COPPA ITALIA DI BASKET
I tre giorni del Forum Nella finale a otto
è Milano contro tutti I quarti al via da mezzogiorno:
vi riveliamo i pronostici dei coach in gara CANFORA, DI SCHIAVI, NIGRO, ROSSI, TOSI ALLE PAG. 28-29
Coppa Italia: 8 regiro e,
3 giorni da urlo ©PISTOIA-TRENTO, 12
Wright, il lavoratore «Trento è già pronta per alzare il primo trofeo»
Giuseppe Nigro
L a palla a due tra Julian Wright e Alex Kirk con cui oggi alle 12 si apre la F8 è la foto del duello tra due dei migliori gio
catori della Serie A. Essere l'altra italiana a fare strada in coppa con Milano dice che Trento ormai è nell'elite del nostro basket. «E' bello assaporare il gusto di andare avanti in Eurocup, ci dà fiducia. Ma dobbiamo restare umili, perché se in campionato siamo sesti abbiamo tanto lavoro da fare» dice Wright.
Nelle ultime cinque partite avete vinto solo a Pistoia: come state? «Abbiamo trovato buone squadre come Brindisi e Avellino con cui si è vista la differenza tra chi gioca due partite a settimana e chi può allenarsi di più. A Pistoia ha pesato fare bene a rimbalzo e trovare canestri facili muovendo la palla, per far lavorare una difesa che altri
menti può recuperare palloni per correre in campo aperto. Ma più che alle cifre guardo al piano partita di limitare gli avversari togliendo canestri facili e non facendoli entrare in fiducia. Limitarne i rimbalzi d'attacco e contestarne i tiri è uno sforzo di squadra».
Un giovane di Trento su cui puntare? «Diego Flaccadori. Ha gran potenziale, deve continuare a maturare, diventare più forte e guadagnarsi rispetto in campo. Ha un futuro luminoso».
Rimpianti sui quattro anni Nba? «Nessun rimpianto, lì ho imparato molto. Ho capito l'importanza di lavorare sul proprio gioco quando ce n'è l'opportunità. Il piacere di continuare a crescere è quello che oggi mi permette di essere di aiuto per la squadra in un ruolo più pesante: che stimola di più la competitività, la concentrazione, con più
SERIE A
partite e avversane settimanali per cui prepararsi, imparando a lavorare sempre sui dettagli del proprio gioco. Non è detto che il massimo livello sia la Nba, ma il massimo in cui io possa essere di aiuto per la mia squadra».
Trento è pronta al primo trofeo? «Penso di sì. Avere perso qualche partita ci ha fatto tornare in palestra per rimettere tutto a fuoco. Sì, sicuramente siamo pronti».
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PISTOIA LO STATO DI FORMA
V (fi.la.) Pistoia è in emergenza causa la contestuale indisponibilità dei play Moore e
Filloy. Il primo ha un versamento alla spalla destra, potrebbe rientrare tra 7 giorni. Per il capitano occorrono 20 giorni per guarire la lesione muscolare alla coscia destra.
TRENTO LO STATO DI FORMA
Ti (m.ob.) Nella squadra di Buscaglia è atteso il debutto di Berggren: l'ex
canturino si è allenato per tutta la settimana con i nuovi compagni che sono tutti a disposizione, a parte Baldi Rossi, out per la stagione.
IN STAGIONE Pis-Tre 1-1
©CREMONA-SASSARI, 15.15
Turner, il jolly ci crede «Siamo amici in campo E Cremona può vincere»
Alessandro Rossi
Su Twitter (60 mila follower) si chiama PH0NEH0ME31, come la frase, tradotta in italiano «telefono casa», che rese celebre,
nel 1982, l'E.T. (che sono anche le iniziali del suo nome e cognome). Elston Turner, guardia americana classe 1990, è il nuovo eroe di Cremona. Oggi la Vanoli, prima in classifica insieme a Milano e Reggio Emilia, sfida i campioni uscenti del Banco Sardegna: «Per noi giocare la Coppa Italia significa molto - afferma l'esterno americano -. Siamo considerati una delle migliori squadre della serie A, ma abbiamo ancora molto da dimostrare».
