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COMPETENZE RELAZIONALI E TECNICHE -...

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COMPETENZE RELAZIONALI E TECNICHE TEAM BUILDING E LEADERSHIP DIDATTICA STUDENT-CENTERED MODELLI DI LAVORO INNOVATIVI #25 PNSD Roberta Camarda Roma, 13 settembre 2017
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COMPETENZE RELAZIONALI E TECNICHE

TEAM BUILDING E LEADERSHIP

DIDATTICA STUDENT-CENTERED

MODELLI DI LAVORO INNOVATIVI

#25 PNSD

Roberta Camarda Roma, 13 settembre 2017

Dove si lavora in gruppo nella scuola

Nei Dipartimenti

Nelle Commissioni

Nei progetti

In classe

A casa

Quali elementi per il team building

Quali gli obiettivi del Team Building

Far conoscere in maniera non invasiva più in profondità le persone,

creare relazione,

incrementare la collaborazione,

aumentare il livello di fiducia nei compagni,

motivare il gruppo di lavoro

creare coesione ed integrazione

Effetti del Team building

Le attività di team building e di team working servono a:

facilitare la comunicazione,

stimolare la creatività,

far emergere la leadership,

educare alla delega ed al lavoro per obiettivi,

sviluppare l’empatia e l’ascolto,

veicolare vision, mission e valori aziendali,

valutare il potenziale e le attitudini,

avvicinare management e personale operativo.

Quali tipologie di Team Building

team game,

team experience,

team wellbeing (ludiche, esperienziali o di benessere), il cui scopo è

la formazione di un gruppo di persone

Quali forme di team buildin promosse dal MIUR?.........

Team Building attraverso il game e la competition

GSS giochi sportivi studenteschi https://campionatistudenteschiit.serversicuro.it/2016/it/home-page/

Olimpiadi disciplinari http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/istruzione/valorizzazione-delle-eccellenze/link

http://www.olimpiadi-italiano.it/

Green Game http://www.corepla.it/news/green-game-2016-sfida-tra-le-scuole-superiori-di-roma-e-del-lazio

Debate http://avanguardieeducative.indire.it/wp-content/uploads/2016/04/AE_04_DEBATE.pdf

Perché è formativo il team Building

"il gruppo è più della somma delle singole parti"; Kurt

Lewin 1948

IL GRUPPO HA DUE ASPETTI CENTRALI :

interdipendenza sociale: i membri del gruppo traggono gli uni dagli altri

sentimenti positivi; il gruppo fornisce legami emozionali e un’identità sociale

interdipendenza nel compito: i membri del gruppo sono impegnati nello

svolgimento di determinati compiti e nel raggiungimento di obiettivi; la

buona riuscita dipende dall’impegno collettivo e dall’organizzazione

Il gruppo attraversa diverse fasi di sviluppo

1. Formazione :si forma il gruppo; fase di conoscenza tra i membri; periodo di orientamento; influenza del leader

2. Conflitto: emergono le divergenze; i membri devono negoziare, si forma una maggioranza in grado di persuadere tutti

3. Evoluzione :emergono unità ed armonia; definizione di un’identità positiva; senso di sicurezza

4. Esecuzione del compito stadio esecutivo; standard di produttività

5. Conclusione e scioglimento alcuni gruppi si sciolgono perché hanno esaurito il loro ‘ciclo di vita’, altri si sciolgono perché hanno raggiunto gli obiettivi; il venir meno del gruppo porta a una ridefinizione dell’identità

Come formare un team

La costruzione del gruppo di lavoro può avvenire in diversi modi, tra cui:

Indoor: in aula con l'aiuto di small techniques o "tecniche brevi". Con la partecipazione dei singoli soggetti attraverso attività dirette con simulazioni di ruoli (gioco di ruolo), filmati, case-history, discussioni, business game.

