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DALLA BIBLIOTECA DELLA FAMIGLIA TRIVULZIO AL FONDO TROTTI DELL'AMBROSIANA (E «L'INVENTARIO DI...

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DALLA BIBLIOTECA DELLA FAMIGLIA TRIVULZIO AL FONDO TROTTI DELL'AMBROSIANA (E «L'INVENTARIO DI DIVISIONE» AMBR. H 150 SUSS. COMPILATO DA PIETRO MAZZUCCHELLI) Author(s): Cesare Pasini Source: Aevum, Anno 67, Fasc. 3 (settembre-dicembre 1993), pp. 647-685 Published by: Vita e Pensiero – Pubblicazioni dell’Università Cattolica del Sacro Cuore Stable URL: http://www.jstor.org/stable/20860314 . Accessed: 14/06/2014 04:48 Your use of the JSTOR archive indicates your acceptance of the Terms & Conditions of Use, available at . http://www.jstor.org/page/info/about/policies/terms.jsp . JSTOR is a not-for-profit service that helps scholars, researchers, and students discover, use, and build upon a wide range of content in a trusted digital archive. We use information technology and tools to increase productivity and facilitate new forms of scholarship. For more information about JSTOR, please contact [email protected]. . Vita e Pensiero – Pubblicazioni dell’Università Cattolica del Sacro Cuore is collaborating with JSTOR to digitize, preserve and extend access to Aevum. http://www.jstor.org This content downloaded from 91.229.229.162 on Sat, 14 Jun 2014 04:48:33 AM All use subject to JSTOR Terms and Conditions
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DALLA BIBLIOTECA DELLA FAMIGLIA TRIVULZIO AL FONDO TROTTI DELL'AMBROSIANA (E«L'INVENTARIO DI DIVISIONE» AMBR. H 150 SUSS. COMPILATO DA PIETRO MAZZUCCHELLI)Author(s): Cesare PasiniSource: Aevum, Anno 67, Fasc. 3 (settembre-dicembre 1993), pp. 647-685Published by: Vita e Pensiero – Pubblicazioni dell’Università Cattolica del Sacro CuoreStable URL: http://www.jstor.org/stable/20860314 .

Accessed: 14/06/2014 04:48

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Cesare Pasini

DALLA BIBLIOTECA DELLA FAMIGLIA TRIVULZIO AL FONDO TROTTI DELL'AMBROSIANA

(E ?LTNVENTARIO DI DIVISIONE? AMBR. H 150 SUSS. COMPILATO DA PIETRO MAZZUCCHELLI)

Tra i fondi manoscritti di acquisizione piu recente la Biblioteca Ambrosiana an novera, dalPanno 1907, una raccolta di 443 codici comunemente nota come Fondo Trotti. Tale raccolta era nata, alPinizio del XIX secolo, dalla scissione della bibliote ca della famiglia Trivulzio in due biblioteche parallele: quelle

? per intenderci ?

che, dopo ulteriore evoluzione, sarebbero giunte a noi, nella loro parte piu consi stente, Puna come Biblioteca Trivulziana presso il Castello Sforzesco di Milano e Paltra appunto come Fondo Trotti della Biblioteca Ambrosiana.

Con questo studio intendo presentare alcuni dati sinora poco noti o del tutto scono sciuti concernenti la storia del Fondo, sino al suo ingresso alPAmbrosiana. In particolare

mi e parso estremamente proficuo Paver potuto conoscere la consistenza della raccolta al momento della sua origine, grazie al rinvenimento ? nel cod. H 150 suss, della Bibliote ca Ambrosiana ? della bozza preparatoria (compilata da Pietro Mazzucchelli) delP/w ventario di divisione approntato al momento di quella scissione.

Pertanto, dopo aver riassunto le conoscenze generalmente acquisite sulla storia della biblioteca della famiglia Trivulzio (par. 1), passero a descrivere in dettaglio il cod. Ambr. H 150 suss., prima nelle due parti principali di cui si compone (par. 2), poi nella breve terza sezione aggiunta in appendice (par. 3); infine, sfruttando i dati forniti nella seconda parte dello stesso cod. H 150 suss., ricostruiro le vicende suc cessive dei manoscritti che vi sono inventariati, sino alPingresso in Ambrosiana ?

come Fondo Trotti ? della loro porzione piu consistente (par. 4).

1. La biblioteca della famiglia Trivulzio

Anche se gia dal secolo XV e documentato il possesso di codici da parte di membri di questa antica famiglia milanese \ e notevoli incrementi librari sono pure attestati per i secoli seguenti, la nascita della biblioteca vera e propria deve essere collocata nel secolo XVIII2: posta nel palazzo dei Trivulzio in piazza S. Alessandro

1 E. Motta, Libri di Casa Trivulzio net secolo XV0 con notizie di altre librerie milanesi del Trecen to e del Quattrocento, Como 1890, 5-16.

2 Per la storia di questa biblioteca restano fondamentali la Prefazione di Giulio Porro Lambertenghi in G. Porro (Lambertenghi), Catalogo del codici manoscritti delta Trivulziana, Torino 1884 (Biblioteca storica italiana, 2), V-XV, e la notizia dedicata alia Biblioteca Trivulziana (a c. di G. Seregni e con il con tribute di E. Motta) in Le Biblioteche milanesi, Milano 1914, 325-353 (in part. 325-329). Si possono ugualmente consultare le introduzioni ai numerosi cataloghi di manoscritti o di altri materiali della Bibliote ca Trivulziana presso il Castello Sforzesco (ad es. G. Bologna, La Trivulziana e le sue preziose raccolte,

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a Milano 3 (ricostruito fra il 1707 ed il 1713), essa venne organizzata e ampiamente

arricchita ad opera dei fratelli Alessandro Teodoro (1694-1763) e don Carlo

(1715-1789) 4, soprattutto da quest'ultimo, cui dobbiamo molte dettagliate descrizioni dei manoscritti e degli altri oggetti5. Alia morte di don Carlo tutti i beni passarono al figlio primogenito di Alessandro Teodoro: Giorgio Teodoro. Ma gia alia morte di

quest'ultimo, nel 1802, la biblioteca dovette essere smembrata tra i suoi figli. Riguardo, tuttavia, al tempo e al modo in cui fu compiuta questa divisione, e

necessario rettificare e completare alcune affermazioni di Giulio Porro Lamberten

ghi, abitualmente ripetute da chi rievoca questi fatti. Nel suo Catalogo dei codici manoscritti delta Trivulziana, edito nel 1884, egli asserisce che i codici raccolti da don Carlo e da Alessandro Teodoro ?andarono divisi (...) fra i due fratelli Marchese Gian Giacomo e Gerolamo, essendo a loro premorto il generale Alessandro, ministro della guerra, a Parigi nel 1805? 6. Poiche i tre qui nominati sono tutti figli di Gior

gio Teodoro, defunto ? come dicevamo ? nel 1802, alia sua morte tutti e tre insie me dovettero risultare eredi dei beni di famiglia 7, e solo a partire dal 1805, quando mori il generale Alessandro, si pote cominciare a predisporre una divisione in due sole parti tra i fratelli rimasti. Ma dobbiamo aggiungere che essa neppure nel 1805

(o negli anni immediatamente seguenti) dovette venir compiuta. Anzi, da indicazioni

dettagliate e degne di fede, anche se finora non adeguatamente considerate, riferite nel 1927 da Giovanni Seregni nella sua monografia su Don Carlo Trivulzio e la cul tura milanese delVeta sua 8, veniamo ad apprendere che l'inventario di questa divi sione si trova annesso ad un istrumento legale datato 9 novembre 1816: tutto lascia

credere, quindi, che i codici, sino a quella data, rimanessero custoditi compatti nel

palazzo di piazza S. Alessandro. Probabilmente si era atteso sino ad allora sia per l'incertezza politica degli anni precedenti a causa dei rivolgimenti recati dalla conqui sta napoleonica, sia e soprattutto per vicende interne alia famiglia: il 17 settembre

Milano 1990, 13-16) o la presentazione fatta da Caterina Santoro in occasione del trasferimento della bi blioteca al Castello Sforzesco: C. Santoro, Le Collezioni Trivulziane, ?Archivio Storico Lombardo?, 62

(1935), 79-88. 3 Attualmente il palazzo Trivulzio porta il numero civico 6: piazza S. Alessandro e posta nella zona

centrale della citta, entro il settore formato da via Torino e da via Giuseppe Mazzini (entrambe le vie di

vergenti dalPangolo sud-occidentale di piazza del Duomo). Sul palazzo dei Trivulzio cfr. la scheda 10.7 (e la bibliografia ivi citata), a c. di C. Gromo Crespi, in Milano ritrovata. L'asse via Torino, a c. di M.L.

Gatti Perer, Milano 1986, 295-296. 4 Carlo Trivulzio ricevette da giovane uno degli ordini minori ? anche se non fu sacerdote ?, e

percio e abitualmente chiamato ?don Carlo? in questo senso specifico o anche ?abate? (cfr. G. Seregni, Don Carlo Trivulzio e la cultura milanese dell'eta sua. MDCCXV-MDCCLXXXIX, Milano 1927, 3).

5 Parecchie di queste erudite descrizioni, inserite su fogli aggiuntivi nei codici, furono sfruttate e ta lora letteralmente ritrascritte dal Porro Lambertenghi nel citato Catalogo (come riconosce lo stesso autore, ivi, VIII; si vedano anche F. Novati, I codici Trivulzio-Trotti, ?Giornale storico della letteratura italiana?, 9 (1887), 137-185: in part. 139 n. 1; e Seregni, Don Carlo, 78).

6 Porro, Catalogo, IX.

7 Come del resto asserisce Seregni, Don Carlo, 21. 8 Questa documentata monografia e veramente preziosa per conoscere la vita e la figura di don Car

lo (?un'anima nobile, raccolta, severa, in cui imperano tre affetti armonicamente contemperati: il sentimen to religioso, il culto per l'arte, Pamore per le discipline storiche?: Seregni, Don Carlo, 255) e soprattutto la sua azione nel costituire il museo e la biblioteca di casa Trivulzio. La data fornita nel testo e indicata

ivi, 251 n. 1 (ed e confermata, per l'anno soltanto, a p. 22); per le altre notizie cfr. pp. 21-22 e 135. Che la divisione sia awenuta dopo il 1805 e indirettamente confermato anche da due note di conte

nuto analogo, vergate nelPestate del 1806 sul piatto anteriore interno degli attuali codici Trotti 321 e 337, da cui apprendiamo che i due manoscritti, acquistati da Gerolamo, erano stati anc6ra collocati nella (co mune) biblioteca di casa Trivulzio (Trotti 321: ?Hieronymus e March. Trivultiis Senior in Bibliothecam Do mesticam intulit Kal. Sept. A. MDCCCVI?; Trotti 337: ?Acquistato dall'Ill.mo Sig. D. Girolamo de' March. Trivulzi Seniore e donato alia Libreria Domestica li 27 Ag. 1806?).

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IL FONDO TROTTI DELL'AMBROSIANA 649

1812, ricorda ancora Giovanni Seregni, moriva Gerolamo, lasciando come unica ere de della parte di sua spettanza la piccola figlia Cristina, nata nel 1808: pare di capire che, finche Gerolamo aveva continuato ad abitare nel palazzo Trivulzio, pur essendo stabilito che meta dei codici fosse di sua proprieta, non si era vista la necessity di di viderli effettivamente ne di stabilire quali di essi fossero suoi; ma quando egli mori e sua erede era una figlia che, sposandosi, avrebbe portato fuori casa i beni di sua

spettanza si provvide ad approntare un inventario di divisione dotato delle caratteri stiche di ufficialit& richieste.

Purtroppo tale inventario, nella sua redazione ufficiale, risulta oggi inaccessib le: sicuramente conservato nella biblioteca di casa Trivulzio almeno sino al trasferi

mento di essa al Castello Sforzesco nel 1935, dovette rimanervi anche in seguito: ma non mi e noto ove attualmente si trovi ne da chi dipenda la sua eventuale consulta zione 9. Ho tuttavia gia preannunciato che la bozza preparatoria dell5'inventario di divisione ? e quindi il contenuto autentico e completo di esso, anche se in redazio ne ancora informale ? e rinvenibile nel cod. H 150 suss, della Biblioteca Ambrosia na: ma su di esso non intendo soffermarmi ora, perche alia sua descrizione detta

gliata e alia dimostrazione dell'identificazione proposta, oltre che alia giustificazione della sua attribuzione a Pietro Mazzucchelli, sono dedicati i successivi parr. 2 e 3.

