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ConTea #2

Date post: 02-Mar-2016
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La rivista della multiutiliti mantovana
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conTea Tea con marzo 2013 numero 2 Periodico del Gruppo Tea. Notizie e approfondimenti sui servizi pubblici locali della tua città LUCE E GAS Intervista al presidente di Tea Energia ENERGIA Il calore pulito della città SOCIETÀ 1998-2013, 15 anni con Tea Attenzione: energia pulita in arrivo. Con il teleriscaldamento circa La provincia di Mantova e i suoi colori Tu scatta e noi pubblichiamo Una panoramica sulla nuova tariffa TARES, il Tributo per i rifiuti e i servizi La provincia di Mantova e i suoi colori Tu scatta e noi pubblichiamo
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Periodico del Gruppo Tea. Notizie e approfondimenti sui servizi pubblici locali

della tua città

LUCE E GASIntervista al presidente di Tea Energia

LUCE E GAS

ENERGIAIl calore pulito della città

SOCIETÀ1998-2013, 15 anni con Tea

Attenzione: energia pulita

in arrivo.

info: teaenergia.it/teleriscaldamento/

Il teleriscaldamento,il caldo pulito,

sicuro e vantaggioso

* Pari al funzionamento di circa 25.000 autovetture di media cilindrata

Con il teleriscaldamento circa 35.000 ton/anno di CO2* in meno

nell’aria della città di Mantova

La provincia di Mantova e i suoi colori

Tu scatta e noi pubblichiamo

Una panoramica sulla nuova tariffa

TARES, il Tributo per i rifi uti e i servizi

La provincia di Mantova e i suoi colori

Tu scatta e noi pubblichiamo

La provincia di Mantova e i suoi colori

Tu scatta e noi pubblichiamo

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1998-2013, 15 anni con Tea

Nuovi soci e un progetto provinciale per il compleanno della multiutility

Storia ultracentenaria quella da cui origina Tea, segnata da passaggi societari importanti in cui, tuttavia, non si è mai persa di vista la missione: gestire i servizi pubblici locali con competenza, mantenendo saldo il radicamento con il territorio, per creare e dare valore. A mutare, dal 1998 ad oggi, sono state piuttosto le dimen-sioni e la visione, più ampia e aperta a gestire le sfide del mercato e della concorrenza, e attenta ad offrire a famiglie e imprese risposte adeguate alle loro esigenze. Storia che registra, più recen-temente, l’ingresso di undici nuovi soci nella compagine azionaria, formata ora da 53 Comuni proprietari di una delle aziende più dinamiche e sane della nostra provincia.

Diamo il benvenuto, quindi, ai Comuni di Asola, Borgo-franco sul Po, Casaloldo, Castellucchio, Castiglione delle Stiviere, Commessag-gio, Pieve di Coriano, Poggio Rusco, Redondesco, Revere e San Martino dall'Argine. Si tratta di un significativo allargamento dell’orizzonte societario, coerente con una visione moderna della ge-stione dei servizi pubblici che lo stesso legislatore, infatti, immagina meglio organizzati per ambiti territoriali ottimali (si pensi, ad esempio, all’ac-qua, all’ambiente e a breve anche alla distribuzione del gas) e non più limitatamente comunali. È un’estensione dai risvolti importanti anche per il servi-zio di illuminazione pubblica che sta vivendo proprio in

questi mesi, come leggerete nella pagine successive della rivista, un grande fermento per l’innovativo progetto di ammodernamento e po-tenziamento della rete e dei lampioni (ad oggi oltre 70mila) di tantissimi co-muni mantovani. Lampioni ecologici, a basso consumo e “intelligenti”, in grado cioè di fornire servizi evoluti per il cittadino, dal wi-fi al carica-mento delle auto elettriche. Sin dal 1998 Tea mirava a diventare la società di riferi-mento per il nostro territorio: un buon passo in avanti è stato fatto.

Il 1° aprile Tea compie 15 anni. Il suo cammino è però iniziato nei primi anni del secolo scorso come azienda municipalizzata per il gas illuminante, servizio affiancato poi dalla gestione dell’acquedotto e successivamente da diverse altre attività.

Luigi Gualerzi,presidente Tea

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Tra innovazione e attenzione per il territoriopag 3

Il giardinocurativopag 5

Si accende il fronte dell’energia pulitapag 6

Il futuro, ConTea on-line 24 ore su 24pag 8

Attivi nell’emergenzapag 9

Cosa pensatedi noi?pag 10

Raccolta domiciliare,piace e funzionapag 12

Un rapporto consolidatopag 15

La notte porta riciclopag 16

Lo sguardo sull’infi nitamente piccolo pag 18

In regolaper affrontare l’invernopag 20

Benesseree tempo libero pag 22

Con questi presupposti, verso fine anno, ci si è impegnati a sistemare alcune situazioni la cui applicazione risultava impossibile (una su tutte le superfici catastali) aumen-tando, di fatto e nell’insieme, il livello di criticità della legge stessa. Questa in breve la storia normativa, ma vediamo di comprenderne i contenuti. La Tares sostituisce la Tarsu (Tassa per la raccolta e smal-timento rifiuti solidi urbani di cui al D.Lgs 507/93), la Tia 1 (tariffa di igiene ambientale di cui al D.Lgs 22/97) e la Tia 2 (tariffa integrata ambien-tale di cui al D.Lgs 152/06) e aggiunge una nuova entrata

tributaria (maggiorazione) per la parziale copertura dei costi dei servizi indivisibili dei comuni. Per la parte rifiuti (costituita da tutte le fasi di gestione dei rifiuti, dalla raccolta allo smaltimento, dalle attività di spazzamento, meccanizzato e manuale, su strade ed aree pubbliche e di svuotamento dei cestini stradali, dalla gestione dei rifiuti di origine cimiteriale e di quelli vegetali da manutenzione del verde pubblico, ecc.) la norma prevede una doppia possi-bilità di applicazione nella forma di tributo (come era per l’ex Tarsu) o nella forma di prelievo avente natura di

corrispettivo (come era per l’ex Tia 2). Per la determi-nazione dei costi unitari del servizio, in entrambi i casi, si dovrà fare riferimento alle modalità di calcolo stabilite dal DPR 158/99 (Regolamento per il calcolo delle tariffe del servizio rifiuti). L’applicazione del corrispet-tivo, secondo i dettami della legge, è possibile solo laddo-ve siano attuati dei sistemi di misurazione dei rifiuti confe-riti al servizio pubblico. La nuova Tares stabilisce anche l'obbligo della totale copertura dei costi del servi-zio rifiuti, già per l’anno 2013. Questo aspetto, soprattutto per i comuni ex Tarsu con un

Una panoramica sulla nuova tariffa

Con il decreto legge n° 201/2011, dal 1° gennaio 2013 viene istituito il Tributo per i Rifiuti ed i Servizi (c.d. Tares). La nuova legge era stata concepita come l’insieme di una parte della normativa ex Tarsu e di una parte della normativa ex TIA 1, inserite nel nuovo corpo normativo determinando un assetto, talvolta, contrastante.

TARES, il Tributo per i Rifiuti e i Servizi

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Editoriale

ConTea,paesaggi, scorci, visioni

La terza edizione di ConTea continua a parlare dei ser-vizi per il territorio. Questa volta però ci rivolgiamo alle persone che fanno parte della Società: chi si cura dei

servizi cimiteriali? Chi c’è dietro il teleriscaldamento che d’inverno arriva nelle nostre case? È un punto di vista diverso che crediamo spesso non sia conosciuto, ma è in quest’ottica che svolgiamo il nostro lavoro: persone che con passione e attenzione ogni giorno operano per la città e per il territorio. Tra le pagine troverete l’im-pegno del Servizio di gestione verde che si occupa dei parchi e dei giardini pubblici, alcune

notizie sulla società, il nuovo progetto dell’illuminazione pubblica. In questo numero desideriamo anche dare vita ad un concorso “La provincia mantovana e i suoi colori” rivolto ai nostri lettori. Vi chiediamo di scattare imma-gini dei luoghi a voi più cari della provincia mantovana: suggestioni dalla natura, il territorio nelle sue declina-zioni, espressioni di solidarie-tà, di impegno delle persone... Le foto più belle verranno scelte per essere pubblicate sulla copertina del prossimo numero, trovando anche lo spazio per il racconto dell’im-magine da parte dell’autore. Aspettiamo le vostre foto, scriveteci a [email protected].

Millo Dall’Aglio, direttore generale Tea

SommarioConTea - Periodico del Gruppo Tea - Via Taliercio 3, MantovaDirettore responsabile: Millo Dall’AglioGrafi ca e stampa: EcoComunicazione, progetti di comunicazione ecologicaRedazione: Uffi cio Comunicazione Gruppo Tea, Marzia Sandri, Alessandro Orlandi per la foto di copertina. Autorizzazione del Tribunale di Mantova n. 5/07 del 19/04/07Per suggerimenti: [email protected]. Chiuso in redazione il 19 marzo 2013

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1998-2013, 15 anni con Teapag 3

TARES, il Tributo per i Rifi uti e i Servizipag 5

Giardini per far respirare la cittàpag 8

Mantova e i suoi coloripag 9

Luce e gas per il territorio pag 10

Il calore pulito della cittàpag 12

Luogo della memoriapag 14

Illuminiamo il futuro del territoriopag 16

Brevi dal Gruppo Teapag 17

Otto è un numero magico pag 18

Premio Viadana 2013:scrittori a confrontopag 22

A scuola di potatura pag 26

Attenzione: energia pulita

in arrivo.

info: teaenergia.it/teleriscaldamento/

Il teleriscaldamento,il caldo pulito,

sicuro e vantaggioso

* Pari al funzionamento di circa 25.000 autovetture di media cilindrata

Con il teleriscaldamento circa 35.000 ton/anno di CO2* in meno

nell’aria della città di Mantova

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per ogni metro quadrato di superficie assoggettata alla parte rifiuti. Questo introito dovrebbe coprire i minori stanziamenti verso i Comuni, da parte dello Stato, in ragione di circa 1 miliardo di € per il 2013. È data ai Comuni la facoltà di aumentare la maggiorazione di ulteriori 0,10 € per metro quadrato.

