+ All Categories
Home > Documents > Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

Date post: 20-Jan-2017
Category:
Upload: salvatore
View: 220 times
Download: 2 times
Share this document with a friend
73

Click here to load reader

Transcript
Page 1: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politicaAuthor(s): Fenicia, SalvatoreSource: Foreign and Commonwealth Office Collection, (1800)Published by: The University of Manchester, The John Rylands University LibraryStable URL: http://www.jstor.org/stable/60234694 .

Accessed: 15/06/2014 09:08

Your use of the JSTOR archive indicates your acceptance of the Terms & Conditions of Use, available at .http://www.jstor.org/page/info/about/policies/terms.jsp

.JSTOR is a not-for-profit service that helps scholars, researchers, and students discover, use, and build upon a wide range ofcontent in a trusted digital archive. We use information technology and tools to increase productivity and facilitate new formsof scholarship. For more information about JSTOR, please contact [email protected].

.

Digitization of this work funded by the JISC Digitisation Programme.

The University of Manchester, The John Rylands University Library and are collaborating with JSTOR todigitize, preserve and extend access to Foreign and Commonwealth Office Collection.

http://www.jstor.org

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 2: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

7

*<.

C^^COPU ESTRATTA ?^i^

DAL PRIMO DEI DODEGI VOLUMI

DELLA POLITICA

DEL C0M1L" PRES.E SALYATOUE FEHIGIA

INSIGNITO DEI PIU COSPICU1 ORD1M CAVALLERESCHI .•'% 12 SOCIO BELLI! FKIUAR1E ACLADEJJIE D'EUKOPA

sriSe wpo o\ivfi y.al syXEY.-qrig aipmiq s'ltrfawij iro zorafj.uiJog rs A\£§Lxvdpiv>q, Eij^e^uekb ra apsm/ora * ̂ £§ EXKg-^s rau a/peaEojy....

DlOGEffE LjBBZlO

V

NAPOL1—Siami>. Pibcopo I8U1.

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 3: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 4: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

1/ EDITORE

II Chiarissimo Italiano, nostro concittadino, Com-

mendatoreFENiciA, di cui rimangono ancor inediti do-

deci volumi di diverse opere scientifiche tutte interes-

sanli oltre di quelli conlenenti la Politica, ha finalmen-

te condisceso alle lante islanze de' primi luminari d"Eu-

ropa di dare alia luce quest' opera veramente classi-

ca, da cui l'umanita tulta devesi attendere un incal-

colabile bene. Dopo ch'a qucslo profondo filosofb a-

perto le porte degli arcani in cui si latilavano non

pochi secreli incomprensibili dclla Natura c che rccon-

diti teneansi nell'oscurita d'errori e superslizioni dclla

piu maleriale ignoranza dopo che si e falto arami-

rare dal mondo tutto per le tante scuoperte e nuove

dottrine applaudile dapperlutto dove avvino veri sa-

pienti, si e fmalraenle deciso a dare l'ultimo attcstalo di sua grande beneficenza alii popoli lutti coll'aprire le porte del magno labcrinto de' tortuosi andcrivicni della fin ora conosciuta politica, e li difcttamenti di

qucsli schiarirne per fame rilevar quanlo all'univcrsale

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 5: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

>— VI

convengasi. Io godo d'esserne stato incaricato a met- tere a stampa la prefazione di opera tanto benefica e

necessaria; e porro in pratica tutte le mie cure, on- de correttissima nitida e di soddisfazione si sia tanto all'Autor prelodato quanto al rispettabile publico ; e, perche da tutti conoscasi quali si siano li sentiraenti

filantropici di questo insigne scrittore, riporto original- mente la seguente letlera che mi ha desso vergata teste.

Napoli 30 giugno 1861.

11 tipografo Sahatore Piscopo.

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 6: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

« Al Signor tipografo Piscopo in Napoli.

» Onorevol Signore

» Vi fb tenere per mezzo del chiarissimo Cav. Pa- oi diglione V eslralto della prefaziune della Politico., 33 cui pel ben delle genii scrissi nel fiore della mia m giovenlii prima : ma che destinai ad essere poslu- » ma e retaggio de1 venluri perche le veritd benefi- 33 che, come Vemissioni de raggi del Sole, non da lutti 33 si considerano quali si sono.

33 0' finor perduralo in questo proponimenlo, co- 33 meche dalVepoca della nascenza di tal Minerva no- 33 vella continue islanze di uomini sommi deWOrbe ci- 33 vilizza.to pervenute mi fossero, onde di ragion pu- 33 blica fatta Vavessi: perseverante perb nella delibe- 33 razion slabilila, V b faita lungamente dormire net 3> scaffali del mio gabinetlo lelierario promeltendo 33 alle luminose notorield domandanli un' apparizione 3> non mollo mollo lonlana. Tal assicurazione, invece

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 7: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

mm

— VIII —~

>3 di produrre che fosser cessale ha [alio mollipli- n care le islanze, ed in modo che da quesle mi son

33 vislo quasi assedialo ed obbligalo a ccder alia pri- 3> mordial renilenza.

33 Tanle domande polenziali incessanli; i tempi 33 preparali ad accogliere amorosamente la nuova Mi- 33 nerva la quale con in mano il ramo del sempre J3 verde olivo colligkerd ueWarmonia dclla pace 11 dis-

33 sidenli del gran tealro civile ; una conlinua ed im-

33 pemliva ispirazionc senza dubbio messami dalla po¬ et lenza suprema di Chi detlavami F opera, chiamaro-

w no la mia coscienza al dover del filantropo, e sulla

w renilenza confirmala Irionfarono (1). 33 Debellalo quindi da tanle concorrenli circostan-

(1) Da altra epoca <T avvonimenti luttnosi il senso di filantro- pia ispirommi di manifestare alio grandi Potesta della Terra le mie salutari teorie onde co' popoli in porfetta armonia collegate si fos- sero; ed a raggiungerue il grande scopo, nella veste di Procurator del Re, uffuialmente domandai ad un chiarissimo Ministro e Segre- tario di Stato di far tenere al Santo Padre un sunto di questa in- teressante mia opera : onde questa Somma Potesta paterna dell' u- niverso posta si fosse in concerto con le altre civilizzate potenze, e le costituzioni fondate e rettificate si fossero sulla vera e non alterabil armonia. Ma il tempo della comparsa non era ancor per- venuto ; ed eccone la risposta che mi ebbi da un personaggio per le sue virtu distinto e venerando « Ministcro e Real Segroteria di » Stato degli Affari Ecclesiastici — Al Chiarissimo sig. Fenicia Re- » gio Procuratore presso 1' Amministrazione Diocesana di Ruvo — » Napoli 8 aprile 1848 Signore — Ho lotto il Suo foglio del 29 » dello scorso mese, e non posso non ammirare come Ella studio- » samente attenda alia coltura cd al progresso delle buone lettere. » Spiacemi pero non potere accogliere la Sua dimanda per inviarsi » il sunto della Sua inedita Politica a Sua Santita: essendoche non » rientra ossa nolle attribuzioni di questo Ministero — II Ministro » Segretario di Stato degli Affari Esteri incaricato provvisoriamente » del poitafoglio degli Affari Ecclesiastici—L. MarchescDragoncttb.

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 8: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

IX

»3 ze nonche dalla forza dellamove verso del simile, 33 ch'essi il senso maggior nel mio more, ho Iratto

j3 dalla polvere trenlennale il primo volume di tal o-

33 pera vasta ; e da questo ho fatto eslrarre la co-

>3 pia della sola prefazione che per ora gitto sul-

33 Vaia delle lullanli societa : sicuro che sard quel ba-

33 leno il quale, spiegando il dolce guizzo illuminante

33 vitale, fard spaziare conlemporalmenle quell'alma ar-

» monia da cui Vuniversale concordia e Cinlegro equi¬ ty librio sociale deriva.

J3 Cib posto ho stabililo di publicar tal prefazio- 33 ne, e vincarico melterla a stampa: riserbandomi dar

>3 progressivamenle alia luce tutti li ventolto libri, li

33 quali ne compongono la parte prima e seconda dei¬

ty Vopera, se la Provvidenza il permetla. Di questa 33 prefazione tiratene mille esemplari sul sesto del non

si e guari da Voi edilo cc Oracolo d'Esculapio d'Epi- dauro sulla lebbra d'llalia ; 33 e curate che non ven-

33 ga bullerata di lipografiche sviste. 0' elaborataVo-

33 pera in parola pel corso d'anni died, onde raggiun- 33 ger il gran scopo di felicitar tutti li popoli per 33 quanto possibil si sia ; e come lavoro inlrapreso per 3> ottenere il benessere delli popoli tutti, a tutli i po>- 33 poli miei fratelli la dedico 33,

Ruvo della Puglia 24 giugno 486L

Il Commendatore Fenicia.

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 9: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

nmnpi !«

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 10: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

PROLUSIONE

f igoroso feggiadro dall'appariscenza maggiore, pro- tendesi ne' rami suoi molti 1' albero colossale della

sapienza degli uomini ; ma quel ramo che n' inte-

ressi vieppiu quello ch' il verticale sarebbesi sul ri-

goglio del tronco essi sempre rimasto tapino s' e

tuttor sviluppato nel minore progresso sotto 1' uggia del pomposo frondeggiamento degli altri. Sarebb' egli convenuto che questo fosse grandeggiato nel primiero de' posti ch' uno studio accurato elevato 1' avesse a

condegno ed adeguato sistema, e ch' alia lucubrazion

de' suoi dommi e principi sacrificati si fossero gl' in-

gegni dall' elevalezza piu sommi. Ma, siasi stato che

tanto ramo avesse meno soddisfatto e men soddisli

alia vanezza de' (Uodossi sapienti, sia slato che nulla

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 11: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

— XI t

siasi proficuo per chi faccia d' uopo di vivcre da pro- dolti dell' intellettualc dovizia il sia stato ch' il pre- scntimento delle reazioni de' folli repcllenti opinari avess' egli infievolito ed impaurato il buon senso de'

prudenti non s' e scorlo nel gran codice della filo- sofia universale che grandeggiar il falotico dell' ideo-

logia che spaziarsi gli oscuri incerti della fisica che d' acqua futilissima idropichcggiarne gl' incommcn- surabili voti mentre che omessa siane rimasta la

parte veramente psicologica il trattato dell' anima della vita sociale.

In disaminando con analisi solerte quanto dell'u- man scibile venneci tramandato fin da' primordi delle

congetturazioni azzardate, ne' singoli trattati di scuola

qualunque ravviseravvisi che quella parte la quale avrebbe dovuto essere la piu feconda, la magnifica- mente primeggiante non vi s' affacci che sterile e

gretta. Dappertutto si son guardati con maggior at- tenzione i lontani rapporti dell' uomo fisico ; ma su¬

perficial mente 1' importantissimi quelli che sonosi dell' uomo morale. S' e voluto scrutare l'inaccessibile il men importante lontano non il necessario e rico- noscibil vicino, non quelli che si son gl'intcressi veri del cive. Egli e stato piu quell' equilibrio naturale il quale anima tutte le vite del mondo il regolatore della vita sociale, ch' una scienza fondata su' principt ed elevata in sistemi. Infatti tra tanti corpi di filo- sofia che a ribocco ne stivan i scaffali di quante si sian le biblioteche del globo non si son quelli di Platone e d'Aristotile non si son quelli di Folic e di Confucio non si son quclli de' pedisscqui di que-

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 12: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

XIII

sti palriarchi della sapienza ch' evidentementc ccl mo-

strino

Presento per6 che quanti sonosi catalogisti piu

che ponderatori delle proprieta della republica lette-

raria laccino tale premessa coll' accennare il fastoso

de' tratlali di Sinesio d' Alfred, di La Bruyere di

Sydney, di Marigny di Boccalino, di Sturmio di

Graziano di Bodino di Macchiavelli di qualche altro : ma dall' analisi di questi trattati non egli ri-

sulteranne che le preoccupazioni di Platone e d" Ari-

stotile siano state tradotte da questi venerandi pedari Si portin le debite laudi alle di loro eleganze d'elo-

quio, nulla detraggasi dalla di loro vastita di sapere, si tributino omaggi di plausi alle di loro intelligenze sublimi. debbesi pur convenire che lo spirilo di

parte ch' il non retlo sentimento 1' abbian fat to scri-

vere trattati imperfetli e non miga giovevoli. Fin

quando n' e la filauzia che spinga ed animi 1' inten-

dimento d' un dogmaticista, peculiarraente d' un scrit-

tore in materie politichc; finche siasi la defcrenza che

ne lo guidi il suo trattato non si puol esserc che

difettoso che malelico non accettabile.

Immagino che chi sara per leggere quest' opera siasi di coloro ch'avesser con notomica disamina per- fettamente analizzato li predetti trattati ; vo credere

che chi sara per leggere qucsta polilica filosofia siasi

la salamandra inallerabile dall' opinar degli estremi; de'

non lottanti sull' arena dell' a gone del tempo ; presup-

pongo ch' il mio benigno ed accorto lettore penetri a

pcrscrulare qual pura da principi di contamino divam-

pimi ncl petto la lilanlropica fiamma del civismo. Fssi

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 13: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

XIV —

mia ambizione che da tutti i partiti si sappia che norr siami bisognoso che dell'amore che della riconoscenza che delle grazie di Colui, ch'e padre ch'e benefattore ch' e proteggitore della grande famiglia degl' uomini:

eppero non poteva muovere ne per la china da cui

precipitossi Platono, ne per l'erta rapidissima a quale ansante inerpicossi Aristotile. La Iegge magna dell'in-

comprensibil Creatore infinito la naturale ab eterno

scolpita nelle fibre del cuore di tutte le genti^ doveva esserne quella ch' animato mi avesse a scriver consen- taneamente ai dettami di lei qual faccia d'uopo pel ben generale di cadauno de' fratelli della sempre viva

famiglia. L'opinari che da tal punto central si dilun-

gano che divergonsi da questa matematico medio cui s'inerisce il vero bilico deH'umana ragione nou sembran ch' incongrui ch' antisociali che dal comun senso riprovandi ben troppo. Mi soffran quindi gli ari-

stotelici, non si disdegnino li platonici: se si corruc- ciasser, sarebber essino molto pusilli. Lnne la mia la la decorosa veste delPevergete ; e quando l'epoca fe- bricitante perseveri a dimostrarsi inarrendevole e scu- ra, siend li venturi piu docili ch' accorran il dono pel benesser dell'universale alia saggezza di tutti i tempi sacrato.

Se tale fiamma di vita avess' egli infervorato quan- ti stati si sono li scrittori della prudenziale domma- tica, non mai ne sarebber avvenute «le vicissitudini

l'equilibrio sociale sturbanti, non mai lo stato di bo- nazza naturale sarebb'egli stato evertito in procellose tempeste, da lultuose anomalie non mai ne sarebbe ri<- masto sconvolto. Originate dalla fumea, che n'invol-

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 14: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

— XV —

ge tal fiamma ne trov' io tutte le metamorfosi po- litiche tulte tutte causate dall' insincerezza del vase

comprensore de' dommi : non altrimenti che nell' e-

conomia animale n'avvenga qualsiasi discrasia, altera-

zione qualunque. Tutti li disquilibri, tutte le procelle, tulte le catastrofi, ch' anno alluttato di gramaglie mo-

numentali la ricordanza della storia civile, non si di-

stinguon che fenomeni da tanta causa derivanti.

