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Dal latte alla pappa - FOODCONS · e bambini da 0 a 3 anni. 2 3 ... Colazione 15% Spuntino 10% ......

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Dal latte alla pappa Suggerimenti per la corretta alimentazione di neogenitori e bambini da 0 a 3 anni
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Dal latte alla pappaSuggerimenti per la corretta alimentazione di neogenitori e bambini da 0 a 3 anni

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Questo materiale è stato realizzato nell’ambito del Piano Regionale della Prevenzione nel Lazio 2010-2012 - Progetto 2.9.2 Formazione nelle scuole e verso i neo-genitori. In particolare fa riferimento al sottoprogetto C “Promozione dell’allattamento al seno”.

Indice Parte 1. Allattamento ............................................................................ pag. 3

1.1 Allattamento al seno ..................................................................... pag. 31.2 Allattamento artificiale ................................................................. pag. 41.3 Alimentazione durante l’allattamento al seno ............ pag. 5

Parte 2. Svezzamento ........................................................................ pag. 10

Parte 3. Prima infanzia ..................................................................... pag. 123.1 Distribuzione giornaliera degli alimenti ........................ pag. 12

3.2 Distribuzione settimanale degli alimenti ...................... pag. 13

Per saperne di più: www.aslrmc.it (sez. Dipartimento di Prevenzione o Dipartimento Materno Infantile) www.menosalepiusalute.it www.ministerosalute.it

REALIZZAZIONE A CURA DI:

Dipartimento di Prevenzione SIAN - Servizio di Igiene Alimenti e Nutrizione U.O.S.D. Educazione alla salute Dipartimento Materno Infantile - U.O.C. Consultori

Data della pubblicazione Giugno 2013

L’allattamento al seno, a richiesta, è un momento fisiologico vissuto intensamente dalla coppia madre-bambino. L’“aggancio visivo”, come dice Winnicott, è l’incontro e il seno è ritrovarsi insieme. Il bambino si specchia nella sua mamma e lei in lui.L’allattamento è la prima esperienza di relazione empatica e alimentazione appropriata: attraverso di esso il bambino si apre gradualmente al mondo che lo circonda, comincia a separarsi dalla mamma, impara a cadenzare le sue poppate, ad autoregolarsi nell’assunzione del cibo e a percepire i primi sapori. La dimensione relazionale-affettiva occupa il primo posto nello sviluppo dell’identità personale e nella conoscenza del mondo e il latte materno rappresenta l’alimento più adeguato dal punto di vista nutrizionale perché fornisce tutti i nutrienti di cui il neonato ha bisogno nella prima fase della sua vita (primi 6 mesi). Svolge un ruolo fondamentale per la prevenzione dell’obesità e delle malattie degenerative correlate (malattie cardiovascolari, diabete..), riduce il rischio di gastroenteriti, protegge dalle infezioni respiratorie, riduce il rischio di sviluppare allergie, migliora la vista e lo sviluppo psicomotorio, migliora lo sviluppo intestinale.

Parte 1.Allattamento1.1 ALLATTAMENTO AL SENO

3

1.1

54

Per ottenere i migliori benefici per la salute del neonato, l’allattamento al seno deve essere esclusivo per i primi 6 mesi e prolungato per almeno uno-due anni.Il latte materno è molto importante anche nella successiva introduzione degli alimenti, durante lo svezzamento, per favorire la loro tolleranza.

L’allattamento artificiale non deve essere adottato come regola nell’alimentazione del lattante, ma deve essere considerato una alternativa valida in situazioni di reali necessità.

Anche la mamma che non allatta al seno troverà nella profonda ed intima relazione con il bambino - fatta di dialoghi, di sguardi e di intense emozioni - la dimensione affettiva all’interno della quale il suo bambino crescerà e svilupperà la sua identità personale. Inoltre anche il papà può dare il biberon al piccolo favorendo così l’instaurarsi del rapporto padre-figlio e attenuando i sentimenti di gelosia, di esclusione e di abbandono che i neo-padri spesso sperimentano.