Come e quando si pagherà?Per le modalità ed i termini di pagamento è necessario attendere l’approvazione del Regolamento Comunale il quale può disporre termini diversi da quanto previsto in forma standard nella legge. In ogni caso, per il momento, la prima rata del pagamento è prevista per il prossimo luglio. La norma prevede che in prima applicazione sia emessa una bolletta calco-lata in acconto sulla base del 2012.

Sono previsti degli sconti o delle riduzioni?Le principali riduzioni previste dalla legge sono le seguenti:• Case a disposizione (secon-

de case)• Case di soggetti residenti

all’estero• Attività stagionali non do-

mestiche• Compostaggio domestico.Per conoscere l’entità delle riduzioni bisognerà però attendere, da parte del Con-

siglio Comunale di ciascun Comune, l’approvazione dell’apposito regolamen-to con data prevista entro giugno 2013. Il Consiglio Comunale può stabilire altre riduzioni e agevolazioni pre-vio determinarne l’adeguata copertura nel bilancio di previsione con finanziamento diverso dagli introiti per la Tares.

A cosa si deve fare riferimento per determinare la superficie degli immobili? In sede di prima applicazione vengono assunte le superfici precedentemente esistenti nelle banche dati di Tarsu o Tia. La superficie dovrà quindi essere regolarizzata facendo riferimento alla su-perficie calpestabile (super-ficie utile netta) secondo le modalità stabilite dal Regola-mento Comunale.

Questa è la situazione alla data di pubblicazione della rivista, ma non sono escluse ulteriori modifiche all’im-pianto normativo.

basso livello di copertura dei costi, potrà rappresentare un elemento di grande criticità e di possibile aumento del prelievo verso il cittadino. La maggiorazione nel limite di 0,30 €/mq è obbligatoria e serve a finanziare il bilancio statale. Infatti lo Stato ha già decurtato i trasferimenti ai comuni di una somma stimata in circa 1 miliardo di euro. La maggiorazione, che a discrezione dei comuni potrà essere incrementata di ul-teriori 0,10 €/mq, si applica sulle superfici assoggettate al Tributo o Corrispettivo della componente rifiuti.

Che cosa è la Tares? La Tares è il nuovo tributo sui rifiuti e sui servizi indivisibili dei comuni, in vigore dal 1° gennaio 2013, che sostituisce la Tarsu, la Tia 1 e la Tia 2. È abrogata anche l’imposta ex ECA. Il riferimento normativo è il D.L. 201/2011 e s.m.i.

Che cosa sono i servizi indivisibili? La norma non precisa quali siano questi servizi, ma lascia intendere che siano tutti gli altri servizi forniti alla collettività per i quali non è attivo alcun tributo o tariffa (es.: illuminazione pubblica, manutenzione strade, sgom-bero neve, gestione del verde pubblico ecc.).

Chi è tenuto a pagare la Tares? La Tares è dovuta da chiun-que a qualsiasi titolo occupi, detenga o abbia il possesso di locali o aree scoperte a qual-

siasi uso adibiti, esistenti nel territorio comunale, suscetti-bili di produrre rifiuti.

Quanto si pagherà per la parte rifiuti? Ai sensi del DPR 158/99, vi sarà una tariffa fissa, che si applica alle superfici in metri

quadrati, per la copertura delle componenti essenziali del costo del servizio e una tariffa variabile, che si appli-ca al numero dei componenti per le utenze domestiche ed alle superfici per le utenze produttive, per la copertu-ra dei costi rapportati alle quantità di rifiuti conferiti, ed al livello di servizio fornito. Nel caso di corrispettivo la tariffa variabile è stabilita in €/litro, da applicarsi ai litri di rifiuto secco residuo effettivamente conferito, determinati con il conteggio del numero di svuotamenti effettuati da ciascun utente. Il volume è assegnato vuoto per pieno. Le tariffe sono approvate ogni anno dal Consiglio Comunale sulla base dei costi del servizio.

Quanto si pagherà per i servizi indivisibili? La maggiorazione per i ser-vizi indivisibili è pari a 0,30 €

La Tares è dovuta da chiunque a qualsiasi titolo occupi, detenga o abbia il possesso di locali o aree scoperte a qualsiasi uso adibiti, esistenti nel territorio comunale, suscettibili di produrre rifiuti

La Tares è il nuovo tributo sui rifiuti e sui servizi indivisibili

dei comuni, in vigore dal 1° gennaio 2013, che sostituisce

la Tarsu, la Tia 1 e la Tia 2

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Scatta il concorso per i lettori

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Giardini per far respirare la città

Fotografa la provincia di Mantova e i suoi colori

Albero, simbolo di vita

Nella Giornata Nazionale dell’Albero del 21 novembre scorso Mantova, Volta Mantovana, Mariana Mantovana, Settimo Milanese hanno aderito all’iniziativa “Bosco del Respiro” promossa dall’Associazione Italiana Direttori e Tecnici Pubblici Giardini e patrocinata dal Ministero dell’Ambiente.

Ospitalità, cibo, ambiente, territorio, storia, natura ed emozioni: la tua immagine per la nostra copertina.

Nelle piazze di questi comuni, il Servizio verde di Mantova Ambiente, che cura il verde pubblico cittadino, ha prov-veduto all’allestimento dei “boschi” secondo i prototipi definiti a livello nazionale dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e

Carissimi lettori e lettrici,nel proseguire l’avventura da poco varata e che ha visto la nascita di questo nuovo canale di comunicazione tra noi e voi, ci è venuto il deside-rio di far sì che questo non sia solo un modo per aggiornarvi e farvi partecipi delle nostre iniziative e attività, ma anche un luogo virtuale che accolga il vostro sguardo sul nostro territorio e sia veicolo dell’e-spressione del vostro amore per questa terra e per le sue unicità. Desideriamo, insom-ma, che questo periodico di-venti anche un po’ vostro. Per questo, vogliamo raccogliere le fotografie che manderete e, dopo un’accurata selezio-

del Mare. I progetti standard, riprodotti in numerose piazze italiane, hanno impiegato 15 o 21 alberi disposti a formare un rettangolo regolare, oppu-re 13 o 21 alberi collocati in modo da formare un cerchio.In ognuno dei quattro comuni

ne, trovare quella che sarà la prossima copertina della rivista.

Cosa immortalareAbbiamo scelto un tema piuttosto ampio, che vi offre la possibilità di esprimere la vostra creatività e la vostra visione sulla realtà che vi circonda puntando l’obiettivo su diversi soggetti e su varie espressioni dell’ambiente e della gente che lo popola.Possono essere suggestioni della natura, il territorio nelle sue declinazioni, espressioni di solidarietà, istanti di vita in movimento o ritratti di un’emozione che per voi ben rappresentano la variegata

è stata scelta una piazza rappresentativa, dove è stato allestito il bosco, con l’impie-go di specie arboree autoc-tone, tenendo conto delle caratteristiche ambientali, storiche e paesaggistiche del territorio.

gamma di “colori” della terra che ci ospita e che rende unica questa parte di Lombardia.

Click e viaScegli il soggetto che preferisci, invia la foto entro il 30 maggio 2013 a [email protected], insieme a una breve descrizione che racconta l'immagine e che ne motiva la preferenza.

Tra le foto pervenute, ne verrà selezionata una che diventerà la prossima copertina di ConTea.

E ora… tutti con l’occhio nel mirino! Buon lavoro!

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Tommaso Dorigo ospite di Festivaletteratura

Lo sguardosull’infi nitamente piccolo

Una società fatta di persone

Tra innovazionee attenzioneper il territorio

CASAIn regola per affrontare l’inverno

AMBIENTE

La notte porta riciclo

ENERGIA

Si accende il fronte

dell’energia pulita

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Il mantovano, territorio

baciato dall’acqua

Fino al 15 luglio alla Casa del Mantegna

“Il Paesaggio dell’Alto Mantovano:

arte, identità e territorio”

Quando la natura

si fa arte

ACQUA

L’acqua del rubinetto:

sana e buona

AMBIENTE

Raccolta differenziata:

la bella separazione

ENERGIA

La nuova centrale

del Marenghello

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Una risorsa da tutelare e valorizzare

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Bosco del respiro | Piazza Mantegna | MantovaSpecie impiegate: cerro (Quercus cerris), parrozia (Parrotia persica),

pero (Pyrus calleryana), tiglio (Tilia hybrida argentea) corniolo (Cornus mas)

Bosco del respiro | Piazza XX Settembre | Volta Mantovana

Specie impiegate: roverella (Quercus pubescens),

cipresso (Cupressus sempervirens)

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Luce e gas per il territorio

Intervista al presidente di Tea Energia

Tra i più importanti operatori mantovani, la Società ha scelto da sempre di parlare ai propri clienti attraverso il canale degli sportelli: da modalità commerciale a valore, sempre più apprezzato dai cittadini che ogni giorno dimostrano di apprezzare il rapporto vis-à-vis.

