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Commissione Provinciale Dispositivi Medici - ospfe.it · Dispositivi Medici e ... dei contratti e...

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Commissione Provinciale Dispositivi Medici Dispositivi Medici Presentazione Ing. Giampiero Pirini Direttore DIGIC Coordinatore CPDM
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Commissione Provinciale Dispositivi Medici Dispositivi Medici

Presentazione

Ing. Giampiero PiriniDirettore DIGIC

Coordinatore CPDM

Commissione Provinciale Dispositivi Medici

Scopo

La CPDM nasce per adempiere all'espletamento delle funzioni aziendali previste dal DGR n°1523 del 29 settembre 2008 "Definizione del siste ma Regionale dei Dispositivi Medici".

La CPDM si pone l’obiettivo di gestire le problematiche operative connesse all'utilizzo dei Dispositivi Medici e di promuovere una cultura dell’uso delle risorse razionale ed appropriato, attraverso valutazioni regolate dai principi dell’Evidence Based Medicine e appropriato, attraverso valutazioni regolate dai principi dell’Evidence Based Medicine e dell’Health Technology Assessment o dell'Health Technology Assessment-Hospital Based.

La gestione operativa avviene garantendo il controllo dei DM di nuova acquisizione o in prova e quindi in ingresso a qualsiasi titolo nelle strutture ospedaliere e alle altre macrostrutture che erogano attività sanitarie (Cure Primarie, Salute Mentale, ecc.) dell’Azienda USL e dell'Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara mediante procedure condivise e l'adozione di una modulistica standard.

Commissione Provinciale Dispositivi Medici

Oggetto

Tenuto conto della numerosità dei DM in commercio e sino a successive determinazioni, non sono oggetto del presente regolamento le seguenti categorie di DM:

• DM da acquisire tramite piani di investimento (regionali, aziendali, finalizzati)• Evoluzioni tecnologiche di DM già in uso e quindi già inseriti nel repertorio aziendale• DM di Classe I, a basso costo unitario, di scarso utilizzo.

Sono oggetto del presente regolamento tutti gli altri DM. In particolare l’introduzione di nuovi DM a partire da giugno 2013.

In particolare sono trattate le seguenti attività:• Acquisizioni di DM nelle diverse forme previste (noleggio, service,acquisto, leasing);• Acquisizioni di DM tramite privative industriali (esclusive)• Prove dei DM e gestione dei campioni gratuiti;• Analisi sui consumi e monitoraggio dell’uso di DM• Adozione di direttiva/linee guida/circolari/disposizioni internazionali/nazionali/regionali

(CRDM).• Attività legate alla vigilanza dei DM.

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CompitiDi seguito i compiti affidati alla Commissione Provinciale dei Dispositivi Medici.

• Definire il Repertorio Provinciale dei DM (RPDM) formato come unione dei due repertori aziendali a partire dai DM di uso consolidato e diffuso nelle singole realtà;

• esaminare le richieste di inserimento nel Repertorio di nuovi DM;• esprimere pareri sull’inserimento o l’esclusione di DM dal RPDM tenendo conto dell’efficacia e della sicurezza

documentate, nonché del costo del nuovo DM a confronto con i prodotti e/o le tecniche già utilizzate per la prestazione sanitaria considerata;

• analizzare i consumi e la spesa per aree omogenee di utilizzo al fine di ottimizzare la modalità di acquisto e la tipologia dei contratti e garantire un impiego più razionale comprendendo anche analisi di mercato in relazione a particolari necessità;

• assicurare l’adozione e l’alimentazione del flusso informativo di monitoraggio ministeriale dei dati di impiego dei DM (DIME);• assicurare coerenza tra gli obiettivi assistenziali e di controllo dei consumi assegnati ai dipartimenti dalla pianificazione • assicurare coerenza tra gli obiettivi assistenziali e di controllo dei consumi assegnati ai dipartimenti dalla pianificazione

aziendale e i piani di investimento nonché l’introduzione el’acquisto di DM ;• effettuare il monitoraggio e il “follow up ” dell’uso sicuro ed appropriato dei DM in funzione della destinazione d’uso;• promuovere ed effettuare corsi di formazione ed eventi di sensibilizzazione per un uso sicuro, economico ed appropriato dei

DM;• promuovere e sviluppare la vigilanza sui DM con particolare riferimento alla sorveglianza degli incidenti e mancati incidenti,

al ritorno informativo ai segnalatori e alla diffusione di comunicazioni inerenti la sicurezza. Implementare il sistema di vigilanza anche su supporti informatici con strumenti web;

