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Cooperativa Sociale Golem - Enna · - Migliorare le abilità comunicative, affetfive e relazionali...

Date post: 12-Jun-2020
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Cooperativa Sociale Golem Progetto per l'integrazione degli alunni con disabilità Premessa Di tutti i periodi della vita umana, quello dell'adolescenza appare come il più inquietante e il meno comprensibile per l'adulto. La scuola, in quanto agenzia educativa, è il posto in cui generalmente gli adolescenti passano gran parte della loro giornata; così, oltre ad avere come compito quello di favorire nell'individuo lo sviluppo adeguato delle sue potenzialità, non può disinteressarsi del benessere degli alunni e anzi deve essere attivamente coinvolta nella prevenzione, quanto nella soluzione di exentuali situazioni problematiche legate a condizioni di disabilità intese anche come svantaggio sociale e culturale. Le carenze organizzative e strutturali che possono ostacolare qualunque genere di intervento nell'ambito della prevenzione primaria sono: 1. la mancanza nelle scuole di strutture permanenti di accoglienza e ascolto dedicate agli alunni, ai docenti, al personale non docente ed alle famiglie; 2. le scarse possibilità di effettuare incontri, anche informali, tra pari o con le altre componenti scolastiche, per dialogare, affrontare insieme eventuali problemi e progettare attività di interesse generale, di prevenzione o di educazione alla salute: 3. la carenza di attrezzature e di locali adatte ad attività di aiuto e di sostegno in presenza delle diverse disabilità. Analisi del problema I problemi da affrontare all'interno di una scuola sono di natura diversa: uno tra tutti è quello dell'aiuto nei confronti di coloro che sono portatori di un qualsiasi disagio che può andare da una qualche forma di disabilità fino ad arrivare all'emarginazione sociale; appare anche di notevole interesse l'incapacità ad affrontare adeguatamente le problematiche che si presentano durante il periodo adolescenziale.
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Page 1: Cooperativa Sociale Golem - Enna · - Migliorare le abilità comunicative, affetfive e relazionali degli allievi. -Sviluppare la creatività, inlesa come "abilità di pensiero". -Allenare

Cooperativa Sociale Golem

Progetto per l'integrazione degli alunni con disabilità

Premessa

Di tutti i periodi della vita umana, quello dell'adolescenza appare come i l più inquietante e i l meno

comprensibile per l'adulto. La scuola, in quanto agenzia educativa, è i l posto in cui generalmente gli

adolescenti passano gran parte della loro giornata; così, oltre ad avere come compito quello di

favorire nell'individuo lo sviluppo adeguato delle sue potenzialità, non può disinteressarsi del

benessere degli alunni e anzi deve essere attivamente coinvolta nella prevenzione, quanto nella

soluzione di exentuali situazioni problematiche legate a condizioni di disabilità intese anche come

svantaggio sociale e culturale.

Le carenze organizzative e strutturali che possono ostacolare qualunque genere di intervento

nell'ambito della prevenzione primaria sono:

1. la mancanza nelle scuole di strutture permanenti di accoglienza e ascolto dedicate

agli alunni, ai docenti, al personale non docente ed alle famiglie;

2. le scarse possibilità di effettuare incontri, anche informali, tra pari o con le altre

componenti scolastiche, per dialogare, affrontare insieme eventuali problemi e progettare

attività di interesse generale, di prevenzione o di educazione alla salute:

3. la carenza di attrezzature e di locali adatte ad attività di aiuto e di sostegno in

presenza delle diverse disabilità.

Analisi del problema

I problemi da affrontare all'interno di una scuola sono di natura diversa: uno tra tutti è quello

dell'aiuto nei confronti di coloro che sono portatori di un qualsiasi disagio che può andare da una

qualche forma di disabilità fino ad arrivare all'emarginazione sociale; appare anche di notevole

interesse l ' incapacità ad affrontare adeguatamente le problematiche che si presentano durante il

periodo adolescenziale.

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Le condizioni che maggiormente andremo ad affrontare attraverso il progetto sono quelle dei

Bisogni Educativi Speciali, e le problematiche d'integrazione sociale.

L'area dei Bisogni Educativi Speciali (BES) , comprende: "svantaggio sociale e culturale, disturbi

specifici di apprendimento e lo disturbi evolufivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza

della cultura e della lingua italiana perché appartenenfi a culture diverse".

