Autore: Lucia Stelli (ANISN Pisa)
Discipline:
Biologia
Livello scolare:
Scuola Infanzia e Scuola Primaria
Prerequisiti:
Parole per esprimere proprietà tattili, visive, uditive
Breve descrizione:
Il percorso inizia con il riconoscimento di semi in
un miscuglio contenente anche non semi. La
condivisione delle conoscenze possedute dai
bambini e l’osservazione della germinazione dei
semi porteranno a una prima definizione di seme e
al concetto di ciclo biologico delle piante con fiore.
Come ciclo esemplare viene proposto quello della
pianta di pisello, dal seme al fiore, al frutto, a
nuovi semi. Tale scelta è dettata dal fatto che nel
periodo scolastico è possibile osservare l’intero
ciclo di questa pianta e che i fiori delle
Papilionacee sono diffusi e presenti in piante
erbacee, arboree e arbustive. L’osservazione e
smontaggio di questo tipo di fiore costituirà inoltre
un modello per superare le rappresentazioni
stereotipate del fiore presenti nei disegni rivolti
all’infanzia.
Inquiry/articolazione del percorso:
1. Classificazione di un miscuglio di semi e simil-
semi: Il percorso inizia con il racconto della
scoperta di un sacchetto contenente oggetti per
marcare le cartelle del gioco della tombola. Viene
chiesto ai bambini di raggruppare i diversi oggetti e
possibilmente identificarli.
2. Riconoscimento di semi: Dal confronto dei
diversi raggruppamenti effettuati si passa alla
rilevazione delle caratteristiche sensoriali dei semi,
alla loro identificazione e a una classificazione
condivisa in semi e non semi.
3. Rilevazione delle caratteristiche dei semi: Si
affina la descrizione dei semi e si condividono le
loro principali proprietà sensoriali.
4. Dal seme alla pianta: esperienze di
germinazione: Una volta riconosciuto che un seme
posto nella terra può trasformarsi in una piantina, se
ne osserva la germinazione su cotone idrofilo
umido.
5. Osservazione dei fiori della pianta di pisello:
Si segue la crescita della piantina di pisello e la
comparsa del fiore.
L’osservazione si focalizza sulle varie parti del
fiore. Lo smontaggio del fiore porta a riconoscere
una forma di fiore diversa da quella presente nelle
illustrazioni per bambini. L’osservazione delle sue
varie parti con una lente contafili permette di
scoprire un legume in miniatura (trasformazione
dell’ovario). Si comprende che una parte interna
del fiore si trasforma in frutto.
6. Dal fiore al frutto: apro il frutto, trovo il seme:
Si segue la trasformazione da fiore a frutto e una
volta che i legumi sono ingrossati si scopre che i
semi contenuti al loro interno sono del tutto simili a
quelli fatti germinare all’inizio. A questo punto il
seme viene visto oltre che come “progetto” di una
nuova pianta anche come una parte della pianta.
7. Ricostruzione del ciclo vitale della pianta di
pisello: Vengono ripercorse e verificate le varie fasi
del ciclo vitale della pianta di pisello e delle piante
con fiore in generale. Dovrebbe emergere la
corrispondenza “un seme-tanti semi” a garanzia
della continuità della vita.
Parole chiave: proprietà sensoriali, classificazione,
trasformazione, crescita, pianta, seme, fiore, frutto,
vita, ciclo.
Obiettivi di apprendimento:
Sviluppare abilità percettive, descrittive e di
classificazione.
Descrivere alcune delle principali proprietà dei
semi.
Individuare le principali trasformazioni alla base
del ciclo vitale delle piante con fiore.
Riconoscere il fiore delle Papillionacee.
Riconoscere che esistono varie forme di fiore.
Durata:
10-12 ore
Materiale:
Un sacchetto di stoffa colorata e altri sacchetti più piccoli, miscuglio composto da semi e altri oggetti
più o meno somiglianti a semi, lenti di
ingrandimento, cotone idrofilo, contenitori e
terriccio per la semina. Risorse tecnologiche (LIM,
computer, fotocamera digitale)
Dal seme ai semi Anni
5 - 8
2
Programma Erasmus+ KA2 Settore Istruzione Scolastica - TEST
Author: Lucia Stelli
(ANISN Pisa)
Disciplines:
Biology
School level: Kindergarten and Primary School.
Prerequisites:
Words to express tactile, visual, auditory properties.
Short description:
The workshop begins with the recognition of seeds
in a mixture also containing items other than seeds.