• supportare le direzioni aziendali, di dipartimento e di stabilimento ospedaliero , nonché di distretto, nella valutazione delle richieste di prova o di nuova introduzione di DM, rispetto alle forniture esistenti, valutando congiuntamente la sostituzione o l’affiancamento di DM già in uso, oltre alle potenziali ricadute sulla pratica clinica e i flussi di lavoro;

• realizzare le procedure relative ad ottimizzare il flusso informativo ed autorizzativo relativamente a:– acquisti di nuovi DM– prove dei DM come campioni gratuiti,

oltre a regolamentare le procedure interne di lavoro e coinvolgimento dei componenti permanenti e permanentemente invitati;• supportare la funzione di governo dei DM acquistati tramite investimenti o acquisizioni assimilabili (service, noleggio,

leasing, …).• fornire supporto alla funzione di governo dell’innov azione mediante l’individuazione precoce dei DM da inserire in un

percorso di prova e di sperimentazione;• collaborare con AVEC e Intercent-ER per l’individuazione dei DM da acquistare ad un livello di area vasta e regionale;

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Componenti Permanenti

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Componenti a disposizione

• n. 1 rappresentante per ciascuno dei Dipartimenti Ospedalieri AOUFE e AUSLFE nominato dal rispettivo Direttore di Dipartimento per un totale di 15.

• n. 1 rappresentante del Coordinamento Dipartimento Cure Primarie.• n. 1 rappresentante del Dipartimento Interaziendale di ICT.• n. 1 rappresentante del DISPP• n. 1 rappresentante del Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze Patologiche;• n. 1 rappresentante del Dipartimento Interaziendale Strutturale Medicina• n. 1 rappresentante del Dipartimento Interaziendale Strutturale MedicinaLegale;• n. 1 rappresentante del Dipartimento Interaziendale Attività Tecniche e Patrimoniali

I componenti a disposizione sono convocati in funzione degli argomenti all’ordine del giorno delle riunioni CPDM.

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Organizzazione e funzionamento della CPDM (1)

L’apporto delle competenze multidisciplinari all’interno della CPDM si esplicita come segue:• il Coordinatore è garante del coordinamento e del collegamento con gli obiettivi strategici, la pianificazione

annuale e i programmi aziendali; offre inoltre una specifica competenza per l’approfondimento, la sintesi, la selezione, la valutazione della documentazione scientifica oltre che per l’eventuale individuazione di indicatori per il monitoraggio dei DM per i quali può essere evidenziata la necessità di inserimento nel percorso di sperimentazione o di monitoraggio precedente all’inserimento nel repertorio aziendale e finalizzato ad acquisire maggiori informazioni sotto il profilo dell’impatto clinico, organizzativo o di formazione;

• la Direzione Medica supporta nelle valutazioni di impatto organizzativo conseguente all’inserimento dei nuovi dispositivi nell’ambito dell’assistenza, rispetto ai flussi di lavoro e alle specifiche caratteristiche delle realtà locali. Fornisce una prima valutazione delle tecniche di gestione del dispositivo legate alla sicurezza e alla locali. Fornisce una prima valutazione delle tecniche di gestione del dispositivo legate alla sicurezza e alla prevenzione delle infezioni ospedaliere (avvalendosi eventualmente della figura di referente per l' Igiene Ospedaliera);

• il Coordinatore infermieristico , ostetrico, tecnico sanitario e della riabilitazione, collabora alla verifica dei piani operativi di utilizzo del DM e dei sistemi di verifica della qualità ai finidell’ottimizzazione dei servizi sanitari erogati. Valuta la gestione delle risorse tecnico- strumentali dei presidi sanitari. Supporta nella definizione e valutazione delle attività didattico-pratiche e di tirocinio, di formazione del personale appartenente ai profili sanitari di propria competenza;

• le U.O Cliniche assicurano la valutazione clinica delle innovatività rispetto alle tecnichetradizionali in uso, con particolare riferimento all’implementazione delle nuove tecnologie eall’impatto sui risultati clinici raggiunti. Valutano e propongono iniziative di formazione- addestramento professionale sulla base di necessità specifiche emerse dall’utilizzo di uno specifico DM;

