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CURRICOLO DI SCIENZE · 2010. 6. 26. · 1° Livello-Chiede spontaneamente il perché di fatti o...

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DIREZIONE DIDATTICA 3° CIRCOLO DI CARPI via Bortolamasi 22 41012 Carpi – Mo- Fax 059/652794 – Tel. 059/686618 e-mail: [email protected] CURRICOLO DI SCIENZE Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria (Classe Prima) Anno Scolastico 2003/04 1
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DIREZIONE DIDATTICA3° CIRCOLO DI CARPIvia Bortolamasi 2241012 Carpi – Mo-Fax 059/652794 – Tel. 059/686618e-mail: [email protected]

CURRICOLODI

SCIENZE

Scuola dell’Infanzia e

Scuola Primaria (Classe Prima)

Anno Scolastico 2003/04

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Hanno partecipato ai lavori della Commissione

Anno Scolastico 2001/02 : elaborazione 1° biennio ( 1° e 2° elementare)

Bellei Ileana plesso Don MilaniBorghi Marinella plesso M.SaltiniManzini Daniela plesso G. VerdiMelegari Lorena plesso L.GasparottoMenozzi Lorella plesso SaltiniPompeo Antonio plesso C. Collodi Docente Coordinatore: Cestari RossellaDocente Consulente Esterno: Dott. Roberto Andreoli

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Anno Scolastico 2002/03: elaborazione curricolo Scuola dell’Infanzia e 3°, 4° e 5° elementare

Freddi Angela scuola dell’Infanzia S. NeriMontalcini Giulia scuola dell’Infanzia AlbertarioStorchi Gianna scuola dell’Infanzia S.Neri

Bellei Ileana plesso Don MilaniBorghi Marinella plesso M. SaltiniMelegari Lorena plesso L. GasparottoPavesi Enea plesso G. VerdiPompeo Antonio plesso C. Collodi

Docente Coordinatore: Cestari RossellaDocente Consulente Esterno: Dott. Roberto Andreoli

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Anno scolastico 2003/04 : elaborazione curricolo Scuola dell’Infanzia e classe prima

Freddi Angela scuola dell’Infanzia S. NeriStorchi Gianna scuola dell’Infanzia S.NeriBellei Ileana plesso Don MilaniBorghi Marinella plesso M. SaltiniMelegari Lorena plesso L. GasparottoPompeo Antonio plesso C. Collodi

Docente Coordinatore: Cestari RossellaDocente Consulente Esterno: Dott. Roberto Andreoli

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Premessa Generale

Nel nostro Circolo già da anni si sono realizzate esperienze nell’ambito dell’insegnamentoscientifico, collaborando proficuamente anche con gli enti operanti sul territorio. Tali esperienzesono state attuate con un’attenzione particolare all’educazione ambientale, rispettando le lineeessenziali del metodo scientifico.La particolare sensibilizzazione dei Docenti nei confronti delle tematiche scientifiche ha favorito neltempo: il costituirsi di piccoli gruppi di lavoro in grado di collaborare, di confrontarsi, di informarsi e

di mettere in gioco le proprie conoscenze/capacità; il consolidarsi di temi comuni adeguati agli interessi cognitivi/esperienziali dei bambini; l’esigenza di organizzarsi in modo più omogeneo e sistematico e la possibilità di aderire ad

eventuali proposte di progetto a carattere scientifico.Da qui è scaturita l’esigenza di promuovere un miglioramento della pratica dell’insegnamentoscientifico/tecnologico. Per ottenere ciò si è elaborato un progetto per accedere ai fondi stanziati dalMinistero ed «attivare iniziative strutturalmente nuove di risorse straordinarie ( Progetto SeT)»Questo progetto, finanziato successivamente, ha permesso: un’ulteriore formazione dei Docenti; l’allestimento di spazi più idonei ed attrezzatiTali esperienze comuni hanno determinato la costituzione di un gruppo ristretto di lavoro,rappresentativo di tutti i plessi del Circolo, per elaborare un curricolo di scienze per la scuoladell'Infanzia e per la scuola primaria.

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Premessa Generale ai “NUCLEI TEMATICI”

Anche in una società altamente informatizzata dove i messaggi visivi avranno parzialmentesostituito quelli tattili, i processi di conoscenza si svilupperanno a partire dalla biologia del corpo edalla fisicità degli oggetti.Proporre una scienza a misura di bambino vuol dire sviluppare una conoscenza del mondo che siacoerente con le varie esperienze personali e con la cultura in cui si vive.Toccare le cose, sentire le consistenze, inventare modi per modificarle e provare altre sensazioninon è solo un giochetto gratificante e poco impegnativo.Dal rapporto quotidiano con oggetti e materiali, con piante e animali, nascono idee che riguardanola sensibilità biologica che fanno immaginare le strutture invisibili dei materiali e il modo di usarliper realizzare dei progetti. Le mani e il coinvolgimento percettivo nel suo insieme permettono dinotare somiglianze e differenze, la conservazione o la trasformazione di certe proprietà.Così anche i bambini possono accorgersi di come sono e di come cambiano le cose, di come sono edi come cambiano gli organismi, di come nascono e come cambiano le loro idee.Dall’esperienza diretta, accompagnata ma mai sostituita integralmente dalla parola o dallespiegazioni adulte, nasce quindi quella capacità di pensare che permette di affrontare temi piùcomplessi, di proporre analogie e correlazioni, esempi e modelli, generalizzazioni eschematizzazioni indispensabili per costruire da indizi (percettivi) semplici interpretazioni (astratti).La finalità che ci si propone nella Scuola dell’Infanzia sarà quella di favorire il potenziamento dicuriosità, la spinta ad esplorare e capire il gusto della scoperta, la motivazione a mettere alla prova ilpensiero.Perché il mondo continui ad essere interessante e resti viva la voglia di capire, bisogna saperinterrogare l’esperienza e tradurre in parole le sue risposte.