Si prescinda dalle plausibili considerazioni di Le-

clerc ; prescindasi da quanto pensi Souverin; prescin- dendo da' discordi tra' Speusippo Xenocrate Crate,

Polemone, Crantore, Egesino Lacida, Evandro, ed

Arcesilao ; da quanto mostraci il quadro antichissimo

della greca storia civile prescindendo, qual sentiremo

nella propria coscienza in disaminando da capo a fon-

do la repubblica deU'immortale d'Atene Da apologi- sta di quel genio chiarissimo dovrei dire che l'egregio da dicevole dialettica, da filosofia sublimante contem-

plativa, da fisica anco ne' suoi primordi robusta, da

psicologia non grossolana, da matematica aguzzzante, e dall'etica piu disbruscativa, fossesi in istato di deje- zione mentale quando d'idear diletlavasi tal fantasiosa

Scheduchiam. In nessun opera di costituzionista v'a

noaggior dose d'estrano chimerico quanto nella repub¬ blica di Platone : quest'opera n'affocalistia la lucidez-

za dell'onorando suo nome de' suoi chiari bellissimi enne questa l'oscuro ; in questa s'umilia 1'elevatezza de suoi calcoli, infievoliscesi quel merito che l'ovazio- ui dell'universo produceli. Per seguire gli umani ri-

spetti, per conquistarsi la stima d'un numero troppo ristretto e caduco e sfigurato a' giudizi d'un tribunale, che dannerallo mai sempre.

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 15: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

XVI —

Come sfigurava Platone per essere compiacevole a' ciarlieri de'crocchi, cosi l'immortal da Stagira av- viliva la sua sovranita di filosofo quando scrivea quella Polilica, ch'al grande suo mcrito non enne che gran- dissima macchia. E per chi sacrificava Aristotile la

dignita del suo nome per un umano rispctto, per a- dular tre potenti, per esser da tre monarchi riama- to I Alessandro, Antipatro, Anlioco ne sono gia pol- ve, e le nazioni non ne muoiono mai: quindi l'eccelso

* scrittore, giustamente cncomiato da Cassiodoro pe' suoi tutlo evangelici talenti, giustamenle plauso da Fozio

per le sue categorie e libri delle interprctazioni e dei

tropici, magnificato giustamente da Scaligero da Leib¬ nitz da Vives da Buffon da Rapin e da molti e molti di simil rango, rappresenta la figura piu magra nella

polilica d'un Aristotil indegna. La pittura emblematica degli allegoristi simboleg-

giava la premincnza d'Omero su degli altri poetuzzi con idrografico misteriosissimo quadro. Vedevasi in que- sto cho dal tronco d'un gran padre Danubio s'eramas- ser lutli i ruscelli di differenti grandezze...! Cosi da Platone e da Aristolile, i quali sonosi il Tigri ed il Nilo della filosofia tanto tanto eramata, ebber ed anno Ie di loro sorgenti e dialettici ed ideologici e fisici ed et- nici e politici.... II lodabile, il riprovevol de' primi in

pcrfetla identicita vi si discorge trasferito negli altri; i difetti, 1'aberrazioni, il deferentismo de' primi tulto tulto trasfuso negli altri; dagli altri a capello tradollo tutto il senso e lo spirito de' primi. Quindi l'intelligcn- za di Platone e d'Aristotile quasi per metempsicosi pas- sata negl'intelletti de'precennati polilicizzanti. Infatti soffermiamoci ma rapidamente a disaminarne con

dl

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 16: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

XVII —

lenle filologica ciascuna delle lor opere, e veggiamo- ne quale somma risulti.

Nel libro « del Regno 33 cui Sinesio scrivea piu

per principl del proprio che del vantaggio dell'univer-

sale, visibilmente vi si discorge quel fine, per lo quale n'avea scritlo l'alto stagirico. L'obbietlo di Sinesio l'e-

rasi quello d'Aristotile : epper6 Arcadio non poteva es-

ser lusingato meno che non I' erano stati Alessandro

Antipatro ed Antioco. II benemerito fiorentino Accia-

iuoli scrisse egli de'comenti sulla famigerata politica: ma comeche questi si sian comenti, non risentono

affatto che del deferentismo di Sinesio. E lo spirito di verita che fanne candideggiare le opere : come que- sto si menoma, decresce il bello, vi s'oscura il lumi-

noso di esse. Se la tc Dignita reale s> fosse stata trat-

tata dal discepolo d'Ippazia senza quel fine, che quindi

produsseli la vescovil sedia di Tolemaide, quest'opera • avrebbe sicuramente portato que'pregi ch'avvino nelli

suoi inni, nelle sue pistole, nell'omelie sue dotte ed

eleganti. Nell' Institutione Principum del malinese egli non

vi si discorge parimente che la trasmigrazion del sen-

timento d'Aristotile. II trattato d'Alfred di questo ello

animato del pari, con tanti e tanti altri trattati di di-

versi scrittori, cui non si son state le doti d'un Se-

nofonte d'un Settela d'un Montesquieu d'un Temple d'un

Filangeri d'un Beccheria. Chi si prefigge di scriver per il ben politico degl'uomini debbe dimenticare li proprt interessi privati, deve guardare la gran famiglia de-

gl'uomini, qual questa s'affaccia al filosofo che la ve-

de nel perfetto stato di natura. Lontano adulazioni,

da This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AM

All use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 17: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

XVIII —

Jentano principl di deferenza. Un sol oggetto deve es- sere a tulti gli altri anteposto, solamenle l'ottenimento del ben publico : ma quello che non lede, quello che non oltraggia il bene di cadauno privato. Gran punto e

questo da raggiungere, ma non s'e raggiunto giammai. Nel trattato del « Governo 33 di Sydney, trattato

corrispondente a' suoi discorsi pronunziati contro Car- Jo I. e contro di Cromwele, pe' quali vendicossi Ief-

frcys, non vi si distingue trasfuso che tutto il sen- tir di Platone. Ci abbisognerebbe la diotlra di Gemi- sta Fletone onde conoscere come in questo filosofo in Chovet in Coke in Davila in Marygny ed in Labru-

yere si sian riprodotti i principi platonici, i principt diametralmente opposti a quelli di Aristotile. In essi

per6 questi principi l'eran connaturali, e non varianli e provvenienti dall' accidenlalita da cui furon mossi Bodino Graziano Boccalino e Macchiavelli. Egli eel dice de Thou, egli eel dice Mazerai, egli eel dicono

Montagne e Bayle come caduto in disgrazia d'Erri- co III. avesse Bodino disfogato al suo ed al risenli- mento del duca d'Alenzon ne'sei libri della repubbli- ca. Dicelo Amelot de la Houssaie nel prolegomeno alia traduzion dell'uom di corte e del codice politico come Graziano avess' egli con sali attici dipinto quei cortigiani che l'avean gravemente sdegnato. Nicio Eri- treo ci dice quanto il Lapis lidius p©liticus, tutto ispi- rato dalfindole colerico-satirica di Boccalino, attacca- to n'avesse le somme potesta temporali, precipuamente quella di Spagna contro cui n'era a tutto sdegno a- dizzato. Senza che ricordi 1'osservazioni di Possevino di Bossio e di Gentilet, chi non conosce qual scrisse

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 18: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

XIX

v qual principio avesse mosso Macchiavelli a scrivere

il suo Principe E molto da considerarsi il teatro della

prudenza civile di Reinhardo....; e da questa sara fa¬

cile rilevare che la piu. parte degli autori politici a*

vesse scritta o per adulare o per vendicarsi: vale a

dire che non fosse stata mossa da quei veri principle di filantropia che tutti soli n' avrebber davuto esse*

motori. Se li fosser stati tali principi in tutti i sapienti in

polidca, certamente che invece d'aver pedissequi d'A¬

ristotile e Platone, invece- d'avere opere bollenti di pas-

sioni, opere monche ed affatto vote, come quelle di

Lipsio di Leyden di Senault di Zarabbini &di Selde-

no, cosi l'egra e tradita umanita come la repubblica delle lettere avrebber avuto opere benefiche, opere nelle

quali su d'egregi sistemi si sarebber viste le vere igie-

niche e terapeutiche pel gran corpo sociale. Tali me-

dele traluciono negli angelici trattati politici di Seno-

fonte di Fenelon di Secondat, traluciono nelle apoteg- maticamente eseguite versioni di Burnnouf di Mohle

di I ones di Loiseleur di Iulien e di Deguignes tra¬

luciono nei trattati di pubblica economia di Dclfico

di Gioia di Mengotli d'Azuni di Scrofani di Fabbroni

di Galanti e di Boselli: ma questi non si son dessi

organizzati sul sistema che li sarebbe stato conveniens

te. Epper6 per chi rimoveasi dal debito calle onde

secondare gl'impulsi dell'indole e della propria natura,

per chi dilungavasi spinlo dalle follie delle proteanti

passioni, per chi ne aberrava a causa d'ommission di

sistema e per chi veniva spinto da allre ed altre

cause non dal vulgo concepibili, vi si e scorto semr

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 19: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

XX

pre affetto da rachitide, tuttora lo piu dilegine ed in- fiorifero sul colossal tronco dell'umana sapienza il ra¬ mo di filosofia, che piu di ciascun altro siasi interes- sante.

Animato di tal genio inviso ed aborrito dall'an- damento del secolo, preveggo che un' opera costata- mi non poco non debba essa invenire ch'una doppia ostilita, che due ranghi d'avversarii possenti sebben a vicenda inimici tra loro. Li rinvenga cannoneg- gino.... scaglino li diversi lor fulmini dalle rive discor- danti.... la mia navicella non e dessa attaccabile dalli fuochi dalle violenze dalle oppressioni dalle di lor ava- nie. Questa vanne carica di derrate ch'anco dietro di

possibil naufragio s' eleveranno a dolcissima galla. Se il tempo della mensogna vorralla tener in cavana, vor- ra che resti ad infracidarsi nel suo proprio cantiere rimaralla finche ne duri la torbidezza la nebulositade del tempo : ma a queste succederanno e la serenita- de e la calma. Verra tempo che le sponde tanto dei

platonici quanto degli aristotelici l'apriranno de'porli, le stabiliranno de' paraggi, la saluteranno, 1'invoche- ranno, l'onoreranno dell'accoglienza maggiore. Sara nei

magazzini de' posteri che tali derrate formeranno il tesoro dei popoli; ed i venturi addimostreranno la di lor riconoscenza alia memoria del trapassato scritto- re. Oh! quanto si vale una tanto bella riconoscenza! Non e dessa la seduzione la malizia quella che ne l'e- vochi. Essi dessa l'eco della voce di Dio, che risuo- neranne sulla tomba di chi dorme l'eterno sonno di

pace, sotto falifero pie della gloria duratura matrona de' nomi. Rinunzio agli onori alle grandezze a quanto

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 20: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

XXI —

l'e conferibil dall'uomo ; rinunzio ai plausi, che si pos- son largire dagl' uomini ; a tutte rinunzio quante si

sieno le ricombenze e glorificazioni caduche, bastami

che si tessa nel Cielo una corona, li festoni di cui si

sorreggan dai figli dei secoli, nei quali specchierassi la purezza del Cielo.

Esposto il principio, ch'anima questo non solo ma

tutte l'opere che godo di scrivere per la salute de-

gl' uomini, essi giusto che un tantin mi soffermi in

quanto va relativo all' esegetico dell' esponimento del

quadro contenente l'ideazione del piano. Non di poca fatica, non di rapida meditazioni essi stato questo il

prodotto. Da me non si cassan e ricassan giamai l'i-

neleganti coserelle che rozzamente sulle carte disten-

do : queste rimangon sempre nel di loro grezzo natio.

Ma, in dando corpo a questa parte piu importante dell'umana sapienza ho con le braccia di Briareo cen¬

to e cento volte cassato ogni ordito prefisso. Non in-

veniva orditoio che soddisfatto avesse alle mie brame:

i fili li scorgeva sempre confusi anche dopo lo piu studiato ordinamento; tuttor anormale, improporzionale tuttora vi rimirava il disegno : quindi cassi, ricassi;

quindi sempre di me stesso non contento, non soddis¬

fatto. I disfacimenti si sarebber susseguiti, come quelli della penelopica tela, se 1'impazienza di beneficarc le

genti non m'avesse fatto persistere dalle incontentazio-

ni. Finalmente cessai di disfare il penosamente lucu-

brato, e diedi all'opera 1'ossatura la nervagione la fi^

gura e le forme che in essa si vedono. Oh! quanto tutto questo saranne difettoso, saranne deforme, sarallo

buttcrato, sarallo non bello Ma che farci Enne 1'uo-

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 21: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

XXII —

mo, essi 1'indotto, Fe l'indialettico quello ch'a scritlo; non si son stati li sudori del genio ma 1' inchioslro

pesante che segnonne li materiali concetti: lo spirilo animatore sarallo puro scintillante, qual devesi ; ma il corpo deforme, ignobile, gravitante.

Non altrimenti che li pedart di Platone e d'Ari¬

stotile per la parte psicologica, anche li rigidi retori

anche li vaghi dalla lindezza di stile mi digrigneran- no nell' esaminare la fabbrica delto scheletro, il tes-

suto de' filamenti, il composito delle fibri, la vivezza de' colori cosmelici. Erasi nuova, n'era ben ardua l'ira-

presa ; ed io debole e ben troppo pusillo all'architet-

tamento d'un tanto vasto disegno. L'ingegnosita degli

organi delle relative angeologia e dcsmologia richie-

dea le vedute d'un statisla profondo, d'un politico che

non mi sono ; la natura della composizione esigeva che scritta 1' avesse la penna della seducente leggia- dria, la penna che seco porta li prestigi de' cuori, la

penna ehe non tenni giamai. Quindi presento che li

schifittosi in dialettica ehe li piccantisi in filologia non

rimangano molto molto contenti. Ma chi confessa l'in-

sufftcienza sua propria merita, piu del biasmo de'vi-

li, 1'indulgenza de' grandi. Anco che nella perspettiva e nel sciografico suo ne difetti lo colossale bastito, si

consideri che l'edificatore non funne che una delle pic- ciole api.