Presidente Sogliani,chi è Tea Energia? È una società, leader nel mantovano nella vendita di gas e luce, ma dimensio-nalmente piccola, e con una struttura molto snella e dinamica. Nell’ultimo anno ha cambiato il suo profilo: da so-cietà di vendita a realtà che si è strutturata, con competenze specialistiche, per operare

direttamente con i produttori di energia al fine di ottimiz-zare le condizioni di acquisto di gas ed energia elettrica. Da pochi mesi, inoltre, Tea Energia ha un direttore. Della Società ho impara-to ad apprezzare la forte territorialità, che si traduce nell'aver scelto di privilegiare come modalità di contatto gli sportelli e quindi di guardare

in faccia i clienti, a garanzia nostra e loro di un rapporto basato sull’ascolto reciproco. Sportelli nei comuni significa fare sentire ai clienti il senso della nostra presenza e il valore dell’offerta commer-ciale. Anche in occasione del terremoto del maggio scor-so, la Società ha dato prova di particolare attenzione e sostegno per i comuni colpiti.

Nato a Borgoforte, coniugato con una figlia, Gilberto Sogliani è presidente di Tea Energia dal 2011. Da sempre impegnato per lo svilup-po del territorio, in ambito professionale è stato consulente di varie aziende del settore energetico. Nel consiglio da lui presieduto siedono anche Massimiliano Montesanti e Millo Dall’Aglio.

Cosa vuol dire presie-dere una società come Tea Energia in un mo-mento economicamen-te difficile come quello che stiamo vivendo? Per il rapporto diretto che abbiamo instaurato con i nostri clienti, per i servizi che vendiamo, di primaria impor-tanza per il vivere quotidiano, questa esperienza è davvero di grande responsabilità. La crisi che ci ha colpiti tocca cittadini e aziende in maniera sempre più diffusa e il bilan-cio del 2012, infatti, subisce, inutile negarlo, i contraccolpi inflitti da tali difficoltà. Da parte nostra, c’è l’impegno a ridurre i costi interni e ad applicare tariffe contenute al massimo per i servizi che eroghiamo, proprio perché tocchiamo ogni giorno con mano le difficoltà economi-che crescenti che il territorio sta vivendo.

Come giudica il mercato dell’energia nel nostro Paese? Per una serie di scelte, alcune ormai lontane, l’Italia paga oggi l’energia il 30% in

più degli altri paesi europei. Serve trovare fonti alternati-ve al petrolio, allargare il mix energetico e liberarci da una dipendenza che sta diventan-do sempre più onerosa.

Recentemente Tea Energia ha siglato un accordo di fornitura con il Gruppo Cartiera Mantovana, di che cosa si tratta? Nella nostra attività di ap-

provvigionamento di ener-gia alle migliori condizioni disponibili, abbiamo indivi-duato in Cartiera Mantovana un’interessante opportunità di collaborazione, sia per l’aspetto territoriale che dimensionale del fornitore. L’eccedenza prodotta dagli impianti di cogenerazione da 6 e 3 megawatt a servizio delle cartiere padovane del Gruppo (Cartiera Carmenta e Cartiera Galliera) ci viene venduta per il fabbisogno di una parte della clientela. La fornitura, corrispondente al fabbisogno elettrico annuale

di 4mila abitazioni, ha un va-lore di circa 700mila euro. La competizione in questo settore è sempre più forte. Come reagite? È vero, a livello nazionale la vendita di luce e gas è uno dei settori più pubblicizzati, insieme alle auto, ai profu-mi e alla telefonia. Anche noi diamo il nostro piccolo contributo, in termini di

comunicazione, ma soprat-tutto applicando una politica commerciale molto diversa dai grandi competitor nazio-nali che spesso, spiace dirlo, usano modalità non proprio cristalline e a dir poco mar-tellanti per procurarsi nuovi clienti. Noi operiamo, come ho detto poc’anzi, attraverso la fitta rete di sportelli, la partecipazione agli eventi organizzati a livello locale, come le grandi fiere o le manifestazioni culturali, e anche ovviamente con i nostri agenti.

La nostra forza? Essere vicini al territorio e sensibili a recepirne i bisogni

Fiera Millenaria di Gonzaga, stand Tea Energia, foto di Vito Magnanini

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attraverso una rete di tuba-zioni interrate. Nella nostra città, il sistema di produzione è un calore pulito, ad elevato risparmio energetico ed è composto da una centrale di scambio dal ciclo combinato Enipower Mantova, da un impianto di recupero calore dalla raffineria Ies, da una centrale di cogenerazione, da un sistema di accumulo termico e da varie centrali termiche di integrazione e riserva. Come funziona? L’acqua, circolando all’interno della rete di distribuzione per mezzo dei sistemi di pompag-gio ubicati presso le centrali di produzione, arriva in ogni singolo edificio e attraverso un semplice scambiatore di calore (che sostituisce la caldaia tradizionale) cede l’energia termica necessaria all’impianto di distribuzione interna, che rimane inalte-rato. E poi ci sono i venti uomi-ni che se ne occupano. Gli addetti di Tea Sei, in funzione delle richieste, program-mano l’accensione dei vari impianti (la cabina di scambio calore con Enipower Man-tova, le centrali di integra-zione e quelle di soccorso) ed eseguono il controllo e il monitoraggio della rete. Oltre cinquanta chilometri da rilevare ogni giorno, a partire dalle 6, mentre la città si sta svegliando e chiede calore, per prevenire o sistemare eventuali perdite o guasti, insieme alla gestione delle sottocentrali di scambio (Bor-gochiesanuova, Borgonovo, Lunetta) e delle centrali di

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Il calore pulito della cittàVantaggi per Mantova e per i cittadini

Il telecontrollo sulla rete del teleriscaldamento è attivo ventiquattro ore su ventiquattro. Non potrebbe essere altrimenti in una delle città più teleriscaldate di Italia. Ciò vuol dire che ogni giorno ed ogni ora c’è chi vigila affinché non ci siano interruzioni nell’erogazione del calore e, soprattutto, che non si verifichino problemi alla rete.

produzione. Durante la notte, infatti, la richiesta di calore è ridotta al minimo, mentre dalle 6 alle 8 ci sono i picchi: viene prele-vato il calore dal vapore che produce la centrale Enipower Mantova; se la richiesta di calore va oltre bisogna ac-

cendere le caldaie di riserva. Integrazione questa non più necessaria quando la grossa condotta che sarà posata nei prossimi mesi in via Brenne-ro consentirà di trasportare tutto il calore utile dalla zona industriale. L’attività di Tea Sei è intensa anche nella stagione estiva, quando si programmano e si eseguono i lavori di sistema-zione degli impianti e delle reti; prosegue la produzione

di acqua calda sanitaria e vengono attivati i frigoas-sorbitori – che trasformano l’acqua calda del teleriscal-damento in acqua refrigerata per climatizzare gli ambienti d’estate – presenti sulla rete.

Per saperne di più visita il minisito dedicato al teleri-scaldamento: http://www.teaenergia.it/teleriscaldamento/

Gli addetti di Tea Sei, in funzione delle richieste, programmano l’accensione dei vari impianti ed eseguono il controllo e il monitoraggio della rete

Attenzione: energia pulita

in arrivo.

info: teaenergia.it/teleriscaldamento/

Il teleriscaldamento,il caldo pulito,

sicuro e vantaggioso

* Pari al funzionamento di circa 25.000 autovetture di media cilindrata

Con il teleriscaldamento circa 35.000 ton/anno di CO2* in meno

nell’aria della città di Mantova

In teoria basta un tasto, si accendono e si spengono gli impianti, in effetti non è proprio così. Del teleriscaldamento, ossia riscaldamento a distanza, si occupa Tea Sei, la società del Gruppo che gestisce anche le reti di distribuzione gas ed illuminazione pub-blica. Tea Sei segue e cura tutte le fasi che portano il teleriscaldamento nelle nostre case. Per avere l’acqua calda ci sono chilometri di tubi che passano sotto la città, e un delicato sistema di pompe e centrali che concorrono a rendere confortevoli abitazioni, scuole, palestre e uffici pubblici.A Mantova il teleriscaldamento copre circa il settan-ta per cento del fabbisogno cittadino. È un servizio di distribuzione urbana di calore, con produzione centra-lizzata, che viene erogato sotto forma di acqua calda,

Un servizio che cresceLo sviluppo del teleriscaldamento passa attraver-so via Brennero. Quest’arteria, infatti, ospiterà la grande condotta (feeder) che sarà posata nei pros-simi mesi e che consentirà di prelevare una quan-tità maggiore di calore dalla centrale di Enipower Mantova, permettendo di estendere la volumetria allacciata da poco più di 5 a oltre 7 milioni di metri cubi. Il cartello del cantiere riprodotto qui a fianco ricorda i benefici ambientali del servizio, che con-tribuiscono al miglioramento della qualità dell’aria attraverso la riduzione delle emissioni di sostanze inquinanti.