Continuando la storia dei codici della famiglia Trivulzio alPindomani della divi sione del 1816, dobbiamo riferirci ormai a due distinte biblioteche. L'una, composta dai manoscritti spettanti al primo dei fratelli, il marchese Gian Giacomo

(1774-1831), fu conservata in casa Trivulzio e trasmessa integralmente di padre in fi

glio: prima a Giorgio Teodoro (1803-1856), poi a Gian Giacomo (1839-1902), infine a Luigi Alberico (1868-1938). Essa venne pure notevolmente accresciuta con ulteriori

acquisizioni, che permisero fra l'altro il rientro di qualcuno dei volumi dispersi pro venienti dall'altra parte 10. Nel 1884, inoltre, il marchese Gian Giacomo fece appron

9 Seregni, Don Carlo, 135, asseriva che quell'?inventario annesso a strumento notarile (...) si con serva in Trivulziana?, si intenda ? poiche il Seregni scrive nel 1927 ? nella biblioteca del palazzo Trivul zio in piazza S. Alessandro. Non e invece attualmente presente nella Biblioteca Trivulziana al Castello Sforzesco: una ricerca condotta presso questa Biblioteca ? con la cortese collaborazione della dott. Camil la Gavazzi, cui va il mio sentito ringraziamento

? ha confermato l'assenza di tale inventario fra i codici

pervenuti nel 1935. Poiche, come si ripetera piu innanzi nel testo, la biblioteca di palazzo Trivulzio non fu

consegnata integralmente al comune di Milano ma venne parzialmente trattenuta dai proprietari, si puo ri tenere che anche questo documento, di particolare interesse per la famiglia Trivulzio, rimanesse in loro

possesso. Purtroppo non mi e dato sapere ove attualmente siano conservati i codici rimasti nel 1935 nel pa lazzo Trivulzio in piazza S. Alessandro.

10 Fra le acquisizioni spicca quella concernente non pochi manoscritti appartenuti alia biblioteca del monastero cisterciense di S. Ambrogio, dispersi a causa della soppressione del convento compiuta dai fran cesi il 20 marzo 1799 (cfr. M. Ferrari, La biblioteca del monastero di S. Ambrogio: episodi per una sto

ria, in II monastero di S. Ambrogio nel Medioevo. Convegno di studi nel XII centenario: 784-1984, Milano 1988 [Bibliotheca erudita, 3], 82-164: in part. 130-131; e Eadem, Dopo Bernardo: biblioteche e 'scriptoria' cisterciensi dell'Italia settentrionale nel XII secolo, in S. Bernardo e il suo secolo, Milano 1993 [Bibliotheca erudita, 7J, 253-306: in part. 288. Poiche non pochi manoscritti provenienti da quel monastero si trovano

oggi fra i codici Trotti, si deve ammettere che almeno una parte di essi fosse pervenuta ai Trivulzio prima della divisione del 1816).

Riguardo invece ai codici delPeredita di Cristina andati dispersi e rientrati successivamente nell'altro

gruppo, abitualmente si afferma che ?una porzione? di essi tornd in casa Trivulzio (cfr. le espressioni pres socche identiche in Novati, / codici, 140; Le Biblioteche milanesi, 327; e Santoro, Le Collezioni Trivulzia ne, 80). Piu prudentemente Seregni, Don Carlo, 22-23, ritiene che solo qualcuno dei codici provenienti dall'altra parte ?tornd per amorosa cura del Principe Luigi A. Trivulzio nell'antica sede, in Piazza S. Ales sandro? e cita esplicitamente il famoso Messale di Civate riacquistato da Luigi Alberico Trivulzio all'inizio del secolo (cfr. anche ivi, 150-152). Meno sicura e invece la notizia sul rientro in Trivulziana di un altro ?bellissimo codicetto di profezie?, di cui Giovanni Seregni discorre ivi, 150; il manoscritto, in possesso del libraio J. Rosenthal e da questi descritto ad Emilio Motta, bibliotecario della Trivulziana, in una lettera del

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tare, per cura del conte Giulio Porro Lambertenghi, un catalogo della biblioteca, il gia citato Catalogo dei codici manoscritti della Trivulziana, che arrivava al n? 2276. Nel Paprile del 1935, infine, il principe Luigi Alberico cedette la biblioteca al Comune di Milano H, trattenendo tuttavia i documenti di famiglia e una parte dei manoscritti 12: collocata nel Castello Sforzesco della citta, essa ha conservato il nome di Biblioteca Trivulziana ed e ora situata, nel Castello, al piano terreno del cortile della Rocchetta.

La parte spettante a Gerolamo e ? si e detto ? divisa dalPaltra quando gia ne era erede la figlia Cristina (1808-1871) 13, usci dal palazzo Trivulzio quando quest'ulti ma, nel 1824, ando sposa al principe Emilio Barbiano di Belgioioso: i manoscritti, ed altre collezioni, migrarono cosi a Locate (a circa 12 chilometri a sud di Milano), ?pre ferita residenza della Principessa di Belgioioso quando dimorava in Italia? 14. Alia

morte di Cristina, unica erede fu ancora una figlia, Maria (1838-1913), andata in sposa nel 1861 al marchese Ludovico Trotti Bentivoglio: furono essi che nel 1907 donarono alia Biblioteca Ambrosiana il gruppo di codici in loro possesso, denominato appunto Fondo Trotti dal nome dei loro ultimi proprietari 15. Poiche e noto che quel Fondo

prima di approdare all'Ambrosiana aveva subito non poche perdite 16, dopo aver pre sentato la bozza o\e\Y inventario di divisione del 1816 ed usando appunto delle informa zioni da esso ricavabili, cerchero di raccogliere quanti piu dati possibili sui gruppi di codici migrati altrove.

2. // cod. Ambr. H 150 suss, compilato da Pietro Mazzucchelli, bozza delVinventario di divisione del 1816

Torniamo, quindi, al cod. H 150 suss, della Biblioteca Ambrosiana 17, fornendo

2 maggio 1900 e presentato come corredato da osservazioni di mano di don Carlo Trivulzio, forse non fa ceva parte della raccolta: ?a dir vero ? asseriva il Seregni, ivi, 150 n. 1 ? queste osservazioni [scil. le an notazioni che il Rosenthal attribuiva a don Carlo Trivulzio], che si trovano in un foglio staccato, non sem brano di mano di Don Carlo?; ne personalmente ho trovato indicazioni di questo codice negli inventari di cui discorrero nel seguito dell'articolo.

11 Sulle polemiche che accompagnarono la ventilata cessione del museo e della biblioteca alia citta di Torino e sui successivi interventi per mantenere la Trivulziana in Milano, cfr. R. Giolli, La Trivulziana e

Milano, Milano 1935. 12 II Catalogo del Porro registra, pertanto, non pochi codici che non si trovano nella Biblioteca Tri

vulziana al Castello Sforzesco: si tratta dei materiali attualmente non accessibili cui accennavo in n. 9 supra. 13

Personaggio famoso nell'alta societa del suo tempo, Cristina si rese illustre ? per usare ancora

un'espressione sintetica di Seregni, Don Carlo, 21-22 ? ?per alto ingegno e fervido sentimento patriottico, per la multiforme attivita e per gli scritti?. Su di lei si vedano, fra Paltro, R. Barbiera, La principessa Bel

giojoso. Da memorie mondane inedite o rare e da Archivi segreti di Stato, Milano 1922; L. Severgnini, La

principessa di Belgioioso. Vita ed opere, Milano 1972; ed E. Guicciardi, Cristina di Belgioioso Trivulzio cent'anni dopo, Milano 1973.

14 Seregni, Don Carlo, 22. 15 Della donazione di questo fondo diede comunicazione al Reale Istituto Lombardo di Scienze e Lette

re, nzWAdunanza del 23 maggio 1907, il prefetto mons. Achille Ratti (il futuro papa Pio XI): la si veda tra scritta in ?Reale Istituto Lombardo di Scienze e Lettere. Rendiconti?, s. II, 40 (1907), 749-750; cfr. anche C.

Marcora, / benefattori dell'Ambrosiana, in Memorie storiche della diocesi di Milano, XVI, Milano 1969, 277-340 (in part. 324-326); e A. Paredi, Storia dell'Ambrosiana, Vicenza 1981 (Fontes Ambrosiani, 68), 51.

16 Anche se sono eccessivi i giudizi abitualmente ripetuti dagli studiosi, come quello espresso in Bo logna, La Trivulziana, 14: ?la porzione ereditata da Gerolamo (...) si disperse lungo i successivi rami ere ditari?. Ed e evidentemente errato il convincimento espresso nel 1887 dal Novati (nel piu volte citato suo articolo su / codici Trivulzio-Trotti, 140): i codici Belgioioso-Trotti, fatta esclusione per la porzione rientra ta in casa Trivulzio (cfr. n. 10 supra), sarebbero stati integralmente ceduti dalla marchesa Maria Trotti, ri dotti in numero di 120, all'editore Ulrico Hoepli e da questi posti in vendita nel 1886! Ma su questo episo dio avro modo di tornare dettagliatamente piu innanzi.

17 Sommariamente descritto nelPInventario dei Manoscritti Fondo Sussidio H (n? 42 nella serie degli inventari manoscritti dell'Ambrosiana), compilato da Maurizio Cogliati.

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IL FONDO TROTTI DELL'AMBROSIANA 651

anzitutto una presentazione dei dad codicologici che lo riguardano:

Manoscritto cartaceo; mm. 355/360 x 225/230. Formato da tre sezioni, numerate autonomamente per pagine (poiche da p. 1 a p. 51 del

la seconda sezione era gia stata apposta una numerazione a penna ? direi originaria

? ap

punto per pagine, ho preferito mantenere tale uso e numerare inoltre autonomamente ciascuna

sezione). A) La prima sezione consta di 100 pagine (le pp. 52 e 98-100 sono bianche); e formata

di due parti: la prima parte, per un totale di 52 pagine, e costituita da un fascicolo di 11 bifo gli seguito da due bifogli autonomi, tutti legati insieme a formare un unico blocco; la seconda parte, comprendente le restanti pp. 53-100, e costituita da un fascicolo di 12 bifogli, legato au tonomamente rispetto alia parte precedente.

B) La seconda sezione consta ugualmente di 100 pagine (e sono ugualmente bianche le pp. 52 e 98-100); e pure formata di due parti: la prima parte, anch'essa per un totale di 52 pa gine, e costituita da un fascicolo di 12 bifogli seguito da un solo bifoglio, ugualmente legati insieme a formare un unico blocco; la seconda parte (pp. 53-100) e costituita, come nella pri

ma sezione, da un fascicolo di 12 bifogli, legato autonomamente rispetto alia parte precedente. C) La terza sezione consta di 4 pagine (la p. 4 e bianca) ed e costituita di un solo bi

foglio. Nel codice sono inoltre inseriti un bifoglio e tre fogli sciolti (collocati in calce al codice

stesso), che ho provveduto ad identificare con i n1 I-IV: I = bifoglio di mm. 273 x 180; II =

foglio di mm. 218 x 167; III = foglietto di mm. 90 x 81; IV = foglio di mm. 300 x 202 (l'ul tima pagina del bifoglio n? I e bianca, e pure bianco e il verso dei fogli n1 II, III e IV).

L'intero manoscritto e avvolto in un foglio cartaceo recente, su cui e stato apposto il ti tolo: Manoscritti del Museo Trivulzio (Inventario peritale).

Per quanto riguarda il contenuto del codice, lo troviamo anzitutto segnalato nei titoli posti in apertura (nel margine superiore della p. 1) di ciascuna delle tre sezioni (e che sono richiamati in forma abbreviata nel margine superiore di ogni pagina): ri spettivamente ?Manoscritti del Museo Trivulzio Piede A? per la prima sezione, ?Manoscritti del Museo Trivulzio Piede B? per la seconda, e ?Altri MSS. del Museo Trivulzio stimati a parte e segnati + ? per la terza.

Rimandando al par. seguente per la descrizione della terza sezione, assai piu breve delle altre e con caratteristiche autonome, entro ora maggiormente nel detta glio ad analizzare le prime due sezioni. Sia Puna che Paltra contengono Pinventaria zione di 724 codici, con stima del valore (verosimilmente in lire) di ciascuno di essi. Nello scrivere le singole pagine il compilatore mantenne uno stretto parallelo fra il ?Piede A? ed il ?Piede B?, dando la netta impressione di procedere contemporanea mente alia stesura delle due parti, pagina per pagina: per esemplificare un simile procedimento do la descrizione dei contenuti delle prime pagine di ciascuno dei due ?Piedi? (usando la semplice lettera ?A? o ?B? seguita dal numero della pagina, per indicare rispettivamente le pagine del ?Piede A? o del ?Piede B?) 18.