È opportuno usare latte artificiale seguendo le indicazioni del propr io pediatra, attenendosi scrupolosamente ai dosaggi prescritti, e senza introdurre il latte vaccino almeno fino al primo compleanno del bimbo.

1.2 ALLATTAMENTO ARTIFICIALE1.2

L’alimentazione della mamma deve essere varia ed equilibrata, per il suo benessere e quello del bambino. Attraverso l’allattamento il bambino comincia a percepire i primi sapori come aveva già fatto durante la gravidanza con il liquido amniotico.Le preferenze iniziano a determinarsi già prima della nascita, durante la vita intrauterina e proseguiranno poi durante l’allattamento (il gusto del latte non è omogeneo ad ogni poppata).È ciò che possiamo definire “imprinting gustativo” cioè l’insieme di comportamenti alimentari del bambino, precocemente appresi, e che costituiranno la futura “personalità alimentare” dell’individuo.

1.3 ALIMENTAZIONE DURANTE L’ALLATTAMENTO AL SENO

5

1.3

76

Colazione15%

Spuntino10%

Pranzo35%

Merenda10%

Cena30%

Una donna che allatta al seno in maniera esclusiva ha bisogno di circa 500 Kcal al giorno in più rispetto al normale fabbisogno.

Lo sai a cosa corrispondono?

La distribuzione giornaliera delle calorieLe calorie giornaliere devono essere distribuite in maniera equilibrata durante la giornata:

latte parzialmente scremato (250 g) + 2 fette biscottate +

1 cucchiaio di marmellata +

1 frutto + pane (40 g) +

prosciutto cotto (30 g) =500 Kcal

1 yogurt alla frutta + cereali (30g) +

1 frutto + pane (50g) +

Parmigiano (20 g) =500 Kcal

latte parzialmente scremato (250 g) +

1 fetta di crostata (100 g) =

500 Kcal

La distribuzione degli alimentiL’alimentazione della nutrice sana segue il normale regime alimentare equilibrato, ma sono da tenere sotto controllo alcuni aspetti quali-quantitativi legati all’acqua, alle proteine, ai tipi di grassi e ad alcune vitamine e minerali.

LATTE E YOGURT2 volte al giorno

CEREALI (Pane, pasta, riso, biscotti secchi)Tutti i giorni ad ogni pasto principale, anche integrali

CARNE3-4 volte a settimana

PESCE2-3 volte a settimana

UOVA2 volte a settimana

FORMAGGI3 volte a settimana

LEGUMI1-2 volte a settimana, come piatto unico

AFFETTATI1-2 volte a settimana

FRUTTA E VERDURA5 porzioni al giorno, di stagione e colorata

OLIO3 cucchiai al giorno

ACQUAPiù di 2 litri al giorno

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Qualche consiglio...Non è necessario eliminare completamente la caffeina ma è importante limitare l’assunzione di caffè a 2 tazzine nella giornata. Ricordati che la caffeina è anche presente nel cioccolato, nella Coca-Cola e nel tè.

Le bevande alcoliche sono sconsigliate perché l’alcol in esse contenuto passa attraverso il latte materno.

Il fumo di sigarette può ridurre la produzione di latte e fa sicuramente male alla mamma e a chi le sta vicino.

Non abusare, sia come quantità che come frequenza, degli alimenti allergizzanti: crostacei, uova, fragole, cioccolato…

Poco sale ma iodato. Riduci il sale aggiunto agli alimenti, sia durante la cottura che prima del consumo, sostituendolo con spezie ed erbe aromatiche.

Per avere uno stile di vita sano la corretta alimentazione deve sempre essere accompagnata da un’attività fisica quotidiana seguendo le proprie preferenze (passeggiate, yoga, piscina…).

