.013 2.592.575 - - 2.589.960
88
Per le attività e passività possedute alla data di chiusura dell’esercizio e non valutate al fair value o
valutate al fair value su base non ricorrente, non si sono riscontrati trasferimenti fra livelli di fair
value.
Si evidenzia che per i titoli in circolazione esposti nel passivo nel livello 3, il fair value è stato
determinato applicando i prezzi determinati mediante la somma dei valori attuali dei flussi cedolari
futuri e del capitale rimborsabile a scadenza, decurtato del rateo interessi maturato come più
ampiamente descritto al punto 6.3 del “Prospetto di Base, relativo al programma di offerta di prestiti
obbligazionari” depositato presso la Consob e disponibile sul sito della Cassa.
A.5 Informativa sul cd. “day one profit/loss”
L’informativa fa riferimento al paragrafo 28 dell’IFRS 7, che tratta di eventuali differenze tra il
prezzo della transazione e il valore ottenuto attraverso l’utilizzo di tecniche di valutazione che
emergono al momento della prima iscrizione di uno strumento finanziario e non rilevate
immediatamente a conto economico in base a quanto previsto dallo IAS 39 ai paragrafi AG76 e
AG76A.
Nel caso in cui si presenti tale fattispecie si devono indicare le politiche contabili adottate per
imputare a conto economico, successivamente alla prima iscrizione dello strumento, le differenze
così determinate.
La banca non ha posto in essere operazioni per le quali emerge, al momento della prima iscrizione
di uno strumento finanziario, una differenza tra il prezzo della transazione e il valore dello stesso
ottenuto attraverso una tecnica di valutazione interna.
89
Parte B – Informazioni sullo Stato Patrimoniale
ATTIVO
SEZIONE 1 – CASSA E DISPONIBILITA’ LIQUIDE – VOCE 10
1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione
31/12/2017 31/12/2016
a) Cassa 22.347 19.705
b) Depositi liberi presso Banche Centrali - -
Totale 22.347 19.705
SEZIONE 2 – ATTIVITA’ FINANZIARIE DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE – VOCE 20
2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica
Voci/Valori 31/12/2017 31/12/2016
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito - - 1 - - 7
1.1 Titoli strutturati - - 1 - - 6
1.2 Altri titoli di debito - - - - - 1
2. Titoli di capitale - - - - - -
3. Quote di O.I.C.R. - - - - - -
4. Finanziamenti - - - - - -
4.1 Pronti contro termine - - - - - -
4.2 Altri - - - - - -
Totale A - - 1 - - 7
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari - 1.981 - - 2.519 -
1.1 di negoziazione - 1.981 - - 2.519 -
1.2 connessi con la fair value option - - - - - -
1.3 altri - - - - - -
2. Derivati su crediti - - - - - -
2.1 di negoziazione - - - - - -
2.2 connessi con la fair value option - - - - - -
2.3 altri - - - - - -
Totale B - 1.981 - - 2.519 -
Totale (A+B) - 1.981 1 - 2.519 7
90
2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti
Voci/Valori 31/12/2017 31/12/2016
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito 1 7
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici - -
c) Banche - -
d) Altri emittenti 1 7
2. Titoli di capitale - -
a) Banche - -
b) Altri emittenti - -
- imprese di assicurazione - -
- società finanziarie - -
- imprese non finanziarie - -
- altri - -
3. Quote di O.I.C.R. - -
4. Finanziamenti - -
a) Governi e Banche Centrali - -
b) Altri enti pubblici - -
c) Banche - -
d) Altri soggetti - -
Totale A 1 7
B. Strumenti derivati
a) Banche 255 281
b) Clientela 1.726 2.238
Totale B 1.981 2.519
Totale (A+B) 1.982 2.526
Il valore dei titoli detenuti nel portafoglio delle “Attività detenute per la negoziazione” e il valore
dei derivati di negoziazione stipulati con la clientela risultano evidenzia un decremento rispetto al
medesimo valore dell’esercizio precedente.
SEZIONE 3 – ATTIVITA’ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE – VOCE 30
Voce non applicabile per la Cassa di Risparmio di Cento S.p.A. .
91
SEZIONE 4 – ATTIVITA’ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA – VOCE 40
4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica
Voci/Valori 31/12/2017 31/12/2016
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Titoli di debito 616.010 5.016 - 763.237 8.795 659
1.1 Titoli strutturati - - - - -
1.2 Altri titoli di debito 616.010 5.016 - 763.237 8.795 659
2. Titoli di capitale - - 37.354 - - 27.141
2.1 Valutati al fair value - - 8.768 - - 961
2.2 Valutati al costo - - 28.586 - - 26.180
3. Quote di O.I.C.R. - - 5.490 - - 6.167
4. Finanziamenti - - - - - -
Totale 616.010 5.016 42.844 763.237 8.795 33.967
Al 31 dicembre 2017 sono diminuiti i volumi dei titoli di debito classificati nei tre livelli di fair
value.
I titoli di capitale sono valutati, secondo quanto previsto nel capitolo A.4 delle informazioni sul
fair value in tale voce sono ricomprese le interessenze azionarie dalla Cassa fra le quali le quote in
Banca d’Italia per 22.500 miglia di euro.
I titoli di capitale valutati al costo sono rappresentati dai titoli in società non quotate per le quali non
è agevole rintracciare gli scambi azionari in un mercato attivo e che non hanno subito variazione di
prezzo rispetto agli esercizi precedenti.
Nella tabella che segue vengono classificati i titoli di capitale valutati al costo in base a tre tipologie
di investimenti:
31/12/2017 31/12/2016
Investimenti intervenuti con società partner commerciali o funzionali all'attività
caratteristica 0 3.205
Investimenti finanziari intervenuti con società clienti o non clienti dai quali ci si attende
un ritorno economico di lungo termine 6.086 15.200
Investimenti istituzionali 22.500 7.775
TOTALE 28.586 26.180
La voce “titoli di capitale” è così composta: 31/12/2017 31/12/2016
Interessenze azionarie 37.354 25.908
Altri titoli - 1.233
Totale 37.354 27.141
Per il dettaglio delle partecipazioni detenute si rimanda all’apposito documento allegato al bilancio.
92
4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti
Voci/Valori 31/12/2017 31/12/2016
1. Titoli di debito 621.026 772.691
a) Governi e Banche Centrali 380.795 702.615
b) Altri enti pubblici - -
c) Banche 240.231 68.411
d) Altri emittenti - 1.665
2. Titoli di capitale 37.354 27.141
a) Banche 27.541 14.102
b) Altri emittenti 9.813 13.039
- imprese di assicurazione - 3.206
- società finanziarie 3.656 3.656
- imprese non finanziarie 6.157 6.177
- altri - -
3. Quote di O.I.C.R. 5.490 6.167
4. Finanziamenti - -
a) Governi e Banche Centrali - -
b) Altri Enti pubblici - -
c) Banche - -
d) Altri soggetti - -
Totale 663.870 805.999
Le quote O.I.C.R detenute dalla Banca sono costituite dalle seguenti tipologie:
Tipologia 31/12/2017 31/12/2016
Fondi Immobiliari 5.245 5.608
Fondi azionari 245 559
5.490 6.167
4.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita oggetto di copertura specifica
Non sussistono attività della specie.
SEZIONE 5 – ATTIVITA’ FINANZIARIE DETENUTE FINO A SCADENZA – VOCE 50
La Cassa di Risparmio di Cento non ha classificato nessuno strumento finanziario tra le “Attività
finanziarie detenute sino a scadenza”.
93
SEZIONE 6 – CREDITI VERSO BANCHE – VOCE 60
6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica
Tipologia operazioni/Valori
31/12/2017 31/12/2016
VB Fair value
VB Fair value
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
A. Crediti verso Banche centrali 29.597 29.597 9.738 - - 9.738
1. Depositi vincolati - X X X - X X X
2. Riserva obbligatoria 29.597 X X X 9.738 X X X
3. Pronti contro termine - X X X - X X X
4. Altri - X X X - X X X
B. Crediti verso banche 13.955 - - 13.955 61.260 - - 61.260
1. Finanziamenti 13.955 - - 13.955 61.260 - - 61.260
1.1 Conti correnti e depositi liberi 7.040 X X X 8.445 X X X
1.2. Depositi vincolati - X X X X X X
1.3. Altri finanziamenti 6.915 X X X 52.815 X X X
- Pronti contro termine attivi - X X X 50.036 X X X
- Leasing finanziario - X X X X X X
- Altri 6.915 X X X 2.779 X X X
2. Titoli di debito - - - - - - - -
2.1 Titoli strutturati - X X X - X X X
2.2 Altri titoli di debito - X X X - X X X
Totale 43.552 43.552 70.998 - - 70.998
Legenda: VB = valore di bilancio
Il valore di fair value dei crediti verso banche, in considerazione delle forme tecniche di tali
esposizioni (sostanzialmente a vista e/o a breve termine), si ritiene che non si discosti in maniera
significativa dal valore di bilancio.
6.2 Crediti verso banche: attività oggetto di copertura specifica
Non sussistono attività della specie.
6.3 Leasing finanziario
Non sussistono attività della specie.
94
SEZIONE 7 – CREDITI VERSO CLIENTELA – VOCE 70
7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica
31/12/2017 31/12/2016
Valori di bilancio fair value Valori di bilancio fair value
Non
deteriorati
Deteriorati L1 L2 L3
Non
deteriorati
Deteriorati L1 L2 L3
Acq.ti Altri Acq.ti Altri
Finanziamenti 1.747.333 - 148.501 - - 2.009.535 1.641.479 - 172.304 - - 1.850.919
1. Conti correnti 140.460 - 17.582 X X X 154.248 - 24.236 X - X
2. Pronti contro termine - - - X X X - X X X
3. Mutui 1.333.689 - 122.505 X X X 1.265.330 - 141.637 X X X
4. Carte di credito,
prestiti personali e
cessioni del quinto
25.976 - 139 X X X 5.499 - 208 X X X
5. Leasing finanziario - - - X X X - X X X
6. Factoring - - - X X X - X X X
7. Altri finanziamenti 247.208 - 8.275 X X X 216.402 - 6.223 X X X
Titoli di debito - - - - - - - - -
8.1 Titoli strutturati - - - X X X - - - X X X
8.2 Altri titoli di debito - - - X X X - - - X X X
Totale 1.747.333 - 148.501 - - 2.009.535 1.641.479 - 172.304 - - 1.850.919
Come si evince dalla tabella sopra esposta gli impieghi netti al 31 dicembre 2017 sono pari a
1.895.834 migliaia di euro mentre al 31 dicembre dell’anno precedente ammontavano a 1.813.783
migliaia di euro.
Gli impieghi lordi (vedi parte E della Nota Integrativa) ammontano a 2.000.237 migliaia di euro,
nel precedente esercizio erano pari a 1.905.768 migliaia di euro. Le rettifiche complessive
ammontano a 104.403 migliaia di euro, nel precedente esercizio erano pari a 91.985 migliaia di
euro.
Le esposizioni nette deteriorate evidenziano un decremento del 13,81% rispetto al 31 dicembre
2017 e si attestano a 148.501 migliaia di euro contro i 172.304 dell’esercizio precedente.
Nella voce “Mutui” sono inclusi i mutui ceduti nell’ambito delle due operazioni di
cartolarizzazione, al netto delle relative rettifiche di valore su base collettiva; la voce comprende i
crediti cartolarizzati netti per un importo totale di 311.901 mila euro, corrispondenti a 315.515 mila
euro di crediti lordi, come meglio evidenziato nella Parte E – Sezione C della Nota Integrativa.
Il dato di “fair value” è stato calcolato, esclusivamente sui mutui in bonis a medio-lungo termine,
utilizzando una metodologia di attualizzazione dei flussi futuri ponderati per il rischio; per tutte le
altre poste, a vista e/o a breve termine si è utilizzato il dato contabile come approssimazione del
relativo fair value.
Per il dettaglio delle attività deteriorate si rinvia alla “Parte E – Informazioni sui rischi e sulle
relative politiche di copertura, Sezione 1, Rischio di credito”.
95
7.2 Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti
Tipologia operazioni/Valori
31/12/2017 31/12/2016
Non
Deteriorati
Deteriorati Non
Deteriorati
Deteriorati
Acquistati Altri Acquistati Altri
1. Titoli di debito: - - - - - -
a) Governi - - - - - -
b) Altri enti pubblici - - - - - -
c) Altri emittenti - - - - - -
- imprese non finanziarie - - - - - -
- imprese finanziaria - - - - - -
- assicurazioni - - - - - -
- altri - - - - - -
2. Finanziamenti verso: 1.747.333 - 148.501 1.641.479 - 172.304
a) Governi 271.242 - 2 206.028 - -
b) Altri enti pubblici 5.344 - - 5.672 - -
c) Altri soggetti 1.470.747 - 148.499 1.429.779 - 172.304
- imprese non finanziarie 803.936 - 109.879 826.842 - 129.456
- imprese finanziarie 106.741 - 11.893 77.164 - 11.725
- assicurazioni - - - - - -
- altri 560.070 - 26.727 525.773 - 31.123
Totale 1.747.333 - 148.501 1.641.479 - 172.304
7.3 Crediti verso clientela: attività oggetto di copertura specifica
Non sussistono attività della specie.
7.4 Leasing finanziario
Non sussistono attività della specie.
96
SEZIONE 8 – DERIVATI DI COPERTURA – VOCE 80
8.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli
FV 31/12/2017 VN
31/12/2017
FV 31/12/2016 VN
31/12/2016 L1 L2 L3 L1 L2 L3
A. Derivati finanziari - - - - - 725 - 16.500
1) Fair value - - - - - 725 - 16.500
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
3) Investimenti esteri - - - - - - - -
B. Derivati creditizi - - - - - - - -
1) Fair value - - - - - - - -
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
Totale - - - - - 725 - 16.500
Legenda: VN = Valore nozionale L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
8.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura
Al 31 dicembre 2017 non sono presenti derivati di copertura con fair value positivo.
SEZIONE 9 – ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE ATTIVITA’ FINANZIARIE OGGETTO DI COPERTURA GENERICA – VOCE 90
Voce non applicabile per la Cassa di Risparmio di Cento.
97
SEZIONE 10 – LE PARTECIPAZIONI – VOCE 100
Voce non applicabile per la Cassa di Risparmio di Cento
SEZIONE 11 – ATTIVITA’ MATERIALI – VOCE 110
11.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo
ATTIVITA'/VALORI 31/12/2017 31/12/2016
1 Attività di proprietà 31.704 32.361
a) terreni 11.401 11.462
b) fabbricati 16.139 16.823
c) mobili 1.943 1.982
d) impianti elettronici 868 697
e) altre 1.353 1.397
2 Attività acquisite in leasing finanziario - -
a) terreni - -
b) fabbricati - -
c) mobili - -
d) impianti elettronici - -
e) altre - -
TOTALE 31.704 32.361
Le attività ad uso funzionale sono rappresentate da tutte le immobilizzazioni detenute per essere
utilizzate direttamente nell’attività caratteristica della banca.
11.2 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al
costo
ATTIVITA'/VALORI
31/12/2017 31/12/2016
Valore
di
Bilancio
Fair Value Valore
di
Bilancio
Fair Value
L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Attività di proprietà 10.555 - - 10.555 10.723 - - 10.723
1.Terreni 3.316 - - 3.316 3.339 - - 3.339
2. Fabbricati 7.239 - - 7.239 7.384 - - 7.384
2 Attività acquisite in leasing finanziario - - - - - - - -
1.Terreni - - - - - - - -
2. Fabbricati - - - - - - - -
TOTALE 10.555 - - 10.555 10.723 - - 10.723
Gli investimenti detenuti a scopo di investimento hanno come obiettivo la percezione di canoni di
locazione e/o l’apprezzamento nel lungo termine del capitale. L’ammontare complessivo dei canoni
di locazione percepiti nel corso dell’esercizio 2017 ammonta a 140 mila euro mentre l’onere
sostenuto per la manutenzione ordinaria di tali beni è pari a 3 mila euro.
98
11.3 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività rivalutate
Non sussistono attività della specie.
11.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al
fair value
Non sussistono attività della specie.
11.5 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue
Terreni Fabbricati Mobili Impianti
elettronici Altre Totale
A. Esistenze iniziali lorde 11.462 24.474 5.809 4.633 12.368 58.746
A.1 Riduzioni di valore totali nette - (7.651) (3.827) (3.936) (10.971) (26.385)
A.2 Esistenze iniziali nette 11.462 16.823 1.982 697 1.397 32.361
B. Aumenti - 389 85 506 470 1.450
B.1 Acquisti - 74 85 495 404 1.058
B.2 Spese per migliorie capitalizzate - - - - - -
B.3 Riprese di valore - - - - - -
B.4 Variazioni positive di fair value imputate a: - - - - - -
a) patrimonio netto - - - - - -
b) conto economico - - - - - -
B.5 Differenze positive di cambio - - - - - -
B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di
investimento - - - - - -
B.7 Altre variazioni - 315 - 11 66 392
C. Diminuzioni (61) (1.073) (124) (335) (514) (2.107)
C.1 Vendite - - - (27) (13) (40)
C.2 Ammortamenti - (690) (124) (308) (453) (1.575)
C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a: - - - - - -
a) patrimonio netto - - - - - -
b) conto economico - - - - - -
C.4 Variazioni negative di fair value imputate a: (61) (383) - - - (444)
a) patrimonio netto - - - - - -
b) conto economico (61) (383) - - - (444)
C.5 Differenze negative di cambio - - - - - -
C.6 Trasferimenti a: - - - - - -
a) attività materiali detenute a scopo di
investimento - - - - - -
b) attività in via di dismissione - - - - - -
C.7 Altre variazioni - - - - (48) (48)
D. Rimanenze finali nette 11.401 16.139 1.943 868 1.353 31.704
D.1 Riduzioni di valore totali nette - 8.367 3.951 4.207 11.264 27.789
D.2 Rimanenze finali lorde 11.401 24.506 5.894 5.075 12.617 59.493
E. Valutazione al costo - - - - - -
99
11.6 Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue
Terreni Fabbricati Totale
A. Esistenze iniziali 3.339 7.384 10.723
B. Aumenti - 59 59
B.1 Acquisti -
B.2 Spese per migliorie capitalizzate -
B.3 Variazioni positive nette di fair value -
B.4 Riprese di valore -
B.5 Differenze di cambio positive -
B.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionale -
B.7 Altre variazioni 59 59
C. Diminuzioni (23) (204) (227)
C.1 Vendite -
C.2 Ammortamenti (181) (181)
C.3 Variazioni negative nette di fair value (23) (23) (46)
C.4 Rettifiche di valore da deterioramento -
C.5 Differenze di cambio negative -
C.6 Trasferimenti ad altri portafogli di attività -
a) immobili ad uso funzionale -
b) attività non correnti in via di dismissione -
C.7 Altre variazioni -
D. Rimanenze finali 3.316 7.239 10.555
E. Valutazione al fair value -
Il valore di fair value riportato sugli immobili già presenti ad inizio anno è sostanzialmente in linea
al valore attestato da periti indipendenti nell’anno 2017, tali importi non presentano nel complesso
scostamenti rilevanti rispetto ai valori del bilancio precedente, pertanto i valori delle perizie
effettuate nel 2017 approssima il fair value dei beni stessi.
Nelle riduzioni di valore delle tavole precedenti è compreso l’importo di 491 mila euro, effetto delle
nuove perizie 2017, sui fabbricati per i quali il valore di perizia era inferiore al valore di bilancio si
è provveduto alla riduzione di quest’ultimo.
11.7 Impegni per acquisto di attività materiali (IAS 16/74.c)
Non ci sono impegni in essere per l’acquisto di attività materiali.
Altre informazioni sulle “Attività materiali”
Ai sensi dell’art. 10 della L.72/83, si riportano di seguito le informazioni relative alle rivalutazioni
effettuate sugli immobili presenti nel patrimonio della banca al 31 dicembre 2017. Nel corso
dell’esercizio tali disallineamenti fiscali sono stati affrancati, come commentato nella relazione e
poi nella sez.18 della parte C. 31/12/2017 31/12/2016
Legge 576/75 (1) 285 285
Legge 72/83 (1) 2.763 2.763
Legge 218/90 (1) 13.643 13.643
Legge 413/91 (1) 3.283 3.283
First Time Adoption IAS (1) (2) 13.424 13.424
Totale rivalutazioni 33.398 33.398
(1) Rivalutazione relative agli immobili
(2) Comprende: 12.332 mila euro di rivalutazioni su immobili e 1.092 mila euro di a rivalutazioni su opere d’arte.
100
Nella tabella viene esposta la vita utile in mesi (criterio di bilancio) e le equivalenti percentuali
fiscali utilizzate nel calcolo degli ammortamenti delle varie classi di cespiti:
CLASSE CESPITE Mesi di Vita Utile Ammortamento
ammort. IAS Fiscale
Immobili 400 3%
Quadri di valore 0 0%
Mobili per arredamento 80 15%
Mobili e macchine ordinarie per ufficio 100 12%
Autoveicoli esclusivamente strumentali 60 20%
Autoveicoli non strumentali importo < 18.075,99 48 25% sul 40% del costo di acquisto
Autoveicoli non strumentali importo > 18.075,99 48 25% sul 40% del costo max di 18.075,99
Autoveicoli ad uso promiscuo a dipendenti 48 25% sul 90% del costo
Banconi blindati 60 20%
Costruzioni leggere 120 10%
Impianti d'allarme e televisivi 40 30%
Sistemi telefonici e telefoni cellulari 48 20% sul 80% del costo di acquisto
Macchine elettroniche 60 20%
Macchinari ed impianti vari 80 15%
Sistemi di elaborazione dati 48 20%
SEZIONE 12 – ATTIVITA’ IMMATERIALI – VOCE 120
12.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività
Attività/Valori
31/12/2017 31/12/2016
Durata
definita
Durata
indefinita
Durata
definita
Durata
indefinita
A.1 Avviamento X - X -
A.2 Altre attività immateriali 225 - 729 -
A.2.1 Attività valutate al costo 225 - 729 -
a) Attività immateriali generate internamente - - - -
b) Altre attività 225 - 729 -
A.2.2 Attività valutate al fair value - - - -
a) Attività immateriali generate internamente - - - -
b) Altre attività - - - -
Totale 225 - 729 -
Le attività immateriali sono valutate al costo.
101
12.2 Attività immateriali: variazioni annue
Avviamento
Altre attività
immateriali generate
internamente
Altre attività
immateriali: Altre Totale
Durata
definita
Durata
indefinita
Durata
definita
Durata
indefinita
A. Esistenze iniziali lorde - - - 2.785 - 2.785
A.1 Riduzioni di valore totali nette - - - (2.056) - (2.056)
A.2 Esistenze iniziali nette - - - 729 - 729
B. Aumenti - - - 69 - 69
B.1 Acquisti - - - 69 - 69
B.2 Incrementi di attività immateriali interne X - - - - -
B.3 Riprese di valore X - - - - -
B.4 Variazioni positive di fair value - - - - - -
- a patrimonio netto X - - - - -
- a conto economico X - - - - -
B.5 Differenze di cambio positive - - - - - -
B.6 Altre variazioni - - - - - -
C. Diminuzioni - - - (573) - (573)
C.1 Vendite - - - - - -
C.2 Rettifiche di valore - - - (573) - (573)
- Ammortamenti X - - (573) - (573)
- Svalutazioni - - - - - -
+ patrimonio netto X - - - - -
+ conto economico - - - - - -
C.3 Variazioni negative di fair value - - - - - -
- a patrimonio netto X - - - - -
- a conto economico X - - - - -
C.4 Trasferimenti alle attività non correnti
in via di dismissione - - - - - -
C.5 Differenze di cambio negative - - - - - -
C.6 Altre variazioni - - - - - -
D. Rimanenze finali nette - - - 225 - 225
D.1 Rettifiche di valore totali nette - - - 471 - 471
E. Rimanenze finali lorde - - - 696 - 696
F. Valutazione al costo - - - - - -
12.3 Altre informazioni
Le attività immateriali sono costituite da costi per acquisto di programmi software aventi vita utile
definita e pertanto ammortizzati in base alla stessa.
102
SEZIONE 13 – LE ATTIVITA’ FISCALI E LE PASSIVITA’ FISCALI – VOCE 130 DELL’ATTIVO E VOCE 80 DEL PASSIVO
13.1 Attività per imposte anticipate: composizione
La composizione delle attività per imposte anticipate è la seguente:
31/12/2017 31/12/2016
A) In contropartita del conto economico
Fondo rischi e oneri 850 912
Svalutazione crediti 25.079 27.385
Svalutazione titoli 172 105
Perdite fiscali 2.106 500
Altre partite 939 -
Totale A 29.146 28.902
B) In contropartita a Patrimonio Netto
Titoli disponibili per la vendita 106 1.451
Perdite Attuariali su piani a benefici definiti 220 221
Copertura di flussi finanziari 3 49
Totale B 329 1.721
Totale A+B 29.475 30.623
La voce delle “attività per imposte anticipate” registra un secondo decremento delle imposte
anticipate relative alle svalutazioni crediti (differenze temporanee deducibili in esercizi successivi),
ciò è dovuto al piano di rientro definito nel DL 83/2015 cosidetto “Decreto Giustizia”, le quote sono
da scaricare dal 2016 e fino al 2025 applicando le percentuali definite nel suddetto DL, per il 2017
lo scarico ammonta all’ 8%.
13.2 Passività per imposte differite: composizione
31/12/2017 31/12/2016
A) In contropartita del conto economico
Rivalutazione attività materiali - 5.080
Interessi non incassati ex.DL.74 Sisma 1.274 1.367
Interessi di mora non incassati 872 533
Altre partite 35 123
Totale A 2.181 7.103
B) In contropartita a Patrimonio Netto
Titoli disponibili per la vendita 263 1.415
Totale B 263 1.415
Totale A+B 2.444 8.518
La voce delle “Passività fiscali per imposte differite” evidenzia un decremento legato alla riduzione
delle imposte sulle riserve positive dei titoli disponibili per la vendita (AFS), per la diminuzione
103
registrata nell’esercizio sulle riserve positive e all’azzeramento delle imposte differite sulle attività
materiali conseguente al riallineamento fiscale effettuato dalla Cassa nel corso dell’esercizio 2017.
13.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita al conto economico)
31/12/2017 31/12/2016
1. Importo iniziale 28.902 29.589
2. Aumenti 3.402 983
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 3.402 983
a) relative a precedenti esercizi -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) riprese di valore - -
d) altre 3.402 983
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti - -
3. Diminuzioni 3.158 1.670
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio 2.835 1.670
a) rigiri 2.835 1.670
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - -
c) dovute al mutamento di criteri contabili - -
d) altre - -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni 323 -
a) trasformazione di crediti d'imposta di cui alla legge n.214/2011 323 -
b) altre -
4. Importo finale 29.146 28.902
13.3.1 Variazioni delle imposte anticipate di cui alla L.214/2011 (in contropartita al conto
economico)
31/12/2017 31/12/2016
1. Importo iniziale 27.885 28.826
2. Aumenti 2.082 500
3. Diminuizioni 2.807 1.441
3.1 Rigiri 2.484 1.441
3.2 Trasformazioni in crediti d'imposta 323
a) derivante da perdite di esercizio 0
b) derivante da perdite fiscali 323
3.3 Altre diminuizioni
4. Importo finale 27.160 27.885
104
13.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita al conto economico)
31/12/2017 31/12/2016
1. Importo iniziale 7.103 7.410
2. Aumenti 727 239
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio 727 227
a) Relative a precedenti esercizi - -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre 727 227
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti - 12
3. Diminuzioni 5.649 546
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio 5.649 546
a) rigiri 5.649 546
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre - -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni 0 -
4. Importo finale 2.181 7.103
13.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita al patrimonio netto)
31/12/2017 31/12/2016
1. Importo iniziale 1.721 1.362
2. Aumenti 106 433
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 106 433
a) relative a precedenti esercizi - -
b) dovute al mutamento dei criteri contabili - -
c) altre 106 433
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti - -
3. Diminuzioni 1.498 74
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio 1.498 74
a) rigiri 1.451 -
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - -
c) dovute al mutamento dei criteri contabili - -
d) altre 47 74
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni - -
4. Importo finale 329 1.721
105
13.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita al patrimonio netto)
31/12/2017 31/12/2016
1. Importo iniziale 1.415 2.117
2. Aumenti 141 1.080
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio 141 1.080
a) relative a precedenti esercizi - -
b) dovute al mutamento dei criteri contabili - -
c) altre 141 1.080
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti - -
3. Diminuzioni 1.293 1.782
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio 1.293 1.782
a) Rigiri 1.200 1.782
b) dovute al mutamento dei criteri contabili - -
c) altre 93 -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni - -
4. Importo finale 263 1.415
13.7 Altre informazioni
Attività fiscali correnti:
La voce comprende crediti d’imposta verso l’amministrazione finanziaria dello Stato:
31/12/2017 31/12/2016
- crediti d'imposta in c/capitale 389 2.798
- Acconti versati 6.549 5.148
Totale complessivo attività fiscali correnti 6.938 7.946
Passività fiscali correnti
Il fondo “passività fiscali correnti” comprende:
31/12/2017 31/12/2016
importo residuo dall'anno precedente - -
imposte stanziate nel bilancio d'esercizio: - -
- Irap ed Ires dell'esercizio 337 251
- utilizzo fondo residuo anno precedente - -
Totale fondo imposte correnti 337 251
106
SEZIONE 14 – ATTIVITA’ NON CORRENTI E GRUPPI DI ATTIVITA’ IN VIA DI DISMISSIONE E PASSIVITA’ ASSOCIATE – VOCE 140 DELL’ATTIVO E VOCE 90 DEL PASSIVO
Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento.