A p. Al sono elencati 8 codici, il primo latino (una Vulgatd) e tutti gli altri arabi (o turchi), il cui valore totale, riportato a pie' di pagina, e di 224 lire; analoga mente a p. Bl sono elencati 8 codici, il primo ebraico (Maimonide) e tutti gli altri ugualmente arabi (o turchi), con identico valore totale; si noti, in aggiunta, che un manoscritto (?Libro Arabico o Turchesco probabilmente d'Orazioni Maomettano?,

18 Aggiungo che lo stretto parallelismo fra le due parti ha pure permesso al redattore dell'inventario

di correggere ? ad un certo momento, per motivi a noi ignoti

? nell'intestazione delle prime 18 pagine di ciascun ?Piede?, la lettera ?A? in ?B? e viceversa la lettera ?B? in ?A?, senza temere di creare disordine nelPinventariazione generale.

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652 c. pasini

Tav. I - MILANO, Bibl. Ambrosiana, H 150 suss., Piede B, p. 1

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IL FONDO TROTTI DELL'AMBROSIANA 653

ecc), inizialmente inventariato come n? 6 a p. Bl, e cancellato e trasferito, con identica descrizione, come n? 5 a p. Al; inoltre, mentre p. Al e scritta integralmen te, a p. B2 sono lasciate vuote tre righe, evidentemente per mantenere Pidentita di contenuti tra le due pagine parallele.

A p. A2 sono elencati 7 codici (2 arabi o turchi, 3 greci e 2 latini), e la somma totale dei primi 15 codici del ?Piede A? (gli 8 di p. Al ed i 7 di p. A2) e di 290 lire; anche a p. Bl e inventariato lo stesso numero di codici (ancora 2 arabi o turchi, 3

greci e 2 latini) ed identica e la somma totale; analogamente a quanto si osservava

per le pp. Al e Bl, ancor phi evidente e il vuoto di 12 righe a p. B2, mentre p. A2 e compilata integralmente.

Cosi pure, identico e il numero dei codici e la somma totale riscontrata nelle

quattro pagine seguenti: codici n [ 16-30 e somma totale di lire 431 alle pp. A3 e B3, codici nl 31-42 e somma totale di lire 495,50 alle pp. A4 e B4, codici n* 43-52 e somma totale di lire 610,75 alle pp. A5 e B5, codici n* 53-61 e somma totale di lire 699,75 alle pp. A6 e B6.

Nelle pagine successive il parallelismo non e sempre osservato con la stessa rigo rosita, avendosi talora differenze di alcune unita nel numero dei codici e, piu fre

quentemente, differenze di alcune decine di lire fra le somme totali dei valori. Ma esso viene sostanzialmente mantenuto sino alia fine. Si notano, anzi (riprendendo le informazioni codicologiche fornite piu sopra): 1) un'identica conclusione parziale a poco dopo la meta del lavoro, alle pp. A51 e B51, ove la somma dei codici raggiun ge concordemente le 414 unita ed il valore di essi e stimato in 2505 lire per il ?Piede A? ed in 2533 lire per il ?Piede B? (essendo lasciate identicamente vuote le pp. A52 e B52 e concludendosi con esse un primo blocco di fogli); 2) una comune ripresa al le pp. A53 e B53, ove la somma dei valori riprende daccapo; 3) una conclusione al trettanto Concorde alle pp. A97 e B97, con numerazione dei manoscritti che si arre sta identicamente con il numero 724 e che porta la somma globale dei valori a lire 3580 per il ?Piede A? ed a lire 3587 per il ?Piede B? (e con ugualmente vuote le pp. A98-A100 e B98-B100).

Resta da dire ancora, sul codice che stiamo analizzando, il suo evidente caratte re di prima stesura 19: lo si nota dalle numerose correzioni, dall'uso di pagine sosti tutive incollate sopra ad altre rese illeggibili a causa delle numerose correzioni20, e dalle variazioni di prezzo di non pochi codici (con conseguente correzione delle som me poste a pie' di pagina).

Da quanto descritto risulta con ogni evidenza che il cod. H 150 suss, contiene, nelle due sezioni principali, la prima redazione di un inventario di codici con cui si intendeva dividere in due parti di identica quantita e valore un ricco gruppo di 1448 codici stimati complessivamente per 7167 lire. Tale inventario, intendo or a documen tare, coincide, pur nella sua forma di bozza, con que\Y inventario di divisione che nel 1816 venne approntato per operare la scissione della biblioteca della famiglia Trivul zio fra il marchese Gian Giacomo e Cristina, figlia del marchese Gerolamo.

Ne abbiamo conferma da alcune specifiche testimonianze. La prima risale al

19 Puo essere intesa in questo senso anche Pespressione ?Da Copiarsi?, che compare identicamente nel margine superiore esterno delle pp. A99 e B99: sembra, infatti, che Pestensore di questa ?bozza? dia

disposizione di fame copia, per avere un testo corretto. 20 Tali sono le pp. A96 e B91 e parte di p. B95: poiche i nuovi fogli sono stati successivamente scol

lati, e possibile vedere ci6 che era stato scritto sui fogli originari, e soprattutto le numerose cancellazioni e correzioni che vi erano state apportate.

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1904 ed e fornita da Emilio Motta, bibliotecario della Trivulziana 21: facendo riferi mento a quello che egli chiama ?catalogo di divisione Trivulzio? ed in particolare a sette codici petrarcheschi ereditati da Cristina ivi inventariati, che egli ritiene andati tutti dispersi22, riporta infatti lo stesso numero e descrizioni pressoche identiche a

quelle rinvenibili nel ?Piede B? del cod. H 150 suss. 23. Una seconda testimonianza, successiva di alcuni anni (1910), viene invece dal

noto filologo Remigio Sabbadini: descrivendo il cod. Trotti 373 alPindomani del suo arrivo alPAmbrosiana e riportando alia lettera le espressioni ad esso dedicate nelP/? ventario di divisione, che asserisce di aver consultato nel palazzo Trivulzio, significa tivamente inizia la trascrizione riportando la sigla ?B 280? ^: in tal modo, oltre a

segnalare il numero ?280? che il codice porta neWinventario di divisione ? numero e susseguente descrizione anche in questo caso pienamente corrispondenti a quanto troviamo nel ?Piede B? del cod. H 150 suss. ? , con la lettera B indica precisamen te quel ?Piede B? che abbiamo visto identificare la seconda parte delPeredita nel cod. H 150 suss.

Ulteriori testimonianze sono date da Giovanni Seregni nella piu volte citata mo

nografia su don Carlo Trivulzio: oltre a due informazioni analoghe a quelle gia rin venute nei precedenti autori (sempre per codici passati a Cristina 25, con le abituali coincidenze fra i numeri delYinventario di divisione e quelli riscontrati nel ?Piede B? del cod. H 150 suss.)26, resta fondamentale la notizia che egli da riferendosi ad un codice contenente il De imitatione Christi anch'esso uscito da casa Trivulzio e con fluito nelPeredita di Cristina 21. In questo caso il Seregni annota testualmente: ?nel Pistrumento di divisione delPeredita Trivulzio 9 novembre 1816 figura tra i codici del Piede B (insieme con gli altri manoscritti passati a Cristina Trivulzio) al N. 115, ed e descritto come membranaceo in fol. del sec. XV, contenente De Imitatione Christi et contemptu omnium vanitatum mundi libri III, nonche sei operette asceti che di S. Anselmo?: oltre alia solita concordanza per il numero e per il contenuto del codice, abbiamo cosi esplicitamente confermata anche Pespressione ?Piede B?.

21 E. Motta, // Petrarca e la Trivulziana. Spigolature bibliografiche, in F. Petrarca e la Lombardia. Miscellanea di studi storici e ricerche critico-bibliografiche, Milano 1904, 253-262 (in part. 259-260).

22 II Motta fa riferimento alle vendite Hoepli e Leavitt, di cui si dira ampiamente nel par. 4; ma i n? 533 e 542 (cfr. n. seg.) non fecero certamente parte di quella o di altre alienazioni, essendo regolarmente pervenuti alPAmbrosiana come codici Trotti rispettivamente 432 e 527.

23 Si tratta dei codici nj 255, 421, 526, 531, 533, 536 e 542. L'unica variante degna di nota si riscon tra nella descrizione del codice n? 255, ove il Motta interrompe la descrizione alle parole ?et maxime de

parte Trojanorum?, mentre il cod. H 150 suss, continua: ?de Successione Caeli, et Titanorum?: e super fluo domandarsi se si tratti di errore di trascrizione del Motta o di omissione gia compiuta dal compilatore dell'inventario ufficiale di divisione.

24 Cfr. R. Sabbadini, Ciriaco d'Ancona e la sua descrizione autografa del Peloponneso trasmessa da Leonardo Botta, in Miscellanea Ceriani, Milano 1910, 181-247 (in part. 183 n. 1); ripubblicato

? con alcu ne integrazioni correzioni e varianti, e con omissione delle figure

? in Idem, Classici e umanisti da codici

Ambrosiani, Firenze 1933 (Fontes Ambrosiani, 2), 1-52 (in part. 1 n. 1). 25 In queste pubblicazioni vengono di fatto citati i numeri dell'inventario di divisione solo per i codi

ci ereditati da Cristina e andati dispersi (o ritenuti tali), perche ? a differenza degli altri comodamente

identificabili con le segnature apposte successivamente ? non potevano essere indicati se non facendo ri corso a quell'inventario.

26 Si tratta dei n1 626 e 416, cui vien fatto riferimento in Seregni, Don Carlo, rispettivamente 148-149 e 253-254 (il primo, come si documentera nel par. 4, e identificabile con l'attuale cod. Add. 1197 dell'Universitetsbibliotek di Copenhagen; il secondo e l'attuale cod. Trotti 501).

27 Seregni, Don Carlo, 251 (la citazione data di seguito nel testo e tratta dalla n. 1 ivi). II mano scritto in questione e identificabile con l'attuale cod. Trotti 167 (su cui cfr. M. Ferrari, La ?littera anti

qua? a Milan, 1417-1439, in Renaissance- und Humanistenhandschriften, hrsg. von J. Autenrdeth, Miin chen 1988, 13-29: in part. 29).

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IL FONDO TROTTI DELL'AMBROSIANA 655

Un'ultima testimonianza desumiamo ancora dagli autori citati: essi, infatti, fan no assommare a 725 ? evidente arrotondamento per 724 (o completamento con

Paggiunta di un ulteriore volume) ? i codici ereditati da Cristina Belgioioso 28; e

Remigio Sabbadini assicura che la biblioteca dei Trivulzio ?fu divisa (...) in parti eguali? 29, appunto come risulta dalPinventario dei ?Piedi? ?A? e ?B? del cod. H 150 suss. 30.

Aggiungo infine che, verificando le varie segnature che compaiono sui codici Trotti attualmente in Ambrosiana, in 44 casi ho potuto rinvenire, vergato in inchio stro rosso, precisamente il numero corrispondente a quello che si ritrova nel ?Piede B? del cod. H 150 suss. 31.

E lecito quindi concludere che: 1) il cod. H 150 suss, della Biblioteca Ambro siana costituisce la bozza ddYinventario di divisione delPantica biblioteca dei Trivul zio che, nella sua stesura ufficiale, sarebbe poi stato annesso alPistrumento legale del 9 novembre 1816; 2) i 724 codici inventariati nel ?Piede B? corrispondono alia por zione passata a Cristina Belgioioso, e viceversa i 724 inventariati nel ?Piede A? si ri feriscono ai manoscritti rimasti nel palazzo Trivulzio.

Resta tuttavia da individuare a chi sia dovuta questa preziosa bozza, pervenuta anonima nel cod. H 150 suss. Possiamo rispondere che essa va attribuita con ogni certezza a mons. Pietro Mazzucchelli (1762-1829), che fu prefetto delPAmbrosiana dal 1823 alia morte, ma che vi opero a partire dal 1787 assumendo via via gli incari chi di scrittore, custode (1804), dottore (1810), proprefetto (1816) ed infine prefet to 32. Sostengono Pidentificazione proposta sia la grafia con cui e stato vergato il

28 Motta, 77 Petrarca, 259; Seregni, Don Carlo, 22 (ed anche Santoro, Le Collezioni Trivulziane, 80).

29 Cfr. ancora la nota citata in n. 24 supra. 30 Resta tuttavia da spiegare perche in Porro, Catalogo, IX, si affermi che don Carlo Trivulzio

?coadiuvato dal fratello Marchese Alessandro pote acquistare molti e preziosi Codici che di poco superava no il numero di 1500 volumi?, mentre 724 per 2 da il gia ricordato 1448. Ma si pu6 pensare sia alPuso di un diverso criterio nel computo di alcuni codici (ad es. quelli miscellanei), sia a singoli manoscritti o a pic coli gruppi di essi non inventariati nei ?Piedi? ?A? e ?B? (come, ad es., i trenta codici della terza parte del cod. H 150 suss, (i manoscritti ?segnati +?), di cui parlo nel par. seguente.

