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Cinofili stanchi set ott 2014

Date post: 02-Apr-2016
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Il bimestrale gratuito sui nostri amici a 4 zampe, per i nostri amici a 4 zampe. The two-monthly free magazine about our dogs for our dogs
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Ecco un nuovo numero di Cinofili Stanchi, con articoli

che parlano dei nostri amici a 4 zampe. Un numero meno

corposo, rispetto al precedente di 80 pagine che ha riscos-

so un discreto successo.

Torniamo con il bimestrale di sett/ott 2014 alla consuetu-

dine: le nostre rubriche Cani al Cinema, C’è Posta per Fi-

do, I cani nella Poesia e Umorismo Canino. Gli articoli

tecnico - cinofili di Angelo Romanò (Cuccioli: le parole

da ricordare), Debora Segna (Fermati, altrimenti ringhio)

e Marcello Messina (American Staffordshire e Pitbull).

Infine una mia traduzione di un articolo che può interes-

sare chiunque possieda un pastore tedesco: in esso si parla

di mielopatia degenerativa.

Purtroppo, essendo impegnato nella stesura finale del mio

nuovo libro (il cui titolo è mutato da ‘I miei cani parlano’

ad ‘Armonia a quattro zampe’) non ho avuto la possibilità

di pensare a niente di effettivamente interessante. Mi ri-

prometto di farlo sul numero di fine anno, magari con un

paio di articoli. Per una volta potrete perdonarmi.

Buona lettura a tutti.

Giovanni Padrone

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Editoriale pag. 2

Cani al cinema: Zanna Bianca pag. 4

Cuccioli: Le Parole da ricordare... pag. 6

Fermati, altrimenti ringhio pag. 11

American Staffrodshire e Pitbull pag. 17

C’è Posta per Fido pag. 23

Lo stato della mielopatia degenerativa nel Pastore

Tedesco pag. 24

I cani nella Poesia pag. 34

Umorismo canino pag. 35

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di Giovanni Padrone - Una volta tanto parliamo di un film sui cani prodotto in casa

nostra. In particolare, ci riferiamo a Zanna Bianca diretto nel 1973 da Lucio Fulci che

vide come attori protagonisti Franco Nero, nei panni di Jason Scott, e molti altri attori

noti (Virna Lisi, Fernando Rey e Carole André che qualche anno dopo sarà la Perla di

Labuan nel serial tv Sandokan), oltre ad un magnifico esemplare di pastore tedesco

che interpreta Zanna Bianca, cane amato e bistrattato dal genere umano.

La trama: Film ispirato al libro di Jack London ‘Zanna

Bianca’. La storia si svolge nel Canada del 1886, durante

la corsa all'oro. Charlie, un indiano commerciante di pel-

licce, scopre suo figlio Mitsah che tenta di far amicizia

con un lupo ed allontana l'animale, credendolo pericoloso.

Quella sera, Charlie si ricrede quando il lupo, in realtà un

incrocio tra lupo e cane che è stato chiamato Zanna Bianca

da suo figlio, dà l'allarme poiché Mitsah è caduto in un la-

go ghiacciato. Con l'aiuto di Zanna Bianca, Charlie salva il

bambino, che tuttavia rischia di morire assiderato; l'india-

no decide allora di portarlo a Dawson, la città più vicina,

per farlo curare da un medico. Kurt, altro commerciante di

pelli, lo accompagna pur avvertendolo che la città non è sicura. Intanto Jason Scott,

commissario governativo e scrittore, arriva a Dawson per scrivere un articolo sui cer-

catori d'oro; viene accolto da suor Evangelina, da poco arrivata in città con l'intenzione

di aprire un ospedale nella missione. La suora ha notato la corruzione di padre Oatley,

ossessionato dal denaro: il prete è succube del bandito Beauty Smith, che domina in

realtà l'intera città di Dawson e gli affari che vi si svolgono. Smith è inoltre attratto

dalla ballerina/cantante Krista, che si esibisce in un saloon ed è la figlia segreta del

prete.

Suor Evangelina cura Mitsah, mentre Charlie viene insultato dagli scagnozzi di Beauty

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Smith in quanto indiano; Zanna Bianca, che l'ave-

va seguito, uccide il cane di Smith che gli era stato

mandato contro. Il bandito, che sfrutta i cani nei

combattimenti, cerca di convincere Charlie a ven-

dergli Zanna Bianca; l'indiano rifiuta, ma viene

coinvolto in una rissa ed accoltellato da uno degli

uomini di Smith. Il bandito organizza una lotta tra

Zanna Bianca ed un orso incatenato, in cui il lupo

viene gravemente ferito prima che Scott e Suor

Evangelina possano intervenire, salvando l'anima-

le che viene restituito a Mitsah. Al bambino, che sta gua-

rendo, viene però taciuta la morte del padre; Scott inizia

ad avere per lui un affetto paterno. Intanto, Beauty Smith

sta pensando di cambiare città e vuole convincere Krista

a seguirlo, ma lei rifiuta; ne segue una rissa, durante la

quale Smith accidentalmente uccide la donna. Accorso

sul posto, padre Oatley grida contro Smith e svela ciò che

il bandito aveva tenuto nascosto, ossia che a Nome (dove

Smith ha intenzione di trasferirsi) sono stati scoperti nuo-

vi filoni d'oro.

Chester, l'assassino di Charlie, era stato nel frattempo ar-

restato, ma viene liberato da un giubba rossa corrotta, e tenta di uccidere Scott su ordi-

ne di Smith; l'attentato fallisce per l'intervento di Zanna Bianca, che salta dalla finestra

ed aggredisce il delinquente. Smith ed uno dei suoi scagnozzi (Jim Hall) fuggono

prendendo in ostaggio Mitsah, padre Oatley tenta di fermarli e viene ucciso. Scott, con

l'aiuto degli abitanti di Dawson e di Zanna Bianca, insegue Smith, che tenta di disper-

derli facendo saltare una diga; il lupo salta addosso al bandito ma la dinamite esplode

spazzando via Smith, Hall e lo stesso Zanna Bian-

ca. Il giorno seguente, Scott, suor Evangelina e

Mitsah stanno lasciando Dawson su un battello. Il

bambino è affranto per la morte del padre e la per-

dita del suo cane, ma Zanna Bianca è sopravvissu-

to e nuota fino al battello ricongiungendosi al suo

padroncino.

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di Angelo Romanò - Quando si parla di cuccioli, si parla di energia e di curiosità. O-

gni cucciolo è ansioso di conoscere ed esplorare il mondo. Negli articoli precedenti

abbiamo visto come comunicare al meglio e stabilire una relazione, ma ogni strada

porta a risultati diversi e presuppone un metodo valido che ci aiuti a mantenere una

coerenza di comunicazione che sia costante nel tempo.

Il metodo che introdurrò si basa su semplici parole che unite in sequenza, vi aiuteran-

no ad avere un metodo costante nel tempo:

Pazienza, Premio, Pratica e Positività, Programma, Posture, Persistenza.

Pazienza: Molti considerano la pazienza come un

aspettare passivo o come una tolleranza ma in re-

altà la pazienza ha un altro significato.

Il termine ha origine dal latino “patire” che trova

il suo riferimento greco come “pathein” (dolore

corporale) e “pathos” (dolore spirituale), ossia è la

facoltà umana di rimandare la propria reazione

alle avversità, mantenendo nei confronti dello sti-

molo un atteggiamento neutro.

Avere pazienza significa rimanere concentrati su

quello che svolgiamo ed aiuta a sviluppare tolleranza verso chi ci ascolta. Il contrario

di pazienza è l’impazienza, il non potersi trattenere, il perdere le staffe, il che trascina

con sé problemi non da sottovalutare come stress, rabbia e frustrazione, una spirale

negativa che non ci permette di risolvere il problema ma di evitarlo giungendo ad una

conclusione sbagliata. Il problema quindi resta, e se dovete risolverlo dovrete armarvi

di pazienza, concentrarvi e applicarvi … e quando si tratta di cuccioli, dovete dimo-

strare a voi stessi che ne avete tanta.

Non so se vi è mai capitato di comperare un puzzle da 5000 pezzi, ecco, risolvere un

puzzle anche a più riprese può essere un buon metodo per allenare la pazienza. Si co-

mincia a definire i bordi per poi concentrarsi sul contenuto. Lo stesso dovrete fare

con chi vi sta di fronte.