SEZIONE 15 – ALTRE ATTIVITA’ - VOCE 150
15.1 Altre attività: composizione
31/12/2017 31/12/2016
Crediti verso l'Erario
Acconti imposta di bollo e imposta sostitutiva e IVA 6.628 7.176
Crediti d'imposta per finanzimenti sisma 6.283 8.868
Crediti verso l'erario per imposte indirette 40 81
Credito d'imposta per ritenute su interessi passivi 629 943
Parziale 13.580 17.068
Assegni di c/c tratti su altri istituti 3.738 3.502
Assegni tratti su c/c di clientela 1.562 1.575
Debitori diversi per commissioni attive 8.244 5.224
Conto transitorio ATM 737 658
Migliorie e spese incrementative su beni di terzi diverse da attività materiali 1.247 881
Ratei attivi 2 2
Risconti attivi 120 75
Partite in corso di lavorazione mutui 3 5.590
Conto transitorio fatture 3 84
Bolli da recuperare 533 3.281
SDD da addebitare alla clientela 10.584 9.345
Altre partite 11.152 10.286
Totale 51.505 57.571
Di seguito vengono commentate le poste maggiormente significative e le nuove poste:
Crediti verso l’Erario
Tale voce accoglie tutti i crediti verso l’erario connesse con l’attività di sostituto d’imposta. La
sostanziale stabilità di tali crediti verso l’erario è riconducibile principalmente alla stabilità delle
aliquote fiscali. L’unico significativo scostamento è riconducibile al credito d’imposta connesso al
sisma del maggio 2012 (DL.74/2012 e DL.174/2012) principalmente per i finanziamenti per la
ricostruzione, le cui rate con scadenza 31/12/2017 generano tale credito che verrà utilizzato nei
mesi seguenti..
Assegni tratti su altri istituti e su c/c della clientela
Tali poste si riferiscono ad assegni in lavorazione e da addebitare che vengono sistemate nei primi
giorni del mese successivo.
Debitori diversi per commissioni attive
Tale posta si riferisce alla contropartita contabile delle commissioni attive imputate per competenza.
107
Migliorie e spese incrementative su beni di terzi
Tale posta è rappresentata dalle spese incrementative sostenute su immobili di terzi. Tali oneri sono
ammortizzati in base alla residua durata dei contratti di locazione.
Bolli da recuperare
Tali importi si riferiscono all’imposta di bollo recuperata dalla clientela nelle prime settimane del
2018 ma di competenza dell’esercizio 2017.
SDD da addebitare alla clientela
Tali importi si riferiscono agli SDD (Sepa Direct Debit) pervenuti e non ancora scaduti e pertanto in
attesa di essere addebitati alla clientela.
Altre partite
Tale posta è rappresentata principalmente da conti transitori.
108
PASSIVO
SEZIONE 1 – DEBITI VERSO BANCHE - VOCE 10
1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica
Tipologia operazioni/Valori 31/12/2017 31/12/2016
1. Debiti verso banche centrali 347.000 100.000
2. Debiti verso banche 2.539 52.978
2.1 Conti correnti e depositi liberi 2.539 2.978
2.2 Depositi vincolati - -
2.3 Finanziamenti - 50.000
2.3.1 Pronti contro termine passivi - 50.000
2.3.2 Altri - -
2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali - -
2.5 Altri debiti - -
Totale 349.539 152.978
Fair value - livello 1 - -
Fair value - livello 2 - -
Fair value - livello 3 - 152.978
Totale fair value 349.539 152.978
1.2 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti subordinati
All’interno di tale voce non sono presenti debiti subordinati.
1.3 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti strutturati
All’interno di tale voce non sono presenti debiti strutturati.
1.4 Debiti verso banche: debiti oggetto di copertura specifica
Nessuna passività della specie
1.5 Debiti per leasing finanziario
La Cassa di risparmio di Cento non ha in essere contratti di locazione finanziaria con banche.
109
SEZIONE 2 – DEBITI VERSO CLIENTELA - VOCE 20
2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica
Tipologia operazioni/Valori 31/12/2017 31/12/2016
1. Conti correnti e depositi liberi 1.274.094 1.217.725
2. Depositi vincolati 194.088 232.055
3. Finanziamenti 377.119 554.746
3.1 Pronti contro termine passivi 56.282 296.659
3.2 Altri 320.837 258.087
5. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali - -
7. Altri debiti 123.458 161.399
Totale 1.968.759 2.165.925
Fair value - livello 1 - -
Fair value - livello 2 - -
Fair value - livello 3 1.968.774 2.165.944
Totale fair value 1.968.774 2.165.944
2.2 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti subordinati
All’interno di tale voce non sono presenti debiti subordinati.
2.3 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti strutturati
All’interno di tale voce non sono presenti debiti strutturati.
2.4 Debiti verso clientela: debito oggetto di copertura specifica
Non sussistono passività della specie.
2.5 Debiti per leasing finanziario
Non sussistono passività della specie.
2.7 Altri Debiti
All’interno di tale voce è compreso l’importo di 55.646 mila euro che rappresenta il valore al costo
ammortizzato del titolo senior dell’SPV Guercino Solutions e l’importo di 67.011 mila euro
relativo al valore al costo ammortizzato del titolo senior dell’SPV Siviglia. Tali titoli ceduti dalla
Cassa, sono posseduti totalmente da investitori istituzionali.
110
SEZIONE 3 – TITOLI IN CIRCOLAZIONE - VOCE 30
3.1 Titoli in circolazione: composizione merceologica
Tipologia titoli/Valori
31/12/2017 31/12/2016
Valore
bilancio
Fair value Valore
bilancio
Fair value
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
A. Titoli
1. obbligazioni 158.950 - - 157.611 258.008 - - 255.373
1.1 strutturate - - - - - - - -
1.2 altre 158.950 - - 157.611 258.008 - - 255.373
2. altri titoli 8.090 - - 8.090 15.664 - - 15.664
2.1 strutturati - - - - - - - -
2.2 altri 8.090 - - 8.090 15.664 - - 15.664
Totale 167.040 - - 165.701 273.672 - - 271.037
Le obbligazioni emesse dalla Cassa, pur essendo strumenti finanziari molto semplici, vengono
classificate di “livello 3” in quanto gli spread creditizi e di liquidità utilizzati non vengono desunti
direttamente dal mercato. Nel corso del 2017 non è stata emessa alcuna obbligazione,
analogamente all’anno precedente.
3.2 Dettaglio della voce 30 “Titoli in circolazione”: titoli subordinati
Al 31 dicembre 2017 i prestiti subordinati in essere ammontano a 6.302 mila euro, rispetto a 5.827
mila euro dell’esercizio precedente.
I titoli subordinati emessi presentano le seguenti caratteristiche:
Titolo Codice titolo Data di
emissione
Data di
scadenza
Tasso
interesse
Valore
nominale
complessivo
al
31/12/2017
Valore
nominale
(al netto
dei
riacquisti)
al
31/12/2017
Valore di
bilancio al
31/12/2017
CR CENTO/ZC SUB 20210218 IT0004678436 18/02/2011 18/02/2021 Zero Coupon 6.487 6.356 4.981
CR CENTO/ZC SUB 20210218 IT0004690001 18/02/2011 18/02/2021 Zero Coupon 1.700 1.700 1.321
8.187 8.056 6.302
In caso di liquidazione della banca, le obbligazioni saranno rimborsate in concorso con gli altri
creditori aventi pari grado di subordinazione, solo dopo che saranno stati rimborsati tutti i creditori
privilegiati, i creditori chirografari e quelli con minor grado di subordinazione e prima di quelli
aventi un più elevato grado di subordinazione.
111
3.3 Titoli in circolazione: titoli oggetto di copertura specifica
31/12/2017 31/12/2016
1. Titoli oggetto di copertura specifica del fair value: - 15.196
a. rischio di tasso di interesse - 15.196
b. rischio di cambio - -
c. più rischi - -
2. Titoli oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari: 7.826 8.261
a. rischio di tasso di interesse 7.826 8.261
b. rischio di cambio - -
c. altro - -
Totale 7.826 23.457
I titoli in circolazione oggetto di copertura specifica ammontano a 7.826 mila euro rispetto a 23.457
mila euro dell’esercizio precedente.
In particolare si tratta di un prestito obbligazionario a tasso variabile, che scade nel corso del 2018,
emesso dalla banca per il quale la stessa ha provveduto ad effettuare una copertura con contratti
derivati (IRS) stipulati con primarie controparti finanziarie.
SEZIONE 4 – PASSIVITA’ FINANZIARIE DI NEGOZIAZIONE - VOCE 40
4.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica
Tipologia operazioni/Valori
31/12/2017 31/12/2016
VN FV
FV * VN FV
FV
* L1 L2 L3 L1 L2 L3
A. Passività per cassa
1. Debiti verso banche - - - - - - - - - -
2. Debiti verso clientela - - - - - - - - - -
3. Titoli di debito - - - - - - - - - -
3.1 Obbligazioni - - - - - - - - - -
3.1.1 strutturate - - - - X - - - - X
3.1.2 altre obbligazioni - - - - X - - - - X
3.2 Altri titoli - - - - - - - - - -
3.2.1 Strutturati - - - - X - - - - X
3.2.2 Altri - - - - X - - - - X
Totale A - - - - - - - - - -
B. Strumenti derivati
1.Derivati Finanziari - - 2.181 - - - - 2.648 - -
1.1 di negoziazione X - 2.181 - X X - 2648 - X
1.2 connessi con la fair value option X - - - X X - - - X
1.3 altri X - - - X X - - - X
2. Derivati Creditizi - - - - - - - - - -
2.1 di negoziazione X - - - X X - - - X
2.2 connessi con la fair value option X - - - X X - - - X
2.3 altri X - - - X X - - - X
Totale B X - 2.181 - X X - 2.648 - X
Totale (A+B) X - 2.181 - X X - 2.648 - X
Legenda: FV = Fair value;FV * = Fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell’emittente rispetto alla data di emissione; VN = Valore nominale o nozionale.
L1 = Livello 1; L2 = Livello 2; L3 = Livello 3.
112
Tale voce è costituita principalmente da contratti CAP stipulati con la clientela, da contratti IRS
stipulati con primarie controparti finanziarie a fronte di altrettanti contratti stipulati con la clientela .
4.2 Dettaglio della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione”: passività subordinate
All’interno di tale voce non sono presenti passività subordinate.
4.3 Dettaglio della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione”: debiti strutturati
All’interno di tale voce non sono presenti debiti strutturati.
SEZIONE 5 – PASSIVITA’ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE - VOCE 50 Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento.
SEZIONE 6 – DERIVATI DI COPERTURA - VOCE 60
6.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di contratti e per livelli gerarchici
Fair value 31.12.2017 VN
31.12.2017
Fair value 31.12.2016 VN
31.12.2016 L1 L2 L3 L1 L2 L3
A. Derivati finanziari - 36 - 10.000 - 175 - 10.000
1) Fair value - - - - - - - -
2) Flussi finanziari - 36 - 10.000 - 175 - 10.000
3) Investimenti esteri - - - - - - - -
B. Derivati creditizi - - - - - - - -
1) Fair value - - - - - - - -
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
Totale - 36 - 10.000 - 175 - 10.000
Legenda: VN = Valore nominale o nozionale; L1 = Livello 1; L2 = Livello 2; L3 = Livello 3.
6.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura
Operazioni/Tipo di copertura
Fair value Flussi finanziari
Investimenti
esteri
Specifica
Gen
eric
a
Sp
ecif
ica
Gen
eric
a
Rischio
di
tasso
Rischio
di
Cambio
Rischio
di
Credito
Rischio
di
prezzo
Più
rischi
1. Attività finanziarie disponibili
per la vendita - - - - - X - X X
2. Crediti - - - X - X - X X
3. Attività finanziarie detenute
sino alla scadenza X - - X - X - X X
4. Portafoglio X X X X X - X X
5. Altre operazioni - - - - - X - X
Totale attività - - - - - - - - -
1. Passività finanziarie - - - X - X 36 X X
2. Portafoglio - - - - - - - - X
Totale passività - - - - - - 36 -
1. Transazioni attese X X X X X X X X
2. Portafoglio di attività e
passività finanziarie X X X X X - X - -
113
SEZIONE 7 – ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE PASSIVITA’ FINANZIARIE OGGETTO DI COPERTURA GENERICA - VOCE 70 Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento.
SEZIONE 8 – PASSIVITA’ FISCALI - VOCE 80
Si rimanda alla Sezione 13 dell’attivo.
SEZIONE 9 – PASSIVITA’ ASSOCIATE AD ATTIVITA’ IN VIA DI DISMISSIONE - VOCE 90
Non esistono passività della specie.
SEZIONE 10 – ALTRE PASSIVITA’ – VOCE 100
10.1 Altre passività: composizione
31/12/2017 31/12/2016
- Importi da versare all'Erario per conto terzi 3.592 3.489
- Importi da versare all'Erario per imposte indirette 479 202
- Somme a disposizione per bonifici da eseguire 27.707 17.202
- bonifici per Mav presentati da clientela 424 460
- fatture da ricevere 1.075 464
- Debiti verso fornitori 1.012 1.021
- Versamenti da effettuare ad enti previdenziali 1.153 1.050
- Partite illiquide di portafoglio stralciate dai conti di pertinenza 12.361 11.671
- Somme a disposizione per assegni impagati - 90
- Depositi cauzionali 51 53
- Debiti per commissioni passive 48 71
- Conto transitorio carte di credito 983 841
- Carte di credito per pagamenti rateali 769 864
- IVA da versare 90 333
- Conto transitorio assegni 30 241
- Fondi rischi su crediti di firma 282 540
- Ratei e risconti passivi 258 312
- Debiti verso personale dipendente 2.813 2.517
- Conto transitorio banche 337 771
- Negoziazione valute 204 125
- Altre partite 3.709 5.758
Totale 57.377 48.075
Si riporta di seguito un commento alle poste maggiormente significative o nuove:
Somme a disposizione per bonifici da eseguire
Tale posta si riferisce principalmente ai bonifici da accreditare e relativi per lo più alla
movimentazione degli ultimi giorni dell’esercizio.
114
Fatture da ricevere
Tale posta accoglie la contropartita contabile delle fatture passive stanziate per competenza.
Conto transitorio assegni
Si tratta degli assegni ICCRI emessi in attesa di regolamento.
Fondo rischi su crediti di firma
Si tratta del fondo costituito a copertura di svalutazioni di crediti di firma “anomali” ed in bonis. Il
fondo svalutazione è stato determinato analiticamente per i crediti di firma “anomali” e
forfetariamente per gli altri.
Ratei e risconti passivi
Tale voce accoglie i ratei e i risconti passivi che non sono stati ricondotti a voce propria.
Debiti verso personale dipendente
Si tratta dei debiti verso personale dipendente per ferie maturate e non godute e per premi che
saranno liquidati nell’esercizio successivo.
La voce accoglie anche il conto del debito residuo per gli incentivi all’esodo relativi all’accordo
2013-2018 e dell’accordo 2017-2020.
Partite illiquide di portafoglio stralciate dai conti di pertinenza
Si tratta dello sbilancio degli addebiti e degli accrediti non ancora liquidi alla data di riferimento del
bilancio, stornati, ai fini contabili, dai relativi conti di pertinenza.
Altre partite
Tale posta è rappresentata principalmente da conti transitori.
SEZIONE 11 – TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEL PERSONALE – VOCE 110 11.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue
31/12/2017 31/12/2016
A. Esistenze iniziali 3.661 3.460
A. Aumenti 41 298
B.1 Accantonamento dell'esercizio 41 298
B.2 Altre variazioni - -
C. Diminuzioni 230 97
C.1 Liquidazioni effettuate 230 97
C.2 Altre variazioni - -
D. Rimanenze finali 3.472 3.661
Totale 3.472 3.661
La valutazione attuariale ha richiesto un accantonamento pari a 44 mila euro ed una ripresa di 3
mila euro relativi a utili/perdite attuariali contabilizzati in contropartita ad una riserva di patrimonio
netto.
115
11.2 Altre informazioni
A partire dal 1 gennaio 2007 la Legge Finanziaria e i relativi decreti attuativi hanno introdotto
modificazioni rilevanti nella disciplina del TFR, tra cui la scelta del lavoratore in merito alla
destinazione del proprio TFR maturando.
In particolare, mentre le quote maturate sino al 31/12/2006 sono rimaste in azienda, nel corso del
primo semestre 2007 i lavoratori hanno potuto scegliere se indirizzare i nuovi flussi di TFR a forme
pensionistiche complementari ovvero mantenere il medesimo presso la Società, nel qual caso
quest’ultima è tenuta a versare i contributi ad un conto di tesoreria istituito presso l’INPS.
Il TFR maturato entro il 1° gennaio 2007 (o alla data di effettuazione della scelta nei casi di
destinazione a forma di previdenza complementare) continua ad essere configurato come un
“beneficio successivo al rapporto di lavoro” classificato come “piano a benefici definiti” e
conseguentemente la passività connessa è sottoposta a valutazione attuariale, che rispetto alla
metodologia di calcolo applicata fino al 31 dicembre 2006, non tiene più conto del tasso annuo
medio di aumento delle retribuzioni, in quanto i benefici dei dipendenti sono da considerarsi quasi
interamente maturati (con la sola eccezione della rivalutazione).
Le ipotesi utilizzate da un attuario indipendente per la determinazione delle passività alla data di
riferimento del bilancio sono di seguito esposte:
Basi tecniche economico - finanziarie
Tasso annuo di attualizzazione (*) 0,86% (indice Iboxx Corporate AA duration 7-10)
Tasso annuo di inflazione 1,50%
Tasso annuo incremento TFR 2,625%
Basi tecniche demografiche
Mortalità Tavola di sopravvivenza RG48
Inabilità Tavole INPS distinte per età e sesso
Età pensionamento Raggiungimento dei requisiti minimi prevista
dall’Assicurazione Generale Obbligatoria
La frequenza annua di accesso di anticipazione del TFR desunta dalle esperienze storiche della
società risultata pari al 3,50% mentre la frequenza annua di turn over è risultata pari al 3%.
116
SEZIONE 12 – FONDI PER RISCHI E ONERI – VOCE 120 12.1 Fondi per rischi ed oneri: composizione
Voci/Valori 31/12/2017 31/12/2016
1. Fondi di quiescenza aziendali - -
2. Altri fondi rischi ed oneri 1.501 1.881
2.1 controversie legali 1.040 571
2.2 oneri per il personale 160 1.258
2.3 altri 301 52
Totale 1.501 1.881
12.2 Fondi per rischi ed oneri: variazioni annue
Fondi di
quiescenza Altri fondi Totale
A. Esistenze iniziali - 1.881 1.881
B. Aumenti - 966 966
B.1 Accantonamento dell'esercizio - 954 954
B.2 Variazioni dovute al passare del tempo - - -
B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - - -
B.4 Altre variazioni in aumento - 12 12
C. Diminuzioni - 1.346 1.346
C.1 Utilizzo nell'esercizio - 121 121
C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - - -
C.3 Altre variazioni in diminuzione - 1.225 1.225
D. Rimanenze finali - 1.501 1.501
Le altre variazioni in diminuzioni sono costituite principalmente dagli importi relativi all’esodo
2017-2021 accantonati lo scorso anno che erano in attesa della relativa pratica INPS e che nel corso
dell’esercizio 2017 sono stati girocontati nella voce altre attività.
12.3 Fondi di quiescenza aziendale a benefici definiti
Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento S.p.A.
12.4 Fondi per rischi ed oneri - altri fondi
Gli “altri fondi” sono costituiti da:
- controversie legali: il fondo è costituito per fronteggiare le perdite su cause passive e
revocatorie fallimentari; i tempi sono dettati dalla “giustizia civile”, gli importi accantonati
sono il frutto di valutazioni analitiche su ciascuna pratica dove il “petitum” viene ponderato
per la probabilità che ha la Cassa di soccombere nella causa;
- oneri per il personale: include il “fondo di contingenza” relativo all’impegno a corrispondere
un capitale aggiuntivo alle prestazioni in caso di cessazione dal servizio per morte o invalidità
permanente.
- altri fondi: si tratta di accantonamenti a fronte di rischi derivanti dai reclami.
117
SEZIONE 13 – AZIONI RIMBORSABILI – VOCE 140
13.1 Azioni rimborsabili: composizione
Non sono presenti azioni della specie.
SEZIONE 14 – PATRIMONIO DELL’IMPRESA – VOCI 130,150,160,170,180,190,200 14.1 “Capitale” e “Azioni proprie”: composizione
Componente 31/12/2017 31/12/2016
Capitale Sociale 77.142 77.142
Totale 77.142 77.142
Il capitale è interamente sottoscritto e versato ed è costituito da n. 14.949.935 azioni ordinarie di
nominali 5,16 Euro cadauna. Alla data di chiusura dell’esercizio la banca non aveva in portafoglio
azioni di propria emissione.
14.2 Capitale – Numero azioni : variazioni annue
Nel corso dell’esercizio 2017 il numero delle azioni non ha subito variazioni.
14.3 Capitale: altre informazioni
Non si segnalano altre informazioni rispetto a quelle già segnalate nei precedenti paragrafi.
118
14.4 Riserve di utili: altre informazioni
Nella tabella seguente, come richiesto dall’articolo 2427 c.c comma 7 bis, sono illustrate in modo
analitico le voci di patrimonio netto con l’indicazione della loro origine, possibilità di utilizzazione
e distribuibilità.
Natura/Descrizione Importo
Quota disponibile per
Possibilità di
utilizzazione
Quota
disponibile
Capitale 77.142 - -
Sovrapprezzo di emissione azioni 30.851 ABC (1) 30.851
Riserve
Riserva legale 26.584 A(2) B -
Riserva statutaria 28.660 ABC 28.660
Riserva straordinaria 35.279 ABC 35.279
Riserva da conferimento ex L. n. 218 /90 5.420 ABC 5.420
Riserva costituita ai sensi Dlgs 124/93 53 ABC 53
Riserva da First time adoption (14.792) - -
Utili portati a nuovo 1.174 ABC 1.174
Riserve da valutazione
Riserva da FTA per effetto della valutazione al "costo
presunto" delle attività materiali 7 ABC 7
Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a
benefici definiti (580) (3)
Riserve di valutazione di attività disponibili per la vendita 6.057 (3)
Copertura dei flussi finanziari (6) (3)
Strumenti di Capitale - -
TOTALE 195.849 101.444
Utile d'esercizio 9.453 BC
TOTALE PATRIMONIO NETTO 205.302
(*) A = per aumento di capitale; B = per copertura perdite; C = per distribuzione ai soci.
(1) la riserva sovrapprezzo di emissione può essere distribuita solamente se la riserva legale ha raggiunto il quinto del
capitale sociale (art. 2431).
(2) La riserva legale è utilizzabile per aumento di capitale (A) per la quota che supera un quinto del capitale sociale.
(3) La riserva è indisponibile ai sensi dell’art. 6 del D.Lgs. n. 38/2005
14.5 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annue
Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento S.p.A.
14.6 Altre informazioni
Non si segnalano ulteriori informazioni rispetto a quelle già riportate nei paragrafi precedenti.
119
Altre informazioni
1. Garanzie rilasciate e impegni
Operazioni 31/12/2017 31/12/2016
1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria 27.845 29.216
a) Banche 4.470 3.371
b) Clientela 23.375 25.845
2) Garanzie rilasciate di natura commerciale 41.920 41.261
a) Banche 30 44
b) Clientela 41.890 41.217
3) Impegni irrevocabili a erogare fondi 120.125 128.955
a) Banche - -
i) a utilizzo certo - -
ii) a utilizzo incerto - -
b) Clientela 120.125 128.955
i) a utilizzo certo - 111
ii) a utilizzo incerto 120.125 128.844
4) Impegni sottostanti a derivati su crediti: vendite di protezione - -
5) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi - -
6) Altri impegni 42.345 42.227
Totale 232.235 241.659
Il rischio connesso alle garanzie rilasciate è stato valutato analiticamente per i crediti di firma
“anomali” e forfetariamente per quelli in bonis, attraverso l’iscrizione di tale fondo tra le “Altre
passività”.
2. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni
Portafogli 31/12/2017 31/12/2016
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - -
2. Attività finanziarie valutate al fair value - -
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 377.545 417.087
4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - -
5. Crediti verso banche - -
6. Crediti verso clientela - -
7. Attività materiali - -
Il dettaglio delle attività costituite a garanzia è il seguente:
31/12/2017 31/12/2016
- Titoli ceduti a fronte di operazioni di pronti contro termine 56.174
- Titoli a garanzia di operazioni di raccolta sull'eurosistema 321.371 417.087
- Titoli a garanzia di altre operazioni
377.545 417.087
120
3. Informazioni sul leasing operativo
I beni locati dalla banca sono rappresentati fondamentalmente da immobili nei quali sono dislocati
le filiali e da beni mobili quali automobili e macchine per ufficio.
I pagamenti futuri per le operazioni di leasing operativo sui beni mobili e immobili relativi ai
contratti in essere, sono così cadenzati:
Fino a 1 anno Oltre 1 anno e
fino a 5 anni Oltre 5 anni
Beni immobili 1.449 4.041 988
Beni mobili 178 131 -
Totale 1.627 4.172 988
4. Gestione e intermediazione per conto terzi
Tipologia servizi 31/12/2017 31/12/2016
1. Esecuzione di ordini per conto della clientela 123.690 59.967
a) Acquisti 62.563 23.708
1. Regolati 62.563 23.708
2. Non regolati - -
b) Vendite 61.127 36.259
1. Regolate 61.127 36.259
2. Non regolate - -
2. Gestioni di portafogli 469.592 430.975
a) individuali 469.592 430.975
b) collettive - -
3. Custodia e amministrazione di titoli 1.905.485 1.701.527
a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria
(escluse le gestioni patrimoniali) - -
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio - -
2. altri titoli - -
b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli) 1.121.152 903.808
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio 228.044 327.754
2. altri titoli 893.108 576.054
c) titoli di terzi depositati presso terzi 1.108.968 886.285
d) titoli di proprietà depositati presso terzi 784.333 797.719
4. Altre operazioni - -
La voce “Negoziazione di strumenti finanziari per conto terzi” si riferisce ai controvalori delle
operazioni effettuate con la clientela.
Il valore relativo alle “Gestioni patrimoniali” è rappresentato dal valore di mercato dei patrimoni
gestiti.
121
5. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi di
compensazione o ad accordi similari
Forme tecniche
Ammontare
lordo delle
attività
finanziarie
Ammontare
delle
passività
finanziarie
compensato
in bilancio
Ammontare
netto delle
attività
finanziarie
riportato in
bilancio
Ammontare
correlato non
oggetto di
compensazione in
bilancio Ammontare
netto
31/12/2017
(f=c-d-e)
Ammontare
netto
31/12/2016 Strumenti
finanziari
Depositi
di
contante
ricevuti
in
garanzia
(a) (b) (c=a-b) (d) (e)
1. Derivati 254 - 254 236 - 18 23
2. Pronti contro termine
3. Prestito titoli
4. Altre
Totale 31/12/2017 254 - 254 236 - 18 23
Totale 31/12/2016 1.000 - 1.000 977 - X X
La Cassa ha in essere contratti su strumenti derivati con primari istituti bancari internazionali, nei
quali è prevista la compensazione; tali contratti su derivati fanno riferimento ad accordi quadro
standard ISDA (International Swaps and Derivatives Association).
Gli importi indicati, nel bilancio non risultano mai compensati in quanto non risultano soddisfatti i
criteri previsti dal paragrafo 42 dello IAS 32.
6. Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi di
compensazione o ad accordi similari
Forme tecniche
Ammontare
lordo delle
passività
finanziarie
Ammontare
delle
attività
finanziarie
compensato
in bilancio
Ammontare
netto delle
passività
finanziarie
riportato in
bilancio
Ammontare
correlato non
oggetto di
compensazione in
bilancio Ammontare
netto
31/12/2017
(f=c-d-e)
Ammontare
netto
31/12/2016 Strumenti
finanziari
Depositi
di
contante
posti in
garanzia
(a) (b) (c=a-b) (d) (e)
1. Derivati 1.930 - 1.930 236 6.260 (4.566) 967
2. Pronti contro termine
3. Prestito titoli
4. Altre
Totale 31/12/2017 1.930 - 1.930 236 6.260 (4.566) 967
Totale 31/12/2016 2.465 - 2.465 977 521 X X
Il principio IFRS 7 richiede di fornire specifica informativa circa gli strumenti finanziari che sono
stati compensati nello Stato Patrimoniale ai sensi dello IAS 32 o che sono potenzialmente
compensabili, al ricorrere di determinate condizioni, ma vengono esposti nello Stato Patrimoniale
senza effettuare compensazioni in quanto regolati da “accordi quadro di compensazione o similari”
che non rispettano tutti i criteri stabiliti dallo IAS 32 paragrafo 42.
122
La Cassa ha in essere contratti su strumenti derivati con primari istituti bancari internazionali, nei
quali è prevista la compensazione delle posizioni creditorie e debitorie in caso di default della
controparte; tali contratti su derivati fanno riferimento ad accordi quadro standard ISDA
(International Swaps and Derivatives Association).
Gli importi indicati, nel bilancio non risultano compensati in quanto non risultano soddisfatti i
criteri previsti dal paragrafo 42 dello IAS 32.
Relativamente ai valori inseriti nelle tabelle 5 e 6 in linea con quanto previsto dall’IFRS 7 e dalle
nuove disposizioni che regolano il bilancio delle banche, si segnala che:
- le operazioni in derivati sono rappresentate al fair value;
- i “Depositi in contante ricevuti/dati in garanzia” sono evidenziati nella colonna (e);
- nella colonna (f) “Ammontare netto” è indicata l’esposizione creditoria/debitoria netta verso la
controparte;
7. Operazioni di prestito titoli
La Cassa non ha in essere operazioni della specie.
8. Informativa sulle attività a controllo congiunto
La Cassa non ha in essere operazioni della specie.