31 Si tratta dei seguenti codici Trotti (pongo fra parentesi il numero del ?Piede B?): 26 (361), 27

(624), 32 (625), 46 (467), 91 (497), 92 (498), 97 (217), 112 (344), 116 (389), 122 (642), 124 (667), 136 (664), 137 (665), 141 (662), 155 (592), 157 (469), 162 (708), 164 (677), 171 (629), 192 (342), 193 (619), 210 (610), 211 (639), 216 (478), 218 (672), 224 (520), 227 (660), 238 (601), 276 bis (136), 277 (464), 289 (594), 290 (331), 291 (484), 310 (201), 311 (603), 321 (463), 330 (273), 331 (230), 338 (702), 361 (307), 396 (486), 422 (616), 435 (482), 492 (635). A questi possono essere aggiunti altri quattro codici: due, nei quali il numero in inchiostro rosso risulta errato di un'unita: Trotti 269 (654, ma 655) e Trotti 480 (365, ma 364); uno,

Trotti 230 (320), in cui il numero del ?Piede B? e posto a matita al f. ir (restaurato); ed un altro, Trotti 191 (613), in cui esso e vergato con inchiostro nero su un foglietto inserito al termine del manoscritto.

32 Su Pietro Mazzucchelli si vedano anzitutto le accurate informazioni raccolte, a partire da materiali interni all'Ambrosiana (in particolare dalPArchivio della Biblioteca, tuttora in attesa di adeguato ordina

mento), da mons. Luigi Gramatica (1865-1935), dottore dell'Ambrosiana dal 1909 e prefetto dal 1914 al 1924: tali note ci sono pervenute in fogli manoscritti, oggi identificati sotto la segnatura C 322 inf., ins. 1, ff. 74-77. Una Necrologia del Mazzucchelli, siglata G. V., venne pubblicata nella Gazzetta di Milano del 14

maggio 1829 (n? 134, pp. 531-532), mentre l'iscrizione posta sulla sua tomba al cimitero di Porta Vercellina e riportata in V. Forcella, Iscrizioni delle Chiese e degli altri edifici di Milano dal secolo VIII ai giorni nostri, VI, Milano 1891, 264-265 (n? 247). Cfr. anche A. Ceruti, La Biblioteca Ambrosiana di Milano,

Milano 1880, 95-96; C. Castiglioni, / prefetti della Biblioteca Ambrosiana (Notizie bio-bibliografiche), in Miscellanea Giovanni Galbiati, II, Milano 1951 (Fontes Ambrosiani, 26), 399-429 (in part. 416-417); S. Ca siraghi, Mazzucchelli, Pietro, in Dizionario della Chiesa ambrosiana, IV, Milano 1990, 2131-2133; Ferra ri, La biblioteca del monastero di S. Ambrogio, 129-130, con riproduzione di un autografo del Mazzuc chelli a p. 164.

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manoscritto, che presenta tutte le caratteristiche della mano del Mazzucchelli33, sia una nota su manoscritti dello stesso Mazzucchelli ?gia esistenti? in Ambrosiana, compilata dal prefetto mons. Luigi Gramatica (1865-1935): in essa, facendo riferi mento con ogni evidenza al cod. oggi H 150 suss., il Gramatica asserisce: ?Lavoro fatto dal Mazzucchelli all'epoca della divisione in due parti della Bibl. e museo Tri vulziano? 34.

Contemporaneo infatti ai due fratelli Gian Giacomo e Gerolamo Trivulzio, Pie tro Mazzucchelli fu in stretta familiarita con il primo di essi35; ne frequento anche assiduamente la biblioteca in piazza S. Alessandro, come fanno fede, tra Paltro, i mold riferimenti ai manoscritti e agli altri materiali del Museo Trivulzio rinvenibili nelle sue pubblicazioni a stampa e soprattutto nelle sue carte manoscritte conservate nella Biblioteca Ambrosiana 36. II compito di inventariazione affidatogli dai Trivul zio non dovette consistere semplicemente nella descrizione dei codici e nelPindicazio ne del loro valore: le trasposizioni di volumi da un ?Piede? alPaltro o i mutamenti alPinterno di uno stesso ?Piede?, le variazioni e rettifiche apportate alia stima dei

singoli codici, ed in genere le molteplici correzioni rinvenibili nella bozza da lui com

pilata, inducono ad attribuirgli un ruolo di piu consistente intervento e di maggiore responsabilita nella divisione della biblioteca di casa Trivulzio. In via d'ipotesi non

33 Una riproduzione della p. 1 del ?Piede B? del cod. H 150 suss, e data nella tav. I. La grafia del Mazzucchelli e ampiamente documentata nei numerosi codici della Biblioteca Ambrosiana contenenti suoi manoscritti. Fra le caratteristiche piu appariscenti della sua scrittura segnalo (facendo riferimento, nella tav. I, ai numeri dei codici inventariati ed alle righe): per le minuscole: s, resa con un tratto allungato, di ritto o leggermente incurvato, inclinato verso destra (n? 1, righe 3-4; n? 3, rr. 2-4); z, con ampio allunga mento sotto il rigo, inclinato verso sinistra (n? 6, r. 1); per le maiuscole: P, con doppio tratto obliquo in tersecante Pasta principale (n? 1, r. 2; n? 7, r. 1); R, assimilabile in apparenza ad una Q (n? 2); ed anche

B (n? 3, r. 3; n? 4, r. 1; n? 5, r. 3), T(tit.; n? 5, r. 1). 34

Questa nota e conservata tra i fogli manoscritti C 322 inf., ins. 1, ff. 74-77, di cui dicevo in n. 32 supra. Nel f. 75, in particolare, il Gramatica elenca ? come annuncia nel titolo ? ?Altri MSS. del fu Pref. Mazzucchelli gia esistenti in B. A.?. II n? 2 delPelenco, corrispondente appunto al cod. oggi H 150 suss., e cosi descritto: ?Catalogo e stima de' MSS. del Museo Trivulzio. (Sono quattro grossi quad.'). II n? de' MSS. catalogati e stimati ascende a 1478?, con il seguito gia riferito nel testo. (Si osservi che i quattro ?quaderni? corrispondono alle quattro parti principali di cui e composto il manoscritto, due per ciascuno dei due ?Piedi? ?A? e ?B?, mentre il numero globale di 1478 codici comprende correttamente i 724 recen siti nelPuno e nelPaltro ?Piede? piu i 30 codici ?segnati + ?).

35 Ceruti, La Biblioteca Ambrosiana, 95 (il Mazzucchelli ?raccolse tesori d'erudizione anche nella biblioteca del marchese Giangiacomo Trivulzio, al quale era famigliarissimo?); cfr. anche Porro, Catalogo, XI.

36 Per le opere a stampa ricordo le due pubblicazioni piu significative: Flavii Cresconii Corippi Jo hannidos seu De bellis Libycis libri VII editi ex codice Mediolanensi Musei Trivultii, a c. di P. Mazzuc

chelli, Mediolani 1820 (edizione del cod. oggi Triv. 686); e P. Mazzucchelli, La Bolla di Maria moglie d'Onorio imperatore che si conserva nel Museo Trivulzio brevemente spiegata, Milano 1819. Per i mano

scritti, fra le trascrizioni integrali o parziali di codici dei Trivulzio elenco i seguenti: il cod. M 15 suss., co

pia integrale del cod. oggi Triv. 669 (Ferrari, La biblioteca del monastero di S. Ambrogio, 130); il cod. M 104 sup., comprendente due ?inserti? autonomi ?A? e ?B?, con ampi stralci da due manoscritti della biblioteca dei Trivulzio: Tins. A da un codice identificabile con il n? 425 del ?Piede B?, e Tins. B dal cod.

oggi Trotti 555 (sui due ?inserti? cfr. C. Marcora, Due libretti di devozione a Milano nel Quattrocento, in Memorie storiche della diocesi di Milano, VII, Milano 1960, 185-240; e C. Pasini, Due libretti di devo zione descritti da mons. Pietro Mazzucchelli (+1829) rivisitati da mons. Carlo Marcora, ?Civilta ambrosia na?, 10, 1993, 461-467); il cod. A 353 inf., trascrizione di un non meglio identificato ?Calendario Ambro siano del principio del Secolo XIII con Aggiunte fino oltre la meta del Secolo XV. Copiato dalFOriginale in Membrana del Museo Trivulzio? (come asserisce lo stesso Mazzucchelli nel titolo al f. lr); e Tins. 7 del faldone X 314 inf. (ff. 432-465), con estratti trascritti dai codd. oggi Trotti 115 e 343 (del faldone X 314 inf. devono essere ricordati altri fogli, con varie annotazioni ed estratti da codici della biblioteca Trivulzio: i ff. 109-112 nell'ins. 1, il f. 194 nell'ins. 3, e l'intero ins. 6, ff. 347-431, intitolato ?Estratti vari da Codici

Trivulziani etc.?).

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IL FONDO TROTTI DELL'AMBROSIANA 657

escluderei che il Mazzucchelli, per la sua riconosciuta competenza e per la fiducia che godeva presso i Trivulzio, avesse ricevuto rincarico stesso di dare attuazione, o

per lo meno di offrire un'ampia assistenza, alia spartizione dei codici in due por zioni di egual numero e valore.

In ogni caso entro il 9 novembre 1816, data della redazione ufficiale ddVin ventario di divisione, egli consegnava i risultati della sua fatica 37; e noi dalla sua bozza conservata nella Biblioteca Ambrosiana ed ora ricuperata nel suo specifico valore, veniamo a conoscere quali codici deirantica biblioteca dei Trivulzio passaro no a Cristina Belgioioso e quali invece rimasero nel palazzo di piazza S. Ales sandro.

Si apre, a questo punto, la strada per una verifica dettagliata, in cui compara re, da un lato, Pinventario del ?Piede A? con i codici ora conservati alia Biblioteca Trivulziana (al Castello Sforzesco) e, dalPaltro, Pinventario del ?Piede B? con

quanto di quei codici e pervenuto, come fondo Trotti, alia Biblioteca Ambrosiana. Una simile impresa, che richiede una mole di lavoro non indifferente e che soprat tutto amplierebbe in modo sproporzionato il presente studio, verra qui compiuta solo in parte. Per quanto riguarda il ?Piede A?, mi pare anzi opportuno lasciare la ricerca a persone che abbiano continuata frequentazione con i codici della Bibliote ca Trivulziana; anche se non mi sottraggo dal segnalare, nelP?Appendice 1? posta in calce al presente studio, le identificazioni che ? in una prima disamina ? ho

potuto effettuare fra i codici di questo ?Piede? e quelli descritti nel 1884 da Giulio Porro Lambertenghi nel phi volte citato Catalogo dei codici manoscritti della Tri vulziana. Per il ?Piede B?, invece, rimandando ad una successiva pubblicazione la trascrizione integrate di questa parte del cod. H 150 suss., intendo tuttavia fornire

piu oltre, in questo stesso articolo, una iniziale raccolta di dati ed un primo pro spetto delle identificazioni che e stato possibile compiere.

Prima tuttavia di passare a questa ulteriore trattazione, dobbiamo tornare alia breve terza parte del cod. H 150 suss, ed ai quattro fogli sciolti sin qui trascurati.

3. / manoscritti ?segnati +? nel cod. Ambr. H 150 suss.

Nella terza sezione del cod. H 150 suss. 38, recante il titolo ?Altri MSS. del Museo Trivulzio stimati a parte e segnati +?, sono inventariati, in modo analogo alle altre due parti (ed ugualmente per mano di Pietro Mazzucchelli), trenta codici, il cui valore globale viene fatto assommare a 1030 lire. II titolo suggerisce, per que sto gruppo di codici, sia una caratteristica di marginalita rispetto a quelli inventa riati nei due ?Piedi? principali, caratteristica resa per altro evidente dal numero ri

37 Verosimilmente aveva lavorato dXYinventario nei mesi ed anni di poco precedent! a questa data. Al riguardo si pud trovare un significative* raffronto con un gruppo di fogli inseriti nel faldone S 183 inf.