The sharing of knowledge possessed by the children
and the observation of the germination of the seeds
will lead to an initial definition of “seed” and to
the concept of biological cycle of plants with
flowers. The pea plant is proposed as an example,
from the seed to the flower, to the fruit, to new
seeds. This choice explained by the fact that is
possible to observe the entire cycle of this plant
within one academic year and that the flowers of
the Papilionaceae are widespread and commonly
present in herbaceous, arboreal and shrubby
plants. The observation and dissection of this type
of flower will also constitute a model for going
beyond the stereotypical representations of flowers
present in drawings aimed at children.
Inquiry / articulation of the workshop:
1. Classification of a mixture of seeds and seed-
like items:The activity begins with the story of the
discovery of a bag containing objects to mark the
numbers in the game of bingo. Children are asked
to group the different objects and possibly to
identify them.
2. Seed recognition: The different groupings are
initially compared. Then, the sensory characteristics
of the seeds are described, and the seeds are
identified to reach a shared classification of seeds
and non-seeds.
3. Description of the characteristics of the seeds: The description of the seeds is refined and their
main sensory properties are identified.
4. From seed to plant: germination experiments:
Once it is recognized that a seed placed in the earth
can turn into a seedling, germination is observed on
wet cotton wool.
5. Observation of the flowers of the pea plant.
The growth of the pea seedling and the appearance
of the flower are observed. The observation focuses
on the various parts of the flower. The dissection of
the flower leads to recognition of a type of flower
that is different from that found in the illustrations
for children. The observation of its various parts
with a counting lens reveals a miniature legume
(transformation of the ovary). It is explained that an
inner part of the flower turns into fruit.
6. From the flower to the fruit: I open the fruit
and I find the seed. The transformation from flower to fruit is observed;
once the legumes are thickened it turns out that the
seeds contained within them are very similar to
those germinated at the beginning. At this point the
seed is seen not only as a "project" of a new plant,
but also as a part of the plant.
7. Reconstruction of the life cycle of the pea
plant: the various phases of the life cycle of the pea
plant and of flowering plants in general are
reviewed and verified. The "one seed-many seeds"
correspondence, which guarantees the continuity of
life, should emerge.
Key words: sensory properties, classification,
transformation, growth, plant, seed, flower, fruit,
life, cycle.
Learning objectives:
• To develop perceptual, descriptive and
classification skills.
• To describe some of the main properties of
seeds.
• To identify the main transformations that are
at the base of the life cycle of plants with flowers.
• To recognize the Papillionaceae flower.
• To recognize that there are various types of
flower.
Duration:
10-12 hours.
Materials:
A bag of coloured cloth and other smaller bags, a
mixture consisting of seeds and other objects more
or less resembling seeds, magnifying glasses, cotton
wool, containers and soil for sowing. Technological
resources (interactive whiteboard, computer, digital
camera).
From seed to seeds
Age
5-8
3
Programma Erasmus+ KA2 Settore Istruzione Scolastica - TEST
Sviluppo del percorso: I semi costituiscono un materiale facile da maneggiare, disegnare, osservare,
classificare, misurare, e per questi motivi costituiscono un modello di esplorazione/studio attuabile fin
dalla scuola dell’infanzia. L’osservazione della germinazione e dello sviluppo della pianta di Pisum sativa
con la comparsa dei fiori e successivamente dei legumi, permetterà di individuare nel seme l’inizio e la
conclusione del ciclo biologico delle piante con fiore. La scoperta del ciclo vitale di queste piante costituisce
la finalità del percorso, tuttavia l’insegnante potrà perseguire anche altri obiettivi aggiungendo e/o
modificando le attività proposte, adattandole alle esigenze e ai tempi della propria classe.
Attivita’ 1 Classificazione di un miscuglio di semi e simil-semi
Obiettivi specifici Individuare criteri per formare sottoinsiemi in un miscuglio
di semi e simil-semi.
Confrontare criteri di classificazione e riconoscere quelli più
significativi per individuare semi
Materiali, risorse e tecnologia Sacchetto di stoffa colorata
Sacchettini per il lavoro di gruppo contenenti lo stesso tipo
di miscuglio costituito da: semi di girasole, fagioli bianchi e
fagioli rossi, piselli, lupini, bottoni, “perline” da infilare (due
tipi), sassolini e marcatori di plastica per la tombola (in tutto
10 oggetti diversi per ogni sacchettino)
Lenti d’ingrandimento
Esperienza
Il percorso inizia con il racconto della scoperta di
un sacchetto contenente oggetti per marcare le
cartelle del gioco della tombola (vedi nell’ allegato
“Il sacchetto della tombola”). Il sacchetto viene
presentato ai bambini con la richiesta di
riconoscere i diversi oggetti che vi sono contenuti.