• la Farmacia assicura l’adesione delle nuove codifiche alle regole aziendali e e alle linee di indirizzo Regionali l’adozione della CND nel Repertorio aziendale e dei suoi periodiciaggiornamenti; l’adozione e l’alimentazione del flusso informativo di monitoraggio ministeriale dei dati di impiego dei DM ;promuove e sviluppa la vigilanza sui DM con particolare riferimento alla sorveglianza degli incidenti e mancati incidenti,al ritorno informativo ai segnalatori e alla diffusione de comunicazioni inerenti la sicurezza pei i DMpropria gestione; partecipa all'attiità di monitoraggio e controllo periodico dei consumi e della spesa dei dispositivi medici;

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Organizzazione e funzionamento della CPDM (2)• l'Ingegneria Clinica supporta le valutazioni sulle modalità di acquisto e gestione dei nuovi DM con particolare

riferimento ai service e noleggi; promuove e sviluppa la vigilanza sui DM con particolare riferimento alla sorveglianza degli incidenti e mancati incidenti, al ritorno informativo ai segnalatori e alla diffusione di comunicazioni inerenti la sicurezza. Implementa e sviluppa il sistema di vigilanza aziendale oltreché assicurare la corretta gestione dei DM tecnologici; organizza ove necessario specifici corsi di formazioni orientati a fare emergere le peculiari caratteristiche di utilizzo anche in funzione dell'analisi di rischio effettuata dal fabbricante in relazione alla specifica destinazione d'uso del DM.

• l'Economato / Provveditorato valuta le modalità di acquisto dei nuovi DM approvati dalla CPDM, tenendo conto dei contratti in essere e delle aggregazioni di acquisto; partecipa all’attività di monitoraggio e controllo periodico dei consumi con particolare riferimento alla congruità sulle tipologie di contratto ed eventuali ricontrattazioni e rinnovi. Assicura l'adesione delle nuove codifiche alle regole aziendali e alle linee di indirizzo regionali, l'adozione della CND nel RPDM e i relativi periodici aggiornamenti.della CND nel RPDM e i relativi periodici aggiornamenti.

• il Controllo di Gestione o analoga funzione, valuta l’impatto economico conseguente all’inserimento dei DM nel repertorio aziendale e/o nel profilo delle singole UU.OO. Inoltre sviluppa e tiene aggiornata una specifica reportistica di impiego e consumo dei DM in tutte le macrostrutture delle articolazioni aziendali;

• I Dipartimenti garantiscono l’appropriatezza delle richieste di nuovi DM, la coerenza tra richiesta e piano delle attività e la compatibilità economica in relazione ai budget individuati.

In generale tutte le componenti della Commissione offrono le proprie specifiche competenze per la ricerca e l’approfondimento della documentazione scientifica e dell’Health Technology Assessment.

Al suo interno vengono individuati i seguenti ruoli:• il coordinamento è affidato alla Ingegneria Clinica un itamente alla segreteria amministrativa ;• la segreteria tecnica e individuata come sottogruppo operativo della CPDM e ha la peculiare funzione di

predisporre le istruttorie necessarie a garantire il massimo di conoscenza dei problemi che dovranno essere deliberati della CPDM.

Commissione Provinciale Dispositivi Medici

Funzioni

• Il Coordinatore della CPDM :– predispone un piano annuale delle attività– predispone l’ordine del giorno insieme alla segreteria;– coordina e modera le riunioni;– aggiorna le rispettive Direzioni Aziendali sull’attività della Commissione;– elabora relazione annuale sull’attività svolta dalla CPDM nell’anno e sui – elabora relazione annuale sull’attività svolta dalla CPDM nell’anno e sui

programmi di lavoro futuri (ambiti di azione/sviluppo).

• La Segreteria della CPDM :– convoca le riunioni;– predispone l’ordine del giorno con il Coordinatore;– prepara ed invia il materiale necessario ai componenti della CPDM;– raccoglie la fase istruttoria, dalla richiesta dell’utilizzatore alla preparazione del

dossier per La riunione;– verbalizza le riunioni e invia i verbali approvati ai componenti la CPDM, comunica

agli interessati le decisioni assunte dalla CPDM

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Modalità di lavoro Introduzione generale

• La sede del Coordinamento è presso il Dipartimento Interaziendale Gestionale di Ingegneria Clinica presso il Nuovo Ospedale S.Anna a Cona.

• La CPDM si riunisce di norma secondo il calendario condiviso e approvato dai componenti la commissione con orario dalle 09:00 alle 13:00 presso i locali di volta in volta individuati presso il Nuovo Ospedale S.Anna a Cona.