(ff. 335-388, eccetto il f. 384) che presentano caratteristiche identiche a quelli del cod. H 150 suss.: stesso formato e filigrana (lettere ?G? e ?V? iscritte in un cerchio contornato da una linea ondulata), identica

rigatura (due linee verticali di giustificazione ad inchiostro marrone ben evidente e trenta linee orizzontali con lo stesso inchiostro appena visibile). La verosimiglianza di un uso di tali fogli negli stessi anni in cui il Mazzucchelli compilava Yinventario di divisione e infatti confermata dalla data del 23 febbraio 1813 ap posta nel margine superiore della pagina iniziale (f. 335r). Aggiungo, per completezza, che presentano le stesse caratteristiche, ma senza indicazione di data, anche i ff. 109-112 del faldone X 314 inf., gia citato nella n. prec.

38 Precisamente alle pp. 1-3, perche ? come si e segnalato nella descrizione codicologica

? la p. 4 e bianca.

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dotto dei codici che vi fanno parte 39, sia la contemporaneity di inventariazione fra tutte e tre le sezioni di cui si compone il cod. H 150 suss. 40.

Sappiamo, in ogni caso, che i trenta manoscritti di questo gruppo restarono nel palazzo dei Trivulzio, assieme ai codici del ?Piede A? ricevuti in eredita dal marchese Gian Giacomo: venticinque di essi, infatti, sono sicuramente identificabili con codici inventariati nel ?Catalogo? del Porro Lambertenghi e, dei cinque re

stand, tre risultano non identificati solo per la genericita del titolo, mentre di due

appena ?

pur con titolo sufficientemente dettagliato ? non e stato possibile ef

fettuare Pidentificazione. Come per il ?Piede A?, anche per queste identificazioni

(con Paggiunta della descrizione dei cinque codici non identificati), si veda P?Ap pendice 2? in calce al presente studio.

Ci e stato inoltre conservato un foglio, il n? IV fra quelli inseriti nel mano

scritto, contenente sul recto un inventario assai sommario di nove fra questi trenta

codici, con stima in zecchini per ciascun manoscritto 41. Esso, verosimilmente ver

gato in epoca antecedente alPinventario dei codici ?segnati +? e di grafia diffe rente da quella del Mazzucchelli, doveva trovarsi fra le mani di quest'ultimo, che

probabilmente ne fece uso in quella evenienza e sicuramente lo appoggio sulla p. 3

appena terminata: ne fanno fede le tracce d'inchiostro riscontrabili sul verso 42 del

foglio n? IV, perfettamente sovrapponibili a piccole macchie ed in genere ai tratti di scrittura delle ultime righe di quella pagina 43.

Sin qui i dati raccolti. Ma se ci domandiamo per quale ragione questo inven tario venne redatto a parte, siamo costretti a rimanere nelPincertezza: si potrebbe ipotizzare che, trattandosi di manoscritti pregiati o di carattere speciale, per cio stesso li si considerasse legati alia linea principale delP eredita Trivulzio e quindi da non sottoporre a divisione; o che la loro casuale collocazione in ambiente differen te (con la segnatura specifica ? + ?), li avesse fatti inventariare come gruppo a se stante, e successivamente lasciare in sede u: ma sono ipotesi che lasciano insoddi

39 Anche se, in paragone a quanto riscontrato per i ?Piedi? ?A? e ?B?, non deve essere sottova lutato l'alto valore di un cosi ridotto numero di codici, dovuto tuttavia alia stima elevata di alcuni di es si (sino ad un massimo di 200 lire attribuita al n? 1: ?Epistole Latine di Francesco Filelfo con alcune Greche, e molte inedite. Cod. Cart, del Sec. XV mancante del primo foglio in fo. stragrande?).

40 Confermano questa contemporaneity, oltre all'identita del compilatore, anche le stesse caratteri stiche esteriori (disposizione della pagina, aspetto della scrittura, ecc.) riscontrabili sia nel presente bifo

glio che nelle altre due parti. 41 Ho potuto pervenire all'identificazione dei nove codici attraverso una duplice verifica: anzitutto

la descrizione dei singoli manoscritti che, pur breve e talora generica, e tuttavia significativamente simile nell'uno e nelFaltro dei due inventari; inoltre la stima riferita per ciascun manoscritto, che rivela un rap porto costante di uno zecchino a circa 15 lire, nel raffronto fra Pinventario fornito nel foglio n? IV e

quello dei codici ?segnati +?. Do le corrispondenze fra i numeri dei codici inventariati nel foglio n? IV

e, dopo il segno ? = ?, quelli dei codici ?segnati +?, aggiungendo fra parentesi gli zecchini e le lire con cui ciascuno di essi e stato stimato (rimandando alia ?Appendice 2? per i riferimenti a Porro, Catalogo o per la descrizione dei codici ivi non catalogati): 1 = 6 (4/60); 2 = 7 (1/13); 3 = 8 (6/90); 4 = 9

(1/14); 5 = 10 (6/86); 6 = 18 (2/24); 7 = 19 (6/86); 8 = 22 (6/80); 9 = 23 (2/25). 42 Ricordo, come si e segnalato nella descrizione codicologica, che il verso del foglio e bianco. 43 Si tratta, precisamente, delle ultime quattro righe (nelle quali viene data descrizione del codice

n? 30). 44 Non regge invece Tipotesi, pur seducente, che tali codici fossero stati collocati a parte perche,

acquistati dal marchese Gian Giacomo dopo la morte del padre (nel 1802), dovevano restare esclusi dal

computo per la divisione dell'eredita: alcuni di quei codici, infatti, risultano di acquisizione precedente, come segnalano inequivocabilmente le note apposte su di essi da don Carlo Trivulzio (si vedano, ad

esempio, i n' 6 e 7: per i relativi rimandi a Porro, Catalogo, cfr. ancora ?Appendice 2?). Del resto, come riferivo in n. 8 supra, il fratello Gerolamo, acquistando nell'estate del 1806 i due codici oggi Trot ti 321 e 337, li aveva collocati nella biblioteca domestica, ricevendoli poi in eredita come codici del ?Pie de B? (rispettivamente n? 463 e 444).

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IL FONDO TROTTI DELL'AMBROSIANA 659

sfatti. Non resta che concludere segnalando il problema ed invitando a ulteriori ri cerche.

Prima di riprendere la trattazione ricostruendo la storia successiva dei codici del ?Piede B?, per completare la descrizione del cod. H 150 suss, restano da presentare ancora i fogli n* I-III, tutd e tre di mano di Pietro Mazzucchelli45.

Anzitutto il bifoglio n? I: le prime due pagine contengono copia di una lettera, datata Mondovi 17 marzo 1745, scritta da Michele Casati ad un imprecisato marche se Triulzi per accompagnare il dono di un manoscritto della Cronica di Giovanni Villani. Verosimilmente il mittente ? che nella missiva si manifesta sacerdote, quan do assicura al marchese e alia sua famiglia un particolare ricordo ?ogni giorno, e

particolarmente alPAltare? ? e idendficabile con il futuro vescovo di Mondovi, che resse quella sede dal 1754 al 1782 46; viceversa il destinatario, se intendiamo come ri ferito alia moglie Pindirizzo da parte del Casati dei ?piu ossequiosi complimenti alia

Sig.ra Marchesa?, pare da identificare con il marchese Alessandro Teodoro Trivulzi

piuttosto che con il fratello don Carlo, che sappiamo esser rimasto celibe. Nella mis siva il Casati non offre particolari informazioni sul manoscritto ma, dando generica

mente ad esso la qualifica di ?vecchio?, asserisce di esserne venuto in potere per ca so e di volerlo inviare al marchese ?affinche gli dia luogo nella sua sceltissima Libre

ria, seppur lo stima degno di tanto onore?. In aggiunta, una nota, verosimilmente dello stesso Mazzucchelli, vergata alia terza pagina del bifoglio, precisa: ?I1 Cod. del 1448 non debb'esser questo, ma altro da me acquistato pei fratelli Trivulzi dal Pio

Albergo Trivulzi?. Dei due codici in questione, quello ?del 1448?, entrato nella bi blioteca dei Trivulzio per interessamento appunto del Mazzucchelli47, e idendficabile con il n? 149 descritto nel Catalogo del Porro Lambertenghi 48; Paltro, donato dal Casati, non mi risulta invece facilmente idendficabile 49.

Poi il foglio n? II: esso riporta sul recto alcune annotazioni, ancora di Pietro Mazzucchelli, concernenti Carlo Odescalchi, fratello di Benedetto, divenuto papa con il nome di Innocenzo XI. Nel foglio si fa anzitutto riferimento ad una pubblica zione di Antonio Giuseppe Della Torre di Rezzonico riguardante Innocenzo XI, da

45 Questi tie fogli, a differenza del n? IV appena descritto, sembrano casualmente confluiti nel cod.

H 150 suss, (per il loro contenuto sono in ogni caso ulteriore testimonianza degli studi fatti dal Mazzuc chelli presso i Trivulzio).

46 Hierarchia Catholica Medii et Recentioris Aevi, a c. di R. Ritzler e P. Sefrin, VI, Patavii 1958, 296 (nato a Milano il 29 ottobre 1699, entrd nell'ordine dei Teatini, ricevendo Pordinazione sacerdotale il 18 dicembre 1723; nominato vescovo dal re di Sardegna il 12 dicembre 1753, fu consacrato a Roma il 7

aprile seguente dal cardinale Guidoboni Cavalchini; mori il 7 febbraio 1782); su di lui si vedano anche le Notizie storiche riguardanti la vita di monsignor Michele Casati cherico regolare e vescovo di Mondovi,

pubblicate in apertura a M. Casati, Discorsi sacro-morali, istruzioni, orazioni funebri e panegirici, II, To rino 1787, III-XIV.

47 Se Pidentificazione della scrittura e esatta, avremmo qui attestato anche quest'altro tipo di colla borazione del Mazzucchelli con i Trivulzio. In ogni caso sono ampiamente documentati studi e ricerche

compiuti dal Mazzucchelli, per conto dei fratelli Gian Giacomo e Gerolamo, presso PArchivio del Pio Al

bergo Trivulzio, al fine di raccogliervi materiali concernenti la famiglia Trivulzio (cfr. in genere il faldone S 228 inf.: ivi, nel bifoglio che awolge il gruppo di carte ai ff. 263-378 e che reca pertanto i nj 262 e 379, ci e stata conservata la richiesta, avanzata dal Mazzucchelli in data 21 dicembre 1807 agli amministratori del Pio Albergo Trivulzio, di poter aver accesso all'Archivio delPistituto per compiervi le accennate ricerche).

48 Porro, Catalogo, 456-457; e lo stesso manoscritto che figura come n? 643 fra i codici del ?Piede A?: in ambedue i casi ricorre, nella descrizione, Panno 1448.

49 In Porro, Catalogo, 457, viene descritto, come n? 164, un altro codice, frammentario, della stes sa Cronica del Villani; ma non vi sono indizi per assicurarne Pidentificazione con il manoscritto donato da

Michele Casati.

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cui vengono citate alcune informazioni cronologiche sul fratello Carlo 50. Poi vengo no presentati due manoscritti, indicad come ?Codici Italiani 417-8 del Museo Trivul zio? 51: il Mazzucchelli afferma che essi ?contengono un Diario dal p.0 Genn. 1662 sino al 30 7.bre 1673, ch'io avea gia battezato per essere scritto dal fratello d'lnno cenzo XI, Padre di d. Livio Odescalchi, benche non vi sia nominato PAutore. Ora vedo dover essere propriam.e lo stesso d. Carlo Odescalchi sud.? fratello e Padre ri

spettivam.e?; ed aggiunge che da questi diari si pud ricavare la data esatta della morte di Carlo Odescalchi, appunto il 30 settembre 1673, correggendo quella erronea del 26 settembre asserita dal Rezzonico. Segnalo, in conclusione, che i due mano scritti sono identificabili con gli attuali codd. Trotti 30 e 43 52.

Infine il foglietto n? III: sul recto di esso il Mazzucchelli fornisce la descrizione di un codice pergamenaceo, contenente ?Rime e due novelle? di Mariotto Gallesio: tale manoscritto e identificabile con il codice n? 912 descritto nel Catalogo del Porro

Lambertenghi53.

