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CROnews

Date post: 07-Apr-2016
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n.1 (8) gennaio marzo 2014
36
Trimestrale del Centro di Riferimento Oncologico Istituto Nazionale Tumori - IRCCS Via Franco Gallini 2, Aviano (PN) 0434 659111 www.cro.it 01 2014 gennaio-marzo volume 8 copia gratuita
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Page 1: CROnews

Trimestrale del Centro di Riferimento Oncologico Istituto Nazionale Tumori - IRCCS

Via Franco Gallini 2, Aviano (PN) 0434 659111 www.cro.it

01 2014 gennaio-marzo

volume 8

copia gratuita

CRO

Page 2: CROnews

Direttore Responsabile

Paolo De Paoli

[email protected]

Comitato di redazione

Renato Cannizzaro

Valter Gattei

Francesca Lollo

Maurizio Mascarin

Paola Spessotto

Michele Spina

Nicoletta Suter

Ivana Truccolo

Segreteria di redazione

Francesca Lollo

[email protected]

Progetto Grafico

Riccardo Bianchet

Hanno inoltre collaborato

Massimo Boni

Giorgio Giorda

Mario Mazzucato

Ermes Mestroni

Maurizio Mongiat

Raffaele Collazzo

Lucia Da Pieve

Nicolas Gruarin

Mauro Mazzocut

Stampa

Tipografia Sartor Srl - Pordenone

Iscrizione al Registro del Tribunale di Pordenone n° 545/06

© Tutti i diritti sono riservati: è vietata la riproduzione, anche parziale, di qualsiasi testo o immagine.

Page 3: CROnews

Cosa si potrà realizzare ancora con il 5x1000Il 5x1000 permetterà di continuare e ampliare i progetti già attivati negli anni precedenti e contestualmente di finanziare nuovi programmi di ricerca innovativi che puntano a cure più efficaci e a garantire ai pazienti una qualità di vita sempre migliore.

Aggiornamento tecnologico e progetti di ricerca traslazionale

Sarà possibile tenersi al passo con le nuove apparecchiature innovative e ad alto impatto tecnologico che permettono di affinare le ricerche e raggiungere, soprattutto nella diagnostica, risultati migliori. La tecnologia avanzata permette alla ricerca di spingersi in terreni non ancora sondati e di raggiungere traguardi insperati.

Si potranno attivare, nei laboratori sperimentali, nuovi progetti in campo farmacologico (finalizzati alla personalizzazione delle cure), della genetica molecolare e cellulare, delle bioimmunoterapie e delle terapie cellulari e le scoperte che ne derivano potranno essere applicate alla clinica per ottenere cure migliori e personalizzate con minori effetti collaterali. Si potrà, inoltre, implementare la ricerca clinica con l'attivazione di sperimentazioni cliniche di nuovi farmaci, per la cura delle varie patologie oncologiche.

Programma PGR-YIP di alta formazione per giovani ricercatori

Sarà possibile mantenere attivo il programma pgr-yip cercando di aumentare l'attrazione di giovani qualificati e promettenti verso il nostro Istituto. Il programma di ricerca e formazione ad alto livello ha sinora dato buoni risultati e viene ogni anno migliorato e ampliato con nuove offerte e prospettive. Una scelta responsabile da parte dei cittadini che scelgono di sottoscrivere il 5x1000 a favore del cro permetterà di continuare il programma di formazione per i giovani e possibilmente di ampliare l'offerta.

Progetto “Patient Education”

Visti gli ottimi risultati ottenuti con il progetto pilota, “Patient Education” è diventato un programma di punta del nostro Istituto. L'obiettivo è quello di rafforzare e potenziare tutte le attività utili a informare correttamente il paziente sulle patologie oncologiche e sulle cure disponibili per renderlo più cosciente e partecipe al percorso di cura che deve intraprendere.

Diversamente che in passato l'attenzione del medico e del personale non è più concentrata sulla malattia ma sulla persona in cura nella sua totalità, considerata, quindi, soggetto attivo la cui opinione è importante. Adeguatamente informato, il paziente potrà partecipare consapevolmente alle scelte di cura che lo riguardano. Questo coinvolgimento è un passo importante per ottenere un rapporto migliore tra paziente, Istituzione e operatori; per facilitare l'utilizzo delle strutture presenti e per raggiungere una migliore qualità delle prestazioni offerte.

Progetto CAMPUS

Una nuova sfida a favore dell'internazionalizzazione della scienza sempre rivolta ai giovani. è già in fase avanzata la realizzazione di una nuova struttura che potrà ospitare una cinquantina di giovani ricercatori anche stranieri nell'ottica dellla creazione di una rete virtuosa che permetta la condivisione e lo scambio di informazioni e scoperte a livello internazionale.

La struttura è stata concepita sulla falsariga dei campus universitari americani ma si distingue da essi in quanto è aperta a tutti i giovani italiani e stranieri che vogliono dedicarsi alla ricerca in campo oncologico ma anche a imprenditori che vogliono investire in campo biomedico perché credono nelle potenzialità dello sviluppo di questo settore in Italia, dove è ancora poco capito. Il Campus sarà un ottimo crogiuolo dove si mescoleranno idee, innovazione e nuove tecnologie e che vedrà fianco a fianco imprese private e istituzioni pubbliche per il raggiungimento di nuovi traguardi nella cura e lotta al tumore.

Come destinare il 5x1000 al CRO di AvianoPer destinare al cro il 5x1000, il contribuente dovrà scrivere nell’apposito spazio della dichiarazione dei redditi il Codice Fiscale del cro, nella sezione “Finanziamento della Ricerca Sanitaria”.

Scrivi la tua firma ed inserisci il Codice Fiscale del cro di Aviano nell’apposito spazio

FAC SIMILE 730

FAC SIMILE MODELLO UNICO

Codice Fiscale CRO Aviano

00623340932

GIORNO MESE ANNO

CONTRIBUENTECOGNOME (per le donne indicare il cognome da nubile) NOME SESSO (M o F)

DATA DI NASCITA COMUNE (o Stato estero) DI NASCITA PROVINCIA (sigla)

CODICE FISCALE(obbligatorio)

DATI ANAGRAFICI

Da consegnare unitamente alla dichiarazioneMod. 730/2014 al sostituto dʼimposta, alC.A.F. o al professionista abilitato, utilizzandolʼapposita busta chiusa contrassegnata suilembi di chiusura.

MODELLO 730-1 redditi 2013

Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale e delle associazioni e fondazioni riconosciute

che operano nei settori di cui all’art. 10, c. 1, lett a), del D.Lgs. n. 460 del 1997

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

AVVERTENZE Per esprimere la scelta a favore di una delle finalità destinatarie della quota del cinque per mille dellʼIRPEF, il contri-buente deve apporre la propria firma nel riquadro corrispondente. Il contribuente ha inoltre la facoltà di indicare anche il codice fiscaledi un soggetto beneficiario. La scelta deve essere fatta esclusivamente per una delle finalità beneficiarie.

Codice fiscale del beneficiario (eventuale)

Finanziamento della ricerca sanitaria

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

FIRMA

Finanziamento della ricerca scientifica e della università

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Codice fiscale del beneficiario (eventuale)

FIRMA

Finanziamento delle attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .FIRMA

Codice fiscale del beneficiario (eventuale)

FIRMA

Sostegno delle attività sociali svolte dal comune di residenza

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .FIRMA

Sostegno alle associazioni sportive dilettantistiche riconosciute ai fini sportivi dal CONI a norma di legge che svolgono una rilevante attività di interesse sociale

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Codice fiscale del beneficiario (eventuale)

FIRMA

genziantrate

AVVERTENZE Per esprimere la scelta a favore di una delle istituzioni beneficiarie della quota dell'otto per mille dell'IRPEF, il contri-buente deve apporre la propria firma nel riquadro corrispondente. La scelta deve essere fatta esclusivamente per una delle istituzionibeneficiarie.La mancanza della firma in uno dei riquadri previsti costituisce scelta non espressa da parte del contribuente. In tal caso, la riparti-zione della quota dʼimposta non attribuita è stabilita in proporzione alle scelte espresse. La quota non attribuita spettante alle Assem-blee di Dio in Italia e alla Chiesa Apostolica in Italia è devoluta alla gestione statale.

In aggiunta a quanto indicato nellʼinformativa sul trattamento dei dati, contenuta nelle istruzioni, si precisa che i dati perso-nali del contribuente verranno utilizzati solo dallʼAgenzia delle Entrate per attuare la scelta.

In aggiunta a quanto indicato nellʼinformativa sul trattamento dei dati, contenuta nelle istruzioni, si precisa che i dati personalidel contribuente verranno utilizzati solo dallʼAgenzia delle Entrate per attuare la scelta.

SCELTA PER LA DESTINAZIONE DELL’OTTO PER MILLE DELL’IRPEF (in caso di scelta FIRMARE in UNO degli spazi sottostanti)

SCELTA PER LA DESTINAZIONE DEL CINQUE PER MILLE DELL’IRPEF (in caso di scelta FIRMARE in UNO degli spazi sottostanti)

LA SCELTA DELLA DESTINAZIONE DELLʼOTTO PER MILLE DELLʼIRPEF E QUELLA DEL CINQUE PER MILLE DELLʼIRPEF NON SONO IN ALCUN MODO ALTERNATIVE FRA LORO. PERTANTO POSSONO ESSERE ESPRESSE ENTRAMBE LE SCELTE

Scheda per la scelta della destinazione dell'8 per mille dell'IRPEF e del 5 per mille dell'IRPEF

Stato

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Chiesa cattolica

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Unione Chiese cristiane avventiste del 7° giorno

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Assemblee di Dio in Italia

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Chiesa Evangelica Valdese (Unione delle Chiese metodiste e Valdesi)

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Chiesa Evangelica Luterana in Italia

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Unione Comunità Ebraiche Italiane

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Sacra arcidiocesi ortodossa d’Italia ed Esarcato per l’Europa Meridionale

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Unione Buddhista Italiana

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Unione Induista Italiana

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Chiesa Apostolica in Italia

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Unione Cristiana Evangelica Battista d’Italia

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

2

giorno mese anno

DATI DEL CONTRIBUENTE

FM

Sesso(barrare la relativa casella)

1 2 3 4 5 6 7

1 2

8

celibe/nubile coniugato/a vedovo/a separato/a divorziato/a deceduto/a tutelato/a minore

Riservato al liquidatore ovvero al curatore fallimentare

Domiciliofiscalediverso dallaresidenza

Dichiarazionepresentata perla prima volta

RESIDENZAANAGRAFICADa compilare solo se variata dal 1/1/2013 alla data di presentazionedella dichiarazione

Provincia (sigla)

Comune Provincia (sigla) Codice comune

Codice comune

Numero civico

Data di nascita

DOMICILIO FISCALEAL 31/12/2013

DOMICILIO FISCALEAL 01/01/2013

Comune Provincia (sigla) Codice comuneDOMICILIO FISCALEAL 01/01/2014

Codice fiscale (*)

Comune (o Stato estero) di nascita

TIPO DI DICHIARAZIONE

Provincia (sigla)

Indirizzo

C.a.p.Comune

MO

DEL

LO G

RATU

ITO

Tipologia (via, piazza, ecc.)

Frazione Data della variazione

Telefonoprefisso numero

Cellulare Indirizzo di posta elettronica

giorno mese anno

Immobili sequestrati esenti

Comune Provincia (sigla) Codice comune

Accettazione eredità giacente

Partita IVA (eventuale)

TELEFONO E INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA

dal al

giorno mese anno giorno mese annoStato Periodo d’imposta

SCELTA PER LA DESTINAZIONEDELL’OTTO PERMILLE DELL’IRPEFper scegliere, FIRMARE inUNO SOLO dei riquadri

In aggiunta a quanto spiegato nell’informativa sul trattamento dei dati, si precisa che i dati personali del contribuente verranno utilizzati solo dall’Agenzia delle Entrate per attuare la scelta.

SCELTA PER LA DESTINAZIONE DEL CINQUE PERMILLE DELL’IRPEFper scegliere, FIRMARE inUNO SOLO dei riquadri.Per alcune delle finalità è possibile indicareanche il codice fiscaledi un soggetto beneficiario

Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale,delle associazioni di promozione sociale e delle associazioni e fondazioni riconosciute

che operano nei settori di cui all’art. 10, c. 1, lett a), del D.Lgs. n. 460 del 1997

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Codice fiscale del beneficiario (eventuale)

FIRMA

Finanziamento della ricerca sanitaria

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Sostegno delle attività sociali svolte dal comune di residenza del contribuente

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Codice fiscale del beneficiario (eventuale)

FIRMA

FIRMA

Sostegno alle associazioni sportive dilettantistiche riconosciute ai fini sportivi dal CONI a norma di legge, che svolgono

una rilevante attività di interesse sociale

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Codice fiscale del beneficiario (eventuale)

FIRMA

Finanziamento della ricerca scientifica e dell’università

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Codice fiscale del beneficiario (eventuale)

FIRMA

Finanziamento delle attività di tutela, promozionee valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .FIRMA

In aggiunta a quanto spiegato nell’informativa sul trattamento dei dati, si precisa che i dati personali del contribuente verranno utilizzati solo dall’Agenzia delle Entrate per attuare la scelta.

(*) Da compilare per i soli modelli predisposti su fogli singoli, ovvero su moduli meccanografici a striscia continua.

RESIDENTEALL’ESTERODA COMPILARE SE RESIDENTE ALL’ESTERO NEL 2013

2

1

Codice fiscale estero Stato estero di residenza

Stato federato, provincia, contea Località di residenza

Indirizzo

NAZIONALITÀ

Italiana

Estera

Codice dello Stato estero

QuadroRWRedditi Iva Studi di

settore Parametri IndicatoriQuadroVO

QuadroAC

Dichiarazioneintegrativa

Dichiarazioneintegrativa

(art. 2, co. 8-ter,DPR 322/98)

Dichiarazione integrativa a favore

EventieccezionaliCorrettiva

nei termini

Stato

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Chiesa cattolica

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Unione Chiese cristiane avventiste del 7° giorno

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Assemblee di Dio in Italia

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Chiesa EvangelicaValdese (Unione delle Chiese metodiste e Valdesi)

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Chiesa Evangelica Luterana in Italia

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Unione Comunità Ebraiche Italiane

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Sacra arcidiocesi ortodossa d’Italia edEsarcato per l’Europa Meridionale

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Unione Buddhista Italiana

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Unione Induista Italiana

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Chiesa Apostolica in Italia

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Unione Cristiana Evangelica Battista d’Italia

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

IN CASO DI SCELTA NON ESPRESSADA PARTE DEL CONTRIBUENTE, LA RI-PARTIZIONE DELLA QUOTA D’IMPOSTANON ATTRIBUITA SI STABILISCE IN PRO-PORZIONE ALLE SCELTE ESPRESSE.LA QUOTA NON ATTRIBUITA SPETTANTEALLE ASSEMBLEE DI DIO IN ITALIA E ALLA CHIESA APOSTOLICA IN ITALIA ÈDEVOLUTA ALLA GESTIONE STATALE.

Liquidazione volontaria

GIORNO MESE ANNO

CONTRIBUENTECOGNOME (per le donne indicare il cognome da nubile) NOME SESSO (M o F)

DATA DI NASCITA COMUNE (o Stato estero) DI NASCITA PROVINCIA (sigla)

CODICE FISCALE(obbligatorio)

DATI ANAGRAFICI

Da consegnare unitamente alla dichiarazioneMod. 730/2014 al sostituto dʼimposta, alC.A.F. o al professionista abilitato, utilizzandolʼapposita busta chiusa contrassegnata suilembi di chiusura.

MODELLO 730-1 redditi 2013

Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale e delle associazioni e fondazioni riconosciute

che operano nei settori di cui all’art. 10, c. 1, lett a), del D.Lgs. n. 460 del 1997

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

AVVERTENZE Per esprimere la scelta a favore di una delle finalità destinatarie della quota del cinque per mille dellʼIRPEF, il contri-buente deve apporre la propria firma nel riquadro corrispondente. Il contribuente ha inoltre la facoltà di indicare anche il codice fiscaledi un soggetto beneficiario. La scelta deve essere fatta esclusivamente per una delle finalità beneficiarie.