Ai secoli, che s'agglomiteranno sui tempi, affac-

cerassi cosi rudamente costruilo tale mio troppo fa-

stigioso edifizio. I Vitruvi, i Palladl i Filiberli, li

Serli ed i Barrozi invano ricercherebber in queslo l'ubcrluoso del facondo Platone ; i Freizier, i Volton,

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 22: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

XXIII

i Goldman, i Blondel, i Perraull, ed i Dairan richie-

derebber indarno il nervoso dell'enciclopedico Aristo¬

tile ; li Bosse, li Daviler, li Muet, li Bullet, li Bri-

zeux, li Bernin, e li Michelangeli vi cercherebbcr fu-

tilmente il dolce dell'incantante Teofraste... Nulla vi a di dorico, nulla di ionico, nulla di corintico nulla d'i-

talico : tutto l'e semplice; tutto ello rispetto ed amo-

re verso quella grande virtu che secondo l'angelico

vangelista, nomossi la vita. E lo studiarmi procurare la salute di tutti, non la dilettazione de' pochi, quello che a sempre imperato e che impererammi mai

sempre. Piu che d'occuparmi alle leggiadre grazie, le quali

riguardano l'architettonico decoroso e squisito tutte le mie cure concentrate si sono a dame al laberinto

una delle ripartizioni dicevoli. Non anco precedevami un Dedalo, ch'avesse ideato un archetipo da poterlo tenere di guida : quindi la confusione de' troppo intri-

cati ordinandi anderivieni in tali assideranti ambagi vin- colavami il pensiere, che impotente vedeami a farlo

signoreggiare sul piano. Ne tentai piu volte l'impresa, piu volte mi ritrassi insoddisfatto ; ma finalmente fe- cimi donno; e, penetrando fin all'imo centrale, vi di- scorsi che a persuadere i partiti luttanti, che a ren¬ der l'opera duratura e proficua, egli erasi d'uopo che

bissezionata l'avessi. Eppero eccola in due grandi parti divisa. Nella prima van provale quelle teorie, che nun-

qua discusse han prodotto che il mondo variosonasse non altrimenti ch' il caldaio di Dodone : nella secon- da vengon applicate, giusta il bisogno provato, listi- tuzioni che si confanno a procurare e confirmare il

benesser inalterabil de'popoli.

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 23: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

XXIV —

Amendune le parti son suddivise in libri ventotto.

Cadaun libro nelli suoi necessari capitoli. Di questi li¬

bri quindeci si versano sulla parte teorelica sull'ap-

plicativa li rimanenti. Ma se la prima s'estenda a far

risultare da equato parallelo quali si sien state e si

sieno sopra l'aia dell'intiero teatro politico l'istituzioni

armoniche ed alteranti, essi la seconda che da quante ce ne sien state in tutti i tempi e nel globo intero

ne presceglie quelle, che piu confacenti si sono. Non

ho scelto soltanto li fiori distinti le pietre brillanti dai

culti paesi d'Egitto, della Grecia, della Cina, d'ltalia, di Francia, della Granbretagna, della Germania, della

Russia, e delle Americhe civilite : ho scorso parimenti le regioni de' barbari, i rozzi abituri de' selvaggi; ed

anco presso di questi v'o rinvenuto le gemme prege- voli e le fioriture colligende ; benanche presso dei

Lopos, egli dicelo Delaet, vi s'invengono li metalli e le concrezioni preziose ; altresl presso le boscaglie a-

bitate dai leoni dagli elefanti e dalle tigri ci nascono

li • Licurghi li Soloni e li Minossi: dove ci sono de-

gl'uomini avvino delle intelligenze spiccanti, awi fer¬ tile messe da potersi raccorre.

Indicata V ideazione del piano nonche li principii e ragioni le quali m'an mosso a cosi laboriosamente

eseguirlo, onde tutto dalle soglie dell'ingresso vi si di-

scorgano li scompartimenti ne sfondati del vasto ba-

stito perdentisi ho creduto necessario che qui rapi- damente s'esponga tutta nell'ordine tenuto la ripartizion

capitulare tanto della prima quanto della parte secon¬

da. E da questa esposizione che inferirassi di qual im-

brobo lavoro mi sia stata la lucubrazione di questa

opera, inferirassi che per compierla giusta li miei de-

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 24: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

XXV

sideri, abbia dovuto viaggiar colla mente per tutte le

regioni ed in tulte le epoche conosciute onde trarre, come l'industre inselto di Swamerdarms, il mele e

la cera dalle piu leggiadre fioriture. Penosissimo per un decenne m' a desso intrattenuto un cotanto colos-

sale lavoro un lavoro di troppa difficile esecuzione

per essermi rimosso da tutte le icnografie fin ora idea¬

te : ma l'espettazione dell'asseguimento di potermi ren¬

der utile ali'umanita cui stimo tutlo di me parte, essi quella che di proporzional compenso soltanto mi

rimeriti. II travaglio l'e stato molto molto laborioso

e, se lo sia stato tale, eccolo dal seguente esegetico

catalogo. Una disposizione testamentaria, relativa alia pub*

blicazione dell'opera; ed un'epistola alia Santita delPon-

tefice il quale reggera la Santa Sede quando detta o-

pera verra publicata precedono all'ordine della pro¬

gression capitulare. E l'una e l'altra l'eran parti piu

ch'accessorie, necessarie ben troppo : eppero I'd lega¬ to al dinanzi come un peristilo dali'aggiustatezza ar-

chitettonica ricercato. L'una ne dimostra quanlo il fi-

lantropo anche beneficando le genti, in tutta la di

loro estenzione n' ami e rispelti li sommi dritti delle

potesta costituite da Dio ; l'altra come da tal affetto

e veneranza non solo, ma da altri sodi principii ani-

mata abbia progettato ritoccare il riformabile : non

mai proponendo modifiche che urtino anche in mini¬

ma parte col dogma. II domma essi di natura intan-

gibile per essere stata la Divinita il grande Aulore

supremo : eppcro chi a giusto litolo si gloria d'esse-

re nato in grembo di Chiesa santa, non poteva che

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 25: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

XXVI —

dilungarsi dagli assurdi dagli crrori de' non cattolici

religionari. Qualche riforma, che progetto, non riflette che la disciplina sollanto; e, quesla sola riflettendo, e militando co' principi della piu pura filantropia, chiun-

que nclla rccolenda veste di Sommo Pontefice decore- ra la gran seggia dell'umana salvezza, non potra che

giustificare la solidita delle mie teorie e come succes¬ sor di Pietro e come erede di Silvestro.

Dietro tali pezzi anteposti progredira l'ordine ca-

pitulare de' quindeci libri della prima parte, quello dei tredici della seconda. Quesli ordini si sussieguono con un sistema matematicamente disposto ; e sembrano due catene in tal modo congeminate che senza dell' una non si potesse star 1'altra. I capitoli sonosi gli anelli, che ne legano tenacemente le di loro distese ; e Torn- missione d'un solo capitolo ne spezzerebbe la potenza di non poche ed intercssanti conseguenze. Talora ella

piu una progressione di corollart che di capitoli. Prima che dell'eramazioni de'tronchi ne faccia pa-

rola, egli essi giusto che da questi cominci : quindi ecco prima il sommario di ciascuno de' libri, dappoi quello di cadauno capilolo.

Nel libro primo vi s'invengono delle dimostrazioni

apoditliche, che fan vedere quali si sian i veri prin- cipii motori delli corpi politici. Sara dato a chiunque rilevare da questo libro che la virtu l'onore ed il ti- mor politico di Montesquieu non sieno che fantasmi; ed a plalonici ed aristolelici parccchi essenziali poris- mi, li quali sgominano quell'oscura e densa nebbia che, ottenebrando la verita n'illude le menli anche de' piu sennati filosofi.

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 26: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

xxv ir

Nel libro sccondo vi si guardera il prospetto deF

dritto politico generate nonche quello dell'eramazioni di

questo, cioe e le poggianti sull'armonia, e le soslenen-

tesi sulla forza ; e questa dipintura spicchera dai chia-

roscuri delle ragioni, dalle quali vien dimostrato per¬ che le prime si sieno piu. naturali e durevoli delle sez-

ze. Tale libra, mentre sarassi didascalico, lo si sara.

parimenti dilettoso perche vanna in esso dipinte in

cronaca pittoresca Teta diverse degli associi politici

perche comprese ne sono delle riflessioni proficue a

tutti li ceti che ne campongona il tessuto di corpo- razioni cotali.

Nel libro terzo vi si vedra la praspeltiva dell' a-

nima e del corpo politico nonche dei veri allribuli

d'entrambi, in cui discorgerassi quanto necessiti la vi-

cendevole armonia, al'ternantesi tra l'anima ed il cor¬

po. Essi in questo libro che vi si rilevera quale siasi

i' organismo piu conveniente a' corpi politici, perche l'aimonia vicendevole non possasi facilmenle- allerare;

e che, pe'difettamenti dell'organismo convenevole, av-<

venute ne siano quelle convulsioni, onde il genere uma-

no 1' e stala agitato anche cassalmente lalora.

Vi si rilevera nel libro quarto che tutti i processi della Natura vengano guidati dall'armonia ; e che, se

questa s'alterasse o mancasse egli febbriciterebbe o

mancherebbe la macrocosmiale gran vita egli n' av-

verrebbe 1' attristante caologia del profondo Burncto.

Come parisma, emana da questo libro quella conse-

guenza, la quale ne compone lo basamenlo dell'ope¬ ra. Quivi van disvelati laluni arcani della Natura, cui

denso separo gravemente ne cuopre ; c con vagbezza

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 27: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

— xxvnr —

si guarda ch'anco le mostruositadi, e quanto sembrane

anomalo, non ne viva che per la forza dell'armonia. Vi ha nel libro quinto che le singole malatlie delli

corpi politici ne sien derivate dal perche la forza ir- ritativa n'avesse all'armonica prevaluto; e che non mai

possa essersi armonica la vital forza di essi, se non avvicinisi a quella che richieggon li fisiologi, se non avvicinasi a quella dagli antroposomatologi descritta. Iu questo libro vi si guardera il rilratto genuino del ben costituito corpo politico; vi s'inverra che, non es- sendo stati istituiti li corpi politici e di forma monar- chica e di forma aristocratica e di forma democrati- ca e di forma teocratica e di forma mista sul rao- dello di queslo ritratto si sien mostrati difettosi ed abbian corso rapidamente alia di loro soluzione; vi si

leggeranno delle riflessioni utillime a chi voglia ben

eseguire la sua scena sul teatro politico. L'esposizione dell'icnografia, su cui debbesi edifi-

care il meccanismo d'un perfetto corpo politico giusta le teorie premesse ne'libri antecedent,. essi la mate¬ ria del libro sesto. Necessarie perenesi s'inverranno in

queslo libro. Quella del prolegomeno esorta li rettori dei popoli a non portare delle innovazioni sulle cosli- tuzioni primitive qualora non fossero chieste dall'ur-

gente bisogno : le capitulari seguenti le sono esorta- torie pe' popoli, perche non rassegnino dimande di ri- forme che quantc volte fossero queste di visibile neces¬ sity ; c che, in domandandole, le suppliche si debban- conlcnere ne' limiti del piu pronunzialo rispello che ne potesse csigere la sacra e veneranda persona di eadauno rcltorc.

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 28: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

XXIX

Conlerrassi nel libro setlimo il diagramma della'

regia potesta, e de'doveri ch'a questa vannosi annessi:

di quella pero la quale n' animi il meccanismo d' uu

corpo politico coslituito giusta la mia icnografia. Que¬ sto libro del tutto vertesi sull' anima politica : quindi la sua vera titolazione sarebbesi il libro della politica

psicologia od il libro dei re.

Talune idee generali sulla religione e sul modo

come debbansi formare il di lei minislero e sue leg¬

gi, essi cio che va contento nel libro nono. Rileve-

rassi in questo libro quanto la religione siasi necessa-

ria ; quanto sublime e proficua siane la crisliana ; ed

in qual modo li legislatori ne dovrebber istituire le po- lizie relative.

II libro deeimo rappresentera il quadro de' vantag-

gi, che ai stati ne reca un ben istituito ministero del-

1' interno; e con quali leggi e con quali mezzi tal mi¬

nislero quesli ergere possa fin ai gradi piu sommi di

floridezza. Che tutlo il benessere relativo delli corpi

politici n'addipenda dalla buona costituzione di cotal

ministcro egli rilevasi da questo libro ; ed e parimenli in esso come questa buona costituzione debba essere, e quali esscr ne dcbbano le ministerialiche mosse.

Nel libro undecimo vi si vedra il quadro del mi¬

nislero dell'azienda publica, ch'oggigiorno dicesi delle

finanze, nonche talune riflessioni sulle leggi le quali vi

si riferiscono. Questo libro dara a vedere come si deb-

bano imporre de' tributi, i quali abbisognano al so-

stentamento dello Slato, tra' popoli per6 li quali sian

pervenuli al soramo grado di civilta.

II libro duodecimo dara il quadro del ministero

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 29: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

— XXX della guerra ; cioe del come debba lal minislero es- scrne organizzato e da quali leggi ne debbe essere mosso. II modo col quale si debban fornire li Stati delle diverse milizie cioe tanto di quelle di cui fa

d'uopo il pubblico mantenimento dell'interna polizia quanto di quelle ch'abbisognano alia difesa delle ester- ne ed ostili collisioni, egli e tutlo in questo libro con- lenuto.

II quadro, da cui rileverassi come debba esser for- mato 1' organismo della macchina del ministero degli affari esteri, nonche le leggi organiche che li com-

petono, ello nel libro decimoterzo. In questo libra sommamente vi si commenda 1'odierna istituzione de¬

gli ambasciatori ordinari, la quale e sorvenula alYe- solata degli estraordinarii ; si prescrive come li corpi diplomalici el ministero degli affari esteri si debban condurre in tutti i di loro politici disimpegni ; e si chie- dono dei grandi riguardi dalla parte del governo ver¬ so le operazioni d'un tale ministero.

II libro decimoquarto rappresentera il quadro del come debban esser formati gli organismi de'ministeri d'amendune le polizie, la preventiva e la giudiziaria, nonche le leggi abbisognanti nel duplice ramo. In que¬ sto libro si vedra ch'abbia prettamente imitalo la sccl- ta delle api del terzo libro di Lucrezio.

II decimoquinto libro, ultimo della prima parte dcl-

1'opera, trattera de' doveri e da quale spirito debban esscr animati gli uomini re, gli uomini consiglicri dei

re, gli uomini ministri, gli uomini sacerdoti, gli uomi¬ ni magislrati i pensionisti gli uomini militari gli uomini funzionart non assoldati gli uomini padri di

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 30: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

XXXI —>

famiglia, gli uomini ricchi, gli uomini poveri, lutti final-

menle li cilladini d'uno Stato. Questo non essi che un

libro di canoni e di dettami: da queslo a vedere al

cilladino di Stato e condizione qualunque qual si debba

condurre, perche trovisi bene e con Dio e cogl'uomini. II libro decimosesto ello il primo della parte se-

conda nella quale si contengono le leggi applicabili alle teorie enunciate ne' quindeci libri della prima. E

in questo libro che si leggono le leggi fondamentali ed

immutabili faciende dai rappresentanti delle nazioni sen-

za lintervenlo dei re, alle quali questino non debbo-

no che apporre le di loro reali sanzipni. Fara veder

questo libro come sian solide da tali autori slabilite

le dette leggi, come rimanga ben interpretata la con-

correnza delle volonta private di Gian Vincenzo Gra-

vina, e come siasi valida la forza ratificante.

Nel libro decimoseltimo si leggeranno le leggi reali

sanzionanti le fondamcnlali composte dai rappresentanti senza l'inlervento del re. In questo libro rifulge nello

splendore maggiore la potesta de* Sovrani.