Meno emissioniIl Protocollo di Kyoto indica il teleriscaldamento fra gli strumenti più efficaci ai fini della riduzione delle emissioni di anidride carbonica. Lo sviluppo del teleriscaldamento riveste quindi un altissimo valore ambientale per la città, poiché rappresenta una risposta ai problemi di inquina-mento dell’aria. La produzione centralizzata di calore, e, in misura ancora più importante, il recupero di calore da processi industriali, comporta infatti l’eliminazione di cal-daie domestiche e condominiali e, di conseguenza, di punti di emissioni d’inquinanti sparsi per la città e di difficile controllo, ottenendo riduzioni significative delle emissioni di sostanze nocive e gas ad effetto serra.

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Luogo della memoria

Il cimitero monumentale di Mantova

È il luogo dell’eterno riposo, è il luogo in cui possono intrecciarsi il commosso ricordo personale con la storia della comunità. Il cimitero Monumentale di Mantova, ricco di tombe di valore artistico, riceve ogni giorno tanti visitatori.

fianco), tutti monitorati e censiti ed eventualmente so-stituiti, per vetustà o malat-tia, con altri esemplari. Senza dimenticare la pianificazione futura: nuovi cipressi e tassi per rendere più dolce l’im-patto del verde che si trova all’interno del cimitero e per evitare le problematiche di alcune specie, come i pollini che producono i tigli e che rovinano i vialetti e i sepolcri. Tea ha la concessione per la gestione del servizio, com-presi il funzionamento del forno crematorio e le attività riguardanti la luce votiva. Il servizio vigila affinchè le regole del Piano cimite-riale vengano rispettate (ai cittadini compete la cura delle tombe e dei sepolcri in concessione).Sono ventitré le persone che si occupano dei cimiteri. La parte amministrativa è svolta in via Nenni: i sei addetti si occupano della concessione delle sepolture, delle prati-che relative a estumulazioni, tumulazioni, inumazioni, luce votiva. Si cerca di prestare la massima attenzione alle esigenze di chi soffre e la trasparenza di tutte le attività è un valore irrinunciabile per gli operatori che lavorano per fornire tale servizio. La società, infatti, sta lavorando per offrire la prenotazione on line anche per quanto riguar-da la cremazione.Al cimitero Monumentale lavorano diciassette persone. C’è chi svolge le pratiche am-ministrative presso il crema-torio, chi si occupa dell’ufficio informazioni all’interno del cimitero, chi assiste alle pro-

continuità alla manutenzio-ne dell’impianto). Poi c’è il progetto per la realizzazione del parcheggio sul fronte del Cimitero, il progetto per la sistemazione della zona dove si trova il pozzo cinerario attiguo al vecchio impianto, insieme alla valorizzazione dello spazio circostante; l’obiettivo è quello di creare uno spazio verde che diventi, come da proposta dell’Am-ministrazione comunale, il “Giardino delle Rimembran-ze”, un’area con alberi, fiori, piante dove disperdere le ceneri dei propri cari.Luoghi del riposo e del ricor-do di chi resta, ricchi anche di un importante patrimonio di piante e alberi. Spazi di cui si occupa il Servizio di Gestione Verde di Mantova Ambiente, per quanto ri-guarda la parte progettuale, mentre la manutenzione è gestita con un contratto da una cooperativa sociale.Sono tanti gli alberi, tra que-sti spicca il secolare cedro del Libano (vedi articolo a

Il cimitero non è un luogo scontato se lo si osserva da un’ulteriore prospettiva. Se lo si coglie nella sua storia e se lo si guarda dal punto di vista di chi ne ha cura. In base alla convenzione con il Comune di Mantova, il cimitero di Borgo Angeli, insieme a quelli di Formigosa e di Frassine, è gestito dagli uomini e dalle donne dei Servizi cimiteriali del Gruppo Tea. Uomini e donne che quotidianamente hanno cura di questi luoghi, bisognosi più di altri di un lavoro fatto con efficienza e tanto rispetto.

Il settore Servizi cimiteriali si occupa della manutenzione ordinaria e straordinaria di tutto il patrimonio cimiteria-le, in collaborazione con la Direzione tecnica di Tea. Ogni giorno le cose da fare sono tante per garantire che la struttura sia sempre in ordine. Si va dalla proget-tazione di interventi edili, di tratti di rete fognaria ed elettrica, per arrivare alla parte elettromeccanica del nuovo crematorio (un inge-

gnere della Direzione tecnica si dedica con

Un maestoso custodeCollocato vicino all'ingresso principale, il Cedro del Li-bano, Cedrus libani R. della Famiglia delle Pinaceae, ha circa 80 anni ed è alto 23 metri. Il suo fusto misura di diametro 162 centimetri, mentre la chioma si distende per 30 metri di diametro. Originario delle regioni del vicino Oriente, compreso il Libano, viene piantato come albero ornamentale in Europa e in America Settentrio-nale. Raggiunge i 24-30 metri di altezza. Le infiorescenze maschili, molto numerose, lunghe un centimetro circa e di colore verde pallido durante l'estate, si sviluppano fino a misurare 5 centimetri e liberano il polline in novembre. Le infiorescenze femminili si schiudono anch'esse in no-vembre e si sviluppano dando luogo a grandi coni verde-violacei, lunghi da 9 a 15 centimetri ed affusolati all'apice. Le fronde sono composte da aghi lunghi 2 centimetri, di colore verde scuro. I ramoscelli giovani sono pressoché glabri.

cedure di cremazione. E poi c’è chi cura quotidianamente il cimitero, avendo riguardo delle gallerie e dei loculi, e ne conosce ogni luogo, tra tom-be abbandonate e monumenti di pregio. Conoscono chi vie-ne ogni giorno, ne riconosco-

no il dolore. Signore anziane che rimangono a lungo e se ne vanno all’imbrunire. Lo sguardo è sempre rivolto a loro; il cimitero, per chi se ne occupa, è un luogo da curare e rispettare.

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Illuminiamo il futuro del territorio

Con i lampioni tecnologici più servizi per il cittadino

Brevi dal Gruppo TeaFibra ottica di Mantova, Tea dà il via alla vendita della reteTea ha messo in vendita la rete in fibra ottica di Mantova, un’importante infrastruttura tecnologica che attualmente si estende su un tracciato di oltre 72 chilometri. La procedura di vendita rien-tra nel processo di raziona-lizzazione delle attività gesti-te dal Gruppo, focalizzandolo sui settori più aderenti alla sua mission, tra cui quelli dell’energia, dell’ambiente e dell’acqua. La vendita a un grande ope-ratore di TLC, questo è l’au-spicio, consentirà di svilup-

pare appieno le potenzialità tecnologiche dell’importante infrastruttura cittadina.

Il Comune di Castellucchio affida a Tea Acque il servizio idrico integratoIl 1° gennaio Castellucchio ha affidato a Tea Acque il servizio idrico integrato, ovvero acqua, fognatura e depurazione. Dal 2013 ci saranno novi-tà importanti per quanto riguarda la ristrutturazione della rete, la qualità dell’ac-qua erogata, l’adeguamento tariffario. Tea Acque si impegnerà a rispettare la programmazio-ne degli investimenti secondo

le priorità stabilite dall’Ato e a finanziare gli investimenti previsti nel piano d’ambito nelle singole zone di compe-tenza, con una politica tarif-faria omogenea di zona, non discriminante tra i citta-dini.

“Sull’acqua il massimo della trasparenza”Nei punti vendita di Coop Consumatori Nordest è partita la campagna informativa sull’acqua di rete promossa in collabo-razione con Tea Acque. I clienti di Mantova, Sermide, Suzzara e Virgilio potranno conoscere la qualità della loro acqua di rete attraver-so cartelli che riportano l’indicazione dei valori dei 9 principali parametri, secondo gli orientamenti dell’Istituto Superiore di Sanità.

Terremoto: applicazione della delibera dell’Aeeg per bollette acqua, luce e gasIl 16 gennaio 2013 l’Autorità per l’energia elettrica e il gas (Aeeg) ha emesso l’atte-sa delibera che consente di rateizzare i pagamenti delle bollette del servizio idrico integrato, della luce e del gas, sospesi per sei mesi dal 20 maggio 2012, per le utenze colpite dal sisma del maggio scorso; il documento prevede anche importanti agevolazio-ni tariffarie. Per informazioni sulle agevolazioni, sulla delibe-ra, sull’elenco dei comuni interessati: www.teaspa.it, sezione news.

Riprogettare la rete di illuminazione pubblica per tagliare gli sprechi energetici, tutelare l'ambiente e ottenere risparmi economici contenendo la spesa pubblica, insieme alla messa a norma di tutti gli impianti.