• La Segreteria Tecnica si riunisce all'occorrenza e predispone le istruttorie delle richieste/istanze pervenute alla segreteria stessa fino alle ore 12:00 del giorno del mese stabilito dal calendario

• Di norma il giorno successivo alla data stabilita del mese corrente (se il giorno cade di prefestivo o festivo si • Di norma il giorno successivo alla data stabilita del mese corrente (se il giorno cade di prefestivo o festivo si intende il primo giorno successivo alla festività) si tiene una riunione di coordinamento della segreteria nella quale vengono affidate le istruttorie per la predisposizione dei relativi fascicoli.

• I fascicoli dovranno essere resi disponibili ai membri della CPDM entro le ore 12:00 del mercoledì precedente alla riunione mensile della CPDM (se il giorno mercoledì è un festivo si intende il giovedì o il giorno successivo alla festività).

• La funzione di segreteria viene svolta dalla Dott.ssa Ivana Cicognani ([email protected]).

• Le sedute della CPDM sono valide con la presenza del la metà più uno dei componenti effettivi;

• le decisioni della CPDM hanno validità se espresse a maggioranza dei presenti. In caso di votazione a parità del risultato prevale il voto del coordinato re.

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Modalità di lavoro Fase preliminare di validazione della richiesta

• Nel caso di “Acquisizione” (service/noleggio/leasing/acquisto) di nuovo DM richiesta da parte di un responsabile di U.O, il Direttore di Dipartimento, al quale la richiesta è inoltrata per competenza, valuta la completezza dei dati oltre all’appropriatezza della richiesta rispetto ai potenziali vantaggi clinici ed assistenziali apportati dall’introduzione del nuovo DM, tenendo conto della congruità rispetto al piano delle attività e alle ricadute economiche sul budget assegnato al dipartimento. La richiesta autorizzata dal Direttore di Dipartimento va indirizzata alla CPDM per l’introduzione nel Repertorio Provinciale DM (RPDM).

• Al DSPO va il compito di valutare e validare la richiesta di “Prova”, in coerenza con quanto già oggi previsto per la prova di apparecchiature. Quest’ultimo dovrà assicurare le ottimali condizioni organizzative utili all’effettuazione della prova, in particolare avendo cura di raccogliere oggi previsto per la prova di apparecchiature. Quest’ultimo dovrà assicurare le ottimali condizioni organizzative utili all’effettuazione della prova, in particolare avendo cura di raccogliere da IC (Ingegneria Clinica) la documentazione di verifica e collaudo nel caso di DM tecnologico, oltre a monitorare la restituzione o il ritirato dalla ditta fabbricante/fornitrice, al termine della prova, di tutto il materiale (DM) in conto visione impiegato per effettuare la prova stessa.Pertanto le richieste di “Prova” devono essere effettuate utilizzando la scheda prevista dal presente regolamento (vedi modulo allegato; prima parte); non saranno oggetto di processazione da parte della CPDM, bensì di presa visione e archiviazione.

• Sarà cura della Segreteria della CPDM informare periodicamente il DIP delle prove effettuate nelle UO afferenti al suo dipartimento che quindi lo riguardano per competenza.

• Nel caso alla prova seguisse una richiesta di acquisizione del medesimo DM, la stessa deve essere valutata e trasmessa alla CPDM dal DIP.

Commissione Provinciale Dispositivi Medici

Modalità di lavoro Fase di raccolta della richiesta

La segreteria della CPDM effettua un esame preliminare delle richieste d'introduzione di nuovi dispositivi medici in “acquisizione” o “prova” con particolare riferimento alla completezza e appropriatezza dei dati. In particolare la segreteria:

• protocolla e registra la richiesta;• protocolla e registra la richiesta;• verifica completezza della richiesta;• se necessario chiede al richiedente di completare la richiesta .

Le richieste in “acquisizione” devono essere validate dal DIP di competenza. Le richieste di prova devono essere validate dal DSPO di competenza.

Il modulo deve essere completo in tutte le sue sezi oni A, B, C, e D.

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Modalità di lavoro Istruttoria

Comprende le attività della segreteria CPDM nell'ambito delle rispettive funzioni previste al suo interno:Attività della segreteria:

• verifica l’effettiva assenza di oneri a carico dell’Azienda in caso di “Prova”;• contatta direttore del DIP (o DSPO in caso di prova) per informare della presa visione della richiesta e se

necessario in caso di informazioni mancanti o insufficienti suggerisce al richiedente stesso le opportune integrazioni da apportare prima che la medesima venga esaminata dalla CPDM;

• propone l’elenco delle richieste alla CPDM.