4. Dal ?Piede B? del cod. Ambr. H150 suss. alVattuale Fondo Trotti

Tornando al ?Piede B?, vogliamo ora conoscere la sorte dei codici in esso elen

cati, raccogliendo informazioni da alcuni inventari di differente contenuto e scopo, tutti compilati lungo il secolo scorso: anzitutto il cosiddetto Inventario peritale Trot ti, un inventario manoscritto conservato in Ambrosiana, che porta la segnatura Q 130 sup. ma e attualmente inserito come n? 35 nella serie degli inventari manoscritti delPAmbrosiana 54. Pur pacificamente usato in Biblioteca ? sino all'approntamento dell'Inventario dei Manoscritti del Fondo Trotti compilato nel 1969 da Maurizio Co

gliati55 ?

quale strumento 'adeguato' per la consultazione del Fondo Trotti, esso non concerne tuttavia i codici di tale fondo effettivamente pervenuti all'Ambrosiana nel 1907, ma fotografa la situazione di esso in epoca assai anteriore 56.

Uinventario consta di pp. IV + 168: le pp. 1-140 sono dedicate alia descrizione dei singoli codici, disposti in ordine sparso e accompagnati da una stima in lire per ognuno di essi; dopo le pp. 141-160 lasciate bianche, alle pp. 161-165 viene fornito un indice, con Pelenco dei numeri dei codici (in rosso) e i rimandi alle rispettive pa gine de\V inventario (in nero). A p. 140, al termine delle descrizioni, la stessa mano che ha vergato Vinventario e Pindice, si sottoscrive come segue: ?Milano li 12 Luglio 1853 finita Poperazione dell'Elenco dei MM. (= manoscritti) coll'applicazione di un

prezzo per una vendita totale e non parziale mi sottoscrivo Telesforo Tenenti Calio

50 A.J. a Turre Rezzonici, De supposititiis militaribus stipendiis Benedicti Odescalchi, ... qui ponti fex maximus anno MDCLXXVI Innocentii praenomine fuit renunciatus, Comi 1742, XLVIII n. ***.

51 La denominazione ?Codici italiani? si ritrova in non pochi manoscritti della biblioteca dei Trivul zio studiati dal Mazzucchelli: con essa era evidentemente individuato un gruppo di tali codici, debitamente identificati da un numero progressivo.

52 Essi figurano come n1 674 e 675 fra i codici del ?Piede B?. 53 Porro, Catalogo> 165; non ho trovato indicazione di questo manoscritto fra i codici del ?Piede

A?. 54

Questi inventari sono elencati in Paredi, Storia dell'Ambrosiana, 106-110. 55 Anche quest'altro catalogo sara oggetto di dettagliata presentazione infra. 56 II fraintendimento nelPambito della Biblioteca Ambrosiana conseguente alPuso di questo inventa

rio senza che ne venisse rilevata la precedente epoca di compilazione, sta alPorigine di indicazioni fuorvian

ti, se non totalmente scorrette, rinvenibili in pubblicazioni riguardanti il Fondo Trotti (si vedano, ad es., P.O. Kristeller, Iter Italicum, I, London-Leiden 1963, 348-349; e V. Salvadori, / carteggi delle bibliote che lombarde. Censimento descrittivo, I, Milano 1986, 76).

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IL FONDO TROTTI DELL'AMBROSIANA 661

grafo (sic) Librajo e perito dell'I.R. (= Imperial Regio) Tribunale? 57: oltre al nome dell'estensore dell'inventario, non altrimenti noto, veniamo cosi a conoscere la data in cui quel lavoro fu concluso e lo scopo per il quale era stata commissionata Pin ventariazione: si intendeva effettuare, o per lo meno si volevano sondare le possibili ty per una vendita globale del fondo di manoscritti in questione.

Che si tratti del fondo ereditato da Cristina e inventariato nel ?Piede B? del cod. H 150 suss, non v'e dubbio, per tutti i riscontri che si possono effettuare (per i

quali rimando all'?Appendice 3? in calce al presente studio). Bisogna anzi aggiunge re subito che, essendo Cristina ancora vivente nel 1853, a lei deve essere attribuita

quell'iniziativa 58, che fortunatamente non ando in porto almeno nei modi in cui era stata prospettata; il nome di Inventario peritale Trotti, con cui questo inventario e abitualmente conosciuto e citato, deve pertanto ritenersi errato, o per lo meno fuor viante: nel prosieguo dell'articolo, quindi, mi riferiro ad esso denominandolo inven tario del 1853.

I codici che vi sono descritti, per altro in forma assai imprecisa e con numerosi travisamenti, numerati dall'l al 611, assommano di fatto ? nella stesura originaria de\Y inventario ? a 614: alia cifra di 611 devono infatti essere sottratte due unita, poiche i n1 159 e 344 non esistono 59, e viceversa ne devono essere aggiunte ahre cin que, perche il n? 454 e usato per due codici distinti60 e, oltre alia numerazione ordi naria, vi sono quattro codici recanti un numero seguito dalla lettera distintiva ?A? 61. La numerazione del presente inventario, attestata per la prima volta appunto nel 1853 ? ma non sappiamo se e di quanto anteriore a tale data ?- , risulta del tutto differente da quella del ?Piede B? del cod. H 150 suss.; sara essa tuttavia ad imporsi in seguito, senza variazioni, come si pud verificare per i codici del Fondo Trotti giunti in Ambrosiana 62.

Nell'inventario del 1853 sono inoltre confluite numerose annotazioni, di mani ed epoche differenti63. Fra questi interventi si distingue la mano che con matita co

57 Riferendo il contenuto di questa sottoscrizione, mons. Carlo Castiglioni, dottore dell'Ambrosiana dal 1931 e prefetto dal 1953 al 1964 ? in C. Castiglioni, Un codice supposto perduto, ?Aevum?, 21 (1947), 233-237 (in part. 237) ?, erroneamente indica quale anno il 1852. L'articolo citato riferisce di un

manoscritto, il Giornale degli andamenti della Dottrina Christiana e dei frutti e delle opere del glorioso San Carlo Borromeo di Giovanni Battista Casali, ritenuto smarrito da Seregni, Don Carlo, 77 n. 3, ed invece identificabile con il cod. Trotti 413 (nel presente inventario esso e descritto a p. 97, non a p. 67 come erro neamente indicato dal Castiglioni).

58 Non si dimentichi, in aggiunta, che Maria, figlia di Cristina, solo nel 1861 sarebbe andata sposa al marchese Ludovico Trotti (e solo nel 1871 sarebbe diventata erede dei codici alia morte della madre).

59 Anche se sono stati erroneamente inseriti nelPindice, rispettivamente alle pp. 162 e 163. Per quan to riguarda il primo di essi, inoltre, a p. 76 accanto alia descrizione assai imperfetta di un codice non nu

merato una mano successiva ha vergato a matita il n? 159, suggerendo di identificare con questo numero il manoscritto in questione; esso invece, come ha corretto un'altra mano a penna, corrisponde al n? 167, per altro descritto, in forma altrettanto imprecisa ed incompleta, anche a p. 74. (Val la pena di segnalare che pure un altro codice, il n? 343, e descritto due volte, a p. 133 regolarmente, mentre alle pp. 70-71 senza in dicazione di numero).

60 Un primo codice recante quel numero e descritto a p. Ill, un secondo a p. 139. ? Precisamente i n* 109/A (p. 38), 180/A (p. 83), 291/A (pp. 38-39) e 315/A (p. 39). 62 Fatta eccezione per il cod. Trotti 300, che ha contenuto differente dal corrispondente n? 300 del

V inventario. 63 Ne segnalo qui in nota le principali (oltre a quanto indico di seguito nel testo). A p. I mons. Giovanni Galbiati ? entrato alPAmbrosiana nel 1905, dottore dal 1910 e prefetto dal

1924 al 1951 ? informa che ?i codici segnati nel corso del presente volume con un cj (deest) a matita signi ficano i codici mancanti all'Ambrosiana?; sulla stessa pagina e incollato un foglio recante i ?numeri che

mancano [al] fondo Trotti?. Si tratta di annotazioni legate alPuso improprio ?

gia segnalato in precedenza ? di questo inventario, secondo cui esso veniva adoperato per la consultazione dei codici del Fondo Trot ti: nel corso dell'inventario si riscontrano, infatti, tali ?d? (vergate a matita nera, ma talora anche a penna

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piativa ha aggiunto, lungo Vinventario, altri otto codici, tutti identificati con numeri ?bis? M. Come appare evidente dalla grafia e come conferma per un caso specifico mons. Agostino Saba 65, Pestensore di tali integrazioni e mons. Achille Ratti (il futu ro pontefice Pio XI), dottore della Biblioteca Ambrosiana dal 1888 e prefetto dal 1907 al 1914. Si deve pertanto ritenere che, quando nel 1907 i codici Trotti entraro no in Ambrosiana, non essendo recensiti quegli otto ne\V inventario del 1853, il neo

prefetto prowide ad aggiungerveli nel modo indicato. Probabilmente i numeri ?bis?, con cui essi furono identificati66, non vennero creati in quel frangente da mons.

Ratti, ma erano gia stati posti in antecedenza: la maggior parte di questi codici, del

resto, si trova gia recensita fra i manoscritti del ?Piede B? dell5inventario di divisio ne 61. Se ne deve dedurre che Vinventario del 1853, pur sostanzialmente completo, non recensiva tuttavia integralmente i codici di propriety di Cristina Belgioioso alPe

poca di quella inventariazione, e che il numero di essi era allora superiore ai 614 re censiti nt\V inventario. Ma resta ugualmente vero che circa un centinaio degli origina ri 724 codici dt\V inventario di divisione doveva essersi gia disperso.

Purtroppo ulteriori diminuzioni dovevano prodursi in seguito. La piu consisten te fu quella che vide Palienazione di circa centoventi codici negli anni Ottanta di

quel secolo, quando ormai la raccolta era passata ai coniugi Maria Belgioioso e Lu dovico Trotti. La vicenda venne descritta, con amarezza e con qualche semplificazio ne, da Francesco Novati (1859-1915) 68: acquistati da Ulrico Hoepli nelPinverno del 1885 ?per una somma cospicua? e offerti in prima istanza alPautorita pubblica, per un'eventuale loro introduzione alia Braidense, i codici vennero messi in vendita a

o a matita rossa), mentre nell'indice finale i numeri dei codici non giunti all'Ambrosiana sono cancellati con un tratto a matita. Molti di questi interventi successivi, tuttavia, si accavallano e correggono anche piu volte, lasciando Pimpressione di una forte imprecisione.

A p. Ill, invece, lo stesso compilatore de\V inventario, oltre a dare suggerimenti per la consultazione delPindice finale, fornisce informazioni sul modo in cui gli vennero consegnati i codici: Poperazione fu

compiuta in due riprese, una prima volta il 5 maggio ? si direbbe del 1853 ? con consegna di 247 volu

mi, una seconda volta, il 9 dello stesso mese, con consegna di 363 volumi. Dopo aver riferito di questi 610, 10 stesso scrivente aggiunge (NB. pongo una barra per indicare Pinizio di ogni nuova riga): ?Vol. 2?: Casti, 11 Poema Tartaro, giacente nei spezzati / 2?: Tasso. La Gerusalemme colla versione Bolognese, giacente nei

spezzati / Elenco dei Cavalieri ammessi a Corte in due Volumi / e questi oltre li 611 qui descritti vengono coperti dal n? 109 A / 272 A / 291 A / 315 A?. La frase e oscura: in ogni caso il n? 272/A non si trova

mlY inventario (cfr. n. 61 supra) e gli altri tre numeri (pp. 38-39) riguardano manoscritti con contenuti dif ferenti da quelli qui enunciati dalPinventariatore; viceversa i quattro codici sono identificabili, appunto gra zie al contenuto, con i seguenti numeri dell'inventario del 1853: 370 (p. 61: Casti, 77 Poema Tartaro, 2?

vol.), 611 (p. 140: Tasso, La Gerusalemme, colla versione in lingua Bolognese, 2? vol.), 226 e 282 (p. 71: Elenco dei Cavalieri ammessi a Corte).

? Si tratta dei n* 53 bis (p. 74), 76 bis (p. 98), 139 bis (p. 5), 140 bis (p. 43), 249 bis (p. 35), 276 bis (p. 71), 370 bis (p. 61) e 414 bis (p. 97).

65 Dottore all'Ambrosiana dal 1930 al 1953, fu poi vescovo di Nicotera e Tropea (1953-1961) e di Sassari (1961-1962). La notizia concernente le aggiunte fatte dal Ratti all'inventario del 1853 (cfr. A. Saba, La leggenda abbreviata di S. Caterina da Siena scritta da fr. Antonio della Rocca (da due codici inediti

Ambrosiano-Vaticano), ?Aevum?, 8, 1934, 291-342: in part. 294) riguarda specificamente il cod. Trotti 276 bis (mons. Saba, invece di matita copiativa parla di ?lapis bleu?).