A poco più di un anno di di-stanza, gli Enti locali che han-no detto sì al piano provinciale per la gestione sinergica della pubblica Illuminazione, l’innovativo progetto per i comuni mantovani proposto da Tea, rappresentano il 70% dei punti luce della provincia di Mantova. Una gestione coordinata di tale servizio per un territorio esteso quale è quello che si sta mettendo insieme (da Mantova a Castiglione delle

Stiviere, da Sabbioneta a Castel d’Ario), è in grado di assicurare, oltre agli adegua-menti normativi e impianti-stici, anche e soprattutto una migliore qualità del servizio di illuminazione. Si va dalla messa a norma delle reti, perlopiù vetuste ed energe-ticamente dispendiose, alle ben più sofisticate instal-lazioni di apparecchi per videosorveglianza, wi-fi, rile-vamento acustico e atmosfe-rico da posizionare sui punti luce. Infatti, poiché il sistema di Illuminazione pubblica poggia sulla rete elettrica, la “telegestione” è in grado di trasformare gli impianti di illuminazione in una vera e propria rete di informazione al servizio di cittadini ed ente locale. Di fatto, il palo della luce diverrà punto di trasmis-sione o erogatore di servizi cosiddetti “intelligenti”, fruibili dai cittadini. Rilevanti i benefici economici e ambientali: reti più moder-

ne significano minori sprechi energetici, contenimento dell’inquinamento luminoso, diffuso utilizzo delle fonti rin-novabili. Tradotto in numeri, si calcola che dalla riqua-lificazione dei circa 50mila punti luce dei Comuni che hanno già deliberato a favore del progetto, il territorio beneficerà di:- 40% di energia elettrica

risparmiata- 40% di minori emissioni di

anidride carbonica- 50mila barili/anno di petro-

lio risparmiati Grazie agli investimenti e alle iniziative industriali già messi in campo da Tea, le energie pulite impiegate per la rete di illuminazione costituiran-no all’inizio circa il 50% del fabbisogno per arrivare alla totalità nei prossimi anni.

Info: 0376 412236

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Otto è un numero magico

Le proposte di Mantova Ambiente per il 2013

Riduci, riusa, ricicla, ripensa, ricarica, ricrea, risparmia, rispetta. Otto buoni propositi per il nuovo anno che Mantova Ambiente manda ai cittadini dei comuni dove gestisce il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti con modalità “porta a porta”.

prime due erre non funzio-nano / E produci ancora dei rifiuti / Non buttarli a caso / Ricicla, noi dobbiamo impa-rare a riciclare / Noi dobbia-mo imparare a / Ridurre, Ri-usare, Riciclare /Perché TRE è un numero magico (…)”

Riduci, Riusa, RiciclaIn queste tre parole magiche è riassunta l’unica strada che si può percorrere per rende-re sostenibile la questione dei rifiuti nel suo complesso. La raccolta differenziata, che consente il riciclo dei materiali per realizzare nuovi oggetti, è davvero fondamen-tale ma, da sola, non può essere sufficiente. Oltre a separare i nostri rifiuti con la massima cura e attenzio-ne per poi buttarli nei giusti contenitori, dovremmo pen-sare a come fare in modo che almeno una parte degli scarti che produciamo non sia mai messa in circolo.

Ma come? Innanzitutto prestando attenzione a tutte quelle cose che usiamo solo per pochi istanti (o per un tempo inferiore alla loro potenzialità) e poi buttiamo. Il primo pensiero va a piatti e bicchieri monouso, che spes-so adoperiamo in maniera eccessiva, anche in situazioni in cui non sarebbero neces-sari, ma la lista potrebbe essere molto lunga perché la maggior parte delle cose che compriamo sono fatte per durare poco, dagli abiti alle apparecchiature elettroniche. Primo proposito per il 2013, quindi, è puntare a un bidone sempre più vuoto. La ridu-zione dei rifiuti passa anche attraverso il riuso, ovvero la capacità di dare una seconda vita a un oggetto che abbiamo intenzione di buttare, aggiu-standolo, dandogli una diver-sa destinazione d’uso oppure rimettendolo in circolo, attra-verso mercatini dello scambio e del baratto, oggi sempre più in voga. Sì perché le nostre case sono un magazzino di oggetti, dimenticati in armadi, cassetti, scatole… tante cose ancora utili che possono essere scambiate o – perché no? – regalate. Riduci, riusa e, solo dopo, ricicla.

E poi?Nella lingua italiana il pre-fisso “ri-” è molto diffuso, soprattutto nella composi-zione di parole nuove. Ri- può essere usato per indicare una ripetizione oppure per dare il senso di ritorno a qualcosa che c’era e adesso non c’è più. Ri- dona alle parole una nuova intensità ed è perfetto per dare il senso di recipro-cità nelle relazioni. Forte di tutta questa ricchezza di significati e sfumature, Mantova Ambiente non si è fermata alle tre erre canoni-che cantate da Jack Johnson ma ha osato proporre un

La riduzione dei rifiuti passa anche attraverso il riuso: la capacità di dare una seconda vita a un oggetto, aggiustandolo, dandogli una diversa destinazione d’uso o rimettendolo in circolo

Quest’anno, infatti, la co-pertina degli ecocalendari è dedicata a otto specialissime “erre” che invitano a ripen-sare al proprio stile di vita, a tutto vantaggio dell’ambiente, delle relazioni sociali e di noi stessi. Scopriamole insieme. Si comincia dai principi base. Cantava Jack Johnson nella sua “3 R’s” del 2004: “(…) Se vai al market a com-prare il succo / Devi portarti da casa la borsa per la spesa e imparare a ridurre i tuoi rifiuti / E se tuo fratello o tua sorella hanno dei bei vestiti / Provateli prima di comprarne di nuovi / Riusa, noi dobbiamo imparare a riusare / E se le

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RIDUCI RIUSA RICICLA RIPENSA

RISPETTARISPARMIARICARICA RICREA

ecocalendario 2013

Comune diBagnolo San Vito

IL CALENDARIOCONTIENE

IMPORTANTI NOVITA'

mondo di nuove erre, tutte da scoprire, anzi da ri-scoprire. La quarta erre è, appunto, Ripensa. A cosa? Al modo in cui viviamo, a cosa potremmo cambiare, tenendo ben pre-sente che il nostro benessere non può essere disgiunto da quello del pianeta. A volte c’è bisogno di prendere coraggio e sparpagliare un po’ le carte, guardare le cose da un punto di vista diverso, osare qualco-sa che non è mai stato fatto. “La logica ti porterà da A a B, l’immaginazione ti porterà dappertutto”, diceva Albert Einstein.

www.teaspa.it, sezione Modulistica e Documenti, Ecocalendari

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Ritorniamo al concreto con RicaricaQuesta erre è strettamente collegata alla prima (Riduci) perché ogni volta che “ricari-chiamo” evitiamo di produrre rifiuti. I prodotti sfusi o alla spina, ad esempio, consen-tono un acquisto solo del contenuto, senza la necessità di nuovi imballaggi e conteni-tori. Ricaricabili sono i toner delle stampanti e le batterie di tutti i tipi. Senza dimenti-care che si può “ricaricare” anche una bottiglia d’acqua vuota senza troppo sforzo: basta aprire il rubinetto e ri-empirla (su www.cometea.it verifica la qualità dell'acqua che bevi).

usare il proprio per impe-gnarsi in qualcosa che piace, qualcosa che è difficile ma che ci riempie di orgoglio… come solo ciò che esce dalla nostre mani è capace di fare.

RisparmiaL’autoproduzione ci porta dritti alla penultima erre: Risparmia. Se c’è un mito da sfatare è proprio quello che le scelte “amiche” dell’am-biente non lo siano allo stes-so modo per il nostro porta-fogli. Niente di più scorretto! Pesare meno sul pianeta significa, ad esempio, ridurre gli sprechi di acqua ed ener-gia, con piccole accortezze quotidiane (usare la lavatrice a pieno carico, limitare il preriscaldamento del forno, chiudere il rubinetto mentre ci si lava i denti, per citarne alcune) o con interventi più strutturali (installare pan-nelli solari o fotovoltaici sul

tetto per produrre energia, isolare i muri con un cappotto termico per non disperderla, ecc. Ognuna di queste azioni ha un ritorno economico perché si traduce, da subi-to, in bollette più leggere. Tuttavia, anche se importan-te, il risparmio immediato di denaro non è l’unica cosa su cui dovremmo puntare. Ogni volta che non sprechia-mo risorse, ovvero evitiamo di prelevare dall’ambiente materie prime, di distruggere territori per trovare nuove fonti energetiche, di fare scelte che implicano l’inqui-namento di risorse naturali (come l’acquisto di una merce prodotta a migliaia chilometri da noi) risparmiamo sull’am-biente, che non è qualcosa di cui possiamo fare a meno per vivere: è il nostro patrimonio.

RispettaE, in ultimo, Rispetta, che esprime prendersi cura di, non dare per scontato. Ogni cosa al mondo merita il nostro rispetto ma, per concludere, si vuole pro-porre una riflessione su un tema in particolare, tanto degno di attenzione, quanto poco ricordato: lo spreco di cibo. Ogni anno va perso un terzo degli alimenti che si producono al mondo. Si tratta di una gigantesca montagna composta da 1,3 miliardi di tonnellate di cibo, davanti alla quale è difficile non pensare a che fine farebbe la fame nel mondo (che oggi riguarda circa 870 milioni di persone) se questo non avvenisse. Lo spreco pro-capite di cibo nei Paesi Occidentali (Europa, Nord America e Oceania) è ovviamente di gran lunga su-periore a quello del resto del mondo: nei paesi industria-lizzati circa la metà di tutto il cibo prodotto viene sprecato,

RicreaCreare nuove relazioni: con il vicino di casa (spesso cono-sciuto), con il commesso del negozio dove si va a fare la spesa, con la vecchia zia che vive da sola, con gli amici che hai perso di vista. Noi siamo le relazioni che costruia-mo. Ma, più concretamente, il ricreare ci propone di riscoprire il piacere di farsi le cose da sé. In cucina ormai l’autoproduzione è un trend, dalle tradizionali marmellate ai sughi, dal pane allo yogurt, fino all’orto (anche in balco-ne). Prendono piede corsi o consigli web per farsi in casa il sapone, per cucirsi gli abiti, per costruirsi mobili. In un mondo dove si cerca osses-sivamente una soluzione per risparmiare tempo, c’è anche chi, timidamente, propone di

Pesare meno sul pianeta significa, ad esempio, ridurre gli sprechi di acqua ed energia, con piccole accortezze quotidiane

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ovvero buttato via quando potrebbe essere consumato. Questo scempio è frutto della nostra tendenza a riempire in modo esagerato il carrello e il frigorifero, a scartare ali-menti che sono buoni ma che hanno solo qualche difetto estetico oppure che sono in scadenza, a gestire senza eti-ca la produzione alimentare. L’ultimo proposito per il 2013 si può riassumere, quindi, in dare al cibo il rispetto che merita. Partendo dal locale: la nostra lista della spesa.