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Ed è importante che - nel rispetto delle diversità - l’insegnante sappia ascoltare i modi di capirepersonali senza dare per scontato quello che ( secondo radicate convenzioni) ogni bambinodovrebbe già sapere.

AvvertenzeSi precisa che per quanto riguarda l’attuazione dei quattro nuclei tematici nel primo anno dellaScuola Primaria si dovrà tenere conto di ciò che è stato trattato nella Scuola dell’Infanzia, delleesperienze pregresse degli alunni e del livello della classe in cui si interviene.

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“NUCLEI TEMATICI”

Il bambino attraverso l’esperienza scientifica raccoglie informazioni e conoscenze, mediante lequali arricchisce e perfeziona le proprie strategie di ragionamento.Per favorire in lui una prima formazione di atteggiamenti e abilità di tipo scientifico, riteniamo sianecessario da parte nostra proporre la conoscenza dei seguenti nuclei tematici:

I VIVENTI ( ESPERIENZE DI BIOLOGIA ).

LA MATERIA ( FISICA-CUCINA ).

LA TERRA ( TEMPO ).

L’AMBIENTE NATURALE E UMANO.

STRUTTURA E CAMBIAMENTI

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SCUOLA DELL’INFANZIA

OBIETTIVI/COMPETENZE COMPLESSE

COMPETENZE SPECIFICHE

1.Esplorare e osservare con l’impiego di tutti isensi

1° Livello . Dato un oggetto o stimolo, verbalizza i seguentielementi:- forme, colori, dimensioni,elementi costitutivi(percezione visiva)- caldo/freddo, asciutto/bagnato, duro/morbido(percezione tattile)- odori gradevoli/sgradevoli(percezione olfattiva)- dolce/amaro/salato (percezione gustativa)- forte/piano, lento/veloce (percezione uditiva)

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2° Livello- Dato un oggetto o stimolo, verbalizza i seguentielementi fondamentali:- combinazioni di colore- relazioni spaziali:lontano/vicino,sopra/sotto eccetera- uguaglianze e differenze- liscio-ruvido/ondulato/pungente-vellutato- aspro/insapore- timbro di oggetti sonori o della voce (escludendo lapercezione visiva)3° Livello-Riconosce oggetti al tatto escludendo la percezionevisiva-Sceglie ad occhi chiusi un oggetto nominato, tra moltialtri-Riconosce oggetti-stimolo dall’odore-Sa indirizzarsi verso la fonte sonoraAttività in presenza di adulti:-Riferisce un sapore ad un alimento-Attribuisce il nome ai diversi sapori-Raggruppa gli alimenti in base al loro sapore

2. Manipolare ed esercitarsi in attività manuali ecostruttive(con diversi tipi di materiali)

1°Livello-Esplora, conosce e utilizza il materiale disponibile ascuola2°Livello-Inizia un lavoro e lo porta a termine-Esegue piccoli lavori inerenti attività di vitaquotidiana: innaffiare, riordinare, pulire, apparecchiare. 3° Livello-Rappresenta con il disegno, oggetti, piante, animali-Segue una logica nel collocare in successione le fasi diun lavoro per la realizzazione di un prodotto.

3. Porre in relazione o in ordine fatti ed eventi

4. Percepire e collocare fatti nel tempo

1°Livello-Distingue tra due eventi :prima e dopo-Distingue su immagine la notte dal giorno e individuale relative attività2° Livello-Sa orientarsi all’interno della giornata distinguendo surichiesta : mattina, mezzogiorno, pomeriggio, sera-Sa porre in sequenza tre immagini secondo la succes-sione cronologica3° Livello-Sa distinguere i momenti principali della giornata-Sa ricomporre una sequenza di quattro o più immagini-Distingue ieri-oggi-domani collocando adeguatamentele relative attività-Conosce la successione dei giorni della settimana-Conosce la successione delle stagioni e riconosce lefondamentali caratteristiche stagionali

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5.Chiedersi il perchè delle cose e formulare ipo-tesi e spiegazioni

6. Elaborare e verificare previsioni

7. Usare simboli perregistrare eventi

1° Livello-Chiede spontaneamente il perché di fatti o eventi2° Livello-Formula delle risposte autonomamente3° Livello-Confronta le proprie risposte con quelle fornite daicompagni.Primi tentativi di formulazione di ipotesidi spiegazione