Probabilmente i bambini li separeranno e
raggrupperanno in base alla forma e al colore, ma ci sarà qualcuno che
utilizzerà altri organi di senso, annuserà gli oggetti, vi farà pressione, li farà
“suonare”.
Il successivo confronto dei sottoinsiemi dei vari gruppi condurrà a una
classificazione di classe. Durante l’attività saranno sicuramente identificati
alcuni semi. Ciò permetterà di gettare le basi per la rilevazione delle
caratteristiche dei semi.
Svolgimento
Ai bambini disposti in gruppo (si formeranno 5 gruppi tra loro omogenei)
verrà consegnato uno dei 5 sacchettini in cui il miscuglio iniziale è stato
suddiviso in modo da mantenere la stessa composizione.
La richiesta è la seguente: “E’ possibile fare un po’ di ordine per capire quanti oggetti diversi ci sono nel
sacchetto? Come si fa a riconoscerli? Una volta operata la suddivisione in sottoinsiemi si chiederà di mettere accanto ad ogni raggruppamento un
cartellino con il nome attribuito all’insieme. In caso di incertezze o disaccordi si inviteranno i bambini a
scrivere ugualmente dei nomi con accanto un punto interrogativo.
A questo punto i bambini si sposteranno di volta in volta all’interno della classe per andare ad osservare le
classificazioni operate dai vari gruppi (l’insegnante avrà fatto
attenzione a disporre le postazioni di lavoro abbastanza distanti
in modo da avere spazio intorno ai vari gruppi, così che non si
influenzino a vicenda).
Uno/a bambino/a del gruppo illustrerà ai compagni i
raggruppamenti effettuati e l’insegnante chiederà i motivi che
hanno indotto il gruppo a operare in quel modo, si rivolgerà poi
anche agli altri per appurare se sono d’accordo su quanto
esposto.
4
Programma Erasmus+ KA2 Settore Istruzione Scolastica - TEST
Farà pertanto domande del tipo: Come avete fatto a dire che questi oggetti sono fagioli? Come avete
riconosciuto i sassolini? E i ‘pezzi di collana’? In questo modo emergeranno i criteri di classificazioni
adottati. Può darsi che alcuni bambini utilizzino la parola seme , l’insegnante cercherà quindi di sapere se
l’avevano sentita dire da qualcuno e se avevano fatto in precedenza esperienze di semina e/o di
germinazione. Dal momento però che questa prima fase è finalizzata a individuare criteri di classificazione,
utilizzerà le informazioni ricevute nel prosieguo delle attività. Se è la prima volta in cui viene fatta una simile
richiesta emergeranno criteri inattesi e sarà necessario prevedere tempi dilatati per dare a tutti i bambini la
possibilità di esprimersi. Non è raro che qualche sassolino sia scambiato per un fagiolo, che i lupini sia
scambiati per ceci, che non vengano rilevati i buchini nelle perline per
passarvi il filo. E’ infatti probabile che la presenza di oggetti somiglianti
abbia orientato i bambini ad operare una classificazione limitata alla
forma e al colore. L’insegnante raccoglierà i vari contributi e indirizzerà i
bambini a classificare gli oggetti in modo diverso, li orienterà sia a
ricorrere ad altri organi di senso, spesso sottoutilizzati, sia a richiamare
alla memoria esperienze personali. E’ importante in ogni caso dare
modo ai bambini di esprimersi, così da favorire argomentazioni
convincenti. Se mancasse il tempo per osservare i lavori effettuati da tutti
i gruppi, conviene fotografarli e presentare le foto la lezione successiva
oppure proiettarle alla LIM, così da far riflettere i bambini su
raggruppamenti inattesi quali ad esempio quello denominato “seme di
popcorn” costituito da piselli o quello denominato “fagioli” che
contiene anche lupini e un piccolo sasso grigio.
Sarà anche interessante sottoporre alla classe le questioni rimaste
aperte come quella a cui fa riferimento la foto dei lupini-pietra:
“Come si può fare per decidere se questi oggetti sono di pietra?”
E’ probabile che qualcuno riconosca i lupini, ma anche in questo caso
non dobbiamo accontentarci dell’identificazione di oggetti, ma è importante riflettere su come discriminare
gli oggetti attraverso i sensi.
Oltre a far capire che nell’osservazione non dobbiamo limitarci all’uso della vista (una pietra se lasciata
cadere o fatta interagire con un’altra produce un suono diverso dai semi, potrebbe frantumarsi se
schiacciata...) si gettano le basi per trovare spiegazioni e si argomenta per renderle convincenti, tutti processi
fondamentali nell’indagine scientifica.