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Premio Viadana 2013:scrittori a confronto

In gara le opere di Fulvio Ervas, Gianluca Morozzi ed Heman Zed, Marcello Fois, Paola Soriga e Anna Melis

Ha preso ufficialmente il via nei giorni scorsi la XVIII edizione del concorso letterario entrato ormai stabilmente tra le attività culturali del comune mantovano e che ha visto i suoi esordi nel 1996 per iniziativa dello scrittore e regista Pier Carpi, appassionato frequentatore del mantovano.

Le cinque finaliste del concor-so, selezionate tra le opere di narrativa italiana pubbli-cate nel panorama letterario dell’ultimo anno e ritenute tra quelle di maggiore attualità per quanto attiene il linguag-gio e la tematica, sono, come ad ogni edizione, scelte da una giuria popolare e una giuria giovani. Della prima fanno parte cittadini di ogni età, cultura e stato sociale,

mentre alla seconda prendo-no parte studenti delle scuole secondarie di II grado se-gnalati dagli insegnanti degli istituti scolastici del Comune di Viadana. Momento centrale della manifestazione, che si protrae da marzo a maggio,

è l’incontro con l’autore che diventa occasione per avviare un dibattito diretto, di verifica e di chiarimento tra lo scrit-tore, i giurati e il pubblico. Al termine dei cinque appunta-menti le due giurie, cui sono stati precedentemente di-stribuiti i libri in concorso, in pubblica assemblea, votano separatamente individuando rispettivamente il vincitore del Premio Viadana e del

Premio Giovani. “Viadana – spiega Luigi Bedulli, presidente della giuria – ha bisogno di questa forte connotazione demo-cratica: un confronto tra generazioni diverse, dove i giovani possano stare con

pari dignità assieme agli adulti”. Anche la scelta dei libri in gara quest’anno rien-tra in quest’ottica educativa, si tratta, infatti, di opere i cui protagonisti si trovano nella necessità di prendere decisioni avvedute in situa-zioni di crisi. “La promozione della lettura – ha continuato il presidente – può, infatti, aiutare a rafforzare il senso di coesione e di comunità, sempre più vitale in tempi come quello che stiamo vivendo”.

Lo spirito dell’eventoCoinvolgere gli autori in un confronto diretto con il pub-blico in un’ottica di amplia-mento dell’offerta culturale e sociale della provincia è il principale traguardo che l’amministrazione comunale si era posta con l’istituzione del Premio. Obiettivo che, grazie anche all’impegno dell’Assessorato alla cultura, della Biblioteca comunale che gestisce l’organizzazione e della Commissione Scien-

tifica che ha il compito di definire la rosa dei finalisti e di gestire gli incontri, sembra proprio essere stato centrato in pieno visto che l’iniziativa ha incontrato l’immediato favore e l’interesse crescente da parte della popolazione e degli editori e visto il signi-ficativo incremento della lettura, della vendita e della circolazione libraria che si è registrato.

Le iniziative di contornoGli incontri del Premio Viadana saranno integrati quest'anno da iniziative col-laterali, sviluppate secondo criteri che puntano a favo-rire la crescita del senso di comunità e la valorizzazione delle risorse locali. Sono, infatti, previste presentazioni pubbliche di libri di autori via-danesi, e non si esclude una prossima partecipazione alla Fiera del libro di Torino con un apposito stand dedicato al Premio mantovano animato dagli stessi giurati.

I premi Al vincitore proclamato dalla giuria popolare sono riservati 2000 euro per l’acquisto delle copie del libro e 1000 per quello giudicato il migliore dalla giuria dei giovani. Le copie acquisite vengono invia-

te alle biblioteche pubbliche scolastiche, ospedali, carceri, orfanotrofi e comunità. Inol-tre, vi è in palio una scultura originale dell’artista Ugo Nespolo che sarà consegna-ta nel corso della serata di assegnazione dei premi che si svolgerà in giugno.

Gli incontri in calendarioDopo la serata del 1 marzo che ha visto protagonista lo scrittore veneto Fulvio

Ervas con il suo romanzo “Se ti abbraccio non aver pau-ra” (Marcos y Marcos), il 15 marzo ad incontrare i lettori sono stati Gianluca Morozzi ed Heman Zed che hanno presentato “Lo scrittore deve morire” (Guanda). Il successi-vo appuntamento è in calen-dario per il 5 aprile, quando Marcello Fois dialogherà col pubblico a proposito di “Nel tempo di mezzo” (Einaudi). Il 19 aprile toccherà poi a Pa-ola Soriga con “Dove finisce Roma” (Einaudi) cui seguirà un’altra donna - Anna Melis, autrice di “Da qui a cent'anni” (Frassinelli) che il 6 maggio avrà l'onore di chiudere la rassegna prima delle votazio-ni da parte delle due giurie.

Le finaliste sono state scelte tra le opere del panorama letterario italiano ritenute di maggior attualità pubblicate nell'ultimo anno

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Primavera ai fornelli

Per gli appassionati del gusto di mandorla

Dedichiamo lo spazio riservato alla cucina alla preparazione di tre ricette tipiche della nostra terra.

Torta di tagliatelleIngredienti:Per le tagliatelle: 300 gr di farina bianca, 3 uova, 1 cucchiaio raso di zucchero, un pizzico di sale.Per il ripieno: 200 gr di man-dorle pelate e tritate, 200 gr di zucchero, 70 gr di burro,un bicchierino di grappa.

Difficoltà: mediaTempo di preparazione: 30 minutiTempo di cottura: 45 minuti

Questo è uno dei dolci più noti e apprezzati dai man-tovani e uno dei più rappre-sentativi della tradizione locale.

PreparazioneFare una sfoglia con fari-na, tuorli e un cucchiaio di zucchero. Tagliare taglia-telle sottili. Tritare le man-dorle e mescolarle con lo zucchero. Imburrare una teglia e stendere uno stra-to di tagliatelle, poi uno di mandorle e zucchero, con qualche fiocco di burro e poco liquore. Formare tre strati di tagliatelle infram-mezzati dalle mandorle. Mettere in forno a 180 °C per circa 45 minuti.

Torta mantovanaIngredienti (dosi per 6 persone): 170 gr farina, 170 gr zucchero,150 gr burro, 50 gr mandorle e pinoli, 1 uovo, 4 tuorli,scorza di limone.

Difficoltà: facileTempo di preparazione: 25 minutiTempo di cottura: 30 minuti

Una ricetta appartenente alla tradizione locale, semplice ma di gran gusto.

PreparazioneVersare in una terrina le uova e lo zucchero e montarli fino ad ottenere un composto gonfio e spumoso. Unire la farina un poco alla volta, la scorza di limone grattugiata e il burro, che avrete in precedenza sciolto a bagnomaria e freddo. Versare il composto ottenuto in una teglia rotonda di 24 cm di diametro imburrata e infarinata e coprire la superficie con mandorle e pinoli. Cuocere a 180° per circa 30 minuti.

SuggerimentiBadate bene che la torta non sia più spessa di un dito e mezzo o al massimo due in modo che abbia modo di asciu-garsi bene nel forno. Una volta cotta, la torta mantovana va spolverate di zucchero a velo a piacere e servita fredda. Può essere un’idea accompagnarla con una salsa leggera alla vaniglia.

Ris e VerseIngredienti150 gr di riso Vialone Nano, 800-850 gr di cavolo verza, 1 piedino di porco, 1 codino di porco, 1 costina di porco.

Al fratello, Duca di Ferrara, Isabella d'Este mandava un elemento vegetale che in quella corte era senz'altro sco-nosciuto: "Mandai a Vostra Excellentia altre volte alcune semente di verze per mangiar in salatta. Hora gli mando de le verze proprie, acciò la ni possa far la prova.

Il modo di acconciarle è questo: bisogna tagliar via quello torso duro, poi il resto metterlo a bollire in aqua per uno pochetto, sino a tanto che sia divenuta la verza alquanto tenera; poi levarla di l'aqua et conciarla con olio et accete in foggia di salatta. Vostra Excellentia vederà poi se gli piacerà questa stranieza. L'antica ricetta prendeva in con-siderazione una "stranieza" successivamente mutatasi in bandiera di una cucina povera di elementi ma ricchissima di contenuti.

PreparazioneSi fa un brodo con le parti del maiale aggiungendolo di una carota, una cipolla ed una costa di sedano.Dopo averlo sgrassato e colato si riporta a bollore e vi si cala la verza sfogliata e strappata a tocchi non troppo piccoli lasciandoli appassire per circa 15 minuti, quindi vi si cuoce il riso aggiungendo il brodo di circa 1 litro d'acqua bollente. Servire caldissimo spolverizzando con abbondante formag-gio grana.