1° Livello-Associa un simbolo ad un evento2° Livello -Attraverso una registrazione puntuale, cogliel’evoluzione e il cambiamento in fenomeni complessi(esperienza della semina….)3° Livello-Primo utilizzo di diagrammi per registrare eventi

8. Realizzazione di interventi -Utilizzare semplici strumenti

9. Comportamento -Iniziare a stimolare comportamenti per lasalvaguardia della sicurezza propria,degli altri e dell’ambiente in cui si vive-Avere cura degli organismi e degli ambienti di cui si èresponsabili

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SCUOLA PRIMARIA - CLASSE PRIMA

Premessa ai “NUCLEI TEMATICI”

La scelta degli argomenti tiene conto degli interessi cognitivi, delle capacità di comprensione, delleconoscenze già presenti nei bambini e delle opportunità che l’ambiente offre.Gli argomenti devono essere sviluppati partendo da situazioni semplici attraverso esperienzepratiche, avendo come obiettivo la graduale sistematicità del sapere, e con la consapevolezza chenelle classi successive si ritornerà sugli stessi argomenti con diversi gradi di approfondimento.

OBIETTIVI/PADRONANZE COMPETENZE1. Osservazione descrizione riconoscere somiglianze e differenze tra le

proprietà degli oggetti sperimentare e scoprire dimensioni di tipo

temporale come la simultaneità, lasuccessione la durata.

2. Classificazione Classificare oggetti diversi, formandoraggruppamenti sulla base di varie proprietà

percepire e collocare gli eventi nel tempo

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3. Comparazione Comparare oggetti diversi: più alto, piùgrande…

4. Rappresentazione e modellizzazione rappresentare con il disegno, oggettipiante, animali..

usare i primi livelli di formalizzazionenumerica, spazio - temporale

5. Misurazione usare misure non convenzionali sui datidell’esperienza

6. Argomentazione discutere su fatti, fenomeni, dati, risultatida un’esperienza comune

7. Indagine e ricerca elaborare previsioni e anticipazioni8. Realizzazione di interventi utilizzare semplici strumenti9. Comunicazione e documentazione usare un lessico specifico come strumento

per descrivere spiegare eventi10. Comportamento sviluppare atteggiamenti di curiosità,

attenzione e rispetto della realtà naturale, diriflessione sulle proprie esperienze, diinteresse per l’ indagine scientifica, dicollaborazione sulla

base di valori e criteri condivisi adottare comportamenti per la salvaguardia

della sicurezza propria, degli altri e dell’ambiente in cui si vive

avere cura degli organismi e degli ambientidi cui si è responsabili

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SCUOLA DELL’INFANZIA

1° TEMA : I VIVENTI/BIOLOGIA

Le attività riunite sotto questa tema hanno come oggetto la conoscenza degli organismi, i loroprocessi e fenomeni cioè il come si comportano e reagiscono in situazioni naturali, spontanee oindotte, stimolate dall’uomo.Sono da considerare esempi :

la germinazione la nascita la crescita di piante o fiori, ortaggi, animali, uomo…..

Nella scuola d’Infanzia l’insegnante può attivare l’interesse verso questa branca della scienzaproponendo attività di:

Osservazione Descrizione Confronto Misurazione Rappresentazione Correlazione

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Correlazione trasversale fra area scientifica ed altre aree:I discorsi e le parole.Messaggi, forme e media / linguistico-espressivo.

Il corpo e il movimento / ed. motoria.Lo spazio, l’ordine e la misura / logico-matematico.Il sé e l’altro/ rispetto della natura e del creato.

1° TEMA: I VIVENTI

OBIETTIVISPECIFICI

Avviarsi a compren-dere l'ambiente,rispetrarlo, curarlo.

PROPOSTE DILAVORO

-Curare l’allevamentodi piccoli animali.

CONTENUTI

-Ricostruzione di unhabitat di piccolianimali (lombrichi,bruchi, lumache).-Osservazione deglianimali nei diversihabitat.

COMPETENZE

-Osservare, riconoscere,denominare, descriveree rappresentare animali.-Distinguere ambientidiversi.-Verbalizzare le lorocaratteristicheprincipali.

-Coltivazione di piante:semine e germinazione.

-Esperienze di semina edi coltura di piante .-Osservazione dell'albe-ro e delle parti che locaratterizzano.-Analisi degli elementiprincipali, indispensabilialla vita delle piante.

-Osservare, analizzare,manipolare, esplorare,comparare, classificare,verbalizzare erappresentare l’alberonelle stagioni.-Porre domande,fare previsioni,verificare.

-Scoprire il propriocorpo nella globalità enelle sue differentiparti.-Usare i cinque sensi.

Individuazione deglielementi principali delcorpo umano econoscenza delle lorofunzioni.-Esperienze con i cinquesensi.

Osservare, classificare,differenziare, compara-re, quantificare, rappre-sentare l’ambientecircostante con i cinquesensi.

-Avere cura della pro-pria persona : igienepersonale,alimentazionee prevenzione dellemalattie.

Conoscenza di alcunenozioni in meritoall’igiene oersonale, ( alimentazione correttae prevenzione allasalute).

Comportamento:sviluppareattteggiamenti positivinei confronti di sè, deglialtri e della realtànaturale attraverso leproprie esperienze.

