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COMUNE DI SALSOMAGGIORE TERMEww2.gazzettaamministrativa.it/opencms/export/sites... · POC-N1/...

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POC-N1/ ottobre 2012 COMUNE DI SALSOMAGGIORE TERME Piano Urbanistico Attuativo: 1° Stralcio ambiti per servizi di rilievo urbano e per il verde attrezzato da integrare con funzioni residenziali (art.6.15) ambito N1 – Sub-ambito B+C RELAZIONE OPERE DI URBANIZZAZIONE ELABORATO L Proprietà: Russo F.lli s.n.c. Russo Costruzioni s.r.l. Francesco Russo Annunziata Cataldo Tecnici: Arch. Mario Scaffardi Reti Tecnologiche: Ing. Gianlorenzo Bernini Ing. Adriano Murachelli Data: Dicembre 2012 1 Ing. Rosaria Ragazzini
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POC-N1/ ottobre 2012

COMUNE DI SALSOMAGGIORE TERME

Piano Urbanistico Attuativo: 1° Stralcio

ambiti per servizi di rilievo urbano e per il verde attrezzato da integrare

con funzioni residenziali (art.6.15) ambito N1 – Sub-ambito B+C

RELAZIONE OPERE DI URBANIZZAZIONEELABORATO L

Proprietà: Russo F.lli s.n.c.

Russo Costruzioni s.r.l.

Francesco Russo

Annunziata Cataldo

Tecnici: Arch. Mario Scaffardi Reti Tecnologiche: Ing. Gianlorenzo Bernini

Ing. Adriano Murachelli

Data: Dicembre 20121

Ing. Rosaria Ragazzini

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Il progetto delle opere di urbanizzazione ha tenuto conto, prima di tutto delle infrastrutture

esistenti e sono stati preventivamente consultati gli enti erogatori dei servizi.

Il dimensionamento delle reti è stato eseguito in base all’insediabilità massima prevista dallo

strumento urbanistico e dal progetto complessivo primo e secondo stralcio. Il primo stralcio,

sub-ambito B+C, prevede la realizzazione di tutte le opere di urbanizzazione inerenti al sub-

ambito B, con il dimensionamento relativo alla massima insediabilità prevista dal P.O.C.

Per il sub ambito C il progetto delle opere di urbanizzazione prevede la realizzazione di un

tratto di strada di collegamento con via San Francesco D'Assisi, la realizzazione del

parcheggio pubblico e l’attrezzatura di aree a verde pubblico. Anche in questo caso il

dimensionamento delle reti che saranno realizzate sotto alla strada, tiene conto del

dimensionamento relativo al progetto definitivo del sub ambito stesso (secondo stralcio), oltre

alle altre opere inerenti alla strada stessa.

Tale impostazione si rende possibile in quanto i tre sub ambiti (A-B-C) sono tutti staccati

fisicamente, morfologicamente differenziati ed hanno diverse connessioni con i servizi

esistenti. E’ pertanto possibile realizzare le opere di urbanizzazione di ciascun sub ambito

indipendentemente dagli altri.

Tutte le reti sono state progettate conformemente alle norme vigenti in materia e nel rispetto

delle norme di riferimento suggerite dal Comune di Salsomaggiore Terme e dagli Enti

erogatori.

Per quanto concerne scarichi, acque meteoriche e acque nere, sono state previste reti,

opportunamente dimensionate prevedendo, comunque per le acque meteoriche la massima

permeabilità dei parcheggi.

1) Strade e marciapiedi

Le strade saranno pavimentate in asfalto, mentre i marciapiedi saranno pavimentati con

autobloccanti.

Per quanto riguarda i parcheggi, tutti gli stalli saranno in autobloccante drenante, mentre le

aree di manovra saranno in asfalto.

I marciapiedi saranno in autobloccanti con soletta in c.l.s. al fine di evitare lo sviluppo di erbe

infestanti ed eventuali cedimenti.

In particolare le pavimentazioni saranno così realizzate:

Strade e aree di manovra dei parcheggi: tessuto non tessuto, sabbia cm.10, ghiaia cm 50,

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POC-N1/ ottobre 2012

stabilizzato cm 10, binder cm 10, manto di usura in conglomerato bituminoso cm 3;

Stalli dei parcheggi: tessuto non tessuto, sabbia cm.10, ghiaia cm 50, stabilizzato cm 10,

autobloccante forato cm 8;

Marciapiedi e percorsi pedonali: tessuto non tessuto, sabbia cm.10, ghiaia cm 30, stabilizzato

cm 10, soletta in c.a. cm 10 con doppia rete Ø6 20x20, autobloccanti spessore cm 6/8.

Per migliori dettagli si rimanda alla tavola delle pavimentazioni e delle sezioni stradali.

I soggetti attuatori del primo stralcio, sub-ambito B+C, provvederanno ad eseguire

l'asfaltatura del tratto di strada individuato dal mapp.n°902 (di proprietà Polis S.p.a.), al fine

di poter funzionalmente collegare la via Tuberti alla nuova viabilità.

2) Illuminazione pubblica

La rete della pubblica illuminazione è prevista per strade, percorsi pedonali, parcheggi e per

le nuove aree destinate a verde pubblico, sarà alimentata dalla linea elettrica.

L’intera rete è costituita da un cavidotto in tubo in pvc Ø 100 che collega tutti i pali previsti

che sono di due tipologie: una per tutte le strade di progetto ed i parcheggi, l’altra per

percorsi pedonali e verde pubblico di progetto.

Per il primo caso si propone la tipologia AG3 della Alcatel illuminazione con lampada a sodio

ad alta pressione a 100/150 W e palo con altezza di 8 ml (vedi immagine allegata). Per

strada e parcheggi è prevista un’interdistanza tra i pali non superiore a ml 30.

Per le aree a verde e i due stradelli pedonali si propone la tipologia Clima zona 1 della

DISANO illuminazione con lampada a sodio ad alta pressione a 100 W e palo con altezza di

4 ml.

Potranno essere posizionati pali di medesime caratteristiche e qualità.

3) Linea elettrica

Per il sub ambito B e per la nuova strada di collegamento dalla via San Francesco al sub

ambito C, le linee elettriche verranno derivate in parte dalla rete esistente di via F.lli Cervi ed

in parte dalla rete esistente di via San Francesco.

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4) Rete acqua- rete gas

Per quanto concerne la rete acquedotto i concessionari si impegnano all’estendimento della

rete idrica, così come richiesto dall’ente erogatore quando anche gli altri soggetti

interverranno e comunque in occasione del secondo stralcio. Fino a quel momento i

concessionari si obbligano a realizzare le opere di estendimento della rete solo nelle aree di

proprietà, sotto alle sedi stradali come previsto nelle tavole di progetto, e verranno

provvisoriamente alimentati da via Trento, così come indicato nel parere espresso da

EmiliAmbiente Vedi prot. 5448 dell'1/10/12.

Per quanto concerne il sub ambito C si prevede di collegare la nuova linea alla via San

Francesco e in occasione del secondo stralcio con il proseguimento della viabilità verrà

completato l’anello con la linea di acquedotto esistente in via Bottego.

Per il sub ambito B il gas verrà derivato da via F.lli Cervi per proseguire fino a via Tuberti con

allaccio anche su via San Francesco.

Per quanto concerne il sub ambito C si prevede di collegare la nuova linea alla via San

Francesco e in occasione del secondo stralcio con il proseguimento della viabilità verrà

completato l’anello con la linea del gas esistente in via Bottego.

Tutte le nuove linee sono realizzate parte in tubo in acciaio, diametro variabile ( vedi tavola n.

8).

5) Rete acque nere

Per il sub ambito B lo scarico delle acque nere è previsto su viale Matteotti. Le acque nere

dei lotti verranno raccolte e recapitate verso valle così come indicato nella tavola n. 10. Per

un più preciso dettaglio si veda relazione idraulica allegata.

Per il sub ambito C si prevede di realizzare sotto alla nuova strada una condotta in PVC,

opportunamente dimensionata per captare le acque nere delle costruzioni del 2° stralcio. La

pendenza delle fognature è prevista non superiore al 0,45%, creando pozzetti di salto al fine

di poter superare la pendenza effettiva delle strade.

6) Rete acque chiare

Saranno captate tutte le acque meteoriche provenienti dai fabbricati, dalle strade e dai

marciapiedi ed anche quelle provenienti dagli impluvi delle aree verdi che, a causa della forte

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POC-N1/ ottobre 2012

pendenza, rischiano di riversare copiose quantità di acqua verso valle. A tal fine il progetto

prevede di captare con apposito pozzetto in diversi punti le acque superficiali del parco e

delle nuove aree verdi, dividendole in due condutture verso valle.

Per un miglior dettaglio vedi relazione idraulica allegata.

Per il sub ambito C si prevede di scaricare le acque chiare provenienti dalla nuova strada su

via S. Francesco.

La raccolta delle acque di drenaggio della zona a parco sarà realizzata tramite due trincee

drenanti sub orizzontali in corrispondenza dell’inizio dell’area urbanizzata e con recapito nei

pozzetti A11 e B01. Le trincee saranno formate da tubazione DN400 drenante avvolta con

tessuto non tessuto e posata all’interno di cassonetto in ghiaia di lato minimo 80 cm sempre

avvolto in TNT. Lungo i tratti di tubazione drenante si dovrà prevedere pozzetto di testa e

pozzetto di ispezione almeno ogni 50 m.

7) Rete telecom

La rete Telecom sarà derivata per il sub ambito B, da via Tuberti, mentre per il sub ambito C

è prevista la realizzazione del primo tratto stradale con derivazione da via S. Francesco.

8) Verde pubblico

È prevista la realizzazione di aree verdi e la cessione, in parte in adiacenza al parco pubblico

per incrementarne la dimensione; in parte tali aree sono previste all'interno dei relativi sub-

ambiti.

Le aree verdi oggetto di cessione saranno seminate, piantumate con essenze arboree

autoctone e sulla base anche delle indicazioni dell’U.T.C., creando percorsi pedonali

inghiaiati di ampiezza ml 1,50, senza cordoli o altri elementi impattanti, per dare la migliore

permeabilità dell’area ed integrazione con il verde esistente.

Nelle suddette aree è prevista la realizzazione dell'impianto di irrigazione sotterraneo, che

verrà derivato dalla linea dell'acquedotto di progetto.

In questo primo stralcio non sarà possibile alimentare l'area verde posa sul mappale n°1636,

fino a quando non verranno realizzate le opere di urbanizzazione previste nel secondo

stralcio.

Nel primo stralcio sub-ambito B+C è prevista l'esecuzione di un tratto di percorso pedonale in

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 PUA N1 SUB AMBITI A ‐ B 

 RELAZIONE IDRAULICA RETE PUBBLICA ACQUE BIANCHE 

    

Ing.  Gian  Lorenzo  Bernini  

Ing.  Ad r i ano  Mura che l l i  

Ing.  R o s a r i a   R a g a z z i n i  

     

 

 

  

Gennaio 2012

Comune di Salsomaggiore Terme

COMMITTENTI

POLIS S.P.A. SIG. EMILIO SOZZI RUSSO F.LLI S.N.C.

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POLIS S.P.A. SIG. SOZZI RUSSO F.LLI S.N.C. 