Nel libro decimottavo s'inverranno le leggi relati¬

ve al compartimento territoriale d'uno Stato, nonche a publici edificii faciendi a carico deU'erario naziona-

le, in modo che questi abbian quell'aggiustata ragio- ne, ch' indicano le proporzionalita dell'osleologia della

somatologia della sarcologia e dellangiologia degli an-

tropometrici. Tale conquaguaglio vi si vedra naturale del tutto.

Le leggi relative all'organismo, che costituisce la ben direlta meccanica de'corpi politici, e ch'ello imi-

tato dal mireYole descritto dalla sarcologia e desmo-

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 31: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

— XXXII —

logia degli antropometrici, vi si leggeranno nel libro

decimonono. Quivi Yedrassi quanto semplice debba es-

sere 1'organismo delle ben costituile macchine politi- 'che, onde una meccanica complicata non le soprac- carichi di parti futili ed a loro stesse di peso.

Nel libro vigesimo si leggeranno le leggi relative

al cerimoniale politico, usabile in uno Stato che siasi

pervenuto al grado del civilizzamento maggiore. Tal

cerimoniale vedrassi tutto filosofico e quello che, men-

tre serbane il decoro diccvole ad una nazione poliz- zata, non miga risenta dello strano e del ridicolo.

Le leggi relative al ministero della religione si leg¬

geranno nel libro vigesimoprimo. Vi si discorgera in

queste che la polizia della religione abbisogna d'esser

guidata dalla ragione che le si riferisce e dalla ne-

cessaria saggezza, perche sieno come Sofocle pruden- tissimo le richiede.

Nel libro vigesimo secondo vi si vedranno le leg¬

gi ch'abbisognano perche il ministero dell'interno pro- curi la floridezza e del publico e delf erario de' pri- vati. In questo libro vi si conterranno le leggi le

quali addimosti\ano il vero presentimento d'un legisla¬ tor filantropo.

Nel libro vigesimoterzo vi s'invengon le leggi re¬ lative al ministero delle finanze : cioe quelle che ne stabiliscono il patrimonio dello Stato, qual la ragione lo richiede ; e quelle le quali portano il supplimento aH'insufficienza di questo qualor avvenisse che le ren- dite patrimoniali realmente desscro un insufficiente pro- duttivo.

Nel libro vigesimo-quarto v'anno le leggi riferibili

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 32: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

XXXIII —•

al ministero della guerra : quelle che corredano lo

Stato di convenienti milizie e senza sopraccaricarlo. Nel libro vigesimo-quinto vi si contengon le leggi

relative al ministero degli affari esteri ; quelle che pre- scrivono come defcba esser composta e qual debba

muovere questa troppo difficile macchina.

Nel libro vigesimo-sesto vi si comprendon le leggi relative al ministero d'entrambe le polizie, la preven- trice e la punitrice, nelle quali circola lo spirito delle

legislazioni di tutti li popoli. Nel libro vigesimo-settimo vi s'inverranno le leggi

ravvivatrici delle benefiche, perche queste non s'infie-

voliscano non s'ammortiscano non si degenerino. Ve-

drassi in questo libro una istituzione novella. Questa ha relazione all'eforica ed alia tribunizia ; e dessa ne-

cessaria, ed e sommamente proficua alia vita dei Stati.

Nel libro vigesimo-ottavo finalmente si leggeranno i

formulari de' rapporti ordinari de' ministri al re circon-

dato dal suo consiglio, nonche de' decreti a questi re-

lativi. In questi formulari vi si ravvisera la politica fi-

losofica e la filantropia, che distingue i Stati civiliz-

zati dai barbari ed inculti.

Rileverassi da tutti questi libri ch' il mio spirito non sia stato affatto prevenito ; e che, come promi-

si, avessi proceduto sempre equidistante ed in linea pa- rallela dalle opinioni di Platone e d'Aristotile.

Rileverassi da questi libri ch'6 disdegnato menti-

re, e mentito avrei se detto avessi che uno o piu uo>

mini debban essere li Caligoli delle genti. Rileverassi che non ho ambito che di beneficarle

da filantropoj e che tal nobile ambizione m'avesse in- 4

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 33: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

XXXIV

"vitato ad edificare sul saldo la base dell'universale fe-

licita. Percio non s'aspettino le Sirene dell' Odissea che

plauda alle note de' canti di esse; ne le Strofadi della

teogonia alia di loro voracita : io m'appiglio a plau- dire il vero soltanto.

Passando quindi all'esposizione di cadaun de1 capi¬ toli enne questa la seguente.

11 libro primo va suddiviso in nove capitoli. II pri- mo si e che li principii moveriti li corpi politici non si siano quelli indicati nello Spirito delle leggi di Mon¬

tesquieu. II secondo che la virtu politica siasi un fan- tasma. II terzo che 1'onor politico essi anch'esso un fantasma. II quarto che il timore politico sia desso

parimenti un fantasma. II quinto da talune riflessioni

Sopra quanto si e detto. Il sesto da il quadro del pri- mo corollario. II settimo il quadro del secondo. L'ot- tavo il quadro del .terzo. II nono in ultimo una giu- stificazione apologetica dell'obbietto di Montesquieu.

II libro secondo suddividesi in dieci capitoli. Si

comprendono nel capitolo primo le congetturazioni sui

principii delle societa. E trattato nel secondo come a- vesse progredito ne' diversi gradi 1' associamento poli¬ tico. II terzo tratta del primo nodo con cui 1'uo¬ mo siasi legato in societa. II quarto dell'infanzia delle societa politiche. 11 quinto dell'adoloscenza delli corpi politici. II sesto della prima giovinezza delle societa

politiche. II settimo della seconda giovinezza delle det- le societa. L'oltavo della maggiorita de'corpi politici. II nono dell'eta matura di detti corpi. Nel decimo fi- nalmente vi si discorge il perche avviene che le co-

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 34: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

XXXV —

stiiuzioni, le quali si dilungano dal precetto di Dio r le siano di continuo allerabilL

II libra terza va suddiviso in ventiseieapitoli. Con->

tiene il capitolo primo un prolegameno sul compare timento di questo libro. II secondo tratta della vita

privata. II terzo fa vedere che non sempre il citta-

dino di uno Stato possa e debba rimanersi nella bella

vita privata. II quarto addimostra che quel patriotti-

smo, il quale obbliga. l'uomo sociale a sacrificarsi coll

l'abbandono della vita privata ^ l'obblighi. del pari alle

abnegazioni di tutto cio che non concorre al ben dello

Stato;. del quale n'e parte. II quinto descrive l'oggetto

delle, riportate premesse. II sesto discorre de' primi or-

dini, ossia dell'insieme delli corpi politicL II settimo

prova che l'eccedenze o le mancanze del concorso delle

forze in taluni Stati, non altrimenti che nell'animale^

inferisca al corpo politico non lieve alterazione. L'ot-

tavo prescribe che i grandi si debban tenere nel me*

desimo livello che tutti. gli altri cittadini di uno Star

to. II nono discorre degli ordini secondart di un-cor¬

po politico. II decimo degli avvenimenti, ch'addimo-

strano quanto impolitiche sien state le istituzioni opr

poste alia predetta teoria. L'undecimo degli organi dei

sensi' del corpo- politico. II duodecimo dal primo or-

gano interno dei sensi in un corpo politico. II decimo-

terzo fa un parallel© tra li corpi. politici, ch'an avuto

ampio, men ampio, e nullo consiglio. II decimo-quarto

da un rapido sguardo sulla stovia romana. 11 decimo--

quinto fa una breve riflessione sulle armate di Alessan-

dro il macedone e di Napoleone Bonaparte. 11 decimo»

sesto tratta del secondo organo interno de' sensi in ua

V^K. ..._—,._

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 35: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

XXXVI

corpo politico. II decimosettimo del principio anagogico,. donde n' e derivato il ministero della religione. II de~ cimottavo una continuazione dello stesso soggetto. II vigesimo contiene talune riflessioni storiche sull' istesso soggetto. II vigesimoprimo disserisce del terzo mini¬ stero di uno Stato politico. II vigesimo secondo del quarto ministero di uno Stato politico. II vigesimo. quarto del sesto e settimo ministero di uno Stato po¬ litico. II vigesimoquinto contiene talune riflessioni so- pra quanto si e delto. II vigesimo sesto alia fine tratta dell'anima d'un corpo politico.

Nel libro quarto son contenuti nove capitoli. 11' primo da il quadro generale della gran macchina del- 1'universo. II secondo il quadro dell'organo Terra. II terzo dice che si siano le leggi dell'armonia le quali gui- dano le piu strane meteori. II quarto tratta dell'armo- nia, che s'affaccia dalle estraordinarieta mineraliche. Dice il quinto che gli enti inorganizzati e 1'ultimo a- nello di essi, che colligali agP organizzati,. non s'evol- gano che sulla ruota armonica. II sesto, che, sebbe- ne le famiglie delle piante differiscano nell'economia, pure tutte con una legge d'armonia le guidi la Na¬ tura. II settimo che, simile a quella delle piante, siasi l'armonia ch'anima la zoofitica ed animale. L'ottavo che, se 1'armonia stata fosse la motrice degli avveni- menti politici, l'istoria civile avrebbe equiproceduta con la naturale, Nel nono vi a una conseguenza, che si deduce da quanto si e detto.

I capitoli che si contengono nel quinto libro si sono tredeci. II primo da un rapido trattato del ben costituito corpo politico. II secondo prova che li corpi

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 36: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

XXXVH

politici non siano stati ligati con tale cosfituzibne. It

capilolo terzo dice perche non li sono stati ligati i cor¬

pi politici monarchici. II capitolo quarto espone la cau¬

sa perche non li sono stali ligati i corpi politici ari-

stocratici. II quinto perche non li sono stati ligati i

corpi politici democratici. II sesto espone la causa per¬ che non li sono stati ligati i corpi politici teocratici.

11 settimo le cause perche non li sono stati ligati i

corpi politici misti. L'ottavo la conseguenza derivante

da talune riflessioni sul riepilogamento delle epoche della vita de' corpi politici. Prova il nono che l'equi- librio si ravvieini a quello della Natura soltanto con

quell'armonia dalla somma Divinita dettata al legisla- tore Mose. 11 decimo che le rivoluzioni migliorative si moslrino all' occhio del politico come le febri di

primavera all'occhio del fisico. Diee l'undecimo che li

popoli non dcbbano esser violenti nel ricorrer a que- sle febri per otlener l'equilibrio, ma che debbano an¬

che in cio imitar la Natura. 11 duodecimo che, se cosi

si fosse praticato in varie occasioni, la storia di ta-

luni popoli culti non li avrebbe caratterizzati di crudi e barbari. II dccimoterzo finalmente che la maleficen-

za delle Sirene ingannatrici, la voracita delle Arpie atrofifere, Y agitamento delle fcbbri leggiere, lo scon-

volgimento delle grandi evoluzioni, tutto s' evita nei

corpi politici qualora sien fabbricati sulla meccanica e con le leggi dell'economia del corpo umano.

I capitoli contenuti nel libro sesto sonosi quattor- dici. II primo enne un necessario prolegomeno sulla nalura di questo libro. Dice il secondo che li re, li

quali non son stati ben dipinti dalle istorie, abbian cosi

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 37: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

— xxxvm —

Hgurato pcrdbe non han saputo ben organizlzare il mec*- canismo delle macchine, ch'anno animate II terzo co<- me i re debbano organizzare il primo organo interna de' sensi nei loro corpi politiei. II quarto da una con- tinuazione sullo stesso soggetto. II quinto un canone consecutivo deH'acuminazione del cono proposto, ossia del prim'organo interno de' sensi dei corpi politici. II sesto- disserisee de' primi passi, che debbonsi dare dal cerebro politico. II settimo dell'organizzamento deli'aula consultiva ossia del cerebro politico. L'ottaYO degli attributi dell'aula consultiva. II nono da un canone re- lativo al primo ministero, ossia quello della religione. II decimo un canone relativo al secondo ministero ossia quello che regola l'interna economia di una mac- china politica. L'undecimo un canone relativo al terzo

ininistero, quello cioe che dicesi delle finanze. II duo¬ decimo un canone relativo al quarto ministero, cioe della guerra. II decimo terzo un canone relativo al quinto ministero, quello cioe che colliga l'esterno coll'interna

politica economia vitale delle macchine sociali. II de-

cimo-quarto un canone relativo ai ministeri delle po* lizie, amministrativa e giudiziaria.

II libro settimo contiene undeci capitoli. Essi il

primo un epistola a tutti i re della Terra. II secondo

progetta i- primi passi da darsi da un re. II terzo dk- ce come li re debbano formare il cerebro de' corpi politici, che animano. II quarto come i re debbansi

comportare per 1' alloggiamento e tutt' altro ch' ab-

bisogni al eorpo dei rappresentanti della nazione. II

quinto dice perche le case de' rappresentanti delle no- zioni debbano esser dicevoli alia dilor dighita, e mu-

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 38: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

Ml

— XXXIX

nrite d'imponentissime scolte. II sesto perche questi pa-

lagi debbano esser forniti d' appartamento tale che

possa 'esser bastevole a trattar con decenza e parsi- monia la comunita de' rappresentanti nazionalu II set¬

timo perche questi palagi debbano essere garantiti da-

gl'inconsiderati inveslimenti esoterici. L'ottavo perche, se fia possibile i cerebri nazionali debbano rinserrarsi

in perfelta clausura, II nono perche le case dei se-

nati debbano essere vicinissime anze circondare quelle dei re. 11 decimo come i re debbano inaugurare 1'an¬

nual apertura de' di loro nazionali consigli. L'undeci-

mo come i sovrani debbano far figurare nelle «ssem-

blee il di loro cdnsiglio. Nel libro' ottavo non vi si contengono ehe due

lunghi capitoli. II primo essi un prolegomeno dei re

nelle aperture de'consessi consigliativi. II secondo una

risponsione arialoga "al prolegomeno dei re che deb-

besi proferire dell' anziano piu idoneo che all' oggetto

eligerassi dal consiglio. II libro nono contiene quattordici capitoli. Tratta

il primo della necessita della religione. II secondo della

necessita della religione relativamente al dritto delle

genti. II terzo della necessita della religione relati¬ vamente al drilto politico. II quarto della necessita della religione, relativamente al dritto civile. II quin¬ to della necessita della religione, relativamente al drit¬ to di Natura. II sesto della necessita della religione cristiana. 11 settimo si versa sul medesimo soggetto. Dice 1'ottavo quali previdenze debban avere li re e

loro consigli nella costituzione del ministero della re¬

ligione. II nono come Sofocle richicde le leggi cano-

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 39: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

XL

niche. II decimo come debba esser regolato il nume- ro de'ministri della religione. L'undecimo che, essen- do i ministri della religione quanti li dovrebbero, sa- ranno come li debbono essere. II duodecimo come deb¬ ban essere educati li ministri della religiohe. II deci- moterzo come li ministri della religione debbano es¬ sere stipendiali. II decimo-quarto finalmcnte come si debbano tollerare quei minislri di religione li quali sono di carico ai cittadini d'uno Stato.