outdoor: fuori dall'aula, sono esercizi che permettono l'uso di metafore come ad esempio le attività ludiche di squadra (softair, rugby, alpinismo, rafting, ecc.). Da queste attività si apprende da una situazione reale ma non familiare, in molti casi a contatto con la natura, affrontando sfide e difficoltà concrete. Per rendere l'attività di outdoor formativa ogni esperienza deve essere susseguita da un momento di riflessione (debriefing) in cui si raccolgono i sentimenti e le emozioni vissute nella prova. Questo aiuta gli individui a collegare l'esperienza con la propria realtà aziendale, fare quindi una concettualizzazione dei contenuti

Il ruolo nel Team

“Il Gioco delle parti”

Il ruolo dell’individuo nel gruppo

La leadership

DEF. = processo di influenza tra un leader e i seguaci per il

raggiungimento degli obiettivi di un gruppo, di un’organizzazione, di

una società I diversi punti di vista sulla leadership…

1 - LA TEORIA FREUDIANA - Psicologia delle Masse e Analisi dell’Io:

Gruppo come orda primitiva guidata da un maschio potente

Ruolo chiave del leader nella formazione del gruppo attraverso il

processo di identificazione

La leadership

2 - STUDIO DELLA PERSONALITÀ DEL LEADER

Osservazione

Interviste

Critiche: non ha fornito un set consistente di tratti di personalità non

permette previsioni non tiene in considerazione variabili situazionali

3 - STUDIO DEL COMPORTAMENTO DEL LEADER

(a) BALE e SLATER (1955) Identificazione di due ruoli complementari del

leader: leader socio-emozionale - assicura che il clima sia armonioso

leader centrato sul compito - realizza il compito

(b) OHIO STATE UNIVERSITY (1947): identificazione di due linee

comportamentali del leader:

considerazione nei riguardi dei membri

capacità di strutturazione

Leadership

Approcci alla leadership Teorie innatiste/biologiche:

Tratti e caratteristiche personali dei leader efficaci (leader si nasce).

Teorie comportamentali:

Comportamenti che determinano influenza e contraddistinguono diversi stili (leader si diventa).

Teorie contingenti:

Relazione con le situazioni (si sceglie di volta in volta lo stile di leadership che meglio si adatta alla circostanza)

Teorie del processo relazionale

Lo stile dipende dal processo di influenza sugli altri e sulla situazione.

Dalle Teorie comportamentali derivano vari

Stili di Leadership

Lo stile autoritario:

la presa di decisione discende direttamente da colui che la assume;

egli indica anche tutte le fasi per la sua attuazione;

indica la suddivisione delle mansioni e delle attività fra i componenti di

un gruppo;

i livelli di partecipazione alla formazione delle decisioni sono

praticamente inesistenti.

Stili di leadership

Lo stile democratico:

il processo di costruzione della decisione è di tipo partecipativo;

si sviluppa attraverso la discussione dopo che il leader ha indicato

obiettivi e possibili strategie per il loro conseguimento;

il leader valorizza le professionalità e le competenze.

Stili di leadership

Lo stile laissez-faire:

• il processo che porta alla presa di decisione non è strutturato;

• è molto ampia la libertà lasciata al gruppo nel suo complesso e ai

singoli membri;

• il leader esercita un controllo e un’influenza scarsi nei confronti del

gruppo;

• finisce con il ricoprire una funzione di membro del gruppo.

Leader si nasce ? I leader NASCONO con dei TRATTI specifici ?

La grinta

Il desiderio di guidare gli altri

La fiducia in sé stessi

La conoscenza utile per svolgere il compito

L'estroversione.

Teoria innatista

Leader si diventa?

• Amando il lavoro

• Lavorando naturalmente verso gli obiettivi

• Assumendosi le responsabilità

• Immaginando, creando

• Motivandosi/do con lo sviluppo

• Dedicandosi con cura alle proprie ambizioni

• Non forzando o controllando

• Esercitando la propria Intelligenza Emotiva (Goleman).

Teoria Comportamentale

Cosa fa un leader

Gestisce il pre-

giudizio

Crea un netwok

a supporto delle

sue idee

Ha una visione,

dei valori, una

strategia

Gestisce la sua

immagine

La sa

comunicare

Gestisce

l’impopolarità

Gestisce la

fiducia

Ascolta i feed-

back

Un condottiero è ottimo quando il popolo sa appena della sua esistenza. Non è così bravo quando il popolo gli obbedisce e lo

acclama. E’ un pessimo leader quando è disprezzato dalla gente. Ma di un leader che parla poco, quando il lavoro è fatto e

gli scopi raggiunti., il suo popolo dirà: «Lo abbiamo fatto noi». Lao-tzu VI

sec.