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LE NOSTRE RISPOSTE ALLE VOSTRE DOMANDE PIÙ FREQUENTI

Il mio latte è così liquido... sarà sufficiente al bambino? Il latte materno non è mai “acqua”: la sua consistenza non è sinonimo della sua qualità.

Davvero allattare può farmi cadere i capelli?

L’allattamento al seno non peggiora la tua salute (capelli, vista…), anzi!

Il seno piccolo mi costringe all’allattamento artificiale?

No, non è assolutamente vero che un seno piccolo produce poco latte!

Mi hanno detto che la birra aiuta la produzione di latte...

Assumere birra non “fa latte”... ma trasmette l’alcol al tuo bambino.

Ogni quanto tempo è corretto allattare?

Il miglior metodo è allattare a richiesta... e senza orologio alla mano!

Mi hanno suggerito di evitare alcuni tipi di verdure e spezie...

Mangia tutte le verdure e i legumi. E usa tranquillamente le spezie che ami!

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Parte 2.Svezzamento

È il primo passo verso il cucchiaino. Per la mamma è l’occasione per iniziare l’educazione alimentare. Lo schema alimentare corretto, acquisito durante la gravidanza e l’allattamento, la sensibilizza per le proposte alimentari future al proprio bambino.È in questo arco temporale, dai sei mesi ai tre anni, che si costruiscono le basi per saper scegliere, da grandi, un’alimentazione sana e piacevole. Una vera e propria esplorazione, dove si allenano i sensi e si forma il gusto, grazie alla guida e alla disponibilità di chi nutre e aiuta a crescere: mamma e papà, nonni, tate o altre figure care.Il rapporto di complicità però continua con l’introduzione dei primi pasti solidi, assecondando i tempi del bambino, le quantità richieste, senza entrare in conflitto. La fase di crescita di un bimbo in cui al latte materno vengono affiancati altri alimenti è importantissima per lo sviluppo del gusto, per imparare a esser curiosi del cibo e allo stesso tempo attenti a ciò che il nostro corpo richiede per il suo benessere.

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Qualche consiglio...

Preferisci le pappe a base di brodo vegetale (anziché quelle dolci) con farine di mais, riso e tapioca. Superato il sesto mese introduci i cereali, le pastine e il semolino conditi con olio extravergine d’oliva e Parmigiano.

Introduci gradualmente tutti i tipi di carne (agnello, coniglio, manzo, tacchino, pollo).

Dal settimo-ottavo mese introduci i formaggi freschi.

A partire dall’ottavo mese introduci pesce, tuorlo d’uovo e legumi.

La frutta va sempre bene, da quando inizia lo svezzamento.

Non aggiungere sale o zucchero nelle pappe.

Evita il miele nel primo anno di vita.

Scegli sempre l’olio extravergine di oliva per la sua equilibrata composizione in acidi grassi e la facile digeribilità.

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Parte 3.Prima infanzia

Dopo il compimento del primo anno, il bambino, ormai in grado di masticare, può affrontare un tipo di alimentazione qualitativamente simile a quella dell’adulto.All’alimentazione definitiva si arriva per gradi, inserendo nella dieta sempre nuovi alimenti, che vanno proposti e non imposti, offrendo varietà nei pasti principali e ricorrendo alla combinazione di alimenti diversi, ciascuno dei quali apporta energia e nutrienti specifici.

LATTE2 volte al giorno

CEREALI (Pane, pasta, riso, biscotti secchi)Tutti i giorni ad ogni pasto

VERDURA2 porzioni al giorno, di stagione e colorata

FRUTTA2-3 porzioni al giorno, di stagione e colorata

OLIOMeglio se extravergine d’oliva e a crudo

ACQUADurante tutta la giornata, non solo ai pasti

1.1 DISTRIBUZIONE QUOTIDIANA DEGLI ALIMENTI3.1

I pasti devono essere distribuiti in maniera equilibrata con una prima colazione sostanziosa (15-20% delle Kcal totali), un pranzo non troppo ricco (35-40% delle Kcal totali), una cena leggera (30-35% delle Kcal totali) e due spuntini previsti a metà mattina e a metà pomeriggio (5-10% delle Kcal totali).