PUA N1 – SUB AMBITI A‐B RELAZIONE IDRAULICA RETE PUBBLICA ACQUE BIANCHE

 

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I N D I C E

1  PREMESSA .................................................................................................................................................. 5 

2  CRITERI E METODOLOGIA DI IMPOSTAZIONE DEL LAVORO ...................................................................... 7 

3  ANALISI PLUVIOMETRICA ........................................................................................................................... 8 

4  ANALISI IDROLOGICO‐IDRAULICA DELLA RETE DI SCOLO ........................................................................ 10 

4.1  Il modello numerico utilizzato ....................................................................................................... 10 

4.2  La calibrazione del modello idrologico SWMM ............................................................................. 12 

4.3  Risultati dell’analisi idrologico‐idraulica nello stato di progetto ................................................... 13 

4.4  Efficacia delle opere di laminazione .............................................................................................. 20 

5  CONCLUSIONI ........................................................................................................................................... 22 

 

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POLIS S.P.A. SIG. SOZZI RUSSO F.LLI S.N.C. 

PUA N1 – SUB AMBITI A‐B RELAZIONE IDRAULICA RETE PUBBLICA ACQUE BIANCHE

 

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INDICE ALLEGATI: 

1. MODELLAZIONE  DELLA  RETE  FOGNARIA  NELLO  STATO  DI  PROGETTO  

2. MASSIMO  RIEMPIMENTO  NELLO  STATO  DI  PROGETTO  –  TR25   ‐  D  15'  

3. PROFILO  MASSIMO  RIEMPIMENTO  TRATTO  A01 ‐B01  PER  TR25   ‐  D  15’  

4. PROFILO  MASSIMO  RIEMPIMENTO  TRATTO  B01‐B12  PER  TR25   ‐  D  15’  

5. PROFILO  MASSIMO  RIEMPIMENTO  MANUFATTO  LAMINAZIONE  PER  TR25   ‐  D  15’  

6. PROFILO  MASSIMO  RIEMPIMENTO  TRATTO  B12‐SB47.1  PER  TR25   ‐  D  15’  

7. PROFILO  MASSIMO  RIEMPIMENTO  TRATTO  P01‐P06  PER  TR25   ‐  D  15’  

8. PROFILO  MASSIMO  RIEMPIMENTO  TRATTO  C01‐C05  PER  TR25   ‐  D  15’  

9. PROFILO  MASSIMO  RIEMPIMENTO  TRATTO  C04‐C08  PER  TR25   ‐  D  15’  

10. MASSIMO  RIEMPIMENTO  NELLO  STATO  DI  PROGETTO  –  TR25   ‐  D  30'  

11. PROFILO  MASSIMO  RIEMPIMENTO  TRATTO  A01 ‐B01  PER  TR25   ‐  D  30’  

12. PROFILO  MASSIMO  RIEMPIMENTO  TRATTO  B01‐B12  PER  TR25   ‐  D  30’  

13. PROFILO  MASSIMO  RIEMPIMENTO  MANUFATTO  LAMINAZIONE  PER  TR25   ‐  D  30’  

14. PROFILO  MASSIMO  RIEMPIMENTO  TRATTO  B12‐SB47.1  PER  TR25   ‐  D  30’  

15. PROFILO  MASSIMO  RIEMPIMENTO  TRATTO  P01‐P06  PER  TR25   ‐  D  30’  

16. PROFILO  MASSIMO  RIEMPIMENTO  TRATTO  C01‐C05  PER  TR25   ‐  D  30’  

17. PROFILO  MASSIMO  RIEMPIMENTO  TRATTO  C04‐C08  PER  TR25   ‐  D  30’  

18. MASSIMO  RIEMPIMENTO  NELLO  STATO  DI  PROGETTO  –  TR25   ‐  D  1H  

19. PROFILO  MASSIMO  RIEMPIMENTO  TRATTO  A01 ‐B01  PER  TR25   ‐  D  1H  

20. PROFILO  MASSIMO  RIEMPIMENTO  TRATTO  B01‐B12  PER  TR25   ‐  D  1H  

21. PROFILO  MASSIMO  RIEMPIMENTO  MANUFATTO  LAMINAZIONE  PER  TR25   ‐  D  1H  

22. PROFILO  MASSIMO  RIEMPIMENTO  TRATTO  B12‐SB47.1  PER  TR25   ‐  D  1H  

23. PROFILO  MASSIMO  RIEMPIMENTO  TRATTO  P01‐P06  PER  TR25   ‐  D  1H  

24. PROFILO  MASSIMO  RIEMPIMENTO  TRATTO  C01‐C05  PER  TR25   ‐  D  1H  

25. PROFILO  MASSIMO  RIEMPIMENTO  TRATTO  C04‐C08  PER  TR25   ‐  D  1H  

26. MASSIMO  RIEMPIMENTO  NELLO  STATO  DI  PROGETTO  –  TR25   ‐  D  3H  

27. PROFILO  MASSIMO  RIEMPIMENTO  TRATTO  A01 ‐B01  PER  TR25   ‐  D  3H  

28. PROFILO  MASSIMO  RIEMPIMENTO  TRATTO  B01‐B12  PER  TR25   ‐  D  3H  

29. PROFILO  MASSIMO  RIEMPIMENTO  MANUFATTO  LAMINAZIONE  PER  TR25   ‐  D  3H    

30. PROFILO  MASSIMO  RIEMPIMENTO  TRATTO  B12‐SB47.1  PER  TR25   ‐  D  3H    

31. PROFILO  MASSIMO  RIEMPIMENTO  TRATTO  P01‐P06  PER  TR25   ‐  D  3H  

32. PROFILO  MASSIMO  RIEMPIMENTO  TRATTO  C01‐C05  PER  TR25   ‐  D  3H  

33. PROFILO  MASSIMO  RIEMPIMENTO  TRATTO  C04‐C08  PER  TR25   ‐  D  3H  

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POLIS S.P.A. SIG. SOZZI RUSSO F.LLI S.N.C. 

PUA N1 – SUB AMBITI A‐B RELAZIONE IDRAULICA RETE PUBBLICA ACQUE BIANCHE

 

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34. MASSIMO  RIEMPIMENTO  NELLO  STATO  DI  PROGETTO  –  TR25   ‐  D  6H  

35. PROFILO  MASSIMO  RIEMPIMENTO  TRATTO  A01 ‐B01  PER  TR25   ‐  D  6H  

36. PROFILO  MASSIMO  RIEMPIMENTO  TRATTO  B01‐B12  PER  TR25   ‐  D  6H  

37. PROFILO  MASSIMO  RIEMPIMENTO  MANUFATTO  LAMINAZIONE  PER  TR25   ‐  D  6H    

38. PROFILO  MASSIMO  RIEMPIMENTO  TRATTO  B12‐SB47.1  PER  TR25   ‐  D  6H  

39. PROFILO  MASSIMO  RIEMPIMENTO  TRATTO  P01‐P06  PER  TR25   ‐  D  6H  

40. PROFILO  MASSIMO  RIEMPIMENTO  TRATTO  C01‐C05  PER  TR25   ‐  D  6H  

41. PROFILO  MASSIMO  RIEMPIMENTO  TRATTO  C04‐C08  PER  TR25   ‐  D  6H  

42. MASSIMO  RIEMPIMENTO  NELLO  STATO  DI  PROGETTO  –  TR25   ‐  D  12H  

43. PROFILO  MASSIMO  RIEMPIMENTO  TRATTO  A01 ‐B01  PER  TR25   ‐  D  12H  

44. PROFILO  MASSIMO  RIEMPIMENTO  TRATTO  B01‐B12  PER  TR25   ‐  D  12H  

45. PROFILO  MASSIMO  RIEMPIMENTO  MANUFATTO  LAMINAZIONE  PER  TR25   ‐  D  12H    

46. PROFILO  MASSIMO  RIEMPIMENTO  TRATTO  B12‐SB47.1  PER  TR25   ‐  D  12H  

47. PROFILO  MASSIMO  RIEMPIMENTO  TRATTO  P01‐P06  PER  TR25   ‐  D  12H  

48. PROFILO  MASSIMO  RIEMPIMENTO  TRATTO  C01‐C05  PER  TR25   ‐  D  12H  

49. PROFILO  MASSIMO  RIEMPIMENTO  TRATTO  C04‐C08  PER  TR25   ‐  D  12H  

50. MASSIMO  RIEMPIMENTO  NELLO  STATO  DI  PROGETTO  –  TR25   ‐  D  24H  

51. PROFILO  MASSIMO  RIEMPIMENTO  TRATTO  A01 ‐B01  PER  TR25   ‐  D  24H  

52. PROFILO  MASSIMO  RIEMPIMENTO  TRATTO  B01‐B12  PER  TR25   ‐  D  24H  

53. PROFILO  MASSIMO  RIEMPIMENTO  MANUFATTO  LAMINAZIONE  PER  TR25   ‐  D  24H    

54. PROFILO  MASSIMO  RIEMPIMENTO  TRATTO  B12‐SB47.1  PER  TR25   ‐  D  24H  

55. PROFILO  MASSIMO  RIEMPIMENTO  TRATTO  P01‐P06  PER  TR25   ‐  D  24H  

56. PROFILO  MASSIMO  RIEMPIMENTO  TRATTO  C01‐C05  PER  TR25   ‐  D  24H  

57. PROFILO  MASSIMO  RIEMPIMENTO  TRATTO  C04‐C08  PER  TR25   ‐  D  24H  

 

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POLIS S.P.A. SIG. SOZZI RUSSO F.LLI S.N.C. 

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1 PREMESSA 

La  presente  relazione  idraulica  descrive  le  attività  svolte  nell’ambito  del  progetto  e  della  verifica dimensionale della rete di collettamento fognario acque bianche a servizio del PUA N1 – Comparti A e B, in Comune di Salsomaggiore Terme. Più in particolare si sono sviluppati i seguenti punti: 

- Valutazione dei deflussi durante eventi di pioggia di breve durata e di elevata intensità. 

- Dimensionamento della  rete di  scolo acque bianche nel  rispetto del  criterio dell’invarianza della 

portata e, quindi, senza perturbare o influenzare l’officiosità idraulica dei collettori ricettori. 

Lo studio esamina  l’influenza dei deflussi generati dalle piogge,  la  loro compatibilità col sistema ricevente finale e si prefigge di determinare gli accorgimenti da adottare al fine di minimizzare l’impatto dei Comparti sulla  rete  drenante  esistente.  In  particolare,  la  presente  progettualità  discende  dal  più  generale  studio idrologico‐idraulico del  reticolo  fognario cittadino, mirato proprio a  individuare  i possibili effetti generati dalla nuova rete di collettamento al servizio del PUA in esame. 

I due  comparti  si estendono  su una  superficie  territoriale  complessiva di  circa 31.200 m2  che, allo  stato attuale,  si  può  considerare  al  100%  non  edificata  e,  quindi,  con  un  buon  coefficiente  di  permeabilità. L’intervento prevede l’impermeabilizzazione (edifici, strade, parcheggi) di circa il 40% dell’area generando, quindi, una risposta alle sollecitazioni pluviometriche intense e di breve durata diversa da quell’attuale. 