1)Entra in punta di piedi

con umiltà, osservando.

Ogni contesto è diverso e

va compreso.

2)Ottiene il

riconoscimento

della sua competenza

3)Accetta la sfida 4)Prende il “centro”.

Definisce uno spazio in cui

costruire una relazione.

5)Rinuncia al comando,

entra nel gruppo….

6)Individua le

competenze

7)Sposta le posizioni….

Organizza il lavoro

Avvicina le persone con

caratteristiche simili, tira

fuori e ottimizza gli sforzi

di ognuna

8)Mette alla

prova… Dopo una

fase di

preparazione…..

9)Utilizza l’errore

Non commette lo sbaglio di

sanzionare, rischiando di

bloccare le energie e

mortificare gli entusiasmi.

10)Valorizza il

potenziale e guida verso

una migliore prestazione

11)Presta attenzione al

contributo dei singoli

12)Mantiene l’attenzione

e la concentrazione

PER RIFLETTERE…

15)Stimola l’immaginazione

13)Stimola le persone

…. le sprona a dare il

massimo …

14)Stabilisci un contatto ...

fa esprimere capacità fino a

quel momento sconosciute

16)Infonde fiducia

17)Costruisce il “significato”, la “vision”

18)Ha pazienza

Non perde la calma

19)Mantiene il senso

della misura

20)Stimola l’ascolto

reciproco.

Parla della sua idea di

gruppo, e dell’importanza

che ha per la buona

riuscita del compito.

21)Riconosce il valore del

passato, riconosce la

leadership del passato e il

passato della leadership

…non denigra il leader

uscente.

22)Programma il lavoro.

Chiede le risorse di

tempo, umane materiali

necessarie.

PER RIFLETTERE…

Le 10 regole per un docente leader…

1. Leadership con l'esempio: occorre essere, innanzitutto, un esempio, un motivatore e trasmettere in modo chiaro e senza distonie i valori e la visione.

2. Trasparenza: lavorare molto sulla comunicazione, compresa la parte sempre più difficile, cioè quella legata ai responsi negativi (dare quelli positivi è molto più semplice). Ogni domanda dell'alunno è una domanda importante.

3. Focalizzazione al raggiungimento dei risultati: trasmettere tranquillità e serenità, ma anche orientamento all'obiettivo (stress ed eccessiva emotività sono destabilizzanti per gli alunni).

4. Imparzialità: utilizzare un sistema di valutazione delle prestazioni oggettivo.

5. Organizzazione: pianificare il proprio lavoro e quello degli alunni, che significa, per esempio, presentarsi puntuale e chiedere la puntualità o definire aspettative e piani d'azione in modo chiaro.

Il leader sbagliato Il vero leder

Pessimista

Tanto voi..., non ce la faremo a..., con voi è inutile...

Non incoraggia

Il tuo lavoro poteva essere fatto meglio..., sto sprecando il

mio fiato...,

Non è riconoscente

Cerca di non farmi perdere tempo...,

Incontentabile

Controlla tutto

Manipola

Ha poca fiducia

Non assume responsabilità

Disorganizzato

Presuntuoso

Non ascolta

Manca di coerenza e attenzione ai dettagli

Il leader sbagliato Il vero leader

Pessimista

Tanto voi..., non ce la faremo a..., con voi è inutile...

Ottimista che condivide la propria visione

Insieme ce la faremo, il lavoro sarà perfetto,...