123
Parte C – Informazioni sul conto economico
SEZIONE 1 – Gli interessi – Voci 10 e 20
1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione
Voci/Forme tecniche Titoli di
debito Finanziamenti
Altre
operazioni
31/12/2017
31/12/2016
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - - - -
2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 3.160 - - 3.160 4.574
3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - - -
4. Crediti verso banche - 1.206 - 1.206 278
5. Crediti verso clientela - 43.453 - 43.453 48.868
6. Attività finanziarie valutate al fair value - - - - -
7. Derivati di copertura X X 359 359 494
8. Altre attività X X - - 1
Totale 3.160 44.659 359 48.178 54.215
Come si evince dalla tabella, sono diminuiti gli interessi attivi su titoli classificati nei diversi portafogli
a motivo del calo dei rendimenti dei titoli di stato, costituenti la larga parte degli investimenti.
Per quanto riguarda i rapporti con la clientela il calo degli interessi è riconducibile all’effetto combinato
delle seguenti variabili:
• composizione del portafoglio crediti (sbilanciato verso gli impieghi a medio lungo termine a
parametri non rinegoziabili);
• ulteriore erosione del rendimento del portafoglio di mutui ipotecari residenziali, dovuta alle
numerose rinegoziazioni sulle operazioni che avevano tassi minimi contrattuali elevati, rese
inevitabili dalla fortissima pressione concorrenziale sulle surroghe di mutui;
• il calo dei parametri di riferimento (euribor, finito in territorio negativo), base di calcolo per il tasso
degli impieghi a tasso variabile, fatto salvo per i contratti (essenzialmente mutui) per cui è previsto il
tasso minimo;
• calo dello spread delle nuove operazioni degli impieghi economici per effetto della grande
abbondanza di liquidità apportata dal TLTRO e dal QE della BCE.
Nei crediti verso clientela sono compresi interessi per 1.326 mila euro su posizioni in sofferenza, 3.033
mila euro su posizioni in inadempienza probabile e 891 mila euro su esposizioni appartenenti alla
categoria degli scaduti e/o sconfinanti deteriorati.
1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura
Voci/Valori 31/12/2017 31/12/2016
A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura 783 945
B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura (424) (451)
C. Saldo (A-B) 359 494
124
1.3 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni
1.3.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta
31/12/2017 31/12/2016
Interessi attivi su attività finanziarie in valuta 34 49
1.3.2 Interessi attivi su operazioni di leasing finanziario
La banca non ha posto in essere operazioni della specie.
1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione
Voci/Forme tecniche Debiti Titoli Altre
operazioni 31/12/2017 31/12/2016
1. Debiti verso banche centrali 3 X - 3 92
2. Debiti verso banche 10 X - 10 73
3. Debiti verso clientela 7.267 X - 7.267 8.530
4. Titoli in circolazione X 4.288 2.409 6.697 9.962
5. Passività finanziarie di negoziazione - - - - -
6. Passività valutate al fair value - - - - -
7. Altre passività e fondi X X 64 64 -
8. Derivati di copertura X X - - -
Totale 7.280 4.288 2.473 14.041 18.657
La diminuzione degli interessi passivi è riconducibile, come per gli interessi attivi, al calo degli spread,
dei parametri e da una forte azione commerciale attuata sui depositi a vista.
Nelle altre passività e fondi sono inclusi gli interessi su operazioni con tassi negativi.
1.5 Interessi passivi e oneri assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura
Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento.
1.6 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni
1.6.1 Interessi passivi su passività in valuta
31/12/2017 31/12/2016
Interessi passivi su passività in valuta 4 3
1.6.2 Interessi passivi su passività per operazioni di leasing finanziario
La banca non ha posto in essere operazioni della specie.
125
SEZIONE 2 – Le commissioni – Voci 40 e 50
2.1 Commissioni attive: composizione
Tipologia servizi/Valori 31/12/2017 31/12/2016
a) garanzie rilasciate 816 921
b) derivati su crediti -
c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: 16.132 15.462
1. negoziazione di strumenti finanziari 74 56
2. negoziazione di valute 121 145
3. gestioni di portafogli 5.081 4.604
3.1 individuali 5.081 4.604
3.2 collettive -
4. custodia e amministrazione di titoli 163 164
5. banca depositaria 135 96
6. collocamento di titoli 4.751 3.708
7. attività di ricezione e trasmissione ordini 464 872
8. attività di consulenza 180 161
8.1 in materia di investimenti 180 161
8.2 in materia di struttura finanziaria -
9. distribuzione di servizi di terzi 5.164 5.656
9.1 gestioni di portafogli - -
9.1.1 individuali -
9.1.2 collettive -
9.2 prodotti assicurativi 4.168 3.511
9.3 altri prodotti 996 2.145
d) servizi di incasso e pagamento 4.630 4.506
e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione -
f) servizi per operazioni di factoring -
g) esercizio di esattorie e ricevitorie -
h) attività di gestione di sistemi multilaterali di negoziazione -
i) tenuta e gestione dei conti correnti 4.152 4.144
j) altri servizi 4.589 5.158
Totale 30.319 30.191
126
2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi
Canali/Valori 31/12/2017 31/12/2016
a) presso propri sportelli 14.931 13.392
1. gestioni patrimoniali 5.049 4.373
2. collocamento di titoli 4.719 3.365
3. servizi e prodotti di terzi 5.163 5.654
b) offerta fuori sede 65 576
1. gestioni patrimoniali 32 231
2. collocamento di titoli 32 343
3. servizi e prodotti di terzi 1 2
c) altri canali distributivi - -
1. gestioni patrimoniali - -
2. collocamento di titoli - -
3. servizi e prodotti di terzi - -
Totale 14.996 13.968
2.3 Commissioni passive: composizione
Servizi/Valori 31/12/2017 31/12/2016
a) garanzie ricevute 34 30
b) derivati su crediti - -
c) servizi di gestione e intermediazione 288 602
1. negoziazione di strumenti finanziari 29 47
2. negoziazione di valute
3. gestioni di portafogli: 50 48
3.1 proprie 50 48
3.2 delegate da terzi
4. custodia e amministrazione di titoli 168 184
5. collocamento di strumenti finanziari - 2
6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi 41 321
d) servizi di incasso e pagamento 1.355 1.337
e) altri servizi 723 534
Totale 2.400 2.503
127
SEZIONE 3 – Dividendi e proventi simili – Voce 70
3.1 Dividendi e proventi simili: composizione
Voci/Proventi
31/12/2017 31/12/2016
Dividendi
Proventi da
quote di
O.I.C.R.
Dividendi
Proventi da
quote di
O.I.C.R.
A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - 25 -
B. Attività finanziarie disponibili per la vendita 3.317 - 2.650 -
C. Attività finanziarie valutate al fair value - - - -
D. Partecipazioni - X - X
Totale 3.317 - 2.675 -
SEZIONE 4 – Il risultato netto dell’attività di negoziazione – Voce 80
4.1 Risultato netto dell’attività di negoziazione: composizione
Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze
(A)
Utili da
negoziazione
(B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da
negoziazione
(D)
Risultato
netto
[(A+B)-
(C+D)]
1. Attività finanziarie di negoziazione - 657 (4) (0) 653
1.1 Titoli di debito - 657 (4) (0) 653
1.2 Titoli di capitale - - -
1.3 Quote di O.I.C.R. - - - - -
1.4 Finanziamenti - - - - -
1.5 Altre - - - - -
2. Passività finanziarie di negoziazione - - - - -
2.1 Titoli di debito - - - - -
2.2 Debiti - - - - -
2.3 Altre - - - - -
3. Attività e passività finanziarie:
differenze di cambio X X X X 286
4. Strumenti derivati 471 319 (536) (91) 158
4.1 Derivati finanziari 471 319 (536) (91) 158
- Su titoli di debito e tassi di interesse 471 300 (536) (79) 156
- Su titoli di capitale e indici azionari - 19 - (12) 7
- Su valute e oro X X X X (5)
- Altri - - - - -
4.2 Derivati su crediti - - - - -
Totale 471 976 (540) (91) 1.097
I risultati economici dell’attività di negoziazione risentono dell’ormai esigua attività di trading
effettuata dalla Cassa. L’attività in strumenti derivati è effettuata a copertura di poste dell’attivo e/o del
passivo.
128
SEZIONE 5 – Il risultato netto dell’attività di copertura – Voce 90
5.1 Risultato netto dell’attività di copertura: composizione
Componenti reddituali/Valori 31/12/2017 31/12/2016
A. Proventi relativi a :
A.1 Derivati di copertura del fair value -
A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) -
A.3 Passività finanziarie coperte (fair value) 289 442
A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari -
A.5 Attività e passività in valuta -
Totale proventi dell'attività di copertura (A) 289 442
B. Oneri relativi a :
B.1 Derivati di copertura del fair value 499 616
B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) -
B.3 Passività finanziarie coperte (fair value) -
B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari -
B.5 Attività e passività in valuta -
Totale oneri dell'attività di copertura (B) 499 616
C. Risultato netto dell'attività di copertura (A - B) (210) (174)
SEZIONE 6 – Utili (perdite) da cessione/riacquisto – Voce 100
6.1 Utili (perdite) da cessione/riacquisto: composizione
Voci/Componenti reddituali
31/12/2017 31/12/2016
Utili Perdite
Risultato
netto
Utili Perdite
Risultato
netto
Attività finanziarie
1. Crediti verso banche - - - -
2. Crediti verso clientela - (530) (530) - (692) (692)
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 16.735 (5.027) 11.708 11.034 (417) 10.617
3.1 Titoli di debito 8.156 (5.027) 3.129 11.034 (417) 10.617
3.2 Titoli di capitale 8.460 - 8.460 - - -
3.3 Quote di O.I.C.R. 119 - 119 -
3.4 Finanziamenti - - - - - -
4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - - - -
Totale Attività 16.735 (5.557) 11.178 11.034 (1.109) 9.925
Passività finanziarie
1. Debiti verso banche - - - - - -
2. Debiti verso clientela - - - - - -
3. Titoli in circolazione 34 (14) 20 52 (145) (93)
Totale Passività 34 (14) 20 52 (145) (93)
129
Le principali variazioni riassunte nella tabella sono ascrivibili a:
- attività finanziarie disponibili per la vendita: gli utili netti sui titoli di debito, pari a 3.129 mila euro,
derivano in parte dall’attività di riallineamento del portafoglio dei titoli di Stato compensati con le
perdite relative ai titoli del Gruppo Veneto Banca; gli utili registrati sui titoli di capitale, invece, si
riferiscono alla vendita di una parte della partecipazione in Cedacri S.p.a. e alla vendita delle quote
detenute in Eurovita S.p.A.
- titoli in circolazione: l’utile di 20 mila euro derivano dal riacquisto di nostre obbligazioni a tasso
fisso dalla clientela, l’ammontare nell’anno precedente era corrispondente ad una perdita di 93 mila.
SEZIONE 7 – Il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al Fair Value – Voce
110
Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento.
SEZIONE 8 – Le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento – Voce 130
8.1 Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione
Operazioni/Componenti
reddituali
Rettifiche di Valore Riprese di Valore
31/12/2017 31/12/2016 Specifiche Di
port.
Specifiche di portafoglio
Cancellaz. Altre A B A B
A. Crediti verso banche - - - - - - - - -
- Finanziamenti - - - - - - - - -
- Titoli di debito - - - - - - - - -
B. Crediti verso clientela (970) (26.052) - 3.142 7.480 - 854 (15.546) (21.004)
Crediti deteriorati acquistati - - - - - - - - -
- Finanziamenti - - X - - - X - -
- Titoli di debito - - X - - - X - -
Altri crediti (970) (26.052) - 3.142 7.480 - 854 (15.546) (21.004)
- Finanziamenti (970) (26.052) - 3.142 7.480 - 854 (15.546) (21.004)
- Titoli di debito - - - - - - - - -
C. Totale (970) (26.052) - 3.142 7.480 - 854 (15.546) (21.004)
Legenda: A: da interessi; B: altre riprese
130
8.2 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita:
composizione
Operazioni/Componenti reddituali
Rettifiche di Valore Riprese di Valore
31/12/2017
31/12/2016 Specifiche Specifiche
Cancellazioni Altre A B
A. Titoli di debito - - - - - -
B. Titoli di capitale - (1.366) X X (1.366) (374)
C. Quote OICR - (1.240) X - (1.240) -
D. Finanziamenti a banche - - - - - -
E. Finanziamenti a clientela - - - - - -
F. Totale - (2.606) - - (2.606) (374)
Legenda: A: da interessi; B: altre riprese
Le rettifiche di valore, ritenute significative e durature, si riferiscono alle variazioni di fair value
occorse nell’esercizio 2017 sui titoli oggetto di impairment test.
8.3 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino alla
scadenza: composizione
Non vi sono attività classificate in questo comparto.
8.4 Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie: composizione
Operazioni/Componenti
reddituali
Rettifiche di Valore Riprese di Valore
31/12/2017
31/12/2016 Specifiche Di
portafoglio
Specifiche di portafoglio
Cancellaz. Altre A B A B
A. Garanzie rilasciate - (74) - - - - 332 258 83
B. Derivati su crediti - - - - - - - - -
C. Impegni ad erogare fondi - - - - - - - - -
D. Altre operazioni - - - - - - - - -
E. Totale - (74) - - - - 332 258 83
Legenda: A: da interessi; B: altre riprese
Le rettifiche di valore sulle garanzie rilasciate sono determinate analiticamente per i crediti di firma su
posizioni “anomale” e forfettariamente per quelle in bonis.
131
SEZIONE 9 - Le spese amministrative – Voce 150
9.1 Spese per il personale: composizione
Tipologia di spese/Valori 31/12/2017 31/12/2016
1) Personale dipendente 29.149 29.808
a) salari e stipendi 20.374 20.004
b) oneri sociali 5.558 5.389
c) indennità di fine rapporto - -
d) spese previdenziali - -
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto 1.200 1.179
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e simili - -
- a contribuzione definita - -
- a benefici definiti - -
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni 633 755
- a contribuzione definita 633 755
- a benefici definiti - -
h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali - -
i) altri benefici a favore dei dipendenti 1.384 2.481
2) Altro personale in attività 22 163
3) Amministratori e sindaci 398 393
4) Personale collocato a riposo 1 2
5) Recuperi di spesa per dipendenti distaccati presso altre aziende - -
6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società - -
Totale 29.570 30.366
Per quanto riguarda la riga 1e) accantonamento al fondo TFR, si veda il commento nella Parte A
sezione 17.
132
9.2 Numero medio dei dipendenti per categoria
31/12/2017 31/12/2016
Personale dipendente 436 429
a) dirigenti 8 8
b) quadri direttivi 127 123
c) restante personale dipendente 301 298
Altro personale 3 6
numero complessivo dei dipendenti 439 435
Nella tavola sopra esposta viene esposto l’organico medio dell’anno, calcolato come media delle
evidenze suddivise per categoria a ciascun fine mese dell’anno.
Mentre il dato puntuale a fine anno del personale dipendente al 31/12/2017 è di 445 unità rispetto alle
426 unità del 31/12/2016; il dato puntuale a fine anno dell’altro personale è di 4 unità, aumentato di 1
unità rispetto al fine anno precedente.
9.3 Fondi di quiescenza aziendale a benefici definiti: costi e ricavi
Non vi sono attività classificate in questo comparto.
9.4 Altri benefici a favore dei dipendenti
La voce “altri benefici a favore dei dipendenti” è così composta:
Tipologia di spese/Valori 31/12/2017 31/12/2016
- rimborso spese di trasferta 174 162
- spese per formazione 169 94
- altre spese contrattuali (buoni pasto e polizze assicurative) 788 769
- fringe benefit 85 47
- oneri per l'incentivazione all'esodo 94 1.234
- altre spese 74 175
Totale 1.384 2.481
133
9.5 Altre spese amministrative: composizione
31/12/2017 31/12/2016 Var.
assoluta Var. %
- stampati e cancelleria 257 285 (28) -9,8%
- spese telefoniche e canoni collegamento reti esterne 965 978 (13) -1,3%
- illuminazione, forza motrice, riscaldamento ed acqua 539 596 (57) -9,6%
- spese postali 490 477 13 2,7%
- contributi associativi 1.840 1.082 758 70,1%
- informazioni e visure 714 808 (94) -11,6%
- vigilanza e trasporto valori 465 553 (88) -15,9%
- fitti passivi di immobili 1.694 1.738 (44) -2,5%
- spese legali e vertenze 725 711 14 2,0%
- spese per acquisizione tesorerie 5 51 (46) -90,2%
- canoni e manutenzione software 807 763 44 5,8%
- consulenze 1.645 1.054 591 56,1%
- pubblicità e rappresentanza 738 709 29 4,1%
- elaborazioni elettroniche c/o terzi 5.294 4.754 540 11,4%
- spese pulizia 274 265 9 3,4%
- manutenzione mobili e macchine 711 675 36 5,3%
- manutenzione immobili 242 237 5 2,1%
- spese assicurazioni 131 217 (86) -39,6%
- libri ed abbonamenti a giornali 58 40 18 45,0%
- spese per trasporti 315 246 69 28,0%
- altre spese 447 360 87 24,2%
Parziale SPESE 18.356 16.599 1.757 10,6%
Imposte indirette e tasse:
importi corrisposti nell'esercizio
- imposta di bollo 5.087 5.251 (164) -3,1%
- imposta comunale sugli immobili 325 324 1 0,3%
- imposta sostitutiva fin. Medio lungo termine 479 449 30 6,7%
- contributi al fondo risoluzione 876 3.100 (2.224) -71,7%
- altre 246 327 (81) -24,8%
Parziale IMPOSTE E TASSE 7.013 9.451 (2.438) -25,8%
Totale altre spese amministrative 25.369 26.050 (681) -2,6%
Le spese amministrative vere e proprie ammontano a 18.356 mila euro e mostrano un aumento del
10,6% come evidenziato sul primo parziale della tabella.
Il secondo aggregato relativa alla componente “Imposte e Tasse” registra un ammontare pari a 7.013
mila euro in diminuzione del 25,8% rispetto allo stesso dell’esercizio precedente principalmente legato
ad una riduzione dei contributi al fondo risoluzione.
134
SEZIONE 10 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri – Voce 160
10.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri: composizione
La voce “Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri” è così composta:
31/12/2017 31/12/2016
- revocatorie fallimentari 680 130
- rischi per cause (112) 195
- altri rischi ed oneri 249 -
Totale 817 325
Quelli per Altri Rischi ed Oneri sono accantonamenti per potenziali perdite su reclami
SEZIONE 11 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 170
11.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione
Attività/componente reddituale
Ammortamento
(a)
Rettifiche di
valore per
deterioramento
(b)
Riprese
di
valore
(c)
Risultato
netto (a +
b - c)
A. Attività materiali 1.756 491 - 2.247
A.1 Di proprietà 1.756 491 - 2.247
- Ad uso funzionale 1.575 491 - 2.066
- Per investimento 181 - - 181
A.2 Acquisite in leasing finanziario - - - -
- Ad uso funzionale - - - -
- Per investimento - - - -
Totale 1.756 491 - 2.247
SEZIONE 12 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali – Voce 180
12.1 Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione
Attività/componente reddituale
Ammortamento
(a)
Rettifiche di
valore per
deterioramento
(b)
Riprese
di
valore
(c)
Risultato
netto
(a + b - c)
A. Attività immateriali
A.1 Di proprietà 573 - - 573
- Generate internamente dall'azienda - - - -
- Altre 573 - - 573
A.2 Acquisite in leasing finanziario - - -
Totale 573 - - 573
135
SEZIONE 13 – Gli altri oneri e proventi di gestione – Voce 190
13.1 Altri oneri di gestione: composizione
Gli “altri oneri di gestione” sono così composti:
31/12/2017 31/12/2016
- spese di manutenzione immobili di terzi 148 133
.- spese ordinarie immobili di proprietà 46 42
- erogazioni liberali 11 9
- Perdite su cause e reclami 600 953
- sopravvenienze e malversazioni 337 230
Totale "altri oneri di gestione" (A) 1.142 1.367
13.2 Altri proventi di gestione: composizione
Gli “altri proventi di gestione” sono così composti:
31/12/2017 31/12/2016
- recupero imposta di bollo e imposta sostitutiva 5.538 5.675
- recupero di interessi per differenze di valuta su operazioni di incasso e pagamento - -
- recupero spese legali 43 17
- recupero di spese servizi di outsourcing prestati 161 120
- fitti attivi 230 253
- recuperi da assicurazioni 54 -
- sistemazioni su fiscalità pregressa - -
- commissioni istruttoria veloce 469 836
- altri ricavi straordinari 1.670 735
Totale "altri proventi di gestione" (B) 8.165 7.636
Proventi netti sul conto economico (B) - (A) 7.023 6.269
Gli altri ricavi straordinari evidenziano un sensibile incremento sull’anno precedente dovuto ad interessi
relativi ad anni precedenti per 455 mila euro ed a commissioni liquidate nel corso del 2017 ma relative
all’esercizio precedente per 310 mila euro.
SEZIONE 14 – Utili (perdite) delle partecipazioni – Voce 210
Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento.
SEZIONE 15 – Risultato netto della valutazione al Fair Value delle attività materiali e
immateriali – Voce 220
Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento.
136
SEZIONE 16 – Rettifiche di valore dell’avviamento – Voce 230
Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento.
SEZIONE 17 – Utili (perdite) da cessione di investimenti – Voce 240
17.1 Utili (perdite) da cessione di investimenti: composizione
Componente reddituale/Valori 31/12/2017 31/12/2016
A. Immobili - -
- Utili da cessione - -
- Perdite da cessione - -
B. Altre attività (1) 3
- Utili da cessione - 8
- Perdite da cessione (1) (5)
Risultato netto (1) 3
SEZIONE 18 – Le imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente – Voce 260
18.1 Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente: composizione
Componente /Valori 31/12/2017 31/12/2016
1. Imposte correnti (-) (3.953) (251)
2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) (87) (910)
3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) -
3.bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla
legge n. 214/2011 (+) 323 -
4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) 242 (687)
5. Variazione delle imposte differite (+/-) 4.922 319
6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+3-bis+/-4+/-5) 1.447 (1.529)
Nelle imposte correnti è compresa l’imposta sostitutiva di 3.660 mila euro, pagata per l’affrancamento delle
differite sugli immobili ed i beni materiali di valore. Nell’UnicoSC2017 nel quadro RQ sezione XXIIIB sono
stati dichiarati gli importi del riallineamento dei valori fiscali a quelli di bilancio per un ammontare di 26.807
mila euro (ai sensi della L.232/2016).
137
18.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio
Riconciliazione tra l'onere fiscale teorico e l'onere fiscale corrente per l'IRES aliquota
27,5%
Utile prima delle imposte Imponibile Imposta
Utile prima delle imposte/ onere fiscale teorico 8.007 2.202
Differenze Permanenti Positive (10.203)
Differenze Permanenti Negative 2.825
Differ.Temporanee Positive tassabili in esercizi successivi (3.496)
Differ.Temporanee Negative deducibili in esercizi successivi 9.720
Annullamento di Differ.Tempor.Negative deducibili da esercizi precedenti (8.850)
Annullamento di Differ.Tempor.Positive tassabili da eserc. precedenti 2.106
Totale differenze permanenti e temporanee (7.898) (2.172)
Imponibile fiscale e relativa IRES 109 30
Riconciliazione tra l'onere fiscale teorico e l'onere fiscale corrente per IRAP aliquota
5,57%
Utile prima delle imposte Imponibile Imposta
Utile prima delle imposte/ onere fiscale teorico 32.466 1.808
Differenze Permanenti Positive (29.746)
Differenze Permanenti Negative 6.559
Differ.Temporanee Positive tassabili in esercizi successivi 642
Differ.Temporanee Negative deducibili in esercizi successivi -
Annullamento di Differ.Tempor.Negative deducibili da esercizi precedenti (4.655)
Annullamento di Differ.Tempor.Positive tassabili da eserc. precedenti 0
Agevolazioni fiscali
Totali differenze permanenti e temporanee (27.200) (1.515)
Imponibile fiscale e relativa IRAP 5.266 293
Imposta Sostitutiva per l'Affrancamento Immobili 3.660
Annullo differite correlato all'Affrancamento Immobili 16.418 (5.430)
Impatto complessivo delle imposte correnti sul conto economico (1.447 )
Nella tavola sopra vengono esposti separatamente gli effetti a voce 260 del conto economico dovuti al
riallineamento dei valori fiscali (L.232/2016), già commentati in relazione.
138
SEZIONE 19 – Utili (perdite) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte –
Voce 280
Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento.
SEZIONE 20 – Altre informazioni
Non si segnalano ulteriori informazioni oltre a quelle già fornite nelle precedenti sezioni.
SEZIONE 21 – Utile per azione
21.1 Numero medio delle azioni ordinarie a capitale diluito
Poiché non esistono azioni diverse da quelle ordinarie, né strumenti di incentivazione basati su stock
option, non sussistono effetti diluitivi sul capitale.
21.2 Altre informazioni
Non si segnalano ulteriori informazioni oltre a quelle già fornite.
139
Parte D – Redditività complessiva
Prospetto analitico della redditività complessiva
Voci Importo
Lordo
Imposta
sul reddito
Importo
netto
10. Utile (Perdita) d'esercizio X X 9.453
Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico
20. Attività materiali - - -
30. Attività immateriali - - -
40. Piani a benefici definiti 3 ( 1 ) 2
50. Attività non correnti in via di dismissione - - -
60. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a
patrimonio netto - - -
Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico
70. Copertura di investimenti esteri - - -
a) variazioni di fair value - - -
b) rigiro a conto economico - - -
c) altre variazioni - - -
80. Differenze di cambio - - -
a) variazioni di fair value - - -
b) rigiro a conto economico - - -
c) altre variazioni - - -
90. Copertura dei flussi finanziari 139 ( 46 ) 93
a) variazioni di fair value 139 ( 46 ) 93
b) rigiro a conto economico - - -
c) altre variazioni - - -
100. Attività finanziarie disponibili per la vendita: 937 ( 193 ) 744
a) variazioni di fair value 996 425 1.421
b) rigiro a conto economico ( 59 ) ( 618 ) ( 677 )
- rettifiche da deterioramento 1.006 ( 333 ) 673
- utile/perdite da realizzo ( 1.065 ) ( 285 ) ( 1.350 )
c) altre variazioni - - -
110. Attività non correnti in via di dismissione - - -
a) variazioni di fair value - - -
b) rigiro a conto economico - - -
c) altre variazioni - - -
120. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a
patrimonio netto - - -
a) variazioni di fair value - - -
b) rigiro a conto economico - - -
- rettifiche da deterioramento - - -
- utili/perdite da realizzo - - -
c) altre variazioni - - -
130. Totale altre componenti reddituali 1.079 ( 240 ) 839
140. Redditività complessiva (voce 10+130) X X 10.292
140
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di
copertura
La Parte E della Nota Integrativa contiene le informazioni sui profili di rischio della banca, le relative
politiche di gestione e copertura poste in atto, l’operatività in strumenti finanziari derivati. Allo scopo di
rafforzare la disciplina di mercato, inoltre, la normativa di vigilanza (Regolamento UE n. 575/2013 del
26 giugno 2013, Parte Otto) prevede l’obbligo di pubblicare informazioni riguardanti gli obiettivi e le
politiche di gestione del rischio, i fondi propri, i requisiti di capitale, le riserve di capitale, l’esposizione
ai principali rischi, le politiche di remunerazione e la leva finanziaria. L’informativa predisposta con
riferimento al 31/12/2017 sarà pubblicata entro i termini previsti sul sito internet della banca
all’indirizzo www.crcento.it.
Premessa
La responsabilità del governo dei rischi della banca è in capo al Consiglio di Amministrazione che
definisce il Risk Appetite Framework (RAF), le politiche di assunzione e gestione dei singoli profili di
rischio e il sistema dei limiti operativi per i principali rischi cui la banca si trova esposta. I processi
maggiormente coinvolti per quanto riguarda gli aspetti operativi del governo dei rischi sono il processo
di pianificazione, il processo di risk management e il processo ICAAP. La funzione aziendale più
direttamente interessata alle attività di gestione dei rischi è il Servizio Risk Management, collocato in
staff al Consiglio di Amministrazione. Tale funzione rientra fra quelle di controllo ai sensi della
normativa di vigilanza; in particolare, corrisponde alla “funzione di controllo dei rischi” ed ha per
obiettivo della propria attività quello di collaborare alla definizione e all’attuazione del RAF e delle
relative politiche, attraverso un adeguato processo di gestione dei rischi. Nell’ambito della mappatura
dei processi aziendali, il risk management è responsabile (“owner”) dei seguenti processi:
- Identificazione dei rischi;
- Monitoraggio dei rischi;
- Valutazione e misurazione dei rischi;
- Autovalutazione dell’adeguatezza patrimoniale (ICAAP).
I compiti principali sono quelli espressamente elencati dalla Circolare Banca d’Italia n. 285 del
17/12/2013 la quale, recependo il predente 15° aggiornamento della Circolare n. 263, ha notevolmente
ampliato il perimetro delle responsabilità della funzione di risk management, che gode della necessaria
autonomia e indipendenza rispetto alle funzioni di business. La Cassa di Risparmio di Cento ha
sviluppato da tempo una solida cultura aziendale in materia di rischi; nel corso degli ultimi anni sono
state effettuate numerose giornate di formazione, destinate a gran parte della popolazione aziendale
compresi i nuovi assunti, aventi per oggetto il framework regolamentare di riferimento e le attività di
gestione dei rischi poste in essere all’interno della banca. Anche il Consiglio di Amministrazione ha
partecipato ad interventi di aggiornamento su tali materie e viene tenuto costantemente informato sui
principali aspetti relativi al governo dei rischi, alla normativa di riferimento e alle opzioni gestionali.