Illustrazione e testi di Giancarlo Malacarne tratti da "Quaderno di Cucina", edito da Tea nel dicembre 2012.Info: [email protected]

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A scuola di potatura

Dai tecnici del Servizio verde di Mantova Ambiente

Perché potare?Per consentire la convivenza uomo-albero negli ambienti urbani a volte è necessario intervenire su quest’ultimi. Le città non sono assimilabili a boschi e foreste: la sicurez-za entra al primo posto nella lista delle priorità. I motivi per potare una pianta sono molteplici:- asportare rami morti - creare una struttura che

consenta lo sviluppo armo-nioso della chioma

- mettere in sicurezza le piante, evitando schianti di rami e branche

- eliminare la vegetazione troppo densa

- ridurre le interferenze tra chioma e manufatti contigui

- correggere i difetti della chioma ed eliminare le par-ti danneggiate

- ristabilire un rapporto proporzionato tra chioma e radici

- incoraggiare la fioritura- allevare correttamente giovani alberi messi a

dimora.

Non è un motivo sufficiente per potare una chioma l’al-tezza “eccessiva”. Va sfatata la credenza secondo la quale un albero alto sia pericoloso e per questo debba essere potato!

Quando potare?La rimozione di rami esili, danneggiati o secchi può essere effettuata in qualsiasi periodo dell’anno. La pota-tura vera e propria, invece, va fatta nel periodo di riposo vegetativo degli alberi, dopo la caduta delle foglie; così si interviene quando l’albero è già riuscito a traslocare la maggior parte delle sostanze nutritive dalle foglie e dai rami alle radici.Rimuovere i rami durante la stagione vegetativa, con le foglie ancora presenti, significa togliere e ridurre drasticamente la disponibilità di sostanze energetiche vitali all’albero.

Quali alberi potare?La quantità di legno vivo da

Quando si parla di potatura ci si trova di fronte a teorie contrastanti tra chi sostiene interventi drastici perché rinvigorenti per le piante e chi, al contrario, sostiene che esse si autoregolino, anche in ambiti urbani come giardini e parchi.La potatura è uno dei più comuni interventi di cura dell’albero. Benché gli alberi in foresta crescano bene senza l’intervento dell’uomo, gli alberi in ambiente urbano richiedono un elevato livello di cura per garantirne la sicurezza. La potatura deve essere ese-guita solo da chi è in grado di prevedere la risposta dell’al-bero ad ogni singolo taglio, in modo da non recare danni che ne vadano a minare la salute e la sicurezza.Per svolgere correttamente tutte le operazioni colturali è necessario rivolgersi a perso-nale tecnico qualificato. Ecco alcuni principi basilari per svolgere al megliogli interventi colturali corretti.

rimuovere dipende dalle dimensioni, dall’età e dalla specie dell’albero. Gli alberi più vecchi sono più sensibili alle potature rispetto a quelli più giovani, in quanto reagiscono più lentamente nel cicatrizzare le ferite inferte con i tagli di potatura. In linea di principio non si dovrebbe asportare più del 25-30% della chioma, una po-tatura effettuata in maniera corretta è quella che “non si vede”.

Come potare?I tagli di potatura devono essere eseguiti rispettando il collare, quell’ingrossamento presente all’inserzione dei rami sul fusto. È da esso, infatti, che si originerà un legno di reazione detto impropriamente “callo cicatriziale” che, se il taglio è stato eseguito correttamente e se di piccole dimensioni, chiuderà la ferita.Affinché le ferite vengano ri-marginate dalla pianta, i rami da asportare non devono avere dimensioni maggiori di 10-15 centimetri ed i tagli di potatura devono essere netti. È bene, quindi, utilizzare strumenti come cesoie, se-ghe a mano e, solo per i rami più grossi, motoseghe.Per decidere come tagliare i rami è importante sapere che le gemme apicali svolgo-no un’azione di controllo su quelle sottostanti.L’asportazione dell’apice del ramo causa uno sviluppo senza controllo delle gemme laterali, portando alla forma-zione di una chioma confusa

ed affastellata. Non si deve mai eseguire la cimatura dei rami; se la pianta si trova in conflitto con edifici o linee aeree e si deve abbassare la chioma, la tecnica corretta è quella che prevede tagli di ritorno.

Come non potare!Spesso nel periodo invernale si vedono piante potate bru-talmente: operatori improv-visati o tecnici impreparati decidono, contrariamente ad ogni principio di buona tecni-ca, di capitozzarle. La capitozzatura è una tecni-ca che consiste nel drastico accorciamento dei rami principali, mediante tagli di grosse dimensioni.Questo intervento, che nella maggior parte dei casi rende felici i richiedenti perché ve-dono un grande cambiamento nell’aspetto della chioma, crea seri danni alle piante. I motivi per cui questa tecnica è scorretta e delete-ria sono quattro.1) Non funziona. Potando

drasticamente le piante, queste perdono la maggior

parte delle riserve energe-tiche necessarie alla loro attività vegetativa.

2) È pericolosa. Questi nuovi rami che si generano in breve tempo, sono inse-riti debolmente sul fusto e nell’arco degli anni, accrescendosi, diverranno pericolosi e, in caso di ven-to o nevicate si potrebbero spezzare.

3) È brutta. queste ampu-tazioni fanno perdere per sempre la naturale e slan-ciata forma delle chiome degli alberi, riducendone il valore ornamentale. La vista di alberi capitozzati è sconfortante ed in alcuni casi offensiva.

4) È costosa. Dal punto di ca-pitozzo si originano nume-rosi rametti che nell’arco degli anni devono essere gestiti con diradamenti continui. Quindi, oltre a produrre una grande quan-tità di legna al momento della capitozzatura, perio-dicamente bisogna tornare sulla pianta per effettuare i necessari diradamenti dei rami.

Prima Dopo

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di potatura Come, quando e perché intervenire sugli alberi dei nostri giardini: argomento molto dibattuto tra gli operatori del settore, ma anche tra i fruitori del verde urbano.

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È arrivata la bolletta,dove posso pagarla?

Oltre ai sistemi tradizionali, è disponibile Lottomatica Servizi

Sono diverse le modalità che ci permettono di saldare le fatture al momento della scadenza:• con domiciliazione bancaria

o postale• con MAV allegato alla

fattura (operazione gratuita presso qualsiasi sportello bancario, o con pagamento della commissione se effet-tuata in posta)

• con bonifico bancario su c/c esposto in fattura

• presso gli sportelli postali con bollettino o bonifico/po-stagiro con le commissioni vigenti applicate da Poste Italiane

• presso i punti vendita di Lottomatica Servizi (ta-baccherie, bar, ricevitorie del Lotto) utilizzando il foglio con il bollettino e il codice a barre allegato alla bolletta. Il pagamento può essere fatto in con tanti, con carta PagoBancomat o con le carte prepagate Lottomati card (Lottomati-card, Lottomaticard Easy e Paypal). Sono consentiti pagamenti in contanti per un importo massimo pari a 999,99 euro; sono altresì consentiti pagamenti con

carta PagoBancomat e carte prepagate Lotto-maticard non superiori a 1.500,00 euro. Entrambi gli importi menzionati sono da considerarsi comprensivi della com missione.

Per qualsiasi informazione al riguardo, contattare il Numero Verde 800 473165 (oppure 199 143232 da tele-fono cellulare), gli sportelli del Gruppo Tea, oppure scri-vere a [email protected]. Troverete sempre un ope-ratore pronto a rispondervi in maniera competente ed esaustiva.

Quali documentiservono?

Cosa serve per attivare la fornitura

Spesso di fronte alla necessità di dover so-spendere o attivare l’e-rogazione di un servizio, ci troviamo disorientati e intimoriti. Ecco di seguito le indicazioni necessarie per vedere esaudita la nostra richiesta con la massima efficienza.

I requisiti minimi che dobbiamo soddisfare• Per intestarsi una fornitura

è necessario essere maggio-renni

• Non si possono effettuare con-tratti per terze persone fisiche o giuridiche senza delega e documento d’identità dell’in-testatario

• Non è possibile sottoscrivere un contratto se ci sono posi-zioni precedenti a debito. È necessario esibire le ricevute di pagamento allo sportello

• Per chiedere l’addebito su conto corrente bancario o po-stale delle fatture è necessa-rio fornire il codice IBAN

I documenti necessari• Documento d’identità (*) • Codice fiscale • P.IVA per i possessori (*) • Permesso di soggiorno o ri-

chiesta di regolarizzazione per clienti extracomunitari (*)

• Matricola contatore (solo per

acqua e teleriscaldamento) / codice cliente ricavato schiac-ciando il pulsate sul contatore (energia elettrica) (*)

• Verbale di nomina per am-ministratori e codice fiscale condominio (*)

• Indicazione della metratura dell’immobile (per i Comuni in cui Tea gestisce il servizio Tariffa Igiene Ambientale) (*)

• Dati catastali

In casi particolari potrebbe esse-re richiesta ulteriore documen-tazione specifica non in elenco

*: Senza i dati / documenti contrassegnati con l’asterisco NON sarà possibile procedere con l’operazione; i restanti dati / documenti dovranno essere con-segnati (anche via fax al n° verde 800 473160) o comunicati entro un massimo di 30 giorni.