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SCUOLA PRIMARIA - CLASSE PRIMA

1° TEMA: I VIVENTI

Le attività riunite sotto questo tema, rientrano nella diffusa prassi scolastica del nostro Circolo inquanto si ritiene che lo studio dei viventi stimoli particolarmente la curiosità e attivi la motivazionenei bambini.A livello cognitivo, questo tema permette di acquisire determinate abilità trasversali: capire i rapporti fra struttura e funzione; comprendere le cause e le variabili che regolano i processi attraverso il metodo del confronto; capire che la realtà è un continuo divenire; acquisire i primi concetti legati al tempo; attivare i processi logici quali: l’osservazione, la descrizione, la classificazione, la

comparazione, la rappresentazione, la discussione. Per quanto riguarda la specificità del tema si mettono in risalto le caratteristiche comuni

osservate in diversi viventi e il loro adattamento come risposta fondamentale ai bisogni dellavita.

Si fa presente che questo tema sarà sviluppato nelle classi successive a diversi gradi diapprofondimento in relazione alle competenze acquisite dagli alunni.Correlazione trasversali fra area scientifica ed altre aree: linguistico/espressiva ( descrizione e rappresentazione) educazione motoria ( drammatizzazione) logico/matematica ( classificazione confronti) antropologica ( divenire del tempo) religione ( rispetto della natura e del creato)

1° TEMA: I VIVENTI

NUCLEIFONDANTI:

1. relazioni2. trasformazioni3. diversità

ObiettiviSpecifici:

• osservare e de-scrivere attra-verso l'esplora-zione dell'am-biente le diver-se caratteristi-che fisiche dianimali e piantecon il disegno;

PROPOSTE DILAVORO:

curarel’allevamentodi piccolianimali;

coltivazionedi piante:semina egerminazione;

osservazionedel propriocorpo;

attivitàdi in-formazione sulmantenimento

della salute, in particolare l'a-

limentazione.

CONTENUTI:

osservazioneper cogliereanalogie edifferenze fraanimali dellastessa specie;

distinzionedelle partifondamentalidi un animale;

osservazionedelle principalifunzionidell’esserevivente:alimentazionee movimento;

COMPETENZE:

correlazione edescrizionecogliere relazionispaziali temporali

rappresentazionee modellizzazione:rappresentaregraficamente

osservazione edescrizione:riconosceresomiglianze edifferenze fraviventi

MODALITA'/SISTEMI DI

VALUTAZIONE

domandedirette;

questionari arisposte aperteo chiuse;

rappresentazione di unfenomenoattraverso unasequenza diillustrazioni;

verbalizzazinedi un fenome-no osservato;

rappresentazione grafica;

compilazionedi tabelle.

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-sperimentaree scopriredimen sioni ditipotemporale;

-operareconfronti eclassificazionidi animali epiante in basea :somiglianze

differenze relazioni.

esperienze disemina e dicoltura dipiante;

osservazionedelle analogiee delledifferenze fra ivegetaliconsiderati;

individuazionedel corpoumano comesistema diparti;

conoscenza dialcune nozionidi igienealimentare.

argomentazione:usare un lessicospecifico perdescrivere espiegare eventi;

realizzazione diinterventi:usare semplicistrumenti

comportamento:sviluppare atteg-giamenti di curio-sità, attenzione erispetto della real-tà naturale,di ri-flessione sulleproprie esperien-ze, di interesse perl’indagine scienti-fica di collabora-zione sulla base divalori e critericondivisi;

adottare compor-tamenti per la sal-vaguardia dellasicurezza propria,degli altri e del-l’ambiente in cuisi vive;

avere cura degliorganismi e degliambienti di cui siè responsabili.

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SCUOLA DELL’INFANZIA

2° TEMA: MATERIA E PROPRIETA’

I bambini amano molto giocare con la «materia», e non sempre ne conoscono le proprietà. E’ facileguidarli a scoprirne alcune caratteristiche, a cogliere alcuni concetti fondamentali su di essa, conesperienze specifiche basate su:•esplorazione•scoperta•prima sistematizzazione delle conoscenze sul mondo della realtà naturale ed artificiale.Le attività riunite sotto questo tema hanno come oggetto esperienze fisiche semplici o esperienze dicucina.Sono da considerare esempi:. la luce e il buio. il movimento degli oggetti. l’equilibrio. i fenomeni atmosferici (pioggia, neve, sole,nebbia….). le proprietà, la struttura, le interazioni dei materiali ( es. l’acqua ) . giochi con oggetti che galleggiano o affondano . sensazioni di caldo e freddo. preparazione di semplici ricette: biscotti-macedonia-torte.

2° TEMA: MATERIA E PROPRIETA'

OBIETTIVISPECIFICI

PROPOSTE DILAVORO

CONTENUTI COMPETENZE

-Operare confronti eclassificazione deglielementi della realtàcircostante in base a so-miglianze, differenze erelazioni.

-Mettere in ordine e inrelazione, formareraggruppamenti sullabase di varie proprietà.

-Esplorare oggetti dimateriali diversi perindividuarene le pro-prietà.

-Prima analisi delleproprietà della terra edell'acqua.

