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CLOUD SURVEY 2012: LO STATO DEL CLOUD COMPUNTING IN … · infrastrutturali, di avere accesso ai...

Date post: 20-Aug-2020
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CLOUD SURVEY 2012: LO STATO DEL CLOUD COMPUNTING IN ITALIA INTRODUZIONE NOTA METODOLOGICA EXECUTIVE SUMMARY IL CLOUD COMPUTING NELLE STRATEGIE AZIENDALI LA PAROLA AI CIO LE SCELTE CLOUD DEI PROFESSIONISTI IT CHI SIAMO
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CLOUD SURVEY 2012:LO STATO DEL CLOUD COMPUNTING IN ITALIA

INTRODUZIONE

NOTA METODOLOGICA

EXECUTIVE SUMMARY

IL CLOUD COMPUTING NELLE STRATEGIE AZIENDALI

LA PAROLA AI CIO

LE SCELTE CLOUD DEI PROFESSIONISTI IT

CHI SIAMO

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INTRODUZIONEIl cloud è ormai da tempo assoluto protagonista dei dibattiti che ruotano intorno al settore ICT per le sue enormi potenzialità: è una tecnologia che reagisce con immediatezza alle esigenze di business, risponde alla sempre più grande richiesta di !essibilità delle imprese, permette di contenere i costi infrastrutturali, di avere accesso ai dati, costantemente aggiornati, senza limiti di spazio o tempo e su qualsiasi device.

Le applicazioni che risiedono “sulla nuvola” sono diventate ormai di uso quotidiano: la posta elettronica ad esempio, i sistemi di storage on line e di sharing dei documenti, il note-taking, l’editing di "le testuali, tabelle, gra"ci, presentazioni e altro ancora. È tutto cloud.

Il cloud computing non è ancora saldamente contemplato nei budget delle imprese e dei professionisti italiani. Dif"cile quanti"care il mercato reale: l’effettiva adozione è contraddistinta da luci ed ombre.

In uno scenario simile, la discussione si sposta dal mero aspetto "loso"co-tecnologico ad un piano più strategico e di business: le imprese hanno l’esigenza di rinnovare i propri sistemi, processi, infrastrutture e strumenti di lavoro. È necessario scegliere il cloud computing? Quali sono le opportunità e i bene"ci apportati da questa tecnologia e dalle strategie “as a service”? Quali i rischi intimoriscono rispetto alla sua de"nitiva adozione?

Per rispondere a queste domande abbiamo fatto una survey on line durata circa due settimane su 90.000 professionisti del settore tra CIO e IT manager di aziende dislocate su tutto il territorio nazionale.

Quali saranno le strategie e le scelte ICT 2012? L’adozione del cloud sarà capillare oppure l’approccio a questa nuova tecnologia continuerà ad essere sperimentale come negli anni passati? Ci sono grosse differenze tra i piccoli e i grandi? Quali le peculiarità?

NOTA METODOLOGICAIl sondaggio è stato erogato tramite una DEM ad un bacino di CIO e professionisti IT su tutto il territorio nazionale. Ai due target è stato sottoposto un questionario di 17 domande di cui 5 comuni, le altre differenziate. La raccolta dei dati è avvenuta tra il 15 e il 30 marzo 2012. Le risposte sono state acquisite attraverso la piattaforma Polldaddy e successivamente analizzate.La distribuzione geogra!ca dei rispondenti è sostanzialmente omogenea: il 37% delle risposte arriva dal Centro Italia, il 35% dal Nord Italia e il restante 28% dal Sud e Isole. La regione con il più alto tasso di risposte è la Lombardia (17%), l’Umbria è il fanalino di coda con l’1%.

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EXECUTIVE SUMMARY

→ Istantanea sul cloud. Il livello di adozione è ancora basso: solo il 20% degli intervistati ha già adottato strategie cloud, ma è in crescita il numero dei soggetti che le sceglieranno in futuro

→ Maturità dei servizi. Tra le modalità di adozione e fruizione, le aziende preferiscono un approccio infrastrutturale (IaaS - 59%).

