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CONSERVAZIONE DIGITALE DELLE FATTURE ... - Sistemi Tre · pag. 1 CONSERVAZIONE DIGITALE DELLE...

Date post: 16-Feb-2019
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pag. 1 CONSERVAZIONE DIGITALE DELLE FATTURE ELETTRONICHE EMESSE NEI CONFRONTI DELLA P.A. Aggiornamento del 31/10/2016 Nel presente documento è indicato il flusso per la conservazione digitale delle fatture elettroniche emesse verso la Pubblica Amministrazione, con l’aggiunta di alcuni aspetti rilevanti sull’argomento. Il documento è rivolto sia agli Studi Professionali sia alle Aziende. Sommario: 1. Copia modelli di documento dagli standard Sistemi. 2. Il Responsabile della Conservazione Digitale 3. Affidamento dell’incarico per la Conservazione Digitale (rilevante solo per gli Studi Professionali) 4. Manuale della Conservazione 5. Firma Digitale 6. Marca temporale 7. Flusso Conservazione Appendice: a) Conservare i documenti del soggetto conservatore 1. Copia modelli di documento dagli standard Sistemi Ai fini della conservazione digitale occorre redigere più documenti (Manuale della Conservazione, Nomina Responsabile Conservazione ecc.). La Gestione Documentale fornisce i modelli standard da utilizzare per creare tutti i documenti necessari. Copiare i modelli dagli standard Sistemi Menu: “Gestione Documentale > Gestione Tabelle > Modelli documento” Cliccare in alto a destra sul triangolino a fianco del pulsante “Nuovo (F4)” e selezionare “Copia modelli da standard” come da videata: Nella videata successiva cliccare su “Seleziona raccoglitore” e selezionare “Manuali della conservazione”.
Transcript

pag. 1

CONSERVAZIONE DIGITALE DELLE FATTURE ELETTRONICHE

EMESSE NEI CONFRONTI DELLA P.A.

Aggiornamento del 31/10/2016

Nel presente documento è indicato il flusso per la conservazione digitale delle fatture elettroniche emesse

verso la Pubblica Amministrazione, con l’aggiunta di alcuni aspetti rilevanti sull’argomento. Il documento è

rivolto sia agli Studi Professionali sia alle Aziende.

Sommario:

1. Copia modelli di documento dagli standard Sistemi. 2. Il Responsabile della Conservazione Digitale3. Affidamento dell’incarico per la Conservazione Digitale (rilevante solo per gli Studi Professionali)4. Manuale della Conservazione5. Firma Digitale6. Marca temporale7. Flusso Conservazione

Appendice:

a) Conservare i documenti del soggetto conservatore

1. Copia modelli di documento dagli standard SistemiAi fini della conservazione digitale occorre redigere più documenti (Manuale della Conservazione,

Nomina Responsabile Conservazione ecc.). La Gestione Documentale fornisce i modelli standard da

utilizzare per creare tutti i documenti necessari.

Copiare i modelli dagli standard Sistemi

Menu: “Gestione Documentale > Gestione Tabelle > Modelli documento”

Cliccare in alto a destra sul triangolino a fianco del pulsante “Nuovo (F4)” e selezionare “Copia modelli

da standard” come da videata:

Nella videata successiva cliccare su “Seleziona raccoglitore” e selezionare “Manuali della

conservazione”.

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Nella videata successiva mettere la spunta come da videata:

Avvia (Invio)

Salva (End)

Procedere allo stesso modo (con “Nuovo F4” - “Copia modelli da standard” - “Seleziona raccoglitore”)

selezionando “Documenti del soggetto conservatore”: compare l’elenco di tutti i modelli disponibili.

Spuntare tutte le righe come da videata:

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Avvia (Invio)

Premendo “Salva (End)” i modelli sono generati, e sarà possibile utilizzarli per creare i vari documenti

come descritto di seguito.