Possono presentare difficoltà di apprendimento e bisogni educativi speciali alunni che rientrano in

varie categorie diagnostiche:

-Ritardo mentale: lieve, medio,grave, gravissimo.

-Disturbi genera!iziati dello sviluppo: disturbo autistico, di Rett, disintegrativo della fanciullezza,

di Asperger.

-Difficoltà di apprendimento: disturbo della lettura, del calcolo e dell'espressione scritta.

-Disturt)i da deficit dell'attenzione e da comportamento dirompente: disturbo da deficit di

attenzione/iperattività, disturbo della condotta, disturbo oppositivo-provocatorio.

1 Bisogni Educativi Speciali (BES) sono un fenomeno emergente di grande impatto sociale. Essi

infatti interessano una parte della popolazione scolastica e, se non affrontati adeguatamente,

provocano spesso conseguenze sul piano psicologico, sociale e lavorativo. L'intervento precoce,

cioè quello effettuato nelle prime fasi di acquisizione della lettura e della scrittura al primo

insorgere delle difficoltà, viene giudicato da tutti gli esperti come quello che apporta i maggiori

benefici. Eppure a tutt'oggi i l problema rimane largamente ignorato, la diagnosi è tardixa e gli

interventi spesso ancora più tardivi, inadeguafi e scoordinati. La predisposizione di interventi a

favore dei dislessici nella scuola non è ancora tutelata da norme specifiche; la disinformazione tra

insegnanti, poi. porta spesso a classificare i l bambino dislessico come svogliato, pigro, disattento.

Tuttavia oggi si rileva una maggiore sensibilità al problema, vista la crescente e sempre numerosa

richiesta di famiglie, operatori scolastici e sanitari a partecipare a corsi di formazione e

aggiornamento sulla tematica per una maggiore informazione e una maggiore formazione in questo

campo.

Partendo dalla base del processo insegnamento-apprendimento, il progetto proposto ha come

obiettivo il miglioramento della condizione scolastica dell'alunno con bisogni educativi speciali.

Questa condizione poi, inevitabilmente, si riverserà anche sulla vita al di fuori del contesto

scolastico, favorendogli una qualità della vita più alta.

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Obiettivo generale

La finalità che i l progetto si prefigge è quella di fornire una conoscenza approfondita dei Bisogni

Educativi Speciali, ponendo le basi per un cambiamento dell'atteggiamento didattico e valutadvo

nei confronti degli alunni coinvoUi, allo scopo di prevenire i l disagio e rimuovere gli ostacoli al

pieno successo formativo della persona.

Obiettivi specifici

Promuovere attività di rilevamento e prevenzione:

- Aggiornare e formare i docenti.

- Aggiornare e formare i genitori.

- Offrire punti di riferimento dal punto di vista strumentale e tecnologico (software didattico,

tecnologie di digitalizzazione e sintesi vocale per la lettura di testi, costituzione di una fonoteca di

"libri parlati")

Attivare laboratori per ragazzi:

- Migliorare le abilità comunicative, affetfive e relazionali degli allievi.

-Sviluppare la creatività, inlesa come "abilità di pensiero".

-Allenare gli studenti con bisogni educativi speciali a dare giuste risposte agli stimoli proposti.

Attivare uno sportello ascolto per il supporto psicologico:

- Sostenere gli allievi in un processo di riconoscimento e regolazione dei propri vissuti emotivi,

favorendo la consapevolezza del proprio mondo interiore e della possibilità di modificarlo.

- Offrire un sostegno e un punto di riferimento ai docenti, alla famiglie agU alunni con Bisogni

Educativi Speciali.

Risultati attesi

Con i l raggiungimento degli obiettivi si attende un miglioramento delle capacità di apprendimento e

di coesione tra i beneficiari; il superamento degli eventuali atteggiamenti discriminatori;

l'acquisizione di una maggiore consapevolezza e un atteggiamento di fiducia in se stessi.

Inoltre, il servizio erogato darà modo di migliorare le abilità cogmtive, migliorare la

concentrazione, perfezionare le abilità linguistiche, migliorare le capacità immaginative.

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Destinatari

Il progetto in collaborazione con l'Istituto Statale Superiore "Federico II" si rivolge agli alunni delle

prime e seconde classi, ai docenti e ai genitori.