Codice fiscale del beneficiario (eventuale)

Finanziamento della ricerca sanitaria

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

FIRMA

Finanziamento della ricerca scientifica e della università

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Codice fiscale del beneficiario (eventuale)

FIRMA

Finanziamento delle attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .FIRMA

Codice fiscale del beneficiario (eventuale)

FIRMA

Sostegno delle attività sociali svolte dal comune di residenza

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .FIRMA

Sostegno alle associazioni sportive dilettantistiche riconosciute ai fini sportivi dal CONI a norma di legge che svolgono una rilevante attività di interesse sociale

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Codice fiscale del beneficiario (eventuale)

FIRMA

genziantrate

AVVERTENZE Per esprimere la scelta a favore di una delle istituzioni beneficiarie della quota dell'otto per mille dell'IRPEF, il contri-buente deve apporre la propria firma nel riquadro corrispondente. La scelta deve essere fatta esclusivamente per una delle istituzionibeneficiarie.La mancanza della firma in uno dei riquadri previsti costituisce scelta non espressa da parte del contribuente. In tal caso, la riparti-zione della quota dʼimposta non attribuita è stabilita in proporzione alle scelte espresse. La quota non attribuita spettante alle Assem-blee di Dio in Italia e alla Chiesa Apostolica in Italia è devoluta alla gestione statale.

In aggiunta a quanto indicato nellʼinformativa sul trattamento dei dati, contenuta nelle istruzioni, si precisa che i dati perso-nali del contribuente verranno utilizzati solo dallʼAgenzia delle Entrate per attuare la scelta.

In aggiunta a quanto indicato nellʼinformativa sul trattamento dei dati, contenuta nelle istruzioni, si precisa che i dati personalidel contribuente verranno utilizzati solo dallʼAgenzia delle Entrate per attuare la scelta.

SCELTA PER LA DESTINAZIONE DELL’OTTO PER MILLE DELL’IRPEF (in caso di scelta FIRMARE in UNO degli spazi sottostanti)

SCELTA PER LA DESTINAZIONE DEL CINQUE PER MILLE DELL’IRPEF (in caso di scelta FIRMARE in UNO degli spazi sottostanti)

LA SCELTA DELLA DESTINAZIONE DELLʼOTTO PER MILLE DELLʼIRPEF E QUELLA DEL CINQUE PER MILLE DELLʼIRPEF NON SONO IN ALCUN MODO ALTERNATIVE FRA LORO. PERTANTO POSSONO ESSERE ESPRESSE ENTRAMBE LE SCELTE

Scheda per la scelta della destinazione dell'8 per mille dell'IRPEF e del 5 per mille dell'IRPEF

Stato

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Chiesa cattolica

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Unione Chiese cristiane avventiste del 7° giorno

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Assemblee di Dio in Italia

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Chiesa Evangelica Valdese (Unione delle Chiese metodiste e Valdesi)

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Chiesa Evangelica Luterana in Italia

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Unione Comunità Ebraiche Italiane

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Sacra arcidiocesi ortodossa d’Italia ed Esarcato per l’Europa Meridionale

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Unione Buddhista Italiana

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Unione Induista Italiana

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Chiesa Apostolica in Italia

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Unione Cristiana Evangelica Battista d’Italia

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

2

giorno mese anno

DATI DEL CONTRIBUENTE

FM

Sesso(barrare la relativa casella)

1 2 3 4 5 6 7

1 2

8

celibe/nubile coniugato/a vedovo/a separato/a divorziato/a deceduto/a tutelato/a minore

Riservato al liquidatore ovvero al curatore fallimentare

Domiciliofiscalediverso dallaresidenza

Dichiarazionepresentata perla prima volta

RESIDENZAANAGRAFICADa compilare solo se variata dal 1/1/2013 alla data di presentazionedella dichiarazione

Provincia (sigla)

Comune Provincia (sigla) Codice comune

Codice comune

Numero civico

Data di nascita

DOMICILIO FISCALEAL 31/12/2013

DOMICILIO FISCALEAL 01/01/2013

Comune Provincia (sigla) Codice comuneDOMICILIO FISCALEAL 01/01/2014

Codice fiscale (*)

Comune (o Stato estero) di nascita

TIPO DI DICHIARAZIONE

Provincia (sigla)

Indirizzo

C.a.p.Comune

MO

DEL

LO G

RATU

ITO

Tipologia (via, piazza, ecc.)

Frazione Data della variazione

Telefonoprefisso numero

Cellulare Indirizzo di posta elettronica

giorno mese anno

Immobili sequestrati esenti

Comune Provincia (sigla) Codice comune

Accettazione eredità giacente

Partita IVA (eventuale)

TELEFONO E INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA

dal al

giorno mese anno giorno mese annoStato Periodo d’imposta

SCELTA PER LA DESTINAZIONEDELL’OTTO PERMILLE DELL’IRPEFper scegliere, FIRMARE inUNO SOLO dei riquadri

In aggiunta a quanto spiegato nell’informativa sul trattamento dei dati, si precisa che i dati personali del contribuente verranno utilizzati solo dall’Agenzia delle Entrate per attuare la scelta.

SCELTA PER LA DESTINAZIONE DEL CINQUE PERMILLE DELL’IRPEFper scegliere, FIRMARE inUNO SOLO dei riquadri.Per alcune delle finalità è possibile indicareanche il codice fiscaledi un soggetto beneficiario

Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale,delle associazioni di promozione sociale e delle associazioni e fondazioni riconosciute

che operano nei settori di cui all’art. 10, c. 1, lett a), del D.Lgs. n. 460 del 1997

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Codice fiscale del beneficiario (eventuale)

FIRMA

Finanziamento della ricerca sanitaria

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Sostegno delle attività sociali svolte dal comune di residenza del contribuente

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Codice fiscale del beneficiario (eventuale)

FIRMA

FIRMA

Sostegno alle associazioni sportive dilettantistiche riconosciute ai fini sportivi dal CONI a norma di legge, che svolgono

una rilevante attività di interesse sociale

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Codice fiscale del beneficiario (eventuale)

FIRMA

Finanziamento della ricerca scientifica e dell’università

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Codice fiscale del beneficiario (eventuale)

FIRMA

Finanziamento delle attività di tutela, promozionee valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .FIRMA

In aggiunta a quanto spiegato nell’informativa sul trattamento dei dati, si precisa che i dati personali del contribuente verranno utilizzati solo dall’Agenzia delle Entrate per attuare la scelta.

(*) Da compilare per i soli modelli predisposti su fogli singoli, ovvero su moduli meccanografici a striscia continua.

RESIDENTEALL’ESTERODA COMPILARE SE RESIDENTE ALL’ESTERO NEL 2013

2

1

Codice fiscale estero Stato estero di residenza

Stato federato, provincia, contea Località di residenza

Indirizzo

NAZIONALITÀ

Italiana

Estera

Codice dello Stato estero

QuadroRWRedditi Iva Studi di

settore Parametri IndicatoriQuadroVO

QuadroAC

Dichiarazioneintegrativa

Dichiarazioneintegrativa

(art. 2, co. 8-ter,DPR 322/98)

Dichiarazione integrativa a favore

EventieccezionaliCorrettiva

nei termini

Stato

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Chiesa cattolica

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Unione Chiese cristiane avventiste del 7° giorno

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Assemblee di Dio in Italia

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Chiesa EvangelicaValdese (Unione delle Chiese metodiste e Valdesi)

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Chiesa Evangelica Luterana in Italia

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Unione Comunità Ebraiche Italiane

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Sacra arcidiocesi ortodossa d’Italia edEsarcato per l’Europa Meridionale

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Unione Buddhista Italiana

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Unione Induista Italiana

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Chiesa Apostolica in Italia

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Unione Cristiana Evangelica Battista d’Italia

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

IN CASO DI SCELTA NON ESPRESSADA PARTE DEL CONTRIBUENTE, LA RI-PARTIZIONE DELLA QUOTA D’IMPOSTANON ATTRIBUITA SI STABILISCE IN PRO-PORZIONE ALLE SCELTE ESPRESSE.LA QUOTA NON ATTRIBUITA SPETTANTEALLE ASSEMBLEE DI DIO IN ITALIA E ALLA CHIESA APOSTOLICA IN ITALIA ÈDEVOLUTA ALLA GESTIONE STATALE.

Liquidazione volontaria

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in questo numero

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Notizie

cro Genetica

Chimeric Antigen Receptors

Una ricerca da copertina

Scoperte nuove proteine associate allo sviluppo dei linfomi

Concerti dal vivo al cro in collaborazione con il Conservatorio di Udine

Intervista

Cambio al vertice

Eventi

Visita al cro

La ricerca a livello internazionale

Visita annuale del csi al cro

Flash on

Premiata la qualità del cro di Aviano

Accreditamento

Programma oeci

Programmi formativi di alta qualità

Chirurgia intensiva delle Patologie Ginecologiche Oncologiche Avanzate

Innovazione al CRO

Tecnology transfer 2014

Angolo della biblioteca

Scriviamoci con cura 2013

Recensione libri

Letture a bassa voce

Esposizioni

Arte come supporto terapeutico

Volontariato e no-profit

Associazioni attive al cro

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2 cronews 2014, Volume 8, numero 1

CRO Geneticaaviano (pn), 21 gennaio 2014

U na percentuale rilevante di tumori, stimabile tra l'1 e il 10%, ha una base eredo-

familiare e si manifesta con insor-genza precoce, lesioni multiple e aggregazione di numerosi casi in famiglia. La valutazione del rischio oncologico del paziente sulla base della storia clinica personale e familiare è uno strumento impor-tante in termini di prevenzione, poiché l'identificazione dei soggetti carrier di mutazione consente una corretta valutazione del rischio individuale di ammalarsi di tumore e, conseguentemente, l'applicazione di appropriate ed efficaci misure preventive, di diagnosi precoce e follow-up a gruppi selezionati di individui.

Di questo si parlerà il 24 gennaio all'Istituto Nazionale Tumori - cro di Aviano dove si riuniranno illustri genetisti e ricercatori (italiani e sloveni) per fornire agli specialisti in oncologia e all'intera comunità medico-scientifica, un panorama completo di ciò che oggi e nel pros-simo futuro la genetica medica può e potrà offrire in ambito specifico.

Negli ultimi anni, infatti, i progres-si della genetica sono stati davvero significativi grazie anche all'impie-go di nuove tecnologie. Tutto ciò ha avuto un notevole impatto nella gestione clinica di alcuni pazienti e i loro familiari, con la possibilità di migliorare notevolmente le pro-cedure diagnostiche e gli approcci terapeutici e di prevenzione.

L'evento, intitolato “la genetica oggi in oncologia” è organizzato nell'am-bito del progetto transfrontaliero Slovenian Italian Genetic Network (sign), di cui il cro è partner dal 2011. Principale obiettivo di sign è stabilire un centro funzionale cross-

di neoplasia, particolarmente per le forme difficilmente controllabili dalle terapie convenzionali.

Va ricordato, comunque, che questi sono approcci tecnologici complessi e richiedono strutture adeguate per la preparazione di tali “farmaci cellulari” che la normativa vigente richiede siano allestiti secondo specifici standard farmacologici (la cosiddetta good manufacturing practice). Infatti, la produzione di “farmaci cellulari” richiede il rispetto delle stesse normative che regolano la produzione dei

medicinali convenzionali, con l'aggiunta di aspetti specifici

quali l'istituzione di banche dati per il monitoraggio

delle terapie, la qualità e la sicurezza del pro-dotto cellulare, l'ap-provvigionamento, il controllo, la lavora-zione, la conserva-zione, lo stoccaggio

e la distribuzione di tali prodotti.

Il nostro Istituto, e in par-ticolare la struttura Bio-Immu-

noterapia dei Tumori diretta dal Dr. Riccardo Dolcetti, sta da tempo attivamente collaborando con il gruppo del Dr. Rosato nell'ambito dell'immunoterapia dei tumori con particolare riferimento alle strate-gie basate sullo sviluppo di nuovi e più efficienti “farmaci cellulari”.

Tali progettualità troveranno una concreta realizzazione e applica-zione clinica grazie all'interazione con “officine” per farmaci cellulari già autorizzate e funzionanti, come quella dell'Azienda Ospedaliera San Gerardo di Monza e, nel medio periodo, nell'ambito di una nuova infrastruttura già progettata per tali scopi e che sarà costruita al cro di Aviano nei prossimi anni. ◄

border nel campo della genetica medica col fine di migliorare l'ac-cessibilità e la qualità dei servizi di genetica nella regione.◄

Chimeric Anti-gen Receptors

I l 3 febbraio 2014 è stato gradito ospite del nostro Istituto il Dr. Antonio Rosato, Ricercatore

presso l'Università degli Studi di Padova e Responsabile dell'Unità Operativa di Immunoterapia dei Tumori dell'Istituto Oncologico Veneto.

Il Dr. Rosato ha tenuto un seminario su una tematica di estrema attualità dal titolo: Chimeric antigen re-ceptors and adoptive immunotherapy of tumors: chellenges, opportunities and bottlenecks.

Il Dr. Rosato ha presenta-to una sintesi aggiornata delle strategie di immunoterapia dei tumori basate sull'infusione nel paziente di cellule opportunamente manipolate in modo da attivare e/o potenziare le risposte immuni dell'ospite contro il tumore sof-fermandosi sulle nuove tecnologie che consentono di ingegnerizzare le cellule del paziente in modo tale da riprogrammarle per renderle in grado di riconoscere ed eliminare efficacemente le cellule tumorali.

Uno dei vantaggi di queste nuove modalità terapeutiche risiede nella loro capacità di aggirare e superare molti degli ostacoli che il tumore mette in atto per evitare di essere riconosciuto dal sistema immuni-tario del paziente. Tali strategie si stanno rivelando molto promettenti in termini di induzione di risposte cliniche nei confronti di vari tipi

NOTIZIE

Nella foto: il Dr. Antonio Rosato

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3cronews2014, Volume 8, numero 1

Una ricerca da copertina

è stato premiato con l'immagine di copertina l'articolo dal titolo emilin2 down-modulates the

Wnt signaling pathway and sup-presses breast cancer cell growth and migration pubblicato nel mese di marzo dalla prestigiosa rivista The Journal of Pathology. Il lavoro è stato condotto nella Divisione di

In altre parole, oltre alle muta-zioni genetiche che si accumulano nella cellula tumorale che causano la sua crescita incontrollata, un ruolo fondamentale viene rivestito anche dalle cellule normali e dalle proteine che circondano le cellule tumorali stesse.

In questo studio si dimostra infatti come l'espressione della molecola della matrice extracellulare emilin2 influenzi in maniera determinante la crescita delle cellule tumorali di mammella. In particolare si

evidenza come una proteina che attiva la crescita tumorale, il Wnt, venga “sequestrato” da emilin2, inattivando di fatto

le sue funzioni di supporto della crescita tumorale.

Queste evidenze sono state avvalorate da esperimenti in vitro, anche con l'ausilio di sofisticate tecniche di coltura cellulare in 3D, ma anche in vivo

con l'ausilio di topi di laboratorio. In quest'ulti-

mo caso dimostriamo come aumentando la concentrazione

di emilin2 all'interno dei tumori siamo in grado di diminuire signifi-cativamente la crescita del tumore. L'espressione di emilin2 è variabile da individuo a individuo e lo stu-dio dimostra come una maggiore espressione di questa molecola correli con una miglior prognosi per i pazienti. Ulteriori studi saranno necessari per verificare se questa molecola possa essere impiegata come marker prognostico nel tumo-re al seno e in altri tipi tumorali. ◄

Oncologia Sperimentale 2 diretta dal Professor Alfonso Colombatti in collaborazione con l'Università di Padova.

In questo studio coordinato dal Dr. Maurizio Mongiat e sviluppato principalmente dal Dr. Stefano Marastoni recentemente trasferitosi al Princess Margaret Cancer Center di Toronto, viene evidenziata l'im-portanza delle componenti proteiche che circondano la cellula tumorale nel determinarne il suo destino.