Dati e documenti specifici per contratto

ATTIVAZIONE della fornitu-ra su un impianto nuovoPer tutti i servizi:• Dati relativi a concessione

Edilizia, o D.I.A. o Permesso per costruire

• Matricola contatore (escluso gas)• Codice cliente – numero

di nove cifre che si ottiene schiacciando il pulsante sul contatore (energia elettrica)

Solo per gas: • Allegato H, allegato I (rila-

sciato ai sensi della Del. 40/40 Aeeg)

• Allegati tecnici obbligatori (schema impianto ed elenco materiali utilizzati)

• Visura camerale idraulico (N.B. la data deve essere al massimo anteriore di 6 mesi, altrimenti l’idraulico deve dichiarare a margine che i requisiti non sono cambiati ap-ponendo timbro, data e firma)

• Progetto: quando la portata è superiore a 50 kW

• Certificato Prevenzione Incendi: quando la portata è superiore a 116 kW (parere favorevole dei Vigili del Fuoco)

Dopo l’attivazione (quindi con data successiva all’apertura del contatore) entro 30 giorni, è necessario consegnare alla propria società di vendita anche la Dichiarazione di Conformità, pena chiusura del contatore.

SUBENTRO/RIATTIVAZIONE: (riapertura di un contatore chiuso).• Matricola di ogni contatore /

codice cliente ricavato schiac-ciando il pulsate sul contatore (energia elettrica)

VOLTURA (cambio di inte-statario del contratto senza interruzione della fornitura).Sono necessari:• Lettura contatore• Matricola di ogni contatore• Presenza di nuovo e vecchio

intestatario (salvo delega, in cui siano indicati e sottoscritti lettura del/dei contatore/i e recapito dove inviare le fatture di chiusura)

DISDETTA (sigillatura sul posto del contatore).L’utenza si considera chiusa solo quando il contatore è piombato; non è sufficiente fare richiesta o dichiarare di aver lasciato l’immobile.• Matricola di ogni contatore• Nuovo recapito dell’intesta-

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ATTIVA IL PAGAMENTO AUTOMATICO IN BANCA

La modalità più comoda, sicura ed economica è senza dubbio la domiciliazione bancaria.

Perché: la domiciliazione bancaria è l’affidamento automatico e continuativo alla banca presso cui si è cor rentisti del pagamento delle fatture d’utenza.

Comodità: niente più sca denze da ricordare o file agli sportelli: la banca effettuerà il versamento l’ul timo giorno utile per il saldo della fattura.

Sicurezza: con congruo anti cipo rispetto alla scadenza, si riceverà la fattura che potrà essere controllata avendo il tempo per chiedere chiarimenti ed eventualmente sospendere il pagamento.

Risparmio: l’operazione di addebito è gratuita presso la maggior parte degli istituti bancari.

Come fare: Qualora sia già titolare di un conto corrente bancario, potrà compilare il modulo di “autorizzazione permanente di ad-debito in conto” ripro dotto sul retro del bollettino postale allegato alla bolletta e consegnarlo agli sportelli Tea o spedirlo in busta chiusa a: Tea S.p.A. Ufficio Incassi, via Taliercio 3 - Mantova 46100. Questa operazione può anche essere fatta direttamente presso la Banca muniti della bolletta che si intende domiciliare.

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eaI punti di informazione dislocati sul territorio

Dove potete trovarci... Sportelli Tea Mantova, Vicolo Stretto, 12

Da Lunedì a Venerdì 8.00-13.00, Lunedì e Giovedì 14.30-17.00

Bozzolo, Via Castello, 14Mercoledì e Venerdì 9.00-12.30

Curtatone, in Comuneil 2° Sabato del mese, 8.30-12.30

Dosolo, in Comune2° e 4° Martedì, 9.30-12.30

Goito (energia elettrica, gas), Piazza Gramsci, 8

Martedì, Giovedì, Sabato 9.00-12.30Gonzaga, Piazza Castello, 10

(temp. chiuso per terremoto)Moglia, Piazza Marconi, 13

Lunedì 14.00-16.30, Giovedì 8.30-13Ostiglia, in Comune

(temp. chiuso per terremoto)Pegognaga, Via San Lorenzo, 3

Lun. e Ven. 8.30-13, Mer. 14.30-16.30Ponti sul Mincio, in Comune

1° e 3° Mercoledì, 10.00-12.00Porto Mantovano, Piazza della Pace, 5 c/o ASEP

Da Lunedì a Venerdì 8.30-12.30Rivarolo Mantovano, Comune

Lunedì 9.00-12.30Sermide, Via Indipendenza, 45

Lun., Mar., Mer. e Venerdì 8.30-12.30Martedì aperto fino alla riapertura dello sportello di Ostiglia.

Settimo Milanese, Via Ciniselli, 1Lun. 14-18; Merc., Giov e Sab. 9-13

Suzzara, Piazza Berlinguer,4/CDa Lunedì a Venerdì 8.00-13.30, Sabato 8.00-12.30

Tea presso ACI per contrattiMantova (energia elettrica, gas, acqua, pozzi e rifiuti) Piazza 80° Fanteria, 13

Da Lun. a Ven. 8.40-12.30 e 15-17.30Sabato 8.40 - 12.30

Castel d’Ario (energia elettrica, gas, acqua, pozzi e rifiuti) Piazza Garibaldi, 80

Da Lun. a Ven. 8.30-12.30 e 15-18.30San Giorgio di Mantova (energia elettrica, gas, acqua,

per chi chiama da cellulare 199 143232 con operatore dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18

Continuano gli episodi di tentata truffa. La situazione: un sedicen-te tecnico del gas chiede di entra-re in casa e di farsi consegnare la bolletta. Spesso questa persona prende di mira gli anziani soli e, con fare brusco, chiede loro se hanno pagato la bolletta o se hanno saputo che c’è da pagare una cifra ulteriore. Sono raggiri. Sono solo ed esclusivamente pretesti per spillare denaro, per truffare le persone più deboli. I tecnici del Gruppo Tea, siano del servizio idrico, energetico o ambientale, non vanno di casa in casa a richiedere somme di denaro. Il nostro Gruppo, infatti, possiede nelle proprie banche dati i riferimenti dei clienti: se c’è

qualche informazione da richie-dere, per prima cosa viene inviata una lettera o fatta una telefonata, non sussiste l’eventualità che un tecnico vada a casa di una perso-na senza prima averla avvisata. Cosa fare dunque? Spesso i sedicenti tecnici sono muniti di cartellino di riconoscimento e indossano un abbigliamento simile a quello di un tecnico ‘vero’ in servizio; se chiedono somme di denaro non consegna-tele assolutamente, ma chiedete il nome della persona e chiamate le Forze dell’Ordine e il nostro numero verde di assistenza clien-ti 800 473165 (199 143232 per chi chiama da cellulare).

pozzi e rifiuti) Piazza Silone, 12Da Lunedì a Venerdì 8.30-12.30 e 15.30-18.30, Sabato 8.30-12.00

Viadana (energia elettr. e gas)Piazza Gramsci, 6

Da Lunedì a Venerdì 8.30-12.30 e 15.00-19.00, Sabato 8.30-12.30

Virgilio (energia elettrica, gas, acqua, pozzi e rifiuti) presso Centro Comm. Virgilio

Da Lunedì a Sabato 9.00-19.00

Per contratti Tea è anche a...Asola: (energia elettrica, gas) c/o Ag. STIMA, Via C. Battisti, 10

Da Lunedì a Venerdì 9.00-12.30, 15.00-19.00, Sabato 9.00-12.30

Castel Goffredo: (energia elet-trica, gas) c/o Ar.Net, Via Poncarali, 19

Lunedì, Martedì, Giovedì, Venerdì 10.00-12.30, 16.00-18.30Mercoledì-Sabato 9.00-12.00

San Benedetto Po: c/o Pratiche Auto Martinelli (energia elettri-ca e gas), Via Ferri, 56

Da Lunedì a Venerdì 8.30-12.30, 15.30-18.30, Sabato 8.30-12.00

Per ogni tipo di informazione (contrattuale e post-contrattua-le) è presente un incaricato Tea presso i seguenti sportelli:Aci San Giorgio: Piazza Silone, 12

1° e 3° mart. del mese 10.00-12.30 Aci Viadana: Piazza Gramsci, 6

2° e 4° lunedì del mese 10.00-12.30 Aci Virgilio: presso Centro Commerciale Virgilio

martedì e giovedì 15.30-18.30, sabato 9.30-12.30,

Asola: c/o Ag. STIMA di Zanini, Via Battisti, 10

venerdì 10.00-12.30,Castel Goffredo: c/o Ar.Net, Via Poncarali, 19

1° e 3° giovedì del mese 10.00-12.30 San Benedetto Po: c/o Pratiche Auto Martinelli, Via Ferri, 56

martedì 15.30-18.00

Attenti ai falsi tecnici di gas, acqua, energia

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www.lalumaca.org/viviverde

Appuntamenti, campagne informative,

approfondimenti, curiosità sull’ambiente

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Mantova, Castiglione d/S, Curtatone, Montichiari, Porto Mantovano, Suzzara, Viadana, Virgilio. Prossimamente anche vicino a voi.

SRLSRL

Come un UFFICIO POSTALEMeglio di un UFFICIO POSTALE

Posta prioritaria, raccomandate.spedizione pacchi... Code, tempo, denaro.


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