→ Un motore che spinge. L’esigenza di adottare strategie e strumenti cloud deriva principalmente dall’utilizzo in remoto di risorse e applicazioni (56%).

→ Anche se il freno a mano resta tirato. L’utilizzo aziendale del cloud è rallentato dalle indecisioni su privacy e sicurezza dei dati (43%).

→ Il cloud per risparmiare. Il 76% dei CIO intervistati vede nella riduzione dei costi infrastrutturali uno dei motivi economici trainanti per l’adozione del cloud.

→ La scelta dei CIO. Il cloud privato fa meno paura: soluzioni di questo tipo sono o saranno sviluppate dal 56% degli intervistati.

→ A proposito di hypervisor. WMware viene indicato come migliore soluzione: il marchio si conferma come “top of mind” della categoria per il 48% degli intervistati.

→ Affidarsi ad un vendor? Ancora no. Le offerte sono poco chiare: solo il 17% dei CIO ha scelto soluzioni cloud af"dandosi ad un vendor; c’è spazio quindi per altri provider.

→ Investire per il cloud. Il 58% degli intervistati dichiara che la propria azienda investirà meno del 10% del budget ICT 2012 per la virtualizzazione e il cloud computing

→ L’italianità conta. Il 30% dei responsabili IT si af"derebbe solo a fornitori i cui server sono localizzati sul territorio nazionale.

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IL CLOUD COMPUTING NELLE STRATEGIE AZIENDALIApparentemente il mercato cloud non è ancora maturo. Sono molte le aziende italiane a non voler salire sulla nuvola o che non utilizzano servizi cloud. Crescono però l’interesse e la conoscenza ver-so il cloud computing e le soluzioni “as a service”: la partita si giocherà sugli indecisi. Il 64% degli intervistati ha dichiarato che la propria azienda non ha ancora adottato soluzioni cloud. Il restante 36% le ha già applicate o lo farà entro il 2012. I dati non sono poi così negativi: il 43% delle imprese non ancora cloud oriented è in fase di valutazione per decidere se approcciare a so-luzioni cloud e in che modo.

CLOUD SURVEY 2012:LO STATO DEL CLOUD COMPUTING IN ITALIA1 ª PA R T E

Abbiamo già adottato una strategia

Abbiamo elaborato una strategia che attueremo entro il 2012

Non abbiamo piani in merito

21%

20%

16%

43%Stiamo valutando se e in quali modalità adottare una strategia

Il cloud computing nelle strategie aziendali

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Target CIO Target IT

34%

46%

13%4%

38%30%

28%

7%

Abbiamo già adottato una strategia

Abbiamo elaborato una strategia che attueremo entro il 2012

Stiamo valutando se e in quali modalità adottare una strategia

Non abbiamo piani in merito

La percentuale delle aziende che non hanno intenzione di adottare strategie o infrastrutture cloud e che non hanno nemmeno preso in considerazione l’ipotesi di farlo nel prossimo futuro è del 21%, contro il 20% di chi invece ha già deciso di usarle e il 16% di chi le porterà in essere entro la !ne del corrente anno. Nella fase di studio e decisione in merito all’adozione del cloud computing, CIO e responsabili IT viaggiano sullo stesso binario (il 46% dei CIO e il 38% dei responsabili IT sono in fase di valu-tazione); molto diversi, invece, i punti di vista sulle altre domande: i responsabili IT hanno maggior propensione all’utilizzo di servizi cloud e all’adozione di strategie ad esso orientate.

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CRESCE IL NUMERO DI AZIENDECHE SCELGONO INFRASTRUTTURE CLOUDTra le imprese che hanno adottato soluzioni cloud o che le metteranno in pratica nel corso del 2012, il 59% ha scelto un livello di utilizzo infrastrutturale (IaaS, infrastructure as a service), il 39% si af!da ai servizi e alle soluzioni SaaS (software as a service) e il 26% usa il cloud computing come piatta-forma (PaaS, platform as a service).