Nello specifico saranno coinvolti 15 allievi con bisogni educativi speciali e non, e 20 adulti tra

docenti e genitori.

Metodologia

La formazione verrà condotta attraverso sia con lezioni frontali che con tecniche di circle-time e di

didattica meta cognitiva.

Nel circle-time tutti i partecipanti si siedono a cerchio per discutere un argomento. La disposizione

delle sedie a cerchio aiuta la circolarità della comunicazione evitando la trappola della conferenza,

perciò la comunicazione non è discendente, cioè dal conduttore al gruppo, bensì circolare e attiva in

quanto coinvolge tutti. L'obiettivo principale di questa tecnica é quello di creare un clima di

collaborazione e di rispetto tra tutti i membri del gruppo; discutere insieme ascoltando gli altri,

aspettando il proprio turno per parlare prendendo i l tempo necessario senza soffocare gli altri con le

proprie idee, ma anzi rispettare le opinioni altrui.

Nella didattica metacognitiva l'attenzione dell'insegnante non è rivolta "all'insegnare come fare

a..." ma a formare quelle abilità mentali e cognitive superiori che vanno al di là delle abilità

cognitive più semplici, come leggere, scrivere o calcolare. L'obiettivo è quello di sviluppare

nell'alunno la consapevolezza di quello che sta facendo, del perché lo fa, di quando è opportuno

farlo e in quali condizioni. In breve l'approccio metacognitivo mira a sviluppare le capacità degli

alunni di essere "gestori" delle proprie risorse cognitive.

Questo approccio viene applicato con successo sia a livello della didattica di classe, sia negli

inlciNenti di recupero e so.stegno degli alunni con difficoltà di apprendimento di vario genere.

L'insegnante che opera in modo metacognitivo interviene a quattro livelli diversi:

LIVELLO 1 : Conoscenze sul funzionamento cognitivo in generale

Si forniscono informazioni generali su come funziona la mente umana, su quali sono i processi

cognitiv i che la caratterizzano (ad es. memoria, apprendimento, attenzione, etc), i meccanismi che

li rendono possibili, gli stimoli interferenti che ne riducono le potenzialità ed i l imiti intrinseci che

condizionano le prestazioni mentali. A questo livello è importante fare presente che questi processi

possono essere attivamente influenzati in modo da migliorarne l'efficienza.

LIVELLO 2: Autoconsapevolezza del proprio funzionamento cognitivo

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L'alunno è invitato a prendere coscienza del proprio funzionamento cognitivo, sulta base delle

competenze apprese nella prima fase. Questa consapevolezza dovrà consentire allo studente di

mettere in luce i punti di forza e di debolezza dei propri processi cognitivi e di rendersi conto dei

fattori esterni e/o interni, in grado di modificarne, in senso positivo e negativo, l'efficienza.

LIVELLO 3: Uso generalizzato dì strategie di autoregolazione cognitiva

A questo livello l'alunno dirige attivamente se stesso, governando lo svolgersi dei propri processi

cognitivi. Lo studente applicherà le sue conoscenze, sia generali (livello 1) che personali (livello 2)

nell'autoregolarsi efficacemente durante lo svolgimento di un compito (ad es. di apprendimento, di

memorizzazione, di attenzione, etc.)

LIVELLO 4: Variabili psicologiche di mediazione

Questo livello è indispensabile per i l successo dell'approccio e per un soddisfacente coinvolgimento

dell'alunno nella vita scolasfica.

-stile attributivo (atteggiamento dell'alunno verso i l proprio potere personale di influenzare i

processi cognitivi attraverso le strategie);

-autoefficacia (convinzione delle proprie capacità di raggiungere i l successo nell'esecuzione di un

compito, senso di competenza);

-autostima (complesso di giudizi di valore e sentimenti nei confronti della propria persona, nei

diversi ambiti di vita);

-motivazione (produrre motivazione intrinseca e non intrinseca, sostenuta non dall'esterno ma

dall'interno).

Molto utile risulta pure la collaborazione coi compagni di classe. In particolare gli effetti di un

programma di apprendimento cooperativo sono:

Migliori risultati scolastici: gli alunni lavorando di più, raggiungono migliori risultati,

memorizzano meglio e più a lungo, sviluppano una maggiore motivazione intrinseca allo studio e

livelli superiori di ragionamento e pensiero crifico;

Relazioni interpersonali più positive: si creano spirito di squadra, rapporti di amicizia, sostegno e

rispetto reciproci;

Maggior benessere psicologico: miglior senso di autoefficacia, autostima, immagine di sé ed

adattamento psico-sociale.