-Attività logico-percet-tive con l'impiego ditutti i sensi.

-Esplorazione e mani-polazione di oggetti divario tipo.

-Confronto fra oggettiper ricavarne ugua-glianze e differenze.

-Classificazione dioggetti secondo carat-teristiche comuni (bloc-chi logici).

-Primi elementi dicomparazione sulla di-mensione e peso deglioggetti.

-Riconoscimento dimateriali più comuni.

-Ricerca della prove-nienza dei materiali piùdiffusi.

ESPLORAZIONE EOSSERVAZIONE*Osservare e descrivereoggetti ed eventi.*Classificare eventisecondo proprietàfisiche (crescita dellepiante alla luce e albuio).*Riconoscere lecaratteristiche di unmateriale (liscio/ruvi-do).

OPERARERELAZIONI*Individuare relazionitra elementi o eventi:u-guaglianze, somiglian-ze, di interazione e dicausa (osservazione dioggettti di materiali di-versi e della loro rea-zione nell'acqua o nellaterra.

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-Analisi delle proprietàdi alcuni materialiattraverso le interazioni(calore, acqua,forbici).

-Osservazione dellecaratteristiche deiquattro elementinaturali (acqua, terra,calore, aria) attraverso icinque sensi: calore,odore, sapore, rumoreprodotto, sensazionitattili procurate.

-Rappresentare grafica-mente l’esperienza.

SIMBOLIZZARERAPPRESENTAREREGISTRARE*Rappresentare modellidi oggetti e di fenomenifisici con il linguaggiografico,plastico,verbale*Registrare dati (graficie tabelle).

QUANTIFICARE*Selezionare le pro-prietà e le variabili concui guardare un feno-meno.

FORMULAREIPOTESI*Prime formulazioni diprevisioni, anticipazio-ni, rispetto ai fenomenifisici.

PROGETTARE EREALIZZARE*"Pasticciare" pervedere "cosa succede".

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SCUOLA PRIMARIA - CLASSE PRIMA

2°TEMA: MATERIA E PROPRIETA'

A nostro avviso, fin dall’inizio del primo Ciclo è possibile avviare un primo approccio allo studiodella materia impostato su base ludiche, ma già orientate verso semplici esperienze volte attraversol’osservazione e la manipolazione di oggetti, al:

riconoscimento di vari materiali;

alla loro classificazione,

alle loro caratteristiche;

al loro comportamento

alla differenza tra materiale e corpo.

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La descrizione e la comprensione delle proprietà dei materiali consentono una visione piùconsapevole dell’ambiente in cui il bambino vive e rappresentano un prerequisito indispensabile peraffrontare, negli anni successivi, contenuti più ampi e articolati relativi alle proprietà e agli statifisici della materia.

Successivamente si procederà a studiare in modo più amplio e articolato le interazioni, le relazioni ele trasformazioni della materia.

Sotto l’aspetto interdisciplinare lo studio del tema proposto permette collegamenti con variediscipline: logico/matematica, linguistico/espressiva, educazione all’immagine, educazione alsuono, educazione alla musica.

2° TEMA: MATERIA E PROPRIETA'

NUCLEIFONDANTI

PROPOSTEDI LAVORO

CONTENUTI COMPETENZE MODALITA'/SISTEMI DI

VALUTAZIONE

Nuclei fondanti:

relazioni

trasformazioni

interazioni

Obiettivi specifici

✔ operare confron-ti e classifica-zioni degli ele-menti dellarealtà circostan-te in base a so-miglianze, dif-ferenze e rela-zioni;

✔ mettere in ordi-ne e in relazioneformare rag-gruppamentisulla base divarie proprietà.

-individuare lequalità di og-getti e materia-li;

-provocare tra-sformazioni,succcede se ...succede quan-do ...

-osservazionedelle proprietàdell'acqua: ba-gnare e giochinell'acqua.

1)manipolazionee osservazione dioggetti di variotipo;

2)classificazionee seriazione dioggetti data unarelazione d'ordi-ne: forma, colore,dimensione, peso,trasparenza ...;

3)descrizione erappresentazionegrafica di unoggetto;

4)confronto fraoggetti per rica-varne somiglian-ze e differenze;

5)classificazionedi oggetti secon-do caratteristichecomuni;

6)riconoscimentodei materiali piùcomuni;

Osservazione descrizionericonoscere somiglianze edifferenze tra le proprietàdegli oggetti:impostare relazioni di tipospazio temporali;

rappresentazionerappresentare graficamenteoggetti;

indagine e ricercaelaborare e verificare pre-visioni;

realizzazione di interventiusare semplici strumenti;

comunicazionedocumentazioneprimi elementi di lessicospecifico, produzione dimateriali consultabili qualidisegni, cartelloni, ...

➢ Domande di-rette;

➢ ordinare le fasidi un fenome-no

➢ verbalizzazionedi un fenomenoosservato:

➢ rappresentazio-ne grafica;

➢ compilazione ditabelle

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7)classificazionedi oggetti in baseal materiale di cuisono costruiti;

8) uso degli og-getti coerente-mente con i prin-cipi di sicurezza.

comportamentosviluppare atteggiamentidi curiosità, attenzione erispetto della realtà natu-rale, di riflessione sulleproprie esperienze, di in-teresse per l'indaginescientifica di collabora-zione sulla base di valori ecriteri condivisi;

adottare comportamentiper la salvaguardia dellasicurezza propria, deglialtri e dell'ambiente in cuisi vive;

avere cura degli oeganisme degli ambienti di cui si èresponsabili.