Nel dimensionamento della rete di drenaggio si sono considerati, come parametri di progetto, le superficie territoriali complessive dei due Sub Ambiti, senza distinzione fra primo e secondo stralcio, ma prevedendo già l’urbanizzazione funzionale nel suo complesso. 

Il progetto prevede la realizzazione di due dorsali pubbliche all’interno dei comparti: 

‐ la  prima,  partendo  dal  pozzetto  A01  (Allegato  1),  attraversa  il  comparto  A  in  diagonale  sino  a raggiungere, passando per l’area verde esterna ai due comparti, il pozzetto B01; da qui la condotta procede  in maniera  rettilinea  sino a  raggiungere  il punto di  recapito  finale  su Viale Matteotti,  in corrispondenza  dell’inizio  del  collettore  acque  bianche  denominato  Sb47.  La  laminazione  delle acque  meteoriche,  la  cui  necessità  è  stata  evidenziata  dal  citato  studio  del  reticolo  fognario cittadino, viene ottenuta parzialmente all’interno della stessa dorsale pubblica, nel tratto A06‐A08 opportunamente  sovradimensionate  tramite  condotte  DN630,  e  soprattutto  mediante  la realizzazione di un manufatto scatolare all’interno del comparto B (tra i nodi P245 e P249) avente sezione  1.50x1.50m  e  uno  sviluppo  di  60  m,  con  funzione  di  laminazione  per  derivazione;  il processo di laminazione del manufatto scatolare è regolato mediante una condotta DN250 lungo il collettore principale, con funzione di regolare la portata massima verso valle, e da due condotte di  adduzione/scarico di collegamento del manufatto scatolare, rispettivamente di diametro DN200 sul fondo e DN400 sulla sommità dello scatolare;  lo scarico finale è regolato mediante una tubazione DN315 a monte del collettore ricettore Sb47; 

‐ la seconda dorsale è a servizio di un piccolo parcheggio nell’estremità occidentale del comparto A e dell’area verde attigua, che per l’andamento morfologico del terreno non è in grado di recapitare le proprie acque nella dorsale principale sopra descritta. La laminazione è, in questo caso, affidata ad uno scarico nel collettore ricettore (S42) mediante tubazione DN160 (Allegato 1). 

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Note  le  portate  nello  stato  di  fatto  e  di  progetto  non  laminato,  risultanti  dal  citato  studio  del  reticolo fognario  cittadino,  si  determina  il  funzionamento  della  rete  in  progetto  con  le  opportune  opere  di laminazione, al  fine di verificarne  la compatibilità con  la rete  fognaria cittadina esistente. Determinate  le portate drenate, esaminando eventi di pioggia con tempo di ritorno 25 anni e durate differenti, si calcolano le portate defluite per  il dimensionamento della rete di collettamento delle acque bianche e  il volume da invasare depurando l’idrogramma di piena generato della quota parte scaricabile nel ricettore finale. 

La rete acque bianche è stata dimensionata col supporto del modello idrologico‐idraulico SWMM vers. 5.0 (Storm  Water  Management  Model),  sviluppato  e  aggiornato  dall’agenzia  federale  statunitense  per  la protezione dell’ambiente (U.S. Environmental Protection Agency). 

La  rete acque bianche è stata progettata per drenare e contenere deflussi generati anche da eventi di pioggia con tempo di ritorno TR pari a 25 anni, sia in termini di portata che di volume. 

 

 

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2 CRITERI  E  METODOLOGIA  DI  IMPOSTAZIONE DEL  LAVORO  

Le modifiche di destinazione d’uso del territorio determinano variazioni sostanziali dei parametri idraulici di riferimento (coefficiente di deflusso e tempi di corrivazione), per tale motivo, in via cautelativa, si propone, nello  stato di progetto, di mantenere, al massimo,  lo  stesso valore al  colmo della portata  che  si genera nello stato di fatto, al fine di non perturbare l’equilibrio idraulico della rete attuale. Lo studio idrologico ed idraulico si è svolto secondo le seguenti fasi: 

- Individuazione dei bacini tributari per ogni tratto fognario, definizione dell’uso del suolo previsto, con particolare riferimento alle caratteristiche di permeabilità del territorio; 

- Valutazione  delle  sollecitazioni  pluviometriche  che,  per  assegnati  livelli  di  probabilità,  possono interessare il comparto in esame; 

- Definizione dei carichi idraulici esterni gravanti sul collettore acque bianche in progetto; 

- Valutazione della risposta idrologica dei comparti attraverso il sistema idrico di drenaggio in termini di portate, velocità e volumi di deflusso per l’assegnato livello di probabilità; 

- Dimensionamento dei collettori di progetto in termini di definizione dello speco, regime idraulico di deflusso e grado di riempimento. 

La  rete  acque  bianche  principale  sarà  realizzata  con  tubazioni  (PVC)  di  diametro  minimo  DN400  con antenne di collegamento ai lotti privati di diametro DN160, e oltre a funzionare da drenaggio e scolo nelle condizioni normali di esercizio, ha anche vocazione di  invaso dinamico delle acque meteoriche per eventi pluviometrici  intensi e quindi di  laminazione delle portate  in arrivo, mantenendo quelle  in uscita su valori compatibili  con  la  rete esistente.  Il dimensionamento della  rete è  stato progettato adottando  i  seguenti principi  in  accordo  con  le  direttive  vigenti  che  impongono  di  rispettare  il  criterio  dell’invarianza  della portata: 

- la portata in uscita nello stato di progetto non sia superiore a quella presumibile nello stato di fatto; 

- il tempo di ritorno (TR) massimo dell’evento sia uguale a 25 anni; 

- il  volume d’invaso,  stimato quale differenza  tra  gli  idrogrammi  in uscita  tra  i due  stati  simulati,  sia ottenibile tramite il parziale sovradimensionamento della rete fognaria bianca e la realizzazione di un apposito manufatto scatolare di laminazione; 

- i lotti privati devono scaricare nella rete pubblica con tubazione tarata DN160; 

- gli scarichi finali per ciascuna delle due dorsali pubbliche nei collettori Sb47 e S42 avvengono a gravità attraverso due condotte, rispettivamente, DN315 e DN160. 

I risultati delle verifiche hanno consentito di calibrare, e quindi meglio  interpretare,  le soluzioni tecniche, per  le problematiche  idrauliche riguardanti  i comparti  in esame. La verifica di compatibilità  idraulica della rete nello stato di progetto  tiene quindi conto della variazione dell’uso del suolo determinata dal PUA e permette di determinare, sempre attraverso simulazioni idrologico‐idrauliche, le variazioni di sollecitazioni e  di  risposta  della  rete  esistente.  Tale  analisi  nella  configurazione  di  progetto  permette,  quindi,  di determinare  i  principali  parametri  idraulici  di  riferimento  in  condizioni  di  funzionamento  in moto  vario dell’intera rete considerata, verificando  la compatibilità dell’intervento con  le criticità  idrauliche esistenti, risultanti dal citato studio preliminare della rete comunale. 

Per le strade e i parcheggi pubblici non sono previsti impianti di trattamento delle acque di prima pioggia. 

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3 ANALISI  PLUVIOMETRICA 

L’analisi idrologica ha lo scopo di definire le portate generate dall’area di intervento nello stato di progetto in funzione del “tempo di ritorno” (TR) e della durata dell’evento di pioggia. 

La determinazione della relazione fra altezza (h) e durata (t) dell’evento di pioggia in funzione del tempo di ritorno fa riferimento alla legge probabilistica che meglio si adatta al campione di dati utilizzato. 

I  modelli  probabilistici  in  grado  di  rappresentare  le  piogge  estreme  scala‐invarianti  sono  vincolati all’autosomiglianza statistica. Per esempio, se F(h) è una distribuzione gamma,  il suo parametro di forma dovrà  risultare  costante  per  ogni  durata  esaminata;  se  lognormale,  sarà  costante  il  parametro  di  scala, ovvero la varianza della trasformata logaritmica del massimo annuale; se F(h) segue la  legge di Gumbel, il rapporto tra i parametri di scala e di posizione; se F(h) è una distribuzione generalizzata del valore estremo (GEV),  i parametri di scala e di forma.  In caso di autosomiglianza statistica,  la variabile adimensionale W, che si ottiene normalizzando i valori estremi rispetto al valore atteso, 

W = H(D)/E[H(D)]

non dipende dalla durata D, poiché H(D)/E[H(D)] = H(1)/E[H(1)]. Di conseguenza, il quantile di riferimento si può esprimere come 

hT(1) = E[H(1)] wT ,

dove wT rappresenta il quantile Tennale della variabile normalizzata W. 

Per una qualsiasi durata  di  interesse,  si può quindi  esprimere  il quantile  Tennale dell’altezza di pioggia tramite la relazione: 

( ) nTT DwaDh 1=  

dove: 

E[H(1)] rappresenta il coefficiente di scala della linea segnalatrice, pari al valore atteso dell’altezza di pioggia massima annuale per la durata di riferimento; 

wT = rappresenta il fattore di crescita in frequenza, in quanto esso dipende dal tempo di ritorno T e dalla  distribuzione  di  probabilità  scelta  per  rappresentare  la  variabile  normalizzata W  a media unitaria, E[W] = 1. wT   è stato stimato con  le  formule della distribuzione generalizzata del valore estremo o GEV; 

n =  rappresenta  l’esponente di  scala  con  cui  la  variabilità del  fenomeno  si  trasmette dalla  scala temporale di riferimento alle altre scale temporali. 

Nel caso della stazione pluviometrica in questione la determinazione della relazione fra altezza (h) e durata (t)  dell'evento  di  pioggia,  in  funzione  del  Tempo  di  Ritorno  (TR),  è  stata  ottenuta  tramite  la  legge probabilistica di Gumbel,  stimandone  i parametri  a(T)  ed n(T),  al  fine di ottenere  le  curve di possibilità pluviometrica nella forma: 

)()( TntTah =

L’elaborazione  statistica  ha  portato  alla  definizione  delle  curve  di  possibilità  climatica,  dove  l’altezza  di pioggia espressa in millimetri è rappresentata dall’espressione: 

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aRT

nh⎟⎟

⎜⎜

⎟⎟

⎜⎜

⎛−⋅−⋅

−=

11lnln

 

dove: 

TR = tempo di ritorno  

YN SYYn ⋅−=  

YN SSa /=  

YN = media ridotta

SN = deviazione standard ridotta

Y = media aritmetica delle massime altezze di pioggia osservate 

SY = scarto quadratico medio delle massime altezze di pioggia osservate. 

Per  la definizione della curva di possibilità pluviometrica sono state utilizzate serie storiche di valori delle piogge  intense massime annuali  relative alla stazione pluviometrica  interessata  (dati desunti dagli Annali Idrologici  aggiornati e pubblicati da ARPA EMR).  Si  riportano nel  grafico  seguente  le  curve di possibilità pluviometrica riassuntive dei valori di h in millimetri per i TR di riferimento per la stazione di Salsomaggiore Terme. 

Curva di Possibilità climatica alla staz. pluv. di Salsomaggiore Terme (oss. dal 1951 al 2009)

0

50

100

150

200

250

0 3 6 9 12 15 18 21 24

tempo (ore)

altezza pioggia (m

m)

Tr=100

Tr=25

Tr=5

Figura 1: Curve di possibilità pluviometrica per la stazione di Salsomaggiore Terme 

 

Al  fine di garantire  le opportune  cautele progettuali,  il presente  studio ha  fatto  riferimento al  tempo di ritorno pari a 25 anni. 