Nel libro decimo vi anno trentatre capitoli. Prova il primo che tutto il benessere relativo dei corpi po¬ litici addipenda dalla buona costituzione del ministero dell'interno. II capitolo secondo quale debba essere la

prima operazione del ministero dell'interno. Dice il terzo di quante classi d'educazione abbisognino le genti d'un ben retto stato politico. 11 quarto disserisce dell'e-

ducazion gcncrale. II quihto del primo dovere, che devesi

insegnare dalle scuole politiche. II sesto dice come i

dogmi di tali scuole debbano relativamente alia morale imitare quello della Natura. II settimo espone l'oggetto universale di queste scuole. L' ottavo disserisce dell'edu-

cazione quasi generale. II nono s'estende sul medesimo

soggetto. II decimo tratta dell'educazion relativa. L'un¬

decimo della scuola di nomologia. 11 duodecimo della scuola di teologia. II decimoterzo della scuola di tec-

nologia. 11 decimoquarto da talune riflessioni sopra quan¬ to si e detto. Nel decimoquinto nel decimosesto e

nel decimosettimo vi anno tre necessarii corollari. II

decimottavo tratta della seconda operazione del miui-

stero dell'interno. II decimonono della coltivazione ed

alberazione del demanio. II vigesimo dell'incoraggia-

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 40: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

XLI

saento delle arti e del commercio. II vigesimo-primo si

verte sui medesimi soggetti. II vigesimo-secondo fa

vedere quali si debbano intendere dritti civili. II ca-

pitolo vigesimo-terzo da talune riflessioni sopra quanto si e detto. II vigesimo-quarto dice quali debbano "es¬

sere gli attributi, e come debba esser formata la ca¬

mera della censura. II vigesimo-quinto vertesi sul me-

desimo soggetto. II vigesimo-sesto tratta della terza

operazione del ministero dell'interno. 11 capitolo vigesi- mo-settimo s'estende sul soggetto medesimo. II vigesi- mo-ottavo dice come debbano essere stabiliti gli al-

berghi e gli ospedali dei poveri. II vigesimo-nono co¬

me stabiliti debbano essere gli orfanotrofi. II trente-

simo come debbansi stabilire gli ospizi de' trovatelli.

II trentunesimo da talune riflessioni sopra i due sezzi

capitoli. II trigesimo-secondo un osservazione sopra

quanto si e detto. II trigesimo-terzo disserisce della

quarta ed ultima operazione del ministero dell'interno.

I capitoli del libro undecimo si son ventisette. Trat¬

ta il primo della necessita de'tributi in uno stato. Di¬

ce il secondo che questi tributi debbano essere impo- sti con la piu alta giudiziosita e filantropia onde i

popoli non ne restino oppressi. Annovera.il capitolo terzo tutte le sorti d'imposizioni, che si son state e

sonosi in uso presso dei popoli. Dice il capitolo quar¬ to che la natura delle imposizioni c relativa ai gradi di civilta in cui rattrovasi un popolo. 11 capitob

quinto che 1' imposizione piu naturale per un popolo

pervenuto all'apice della civilizzazione siasi la fondia-

rica. II capitolo sesto da alcune ragioni perche l'im-

posiziohe fondiarica siasi piu naturale per un popolo

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 41: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

XLII

civilizzato. II setlimo dice se sianvi dei Stati, presso

de'quali possa esser impolitica l'imposizionefondiarica. L'oltavo che sia ingiusta l'imposizione per testatico

sopra una nazione polizzata. II nono vertesi sul me-

desimo soggelto. II decimo tratta delle imposizioni su-

gli ulensili. L'undecimo dice d'esser saggissima la leg-

ge ch'impone de' dazt sull'immissioni delle estere ma- nifatture le quali si posson lavorare nel proprio pae- se; ma non plausibile quella, che s'imponga sui prodotti della Natura, de' quali questo n' e privo e che 1' ab-

bisognano. II duodecimo versasi sul medesimo sogget¬ to. II decimo-terzo anche sul medesimo soggetto. II

decimo-quarto anche sul soggetto medesimo. II deci-

mo-quinto ed il decimo-sesto anche sul medesimo sog¬ getto. II decimo-settimo da talune riflessioni sopra quanto si e detto. Dice il capilolo decimo-ottavo che sull'estrazione tanto delle manifatture, quanto de'pro¬ dotti naturali del paese non debbasi imporre dazio veruno. II decimo-nono che Timposizione sulle merci debba esser schivabile per quanto sialo possibile. II

vigesimo quali sorti d'imposizioni debban supplire le schivabili sulle merci. II vigesimo-primo tratta delle

imposizioni sugli oggetti di lusso. II vigesimo-secondo s'estende sul medesimo soggetto. Dice il vigesimo-terzo sopra quali contratti debbano gravitare le imposte. II

vigesimo-quarto si prolunga sul medesimo soggetto. II

vigesimo-quinto tratla delle ammende sulle frodi, sui

reati, e sui delitti. II vigesimo-sesto da una breve riflessione sopra quanto si e delto. Dice finalmente il

vigesimo-settimo come debba essere costituito 1'orga¬ nismo del ministero delle finanze.

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 42: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

XLIM —

II libro decimo-secondo contiene ventitre capitoli. Dice il primo se le milizie siano necessarie in una Stato. II secondo perche malamente si fossero con-

dotti li popoli antichi nelF organizzare le recipienti ci-

stifellee nonche le di loro braccia. II terzo come fu?

invalso il prefato errore presso Ie antiche nazioni. II

quarto espone la causa perche suIF aja de' primi re-

gni cristiani videsi rinovellare il bellico sforzo che

se non li annientd r come quelli degli anlichi, li ten-

ne almeno lungamente valetudinaru II quinto un al-

tra causa che ha fatto ricadere i regni cristiani d' Eu-

ropa nella mania dello sforzo continuo. II sesto la terza

ed ultima causa, ch' a stabilito come permanente lo

sforzo de'regni cristiani d'Europa. Dice il settimo che, oltre del sangue sparso, v'abbiano altre conseguenze

portate al popolo cristiano dallo sforzo permanente de'

regni d' Europa. L' oltavo s' estende sul medesimo sog¬

getto. II nono tratta de' funzionari del ministero della

guerra. Dice il decimo come si possa tenere impiedi un

armata, senza che questa sia di carico alia nazione; senza che questa produca alia stessa quei mali, che

soglion produrre gli eserciti numerosi. L'undecimo in

quante sezioni debbasi dividere 1'armata continuamen-

te attiva. II duodecimo quanto necessaria sia la guar- dia reale. II decimo-terzo tratta del numero, della na¬

tura dell' armi f e degli uniformi della guardia del

re, e del suo regio consiglio. II decimo-quarto degli uffiziali delle guardie. II decimo-quinto della polizia ar¬

mata. II decimo-sesto della forza d'imponenza. II deci-

mo-setlimo espone come Ficnografia di questa armata

possa non eludere il gemino presentimento. II decimo-

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 43: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

XLIV

otlavo versasi sulla durata del servizio, e prerogative de' soldati dell'armata attiva dopo il concede Dice il

decimo-nono quanto sia riprovevole in politica avere delle truppe straniere a stipendio. II vigesimo come si

richiedano gli uffiziali dell'armata attiva. II vigesimo- primo quali attributi si richiedano negli uffiziali del-

1'armata sedentanea. II vigesimo-secondo come si deb¬ bano gratificare gli uffiziali dell'armata attiva, come

quelli dell'armata sedentanea. II vigesimo-terzo in ul¬ timo di quali membri debba essere organizzata la

macchina del ministero della guerra. II libro decimo-terzo vien composto di quindeci

capitoli. Nel primo vi ha un prolegomeno sul mini¬

stero degli affari esteri. Dice il secondo quanto fosse stato irregolare nei tempi passati il trattamento degli affari polilici tra corte e corle per via degli amba- sciatori eslraordinarii. II terzo die Fistituzione degli ambasciatori ordinarii sia stata molto savia; e che per questa le corti vi si fosser ravvicinate in modo che non le erano slate prima dei tratlati di Nimega e di Munster. II quarto quanto 1'equilibrio d'Europa Yi fosse stato ben slabilito coll' istiluzione delle ambascerie or- dinarie. II quinto quanto il commercio avesse progre- dito coi stabilimenti desli ambascialori ordinarii. II se- sto quanto le istituzioni dclle ambascerie ordinarie a- vesse influito al manlenimento della pace. II setlimo

perche F equilibrio bene vi si mantenga ; perche il commercio vi si possa far fiorire ; perche la pace non

venga turbata egli e d'uopo che grande accuratezza vi si pratichi dai re nella scelta de' lor rapprescnlanti presso le corti. L' ottavo come debba essere organiz-

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 44: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

XLY

zalo il ministero degli affari esteri. II nono quali at-

tributi si richiedano per la persona la quale deve

cuoprire la carica di ministro degli affari esteri. II

decimo come il minislero degli affari esteri debba es¬

sere il portavoce delle altre alia sua corte. L' unde-

cimo espone i doveri fondamentali del ministero degli affari esteri. II duodecimo come i ministri delle eslere

corti debbano esser considerati e con quali riguardi. II decimo-terzo come i minislri delle estere corti si

debban mantenere nella piu perfetta disciplina. II de-

cimo-quarto quali mezzi debbano adoperare i ministeri

degli affari esleri onde i stranieri siano ben ricevuti

e soccorsi in caso di bisogno, tanto nella linea litto-

rale quanto in tutla Faja dello Stato. II decimo-

quinto li riguardi che il re ed il consiglio di lui deb¬

ban avere pel ministero degli affari esteri.

I capitoli del libro decimo-quarto sonosi trentuno.

II primo da un rapido sguardo sulla macchina dei mi¬

nisteri di polizia amministrativa e giudiziaria delle culte

nonche delle barbare nazioni. II secondo dice quali e

quanti sforzi abbian fatto li legislatori per riparare alle

malamente organizzate mani igienica e terapeutica delle

colpe. 11 terzo sopra quale modello si debban orga- nizzare i meccanismi della mano igienica e terapeu¬ tica. 11 quarto perche nella monarchia assoluta ab¬

bian difettato i ministeri delle polizie. II quinto per¬ che i ministeri delle polizie abbian difettato nelle mo¬

narchic moderate. II sesto perche nelle aristocrazie

abbian difettato i ministeri delle polizie. II settimo

perche i ministeri delle polizie abbian difettato nelle

democrazie. L' ottavo perche la monarchia cinese siasi

predistinta da tutle le costiluzioni dell'universo nella

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 45: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

XLVI

formazione del ministero delle polizie col stabilimenta del Li-pu. 11 nono espone gli ottimi effetti del Li-pu nell'impero cinese. II decimo dice come debba essere

organizzato lo stabilimento che deve imitare il Li-pu. L'undecimo quale debba essere il numero de' compo- nenti e funzionari della camera creatrice. II duode¬ cimo quale il primo passo della camera creatrice. II decimo-terzo espone le conseguenze utilissime, che ne risulterebbero da questa istituzione. Dice il decimo-

quarto qual debba essere il secondo passo della came¬ ra creatrice. II decimo-quinto vi si verte sul medesi¬ mo soggetto. II decimo-sesto espone Ie funzioni degli iniziati nel ramo amministrativo, e di quali mezzi deb¬ bano essere forniti dal governo. II decimo-settimo le funzioni degl' iniziati sul ramo giudiziario, e di quali mezzi debbano essere forniti dal governo. II decimottavo tratta del terzo passo della camera creatrice. II decimo- nono dice qual debba essere il numero de'componenti; e quali le funzioni della camera giudicatrice. II vige¬ simo da una riflessione sopra F organizzazione di quasi tutte le camere che amministrano la giustizia nel-

l'aja civilizzata dei due emisferi. II vigesimo-primo come debbano essere frenati gl' ingiusti reclami contro dei magistrati ; ed in quale modo la camera giudica¬ trice debba procedere a giudicarli, qualora tali reclami

s'invengano giusti. II vigesimo-secondo espone talune eccezioni al precedente capitolo. II vigesimo-terzo un

rapporto della camera giudicatrice al Sovrano, allora-

quando da questa si sara rinvenuto reo qualche ma¬

gistrate. II vigesimo-quarto tratta della camera di se-

greta polizia ossia camera preventiva. II vigesimo- quinto dice quale accuratezza egli debbasi avere dalla

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 46: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

XLVH

camera preventrice nella scelta degli agenti di polizia, e chi questi debbano essere. II vigesimo-sesto quale

prudenza debba avere la camera preventrice nelli suoi

procedimenti. II vigesimo-settimo come si debbano pre- venire ed arrestare li delitli. 11 vigesimottavo come si

debba procurare che la religione non venga vilipesa. II vigesimo-nono quale cura debbasi avere, onde i co- stumi non vengano contaminati. II trentesimo ciocche debba fare la camera preventrice, onde il publico ri-

poso non venga altera to. II trentunesimo ciocche l'e da farsi dalla camera preventrice, onde non venga ur- tato F ordine sociale.

Nel libro decimo-quinto vi si comprendono diecino-

ve capitoli. II capitolo primo da taluni cenni preli- minari a questo libro. II secondo si verte sul mede¬ simo soggetto. Avvi nel terzo un corollario che si deduce da quanto vi si e premesso. Nel quarto una con- clusione da quanlo si e detto emanante la quale for¬ ma la base fondamentale della felicita umana tanto

temporanea quanto eterna. II quinto tratta de' doveri

privati e pubblici del Sovrano. II sesto de'doveri pri- vati e pubblici dei consiglieri del Re. II settimo dei

doveri, e da quale spirito debbano essere animati gli uomini ministri del Re. L'ottavo dei doveri e da quale spirito debbano essere animati gli uomini sacerdoti. Di¬ ce il nono quali vedute si dovrebber avere, perche li sacerdoti possano nell' intutto adempiere con plausi agli uffici del loro grande e venerato carattere. 11 decimo

quali siano i doveri, e da quale spirito debbano es¬ sere animati gli uomini magistrate L'undecimo quali li doYeri, e da quale spirito debbano essere animati

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 47: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

> XLVIII

gli uomini militari. II duodecimo quali i doveri, e da

quale spirito debban essere animati gli uomini funzio- narl non assoldati. II decimo-terzo quali i doveri, e da

quale spirito debban essere animati gli uomini padri di famiglia. II decimo-quarto quale debba essere il pri¬ mo passo dei padri di famiglia nell' educazione della lor prole. II decimo-quinto quale debba essere il se¬ condo passo dei padri di famiglia nelFeducazione dei di loro figliuoli. II decimo-sesto come i padri di fami¬

glia si debbano comportare nel corrigere li di loro fi-

gliuoli. II decimo-settimo dice da quale spirito debba¬ no essere animati gli uomini doviziosi. 11 decimottavo

i doveri e da quale spirito debbano essere animati gli uomini poveri. II decimo-nono finalmente i doveri, e da quale spirito debbano essere animati tutti li citta- dini d'uno Stato.