Target CIO

Soluzioni cloud adottate dalle imprese

Target IT

42%25%61% 36%

36%

57%

57%

28%

28%

IaaS

PaaS

SaaS

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PERCHÉ SCEGLIERE IL CLOUDIl cloud computing consente di utilizzare i propri dati e le proprie applicazioni ovunque e senza li-miti di spazio e tempo, a patto che ci sia una connessione a internet attiva. Proprio quest’aspetto “mobile” e la comodità di poter accedere in remoto alle proprie risorse sembrano essere i fattori trainanti per la scelta di soluzioni cloud. Il 59% dei CIO e il 53% degli IT manager, infatti, ritengono che sia quest’approccio “application as a service” la principale motivazione che li ha spinti ad approcciarsi al cloud computing. Anche la leva economica rappresenta un forte elemento di spinta: il 47% degli intervistati è attirato dai risparmi sui costi infrastrutturali legati alla scelta di strategie di virtualizzazione, mentre il 42% è maggiormente motivato dai risparmi sui costi operativi. Tra le caratteristiche distintive del cloud computing troviamo la !essibilità e la scalabilità: in caso di bisogno, è possibile aumentare (o diminuire) le risorse allocate per avere maggiore o minore ban-da/cpu/ram/spazio disco; il tutto ovviamente incide sui costi ed ha tariffazioni totalmente !essibili. Questo fattore interessa il 36% degli intervistati, ma è maggiormente signi"cativo per il target CIO (42% contro il 28% degli IT manager). Servizi e infrastrutture cloud non sono ancora perce-piti come sicuri: solo il 21% degli intervistati, infatti, sceglie questa tecnologia perché la ritiene più sicura (o ugualmente sicura) a quelle “tradizionali” non-cloud.

Target CIO

Perché le aziende scelgono il cloud

Target IT

23% 59%46% 42%48% 19% 53%36% 28%45%

21%41% 56%47% 35%

Risparmi sui costi

infrastrutturali Risparmi sui costi operativi

Maggiore sicurezza

Flessibilità e scalabilità

Accesso alle risorse e applicazioni in

remoto

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I FATTORI FRENANTI Solo l’11% delle aziende non ha rilevato alcuna barriera per l’adozione del cloud computing. Il restante 89% mostra perplessità in tema privacy, sicurezza, controllo delle infrastrutture e delle piattaforme; molti dubbi anche in materia di reperimento dei dati in caso di assenza di connettività e propensione a ritenere ancora troppo ridotta la preparazione delle risorse umane. Nello speci!co, le problematiche che principalmente frenano l’adozione del cloud computing sono tre: privacy, sicurezza e problemi di connettività. I CIO sono molto più sensibili alle prime due tematiche, infatti, il 52% le identi!ca come principali barriere di adozione contro, rispettivamente, il 38% e il 30% dei professionisti IT.

I fattori frenanti

19%41% 11%24%40%45%

Ridotto controllo

Sicurezza

Non c’è nessuna barriera

Ridotta preparazione da parte delle risorse umane

Problemi di connettività

Privacy

Sicurezza Privacy Ridotto controllo

Problemi di connettività

Ridotta preparazione risorse umane

Non c’è nessuna barriera

Target CIO Target IT

23% 18% 10%52% 35%52% 15% 30% 13%38% 45%30%

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LE AZIENDE CHE ADOTTANOUNA STRATEGIA CLOUD POSSONO RISPARMIARESono due i nodi fondamentali rilevati dalla survey on line: risparmio sui costi infrastrutturali e saving su costi operativi. Il 71% degli intervistati ritiene importante l’adozione del cloud per risparmiare sui costi !ssi: scegliere soluzioni infrastrutturali cloud elimina per le aziende gli oneri di acquisto e manutenzione dei server. La riduzione dei costi del personale e del consumo di energia elettrica sembra non incidere sulle percezioni di CIO e responsabili IT.