Tempo assegnato Circa 3 ore : 2 ore per l’introduzione e lo svolgimento
dell’attività in gruppo, 1 ora per il confronto fra i vari gruppi
Attività 2 Riconoscimento di semi
Obiettivi specifici Rilevare alcune proprietà sensoriali dei semi.
Riconoscere semi.
Produrre una classificazione condivisa in semi e non semi.
Materiali, risorse e tecnologia Semi dei sacchettini utilizzati nella precedente attività, lenti
d’ingrandimento, piattini di plastica, cotone idrofilo.
5
Programma Erasmus+ KA2 Settore Istruzione Scolastica - TEST
Esperienza
L’attività di confronto e di riflessione sulle classificazioni prodotte dai vari gruppi, dovrebbe aver messo
l’esperienza di ciascun bambino a disposizione della collettività e aver condotto alla denominazione corretta
dei vari insiemi superando criteri di classificazione come quello del colore, meno significativo dal punto di
vista scientifico. I sassolini dovrebbero essere riconosciuti da tutti per il suono prodotto, i bottoni e le perline
per la presenza di buchi, la presenza della buccia come elemento caratterizzante i semi.
E’ probabile che le conoscenze e le esperienze pregresse portino a identificare quasi tutti i semi, nel caso
rimanga qualche dubbio, ad esempio non vengano riconosciuti lupini e piselli, può essere anticipato
l’ammollo per togliere la buccia ai semi.
L’insegnante proporrà a questo punto di utilizzare un cartellone per produrre una classificazione che metta
d’accordo tutti.
Alla fine dovrebbe risultare naturale mettere insieme tutte le perline anche se di forma e colore diversi e i
fagioli bianchi insieme a quelli rossi (hanno la stessa forma, un ‘puntino’ di lato, si sbucciano, si suddividono
in due parti…).
Per la stesura del cartellone con la classificazione condivisa, si consiglia di disporre la classe intorno a un
foglio di carta da pacchi disteso sul pavimento, si procederà quindi con l’aiuto dei bambini ad incollarvi
alcuni esemplari dei raggruppamenti effettuati.
Alla fine dovranno emergere chiaramente due raggruppamenti: semi e non semi
Andando poi avanti nell’osservazione e nel confronto (v.attività 3) si potrà ricorrere ad ulteriori osservazioni
effettuando esperienze di ammollo e di germinazione per verificare l’appartenenza al gruppo dei semi.
Avendone la disponibilità possono essere proposte osservazioni con il microscopio binoculare.
Tempo assegnato 2 ore
Attività 3 Rilevazione delle caratteristiche dei semi: Si affina la
descrizione dei semi e si condividono le loro principali
proprietà sensoriali.
Obiettivi specifici Utilizzare i sensi per osservare i semi.
Descrivere semi ricercando i caratteri e gli aggettivi più
adatti.
Materiali, risorse e tecnologia Semi, lente d’ingrandimento, bacinella per l’ammollo.
Esperienza
Si procederà a osservare meglio i semi con le lenti di ingrandimento e si chiederà di descriverli utilizzando i
cinque sensi. Si porrà la domanda:” Come possiamo riconoscere i semi?”
6
Programma Erasmus+ KA2 Settore Istruzione Scolastica - TEST
Qualcuno sicuramente ha già detto che “i semi fanno le piante” e che “per vedere se una cosa è un seme
bisogna metterla nella terra e annaffiarla” ; è giunto il momento di chiedere ai bambini di parlare in modo
più approfondito della propria esperienza in materia di semi. L’insegnante chiede infine come si può fare a
riconoscere un seme senza procedere alla semina. Rassicura i bambini sul fatto che i semi verranno poi
messi nella terra, ma fa presente che forse ci sono dei modi per distinguere i semi prima. Sicuramente
durante l’attività di classificazione qualche bambino è riuscito a sbucciare un seme e questa scoperta ha
favorito il loro riconoscimento. Una volta rilevato che non tutti i presunti semi si possono aprire
agevolmente, si porrà il problema di come fare per sbucciarli. Forse qualcuno risponderà che possono essere
messi in acqua. Si presenterà quindi l’opportunità di osservare e confrontare semi secchi e semi ammollati.
L’insegnante invita quindi gli alunni ad osservare e descrivere un seme utilizzando tutti i sensi. Come primo
passo, può essere proposta l'osservazione dello stesso seme per tutta la classe, in questo caso si opterà per il
seme di pisello, perché sarà quello di cui verrà osservato successivamente lo sviluppo. Nelle classi più
avanzate si potrà assegnare il compito di produrre la descrizione per scritto, in piccolo gruppo o
individualmente, in modo da avere più elaborati da confrontare. Sarà comunque l’insegnante a decidere quanti e quali semi far
osservare.