141
SEZIONE 1 – RISCHIO DI CREDITO
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
1. Aspetti generali
Le linee strategiche di sviluppo della banca trovano definizione nei Piani industriali e vengono tradotte
in input operativi nei budget annuali. Per quanto riguarda il comparto degli impieghi, le politiche
creditizie deliberate per l’anno 2017 hanno determinato un incremento del volume complessivo dei
crediti verso clientela pari al 4,5%. Dal punto di vista del posizionamento strategico, è confermato
l’orientamento di tipo “generalista” sui segmenti retail e small business, mentre si adotta un approccio
diversificato e personalizzato per il segmento corporate. Nel comparto del credito i prodotti offerti sono
quelli tradizionali tipici dell’intermediazione delle banche commerciali; l’operatività in strumenti
finanziari innovativi è limitata all’offerta alla clientela di semplici derivati di copertura dal rischio di
tasso: si tratta di opzioni cap e floor e delle varie forme di IRS. La banca ha impostato la propria
operatività di negoziazione di derivati con la clientela escludendo prodotti strutturati speculativi o di
complessità finanziaria tale da non poter essere di chiara comprensione per la clientela stessa.
2. Politiche di gestione del rischio di credito
2.1 Aspetti organizzativi
Le politiche per la gestione del rischio di credito vengono approvate dal Consiglio di Amministrazione
e sono state aggiornate per l’ultima volta nel mese di gennaio 2017. In esse, vengono individuati una
serie di approcci generali al credito (crescita, sviluppo controllato, protezione, ecc.) che vengono
abbinati ai driver sulla base dei quali vengono formulati i giudizi di compatibilità delle singole richieste
di fido rispetto all’impostazione generale (classe di rating, settore di attività economica).
Il monitoraggio della qualità del portafoglio crediti viene effettuato anzitutto mediante le modalità
operative che disciplinano le fasi del processo creditizio (istruttoria, erogazione, monitoraggio, gestione
del credito anomalo). I fattori alla base del rischio di credito vengono controllati tramite la verifica della
capacità del cliente, attuale e prospettica, di ripagare il debito e dell’adeguatezza dell’affidamento
(dimensione, forma tecnica, ecc.) rispetto alle caratteristiche e alle esigenze dell’affidato. L’unità
organizzativa preposta alle fasi di istruttoria, erogazione e gestione del credito è la Direzione Crediti,
che coordina tutte le attività di concessione e perfezionamento; il monitoraggio periodico e la gestione
delle posizioni creditizie anomale sono invece in capo alla Direzione Controllo e Recupero Crediti, che
ha il compito di presidiare l’intero ciclo del credito anomalo e pre-anomalo, a partire dal monitoraggio
andamentale delle prime anomalie fino alla gestione del contenzioso. All’interno della Direzione
Controllo e Recupero Crediti operano il Servizio Recupero Crediti (sofferenze), l’Unità Posizioni
Anomale (past due e inadempienze probabili) e l’Unità Controllo Crediti (monitoraggio andamentale e
presidio prime anomalie). Il Servizio Risk Management svolge i controlli di secondo livello sull’intero
portafoglio prestiti della banca. Nel corso del 2017 è proseguita l’attività di verifica dell’efficacia del
monitoraggio andamentale sul credito, prevista dalla normativa di vigilanza ed effettuata con cadenza
mensile a cura del Risk Management.
142
2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo
I sistemi utilizzati per l’identificazione, la misurazione, la gestione e il controllo del rischio di credito
sono costituiti da un insieme di strumenti, procedure e normative interne. I principali in funzione sono:
- Credit Quality Management (CQM) per la rilevazione e la gestione delle posizioni in bonis con
anomalie da valutare;
- Procedura web per la gestione degli sconfinamenti;
- Credit Rating System per l’attribuzione di un rating alla clientela espressivo della probabilità di
insolvenza;
- Datawarehouse del credito per le analisi di dettaglio sul portafoglio impieghi della banca;
- Normativa interna per il rinnovo automatico dei fidi a basso profilo di rischio, che ha l’obiettivo di
rendere efficiente la gestione andamentale senza trascurare il presidio del rischio.
Per quanto attiene all’utilizzo dei rating interni nel processo creditizio, essi costituiscono uno degli
elementi informativi a supporto dell’analisi delle posizioni nell’ambito della gestione e del
monitoraggio del rischio di credito; sono utilizzati, insieme ad altri parametri, per la definizione del
perimetro dei rinnovi automatici e per la gestione delle pratiche all’interno della citata procedura CQM
che regola l’intervento delle strutture di controllo nei casi di anomalie sulle posizioni di credito
potenzialmente pericolose. La stessa classificazione della clientela per classi di rating (categorie di
rischio omogenee) è utilizzata per la quantificazione della valutazione collettiva dei crediti in bonis e
per l’attribuzione del costo del rischio di credito sulle posizioni di impiego nell’ambito del controllo di
gestione. Va precisato che i rating della procedura CRS vengono utilizzati esclusivamente a fini
gestionali e non rientrano in alcun modo nel calcolo dei requisiti patrimoniali per il rischio di credito.
La banca non ha mai effettuato acquisti di crediti deteriorati, per cui non ha mai sviluppato o adottato
metodologie per la valutazione e classificazione dei portafogli oggetto di acquisto.
2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito
La Cassa di Risparmio di Cento fa da sempre ampio ricorso alle garanzie per il contenimento del profilo
di rischio dei prestiti erogati. La gamma di strumenti utilizzati è assai ampia, anche se il peso maggiore
è quello delle ipoteche su immobili, sia residenziali che commerciali: il portafoglio garantito da
ipoteche immobiliari ammonta a 779,4 milioni al 31/12/2017. Di minore impatto, nell’ambito delle
garanzie reali, è il ricorso al pegno su titoli, contanti o merci.
Per quanto riguarda le garanzie personali la tipologia prevalente è la fideiussione; rilevante è anche il
supporto fornito dai Consorzi di garanzia a favore delle aziende associate, spesso rafforzato dalle
controgaranzie dei Fondi Centrali per le PMI o di altre forme di supporto pubblico.
143
2.4 Attività finanziarie deteriorate
La classificazione delle attività finanziarie deteriorate avviene su basi molto restrittive e la modalità di
gestione delle posizioni varia a seconda del livello di gravità del degrado.
Fra l’altro le posizioni anomale o problematiche sono connotate da precise individuazioni anagrafiche e
anche, nel caso di scaduti / sconfinati deteriorati, inadempienze probabili e sofferenze, da specifico
rating. Alcune delle posizioni in bonis, caratterizzate da anomalie andamentali o da fenomeni
interpretabili come sintomo o inizio di uno stato di difficoltà, possono essere poste “in osservazione”
per un tempo limitato al fine di tenerne sotto controllo la gestione e vengono sottratte all’autonomia
deliberativa delle dipendenze. I criteri per la classificazione del credito e per la quantificazione delle
rettifiche di valore sono definiti da apposita normativa interna.
Le posizioni classificate fra le inadempienze probabili al 31/12/2017 ammontano a euro 81,6 milioni e
sono gestite in modo accentrato, anche per le fasi di recupero, dall’Unità Posizioni Anomale collocata
all’interno della Direzione Controllo e Recupero Crediti. Esse comprendono le posizioni per le quali si è
provveduto a revocare gli affidamenti o per le quali vengono ravvisate situazioni di difficoltà particolari
da gestire con modalità accentrata. Nell’importo indicato sono compresi anche le c.d. “inadempienze
probabili forborne” ai sensi della definizione della Banca d’Italia, che vengono gestite con le medesime
modalità.
Le esposizioni sconfinate/scadute deteriorate da oltre 90 giorni, incluse quelle oggetto di concessioni
(forborne) ammontano a 19,5 milioni.
Il rientro in bonis delle esposizioni deteriorate si realizza con il recupero, da parte del debitore, delle
condizioni di piena solvibilità il che si traduce nella regolarizzazione dello scaduto e nel ripristino delle
condizioni per la riattivazione di un regolare rapporto.
Nel corso dell’esercizio non sono stati acquistati crediti deteriorati.
144
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
A. QUALITA’ DEL CREDITO
A.1 ESPOSIZIONI CREDITIZIE DETERIORATE E NON DETERIORATE: CONSISTENZE,
RETTIFICHE DI VALORE, DINAMICA, DISTRIBUZIONE ECONOMICA E
TERRITORIALE
Le esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche e clientela comprendono tutte le attività
finanziarie per cassa vantate, indipendentemente dal portafoglio di allocazione contabile (negoziazione,
disponibili per la vendita, crediti ecc.), ad eccezione dei titoli di capitale e le quote O.I.C.R..
Il termine “esposizione” invece comprende anche i titoli di capitale e le quote O.I.C.R..
A.1.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità
creditizia (valori di bilancio)
Portafogli/qualità
So
ffer
enze
Ina
dem
pie
nze
pro
ba
bil
i
Esp
osi
zio
ni
sca
du
te
det
erio
rate
Esp
osi
zio
ni
sca
du
te n
on
det
erio
rate
Att
ivit
à n
on
det
erio
rate
To
tale
1. Attività finanziarie disponibili per la vendita 621.026 621.026
2. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza -
3. Crediti verso banche 43.552 43.552
4. Crediti verso clientela 76.910 53.437 18.154 22.887 1.724.446 1.895.834
5. Attività finanziarie valutate al fair value -
6. Attività finanziarie in corso di dismissione -
Totale 31/12/2017 76.910 53.437 18.154 22.887 2.389.024 2.560.412
Totale 31/12/2016 91.297 61.905 19.102 33.103 2.452.065 2.657.472
Il credito anomalo al 31/12/2017 ammonta a 148.501 mila euro, mentre lo scorso anno ammontava a
172.304 mila euro.
Nel portafoglio “crediti verso clientela” vi sono esposizioni oggetto di concessione per 639 mila euro
tra le sofferenze, per 16.449 mila euro tra le inadempienze probabili, per 16.653 mila euro tra le
esposizioni scadute deteriorate, per 8.644 mila euro tra le esposizioni scadute non deteriorate e per
53.167 mila euro tra le altre esposizioni non deteriorate.
145
A.1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità
creditizia (valori lordi e netti)
Portafogli/qualità
Attività deteriorate Attività non deteriorate
To
tale
(esp
osi
zio
ne
net
ta)
Esp
osi
zio
ne
lord
a
Ret
tifi
che
spec
ific
he
Esp
osi
zio
ne
net
ta
Esp
osi
zio
ne
lord
a
Ret
tifi
che
di
po
rta
fog
lio
Esp
osi
zio
ne
net
ta
1. Attività finanziarie disponibili per la vendita - 621.026 621.026 621.026
2. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - -
3. Crediti verso banche - 43.552 43.552 43.552
4. Crediti verso clientela 247.115 98.614 148.501 1.753.122 5.789 1.747.333 1.895.834
5. Attività finanziarie valutate al fair value - - - X X - -
6. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - - -
Totale 31/12/2017 247.115 98.614 148.501 2.417.700 5.789 2.411.911 2.560.412
Totale 31/12/2016 257.646 85.342 172.304 2.491.811 6.643 2.485.168 2.657.472
Le minori rettifiche sul portafoglio crediti in bonis sono dovute principalmente al miglioramento del merito di
credito delle imprese classificate in bonis.
Non sono presenti cancellazioni parziali su Crediti verso clientela.
PORTAFOGLI/QUALITA'
Attività di evidente scarsa qualità
creditizia Altre attività
Minusvalenze Esposizione
netta
Esposizione
netta
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - 1.982
2. Derivati di copertura - - -
Totale 31/12/2017 - - 1.982
Totale 31/12/2016 0 1 3.250
146
La tabella riportata sotto evidenzia l’ammontare lordo e netto delle esposizioni oggetto di
rinegoziazione (portafoglio Crediti verso clientela) suddiviso per scaglione di scaduto:
Titologia esposizione / fasce di
scaduto
Altre Esposizioni Non
Scadute
Esposizioni Scadute
Non Deteriorate
( Range Scaduto
sino a 90 giorni)
Esposizioni
Scadute Non
Deteriorate
( Range Scaduto
Oltre i 90 giorni )
Totale
Esp
osi
zio
ne
L
ord
a
Ret
tifi
che
di
po
rta
fog
lio
Esp
osi
zio
ne
net
ta
Esp
osi
zio
ne
L
ord
a
Ret
tifi
che
di
po
rta
fog
lio
Esp
osi
zio
ne
net
ta
Esp
osi
zio
ne
L
ord
a
Ret
tifi
che
di
po
rta
fog
lio
Esp
osi
zio
ne
net
ta
Esp
osi
zio
ne
L
ord
a
Ret
tifi
che
di
po
rta
fog
lio
Esp
osi
zio
ne
net
ta
Esposizioni oggetto di
rinegoziazione nell'ambito di
Accordi collettivi
259.554 740 258.814 10.564 218 10.346 2.889 78 2.811 273.007 1.036 271.971
Altre Esposizioni 1.470.209 4.577 1.465.632 7.193 115 7.078 2.713 61 2.652 1.480.115 4.753 1.475.362
Totale 31/12/2017 1.729.763 5.317 1.724.446 17.757 333 17.424 5.602 139 5.463 1.753.122 5.789 1.747.333
Totale 31/12/2016 1.613.977 5.601 1.608.376 27.933 866 27.067 6.212 176 6.036 1.648.122 6.643 1.641.479
A.1.3 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi, netti e fasce di
scaduto
TIPOLOGIA ESPOSIZIONE / VALORI
Esposizione lorda
Ret
tifi
che
di
va
lore
spec
ific
he
Ret
tifi
che
di
va
lore
di
po
rta
fog
lio
Esp
osi
zio
ne
net
ta Attività deteriorate
Att
ivit
à n
on
det
erio
rate
Fin
o a
3 m
esi
Da
olt
re 3
mes
i
fin
o a
6 m
esi
Da
olt
re 6
mes
i
fin
o a
1 a
nn
o
Olt
re 1
an
no
A. ESPOSIZIONI PER CASSA
a) Sofferenze - - - - X - X -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X X
b) Inadempienze probabili - - - - X - X -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X X
c) Esposizioni scadute deteriorate - - - - X - X -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X X
d) Esposizioni scadute non deteriorate X X X X - X - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X X X X X
e) Altre esposizioni non deteriorate X X X X 283.783 X - 283.783
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X X X X X
TOTALE A - - - - 283.783 - - 283.783
B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO
a) Deteriorate - - - - X - X -
b) Non deteriorate X X X X 4.501 X - 4.501
TOTALE B - - - - 4.501 - - 4.501
TOTALE A +B - - - - 288.284 - - 288.284
147
A.1.4 Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde
La Cassa non ha in essere esposizioni deteriorate verso banche.
A.1.4bis Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni oggetto di
concessioni lorde distinte per qualità creditizia
La Cassa non ha in essere esposizioni deteriorate verso banche.
A.1.5 Esposizioni creditizie per cassa verso banche deteriorate: dinamica delle rettifiche di valore
complessive
Non sussistono rettifiche di valore su esposizioni verso banche.
148
A.1.6 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi, netti e fasce di
scaduto
TIPOLOGIA ESPOSIZIONE / VALORI
Esposizione lorda
Ret
tifi
che
di
va
lore
sp
ecif
ich
e
Ret
tifi
che
di
va
lore
di
po
rta
fog
lio
Esp
osi
zio
ne
net
ta
Attività deteriorate
Att
ivit
à n
on
det
erio
rate
Fin
o a
3 m
esi
Da
olt
re 3
mes
i fi
no
a 6
mes
i
Da
olt
re 6
mes
i fi
no
a 1
an
no
Olt
re 1
an
no
A. ESPOSIZIONI PER CASSA
a) Sofferenze - - 1.505 144.559 X 69.154 X 76.910
-di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - 639 X 193 X 446
b) Inadempienze probabili 14.307 822 4.712 61.760 X 28.164 X 53.437
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 12.591 - 1.488 2.370 X 5.016 X 11.433
c) Esposizioni scadute deteriorate 14.065 3.151 1.532 702 X 1.296 X 18.154
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 13.509 2.441 632 71 X 772 X 15.881
d) Esposizioni scadute non deteriorate X X X X 23.359 X 472 22.887
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X X X X 8.644 X 143 8.501
e) Altre esposizioni non deteriorate X X X X 2.110.559 X 5.317 2.105.242
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X X X X 53.167 X 593 52.574
TOTALE A 28.372 3.973 7.749 207.021 2.133.918 98.614 5.789 2.276.630
B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO
a) Deteriorate 3.807 - - - X 127 X 3.680
b) Non deteriorate X X X X 282.109 X 156 281.953
TOTALE B 3.807 - - - 282.109 127 156 285.633
TOTALE A +B 32.179 3.973 7.749 207.021 2.416.027 98.741 5.945 2.562.263
Le esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela comprendono tutte le attività
finanziarie vantate dalla banca indipendentemente dal portafoglio di allocazione contabile
(negoziazione, disponibile per la vendita, crediti ecc.), ad esclusione dei titoli di capitale e O.I.C.R.
Tra le esposizioni oggetto di concessioni deteriorate, ricomprese nella fascia di scaduto “Fino a 3 mesi”,
sono presenti 20.707 mila euro che nel “cure period” non presentano scaduti.
149
A.1.7 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde
Causali/Categorie Sofferenze Inadempienze
probabili
Esposizioni
scadute
deteriorate
A. Esposizione lorda iniziale 149.229 87.438 20.979
- di cui: esposizioni cedute non cancellate 5.581 1.187 484
B. Variazioni in aumento 13.242 18.322 16.944
B.1 ingressi da esposizioni creditizie in bonis - 6.830 14.346
B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 9.456 4.449 1
B.3 altre variazioni in aumento 3.786 7.043 2.597
C. Variazioni in diminuzione 16.407 24.159 18.473
C.1 uscite verso esposizioni creditizie in bonis 0 5.753 7.788
C.2 cancellazioni 3.459 - -
C.3 incassi 10.846 9.088 6.098
C.4 realizzi per cessioni 2.102 -
C.5 perdite da cessioni - - -
C.6 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate - 9.318 4.587
C.7 altre variazioni in diminuzione - - -
D. Esposizione lorda finale 146.064 81.601 19.450
- di cui: esposizioni cedute non cancellate 5.590 2.500 3.315
150
A.1.7bis Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni oggetto di
concessioni lorde per qualità creditizia
Causali/Categorie (CRC)
Esposizioni oggetto
di concessioni:
deteriorate
Altre esposizioni
oggetto di
concessioni: non
deteriorate
A. Esposizione lorda iniziale 31.734 59.530
- di cui: esposizioni cedute non cancellate 150 3.307
B. Variazioni in aumento 15.745 24.757
B.1 ingressi da esposizioni in bonis non oggetto di concessione 626 16.065
B.2 ingressi da esposizioni in bonis oggetto di concessione 6.502 X
B.3 ingressi da esposizioni oggetto di concessioni deteriorate X 8.005
B.4 altre variazioni in aumento 8.617 687
C. Variazioni in diminuzione 13.738 22.476
C.1 uscite verso esposizioni in bonis non oggetto di concessioni X 7.914
C.2 uscite verso esposizioni in bonis oggetto di concessioni 8.005 X
C.3 uscite verso esposizioni oggetto di concessioni deteriorate X 6.502
C.4 cancellazioni
C.5 incassi 5.224 7.819
C.6 realizzi per cessione - -
C.7 perdite da cessione - -
C.8 altre variazioni in diminuzione 509 241
D. Esposizione lorda finale 33.741 61.811
- di cui: esposizioni cedute non cancellate 2.623 11.232
151
A.1.8 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore
complessive
Causali/Categorie
Sofferenze Inadempienze
probabili
Esposizioni scadute
deteriorate
Totale
Di cui:
esposizioni
oggetto di
concessioni
Totale
Di cui:
esposizioni
oggetto di
concessioni
Totale
Di cui:
esposizioni
oggetto di
concessioni
A. Rettifiche complessive iniziali 57.932 175 25.533 4.166 1.877 583
- di cui: esposizioni cedute non cancellate 1.497 - 224 - 80 6
B. Variazioni in aumento 19.140 22 8.330 1.446 800 951
B.1 rettifiche di valore 17.221 22 8.072 1.195 800 404
B.1 bis perdite da cessione 530 - -
B.2 trasferimenti da altre categorie di
esposizioni deteriorate 1.389 258 49 -
B.3 altre variazioni in aumento - - 202 - 547
C. Variazioni in diminuzione 7.918 4 5.699 596 1.381 762
C.1 riprese di valore da valutazione 3.328 4 3.029 489 773 734
C.2 riprese di valore da incasso 1.129 1.358 55 273 3
C.2 bis utili da cessione 2 -
C.3 cancellazioni 2.929 -
C.4 trasferimenti ad altre categorie di
esposizioni deteriorate - 1.312 52 335 25
C.5 altre variazioni in diminuzione 530 - -
D. Rettifiche complessive finali 69.154 193 28.164 5.016 1.296 772
- di cui: esposizioni cedute non cancellate 2.096 - 432 29 310 114
152
A.2 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni e interni
A.2.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating
esterni
Esposizioni
Classi di rating esterni
n.d. Totale Classe
1 Classe 2
Classe
3 Classe 4 Classe 5
Classe
6
A. Esposizioni creditizie per cassa 478 9.000 612.712 - - - 1.943.712 2.565.902
B. Derivati - - - - - - 1.726 1.726
B.1 Derivati finanziari - - - - - - 1.726 1.726
B.2 Derivati su crediti - - - - - - - -
C. Garanzie rilasciate - - - - - - 69.765 69.765
D. Impegni a erogare fondi - - - - - - 162.469 162.469
E. Altre - - 56.174 - - - - 56.174
Totale 478 9.000 668.886 - - - 2.177.672 2.856.036
(*) come richiesto da disposizioni di Banca d’Italia nella voce “Esposizioni per cassa” sono comprese
anche le quote di O.I.C.R.
Si fornisce di seguito la tabella di raccordo (mapping) tra le classi di rischio delle società di rating
utilizzate:
Classe di merito di credito
ECAI
Standard & Poor's Fitch Ratings Moody's DBRS
1 da AAA a AA- da AAA a AA- da Aaa a Aa3 da AAA a AA L
2 da A+ a A- da A+ a A- da A1 a A3 da A H a A L
3 da BBB+ a BBB- da BBB+ a BBB- da Baa1 a Baa3 da BBB H a BBB L
4 da BB+ a BB- da BB+ a BB- da Ba1 a Ba3 da BB H a BB L
5 da B+ a B- da B+ a B- da B1 a B3 da B H a B L
6 CCC+ e inferiori CCC+ e inferiori Caa1 e inferiori CCC
153
A.2.2 Distribuzione delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating interni
La distribuzione al 31/12/2017 delle esposizioni per cassa e fuori bilancio, comprensiva dei crediti cartolarizzati, per classe di rating, è la seguente:
Esposizioni Classi di rating interni
Totale
AAA AA A BBB BB B+ B B- CCC CC+ CC CC- C+ C D n.d
A. Esposizioni per cassa 75.796 381.132 300.012 763.675 184.607 82.252 7.949 28.274 13.995 7.638 193.215 5.908 18.104 52.404 77.148 373.793 2.565.902
B. Derivati 124 259 352 206 184 546 - 44 11 - - - - - - - 1.726
B.1 Derivati finanziari 124 259 352 206 184 546 - 44 11 - - - - - - - 1.726
B.2 Derivati su crediti - - - - - - - - - - - - - - - - -
C. Garanzie rilasciate 9.802 13.150 11.679 18.478 6.900 547 369 188 4 15 9 - 1.452 1.399 465 5.308 69.765
D. Impegni a erogare fondi 10.361 19.149 14.301 14.145 6.349 649 - 263 50 109 96.572 - 211 1 114 195 162.469
E. Altre - - - - - - - - - - 56.174 - - - - - 56.174
Totale 96.083 413.690 326.344 796.504 198.040 83.994 8.318 28.769 14.060 7.762 345.970 5.908 19.767 53.804 77.727 379.296 2.856.036
La distribuzione per classe di rating delle esposizioni cartolarizzate ma non cancellate è la seguente:
Esposizioni Classi di rating interni
Totale AAA AA A BBB BB B+ B B- CCC CC+ CC CC- C+ C D n.d
Esposizioni cartolarizzate ma non
cancellate 20.537 42.622 72.091 152.513 45.544 18.085 38 4.603 2.159 260 - 819 3.013 2.069 2.986 737 368.076
154
A.3 DISTRIBUZIONE DELLE ESPOSIZIONI GARANTITE PER TIPOLOGIA DI
GARANZIA
A.3.1 Esposizioni creditizie verso banche garantite
Va
lore
esp
osi
zion
e n
etta
Garanzie reali (1)
Garanzie personali (2)
TO
TA
LE
Derivati su crediti Crediti di firma
CL
N
Altri derivati
Imm
ob
ili
ipo
tech
e
Imm
ob
ili
lea
sin
g
fin
an
zia
rio
Tit
oli
Alt
re g
ara
nzi
e
rea
li
Go
ver
ni
e
ba
nch
e ce
ntr
ali
Alt
ri e
nti
pu
bb
lici
Ba
nch
e
Alt
ri s
og
get
ti
Go
ver
ni
e
ba
nch
e ce
ntr
ali
Alt
ri e
nti
pu
bb
lici
Ba
nch
e
Alt
ri s
og
get
ti
1. Esposizioni creditizie
per cassa garantite 231.201 231.201 231.201
1.1 totalmente garantite 231.201 231.201 231.201
- di cui deteriorate
1.2 parzialmente garantite
- di cui deteriorate
2. Esposizioni creditizie
"fuori bilancio" garantite
1.1 totalmente garantite
- di cui deteriorate
1.2 parzialmente garantite
- di cui deteriorate
A.3.2 Esposizioni creditizie verso clientela garantite
Va
lore
es
po
sizi
on
e n
etta
Garanzie reali Garanzie Personali
T o
t a
l e
Derivati su crediti Crediti di firma
Imm
ob
ili
ipo
tech
e
Imm
ob
ili
lea
sin
g
fin
an
zia
rio
Tit
oli
Alt
re g
ara
nzi
e re
ali
CL
N
Altri derivati
Go
ver
ni
e
ba
nch
e ce
ntr
ali
Alt
ri e
nti
pu
bb
lici
Ba
nch
e
Alt
ri s
ogg
etti
Go
ver
ni
e
ba
nch
e ce
ntr
ali
Alt
ri e
nti
pu
bb
lici
Ba
nch
e
Alt
ri s
ogg
etti
1. Esposizioni creditizie
per cassa garantite: 1.043.593 821.068 - 5.328 26.520 - - - - - 8 9.833 - 171.247 1.034.004
1.1 totalmente garantite 965.356 821.029 - 4.379 25.667 - - - - - 8 2.341 - 108.490 961.914
- di cui deteriorate 122.473 107.227 - 55 244 - - - - - 8 14 - 13.426 120.974
1.2 parzialmente garantite 78.237 39 - 949 853 - - - - - - 7.492 - 62.757 72.090
- di cui deteriorate 5.237 - - 25 50 - - - - - - 30 - 3.707 3.812
2. Esposizioni creditizie
"fuori bilancio" garantite 38.877 538 - 1.540 2.201 - - - - - - - 18 31.573 35.870
2.1 totalmente garantite 31.642 538 - 1.003 1.296 - - - - - - - - 28.805 31.642
- di cui deteriorate 1.729 - - - - - - - - - - - - 1.729 1.729
2.2 parzialmente garantite 7.235 - - 537 905 - - - - - - - 18 2.768 4.228
- di cui deteriorate 961 - - - - - - - - - - - - 20 20
155
B. DISTRIBUZIONE E CONCENTRAZIONE DELLE ESPOSIZIONI CREDITIZIE
B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela (valore di bilancio)
Esposizioni/ Controparti
Governi Altri enti pubblici Società finanziarie Società di assicurazione Imprese non finanziarie Altri soggetti
To
tale
esp
osi
zio
ne
net
ta
Esp
osi
zio
ne
net
ta
Ret
tifi
che
va
lore
spec
ific
he
Ret
tifi
che
valo
re d
i
po
rta
fog
lio
Esp
osi
zio
ne
net
ta
Ret
tifi
che
va
lore
spec
ific
he
Ret
tifi
che
valo
re d
i
po
rta
fog
lio
Esp
osi
zio
ne
net
ta
Ret
tifi
che
va
lore
spec
ific
he
Ret
tifi
che
valo
re d
i
po
rta
fog
lio
Esp
osi
zio
ne
net
ta
Ret
tifi
che
va
lore
spec
ific
he
Ret
tifi
che
valo
re d
i
po
rta
fog
lio
Esp
osi
zio
ne
net
ta
Ret
tifi
che
va
lore
spec
ific
he
Ret
tifi
che
valo
re d
i
po
rta
fog
lio
Esp
osi
zio
ne
net
ta
Ret
tifi
che
va
lore
spec
ific
he
Ret
tifi
che
valo
re d
i
po
rta
fog
lio
A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze X X 46 194 X X 63.253 49.775 X 13.611 19.185 X 76.910
- di cui: esposizioni oggetto di concessione X X - - X X 282 83 X 165 110 X 447
A.2 Inadempienze probabili X X 11.847 8.500 X X 32.311 16.620 X 9.279 3.044 X 53.437
- di cui: esposizioni oggetto di concessione X X 3.902 2.144 X X 5.275 2.318 X 2.256 554 X 11.433
A.3 Esposizioni scadute deteriorate 2 1 X X 1 - X X 14.314 868 X 3.837 427 X 18.154
- di cui: esposizioni oggetto di concessione X X - - X X 13.034 636 X 2.847 136 X 15.881
A.4 Esposizioni non deteriorate 652.037 X 5.345 X 106.742 X 118 X 803.935 X 4.864 560.070 X 807 2.128.129
- di cui: esposizioni oggetto di concessione X X X X 38.468 X 618 22.607 X 118 61.075
Totale A 652.039 1 - 5.345 - - 118.636 8.694 118 - - - 913.813 67.263 4.864 586.797 22.656 807 2.276.630
B. Esposizioni "fuori bilancio"
B.1 Sofferenze X X X X 658 X 11 X 669
B.2 Inadempienze probabili X X X X 1.400 50 X X 1.400
B.3 Altre attività deteriorate X X X X 1.611 77 X X 1.611
B.4 Esposizioni non deteriorate 96.572 X 7.614 X - 2.182 X X 115.034 X 150 4.378 X 6 225.780
Totale B 96.572 - - 7.614 - - 2.182 - - - - - 118.703 127 150 4.389 - 6 229.460
Totale 31/12/2017 748.611 1 - 12.959 - - 120.818 8.694 118 - - - 1.032.516 67.390 5.014 591.186 22.656 813 2.506.090
Totale 31/12/2016 1.003.269 - - 20.246 - - 91.166 8.491 180 - - - 1.082.297 56.841 5.836 561.564 20.348 829 2.758.542
156
B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso
clientela (valore di bilancio)
Esposizioni/Aree geografiche
ITALIA
ALTRI
PAESI
EUROPEI
AMERICA ASIA RESTO DEL
MONDO
Esp
osi
zio
ne
net
ta
Ret
tifi
che
di
va
lore
com
ple
ssiv
e
Esp
osi
zio
ne
net
ta
Ret
tifi
che
di
va
lore
com
ple
ssiv
e
Esp
osi
zio
ne
net
ta
Ret
tifi
che
di
va
lore
com
ple
ssiv
e
Esp
osi
zio
ne
net
ta
Ret
tifi
che
di
va
lore
com
ple
ssiv
e
Esp
osi
zio
ne
net
ta
Ret
tifi
che
di
va
lore
com
ple
ssiv
e
A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze 76.910 69.154
A.2 Inadempienze probabili 53.421 28.158 16 6
A.3 Esposizioni scadute deteriorate 18.154 1.296
A.4 Esposizioni non deteriorate 2.121.616 5.772 6.041 16 375 1 97
Totale A 2.270.101 104.380 6.057 22 375 1 97 - - -
B. Esposizioni fuori bilancio
B.1 Sofferenze 669
B.2 Inadempienze probabili 1.400 50
B.3 Altre attività deteriorate 1.611 77
B.4 Esposizioni non deteriorate 225.774 156 6
Totale B 229.454 283 - - 6 - - - - -
Totale 31/12/2017 2.499.555 104.663 6.057 22 381 1 97 - - -
Totale 31/12/2016 2.752.487 92.436 5.698 89 357 - - - - -
La ripartizione delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela residente in Italia
è la seguente:
Esposizioni/Aree geografiche
ITALIA NORD
OVEST ITALIA NORD EST ITALIA CENTRO
ITALIA SUD E
ISOLE
Esp
osi
zio
ne
net
ta
Ret
tifi
che
di
va
lore
com
ple
ssiv
e
Esp
osi
zio
ne
net
ta
Ret
tifi
che
di
va
lore
com
ple
ssiv
e
Esp
osi
zio
ne
net
ta
Ret
tifi
che
di
va
lore
com
ple
ssiv
e
Esp
osi
zio
ne
net
ta
Ret
tifi
che
di
va
lore
com
ple
ssiv
e
A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze 1.267 1.742 74.280 66.644 511 316 852 452
A.2 Inadempienze probabili 5.901 6.210 47.306 21.882 26 10 188 56
A.3 Esposizioni scadute deteriorate 17.764 1.273 145 11 245 12
A.4 Esposizioni non deteriorate 63.647 56 1.382.823 5.603 658.735 39 16.411 74
Totale A 70.815 8.008 1.522.173 95.402 659.417 376 17.696 594
B. Esposizioni fuori bilancio
B.1 Sofferenze 669
B.2 Inadempienze probabili 1.400 50
B.3 Altre attività deteriorate 1.611 77
B.4 Esposizioni non deteriorate 776 127.969 155 96.903 1 126
Totale B 776 - 131.649 282 96.903 1 126 -
Totale 31/12/2017 71.591 8.008 1.653.822 95.684 756.320 377 17.822 594
Totale 31/12/2016 44.034 7.175 1.672.196 84.237 1.019.016 373 17.241 651
157
B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso banche
(valore di bilancio)
Esposizioni/Aree
geografiche
ITALIA
ALTRI
PAESI
EUROPEI
AMERICA ASIA RESTO DEL MONDO
Esp
osi
zio
ne
net
ta
Ret
tifi
che
di
va
lore
com
ple
ssiv
e
Esp
osi
zio
ne
net
ta
Ret
tifi
che
di
va
lore
com
ple
ssiv
e
Esp
osi
zio
ne
net
ta
Ret
tifi
che
di
va
lore
com
ple
ssiv
e
Esp
osi
zio
ne
net
ta
Ret
tifi
che
di
va
lore
com
ple
ssiv
e
Esp
osi
zio
ne
net
ta
Ret
tifi
che
di
va
lore
com
ple
ssiv
e
A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze
A.2 Inadempienze probabili
A.3 Esposizioni scadute
deteriorate
A.4 Esposizioni non
deteriorate 274.521 9.065 164 33
Totale A 274.521 - 9.065 - 164 - 33 - - -
B. Esposizioni fuori bilancio
B.1 Sofferenze
B.2 Inadempienze probabili
B.3 Altre attività deteriorate
B.4 Esposizioni non
deteriorate 4.501
Totale B 4.501 - - - - - - - - -
Totale 31/12/2017 279.022 - 9.065 - 164 - 33 - - -
Totale 31/12/2016 82.656 - 60.326 - 39 - 44 - - -
158
La ripartizione delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso banche residenti in Italia è
la seguente:
Esposizioni/Aree geografiche
ITALIA NORD OVEST ITALIA NORD
EST ITALIA CENTRO
ITALIA SUD
E ISOLE
Esp
osi
zio
ne
net
ta
Ret
tifi
che
di
va
lore
com
ple
ssiv
e
Esp
osi
zio
ne
net
ta
Ret
tifi
che
di
va
lore
com
ple
ssiv
e
Esp
osi
zio
ne
net
ta
Ret
tifi
che
di
va
lore
com
ple
ssiv
e
Esp
osi
zio
ne
net
ta
Ret
tifi
che
di
va
lore
com
ple
ssiv
e
A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze
A.2 Inadempienze probabili
A.3 Esposizioni scadute
deteriorate
A.4 Esposizioni non deteriorate 13.724 260.797
Totale A 13.724 - - - 260.797 - - -
B. Esposizioni fuori bilancio
B.1 Sofferenze
B.2 Inadempienze probabili
B.3 Altre attività deteriorate
B.4 Esposizioni non deteriorate 1 4.461 39
Totale B 1 - 4.461 - 39 - - -
Totale 31/12/2017 13.725 - 4.461 - 260.836 - - -
Totale 31/12/2016 5.874 - 47.248 - 29.534 - - -
159
B.4 Grandi rischi
Tipologia
31/12/2017 31/12/2016
Nr. Importo
Nominale
Importo
Ponderato Nr.