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4 ANALISI  IDROLOGICO‐IDRAULICA  DELLA  RETE DI  SCOLO   

Partendo dai  risultati dell’analisi pluviometrica  sopra descritta, nella presente  fase di  studio  si è passati all’interpretazione delle dinamiche di trasformazione A/D con il codice di calcolo SWMM dell’intera rete di scolo considerata. 

Ne risulta un completo quadro conoscitivo che, attraverso un’analisi integrata idrologico‐idraulica, descrive le dinamiche di  trasformazione degli afflussi meteorici e propagazione dei deflussi nella  rete di condotte pubbliche di progetto e  la relativa  interazione con  la rete fognaria cittadina per gli eventi pluviometrici di riferimento con TR 25 anni e per durate comprese tra 15 minuti e 24 ore.  

Ne  discende  una  serie  di  modellazioni  per  diverse  durate  dell’evento  pluviometrico,  finalizzate  a individuare gli evento critici che determinano la maggior portata istantanea convogliata nella rete fognaria esistente e i maggiori volumi di invaso. 

Nei paragrafi seguenti si descrivono i criteri assunti per le modellazioni, gli strumenti di calcolo impiegati e i risultati ottenuti. 

4.1 IL  MODELLO  NUMERICO  UTILIZZATO  

L’analisi  integrata  idrologica  e  idraulica  è  stata  effettuata  tramite  il  codice  di  calcolo  Storm  Water Management Model (SWMM – versione 5.0) dell’U.S. Environmental Protection Agency (EPA). 

Il modello SWMM descrive quantitativamente  la  trasformazione delle piogge  in deflussi  superficiali  sulla estensione  di  un  bacino  imbrifero  e  in  correnti  idriche  che  confluiscono  e  si  propagano  lungo  i  suoi collettori drenanti.  Fra  le  varie potenzialità del  codice,  in questa occasione è  stata  sfruttata  soprattutto quella di valutare la formazione del ruscellamento superficiale e il suo trasferimento al reticolo di correnti monodimensionali lungo le condotte drenanti.  

Per  quanto  riguarda  il  deflusso  di  superficie,  SWMM  considera  ogni  area  elementare  utilizzata  per  la schematizzazione  dell’intero  bacino  come  un  serbatoio  non  lineare  con  un  singolo  ingresso  che rappresenta  le  precipitazioni,  e  con  più  uscite  che  rappresentano  rispettivamente  l’infiltrazione, l’evaporazione  e  appunto  il  deflusso  superficiale.  La  capacità  del  serbatoio  non  lineare  rappresenta  la capacità  massima  d’accumulo  sulle  superfici  del  bacino,  fornita  principalmente  dai  micro  e  macro avvallamenti delle superfici e dal velo d’acqua presente sulle superfici bagnate, d’altezza variabile durante l’evento di pioggia. 

Nella logica del modello il deflusso superficiale ha inizio solo quando il volume d’acqua nel serbatoio supera la capacità d’accumulo superficiale, mentre l’infiltrazione (solo nella porzione permeabile della superficie) e l’evaporazione riducono continuamente tale volume accumulato. L’infiltrazione viene modellata secondo lo schema  di  Horton  modificato.  Nei  casi  in  cui  l’infiltrazione  e  l’evaporazione  risultino  potenzialmente superiori  alla  precipitazione,  il  deflusso  superficiale  risulta  ovviamente  nullo.  Non  è  presente  la componente  di  deflusso  ipodermico  né  quella  di  base,  schematizzate  come  due  serbatoi  della  regione sotterranea non lineari e interconnessi fra loro; tale elemento, che può simulare anche gli scambi idrici fra falda freatica e corsi d’acqua, riveste qui una importanza trascurabile nella simulazione di singoli eventi di 

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piena, perché i tempi di risposta dei due serbatoi sotterranei eccedono largamente quelli del ruscellamento superficiale ed i relativi deflussi non vengono intercettati dalla rete di scolo in esame. 

Il processo appena descritto viene ripetuto per ognuna delle 41 aree elementari schematizzate e per ogni passo temporale in cui è necessario discretizzare l’intervallo di tempo durante il quale interessa simulare la trasformazione  afflussi‐deflussi  e  la  propagazione  della  conseguente  onda  di  piena  lungo  il  sistema idrografico, tenendo conto delle confluenze secondo la struttura topologica della sua rete. 

Matematicamente  il processo è rappresentato dalla soluzione di un sistema di equazioni differenziali che governano  il  bilancio  della  massa  liquida  (equazione  di  continuità)  e  della  corrispondente  energia meccanica  (equazione  del moto)  tanto  per  il  deflusso  che  si  sviluppa  come  lama  d’acqua  fluente  sulla superficie  di  una  area  elementare  per  effetto  della  saturazione  del  suolo  e  del  superamento  della  sua capacità  di  infiltrazione,  quanto  del  deflusso  che  si  sviluppa  come  corrente  essenzialmente monodimensionale  in ciascuno dei tronchi elementari costituenti  i collettori drenanti. Oltre tali equazioni differenziali,  il  modello  impone  contemporaneamente,  attraverso  ulteriori  equazioni,  le  condizioni  al contorno, ed  in particolare  l’identità del  livello  in  tutti gli estremi di  collettori  che  connettono  lo  stesso nodo, il legame tra livello raggiunto nei nodi, dimensione fisica delle confluenze e livelli idrici nelle condotte riceventi. 

Le  condizioni  iniziali  nella  rete  vengono  invece  calcolate  sulla  base  delle  condizioni  al  contorno  che riguardano i corpi idrici riceventi e della portata iniziale in ogni condotto. 

Dopo aver definito preliminarmente il reticolo drenante in termini di nodi e tratti di condotte (Allegato 1), il modello SWMM viene applicato congiuntamente a tutte i sottobacini identificati, specificandone il relativo nodo di afferenza e l’eventuale manufatto di regolazione dello scarico.  

La rete drenante  in esame consiste nelle due dorsali pubbliche  in progetto,  indipendenti  tra  loro, e nella rete  fognaria  attuale  costituita  da  condotte  interdipendenti  attraverso  diramazioni  e  confluenza  nono governati da manufatti regolabili. 

Mentre nei  comparti  in progetto  le  reti acque bianche e nere  sono  separate,  la  rete cittadina esistente, riceve allo stato di fatto sia i deflussi meteorici (acque bianche) che, per buona parte della rete, i reflui civili  (acque nere). 

In  tale contesto,  l’apporto  idrologico dovuto alle acque bianche viene calcolato mediante  i procedimenti analitici sopra illustrati, mentre gli apporti dei reflui civili nelle condotte miste cittadine vengono stimati per ciascun  singolo  sottobacino  urbano  sulla  base  della  stima  di  rispettivi  abitanti  equivalenti,  ponendo  la dotazione idrica pari a 400 l/giorno/Ab.  

Per il calcolo del carico di punta, è stata usata la formula indicata dal “Committee of the American Society of Civil Engineers” e dalla “Water Pollution Control Federation” 

0.2P A.E.20C −⋅=  

che è strettamente legata al numero di abitanti equivalenti che gravano sulla rete. 

La portata delle acque nere è stata calcolata tramite la seguente formula 

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86400A.E.CDε

Q p ⋅⋅⋅=  

dove: 

Q  è la portata delle acque nere di punta della fogna, in l/sec 

D  è la dotazione idrica giornaliera pro‐capite, l/abitante/giorno 

A.E. è il numero di abitanti equivalenti serviti dalla fogna 

Cp  è il coefficiente di punta 

ε  è un coefficiente riduttivo che tiene conto dell’acqua dispersa per evaporazione ed  infiltrazione nel suolo, posto cautelativamente pari a 1. 

La portata massima al colmo si realizza in condizioni di punta ovvero dove il carico idraulico si concentra in poco tempo. La portata massima vale pertanto: 

pCQQ ×= 0max  

Gli effetti degli ulteriori apporti idrologici dovuti ai reflui civili, stimati per ciascun sottobacino e considerati nella modellazione complessiva della  rete  in esame, vengono considerati  imponendo  ingressi puntuali di portate  lungo  la  rete drenante.  Il valore di portata delle acque nere  risulta comunque di modesta entità rispetto agli apporti meteorici (generalmente di uno o due ordini di grandezza inferiore). 

 

4.2 LA  CALIBRAZIONE  DEL  MODELLO  IDROLOGICO  SWMM  

Il  modello  SWMM  utilizza  un  numero  elevato  di  parametri  idrologici  e  idraulici,  distribuiti  su  ogni sottobacino  e  collettore  drenante;  i  loro  valori  numerici  dovrebbero  essere  assegnati  sulla  base  del confronto tra il valore delle grandezze misurate (portate o livelli) in alcuni tratti della rete ed il valore delle medesime grandezze ottenuto  come  risultato del modello di  simulazione,  con  riferimento ad uno o più eventi di pioggia reali monitorati. I valori dei principali parametri del modello SWMM dopo la calibrazione sono i seguenti: 

- lama  d’acqua  di  detenzione  superficiale  su  suolo  impermeabile  (mm):  2.54  costante  per  tutti  i 

sottobacini; 

- lama  d’acqua  di  detenzione  superficiale  su  suolo  permeabile  (mm):  5.15  costante  per  tutti  i 

sottobacini; 

- coefficiente  di  scabrezza  secondo  Manning  su  suolo  impermeabile  (m‐0.33  s):  0.011  su  tutti  i 

sottobacini; 

- coefficiente di scabrezza secondo Manning su suolo permeabile (m‐0.33 s): 0.25 su tutti i sottobacini. 

Oltre a  fissare  i parametri  interni di  calibrazione del modello di  infiltrazione  si  sono  fatte alcune  ipotesi fisiche, di seguito riportate, sulla condizione della rete esaminata:  

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- le condotte della rete sono state considerate pulite, senza nessun tipo di ostruzione e  intasamento e 

quindi in un perfetto stato di manutenzione; 

- la rete è simulata con tubi di diametro interno variabile da DN400 a DN630; 

- lo scarico avviene a gravità con due tubazioni di scarico, rispettivamente, DN160 e DN315;  

- il processo di  laminazione del manufatto scatolare è regolato mediante una condotta DN250  lungo  il 

collettore principale e da due condotte di  adduzione/scarico di collegamento del manufatto scatolare, 

rispettivamente di diametro DN200 sul fondo e DN400 sulla sommità dello scatolare; 

- la condizione di valle nel punto di uscita dal sistema è quella che deriva dalla contemporanea analisi 

della rete fognaria esistente. 

L’area  del  comparto  è  stata  suddivisa  in  singole  zone  scolanti  afferenti  alle  coperture,  alle  strade,  ai parcheggi e al verde.  In totale, per  la schematizzazione modellistica,  l’areale cittadino considerato, quindi comprensivo  dei  due  comparti  in  progetto,  è  stato  suddiviso  in  41  sottobacini  scolanti,  aventi caratteristiche di permeabilità omogenee e dove ogni sottobacino è definito da una pendenza di falda, da una larghezza della superficie di scolo e da un nodo di recapito. 