Premio: Non sempre si riesce a capire bene il significato della parola Premio, forse

perché nella nostra vita siamo quasi sempre abituati a riceverne ed il significato tal-

volta perde valore. Il premio, per definizione, è un riconoscimento attribuito a qualcu-

no, ed in questo caso al nostro fedele amico, per un’attività, un gesto o comunque

qualcosa che abbia fatto, ed io aggiungerei anche non fatto, o realizzato. Ma i premi

sono tutti uguali?

Premiare significa anche scegliere il premio adatto a quella circostanza, al premio

viene riconosciuta anche una gerarchia ed una tipologia. Gerarchia: poiché esistono

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premi primari e secondari, un esempio ne è il cibo (primario), immediato che lavora

sulla parte istintiva del cane, ed una carezza (secondario) che lavora sulla parte cogni-

tiva del cane. Tipologia: poiché ogni premio può essere diverso dall’altro, pur mante-

nendo la stessa valenza.

Il premio ha anche la valenza di rinforzo, in altre parole un cucciolo che riceve una

compensa sarà più predisposto ad ascoltarvi e penserà a come riceverne un’altra. In

pratica il premio aiuta a marcare un comportamento, giusto o sbagliato che sia, e la

forza motrice che invoglierà il cucciolo ad averlo si chiama motivazione. Più il cuc-

ciolo sarà motivato od interessato a ricevere un premio, più potremo lavorare agevol-

mente con lui.

La corretta corrispondenza fra il comportamento che vogliamo rinforzare ed il premio

è di fondamentale importanza. Meno tempo intercorrerà tra l’arrivo del premio ed il

comportamento adottato, migliore sarà per lui l’associazione del comportamento da

adottare. Ricordate di non abusare con premi in cibo ma di utilizzarli solo per la fase

iniziale, una volta capito il comportamento da adottare cercate di associare gradual-

mente premi secondari, un semplice “bravo” o una carezza.

Pratica e Positività: uso o facoltà di fare

qualche cosa e si acquista col farla di fre-

quente. La pratica quindi ci aiuta a migliorare

la nostra esecuzione, mentale e fisica. Allena-

re la mente ci aiuta a migliorare le nostre fa-

coltà di elaborazione, facoltà che vanno ali-

mentate coerentemente al nostro stato. Se sia-

mo stanchi o maldisposti eviteremo di allena-

re la mente con elaborazioni complesse ma

preferiremo quelle più leggere e a volte diver-

tenti. Lo stesso faremo con il nostro compagno di giochi, il cucciolo. Se vediamo che

è maldisposto eviteremo giochi complessi ma ci concentreremo su giochi leggeri e

divertenti.

Non giudicate subito il risultato ottenuto dalle prime esercitazioni, non forziamo tec-

niche che non ci appartengono ma esercitiamoci in modo che vengano a far parte del

nostro bagaglio e del nostro modo di fare, e non facciamoci prendere dallo stress o

ansia che non serve a niente, pensiamo invece positivamente e vedrete che riuscirete

ad ottenere risultati.

La pratica quindi necessita di allenamento, allenamento costante. Alternando la prati-

ca con la teoria, senza forzare il risultato ma applicandoci per raggiungerlo nel tempo

necessario, ci permetterà di ottenere il risultato sperato.

Programma: Ogni obiettivo, piccolo o grosso che sia, richiede un percorso per rag-

giungerlo, tenendo conto delle risorse disponibili, delle condizioni a contorno (o e-

sterne), dei tempi e dei modi necessari per raggiungerlo. Ogni attività quindi può far

parte di un programma, una sorta di lista delle azioni da fare e da tenere in considera-

zione. Descriviamo brevemente, ad esempio, quale può essere un programma vincen-

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te per far stare seduto il cucciolo prima che arrivi la pappa.

L’ambiente gioca un ruolo fondamentale, se ci troviamo con tanti cani ci sarà compe-

tizione ed il cucciolo salterà perché vorrà essere il primo a mangiare, quindi dovremo

optare per un luogo tranquillo senza altri cani. Il cibo ha la sua valenza, cibi appetito-

si invogliano il cucciolo, diversamente non otterremo lo stesso risultato. Il tempo per

somministrarlo avrà il suo peso, difficilmente un cucciolo mangia a stomaco pieno e

così via. Inquadrando tutte le possibili variabili, interne ed esterne al soggetto, potre-

mo determinare la riuscita delle attività.

Riassumendo brevemente: Scegliere un ambiente tranquillo, preparare del cibo appe-

titoso, assicurarsi che il cucciolo abbia fame, predisporre la ciotola ad una certa altez-

za in modo tale che il cucciolo non possa raggiunga e quindi saltare, aspettare che il

cucciolo si calmi e si metta seduto, premiarlo verbalmente portando quindi a terra la

ciotola.

Conseguentemente, potete poi programmare un percorso più complesso iniziando da

comandi semplici per poi condurre il vostro cane verso comandi avanzati.

Posture: Ogni movimento, ogni se-

quenza, ogni sguardo o posizione delle

parti del corpo del cane è l’elemento

principale per comunicare con noi. La

postura è la posizione del corpo e la re-

lativa relazione dei suoi segmenti cor-

porei nello spazio. Come già visto la

volta scorsa, la comunicazione e la rela-

zione con il nostro amico iniziano da

una corretta comprensione. Attento,

contento, aggressivo, sottomesso, atti-

vo, sono solo alcuni degli aggettivi per

indicare uno stato del cane, stato che

può essere interpretato dalle posture e dal contesto in cui il cane lo manifesta. Diffici-

le descrivere in poche parole tutte le posture e le sequenze che un cane può attuare,

ma la letteratura è ampia e di libri ed esempi su come interpretarle ve ne sono tantis-

simi, quindi lascio a voi il compito di approfondire questa parte. Ricordatevi solo che

da una corretta interpretazione si può capire bene quando rinforzare il comportamento

e quando non.

Persistenza: Come tutti i percorsi che si rispettino anche la persistenza ha il suo valo-

re. Non è detto che si riesca tutto in breve tempo e con facilità, dovremo acquisire

quelle capacità che ancora non fanno parte del nostro repertorio. Agendo e tenendo

conto delle molteplici variabili non faremo altro che migliorare la nostra capacità di

agire.

Non mi resta che augurarvi “Buon lavoro e…imparate divertendovi!”.

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di Debora Segna - L’articolo di oggi si concentra su un altro “mito da sfatare” molto

popolare nel mondo cinofilo: il temuto ringhio. Innanzitutto, vi siete mai chiesti se il

ringhio sia una cosa giusta o sbagliata? Il ringhio di un cane è una cosa assolutamente

buona ed ora vi spiegherò il “perché” attraverso il racconto di una storia fatta proprio di

ringhi ;).

Qualche tempo fa ho lavorato con un cane, una giovane femmina di taglia media, per

desensibilizzarla a non attaccare le persone estranee alla sua famiglia, perché ogni qual-

volta qualcuno si avvicinava nel suo raggio di azione, la piccola si irrigidiva ed iniziava

ad emettere un ringhio basso e se si provava ad avanzare verso di lei scattava e attacca-

va subito alle gambe. Il cane in questione era stato adottato da un canile e aveva subito

dei maltrattamenti da parte di persone che l’avevano picchiato ripetutamente, la sua rea-

zione era quindi dovuta alla paura perché i cani non agiscono o reagiscono mai senza

una motivazione.

Quando la vidi per la prima volta lei si comportò con “il solito rituale” che mi avevano

descritto i proprietari: si irrigidì ed iniziò a ringhiarmi. Non appena iniziò a ringhiare,

mi fermai, la rassicurai con la mia voce dal tono basso e sereno e poi molto lentamente

mi allontanai da lei. Non appena mi vide lontana dalla sua “area di protezione” smise

di ringhiare anche se non faceva altro che monitorare ogni mio movimento. Quando la

cagnetta non era più focalizzata solo su di me (e ci volle più di un ora), iniziò a rilas-

sarsi così io le iniziai a lanciare da lontano un po’ di bocconcini appetitosi, ed ogni vol-

ta che mangiava con atteggiamento tranquillo, dissi ai proprietari di gratificarla con un

bel “bravo”, per rinforzare il comportamento positivo. Tutto questo sempre nel pieno

rispetto della distanza che lei riusciva a tollerare verso gli estranei. I proprietari mi chie-

sero per quale motivo non l’avessi corretta o sgridata, ed io gli risposi che per costruire

un rapporto di fiducia non servivano urla o correzioni fisiche, perché così facendo non

avremmo rispettato la volontà del cane (che già non aveva più fiducia nell’uomo) ma

avremmo piegato la sua volontà alla nostra e non saremmo stati migliori di quelle per-

sone che in precedenza l’avevano picchiata.