Attività dell ’Ingegneria Clinica / Farmacia / Economato -Provveditorato :Attività dell ’Ingegneria Clinica / Farmacia / Economato -Provveditorato :• acquisisce eventuale materiale tecnico aggiuntivo;• verifica e acquisisce costi del DM vs le alternative in uso/disponibili;• verifica in via preliminare problematiche di sicurezza dei DM in questione anche in relazione all’uso combinato

degli stessi;• collabora alla valutazione ed integra la letteratura presentata con il supporto se necessario del Referente della

Ricerca della Direzione Sanitaria• verifica l’effettiva assenza di oneri a carico dell’Azienda per richieste di “Prova”, nel caso di DM-tecnologici;Attività del Controllo di Gestione:• verifica la valorizzazione economica delle prestazioni sanitarie (ricoveri/DRG,specialistica ambulatoriale,tariffario

DM),relativamente alle procedure/diagnosi,avvalendosi del supporto delle UU.OO competenti delle due aziende.• effettua un'analisi e definisce eventualmente i costi per intervento/ricovero• (DRG+specialistica ambulatoriale)• supporta il metodo più appropriato di valutazione adottato per quanto riguarda i parametri di costo

(Costo/Beneficio, Break-even, ecc.)

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Modalità di lavoro Presentazione e discussione

Presentazione delle proposte di introduzione DM• Le proposte di inserimento vengono presentate a cura della segreteria previo consenso del coordinatore

CPDM. In caso di approfondimento di istruttoria lo stesso è affidato a uno o più componenti CPDM che relazionano al gruppo entro la scadenza stabilita, caso per caso, durante la seduta di presentazione del DM.

• Su specifiche tematiche viene invitato il proponente stesso ad illustrare le caratteristiche e le modalità di impiego del DM richiesto.

DiscussioneLa discussione e la successiva valutazione dovrà tenere conto dei seguenti criteri:• presenza di letteratura e studi clinici sull’argomento, diffusione dell’uso del DM in altre realtà sanitarie locali e • presenza di letteratura e studi clinici sull’argomento, diffusione dell’uso del DM in altre realtà sanitarie locali e

nazionali;• dispositivi alternativi presenti in repertorio e sul mercato, tecniche alternative di approccio,;• implementabilità della tecnologia e impatto sull’organizzazione assistenziale;• modalità e costi di ricondizionamento e manutenzione del dispositivo in caso di pluriuso;• confronto dei costi con il rimborso tariffario in regime di ricovero o ambulatoriale;• costi cessanti e costi sorgenti.Nel caso si ravvisa la necessità di un supplemento di indagine, la CPDM individua un incaricato del completamento di

indagine.Nel caso di richiesta di acquisto in esclusiva l’indagine deve sempre prevedere i seguenti punti:

– Verificare la destinazione d’uso del DM tramite acquisizione della scheda tecnica dal RDM o dal Fabbricante;

– Ricerca di mercato su prodotti con analoghe destinazioni d’uso per accertarne l’unicità.A questo scopo è possibile verificare direttamente inizialmente sul RDM prodotti rientranti nella medesima

classificazione di quello oggetto di privativa.In questa fase sono da compilare le sezioni E, F, G ed H del modulo A.

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Modalità di lavoro Valutazioni e decisioni

• Gli elementi considerati nella valutazione di autorizzazione all’introduzione DEFINITIVA nel repertorio del nuovo DM devono necessariamente comprendere l’efficacia clinica documentata e rapporto costo/beneficio favorevole, l’efficacia clinica documentata pur in presenza di inadeguato rimborso della tariffa DRG o documentata pur in presenza di inadeguato rimborso della tariffa DRG o ambulatoriale (di tale evenienza sarà cura della CPDM rendere edotto il direttore di DIP soprattutto in riferimento all’attività in mobilità attiva) l’efficacia in termini di sicurezza della procedura per paziente ed operatore (in tale evenienza sarà cura della CPDM darne opportuna informazione a RSPPA e resp. UO Rischio clinico aziendale).

• Nel caso in cui la richiesta non soddisfi i criteri sopracitati il DM NON potrà essere inserito definitivamente all’interno del Repertorio (RPDM), ma l’autorizzazione sarà subordinata all’esito di una fase di monitoraggio o di sperimentazione. In questa fase è compilata la sezione I del modulo.