Il metodo di calcolo utilizzato, per  l’implementazione del modello, è  il Dynamic Wave, ossia definizione dei parametri  idraulici della rete  in moto vario e quindi tenendo conto sia degli effetti di  laminazione che delle condizioni di monte e valle dinamiche in ogni nodo della rete. 

4.3 RISULTATI  DELL’ANALISI  IDROLOGICO‐IDRAULICA NELLO  STATO  DI  PROGETTO  

Il  principale  obbiettivo  della  modellazione  idrologico‐idraulica  è  stata  quella  di  dimensionare  la  rete fognaria  acque  bianche  e  le  rispettive  opere  di  laminazione  al  fine  di  non  incidere  negativamente  sul reticolo  idrico ricettore, ed  in particolare di non aggravare  le criticità  idrauliche esistenti nella porzione di reticolo fognario potenzialmente interessato dai deflussi originati dal PUA in progetto. 

I  risultati proposti consistono nell’indicare  la  risposta della  rete acque bianche  in progetto,  in  termini di grado di massimo grado di riempimento, portate e volumi generati per le diverse durate di pioggia, nonché l’influenza sulla rete cittadina esistente in termini di portate massime convogliate dalle opere in progetto.  

Gli Allegati riportano, oltre all’inquadramento generale della rete modellata (Allegato 1) le planimetrie con indicati i gradi di riempimento delle condotte ed i nodi critici della rete per il tempo di ritorno di 25 anni ed i profili longitudinali delle condotte ed i rispettivi livelli idrometrici all’istante di massimo riempimento per i collettori  in progetto, rispettivamente per durate di pioggia di 15’ (allegati da 2 a 9), 30’ (allegati da 10 a 17), 1h (allegati da 18 a 25), 3h (allegati da 26 a 33), 6h (allegati da 34 a 41), 12h (allegati da 42 a 49) e 24h (allegati da 50 a 57). 

Allo  stato attuale,  le massime  criticità  idrauliche  che emergono dalle  simulazioni  idrologico‐idrauliche  si verificano per eventi pluviometrici estremamente brevi, con le piogge di durata critica pari a 15 minuti che generano i maggiori valori di portata massima al colmo. 

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La  rete  in progetto, grazie alle opere di  laminazione previste, è  invece caratterizzata dal  raggiungimento delle massime portate allo scarico per piogge con durata di 1 ora, mentre i maggiori volumi di invaso nel manufatto scatolare di laminazione si verificano per durate di pioggia pari a 3 h. 

Al fine di verificare l’influenza che l’evoluzione urbanistica della porzione di territorio comunale interessata dal  PUA  N1  può  comportare  sulle  dinamiche  della  rete  di  scolo  cittadina,  si  è  proceduto  a  simulare l’incremento dei deflussi a seguito della realizzazione delle nuove dorsali fognarie acque bianche al servizio dello stesso PUA. 

L’analisi  idrologico‐idraulica preliminare ha condotto ad  individuare come principale ricettore delle acque bianche drenate dal PUA  in esame  il collettore su viale Matteotti denominato Sb47 (vedi Allegato 1), che allo stato di fatto presenta un grado di massimo riempimento che, per TR25, è compreso tra il 23 e il 35% della capacità del collettore.  

A tale ricettore si aggiunge una minima parte dei deflussi generati dall’estremità occidentale del PUA che, per vincoli legati alla morfologia del terreno, verranno recapitate nel collettore S42 all’altezza dell’incrocio tra via Bissolati e via Tuberti (pozzetto denominato C08). 

Entrambi gli scarichi avvengono con una condotta di sezione tale da limitare i deflussi provenienti dal PUA N1,  effettuando  una  opportuna  laminazione  delle  portate  generate  che,  con  riferimento  al  principale collettore  in  progetto  (dorsali  A  e  B),  si  aggiunge  all’opera  strutturale  di  laminazione  attraverso  un manufatto scatolare di sezione 1,50x1,50 m e lunghezza di 60 m. 

La necessità di prevedere opportune opere di laminazione dei deflussi è stata evidenziata dal citato studio idrologico‐idraulico del reticolo fognario attuale, che aveva verificato come un’eventuale nuova rete senza laminazione risultasse aggravare alcune puntuali criticità presenti attualmente nella rete fognaria cittadina.  

La  tabella  seguente  riporta  la  descrizione  puntuale  delle  caratteristiche  dei  collettori  in  progetto  e  la risposta alle sollecitazioni  idrologiche per  il tempo di ritorno TR 25 anni e durata di pioggia di 15 minuti, corrispondente al raggiungimento del massimo grado di riempimento della porzione di monte della rete in progetto. 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Tabella 1: Caratteristiche e risposta idraulica dei diversi tratti in progetto della rete di scolo per TR 25 e d 15’ con evidenziato il funzionamento di condotte e manufatto di laminazione 

Tratto Lungh. 

Scorr.  Scorr.  Pend.  Diam. Largh. 

Istante  Massimo   da 

pozz. a pozz. 

monte  valle  media  ( altezza)  max  riempim.   (m)  (m s.l.m.)  (m s.l.m.)  (%)  (m)  (m)  (da inizio  (%)   A01  A02  11.00  210.20  209.85  3.2  0.400  0.40  0  00:09  0.10   A02  A03  10.50  208.15  207.80  3.4  0.400  0.40  0  00:09  0.15   A03  A04  9.50  206.10  205.75  3.7  0.400  0.40  0  00:09  0.20   A04  A05  10.00  203.90  203.55  3.5  0.400  0.40  0  00:09  0.54   A05  A06  10.00  202.30  201.30  9.9  0.400  0.40  0  00:10  0.39 

Laminaz.  A06  A07  40.00  200.70  200.60  0.3  0.600  0.60  0  00:09  0.86 Laminaz.  A07  A08  36.00  200.60  200.50  0.3  0.600  0.60  0  00:10  0.95 

  A08  A09  38.50  200.50  200.38  0.3  0.400  0.40  0  00:12  0.89   A09  A10  18.97  199.25  199.00  1.3  0.400  0.40  0  00:12  0.72   A10  A11  16.91  197.00  196.30  4.1  0.400  0.40  0  00:12  50%   A11  B01  10.00  194.50  194.15  3.5  0.400  0.40  0  00:13  59%   B01  B02  10.00  193.20  192.85  3.5  0.400  0.40  0  00:13  59%   B02  B03  6.84  191.55  191.30  3.7  0.400  0.40  0  00:14  61%   B03  B04  22.26  190.35  189.50  3.8  0.400  0.40  0  00:14  53%   B04  B05  10.00  187.80  187.45  3.5  0.400  0.40  0  00:14  59%   B05  B06  10.00  186.10  185.70  4.1  0.400  0.40  0  00:14  57%   B06  B07  10.00  184.35  183.95  3.9  0.400  0.40  0  00:13  81%   B07  B08  15.00  182.60  181.05  10.1  0.400  0.40  0  00:13  54%   B08  B09  18.00  179.95  179.20  4.1  0.400  0.40  0  00:14  73%   B09  B10  18.50  178.10  177.50  3.3  0.400  0.40  0  00:13  86%   B10  B11  15.75  175.40  174.75  4.1  0.400  0.40  0  00:13  83%   B11  B11bis  1.50  173.65  173.50  11.4  0.250  0.25  0  00:18  96% 

scatolare  P245  P249 60.00  173.80 173.70 0.2 1.500 1.50  0  00:21 89%scarico fondo   P249  B11 4.00  173.70 173.65 1.2 0.200 0.20  0  00:26 100%troppo pieno   B11  P249 4.50  174.65 174.60 1.1 0.400 0.40  0  00:14 100%

  B11bis  B12  15.00  173.50  172.45  6.9  0.400  0.40  0  00:18  0.51   B13  B14  27.50  168.20  165.75  8.8  0.400  0.40  0  00:19  45%   B14  B15  27.50  164.65  163.20  5.3  0.400  0.40  0  00:19  52%   B15  B16  40.00  162.30  159.70  6.5  0.400  0.40  0  00:11  51%   B16  B17  40.00  158.70  157.15  3.9  0.400  0.40  0  00:11  60%   B17  B18  38.50  155.90  154.35  4.0  0.400  0.40  0  00:11  60% 

Scarico 1  B18  Sb47.0  25.00  153.45  152.50  3.8  0.316  0.316  0  00:13  100%   C01  C02  44.50  193.50  191.00  5.6  0.400  0.40  0  00:15  22%   C02  C03  44.50  191.00  190.90  0.2  0.400  0.40  0  00:16  27%   C03  C04  10.00  190.00  189.50  5.0  0.400  0.40  0  00:16  15%   C04  C06  10.00  189.50  189.00  5.0  0.400  0.40  0  00:09  18%   C05  C04  25.00  190.00  189.50  2.0  0.400  0.40  0  00:09  20%   C06  C07  20.00  188.00  186.00  10.0  0.400  0.40  0  00:09  15% 

Scarico 2  C07  C08  16.00  185.30  184.60  4.3  0.160  0.16  0  00:10  72%   P01  P02  20.00  206.20  205.50  3.5  0.400  0.40  0  00:09  37%   P02  P03  20.00  205.50  205.45  0.2  0.400  0.40  0  00:09  60%   P03  P04  20.00  205.45  205.40  0.3  0.400  0.40  0  00:09  63%   P04  A04  18.00  205.40  205.35  0.3  0.400  0.40  0  00:10  53%   P05  A04  24.00  205.50  205.46  0.2  0.400  0.40  0  00:09  73%   P06  P05  36.00  206.80  205.50  3.6  0.400  0.40  0  00:09  57% 

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Anche nelle  condizioni maggiormente  critiche per quanto  riguarda  i massimi gradi di  riempimento delle condotte  in progetto,  in occasione dell’evento meteorico di progetto con durata 15 minuti,  tutta  la  rete funziona  a pelo  libero,  con un  grado  di  riempimento  generalmente  inferiore  all’80%;  fanno  eccezione  i manufatti ed i tratti di condotta avente funzione di laminazione e invaso di una parte dei volumi generati. Il manufatto scatolare arriva ad un grado di riempimento prossimo al 90%, corrispondente ad un volume di circa 120 m³.   Considerando  il volume di  invaso complessivo fornito dalla rete  in progetto  in funzione del rispettivo grado di  riempimento,  si ottiene un volume di  invaso dinamico massimo proprio  in occasione dell’evento con durata di 15 minuti, pari a 215 m³. 

I massimi valori di portate recapitate alla rete esistente si verificano, invece,  per la durata di pioggia di 1 ora, come  illustrato nei grafici seguenti, con valori al colmo di 309  l/s per  lo scarico nel collettore Sb47 (scarico principale) e di 50 l/s per lo scarico nel collettore S42, come illustrato nei due grafici seguenti. 