Non incoraggia

Il tuo lavoro poteva essere fatto meglio..., sto sprecando il mio

tempo...,

Sviluppa competenze

Non è riconoscente

Lo avremmo fatto comunque, forse con tempi diversi...,

Riconosce i meriti

Incontentabile Rispetta il tempo delle persone

Controlla tutto Fissa le priorità

Manipola Condivide le informazioni, è etico nel comportamento

Ha poca fiducia Delega e premia

Non assume responsabilità Prende le decisioni, ammette le proprie colpe

Disorganizzato Programma con il gruppo

Presuntuoso Loda le persone

Non ascolta Mostra attenzione ed empatia. Ringrazia

Manca di coerenza e attenzione ai dettagli Cura il proprio progetto

Le sette emozioni primarie e la leadership

Leadership e modello trans-teorico (Lorenzo Barbagli e Vincenzo Masini)

Sette modelli di leadership;

Ogni stile impone certi atti

Risulta utile per alcune funzioni ed alcuni gruppi.

Deriva dalle sette personalità ideal-tipiche costruite intorno alle EMOZIONI DI BASE (le prime esperienze emozionali vissute dal bambino: Paura, Rabbia, Distacco, Piacere, Quiete, Vergogna, Attaccamento)

Le emozioni possono trasformarsi in sentimenti POSITIVI o NEGATIVI

file:///C:/Users/utente/Desktop/ESSERE%20LEADER%20A%20SCUOLA.html

Libri consigliati: “La leadership d’ombra”, Francesco Perillo; “La linea d’ombra”, Conrad; “Dalle emozioni ai sentimenti”, Vincenzo Masini

La Paura –

L’AVARO

La Rabbia - IL

RUMINANTE

Il Distacco – IL

DELIRANTE

Il Piacere – LO

SBALLONE

La Quiete –

L’APATICO

La Vergogna –

L’INVISIBILE

L’Attaccamento

– L’ADESIVO

La paura è il

prodotto del

dolore.

Attiva la carica

interna

La rabbia è una

carica interiore,

un’energia, che si

autoalimenta e

spinge all’azione.

Attiva il controllo

Il distacco è

l’emozione della

separazione,

della libertà da

ogni vincolo.

Attiva il piacere

e l'energia

Il Piacere è

l’emozione del

benessere, è

connesso

intimamente con la

perdita dei confini.

Attiva la quiete e il

distacco

La quiete è lo

stato di

spegnimento

di ogni

energia,

conseguente,

nella sua

forma

positiva,

all’appagame

nto di ogni

bisogno

La Vergogna è

l’emozione che

va

dall’imbarazzo,

al pudore,

all’inibizione,

collegata al

sentirsi gettato

nel mondo, al

desiderio di

scomparire e di

ritrarsi.

L’attaccamento

nasce dalla

sensazione

piacevole di

essere oggetto

di cura, di

essere avvolto

affettivamente

e riconosciuto.

AFFIDABILITA'

RESPONSABILITA'

CURA

CONTROLLO

RESPINGERE

INQUITUDINE

ANSIA

l’insicurezza

ENERGIA

IMPEGNO

GIUSTIZIA

FATICA

FRETTA

SDEGNO

REATTIVITA'

l’aggressività

CREATIVITA‘

INTUITO

LIBERTA‘

INDIVIDUALISMS

NOBISMO

ECCESSO DI

AUTOSTIMA

COINVOLGIMENT

O

CARISMA

GENEROSITA'

INSAZIABILITA'

EMOZIONALE

RICERCA

EFFIMERO

narcisismo,

FLESSIBILITA‘

ACCOMODA

N.

PACE

FLEMMATICO

PIGRO

NOIA

SVOGLIATEZ.

SENSIBILITA'

CONDIVISIONE

UMILTA‘

INIBIZIONE

INADEGUATEZ.

SENSO DI

INFERIORITA'

SOCIALITA'

FEDELTA‘

LEALTA’

POVERTA'

AFFETTIVA

BISOGNO DI

ACCETTAZIONE

nsaziabilità

affettiva, la Leadership

organizzativa

Leadership

motivante

Leadership

creativa

Leadership

coinvolgente

Leadership

opportunista

Leadership

invisibile

Leadership

affettivo/relazi

Modello di leadership Caratteristiche Valori prevalenti Funzioni educative

Organizzativa

(autoritaria/autocratica)

Centrato sul controllo, sulla funzionalità e sulla

responsabilità

Credibilità - Guida Area della funzione

organizzativa

Motivante

(autoritaria/autocratica

partecipativo/democratia)

centrato sulle dinamiche di attivazione, di

produzione e sulla reattività primaria.