Per l'attività di arteterapia l'impostazione metodologica è quella del laboratorio espressivo, uno

spazio in cui gli allievi potranno creare e dare forma ai propri contenuti emotivi,attraverso l 'utilizzo

di vari materiali artistici quali colori (tempere, matite, pastelli ad olio, gessi...), creta ed altri

materiali plastici.carta e cartoncini. Questa strada, proprio perché stimola l'atfività creativa, risulta

panicolannente idonea a far uscire dall'isolamento in cui si trovano alcuni degli alunni con BES .

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La presente proposta, mira ad accompagnare e sostenere gli allievi in un percorso di comunicazione,

in cui si cerca in sé ciò che si può essere e lo si rappresenta all'altro attraverso l'uso di materiali

artistici (colori, creta, carta...) al fine di sviluppare la capacità di rappresentare.

Lo sportello ascolto per supporto psicologico sarà effettuato attraverso colloqui individuali e

colloqui di gruppo all'interno delle classi. 1 colloqui individuali si svolgeranno in uno spazio

adeguato e nel rispetto della privacy. L a partecipazione allo sportello sarà volontaria e sarà rivolta

principalmente agli alunni con B E S , ma anche a tutti gli allievi, docenti, genitori ed il personale

scolastico.

I colloqui di gruppo sono un utile strumento laddove vi siano problemi che riguardano l'intera

classe (casi di emarginazione, atteggiamenti di intolleranza, fenomeni di bullismo, ecc.).

Attività

L'aggiornamento sarà articolato su due l ivel l i : i l primo livello a carattere informativo - formativo, i l

secondo livello a carattere operativo. 11 percorso durerà circa sei mesi di cui i primi due mesi sono

dedicati alla formazione dei docenfi e dei genitori; i l terzo e il quarto mese sono dedicati ai

laboratori e all'aggiornamento didattico; durante i l quinto ed i l terzo mese sarà attivato lo sportello

ascolto aperto a tutti (alunni, docenti, genitori e tutto i l personale scolastico) per il supporto

psicologico.

Livello informativo — formativo (rivolto agli insegnanti ed ai genitori):

- Somministrazione di questionari di rilevamento dei bisogni.

- Somministrazione di questionari di rilevamento delle conoscenze dei docenti sul fenomeno dei

Bisogni Educativi Speciali delle richieste formative.

- Incontri di sensibilizzazione e informazione anche con l'ausilio di video.

- Corsi di formazione per docenti per fornire una conoscenza approfondita dei Bisogni Educativi

Speciali e informazioni sui modelli cognitivi, le cause, e l'evoluzione, sugli strumenti di

individuazione precoce, sulle strategie di intervento e di compenso.

- Formazione sui fondamenti della L E G G E 8 ottobre 2010, n. 170 "Nuove norme in materia di

disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico"

- Interventi di sostegno e consulenza ai docenfi per l'individuazione di percorsi facilitanti e

facilitafi per gli alunni.

- Raccolta e diffusione dell 'utilizzo di materiali strutturafi e non (incluse le nuove tecnologie) per

il raggiungimento di traguardi programmati.

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- Formazione sugli elementi base della dinamica insegnamento-apprendimento. G l i elementi di

base del processo di insegnamento sono:

Stimoli antecedenti: qualunque evento percepibile, più o meno complesso e più o

meno osservabile direttamente, in grado di provocare una risposta comportamentale.

Risposta: qualunque azione o strategia, che possiamo definire come comportamento,

semplice o complesso, e più o meno osservabile direttamente, che si verifica in seguito a .

uno o più stimoli.

Stimoli conseguenti: qualunque evento percepibile che segue la risposta e ne

influenza le future probabilità di ricomparsa.