NOTIZIE

Nella foto: il Dr. Maurizio Mongiat

La copertina del mese di marzo della rivista “The Journal of Pathology” dove viene riportata un’immagine tratta dall’articolo pubblicato dal laboratorio di Oncologia Sperimentale 2.

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4 cronews 2014, Volume 8, numero 1

Scoperte nuove proteine Asso-ciate allo svilup-po dei linfomi. Studio collabo-rativo tra cro e int-MilanoI ricercatori dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano in collabora-zione con il Centro di Riferimento Oncologico di Aviano hanno iden-tificato nuove proteine utili per comprendere le cause e le modalità di crescita di un raro linfoma: l'ef-fusione linfomatosa primaria, cono-sciuta con l'acronimo pel (“Primary Effusion Lymphoma”).

pel si presenta nelle cavità corpo-ree come la pleura, il peritoneo o il pericardio, in assenza di una vera e propria massa tumorale. Analiz-zando in laboratorio le cellule di pel sono state individuate proteine che potranno diventare target per lo sviluppo di terapie per la cura del pel e di altri linfomi.

I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica “The American Journal of Patho-logy”.

«Il modello di studio – dichiara An-nunziata Gloghini del Dipartimento di Patologia dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano – è rappre-sentato da un linfoma a cellule B associato al virus kshv, “Kaposi's Sarcoma Associated Herpes Virus” conosciuto anche come “Human Herpes Virus 8” (hhv8), più fre-quentemente osservato in corso di immunosoppressione, ad esempio in pazienti con hiv. L'importanza di questo lavoro risiede anche nel fatto che i risultati della scoperta potranno essere trasferiti ad altri

ficazione in spettrometria di massa delle proteine secrete dalle cellule del linfoma e successivamente nella verifica dell'espressione di un subset di proteine secrete da parte di casi clinici primitivi.

In particolare è stato analizzato il secretoma di 4 linee cellulari di pel stabilizzate da Anna Maria Cilia nei Laboratori del Dipartimento di Patologia del cro di Aviano diretti da Antonino Carbone e i risultati ottenuti sono stati confermati ana-lizzando 7 casi clinici. Lo studio è stato finanziato dal Ministero della Salute nell'ambito del Progetto Integrato Oncologia – Advanced Molecular Diagnostics Project grant e dal Centro di Riferimento Onco-logico di Aviano per un progetto “intramurale” dal nome “Agenti infettivi e cancro” assegnati ad Antonino Carbone.

pel: effusione linfomatosa primaria è un raro linfoma a grandi cellule B che si presenta come un'effusione neoplastica nelle cavità corporee (pleura, peritoneo o pericardio), in assenza di una massa tumorale rilevabile. Il pel è costantemente associato a kshv, che ne è l'agen-te causale. Nel 70% dei casi le cellule linfomatose del pel sono co-infettate da un altro gamma herpes virus (Epstein-Barr Virus).

kshv è un virus che è stato isolato nel 1994. Inizialmente si era rite-nuto che l'infezione da kshv fosse limitata ai pazienti con immunode-pressione da hiv, successivi studi hanno potuto stabilire che il virus può essere presente nella popolazio-ne generale con prevalenza diverse a seconda dell'area geografica. Nel Nord Europa, negli Stati Uniti e in Asia la prevalenza è bassa.◄

linfomi per individuare nuovi target terapeutici».

«Applicando tecniche di proteomica per analizzare il secretoma del pel (ossia l'analisi delle proteine secrete da questo linfoma) – spiega Italia Bongarzone del Laboratorio di Proteomica dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano – abbiamo in-dividuato nuove proteine coinvolte nell'interazione tra le cellule del linfoma e le cellule del microam-biente e proteine che potrebbero essere rilevanti per la patogenesi e la terapia. Questo approccio ha il grande vantaggio di individuare e separare proteine secrete dalle cellule anche se presenti in tracce».

«Il lavoro è frutto della collabo-razione tra il Dipartimento di Patologia e l'Unità di Proteomica della Fondazione irccs, Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e il Dipartimento di Patologia del Centro di Riferimento Oncologico di Aviano, Istituto Nazionale Tumori» – dichiara Paolo De Paoli Direttore Scientifico del cro di Aviano. «I ricercatori – aggiunge De Paoli – hanno usato metodologie sofisticate per collegare le proteine identificate nel secretoma del pel con possibili funzioni biologiche usando software di bioinformatica».

«Con questo approccio di analisi del secretoma e il modello di linfoma utilizzato (cioè il pel) abbiamo definito una serie di nuove proteine coinvolte nello sviluppo e nella progressione tumorale che nel pel o in altri linfomi potrebbero fornire nuovi candidati come target per farmaci selettivi» commenta Marco Pierotti, Direttore Scientifico dell'I-stituto Nazionale Tumori di Milano «Sono necessari ulteriori studi per confermare e convalidare l'impor-tanza di questi processi e il loro ruolo nello sviluppo e progressione tumorale dei linfomi».

L'approccio utilizzato dai ricercatori è consistito dapprima nella identi-

NOTIZIE

Nella foto: da sx il Direttore del Conservatorio di Udine, il Direttore Scientifico del cro, i ragazzi e il Direttore Generale

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5cronews2014, Volume 8, numero 1

NOTIZIE

Concerti dal vivo al CRO in colla-borazione con il Conservatorio di Udine

Il prossimo 10 gennaio prenderà avvio un interessante progetto di collaborazione tra il cro e il Conservatorio Statale di Musica Jacopo Tomadini di Udine, con un concerto cui ne seguiranno altri, con cadenza mensile, sino a giugno. Si sentiranno aleggiare per i corridoi dell’Istituto le piacevoli note prodotte dalle esperte mani di giovani diplomati del Conservatorio che partecipano a questo progetto.

«Come più volte riba-dito dalla Direzione Scientifica dell’I-

stituto, nelle nuove strategie, accanto alla continua ricerca – ha

spiegato Franco Calabretto,

già diret-tore

del Conservatorio di Udi-ne – assumono sempre più importanza iniziative che portino all’interno del luogo di cura l’arte, la letteratura, la cultura. Noi porteremo la musica con un proget-to articolato. Protagonisti saranno i giovani affinché abbiano anche la possibilità di trarre insegnamento». Gli

studenti, che frequentano i corsi superiori di livello universitario (quindi le ec-cellenze del conservatorio friulano) saranno inseriti in una dimensione ben diver-sa dalla tradizionale sala da concerto cui normalmente sono indirizzati.

Dovranno calarsi nella realtà della casa di cura, dove il pubblico sarà formato da pazienti, pa-renti o amici di questi, per-sonale medico e paramedico.

«Il progetto, sotto gli auspici della Fonda-zione crup – ha detto ancora Calabret-to – inaugura una

collaborazione importante tra due istituzioni che la stessa Fondazione sostiene direttamente».

Il 10 gennaio alle ore 10:00 inizierà il concerto del Meridian Sax Quartet (quartetto di saxofoni del Conservatorio) composto da Edoardo Zotti, Andrea Bassi, Mia Fiorencis, Federico Biasutti, negli spazi adiacenti la hall principale del cro.

Ogni concerto avrà una prolusione, per rende-re ancor più stretto ed evidente il rapporto tra esecutore e ascoltatore, seguita da brevi commen-ti per introdurre ogni bra-no che verrà suonato.◄

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6 cronews 2014, Volume 8, numero 1

INTERVISTA

Cambio al vertice

La Dr.ssa Matilde Carlucci nuovo Direttore Sanitario del CRO

C on delibera 187/dlb del 11 ottobre 2013 è stato nominato il nuovo Direttore Sanitario del cro che ha preso servizio il primo novembre 2013.

Si tratta di Matilde Carlucci, professionista affermata con parecchi anni di esperienza in campo ospedaliero e di Direzione Sanitaria alle spalle, che viene a sostituire il Dr. Mauro Delendi, ora Direttore Generale dell'Azienda Santa Maria della Misericordia di Udine.

La Dr.ssa Carlucci, di origini salentine che si riconoscono nei tratti mediterranei del viso, si laurea

all'Università di Roma “La Sapienza” in Medicina e Chirurgia nel 1991. Prosegue gli studi nella stessa università conseguendo la specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva con indirizzo in

Sanità Pubblica. Inizia la sua attività lavorativa a Roma con l'intento di rimanere legata al mondo

universitario. Lavora nei primi anni con il Prof. Mandelli al Policlinico Umberto I e successivamente al

“Sandro Pertini”.

Si trasferisce, poi, a Milano all'Ospedale San Carlo Borromeo, con la funzione di Vice-Direttore Sanitario, dove le vengono affidate diverse mansioni organizzative e gestionali del settore clinico-sanitario e di Prevenzione e Protezione.

Nel 1998, tramite concorso pubblico arriva all'Ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone e viene assegnata alla Direzione Sanitaria dove svolge vari incarichi tra i quali ricopre per oltre un anno la carica di Direttore Sanitario f.f.

A Pordenone rimane 10 anni durante i quali stabilisce forti legami con il territorio e con i colleghi facendosi apprezzare per la sua professionalità e la sua dedizione al lavoro. Lascia Pordenone nel 2007 avendo vinto un concorso come Direttore Medico nell'Azienda Ospedaliera di Bassano dove rimane fino all'ottobre 2013 e cioè fino alla proposta di diventare Direttore Sanitario al cro.

Ma vediamo di conoscerla meglio.

Dr.ssa Carlucci, lo scorso anno il Direttore Generale del cro, Dr. Cappelletti, Le ha formalizzato la proposta di lasciare l'Ospedale di Bassano per diventare Direttore Sanitario al cro. Qual è stato il suo primo pensiero? È stata una decisione difficile da prendere?

Be', certamente mi ha fatto piacere ricevere la proposta, in particolare dal Dr. Cappelletti che conoscevo già dagli anni '90 quando entrambi lavoravamo all'Ospedale di Pordenone. Forse il primo pensiero è stato notare la coincidenza di ritrovarmi dopo una decina d'anni a lavorare nuovamente insieme a colleghi che avevo già avuto modo di apprezzare in passato lavorando al Santa Maria degli Angeli di Pordenone.

Confesso, tuttavia, che ci ho riflettuto molto. Da un lato ero attratta dalla sfida che mi sarei trovata ad affrontare nel ricoprire un ruolo molto impegnativo ma anche altrettanto stimolante in un Istituto di ricerca di rilevanza internazionale dedicato all'oncologia. Dall'altro, mi sentivo un po' frenata per il fatto che nel territorio pordenonese avevo già speso dieci anni della mia carriera e a me piace invece percorrere strade sempre nuove e cercare nuovi stimoli.

Ma alla fine ha accettato. Perché?

A parte una iniziale incertezza, in realtà venire a lavorare in un Istituto di ricerca era un po' ritornare al mio progetto originario che era quello di rimanere nell'ambito universitario. Il mondo della ricerca mi ha sempre attirato molto e finalmente ho la possibilità di prendervi parte e dare il mio contributo completando così il mio bagaglio di esperienze nel campo della sanità che finora sono state prevalentemente di tipo ospedaliero.

Dopo 4 mesi di attività al cro, come si trova? é contenta della scelta?

Mi trovo bene e non mi sono pentita affatto di questa scelta. Lavorare in un Istituto di ricerca è cosa molto diversa rispetto a ciò che si fa nel sistema universitario o ospedaliero. La ricerca permea tutti i processi organizzativi

e gestionali e l'Istituto ruota intorno alla ricerca che è la sua ragione di esistere. Sono arrivata al cro

in un momento di passaggio e di cambiamenti e ho avuto la possibilità di prendere parte a questi processi fin dall'inizio della loro attuazione.

è in corso, infatti, una riforma importante: la realizzazione di una rete oncologica. Io

credo molto nel concetto di rete e, quindi, per me è molto stimolante poter dare un contributo a questo progetto innovativo. Il cro parte avvantaggiato, rispetto ad

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7cronews2014, Volume 8, numero 1

INTERVISTA

altre realtà del territorio, perché ha creato già da anni una consolidata rete interna che unisce e crea sinergia tra tutte le strutture che lo compongono compresa la Struttura Amministrativa.

Sono molto favorevole alla creazione di reti perchè lavorano alla realizzazione di uno scopo comune e importante: la sanità pubblica focalizzata sulla centralità del paziente come persona nella sua completezza e non solo sulla cura della malattia. Ospedali, Enti territoriali, Università tutti devono partecipare uniti a questo grande progetto nell'ottica del continuo miglioramento. Il cro, come irccs, nella sua natura così peculiare in qualche modo racchiude tutti gli aspetti della rete: centro di innovazione, di ricerca in campo oncologico, di assistenza e di formazione ad alto livello.

Alla luce dei cambiamenti, che si prospettano a breve, è stato interessante condividere gli obiettivi con le varie Unità Operative dell'Istituto coinvolgendo sia i colleghi medici che il personale del comparto. L'approccio è stato subito buono e sereno senza resistenze verso le proposte riorganizzative. è stato fatto e si sta facendo quanto necessario per l'adeguamento alle nuove linee e direttive Regionali salvaguardando al contempo le realtà positive già esistenti che rendono peculiare questo Istituto.

Aprirsi verso il territorio e verso Ospedali limitrofi non deve spaventare, anzi confronto e collaborazione si traducono in ricchezza reciproca a vantaggio dei pazienti. La nuova riorganizzazione interna, nel rispetto del quadro regionale mira, infatti, a rendere fluido, in tutte le fasi, il percorso clinico-terapeutico del paziente che viene accompagnato fino alla soddisfazione di tutti i bisogni assistenziali.

Per la realizzazione di questo processo di cambiamento ci si avvale del contributo di tutte le Strutture di ricerca, cliniche, organizzative, tecniche e amministrative dell'Istituto nell'ottica del completo coinvolgimento di tutto il personale per realizzare un'organizzazione che funzioni bene.

E ora una domanda forse scontata ma pur sempre dovuta. Lei è riuscita ha raggiunto una posizione Dirigenziale apicale nel mondo sanitario che è ancora a dominanza maschile. É stato difficile?

Le cose piano piano stanno cambiando; tuttavia, non nego che le donne, soprattutto in certe carriere, faticano a far valere la loro professionalità e le loro capacità. Io forse sono stata avvantaggiata dal fatto di essere una donna del sud. Orgogliosa delle mie origini ma consapevole delle scarse opportunità che il sud può offrire. Crescendo in queste realtà si impara presto a essere decisi e determinati nelle scelte e nel perseguimento degli obiettivi e a non lasciarsi abbattere dalle difficoltà e dalle strade sempre in salita. Non mi posso lamentare dei risultati che ho ottenuto e continuerò a lavorare con la stessa caparbietà e determinazione anche in eventuali nuove opportunità alla ricerca di nuove sfide e nuovi obiettivi.

Dunque se dovesse fare un primo bilancio sulla sua esperienza al cro, cosa direbbe?

Direi che è un'esperienza importante, che mancava tra le opportunità lavorative che ho finora sperimentato e che lascerà certamente un'impronta significativa nella mia vita lavorativa così come nella mia crescita personale.

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8 cronews 2014, Volume 8, numero 1

EVENTI

D opo 5 anni di lavori di consolidamento e di adeguamento alle norme antisismiche dell'edifico che hanno condizionato i ritmi dell'attività assistenziale,

cusando anche qualche disagio agli utenti, e rallentato, anche se marginalmente, le attività di ricerca, finalmente sono stati smantellati i cantieri al cro.

A sancire la ripresa normale delle attività e a dare nuovo avvio al cro “restaurato”, la visita del Vice-Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Sergio Bolzonello e dell'Assessore regionale alla Sanità, Maria Sandra Telesca. I rappresentanti della Giunta regionale sono stati accolti al cro dal Presidente del civ (Comitato di Indirizzo e Verifica) Michelangelo Agrusti, dal Direttore Generale Piero Cappelletti e dal Direttore Scientifico Paolo De Paoli.

Erano, inoltre, presenti il Sindaco di Aviano, Stefano Del Cont Bernard, e il Sindaco di Sacile, Roberto Ceraolo che

è anche componente del civ-cro.