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SCUOLA DELL’INFANZIA

3° TEMA: LA TERRA/ IL TEMPO

L’ambiente naturale in cui il bambino è immerso si presenta come una enorme quantità di occasioni,sempre diverse da cui attingere esperienze che lo portano a cogliere i cambiamenti chequotidianamente si “producono”.

L’abitudine a rilevare tali cambiamenti, a cogliere le differenze aiuta i bambini a leggere i fatti e aindividuare le variabili che giocano nelle situazioni: come il susseguirsi del tempo,la suairreversibilità, le scansioni della giornata, delle settimane, dei mesi.

I cambiamenti che avvengono in natura possono essere vissuti dai bambini quotidianamente intornoalla scuola e nelle vicinanze, favorendo il potenziamento delle capacità:

percettive

sensoriali

osservative

cognitive.

Ciò permette loro di sviluppare una prima formazione di atteggiamenti di tipo scientifico.

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3° TEMA: LA TERRA/IL TEMPO

OBIETTIVISPECIFICI

PROPOSTE DILAVORO

CONTENUTI COMPETENZE

-Osservare e descrivereattraverso l'osservazio-ne dell'ambiente le di-verse caratteristiche dielementi (giardino-par-co circostante lascuola).

-Confrontare e classifi-care gli elementi dellarealtà circostante inbase a somiglianze,differenze e relazioni.

-Sperimentare e scopri-re dimensioni di tipotemporale come lasuccessione e la durata.

-Descrivere il paesag-gio dell'"ambiente"circostante attraversouscite sul territorio.

-Individuare i cambia-menti avvenuti neltempo e in differenticondizioni.

-Prime conoscenze esimbologia degli eventiatmosferici.

-Osservazione,esplora-zione, manipolazione,verbalizzazione e rap-presentazione dell'am-biente considerato.

-Rilevare la caratteri-stiche stagionali nelproprio ambiente(adottare un albero eseguirne il ciclo stagio-nale).

-Registrazione deltempo meteorologico:-stato del cielo registrare in modosistematico il passaredel tmpo: giorni, eventisignifivativi(compleanni, feste, ...)

-OPERARERELAZIONI*Comprendere le rela-zioni temporali (ieri –oggi – domani - , prima– dopo,la settimana ...

*Saper porre eventi insequenza.

SIMBOLIZZARE,REGISTRARE,RAPPRESENTARE,QUANTIFICARE*Produrre ed interpre-tare registrazioni setti-manali, mensili.*Ricostruirelascanzione del temponalla giornata.

MISURARE EQUANTIFICARE*utilizzare semplicimisure nonconvenzionali (corde,contenitori, vasetti):

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SCUOLA PRIMARIA: CLASSE PRIMA

3° TEMA: TERRA E UNIVERSO

Questo tema è focalizzato sull’ esplorazione dell’ambiente e sulla scoperta dei suoi elementicostitutivi. La realtà ambientale è sempre complessa riteniamo quindi importante iniziare i bambini“ all’abitudine di identificare singoli elementi ed eventi” per portarli, successivamente, ad “un’attenzione alle relazioni tra questi”.

È necessario perciò descrivere e rappresentare l’ambiente cortilivo e le aree verdi limitrofe allascuola.

L’osservazione di un ambiente vicino permette di porre le basi per andare a ricercare in altriambienti queste o altre variabili sempre più complesse che sicuramente saranno materia di lavoronegli anni successivi per giungere al concetto di sistema.

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In questo tema si evidenziano numerosi spunti di integrazione con la geografia con l’ambitolinguistico/espressivo, religione storia e matematica.

3° TEMA: TERRA E UNIVERSO

NUCLEIFONDANTI

trasformazioni cicli interazioni

Obiettivi specifici-Osservare e de-scrivere attraversol'osservazione del-l'ambiente le di-versecaratteristiche dielementi.-Operare confrontie classificazionidegli elementi del-la realtà circostan-te in base a somi-glianze, differenzee relazioni.-Sperimentare escoprire dimensio-ni di tipo tempora-le come la succes-sione e la durata.

PROPOSTE DILAVORO:

-descrivere oral-menteun paesag-gio da una foto odirettamente conun'uscita sul terri-torio;

-cercare tracce deicambiamenti av-venuti nel tempo,nello spazio e indifferenti condi-zioni;

-raccolta dei datisul tempo meteo-rologico.

CONTENUTI:1)osservazione,descrizione deglielementi che co-stituiscono l'am-biente considera-to;

2)osservazione dielementi naturali(un albero, unazona del prato, de-gli animali) e dielementi antropici(attività lavorative...)

3)registrazione deltempo meteorolo-gico:-stato del cielo,-precipitazioni, (carattere)-vento.-temperatura,-nebbia

4)verbalizzazionedei dati attraversografici e tabelle.