Livello operativo (rivolto agli alunni):

Le tecniche utilizzate per la dinamica insegnamento-apprendimento saranno messe in atto con gli

alunni durante lo svolgimento dei comphi lasciati dall'insegnate e attraverso delle attività di arte-

terapia o di giochi psicologici da noi proposti, con lo scopo di ottenere le giuste risposte da parte

degli allievi agli stimoli che noi proponiamo. L'obiettivo degli incontri di arteterapia presso i gruppi

classe è quello di creare contesti che aiutino gh studenti ad acquisire conoscenze, abilità, fiducia e

motivazione per misurarsi con più risorse con i l mondo adulto, compreso quello del lavoro.

Creare qualcosa, attraverso l'arte, diviene per i l ragazzo esperienza formativa e di crescita, che

mette realmente in comunicazione i l proprio mondo interiore con i l mondo estemo. Tali attività

permettono all 'allievo di esprimere liberamente i propri stati d'animo.

Anche i giochi psicologici in gruppo hanno lo scopo di far sperimentare ai partecipanti una forma di

apprendimento e oltre a fornire un primo livello di stimolo, attivano dei processi che consentono di

prendere consapevolezza di dimensioni intrapsichiche e relazionali, in fine facilitano l'acquisizione

di nuovi modi di pensare, sentire e relazionarsi. 1 giochi psicologici utilizzati saranno per esempio:

r "autopresentazione": "vorrei che tu.. ."; " i l millepiedi"; " i l gioco dell'insieme".

Apertura sportello ascolto: supporto psicologico per gli alunni, genitori, insegnanti e collaboratori

scolastici.

Monitoraggio e Valutazione

11 progetto verrà continuamente monitorato attraverso un controllo della qualità e della quantità

dell'output, per verificare che le attività conducano ai risultati attesi, prefissando scadenze

periodiche.

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Verifica in itinere: si vuole effettuare una prima verifica dopo i primi due mesi attraverso un'analisi

di gruppo in cui lo psicologo potrà valutare i l gradimento delle atfività proposte, i l coinvolgimento e

la partecipazione di ognuno (assiduità, interesse, motivazione). Occorre riflettere insieme su ciò che

è accaduto e su ciò che sta accadendo, sulle azioni intraprese, sulle difficoltà incontrate e sulle

modalità con cui esse sono affrontate. Si cercherà di valutare i processi attivati dall'intervento e

dare un senso alle difficoltà quanto ai successi. Per tale valutazione saranno, anche, utilizzate delle

griglie di osservazione e monitoraggio, frutto di un lavoro tecnico-operativo svolto in fase di

progettazione.

Dopo il 4° mese sarà effettuata una nuova verifica seguendo sempre le stesse modalità.

Inoltre, nel corso delle attività lo psicologo effettuerà in itinere le seguenti verifiche:

• Osservazioni ed annotazioni su comportamenti motivati o meno rispetto al percorso

formativo;

• Eventuali difficoltà della comprensione di messaggi impliciti ed espliciti durante

l'esecuzione delle attività;

• Qualità delle attività espressive;

• Collaborazione ed integrazione nell'ambito del gruppo di lavoro.

• Verifica finale: l 'ultimo incontro sarà dedicato al bilancio del lavoro svolto. 1 destinatari del

progetto condivideranno le loro esperienze, rifletteranno in modo condiviso sulle sensazioni

provate, sugli eventuali cambiamenfi percepiti, sulle difficoltà incontrate neh'affrontare i temi

presentati, sui risultati ottenuti riguardo al rapporto con l'intero gruppo.

Strumenti

Materiale bibliografico

Materiale testisfico specifico per la rilevazione di Disturbi Specifici di Apprendimento e sui Bisogni

Educativi Speciali.

Materiale per attività di laboratorio (colori, creta, carta, tempere, matite, pastelli ad olio, gessi...).

Materiale per l'attività dello sportello ascolto per i l supporto psicologico.

Videoproiettore, personal computer, materiale da cancelleria.

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Tempi Spazi

Il progetto durerà circa sei mesi con incontri a cadenza settimanale.

Gl i spazi per la realizzazione dell'intervento saranno messi a disposizione dall'istituto scolastico e

verranno diversificati in base agli interventi.

Figure professionali

1 psicologo ( coordinamento, valutazione e formazione)

1 psicologo (sportello ascolto, monitoraggio)

1 tecnico della riabilitazione psichiatrica (formazione e laboratori)

2 tutor (referenti interni all'istituto scolastico)

2 volontari

DATA FIRMA

Golem Cooperativa Sociales.r.l. Contrada Bugilo Zia Lisa s.n.


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