Bolzonello e Telesca hanno potuto constatare le risultanze degli importanti interventi fatti

tra il 2008 e il 2013 che hanno riguardato la messa a norma del blocco degenze, per quanto riguarda sia le norme antincendio che antisismiche, ma anche la riqualificazione funzionale di alcune aree strategiche. Importanti interventi sono stati fatti al 5° piano dedicato alle sale

operatorie che sono state completamente ristrutturate. Sono stati riprogettati gli

spazi e la collocazione delle Sale, rispetto al preesistente, e sono state aggiunte due

nuove sale per Day Surgery. La zona è dotata di ampi corridoi e spazi di permanenza del paziente operato per la sorveglianza durante il risveglio post-operatorio prima di ritornare nella camera di degenza. Tutta l'area è stata riorganizzata con ottimi risultati che ne migliorano l'utilizzo e la gestione.

Un grosso restyling è stato fatto per la realizzazione della nuova Biblioteca Scientifica e per i Pazienti che è rivolta ai ricercatori e agli addetti ai lavori nella sua parte scientifica ed è ampiamente attrezzata anche per la soddisfazione delle esigenze formative e di svago dei pazienti e dei loro familiari. I nuovi locali sono dotati di ampie sale per riunioni, corsi di aggiornamento, corsi di lettura e zone di relax dotate di divani e pc a uso degli utenti che numerosi si recano in Biblioteca per cercare informazioni qualificate e personalizzate in base alle proprie esigenze.

Nell'ala nuova è stato collocato il nuovo ingresso principale, più spazioso e luminoso del precedente dotato di una zona dedicata all'accoglienza dei pazienti e familiari con un servizio quotidiato attivo grazie ai volontari di Associazione Insieme che danno supporto logistico e danno informazioni che aiutano gli utenti a orientarsi all'interno dell'Istituto.

La conclusione del complesso lavoro di riqualificazione e ampliamento

dell’Istituto, consentirà di guardare avanti con più tranquillità e di

affrontare nuove sfide

Visita al CRO

Il Vice Presidente della Regione Sergio Bolzonello e l’Assessore alla Sanità Maria Sandra Telesca visitano l’istituto

Nella foto: l’Assessore alla Sanità della Regione Friuli Venezia Giulia Maria Sandra Telesca.

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9cronews2014, Volume 8, numero 1

EVENTI

Nuovi spazi anche per il centralino, dotato di nuove tecnologie per una miglior gestione delle telefonate e nuovo Bar interno dotato di maggiori spazi e di tavolini e sedute dove gli utenti possono soffermarsi per rifocillarsi prima di rientrare a casa.

Anche la Direzione Sanitaria è stata ampliata e dotata di nuovi e meglio organizzati locali per una adeguata gestione di tutta la parte sanitaria. I lavori di riqualificazione e ampliamento hanno coinvolto anche la Direzione Scientifica, ora dislocata al piano terra e quindi meglio raggiungibile, che è stata ampliata e dotata di due nuove Sale riunioni, così da poter assolvere meglio ai suoi ruoli più importanti, la programmazione e gestione della ricerca scientifica, la formazione di alto livello e l'attrazione di personale qualificato. Grazie a questi nuovi spazi sarà possibile ora dare maggior impulso alla realizzazioni di convegni nazionali/internazionali a seminari o focus meetings su tematiche innovative. Questi incontri di lavoro con colleghi di livello internazionale sono molto importanti per poter confrontare i risultati delle ricerche, per avviare collaborazioni internazionali o sviluppare nuovi progetti assieme a grossi gruppi di ricercatori europei o nord-americani e/o con soggetti pubblici e privati del mondo delle bio-tecnologie. Le collaborazioni permettono, inoltre, la realizzazione di spin-off, start-up o brevetti utili alla lotta contro il cancro e al miglioramento delle cure per i pazienti.

Prima di dare corso alla visita del rinnovato Istituto, il Vice Presidente Bolzonello e l'Assessore Telesca hanno incontrato la Dirigenza e il personale del cro in Sala Convegni. Durante l'incontro Cappelletti ha sottolineato

che «la conclusione del complesso lavoro di riqualificazione e ampliamento dell'Istituto, consentirà di guardare avanti con più tranquillità e di affrontare nuove sfide quali, ad esempio, la costruzione del nuovo campus che è già in fase di avvio».

Cappelletti non ha mancato di ricordare nel suo discorso che «questo importante lavoro è stato reso possibile grazie alla collaborazione finanziaria e operativa di diverse entità regionali e nazionali e grazie alla continuità nel mantenere gli impegni presi garantita dalle amministrazioni dell'Istituto che si sono avvicendate negli anni».

Ma la parte più gravosa si è riversata sulle spalle del personale del cro che nonostante le difficoltà e i disagi subiti ha avuto la capacità di continuare a operare con costanza e grande impegno personale per garantire la continuità delle cure ai pazienti. «Un particolare grazie – ha concluso Cappelletti – va al personale dell'Ufficio Tecnico (ingegneri, geometri, impiegati e operai), che ha saputo magistralmente destreggiarsi nei vari cantieri riuscendo a mantenere quasi invariata l'attività nelle varie zone di volta in volta interessate dai lavori, causando i minori disagi possibili a pazienti e utenti in generale, facendo fronte tempestivamente a ogni imprevisto e ogni problema quando si presentava per non fermare le attività assistenziali e di ricerca».

Nella foto: da sx Stefano Del Cont Bernard, Sindaco di Aviano, Roberto Ceraolo, Sindaco di Sacile, Paolo De Paoli, Direttore Scientifico-cro, Sergio Bolzonello, Vice Presidente della Regione fvg, Michelangelo Agrusti, Presidente del civ-cro, Maria Sandra Telesca, Assessore alla Sanita fvg, Piero Cappelletti, Direttore Generale cro e Matilde Carlucci, Direttore Sanitario-cro

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LA RICERCA A LIVELLO INTERNAZIONALE

Visita annuale del CSI al CRO

l'International Scientific Committee ci guida a essere competitivi in campo internazionale

I l 14 e il 15 marzo 2014 si è riunito al cro l'International Scientific Committee che ha la funzione di consentire il miglioramento delle

strategie complessive di ricerca del nostro Istituto in un'ottica internazionale e fungere anche da supporto nelle scelte programmatiche a medio-lungo termine.

Il comitato internazionale di valutazione è composto da 7 eminenti studiosi riconosciuti a livello internazionale per la loro competenza nella ricerca sui tumori: il Prof. Franco Cavalli, Direttore Scientifico dell'Oncology Institute of Southern Switzerland - iosi (ch); Prof. Carlo Maria Croce, Direttore dell'Istituto di Genetica del Comprehensive Cancer Center dell'Università di Stato dell'Ohio; Prof. Riccardo Dalla Favera, Direttore dell'Istituto di Genetica dei tumori della Columbia University di New York (usa); Prof. Giulio Draetta, Direttore del nuovo Istituto di Scienze Applicate in campo Oncologico del md Anderson Cancer Center, Houston, Texas (usa); Prof.ssa Mary Gospodarowicz, Direttore del Dipartimento di Oncologia e Radioterapia dell'Università di Toronto (Canada); Prof. Leo Kinlen, Professore presso la Cancer Epidemiology Unit, dell'Università di Oxford (uk) e il Prof. Joan Albanell Mestres, Direttore della Divisione di Oncologia Medica dell'Unità di Terapie Oncologiche Sperimentali dell'Institut Hospital del Mar d'Investigacions Mediques (imim).

Il Comitato Scientifico Internazionale, ogni anno, viene in Istituto per valutare l'attività scientifica svolta dai ricercatori del cro nell'anno precedente confrontandola con quanto prodotto nei centri di ricerca in ambito oncologico internazionale,

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11cronews2014, Volume 8, numero 1

LA RICERCA A LIVELLO INTERNAZIONALE

e verificando gli scostamenti o il raggiungimento degli obiettivi rispetto a ciò che ci si era prefissi.

Nel corso della loro visita accurata gli esperti internazionali hanno dedicato molto spazio ai giovani ricercatori del nostro Istituto incontrandoli prima separatamente in base a gruppi di interesse e successivamente nella sessione plenaria in Sala Convegni si sono messi a disposizione dei giovani che volessero confrontarsi con loro, proporre idee collaborative e hanno anche dispensato numerosi preziosi consigli dando una lettura della situazione della ricerca italiana vista dall'esterno.

La loro lettura è risultata tanto più interessante in quanto ben 4 componenti del Comitato sono italiani che hanno ottenuto posizioni prestigiose nei più importanti Istituti di ricerca americani, dopo aver lasciato da giovani il proprio Paese per poter realizzare le proprie aspirazioni. Questo dimostra che il sistema scolastico italiano e la ricerca sono di buon livello, quello che manca all'Italia sono i finanziamenti che diano ai giovani di alto spessore le opportunità che meritano in Italia, anziché farseli sottrarre da Paesi più lungimiranti che investono nella ricerca e quindi nel futuro.

«Quest'anno – commenta il Direttore Scientifico Dr. Paolo De Paoli – abbiamo voluto dedicare particolare attenzione a progetti di ricerca traslazionale e clinica sui tumori della mammella, dello stomaco e sui linfomi. Si tratta di malattie particolarmente importanti che hanno una notevole eterogeneità biologica e clinica che richiede un approccio multidisciplinare con la partecipazione di epidemiologi, clinici e ricercatori di laboratorio.

Inoltre, abbiamo presentato le linee strategiche dell'Istituto per i prossimi tre anni, rivolte in particolare a una migliore integrazione tra ricerca di laboratorio e ricerca clinica, in modo da offrire le migliori diagnosi e terapie ai nostri pazienti, allo sviluppo delle collaborazioni nazionali e internazionali del cro.

Infine, ma non ultima, – conclude De Paoli – è stata delineata una strategia di miglioramento dell'efficienza nell'uso delle risorse per continuare a garantire sviluppo e innovazione in tempi caratterizzati da consistenti restrizioni economiche».

Nella foto: i giovani ricercatori del cro assieme ai membri del csi

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12 cronews 2014, Volume 8, numero 1

FLASH ON

Premiata la qualità del CRO di AvianoIl centro trapianti di cellule staminali ottiene il più importante riconoscimento internazionale di settore secondo standard qualitativi di eccellenza

I l Centro Trapianti Cellule Staminali Ematopoietiche (cse) del cro, dopo aver superato la soglia dei 500 trapianti, il 28 aprile

2014 ha ottenuto l'accreditamento jacie (Joint Accreditation Committee of isct-ebmt), prestigioso

riconoscimento internazionale in materia di qualità e sicurezza, e il rinnovo della certificazione italiana cnt/

cns (Centro Nazionale Trapianti e Centro Nazionale Sangue). La visita ispettiva della commissione jacie si è

articolata in due intere giornate di lavoro, durante le quali sono stati ispezionati ambienti, percorsi e procedure; gli ispettori hanno certificato che il Programma Trapianti del cro possiede i requisiti (938 Standard) che garantiscono sicurezza e qualità a pazienti e operatori.

Gli standard JACIE

L'Ente di Accreditamento jacie è una struttura non-profit, fondata dall'International Society for Cellular Therapy (isct) e dall'European Group for Blood and Marrow Transplantation (ebmt), le due Società Scientifiche di riferimento in Europa nell'ambito del trapianto di progenitori emopoietici. jacie fornisce linee-guida alle Strutture che effettuano la raccolta, manipolazione e utilizzo clinico delle cellule staminali emopoietiche nel campo del trapianto e della terapia cellulare, con lo scopo di creare un sistema standardizzato di accreditamento ufficialmente riconosciuto in tutta Europa. Pertanto l'Accreditamento jacie rappresenta il mezzo attraverso il quale un Centro può dimostrare di svolgere la propria attività in ottemperanza a standard qualitativi di eccellenza riconosciuti.

La procedura di accreditamento secondo gli standard jacie si svolge attraverso la valutazione della documentazione del Sistema di Gestione della Qualità e attraverso una visita ispettiva da parte di personale qualificato nel campo della raccolta, manipolazione e utilizzo clinico di progenitori emopoietici.

Il percorso di accreditamento del centro trapianti del CRO

Il Direttore del Programma Trapianto del cro, Dr.ssa Mariagrazia Michieli, il Direttore della Raccolta di cellule staminali, Dr.ssa Cristina Durante, il Direttore del Laboratorio di Manipolazione delle cellule staminali, Dr. Mario Mazzucato e il data manager Dr. Maurizio Rupolo hanno sempre creduto, dall'inizio dell'attività del Centro, che fosse necessario promuovere la sicurezza, la qualità e il miglioramento continuo per garantire equità e ampia accessibilità alle cure. Per questo, con la stretta collaborazione delle Direzioni dell'Istituto, si sono impegnati per dotare il Programma di sofisticate tecnologie, operatori ad alta specializzazione e un Piano di Gestione della Qualità che potesse soddisfare i requisiti richiesti dagli Enti di Accreditamento e Certificazione. Nell'ambito delle dotazioni tecnologiche, nel 2007 al cro è

Nella foto: Il gruppo di medici e operatori sanitari del programma trapianto che ha ottenuto il prestigioso risultato.

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13cronews2014, Volume 8, numero 1

FLASH ON

stata costruita ed attivata la prima “Camera Bianca” della Regione Friuli Venezia Giulia, un ambiente a controllo microbiologico dell'aria, che garantisce la lavorazione di cellule staminali in completa sterilità.

Il Laboratorio di Manipolazione è dotato inoltre di una sala di criopreservazione, situata in prossimità delle aree di lavorazione delle cse, dedicata esclusivamente alla conservazione di cellule staminali ad uso clinico, cioè dedicate ai pazienti candidati al trapianto autologo. Questo ambiente è sorvegliato anche a distanza tramite un sofisticato sistema di monitoraggio delle temperature dei criocongelatori, attraverso l'attivazione degli allarmi e il controllo delle condizioni ambientali, al fine di garantire la massima sicurezza per il prodotto cellulare e per gli operatori.

Tutto il personale che lavora all'interno del Programma Trapianto (Medici, Biologici, Infermieri e Tecnici Sanitari) è stato addestrato per le specifiche attività assegnate, dimostra annualmente di mantenere le competenze e partecipa a corsi di formazione in materia di Trapianto di cse.

Il percorso di preparazione alla visita ispettiva ha richiesto almeno due anni di lavoro, durante i quali, partendo dallo studio degli standard di Accreditamento richiesti, i Responsabili delle Strutture Operative coinvolte nel Programma Trapianto (s.o.s.d. Terapia Cellulare e Chemioterapia ad Alte Dosi, s.o.s.d. Trattamento di Cellule Staminali per le Terapie Cellulari) e i Referenti della Qualità, con la collaborazione di tutti gli operatori del Programma, hanno adottato le specifiche richieste, avviato percorsi di miglioramento dove necessario, steso procedure e istruzioni operative, implementato i livelli di attenzione e di sicurezza.

La ricerca al servizio del paziente

Il Centro Trapianti del cro ha perseguito da sempre l'obiettivo di offrire il trapianto di cse come possibilità di cura anche a pazienti per i quali era proposto raramente, come le persone con più di 65 anni o quelle che, insieme ad un tumore del sangue (linfomi, mielomi o leucemie), presentano infezioni virali croniche come l'epatite C, B

o l'hiv-aids. Dopo più di 10 anni di esperienza nel settore, il cro di Aviano è ormai leader in Europa, con oltre 70 casi di pazienti con hiv-aids e linfomi o mielomi ricaduti o resistenti alla chemioterapia trattati con il trapianto di cse. Proprio in questi pazienti, che la maggior parte dei centri trapianto cse non accolgono, il cro ha dimostrato che il trapianto di cse non è solo fattibile ma, come per i pazienti senza concomitanti infezioni virali, è spesso anche l'unica via di guarigione. Dati preliminari mostrano che il trapianto di cse in questi casi può migliorare anche il recupero del sistema immunitario. Risultati brillanti si stanno ottenendo anche nell'altra categoria di pazienti esclusi dalla maggioranza dei programmi trapianto, cioè le persone con più di 65 anni. Finora al cro sono stati trattati più di 150 casi di mieloma e linfoma in età avanzata (fino ai 77 anni), con eccellenti risultati. Nel 2014 insieme ad altri 4 centri italiani, il cro ha messo a punto un protocollo clinico-sperimentale esteso a tutti

i centri Italiani e rivolto ai pazienti con linfomi ricaduti e resistenti e un'età superiore a 65 anni. Poter garantire le cure a queste categorie di pazienti non costituisce solo un prestigioso ed affascinante campo di terapia e di ricerca ma è soprattutto un essenziale strumento di garanzia di equità d'accesso alle cure.