2. Il Responsabile della Conservazione digitaleLa norma non prevede specifiche indicazioni sulle modalità di nomina; sarà sufficiente la redazione di un

atto di nomina che dovrà essere controfirmato dal soggetto interessato. Nel caso dello Studio, il

Responsabile della Conservazione sarà il professionista titolare o un'altra figura professionale nominata

dallo Studio. Nel caso di Azienda, il Responsabile della Conservazione sarà una persona formalmente

nominata dall’organo di amministrazione; in mancanza di nomina sarà il Legale Rappresentante.

Creare il Responsabile della Conservazione

Menu “Gestione Documentale – Gestione Tabelle – Conservazione Digitale – Responsabili

conservazione”.

Pulsante “+ Nuovo (F4)”:

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Inserire il Responsabile e, nella parte bassa della videata, aggiungere il/i “soggetti conservatori” per i

quali il responsabile è stato nominato. Per l’Azienda il “Soggetto conservatore” è l’Azienda stessa, per lo

Studio professionale è lo Studio. E’ importante inserire la “data nomina” e l’eventuale “data cessazione”,

informazioni che saranno riportate nel Manuale della Conservazione.

Creare il documento di nomina del Responsabile della Conservazione

Richiamare il menu “Conservazione digitale – Documenti del soggetto conservatore – Altri documenti”.

Come da videata seguente, cliccare prima su “Varia (F9)”, poi su “Nuovo (F4) – Da modello”:

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Nella videata successiva compare l’elenco dei modelli a disposizione. Selezionare il modello “Nomina

responsabile della conservazione”:

“OK (Invio)”

Inserire i dati richiesti:

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Premere Ok (Invio). La procedura genera il documento e lo apre con word.

Scorrere il documento, nel quale sono evidenziati in giallo eventuali dati mancanti, che potranno

essere digitati manualmente (nella videata di esempio manca il numero di telefono):

pag. 7

Al termine delle modifiche, salvare ed uscire dal documento.

Si procede poi con la creazione del documento in formato PDF tramite il pulsante “Azioni – Genera

PDF”.

3. Affidamento dell’incarico per la Conservazione Digitale

Lo Studio Professionale che esegue la conservazione per conto dei propri clienti è tenuto a predisporre il

Mandato di affidamento della Conservazione Digitale, con cui la ditta cliente affida al “soggetto

conservatore” (lo Studio) il servizio di conservazione digitale dei documenti. La norma non prevede

alcuna indicazione sulle modalità di affidamento dell’incarico. La procedura Gestione Documentale

fornisce un modello standard da utilizzare per creare il documento.

Creare il documento

Richiamare il menu “Conservazione digitale – Documenti del soggetto conservatore – Altri documenti”.

Come da videata seguente, cliccare prima su “Varia (F9)”, poi su “Nuovo (F4) – Da modello”:

Nella videata successiva compare l’elenco dei modelli a disposizione.

Adempimento rilevante solo per gli Studi Professionali.

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Selezionare il modello “Mandato di affidamento conservazione” e premere “OK (Invio)”. Compilare i

campi richiesti indicando la ditta per la quale si sta creando il documento:

Premere “OK (Invio)”, la procedura genera il documento e lo apre con word.

Scorrere il documento, nel quale sono evidenziati in giallo eventuali dati mancanti, che potranno

essere digitati manualmente:

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Al termine delle modifiche, salvare ed uscire dal documento.

Si procede poi con la creazione del documento in formato PDF tramite il pulsante “Azioni – Genera

PDF”.

4. Manuale della ConservazioneIl Manuale della Conservazione è un documento informatico redatto ai sensi dell'art. 8 del DPCM 3

dicembre 2013 e DMEF 17 giugno 2014, che descrive l'organizzazione, i soggetti coinvolti e i ruoli degli

stessi, e ogni altra informazione utile alla gestione del sistema di conservazione. Il documento redatto in

formato PDF deve essere firmato digitalmente dal responsabile della conservazione e conservato solo in

formato digitale.

La procedura Sistemi permette di:

- Generare la prima versione del manuale e le versioni successive, utilizzando il modello standard fornito da Sistemi.