Non sto dicendo che per essere “un buon

leader” dobbiamo lasciare che il cane faccia

sempre ciò che vuole ma non significa nemme-

no che bisogna essere autoritari, come si vede

nel programma di Cesar Millan. Un buon

leader non è colui che “comanda” il branco, ma

colui che lotta con e per il branco, trasmettendo

agli altri un autorevole senso di sicurezza. Non

dimentichiamo, che dal punto di vista percetti-

vo di un cane noi siamo parte del branco, e sta quindi a noi cercare di essere una guida

credibile e degna di fiducia. Ritornando alla nostra storia, i proprietari, per il fatto che

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non sgridai la piccola, mi guardarono in modo scettico, ma io gli chiesi di fidarsi di me

e di cercare di comprendere quello che stava provando la loro cagnolina. I cani hanno

una comunicazione diversa dalla nostra e, mentre ad un essere umano impaurito avrei

potuto dire: “ehi, non preoccuparti, va tutto bene, non ti farò del male”, con un cane

bisogna farsi capire con il linguaggio del corpo e con un timbro di voce rassicuran-

te. Se non mi fossi fermata al ringhio del cane, perché lo ritenevo un affronto troppo

grande, e se lo avessi sgridato o punito, il cane avrebbe appreso che quel segnale non

serve a nulla e che è necessario comunicare in modo più diretto, quindi l’inibizione del

ringhio avrebbe potuto indurlo a passare direttamente al morso per difendersi da quello

da cui si sentiva minacciato.

Quando un cane ringhia ci possono essere diverse ragioni. Spesso i cani lo fanno quan-

do giocano con i loro simili o con il loro proprietario, ringhiano per la difesa delle risor-

se o quando si sentono minacciati da qualcosa o qualcuno. Possiamo riconoscere alme-

no tre tipi di ringhio:

Ringhio di gioco

Ringhio di difesa

Ringhio di minaccia

Il ringhio di gioco è di breve durata e molto acuto e lo si capisce da diversi atteggia-

menti, quali: postura rilassata, coda scodinzolante, abbai striduli, saltelli, abbraccio

dell’altro cane e dal contesto. Il ringhio di gioco è di solito preceduto da una sorta di

inchino che il cane fa all’altro piegandosi sulle zampe anteriori e che si chiama “invito

al gioco” Il ringhio di gioco molto di rado può sfociare in un comportamento aggressi-

vo, è come se due amici scherzando e con il sorriso sulle labbra si dicessero “se ti avvi-

cini ti faccio vedere io”.

Il ringhio di difesa di una risorsa (in inglese chiamato growl), è in genere “un suono di

avvertimento” in cui il cane emette un suono profondo e, a volte, con un labbro legger-

mente alzato mostra in parte i denti ed è come se dicesse: “ehi, fermo li! ti stai avvici-

nando troppo!”. E’ il tipico ringhio che il cane potrebbe emettere quando ci si avvicina

alla ciotola del cibo o al suo gioco preferito.

Il ringhio di minaccia (snarl) viene emesso dal

cane quando si sente minacciato da un pericolo,

ha un suono molto più profondo, naso e labbra

sono increspate e tirate indietro, i denti ben sco-

perti e digrignati. Se il cane arriva a

quest’ultima fase significa che il ringhio di av-

vertimento è stato inefficace e di solito il rin-

ghio di minaccia precede un imminente attacco

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fisico. Il ringhio di minaccia può essere aggressivo dominante o aggressivo sottomesso.

In ogni caso ogni ringhio è sempre collegato al precedente ed è un escalation di com-

portamenti che il cane attua per evitare in tutti i modi il conflitto. Difficilmente un cane

che ringhia per gioco o per la difesa di una risorsa passerà direttamente all’attacco.

Quando il vostro cane ringhia dovreste esserne fieri perché è il suo modo per dire: “stai

esagerando, per favore fermati !!!” è il suo modo di comunicare e di far capire a voi e a

chi gli sta di fronte che sta vivendo una situazione in cui si sente in difficoltà. Quante

volte vi siete trovati in delle situazioni in cui avreste voluto fuggire via? E quante volte

avete detto a qualcuno: “basta mi hai stancato” ! Un cane non può esprimere ciò che

sente con le parole ma lo fa con il SUO linguaggio, fatto di segnali corporei e vocalizzi

ed il ringhio “Grrrrrrrh” rientra proprio in questo, è uno dei suoni del suo vocabolario

canino. Credo che i cani come gli umani abbiano tutto il diritto di sentirsi a disagio in

una situazione, perché non sono meno sensibili di noi. Anziché reprimere ciò che ci

stanno comunicando i nostri animali proviamo ad ascoltarli ed a metterci “nella loro

pelle” perché le imposizioni possono essere davvero deleterie.

I cani utilizzano molti segnali per farci capire che si sentono in difficoltà, per esempio,

ancor prima di emettere il ringhio, irrigidiscono il corpo e poi lanciano “un’occhiata

fulminante” alla persona o all’animale che gli desta preoccupazione. Anche noi esseri

umani lo facciamo spesso, basti pensare alle nostre mamme, quando facevamo qualcosa

che poteva metterle in imbarazzo con le altre persone, e ci lanciavano quello “sguardo

fulmineo” che senza proferir parola comunicava in modo eloquente tutto quello che a-

vrebbero voluto dirci a parole. I cani, a differenza degli esseri umani, riescono ad inter-

cettare subito quell’occhiata fulminante e solitamente quando un loro simile gli lancia

“quello sguardo” capiscono l’avvertimento per evitare lo scontro.

Ricordate che un cane equilibrato conosce bene questi segnali ed eviterà lo scontro in

tutti i modi ma se un umano non si ferma, e se il cane non ha alcuna via di fuga, quasi

certamente verrà morso. Quando si sentono notizie riguardo le aggressioni dei cani ver-

so l’uomo, e in particolar modo verso i bambini, cerchiamo di prendere le cose con le

pinze e di capire quale sia la vera dinamica del caso anche se è una cosa davvero diffi-

cile, perché spesso un morso di un cane fa più audience rispetto ad un proprietario che

ha mancato di rispetto al suo cane o che lo ha reso aggressivo. Purtroppo capita che sia-

no spesso i bambini ad avere la peggio nelle aggressioni, perché un cane quando arriva

ad uno scontro con un umano usa la stessa tecnica che applicherebbe con un suo simile

per correggere “l’avversario”, lo fa in due modi o lo blocca dal muso o lo afferra al col-

lo, e i bambini trovandosi all’altezza del cane sono più facilmente attaccati in queste

zone. Generalmente l’intenzione del cane non è quella di ferire veramente, ma, a diffe-

renza dei nostri amici a quattro zampe, la nostra pelle è molto delicata e basta poco per

provocare delle lesioni anche serie. Quindi, chiediamoci sempre quale sia veramente la

percezione e l’intenzione del cane. Voleva mordere o solo correggere? In entrambi i ca-

si, perché si è spinto così avanti?

Vorrei mostrarvi quello che succede quando non si osservano i segnali che il cane invia

e non si rispetta la dignità degli animali. Nel video seguente il famigerato Cesare Mil-

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lan, riceve un morso da un cane che ha volontariamente provocato, mentre era intento a

mangiare e ha continuato, incurante dei numerosi avvertimenti che la labrador gli stava

inviando.

Finisco di raccontarvi la storia della cagnolina ringhiosa. Abbiamo lavorato con lei per

tre mesi, cercando di rinforzare nella sua testa che gli umani potevano darle anche cose

belle anziché cose brutte e alla fine siamo arrivati al punto in cui lei si faceva toccare da

tutti, bambini compresi. Ed ogni volta che vedeva una nuova persona in casa

l’accoglieva scodinzolante portandogli una palla gialla in bocca per farsela tirare. Lei si

fidava di nuovo dell’uomo perché aveva capito che, fortunatamente, non tutti gli esseri

umani sono cattivi.

Sono state fatte molto ricerche sul ringhio del cane e in una di queste per osservare la

comunicazione fra cani (intraspecifica), i ricercatori hanno registrato i ringhi di 20 cani

adulti in tre differenti situazioni. Nel primo esperimento hanno registrato il ringhio di

gioco mentre il proprietario ed il suo cane giocavano al tira e molla (o tiro alla fune).