Il personale del Centro Trapianti è consapevole che il raggiungimento di questo importante traguardo non rappresenta un semplice riconoscimento, ma piuttosto uno stimolo a lavorare con standard qualitativi sempre più elevati, nel rispetto della normativa vigente e in accordo con le linee guida nazionali e internazionali. L'esito incoraggiante delle visite ispettive è stato inoltre di stimolo per confrontandosi con i colleghi di ogni parte del mondo e talvolta proporre modelli gestionali e procedurali innovativi.

In conclusione, il Centro Trapianti del cro-ircss di Aviano intende proseguire la sua attività nel campo della ricerca e della cura con le cellule staminali, per ottemperare al suo mandato ministeriale, nel pieno rispetto delle regole, e per offrire la possibilità di guarigione a un numero sempre maggiore di pazienti.

dona il tuo5x1000

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14 cronews 2014, Volume 8, numero 1

Programma OECIla visita di accreditamento al CRO

I l programma di accreditamento oeci (Organization of European Cancer Institutes) al cro è entrato nel vivo e negli scorsi mesi sono stati compiuti importanti passi

in avanti nel percorso di miglioramento continuo presso la nostra struttura.

In autunno si è conclusa la fase di autovalutazione, che ha previsto la compilazione da parte dei team di due questionari – uno quantitativo e uno qualitativo – e la trasmissione di evidenze e di documenti obbligatori quali

l'atto aziendale, procedure in vigore e altri materiali rivolti a pazienti, operatori e stakeholders. Durante

questa attività i team si sono confrontati sullo “stato dell'arte” del nostro istituto rispetto agli standard di

eccellenza oeci.

La palla è poi passata al board di oeci che ha analizzato le risposte e i materiali forniti e

ha convenuto che il nostro Istituto era idoneo a procedere alla pianificazione della visita.

Nel modello oeci questa fase prende il nome di “Go-no-go decision” ed è un vero e proprio “via libera!” per

la definizione, in accordo con il referente di oeci, delle caratteristiche e tempistiche della visita di accreditamento.

Nel frattempo il cro ha realizzato diverse attività di comunicazione al fine di accrescere la conoscenza e la consapevolezza degli operatori rispetto al progetto: sono stati affissi poster in punti-chiave dell'istituto, sono stati distribuiti opuscoli informativi specifici, e nel mese di gennaio la Direzione Scientifica, in collaborazione con l'Unità Gestione Rischio Clinico e Accreditamento, ha organizzato un evento aperto a tutto il personale dell'Istituto.

La peer review – o visita fra pari – ha avuto luogo nei giorni 13 e 14 febbraio 2014.

Tale fase è tipica della maggior parte dei percorsi di accreditamento e consiste in un'analisi in loco su aspetti sia clinici che organizzativi attraverso tour nelle diverse aree dell'istituto e interviste a personale e portatori di interessi. Solitamente i valutatori sono volontari provenienti da altri istituti analoghi, con diversi background e consolidata esperienza in materia di qualità e accreditamento.

Il team di valutatori selezionato per la visita al cro è così composto:

► Laranja Pontes, Direttore Generale dell' Instituto Português de Oncologia di Porto (Portogallo)

► Clementine Molin, Infermiera di ricerca presso il Karolinska Institute di Stoccolma (Svezia)

► Pier Eppinga, Pneumologo presso l'ospedale Nij Smellinghe di Drachten (Olanda)

► Ramy Kayal, Radiologo presso l'Istituto Regina Elena di Roma

► Marjet Docter, coordinatore del programma oeci (Olanda)

Durante le giornate di visita i valutatori hanno incontrato oltre ottanta professionisti e visitato una quindicina di siti di interesse specifico.

I lavori sono cominciati con una sessione plenaria a cui hanno preso parte il Direttore Generale, il Direttore Scientifico e il Direttore Sanitario, i direttori dei Dipartimenti e i team di autovalutazione. In questa sede i valutatori hanno illustrato il piano della visita, le finalità e le modalità della stessa.

La mattina della prima giornata è stata dedicata a interviste volte ad approfondire aspetti generali come le scelte strategie e la policy del'istituto, il sistema informativo in vigore e le caratteristiche del percorso del paziente.

Nel pomeriggio i valutatori si sono suddivisi in due sottogruppi e hanno condotto i tour e le interviste.

Le domande formulate sono state molto varie: generiche, per comprendere il contesto in cui operiamo, ma anche specifiche e puntuali per verificare l'adesione agli standard previsti dal manuale di accreditamento.

Il giorno seguente è stato diviso in due momenti: alla mattina sono proseguiti i colloqui e le visite, mentre nel pomeriggio i valutatori hanno lavorato alla stesura dei primi risultati della visita, che sono stati divulgati dal team leader Pontes durante la sessione plenaria conclusiva, cui hanno partecipato molti operatori dell'Istituto.

I valutatori si sono complimentati per la pulizia e l'accoglienza degli ambienti del nostro Istituto, per la disponibilità di tutto il personale, ma anche per l'attenzione agli aspetti inerenti alla terapia del dolore e la continuità delle cure.

ACCREDITAMENTO

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Ma cosa accade ora? A fine marzo riceveremo il report elaborato dai valutatori, e il cro avrà un mese per rivederlo e commentarlo con i team e inviare le proprie osservazioni al board di oeci prima di ricevere la versione definitiva con l'esito complessivo per percorso di accreditamento.

Qui di seguito riportiamo una sintesi delle tematiche o dei professionisti coinvolti durante la visita:

intervistaCapi dipartimento

Servizi informatici

Direttori

Attività di ricerca e sviluppo

Infermieri

Delegazione di discipline “paramediche”

Linee guida e documenti disponibili on-line

Flusso del paziente

Politiche contro il fumo

intervistaEducazione e Formazione

Responsabile qualità/quality team

Trattamento di cellule staminali e terapie cellulari

Cure palliative e di supporto

Rappresentanti dei pazienti

Team Multidisciplinare Senologico

tourAmbulatori

Esperti del dolore

Clinica Oncogenetica

Laboratori

Day Hospital

Farmacia

Radiologia

Medicina Nucleare

Radioterapia

Dipartimento di Oncologia Medica e Area Giovani

Team Multidisciplinare Ovaio

tourCoordinatori infermieristici

Ufficio dei trial clinici + Direzione Scientifica

Laboratori di ricerca

Gastroenterologia

GIORNO 1

GIORNO 2

ACCREDITAMENTO

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16 cronews 2014, Volume 8, numero 1

D al 24 al 27 marzo 2014 la Divisione di Oncologia Chirurgica Ginecologica con il patrocinio dell'aogoi (Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri

Italiani), ha organizzato la 12ª edizione del corso di “Chirurgia Intensiva delle Patologie Ginecologiche Oncologiche Avanzate”, tenuto dal Dr. Giorgio Giorda, Direttore della Divisione, coadiuvato dal Dr. Elio Campagnutta. Il corso comprende una parte pratica di sala operatoria al mattino e una parte teorica al pomeriggio. Per scelta il trattamento chirurgico presentato durante il corso, è stato espressamente di tipo laparotomico, sia per la maggiore esperienza derivata dalla Scuola del Dr. Carlo Scarabelli, sia per evidenziare e risolvere in modo efficace e didattico le eventuali complicanze di organi delle vie urinarie o digestive, non infrequenti in tale tipo di trattamento chirurgico radicale.

Nello svolgimento di questa edizione è stato utilizzato per la prima volta il sistema integrato di ripresa, trasmissione e archiviazione di video e immagini per sala operatoria di recentissima installazione, che ha consentito una alta qualità della trasmissione delle riprese del campo operatorio, proiettate in tempo reale all'interno della Sala Convegni, oltre a garantire la comunicazione audio bidirezionale fra il personale della sala operatoria, e i partecipanti alle sessioni formative.

Il nuovo sistema, che ha migliorato sensibilmente la qualità delle riprese degli eventi chirurgici, è stato attivato grazie al supporto progettuale e operativo del personale tecnico della Struttura Tecnologie e Investimenti del cro diretta dall'Ing. Ermes Greatti, che ha strettamente collaborato con il personale sanitario anche nel corso delle sessioni formative. In particolare, i tecnici di Ingegneria Clinica Alberto Stefani e Maurizio Taschetto hanno definito le specifiche del sistema e contribuito alla sua attivazione, supportati nella parte impiantistica dal Servizio Tecnico coordinato dal perito Daniele Gargale.

Sono state illustrate tecniche di isterectomie radicali, eviscerazioni pelviche, di resezioni di tratti intestinali, di chirurgia a livello diaframmatico, di chirurgia urologica e vascolare di necessità e di ogni altra tecnica tesa al raggiungimento dell'asportazione di ogni massa neoplastica visibile.

La parte pratica in Sala Operatoria è stata curata interamente dall'équipe medica della Divisione di Oncologia Chirurgica Ginecologica.

Nelle sedute pomeridiane, sono stati affrontati gli argomenti più importanti della ginecologia oncologica con discussione interattiva insieme ai partecipanti al corso. Gli argomenti trattati riguardano prevalentemente i vari temi discussi in maniera interattiva con i discenti:

12ª edizione del corso

Chirurgia Intensiva delle Patologie Ginecologiche Oncologiche Avanzate

EVENTI FORMATIVI DI ALTA QUALITà

In questa edizione è stato utilizzato per la prima volta il sistema di ripresa,

trasmissione e archiviazione di video e immagini per la sala operatoria

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► le problematiche del carcinoma ovarico, con attenzione particolare a tutte le novità attualmente presenti nel campo diagnostico, biologico molecolare, chemioterapico e soprattutto nel trattamento integrato di tale neoplasia;

► la validità della chirurgia radicale e il nuovo ruolo che sta assumendo la “chirurgia di intervallo”, nei casi in cui è preferibile eseguire alcuni cicli chemioterapici, prima di sottoporre la paziente a trattamento chirurgico;

► trattamento del carcinoma del collo uterino, dalle forme iniziali fino a quelle avanzate. L'integrazione chemio-chirurgica, radio-chemio-chirurgica (radioterapia intraoperatoria – iort) e le tecniche operatorie modulate saranno ampiamente discusse;

► una attenzione specifica è stata dedicata alla chirurgia radicale del carcinoma della cervice uterina mediante la tecnica “nerve sparing”, che permette di associare alla completezza dell'intervento chirurgico una riduzione o eliminazione di danni a strutture nervose, permettendo la conservazione della integrità funzionale a donne spesso giovani, con la garanzia di una qualità di vita ottimale.

Sono state discusse le varie modalità chirurgiche, per il carcinoma dell'endometrio; un “focus” è stato dedicato al trattamento chirurgico delle recidive addomino-pelviche di tale tumore che è uno dei punti di forza e di esperienza della Divisione.

Particolare rilievo è stato dato al ruolo sempre più moderno e innovativo della chemioterapia nelle neoplasie ginecologiche; tra queste il carcinoma ovarico è quello che

più trae beneficio dall'associazione chirurgia-chemioterapia.

Sono state discusse le varie formulazioni chemioterapiche, sia nelle forme non precedentemente trattate, sia nei casi nei quali la malattia si ripresenta a distanza di tempo.

Anche a riguardo del carcinoma del collo dell'utero e dell'endometrio, è stato illustrato l'eventuale ruolo complementare della chemioterapia al trattamento chirurgico.

Di particolare interesse la discussione sui nuovi “farmaci intelligenti”, che, con la loro azione sempre più mirata sul bersaglio tumore, sembrano aprire orizzonti di speranza in termini di sopravvivenza e qualità di vita per le pazienti affette da tumore ginecologico e in particolar modo da cancro ovarico.

Un radioterapista dedicato ha affrontato tutte le problematiche relative a tale tipo di trattamento.

In autunno, in data ancora da definire, si terrà l'edizione autunnale del corso.

EVENTI FORMATIVI DI ALTA QUALITà

Nella foto: I partecipanti al corso

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18 cronews 2014, Volume 8, numero 1

INNOVAZIONE AL CRO

Technology transfer 2014Innovazione e investimenti

L o scorso 30 gennaio il nostro Istituto ha ospitato una mattinata di lavori interamente dedicata al trasferimento tecnologico e all'innovazione nei settori

delle biotecnologie e della biomedicina.

Si è esordito nell'Aula Riunioni 1 della Direzione Scientifica, dove faceva tappa la riunione periodica di “Ecosistema Start Up fvg”, tavolo tecnico per la promozione e lo sviluppo di iniziative imprenditoriali dove la nuove tecnologie possano dare impulso al territorio. Alla presenza di Marina Valenta

dell'Area Attività Produttive, Servizio Sostegno e Promozione Comparto

Produttivo Industriale della Regione Friuli-Venezia Giulia,

e di una quindicina di realtà regionali attive nella ricerca e nell'imprenditoria, il Direttore Scientifico del cro Paolo

De Paoli ha rivolto un saluto introduttivo e, assieme al Direttore

Generale del Polo Tecnologico di Pordenone Franco Scolari, accennato alla

stipula di una convenzione fra cro e Polo, finalizzata a implementare in sinergia attività di ricerca e trasferimento tecnologico attraverso la messa in condivisione di completenze e risorse.

L'attualità di cui si è occupato il tavolo “Ecosistema” riguardava il concorso di business Start Up Opportunity da organizzare, oltre a specifici strumenti presentati da Giorgio Gerometta di Bic Incubatori, come i contributi a fondo perduto Invitalia per Piccole-Medie Imprese, i mutui agevolati a tasso 0 per imprese giovanili e l'iniziativa ministeriale Brevetti+.

L'ultima tematica proposta all'uditorio dal presidente di tbs Group Diego Bravar, supportato da Federico Oriani di ceit, è stata la “Rete Clinica Traslazionale fvg e Bio Valley”, progetto volto al reperimento di capitali privati per lo sviluppo di aziende biotech, biomed e bioinformatiche, coinvolgendo in ciò università, centri di ricerca, aziende, servizi clinici e sanitari. I presenti si sono scambiati opinioni sulla crescente vocazione della Regione nei confronti della biomedicina, identificata come Smart Specialization per la politica regionale e in quanto tale strategica per il futuro.

Nella sua doppia veste, anche di investitore specializzato,

Scolari ha citato il modello degli Italian Angels for Growth, dove un significativo 60% del totale dei capitali si destina a iniziative ict come applicazioni o soluzioni web e certamente anche al biotech, pur se ad oggi, viceversa, per i business angel italiani il “farmaco” non è un investimento percorribile a causa dell'incompatibilità delle lunghe tempistiche di sviluppo e iter approvativi con scenari d'investimento nostrani.

Come ultimo momento di riflessione, e stimolo, Bravar ha rimarcato che è certamente importante la situazione di partenza già esistente in Regione, pur tuttavia non essendo comparabile per esempio al distretto biomedicale di Mirandola dove già 20 anni addietro il settore generava lavoro per 2000 persone.

Terminato il tavolo di lavoro “Ecosistema Start Up fvg”, vari componenti di seguito si sono

recati in Sala Convegni, dove ad attenderli c'erano già molti ricercatori dell'irccs, in

particolare giovani, curiosi di assistere a un workshop dal titolo “Gli enti di ricerca fvg si raccontano: brevetti, spinoff e collaborazioni industriali in ambito di biomedicina e biotecnologie”, organizzato assieme al Polo di Pordenone.

Il nostro Istituto aveva, a tal proposito, invitato nelle settimane precedenti vari

delegati al trasferimento tecnologico e specialisti della tematica presso i centri e le

università del nostro territorio, dove l'attività scientifica è essa stessa fonte di innovazioni, nuovi

prodotti o servizi per il mercato.

L'obiettivo del workshop era doppio, in quanto da un lato si proponeva come occasione di condivisione e confronto sotto forma di “inventario raccontato” dei casi di trasferimento tecnologico settoriale a matrice pubblica, dall'altro il personale dell'irccs avianese si è immerso per oltre due ore in una disciplina avvincente.