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Conclusioni (1)

Alla luce della discussione e della valutazione l’esito finale rispetto alla richiesta di introduzione seguenti del DM comprende:

– DM acquisibile (con gara o in esclusiva, in acquisto, service, noleggio o leasing): inserimento definitivo nel Repertorio noleggio o leasing): inserimento definitivo nel Repertorio Aziendale (a cura della segreteria CPDM e Ufficio codifiche);

– DM con prova autorizzata (anche di classe III con specifica procedura regionale);

– DM che necessita di un periodo di “monitoraggio”;– DM che deve entrare in un percorso di sperimentazione.

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Conclusioni (2)

Nel caso la CPDM decida di non introdurre il DM nel Repertorio provinciale (RPDM), informa, motivando la decisione, il DIP.

La segreteria informa delle conclusioni il richiedente, il DIP e i servizi interessati (Acquisti/Logistica, IC, Farmacia, …) per la prosecuzione dell’iter di introduzione mediante acquisto, prova,

La segreteria informa delle conclusioni il richiedente, il DIP e i servizi interessati (Acquisti/Logistica, IC, Farmacia, …) per la prosecuzione dell’iter di introduzione mediante acquisto, prova, monitoraggio o percorso della ricerca clinica (con contestuale sospensione del giudizio in attesa risultati della “sperimentazione”).

Nel caso di acquisizione (in esclusiva o non in esclusiva) il DM sarà inserito in un programma di acquisti aziendale o sovraziendale (AVEC, Intercenter, ecc.). La CPDM valuterà se il nuovi DM devono essere gestiti in scorta nei magazzini (di Farmacia o di Economato) o in transito.

In caso di prova sarà data comunicazione al fornitore da pare dei servizi interessati (IC, ..) che la prova avverrà senza costi per l’azienda e il limite temporale della stessa. I risultati della prova o le considerazioni maturate devono essere comunicate dalla UO interessata al DSPO che a sua volta le porterà a conoscenza della CPDM e il DIP competente.

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Conclusioni (3)Nel caso in cui il DM richieda un “monitoraggio” che accompagni l’introduzione in Azienda e in particolare l’impiego

del DM richieda una puntuale rilevazione dell’impatto clinico, organizzativo o di formazione, sarà definito, in accordo con il richiedente, il periodo del follow up e potranno essere richieste al fornitore particolari condizioni economiche per la fornitura.

Al termine del periodo di monitoraggio, i risultati e le considerazioni maturate saranno comunicate dallle UO interessate alla CPDM e al Direttore di DIP competente con apposita relazione scritta. Tali risultati consentiranno di concludere da parte del Direttore del DIP la parte valutativa e autorizzativa della richiesta e successivamente da parte della CPDM l’inserimento del DM nel Repertorio aziendale

Nei casi in cui, in fase istruttoria o dibattimentale emergano elementi che indicano che il DM:• è in fase pre-marketing;• è nella fase immediatamente post-marketing ancora c on scarsissima diffusione in altre strutture sanita rie

e senza evidenze cliniche;• la diffusione e l’impiego è prevalente all’interno di trial clinici;• siano disponibili indicazioni di agenzie di HTA, agen zie governative, società scientifiche che

raccomandano di mantenere l’utilizzo del DM all’inter no di progetti di ricerca ;l’introduzione del DM in azienda sarà subordinato alla predisposizione di un formale protocollo di ricerca e all’avvio di

un percorso autorizzativo aziendale della ricerca stessa anche da parte del comitato etico.La CPDM informa gli interessati che il percorso di introduzione del DM prosegue nell’ambito della “Innovazione &

Ricerca”. La CPDM sarà informata dei risultati ottenuti da questo percorso ai fini della introduzione sistematica del DM in questione.

In qualsiasi caso il Direttore di Dipartimento Clin ico assicura in via definitiva il rispetto del budget economico.

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Fase di Follow – up

• Tra i compiti della CPDM vi è quello di verificare l’andamento dei consumi e dei costi in relazione alla verifica delle decisioni assunte e alle previsioni fatte in sede di richiesta del DM.richiesta del DM.

• Un gruppo di lavoro permanente con il Controllo di Gestione, o analoga funzione, e Economato/Provveditorato e Farmacia ha il compito di verificare costantemente l’andamento della spesa con la reportistica definita.

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