CARNE4 volte a settimana, alternando carni bianche e rosse

PESCE2-3 volte a settimana

UOVA1-2 volte a settimana

FORMAGGI3 volte a settimana

LEGUMI1-2 volte a settimana, come piatto unico(cereali + legumi in sostituzione di carne, pesce, uova o formaggio)

AFFETTATI1 volta a settimana

1.1 DISTRIBUZIONE SETTIMANALE DEGLI ALIMENTI3.2

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La varietà nella scelta degli alimenti quotidiani e nella razione settimanale, deve diventare un’abitudine di vita se si vuole unire la soddisfazione dei piaceri del palato alla forma fisica e al buono stato di salute.

Un corretto comportamento alimentare può essere attuato facilmente, senza per questo mortificare i sensi e il piacere della buona tavola, rifacendosi alle più tipiche culture alimentari di un paese mediterraneo quale l’Italia.Il modello della dieta mediterranea, ritenuto oggi, in tutto il mondo, uno dei più efficaci per stare bene, è anche uno dei più vari che si conoscano e si basa principalmente sul consumo di alimenti di origine vegetale come frutta, ortaggi, legumi, pasta, pane, olio extravergine di oliva e moderati consumi di alimenti animali quali latte, formaggi, carni magre, con un occhio di riguardo al consumo di pesce.

È ormai dimostrato che i comportamenti alimentari acquisiti nei primissimi anni di vita sono mantenuti anche nell’età adulta. Quindi è utile investire in questo periodo per migliorare la qualità di vita degli adulti di domani.

Qualche consiglio...La giornata alimentare del bambino dovrebbe essere scandita da 3 pasti principali (colazione, pranzo, cena) e 2 spuntini.

Il senso di autoregolazione del piccolo è già presente nei primi anni di vita: è importante rispettarlo.

Si raccomanda il consumo di alimenti naturalmente dolci, come la frutta fresca, e di limitare alimenti e bevande addizionate di zucchero (saccarosio).

Il consumo di sale e di alimenti salati deve essere limitato.

Gli spuntini ideali prevedono frutta, yogurt, frullati, pane e marmellata invece di snacks dolci, salati o merendine. A colazione spazio a latte, cereali e frutta, tutti i giorni.

Se i bambini frequentano l’asilo nido è importante conoscere il menù scolastico per poter variare il pasto serale.

È importante mangiare con i vostri figli e non davanti alla tv o al computer.

Fate giocare i bambini ogni giorno all’aperto.

Date il buon esempio a tavola e nello stile di vita attivo.

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PER MAGGIORI INFORMAZIONI, VIENI A TROVARCI:

Distretto Sanitario 6Consultorio di Via dei Condottieri, 234Tel: 06/51.00.85.53Consultorio di Via Herbert Spencer, 282Tel: 06/51.00.88.04 Consultorio di Via Casilina, 711Tel: 06/51.00.89.00

Distretto Sanitario 9Consultorio di Via C. Denina, 7Tel: 06/51.00.85.71Consultorio di Via Iberia, 73Tel: 06/51.00.85.80/85.81Consultorio di Via Monza, 2Tel: 06/51.00.65.18/66.33

Distretto Sanitario 11Consultorio di Largo delle sette chiese, 25Tel: 06/51.00.88.96Consultorio di via dei Lincei, 93Tel: 06/51.00.86.46

Distretto Sanitario 12Consultorio di Via Stame 162Tel: 06/5074083 (numero temporaneo)Consultorio di Via Silone 100Tel: 06/51.00.83.22

Dipartimento di PrevenzioneCentro di Dietetica preventivaVia Casale De Merode, 8Tel. 06.51005514/5425/5511/8521


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