Riguardo i semi secchi verrà rilevato che “sono un po’ raggrinziti,
qualcuno è liscio, ha un piccolo pallino rialzato. Alcuni semi non si
sbucciano, come i piselli”.
Dopo l’ammollo (bastano alcune ore) si chiederà di rilevare i
cambiamenti subiti. Anche questo compito potrà essere affrontato per
scritto in piccolo gruppo o individualmente in modo da avere più
descrizioni di piselli ed eventualmente di altri semi.
Dopo alcune ore di ammollo sarà possibile rilevare che i semi ”Sono
diventati più grandi...più rotondi...la buccia è un po’ bianca e un po’
trasparente...si è aperto in due parti, in alto che c’è un piccolo
gambino, una specie di ondina”.
Se alcuni bambini erano convinti di trovare dentro
il seme una piantina in miniatura rimarranno delusi,
avranno però notato che il seme “mette le
gambine” e da questo momento potranno
osservarne lo sviluppo . Per adesso possono
concludere che l’acqua, ha “risvegliato” i semi e
che “se li mettiamo nella terra la piantina
crescerà”.
Tempo assegnato 2 ore
Attivita’ 4 Dal seme alla pianta: esperienze di germinazione
Obiettivi specifici Riconoscere che l’acqua è un fattore che influenza la
germinazione del seme e la crescita della pianta
Riconoscere le fasi della germinazione di un seme
Conoscere e praticare le azioni di semina in vaso e di
trapianto
7
Programma Erasmus+ KA2 Settore Istruzione Scolastica - TEST
Materiali, risorse e tecnologia Cotone idrofilo, semenzai, vasi o terreno per la semina
Esperienza
Per verificare che il seme produce una pianta se ne osserva la germinazione su
cotone idrofilo umido.
Si può tenere un diario per descrivere che cosa accade durante la
germinazione, ponendo particolare attenzione all’osservazione di queste
caratteristiche:
come si modifica l’aspetto e il volume dei semi
che cosa accade al tegumento
in quale punto del seme si verifica una spaccatura
che cosa fuoriesce da questa spaccatura e dove si dirige
che cosa accade alle due metà del seme (cotiledoni) durante lo
sviluppo della pianticella.
Questa fase potrebbe essere trattata in più o meno tempo, a discrezione dell’insegnante a seconda delle
esigenze della classe, non costituisce però la priorità del presente percorso che è focalizzato sul ciclo vitale
delle piante con fiore. In questo contesto la germinazione rappresenta un approfondimento per il quale si
rimanda alla sitografia.
Nel caso specifico ci si può limitare a porre alcune domande ai bambini così da orientarli verso il concetto di
seme quale entità biologica indispensabile per la riproduzione delle piante con fiore.
Anche ai bambini della scuola dell’infanzia si potrà chiedere com’è possibile verificare che il seme è
“l’inizio di una nuova pianta” . Esempi di risposte date dai bambini :“...hanno messo le gambine...una va in giù, è bianca, l’altra va in su ed e un po’ giallina e un po’ verde, in cima ha un pallino il pisello! ...La gambina che va in giù ha dei pelini... è la radice,... quella che va in su è il gambo... forse di un fiore ...o di una piantina!...La pallina fa allungare il gambo e sparisce!!...la pallina fa allungare il gambo e la parte bianca e anche la radicina!! In II primaria:
L’insegnante valuterà se utilizzare con i bambini il termine embrione e approfondire altri aspetti riguardanti i
semi, saprà comunque che il seme è protetto da un rivestimento esterno, detto tegumento, che ha funzione di
protezione, che contiene l’embrione della futura piantina, insieme a sostanze di riserva che lo nutrono
quando germina. La luce, a differenza dell’acqua, non è indispensabile nella prima fase della germinazione
perché il seme può nutrirsi in modo autonomo, grazie alle sostanze di riserva contenute in esso; avrà bisogno
di luce solo dopo aver sviluppato le prime foglioline del germoglio.
Dopo aver osservato la germinazione dei semi di pisello su cotone idrofilo umido si trasferiscono i germogli
in semenzaio in attesa di effettuare il trapianto in grandi vasi o nel terreno fuori della scuola. L’insegnante
potrebbe decidere di dare a ciascun alunno una piccola piantina da accudire personalmente.
Le considerazioni e le registrazioni annotate e raccolte durante le occasioni di confronto contribuiranno
giorno dopo giorno, all’acquisizione di strumenti logico-linguistici e grafici.