Portate recapitate al collettore Sb47

0

50

100

150

200

250

300

350

0.00 1.00 2.00 3.00 4.00 5.00 6.00 7.00 8.00 9.00 10.00 11.00 12.00

tempo (ore)

Q (l/s)

15'

30'

1h

3h

6h

12h

24h

 Figura 2: andamento delle portate recapitate al collettore Sb47 per Tr25 e durate di pioggia da15’ a 24h 

Portate recapitate al collettore S42

0

10

20

30

40

50

60

0.00 1.00 2.00 3.00 4.00 5.00 6.00 7.00 8.00 9.00 10.00 11.00 12.00

tempo (ore)

Q (l/s)

15'

30'

1h

3h

6h

12h

24h

 Figura 3: andamento delle portate recapitate al collettore S42 per Tr25 e durate di pioggia da15’ a 24h 

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La  tabella  seguente  riporta  la  descrizione  puntuale  delle  caratteristiche  dei  collettori  in  progetto  e  la risposta  alle  sollecitazioni  idrologiche  per  il  tempo  di  ritorno  TR  25  anni  e  durata  di  pioggia  di  1  ora, corrispondente al raggiungimento delle massime portate allo scarico della rete in progetto.  

Tabella 2: Caratteristiche e risposta idraulica dei diversi tratti in progetto della rete di scolo per TR 25 e d 1 ora con evidenziato il funzionamento di condotte e manufatto di laminazione 

Tratto Lungh. 

Scorr.  Scorr.  Pend.  Diam. Largh. 

Istante  Massim  da 

pozz. a 

pozz. monte  valle  media  ( altezza)  max carico  riempi

  (m)  (m s.l.m.)  (m s.l.m.)  (%)  (m)  (m)  (da inizio  (%)   A01  A02  10.87  210.20  209.85  3.2  0.400  0.40  0  00:41  8%   A02  A03  10.44  208.15  207.80  3.4  0.400  0.40  0  00:41  13%   A03  A04  9.58  206.10  205.75  3.7  0.400  0.40  0  00:41  18%   A04  A05  10.04  203.90  203.55  3.5  0.400  0.40  0  00:41  33%   A05  A06  10.07  202.30  201.30  9.9  0.400  0.40  0  00:42  25% 

Laminaz.  A06  A07  39.82  200.70  200.60  0.3  0.600  0.60  0  00:44  47% Laminaz.  A07  A08  36.32  200.60  200.50  0.3  0.600  0.60  0  00:45  51% 

  A08  A09  38.50  200.50  200.38  0.3  0.400  0.40  0  00:46  71%   A09  A10  18.97  199.25  199.00  1.3  0.400  0.40  0  00:46  51%   A10  A11  16.91  197.00  196.30  4.1  0.400  0.40  0  00:46  37%   A11  B01  9.98  194.50  194.15  3.5  0.400  0.40  0  00:55  58%   B01  B02  10.04  193.20  192.85  3.5  0.400  0.40  0  00:55  58%   B02  B03  6.84  191.55  191.30  3.7  0.400  0.40  0  00:55  60%   B03  B04  22.26  190.35  189.50  3.8  0.400  0.40  0  00:55  52%   B04  B05  9.98  187.80  187.45  3.5  0.400  0.40  0  00:55  58%   B05  B06  9.80  186.10  185.70  4.1  0.400  0.40  0  00:55  56%   B06  B07  10.17  184.35  183.95  3.9  0.400  0.40  0  00:50  67%   B07  B08  15.42  182.60  181.05  10.1  0.400  0.40  0  00:50  47%   B08  B09  18.25  179.95  179.20  4.1  0.400  0.40  0  00:51  61%   B09  B10  18.31  178.10  177.50  3.3  0.400  0.40  0  00:51  72%   B10  B11  15.76  175.40  174.75  4.1  0.400  0.40  0  00:51  100%   B11  B11bis  1.32  173.65  173.50  11.4  0.250  0.25  0  00:56  100% 

scatolare  P245  P249  60.00  173.80  173.70  0.2  1.500  1.50  0  01:11  100% scarico fondo  P249  B11  4.17  173.70  173.65  1.2  0.200  0.20  0  01:18  100% troppo pieno  B11  P249  4.54  174.65  174.60  1.1  0.400  0.40  0  01:10  100% 

  B11bis  B12  15.05  173.50  172.45  6.9  0.400  0.40  0  00:56  61%   B12  B13  14.80  171.30  169.30  13.5  0.400  0.40  0  00:56  49%   B13  B14  27.70  168.20  165.75  8.8  0.400  0.40  0  00:56  53%   B14  B15  27.28  164.65  163.20  5.3  0.400  0.40  0  00:56  63%   B15  B16  40.09  162.30  159.70  6.5  0.400  0.40  0  00:56  58%   B16  B17  39.97  158.70  157.15  3.9  0.400  0.40  0  00:56  70%   B17  B18  38.61  155.90  154.35  4.0  0.400  0.40  0  00:58  100% 

Scarico 1  B18  Sb47.0  25.06  153.45  152.50  3.8  0.320  0.32  0  00:58  100%   C01  C02  44.37  193.50  191.00  5.6  0.400  0.40  0  00:50  36%   C02  C03  44.46  191.00  190.90  0.2  0.400  0.40  0  00:53  45%   C03  C04  9.95  190.00  189.50  5.0  0.400  0.40  0  00:53  25%   C04  C06  9.98  189.50  189.00  5.0  0.400  0.40  0  00:52  24%   C05  C04  25.01  190.00  189.50  2.0  0.400  0.40  0  00:37  18%   C06  C07  20.03  188.00  186.00  10.0  0.400  0.40  0  00:52  42% 

Scarico 2  C07  C08  16.12  185.30  184.60  4.3  0.160  0.16  0  00:56  100%   P01  P02  19.94  206.20  205.50  3.5  0.400  0.40  0  00:40  20% 

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PUA N1 – SUB AMBITI A‐B RELAZIONE IDRAULICA RETE PUBBLICA ACQUE BIANCHE

 

 18

Tratto Lungh. 

Scorr.  Scorr.  Pend.  Diam. Largh. 

Istante  Massim  da 

pozz. a 

pozz. monte  valle  media  ( altezza)  max carico  riempi

  (m)  (m s.l.m.)  (m s.l.m.)  (%)  (m)  (m)  (da inizio  (%)   P02  P03  20.86  205.50  205.45  0.2  0.400  0.40  0  00:39  34%   P03  P04  19.17  205.45  205.40  0.3  0.400  0.40  0  00:40  39%   P04  A04  17.91  205.40  205.35  0.3  0.400  0.40  0  00:41  34%   P05  A04  23.80  205.50  205.46  0.2  0.400  0.40  0  00:45  47%   P06  P05  36.32  206.80  205.50  3.6  0.400  0.40  0  00:40  36% 

 

Il  grafico  di  Figura  4  illustra,  invece,  l’andamento  dei  volumi  di  invaso  all’interno  del  solo manufatto scatolare per le diverse durate di pioggia e Tr 25 anni, da cui si evince come il manufatto arrivi a riempirsi completamente per durate di pioggia  comprese  tra 30 minuti e 3 ore e apporti  il massimo beneficio,  in termini  di  volumi  di  invaso  e  di  durata  del massimo  invaso,  proprio  per  la  durata  di  pioggia  di  3  ore descritta nella Tabella 3. 

0

20

40

60

80

100

120

140

160

0.00 1.00 2.00 3.00 4.00 5.00 6.00 7.00 8.00 9.00 10.00 11.00 12.00

tempo (ore)

Volume di invaso (m

³)

Vol. 15'

Vol. 30'

Vol. 1h

Vol. 3h

Vol. 6h

Vol. 12h

Vol. 24h

 Figura 4: andamento dei volumi di invaso nel manufatto scatolare per le piogge con Tr 25 anni e durata da 15’ a 24h 

La  tabella  seguente  riporta  la  descrizione  puntuale  delle  caratteristiche  dei  collettori  in  progetto  e  la risposta  alle  sollecitazioni  idrologiche  per  il  tempo  di  ritorno  TR  25  anni  e  durata  di  pioggia  di  3  ore, corrispondente al raggiungimento del massimo invaso all’interno del manufatto scatolare. 

Per  le  rimanenti durate di pioggia,  i  risultati delle analisi modellistiche  sono  riportati  in  forma esaustiva negli allegati alla presente relazione.  

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Tabella 3: Caratteristiche e risposta  idraulica dei diversi tratti  in progetto della rete di scolo per TR 25 e d 3h con evidenziato il funzionamento del manufatto di laminazione e i due scarichi nella rete esistente 

Tratto Lungh. 

Scorr.  Scorr.  Pend.  Diam. Largh. 

Istante  Massimo   da 

pozz. a pozz. 

monte  valle  media  ( altezza)  max carico  riempim.   (m)  (m s.l.m.)  (m s.l.m.)  (%)  (m)  (m)  (da inizio  (%)   A01  A02  11.00  210.20  209.85  3.2  0.400  0.40  0  02:01  4%   A02  A03  10.50  208.15  207.80  3.4  0.400  0.40  0  02:01  8%   A03  A04  9.50  206.10  205.75  3.7  0.400  0.40  0  02:01  12%   A04  A05  10.00  203.90  203.55  3.5  0.400  0.40  0  02:01  27%   A05  A06  10.00  202.30  201.30  9.9  0.400  0.40  0  02:01  20% 

Laminaz.  A06  A07  40.00  200.70  200.60  0.3  0.600  0.60  0  02:02  37% Laminaz.  A07  A08  36.00  200.60  200.50  0.3  0.600  0.60  0  02:03  40% 

  A08  A09  38.50  200.50  200.38  0.3  0.400  0.40  0  02:04  57%   A09  A10  18.97  199.25  199.00  1.3  0.400  0.40  0  02:04  42%   A10  A11  16.91  197.00  196.30  4.1  0.400  0.40  0  02:04  31%   A11  B01  10.00  194.50  194.15  3.5  0.400  0.40  0  02:15  57%   B01  B02  10.00  193.20  192.85  3.5  0.400  0.40  0  02:15  57%   B02  B03  6.84  191.55  191.30  3.7  0.400  0.40  0  02:15  59%   B03  B04  22.26  190.35  189.50  3.8  0.400  0.40  0  02:15  51%   B04  B05  10.00  187.80  187.45  3.5  0.400  0.40  0  02:15  57%   B05  B06  10.00  186.10  185.70  4.1  0.400  0.40  0  02:15  55%   B06  B07  10.00  184.35  183.95  3.9  0.400  0.40  0  02:15  63%   B07  B08  15.00  182.60  181.05  10.1  0.400  0.40  0  02:15  45%   B08  B09  18.00  179.95  179.20  4.1  0.400  0.40  0  02:16  58%   B09  B10  18.50  178.10  177.50  3.3  0.400  0.40  0  02:16  67%   B10  B11  15.75  175.40  174.75  4.1  0.400  0.40  0  02:16  100%   B11  B11bis  1.50  173.65  173.50  11.4  0.250  0.25  0  02:22  100% 

scatolare  P245  P249  60.00  173.80  173.70  0.2  1.500  1.50  0  02:47  100% scarico fondo  P249  B11  4.00  173.70  173.65  1.2  0.200  0.20  0  03:16  100% troppo pieno  B11  P249  4.50  174.65  174.60  1.1  0.400  0.40  0  02:56  100% 

  B11bis  B12  15.00  173.50  172.45  6.9  0.400  0.40  0  02:23  58%   B12  B13  15.00  171.30  169.30  8.8  0.400  0.40  0  02:23  47%   B13  B14  27.50  168.20  165.75  8.8  0.400  0.40  0  02:23  50%   B14  B15  27.50  164.65  163.20  5.3  0.400  0.40  0  02:23  60%   B15  B16  40.00  162.30  159.70  6.5  0.400  0.40  0  02:23  55%   B16  B17  40.00  158.70  157.15  3.9  0.400  0.40  0  02:23  66%   B17  B18  38.50  155.90  154.35  4.0  0.400  0.40  0  02:24  89% 