L'introduzione di Gabriele Gatti, in rappresentanza del Consorzio per il Centro di Biomedicina Molecolare, è servita a mettere a fuoco i vari interventi che si sono susseguiti, proponendo come apertura un'efficace panoramica sul significato, gli obiettivi e gli strumenti che caratterizzano le dinamiche del trasferimento tecnologico.

Il microfono è passato a Ermes Mestroni della Direzione Scientifica cro, il quale ha presentato dapprima Cristiano Piani e poi Marco Peloi, degli Industrial Liaison Office rispettivamente dell'Università degli Studi di Trieste e di Elettra Sincrotrone.

Il primo ha illustrato organizzazione, attività e risultati

Nella foto Luca Escoffier.

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19cronews2014, Volume 8, numero 1

INNOVAZIONE AL CRO

dell'ateneo triestino, fra i più attivi in Italia nel dialogo con l'industria, mentre il secondo ha posto l'accento su specifiche tecnologie ed esempi concreti di collaborazioni, fra cui un accordo con Zambon Chemicals.

Di seguito, sempre proveniente dal capoluogo giuliano, Martina Viviani ha raccontato le collaborazioni promosse dall'International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology, in particolare nell'ambito della produzione di biosimilari.

è toccato poi al network udinese spiegare ai presenti quanto sia utile, anche come fonte di sviluppo territoriale, ogni sforzo collaborativo con le imprese: Giuseppe Damante, delegato del Rettore per il trasferimento tecnologico, ha brevemente esposto le realizzazioni dell'Università degli Studi di Udine negli ultimi anni in quanto a brevetti, concorsi per idee di business e accordi di licenza con imprese biotech e biomed.

La sinergia fra atenei e incubatori d'impresa ha trovato ottima espressione nelle successive presentazioni, legate all'indotto del parco Friuli Innovazione diretto da Fabio Feruglio, dove si è dato spazio a due casi di successo aziendale di tipo spinoff, raccontati da Federica Cattonaro dell'Istituto di Genomica Applicata e da Stefano Marchetti di Transactiva.

Da Trieste a Udine, per concludere di nuovo con Trieste il giro di interventi, con Maurizio Caradonna in rappresentanza di Area Science Park, e in particolare di

Innovation Factory, realtà che aiuta la nascita e il primo sviluppo

di iniziative imprenditoriali d'alta tecnologia, come Billimetrix e il suo

nuovo metodo di tipo point of care per valutazione dell'ittero neonatale.

Una gradita sorpresa per i molti presenti rimasti in sala è venuta infine dalle parole di Luca Escoffier

di The Hub Trieste, giovane imprenditore e scienziato del trasferimento tecnologico e dell'innovazione, il

quale da anni vive a lavora a cavallo fra Seattle, Tokyo e il Friuli Venezia Giulia. La presentazione ha fornito una

panoramica di prospettiva su quanto oggi viene definito “crowdfunding”, pratica di micro-finanziamento dal basso che mobilita singoli individui e risorse, in un processo collaborativo finalizzato a sostenere gli sforzi di persone e organizzazioni.

Escoffier ha raccontato, esemplificando con recenti realizzazioni a livello mondiale in ambito di life science e biotecnologie, come il crowdfunding assieme a crowdsourcing e crowdequity, dove pure la collettività si mette in gioco per risolvere problemi tecnici e finanziare ditte, stiano aprendo nuovi scenari,

entusiasmanti, cui imprenditoria innovativa e ricerca scientifica guardano con attenzione.

A fine riunione, cro Aviano e Polo di Pordenone hanno rinnovato a tutti l'appuntamento con il trasferimento tecnologico, in vista della prima edizione su base regionale del concorso di business “start-Up fvg” e della terza edizione dell'evento internazionale “cro Meets Industry”.

Nella foto: Gabriele Gatti.

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20 cronews 2014, Volume 8, numero 1

ANGOLO DELLA BIBLIOTECA

Scriviamoci con cura 2013

Presentazioni del libro di racconti partecipanti al concorso letterario

Il genere delle testimonianze di malattia in Italia è sempre più popolato: gli editori pubblicano con maggior frequenza storie di vita che narrano questo tipo di esperienza, e anche

in rete continuano ad apparire blog tematici che ospitano racconti, episodi e diari.

A tal proposito è nata l'idea di istituire il concorso letterario Scriviamoci con cura: un concorso

per opere inedite giunto alla seconda edizione e volto a incoraggiare e valorizzare la

scrittura dei pazienti oncologici. Novità di quest'edizione è stata l'apertura del concorso anche agli operatori sociosanitari, con l'obiettivo di favorire l'incontro, il confronto e lo scambio fra pazienti e operatori intesi come persone, al di là dei rispettivi ruoli, e riducendo la distanza creatasi fra le persone e una

medicina troppo spesso incentrata sulla tecnologia e sulle evidenze scientifiche.

Il concorso nasce in seno alle attività del gruppo Patient Education & Empowerment del

cro e si colloca nel filone della medicina narrativa, un approccio che punta allo sviluppo di una pratica clinica in cui la narrazione del paziente si integra in modo significativo al dato scientifico, contribuendo a costruire insieme il percorso di cura più adatto a ogni singola persona.

I nove racconti vincitori dell'edizione 2013 del concorso, seguiti da selezioni di storie narrate dagli altri partecipanti, sono stati pubblicati nel libro Scriviamoci con cura. Un racconto per levare l'ancora con la scrittura, disponibile presso la Biblioteca del cro.

Il 19 febbraio 2014 nella Sala Consiliare del Comune di Aviano si è tenuta la prima presentazione dell'antologia di racconti condotta da Ivana Truccolo, Responsabile della Biblioteca Scientifica e per i Pazienti del cro, con gli interventi di Paolo De Paoli, Direttore Scientifico cro, Sandrino Della Puppa, vice sindaco di Aviano, Nancy Michilin, collaboratrice della Biblioteca e Direzione Scientifica cro, Nicoletta Suter, Responsabile Centro Attività Formative cro, e Marilena Bongiovanni, presidente dell'associazione Angolo Onlus. A rendere più coinvolgente l'intera serata è stata la presenza del coro cromatiche Armonie, formato da medici e operatori dell'Istituto, che ha interpretato, diretto da Agostino

Sopra: Il libro "Scriviamoci con cura. Un racconto per levare l’ancora con la scrittura" è disponibile presso la Biblioteca del cro

Nella foto: Ivana Truccolo, responsabile della biblioteca Scientifica e per Pazienti.

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21cronews2014, Volume 8, numero 1

ANGOLO DELLA BIBLIOTECA

Steffan e accompagnato al piano da Teresa Fossa, diversi brani spaziando dal repertorio verdiano a quello contemporaneo. Protagonisti dell'incontro sono stati i pazienti, presenti in qualità di autori di narrazioni: alcuni hanno letto dei brani di loro racconti o poesie, altri ancora hanno semplicemente portato la loro testimonianza, dimostrando che attraverso lo scambio umano nasce la volontà di raccontare una battaglia vinta o ancora da vincere.

La seconda presentazione è avvenuta il 20 marzo 2014 presso la Sala Convegni di Unindustria di Pordenone, all'interno del ciclo di incontri curato da Cinzia Francesca Botteon, vice presidente alle Pari Opportunità e Imprenditoria Femminile dell'Unione Industriali, e volto a contribuire alle attività della Fondazione cro Aviano Onlus. Nel corso dell'evento si è parlato di ricerca e narrazione alla presenza di Riccardo Spizzo e Stefania Berton, giovani ricercatori cro che hanno raccontato la loro

esperienza professionale in Italia e all'estero, e di Ivana Truccolo che ha incentrato il suo intervento sulla nascita e l'evoluzione del concorso letterario.

Nella credenza che solo dall'incontro e confronto tra pazienti e operatori possa arrivare la vera cura, la Biblioteca è lieta di aprire il concorso a nuove strade, magari rivolgendosi anche a quelle persone che offrono assistenza a chi è malato. «A tutti coloro che finora hanno accettato questa sfida va il nostro ringraziamento», dice Ivana Truccolo, estendendolo a chi, inviando la propria storia, vorrà partecipare in futuro mettendosi in gioco per gettare l'ancora con la scrittura.

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Nella foto : il coro CROmatiche Armonie

Nella foto: da sx Paolo De Paoli, Direttore Scientifico cro, Ivana Truccolo, Responsabile Biblioteca cro, Rosanna Lodolo Gasparini, scultrice, Cinzia Francesca Botteon, Vice Presidente alle Pari Opportunità e Imprenditoria Femminile dell'Unione Industriali, Riccardo Spizzo e Stefania Berton, ricercatori dell'Oncolgia Sperimentale 2 del cro

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22 cronews 2014, Volume 8, numero 1

RECENSIONE LIBRI

Gli sdraiatiMichele SerraFeltrinelli

Michele Serra inizia la sua carriera di scrittore a vent'anni e facendo la gavetta collaborando con alcune diversi giornali italiani e diventando

commentatore in prestigiose testate quali “la Repubblica”.Parallelamente scrive testi tea-trali per famosi personaggi dello spettacolo (Albanese, Riondino, Littizzetto, ecc.) e collabora con Fabio Fazio alla trasmissione “Che tempo che fa”.Diventa anche autore di nove libri, il primo è del 1997 e l'ultimo, del 2013 è quello che vi proponiamo.

Gli sdraiati tratta un tema molto attuale che interesserà sicuramente i genitori di figli adolescenti. Serra si inoltra nel loro mondo alquanto misterioso e incomprensibile ai genitori. Fare il genitore oggi sembra un mestiere “impossibile”. Un genitore deve essere consapevole del fatto che il suo ruolo è difficile da soste-nere; bisogna saper fare gli equili-

motoria. Sono incapaci di portare a termine qualsivoglia lavoro, aprono gli armadi, i cassetti, le porte, senza richiuderli, tirano fuori una botti-glia dal frigo senza riporla, aprono mille finestre virtuali senza trarne apparentemente alcuna attività concreta. Per la prima volta nella storia del mondo i vecchi lavorano e i giovani riposano.Nel racconto ritroviamo scene avvi-lenti di vita quotidiana, di reciproca ignoranza, dallo shopping in centro alla vendemmia nelle Langhe.Serra coltiva un desiderio, fare almeno una cosa con suo figlio, da ricordare. Vuole riuscire a trascina-re suo figlio nella scalata al Colle della Nasca, una cima brulla di tre-mila metri spazzata dal vento; un vecchio sentiero di montagna che lui faceva sempre con suo padre. Forse il suo è il desiderio o il bisogno di cambiare prospettiva e di sdraiarsi, per una volta, mentre suo figlio incombe alto su di lui.Gli Sdraiati è un libro tenero e struggente, in cui la consueta ironia e la forza satirica di Michele Serra si alterna a momenti di grande nostalgia e lirismo.

bristi tra avere autorità e capacità di farsi ascoltare senza invadere gli spazi, senza prevaricare, senza imporre il proprio punto di vista, senza sembrare troppo pesanti, o maturi, o più esperti. Il racconto si addentra nel mondo ignoto dei figli e in quello almeno altrettanto ignoto dei “padri”. Gli sdraiati è un romanzo anche comico, un romanzo di avventure, una storia di rabbia, amore e malinconia.Il figlio Tizio, come lo chiama l'autore, è il classico adolescente diciottenne che ritroviamo par-cheggiato sul divano, cosparso di briciole di biscotti, patatine fritte, davanti alla TV accesa, con cuffiette dell'iPod nelle orecchie e il notebook acceso appoggiato sulla pancia. L'autore rimane ad osservare, il ragazzo senza destare per altro la minima reazione in lui, cercando di comprendere la sua natura intrin-seca, inafferrabile. Serra riflette sulla trasformazione di questa generazione di ragazzi i cui occhi, orecchie, sensi, polpastrelli, ricevo-no enormi quantità di dati anche di dubbia provenienza, dando in cambio il nulla. Nessun dialogo con gli adulto o i coetanei. incapacità dialettica. quasi nessuna attività

letture a bassa voce

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23cronews2014, Volume 8, numero 1

RECENSIONE LIBRI

SkelligDavid AlmondSalani

David Almond è uno scrittore inglese consi-derato e molto apprez-zato dalla critica, tra i 30 migliori scrittori per bambini al mondo.

Ha vinto anche il prestigioso Hans Christian Andersen Award un premio a cadenza biennale che vede in concorso i migliori racconti per ragazzi del biennio di riferimento.Il suo primo lavoro, che è anche quello che lo ha reso famoso, è proprio Skellig a cui hanno fatto segiuito un'altra decina di novelle tutte molto amate dai bambini.Almond vive oggi nel Northumber-land, vicino a Newcastle assieme alla moglie ceramista Sara Jane Palmer e alla figlia Freya. I suoi lavori, creati per i bambini, sono tuttavia molto adatti anche agli adulti. I temi ricorrenti includono il complesso rapporto tra opposti apparenti quali la vita e la morte, la realtà e la finzione, il passato e il futuro. Parla inoltre delle diverse forme di educazione, del percorso di crescita per diventare adulti e del sapersi adattare ai cambiamenti. Il suo stile e i suoi scritti hanno subito parecchio l'influsso del poeta romantico inglese William Blake.

Skellig come abbiamo visto è uno dei racconti più famosi di Almond pubblicato in più 30 lingue di diversi Paesi del mondo. La storia si svolge nel garage della nuova casa, dove Michael scopre qualcosa di magico: una creatura, un po' uomo un po' uccello, che sembra avere bisogno di aiuto. Si chiama Skellig e adora il cibo ci-nese e la birra scura. Non sapremo mai di preciso cos'è questa creatura; c'è del mistero in questa storia, ma va bene così. L'importante per Mi-chael, e per la sua sorellina sospesa tra la vita e la morte in ospedale, è che Skellig ci sia. Come scrive Nick Hornby, Skellig

lavoro, un fidanzato che le vuole bene, un'esistenza tutto sommato gratificante. Ma a trentasei anni decide di dare una svolta alla sua vita. Leggendo un annuncio sul giornale in cui si cerca una bibliotecaria per la fondazione della prima biblioteca itinerante in Ken-ya, non sa resistere; lascia le luci scintillanti di New York abbandona tutto e parte per l'Africa. Il progetto è geniale nella sua semplicità. Poiché il libro è un oggetto scono-sciuto, che suscita diffidenza alla popolazione dei villaggi sperduti nel Kenya, i libri arriveranno al villaggio sul dorso di un animale assai conosciuto, anzi, un animale indispensabile, il cammello. Nasce così la “Biblioteca sul cammello”. Tra le capanne di Mididima la vita segue gli stessi ritmi da millenni. L'arrivo della “Biblioteca sul cam-mello” è dunque un evento straor-dinario, che scatena cambiamenti nella organizzazione tribale. è una fatica per la popolazione assimilare questa novità che diviene oggetto di contendere. C'è chi pensa che la cultura possa aiutare a costruire un mondo migliore, come il maestro Matani, o la piccola Kanika, che sogna di diventare insegnante, o l'enigmatico Scar Boy, un bambino orribilmente sfigurato da una iena, che nella letteratura finalmente trova il suo mondo. Ma ci sono anche coloro che considerano Fiona una pericolosa minaccia. Non vi sveliamo il finale per non togliere il piacere della lettura a chi volesse farsi catturare da questo piacevole libro che parla di un progetto ef-fettivamente realizzato una decina di anni fa in Kenya per diffondere la cultura dei libri, ma anche per favorire l'incontro e il dialogo fra culture diverse.

è una storia «meravigliosamente semplice ma anche terribilmente complicata». è un libro per ragazzi perché è accessibile e perché i protagonisti sono bambini, ma è anche un libro per noi adulti.I temi classici dell'adolescenza sono felicemente contaminati dal fantastico e dalla poesia. Bello pensare che un tempo abbiamo avuto ali dietro la schiena capaci di farci volare, o che le avremo un giorno, proseguendo la scala dell'evoluzione. Almond trova la giusta misura nei dialoghi e non ha l'ansia di voler spiegare tutto al lettore, lascian-dogli così il piacere di immaginare.