Tempo assegnato 2 ore
Attivita’ 5 Osservazione dei fiori della pianta di pisello
Obiettivi specifici Riconoscere un fiore e le parti che lo costituiscono
Riconoscere differenti forme fiorali
8
Programma Erasmus+ KA2 Settore Istruzione Scolastica - TEST
Individuare all’interno del fiore il legume in miniatura Materiali, risorse e tecnologia Lente d’ingrandimento
Esperienza
In primavera le piante cresceranno così tanto che sarà
necessario legarle ad alcune canne per sostenerle. Ad aprile
compariranno molti fiori bianchi che cattureranno l’attenzione
dei bambini. L’osservazione a
questo punto si focalizzerà
sulle varie parti del fiore (vedi nell’ allegato, “Fiore”).
L’insegnante inviterà quindi i
bambini a smontare il fiore
chiedendo loro di individuare da quante parti è formato. Con i bambini più
grandi si può chiedere di disegnarle. Lo smontaggio del fiore porterà a riconoscere una forma diversa da
quelle viste in precedenza (è probabile che qualcuno esclami “Maestra non è un fiore come gli altri!”) e ciò
permetterà di superare la forma stereotipata del fiore a cui si ricorre comunemente nel disegno (nell’allegato
sono reperibili foto di fiori con diversa struttura). L’insegnante orienterà i bambini a rilevare le
caratteristiche di questo tipo di fiore dando loro modo di esprimersi così da raccogliere osservazioni come le
seguenti “...sono bianchi, hanno la forma di una conchiglia!... sono bianchi ma ci sono delle piccole righine verdi, c’è un petalo grande e poi quattro petali attaccati rotondi!...due si toccano e sembrano le ali di una farfalla... dentro ce ne sono altri due, quando è chiuso sembra come il <boccio> di rose! L’osservazione con una lente contafili dei vari “pezzi fiorali” (nel fiore maturo si vedono bene anche ad
occhio nudo) porterà a separare i petali della “carena” e a scoprire che racchiudono un baccellino in
miniatura.
Tempo assegnato 2 ore
Attivita’ 6 Dal fiore al frutto: apro il frutto, trovo il seme
Obiettivi specifici Riconoscere che il frutto proviene dalla trasformazione di
una parte del fiore
Mettere in relazione una parte con il tutto: riconoscere il
seme come parte della pianta oltre che come progetto di una
nuova pianta
Materiali, risorse e tecnologia Fiori della pianta di pisello in vari stadi di trasformazione
Legumi maturi
Esperienza
L’osservazione del fiore ha condotto i bambini a comprendere che una parte interna del
fiore si è trasformata in un baccello in miniatura, si chiederà quindi di spiegare come mai
la pianta produce i baccelli. Distogliamo i bambini dal fornire motivazioni altruistiche
quale quella di produrre cibo per gli animali e orientiamoli a individuare un vantaggio per
la pianta stessa. E’ probabile che l’osservazione con la lente o con lo stereoscopio abbia
fatto intravedere dei ‘piccoli pallini’ e che qualcuno li abbia già collegati ai semi. Non
acceleriamo i tempi e seguiamo la crescita del baccellino in concomitanza con
l’appassimento del fiore in modo da osservare il suo contenuto in momenti successivi. Una
volta che i frutti maturi verranno aperti si riconosceranno al loro interno semi somiglianti a
quelli secchi presentati inizialmente. La scoperta dei semi sarà un momento emozionante
ed è bene dare modo ai bambini di esprimere il loro stupore. All’insegnante non resta che
ascoltarli: “dentro c’ha solo i piselli...vedrai che tra un pochino si vedono! Quello è un baccello...vedrai dentro ci sono i pisellini, ... il baccellino è quello dove ci sono fagioli, ma no i piselli! perché il seme che abbiamo messo in terra era quello dei piselli. I baccellini sono gonfi...sono pieni... c’è qualcosa...i piselli!” Con bambini piccoli, come quelli per cui è stato pensato il percorso, non è il caso di entrare nel merito della
fecondazione e di parlare di trasformazione dell’ovario perché si rischia di utilizzare parole che per loro
sarebbero vuote di significato. Tra l’altro per indicare con i rispettivi nomi specifici gli organi femminile e
maschile bisognerebbe utilizzare il termine cellula, prematuro per questo livello scolastico. C’è anche da
tenere in considerazione che nel parlare della riproduzione umana è abbastanza comune far ricorso
9
Programma Erasmus+ KA2 Settore Istruzione Scolastica - TEST
all’immagine di seme maschile, ma lo si fa in modo concettualmente
sbagliato perché in botanica il seme è il prodotto della fecondazione e