II libro decimo-sesto primo della parte pralica, contiene sedeci capitoli. Essi nel primo capitolo una

legge prolegomenale alle faciende dai rappresentanti

plenipotenziari statuitori della sacra ed immutabile

convenzion nazionale. Nel secondo la prima legge po¬ lilica fondamentale d'un regno pervenuto al grado piu eminente di civilizzazione. Nel terzo la seconda leg¬

ge politica fondamenlale d'un regno pervenulo al gra¬ do piu eminente di civilizzazione. Nel quarto la terza

legge politico-fondamentale d'un regno che sia perve¬ nuto al grado piu eminente di civilizzazione. Nel quin¬ to la quarta legge politico-fondamentale d'un regno che sia pervenuto al grado piu eminente di civilizza¬

zione. Nel seslo la quinta legge politico-fondamentale d'un regno, che sia pervenuto al grado piu eminente

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 48: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

1XL

di civilizzazione. Nel settimo la sesta legge politico- Fondamentale d'un regno che sia pervenuto al grado

piu eminente di civilizzazione. Nell'ottavo la legge set-

tima politica fondamentale d' un regno che sia per¬ venuto al grado piu eminente di civilizzazione. Nel no¬

no Fottava legge politico fondamentale d'un regno, che sia pervenuto al grado piu eminente di civilizzazione. Nel decimo la nona legge politico fondamentale d' un

regno che sia pervenuto al grado piu eminente di

civilizzazione. Nell'undecimo la decima legge politico- fondamentale d'un regno, che sia pervenuto al grado piu eminente di civilizzazione. Nel duodecimo Funde-

cima legge politico fondamentale d'un regno, che sia

pervenuto al grado piu eminente di civilizzazione. Nel

decimo-terzo la duodecima legge politica fondamentale d' un regno, che sia pervenuto al grado piu eminente di civilizzazione. Nel decimo-quarto la decimaterza leg¬ ge politica fondamentale d' un regno che sia perve¬ nuto al grado piu eminente di civilizzazione. Nel deci-

mo-quinto la decimaquarta legge politico-fondamentale di un regno che sia pervenuto al grado piu eminente di civilizzazione. Nel decimo-sesto la decima-quinta leg¬ ge fondamentale, nella quale si scorge qual debba es¬

sere la formula del giuramento a darsi dai rappresen¬ tanti in quei regni, che sono pervenuti al grado piu eminente di civilizzazione.

II libro decimo-settimo contien ancor csso altri se- dici capitoli. Avvi nel primo la reale sanzione alia leg¬ ge prolegomenale dei rappresentanti plenipotenziari, co¬ me stabilente la sacra ed immutabile convenzion na-

zionale. Nel secondo la sanzione reale alia prima legge 6

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 49: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

polilico-fondamentale d'un regno pervenuto al grado piu eminente di civilizzazione. Nel terzo la sanzione reale alia seconda legge politica fondamentale d'un regno che sia pervenuto al grado phi eminente di civilizzazione. Nel quarto la sanzione reale alia terza legge politico- fondamentale d'un regno, che sia pervenuto al grado piu eminente di civilizzazione. Nel quinto la sanzione reale alia quarta legge politica fondamentale d'un re¬

gno, che sia pervenuto al grado piu eminente di ci¬ vilizzazione. Nel sesto la sanzione reale alia quinta legge politica fondamentale d' un regno, che sia per¬ venuto al grado piu eminente di civilizzazione. Nel set¬ timo la sanzione reale alia sesta legge politica fonda- mentale d'un regno che sia pervenuto al grado piu eminente di civilta. Nell'ottavo la sanzione reale alia settima legge politica fondamentale d' un regno che sia

pervenuto al grado piu eminento di civilizzazione. Nel nono la sanzione reale all'ottava legge politica fonda¬ mentale d'un regno che sia pervenuto al grado piu eminente d'incivilimento. Nel decimo la sanzione reale alia nona legge politica fondamentale d'un regno, che sia pervenuto al grado piu eminente di civilizzazione. Nell' undecimo la sanzione reale alia decima legge po¬ litica fondamentale d'un regno, che siasi pervenuto al

grado piu eminente di civilizzazione. Nel decimo-secondo la sanzione reale all'undecima legge politica fondamen¬ tale d'un regno, che sia pervenuto al grado piu emi¬ nente di civilta. Nel decimo-terzo la sanzione reale alia duodecima legge politica fondamentale d'un regno, che sia pervenuto al grado piu eminente di civilizzazione. Nel decimo-quarto la sanzione reale alia decima-terza

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 50: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

LI

legge politica fondamentale. Nel decimo-quinto la san¬

zione reale alia decima-quarta legge politica fondamen¬

tale d' un regno, che sia pervenuto al grado piu emi¬

nente di civilta. Nel decimo-sesto la sanzione reale

al giuramento ossia alia forma del giuramento dando

dai rappresentanti in un regno civilizzatissimo non¬

che una legge aggiunta che prescrive come debba es¬

sere il giuramento del re in un tale reame.

I capitoli contenuti nel libro decimottavo si sono

dieci. Nel primo vi si comprende la prima legge po¬ litica fondamentale facienda dal re e dai rappresen- tanli quella cioe della divisione dell' aja d' un regno. Nel secondo la seconda legge politica fondamentale, fa¬

cienda dal re e dai rappresentanti relativamente al-

F organismo meccanico e material dello Stato. Nel ter¬

zo la terza legge politica fondamentale facienda dal

re e dai rappresentanli relativamente all' organismo materiale delle metropoli. Nel quarto la legge politi¬ ca fondamenlale facienda dal re e dai rappresentanti r relativamente all'organismo materiale dellc cilta dipar- timenlali. Nel quinto la legge politica fondamenlale

facienda dal re e dai rappresentanti, relativamente al-

1'organismo materiale delle comuni. Nel sesto la legge

politica fondamentale facienda dal re e dai rappre¬ sentanti relalivamente a tutte le opere pubbliche a

farsi dallo Stato per il bene ed il vantaggio de' cit-

tadini di esso. Nel settimo la legge politica fondamen¬

tale facienda dal re e dai rappresentanti, relativa¬

mente all'icnografia della reggia. NelF ottavo l'otlava

legge politica fondamentale facienda dal re e dai rap¬

presentanti relativamente ai teatri. Ncl nono la no-

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 51: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

LII

na legge polilica fondamentale facienda dal re e dai

rappresenlanti, relativamente alii publici orologi e fa- nali. Nel decimo finalmente la legge politica fonda¬ mentale facienda dal re e dai rappresentanti, relati¬ vamente alia sicurezza delle pubbliche strade.

Nel libro decimo-nono si conlengono trentasetle

capitoli. 11 primo da una legge relaliva al tutt'insie- me della politica sarcologia. 11 secondo una legge re¬ laliva all' organismo della politica desmologia. II ler- zo una legge relativa alia graduazione della politica gerarchia. II quarto una legge relaliva all'organismo meccanico della reggia da cui emana tutto quello del regno. II quinto una legge relativa all'aiutante del re primo dignitario del regno. 11 sesto una legge re¬

lativa all' aiutante del re secondo dignitario del regno. II setlimo una legge relativa all' aiutante del re, ter¬ zo dignitario del regno. L' ottavo una legge relati¬ va all' ajutante del re, quarto dignitario del regno. II nono una legge relativa all' aiutante del re, quinto di¬

gnitario del regno. II decimo una legge relativa al- F ajutante del re sesto dignitario del regno. 11 deci-

cimo-primo una legge relativa all'aiutante del re, set¬ timo dignitario del regno. II duodecimo una legge re¬ lativa all'aiutante del re ottavo dignitario del regno. II decimo-terzo una legge relativa all'aiutante del re, nono dignitario del regno. II dccimo-quarlo una leg¬ ge relaliva all' aiutantc del re decimo dignitario del

regno. II decimo-quinto una legge relativa all'ajutan¬ te del re undecimo dignilario del regno. II decimo- sesto una legge rclaliva all'aiutante del re duodeci¬ mo dignitario del regno. II decimo-setlimo una legge

to^tf

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 52: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

LIII

relativa all' ajutante del re decimoterzo dignitario del

regno. II decimottavo una legge relativa all'ajutante del re, decimo-quarto dignitario del regno. II decimo-

nono una legge relativa al cimeliarco della reggia. II

vigesimo una legge relativa ai custodi del sepolcreto dei re. II vigesimo-primo una legge relativa ai mini¬

stri di Stato II vigesimo-secondo una legge relativa

ai prefetti delle province. II vigesimo-terzo una legge relativa agli arcivescovi, ai diversi presidenli, ed agli uffiziali maggiori della metropoli. II vigesimo'quarto una legge relativa alii sottoprefetti, vescovi, ed uffi¬

ziali maggiori delle armate. II vigesimo-quinto una

legge relativa agli ambasciatori. 11 vigesimo-seslo una

legge relativa alle dame della regina e delle figlie del

re. II vigesimo-setitmo una legge relaliva a lutli gli altri funzionari del regno. II vigesimo-ottavo una legge relativa al trattamento dovuto dallo Stato al re ed

alia sua corle. II vigesimo-nono la legge relativa al

trattamento dovulo dallo Stato alle venerande perso- ne dei rappresentanti. 11 Irigesimo la legge relaliva

al soldo degli aiutanti del re, dignitarl del regno. II

trentunesimo la legge relativa al soldo dei quasi aiu¬

tanti del re. II trigesimo-secondo la legge relativa al

soldo dei sotto aiutanli del re. II trigesimo-terzo la

legge relativa al soldo dei quasi sotto aiutanti del re.

II trigesimo-quarto la legge relativa al soldo dei quasi sotto aiutanti del re nellle provincie. II trigesimo-quinlo la legge relativa al soldo dei quasi sotto aiutanti del

re nei dipartimenti. II trigesimo-sesto una legge rela¬

tiva ai soldi di tutti li funzionari del regno. II trige- simo settimo una legge relativa alio stato d' azienda

generale del regno.

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 53: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

— LIV

II libro vigesimo comprende venti capitoli. Nel

capitolo primo avvi una legge relativa alia solenniz- zazione delle politiche funzioni. Nel secondo la legge relativa alia funzione facienda nella nascila dei ugh del re. Nel terzo la legge relativa alia funzione fa¬ cienda nella nascita di qualunque figlio della nazione. Nel quarto la legge relativa alia funzione facienda nella dichiarazione dell' erede della corona. Nel quinto la

legge relativa alia funzione facienda nel matrimonio dell'erede della corona. Nel sesto la legge relativa alia funzione facienda nel matrimonio del re. Nel settimo la legge relativa alia funzione facienda nel matrimo¬ nio dei figli della nazione. NelFottavo la legge rela¬ tiva alia funzione facienda nel conferire la reggenza del regno. Nel nono la legge relativa alia funzione fa¬ cienda nel conferimento della curatura dell'amministra- zione de'privati, nel caso ch' un padrefamiglia avesse

perduto le facolta intellettuali o per malattia o per vecchiaia. Nel decimo la legge relaliva alia funzione facienda nella morle del re. Nell' undecimo la legge relativa alia funzione facienda nella morte di ogni cit- tadino del regno. Nel duodecimo la legge relativa alia funzione facienda nell'incoronazione del re, qualora sia

pcrvenuto alia maggiore eta. Nel decimo-terzo la leg¬ ge relativa alia funzione facienda nell' incoronazione della regina in caso di ginecocrazia. Nel decimo-quinto la legge relativa alia funzione facienda nelle fesle di rito : questo capitolo va ripartito in due sezioni; la

prima propone il cerimoniale della festa di rito a farsi nel principio dell' anno; la seconda quello della festa di rito a farsi nelF anniversario della polilica rigenc- razionc. Nel decimo-sesto la legge relativa alia fun-

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 54: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

LY —

zione facienda nel ricevere i re in congresso. Nel de-

cimo-settimo la legge relativa alia funzione facienda nelle investiture delle cariche sublimi e del preclaris- simo ordine filantropico. Nel decimo-ottavo la legge relativa alia funzione facienda nell' apertura del con-

siglio nazionale. Nel decimo-nono la legge relativa alia funzione facienda, qualora il re pervenuto alia mag- giorita s'assume le redini del regno. Nel vigesimo fi¬ nal mente la legge relativa alia funzione facienda, qua¬ lora il cittadino del regno entri nel possesso delli dritti civili.

Nel libro vigesimo-primo sono contenuti ventisei

capitoli. II primo capitolo tratta della legge relativa alia religione fondamentale. II secondo della legge re¬ lativa al culto verso Dio. II terzo della legge relativa alia polizia cosi detta ecclesiastica. II quarto della

legge relativa alia composizione del corpo dei ministri della religione e della loro gerarchia. II quinto della

legge relativa al servigio del noviziato degli aspiranti alia dignita di parroco canonico. II sesto della legge relativa all'annuo soldo delli parrochi canonici. II set¬ timo della legge relativa alle spese che ci abbisogna- no pel culto. L'ottavo della legge relativa agli accordi tra la nazione e la santa sede. II nono della legge che prescrive le funzioni de' vescovi nelli di loro di-

partimenti. II decimo della legge che prescrive le funzioni degli arcivescovi nelle di loro province. L'un- decimo della legge, che prescrive le funzioni del pri¬ mate in tutto il regno. II duodecimo della legge, che

prescrive la successione del primate. II decimo-terzo

della legge che prescrive la successione degli arcive-

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 55: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

LVI '

scovi. II decimo-quarto della legge relaliva all'elezione

dei vescovi. II decimo-quinto della legge sul coadiu-

toriato de' vescovi qualora siano divenuti impolenli. II decimo-sesto della legge sul coadiutoriato degli ar-

civescovi e del primate, qualora questino siano dive¬

nuti impotenti. II decimo-settimo della legge relativa alle traslazioni dei vescovi ed arcivescovi. II decimo-ot-

tavo della legge relativa a tutte le altre istituzioni

vescovali. II decimo-nono della legge relativa a tutti i benefici regolari secolari, saccrdotali e semplici. II vigesimo della legge relativa alia procedura dei

vescovi sugli affari di coscienza, e precipuamente su

quelli che potrebber corrompere i costumi. II vigesi-

mo-primo della legge relativa alia condotta degli ar¬

civescovi verso i prefati rapporti de' loro vescovi. II

vigesimo-secondo della legge, che prescrive il modello

della parenesi del vescovo. 11 vigesimo-terzo della legge che prescrive il modello della parenesi dell'arcivesco-

vo. II vigesimo-quarto della legge che prescrive il

modello del rapporto dell' arcivescovo al primate. 11

vigesimo-quinto della legge, che prescrive il rapporto del primate al gran prefetto del regno. II vigesimo- sesto delle leggi penali sui delitti, li quali investono

la religione ed i costumi. Questo capitolo va ripartilo in tre litoli. II titolo primo tratta della pena contro

i sacrilegi, cosi detti semplici; il titolo secondo delle

pene contro i sacrilegi composti; il titolo terzo dei

delitti che corrompono i costumi.

Nel libro vigesimo-secondo vi anno quindeci ca¬

pitoli. Nel primo capitolo va esposta una legge ge¬ nerate sulle operazioni del ministero dell'interno. Nel

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 56: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

— lvii —

secondo la legge prima sul primo ramo dell'organismo del ministero dell' interno. Nel terzo la legge seconda sul primo ramo dell' organismo del ministero dell' in¬ terno. Nel quarto la legge terza sul primo ramo del-

Forganismo del ministero delF interno. Nel quinto la

legge quarta sul primo ramo dell' organismo del mi¬ nistero dell'interno. Nel sesto la legge quinta sul pri¬ mo ramo dell'organismo del ministero dell'interno. Nel settimo la legge prima sul secondo ramo dell' orga¬ nismo del ministero dell' inlerno. Nell'ottavo la legge seconda relativa alia divisione ed alberazione del de- manio. Nel nono la legge terza sul secondo ramo del- F organismo del ministero dell'interno. Nel decimo la

legge quarta sul secondo ramo dell'organismo del mi¬

nistero dell'interno. Nell'undecimo una legge unica sul terzo ramo dell'organismo del ministero dell'interno.