Scarico 1  B18  Sb47.0  25.00  153.45  152.50  3.8  0.316  0.316  0  02:24  100%   C01  C02  44.50  193.50  191.00  5.6  0.400  0.40  0  02:15  34%   C02  C03  44.50  191.00  190.90  0.2  0.400  0.40  0  02:15  42%   C03  C04  10.00  190.00  189.50  5.0  0.400  0.40  0  02:15  23%   C04  C06  10.00  189.50  189.00  5.0  0.400  0.40  0  02:15  22%   C05  C04  25.00  190.00  189.50  2.0  0.400  0.40  0  01:46  16%   C06  C07  20.00  188.00  186.00  10.0  0.400  0.40  0  02:15  18% 

Scarico 2  C07  C08  16.00  185.30  184.60  4.3  0.160  0.16  0  02:16  100%   P01  P02  20.00  206.20  205.50  3.5  0.400  0.40  0  02:00  13%   P02  P03  20.00  205.50  205.45  0.2  0.400  0.40  0  02:01  24%   P03  P04  20.00  205.45  205.40  0.3  0.400  0.40  0  02:00  29%   P04  A04  18.00  205.40  205.35  0.3  0.400  0.40  0  02:01  26%   P05  A04  24.00  205.50  205.46  0.2  0.400  0.40  0  02:01  40%   P06  P05  36.00  206.80  205.50  3.6  0.400  0.40  0  02:00  31% 

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POLIS S.P.A. SIG. SOZZI RUSSO F.LLI S.N.C. 

PUA N1 – SUB AMBITI A‐B RELAZIONE IDRAULICA RETE PUBBLICA ACQUE BIANCHE

 

 20

Per  la  durata  di  3h,  sempre  con  TR  25  anni,  si  ottengono  i massimi  volumi  di  invaso  all’interno  del manufatto scatolare, che arriva al 100% di riempimento e garantisce il massimo invaso di 135 m³. Per tale evento  la  rete di scolo acque bianche  in progetto presenta gradi di  riempimento modesti, generalmente inferiori al 60%.  

 

4.4 EFFICACIA DELLE  OPERE  DI  LAMINAZIONE 

Andando  ad  analizzare  l’efficacia del  sistema di  laminazione  costituito  sia dal  sovradimensionamento di alcuni  tratti della  rete  che,  soprattutto, della  riduzione dei diametri delle  condotte di  scarico  finale e di realizzazione  del manufatto  scatolare  governato  da  opportune  condotte  di modulazione,  adduzione    e scarico (di fondo e di troppo pieno, come precedentemente descritto), è possibile determinarne l’efficacia rispetto alla realizzazione di un’analoga rete priva di accorgimenti ed opere per  la riduzione delle portate allo scarico. 

In  particolare,  confrontando  i  risultati  ottenuti  dalla  modellazione  della  rete  di  progetto  rispetto  alla analoga rete non laminata verificata nel citato studio idrologico‐idraulico del reticolo fognario cittadino, si verifica come  la massima portata al colmo, che nel caso di assenza di  laminazione era pari a circa 500  l/s per  l’evento  con  tr25  anni  e durata 15 minuti, per  il medesimo  evento di pioggia di  riferimento  risulta dimezzata a 250 l/s (Figura 5). 

L’effetto delle opere di  laminazione,  inoltre,  fa  sì  che  l’evento pluviometrico  critico passi da quello  con durata 15’, corrispondente all’evento più gravoso per la rete fognaria cittadina esistente, a quello di durata pari a 1h. 

La massima portata che si verifica per  la rete  in progetto  laminata, quindi, oltre ad essere ridotta al 60% rispetto  alla  rete non  laminata,  si presenta per una durata di pioggia  tale da non provocare particolari criticità nella rete fognaria attuale.  

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POLIS S.P.A. SIG. SOZZI RUSSO F.LLI S.N.C. 

PUA N1 – SUB AMBITI A‐B RELAZIONE IDRAULICA RETE PUBBLICA ACQUE BIANCHE

 

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Confronto tra portate massime recapitate al collettore Sb47senza e con laminazione

0

50

100

150

200

250

300

350

400

450

500

0.00 0.25 0.50 0.75 1.00 1.25 1.50 1.75 2.00 2.25 2.50 2.75 3.00

tempo (ore)

Q (l/s)

15' non laminato15' laminato1h non laminato1h laminato

 Figura 5: confronto tra le massime portate recapitate nella rete esistente (scarico principale) in ipotesi di assenza e presenza di opere di laminazione 

Le misure previste per  l’invaso e  la  laminazione dei deflussi per eventi meteorici particolarmente  intensi consentono,  quindi,  di  ovviare  all’incremento  del  grado  di  insediamento  e  alla  conseguente impermeabilizzazione  di  superfici  permeabili  contenendo  l’incremento  dei  deflussi meteorici  convogliati alla rete fognaria esistente. 

Con particolare riferimento allo scarico principale sul collettore di viale Matteotti denominato Sb47, per il quale l’analisi idrologico‐idraulica preliminare ha determinato un grado di massimo riempimento per TR25 compreso tra  il 23 e  il 35% della capacità del collettore, si verifica come  le opere  in progetto conducano, nella condizione più gravosa, ad incremento sino ad un grado di riempimento compreso tra il 33 e il 50%, mantenendo quindi un ampio margine di sicurezza anche in occasione dell’evento pluviometrico critico. 

Per quanto riguarda lo scarico nel collettore S42, le portate convogliate dalla rete in progetto comportano, anche nelle condizioni maggiormente critiche, un  incremento della portata complessiva del collettore nel tratto di innesto limitato al 10%. 

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PUA N1 – SUB AMBITI A‐B RELAZIONE IDRAULICA RETE PUBBLICA ACQUE BIANCHE

 

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5 CONCLUSIONI 

Dai  risultati esposti si evince che  la durata di pioggia critica, che determina  i massimi deflussi all’interno delle  condotte  e,  conseguentemente,  i massimi  valori  di  portata  recapitati  ai  recettori  finali,  è  quella relativa ad un evento con durata di pioggia pari a 60 minuti. In questo caso il volume d’invaso complessivo fornito delle condotte e da manufatto scatolare di laminazione è, per TR=25 anni, di circa 210 m3. 

Questo sistema consente di limitare la portata in ingresso ai ricettori recapitando nel collettore Sb47 una portata al colmo pari a 309  l/sec e una portata media di 105  l/sec e nel collettore S42 una portata al colmo pari a 50 l/sec e una portata media di 19 l/sec. 

Queste  portate  risultano  compatibili  sia  con  il  collettore  SB47,  in  funzione  della  sezione  e  del  grado  di riempimento dello stesso, che nello stato di progetto non raggiunge il 50%, sia con il collettore S42, per il quale anche nelle condizioni maggiormente critiche  la portata recapitata dalla rete  in progetto comporta un incremento limitato al 10% della portata totale del collettore nel tratto di innesto. 

Nella successiva fase di progettazione, si dovranno meglio calibrare i parametri progettuali contenuti nelle indicazioni  riportate, e quindi, meglio definire  i volumi e  i  sistemi di  laminazione necessari per garantire l’invarianza della portata  all’interno della  fogna  comunale esistente e  che,  in ogni modo, non dovranno discostarsi sensibilmente da quelli determinati nel presente studio. 

 

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 PUA N1 SUB AMBITI A ‐ B 

 RELAZIONE IDRAULICA RETE 

    

Ing.  Gian  Lorenzo  Bernini  

Ing.  Ad r i ano  Mura che l l i  

Ing.  R o s a r i a   R a g a z z i n i  

    

 

  

Gennaio 2012

Comune di Salsomaggiore Terme

COMMITTENTI

POLIS S.P.A. SIG. EMILIO SOZZI RUSSO F.LLI S.N.C.

PUBBLICA ACQUE NERE 

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POLIS S.P.A. SIG. SOZZI RUSSO F.LLI S.N.C. 

PUA N1 – SUB AMBITI A‐B 

  

 

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I N D I C E

1  PREMESSA .................................................................................................................................................. 3 

2  DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO ............................................................................................................... 4 

3  LA RETE DI SCOLO ACQUE NERE ................................................................................................................. 5 

3.1  Determinazione del carico idraulico .................................................................................................. 5 

3.2  Verifica dei collettori ......................................................................................................................... 6 

4  SPECIFICHE TECNICHE RETE FOGNARIA ..................................................................................................... 7 

 

RELAZIONE IDRAULICA RETE PUBBLICA ACQUE  NERE

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PUA N1 – SUB AMBITI A‐B 

  

 

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1 PREMESSA 

La  presente  relazione  idraulica  descrive  le  attività  svolte  nell’ambito  del  progetto  e  della  verifica dimensionale della rete di collettamento fognario acque nere a servizio del PUA N1 – Sub Ambiti A e B, in Comune di Salsomaggiore Terme. 

Nel  dimensionamento  della  rete  si  sono  considerati,  come  parametri  di  progetto,  le  superficie  utili complessive  dei  due  Sub  Ambiti,  senza  distinzione  fra  primo  e  secondo  stralcio,  ma  prevedendo  già l’urbanizzazione funzionale nel suo complesso. 

Il progetto prevede la realizzazione di una dorsale principale a servizio dei due Sub Ambiti (da pozzetto N01 a N12 Sub Ambito A e da pozzetto N12 a N30 Sub Ambito B) e che trasportano  i reflui alla rete  fognaria Comunale esistente su via Matteotti con impatto previsto al pozzetto S46.1. 

La  rete  privata  interna  ai  lotti  si  allaccerà,  previo  pozzetto  con  sifone  Firenze  posizionato  in  area  di proprietà, alla rete pubblica tramite pezzo speciale di raccordo (sella o braga a 45°). 

Le dorsali per  la  raccolta e  lo  smaltimento delle acque  reflue  collettano  complessivamente  tutti  i  lotti e saranno realizzate  in scavo nel terreno e sistemate al di sotto della strada pubblica. Le reti, funzionanti a 

gravità, sono previste realizzate con tubazioni in PVC φ200 in PVC SN8 secondo la norma UNI EN 1401 con marchio IIP e con pendenza minima dello 0,35%. La rete acque nere è stata verificata per  i rami principali (pubblici) e dimensionate in modo da evacuare il carico generato e quindi collettare i reflui fino all’allaccio alla rete fognaria Comunale esistente. 

 

RELAZIONE IDRAULICA RETE PUBBLICA ACQUE  NERE

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PUA N1 – SUB AMBITI A‐B 

  

 

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2 DESCRIZIONE  DELL’INTERVENTO 

Il progetto dei sub ambiti A e B prevede la realizzazione di 36 lotti edificabili destinati ad ospitare complessi con  funzioni residenziali con una distribuzione delle superfici servite complessive pari a circa 3.132 m2 di SLU e rispettivamente di 1.770 m2 per il sub Ambito A e 1.362 m2 per il sub Ambito B. 