Il prossimo capitolo, disponibile con il rilascio del secondo whitepaper, si concentrerà sulle decisioni e gli approcci dei CIO. Parleremo di modelli di cloud pubblici, privati e ibridi, di hypervisor, vendor e di investimenti del settore ICT in tecnologie cloud.

I fattori di risparmio rilevanti nella scelta del cloud

15% 13%30%45%38%

Costi operativi

Costi di energia

N.D.

Costi del personale

Costi infrastrutturali

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CLOUD SURVEY 2012:LO STATO DEL CLOUD COMPUNTING IN ITALIA2 ª P A R T E

LA PAROLA AI CIOIl modello più approcciato dagli IT manager è il cloud privato. Il 57% di loro, infatti, sceglie infrastrutture e servizi implementati in un contesto aziendale privato, chiuso, in cui gli accessi sono controllati e consentiti solo a personale interno. Il 14% dei CIO, invece, si af!da al cloud pubblico optando per servizi di fornitori esterni. La modalità ibrida è un buon compromesso per il 25% degli intervistati. Gli amministratori possono scegliere cosa tenere su server pubblici e cosa nelle infrastrutture private. Solo il 4% dei CIO sceglie il community cloud, ovvero un sottoinsieme di “nuvole pubbliche” pensate e progettate per soddisfare le esigenze di un singolo settore.

Il modello di cloud

Cloud privatoModalità ibrida

Cloud pubblico

Community cloud

4%

14%

25%

57%

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VMWARE SI CONFERMA TOP OF MIND PER LA CATEGORIA

Sul piano “virtualizzazione”, l’hypervisor più conosciuto e utilizzato resta VMware, messo al primo posto dal 48% degli intervistati. Salgono le percentuali di Hyper-V, la soluzione proposta da Microsoft per virtualizzare i propri server. Minori al momento le percentuali per Xen (11%) e KVM (7%), soluzioni open source pensate principalmente per macchine Linux ma adattabili anche in contesti differenti.

I migliori hypervisor

VMware

Hyper-V

Xen

KVM

48% 34% 11% 7%

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83%

17%

I CIO PREFERISCONO I CLOUD PROVIDERSolo il 17% degli intervistati sceglie soluzioni e strategie cloud computing af!dandosi direttamente ai vendor. Il restante 83% preferisce appoggiarsi ai servizi dei cloud provider. Ad ogni modo, i vendor principali (Dell, Hp e Ibm) non sono riconosciuti come leader di mercato: il 73% dei CIO che hanno deciso di acquistare strutture per il cloud direttamente dai vendor, hanno scelto “altro” alla domanda “a quali vendor vi siete af!ancati”.

Affidarsi ad un vendor

No

I vendor più diffusi

DellHp Ibm

Altro

7% 13% 7% 73%

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LE AZIENDE NON SONO ANCORA PRONTEAD INVESTIRE SUL CLOUD COMPUTINGSolo il 6% dei CIO intervistati dichiara che la propria azienda investirà oltre il 50% del budget ICT in tecnologie e strategie cloud. Il 36% impegnerà cifre che variano tra il 10 e il 50% del totale, anche se la tendenza principale spinge ancora verso investimenti bassi (meno del 10% del budget ICT per il 58% degli intervistati).

Investire per il cloud

Meno del 10%

Tra il 10% e il 20%

Tra il 20% e il 35%

Oltre il 50%

Tra il 35% e il 50%6%1%11%

24%

58%

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LA POSTA ELETTRONICA È IL SERVIZIO CLOUD PIU’ UTILIZZATO

Prevalgono i CIO che ancora non utilizzano applicazioni cloud a livello aziendale. Solo i servizi on line di posta elettronica, infatti, hanno fatto registrare un’elevata percentuale di utilizzo. In tutti gli altri ambiti messi sotto esame è il “no” a vincere: data la percentuale di “indecisi” che stanno pensando se entrare o meno nella nuvola, i dati relativi alle applicazioni potrebbero variare molto velocemente.