sarebbe logicamente corretto paragonarlo al bambino. Si potrà invece dedicare più tempo al concetto di frutto come contenitore dei
semi (frutta è il nome collettivo dei frutti commestibili, frutto è un singolo
prodotto di una pianta) effettuando alcune esperienze con frutti carnosi. La
presenza di semi è garanzia che ho tra le mani un frutto. Dall’apertura di
frutta contenente semi come mele, arance, limoni, prugne si passerà ad
esaminare frutti-ortaggi come zucchine, peperoni e pomodori. Si potrebbe a
questo punto precisare che la parola verdura sarebbe da usare per tutte le
parti della pianta che non contengono semi (si tratta di un termine
gastronomico-nutrizionale)
Tempo assegnato 2 ore, distribuite nei vari momenti di osservazione della
trasformazione da fiore a frutto
Attivita’ 7 Ricostruzione del ciclo vitale della pianta di pisello
Obiettivi specifici Conoscere il ciclo vitale della pianta di pisello
Riconoscere che un seme produrrà molti semi in seguito a
una serie di trasformazioni
Materiali, risorse e tecnologia Foto da mettere in sequenza, frutti tra cui legumi, semi
secchi e semi freschi
Esperienza
A questo punto il seme non sarà più visto soltanto come “l’inizio di una nuova pianta” , ma anche come “il
figliolino” della pianta e sarà importante distinguere il prima e il dopo.
L’apertura dei baccelli maturi avrà condotto i bambini a fare considerazioni come le seguenti: ”...sono usciti tanti piselli...quel baccello li teneva dentro! Maestra ma se li secchi poi si seminano, rinascono le piantine e fanno tanti piselli!” Anche la disposizione dei piselli all’interno del legume e l’attaccatura del seme non dovrebbero
passare inosservati . E’ probabile che quest’ultima venga messa in relazione con il nutrimento
fornito dalla pianta e con la cicatrice (il “puntino”) osservata nel seme secco.
Poiché ogni baccello contiene svariati semi (i bambini possono anche divertirsi a contarli) e su ogni pianta ci
sono alcuni baccelli, dovrebbe emergere facilmente la corrispondenza “un seme-tanti semi” . Perché tanti
semi? L’insegnante orienterà la spiegazione in modo che emerga la garanzia della continuità della vita. Molti
dei semi prodotti infatti saranno mangiati dagli animali (noi compresi), altri non troveranno le condizioni per
germinare e tra quelli che lo faranno solo alcuni genereranno piante che daranno frutti.
E’ giunto quindi il momento di ripercorrere e verificare le varie fasi del ciclo vitale della pianta di pisello (e
delle piante con fiore in generale).
Il seme, quale elemento che garantisce la continuità della vita, è il punto di arrivo, ma anche un nuovo punto
di partenza e come tale dovrebbe suggerire la struttura circolare di tutta la sequenza sperimentata con il
percorso. Ciò può emergere dalla richiesta di ordinare illustrazioni di vari momenti del ciclo vitale della
pianta di pisello secondo la relazione ...viene prima di...
Ci si aspetta inizialmente questa sequenza lineare che utilizzeremo per giungere al concetto di ciclo vitale
Se nessuno dispone le foto in forma circolare chiederemo se c’è un modo diverso di costruire la sequenza,
così da orientare gli alunni verso la struttura ciclica. L’esempio qui riportato, con solo 4 immagini, è stato
10
Programma Erasmus+ KA2 Settore Istruzione Scolastica - TEST
VERIFICA
Le richieste da rivolgere ai piccoli alunni non potranno prescindere dal livello scolare frequentato e dovranno
tener conto della mancanza o dell’incompleto possesso degli strumenti di letto-scrittura.
Pertanto toccherà all’insegnante strutturare una prova adeguata ai bisogni della propria classe, sostituendo
all’occorrenza le foto con gli oggetti reali. In alcuni casi come la ricostruzione del ciclo vitale della pianta o il
riconoscimento di fiori potrà ingrandire le foto e plastificarle.
Troverà qui alcuni materiali da selezionare e utilizzare per comporre una prova mirata a verificare gli obiettivi
indicati in corrispondenza delle varie attività.
costruito pensando ai bambini della scuola dell’infanzia, ma l’insegnante a seconda della classe in cui opera
potrà proporre sequenze più o meno lunghe aggiungendo gradualmente immagini di altri momenti del ciclo
vitale quali ad esempio le seguenti:
Probabilmente si presenterà anche l’occasione per fare una comparazione con il ciclo vitale degli animali.