COMPETENZEosservazionedescrizione:cogliere relazionispaziali e tempo-rali;cogliere la succes-sione e la durata;

misurazioneusare misurearbitrarie e primeunità del S.I.;

Rappresentazionee modellizzazioneutilizzare semplicistrumenti di misu-ra;

rappresentare conil disegno glielementi conside-rati.

MODALITA'/SISTEMI DIVALUTAZIONE

➢ domandedirette;

➢ questionari arisposte aperteo chiuse;

➢ rappresentazio-ne di un feno-meno attraver-so una sequen-za diillustrazioni;

➢ verbalizzazionedi un fenomenoosservato;

➢ rappresentazio-ne grafica;

➢ compilazionedi tabelle.

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SCUOLA DELL’INFANZIA

4° TEMA: AMBIENTE NATURALE E UMANO

L’uomo ha la capacità sin da piccolo di adattarsi all’ambiente in cui si trova e rapportarsi con esso.

Attraverso l’esperienza diretta, gradatamente il bambino si rende conto di essere parte dell’ambientee di poterlo modificare in base alle sue esigenze.

La nostra attenzione sarà rivolta a portare il bambino a riflettere sull’importanza del progressotecnologico, che rende migliore la vita, senza dimenticare che certi interventi possono causare deidanni all’ambiente.

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I nostri interventi attraverso:

l’osservazione

la conoscenza

la rappresentazione

la descrizione

la sperimentazione ( far finta di…..).

saranno mirati:

alla “scoperta” dello spazio naturale ed umano

alla sensibilizzazione ai problemi dell’ambiente

alla sensibilizzazione ai problemi di igiene

all’educazione alla sicurezza

alla presa di coscienza dei rischi della strada e dell’ambiente familiare

4° TEMA: AMBIENTE NATURALE E UMANO

OBIETTIVISPECIFICI

PROPOSTE DILAVORO

CONTENUTI COMPETENZE

Scoprire l'importanzadell'ambiente e adope-rarsi in modo concreto.

Acquisire rispetto del-l'ambiente, in particola-re delle risorse, disin-centivando gli sprechi ei rifiuti.

Favorire l'acquisizionedi comportamenti cor-retti, conosciuti e vissu-ti in un contesto di edu-cazione alla salute.

Adottare comportamen-ti corretti per la salva-guardia della sicurezza:ambiente "familiare"albimbo e regole delcodice della strada.

Esplorare ambienti na-turali e artificiali.

Uso e manipolazione dioggetti di materiali di-versi.

Attività di routine.

Proporre semplici itine-rari vissuti, situazioni epercorsi.

Individuare in un am-biente esplorato gli a-spetti positivi e negati-vi.

Conoscere l'uso dei ma-teriali nella vita quoti-diana e comprenderneil valore.Conoscere le esperien-ze di raccolta e diriciclaggio.

Scoprire l'importanzadell'igiene personaleper la salvaguardia del-la propria salute e quel-la degli altri.

*Realizzazione diinterventi:-utilizzare semplicistrumenti.

*Comportamento:-sviluppare atteggia-menti di curiosità,attenzione e rispettodella realtà naturale eartificiale, di riflessionesulle proprie esperien-ze;-adottare comporta-menti per la salvaguar-dia della propria salutee quella degli altri (lalavatura delle mani,comportamento corret-to a tavola ...).

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Riconoscere i rischipresenti nell'ambientefamiliare al bambino(oggetti pericolosi,prodotti tossici).

Riconoscere le princi-pali norme del compor-tamento del pedone.Riconoscere alcuni co-dici non verbali dellastrada.

*Comunicazione*documentazione:-usare un lessico speci-fico come strumentoper descrivere, spiegareevemti, produrre mate-riale che documental'esperienza condotta.

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SCUOLAPRIMARIA: PRIMA ELEMENTARE

4° TEMA: AMBIENTE NATURALE ED UMANO

Questo tema mette in evidenza il fatto che l’uomo ha ideato e costruito strumenti che gli permettonodi ampliare le sue conoscenze relative al mondo e di rapportarsi con esso.

Attraverso il contatto diretto e l’osservazione dell’ambiente circostante, costituito anche dal mondodella produzione, il bambino matura l’idea che l’uomo si adatta all’ambiente pur intervenendo su diesso per modificarlo e renderlo più consono alle proprie esigenze.

I contenuti proposti rendono il bambino consapevole della positività del progresso tecnologico, maanche dei limiti che l’uomo deve porre nei confronti di tali interventi per salvaguardare l’ambiente.

Attraverso tale tema, il bambino riflette sui problemi ecologici e modifica il proprio atteggiamentocercando di migliorarlo.

La sensibilizzazione verso temi legati al rapporto uomo-natura fornirà i prerequisiti per sviluppareconoscenze più complesse relativamente all’uso di materiali diversi e di nuove forme di energia.

Questo tema offre molti agganci con altre discipline geografia, storia immagine, lingua italiana,informatica

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4° TEMA: AMBIENTE NATURALE E UMANO

NUCLEIFONDANTI:

• cicli

• flussi

• processi

Obiettivi specifici:

conoscere storiedi oggetti e diprocessi

ordinare le fasidi preparazio-ne/o diccostruzionedi un prodotto

PROPOSTE DILAVORO:

la storia di unprodotto, le suetrasformazioni ,l’uso e l’eventualerecupero.