Nel secondo ad un cane che era al guinzaglio veniva dato un grosso osso carnoso e

mentre lo sgranocchiava, i ricercatori facevano entrare un altro cane (anche questo te-

nuto al guinzaglio), e lo inducevano a cercare di impossessarsene provocando un rin-

ghio di avvertimento del primo, che cercava di

difendere la sua risorsa. Non dimentichiamo

che per i cani il cibo è sopravvivenza, è un i-

stinto ancestrale scolpito nel loro DNA. Chia-

ramente nessun cane si è ferito durante

l’esperimento ;). Nella terza situazione c’era un

cane, tenuto al guinzaglio dal suo proprietario,

mentre un uomo sconosciuto si avvicinava fur-

tivamente, fissandolo negli occhi, questo indu-

ceva il cane a reagire con un ringhio di minac-

cia, perché si sentiva in pericolo e doveva sal-

vaguardare la propria esistenza.

I ricercatori, guidati da Tamas Farago del Department of Ethology della Eotvos Lorand

University, hanno valutato le caratteristiche dei vari ringhi: la durata, la frequenza fon-

damentale (pitch) e un parametro chiamato “dispersione delle formanti”, che indica la

lunghezza del tratto vocale. L’analisi ha rilevato una netta differenza fra il ringhio di

gioco, molto acuto e dal suono di breve durata degli altri due ringhi, quello di avverti-

mento, e quello di minaccia, chiamati “ringhi agonistici”. La cosa interessante, ha di-

chiarato Pongracz, un ricercato del team, è che nell’analisi dei ringhi agonistici non

c’era alcuna differenza acustica percepibile né dalle macchine che li avevano registrati

né dall’uomo, mentre al contrario, i cani sembravano distinguere alla perfezione le dif-

ferenze fra i vari ringhi. Quando i ricercatori hanno fatto ascoltare i ringhi ai cani, la-

sciando un osso incustodito vicino a loro, quando sentivano il ringhio di gioco e quello

di minaccia i cani prendevano l’osso tranquillamente ma quando veniva fatto sentire

loro il ringhio di guardia/avvertimento per la risorsa cibo, erano molto più titubanti

nell’afferrarlo.

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Se molti cani non hanno più una corretta comunicazione la motivazione discende da

comportamenti sbagliati che adottiamo noi esseri umani, dalla selezione che ha allonta-

nato sempre di più le razze dal loro progenitore originario, alterandone a volte le carat-

teristiche fisiche e la loro capacità di comunicare e purtroppo anche da parte delle scelte

di una minoranza di allevatori poco coscienziosi che ha prediletto criteri estetici, trascu-

rando gli aspetti comportamentali, facendo spesso accoppiare esemplari troppo vicini

geneticamente o predisposti all’aggressività.

Se continueremo a piegare la natura per le nostre “esigenze” senza farci molte doman-

de, non stupiamoci se potranno esserci delle spiacevoli conseguenze. Come mi ha detto

un po’ di tempo fa il professor Marc Bekoff “la natura ha sempre l’ultima paro-

la” (Nature bats last).

Bibliografia:

http://www.livescience.com/6236-grrrr-means-dog-speak.html

http://drfoxvet.com/Library/qanda/post/2011/09/19/My-boyfriend-says-I-spoil-my-

d.aspx

http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0003347210000102

http://www.libreriauniversitaria.it/linguaggio-cane-abrantes-roger-editoriale/

libro/9788825301748

http://www.drfoxvet.com/library/animal-doctor-articles/dog/my-boyfriend-says-i-spoil-

my-d

http://rogerabrantes.wordpress.com/2011/12/11/dominance-making-sense-of-the-

nonsense/

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di Marcello Messina - Le prime registrazioni dell' American bull terrier risale nel 1898

negli U.S.A. ,uno dei primi a registrare gli american pit bull fù C.Z.Bennet. Il grande

successo della razza fu dopo l'ap-

parizione cinematografica del fa-

moso Pete, il giovane cane prota-

gonista dei film “Simpatiche Cana-

glie”. Nel 1909 nasce l'A.D.B.A.

(American dog breeders associa-

tion). Sia l'ADBA che l'UKC sono

organizzazioni non ufficialmente

riconosciute dalla FEDERAZIO-

NE CINOLOGICA INTERNA-

ZIONALE, che riconosce solo l' A.K.C..

Non tutti i Pit bull nella storia sono stati utilizzati per i combattimenti, ma venivano o

sono stati utilizzati semplicemente come cani da sport, da compagnia e per gare di bel-

lezza. osi molti appassionati iniziarono a portare avanti dei piani di selezione ,verso un

cane più docile, e con le caratteristiche più idonee al salotto ed agli show di bellezza.

Uno dei pionieri fù Dunable del Kansas che nel 1921 fondò L' American Bulldog Ter-

rier Club ,realizzando la prima stesura di standard .

Nel 1936 l'American Kennel Club (la nostra ENCI americana) apri i suoi libri di regi-

strazione ufficiali ai Pit bull UKC ,ed accettò cani UKC fino al 1972. Pertanto la diceria

che sono razze diverse Pit bull UKC ed American Staffordshire è una bufala. Negli Sta-

ti Uniti ancora oggi moltissimi allevatori ,hanno mantenuto la doppia registrazione e

altri con il solo pedigree UKC o AKC. Solo per citarne alcuni:

-York's Silver Cloud prop. John Froome

-Gr.Ch.Estrella jack of Diamonds prop.Estrella Kennel

Page 18: Cinofili stanchi set ott 2014

18

-Multi Ch Clover Hill Dances with Fire, detta

Chelsea prop. Limited edition kennel

Ad esempio Chelsea è stato un soggetto cardi-

ne per l' allevamento Limited edition di

P.Lievore, accoppiata con diversi soggetti ha

prodotto diversi campioni ,ormai presenti in

numerosi pedigree per esempio: Ch Tolkien's

Thorondor X Celsea ha prodotto diversi multi

campioni ,ricordo le tre sorelle Auro-

ra,Andrometa,Artemide.

Thor the power head sitting bull X Celsea ha prodotto la campiionessa Lievore Edition

Dafne ( BOB European Terrier Speciality Celje 2010 BOB and Best Terrier Score Puri-

na Pro Plan Cup 2010)) e Campione Lievroe Edition Destino

Una delle più famose linee di sangue di American Staffordshire terrier è la linea Taco-

ma, che nacque nel 1927 da soggetti pit bull provenienti da Al Brown. Nelle vecchie

linee cardine per la selezione dell' Amstaff troviamo:

-THE SKY KING LINE :Soggetto cardine

nel programma di selezione dove troviamo

nel suo pedigree ad esempio Tryarr Dia-

mondback Redbolt (Miglior riproduttore

maschio nella storia della razza con 63 figli

da lui prodotti sono diventati campioni),

oltre ad Redbolt troviamo moltissimi sog-

getti discendenti da questa linea come:

Ruffian Line, Sindler's e Tamcroft. Nella linea di Sky king troviamo Lloyd's Pilot famo-

so pit bull di quel periodo.

The Klink's blue line, troviamo moltissimi soggetti pit bull quali: Lloyds Pilot, Colby

pinscher, Colbys Bunch, Corvinos B raddok.

Page 19: Cinofili stanchi set ott 2014

19

Allora sorge spontanea una domanda...come

mai troviamo American staffordshire terrier

riconosciuti FCI e Pit bull UKC non ricono-

sciuti? Credo che si rifaccia ad un falso buoni-

smo , L' AKC non voleva far associare una

razza da loro riconosciuta ai combattimenti fra

cani.

VEDIAMO ORA DI ANALIZZARE I PIT

BULL UKC,I PIT BULL ADBA ,GLI AME-

RICAN STAFFORDSHIRE UKC O ADBA?

Bisogna mettere chiarezza che si parla di

un’unica razza con due diverse tipologie ben

distinguibili tra di loro, come se parlassimo di

un pastore tedesco da lavoro ed uno da bellez-

za. Per fare chiarezza bisogna sicuramente partire dalla funzione per cui le due linee so-

no state selezionate negli anni, perché li troviamo le differenze nei loro programmi di

selezione.

PIT BULL. Lo standard A.D.B.A., prevede la conformazione tale da essere pratica nei

combattimenti. Ricordiamo attività illegale. Per questo, nella selezione del pit

bull ADBA, molti allevatori tendevano ad accentuare i caratteri tenaci e combattivi dei

terrier.