Motivazione - Sfida Area della produzione

Creativa

(Partecipativo/democratica

permissivo/lassista)

Centrato sulla visone inventiva e creativa del

gruppo e delle attività, riflessiva nella

comprensione e acuta e geniale nelle soluzioni

Visione - Guida Area della creatività e

dell'innovazione

Coinvolgente/consensuale

(Partecipativo/democratica

permissivo/lassista)

Stile decisamente carismatico e istrionico,

narcisistico e centrato sulla figura del leader

coinvolgente.

Fiducia - Sfida Area della comunicazione

e dell'espressività

Opportunistica

(permissivo/lassista)

E' molto blanda e leggera, potremmo

definirla a maglie larghe, ma osserva e

indirizza le energie con sapienza e

attenzione.

Empowerment -

Guida

Area della diplomazia,

della mediazione e della

gestione dei conflitti

Invisibile

((autoritaria/autocratica

permissivo/lassista)

Modello di leadership a maglie larghe. Si

imposta sulla libertà d’azione dei componenti

del gruppo

Esempio -

Credibilità

Area della competenza

tecnica e della definzione

degli obiettivi

Affettiva(autoritaria/autocratica Si centra infine sulle relazioni e sulle persone. Motivazione - Area della relazionalità

Quale personalità? Quale stile di leadership?

Fai il test per scoprirlo

http://www.prepos.it/

R o b e r t a

C a m a r d a

“I grandi leader ci mettono in movimento, alimentano le nostre passioni ed ispirano il

meglio che è in noi: questo è “essere leader” per Daniel Goleman (Essere Leader – Rizzoli

2002 ).

La Terra sta morendo … La terra sta morendo: unica possibilità di salvezza, una navicella spaziale con sette posti che sta

per partire per un altro pianeta. Intorno alla navicella vi sono undici persone che aspirano a

partire. Voi vi trovate nella posizione di dover scegliere le sette che partiranno e costituiranno il

primo nucleo di una nuova civiltà, le informazioni che avete sono:

1) Militante nero

2) Poliziotto con fucile

3) Atleta

4) Architetto

5) Cuoca

6) Falegname cieco

7) Dottoressa

8) Prostituta

9) Ragazza di sedici anni incinta

10) Musicista gay

11) Sacerdote

La Terra sta morendo …

Quando la navicella coi passeggeri da voi prescelta sta già viaggiando verso il nuovo mondo arriva un secondo

documento con informazioni più dettagliate su ognuno dei candidati.

Il militante nero è un pacifista, esperto in non violenza e gestione creativa dei conflitti.

Il poliziotto con fucile è un giovane e atletico leader dei Boy Scout, uno che userebbe il fucile unicamente per

procurare il cibo con la caccia.

L’atleta è una donna di settant’anni che ha vinto le olimpiadi di Roma nel 1960.

L’architetto mangia solo raperosse,pianta che non sembra allignare nel nuovo pianeta. La Terra sta morendo …

La cuoca ha lavorato unicamente nel carcere di Sing Sing e ha imparato a cucinare solo quel tipo di pietanze.

La prostituta è un’ottima cuoca, giovane, allegra, e gode di ottima salute.

La ragazza di sedici anni ha l’Aids.

Il musicista gay suona solo l’organo.

Il falegname cieco è una famoso maestro della costruzioni in legno e sarebbe in grado di insegnare queste rare

abilità a chiunque.

La dottoressa è una laureata in legge, dirigente della pubblica amministrazione.

Il sacerdote è il capo di una setta fondamentalista musulmana.

Conclusioni

In particolare l’esercizio ci ha permesso di riflettere su cosa facciamo

quando:

Produciamo stereotipi e ci affidiamo ad essi per interpretare la

realtà.

Come operiamo quando partiamo da “astrazioni indeterminate”

(cioè sulla base di informazioni insufficienti).

Grazie…per aver fatto squadra con me!

Roberta Camarda


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