Importo
Nominale
Importo
Ponderato
da Esposiz. per Crediti a Clientela pond. Zero 2 453.819 - 1 161.838 -
da Esposiz. per Crediti a Clientela 1 33.744 33.744 2 51.201 51.201
da Esposiz. su Portaf.Titoli pond.Zero 2 955.545 - 2 1.255.302 -
da Esposiz. su Portaf.Titoli ponderato 1 22.500 22.500 4 113.501 113.501
Totale Grandi Rischi 6 1.465.608 56.244 9 1.581.842 164.702
L’attuale normativa sui grandi rischi richiede sia l’importo nominale sia quello ponderato; la
componente dei crediti ponderati a zero contiene l’esposizione nei confronti della Cassa di
Compensazione e Garanzia legata alle operazioni di finanziamento note come MTS Repo; la
componente dei crediti verso clientela ponderati comprende quattro controparti bancarie e due
controparti corporate; nella componente delle esposizioni su portafoglio titoli non ponderate si
evidenzia l’esposizione verso il Tesoro dello Stato, mentre nella componente dei titoli ponderati si
espone la Banca d’Italia per le quote di partecipazione al capitale detenute dalla Cassa.
La concentrazione dei crediti verso i primi 10/20/50 clienti al 31/12/2017 è in aumento rispetto al
31/12/2016 principalmente per i finanziamenti garantiti dal MEF (si veda a tal proposito la tavola
esposta nella relazione del CDA).
La controparte istituzionale sui quali sono presenti i maggiori utilizzi ponderati a zero è il Ministero
dell’Economia e della Finanza, con un importo di 271.241 mila euro dovuti ai finanziamenti con
garanzia dello Stato per i contributi alla ricostruzione sisma-2012 (Decreto Legge 6-giugno-2012, Nr.
74 articolo 3 convertito con modificazioni dalla legge 1/8/2012 n 122).
160
C. OPERAZIONI DI CARTOLARIZZAZIONE
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
L’operatività della Cassa di Risparmio di Cento nel settore delle cartolarizzazioni è riconducibile a tre
operazioni, effettuate nel 2006, nel 2012 e nel 2017, che hanno coinvolto la banca in qualità di
originator e di cui si daranno ampi ragguagli in seguito. Oltre a queste operazioni non esistono altre
esposizioni nei confronti di cartolarizzazioni.
Le operazioni realizzate dalla banca in qualità di originator, sono due cartolarizzazioni di mutui
ipotecari residenziali in bonis perfezionate nel 2006 (Guercino Solutions srl) e nel 2012 (Siviglia SPV
srl) e una cartolarizzazione di prestiti a PMI in bonis perfezionata nel 2017 (Alchera SPV srl). Queste
tre operazioni sono omogenee relativamente alle informazioni richieste in questa sezione, per cui
verranno trattate congiuntamente.
Obiettivi, strategie e processi: l’obiettivo principale perseguito con le tre operazioni è stato quello di
garantire un’equilibrata gestione strutturale della situazione di liquidità della banca, nell’ambito della
strategia aziendale da sempre molto attenta a tale profilo. Il ruolo della banca, oltre a quello di
originator delle operazioni e dei mutui sottostanti (unico per Guercino Solutions e Siviglia SPV,
insieme ad altre banche per Alchera SPV che è un’operazione “multioriginator”), è quello di servicer
incaricato di tutte le attività inerenti la relazione con i clienti mutuatari, compreso l’incasso periodico
delle rate.
Sistemi interni di misurazione: il rischio di credito inerente le attività cedute nelle operazioni di
cartolarizzazione resta in capo alla banca; pertanto i sistemi interni di misurazione e controllo dei rischi
vengono applicati in maniera del tutto omogenea sia alle attività cartolarizzate che a quelle non
cartolarizzate. Non esiste una struttura organizzativa dedicata a queste operazioni, tuttavia tutte le
funzioni interessate dall’operatività (bilancio, segnalazioni, back office crediti, risk management,
finanza, ecc.) tengono conto delle peculiarità operative e gestionali derivanti dalle cartolarizzazioni per
le rispettive attività.
Politiche di copertura: l’operazione Guercino Solutions si avvale di un contratto swap in “back to back”
che rende immune il veicolo dal rischio di tasso legato alle differenti strutture finanziarie dei mutui e
dei titoli RMBS. Le altre due operazioni sono state invece strutturate senza includere rapporti a tasso
fisso fra i prestiti ceduti e senza la stipula di alcun derivato.
Risultati economici: il risultato economico legato alle cartolarizzazioni è pari al rendimento dei mutui
ceduti al netto delle spese dell’operazione: al 31/12/2017 la Cassa di Risparmio di Cento deteneva le
tranches junior e mezzanine di Guercino Solutions e Siviglia SPV e tutte le tranches di Alchera SPV,
mentre i titoli senior e i relativi rendimenti, per Guercino Solutions e Siviglia SPV, sono di proprietà di
terzi investitori.
Rating: i titoli emessi dalle società veicolo delle cartolarizzazioni presentano al 31/12/2017 i seguenti
rating.
Guercino Solutions: classe A con rating AA- di Standard & Poor’s e rating Aa2 di Moody’s; classe B
con rating A di Standard & Poor’s; classe J senza rating.
Siviglia SPV: classe A con rating AA di Standard & Poor’s e rating Aa2 di Moody’s; classe J senza
rating.
Alchera SPV: classe A-2017 con rating A- di Standard & Poor’s e rating AA (low) di DBRS; classe M-
2017 con rating BBB- di Standard & Poor’s e rating BBB di DBRS; classe B4-2017 senza rating.
161
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
C.1 Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione “proprie” ripartite per
tipologia di attività cartolarizzate e per tipologia di esposizioni
Tipologia attivita
cartolarizzate/Esposizioni
Esposizioni per cassa Garanzie rilasciate Linee di credito
Senior Mezzanine Junior Senior Mezzanine Junior Senior Mezzanine Junior V
alo
re d
i b
ilan
cio
rett
ific
he/
rip
rese
di
va
lore
Va
lore
di
bil
an
cio
rett
ific
he/
rip
rese
di
va
lore
Va
lore
di
bil
an
cio
rett
ific
he/
rip
rese
di
va
lore
Esp
osi
zio
ne
net
ta
rett
ific
he/
rip
rese
di
va
lore
Esp
osi
zio
ne
net
ta
rett
ific
he/
rip
rese
di
va
lore
Esp
osi
zio
ne
net
ta
rett
ific
he/
rip
rese
di
va
lore
Esp
osi
zio
ne
net
ta
rett
ific
he/
rip
rese
di
va
lore
Esp
osi
zio
ne
net
ta
rett
ific
he/
rip
rese
di
va
lore
Esp
osi
zio
ne
net
ta
rett
ific
he/
rip
rese
di
va
lore
A. Oggetto di integrale
cancellazione dal bilancio
B. Oggetto di parziale
cancellazione dal bilancio
C. Non cancellate dal bilancio 98.757 - 24.034 - 100.726 -
C.1 Siviglia SPV - - 0 - 47.300 -
Titoli - - 0 - 47.300 -
C.2 Guercino Solutions - - 2.850 - 5.700 -
Titoli - - 2.850 - 5.700 -
C.3 Alchera SPV 98.757 - 21.184 - 47.726 -
Titoli 98.757 - 21.184 - 47.726 -
Relativamente alle cartolarizzazioni “Guercino Solutions” e “Siviglia SPV” la Cassa detiene per intero i
titoli Mezzanine e Junior mentre i titoli Senior di entrambe le cartolarizzazioni sono state cedute ed
attualmente detenute interamente da investitori istituzionali.
Relativamente alla cartolarizzazione “Alchera SPV” la Cassa detiene tutte le tranches di titoli emessi
con riferimento al portafoglio conferito nella multioriginator.
Gli importi indicati in tabella si riferiscono al valore dei titoli detenuti dalla Cassa che sarebbero stati
esposti sia nell’attivo che nel passivo dello stato patrimoniale ma che non vi figurano in quanto elisi in
applicazione dello IAS 39.
Gli attivi delle cartolarizzazioni effettuate dalla banca mediante le società veicolo Guercino Solutions
srl, Siviglia SPV srl e Alchera SPV srl ammontano a 362.738 migliaia di euro (di cui 27.492 mila euro
di liquidità relativa alle collection in corso), mentre le passività rappresentate in bilancio sono pari a
122.545 migliaia di euro e sono relative ai titoli senior detenuti da investitori istituzionali (il relativo
valore nominale residuo al 31/12/2017 è pari a 128.135 migliaia di euro).
162
C.2 Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione di “terzi” ripartite per
tipologia di attività cartolarizzate e per tipologia di esposizioni
Non è presente nessuna esposizione della specie per la quota di operazioni di cui la banca è
“originator”.
Relativamente alle cartolarizzazione “Guercino Solutions” e “Siviglia SPV” la Cassa detiene per intero
i titoli Mezzanine e Junior mentre i titoli Senior di entrambe le cartolarizzazioni sono detenute
interamente da investitori istituzionali.
Relativamente alla cartolarizzazione “Alchera SPV” la Cassa detiene tutte le tranches di titoli emessi
con riferimento al portafoglio conferito nella multioriginator.
Gli importi indicati in tabella si riferiscono al valore dei titoli detenuti dalla Cassa che sarebbero stati
esposti sia nell’attivo che nel passivo dello stato patrimoniale ma che non vi figurano in quanto elisi in
applicazione dello IAS 39.
C.3 Società Veicolo per la cartolarizzazione
Attività Passività
Nome Cartolarizzazione /
Denominazione Società
Veicolo
Sede Legale Consolid. Crediti Titoli di
Debito Altre Senior Mezzanine Junior
Guercino Solutions srl Milano (MI) NO 64.982 0 3.610 58.339 2.850 5.700
Siviglia SPV srl Conegliano (TV) NO 114.417 0 10.259 69.796 0 47.300
Alchera SPV srl ( Multi-
Originator ) Milano (MI) NO 136.429 33.041 98.757 21.184 47.720
TOTALE 315.828 0 46.910 226.892 24.034 100.720
Alchera è una cartolarizzazione multi-originator di mutui a PMI, i numeri sopra riportati di tale
operazione si riferiscono alla quota parte relativa all’originator CrCento.
C.4 Società Veicolo per la cartolarizzazione non consolidate
La Cassa non detiene interessenze in entità strutturate non consolidate.
163
C.5 Attività di servicer – incassi dei crediti cartolarizzati e rimborsi dei titoli emessi dalla società
veicolo
Società veicolo
Attività
cartolarizzate (dato
di fine periodo)
Incassi crediti
realizzati
nell'anno
Quota percentuale dei titoli rimborsati (dato
di fine periodo)
Det
erio
rate
In b
on
is
Det
erio
rate
In
bon
is
Senior Mezzanine Junior
Att
ivit
à
det
erio
rate
Att
ivit
à i
n
bo
nis
Att
ivit
à
det
erio
rate
Att
ivit
à i
n
bo
nis
Att
ivit
à
det
erio
rate
Att
ivit
à i
n
bo
nis
Attività di servicer - incassi dei crediti
cartolarizzati e rimborsi dei titoli emessi
dalla società veicolo Guercino Solutions
2.700 62.355 574 12.922 0% 78,9% 0% 0% 0% 0%
Attività di servicer - incassi dei crediti
cartolarizzati e rimborsi dei titoli emessi
dalla società veicolo Siviglia SPV
5.685 108.241 44 20.420 0% 46,7% 0% 0% 0% 0%
Attività di servicer - incassi dei crediti
cartolarizzati e rimborsi dei titoli emessi
dalla società veicolo Alchera SPV
3.020 133.468 270 56.769 0% 23,5% 0% 0% 0% 0%
TOTALE 11.405 304.064 888 90.111
Nel corso del 2017 per la prima cartolarizzazione, sono state incassate somme in conto capitale pari a
13.496 mila euro utilizzando le quali è proseguito regolarmente l’ammortamento del titolo senior del
veicolo Guercino Solutions srl.
I rimborsi del titolo Guercino sono semestrali e vengono regolati alle date di pagamento previste: 30/4 e
31/10; nel corso del 2017 sono stati rimborsati 14.835 mila euro, mentre i rimborsi cumulati sul titolo
senior ammontano a 217.561 mila euro equivalenti al 78,9% del nominale emesso.
Nel corso del 2017 per la seconda cartolarizzazione, sono state incassate somme in conto capitale pari a
20.464 mila euro utilizzando le quali è proseguito il normale ammortamento del titolo senior del
veicolo Siviglia SPV srl, iniziato sin dalla prima data di pagamento.
I rimborsi del titolo Siviglia sono trimestrali e vengono regolati alle date di pagamento previste il giorno
25 del mese+1 di ciascuna collection trimestrale; nel corso del 2017 sono stati rimborsati 23.692 mila
euro, mentre i rimborsi cumulati sul titolo senior ammontano a 105.504 mila euro equivalenti al 60,2%
del nominale emesso.
Nel corso del 2017 per la terza cartolarizzazione ( multi-originator ), sono state incassate somme in
conto capitale pari a 57.038 mila euro utilizzando le quali è iniziato l’ammortamento in pro-quota
(al 27,3%) del titolo senior del veicolo Alchera SPV srl.
I rimborsi del titolo Alchera sono trimestrali e vengono regolati alle date di pagamento previste, il 10
del mese+2 di ciascuna collection trimestrale; nel corso del 2017 sono stati rimborsati 30.331 mila
euro, i rimborsi anzidetti del titolo senior sono equivalenti al 23,5% del nominale emesso in pro-quota.
164
La moratoria degli incassi (ex. DL 74) ha interessato oltre il 50% dei mutui delle prime due operazioni,
anche sui mutui della terza operazione era presente il fenomeno seppur in misura inferiore; nella tavola
sottostante in migliaia di euro, sono riepilogati i dati più significativi del fenomeno.
Importi degli Interessi Sospesi & Slittati in base al DL.74/2012 Quota% Dic-2017 dei mutui coinvolti
Società veicolo Interessi Slittati
al 31/12/2017
Interessi Slittati
al 31/12/2016
Interessi Slittati
incassati nel 2017
Quota% sul
DebitoResiduo
Quota% sul
Numero Mutui
Guercino
Solutions 449 545 96 59,9% 58,6%
Siviglia SPV 625 756 131 51,1% 55,0%
Alchera SPV 519 759 240 27,5% 30,9%
TOTALE 1.593 2.060 467
D. INFORMATIVA SULLE ENTITA’ STRUTTURATE NON CONSOLIDATE
CONTABILMENTE (DIVERSE DALLE SOCIETA’ VEICOLO PER LA
CARTOLARIZZAZIONE)
La banca non ha in essere operazioni della specie.
E. OPERAZIONI DI CESSIONE
A. ATTIVITA’ FINANZIARIE CEDUTE E NON CANCELLATE INTEGRALMENTE
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
La Cassa di Risparmio di Cento ha effettuato tre operazioni di cartolarizzazione che contabilmente
determinano l’iscrizione degli importi fra le attività cedute e non cancellate integralmente. Si tratta di
mutui ipotecari residenziali in bonis erogati a clientela rientrante nella categoria dei privati
consumatori e di prestiti in bonis erogati a clientela rientrante nella categoria delle PMI. Le
operazioni sono state deliberate ed effettuate nell’ambito del processo di gestione operativa e
prospettica della liquidità aziendale; i rischi connessi corrispondono a quelli riferiti alle attività
sottostanti (i prestiti ceduti), mentre i rendimenti sono rappresentati dagli interessi attivi sui titoli
emessi dalle società veicolo, per la parte detenuta in portafoglio dalla banca, che corrispondono agli
interessi sui mutui ceduti al netto delle spese connesse al funzionamento dell’operazione. I titoli
emessi dai veicoli Guercino Solutions e Siviglia SPV srl sono in parte detenuti dalla Cassa di
Risparmio di Cento nel proprio portafoglio di proprietà (tranches mezzanine e junior) e in parte
detenuti da investitori terzi (tranches senior); quelli emessi dal veicolo Alchera SPV sono
interamente detenuti dalla Cassa. Fra le passività si trova iscritto un importo di euro 122 milioni a
fronte delle relative attività cedute non cancellate.
165
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
E.1 Attività finanziarie cedute e non cancellate: valore di bilancio e valore intero
Forme
tecniche/Portafoglio
Attivita
finanziarie
detenute per
la
negoziazione
Attivita
finanziarie
valutate al
fair value
Attivita
finanziarie
disponibili per
la vendita
Attivita
finanziarie
detenute
sino alla
scadenza
Crediti
verso
banche
Crediti verso
clientela Totale
A B C A B C A B C A B C A B C A B C 31/12/2017 31/12/2016
A. Attività per cassa - - - - - - 56.174 - - - - - - - - 311.900 - - 368.074 557.732
1. Titoli di debito 56.174 56.174 346.545
2. Titoli di capitale - -
3. O.I.C.R. - -
4. Finanziamenti 311.900 311.900 211.187
B. Strumenti derivati - - - - - - - - - - - - - - - - - -
Totale 31/12/2017 - - - - - - 56.174 - - - - - - - - 311.900 - - 368.074 X
di cui deteriorate 8.567 8.567 X
Totale 31/12/2016 - - - - - - 346.545 - - - - - - - - 211.187 - - X 557.732
di cui deteriorate 5.450 X 5.450
Legenda :
A = attività finanziarie cedute rilevate per intero (valore di bilancio)
B = attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (valore di bilancio)
C = attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (intero valore)
166
E.2 Passività finanziarie a fronte di attività finanziarie cedute non cancellate: valore di bilancio
Passività/Portafoglio attività
Attività
finanziarie
detenute per
la
negoziazione
Attività
finanziarie
valutate al
fair value
Attività
finanziarie
disponibili
per la
vendita
Attività
finanziarie
detenute
sino alla
scadenza
Crediti
verso
banche
Crediti
verso
clientela
Totale
1. Debiti verso clientela - - 56.282 - - 122.657 178.939
a) a fronte di attività rilevate per intero 56.282 122.657 178.939
b) a fronte di attività rilevate
parzialmente -
2. Debiti verso banche - - - - - - -
a) a fronte di attività rilevate per intero -
b) a fronte di attività rilevate
parzialmente -
Totale 31/12/2017 - - 56.282 - - 122.657 178.939
Totale 31/12/2016 - - 346.659 - - 159.291 505.950
E.3 Operazioni di cessione con passività aventi rivalsa esclusivamente sulle attività cedute: fair
value
La banca non ha posto in essere operazioni della specie.
B. ATTIVITA’ FINANZIARIE CEDUTE E CANCELLATE INTEGRALMENTE CON
RILEVAZIONE DEL CONTINUO COINVOLGIMENTO (“continuing involvement”)
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
La banca non ha posto in essere operazioni della specie
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
La banca non ha posto in essere operazioni della specie
E.4 Operazioni di covered bond
La banca non ha posto in essere operazioni della specie.
F. MODELLI PER LA MISURAZIONE DEL RISCHIO DI CREDITO
La banca non utilizza modelli interni di portafoglio per la misurazione dell’esposizione al rischio di
credito, né modelli interni per il calcolo dei requisiti patrimoniali sul rischio di credito. Tuttavia sono in
uso metodi gestionali, il principale dei quali è il già citato CRS (Credit Rating System), per
l’attribuzione di un rating di controparte alla clientela. I rating costituiscono uno degli elementi
informativi a supporto dell’analisi delle posizioni nell’ambito della gestione e del monitoraggio del
rischio di credito; sono utilizzati, insieme ad altri parametri, per la definizione del perimetro dei rinnovi
automatici e per la gestione delle pratiche all’interno della procedura Credit Quality Manager
(Monitoraggio crediti) che regola l’intervento delle strutture di controllo nei casi di anomalie sulle
posizioni di credito potenzialmente pericolose. La stessa classificazione della clientela per classi di
rating (categorie di rischio omogenee) è utilizzata per la quantificazione della valutazione collettiva dei
crediti in bonis. Per la quantificazione e la distribuzione delle esposizioni valutate mediante il CRS si
rimanda alla tabella A.2.2.
167
SEZIONE 2 – RISCHI DI MERCATO
2.1 RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE E RISCHIO DI PREZZO – PORTAFOGLIO DI
NEGOZIAZIONE DI VIGILANZA
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
A. Aspetti generali
Il processo di investimento del portafoglio di proprietà risulta strutturato e formalizzato nei regolamenti
interni e documentato dalle delibere quadro del Consiglio di Amministrazione; l’asset allocation è
determinata sulla base degli obiettivi definiti dalla delibera quadro, che considera: l’andamento della
gestione in termini di volumi, la redditività e gli assorbimenti patrimoniali; l’analisi dei mercati e le
previsioni sulle evoluzioni; il profilo di rischio degli investimenti.
Gli obiettivi di redditività e composizione sono fissati in coerenza con il RAF, le politiche di
allocazione del capitale e gestione del rischio di tasso di interesse delineate nei Piani industriali e nel
budget e tengono opportunamente conto, tempo per tempo, della posizione di liquidità complessiva
della banca, in un’ottica di supporto alla funzione di tesoreria.
Il rischio di tasso di interesse del portafoglio di negoziazione a fini di vigilanza risulta assai contenuto
in virtù della limitatissima consistenza di tale portafoglio, ridotta a poche migliaia di euro.
Per quanto riguarda il rischio di prezzo, l’attività di investimento in strumenti azionari e in quote di
fondi comuni e Sicav è, per la Cassa di Risparmio di Cento, decisamente residuale rispetto
all’operatività sui mercati obbligazionari. Il rischio di prezzo cui è soggetto il portafoglio di
negoziazione a fini di vigilanza è, conseguentemente, molto ridotto.
B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di
prezzo
Il Servizio Risk Management misura con cadenza settimanale il rischio di tasso di interesse e il rischio
di prezzo del portafoglio di negoziazione a fini di vigilanza, mediante la metodologia VaR. Tale
misurazione si colloca nell’ambito del più ampio processo di controllo dell’operatività del Servizio
Finanza, che prevede anche la fissazione e la verifica di limiti in termini di posizione, tipologia di
controparte e rischiosità.
Per l’analisi di sensitivity al rischio tasso del portafoglio di negoziazione a fini di vigilanza viene
utilizzata, oltre al citato VaR, anche la metodologia dell’Asset and Liability management (ALM)
mediante l’analisi dell’impatto che uno scenario alternativo dei tassi ha sul valore di mercato del
portafoglio titoli.
Non vengono utilizzati modelli interni per il calcolo dei requisiti patrimoniali sui rischi di mercato.
168
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
Al 31/12/2017 il VaR del portafoglio held for trading derivante dal rischio tasso risulta nullo. Tale
analisi misura la sensitivity del portafoglio alle variazioni dei tassi di interesse, stimate sulla base dei
livelli e delle volatilità rilevati nel corso dell’ultimo anno. Il valore a rischio esprime la perdita di valore
potenziale cui si rischia di incorrere nei dieci giorni successivi alla rilevazione e coprendo il 99% dei
casi possibili. Nel corso dell’anno tale esposizione si è mantenuta costantemente nell’ordine di poche
centinaia di euro ed è diminuita fino ad azzerarsi a fronte dell’azzeramento della consistenza del
portafoglio. Il VaR azionario gravante sul portafoglio held for trading è anch’esso nullo, in quanto non
sussiste a fine esercizio alcuna esposizione in titoli di capitale. Il dato massimo dell’anno è stato pari a
poche centinaia di euro, correlato ai volumi sempre molto ridotti degli strumenti azionari nel portafoglio
di riferimento.