Questo capitolo suddividcsi in quattro titoli: il primo si versa sugli ospizi ed ospedali pe' poveri; il secondo

sugli orfanatrofi, il terzo sugli ospizi de' projetti, il

quarto sopra tutte le grandi e picciole carceri del re¬

gno. Nel capitolo dodicesimo una legge unica sul quarto ramo dell' organismo del ministero dell' interno. Nel

decimo-terzo una legge relativa alle due camere, della

censura e della pieta, le quali addipenderanno dal mi¬

nistero dell'interno. Questo capitolo e bipartito in due

titoli; il primo si versa sull' istituzione e procedure della camera della censura; il secondo sulFistituzione

e procedura della camera della pieta. Nel decimo-

quarto la legge relativa alia camera del genio nazio-

nale, ossia camera delle opere publiche, ch'addipen- dono propriamente dal ministero dell'interno, Nel de-

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 57: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

i— 1VHT

cimo-quinto la legge relativa agli organi motori dei

prefati organismi. II libro vigesimo-terzo contiene dodeci lunghi ca¬

pitoli. Avvi nel primo la legge, che costituisoe il mi¬

nistero delle finanze. Nel secondo, la legge che sta-

bilisce donde si debbano rilevare le forze vitali dello

Stato nonche cui e come si debban retribuire. Nel terzo la legge, che stabilisce l'uso che debbasi fare

dell' introito dei dazi sugli oggetti di consumo e di lusso. Nel quarto la legge, che slabilisce a quale uso

si debba addire il ricavo dei provventi sui registri .sui contratti sulle ammende. Nel quinto la legge che decreta quali debbano essere fondi patrimoniali dello stato, e come debbano essere amministrati. Nel

sesto la legge la quale decreta come debba essere

dispartito in tutta Faia dello Stato il contributo fon-

diarico. Nel settimo la legge, la quale decreta come si debbano stabilire i dazi sugli oggetti di consumo « di lusso. NelFottavo la legge, la quale decreta co¬ me si debbano stabilire le tasse sui registri e sui con¬

tratti, non che qual temporamento si debba avere per le ammende. Nel nono la legge che decreta come debba essere organizzato il primo diparlimento, ossia del direttor generale amministratore del patrimonio dello Stato. Questo capitolo suddividesi in quattro titoli. II

primo versasi sull' organismo e funzioni del direttorio

genera le pe' fondi patrimoniali dello Stato; il secondo sui doveri ed uffizi degli esattori delle rendile patri¬ moniali dello Stato nonche de' requisiti ch' in essi si debbano rinvenire; il terzo sui doveri ed uffizi del vice direttorio risedente nelle metropoli nonche de'

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 58: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

Li*

requisiti che debban avere gli uffiziali di esso; il quarto sui doveri ed uffizi del direttorio generale non che

dei requisiti che debban avere gli uffiziali di esso. Nel

capitolo decimo la legge che decreta come debba

essere organizzato< il secondo diparthnento ossia il

direttorio generale del tributo fondiarico. Anche que- st'altro capitolo va suddiviso in quattro titoli; il prima si versa sull' organismo e funzioni del' direttorio ge¬ nerale sul contributo fondiarico; il secondo sui doveri,

ed uffici dei percettori comunali, non che dei requi¬ siti che ricercare in essi si debbano; il terzo sui do¬

veri ed uffici del vice direttorio che risiedera nelle

metropoli nonche de' requisiti che debban avere gli uffiziali di esso; il' quarto sui doveri ed uffici del di¬

rettorio generale, nonche de' requisiti che debban avere

gli ufficiali di esso. Nel capitolo undecimo la legger che decreta come debba essere organizzato il terzo

dipartimento incaricato della direzione dei dazi gra- vitanti sugli oggetti di consumo e di lusso. Anche que¬ sto capitolo va suddiviso in qualtro titoli : il titolo

primo vertesi sull' organismo e funzioni del direttorio

generale pe' dazi gravitanti sugli oggetti di consumo

e di lusso; il titolo secondo sui doveri ed uffici dei

ricevitori fiscali, nonche de' requisiti e doti che in essi

si debbano ricercare; il titolo terzo sui doveri ed uf-

ficii del vice direttorio che risiede nelle metropoli nonche de' requisiti che debban avere gli ufficiali di

esso; il titolo quarto sui doveri ed uffici del diretto¬

rio generale nonche dei requisiti che debban avere

gli ufficiali di esso. Nel capitolo decimo-secondo la

legge la quale decreta come debba essere organiz,-

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 59: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

LX

zata la direttura del quarto diparlimenlo del mhiistera

delle finanze, ossia di quello sui registri, sui contrat-

ti, e sulle ammende. Questo capitolo parimenti sud-

dividesi in quattro titoli. II titolo primo si verte sul-

F organismo e funzioni del direttorio generale pei pro- venti del registro de' contratti, e delle ammende ; il secondo sui doveri ed uffici de' ricevitori, nonchc

de' requisiti che in essi si debban ricercare; il terzo

de' doveri ed uffici del vice direttorio, che risiedera

nelle metropoli, nonche de'requisiti chc debban avere

gli ufficiali di esso : il quarto de' doveri ed uffici del

direttorio generale, nonche de' requisiti che debban

avere gli ufficiali di esso. Nel libro vigesimo-quarto vi si contengono quattor-

dici capitoli. II prima tratta di una legge costituente il ministero della guerra. II secondo di una legge ehe stabilisce F organismo e gli uffici del primo di¬

rettorio della guerra. Questo capitolo va suddiviso in tre titoli. Dice il tilolo primo di quanti e quali mem- bri debba essere composto il primo direttorio del mi¬

nistero della guerra ; il secondo degli uffici del pri¬ mo direttorio della guerra; il terzo di chi debba rap-

presentare nelle province il primo direttorio della guer¬ ra. II capitolo terzo da una legge chc stabilisce F or¬

ganismo e gli uffici del secondo direltorio della guer¬ ra. Altri tre titoli son compresi in questo capitolo. Dice il primo di quanti e quali membri debba esser

composto il secondo direltorio del ministero della guer¬ ra ; il secondo quali debbano essere gli uffici del se¬ condo direttorio della guerra; il terzo chi debba rap-

presentare nelle province il secondo dircltorio di guer-

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 60: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

LXI

ra. II capitolo quarto tratta di una legge, che stabi¬

lisce l'organisrno e gli uffici del terzo direttorio della

guerra. Altri tre titoli si contengono in questo capi¬ tolo. Dice il primo di quanti e quali membri debba

esser composto il terzo direttorio del ministero della

guerra ; il secondo quali esser debbano gli uffici del

terzo direttorio del ministero della guerra ; il terza

chi debba rappresentare nelle province il terzo diret¬

torio di guerra. II capitolo quinto d'una legge rela¬

tiva all' arruolamento e bussolo dell' armata attiva. II

sesto d'una legge relativa all'arruolamento dell'arma¬

ta sedentanea. II settimo d'una legge relativa all' e-

ducazione ed occupazioni a darsi all' armata sedenta¬

nea. II nono d'una legge, la quale determina li re¬

quisiti che debban avere gli uffiziali dell'armata atti¬

va. II decimo d'una legge, che stabilisce F istituto

della scuola militare dalla quale debbon uscire gli ufliciali dell' armata altiva. L' undecimo d' una legge, che determina quali debbano essere gli uffiziali del-

F armata sedentanea in tempo di pace quali in tem¬

po di guerra. II decimo-secondo d'una legge, che de¬

termina quale debba essere il soldo degli uffiziali del-

F armata attiva in tempo di pace quale quello in

tempo di guerra ; e quale la gratitudine della patria verso gli uffiziali dell'armata sedentanea. 11 decimo-

terzo d'una legge la quale determina li premii e Ie

pene de' mililari. II decimo-quarto una legge relativa

alia scelta de' guardacorpo a quella de'eonestabili, a quella delle guardie reali, a quella della polizia ar¬

mata ed a quella dei corpi della soldatesca attiva.

Nel libro vigesimo-quinlo vi si comprendono otto

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 61: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

— LXir —

capitoli. Nel primo vi a una legge la quale stabilises il ministero degli affari esteri. Nel secondo una leg¬ ge che stabilisce F organismo del ministero degli af¬ fari esteri. Questo capitolo va suddiviso in cinque ti¬ toli. II primo titolo tratta degli attributi che si richie- dono nella persona la quale debba cuoprire la ca- rica di ministro degli affari esteri; nel secondo degli attributi che si richiedono nella persona del primo con-

sigliere, e suo incarico; nel terzo degli attributi che si richiedono nella persona del secondo consigliere, e suo incarico ; nel quarto degli attributi, che si richie¬ dono nella persona del terzo consigliere e suo inca¬ rico ; nel quinto degli attributi, che si richiedono nella

persona del quarto consigliere e suo incarico. Nel terzo capitolo avvi una legge, la quale stabilisce co¬ me il ministero degli affari esteri debba essere il por- tavoce delle altre alia sua corte. Nel quarto la leg¬ ge che determina i doveri fondamentali del ministe¬ ro degli affari esteri. Nel quinto la legge che pre¬ scrive i riguardi da aversi dal re e dal suo consiglicv verso il ministero degli affari esteri. Nel sesto la leg¬ ge la quale determina come debbano essere i mini¬ stri a spedirsi per risiedere presso le corti estere. Nel seltimo la legge che prescrive i doveri politici di

questi rappresentanti in tempo di pace. Nell' ottavo la

legge, che prescrive i doveri politici di questi rappre- sentanli in tempo di guerra.

Nel libro vigesimo-sesto son contenuti dieci capi¬ toli. II primo da una legge che costituisce il mini¬ stero di entrambe le polizie la preventiva e la pu- nitiva. II secondo quello che stabilisce F organismo e

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 62: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

LX1II

:gli uffici del primo direttorio di questo ministero. Tre

titoli suddividono questo capitolo. Avvi nel primo ti¬

tolo di quanti e quali membri debba esser composto il primo direttorio del dicastero della polizia ; nel se¬

condo quali debbono essere le funzioni del primo di¬

rettorio di tal ministero ; nel terzo quali mezzi deb¬

ba adoperare questo direttorio perche nelle prefate

pratiche non s'attendi alia liberta del cittadino. II ca¬

pitolo terzo da la legge che stabilisce F organismo e

gli uffici del secondo direttorio del ministero della po¬ lizia. Quattro titoli suddividono questo libro. Dice il

primo di quanti e quali membri debba esser compo¬ sto il secondo direttorio del ministero della polizia ; il secondo quali debbano essere le funzioni del secon¬

do direttorio del ministero della polizia ; il terzo co¬

me debbasi comportare questo direltorio nelle iniziazio-

ni de' pubblici funzionari ; il quarto come la camera

creatrice debba promuovere gl' iniziati alle pubbliche cariche. 11 capitolo quarto contiene la legge, che sta¬

bilisce F organismo e gli uffici del terzo direttorio del

ministero delle polizie. Questo capitolo va suddiviso

in due titoli. Dice il primo quali debbano e quanti debban essere i componenti del terzo direttorio del

ministero della polizia; il secondo quali esser debba¬

no le funzioni del terzo direttorio di tal minislero.

Nel capitolo quinto vi a la legge che stabilisce F or¬

ganismo e gli uffici del quarto direttorio del ministe-

ro delle polizie. Altri due titoli suddividono questo ca¬

pitolo. E nel primo di quanli e quali membri debba

esser composto il quarto direttorio del ministero delle

polizie ; nel secondo si dice quali debbano essere le

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 63: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

LXIV

funzioni del quarto direttorio del ministero prefato. Tratta il capitolo sesto della legge la quale deter¬ mina le qualita che debbe avere colui che cuoprir de- ve il posto di ministro e quali coloro che debbon esser chiamati a direttori. E nel capitolo settimo la

legge, la quale determina come si debbano compor- tare gli agenti di polizia per la parte di preventrice civile e criminale ; nonche di quali e quanti mem¬ bri debban esser composte le camere giudiziarie ; e come ciascuna di esse debba procedere. Sono dieci li titoli che ripartiscono questo capitolo. Essi il litolo

primo quello che determina come debba prevenire i delitti la polizia armata; il secondo quello che de¬ termina come debba prevenire e pacificar le contese l'istituzione compositiva; il terzo quello che determi¬ na i requisiti esigendi nel cittadino che debba far

parte della polizia preventrice ; il quarto quello che determina le procedure del conlenzioso amministrati- vo ; il quinto quello che determina la procedura del contenzioso giudiziario ; il seslo quello che delermina la procedura della corte criminale ; il settimo quello che determina di quanti e quali giudici debba esser

composta la corte del contenzioso giudiziario ; il nono

quello che determina di quanti e quali giudici debba esser composta la corte criminale ; il decimo quello che stabilisce li servienti delle tre precennate corli. II

capitolo ottavo contiene la legge, la quale determina come debba esser edificato il codice relalivo alle leggi amministrative. II nono la legge, che determina come debba esser edificato il gran codice relativo alle leg¬ gi civili e sociali. II decimo la legge che determi-

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 64: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

LXV

na come edificato esser debba il codice relativo alle

leggi penali. Vi si discorgono nel libro vigesimo-settimo le leggi

ravvivatrici delle benefiche istituzioni, perche queste col tempo non s'infievoliscano, non s'ammortiscano, non si degenerino. Son diecinove li capitoli, che fan

Fintegro di questo libro. II capitolo primo da una

legge per cui vien stabilita la protettura. II secondo una legge che statuisce chi debbano essere li protet- lori delle istituzioni del regno. II terzo la legge, che distribuisce la protettura ai quattordeci grandi digni- lari del regno. II quarto la legge, che stabilisce co¬ me debba procedere nella sua protettura la recolenda e sublime persona dell' aiutante del re, il gran mae¬ stro del palazzo. II quinto la legge che stabilisce co¬ me debba procedere nella sua protettura la recolenda e sublime persona dell'aiutante del re il gran neo- coro. II sesto la legge che stabilisce come debba pro¬ cedere nella sua protettura la recolenda e sublime per¬ sona dell' aiutante del re, il gran maestro delle ceri- monie. II settimo la legge, che stabilisce come debba

procedere nella sua protettura la recolenda e sublime

persona dell' aiutante del re F antiste de' conestabili. L' ottavo la legge che stabilisce come debba proce¬ dere nella sua protettura la recolenda e sublime per¬ sona dell'aiutante del re, il gran prefetto del regno. II nono la legge che stabilisce come debba proce¬ dere nella sua protettura la recolenda e sublime per¬ sona dell' aiutante del re il grande scrutinatore. II decimo la legge, che stabilisce come debba procede¬ re nella sua proteltura la recolenda e sublime perso-

8

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 65: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