Le principali caratteristiche imposte dallo standard, pertanto, sono la testa a cuneo (nel

pit bull UKC è a mattone).che fa sì che il morso possa essere molto più compatto ed in-

cisivo, interessando una minore superficie. Il posteriore, si presenta longilineo e de-

grandante in modo da consentire una spinta senza dubbio migliore. Infatti nella presen-

tazione dei pit bull ADBA ,è differente dal suo fratello UKC ,perchè è importante met-

tere in risalto nel movimento la spinta e la muscolatura del posteriore.

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L' ossatura del pit bull ADBA si presenta più leggera e con una conformazione che può

permettere un miglior lavoro aerobico ,un pit bull UKC in un combattimento non potrà

mai resistere oltre i 15 minuti. Un cane leggero e nevrile, invece, con un peso che va

dai 15 ai 22 Kg, può benissimo competere. Nell'APBT U.K.C. la caratteristica denomi-

nata "tratto molossoide”.

Lo standard UKC, infatti, prevede un pit bull di cosiddetta "linea pesante", cioè di peso

superiore al pit bull A.D.B.A., e di maggiore consistenza sia nell’ossatura che nei mu-

scoli a scapito, come abbiamo visto, della resistenza, ma sicuramente all' occhio esteti-

co più gradevoli ed eleganti.

La testa, “a mattone” distribuisce la forza del morso su tutta la dentatura favorendo così

la chiusura a scapito della penetrazione sul punto.

AMERICAN STAFFORDSHIRE TERRIER. Lo standard chiede un soggetto Moderate

type fra il molossoide ed il terrier. Le caratteristiche peculiari della razza sono la strut-

tura massiccia e squadrata del corpo e della testa,la potente muscolatura ,le orecchie

piccole,il petto ampio. Il peso dell’Amstaff varia fra i 23 e i 46 kg.

DIFFERENZE FRA PIT BULL UKC/ADBA E A-

MERICAN STAFFORDSHIRE

Per poter differenziarsi l' AKC ha posto allo standard

ufficiale delle differenze ad esempio:

-Sia il Pit Bull ADBA che quello UKC possono ave-

re il tartufo di qualsiasi colore ,e si differenziano in

"black nose"(tartufo nero),"red nose"(tartufo rosso-

marrone),"blue nose"(tartufo grigio-blu). Il blue no-

se a detta di alcuni giudici americani A.D.B.A è san-

gue staffordshire, che L'A.D.B.A accetta previa se-

galazione con l'asterisco nei suoi pedigree.Nell' A-

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merican staffordshire il tartuso deve essere Nero ,non sono ammessi altri colori.

-IL COLORE negli Amstaff Sono ammessi tutti i colori (tinta unita, pezzato o di due co-

lori di cui uno bianco). Non sono da incoraggiare il bianco che ricopre il mantello per

più dell’80%, il bianco puro, il nero focato e il color fegato.

Nei pit bull Il colore non è importante. Qualsiasi mantello è ammesso; solo i cani con u-

na superficie bianca che superi l’80% non sono molto apprezzati. (Nel ADBA è ammes-

so qualsiasi colore)

UN MITO, UNA LEGGENDA: Le

sue mascelle si bloccano durante la

presa. Questo falso mito, come i Do-

bermann che diventano pazzi dopo i 7

anni, sono leggende metropolitane.

Sia i pit bull che l'amstaff hanno una

chiusura a forbice come tantissime

altre razze. Diciamo che la presa è

molto più forte sia per i massetteri che

per il “piacere di mordere una preda”.

Secondo i test fatti da National Geo-

graphic, non ha il morso più potente, rientra ugualmente nei primi quattro cani con il

morso più forte. Il morso di un esemplare di Pitbull è stato misurato è arriva sino a

106 kg di pressione. Questa razza dall'apparenza aggressiva, ma in realtà eccezional-

mente buona e dolce, negli anni è diventata un sinonimo del "cane dalle potenti mascel-

le", ed è anche la razza più riconosciuta per quanto riguarda appunto la forza del morso

e l'abilità nei combattimenti.

Marcello Messina

Esperto in problemi comportamentali

Animal Wellness

Page 22: Cinofili stanchi set ott 2014

22

Page 23: Cinofili stanchi set ott 2014

23

Per i vostri problemi quotidiani di ge-

stione o per questioni relative ai com-

portamenti dei vostri cani scrivete alla

e-mail cinofili [email protected] e vi sarà

risposto in questa rubrica.

Da Perugia ci scrive la Signora Innocenza.

“Ho da 2 anni un meticcio che si mostra affet-

tuoso in tutto e per tutto. Per esigenze di la-

voro sono costretta a stare fuori casa almeno

8 ore al giorno, tranne il week-end. Quando

viene lasciato solo in giardino fa dei disastri:

scava buche e a volte scappa. Abbiamo prova-

to a farci aiutare da un istruttore cinofilo, ma

sembra sia cambiato poco. Può aiutarmi?”.

R. Signora Innocenza, da quello che leg-

go mi pare che Lei non faccia nulla per

attirare l’attenzione del Suo cane. Il ca-

ne viene lasciato solo in giardino, il cane

si annoia e per questo scava buche op-

pure scappa. Ora, non voglio obbligare

nessuno a fare scelte che magari non

piacciono, però lasciare il cane solo in

giardino, nonostante a molti sembri un

ambiente ‘naturale’ per il nostro amico

a 4 zampe, vuol dire non dargli la possi-

bilità di sfogare le proprie esigenze so-

ciali e mentali. Il cane in giardino è co-

me il leone in gabbia. Non avendo mo-

do di liberare col proprietario le pro-

prie energie, trova un modo suo per

farlo. Di certo non avrà più talpe nel

sottosuolo, se vogliamo trovare un lato

positivo; ma avere il giardino che asso-

miglia ad un campo bombardato è mol-

to sintomatico del problema.

Quando si prende un cane bisogna ave-

re la responsabilità di capire le sue esi-

genze e soddisfarle. Di sicuro, ad esem-

pio, non consiglierei mai l’acquisto di

un cane a una persona che sta fuori ca-

sa per tante ore al giorno e limita le

interazioni col proprio cane ai due pa-

sti quotidiani. Il cane ha bisogno di sen-

tirsi attivo, fisicamente e mentalmente

e, nonostante sia un abitudinario, que-

sta è una situazione davvero deprimen-

te. Pensi al detto ‘è come un leone in

gabbia’ e capirà come stanno le cose.

Le consiglio, perciò, di rivolgersi ad un

educatore che sia pratico nella risolu-

zione di questo genere di problemi. Di-

stinti saluti.

Giovanni Padrone

A.C.C.S.C. RAVENNA

Page 24: Cinofili stanchi set ott 2014

24

Sito: www.brspassion.it

E-mail: [email protected]

cell. 328-5972631

Page 25: Cinofili stanchi set ott 2014

25

LO STATO DELLA MIELOPATIA DEGENERATIVA NEL

PASTORE TEDESCO

di Peter Kunasz (Traduzione di Giovanni Padrone)

E' un peccato che a causa della genetica, molte razze canine siano inclini a deter-

minate malattie. Due esempi sono i Labrador che sono predisposti alla displasia e

i Golden che hanno alti tassi di cancro ed epilessia. Per quanto riguarda i cani da

pastore tedesco, la mielopatia degenerativa (MD) è una malattia altamente ricor-

rente che sembra colpire direttamente oltre il 17% della popolazione ed è la cau-

sa di una grande preoccupazione per i proprietari e coloro che hanno a cuore la

razza.

La MD non si limita ai PT, è ormai noto che Corgis (percentuale più alta), Boxer,

Chesapeake Bay Retriever, Rhodesian Ridgebacks, e i Grandi Pirenei sono tra le

altre razze che sono suscettibili di MD. L'obiettivo di questo articolo è quello di

fornire una panoramica delle mielopatia degenerativa, discutere un recente pro-

gresso nella prova del DNA, ed esaminare i sintomi, i trattamenti e le cure che i

proprietari devono essere consapevoli se c'è un sospetto che il loro cane può ave-

re la comparsa di MD. Le informazioni contenute in questo articolo sono rivolte

ai proprietari di PT, ma sono applicabili a qualsiasi razza o razza mista che può

soffrire di MD.

Fisiologicamente, la MD è una degenerazione della guaina mielinica che circon-

da il midollo spinale. La guaina mielinica funge da percorso per i segnali prove-

nienti dal cervello agli arti e le informazioni sensoriali dagli arti al cervello. Que-

sta degenerazione consiste sia nella demielinizzazione (strappando via l'isola-

mento di queste fibre) sia nella perdita assonale (perdita della effettiva fibre), e

interferisce con la comunicazione tra il cervello e gli arti.