L’analisi di sensitivity sui tassi forward, alla stessa data, non risulta significativa in virtù del
limitatissimo ammontare complessivo di tale portafoglio.
2.2 RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE E DI PREZZO – PORTAFOGLIO BANCARIO
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e
del rischio di prezzo
Le principali fonti del rischio di tasso di interesse sugli strumenti finanziari attivi e passivi, diversi da
quelli trattati al punto precedente, derivano dal profilo finanziario e dalle tipologie di indicizzazione cui
sono soggette le diverse poste.
La tipologia di tasso prevalente è quella variabile sia per quanto riguarda le attività che le passività,
mentre la situazione delle poste a vista mostra una prevalenza della componente di raccolta.
Complessivamente, l’esposizione del banking book al rischio di tasso di interesse è limitata. Il compito
di controllare e gestire questo rischio è affidato al Comitato Rischi, che verifica trimestralmente la
sensitivity della banca al rischio tasso in termini di impatto di una variazione dei tassi sul margine di
interesse (gap analysis) e sul valore netto del patrimonio (duration analysis).
Il rischio di prezzo del portafoglio bancario appare concentrato all’interno del portafoglio Available for
Sale (AFS), le cui attività di misurazione e monitoraggio dei rischi vengono effettuate con le stesse
modalità e strumenti utilizzati per il portafoglio di negoziazione. Il VaR azionario sul portafoglio AFS
al 31/12/2017 ammonta a 1,8 milioni comprese le partecipazioni e a zero euro escluse le partecipazioni.
Tale analisi misura la sensitivity del portafoglio alle variazioni dei prezzi azionari, stimate sulla base dei
livelli e delle volatilità rilevati nel corso dell’ultimo anno. Il valore a rischio esprime la perdita di valore
potenziale cui si rischia di incorrere nei dieci giorni successivi alla rilevazione e coprendo il 99% dei
casi possibili.
B. Attività di copertura del fair value
Per quanto riguarda le operazioni in derivati designati a copertura, essi hanno riguardato essenzialmente
contratti di interest swap a copertura di specifiche emissioni obbligazionarie della banca
prevalentemente a tasso fisso, con l’obiettivo di trasformare il tasso fisso della raccolta in tasso
variabile. Le operazioni della specie sono state impostate contabilmente secondo il metodo di “hedge
accounting” al fine di contenere gli effetti valutativi degli strumenti attivi e passivi sul conto
economico. Questa metodologia contabile prevede la verifica periodica dell’efficacia della copertura
attraverso la predisposizione di appositi test per la misurazione della variazione di fair value intervenuta
169
nel periodo, che deve mantenersi in un intervallo compreso fra l’80% e il 125%. La predisposizione dei
test di efficacia avviene mensilmente con l’utilizzo di un applicativo che recupera tutti i dati necessari
dai sottosistemi che gestiscono gli strumenti e che consente di storicizzare le informazioni relative ai
calcoli eseguiti e gli output (documentazione test di efficacia).
A fine esercizio non sussistevano operazioni di copertura in essere, essendo tutte scadute nel corso
dell’esercizio quelle presenti al 31/12/2016.
In considerazione della ridotta esposizione al rischio di prezzo, non sono state poste in essere operazioni
di copertura di tale tipologia di rischio.
C. Attività di copertura dei flussi finanziari
Al 31/12/2017 non sono in essere operazioni di copertura dei flussi finanziari, né si è fatto ricorso alla
cosiddetta Fair Value Option.
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
Come detto, l’analisi del rischio di tasso sul banking book viene effettuata con le analisi tipiche
dell’asset and liability management. Al 31/12/2017 l’impatto stimato sul margine di interesse di una
variazione dei tassi dell’1% è nell’ordine dell’1,9%, mentre l’effetto sul valore del patrimonio degli
scenari di tasso prospettici varia fra lo 0,3% e il 2,0%. Nel corso del 2017 è proseguita la misurazione
del rischio di tasso mediante la metodologia proposta nel c.d. “Secondo pilastro” delle Disposizioni di
vigilanza prudenziale per le banche emanate dalla Banca d’Italia con la circolare n. 285 del 17/12/2013
e successivi aggiornamenti. L’indice di rischiosità al 31/12/2017 è pari a zero.
170
2.3 RISCHIO DI CAMBIO
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio
Il ruolo dell’operatività in valuta è complessivamente assai ridotto, così come ridotto è lo sbilancio fra
attività e passività denominate in valuta. Ciò si riflette in un gap quasi nullo per le divise diverse
dall’euro e in un VaR su cambi nullo al 31/12/2017 e per tutto l’anno appena trascorso.
B. Attività di copertura del rischio di cambio
Come accennato al punto precedente, la copertura dal rischio cambio viene perseguita attraverso il
sostanziale pareggiamento delle attività e della passività denominate in divise diverse dall’euro, in
considerazione della scarsa consistenza complessiva delle esposizioni, che renderebbe poco conveniente
il ricorso a coperture mediante strumenti derivati.
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività, delle passività e dei derivati
Voci
VALUTE
Dollaro USA Franco
Svizzero Sterlina
Rand Sud
Africa e
Namibia
Yen Altre valute
A. Attività finanziarie 1.036 165 54 6 35 40
A.1 Titoli di debito
A.2 Titoli di capitale
A.3 Finanziamenti a banche 388 20 54 6 35 40
A.4 Finanziamenti a clientela 648 145 -
A.5 Altre attività finanziarie
B. Altre attività 129 45 92 26 95
C. Passività finanziarie 1.129 10 59 - -
C.1 Debiti verso banche
C.2 Debiti verso clientela 1.129 10 59
C.3 Titoli di debito
C.4 Altre passività finanziarie
D. Altre passività - - - - -
E. Derivati finanziari 310 204 90 255 56 100
- Opzioni - - - - -
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
- Altri 310 204 90 255 56 100
+ Posizioni lunghe 140 3 3 127 - 29
+ Posizioni corte 170 201 87 128 56 71
Totale attività 1.305 213 149 133 61 164
Totale passività 1.299 211 146 128 56 71
Sbilancio (+/-) 6 2 3 5 5 93
2. Modelli interni e altre metodologie per l’analisi di sensitività
Non sono in uso modelli interni per la misurazione e la gestione del rischio di cambio.
171
2.4 GLI STRUMENTI DERIVATI
Per quanto riguarda gli strumenti derivati, l’operatività prevalente è da ricondurre ad operazioni di
intermediazione con la clientela ed a contratti posti in essere con finalità di copertura di prestiti
obbligazionari emessi dalla banca. Per quanto riguarda la prima tipologia, la Cassa di Risparmio di
Cento ha impostato la propria attività escludendo prodotti speculativi o di complessità finanziaria tale
da non poter essere di chiara comprensione per la clientela: le tipologie di strumenti utilizzate per
addivenire alla copertura del rischio di variazione tasso su mutui richiesti da clientela sono le opzioni
cap e floor, i collar ad essi legati, e soprattutto le varie forme di IRS. Per quanto attiene al relativo
rischio di mercato può essere considerato assente, grazie alla prudente politica di contro-copertura che
la Banca ha finora perseguito: le posizioni aperte con la clientela, infatti, sono contestualmente chiuse
con controparti terze; nel caso di singole operazioni di importo non rilevante, le corrispondenti
operazioni non avvengono in modo specifico, ma con aggregazione di più operazioni anche per ottenere
condizioni più vantaggiose, ne deriva quindi che l’esposizione al rischio di mercato è di modesta entità
e limitata al tempo che necessita per raggiungere una massa critica per l’esecuzione della connessa
operazione sul mercato. L’operatività in derivati quotati è tradizionalmente limitata a poche operazioni
e l’operatività in derivati su crediti è circoscritta ad alcune operazioni di vendita di protezione contenute
in investimenti obbligazionari del portafoglio di proprietà.
A. DERIVATI FINANZIARI
A.1 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali di fine periodo
Tipologia operazioni/Sottostanti
31/12/2017 31/12/2016
Over the
counter
Controparti
centrali
Over the
counter
Controparti
centrali
1. Titoli di debito e tassi di interesse 423.515 - 437.876 -
a) Opzioni 118.061 - 153.169
b) Swap 305.454 - 284.609
c) Forward - 98
d) Futures - -
e) Altri - -
2. Titoli di capitale e indici azionari - - - -
a) Opzioni - - -
b) Swap - -
c) Forward - - -
d) Futures - -
e) Altri - -
3. Valute e oro 447 - 879 -
a) Opzioni -
b) Swap - -
c) Forward 447 - 879
d) Futures -
e) Altri -
4. Merci - - -
5. Altri sottostanti - - -
Totale 423.962 - 438.755 -
172
A.2 Portafoglio bancario: valori nozionali di fine periodo e medi
A.2.1 Di copertura
Tipologia operazioni/Sottostanti
31/12/2017 31/12/2016
Over the
counter
Controparti
centrali
Over the
counter
Controparti
centrali
1. Titoli di debito e tassi di interese 10.000 26.500
a) Opzioni
b) Swap 10.000 26.500
c) Forward
d) Futures
e) Altri
2. Titoli di capitale e indici azionari
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
3. Valute e oro
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
4. Merci
5. Atlri sottostanti
Totale 10.000 - 26.500 -
A.2.2 Altri derivati
Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento S.p.A.
173
A.3 Derivati finanziari: fair value lordo positivo – ripartizione per prodotti
Portafogli/Tipologie derivati
Fair value positivo
31/12/2017 31/12/2016
Over the
counter
Controparti
centrali
Over the
counter
Controparti
centrali
A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza 1.981 - 2.519 -
a) Opzioni 186 236
b) Interest rate swap 1.794 2.276
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward 1 7
f) Futures
g) Altri
B. Portafoglio bancario di copertura - - 725 -
a) Opzioni
b) Interest rate swap 725
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward
f) Futures
g) Altri
C. Portafoglio bancario - altri derivati - - - -
a) Opzioni
b) Interest rate swap
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward
f) Futures
g) Altri
Totale 1.981 - 3.244 -
174
A.4 Derivati finanziari: fair value lordo negativo – ripartizione per prodotti
Portafogli/Tipologie derivati
Fair value negativo
31/12/2017 31/12/2016
Over the
counter
Controparti
centrali
Over the
counter
Controparti
centrali
A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza 2.181 2.648
a) Opzioni 185 236
b) Interest rate swap 1.996 2.411
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward 1
f) Futures
g) Altri
B. Portafoglio bancario di copertura 36 174
a) Opzioni
b) Interest rate swap 36 174
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward
f) Futures
g) Altri
C. Portafoglio bancario - altri derivati
a) Opzioni
b) Interest rate swap
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward
f) Futures
g) Altri
Totale 2.217 2.822
175
A.5 Derivati finanziari OTC – portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali, fair value
lordi positivi e negativi per controparti – contratti non rientranti in accordi di compensazione
Contratti non rientranti in accordi
di compensazione
Go
ver
ni
e B
an
che
Cen
tra
li
Alt
ri e
nti
pu
bb
lici
Ba
nch
e
So
ciet
à f
ina
nzi
ari
e
So
ciet
à d
i
ass
icu
razi
on
e
Imp
rese
no
n
fin
an
zia
rie
Alt
ri s
og
get
ti
1) Titoli di debito e tassi d'interesse - - 206 6.246 - 138.280 27.254
- valore nozionale 206 6.242 136.021 26.934
- fair value positivo 4 1.649 72
- fair value negativo 55 195
- esposizione futura 555 53
2) Titoli di capitale e indici azionari - - - - - - -
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
- esposizione futura
3) Valute e oro - - 459 - - 34 -
- valore nozionale 416 31
- fair value positivo 1
- fair value negativo
- esposizione futura 42 3
4) Altri valori - - - - - -
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
- esposizione futura
176
A.6 Derivati finanziari OTC – portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali, fair value
lordi positivi e negativi per controparti – contratti rientranti in accordi di compensazione
Contratti non rientranti in accordi
di compensazione
Go
ver
ni
e
Ba
nch
e
Cen
tra
li
Alt
ri e
nti
pu
bb
lici
Ba
nch
e
So
ciet
à
fin
an
zia
rie
So
ciet
à d
i
ass
icu
razi
on
e
Imp
rese
no
n
fin
an
zia
rie
Alt
ri s
og
get
ti
1) Titoli di debito e tassi d'interesse - - 256.296 - - - -
- valore nozionale 254.112
- fair value positivo 254
- fair value negativo 1.930
2) Titoli di capitale e indici azionari - - - - - - -
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
3) Valute e oro - - - - - - -
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
4) Altri valori - - - - - - -
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
A.7 Derivati finanziari OTC – portafoglio bancario: valori nozionali, fair value lordi positivi e
negativi per controparti – contratti non rientranti in accordi di compensazione
Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento S.p.A.
177
A.8 Derivati finanziari OTC – portafoglio bancario: valori nozionali, fair value lordi positivi e
negativi per controparti – contratti rientranti in accordi di compensazione
Contratti non rientranti in accordi
di compensazione
Go
ver
ni
e
Ba
nch
e
Cen
tra
li
Alt
ri e
nti
pu
bb
lici
Ba
nch
e
So
ciet
à
fin
an
zia
rie
So
ciet
à d
i
ass
icu
razi
on
e
Imp
rese
no
n
fin
an
zia
rie
Alt
ri s
og
get
ti
1) Titoli di debito e tassi d'interesse 10.036
- valore nozionale 10.000
- fair value positivo -
- fair value negativo 36
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
3) Valute e oro
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
4) Altri valori
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
A.9 Vita residua dei derivati finanziari OTC: valori nozionali
Sottostanti/Vita residua Fino a 1 anno
Oltre 1 anno
e fino a 5
anni
Oltre 5 anni Totale
A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza 169.333 158.758 95.871 423.962
A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi di interesse 168.886 158.758 95.871 423.515
A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari -
A.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro 447 447
A.4 Derivati finanziari su altri valori -
B. Portafoglio bancario 10.000 - - 10.000
B.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi di interesse 10.000 - - 10.000
B.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari - -
B.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro -
B.4 Derivati finanziari su altri valori -
Totale 31/12/2017 179.333 158.758 95.871 433.962
Totale 31/12/2016 177.731 178.225 109.299 465.255
178
A.10 Derivati finanziari OTC: rischio di controparte/rischio finanziario – Modelli interni
Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento S.p.A.
B. DERIVATI CREDITIZI
B.1 Derivati su crediti: valori nozionali di fine periodo
La banca non possiede derivati della specie.
B.2 Derivati creditizi OTC: fair value lordo positivo – ripartizione per prodotti
Non è presente nessun contratto relativo all’acquisto di protezione con “fair value” positivo.
B.3 Derivati creditizi OTC: fair value lordo negativo – ripartizione per prodotti
Non è presente nessun contratto relativo all’acquisto di protezione con “fair value” negativo.
B.4 Derivati creditizi OTC: fair value lordi (positivi e negativi) per controparti – contratti non
rientranti in accordi di compensazione
La banca non possiede derivati della specie.
B.5 Derivati creditizi OTC: fair value lordi (positivi e negativi) per controparti – contratti
rientranti in accordi di compensazione
La banca non possiede derivati della specie.
B.6 Vita residua dei derivati creditizi: valori nozionali
La banca non possiede derivati della specie.
B.7 Derivati creditizi: rischio di controparte e finanziario – Modelli interni
La banca non possiede derivati della specie.
C. DERIVATI FINANZIARI E CREDITIZI
C.1 Derivati finanziari e creditizi OTC: fair value netti ed esposizione futura per controparti
La banca non possiede derivati della specie.
179
SEZIONE 3 – RISCHIO DI LIQUIDITA’ INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità
La posizione di liquidità al 31 dicembre 2017 si presenta equilibrata, dal momento che la banca dispone
delle attività liquidabili necessarie per fare fronte ai fabbisogni determinati in condizioni di normale
operatività e di stress. Le attività liquidabili sono determinate facendo riferimento agli asset
rifinanziabili presso la Banca Centrale, al netto degli opportuni haircut. Dal punto di vista del governo
del rischio il Consiglio di Amministrazione è responsabile della definizione della soglia di tolleranza al
rischio di liquidità e delle politiche legate a tale tipologia di rischio. Lo stesso Consiglio, inoltre, ha
approvato la Liquidity Policy che descrive le scelte organizzative e metodologiche intraprese dalla
banca per il monitoraggio, il controllo e la gestione del rischio di liquidità.
Il controllo del rischio di liquidità viene effettuato a tre livelli:
- Quotidianamente l’Unità Tesoreria Finanza verifica l’equilibrio della posizione di liquidità della
banca mediante la gestione dei rapporti interbancari a breve termine.
- Con analoga cadenza quotidiana il Servizio Risk Management predispone un report che pone a
confronto le entrate e le uscite legate alle scadenze contrattuali previste per le poste attive e passive,
le uscite potenziali calcolate mediante criteri di modellizzazione che sottendono situazioni di stress
e la “counterbalancing capacity”, ossia le attività prontamente liquidabili e disponibili per far fronte
alle esigenze immediate di liquidità; nello stesso report giornaliero viene anche verificato il rispetto
dei limiti operativi fissati dal Consiglio di Amministrazione.
- Con cadenza mensile viene effettuato il controllo della situazione strutturale in termini di scadenze
delle poste attive e passive. L’organo deputato a tale verifica è il Comitato Rischi, che esamina
anche, con cadenza trimestrale, il gap dei flussi di capitale in scadenza e le regole di trasformazione
delle scadenze, che per quanto abolite si ritiene rappresentino un valido strumento gestionale per il
monitoraggio del rischio di liquidità.
180
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie
Valuta di denominazione: EURO
Voci/Scaglioni temporali A vista
Da oltre
1
giorno
a 7
giorni
Da oltre
7 giorni
a 15
giorni
Da oltre
15 giorni
a 1 mese
Da oltre
1 mese
fino a 3
mesi
Da
oltre 3
mesi
fino a 6
mesi
Da oltre
6 mesi
fino a 1
anno
Da oltre
1 anno
fino a 5
anni
Oltre 5
anni
Durata
ind. Totale
Attività per cassa 182.056 4.240 10.201 193.244 147.332 96.969 307.388 954.426 668.421 29.597 2.593.874
A.1 Titoli di Stato
45 120.045 260.000 380.090
A.2 Titoli di debito 111 180.648 5.050 258 54.000 240.067
A.3 Quote OICR 5.490 5.490
A.4 Finanziamenti 176.455 4.240 10.201 12.596 147.332 91.874 187.085 640.426 668.421 29.597 1.968.227
- Banche 13.412 29.597 43.009
- Clientela 163.043 4.240 10.201 12.596 147.332 91.874 187.085 640.426 668.421 1.925.218
Passività per cassa 1.276.866 57.793 1.363 12.130 49.929 36.209 121.414 544.345 262.542 - 2.362.591
B.1 Depositi e conti
correnti 1.275.857 1.450 903 4.141 29.272 10.924 60.614 86.802 1.469.963
- Banche 2.539 2.539
- Clientela 1.273.318 1.450 903 4.141 29.272 10.924 60.614 86.802 1.467.424
B.2 Titoli di debito 208 50 460 7.989 20.657 25.178 60.800 52.446 167.788
B.3 Altre passività 801 56.293 107 405.097 262.542 724.840
Operazioni fuori bilancio 161.790 50.856 263 222 - - 513 2.963 103.866 - 320.473
C.1 Derivati finanziari con
scambio di capitale - 569 263 185 - - - - - - 1.017
- Posizioni lunghe 297 232 185 714
- Posizioni corte 272 31 303
C.2 Derivati finanziari
senza scambio di capitale 4.159 - - 36 - - - - - - 4.195
- Posizioni lunghe 1.979 1.979
- Posizioni corte 2.180 36 2.216
C.3 Depositi e
finanziamenti da ricevere 50.287 50.287 - - - - - - - - 100.574
- Posizioni lunghe 50.287 50.287
- Posizioni corte 50.287 50.287
C.4 Impegni irrevocabili a
erogare fondi 107.344 - - 1 - - 513 2.963 103.866 - 214.687
- Posizioni lunghe - 1 513 2.963 103.866 107.343
- Posizioni corte 107.344 107.344
C.5 Garanzie finanziarie
rilasciate -
C.6 Garanzie finanziarie
ricevute -
C.7 Derivati creditizi con
scambio capitale - - - - - - - - - - -
- Posizioni lunghe -
- Posizioni corte -
C.8 Derivati creditizi
senza scambio capitale - - - - - - - - - - -
- Posizioni lunghe -
- Posizioni corte -
181
Altre valute di denominazione
Voci/Scaglioni temporali A
vista
Da oltre
1 giorno
a 7
giorni
Da oltre
7 giorni
a 15
giorni
Da oltre
15 giorni
a 1 mese
Da oltre
1 mese
fino a 3
mesi
Da oltre 3
mesi fino a
6 mesi
Da oltre
6 mesi
fino a 1
anno
Da oltre
1 anno
fino a 5
anni
Oltre
5
anni
Durata
indet. Totale
Attività per cassa 544 - 26 215 558 - - - - - 1.343
A.1 Titoli di Stato - - - - - - - - - - -
A.2 Titoli di debito - - - - - - - - - - -
A.3 Quote OICR - - - - - - - - - - -
A.4 Finanziamenti 544 - 26 215 558 - - - - - 1.343
- Banche 543 - - - - - - - - - 543
- Clientela 1 - 26 215 558 - - - - - 800
Passività per cassa 1.199 - - - - - - - - - 1.199
B.1 Depositi e conti correnti 1.199 - - - - - - - - - 1.199
- Banche - - - - - - - - - - -
- Clientela 1.199 - - - - - - - - - 1.199
B.2 Titoli di debito - - - - - - - - - - -
B.3 Altre passività - - - - - - - - - - -
Operazioni fuori bilancio - 567 263 186 - - - - - - 1.016
C.1 Derivati finanziari con
scambio di capitale - 567 263 186 - - - - - - 1.016
- Posizioni lunghe - 271 31 - - - - - - - 302
- Posizioni corte - 296 232 186 - - - - - - 714
C.2 Derivati finanziari senza
scambio di capitale - - - - - - - -
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - - -
C.3 Depositi e finanziamenti
da ricevere - - - - - - - - - - -
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - - -
C.4 Impegni irrevocabili a
erogare fondi - - - - - - - - - - -
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - - -
C.5 Garanzie finanziarie
rilasciate - - - - - - - - - - -
C.6 Garanzie finanziarie
ricevute - - - - - - - - - - -
C.7 Derivati creditizi con
scambio capitale - - - - - - - - - - -
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - - -
C.8 Derivati creditizi senza
scambio capitale - - - - - - - - - - -
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - - -
182
Informazioni sulla Cartolarizzazione
Vengono di seguito forniti ragguagli circa le operazioni di cartolarizzazione che la banca ha posto in
essere. Le prime due cartolarizzazioni hanno riguardato mutui ipotecari residenziali in bonis erogati a
privati consumatori, la terza ha riguardato prestiti in bonis erogati a PMI.
Guercino Solutions: programma avviato nel corso del 2006 e della quale la banca ha sottoscritto
interamente i titoli nel corso del 2008, al termine della fase “warehousing” e in occasione della cessione
dei titoli “ponte” dal primo al secondo veicolo, che a sua volta si è finanziato emettendo titoli dotati di
rating e riacquistati interamente dalla Cassa di Risparmio di Cento. I titoli, emessi dal veicolo Guercino
Solutions srl nel mese di novembre 2008, ammontavano a complessivi euro 284,5 milioni, di cui 275,9
milioni con rating AAA assegnato da Standard & Poor’s, 2,9 milioni con rating BBB assegnato da
Standard & Poor’s e 5,7 milioni di titoli junior privi di rating. Al 31/12/2017, a seguito del processo di
ammortamento, i titoli della tranche senior ammontano a 58,34 milioni, mentre le altre due serie non
sono soggette ad ammortamento. Tutti i titoli della “classe A” sono stati venduti presso investitori
istituzionali. Attualmente i rating assegnati dalle agenzie alla classe A sono: AA- da parte di Standard
& Poor’s e Aa2 da parte di Moody’s; l’emissione risulta eleggibile per le operazioni di rifinanziamento
con la BCE.
Le attività finanziarie oggetto della cartolarizzazione sono mutui ipotecari residenziali a privati il cui
debito residuo ammonta a euro 64,98 milioni al 31/12/2017, è relativo ad immobili situati nelle
province di Ferrara, Modena e Bologna e fa capo a controparti residenti in Emilia Romagna, mentre il
settore di attività economica dei debitori ceduti è quello delle famiglie consumatrici nella totalità dei
casi. Il rischio di credito relativo ai mutui ceduti resta in capo alla Cassa di Risparmio di Cento; le
modalità di monitoraggio e controllo dei rischi relativi ai mutui ceduti sono del tutto omogenee rispetto
a quelle utilizzate per i crediti in portafoglio.
La Cassa di Risparmio di Cento non ha erogato linee di credito a supporto dell’operazione, mentre ha
stipulato con The Royal Bank of Scotland uno swap “back to back” che rende immune il veicolo
Guercino Solutions dal rischio di tasso.
Siviglia SPV: operazione effettuata nel corso del 2012. I titoli, emessi dal veicolo Siviglia SPV srl nel
mese di marzo 2012, ammontavano a complessivi euro 222,6 milioni, di cui 175,3 milioni con rating
AA+ assegnato da Standard & Poor’s (AA al 31/12/2017) e rating Aa2 assegnato da Moody’s (Aa2 al
31/12/2017) e 47,3 milioni di titoli junior privi di rating. Al 31/12/2017, a seguito del processo di
ammortamento, i titoli della tranche senior ammontano a 69,79 milioni, mentre l’altra serie non è
soggetta ad ammortamento. La banca al 31/12/2017 detiene l’intera tranche junior; la classe A è stata
interamente ceduta a investitori istituzionali e risulta eleggibile per le operazioni di rifinanziamento con
la BCE.
Anche le attività finanziarie oggetto di questa seconda cartolarizzazione sono mutui ipotecari
residenziali a privati il cui debito residuo ammonta a euro 114,42 milioni al 31/12/2017, è relativo ad
immobili situati nelle province di Ferrara, Modena e Bologna e fa capo a controparti residenti in Emilia
Romagna, mentre il settore di attività economica dei debitori ceduti è quello delle famiglie consumatrici
nella totalità dei casi. Il rischio di credito relativo ai mutui ceduti resta in capo alla Cassa di Risparmio
di Cento; le modalità di monitoraggio e controllo dei rischi relativi ai mutui ceduti sono del tutto
omogenee rispetto a quelle utilizzate per i crediti in portafoglio.
La Cassa di Risparmio di Cento non ha erogato linee di credito a supporto dell’operazione e non ha
stipulato alcun contratto in strumenti derivati legato alla stessa.
Alchera SPV: operazione effettuata nel corso del 2017. I titoli emessi dal veicolo Alchera SPV srl nel
mese di febbraio 2017, riferiti al portafoglio conferito da CRCento, ammontavano a complessivi euro
198 milioni, di cui 129,1 milioni con rating A assegnato da Standard & Poor’s e rating AA (low)
assegnato da DBRS; 21,2 milioni con rating BBB- assegnato da Standard & Poor’s e rating BBB
assegnato da DBRS; 47,7 milioni di titoli junior privi di rating. Al 31/12/2017, a seguito del processo di
183
ammortamento, i titoli della tranche senior ammontano a 98,76 milioni, mentre le altre serie non sono
soggette ad ammortamento. La banca al 31/12/2017 detiene tutte le tranches emesse; la classe A risulta
eleggibile per le operazioni di rifinanziamento con la BCE.
Le attività finanziarie oggetto di questa cartolarizzazione sono prestiti in bonis erogati a PMI il cui
debito residuo ammonta a euro 136,43 milioni al 31/12/2017 ed è relativo a imprese operanti
prevalentemente nelle province di Ferrara, Modena e Bologna. Il rischio di credito relativo ai prestiti
ceduti resta in capo alla Cassa di Risparmio di Cento; le modalità di monitoraggio e controllo dei rischi
relativi ai crediti ceduti sono del tutto omogenee rispetto a quelle utilizzate per quelli in portafoglio.
La Cassa di Risparmio di Cento non ha erogato linee di credito a supporto dell’operazione e non ha
stipulato alcun contratto in strumenti derivati legato alla stessa
SEZIONE 4 – RISCHI OPERATIVI INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo
La Cassa di Risparmio di Cento, consapevole della specificità dei rischi legali e reputazionali, ha
istituito la Funzione di Compliance secondo le linee guida della Banca d’Italia. In termini di
misurazione del rischio operativo, la banca ha definito con apposita disposizione normativa interna il
processo per la rilevazione e la registrazione delle perdite operative con finalità gestionali in quanto, dal
punto di vista regolamentare, per il calcolo del requisito patrimoniale la Cassa applica il coefficiente del
15% dell’indicatore rilevante medio degli ultimi tre esercizi.
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
La gestione delle perdite di natura operativa avviene mediante un processo definito all’interno di una
procedura fornita da Cedacri, denominata C-Flow, che consente la piena tracciabilità di tutti i passaggi e
le fasi. Nel corso del 2017 sono stati registrati ventinove casi di perdite operative di importo unitario
pari o superiore ai 500 euro, per complessivi 36.386 euro; nei casi principali si è trattato di
malfunzionamento di apparecchiature e di errori materiali commessi da dipendenti.
Per quanto riguarda altre fonti di rischio operativo, si sono registrate cinque rapine o tentativi di rapina
presso filiali e bancomat della banca con danni in buona parte coperti dalle polizze assicurative.
Relativamente alle cause passive, infine, nel 2017 i movimenti del fondo rischi ed oneri (utilizzi e
accantonamenti) sono stati complessivamente contenuti.
Il metodo per il calcolo dei requisiti patrimoniali è l’approccio base, in linea con la normativa del primo
pilastro.