—- LXVI

na dell' aiulanle del re il gran cancelliere del re¬

gno. L' undecimo la legge, che stabilisce come debba

procedere nella sua protetlura la recolenda e subli¬ me persona dell' aiutante del re, il gran castaldo del

palazzo. II duodecimo la legge, che stabilisce come debba procedere nella sua protettura la recolenda e sublime persona dell' aiulante del re il prefetto del

guardacorpo. II decimo-terzo la legge, che stabilisce come debba procedere nella sua protettura la reco¬ lenda e sublime persona dell' aiutante del re il ma- resciallo delle guardie. II decimo-quarto la legge, che stabilisce come debba procedere nella sua protettura la recolenda e sublime persona dell' aiutante del re il grande ammiraglio. II decimo-quinto la legge, che stabilisce come debba procedere nella sua protettura la recolenda e sublime persona dell' aiutante del re, il gran maestro di campo comandante 1' artiglieria. II decimo-sesto la legge che stabilisce come debba

procedere nella sua protettura la recolenda e sublime

persona dell' aiutante del re, il gran maestro di cam¬

po comandante la cavalleria. II capitolo decimo-set- timo la legge che stabilisce come debba procedere nella sua protettura la recolenda e sublime persona dell'aiutante del re, il gran maestro di campo coman¬ dante la fanteria. II capilolo decimo-ottavo la legge, la quale determina la formula dei decreti del re, re- lativi alle istanze dei quattordeci protettori, recolen- di aiutanti del re. Queslo capitolo va ripartilo in quat¬ tordeci titoli. Leggesi nel primo il decreto del re, re- laiivo al primo discorso della rccolenda e sublime

persona dell' aiutante del re gran maestro del pa-

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 66: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

LXVH

lazzo; ncl secondo il decreto del re, relativo al pri¬ mo discorso della recolenda e sublime persona del

gran neocoro; nel terzo il decreto del re, relativo al

discorso della recolenda e sublime persona del gran maestro delle cerimonie; nel quarto il decreto del re, relativo al discorso della recolenda e sublime persona dell' antiste de' conestabili ; nel quinlo il decreto del

re, relalivo al discorso della rccolenda e sublime per¬ sona dell' aiutante del re, il gran prefetto del regno; nel seslo il decreto del re, relativo al discorso della recolenda e sublime persona dell' aiutanle del re il

grande scrutinatore; nel settimo il decreto del re, re¬ lativo al discorso della recolenda e sublime persona dell' aiutante del re il gran cancelliere del regno j nelF ottavo il decreto del re, relativo al discorso del¬

la recolenda e sublime persona dell' aiutante del re, il gran castaldo; ncl nono il decreto del re, relativo al discorso della recolenda e sublime persona dell'aiu-

tante del re, il prefelto del guardacorpo; nel decimo il decreto del re, relativo al discorso della recolenda e sublime persona dell' aiutante del re, il maresciallo delle guardie; nell' undecimo il decreto del re rela¬

tivo al primo discorso della recolenda e sublime per¬ sona dell' aiutante del re, il grande ammiraglio; nel

duodecimo il decreto del re, rclativo al discorso del¬ la recolenda e sublime persona dell' aiutante del re, il gran maestro di campo comandante F artiglieria ; nel decimo-lcrzo il decreto del re, relativo al discor¬ so della recolenda e sublime persona dell' aiutante del

re, il gran maestro di campo comandante la cavalle-

ria; nel decimo-quarto il decrelo del re relativo al

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 67: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

LXVIIT

diseorso della recolenda e sublime persona dell' aiutan¬ te del re il gran maestro di campo comandante la fanteria. II capitolo decimo-nono finalmente contiene la legge, la quale prescrive come debbano essere for¬ mate le note presentande al re dai quattordeci pro- tettori nelle di loro denunciazioni.

L' ultimo libro, il vigesimo-ottavo, comprende Ie

leggi, che prescrivono i formulari de' rapporti ordina- ri dei ministri al re in consiglio ; nonche dei decre- ti a questi relativi, ed altri di non poca importanza. Sono otto i capitoli di questo Libro. II primo da la

legge, che stabilisce i formulari de' rapporti ordinari de' ministri di stato. Sei titoli suddividono questo ca¬

pitolo. Avvi nel primo il formulario del rapporto or- dinario del ministro del culto da eseguirsi nel deci¬ mo-sesto consesso del consiglio del re; nel secondo il formulario del rapporto ordinario del ministro dell'in¬ terno da eseguirsi nel decimo-settimo consesso del con¬

siglio del re; nel terzo il formulario del rapporto or¬ dinario del ministro della polizia da eseguirsi nel de- cimottavo consesso del consiglio del re; nel quarto il formulario del rapporto ordinario del ministro della

guerra da eseguirsi nel dccimo-nono consesso del con¬

siglio del re; nel quinto il formulario del rapporto or¬ dinario del ministro degli affari esleri da eseguirsi nel

vigesimo consesso del consiglio del re ; nel sesto il formulario del rapporto ordinario del ministro delle fi- nanze da eseguirsi nel vigesimo-primo consesso del

consiglio del re. Avvi nel capitolo secondo la legge la quale stabilisce li formulari de' decreti del re, re- lativi alii rapporti ordinari dei ministri di stato. Altri

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 68: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

— LXIX

sei tiloli ne formano F integro di questo capitolo. Vi

s' inviene nel primo il formulario del decreto del re,

relativo al rapporto ordinario del ministro del culto ;

nel secondo il formulario del decreto del re, relativo

al rapporto ordinario del ministro dell' interno ; nel

terzo il formulario del decrelo del re, relativo al rap¬

porto ordinario del ministro della polizia; nel quarto

il formulario del decreto del re, relativo al rapporto

ordinario del ministro della guerra; nel quinto il for¬

mulario del decreto del re relativo al rapporto or¬

dinario del ministero degli affari esteri ; nel sesto il

formulario del decreto del re, relativo al rapporto or¬

dinario del ministro delle finanze. II capitolo terzo

contiene la legge, la quale stabilisce li formulari dei

rapporti straordinari dei ministri di stato. In altri sei

titoli si suddivide questo capitolo. Avvi nel primo il

rapporto del ministero del culto per la morte di qual-

che prelato, nonche altri rapporti straordinari di que¬

sto ; nel secondo i rapporti straordinari del minislro

dell' interno; nel terzo i rapporti straordinari del mi¬

nislro della guerra; nel quarto i rapporti straordinari

del ministro degli affari esleri ; nel quinto i rapporti straordinari del ministro delle finanze; nel sesto i rap¬

porti straordinari del ministro della polizia. II capito¬ lo quarto da la legge che stabilisce li formularl dei

decreli del re, relativi agli altri rapporti straordinari

dei ministri di stato. Dilungasi questo capitolo in al¬

tri sei titoli. Da il titolo primo il relativo a quelli del ministro del culto; il secondo il relativo a quelli del minislro dell' interno; il terzo il relativo a quelli

del ministro della guerra; il quarto il relativo a quel-

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 69: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

LXX

K del ministro degli affari esteri; il quinto il relativo a quelli del ministro delle finanze; il sesto il relali- vo a quelli del minislro delle polizie. II capitolo quin¬ to da la legge, che slabilisce il formulario del rap¬ porto della suprema congregazione da proferirsi dal

gran castaldo del palazzo nel primo giorno del nono mese della rinnovazionc del consiglio del re; nonche del quadro confezionato dalla delta congregazione sul- 1' amministrazion gencrale del regno per Fanno seguen- te perche venga discusso ed approvato. II capitolo sesto da la Ieggey la quale stabilisce il formulario del decreto del re sulla reale discussione ed approvazione del quadro confezionato dalla suprema congregagione. II capilolo settimo da la legge, che stabilisce il for¬ mulario e la maniera con la quale cadaun rappre- sentante debba consigliare la sacra persona del so- vrano. II capilolo ollavo in ultimo da la legge, che stabilisce quale debba essere la procedura del re nel easo di cincidanza d' opinioni, quale nel caso di di-

screpanza. Alia lucubrazione di queslo baslilo, laboriosa quan¬

to n' e vasto, son stati da me sacrificati dieci anni della vita piu bella; e questo sacrificio non F 6 fatto che pel bene degF uomini, in nulla pel bene del mio

proprio individuo. Una lanta assertiva vi si compruova da se, quando i posleri ne rileveranno lo spirito del¬ le mie teorie, e quando vedranno che F opera che

queste ne vesle, non F abbia scritta che per ess'. Al mondo calcitrante che coire al mondo ch' a rotto i freni della dcccnza e del doverc, al mondo che ca- lunnia ch' opprime chc perseguila chi parla col bel

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 70: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

LXXI '

linguaggio del vero, non daro che li mazzetti di fio-

ri che F opuscoli nel cliletto giovanti : ma il dono

della gran mcsse riserbo al mondo rigenerato, al mon¬

do rinato dalla corruzione del mondo. Chiamo voi che sarete gli angelici abilalori di questo mondo purifica- to, all' eredita delli miei filantropici principi. Abbiatcli

voi; migliorateli voi; voi tramandateli alle genti che verranno dappoi.

Voi che vorrete a rappresenlare la nostra scena brevissima sul teatro della vita umana, quando vi sa- ranno sgominate le nebule orrorose della polve arro-

gante, che s' erge pazzamente contro del Nume; voi, che cittadini del grande orbe sarete quando la dottri- na demagogica sara rimasta smentita dall' esperienza de' tempi ed umiliata verranne come le ceneri dei

fiammeggianti vulcani; voi, che sarete disinteressati

quando la saviezza sociale non fara mestiere di leg¬ gi suntuarie, quando sara derisa la scienza culinaria,

quando la filosofia degF uomini signoreggera sulle fan-

ciullagini, che deturpano il gran carattere degl'uomi¬ ni; voi che riderete sulla generale gancrena che li

tempi nasconderanno vergognosa; voi, che nelle lut- tuose tenebre sparite dislinguerete que' pochi prodigio- si dalle loro virtu, dalle loro riforme, dalle loro sco-

verte, dalle di loro proficuissime opere, accoglietene voi di buon grado questo dono, che vi Iramando. Sa- rassi questo forsi indegno d' esser lasciato a uomini d' altra dignita, d' altra coltura, d' altra pieta, d' al- tra morigcratezza, d' altre maniere: ma tali distinti- vi ve lo faranno accorre, ne son sicuro in ragione della grandezza di questi fregi luminosi ; accorre ve

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 71: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

LXXH

lo faranno come parto tututto dettalomi dal Filan-

tropismo piu puro. Mi son comportalo coi re, quale Isocrate con Ni-

cocle; mi son comportato coi popoli, quale lo stesso

sommo filosofo con Demonico. Quando ho scritto per la felicitazione d' entrambi mi son indegnato delle

teorie di Platone e d' Aristotile, delle teorie de' pe-

dissequi di questi, perche F6 rinvenute da dislealiladi

animate. In scrivendo per il bene universale, Tito

Livio mi mostrava i capitoli LXIV e LXV del suo

libro XLIX, Tacito mi ripeteva la sua rara tem-

porum felicitas, S. Giovanni mi ricordava il verso 6

del suo capitolo XIV. Mussadin Sadi mi poneva in-

nanzi agli occhi della mente e del cuore tutto quanto v' a di prezioso nel Rosarium politicum. Scrivendo per la salute del mondo sociale, non ho miga plauso al-

F armonioso mortale delle sirene dell' Odissea niente

al piu mortale tenore delle strofadiche della Teogo- nia. Quando la penna, mossa dall'amore del simile, ne vergeva queste pagine, le mura del mio gabinetto

m'apparivano frastagliate d'immagini passaggiere della

piu strana fantasmagoria. Spettri di tiranni svenati, di re sacrificati di popoli angariati conculcati e di-

strutti, delle politiche piu luttuose tempeste... mi si

son appresenlati: e questi, mostrandomi la macilenza

de' loro ceffi, mostrandomi le di lor piaghe e ferite, mostrandomi l'efficienti cause della di loro troppo lut-

tuosa fenomenologia, hanno voluto ch'avessi detto alii

posteri di loro d' essere necessaria nelli corpi politici

quell' eucrasia, ch' il mendace rispetto degli uomini ha

sempre in discrasia progettato.

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 72: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

LXXlH

Allora quando di quest' opera ne ho disegnato 1' archetipo allora quando delle necessarie sue tinte

F 6 colorita, non ho fatto che come quel pittore il

quale, in dipingendo le rovine di citta rovesciata, siede

sui ruderi e sui spaldi semiumati di essa: vale a dire

che n' 6 espresso a capello lo stato deplorevole le

cause del conquassamento, ch' 6 espresso quanto mai

combinata ne fosse stata la liga, quanto difettosa la

euritmia, quanto il genio mancante di purezza. Nelle ore finalmente de' dieci anni, in cui F 6 scrit-

ta, ho approfondito lo sguardo fin alle celle sezzaie

del cuor umano: per conseguente tutto quello, ch'o

scritto, F 6 scritto pegl' uomini ; e vieppiu lo scritto

pegF uomini, perche ho sempre convenuto coll'autore

dei principi del dritto politico generale che « Des vains 33 prestiges forment un lien passager : il n'y a que la

33 sagesse qui la rend durable 33.

Non divergendo da questi principi ho desunto che

il migliore dei governi politici quello si sia il quale imita a puntino il meccanismo del microcosmo; e che

si siano le leggi migliori quelle soltanto, le quali imi-

tano al piu che possibile Ie molto ammirabili, che

F economia del meccanismo di questo ne governano. Edificate sur di questa pila ben magna venente

non sessile del mobile ma ben basamentata dal soli-

do vi si vedranno le leggi fondamentali ed immu-

tabili, le quali saran relative all' enunciate teorie; e

procedure vi si discorgeranno con quell'ordine e siste¬

ma, cui ne cerca necessariamente il meccanismo del-*

Ficnografia stabilita.

Le leggi che non si son fondamentali potranno

This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 73: Copia estratta dal primo dei dodeci volumi della politica

y—l LXXIV —'

esser cangiate e riformate non altrimenti che can-'

giare e riformare si possono li rilievi della scultura

li quali sulla faccia de' monumenti figurano. In lanlo

coopino col sentimento ch' esprime Montesquieu nel

terzo capitolo del libro primo del di lui colossale ba-

stito : ma non cosi le prime, che dell'edifizio sociale

il gran tronco ne formano.

In tutto e sempre ho cercato di non aberrare, di

non dilungarmi dal vero ; ma lo e stato F uomo, che

ha scritto : quindi o generazioni che vorrete addi-

mostrare la gratitudine al benefattore, quando il suo

spirito sara con Dio, e le ceneri di sua spoglia mor¬

tale riconfuse con le altre de' suoi concittadini nel

rinvenire (locche sara tra' possibili) talune delle mie

teorie vote e difettose ricordatevi che con somma

avvedutezza detto n' avesse il chiarissimo di Ginevra

nel capitolo settimo del contratto sociale « Il fau- droil des Dieux pour donner des lois aux hommes 3>.

(3ZD

amrnm This content downloaded from 62.122.72.154 on Sun, 15 Jun 2014 09:08:33 AM

All use subject to JSTOR Terms and Conditions


Recommended