SìNo

Applicazioni in modalità cloud

Conservazionesostitutiva CRM Gestione

HRPosta

elettronica

42%

58%

48%52%

37%

63%

69%

31%27%

73%

35%

65%

Sales forceautomation

Uni!edcommunication

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CLOUD SURVEY 2012:LO STATO DEL CLOUD COMPUNTING IN ITALIA3 ª P A R T E

LE SCELTE CLOUD DEI PROFESSIONISTI ITIl trend per l’approccio al cloud e alla virtualizzazione in Italia sembra ancora negativo, il 72% dei professionisti IT (sviluppatori, sistemisti, ma anche blogger e addetti ai lavori), infatti, non ha ancora acquistato server virtuali o server cloud. Per capire come la situazione muterà nel breve periodo, però, occorre confrontare questo dato con quello rilasciato nel primo capitolo e quindi con il 43% degli intervistati che sta decidendo le modalità di ingresso nella nuvola.Il 28% dei professionisti che invece sfrutta già soluzioni di questo tipo si af!da principalmente ai servizi offerti da Aruba (67%), Amazon (37%), NGI (18%) e Register (16%).

Acquisto di server virtuali o server cloud

NoSì

72%

28%

37% 67% 1% 18% 4% 2% 2% 16% 1% 6% 29%

AmazonEC2

Aruba

Cloudsigma

I-netNGI

TerremarkOVH

Rackspace

Register

Seeweb

Serverplan

Altro

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SERVER VIRTUALI E SERVER CLOUD

I professionisti IT che selgono di usare server virtuali o cloud server lo fanno principalmente per sfruttare i servizi di hosting (61% degli intervistati) e per salvare i propri dati (55%). Tra gli intervistati c’è anche una buona percentuale (29%) di addetti ai lavori che sfruttano la virtualizzazione e il cloud computing per creare delle macchine “test” per i propri progetti aziendali.

Perché sceglierli

Repositorydati

Hosting

Test

Staging

55% 61% 29% 4% 6%

Altro

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PLATFORM AS A SERVICEMolta vischiosità e incertezze sono emerse sul tema PaaS: oltre al fatto che il livello di utilizzo è molto basso (il 90% dei professionisti IT afferma di non utilizzare questa modalità), non c’è chiarezza, nella percezione dei rispondenti, di cosa siano effettivamente tali servizi. Questo si evince dalle citazioni incerte fornite dagli intervistati.

Le piattaforme più valide

Non lo uso

Google

Aruba

Cloud Foundry90% 2%2%

6%

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L’ITALIANITA’ DEL CLOUD

Il 70% degli intervistati ritiene importante l’italianità del cloud provider.Nello speci!co, il 30% non acquisterebbe mai soluzioni cloud se il fornitore non avesse i server localizzati in Italia.

Importanza di un provider italiano

È importante, userei solo fornitori con localizzazione

server in Italia

Non è importante

È importante ma non fondamentale

40%

30%

30%

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CHI SIAMOEnter the Cloud è un blog d’informazione nato per condividere notizie ed esperienze sul mondo del cloud computing, dell’hosting, della virtualizzazione e del panorama ICT nazionale e internazionale.È prodotto da Enter, società di telecomunicazioni e strategia digitale che offre servizi cloud: ciò premesso, Enter the Cloud non è un sito di prodotto.

Il blog ambisce a diventare punto di riferimento per la ricerca di informazioni nel settore cloud. Gli argomenti sono trattati sotto il pro!lo dell’attualità, della tecnologia e delle novità di mercato. I contenuti sono proposti sotto forma di news, recensioni e confronti tra prodotti, report di eventi, pareri degli esperti, infogra!che e interviste a personaggi che il cloud l’hanno applicato o lo stanno sperimentando.

Il progetto si rivolge ad appassionati del settore ICT, a manager e CIO attenti alle ultime tendenze e alle esperienze di rilievo, così come ad utenti meno esperti in cerca di contenuti “for dummies” e informazioni di base.

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