184
Parte F – Informazioni sul Patrimonio
SEZIONE 1 – IL PATRIMONIO DELL’IMPRESA
A. Informazioni di natura qualitativa
Il patrimonio aziendale è costituito dal capitale sociale e dalle riserve, a qualunque titolo costituite.
L’aggregato, i cui valori sono riportati nella tabella sottostante, risulta a presidio di tutti i rischi
aziendali commentati nei paragrafi precedenti (di credito, di tasso, di mercato, operativi e altri). In
particolare la banca è soggetta a requisiti di adeguatezza patrimoniale richiesti dalle disposizioni di
Vigilanza emesse dalla Banca d’Italia. In base a tali regole il rapporto tra i fondi propri e le attività di
rischio ponderate deve essere almeno pari all’8%. Il rispetto di tale rapporto, oltre ad essere monitorato
con cadenza trimestrale, costituisce oggetto di analisi prospettica e di simulazioni in occasione della
pianificazione strategica ed operativa (redazione di piani strategici e budget). Analogamente, le
valutazioni in ordine alle modalità con cui perseguire gli obiettivi di gestione dei fondi propri sono uno
degli elementi portanti della pianificazione strategica, in quanto l’adeguatezza patrimoniale costituisce
un driver imprescindibile per qualsiasi progetto di sviluppo.
B. Informazioni di natura quantitativa
B.1 Patrimonio dell’impresa: composizione
Il patrimonio netto contabile della società è così composto:
Voci/Valori 31/12/2017 31/12/2016
1. Capitale sociale 77.142 77.142
2. Sovrapprezzi di emissione 30.851 30.851
3. Riserve 82.379 81.555
- di utili 76.906 76.082
a) legale 26.584 26.498
b) statutaria 28.660 28.488
c) azioni proprie - -
d) altre 21.662 21.096
- altre 5.473 5.473
4. Strumenti di capitale - -
5 (Azioni proprie) - -
6. Riserve da valutazione 5.477 4.638
- Attività finanziarie disponibili per la vendita 6.056 5.312
- Attività materiali - -
- Attività immateriali - -
- Copertura di investimenti esteri - -
- Copertura dei flussi finanziari (6) (99)
- Differenze di cambio - -
- Attività non correnti in via di dismissione - -
- Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti (580) (582)
- Quote delle riserve da valutaz.relative alle partecipate valutate al patrimonio
netto - -
- Leggi speciali di rivalutazione 7 7
7.Utile d'esercizio 9.453 1.721
Totale 205.302 195.907
185
B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione
Attività/Valori
31/12/2017 31/12/2016
Riserva
positiva
Riserva
negativa
Riserva
positiva
Riserva
negativa
1. Titoli di debito 107 208 -
2. Titoli di capitale 5.905 5.468 -
3.Quote di O.I.C.R. 44 - (364)
4. Finanziamenti - -
Totale 6.056 - 5.676 (364 )
B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue
Titoli di
debito
Titoli di
capitale
Quote
di
OICR
Finanziamenti Totale
1. Esistenze iniziali 208 5.468 (364) - 5.312
2. Variazioni positive 5.123 2.805 998 - 8.926
2.1 Incrementi di fair value 474 2.685 2 - 3.161
2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative 3.378 107 900 - 4.385
- da deterioramento - 107 900 - 1.007
- da realizzo 3.378 - - - 3.378
2.3 Altre variazioni 1.271 13 96 - 1.380
3. Variazioni negative 5.224 2.368 590 - 8.182
3.1 Riduzioni di fair value 320 305 170 - 795
3.2 Rettifiche da deterioramento - - 2 - 2
3.3 Rigiro a conto economico di riserve positive: da realizzo 3.683 2.011 121 - 5.815
3.4 Altre variazioni 1.221 52 297 - 1.570
4. Rimanenze finali 107 5.905 44 - 6.056
I rigiri a conto economico da realizzo sono legati all’attività di riallineamento del portafoglio titoli
effettuato come conseguenza della gestione dei titoli di Stato in proprietà.
B.4 Riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti: variazioni annue
31/12/2017 31/12/2016
1. Esistenze iniziali (582 ) (486 )
2. Variazioni positive 6 200
2.1 Utili dovute a modifiche del tasso di sconto 0 0
2.2 Altri utili attuariali 6 53
2.3 Altre variazioni - 147
3. Variazioni negative 5 296
3.1 Perdite dovute a modifiche del tasso di sconto 4 296
3.2 Altre perdite attuariali 0 0
3.3 Altre variazioni 1 0
4. Rimanenze finali (580 ) (582 )
186
SEZIONE 2 – I FONDI PROPRI E I COEFFICIENTI DI VIGILANZA
2.1 FONDI PROPRI
A. Informazioni di natura qualitativa
I fondi propri vengono determinati sulla base delle disposizioni emanate dalla Banca d’Italia con le
circolari n. 285 e 286 del 17 dicembre 2013 le quali, a loro volta, recepiscono la Direttiva n.
2013/36/UE del 26 giugno 2013 e danno attuazione al Regolamento UE n. 575 del 26 giugno 2013.
1. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 – CET1)
Il capitale primario di classe 1 è costituito da: capitale sociale, sovrapprezzi di emissione e riserve
comprensive della quota di utile destinata all’autofinanziamento. Non ci sono “filtri prudenziali”
significativi, mentre gli elementi da dedurre sono costituiti dalle attività immateriali; un ulteriore
elemento negativo del CET1 è infine rappresentato dall’effetto del regime transitorio.
2. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 – AT1)
La Cassa di Risparmio di Cento non presenta poste classificate fra il capitale aggiuntivo di classe 1.
3. Capitale di classe 2 (Tier 2 – T2)
Il capitale di classe 2 è costituito dalle passività subordinate di secondo livello computabili, al netto
della componente oggetto di riacquisto, e dalla quota di regime transitorio di pertinenza del Tier 2.
B. Informazioni di natura quantitativa
31/12/2017 31/12/2016
A. Capitale primario di classe 1 ( Common Equity Tier 1 - CET1 ) prima dell'applicazione
dei filtri prudenziali 203.059 195.010
di cui strumenti di CET1 oggetto di disposizioni transitorie - -
B. Filtri prudenziali del CET1 ( +/- ) (6) (99)
C. CET1 al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio (A +/- B) 203.053 194.911
D. Elementi da dedurre dal CET1 (225) (955)
E. Regime transitorio - Impatto su CET1 (1.129) (3.607)
F. Totale Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) (C-D +/- E) 201.699 190.349
G. Capitale aggiuntivo di classe 1 ( Additional Tier 1 - AT1 ) al lordo degli elementi da
dedurre e degli effetti del regime transitorio
di cui strumenti di AT1 oggetto di disposizioni transitorie
H. Elementi da dedurre dall'AT1 -
I. Regime transitorio - impatto su AT1 (+/-)
L. Totale Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) (G - H +/- I) -
M. Capitale di classe 2 ( Tier 2 - T2 ) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del
regime transitorio 6.200 5.733
di cui strumenti di T2 oggetto di disposizioni transitorie - -
N. Elementi da dedurre dal T2 - (97)
O. Regime transitorio - impatto su T2 (+/-) 615 275
P. Totale Capitale di classe 2 ( Tier2 - T2 ) (M - N +/- O) 6.815 5.911
Q. Fondi Propri ( F + L + P ) 208.514 196.260
187
2.2 ADEGUATEZZA PATRIMONIALE
A. Informazioni di natura qualitativa
La banca rispetta i limiti richiesti dalle disposizioni di vigilanza in materia di coefficienti prudenziali
sulla base delle quali viene definito il Risk Appetite Framework aziendale; le politiche di investimento
della banca sono rivolte al mantenimento dell’equilibrio fra investimenti economici e finanziari e
dimensioni patrimoniali, mentre un’approfondita autovalutazione dell’adeguatezza patrimoniale viene
effettuata nell’ambito del processo noto come ICAAP (Internal Capital Adequacy Assessment Process).
B. Informazioni di natura quantitativa
Categorie/Valori Importi non ponderati Importi ponderati/requisiti
31/12/2017 31/12/2016 31/12/2017 31/12/2016
A. ATTIVITA' DI RISCHIO 2.898.843 3.243.053 1.302.231 1.343.263
A.1 Rischio di credito e di controparte 2.898.843 3.243.053 1.302.231 1.343.263
1. Metodologia standardizzata 2.898.843 3.242.394 1.302.231 1.335.024
2. Metodologia basata sui rating interni 0 0 0 0
2.1 Base 0 0 0 0
2.2 Avanzata 0 0 0 0
3. Cartolarizzazioni 0 659 0 8.239
B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA
B.1 Rischio di credito e di controparte 104.178 107.461
B.2 Rischio di aggiustamento della valutazione del credito 112 152
B.3 Rischio di regolamento
B.4 Rischi di mercato 3.522 3.219
1. Metodologia standard 3.522 3.219
2. Modelli interni 0
3. Rischio di concentrazione 0
B.5 Rischio operativo 11.560 11.919
1. Metodo base 11.560 11.919
2. Metodo standardizzato 0
3. Metodo avanzato 0
B.6 Altri elementi di calcolo
B.7 Totale requisiti prudenziali 119.372 122.751
C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA
C.1 Attività di rischio ponderate 1.492.155 1.534.380
C.2 Capitale primario di classe 1 / Attività di rischio ponderate (CET1 capital ratio) 13,52% 12,41%
C.3 Capitale di classe 1 / Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio)
C.4 Totale Fondi Propri / Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) 13,97% 12,79%
188
Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o
rami d’azienda
Nessuna operazione di questa fattispecie è avvenuta nel corso del 2017.
189
Parte H – Operazioni con parti correlate
1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica
I compensi agli amministratori, ai sindaci ed ai dirigenti con responsabilità strategiche e non:
31/12/2017 31/12/2016
Amministratori e Sindaci 398 393
Direttore Generale e Dirigenti 1.348 1.312
2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate
Nella seduta del 23 dicembre 2013 il Consiglio di Amministrazione ha approvato il nuovo
“Regolamento di gestione delle operazioni con soggetti collegati” (definizione nell’ambito della quale
sono comprese sia le parti correlate che i soggetti connessi), in attuazione:
a) della regolamentazione CONSOB in materia (delibera n. 17221 del 12 marzo 2010, integrata con
delibera del 23 giugno 2010, n. 17389, e corredata dalla comunicazione n. DEM 10078683 del 24
settembre 2010;
b) del Titolo V - Capitolo 5 – delle “Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche”
emanato dalla Banca d’Italia nel dicembre 2011.
Il suddetto Regolamento è in vigore dal 1 gennaio 2014, descrive le procedure poste in essere dalla
Banca al fine di ottemperare all’intera normativa di riferimento in materia di operazioni con soggetti
collegati, ovvero tutte le operazioni effettuate con persone, imprese o altri enti potenzialmente in grado
di influire direttamente o indirettamente sulle scelte della Banca stessa, che devono essere
preventivamente individuate, classificate in base alla tipologia ed alla rilevanza, sottoposte
eventualmente a particolare procedute deliberative ed a specifici obblighi di trasparenza e
rendicontazione.
A tale fine sono considerati parti correlate:
1) gli Esponenti aziendali, intendendosi per tali i soggetti che svolgono funzioni di amministrazione,
direzione e controllo;
2) i Partecipanti, per tale intendendosi i soggetti tenuto a chiedere le autorizzazioni di cui agli articoli 19
e seguenti del TUB; la definizione comprende quindi coloro che detengono, direttamente o
indirettamente, una partecipazione nella Cassa almeno pari al 10% del capitale o delle azioni con
diritto di voto, coloro che, direttamente o indirettamente, anche attraverso società controllate,
fiduciarie o interposte persone, detengono il controllo, anche congiuntamente con altri, della Cassa
ovvero detengono una partecipazione nella Banca tale da poter esercitare un’influenza notevole;
3) i soggetti, diversi dai Partecipanti, che possono nominare uno o più componenti del Consiglio di
Amministrazione anche sulla base di accordi in qualsiasi forma stipulati o clausole statutarie;
4) le società o le imprese, anche costituita in forma non societaria, soggetta al controllo (anche
congiunto) od all’influenza notevole della Banca;
5) le joint ventures in cui la Banca è una partecipante;
190
6) i dirigenti con responsabilità strategiche della Banca o della sua controllante, per tali intendendosi:
(i) con riferimento alla Banca, i soggetti, diversi dagli esponenti aziendali, che hanno il potere e la
responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo
delle attività della Banca; (ii) con riferimento alla Fondazione che controlla la Cassa, i soggetti che
hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione
e del controllo delle attività della Fondazione, compresi dunque gli appartenenti al Consiglio di
Amministrazione, ed i membri del Collegio dei Revisori;
7) le parti correlate non finanziarie, intendendosi per tale una parte correlata che eserciti in prevalenza,
direttamente o tramite società controllate, attività di impresa non finanziaria come definita
nell’ambito della disciplina delle partecipazioni detenibili dalle banche;
8) i fondi pensionistici complementari, collettivi o individuali, italiani o esteri, costituiti a favore dei
dipendenti della Cassa, o di qualsiasi altra entità alla Cassa collegata.
Si considerano invece soggetti connessi:
1) le società e le imprese, anche costituite in forma non societaria, soggette al controllo di una parte
correlata;
2) i soggetti che controllano una parte correlata tra quelle indicate ai numeri 2) e 3) del precedente
paragrafo, ovvero i soggetti sottoposti, direttamente o indirettamente, a comune controllo con la
medesima parte correlata;
3) gli stretti familiari di una parte correlata;
4) le entità nelle quali un esponente aziendale della Banca, uno dei dirigenti con responsabilità
strategiche della Banca o della sua controllante o uno stretto familiare di una parte correlata esercita
il controllo o il controllo congiunto;
5) le entità nelle quali un esponente aziendale della banca, uno dei dirigenti con responsabilità
strategiche della banca o della sua controllante, o tutti quei familiari degli stessi che ci si attende
possano influenzare il, o essere influenzati dal, soggetto interessato nei loro rapporti con la banca,
esercitano un’influenza notevole o detengono, direttamente o indirettamente un quota significativa,
comunque non inferiore al 20% dei diritti di voto.
Il Regolamento disciplina anche le modalità di individuazione delle operazioni con soggetti collegati, le
tipologie delle stesse (operazioni rilevanti ovvero di minore o maggiore rilevanza) ed i casi esclusione.
Definisce inoltre i compiti e le funzioni dei singoli organi aziendali coinvolti, fra cui il “Comitato
Soggetti Collegati”, istituito dallo stesso Regolamento, e le procedure deliberative per le diverse
tipologie di operazioni rilevanti.
La disciplina della materia è completata dalla “Policy sui controlli interni sulle operazioni con soggetti
collegati” approvata dal Consiglio di Amministrazione nelle sedute del 27 dicembre 2012, e peraltro in
via di revisione, e dalla “Politica della operazioni con Esponenti aziendali e Soggetti Collegati",
approvata dal Consiglio di Amministrazione con delibera dell'8 aprile 2014, ed anch'essa in via di
revisione.
Questo premesso, con riferimento al provvedimento n. 262 del 22 dicembre 2005 emanato da Banca
d’Italia in materia di istruzioni per la redazione del bilancio d’esercizio e consolidato delle banche in
conformità ai principi contabili internazionali IAS/IFRS ed in conformità al disposto dello IAS 34,
relativo ai bilanci intermedi, nella tabella che segue si riportano i dati relativi a tutte le parti correlate
alla Banca, come definiti dallo IAS 24; in particolare vengono evidenziati i crediti per cassa accordati in
essere e le garanzie rilasciate a favore delle parti correlate.
191
TABELLA CREDITI IN ESSERE AL 31/12/2017
Accordato per Cassa
Accordato di Firma
Utilizzato per Cassa
Utilizzato di Firma
Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità strategiche (anche della Fondazione Cassa di Risparmio di Cento)
1.133 3 1.001 3
Stretto Familiare di uno dei soggetti di cui sopra
1.091 20 994 20
Società che esercitano controllo o influenza notevole sulla Cassa, società sulle quali la Cassa esercita influenza notevole e società controllate o collegate (*) ai soggetti di cui ai righi precedenti
17.747 2.302 8.932 712
(*) per società collegate si intendono quelle nelle quali un soggetto esercita un’influenza notevole o detiene, direttamente o
indirettamente, un quota significativa, comunque non inferiore al 20%, dei diritti di voto.
Come si evince dalla tabella, l’utilizzo complessivo rappresenta il 52,3% circa delle linee di credito
accordate, in linea con l’anno precedente. Così come prevede la normativa, le condizioni applicate sono
in linea con quelle previste per la migliore clientela della Cassa.
192
Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti
patrimoniali
La Cassa non ha in essere tale tipologia di accordi.
193
Parte L – Informativa di Settore
L’informativa per settori di attività
Nel presente capitolo vengono presentati i risultati al 31/12/2017 suddivisi per settore di attività
così come previsto dall’IFRS 8 “Operating Segments” con i dati di confronto del 31/12/2016.
Definizione dei settori
Già da alcuni anni la Cassa utilizza nei suoi modelli gestionali alcune “segmentazioni” della
clientela, con lo scopo di individuare macro gruppi omogenei. La prima suddivisione è fra clientela
“privata” e clientela “imprese”, ciascuno di questi due gruppi principali viene poi ulteriormente
suddiviso come segue :
Per i “Privati” abbiamo individuato i seguenti gruppi :
� Family – masse di raccolta inferiore a 75 mila euro e con bisogni semplici;
� Personal – masse di raccolta sino a 400 mila, con assistenza personalizzata ma ancora in
filiale;
� Private – masse di raccolta oltre i 400 mila, contatti altamente personalizzati con gestori
dedicati.
Le “Imprese” sono state suddivise in base alla dimensione del fatturato ed alla complessità della
struttura aziendale in genere rilevata dalla forma giuridica della stessa, i gruppi omogenei
individuati sono i seguenti :
� P.O.E. – piccoli operatori economici, con fatturato sotto i 250 mila euro, in genere
artigiani/commercianti con forma giuridica di ditta individuale o come società di persone;
� Small Business – Imprese con fatturato sino a 5 milioni di euro, che trovano nel titolare di
filiale la persona con tutte le conoscenze necessarie;
� Corporate – Imprese con fatturato sopra i 5 milioni di euro, spesso con bisogni complessi e
che necessitano di consulenti dedicati altamente specializzati.
Partendo dal modello di segmentazione della clientela si è successivamente provveduto alla
“portafogliazione”; al vertice nei due gruppi i clienti assegnati a gestori Private e Corporate.
Per determinare i risultati di settore si evidenzia che i criteri applicati per la determinazione degli
importi esposti sono strettamente collegati alla reportistica gestionale destinata alla direzione ed in
parte anche alla rete di vendita.
Per quanto riguarda le informazioni esposte occorre precisare che :
“il margine di interesse” è quello utilizzato nel modello gestionale interno a TiT multipli
normalmente utilizzato per misurare le performance secondo tutte le principali dimensioni di analisi
(centri, gestori e segmenti) e che tale margine risponde quindi alle regole che spostano
sostanzialmente nel pool di tesoreria la gestione del rischio di tasso e di liquidità;
“i valori patrimoniali” sono quelli puntuali di fine periodo.
194
Conto Economico di Segmento Importi in migliaia di euro
Privati Consumatori Imprese Produttive Centri di Direzione
Family e
Personal Private
P.O.E
e P.M.I Corporate
Enti, Altro,
Pool_TIT, Finanza Totale
Banca
A - dati al 31-dic-2017
Margine Raccolta -3.748 -1.545 -27 -425 -8.297 -14.041
Margine Impieghi 14.126 155 11.638 9.501 12.757 48.178
Margine di Interesse 10.378 -1.389 11.612 9.077 4.460 34.137
Margini da Servizi 13.536 6.294 7.792 3.583 -3.286 27.919
Profitti e Perdite Gestione Finanziaria 15.931 15.931
Margine di Intermediazione 23.914 4.905 19.403 12.659 17.105 77.987
B - dati al 31-dic-2016
Margine Raccolta -6.761 -2.210 166 -984 -8.869 -18.657
Margine Impieghi 14.772 127 14.253 11.312 13.751 54.215
Margine di Interesse 8.011 -2.083 14.420 10.329 4.882 35.558
Margini da Servizi 13.146 5.174 8.123 4.051 -2.807 27.688
Profitti e Perdite Gestione Finanziaria 14.206 14.206
Margine di Intermediazione 21.158 3.091 22.543 14.380 16.282 77.453
Variazioni = A - B
Margine di Interesse 2.367 694 -2.808 -1.252 -422 -1.421
Margini da Servizi 389 1.121 -332 -469 -479 231
Margine di Intermediazione 2.757 1.814 -3.140 -1.720 824 535
Stato Patrimoniale di Segmento Importi in migliaia di euro
Privati Consumatori Imprese Produttive Centri di Direzione
Family e
Personal Private
P.O.E
e P.M.I Corporate
Enti, Altro,
Pool_TIT, Finanza Totale
Banca
A - dati al 31-dic-2017
Totale Attivo 578.509 6.028 492.084 578.806 1.102.553 2.757.980
Totale Passivo 940.921 245.828 564.270 215.856 791.106 2.757.980
Sbilancio -362.412 -239.800 -72.186 362.950 311.448 0
B - dati al 31-dic-2016
Totale Attivo 572.884 9.717 532.151 629.730 1.109.207 2.853.689
Totale Passivo 954.537 226.414 488.348 285.287 899.103 2.853.689
Sbilancio -381.653 -216.697 43.803 344.443 210.104 0
Variazioni = A - B
Totale Attivo 5.626 -3.689 -40.068 -50.924 -6.654 -95.709
Totale Passivo -13.616 19.414 75.922 -69.431 -107.998 -95.709
195
Ambito Territoriale
La banca gravita principalmente nelle provincie di Ferrara, Bologna e Modena, la seguente
esposizione evidenzia i principali dati della banca suddivisi in base alla provincia del cliente.
Conto Economico per Provincia Importi in migliaia di euro
Ferrara Bologna Modena
Altre
province
Centri di Direzione
pool_TIT, Finanza
Totale
Banca
A - dati al 31-dic-2017
Margine Raccolta -4.010 -1.642 -645 -212 -7.531 -14.041
Margine Impieghi 22.110 12.773 6.429 2.800 4.067 48.178
Margine di Interesse 18.100 11.130 5.784 2.587 -3.464 34.137
Margini da Servizi 16.736 9.528 3.640 1.675 -3.660 27.919
Profitti e Perdite Gestione Finanziaria 15.931 15.931
Margine di Intermediazione 34.835 20.658 9.424 4.262 8.807 77.987
B - dati al 31-dic-2016
Margine Raccolta -6.954 -2.990 -1.062 484 -8.136 -18.657
Margine Impieghi 23.573 14.807 7.272 3.857 4.707 54.215
Margine di Interesse 16.619 11.817 6.210 4.341 -3.429 35.558
Margini da Servizi 16.043 9.953 3.603 1.361 -3.273 27.688
Profitti e Perdite Gestione Finanziaria 14.206 14.206
Margine di Intermediazione 32.663 21.770 9.813 5.702 7.504 77.453
Variazioni = A - B
Margine di Interesse 1.481 -687 -426 -1.754 -35 -1.421
Margini da Servizi 692 -425 36 314 -387 231
Margine di Intermediazione 2.173 -1.112 -389 -1.440 1.303 535
Stato Patrimoniale per Provincia Importi in migliaia di euro
Ferrara Bologna Modena
Altre
province
Centri di Direzione
pool_TIT, Finanza Totale
Banca
A - dati al 31-dic-2017
Totale Attivo 1.463.576 652.877 298.540 235.518 107.470 2.757.980
Totale Passivo 890.833 464.166 168.478 567.414 667.088 2.757.980
Sbilancio 572.742 188.711 130.062 -331.896 -559.619 0
B - dati al 31-dic-2016
Totale Attivo 1.423.772 657.073 310.638 247.166 215.040 2.853.689
Totale Passivo 967.197 501.154 162.125 591.091 632.122 2.853.689
Sbilancio 456.575 155.918 148.513 -343.924 -417.081 0
Variazioni = A - B
Totale Attivo 39.804 -4.196 -12.098 -11.648 -107.570 -95.709
Totale Passivo -76.364 -36.988 6.353 -23.677 34.967 -95.709
196
Prospetto dei Crediti Netti per Provincia Importi in migliaia di euro
Ferrara Bologna Modena
Altre
province
Istituzionali
(MEF, SPV,
CCGar.) Totale Banca
A - dati al 31-dic-2017
Impieghi Netti a Clientela 522.193 606.890 272.661 191.134 302.956 1.895.834
di cui Crediti Anomali 34.917 61.701 35.365 16.517 0 148.500
B - dati al 31-dic-2016
Impieghi Netti a Clientela 515.673 618.581 288.090 141.213 250.226 1.813.783
di cui Crediti Anomali 47.033 63.545 43.452 18.274 0 172.304
Variazioni = A - B
Impieghi Netti a Clientela 6.520 -11.691 -15.429 49.921 52.730 82.051
di cui Crediti Anomali -12.116 -1.844 -8.087 -1.757 0 -23.804
197
ALLEGATI
� Prospetto relativo agli immobili di proprietà
� Elenco delle partecipazioni
� Servizi di tesoreria espletati dalla banca
� Pubblicità dei corrispettivi di revisione contabile e dei
servizi diversi dalla revisione a norma del Regolamento
Emittenti Consob art. 149 duodieces
� Informativa al pubblico Stato per Stato
� Elenco dei principi contabili omologati dalla Commissione
Europea
198
ELENCO DEGLI IMMOBILI DI PROPRIETA' AL 31/12/2017
Descrizione cespiti situati in Valore di Bilancio Fondo
al 31/12/2017 Ammortamento
CENTO
Via Matteotti 8/10/12
e Via Guercino 32
Strumentali per destinazione 16.865.622 5.619.612
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 7.089.471 0
Strumentali per natura 2.549.262 958.498
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 1.384.736 0
Non strumentali 1.654.125 630.765
Terreni di pertinenza di immobili non strumentali 950.793 0
Totale 30.494.009 7.208.874
CENTO
e Via Guercino 30
Strumentali per destinazione 198.843 76.319
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 125.860 0
Strumentali per natura 731.360 285.230
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 474.140 0
Totale 1.530.203 361.550
CENTO
Via Ferrarese
Strumentali per destinazione 1.017.977 387.052
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 654.843 0
Strumentali per natura 424.744 165.030
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 282.357 0
Totale 2.379.922 552.082
CENTO
Via Bologna
Strumentali per destinazione 546.647 199.710
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 594.000 0
Totale 1.140.647 199.710
199
CASUMARO
Via Correggio, 409
Strumentali per destinazione 56.208 17.532
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 22.010 0
Strumentali per natura 7.029 2.302
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 2.751 0
Non strumentali 155.059 56.910
Terreni di pertinenza di immobili non strumentali 50.589 0
Totale 293.645 76.744
MIRABELLO
Corso Italia, 256
Strumentali per destinazione 380.806 135.657
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 84.771 0
Strumentali per natura 80.375 31.654
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 17.039 0
Non strumentali 6.486 2.765
Terreni di pertinenza di immobili non strumentali 1.301 0
Totale 570.777 170.076
VIGARANO MAINARDA
Corso Roma, 3/5
Strumentali per destinazione 561.365 198.129
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 208.463 0
Strumentali per natura 162.113 63.224
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 68.286 0
Totale 1.000.227 261.353
SAN CARLO
Via Risorgimento, 41
Strumentali per destinazione 111.288 48.933
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 35.227 0
Totale 146.515 48.933
SANT'AGOSTINO
Via Statale, 142
Strumentali per destinazione 274.122 102.985
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 105.336 0
Totale 379.458 102.985
200
ALBERONE
Via Riga, 54
Strumentali per destinazione 81.105 31.010
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 51.360 0
Totale 132.465 31.010
DOSSO
Via Verdi,24/26
Strumentali per destinazione 144.866 56.167
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 44.548 0
Strumentali per destinazione -Zona verde 38.740 0
Totale 228.154 56.167
POGGIO RENATICO
Viale Roma, 15
Strumentali per destinazione 187.903 70.463
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 65.847 0
Non strumentali 37.322 14.556
Terreni di pertinenza di immobili non strumentali 12.815 0
Totale 303.887 85.019
CORONELLA
Via Coronella, 73
Strumentali per destinazione 136.831 48.790
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 33.843 0
Totale 170.674 48.790
PIEVE DI CENTO
Via Garibaldi, 13/15
Strumentali per destinazione 194.536 73.748
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 80.342 0
Totale 274.878 73.748
201
PIEVE DI CENTO
Piazza Andrea Costa, 1
Strumentali per destinazione 596.119 215.872
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 200.098 0
Non strumentali 84.299 30.839
Terreni di pertinenza di immobili non strumentali 35.179 0
Totale 915.695 246.711
VENEZZANO
Piazza Caduti 2 Agosto
Strumentali per destinazione 178.365 59.443
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 43.500 0
Totale 221.865 59.443
FINALE EMILIA
Via per Modena 34/a
Strumentali per natura 92.780 35.363
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 36.000 0
Totale 128.780 35.363
CREVALCORE
Via Amendola, 330
Strumentali per destinazione 276.359 106.882
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 73.150 0
Totale 349.509 106.882
RAMI DI RAVARINO
Via Vivaldi, 11
Strumentali per destinazione 310.435 120.148
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 125.000 0
Totale 435.435 120.148
FERRARA
Via M.Tassini, 4
Strumentali per destinazione 508.748 153.896
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 98.501 0
Totale 607.249 153.896
202
FERRARA
Via Giovanni XXIII, 93/97
Strumentali per destinazione 304.451 100.609
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 81.000 0
Totale 385.451 100.609
BOLOGNA
Strada Maggiore
Strumentali per destinazione 1.534.179 543.794
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 1.584.000 0
Totale 3.118.179 543.794
T O T A L E I M M O B I L I DI P R O P R I E T A ' 45.207.624 10.643.887
ELENCO DEGLI INVESTIMENTI IN CORSO AL 31/12/2017 SU IMMOBILI DI PROPRIETA'
Valore di Bilancio Fondo
al 31/12/17 Ammortamento
Strumentali per destinazione 22.097
Strumentali per natura 35.793
Non srtumentale a scopo d'investimento 3.472.903
Totale 3.530.792 0
T O T A L I 3.530.792 0
203
R I E P I L O G O DEGLI IMMOBILI DI PROPRIETA' AL 31/12/2017
Classe dei Cespiti per Natura o Destinazione Valore di Bilancio Fondo
al 31/12/2016 Ammortamento
Strumentali per destinazione 24.505.514 8.366.751
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 11.401.170 0
Strumentali per natura 4.047.663 1.541.302
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 2.265.309 0
Non strumentali 1.937.291 735.834
Terreni di pertinenza di immobili non strumentali 1.050.677 0
Leasing - Strumentali per destinazione
Leasing - Terreni di pert. di immob. Strument. per destinazione
Totale immobili 45.207.624 10.643.887
Tot.Investimenti in corso 3.530.792 0
Totale Istituto 48.738.416 10.643.887
204
ELENCO DELLE PARTECIPAZIONI IN PORTAFOGLIO AL 31 DICEMBRE 2017
(Valori in unità di Euro)
2Denominazione Nr.azioni o
quote
Valore
nominale % di inter.