CAUSA E DIAGNOSI. L'esatta eziologia della Mielopatia Degenerativa, deno-

minata anche RMDC o Radiculo Mielopatia degenerativa cronica (così chiamata

nel 1975 dai ricercatori Griffiths e Duncan) è tuttora poco chiara. Tuttavia, una

recente scoperta (2009) ha trovato che un gene mutante nella struttura del DNA

segnala la probabilità che un cane ora ha, o avrà in futuro la MD, è un grande

passo avanti nella sua comprensione. Mentre la polemica potrebbe essere presen-

te su una specifica causa identificabile, è generalmente accettato che la MD è una

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26

malattia neurologica che si manifesta con un insieme di sintomi facilmente definiti

e riconosciuti dalla maggior parte dei veterinari. La malattia è sesso indipendente e

può svilupparsi in cani di qualsiasi età, ma di solito è vista nei cani da sei anni in

su. La MD è una malattia progressiva e purtroppo non esiste una cura.

Uno dei primi sintomi che potrebbero segnalare la MD è un cane che si trascina i

piedi posteriori (o un piede) in modo tale che le due dita centrali su entrambi i piedi

posteriori raschiano e sono spesso logorate al punto di sanguinare. Col tempo, il

posteriore del cane comincia ad ondeggiare poiché il peso non è più ben supporta-

to. L'incrocio intenzionale delle gambe posteriori è un altro segno, e indica una

mancanza di consapevolezza spaziale delle zampe posteriori.

Un veterinario che sospetta la MD (o altri problemi neurologici) può testare ruotan-

do / piegando i piedi posteriori del cane, rilasciandoli poi e in attesa di vedere se il

cane corregge immediatamente la postura e torna ai piedi sui loro cuscinetti o se

rimanga in piedi.

Anche il proprietario può fare questo test, incrociando le gambe posteriori e vedere

quanto tempo serve al cane per correggere la posizione. Questo può dimostrare che

il cane non ha consapevolezza dell'esatta posizione delle proprie gambe e cosa

stanno facendo. Ancora nel 2010, la MD era una malattia sfuggente, difficile da de-

finire, perché non vi era alcuna prova definitiva per diagnosticarla - qualsiasi dia-

gnosi di MD era puramente presuntiva. Lisa Muench, in un articolo pubblicato sul

suo sito web, http://www.gsr-sp.com, ha accuratamente precisato qual era il circolo

vizioso (catch-22) da cercare per diagnosticare questa malattia: "Essenzialmente,

MD è una diagnosi di esclusione - sentenza di altre cause dei sintomi fino alla con-

clusione logica che il cane soffre di MD. I sintomi neurologici simili possono esse-

re causati da un disco o compressione del nervo, da taluni deterioramenti spinali, da

un tumore, ecc.

L'unico modo per determinare se uno di questi altri problemi sta causando i sintomi

è di avere una risonanza magnetica e / o una mielografia eseguita sul cane. Entram-

bi questi test sono costosi (probabilmente vanno da $ 1.000 a $ 1.500) e non con-

fermano davvero assolutamente che un cane ha la MD, anche se un tumore o un

problema al disco / nervo è escluso. Esclude semplicemente altre probabili cause

degli stessi sintomi. L'altra difficoltà (oltre il costo) nel sottoporre il cane a uno di

questi test, è che probabilmente porterà a stress, e lo stress, sopra ogni altra cosa, è

pensato per essere uno dei più grandi aggravanti della MD, spesso provocando un

irreversibile peggioramento dei sintomi."

Pertanto, è una decisione difficile se fare queste prove o no. Inoltre, un intervento

chirurgico per correggere qualsiasi problema operabile trovato attraverso il test è

un altro stress, che può aggravare la MD se è anche presente. Così diventa difficile

la scelta di testare o no. Recentemente, tuttavia, è stato istituito un nuovo test del

Page 27: Cinofili stanchi set ott 2014

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DNA genetico per la MD che può prevedere con un elevato livello di fiducia se un

cane cadrà in una delle tre categorie:

1 Normale / Normale (N / N, o 'pulito'). Il cane non ha la mutazione ed è estrema-

mente improbabile che svilupperà la mielopatia degenerativa.

2. Normale / Anormale (N / A o 'vettore'): Il cane ha una copia mutata del gene (è

eterozigote) ed è un vettore ma probabilmente non avrà attiva la mielopatia degene-

rativa. Sarà possibile che passi la mutazione alla prole. Un approfondito esame del

pedigree del cane e il test del DNA dovrebbero essere intrapresi prima di fare ac-

coppiare un cane con questo risultato.

3. Anormale / Anormale (A / A o 'colpito'): Il cane ha due copie (è omozigote) per

la

mutazione ed è a rischio di mielopatia degenerativa.

Il test determina se la copia mutata SOD1 è presente nel campione di DNA presen-

tato. Le mutazioni in SOD1 sono anche associate con la familiare sclerosi laterale

amiotrofica (morbo di Lou Gehrig) nelle persone. Dovrebbero essere escluse le

cause conosciute delle disfunzioni del midollo spinale prima di accettare la dia-

gnosi di mielopatia degenerativa; discopatia (sporgenze) o tumore spinale possono

causare la compressione del midollo spinale con segni simili alla mielopatia dege-

nerativa (Wikipedia, 2013).

Per ulteriori informazioni si legga: "La mutazione che viene testata per una singola

mutazione nucleotide missenso nel SOD1, aumenta notevolmente il rischio in un

singolo cane di sviluppare la MD, anche se una piccola minoranza di cani che por-

tano due copie della mutazione può rimanere priva di segni clinici associati alla

condizione durante la loro vita. Si sospetta che ci sono mutazioni addizionali e / o

fattori ambientali che modificano gli effetti della mutazione MD e spiegano i moti-

vi per cui alcuni cani rimangono sani "(Awano et al. 2009).

Se un cane testato come A / A, non mostra mai segni della MD, poi quel cane è

considerato un "falso positivo". Questa è una statistica difficile da misurare, come i

sintomi della MD generalmente presenti in un cane vecchio e molti cani muoiono

di problemi di salute estranei prima che si possano verificare quelli della MD.

Si può leggere di più su questo test presso il sito: http://

www.caninegeneticdiseases.net/DM/mainDM.htm (Si prega di cliccare su tutti i

collegamenti elencati sul lato sinistro per un briefing completo.) Il test costa 65

dollari e il proprietario può ordinare un kit per il test direttamente dalla Fondazione

Ortopedica per Animali. Un appuntamento veterinario non è necessario. Vai a:

http://www.offa.org. se il tuo cane sta mostrando sintomi MD-simili, il costo è ri-

dotto. Si prega di consultare il Sito OFA per i dettagli.

Quanto è affidabile questo nuovo test del DNA? Ho parlato con Liz Hansen, che

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28

coordina i campionari presso l'Università del Missouri, College di Medicina Vete-

rinaria, in cui avviene l'analisi dei test. Si racconta che a partire dall’aprile 2013

hanno testato più di 33.500 cani, di cui 6.458 erano pastori tedeschi. Di quei PT,

1400 (20%) sono stati testati attivi (A / D) per la MD. in un seguito, 69 su 70 PT

che precedentemente erano risultati "anormali / anormali" (A / A) ora hanno mo-

strato segni clinici della MD (un cane è in fase di ri-test l'analisi di laboratorio del

suo fluido spinale non è chiaro.). Ms. Hansen riferisce che il test è altamente predit-

tivo e l'Università presto pubblicherà un articolo di giornale per sostenere i suoi ri-

sultati. (Se un cane testato N / N o A / N, ma è stato successivamente dimostrato di

avere la MD, allora quel cane sarà etichettato come "Falso Negativo".)

Una statistica interessante si può trovare sul sito web OFA (http://www.offa.org/

stats_dna.html?dnatest=DM) che fornisce dati per tutte le razze testate. Per i PT,

questi dati mostrano che 3094 sono stati testati, 1590 (51%) erano puliti, 991 (32%)

erano portatori e 512 (17%) erano a rischio. Le percentuali possono cambiare leg-

germente come il database si espande. Si ricorda che se il test del tuo cane è anor-

male / anormale per la MD, c'è una possibilità che rimanga asintomatica per tutta la

vita (falso positivo). Perché questo avviene non è ancora pienamente compreso.