- Apportare eventuali modifiche al documento (in formato DOC)- Creare il documento in formato PDF- Apporre la firma digitale sul documento da parte del responsabile della conservazione- Eseguire la conservazione digitale del manuale- Includere il manuale nel supporto masterizzato.

La gestione “Manuali della conservazione” è richiamabile dal menu “Gestione Documentale – Conservazione

digitale – Documenti del soggetto conservatore”.

Di seguito le istruzioni sulle principali operazioni per la redazione del Manuale della conservazione.

Generare la prima versione del manuale

Menù: “Gestione Documentale > Conservazione Digitale > Documenti del soggetto conservatore > Manuali

della Conservazione”

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Cliccare su “Nuovo (F4)” e compilare i campi per generare il manuale derivato da modello:

Premere “Salva (End)”, la procedura genera il documento e lo apre con word.

Occorre scorrere il documento e completare tutte le sezioni evidenziate in giallo, ad esempio:

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ed anche:

Dopo aver digitato i dati mancanti salvare e chiudere il documento. Si arriva in questa videata:

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Notare il triangolo giallo che evidenziava l’esistenza di “variabili non valorizzate”: avendo completato i

campi evidenziati in giallo, è sufficiente selezionare il documento, cliccare su “Aggiorna anomalie” per far

scomparire il triangolino.

Si procede poi con la creazione del documento in formato PDF e l’apposizione della firma digitale del

responsabile della conservazione, tramite gli appositi pulsanti presenti in videata.

Il processo terminerà poi con la “conservazione digitale” del Manuale della Conservazione, da attuare entro

i termini definiti dalla normativa, come indicato nell’appendice.

Per tutti i dettagli fare riferimento all’help (pulsante ) presente in basso a sinistra nella videata della

gestione.

5. Firma digitaleIl Responsabile della Conservazione al termine del processo di conservazione deve apporre la propria

firma digitale. Occorre quindi essere in possesso della smart card o della business key del responsabile

della conservazione.

6. Marca TemporaleLa Marca Temporale è un servizio a pagamento offerto da un Ente Certificatore Accreditato che certifica

l’apposizione di data e ora su un documento informatico, rendendole opponibili a terzi. Apponendo la

marca temporale quindi si ottiene un documento con data certa assimilabile ad una scrittura privata con

firma autenticata da un pubblico ufficiale.

La Marca Temporale viene apposta automaticamente dalla procedura contestualmente alla firma digitale

del responsabile, al termine del processo di conservazione.

Occorre però avere precedentemente acquistato un pacchetto di marche temporali. Al momento è

supportata l’applicazione di marche temporali rilasciate da INFOCERT: non sono gestite marche temporali

di altri enti certificatori (es. Aruba). Si accede al sito, ci si registra con nome utente e password e si

acquista il pacchetto di marche.

Quante ne servono? Occorre sapere che viene utilizzata una marca temporale per ogni “pacchetto di

versamento” all’interno della distinta di conservazione; visto che in un “pacchetto di versamento”

possono essere contenute tutte le fatture elettroniche P.A. dell’anno di una stessa Azienda, ne consegue

che ogni anno si utilizzerà una marca per ogni Azienda (se le fatture da conservare sono centinaia, è

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possibile che siano creati automaticamente più “pacchetti di versamento”). Lo Studio Professionale creerà

una distinta per ogni ditta, con relative marche.

Dopo aver acquistato il pacchetto di marche temporali, occorre inserire nella procedura le credenziali di

accesso.

Menu “Gestione Documentale – Configurazione – Parametri Operativi”

Dopo aver selezionato a sinistra il ramo “Conservazione digitale”, aggiungere le credenziali utilizzando il

pulsante “+ Nuovo (F4)”:

Il pulsante “Visualizza marche disponibili (F5)” permetterà di verificare che i dati utente e password siano

corretti.

Dopo questa operazione è possibile iniziare il flusso della conservazione.

7. FLUSSO CONSERVAZIONEMenu “Gestione Documentale – Conservazione digitale – Distinte di conservazione”

(esempio di Fatture Elettroniche emesse nel 2014 e conservate nel 2015)

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Anno di riferimento: è l’anno a cui fanno riferimento i documenti da conservare (ad esempio 2014 per le

fatture elettroniche da conservare entro dicembre 2015).