66 Anche queste segnature vennero conservate in seguito nella numerazione dei codici Trotti, fatta eccezione per il n? 53 bis, ora identificato con il cod. Trotti 35.

67 Si tratta dei seguenti sei manoscritti: n? 53 bis = Piede B, n? 224; n? 76 bis = Piede B, n? 346; n? 139 bis = Piede B, n? 377; n? 249 bis = Piede B, n? 158; n? 276 bis = Piede B, n? 136; n? 370 bis = Piede B, n? 157. Fanno quindi eccezione solo due codici, vergati dopo Panno 1816 in cui avvenne la di visione (e quindi acquistati successivamente, non sappiamo se prima o dopo il 1853): n? 140 bis, contenente

copia di una Memoria autobiografica del conte Diego Guicciardi datata agosto 1828, e n? 414 bis, con il dramma Gloria e ricchezza di Luigi Cicconi con ?censura? datata 22 marzo 1845.

68 Novati, / codici (le citazioni che seguono sono tratte dalle pp. 137-138). Sulla vendita dei codici ad Ulrico Hoepli riferisce anche A. Melani, Miniature, ?I1 bibliofilo?, 7 (1886), 38-40.

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IL FONDO TROTTI DELL'AMBROSIANA 663

Milano e ?un bel giorno Pintiera raccolta, debitamente imballata, ha preso il volo verso PAmerica, dove a quest'ora una buona parte ne e gia stata venduta alPasta pubblica?. II Novati pote esaminare i codici quando ancora si trovavano in Milano, presso Ulrico Hoepli, e fornire la descrizione dettagliata di quindici di essi69; ma, per una migliore conoscenza delPintera faccenda, converra far riferimento diretta mente ai cataloghi di vendita divulgad in quelPoccasione, Puno da Ulrico Hoepli nel marzo del 1886 e Paltro dalla Leavitt Art Gallery di New York per la vendita alPa sta del 27 novembre 1886 70.

II primo di essi, un opuscolo litografato che Ulrico Hoepli preferisce definire un semplice ?elenco sommario?, inviato in forma privata agli amatori almeno ini zialmente con Pintenzione di una vendita globale 71, descrive 124 codici: infatti ai 122 codici numerati dalPl al 122, devono esserne aggiunti tre, poiche ricorre due volte erroneamente la coppia di numeri 42-43 e oltre al n? 117 e segnalato anche il n? 117a, ma ne deve essere sottratto uno, dovendosi sopprimere il n? 87 che e lo stesso del n? 110. Purtroppo non vi vengono citati i numeri gia usuali nell'inventario del 1853 ed e quindi necessario compiere un'identificazione fra questi codici da un lato e quelli del ?Piede B? dt\Y inventario di divisione insieme a quelli dell5inventario del 1853 dalPaltro: identificazione possibile ed evidente per buona parte di essi, ma non attuabile per un consistente gruppo dal titolo generico 72.

L'altro catalogo, della Leavitt Art Gallery 73, descrive 50 fra i codici del gruppo precedente: infatti, benche il numero complessivo dei volumi elencati sia di 55, deb bono essere esclusi due manoscritti (n1 7 e 8) e tre volumi a stampa del Cinquecento (ni 53-55), che non facevano parte della raccolta Trivulziana 74. In questo caso le identificazioni, facilitate dal numero relativamente ridotto dei codici e da alcune in formazioni precise (in particolare il numero delle pagine dei singoli manoscritti), ri sultano possibili per la quasi totalita di essi.

Dalla quantita dei codici acquistati da Ulrico Hoepli (124) e di quelli venduti al

69 Novati, I codici, 139 e 143-185. 70 Si tratta dei due opuscoli seguenti: il primo: Raccolta di Manoscritti con Miniature dal Secolo X?

in avanti gia appartenenti al Marchese Carlo Trivulzio (in parte con note storiche-letterarie dello stesso) ed ora acquistati e messi in vendita dalla Libreria Antiquaria di Ulrico Hoepli, Milano 1886; il secondo: Me dieval Nuggets from the Trivulzio Library of Milan, Italy, being Vellum Manuscripts of the Twelth to the

Fifteenth Centuries, illuminated with Painted Miniatures, Floriated Borders, and Initials in Gold and Co lors, New York, Geo. A. Leavitt & Co., 1886. Sono ambedue rinvenibili nella Biblioteca Braidense, rispet tivamente sotto la segnatura ?Misc. Bibl. M.21? e ?Misc. Bibl. L.79?. I due opuscoli entrarono insieme al ia Braidense (come indicano i contigui numeri d'entrata, rispettivamente 323105 e 323104, e le due segnatu re antiche ?Cons. Sopr. VIII. B. 24?, con la specificazione in esponente ?a? per il primo e ?b? per il se

condo), probabilmente ?

suggeriscono alia Biblioteca Braidense, arguendolo dalla solerzia con cui Ulrico Hoepli faceva pervenire alia biblioteca varie pubblicazioni

? per dono dello stesso Hoepli; in ogni caso i due opuscoli coindicono con quelli consultati dal Novati: infatti, solo dalle note a matita apposte sulla co

pia del secondo opuscolo oggi in Braidense, nel suo articolo egli pote far riferimento ai prezzi della vendita Leavitt del 1886, come troviamo, ad esempio, in Novati, I codici, 142-143 n. 1.

71 Raccolta di Manoscritti, 1. 72 Poiche Ulrico Hoepli aveva indirizzato la sua scelta a volumi pregevoli per le miniature che vi era

no contenute, nella raccolta descritta nell'opuscolo figurano molti libri d'ore (?Offici della Beata Vergine Maria?, ecc), difficilmente distinguibili nelle brevi descrizioni di inventari di questo genere.

73 Lo si veda descritto, con sarcasmo per gli errori e le esagerazioni che vi si riscontrano, da Nova ti, I codici, 138-139 n. 1 (egli, tuttavia, colloca la vendita al 28 novembre 1886, mentre dal catalogo essa e indicata per il giorno precedente, 27).

74 Cfr. ancora Novati, I codici, 138-139 n. 1. II cod. n? 7 del catalogo di vendita Leavitt (Jacopo Zeno, Vita Caroli Zeni) e oggi conservato nella Beinecke Rare Book and Manuscript Library della Yale University di New Haven (Connecticut): lo si veda catalogato, come MS 2, in B.A. Shailor, Catalogue of Medieval and Renaissance Manuscripts in the Beinecke Rare Book and Manuscript Library Yale University,

I, Binghamton (New York) 1984 (Medieval and Renaissance Texts and Studies, 34), 4-5.

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664 C. PASINI

Pasta a New York nel 1886 (50), si comprende che in quelPoccasione ? e forse an

che altre volte in quegli anni ? i manoscritti ereditati da Cristina Belgioioso e quin di da Maria Trotti andarono dispersi in vari altri rivoli non meglio verificabili: la stessa Leavitt Art Gallery, ad esempio, in una successiva vendita alPasta tenuta a New York il 6 febbraio 1888, metteva sul mercato altri manoscritti ugualmente deri vanti dal gruppo dei 124 codici acquistati da Ulrico Hoepli75, e ? come apprendia mo da Giovanni Seregni

? anche Pantiquario Rosenthal di Monaco, venuto in pos sesso in quegli anni di codici dello stesso gruppo, provvedeva poi a venderli a vari

acquirenti76. Solo di qualcuno dei codici elencati nel catalogo Hoepli si conosce, al meno in parte, la sorte successiva.

Si tratta dei seguenti, che elenco secondo Pordine dei numeri nel ?Piede B? del cod. H 150 suss.: dopo la descrizione ivi fornita, aggiungo i numeri delYinventario del 1853, del catalogo Hoepli e del catalogo Leavitt 1886 (tacitamente tralasciandoli

quando in essi non compaia il manoscritto), e successivamente le ulteriori infor mazioni:

Piede B, n l 16 e 17: ?Messale appartenente gia alia Chiesa de' Benedettini di Civate nella Diocesi di Milano, in Pergamena del Secolo XI, con annesso un Volume d'Osservazioni sopra lo stesso, del possessore D. Carlo Trivulzio, in fo.? = inventario del 1853, n' 253 (p. 32) e 281 (p. 52) = Hoepli, n? 1 77; venuto in possesso del libraio Rosenthal di Monaco che lo de scrive in un catalogo del 1898 78, venne riacquistato al principio di questo secolo dal principe Luigi Alberico Trivulzio, riconfluendo nella Biblioteca Trivulziana di piazza S. Alessandro: deiravvenimento diede notizia, in ?Archivio Storico Lombardo?, mons. Achille Ratti79; ora, unitamente ai codici passati al comune di Milano nel 1935, si trova alia Biblioteca Trivulziana al Castello Sforzesco, ove reca la segnatura n? 2294 80

(e la collocazione ?Nuovi Acq. D

127?)81. Piede B, n? 20: ?Antifonario Cisterciense in Pergamena del Secolo XII in fo.? = invert

tario del 1853, n? 68 (p. 19) = Hoepli, n? 5 82 = Leavitt, n? 47; da questa vendita il codice passd alia collezione di Charles F. Gunther di Chicago, che lo lascid in eredita alia Historical Society della citta; neiraprile del 1922, per la mediazione di J. Christian Bay, della John Cre rar Library di Chicago, fu ottenuto dalla Cistercian Abbey of Gethsemani (Kentucky); da que

75 Si tratta dei codici n > 16, 44 e 65 del catalogo Hoepli: cfr. le indicazioni fornite nelFelenco propo sto infra nel testo, rispettivamente ai codd. n' 301, 449 e 457 del ?Piede B?. Purtroppo non mi e stato

possibile reperire il catalogo di questa vendita. 76 Si tratta dei codici n' 1, 41 e 53 del catalogo Hoepli: anche per questi cfr. le indicazioni fornite

nelPelenco proposto infra nel testo, rispettivamente ai codd. n' 16-17, 527 e 116 del ?Piede B? (ove si tro veranno i relativi rimandi a Seregni, Don Carlo: purtroppo non mi e stato possibile reperire neppure i ca

taloghi di vendita cui si fa ivi riferimento). Debbo aggiungere di un altro manoscritto, venduto dall'anti

quario Rosenthal ma non segnalato dal Seregni: e il codice n? 30 nel catalogo Hoepli, n? 95 del ?Piede B?

(anche per esso si veda l'elenco infra nel testo). 77 II codice e segnalato, senza indicazione del numero, anche in Novati, / codici, 141-142 n. 5. 78 Seregni, Don Carlo, 151. 79 L'articolo e siglato con le sole iniziali: A. R., Un cimelio lombardo ricuperato, ?Archivio Storico

Lombardo?, s. IV, vol. IV, 32 (1905), 216-218. Sul rientro del codice cfr. anche Seregni, Don Carlo, 150-152 (vedi pure n. 10 supra).

80 C. Santoro, I codici medioevali della Biblioteca Trivulziana, Milano 1965, 321-322. II numero dovette essergli attribuito al rientro in Trivulziana: infatti, poiche in Porro, Catalogo, i codici sono nume rati dalPl al 2276 (cfr. ivi, 509-530, il Catalogo dei manoscritti per ordine di numero), agli acquisti com

piuti dopo la pubblicazione di quel catalogo vennero attribuiti i numeri successivi (si vedano, ad esempio, i codici n? 2298 e 2299, descritti dalla Santoro alle pp. 323-324, per i quali il catalogo segnala esplicitamente: ?Non figura nel Catal. Porro, perche pervenuto posteriormente?).

81 C. Santoro, Codices Trivultiani antiquiores (ab VIII usque ad XII saeculum), Milano 1950, 14-19.

82 II codice e segnalato, senza indicazione di numero (ma con il numero del catalogo Leavitt), anche in Novati, I codici, 141-142 n. 5.

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IL FONDO TROTTI DELL'AMBROSIANA 665

sf ultima venne infine concesso in deposito permanente all'Institute of Cistercian Studies della Western Michigan University di Kalamazoo (Michigan), ove figura come MS I della Obrecht Collection 83.