Può essere dovuto a fattori ambientali e / o ulteriori mutazioni genetiche che vanno

approfondite.Alcuni sostengono che il test del DNA di un cane asintomatico non è

necessario e se il test torna A / A (circa dal 17% al 20% del rischio), potrebbe cau-

sare uno stile di vita eccessivamente protettivo e, forse, un modo per evitare un ne-

cessario ma stressante intervento chirurgico. Tuttavia, credo che il vantaggio di au-

mentare la banca scientifica dei dati, nonché (forse) essere avvisati superino tali ri-

schi.

Mentre questo nuovo test genetico non fa nulla ancora per curare la malattia, spe-

riamo che avrà l'effetto futuro di ridurre o eliminare il pool genetico dei vettori po-

sitivi per la MD se gli allevatori e i proprietari responsabili metteranno alla prova i

loro cani prima del loro accoppiamento. Naturalmente questo richiederà anni per

avere un effetto, ma per la prima volta nella storia c'è la speranza di frenare questa

terribile malattia.

RICERCA e DR. CLEMMONS - Quando cercherete la MD nei pastori tedeschi,

troverete molti riferimenti web al Dr. Roger M. Clemmons, un veterinario presso

l'Università della Florida. La sua teoria è che la MD sia una malattia autoimmune

che si verifica quando il sistema immunitario del cane attacca il suo corpo, in parti-

colare la guaina mielinica che isola le fibre nervose e gli assoni che trasportano i

segnali dai nervi ai muscoli. Tuttavia, a causa dell'uso di (alcuni dicono) protocolli

di sperimentazione scientifica discutibili e senza alcun riproducibile nota risultati,

così come la mancanza di studi scientifici pubblicati che mettono alla prova l'effi-

cacia del suo regime di trattamento, i metodi del Dr. Clemmons sono ritenuti di

dubbia reputazione tra alcuni dei suoi pari.

Page 29: Cinofili stanchi set ott 2014

29

Secondo la signora Hansen, come pure un rapporto di ricerca dal titolo

"MIELOPATIA DEGENERATIVA CANINA" dei dottori. Coates e Wininger, pub-

blicato nell’aprile 2010, le credenze del Dr. Clemmons per quanto riguarda la pro-

pria procedura di prova genetica, la sua teoria che la MD è una malattia autoimmu-

ne, e il suo trattamento olistico non sono più validi. I risultati del Dr. Coats e del

dottor Wininger, basati sulla analisi genetica molecolare del DNA, mostrano che la

MD è simile alla malattia umana SLA, non a una malattia autoimmune quale la

sclerosi multipla come il dottor Clemmons ha sostenuto. Secondo le fonti, al Dott.

Clemmons è stato chiesto di fornire dati che supportano le sue teorie, ma ha rifiuta-

to di farlo. Ho scritto al dottor Clemmons invitandolo a condividere le sue opinioni,

ma non ho ricevuto risposta.

TRATTAMENTO E SPERIMENTAZIONE - Cosa può fare un proprietario respon-

sabile di PT di fronte a sintomi della MD? La consultazione di un veterinario com-

passionevole, esperto ed obiettivo dovrebbe essere cercata lungo la strada. Questo è

il primo e di gran lunga il passo più importante. Come nelle cure mediche umane,

la competenza e i punti di vista dei veterinari variano ampiamente. Suggerisco for-

temente la ricerca del proprietario di un neurologo che ha esperienza con la MD

nei pastori tedeschi. Considerare il rinvio ad un ospedale specializzato come il Ve-

terinary Specialty Hospital di San Diego (http://www.vshsd.com) o una clinica si-

mile nella tua zona.

A mio parere il nuovo test del DNA amministrato dall’OFA è il primo test che do-

vrebbe essere fatto (se non è già stato fatto). Si prega di consultare:http://

www.offa.org/dnatesting/dm.html per ordinare un kit di prova. Cosa un proprietario

può fare in futuro dovrebbe dipendere da ciò che questo test dimostra.

Nella consultazione con il vostro veterinario, la decisione di fare ulteriori test è il

prossimo punto di decisione. Ad esempio, considerare due cani che hanno sintomi

coerenti con la MD:

Primo cane - questo cane è stato testato ed è a rischio (A / A) per la MD. Poiché

sembra molto probabile che la MD sia la causa, può essere più dannoso che utile

sottoporre l'animale a esami di imaging stressanti o interventi chirurgici. Tuttavia il

proprietario può e deve prendere in considerazione le opzioni del trattamento e uno

stile di vita diverso come discusso più avanti in questo rapporto.

Secondo cane - questo cane ha test negativi (N / N o N / A) per la MD attiva. In

questo caso, ulteriori test con una risonanza magnetica o mielogramma sono più

propensi a mostrare un problema che è utilizzabile in quanto la probabilità che i

sintomi siano causata dalla MD è molto bassa. E poiché in questo esempio le pro-

babilità sono molto favorevoli al cane che non ha la MD, poi una risonanza ma-

gnetica si può fare senza il rischio di peggiorare i sintomi. Lo stress non è più un

fattore.

Page 30: Cinofili stanchi set ott 2014

30

Uno degli esercizi che è più fortemente sostenuto per i cani con la MD è il nuoto,

in quanto permette al cane di mantenere il tono muscolare durante l'attività fisica in

modo da non rischiare di provocare lesioni. I veterinari sottolineano che le probabi-

lità di risultati positivi con questa attività sono molto meglio se iniziata quando il

cane mostra i primi sintomi. I veterinari sono d'accordo che il nuoto è una eccellen-

te terapia e il rapporto Coates sostiene questo affermando che i dati mostrano i cani

che ricevono una terapia fisica hanno una sopravvivenza significativamente più

lunga con la malattia ed una più lenta progressione rispetto a quelli che non lo fan-

no. Il tempo di sopravvivenza nella maggior parte dei casi della MD è definito es-

sere quando il cane non può più sostenere se stesso. A questo punto, molti proprie-

tari scelgono l'eutanasia, ma come questo articolo illustra, ci sono altre opzioni

molto ragionevoli da esplorare.

LA NOSTRA ESPERIENZA CON LA MD – Molti anni fa il nostro PT di dieci an-

ni, Yukon, ha mostrato i classici sintomi della MD. Dopo esserci consultati con il

nostro veterinario, il dottor Robert Tugend del VCA Main Street Animal Hospital

in San Diego, così come diversi neurologi, abbiamo scelto di non sottoporre Yukon

ad ulteriori test stressanti che richiedevano l’anestesia, per i quali avevamo paura

aggravassero i sintomi. (Questo è stato prima che il test del DNA affidabile fosse

disponibile.) E' stata una decisione molto difficile da fare. Il consenso medico era

che lui probabilmente era affetto da MD, o da una compressione spinale o stenosi

di qualche tipo che probabilmente sarebbe stata inoperabile.

Come la malattia di Yukon progredì, abbiamo attraversato la straziante esperienza

di

prenderci cura di lui. Naturalmente, occuparsi di MD è lontano da uno stile di vita

ideale, ma abbiamo scoperto che, con un atteggiamento positivo e la volontà di ac-

cogliere la disabilità del nostro cane, la vita di Yukon è stata estesa in un modo ra-

gionevolmente felice e appagante. Si prega di visitare: http://

www.k9cartinfo.com.Quando Yukon non poteva più pienamente sostenere i suoi

quarti posteriori, abbiamo utilizzato le cinghie per aiutarlo. Dopo qualche tempo

questo non era più pratico, e noi abbiamo scelto di utilizzare un carrello per cani

per il sostegno, che funzionava molto bene fino a quando, un po' di mesi più tardi,

l'artrite alle gambe anteriori gli impediva di tirare il suo carretto da se stesso. In

quella fase siamo ritornati ad un piccolo carro da tiro e abbiamo fatto molti viaggi

in auto in tutto l'Occidente, tirando Yukon insieme a noi quando si passeggiava. A

Yukon è piaciuto molto, e ha ricevuto un sacco di attenzioni da tutti quelli che in-

contrava. È sorprendente come i cani si adattano alla loro situazione, e come pos-

siamo adattarci insieme al nostro animale domestico.

Ognuno ha diverse responsabilità e vincoli di tempo, quindi quello che siamo riu-

sciti a fare non può essere possibile per tutti. Tuttavia, ricordate che solo perché il

vostro cane diventa invalido non significa che la sua vita è finita. Ci sono scelte e

opportunità.