Lo scorso 17 gennaio una sua tripla a 5" dalla sirena gelò Sassari. Crede nelle coincidenze? «Credo nel lavoro di squadra, senza gli sforzi dei miei compagni non sarei mai riuscito a segnare 28 punti, compreso il tiro della vittoria».
Che sensazioni ha alla vigilia? «Sassari è una squadra capace di accendersi in ogni momento. Dovremo essere ancora più intensi di un mese fa se vogliamo avere una chance».
È la miglior stagione del club. Qual è il segreto? «Siamo amici, lavoriamo ogni giorno come fosse l'ultimo, ci capiamo».
L'obiettivo, ad agosto, era la salvezza. È cambiato
qualcosa? «È lo stesso, pensare ad una partita alla volta e non dare nulla per scontato. Certo, ai playoff vorremmo andarci e in una buona posizione».
Lei ha un padre che è stato giocatore Nba ed è assistente allenatore a Memphis. Mai sentito la pressione di dovergli assomigliare? «No, sono un giocatore ed un uomo diverso da lui. Ci sentiamo spesso, mi dà consigli, è il mio primo tifoso. Ricordo l'infanzia con gioia. Mio padre giocò con Michael Jordan. Quando ero bambino MJ e Pippen mi fecero un autografo che tengo in un quadretto della mia casa in Texas».
Chi è stato il suo idolo? «Paul Pierce. E anche Shaq: è nato il mio stesso giorno, ogni anno ci scambiamo gli auguri».
Secco. Chi vince la Coppa? «Lo scorso anno giocai la prima F8 con Brindisi. Un'esperienza incredibile. Sarebbe bello vincerla».
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CREMONA LO STATO DI FORMA
• f i
(a.r.) Cremona recupera Tyrus McGee, ma non Luca Vitali. Il regista azzurro della Vanoli, dopo avere superato positivamente il consulto al piede destro presso un luminare olandese, verrà tenuto a riposo per un problema muscolare.
SASSARI LO STATO DI FORMA
•Ti (g.d.) Tutti a disposizione di coach Calvani, unico dubbio il turnover fra gli americani: il ballottaggio riguarda Petway-Varnado, il centro ex Roma è il maggiore indiziato a sedere in tribuna.
IN STAGIONE Cre-Sas 1-1
SERIE A
©REGGIO EMILIA-AVELLINO, 18.15
Cervi sfida la sua Reggio «Adesso ce la giochiamo Il pericolo? Kaukenas»
Vincenzo Di Schiavi
Contro Reggio Emilia al Forum. Ovvero contro la sua ex squadra in quella che sarebbe dovuta diventare la sua nuova casa.
In estate Riccardo Cervi ha lasciato Reggio per Milano, poi il destino lo ha catapultato ad Avellino dove il pivot reggiano sta vivendo una delle sue migliori stagioni. L'incrocio dice 1° contro 8", ma la Sidigas, dopo 7 vittorie di fila, è quarta e i rapporti di forza indicati dal tabellone sono ingannevoli.
Cervi, arrivate a questa Final Eight lanciatissimi. Qual è stato il momento di svolta? «La sconfitta interna contro Caserta. Ci ha scosso profondamente ma anche compattato. Sapevamo di poter fare di più e sinceramente stavamo pure raccogliendo meno di quanto meritavamo. Abbiamo cominciato in ritardo la stagione e questo non ci ha agevolato, poi abbiamo trovato l'equilibrio ideale in cui tutti sanno quello che devono e possono fare. Ruoli chiari e definiti, questo è il segreto. Inoltre l'arrivo di due playmaker come Marques Green e Joe Ra-gland, che mettono la squadra davanti a tutto, è stato fondamentale. Erano i giocatori che ci servivano».
E lei sta facendo il salto di qualità da pivot titolare. «Merito dell'ambiente che è perfetto per me. Faccio parte di un gruppo che ha fame e voglia di emergere. Una sensazione che ho avvertito sin dalla prima telefonata con il coach Sacripanti. Per come sta andando diciamo che se a Milano si è chiusa una porta, ad Avellino si è aperto un portone».
Prima contro ottava. Incrocio bugiardo. «Stiamo molto meglio di loro e quindi la sfida si è riequilibrata. Se prima avevamo solo il 20% di possibilità, ora ce la giochiamo».