Valore di
costo
Valore di
mercato
Riserva di
patrimonio
netto al
31.12.17
Riserva di
patrimonio
netto al
31.12.16
Variazioni
dell'es. 2017
Rivalut. ai
sensi L.
218/90
CEDACRI SPA 127 127.000 1,01% 503.318 3.726.703 3.179.063 1.909.623 1.269.440
CR CESENA SPA 1 5 0,00% 441.725 - - -
CARIM ORD 186.915 934.575 0,38% 999.995 - - -
EUROVITA SPA 0 0 0,00% - - - 604.465 -604.465
BANCA POPOLARE S. FELICE 5.783 17.349 0,27% 337.790 251.503 - -
BANCA D'ITALIA PART 900 22.500.000 0,30% 22.500.000 22.500.000 - - 0
BCO TRE VENEZIE AZ 4.439 4.439.000 9,94% 4.583.198 4.789.947 203.907 504.323 -300.416
SISTEMA WALCON 262.500 262.500 12,50% 262.500 - 0 - 0
FRAER LEASING SPA 73.358 378.527 4,03% 1.103.323 3.656.163 2.517.739 2.517.739 0
SWIFT 2 250 0,00% 1.140 7.260 6.035 6.035 0 526
S.I.PRO. SPA 4.226 218.273 3,94% 220.077 218.273 -1.804 -1.804 0
VEGAGEST SGR 0 0 - - 0 - 0
IMMOBILIARE OASI NEL PARCO SRL 97.300 97.300 9,73% 3.454.150 2.203.845 -304 -304 0
IMMOBILIARE K1 SRL 1 1.500 15,00% - - 0 - 0
TOTALI 28.976.279 34.407.216 37.353.694 5.904.636 5.540.077 364.559 526
+
205
ELENCO DEGLI ENTI PER I QUALI LA CASSA SVOLGE SERVIZI DI TESORERIA
Si riporta di seguito, l’elenco in ordine alfabetico, degli enti per i quali la Cassa svolge servizi di
tesoreria:
1 ASILO INFANTILE CENTO
2 COMUNE DI CASTELLO D'ARGILE
3 COMUNE DI CENTO
4 COMUNE DI FINALE EMILIA
5 COMUNE DI GALLIERA
6 COMUNE DI MIRABELLO
7 COMUNE DI NONANTOLA
8 COMUNE DI PIEVE DI CENTO
9 COMUNE DI POGGIO RENATICO
10 COMUNE DI RAVARINO
11 COMUNE DI SANT'AGOSTINO
12 COMUNE DI VIGARANO MAINARDA
13 DISTRETTO SCOLASTICO N. 23 SAN PIETRO IN CASALE
14 DISTRETTO SCOLASTICO N. 34 CENTO
15 FONDAZIONE "F. MANTOVANI" - MIRABELLO
16 ISSI ARCHIMEDE SAN GIOVANNI IN PERSICETO
17 ISTITUTO COMPRENSIVO 1 DECIMA - PERSICETO
18 ISTITUTO COMPRENSIVO 2 - SAN GIOVANNI IN PERSICETO
19 ISTITUTO COMPRENSIVO PIEVE DI CENTO
20 ISTITUTO COMPRENSIVO SALA BOLOGNESE
21 ISTITUTO COMPRENSIVO SAN PIETRO IN CASALE
22 ISTITUTO COMPRENSIVO VIGARANO MAINARDA
23 PARTECIPANZA AGRARIA DI CENTO
24 PARTECIPANZA AGRARIA DI NONANTOLA
25 PARTECIPANZA AGRARIA DI PIEVE DI CENTO
206
PUBBLICITA’ DEI CORRISPETTIVI DI REVISIONE CONTABILE E DEI SERVIZI
DIVERSI DALLA REVISIONE A NORMA DEL REGOLAMENTO EMITTENTI CONSOB
ART. 149 DUODIECES
Ai sensi di quanto disposto dall’art. 149 duodecies del Regolamento emittenti Consob si riportano, nella
tabella che segue, le informazioni riguardanti i corrispettivi erogati a favore della società di revisione
KPMG S.p.A. e a favore delle società appartenenti al network KPMG per i seguenti servizi:
1) Servizi di revisione che comprendono:
� l’attività di revisione legale del bilancio d’esercizio;
� l’attività di revisione contabile limitata delle relazioni semestrale e trimestrali;
2) Servizi di attestazione che comprendono incarichi con cui il revisore valuta uno specifico elemento,
la cui determinazione è effettuata da un altro soggetto che ne è responsabile, attraverso opportuni
criteri, al fine di esprimere una conclusione che fornisca al destinatario un grado di affidabilità in
relazione a tale specifico elemento.
3) Servizi di consulenza fiscale.
4) Altri servizi che comprendono incarichi relativi alla consulenza su importanti cantieri progettuali
inerenti alle novità normative e sui principi contabili ed inoltre alle novità segnaletiche.
I corrispettivi esposti in tabella, di competenza dell’esercizio 2017, sono quelli contrattuali, comprensivi
di eventuali indicizzazioni (sono escluse l’Iva, le spese vive e l’eventuale contributo di vigilanza).
Tipologia di servizi Soggetto che ha
erogato il servizio Destinatario del servizio
Compensi
in migliaia di Euro
Revisione legale KPMG S.p.A Cassa di Risparmio di Cento SpA 148
Servizi di attestazione KPMG S.p.A Cassa di Risparmio di Cento SpA 0
Altri Servizi KPMG S.p.A Cassa di Risparmio di Cento SpA 8
Altri Servizi KPMG ADVISORY Cassa di Risparmio di Cento SpA 20
Altri Servizi K STUDIO ASSOCIATO Cassa di Risparmio di Cento SpA 97
Totale 273
207
INFORMATIVA AL PUBBLICO STATO PER STATO
Al fine di accrescere la fiducia dei cittadini dell’Unione Europea nel settore finanziario, la CRD IV
introduce obblighi di pubblicazione di informazioni riguardanti le attività delle banche, e in particolare
gli utili realizzati, le imposte pagate ed eventuali contributi pubblici ricevuti, suddivisi per singolo paese
ove le banche sono insediate. Tali obblighi sono da considerare un elemento importante nella
responsabilità sociale delle banche nei confronti del pubblico.
L'informativa resa dalla Cassa di Risparmio di Cento è in linea con quanto previsto dall'Allegato A
della Parte Prima, Titolo III, Capitolo 2 della Circolare Banca d'Italia n. 285 del 17/12/2013 e successivi
aggiornamenti.
Dal momento che la Cassa di Risparmio di Cento non appartiene ad alcun gruppo, la stessa è l'unica
società ricompresa nel perimetro dell'informativa e l'Italia è l'unica nazione cui si riferiscono i dati
riportati.
Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Stefano Aldrovandi dichiara, a
norma delle disposizioni dell'art. 154-bis, comma 2, del T.U.F., che l'informativa contenuta in questo
documento corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.
Nazione:
Italia
Denominazione delle società insediate:
1) Cassa di Risparmio di Cento SpA
Natura dell'attività:
La Cassa di Risparmio di Cento svolge le tradizionali attività bancarie di raccolta dei depositi e del
risparmio, erogazione di prestiti e prestazione / intermediazione di servizi di pagamento, assicurativi e
di investimento. Essa opera dal 1859 e al 31 dicembre 2017 conta una rete di 48 sportelli ubicati in
Emilia Romagna nelle province di Ferrara, Bologna, Modena e Ravenna. La clientela a cui la banca
tradizionalmente si rivolge è rappresentata da famiglie e PMI, mentre il servizio verso i segmenti
“private”, “personal” e “corporate”) è strutturato con modelli specifici e gestori dedicati. L'offerta
commerciale si modifica e si arricchisce nel tempo per assicurare la continua rispondenza alle esigenze
della clientela e al mutato contesto operativo (si pensi per esempio allo sviluppo dei canali remoti). Le
principali componenti dell'attività svolta e dell'offerta proposta, elencate prendendo a riferimento la
tabella 2 di cui all'art. 317, par. 4 del CRR, sono: i "servizi bancari a carattere commerciale" (raccolta di
depositi, prestiti, rilascio di garanzie e impegni di firma); i "pagamenti e regolamenti" (servizi di
pagamento, carte di debito e di credito); le "gestioni patrimoniali"; l'"intermediazione al dettaglio"
(ricezione e trasmissione di ordini su strumenti finanziari, esecuzione di ordini per conto della
clientela), la custodia e amministrazione di strumenti finanziari della clientela.
Fatturato:
Il margine di intermediazione (voce 120 del conto economico) per il 2017 ammonta a euro 77.987.204
Numero di dipendenti su base equivalente a tempo pieno:
Al 31 dicembre 2017 si rilevano n. 365 dipendenti su base equivalente a tempo pieno, determinati come
rapporto fra il monte ore lavorato complessivamente da tutti i dipendenti, esclusi gli straordinari, e il
totale annuo previsto contrattualmente per un dipendente assunto a tempo pieno.
Utile o perdita prima delle imposte:
208
L'utile lordo determinato come somma delle voci 250 e 280 del conto economico per il 2017 ammonta a
euro 8.006.595
Imposte sull'utile o sulla perdita:
La somma delle imposte di cui alla voce 260 del conto economico per il 2017 è positiva per euro
1.446.551
Contributi pubblici ricevuti:
La Cassa di Risparmio di Cento non ha ricevuto nel corso del 2017 alcun contributo da parte delle
amministrazioni pubbliche.
209
ELENCO DEI PRINCIPI CONTABILI OMOLOGATI DALLA COMMISSIONE EUROPEA
Principio Descrizione Regolamento omologazione
IFRS 1 Prima adozione dei principi contabili internazionali 1126/2008 – mod. 1274/2008 - 69/2009 - 70/2009 –
494/2009 – 495/2009 – 1136/09- 1205/2011 – 475/2012-
1254/2012 – 1255/2012-183/2013 – 2343/2015 –
2441/2015 – 1905/2016 – 2067/2016 – 1986/2017
IFRS 2 Pagamenti basati sulle azioni
1126/2008 – mod. 1261/2008 – 495/2009 – 1254/2012 –
1255/2012 – 28/2015 – 2067/2016
IFRS 3 Aggregazioni aziendali
1126/2008 mod. 495/2009 – 1254/2012 – 1255/2012 -
1361/2014 - 28/2015 – 1905/2016 – 2067/2016 –
1986/2017
IFRS 4 Contratti Assicurativi
1126/2008 - mod. 1274/2008 -494/2009 – 1165/2009 –
1255/2012– 1905/2016 – 2067/2016 – 1988/2017 –
1986/2017
IFRS 5
Attività non correnti possedute per la vendita e attività
operative cessate 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 - 494/2009 –
1254/2012 – 1255/2012 – 2343/2015 – 2067/2016
IFRS 6 Esplorazione e valutazione delle risorse minerarie 1126/2008
IFRS 7 Strumenti finanziari: informazioni integrative
1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 – 824/2009 –
1165/2009 – 1205/2011 -475/2012 – 1254/2012 –
1255/2012 - 1256/2012 – 2343/2015– 2067/2016 –
1986/2017
IFRS 8 Settori operativi
1126/2008 - mod. 1274/2008 – 475/2012-1256/2012 -
28/2015
IFRS 9 Strumenti finanziari 2067/2016 – 1986/2017
IFRS 10 Bilancio Consolidato 1254/12- 313/2013 - 1174/2013 – 2016/1703
IFRS 11 Accordi a controllo congiunto 1254/12 - 313/2013 – 2173/2015
IFRS 12 Informativa sulle partecipazioni in altre entità 1254/12 – 313/2013 – 1174/2013 - 2016/1703
IFRS 13 Valutazione al fair value 1255/12 – 1361/2004 – 2067/2016 – 1986/2017
IFRS 15 Ricavi provenienti da contratti con i clienti 1905/2016 – 1986/2017 – 1987/2017
IFRS 16 Leasing 1986/2017
IAS 1 Presentazione del bilancio
1274/2008 - mod. 53/2009 - 70/2009 - 494/2009 –
475/2012 – 243/10- 149/11- 1254/2012 – 1255/2012 –
2406/2015 – 1905/2016 – 2067/2016 – 1986/2017
IAS 2 Rimanenze
1126/2008 - 70/2009 – 1255/12– 1905/2016 –
2067/2016 – 1986/2017
IAS 7 Rendiconto finanziario
1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 - 494/2009 –
1254/2012 – 1990/2017 – 1986/2017
IAS 8 Principi contabili, cambiamenti nelle stime ed errori
1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 – 1255/2012 –
2067/2016
IAS 10
Fatti intervenuti dopo la data di riferimento del
bilancio
1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 – 1255/2012 –
2067/2016
IAS 11 Commesse a lungo termine 1126/2008 - mod. 1274/2008 – 1905/2016
IAS 12 Imposte sul reddito 1126/2008 - mod. 1274/2008 -495/2009 – 475/2012 –
1254/12- 1255/2012– 1905/2016 – 2067/2016 –
1989/2017 – 1986/2017
IAS 16 Immobili, impianti e macchinari
1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 -495/2009 –
1255/2012 -28/2015 - 2231/2015 – 1905/2016 –
1986/2017
IAS 17 Leasing 1126/2008 – 1255/2012
IAS 18 Ricavi
1126/2008 – mod. 69/2009 – 1254/2012 – 1255/2012 –
1905/2016
IAS 19 Benefici per i dipendenti 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 – 475/2012 –
1255/2012 – 2343/2015 – 29/2015
IAS 20 Contabilizzazione dei contributi pubblici e informativa
sull'assistenza pubblica
1126/2008 – mod. 70/2009 – 475/2012 – 1255/2012 –
2067/2016
IAS 21 Effetti delle variazioni dei cambi delle valute estere 1126/2008 - mod. 1274/2008 – 69/2009 - 494/2009-
210
475/2012 – 1254/2012 – 1255/2012 – 2067/2016 –
1986/2017
IAS 23 Oneri finanziari 1260/2008 – mod. 70/2009 – 2067/2016 – 1986/2017
IAS 24 Informativa di bilancio sulle operazioni con parti
correlate 1126/2008 - mod. 1274/2008- mod. 622/10 – 475/2012 –
1254/2012 - 28/2015
IAS 26 Fondi di previdenza 1126/2008
IAS 27 Bilancio consolidato e separato 1126/2008 - mod. 1274/2008 – 69/2009 - 494/2009 –
1254/2012 – 1254/2012 – 1174/2013-2241/2015
IAS 28 Partecipazioni in collegate 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 - 494/2009 -
495/2009 – 1254/2012 – 1255/2012–2441/2015 –
2067/2016 – 2016/1703
IAS 29 Informazioni contabili in economie iperinflazionate 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009
IAS 31 Partecipazioni in joint venture 1126/2008 – mod. 70/2009 - 494/2009 – 1254/2012 –
1255/2012 IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio 1126/2008 - mod. 1274/2008- 53/2009 - 70/2009 -
494/2009 -495/2009 – 1293/2009- 475/2012 –1254/2012
1255/2012 - 1256/2012 – 1905/2016 – 2067/2016 –
1986/2017 IAS 33 Utile per azione 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 494/2009 -495/2009 –
475/2012 – 1254/2012 – 1255/2012 – 2067/2016
IAS 34 Bilanci intermedi 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 -495/2009 –
475/2012 – 1255/2012 – 2343/2015 – 1905/2016
IAS 36 Riduzione durevole di valore delle attività 1126/2008 - mod. 1274/2008 – 69/2009 - 70/2009 -
495/2009 – 1254/2012 – 1255/2012 – 1374/2013 –
2067/2016 – 1905/2016
IAS 37 Accantonamenti, passività e attività potenziali
1126/2008 - mod. 1274/2008 -495/2009 - 28/2015 –
1905/2016 –2067/2016 – 1986/2017 IAS 38 Attività immateriali 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 -495/2009 –
1254/2012 - 1255/2012 - 28/2015 – 1905/2016 –
1986/2017 IAS 39 Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione 1126/2008 - mod. 1274/2008 – 53/2009 - 494/2009 -
495/2009 – 824/2009 – 839/2009 – 1171/2009 –
1254/2012 - 1255/2012 – 1375/2013 – 1905/2016 –
2067/2016 – 1986/2017 IAS 40 Investimenti immobiliari 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 - 1255/2012 -
1361/2014 – 1905/2016 – 1986/2017 IAS 41 Agricoltura 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 - 1255/2012 –
1986/2017
INTERPRETAZIONI REGOLAMENTO OMOLOGAZIONE
IFRIC 1 Cambiamenti nelle passività iscritte per smantellamenti,
ripristini e passività similari
1126/2008 - mod. 1274/2008 – 1986/2017
IFRIC 2 Azioni dei soci in entità cooperative e strumenti simili 1126/2008 – 53/2009 - 1255/2012 – 2067/2016
IFRIC 4 Determinare se un accordo contiene un leasing 1126/2008 - 1255/2012
IFRIC 5 Diritti derivanti da interessenze in fondi per
smantellamenti, ripristini e bonifiche ambientali
1126/2008 – 1254/2012– 2067/2016
IFRIC 6 Passività derivanti dalla partecipazione ad un mercato
specifico - Rifiuti di apparecchiature elettriche ed
elettroniche 1126/2008
IFRIC 7 Applicazione del metodo della rideterminazione ai sensi
dello IAS 29 - Informazioni contabili in economie
iperinflazionate
1126/2008 - mod. 1274/2008 – 53/2009
IFRIC 8 Ambito di applicazione dell'IFRS 2 1126/2008 – 632/2010
IFRIC 9 Rivalutazione dei derivati incorporati 1126/2008 mod. 495/2009 – 1171/2009 –
1254/2012 – ABROGATO con reg. 2067/2016
IFRIC 10 Bilanci intermedi e riduzione durevole di valore 1126/2008 - mod. 1274/2008 – 2067/2016
IFRIC 11 Operazioni con azioni proprie e del gruppo 1126/2008
211
IFRIC 12 Accordi per servizi in concessione 254/2009 – 1905/2016 – 2067/2016 – 1986/2017
IFRIC 13 Programmi di fidelizzazione della clientela 1262/2008 - 1255/2012 – 1905/2016
IFRIC 14 IAS 19 – il limite relativo a un’attività a servizio di un
piano a benefici definiti, le previsioni di contribuzione
minima e la loro iterazione.
1263/2008 - mod. 1274/2008
IFRIC 15 Accordi per la costruzione di immobili 636/2009 – 1905/2016
IFRIC 16 Coperture di investimenti netto in una gestione estera 460/2009 – 1254/2012 – 2067/2016
IFRIC 17 Distribuzione ai soci di attività non rappresentate da
disponibilità liquide
1142/09 - 1255/2012
IFRIC 18 Cessioni di attività da parte della clientela 1164/09 – 1905/2016
IFRIC 19
Estinzione di passività finanziarie con strumenti
rappresentativi di capitale
662/2010 – 1255/2012 – 2067/2016
IFRIC 20 Costi di sbancamento nella fase di produzione di una
miniera a cielo aperto 1255/2012
IFRIC 21 Tributi 634/2014
SIC 7 Introduzione dell'euro 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 494/2009
SIC 10 Assistenza pubblica - Nessuna specifica relazione alle
attività operative
1126/2008 - mod. 1274/2008
SIC 12 Consolidamento - Società a destinazione specifica (società
veicolo)
1126/2008 - 1254/2012
SIC 13 Imprese a controllo congiunto - Conferimento in natura da
parte dei partecipanti al controllo
1126/2008 - mod. 1274/2008 – 1254/2012
SIC 14
SIC 15 Leasing operativo - incentivi 1126/2008 - mod. 1274/2008
SIC 21 Imposte sul reddito - Recupero delle attività rivalutate non
ammortizzabili
1126/2008 – 1255/2012
SIC 25 Imposte sul reddito - Cambiamenti di condizione fiscale di
un'impresa o dei suoi azionisti
1126/2008 - mod. 1274/2008
SIC 27 La valutazione della sostanza delle operazioni nella forma
legale del leasing
1126/2008 – 1905/2016 – 2067/2016
SIC 29 Informazioni integrative - Accordi per servizi in
concessione
1126/2008 - mod. 1274/2008 – 1986/2017
SIC 31 Ricavi - Operazioni di baratto comprendenti servizi
pubblicitari
1126/2008 – 1905/2016
SIC 32 Attività immateriali - Costi connessi ai siti web 1126/2008- mod. 1274/2008 – 1905/2016 –
1986/2017
212
Pagina bianca
213
ATTESTAZIONE SUL BILANCIO D’ESERCIZIO AI SENSI DELL’ART. 81-TER DEL
REGOLAMENTO CONSOB N. 11971 DEL 14 MAGGIO 1999 E SUCCESSIVE MODIFICHE ED
INTEGRAZIONI
1. I sottoscritti, Ivan Damiano, nella sua qualità di Direttore Generale di Cassa di Risparmio di
Cento S.p.A. e Stefano Aldrovandi, nella sua qualità di Vice Direttore Generale - Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Cassa di Risparmio di Cento S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto all’articolo 154-bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
1.1. l’adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell’impresa e 1.2. l’effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del
bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2017.
2. La valutazione dell’adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio è basata su di un modello definito Cassa di Risparmio di Cento S.p.A. secondo standard di riferimento per il sistema di controllo interno generalmente accettati a livello internazionale.
3. I sottoscritti attestano, inoltre, che:
3.1. il bilancio d’esercizio:
a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili; c) è redatto in conformità all’articolo 9 del Decreto Legislativo n. 38/2005 ed è idoneo a
fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’emittente;
3.2. la relazione sulla gestione comprende un’analisi attendibile dell’andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell’emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposto.
Cento, 6 Marzo 2018
214
Pagina Bianca
215
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE
ALL’ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI AI SENSI DELL’ART. 2429,
COMMA 2, C.C.
Agli Azionisti della Cassa di Risparmio di Cento.
Nel corso dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 la nostra attività è stata ispirata
alle disposizioni di legge e alle Norme di comportamento del Collegio Sindacale
emanate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti
Contabili.
Attività di vigilanza
Nel corso del 2017 abbiamo effettuato 30 riunioni a seguito di altrettante verifiche
effettuate sia presso le filiali che in sede centrale.
Abbiamo partecipato a tutte le riunioni del Consiglio di Amministrazione nelle quali
abbiamo acquisito informazioni sul generale andamento della gestione, sulla sua
prevedibile evoluzione nonché sulle operazioni di maggior rilievo economico,
finanziario e patrimoniale deliberate. Sulla base delle informazioni acquisite, non
sono state riscontrate violazioni della legge e dello statuto, né operazioni
manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interesse o tali da
compromettere l’integrità del patrimonio.
Abbiamo riscontrato l’inesistenza di operazioni atipiche e inusuali ed accertato che le
operazioni in potenziale conflitto di interesse (ex art. 136 del T.U.B. e artt. 2391 e
2391 bis del Codice Civile) fossero deliberate in conformità con la normativa vigente.
Abbiamo acquisito dalla società di revisione incaricata del controllo legale dei conti
KPMG, durante gli incontri svoltisi, informazioni, e, da quanto da essa riferito, non
sono emersi dati e circostanze rilevanti che debbano essere evidenziati nella presente
relazione. Vi segnaliamo inoltre che durante l’esercizio sono stati conferiti altri
incarichi alla società di revisione KPMG. L’importo complessivo (inclusivo di IVA)
corrisposto per tali altri servizi è risultato pari ad € 125 mila, che sommato al
216
compenso per l’attività di revisione legale del bilancio dell’esercizio ed alla revisione
limitata delle relazioni semestrale e trimestrali porta l’ammontare complessivo
(inclusivo di IVA) corrisposto a KPMG ad € 273 mila.
Abbiamo incontrato periodicamente il Dirigente Preposto, i responsabili della
Revisione Interna, della Compliance e Antiriciclaggio, del Risk Management e del
Servizio Controllo e Recupero Crediti con i quali abbiamo innanzitutto proseguito
l’attività del Comitato Controlli attraverso riunioni fissate con cadenza trimestrale, da
noi promosso negli anni passati e presieduto, finalizzato al coordinamento ed al
presidio dei controlli interni per supportare adeguatamente il Consiglio di
Amministrazione nelle decisioni in tale materia.
Nel corso dell’esercizio abbiamo acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di nostra
competenza, sull’adeguatezza e sul funzionamento dell’assetto organizzativo della
società, anche tramite la raccolta di informazioni dai responsabili delle funzioni e, a
tale riguardo, non abbiamo osservazioni particolari da riferire.
Abbiamo acquisito conoscenza e vigilato, anche attraverso il supporto della
Revisione Interna, alla quale abbiamo demandato una puntuale verifica sul processo
contabile, sull’adeguatezza e sul funzionamento del sistema amministrativo-
contabile, nonché sull’affidabilità di quest’ultimo a rappresentare correttamente i fatti
di gestione, mediante l’ottenimento di informazioni e l’esame dei documenti
aziendali e attraverso periodici incontri avuti con la società incaricata della revisione
legale dei conti, e a tale riguardo, per quanto di nostra competenza, non abbiamo
osservazioni particolari da riferire.
Abbiamo effettuato specifici atti di ispezione e controllo riguardanti tutte le principali
aree funzionali della Banca, incluse alcune filiali e, in base alle informazioni
acquisite, non sono emersi rischi significativi e/o violazioni di legge, dello statuto o
dei principi di corretta amministrazione, ivi comprese le operazioni con soggetti
collegati, nel rispetto delle norme vigenti in materia. Segnaliamo poi che non sono
pervenute denunzie ex art. 2408 c.c. e che nello svolgimento dell’attività di vigilanza,
217
come sopra descritta, non sono emersi altri fatti significativi tali da richiederne la
menzione nella presente relazione o da segnalare agli Organi competenti.
Fatti rilevanti dell’esercizio
Come evidenziato puntualmente nella Relazione sulla Gestione del Consiglio di
Amministrazione la Cassa di Risparmio di Cento nel corso dell’esercizio 2017 ha
realizzato una plusvalenza a seguito della cessione di una quota rilevante della
partecipazione detenuta in CEDACRI S.p.A., parzialmente compensata dagli impatti
negativi derivanti dal default delle banche venete (Popolare di Vicenza e Veneto
Banca) e delle casse romagnole (Cassa di Risparmio di Cesena e Cassa di Risparmio
di Rimini) e dai rilevanti oneri straordinari devoluti anche nell’esercizio in esame sia
al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) che al Fondo Nazionale di
Garanzia (FNG) a salvaguardia del sistema bancario.
Inoltre nel corso dell’esercizio la Cassa ha optato per un riallineamento fiscale dei
valori degli immobili a quelli contabili che ha comportato nel suo complesso un
effetto positivo a conto economico.
Come riportato nella Relazione sulla Gestione in data 15 ottobre è stata sottoscritta
una lettera di intenti tra Fondazione Cassa di Risparmio di Cento e Banca Popolare di
Sondrio finalizzata alla cessione a quest’ultima del controllo della Cassa.
Nel corso del mese di dicembre il Consiglio di Amministrazione della Cassa ha
deliberato l’approvazione del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex
D.lgs. n. 231/2001.
Si riporta anche un fatto rilevante avvenuto il 30 gennaio 2018, giorno in cui la Cassa
di Risparmio di Cento ha acquisito il 55% del capitale sociale di Istituto Finanziario
Veneto Romagnolo S.p.A. (I.FI.VE.R.), società specializzata nella cessione del
quinto dello stipendio e della pensione.
Bilancio d’esercizio
Abbiamo esaminato il progetto di bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2017
218
redatto in applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS ed in ottica di
continuità aziendale, messo a nostra disposizione nei termini di cui all’art 2429 c.c. in
merito al quale riferiamo quanto segue.
Non essendo a noi demandata la revisione legale del bilancio, abbiamo vigilato
sull’impostazione generale data allo stesso, sulla sua generale conformità alla legge
per quel che riguarda la sua formazione e struttura e, a tale riguardo, non abbiamo
osservazioni particolari da riferire.
Abbiamo altresì verificato l’osservanza delle norme di legge inerenti alla
predisposizione della Relazione sulla Gestione ed anche a tale riguardo non abbiamo
osservazioni particolari da riferire.
Per quanto a nostra conoscenza, gli Amministratori, nella redazione del bilancio, non
hanno derogato alle norme di legge ai sensi dell’art. 2423, comma 4, c.c..
Conclusioni
Considerando anche le risultanze dell’attività svolta dal soggetto incaricato della
revisione legale dei conti contenute nella relazione di revisione del bilancio che ci è
stata messa a disposizione in data odierna e l’attestazione di adeguatezza e di
conformità rilasciata dal Dirigente preposto, proponiamo all’Assemblea di approvare
il bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2017, così come redatto dagli
Amministratori, concordando con la proposta di destinazione dell’utile dagli stessi
formulata.
Cento, 20 marzo 2018