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Coniuge gay e annullamento del matrimonio Annamaria ... 2020...convivenza, intesa come comunione di...

Date post: 26-Jan-2021
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Coniuge gay e annullamento del matrimonio Annamaria Villafrate | 24 set 2020 Una lunga convivenza coniugale ostacola la delibazione di sentenze ecclesiastiche di nullità del matrimonio. Ecco cosa ha detto la Cassazione. Domanda di delibazione sentenza di nullità matrimonio concordatario La convivenza triennale sana il vizio se scoperto prima o se è venuto meno Lunga vita matrimoniale "serena" ostacola delibazione sentenza ecclesiastica Lunga convivenza impedisce delibazione sentenza di nullità del matrimonio? Domanda di delibazione sentenza di nullità matrimonio concordatario Nel rispetto dell'orientamento giurisprudenziale delle SU n. 16379/2014, la Cassazione con l'ordinanza n. 19329/2020 (sotto allegata) respinge il ricorso di un marito verso la sentenza della Corte d'Appello, che ha negato la dichiarazione di efficacia della sentenza del Tribunale Ecclesiastico, che ha accertato la nullità del matrimonio concordatario per l'omosessualità del marito. Del resto, come rilevano gli Ermellini, la Corte d'Appello, nel pronunciarsi si è attenuta all'orientamento giurisprudenziale citato, ribadendo che convivenza almeno triennale "come coniugi" risulta ostativa alla dichiarazione di efficacia nella Repubblica Italiana delle sentenze definitive di nullità di matrimonio pronunciate dai tribunali ecclesiastici. Ma vediamo ora come si è giunti alla suddetta pronuncia della Corte di legittimità. La convivenza triennale sana il vizio se scoperto prima o se è venuto meno Il marito, a cui la Corte d'appello ha negato la delibazione della sentenza di nullità del matrimonio pronunciata dal Tribunale Ecclesiastico, ricorre in Cassazione sollevando tre motivi di doglianza. Con il primo denuncia la violazione dell'art. 8 co. 2 dell'Accordo di revisione del Concordato lateranense e dell'art. 4 lett. b) del Protocollo addizionale, lamentandosi di come la Corte si sia limitata a richiamare le SU n. 16379/2014,
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  • Coniuge gay e annullamento del matrimonio

    Annamaria Villafrate | 24 set 2020

    Una lunga convivenza coniugale ostacola la delibazione di sentenze ecclesiastiche di

    nullità del matrimonio. Ecco cosa ha detto la Cassazione.

    Domanda di delibazione sentenza di nullità matrimonio concordatario

    La convivenza triennale sana il vizio se scoperto prima o se è venuto meno

    Lunga vita matrimoniale "serena" ostacola delibazione sentenza ecclesiastica

    Lunga convivenza impedisce delibazione sentenza di nullità del matrimonio?

    Domanda di delibazione sentenza di nullità matrimonio concordatario

    Nel rispetto dell'orientamento giurisprudenziale delle SU n. 16379/2014, la

    Cassazione con l'ordinanza n. 19329/2020 (sotto allegata) respinge il ricorso di un

    marito verso la sentenza della Corte d'Appello, che ha negato la dichiarazione di

    efficacia della sentenza del Tribunale Ecclesiastico, che ha accertato la nullità

    del matrimonio concordatario per l'omosessualità del marito. Del resto, come rilevano

    gli Ermellini, la Corte d'Appello, nel pronunciarsi si è attenuta all'orientamento

    giurisprudenziale citato, ribadendo che convivenza almeno triennale "come coniugi"

    risulta ostativa alla dichiarazione di efficacia nella Repubblica Italiana delle sentenze

    definitive di nullità di matrimonio pronunciate dai tribunali ecclesiastici. Ma vediamo

    ora come si è giunti alla suddetta pronuncia della Corte di legittimità.

    La convivenza triennale sana il vizio se scoperto prima o se è venuto meno

    Il marito, a cui la Corte d'appello ha negato la delibazione della sentenza di nullità

    del matrimonio pronunciata dal Tribunale Ecclesiastico, ricorre in Cassazione

    sollevando tre motivi di doglianza.

    Con il primo denuncia la violazione dell'art. 8 co. 2 dell'Accordo di revisione del

    Concordato lateranense e dell'art. 4 lett. b) del Protocollo addizionale,

    lamentandosi di come la Corte si sia limitata a richiamare le SU n. 16379/2014,

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  • senza effettuate un controllo sulla conformità della sentenza ecclesiastica

    all'ordine pubblico interno.

    Con il secondo fa presente che la convivenza triennale può sanare il matrimonio

    atto solo se il vizio genetico viene scoperto o se viene meno prima della

    convivenza. Solo in questo caso si può ravvisare "un'implicita volontà di

    conservazione di un vincolo non voluto liberamente o coscientemente in origine e

    accettato consapevolmente seppure a posteriori."

    Con il terzo infine denuncia l'omesso controllo sulla conformità della sentenza

    ecclesiastica all'ordine pubblico interno.