Il dimensionamento della dorsale principale è stato  implementato considerando una suddivisione nei due tratti scolanti (dorsale A e B) riferiti ai sub Ambiti e della dorsale nel suo complesso (Totale). 

I reflui sono raccolti dalla dorsale principale e drenati fino al tratto terminale di confluenza come riportato di seguito: 

1.  Dorsale A DN200: 1.770 m2 (Sub Ambito A) da pozzetto N01 a N12; 

2.  Dorsale B DN200: 1.362 m2 (Sub Ambito B) da pozzetto N12 a N30; 

3.  Dorsale Totale DN200: 3.132 m2 (Sub Ambiti A+B) da pozzetto N01 a N30. 

La nuova dorsale pubblica di  lunghezza pari a circa 575 m sarà realizzata  interamente su suolo pubblico o gravato da servitù e previste con tubazioni in PVC SN8 DN200. 

Analizzate  le  attività  previste  e  la  superficie  di  ogni  fabbricato  si  è  proceduto  alla  stima  degli  abitanti equivalenti totali e, quindi, alla determinazione della portata media e di punta e al dimensionamento e alla verifica dei diametri della rete acqua nera.  

 

 

 

RELAZIONE IDRAULICA RETE PUBBLICA ACQUE  NERE

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5

3 LA  RETE  DI  SCOLO  ACQUE NERE 

La determinazione del carico idraulico prodotto da ogni attività e gravante sulla rete è stato condotto con riferimento alla tipologia di insediamento residenziale e con riferimento ai reflui di origine domestica. 

 

3.1 DETERMINAZIONE  DEL  CARICO  IDRAULICO 

Il progetto prevede  la  realizzazione di due nuove dorsali  fognarie  che  si  collegano al  collettore  fognario Comunale esistente e che colletta  i reflui al depuratore. Il calcolo degli abitanti equivalenti A.E. deriva dal numero dalla  superficie utile  lorda assegnata ai  lotti, con una densità abitativa, per  il  residenziale pari a 0,033. 

Funzioni Sub Ambito A 

SLU 

(m2) 

Sub Ambito B

SLU 

(m2) 

Abitanti equivalenti (A.E.)

Sub Ambito A  Sub Ambito B 

Residenziale 1.770  1.362  58  45 

Totale 5.733  103 

In totale gli abitanti gravanti sono 103 e la dotazione idrica media è stata prevista pari a 350 l/giorno/Ab.  

Per il calcolo del carico di punta, è stata usata la formula indicata dal “Committee of the American Society of Civil Engineers” e dalla “Water Pollution Control Federation” 

 0.2

P A.E.20C −⋅=  

che è strettamente legata al numero di abitanti equivalenti che gravano sul bacino. 

Per tale motivo si è verificata la rete con carico di punta complessivo pari a 7,90 volte la portata media.  

La portata delle acque nere è stata calcolata tramite la seguente formula:  

86400A.E.CDε

Q p ⋅⋅⋅=  

 dove: 

Q  è la portata delle acque nere di punta della fogna, in l/sec 

D  è la dotazione idrica giornaliera pro‐capite, l/abitante/giorno 

A.E.  è il numero di abitanti equivalenti serviti dalla fogna 

Cp  è il coefficiente di punta 

ε  è un coefficiente riduttivo che tiene conto dell’acqua dispersa per evaporazione ed  infiltrazione nel suolo=1 

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La portata massima al colmo si realizza in condizioni di punta, ovvero, dove il carico idraulico si concentra in poco  tempo.  Per  il  caso  specifico,  dove  il  carico  di  punta  può  aumentare  significativamente,  si  ritiene cautelativo adottare, a favore di sicurezza, di utilizzare un coefficiente Cp=8,90 per la rete A e Cp=9,35 per la rete B. La portata massima per le due dorsali vale pertanto: 

pCQQ ×= 0max  

Con i dati di progetto si ottengono i seguenti valori per la rete A: 

‐  Q0 = 0,24 l/s 

‐  Qmax = 2,10 l/s. 

Con i dati di progetto si ottengono i seguenti valori per la rete B: 

‐  Q0 = 0,18 l/s 

‐  Qmax = 1,70 l/s. 

Considerando nel complesso la rete al punto di innesto N12 e considerando il numero di A.E. pari a 103 si ottiene un carico di punta Cp pari a 7,90 con i seguenti dati di progetto: 

‐  Q0 = 0,42 l/s 

‐  Qmax = 3,30 l/s. 

Pertanto  le portate di punta di progetto Qmax sono quelle esposte sopra,  il che significa verificare che con 

tali  portate  la  rete  progettata  con  tubazioni  φ200  nell’asta  e  con  la  pendenza  media  di  progetto  si mantenga con un grado di riempimento minore o uguale al 60% (≤60%) per evitare indesiderati rigurgiti e il corretto funzionamento della rete. 

 

3.2 VERIFICA DEI  COLLETTORI  

La verifica del collettore è eseguita con la espressione di Chezy adottando tubazioni in PVC con coefficiente di scabrezza di Gauckler‐Strickler pari a 80 m1/3s‐1 e pendenza media tra lo 0,35 e lo 0,55%. 

Tabella 1: Caratteristiche della rete acque nere in progetto 

COLLETTORE

Diametro Diametro interno 

PendenzaPortata massima

Altezza di riempimento 

Raggio idraulico

Velocità  Scabrezza Rapporto di riempimento

DN  Φ i  Qmax  h  R  V  k  Q/Qd 

mm  mm  %  l/s  mm  m  m/s  m1/3s‐1  % 

Rete pubblica Condotta A 

200  188,2  0,35%  2,10  41  0,03  0,49  80  22% 

Rete pubblica Condotta B 

200  188,2  0,35%  1,70  37  0,03  0,47  80  19% 

Rete pubblica Condotta Totale 

200  188,2  0,35%  3,30  45  0,03  0,50  80  24% 

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4 SPECIFICHE TECNICHE  RETE FOGNARIA  

La  realizzazione della  rete di  smaltimento acque nere a gravità  in area pubblica è prevista con diametro DN200  e  tale da  garantire  il  franco minimo di  speco  libero.  Il materiale  è  il  PVC  SN8, per posa  in  area asfaltata carrabile o in terrapieno, secondo norma UNI EN1401 con marchio IIP e le giunzioni sono previste di tipo elastico con giunti a bicchiere ricavati sul tubo stesso, a tenuta mediante guarnizione elastomerica. 

La posa  è prevista  in  trincea  stretta  con  spessore minimo  del  letto di posa pari  a  10  cm  e  il materiale utilizzato dovrà essere di sabbia mista a ghiaia con granulometria non superiore ai 10‐15 mm così come  il riempimento sino a 15 cm al di sopra della generatrice superiore del tubo sul quale andrà posta apposita striscia colorata di segnalazione. 

Non sono previsti bauletti e ricoprimenti in cls in considerazione di un ricoprimento minimo del tubo sulla generatrice risulta sempre superiore al metro.  Il raccordo  tra  tubi di diametro diverso avverrà sempre  in pozzetto aperto con fondello idraulico in cls per evitare rigurgiti. 

Le  ispezioni  sulla  fognatura  sono  realizzate  con  camerette  in  C.A.  prefabbricate  o  gettate  in  opera,  di dimensione minima  80x80  cm  e  posizionate  in  linea  ad  un  interasse  di  circa  30÷50 metri  e  comunque sempre in corrispondenza di: 

•  testa tubazione; 

•  cambi di direzione; 

•  cambi di diametro; 

•  intersezione con altri rami di fognatura; 

•  impatti di valle. 

I  pozzetti  di  ispezione  dovranno  essere  realizzati  a  perfetta  tenuta  idraulica,  mediante  apposito trattamento  impermeabilizzante  delle  pareti  interne  fino  al  potenziale massimo  livello  di  escursione  di falda, sigillature con apposite malte cementizie espansive internamente ed esternamente ai raccordi tra gli elementi  sovrapposti  e  adozione  di  idonea  guarnizione  a  tenuta  tra  gli  stessi  elementi  (giunzioni  dei componenti e degli innesti a tenuta ermetica con guarnizioni in elastomero resistenti ai liquami aggressivi conformi alle norme UNI 4920).  I fori di passaggio delle tubazioni, se realizzati  in opera, dovranno essere sigillati con idoneo composto monocomponente idro‐espandente. 

Inoltre, i pozzetti dovranno essere realizzati con fondo idraulico ispezionabile sagomato secondo i flussi in transito e trattato per rendere la superficie liscia e non attaccabile dai reflui. 

In caso di pozzetti con profondità superiore ai 2,50 m dal piano campagna la camera di lavoro di base avrà dimensione interna di almeno 120 cm. 

I chiusini di accesso saranno in ghisa sferoidale tipo GTS con telaio rotondo e coperchio rotondo diametro minimo 600 mm o quadrato, classe di resistenza minima D400 per traffico pesante, fornito di guarnizione antirumore, con apertura ad  incastro; rispondenti alla norma UNI EN 124, riportanti quindi sul coperchio 

RELAZIONE IDRAULICA RETE PUBBLICA ACQUE  NERE

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POLIS S.P.A. SIG. SOZZI RUSSO F.LLI S.N.C. 

PUA N1 – SUB AMBITI A‐B 

  

 

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l'identificazione del produttore, la classe di appartenenza, il riferimento alla norma EN 124, il marchio dello Ente di certificazione. 

Gli allacci dei lotti privati saranno dotati di sifoni tipo Firenze collocati in proprietà a valle di tutti gli scarichi dell’immobile;  andranno  eseguiti  nei  limiti  del  possibile  all’interno  delle  camerette  d’ispezione  di  linea avendo  cura  di  far  corrispondere  il  fondo  tubo  di  recapito  con  il  fondo  pozzetto  e  tubazione  d’innesto direzionata nel senso di deflusso. 

L’impatto della  rete di  lottizzazione  sulla  rete pubblica esistente è previsto nel pozzetto esistente  S46.1 posizionato  lungo  la strada Matteotti e  l’innesto della condotta nuova sulla vecchia sarà previsto con un invito di almeno 45° al fine di migliorare le perdite di energia sul flusso ricevente. 

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autobloccanti, sull’area del parco pubblico, come indicato nella tavola n°13, che consentirà di

collegare il nuovo asse pedonale, proveniente da viale Matteotti, con via Zara Zanchi.

Le opere previste nel primo stralcio sub-ambito B+C, corrispondono ad oltre il 28% che

rappresenta la percentuale in attuazione rispetto al totale del progetto complessivo previsto

sull'area comunale.

Questo primo intervento prevede opere di scavo, realizzazione di massetto in cemento con

rete, cordoli laterali e autobloccanti per la definizione del primo tratto di collegamento

pedonale tra il sub-ambito B e la via Zara Zanchi e la relativa piazzola.

E' prevista pure la realizzazione dell'impianto di illuminazione con la fornitura e posa di

lampioni altezza ml.4,00 e la fornitura n°4 panchine.

La quantità di opere individuate nel primo stralcio è superiore al 28% dell'importo relativo

all'intervento complessivo.

9) Arredo del verde

Per l'intervento sul parco si prevede di installare panchine in legno resistente agli agenti

esterni, dotate di schienale e fissate su piazzole pavimentate.

Sono previsti cestini portarifiuti ed una fontanella per l’acqua potabile.


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