Può darsi che qualche bambino voglia sapere che cosa succede alla pianta e ai legumi nel caso che questi non
si raccolgano e, dato il protrarsi della scuola dell’infanzia fino alla fine di giugno, si può lasciarne qualcuno
sulla pianta per far capire che i semi andranno incontro a un processo naturale di ingrossamento e
indurimento che causerà l’apertura del legume e alla fine cadranno sul terreno dove rimarranno in attesa di
germinare. In contemporanea si osserverà l’ invecchiamento della pianta.
Con l’attività di ricostruzione del ciclo vitale saranno richiamate tutte le azioni fatte nei mesi precedenti:
seminare, interrare le piantine, curarle fino alla raccolta dei frutti. Tutto ciò ha portato in sé un grande valore
scientifico perché è stato possibile osservare le varie fasi della crescita di una pianta (seme, pianta, fiore,
frutto, semi), cominciare a cogliere differenze e somiglianze tra piante, scoprire i fattori di crescita (acqua,
luce, calore) e se c’è stata l’opportunità di coltivare le piante all’aperto, scoprire anche le relazioni con altri
esseri viventi (chiocciole, lombrichi, insetti), non ultimo, comprendere l’importanza delle piante per
l’alimentazione. Si tratta di esperienze che potranno essere integrate e approfondite più avanti nella scuola
primaria e secondaria, e diventeranno tanto più feconde quanto potranno essere ricondotte alle scoperte
iniziali. Ciò anche in considerazione del fatto che nelle classi successive sarà improbabile disporre di tempi
lunghi per seguire un intero ciclo vitale, anche a causa di un’organizzazione oraria sempre meno flessibile.
Tempo assegnato 1 ora
Sitografia
http://www.icmarconioliva.gov.it/download/Programma_SID_2014-15/Programma_SID_2014-
2015_-_Un_seme_una_pianta.pdf
http://www311.regione.toscana.it/lr04/documents/15427/205023/FIIC86600B_dal+seme+al+seme/
d0718931-6839-498c-bbe6-f55454a345e4?version=1.0
http://www.scuolascarperiasanpiero.gov.it/public/upload/PROGETTI/LSS_PRIMARIA/LSS_Prima
ria_2%5E_2013_DAL_SEME_AL_SEME.pdf
http://www.bdp.it/immagini/immag/tstsal/ts1136-216.jpg
http://www.treccani.it/enciclopedia/frutti-o-frutta_(La-grammatica-italiana)/
11
Programma Erasmus+ KA2 Settore Istruzione Scolastica - TEST
1) OSSERVA LA CLASSIFICAZIONE
NELLA FOTO, COM’E’ STATA FATTA?
E’ UTILE PER RICONOSCERE SEMI?
2) LA PAROLA “OVALI” MI COMUNICA CHE SI TRATTA DI SEMI? QUALE ALTRA PAROLA
POTRESTI USARE AL SUO POSTO?
3) METTI UNA CROCETTA SUGLI ELEMENTI CHE
SICURAMENTE NON SONO SEMI.
4) DA CHE COSA E’ POSSIBILE RICONOSCERE UN
SEME?
5) OSSERVA I SEGUENTI RAGGRUPPAMENTI. PENSI CHE SIANO CORRETTI? PERCHE’?
6) METTI UN’ETICHETTA SOTTO OGNI RAGGRUPPAMENTO E SCRIVI IL NOME DEI SEMI
CHE RICONOSCI.
IN QUALE CASO E’ POSSIBILE FARE UN UNICO RAGGRUPPAMENTO CON SEMI DI
COLORE DIVERSO?
12
Programma Erasmus+ KA2 Settore Istruzione Scolastica - TEST
7) DESCRIVI CHE COSA VEDI NELLA FOTO
8) RICONOSCI IL FIORE DELLA PIANTA DI PISELLO (INSERIRE IMMAGINI DALL’ALLEGATO
“FIORE”, EVENTUALMENTE VARIANDO ANCHE IL COLOR
9) INDICA NEL DISEGNO DOVE SONO IFIORI, I FRUTTI E I SEMI
10) CHE COSA SI VEDE DENTRO IL FIORE?.............................
CHE COSA SUCCEDERA’ DOPO UN PO’ DI TEMPO?
11) QUALI SONO FRUTTI? COME HAI FATTO A
RICONOSCERLI?
13
Programma Erasmus+ KA2 Settore Istruzione Scolastica - TEST
12) RICOSTRUISCI I VARI MOMENTI DEL CICLO VITALE NUMERANDO LE IMMAGINI DA 1 A
….