La biblioteca sul cammelloMasha HamiltonGarzanti

Masha Hamilton è una giornalista scrittrice. Ha lavorato per l'As-sociated Press e per il “Los Angeles Times” prima come corrispon-

dente dal Medio Oriente e poi come inviata politica da Mosca. Nel 2004 è partita per l'Afghanistan, per fare ricerche sulla condizione delle donne nel paese.Ha pubblicato due romanzi di successo: The distance between us e Staircase of a thousand steps. Attuelmente vive a New York con la famiglia. Prima di scrivere il suo libro ha vissuto parecchi mesi in Africa per documentarsi, partecipando all'iniziativa Kenya National Library Service.

La biblioteca sul cammello è un libro piacevole e originale, la cui fluidità dello stile e l'abilità dell'au-trice nel farci vedere luoghi e persone, uniti al fascino esercitato dalla “location”, fa sì che questo romanzo sia un gradevole esempio di letteratura anticoloniale.La protagonista, Fiona Sweeney, è una donna apparentemente soddi-sfatta della sua vita. Fa la biblio-tecaria a New York, ha un buon

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24 cronews 2014, Volume 8, numero 1

ESPOSIZIONI

L'arte come supporto terapeuticoIl Centro di Riferimento Oncologico registrato come Galleria d'Arte nella provincia di Pordenone, dal 1998 ha ospitato 167 mostre d'arte, della durata di circa un mese, ciascuna. Un caleidoscopio di stimoli grafici, artistici e cromatici volti a suscitare emozioni positive e speranze.

Nel 2002 l'Istituto ha ricevuto il 1° premio “Ospedale 5 stelle” all'Expo Sanità di Bologna e nel 2007 è stato ammesso, con un suo progetto artistico, alla 52ª Biennale di Venezia. Se l'arte può a buon diritto essere chiamata “medicina dell'anima” (McNiff, 1981), l'arteterapia condotta in ambito assistenziale, attraverso quelle modalità di esperienze che il processo creativo mette a disposizione, aiuta le persone ammalate a “crescere ed evolversi” (Councill, 1993). Nel 1994 l'American Art Therapy Association ha ufficialmente riconosciuto la Medical Art Therapy, ovvero l'uso dell'espressione artistica e dell'immaginazione, con persone ammalate che hanno sperimentato un trauma fisico o emotivo o che sono sottoposte a procedure diagnostiche o trattamenti chemioterapici (Melchiodi, 1993).

L'obiettivo della Medical Art Therapy è quello di promuovere un processo di cura e di migliorare la qualità della vita delle persone. L'espressione delle emozioni aiuta il sistema immunitario a rinforzare le risposte adattive, ma la loro espressione verbale può essere molto difficile in certe situazioni o per certi individui, attraverso l'espressione non verbale si avvia una comunicazione affettiva facilitata, in cui è coinvolto un altro livello di esperienza.

L'arte come supporto terapeutico, progetto del cro di Aviano, vuole essere complementare all'assistenza infermieristica, si propone di aiutare ogni soggetto, adulto o bambino, ammalato o sano, cliente o dipendente, a trovare le proprie risorse per resistere alla pressione interna che ogni malattia grave genera agli ammalati e a chi presta loro assistenza.

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25cronews2014, Volume 8, numero 1

ESPOSIZIONI

Walid Haddadin 4 gennaio 2014 - 6 febbraio 2014

Walid Haddadin nasce a Main (Giordania) dove è vissuto fino all'età di 22 anni.

Da sempre affascinato dall'arte e dalle sue applicazioni, lavora in qualità di artista presso l'ac-cademia militare del suo Paese, occupandosi prevalentemente degli aspetti legati alla scrittura e alla pittura.

Nel 1971 decide di proseguire gli studi in campo artistico e appro-fondire e sviluppare la sua passione trasferendosi in Italia, Paese ricco di storia e di arte, che per lui ha sempre rappresentato una meta da raggiungere e si stabilisce a Spilimbergo dove segue gli studi artistici.

Walid ha la fortuna di avere tra i suoi insegnanti anche il ben noto artista friulano Fred Pittino, che lo segue nel percorso formativo e dal quale Walid impara e assorbe le tecniche e gli insegnamenti raffinando la sua innata capacità di dare forma ed espressione all'uti-lizzo sapente e all'accostamento dei colori caldi, caratteristica ricorrente nelle sue opere.

Nel corso degli anni l'artista re-alizza molte mostre personali e partecipa a varie mostre collettive, meritandosi diversi premi per la

Ha partecipato a mostre collettive in ambito locale e ha allestito due personali: nel 2007 presso la sede della Pro Loco di Fontanafredda e nel 2011 presso i locali dell'Ufficio Turistico di Piancavallo.

Da anni è presente, con i suoi

strumenti di lavoro, a mercatini e mostre artigianali dove riesce a incuriosire i passanti per far conoscere la tecnica dell'incisione.

Per quanto riguarda il suo percorso artistico, inizialmente predilige rappresentare il paesaggio che le è famigliare: vecchie cascine, antichi portoni, piccoli borghi e angoli montani caratterizzano così le sue prime opere, da cui traspaiono semplicità e naturalezza. Succes-sivamente il suo interesse per le immagini di fantasia l'ha portata a sperimentare il genere facendo emergere un modo espressivo im-mediato e lineare.

Nel 2012 e nel 2013 ha tenuto laboratori di incisione e monotipo in alcune scuole elementari di Sacile

Contatto: cell. 339 394 5700

sua bravura e per l'originalità delle sue opere, che spaziano dalla pittura al mosaico, per arrivare, nell'ultimo periodo, a sperimentare nuove espressioni artistiche che materiali e tecniche diversi, armo-nizzandoli in un piacevole insieme.

Rimane costante nell'artista l'ap-proccio morbido alla realtà con la prevalenza di scelte cromatiche calde che si rifanno alla terra: i verdi olivo, i marroni e gli ocra. Interessante la costruzione del pae-saggio attraverso l'apporto di pochi elementi e l'abilità nello stendere

pennellate con diverso spessore ed energia per dare l'effetto di una at-mosfera umida, dove la descrizione dei particolari viene tralasciata a favore di accostamenti e sfuma-ture di colore.

Nelle opere dell'artista, la luce dissolve le forme e il volume; prevale il colore in un paesaggio restituito da molteplici e delicate

sfumature, dove gli elementi per-dono i contorni e rimangono come macchie tra nebbia colorata di sole. La luce è, infatti, il tema principale e costante che pervade le opere che l'artista crea.

Michela Del Tedesco7 febbraio 2014 - 7 marzo 2014

Michela Del Tedesco è nata a Sacile nel 1972 e vive a Fontanafredda.Ha frequentato l'Istituto d'Arte “E. Galvani” di Cordenons, dove si è diplomata nel 1991 e dove ha cominciato ad appassionarsi alla tecnica dell'incisione calcografica, che ha successivamente perfezio-nato frequentando numerosi corsi, tenuti dal Maestro veneto Cesare Baldassin. Nel 2005 lei stessa ha tenuto un corso presso l'Associazio-ne artistica “Vele Libere” di Azzano Decimo, di cui fa parte.

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ESPOSIZIONI

Gianni Turina ed Enrico Di Sisto7 marzo 2014 - 4 aprile 2014

Gianni TurinaNato a Rieti nel 1948, laureato in Economia e Commercio all'Univer-sità di Roma, divide il suo tempo tra il lavoro e la passione per l'arte.

Apprezzato pittore e incisore, ha partecipato a numerose mostre col-lettive e si è aggiudicato importanti premi. Ha partecipato a varie ras-segne europee di murales e allestito personali in varie città italiane e all'estero (Malta, Parigi, Gonesse, Eskilstuna (Svezia), Zurigo, Tel Aviv. Nel 1976 conosce Giorgio de Chirico che incontra varie volte a Roma nello studio di Piazza di Spagna e in seguito Remo Brindisi con il quale instaura un sincero rapporto artistico e di amicizia.

In occasione del giro ciclistico della pace del 1987, ha realizzato l'opera simbolo, consegnata al Papa nella cerimonia conclusiva e attualmente esposta in modo permanente nelle sale del Vaticano.

Numerose sue opere fanno parte

forte consenso elettorale a ricoprire importanti ruoli pubblici. Durante questo periodo di intensa attività pubblica, Turina non abbandona mai la pittura promuovendo ini-ziative e partecipando a importanti

mostre collettive e allestendo mo-stre personali in varie città d'Italia.

Recentemente una sua opera ha partecipato al Festival di Wa-shington ed è esposta in modo permanente al Cafè di Milano.

Inoltre, ha partecipato all'Expò di Salvador de Bahia in Brasile dove è in programma una significativa presenza delle sue opere con il maestro Giuliano Ottaviani.

Il riconoscimento della sua intensa e qualificata attività gli viene rico-nosciuta anche con il conferimento della nomina a Commendatore della Repubblica Italiana.

di collezioni pubbliche e private in Italia e all'estero. Ha illustrato anche poesie e racconti per riviste e libri.

Ha collaborato con Enti Pubblici

e Associazioni nella realizzazione di manifestazioni culturali (Expo Tevere Arte, scambi giovanili in-ternazionali con Israele, Svezia, Polonia, Cecoslovacchia e Francia, mostre varie di pittura).

Nel 1989 gli viene conferita la no-mina a Cavaliere della Repubblica per meriti culturali.

Dal 1990 al 1992 ha ideato e diretto con la collaborazione di Pietro Garinei e Gino Landi il “Festival Internazionale del Musical Città di Rieti”, che per il contenuto degli spettacoli proposti e la presen-za di artisti di notevole spessore culturale ha raccolto il consenso della critica e della stampa più qualificata contribuendo al rilancio della Commedia Musicale in Italia. Nel 1994 si dedica all'impegno politico che lo porta in virtù di un

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ESPOSIZIONI

gioina e ne assume la presidenza. Diventa amico di importanti artisti contemporanei tra i quali Ennio Ca-labria, Alessandro Trotti, William Tode, Giuliano Ottaviani, Manuel Campus, Sergio Bizzarri, Nestore Bernardi, Sandro Bini e molti altri.

Nel 2010 collabora con il “Spoleto festival art” e nel 2011 riceve il premio alla carriera. In questi ultimi tempi è impegnato in varie esposizioni e rassegne d'arte sia in Italia che all'estero. Realizza due affreschi nella città di Greccio (Rieti) in occasione del progetto “Il sentiero degli Artisti” sulla vita di San Francesco.

presenta delle opere in cui sono state adottate le antiche arti della calcografia e serigrafia su supporti d'oro e d'argento con interventi manuali di colore e a Pescara in una mostra dal titolo” Pescara nella poetica D'Annunziana” (in occasione del 50° Anniversario della morte di Gabriele D'Annunzio), presso la casa natale del poeta. Diventa amico del pittore incisore Luigi Guardigli, stampatore delle opere di Picasso. Con lui resta in contatto per molti anni accrescendo le proprie tecniche grafiche.

Nel 1990 crea un laboratorio se-rigrafico/litografico dove stampa opere anche per altri artisti. In questi ultimi anni lavora molto nella ricerca di una propria identità riuscendo a creare una personale tecnica pittorica che lo porterà ad essere presente alla “Biennale In-ternazionale delle Arti Figurative” di Firenze e in importanti collezioni pubbliche e private.

Nel 2005 fonda il Centro Arte An-

Enrico Di SistoEffettua gli studi presso la città de L'Aquila e conosce il maestro Remo Brindisi. Si dedica a un lavoro intenso e realizza numerosi qua-dri. Durante le pause scolastiche, trascorre lunghi periodi a Roma dove conosce Renato Guttuso e nei primi periodi lavorativi a Milano entra in contatto con il Maestro Aligi Sassu. Spesso, nel casolare della governante Vincenzina (nei pressi di Rieti), incontra Giorgio De Chirico.

Nel 1987 è in Svezia come amba-sciatore d'arte, dove espone nume-rose opere e incontra valenti artisti svedesi. In questi anni conosce l'editore Renato Lamperini, che pubblicizza le sue opere nella ri-vista “Arte Italia Illustrata” e gli organizza importanti personali.

Espone a Venezia in Piazza San Marco, in una mostra dal titolo “Luci e colori a Venezia” dove

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ADMOAssociazione Donatori Midollo Osseo

La sua attività è fina-lizzata a creare una banca dati di donatori volontari sostenere il Re-gistro Internazionale Donatori Midollo Osseo.

Indirizzo Via Carducci, 48, 3100, UdineWeb www.admo.itE-mail [email protected] 0432-299728Fax 0481-92276

ASSOCIAZIONE FEDERICA PER LA VITA

L'Associazione sup-porta coloro che quotidianamente sono impegnati nella lotta ai tumo-ri. è nata proprio per raccogliere fondi necessari alla ricerca scienti-fica e per l'aiuto ai malati neopla-stici.

Sostiene inoltre il progetto condotto dal cro di Aviano per la produzione di vaccini antitumorali per la tera-pia dei linfomi.

Indirizzo Vicolo delle Primule, 1, TriesteE-mail [email protected] 338-7457763Fax 0481-92276

AFDSAssociazione Friulana Donatori Di Sangue

La sede provinciale si trova a Spilimbergo ed è aperta il martedì dalle

16:30 alle 19:30 e il sabato dalle 9:00 alle 12:00.

Indirizzo Viale Marconi, 16, 33097 Spilimbergo (PN)Web www.afdspn.itE-mail [email protected]/Fax 0427-51472

E-mail [email protected] 334-2519013

AIL ONLUSAssociazione Italiana Contro Le Leucemie Linfomi e Mieloma

Il malato è al centro degli sforzi dell'Associa-

zione, diretti a migliorarne la qua-lità della vita e ad aiutarlo nella lotta che conduce in prima persona per sconfiggere il proprio male. L'impegno dell'ail è volto a: sensi-bilizzare l'opinione pubblica alla lotta contro le malattie ematologi-che; promuovere e sostenere la ri-cerca.

Sede provinciale di PordenoneIndirizzo Via Gemona, 1, 33077 SacileWeb www.ail.itTel 0434-72518(lun-ven 9:00-12:00/14:00-19:00)E-mail [email protected]

Sede locale di Pramaggiore Indirizzo Piazza Libertà, 48, 30020 Pramaggiore (VE)Tel 0421-799996E-mail [email protected]

ASSOCIAZIONE LUCA INSIEME PER UN SORRISO

Svolge le seguenti attività: sostegno eco-nomico, psicologico e

logistico alle famiglie con bambini ammalati di tumore; promuove l'assistenza domiciliare socio-sani-taria rivolta ai piccoli pazienti pe-diatrici; collabora con vari ospeda-li della regione al fine di potenziarne le strutture

Indirizzo Via Roma, 3, 33010 Magnano in Riviera (UD) E-mail [email protected] 0432-792255 / 0432-793267Fax 0432-793267 / 0432-792255

ASSOCIAZIONE GIULIA

Presso il cro: offre sostegno e ascolto, nel reparto oma, ai malati e ai loro familia-

ri. Ha attivato un punto di ascolto, in collaborazione con la Divisione Oncologica Medica a-aids, rivolto alle persone sieropositive all'inter-no del cro; promuove gruppi di auto-mutuo-aiuto.

Il giovedì pomeriggio dalle 15.30 alle 18.00, nel salone del 2° piano, svolge due attività: il laboratorio “I colori dell'anima” e “Il salotto di Giulia”.

Il lunedì pomeriggio collabora con la Biblioteca Pazienti (Bibliobus) per svolgere attività “diversionisti-che” e dare così “ali ai libri”.

Indirizzo Via Revedole, 88 33170 Pordenone c/o Casa SerenaWeb http://www.assogiulia.altervista.orgE-mail [email protected] 347/6391232 / 340-2936554 / 339/2111822Fax 0434-363508

ASSOCIAZIONE INSIEME

L'Associazione garantisce giornalmente, dal lunedì al venerdì, presso il cro, un servizio di accoglienza e orientamento dei pazienti

all'ingresso e ai piani (al mattino), sostegno-relazione di aiuto ai pa-zienti e ai loro familiari in tutti i reparti di degenza (nel pomeriggio al 4° piano: lunedì, giovedì; al 2° e al 3° piano: martedì, mercoledì, venerdì).