Qual è il giocatore di Reggio che teme di più? «Kaukenas. Un leader tecnico ed emotivo. Quando c'è lui, la squadra ha un altro passo. Lo dico perché l'ho vissuto in prima persona».
Dove vuole arrivare Avellino da qui a giungo? «In campionato vogliamo rimanere tra le prime quattro. Mi pare un obiettivo legittimo, non siamo in Coppa Italia per caso».
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REGGIO EMILIA LO STATO DI FORMA
(f.p.) Reggio senza Darjus Lavrinovic (menisco) recupera invece Aradori e Gentile dopo due settimane. I problemi alla schiena di Veremeenko lo terranno in dubbio fino all'ultimo istante, ma dallo staff trapela ottimismo.
AVELLINO LO STATO DI FORMA
(d.z.) Avellino al completo ma con Green non al meglio per un affaticamento muscolare. Il play è alla caccia del suo terzo trionfo in Coppa Italia, dopo averla vinta proprio con Avellino nel 2008 e con Sassari nel 2014. Saranno circa 300 i tifosi al seguito della Sidigas.
IN STAGIONE Reg-Ave 1-1
©MILANO-VENEZIA, 20.45
Batista, pivot per caso «Volevo fare il portiere ora voglio la terza coppa»
Andrea Tosi
Cestista per caso. Così si definisce Esteban Batista, ultimo arrivato allTìA7 e subito decisivo nell'esordio a Pistoia. Uruguaiano di Monte-
video, il 32enne pivot sognava di diventare un calciatore nella patria del football. «Fin da bambino la mia ambizione era di giocare nel Nacional, la squadra per cui faccio il tifo. Dopo avere provato tutti i moli, a 15 anni sono entrato nelle giovanili col ruolo di portiere. Allora il mio modello era Carini (ex Inter e Juventus) ed io stavo crescendo in altezza. Un giorno, mentre mi trovavo su un autobus, un tifoso di basket, notando la mia statura, mi invitò a provare coi canestri. Io non sapevo nulla di quello sport, però ho voluto tentare. È stato tutto molto incidentale».
Quando ci ripensa, ha qualche rimpianto? «No, anche se rimango un grande appassionato di calcio. Tra i miei migliori amici c'è Muslera (ex Lazio). Sono orgoglioso della mia carriera. Col basket ho cambiato molte squadre, nazioni e continenti. Ho conosciuto persone e culture diverse. Solo in Russia è andata male: dopo due settimane al Triumph Mosca sono scappato via. Era un ambiente troppo freddo e troppo cupo per me».
Lei è entrato in Nba come primo uruguaiano della storia. Ci sperava? «L'Uruguay ha sfornato campioni come Tato Lopez (ex Caserta), Oscar Moglia, Nicolas Mazzarino (ex Cantù). Per me è un stato un grande onore avere toccato un traguardo così importante. Nel 2005, dopo il torneo delle Americhe (dove Batista risultò il migliore rimbalzista, ndr), Atlanta mi chiamò per firmare un biennale. Ricordo la prima volta contro Shaq: pensavo che potesse uccidermi, invece tutto filò liscio».
È approdato all'EAT dopo Spagna, Turchia, Israele, Grecia e Cina. C'è un filo logico in questo percorso? «Ho giocato nelle migliori squadre europee: Vitoria, Efes, Maccabi, Panathinaikos. Dopo un filotto del genere volevo venire in Italia, quindi a Milano. Da tempo chiedevo al mio agente di favorire questa soluzione e finalmente ci sono riuscito. Ho un contratto con opzione per l'anno prossimo».
Lei ha vinto due coppe nazionali in Turchia e Grecia. È pronto per il Triplete? «Vogliamo vincere perché giochiamo in casa, davanti al nostro pubblico e perché questo trofeo manca a Milano da 20 anni».
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MILANO LO STATO DI FORMA
# * Milano riattiva Gentile ma solo per fare numero nel format degli italiani. Due gli stranieri da sacrificare al turnover: sicuro Barac. probabile Jenkinscol rientro di Kalnietis. Magro ha una ferita all'arca sopraccigliare suturata con 7 punti ma ci sarà.