Page 31: Cinofili stanchi set ott 2014

31

UN PARERE PERSONALE - Cosa farei se il nostro cane adottato, Cody, dovesse

mostrare segni classici di la MD?

1. Se non avessi già fatto il test del DNA attraverso l'OFA, vorrei farlo, e vorrei

conferma della presunta diagnosi della MD con il mio veterinario e un esperto neu-

rologo. Se ci fosse una ragionevole probabilità che i suoi sintomi potessero essere

causati da qualcosa di diverso dalla MD, (per esempio, come mostrato da una ra-

diografia e un test del DNA negativo) vorrei esplorare questa possibilità.

2. Vorrei decidere test di imaging stressanti solo se ci fossero sufficienti prove me-

diche per giustificare tali test. Cioè, test genetici negativi per la MD e una buona

probabilità che i test di imaging rivelerebbero una soluzione possibile.

3. Qualora una soluzione possibile fosse trovata con un mielogramma, risonanza

magnetica o imaging simili, io prenderei in considerazione l'intervento chirurgico

solo se il rischio fosse basso e la probabilità di successo alta. Non vorrei andare su

una soluzione chirurgica se i rischi per favorire il problema fossero troppo grandi.

4. Vorrei fare tutto il possibile per aiutare il mia cane a condurre una vita comoda e

felice: dieta consigliata, esercizio fisico, terapia dell'acqua, agopuntura e un atteg-

giamento positivo. Vorrei considerare un carrello per cani e / o, se necessario, un

carro trainato, a condizione che la sua salute generale sia buona e lui non provi do-

lore.

5. Dovrei usare il programma olistico del Dr. Clemmons? L’abbiamo fatto per Yu-

kon senza vantaggio definitivo, ma questa volta, sulla base dei test correnti, non lo

farei. noi tutti vogliamo fare tutto il possibile per i nostri compagni canini, ma non

c'è prova per giustificare la speranza che il programma del Dr. Clemmons sarebbe

utile. Tuttavia, non vedo nulla di male nel provare i suoi rimedi.

Lo spazio non permette un'analisi più approfondita degli argomenti trattati. Il letto-

re è incoraggiato a ricercare tutti i trattamenti disponibili, ottenere i pareri e le espe-

rienze di altri proprietari e discutere l'opportunità di ognuno con il suo veterinario.

Siate sempre consapevoli che la scienza va avanti . State al passo con i nuovi svi-

luppi in quanto questi sono noti e siate consapevoli del fatto che molte informazio-

ni sul web non sono aggiornato o imprecise.

L'avvento di un test del DNA facile, poco costoso, non invasivo e affidabile per la

MD è un avanzamento molto eccitante. Si prega di prendere il tempo di leggere di

più sui siti web elencati in questo testo e di prendere in seria considerazione di ave-

re il vostro cane testato ora, a prescindere dalla sua salute attuale . Questo darà un

database più grande per ulteriori ricerche e, auspicabilmente, darà al proprietario la

pace della mente. Ma se il test deve tornare A / A attivo, il proprietario può guarda-

re ai sintomi della MD, iniziare qualsiasi trattamento raccomandato in precedenza

ed evitarne di costosi e stressanti che producono scansioni MRI e simili . Discutete

di questo test con il vostro veterinario e state a vostro agio con le sue opinioni. In

caso di dubbio, cercate un altro parere .

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SOMMARIO

1. La MD è una malattia che colpisce molte razze, ma nelle razze grandi, soprattut-

to il PT. Non c'è predilezione per il sesso e l'insorgenza di solito si verifica dopo i

sei anni, con un'età media di nove anni. La MD non ha cura.

2. Fiino al 2009, non vi era alcun test a disposizione per determinare la MD - era

una diagnosi fatta ad esclusione di altre possibilità, poi chiamata diagnosi presunti-

va. Il Test di imaging MRI potrebbe causare stress, che peggiorerebbe i sintomi

senza alcun beneficio operabile.

3. Nel 2009 un nuovo test del DNA si è reso disponibile per determinare chiara-

mente se un cane è pulito da MD, se è un vettore (ma non attivo) della MD, o se è

attivo per la MD. Questo test ha dimostrato di essere affidabile con oltre 35.000 ca-

ni esaminati, è poco costoso e richiede solo un tampone della guancia, ma il vostro

veterinario può non essere a conoscenza della sua esistenza.

4. Le teorie autoimmuni del Dr. Clemmons e gli approcci olistici sono stati dimo-

strati imprecisi e non benefici da questo test (riferimento agli ulteriori test da DRS

di Coates e Wininger come citato sopra).

5. Se un cane ha la MD, ci sono opzioni per il proprietario per estendere la vita del

suo cane in maniera che questo sia gratificante per il proprietario e l'animale. La

fisioterapia, in particolare il nuoto, ha dimostrato di essere molto benefica diminu-

endo la progressione della malattia ed è fortemente consigliato, come la riduzione

dello stress generale.

6. Essendo in grado di prevedere i vettori specifici della MD nei PT e altre razze,

l’allevamento selettivo è in grado di ridurre in futuro l’insorgenza della malattia.

Ma con un potenziale di velocità di trasferimento genetico di oltre il 50% nei PT, la

cura dovrà essere presa non per ridurre troppo il pool genico complessivo. Mentre

noi sosteniamo l’adozione dei cani da rifugio e non incoraggiamo più

l’accoppiamento, se il lettore è interessato alle statistiche dei cani da allevamento

con differenti risultati di DNA per la MD, questo sito presenta un'analisi molto

chiara: http://kerschberger.com/healthdm.htm.

7. La conoscenza medica cambia. Le informazioni fornite qui possono essere modi-

ficate da nuovi dati, quindi per favore tieniti aggiornato. Questo articolo può essere

considerato di dominio pubblico, condiviso senza restrizioni e può essere inviato a

siti web come un allegato, ma non può essere modificato o copiato senza previa

autorizzazione. Esso non pretende di dare consigli medici e riflette le informazioni

correnti a partire dall'aprile 2013.

I riferimenti al Dr. Clemmons sono le opinioni dell'autore e sono basate su informa-

zioni aggiornate provenienti da fonti mediche professionali.

Page 33: Cinofili stanchi set ott 2014

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PROSSIMAMENTE

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In questo luogo

giacciono i resti di una creatura

che possedette la Bellezza ma non la Vanità

la Forza ma non l'Arroganza

il Coraggio ma non la Ferocia,

e tutte le Virtù dell'Uomo senza i suoi Vizi.

Quest'elogio, che non sarebbe che vuota Lusinga

sulle Ceneri di un Uomo,

è un omaggio affatto doveroso alla memoria di

Boatswain, un Cane,

che nacque in Terranova nel maggio del 1803

e morì a Newstead Abbey

il 18 novembre 1808.

Epitaffio lasciato sulla tomba di Boatswain, cane terranova di George

Gordon Noel Byron, VI barone di Byron

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Page 36: Cinofili stanchi set ott 2014

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Cinofili Stanchi nasce dall’idea di tre cinofili

(Marcello Messina, Gianluca Gherghi e Giovan-

ni Padrone) che hanno unito le proprie menti

ed esperienze per creare un punto di riferi-

mento per chi vive col proprio cane e necessita

di corrette informazioni per migliorare il pro-

prio regime di vita.

‘Cinofili stanchi’, perché stanchi della totale di-

sinformazione che regna nella cinofilia nostrana,

stanchi di chi fa marketing sulla ignoranza delle

persone, stanchi delle leggende metropolitane

che sembrano governare le menti di chi do-

vrebbe diffondere una corretta cultura cinofila

e non lo fa.

Chiunque desideri contribuire col proprio sa-

pere sarà ben accetto dopo aver aderito al no-

stro codice etico che pone avanti a tutto il be-

nessere psicofisico del cane.

I FONDATORI

SIAMO SU FACEBOOK

https://www.facebook.com/groups/cinofilistanchi/

Periodico gratuito di informazione cinofila

I nostri collaboratori (educatori, addestrato-

ri, allevatori e cinofili professionisti) sono presenti a Carpi (MO), Castellazzo Novare-

se (NO), Parma, Ravenna, Ancona, Velletri e San Marco in Lamis (FG).

Castellazzo Nov.se -NO- cell. 339-7397499 Emilia Romagna PARMA cell. 346-6964342

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Cerca di essere una brava persona come il tuo cane pensa tu sia. Per questa e tante altre ragioni non

maltrattare, né abbandonare il tuo migliore amico. Chi maltratta o abbandona un cane

non è una brava persona.


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