Premere “+ Nuovo (F4)” e compilare i campi:

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Tipo Proprietario: il campo compare solo nelle installazioni in contesto Studio Professionale: indicare

sempre “Ditta”. Il professionista infatti produce/detiene le fatture elettroniche in base all’incarico

professionale assunto verso il proprio cliente, il quale rimane il proprietario dei documenti e della distinta.

Ditta: indicare il codice della ditta (si crea una distinta per ogni ditta).

Soggetto conservatore: se il Responsabile è associato ad un solo soggetto conservatore, quest’ultimo sarà

proposto in automatico. Indicando il soggetto conservatore, in fase di masterizzazione della distinta sarà

possibile includere sul supporto anche il Manuale della Conservazione di cui il soggetto è proprietario.

Cliccare a sinistra su “Documenti” per proseguire:

Premere “+ Inserisci (F4)” per inserire i documenti (nell’esempio le fatture P.A. del 2014):

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Nel campo “Tipologie documento” è possibile inserire la Tipologia 5027 o 6027 “Documenti IVA Vendite”

per filtrare solo questi documenti.

Cliccare su “Avvia ricerca”, compariranno le fatture P.A. emesse nel 2014:

Premere “Salva (End)”

Prerequisito: sulle Tipologie 5027 5028 6027 6028 deve essere impostata la “Conservazione in house”

(la mancanza viene segnalata). L’impostazione si esegue, una sola volta, dalla voce di menu

“Configurazione Gestione Documentale” presente nel menu “Gestione Documentale –

Configurazione”. Nel caso fare riferimento al servizio assistenza.

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Ora i documenti sono inseriti in distinta. In questa fase la procedura segnala eventuali anomalie sui

documenti tramite uno specifico warning (triangolino). Nella videata di esempio la procedura avverte che i

documenti non sono firmati digitalmente. Occorre correggere le anomalie segnalate prima di procedere.

Proseguire cliccando a sinistra su “Pacchetti di versamento”:

Indicare il Tipo supporto che si sceglie di utilizzare per la successiva masterizzazione.

Cliccare su “Invia in conservazione”.

In conformità con quanto previsto dal DPCM 3 dicembre 2013, in coda alla generazione del pacchetto di

versamento viene generato il corrispondente "Rapporto di Versamento (RdV)", ovvero un file in formato

XML contenente l'elenco dei documenti inclusi nel pacchetto di versamento e, per ciascuno di essi, la

relativa impronta di hash:

Al termine della generazione del Rapporto di Versamento, i pacchetti di versamento assumono la

denominazione di “Pacchetti di Archiviazione”.

Cliccare a sinistra su “Pacchetti di Archiviazione”.

Sarà possibile cliccare su “Conserva distinta” per terminare il flusso con l’apposizione della Firma Digitale

del Responsabile della Conservazione, e contemporaneamente (ed automaticamente) l’apposizione della

Marca Temporale. Nell’esempio è presente un solo “pacchetto”, quindi sarà utilizzata una sola Marca

Temporale.

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Controllare i dati del dispositivo di firma associati al responsabile, inserire il PIN e confermare. Verrà

apposta la firma e la marca temporale.

Al termine dell’operazione di conservazione, nella videata sarà indicato l’esito, e sarà presente l’Indice

Pacchetto di Archiviazione in corrispondenza della Distinta:

Cliccare a sinistra su “Supporti” per masterizzare il contenuto della Distinta:

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Premere “+ Nuovo (F4)” per creare il supporto

Indicare il tipo di supporto utilizzato (nell’esempio CD)

Documenti del soggetto conservatore

Includi documenti nel supporto: consente di copiare sul supporto anche i documenti del soggetto conservatore. I documenti inclusi nel supporto sono il Manuale della Conservazione, solo se risulta firmato

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e valido alla data della marca temporale apposta sull'indice del pacchetto di archiviazione (vedi punto 3), e il mandato di affidamento o il prospetto delle tipologie da conservare.Soggetto conservatore: esegue una ricerca sulla tabella dei soggetti conservatori validi alla data di sistema.