Fornisce inoltre informazioni lo-gistiche sul territorio e di servizi esterni all'Istituto.

Indirizzo Via Stretta, 1, 33081 Aviano (PN)

VOLONTARIATO E NO PROFIT

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ASSOCIAZIONE LUCA INSIEME PER UN SORRISO

Svolge le seguenti attività: sostegno economico, psicologico e logistico alle famiglie con bambini ammalati di tumore; promuove l'assistenza domiciliare socio-sanitaria rivolta ai piccoli pazienti pediatrici; colla-bora con vari ospedali della regione al fine di potenziarne le strutture

Indirizzo Via Roma, 3, 33010 Magnano in Riviera (UD) E-mail [email protected] 0432-792255 / 0432-793267Fax 0432-793267 / 0432-792255

AIRCAssociazione Italiana per la Ricerca Sul Cancro

Raccoglie ed eroga fondi a favore del progresso della ricerca oncologica e diffon-de al pubblico una corretta informazione in materia.

Indirizzo Via del Coroneo, 5, 34133 TriesteWeb www.airc.itE-mail [email protected] 040-365663Fax 040-633730

ANDOS ONLUS Associazione Nazionale Donne Operate Al Seno

Offre consigli di tipo sociosanitario tramite specifico materiale informativo, protesi provvisorie, trattamenti

di linfodrenaggio (presso la propria Sede), organizza corsi di ginnastica riabilitativa postoperatoria, di yoga e corsi di ginnastica in acqua. Organizza corsi di formazione per volontarie e operatrici. Il venerdì (e al bisogno il lunedì) pomeriggio le

Segreteria da Lunedì a Venerdì 9.00 alle 12.00Tel 0434-659277Navetta da e per veneziaTel 0434-659277

Reperibilità volontariMarilena 339-8789040Indirizzo Via Franco Gallini, 2, 33081 Aviano c/o cro di Aviano Web www.associazioneangolo.it E-mail [email protected] 0434-659277Fax 0434-659531

ANLAIDS ONLUS Associazione Nazionale Per La Lotta All'Aids

Promuove iniziative volte allo sviluppo della ricerca scien-tifica nei campi

della prevenzione, diagnosi e cura dell'infezione e delle forme morbose a essa correlate. Sono attivi servizi informativi, di counseling telefoni-co, di assistenza e consulenza psi-cologica, legale, sociale e medica.

Indirizzo Via Franco Gallini, 2, 33081 Aviano, c/o Prof. Umberto Tirelli, Oncologia Medica A, cro di Aviano (PN) Web www.anlaids.itE-mail [email protected] 0434-659284Fax 0434-659531

ASSOCIAZIONE ROSARIO SCARPOLINI ONLUS

L'Associazione è nata con lo scopo di dare ospitalità alle fami-

glie che devono prestare assistenza a un proprio caro durante le terapie oncologiche e si propone di collabo-rare con le varie Associazioni onco-logiche. L'Associazione ha messo a disposizione un primo appartamen-

volontarie sono presenti al cro a disposizione delle donne operate al seno e ricoverate. Vengono organizzati gruppi pomeridiani di ascolto e mutuo aiuto e vengono offerte informazioni utili per poter riprendere una vita normale dopo l'intervento (trattamenti di linfodrenaggio, ginnastiche di riabilitazione, ecc.).

Indirizzo Via Piave, 54, 33170 Pordenone c/o Centro Sociale AnzianiWeb www.andosonlusnazionale.itE-mail [email protected]/Fax 0434-40729

ANGOLO ONLUS Associazione Nazionale Guariti O Lungoviventi Oncologici

Offre supporto psico-logico, promuove atti-vità di formazione, informazione, preven-

zione. Pubblica anche un periodico trimestrale dal titolo Angolo News.

Risponde la psicologa

Lunedì e venerdì dalle 14.30 alle 16.30. Supporto-ascolto psicolo-gico; informazioni su: centri di cura oncologici a livello nazionale, associazioni di aiuto ai pazienti terminali.

Incontra Angolo

I soci rispondono: lunedì-venerdì dalle 8.00 alle 12.00. Servizio telefonico di ascolto partecipe e condivisione di esperienze relative all'essere malato oncologico, la storia della propria malattia, la guarigione e lo star bene dopo; servizio di incontro/conoscenza dei pazienti ricoverati al cro e dei loro familiari. Questo servizio è svolto presso la Segreteria di angolo, al Piano terra, corridoio 4° dente.

VOLONTARIATO E NO PROFIT

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30 cronews 2014, Volume 8, numero 1

to, composto da due camere con due letti singoli, ampio angolo cottura, sala da pranzo e due bagni, in grado di ospitare contemporanea-mente due famiglie. Il “Piano ospi-talità Casa” prevede il suo utilizzo, a titolo gratuito, dando priorità ai malati in età pediatrica e/o con minori possibilità economiche.

Indirizzo Via Garibaldi, 23, 33080 Roveredo in Piano (PN)Web www.associazione rosarioscarpolini.orgE-mail [email protected]@associazione rosarioscarpolini.org Tel 331-5709988

SOROPTIMIST INTERNATIONAL

Che cosè il Soroptimist international? Il Sorop-timist di Pordenone, fondato nel 1973, appar-

tiene al Soroptimist International, un'organizzazione dinamica di li-vello mondiale di donne impegnate in attività professionali e manage-riali che promuove l'avanzamento della condizione femminile e i dirit-ti umani.

L'Associazione promuove azioni e crea opportunità per migliorare la vita delle donne attraverso la rete delle socie, la cooperazione interna-zionale, il volontariato e l'amicizia e opera per un mondo dove le donne possano realizzare il loro potenziale individuale e collettivo, le loro aspirazioni e avere pari opportunità di creare forti comunità pacifiche.

I principali canali di informazione curati del Soroptimist sono: “La Voce delle Donne”, rivista trime-strale di cultura e informazione e “il Notiziario”, periodico trimestrale.

Indirizzo Via Oberdan, 19, 33170 PordenoneWeb www.soroptimist.it

AVIS Associazione Volontari Italiani Sangue

è un'organizzazione costituita tra coloro

che donano volontariamente, gra-tuitamente e anonimamente il proprio sangue. Gli scopi sono: ve-nire incontro alla crescente doman-da di sangue; avere donatori pron-ti e controllati nella tipologia del sangue e nello stato di salute; lot-tare per eliminare la compravendi-ta del sangue; donare gratuitamen-te sangue a tutti, senza alcuna discriminazione.

Indirizzo Via Montereale, 24, 33170 PordenoneWeb www.avis.it/regioni/friuli_venezia_giuliaE-mail [email protected] 0434-555145 Fax 0434-253707

CIFAV Centro d'Informazio-ne sul Farmaco Area Vasta

Il Centro di Informa-zione sul Farmaco per l'Area Vasta promuo-ve attività di divulga-

zione e informazione a cittadini, pazienti e professionisti sanitari su tutto ciò che attiene l'utilizzo ap-propriato dei medicinali e terapie farmacologiche. Promuove la cono-scenza dei diritti all'assistenza e alle cure, anche in favore di pazien-ti e cittadini non di lingua italiana o di persone con particolari difficol-tà di comprensione. Risponde a quesiti specifici su farmaci e tera-pie, posti dagli utenti attraverso uno specifico modulo (scaricabile dal sito) o al servizio di posta elet-tronica.

Indirizzo Via Franco Gallini, 1, 33081 Aviano (PN)Web www.cifav.itE-mail [email protected] 0434-659221 / 0434-659738

E-mail [email protected] 348-8743636

ASSOCIAZIONE VIA DI NATALE ONLUS

L'Associazione Via di Natale ha realizzato una struttura di accoglienza per i malati di cancro e i loro familiari nei pressi del cro di Aviano.

Piani di ospitalità: Pazienti in terapia ambulatoriale al cro di Aviano: l'ospitalità è consentita al paziente solo per la durata della terapia; il periodo massimo di per-manenza sono 4 settimane.

Familiari di pazienti ricoverati: l'ospitalità è concessa a un solo familiare per paziente. Il periodo di permanenza concesso è di 2-3 settimane.

hospice: l'ospitalità è riservata ai malati di cancro nella fase di malattia in cui non vi è più indica-zione di un trattamento chemio o radioterapico volto alla guarigione o al trattamento della malattia tumorale ma sono indicate solo cure palliative finalizzate ad alleviare la sofferenza e a migliorare la qualità della vita. Hanno priorità di acco-glienza a titolo gratuito le persone con minori possibilità economiche. Il ricovero in Hospice garantisce la disponibilità di un'assistenza specializzata.

Indirizzo Via Franco Gallini, 1, 33081 Aviano (PN)Web www.viadinatale.orgE-mail [email protected]@viadinatale.orgTel 0434-660805 Fax 0434-651800

VOLONTARIATO E NO PROFIT

Page 34: CROnews

31cronews2014, Volume 8, numero 1

Fax 0434-659743

Biblioteca per i Pazienti Tel 0434-659248

FONDAZIONE BIASOTTO

A Fondazione Biasotto collabora attivamente con il cro di Aviano assicu-rando il trasporto gratu-ito dei malati oncologici residenti nella provincia

di Pordenone, che si trovano in si-tuazioni economiche e/o familiari di particolare necessità.

Organizza conferenze e dibattiti sulla prevenzione dei tumori e l'educazione alla salute e supporta medici e infermieri del cro con contributi economici destinati a corsi di aggiornamento. Mette a disposizione due propri automezzi e autisti volontari per il trasporto gratuito di ammalati oncologici dal proprio domicilio alle strutture sanitarie provinciali per visite oncologiche e/o terapie.

Indirizzo Via Leonardo Da Vinci, 44, 33080 Ghirano di Prata di Pordenone Web www.fondazionebiasotto.itE-mail [email protected] Tel 335-7000760Fax 0434-622141

INAS - CISL

L'Istituto Naziona-le di Assistenza Sociale è il patro-

nato della cisl che tutela gratuita-mente i cittadini per i problemi previdenziali, assistenziali e per quanto riguarda l'assicurazione per gli infortuni sul lavoro. Tra i servi-zi offerti ai cittadini vi è quello le-gato alla malattia e all'assistenza socio sanitaria che comprende: in-

Indirizzo Via Martelli, 12, 33170 PordenoneWeb www.legatumori.itE-mail [email protected] 0434-28586Fax 0434-26805

PATRONATO ITAL

Indirizzo Piazza Risorgimento, 10, 33170 Pordenone Web http://www.ital-uil.it/E-mail [email protected] [email protected] 0434-541541Fax 0434-540240

dennità di malattia; esenzione dal ticket sanitario e richiesta cure balneo-termali; assicurazione infor-tuni domestici; handicap e permes-si per assistenza a familiari; do-mande per invalidità civile; maternità. Presso il cro è possibile contattare un rappresentante dell'i-nas per chiedere spiegazioni e maggiori informazioni sugli aspet-ti legali inerenti ai diritti del ma-lato.

L'inas è presente al cro di Aviano ogni martedì dalle ore 9:30 alle 13:30 per una consulenza.

Indirizzo Via S. Valentino, 30, 33170 Pordenone Web www.inas.itE-mail [email protected] 0434-549939Fax 0434-45085

LILT Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori

Si occupa della prevenzione della malattia oncologi-ca, il suo impegno

si dispiega su tre fronti: la preven-zione primaria (attraverso stili e abitudini di vita), quella secondaria (con la promozione di una cultura della diagnosi precoce) e l'attenzio-ne verso il malato, la sua famiglia, la riabilitazione e il reinserimento sociale.

Offre i seguenti servizi: assistenza domiciliare al malato tumorale, trasporto dei malati agli ambu-latori; telefono amico per malati, sussidi, conferenze nelle scuole o gruppi e associazioni sull'educazio-ne sanitaria (lotta contro il fumo di tabacco, alcolismo, cancerogenesi ambientale, educazione alimentare, aids, prevenzione ginecologica); corsi per la dissuasione dal fumo di tabacco; corsi di aggiornamento per volontari, manifestazioni e convegni scientifici.

VOLONTARIATO E NO PROFIT

Page 35: CROnews

32 cronews 2014, Volume 8, numero 1

Cosa è stato fatto finora con il 5x1000I fondi destinati dai cittadini, mediante il 5x1000, relativi agli anni precedenti, sono stati utilizzati per:

Aggiornamento tecnologico

Acquisizione di moderne apparecchiature di nuova concezione ad alto impatto tecnologico che grazie anche al progresso del settore informatico permettono di raggiungere risultati sempre più attendibili ed elaborazioni di immagini e dati sempre più precisi.

Ricerca traslazionale “Dal Laboratorio al letto del paziente”

Sono stati attivati progetti di ricerca allo scopo di trasferire i risultati della ricerca scientifica di laboratorio alla clinica. Studiando i meccanismi di malfunzionamento delle cellule tumorali sono stati proposti nuovi approcci terapeutici per alcuni sottotipi di tumori femminili (ovaio e mammella), nel colon-retto, sarcomi, linfomi.

Programma PGR-YIP di alta formazione per giovani ricercatori

L'Istituto si è molto impegnato e continua a impegnarsi per contrastare la “fuga dei cervelli” all'estero offrendo

contratti di ricerca a giovani qualificati e promettenti che possano dare il loro contributo nell'ambito della ricerca traslazionale. A partire dal 2007, ogni anno viene elaborato un programma specifico per i giovani che vogliono dedicarsi alla ricerca. Il programma, a cui si accede tramite selezione, offre borse di studio o contratti di ricerca, permette di fare esperienza nei laboratori dell'Istituto, di essere guidati da un tutor, di ricevere una adeguata formazione specifica in campo oncologico e i più meritevoli possono avere l'opportunità di accedere a una formazione a livello internazionale frequentando prestigiosi Istituti di ricerca stranieri per periodi da 3 mesi fino a due anni. Grazie a questo programma, al rientro in Italia i giovani potranno essere più competitivi in campo internazionale. Sinora è stato possibile offrire circa 70 borse di studio all'anno di diversi livelli di formazione (dal basic all'avanzato) e circa 50 contratti di ricerca per giovani più esperti che hanno acquisito già autonomia ed expertise nel campo della ricerca oncologica.

Progetto “Patient Education”

è stato avviato il progetto “Patient Education”, progetto pilota in Italia, che ha come obiettivo il miglioramento dell'informazione al paziente sulla sua patologia e sui percorsi di cura. A questo fine è stata creata la collana croinforma composta da piccole guide d'informazione (disponibili in biblioteca) per orientare il paziente nel percorso di cura anche al suo rientro a casa. Questo progetto ha dato buoni risultati ed è stato molto apprezzato sia dagli utenti che dalle commissioni internazionali di valutazione delle attività intraprese dall'Istituto. Per questa ragione il progetto è stato riconfermato ed è in continuo ampliamento.

Che cos’è il 5x1000?Il 5x1000 è la quota di Irpef che ogni contribuente ha la facoltà di destinare, senza alcun costo o aggravio fiscale, a Istituti o Enti che svolgono attività di ricerca scientifica e sanitaria, come il cro di Aviano, o ad Associazioni no-profit che svolgono attività socialmente utili. Le quote, introitate dall’Agenzia delle Entrate, vengono successivamente erogate agli enti ai quali i cittadini hanno voluto destinarle.

+50Contratti di Ricerca!

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il CRO di AvianoIl cro è un irccs (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) che, integrato nel Servizio Sanitario della Regione fvg e nella rete di Istituti di eccellenza nazionale, persegue le finalità della cura e dell’innovazione. Da oltre 25 anni svolge attività di alta qualità per la cura delle malattie oncologiche e pubblica i risultati delle sperimentazioni terapeutiche e della ricerca clinico-sperimentale nelle più importanti riviste scientifiche internazionali.

Il cro è da sempre impegnato a offrire un nuovo approccio al paziente, che viene considerato come persona nella sua totalità. Non ci si prende cura solo della malattia, ma ci si occupa di tutta la sfera che lo circonda, compresi i familiari che gli sono vicini, affinchè cura e umanizzazione vadano di pari passo e siano orientate alla persona e alla qualità di vita.

CRO


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