    Lunga vita matrimoniale "serena" ostacola delibazione sentenza ecclesiastica

    La Cassazione con l'ordinanza n. 19329/2020 (sotto allegata) rigetta il ricorso per le

    ragioni che si vanno a illustrare.

    Per quanto riguarda i primi due motivi la Corte li esamina congiuntamente perché

    strettamente connessi, rilevando come la sentenza impugnata, nel negare

    riconoscimento alla sentenza ecclesiastica, si è rifatta ad un orientamento oramai

    consolidato "secondo il quale la convivenza triennale come coniugi, quale elemento

    essenziale del matrimonio rapporto, se protrattasi per almeno tre anni dalla

    celebrazione del matrimonio concordatario, integra una situazione giuridica di "ordine

    pubblico italiano", caratterizzata da una complessità fattuale strettamente connessa

    all'esercizio di diritti , adempimento di doveri e assunzione di responsabilità di natura

    personalissima; sussiste in proposito una inderogabile esigenza di tutela che trova

    fondamento nei principi di sovranità e di laicità dello Stato, come affermato dalla

    Corte Costituzionale con le sentenze n. 18 del 1982 e 203 del 1989, ostativa alla

    dichiarazione di efficacia della sentenza di nullità pronunciata dal Tribunale

    ecclesiastico per qualsiasi vizio genetico del "matrimonio atto."

    Nel 2014 infatti le Sezioni Unite hanno sanato il contrasto giurisprudenziale in

    materia valorizzando il matrimonio rapporto e ritenendo che l'instaurazione della

    convivenza, intesa come comunione di vita e affectio coniugalis comporta

    un'accettazione consapevole e volontaria di qualsiasi vizio relativo al matrimonio, che

    ostacola la delibazione delle sentenze ecclesiastiche di nullità del vincolo canonico.

    La Cassazione a tale proposito ricorda che nel caso di specie il matrimonio è stato

    celebrato il primo ottobre del 1989, che per 8 anni la vita matrimoniale è trascorsa

    serenamente, tanto che nel 1991 è nata una bambina. Solo dal 1997, l'inclinazione

    sessuale dell'uomo, pur preesistente ma latente, ha caratterizzato la sua fisionomia

    psichica. La Corte D'Appello infatti, nel negare la dichiarazione di efficacia della

    sentenza Ecclesiastica di nullità del matrimonio, non ha dato rilievo al momento in cui

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  • la moglie si è resa effettivamente conto dell'inclinazione sessuale del marito, ma ha

    dato più importanza agli 8 anni di convivenza precedenti la scoperta, avvenuta

    nell'ottobre del 1997, momento a partire dal quale la coppia ha iniziato a litigare,

    tanto che nel 2000 la donna ha presentato ricorso per separazione personale.

    Lunga convivenza impedisce delibazione sentenza di nullità del matrimonio?

    In un precedente simile la Cassazione con l'ordinanza n. 11808/2018 ha negato la

    delibazione della sentenza di nullità del matrimonio dei giudici ecclesiastici sempre

    legata alla scoperta omosessualità del marito perché dopo le nozze i coniugi hanno

    convissuto per 14 anni e hanno avuto una figlia. Solo dopo il lieto evento infatti è

    venuta a galla l'inclinazione sessuale del marito, ma questo non bastato per scalfire

    l'importanza di ordine pubblico che riveste la convivenza coniugale per il nostro

    ordinamento e che è di ostacolo alla delibazione della sentenza di nullità del

    matrimonio atto da parte del Tribunale ecclesiastico.

    Orientamento che però di recente è stato contraddetto dalla sentenza n. 7923/2020

    della Cassazione, in un caso però in cui l'omosessualità era della moglie. Gli Ermellini in

    questo caso hanno infatti aperto le porte alla delibazione della sentenza del Tribunale

    Ecclesiastico, nonostante l'unione matrimoniale fosse durata dieci anni e dalla stessa

    fossero nati ben tre figli.

    Leggi anche:

    - Matrimonio: dopo 3 anni, nullo per la Chiesa ma non per lo Stato

    - Coniuge gay? Matrimonio nullo solo per la Chiesa

    - Omosessualità del coniuge e nullità del matrimonio

    Scarica pdf Cassazione n. 19329/2020

    Fonte: Coniuge gay e annullamento del matrimonio

    ( da www.StudioCataldi.it )

    https://www.studiocataldi.it/news_giuridiche_asp/news_giuridica_16161.asphttps://www.studiocataldi.it/articoli/30454-coniuge-gay-matrimonio-nullo-solo-per-la-chiesa.asphttps://www.studiocataldi.it/articoli/38202-omosessualita-del-coniuge-e-nullita-del-matrimonio.asphttps://www.studiocataldi.it/visualizza_allegati_news.asp?id_notizia=39773https://www.studiocataldi.it/articoli/39773-coniuge-gay-e-annullamento-del-matrimonio.asp#ixzz6Z7Nywmdehttp://www.studiocataldi.it/

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