CONTENUTI:

1. La storia delpane*:

-il grano;

-semina crescita;

-osservazione del-la spiga

-fase di lavora-zione del granoper ottenere lafarina

-prodotti derivatidalla lavorazionedella farina

2. attività dilaboratorio percostruzione dioggetti conmateriali direcupero;

* il pane può esse-re sostituito da unaltro prodotto le-gato al territorio

COMPETENZE:

realizzazione diinterventi

utilizzare semplicistrumenti;

comportamento

sviluppare atteg-giamenti di cu-riosità, attenzionee rispetto dellarealtà naturale, diriflessione sulleproprie esperien-ze di interesse perl’indagine scienti-fica di collabora-zione sulla base divalori e critericondivisi;

adottare compor-tamenti per lasalvaguardia dellasicurezza propria,degli altri e del-l’ambiente in cuisi vive;

avere cura degliorganismi e degliambienti di cui siè responsabili;

descrivere,spiegare eventi;

produrre materialeche documenta l'e-sperienza condot-ta:

MODALITA'/SISTEMI DI VA-LUTAZIONE*

♦ domandedirette;

♦ questionari arisposte aperteo chiuse;

♦rappresentazione di unfenomenoattraverso unasequenza diillustrazioni

♦ verbalizzazionedi unfenomenoosservato;rappresentazione grafica;

compilazionedi tabelle

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VALUTAZIONE : significati e livelli

Valutare significa raggiungere espliciti livelli di consapevolezza circa i tempi, le modalità e gli esitidei processi avviati, così da rispondere ad un preciso impegno di ogni operatore e di ogniorganizzazione scolastica.

La valutazione si configura, in tempi formativi, quale condizione per sostenere il processo educativoal suo interno e, nel contempo, quale espressione dell’andamento del processo stesso nel suocomplesso, nell’intento di adeguarlo alle aspettative, alle dinamiche ed ai risultati accertati.

Si verifica per:

*Avere coscienza della propria pratica educativa;

*Rendere il processo educativo meno incerto, casuale connotandolo quindi di scientificità;

*Prendere coscienza degli errori commessi;

*Accertare ed eventualmente convalidare le scelte pedagogico-didattiche;

*Programmare strategie di recupero;

Si prevedono quindi verifiche iniziali, in itinere e conclusive.

- iniziale, in funzione diagnostica, di conoscenza delle capacità, degli atteggiamenti,delle motivazioni con cui il bambino accede alla scuola materna;

- in itinere, in funzione formativa, per adeguare ed individualizzare le proposteeducative e i percorsi di apprendimento alle risposte dei bambini;

- conclusiva, come verifica degli esiti formativi conseguiti dai bambini, in terminitrasversali rispetto ad una considerazione “ funzionale” degli apprendimenti, e comevalutazione della qualità dell’attività educativo-didattica.

Una lettura non superficiale di queste indicazioni rende evidente quanto sia importante costruire unostrumento professionale che consenta di apprezzare i livelli individuali di sviluppo raggiunto daibambini, per adeguare la programmazione e rendere maggiormente efficaci e finalizzati gliinterventi educativi.

Questo medesimo strumento si presta ad orientare la progettazione didattica e a fornire elementioggettivi di informazione e riflessione da utilizzare nei colloqui periodici fra scuola e famiglia, alfine di sollecitare la partecipazione e la corresponsabilità educativa dei genitori, suggerendointerventi e indicazioni praticabili.

*Nella valutazione si terranno conto di tre modalità operative peculiari:

prognostica : valutazione che permette all’insegnante i prerequisiti degli alunni;

concomitante: valutazione quasi quotidiana, vuole verificare in itinere la validità e l’efficaciadegli apprendimenti;

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sommativa : valutazione che verifica gli apprendimenti alla fine di ogni Unità Didattica

Criteri di riferimento per la stesura di prove di valutazione

Nella stesura delle prove di valutazione si dovrà tener conto dei seguenti criteri:

pertinenza: si devono formulare prove che trovino corrispondenza negli obiettivi effettivamenteperseguiti nelle varie fasi di lavoro;

discriminabilità: nelle prove gli stimoli devono essere equilibrati ( né troppo analitici e né troppogenerici) e attenti a verificare gli apprendimenti significativi di ogni sequenza didattica;

economicità: nelle prove gli stimoli devono mirare a cogliere i nuclei fondanti dell’argomento.

Si tenga comunque conto che le prove di valutazione dovranno individuare e classificare livelli dipadronanza crescente rispetto agli obiettivi perseguiti. Per quanto riguarda le caratteristichecomplessive della proposta didattica è possibile individuare una scelta, ordinata e continua, a trelivelli:

riconoscere e/o attribuire un concetto a esempi dati e viceversa;

costruire e/o ricostruire le relazioni concettuali, precisandone le regole di attribuzione,somiglianze, differenze;

trasferire i concetti appresi, generalizzandoli.

Docente Coordinatore: ROSSELLA CESTARI

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