Il Manuale della Conservazione può essere incluso anche quando la masterizzazione è relativa a distinte prive del soggetto conservatore (nel caso in cui le distinte siano state conservate prima dell'introduzione del concetto "soggetto conservatore").

Premere “OK (Invio)” per avviare la masterizzazione.

Confermare per scrivere i dati sul supporto.

Ogni supporto è memorizzato in modo da essere consultato successivamente da qualsiasi computer con

sistema operativo Microsoft Windows con queste avvertenze:

Avere installato un applicativo idoneo (es.: DIKE), per poter aprire documenti nella versione firmata;

Avere installato il software Acrobat Reader per la lettura dei documenti in formato PDF;

Disporre dell’accesso ad internet per poter eseguire la verifica delle firme.

Appendice

a) Conservare i documenti del soggetto conservatoreCome indicato in precedenza, ai fini del servizio di conservazione digitale il soggetto conservatore

(Azienda o Studio) è chiamato a produrre vari documenti in formato digitale, di cui citiamo i più

significativi:

- Il Manuale della Conservazione- Il mandato di affidamento della Conservazione Digitale (lo Studio professionale nei confronti

dei propri clienti)

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- Il prospetto delle tipologie documento da conservare (lo Studio o l’Azienda che conserva i propri documenti)

- L'atto di nomina del responsabile della conservazione

I documenti in questione vanno redatti se si è optato per la modalità di conservazione “in house”.

Abbiamo già visto che la procedura permette di gestire questi documenti dal menu: “Conservazione

digitale – Documenti del soggetto conservatore”. Essi devono essere conservati entro l’anno successivo

dalla loro produzione.

Tutti i documenti devono essere raggruppati in una distinta di conservazione.

Questa operazione si esegue dal menu “Conservazione digitale – Documenti del soggetto conservatore –

Distinte di conservazione”. La funzione recupera e conserva:

• Tutti i Rapporti di Versamento prodotti dal sistema di conservazione "in house"• Il Manuale della Conservazione• Gli altri documenti predisposti dal soggetto conservatore (mandato di affidamento, nomina del

responsabile, ecc.).

Termini di conservazione consigliati da Sistemi

La soluzione consigliata è che, se lo Studio o l'Azienda ha conservato ad esempio documenti dell'anno 2014

nel corso del 2015, il corrispondente rapporto di versamento, così come tutti i rapporti di versamento

dell'anno 2015, vengano conservati entro la fine del 2015, mentre il rapporto di versamento che ne

consegue verrà conservato entro la fine del 2016 congiuntamente ai rapporti di versamento prodotti nel

corso del 2016.

Esempio:

1. Anno 2014: generazione documenti2. Anno 2015:

• conservazione dei documenti (dell'anno 2014), con contestuale generazione del rapporto di versamento (A)

• generazione Manuale della Conservazione• conservazione del rapporto di versamento (A) e del Manuale della Conservazione generati nel 2015,

con contestuale generazione del rapporto di versamento (B)

3. Anno 2016: conservazione del rapporto di versamento (B) ed eventuali altri documenti e/o rapporti di versamento generati nel 2016.

Altra Documentazione:

1) Documentazione applicativa Sistemi:

http://supporto.sistemi.com/centro-di-supporto/profis

2) EBook sulla digitalizzazione dei documenti e Fattura Elettronica PA redatto da Sistemi per i propri utenti, in collaborazione con il dott. Zanini:

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INFO INDIRIZZO CODICE DOCUMENTO

Infoesolver www.sistemi.com/infoesolver DS413 del 14/10/2016

Infoprofis www.sistemi.com/infoprofis DS413 del 14/10/2016

Infospring sql www.sistemi.com/infospringsql DS413 del 14/10/2016

Infoenologia www.sistemi.com/infoenologia DS413 del 14/10/2016

Infospring www.sistemi.com/infospring DS413 del 14/10/2016

Sistemi Tre s.r.l.

Servizio Assistenza


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