VENEZIA LO STATO DI FORMA
(m.c.) Non c'è Peric, che ritornerà a fine mese dopo l'infortunio alla mano destra, mentre De Raffaele potrà avere a disposizione sia Green, rientrato sabato contro Sassari, che Goss.
IN STAGIONE Mil-Ven 1-0
SERIE A
I PRONOSTICI DEGLI 8 COACH: CHI VINCE? CHI SARÀ L'MVP?
1) MILANO, È NETTAMENTE
LA SQUADRA PIÙ FORTE E DI
GRANDE SOLIDITÀ E PROFONDITÀ
2) NUNNALLY
PINO SACRIPANTI AVELLINO
1) MILANO, SQUADRA
PROFONDA, CHE POTREBBE
AFFRONTARE IN FINALE REGGIO
2) SANDERS
CESARE PANCOTTO CREMONA
1) AVELLINO, SE SI DÀ CREDITO
ALLO STATO DI FORMA: MA
NON ESISTE UNA VERA FAVORITA
2) CERELLA
JASMIN REPESA MILANO
1) MILANO, ANCHE SE VEDO
BENE PURE AVELLINO.
SONO LE DUE PIÙ IN SALUTE
2) NUNNALLY
ENZO ESPOSITO PISTOIA
1) MILANO È PADRONA DEL
PROPRIO DESTINO E NOI PROVEREMO
A METTERLA IN DIFFICOLTÀ
2) PASCOLO
MAX MENETTI REGGIO EMILIA
1) MILANO, PERCHÉ ORA HA
L'IMBARAZZO DELLA SCELTA
DEI GIOCATORI DA SCHIERARE
2) LOGAN
MARCO GALVANI SASSARI
,0» S=
1) MILANO, È LUNGA, È IN
UN BUONISSIMO MOMENTO E HA
INSERITO TRE PEDINE SUPER
2) SIMON
MAURIZIO BUSCAGLIA TRENTO
1) TRENTO, PERCHÉ SE DICO
MILANO MI DO LA ZAPPA SUI PIEDI
DA SOLO: PUÒ SORPRENDERE
2) CERVI
WALTER DE RAFFAELE VENEZIA
LA GUIDA Biglietti in vendita al Forum e sul web Dirette Raisport 1 e 2 La Beko Final Eight di Coppa Italia si gioca al Mediolanum Forum di Assago. I biglietti per le gare sono ancora in vendita presso i botteghini dell'impianto e su internet sui siti ticketone.it e vivaticket.it
• PROGRAMMA e ARBITRI
Ore 12: Pistoia-Trento, arbitri Taurino, Begnis e Weidmann, diretta Rai Sport 2 HD. Ore 15.15: Cremona-Sassari, arbitri Lamonica, Sabetta e Attard, diretta Rai Sport 1 HD. Ore 18.15: Reggio Emilia-Avellino, arbitri Seghetti, Lo Guzzo e Baldini, diretta RaiSport 1 HD. Ore 20.45: Milano-Venezia, arbitri Paternicò, Mazzoni e Caiazza, diretta RaiSport 1 HD.
GAZZAWEB www.gazzetta.it
La Final Eight di Coppa Italia avrà un'ampia copertura anche su Gazzetta.it. Una tre giorni seguita a ritmo tambureggiante dal nostro sito con gli highlight di tutte le partite, cronache in tempo reale, analisi, commenti e interviste ai protagonisti nell'immediato dopo partita. Su Gazzetta.it potrete poi scorrere le gallery con le immagini più belle e spettacolari della Coppa Italia. Si comincia oggi a mezzogiorno con la prima sfida dei quarti di finale, da seguire passo dopo passo sul
SERIE A
sito rosa.
DA OGGI A DOMENICA AL FORUM DI ASSAGO QUARTI
1 Reggio Emilia
Oggi, ore 18.15
8 Avellino
FINALE Domenica, ore 18
SEMIFINALI
Domani, ore 18.15 3 SEMIFINALI
l Domani, ore 20.45
QUARTI
Milano 2
Oggi, ore 20.45
Venezia 7
4 Pistoia
Oggi, ore 12
5 Trento
Cremona 3
Oggi, ore 15.15
Sassari 6
GDS
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