Piede B, n? 95: ?Manuale ecclesiastico, che contiene le Litanie, PAssoluzione Sacramen

tale, le cose necessarie da sapersi da ogni Cristiano, varie tavole astronomiche, il Calendarib, il

Computo delPanno Solare e Lunare di Maestro Bono, alcuni ristretti di Trattati di Musica con quello di Boezio. Codice in Pergamena ad uso di qualche Ecclesiastico Lucchese del Secolo XIV in 4?? = inventario del 1853, n? ? 408 (p. 109) = Hoepli, n? 30 84; acquistato dalPanti quario Rosenthal di Monaco e segnalato il 19 gennaio 1887 nelP?Akzessions-Journal?, nel 1890 il codice fu comperato dalla Staatsbibliothek Preussischer Kulturbesitz di Berlino, ove ri cevette la segnatura Theol. lat. Qu. 261 85.

Piede B, n? 116: ?Horologium Sapientiae et Officium Divinae Sapientiae e Meditazioni sulla Passione del B. Enrico Susone. Cod. in Perg.a del Sec. XIV in 8?? = inventario del

1853, n? 530 (p. 117) = Hoepli, n? 53; acquistato dal libraio Rosenthal di Monaco, che lo de scrive in un suo catalogo citato dal Seregni86, non si sa ove si trovi attualmente.

Piede B, n? 244: ?Venantius de Monticulo Serenissimo Principi Philippo Mariae Duci Mediolani, Libellus gloriosus de passionibus oculorum. Cod. in Perg. del Secolo XV in 4?? = inventario del 1853, n? 481 (p. 116) = Hoepli, n? 23 87; filisabeth Pellegrin ha identificato il

manoscritto con Pattuale cod. Lat. Qu. 386 della Deutsche Staatsbibliothek di Berlino 88. Piede B, n? 265: ?Servii Grammatici in Virgilii Bucolica dilucida explanatio; II. Servii Ho

norati Grammatici Commentarii in P. Virgilii Maronis Georgicorum Libros quatuor (Arriva sol tanto al principio del Libro 3?, essendo mutilo il Codice, ove manca il Commentario del Libro 4? della Georgica e il principio nel Libro I. delPEneide); III. Commentarii eiusd. Servii in Aeneida. Cod. Membr. coi Ritratti e le armi di Sforza Terzo, del Sec. XV in fo.? = inventario del 1853, n? 4 (pp. 30-31) = Hoepli, n? 19 89 = Leavitt, n? 12; rimasto invenduto alPasta Leavitt del 1886 90, passd poi alia collezione Engel-Gros, e successivamente alia collezione Parravicini-Engel, ove fu

consultato ed identificato da Elisabeth Pellegrin 91; dal 1958 si trova alia Yale University Library di New Haven (Connecticut), come n? 224 della biblioteca di Thomas E. Marston 92.

Piede B, n? 267: ?Comoediae Terentii Afri per Iohannem de Birago (con glosse). Cod. Memb. in 4?? 93 = inventario del 1853, n? 347 (p. 56)

= Hoepli, n? 42 = Leavitt, n? 10; fi

gura, infine, con la segnatura Nouv. acq. lat. 458, fra le nuove acquisizioni della Bibliotheque Nationale di Parigi compiute entro Panno 1891 94.

83 S. De Ricci - W.J. Wilson, Census of Medieval and Renaissance Manuscripts in the United Sta tes and Canada, I, New York 1935 (= 1961), 730; e Ferrari, Dopo Bernardo, 286-287 e 300-301.

84 Con questo numero il codice e descritto anche in Novati, I codici, 155-156. 85 G. Achten, Die theologischen lateinischen Handschriften in Quarto der Staatsbibliothek Preussi

scher Kulturbesitz Berlin, I, Wiesbaden 1979, 193-196. 86 Seregni, Don Carlo, 93 n. 1 (che cita il catalogo Rosenthal con la scarna indicazione: ?Codices

manuscripti, p. 128, N. 981?). 87 Con questo numero il codice e descritto anche in Novati, / codici, 151. 88 ?. Pellegrin, La bibliotheque des Visconti et des Sforza Dues de Milan. Supplement, Florence

Paris 1969, 53 (cfr. anche T. De Marinis, La legatura artistica in Italia nei secoli XV e XVI. Notizie ed

elenchi, III, Firenze 1960, 17, n? 2545). 89 Con questo numero il codice e segnalato anche in Novati, I codici, 140 n. 2, mentre e erronea

mente indicato come n? 18 ivi, 142-143 n. 1. 90 Cfr. ? oltre a Novati, / codici, 142-143 n. 1 ? l'annotazione a matita ?invenduto? posta accan

to alia descrizione del manoscritto nella copia del catalogo di vendita Leavitt, citata in n. 70 supra. 91 ?. Pellegrin, La bibliotheque des Visconti et des Sforza Dues de Milan, au XVe siecle, Paris

1955, 383 e 397-398 (per dipendenza dal Novati ? cfr. n. 89 supra ? il codice vi e erroneamente indicato

come n? 18 del catalogo Hoepli). 92 C.U. Faye - W.H. Bond, Supplement to the Census of Medieval and Renaissance Manuscripts in

the United States and Canada, New York 1962, 90. 93 La descrizione originaria e stata cancellata e corretta dallo stesso Mazzucchelli: qui ho riportato la

dizione definitiva. 94 L. Delisle, Manuscrits latins et francais ajoutis aux fonds des nouvelles acquisitions pendant les

anntes 1875-91. Inventaire alphabetique, Paris 1891, 627 (cfr. anche Seregni, Don Carlo, 76 n. 2); C. Vil la, La ?Lectura Terentii?, I, Padova 1984 (Studi sul Petrarca, 17), 405-406.

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666 C. PASINI

Piede B, n? 276: ?Andreae Daxii Sylva cui titulus Virbius in Leonis Decimi Pontificis Maximi Laudem enarrata. Cod. Membr. colPArma miniata di Leon X ed altri fregi, del 1515, in 4?? = inventario del 1853, n? 479 (p. 116) = Hoepli, n? 28 95; analogamente al preceden te, figura, con la segnatura Nouv. acq. lat. 460, fra le nuove acquisizioni della Bibliotheque Nationale di Parigi compiute entro Panno 1891 %.

Piede B, n? 301: ?Leonardi (Bruni) Aredni, de Bello Punico; item Descriptio eius Belli quod post primum Punicum Bellum Romani cum Illiricis deinde cum Gallis gesserunt per eun dem Leonardum. In calce: Laus Deo per Milanum Burrum 1444. Cod. Membr. con miniature nella prima pagina del Secolo XV in 4?? = inventario del 1853, n? 350 (p. 57) = Hoepli, n? 16 97; venduto alPasta a New York il 6 febbraio 1888 dalla Leavitt Art Gallery (n? 146 del ca talogo), il codice pass6 alia collezione di Thomas F. Richardson, e nel 1919 a quella di John Frederick Lewis; con quesPultima raccolta, poco dopo la morte del proprietario (1932) entro infine alia Free Library di Philadelphia (Pennsylvania), ove porta la segnatura Lewis Collec tion num. 54 98.

Piede B, n? 449: ?Ordinatione de le Compagnie Ambrosiane. In calce: Tabula ordinata per presbyterum Iohannem Marcum de Caponibus. Seguono delle Aggiunte, ed una Patente di Fratellanza del Presidente de* Cisterciensi dTtalia accordata nel 1522 alle stesse Compagnie, delle quali dicesi autor et gubernator R.dus D. Io. Marchus de Caponibus Divi Laurentii Cano

nicus. Cod. in Perg.a del Sec. XVI in fo.? = Hoepli, n? 44 "; venduto alPasta dalla Leavitt

Art Gallery nel 1888, il codice pass6 dapprima ad Alphonse Labitte di Parigi, sembra poi aver fatto parte della biblioteca di William S. Semple; venduto il 21 ottobre 1926 a New York dalle

Anderson Galleries, fu acquistato da Lenore and James Marshall, rimanendo in loro proprieta sino alia morte di Lenore nel 1972; venduto con Pintera libreria dei Marshall a Bernard Qua ritch a Londra, pass6 infine alia Libreria Antiqua di Elfo Pozzi a Milano, donde fu acquistato per la Notre Dame University di Notre Dame (Indiana): attualmente e ivi segnalato come cod. 42 10?.

Piede B, n? 457: ?Ordini delli Fratelli della compagnia di santo Ambrosio eretta nella Chiesa di santo Roccho fuori di P. Ticinese alia Torraccia dellTmperatore, colPapprovazione di S. Carlo sottoscritta di propria mano in Palatio Archiepiscopali Mediolani die 16 Mensis Aprilis MDLXXII. Cod. Membr. del Sec. XVI in 4?? = inventario del 1853, n? 378 (pp. 16-17) = Hoepli, n? 65; venduto alPasta a New York il 6 febbraio 1888 dalla Leavitt Art Gal lery (n? 153 del catalogo), il codice entrd nella collezione di manoscritti posseduti da Samuel Bowne Duryea; nel 1895, per lascito testamentario delPintera collezione, passo infine alia bi blioteca della Long Island Historical Society di Brooklyn (New York) 101.

Piede B, n? 527: ?Rime di A.rE//R-Cod. Membr. con miniature scritto in Milano sul

principio del Sec. XVI in 4?? = inventario del 1853, n? 421 (p. 100) = Hoepli, n? 41 102; ac quistato dal libraio Rosenthal di Monaco, che lo descrive in un suo catalogo del 1905 citato dal Seregni 103, non si sa ove si trovi attualmente.

95 Con questo numero anche il presente codice e descritto in Novati, I codici, 151-155. 96 Delisle, Manuscrits latins et frangais, 210 (cfr. ancora Seregni, Don Carlo, 76 n. 2 e 146). 97 Con questo numero anche il presente codice e descritto in Novati, I codici, 148-149. 9* De Ricci -

Wilson, Census, II, New York 1937 (= 1961), 2059 (cod. n? 184); E. Pellegrin, Bi

bliotheque d'humanistes lombards de la cour des Visconti Sforza, ?Bibliotheque d'Humanisme et Renais

sance?, 17 (1955), 218-245 (in part. 233-234); ora in Eadem, Bibliotheques retrouve'es. Manuscrits, biblio

theques et bibliophiles du Moyen Age et de la Renaissance. Recueil d'itudes publie'es de 1938 a 1985, Paris

1988, 371-398 (in part. 386-387); cfr. anche Eadem, La bibliotheque des Visconti et des Sforza Dues de Mi

lan, au XVe siecle, Paris 1955, 383; Kristeller, Iter Italicum, I, 348-349; J. Hankins, Bruni manuscripts in North America: a handlist, in Per il censimento dei codici dell'epistolario di Leonardo Bruni, a c. di L.

Gualdo Rosa, Roma 1991 (1st. stor. ital. per il Medio Evo, Nuovi studi stor., 10), 55-90 (in part. 83). 99 Anche il presente codice ? tuttavia con il n? 44 bis al posto del corretto 44 ? e descritto in No

vati, I codici, 177-178. 100 J.A. Corbett, Catalogue of the Medieval and Renaissance Manuscripts of the University of No

tre Dame, Notre Dame (Indiana) 1978, 183-189. 101 Figura catalogato come cod. n? 20 in De Ricci -

Wilson, Census, II, 1199-1200. 102 Con questo numero anche il presente codice e descritto in Novati, / codici, 166-175 (Pidentifica

zione e stata possibile proprio grazie al monogramma riprodotto dal Novati a p. 167 e corrispondente a

quello copiato nelPinventario di divisione). 103 Seregni, Don Carlo, 147 n. 1 (che cita il catalogo Rosenthal con la scarna indicazione: ?Catalo

gue 36, p. 28, N. 113?).

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IL FONDO TROTTI DELL'AMBROSIANA 667

Piede B, n? 626: ?La Storia della Peste che devasto, Panno 1630, il Borgo di Busto Arsi zio, scritta da un Canonico della Collegiata di Busto Panno 1632. Cod. autogr. mutilo in fine

Cart, del Sec. XVII in 4?? = Hoepli, n? 47; venduto sulla piazza di Francoforte sul Meno,

venne scoperto e acquistato dal prof. V. Maar delPUniversita di Copenhagen 104; entrd infine alia Universitetsbibliotek di questa citta, ove porta la segnatura Add. 1197 105.

II gruppo piu consistente dei codici di Cristina Belgioioso (prima) e di Maria Trotti (poi), restd tuttavia compatto: e questa raccolta che nel 1907 venne donata al ia Biblioteca Ambrosiana dai marchesi Maria Trotti Belgioioso e Ludovico Trotti

Bentivoglio. Entrando alP Ambrosiana 106 i codici conservarono complessivamente il nome di Fondo Trotti e singolarmente il numero che essi avevano in precedenza e che abbiamo trovato gia usato nt\Y inventario del 1853 107: ovviamente restavano vuoti i numeri corrispondenti ai non pochi manoscritti andati dispersi.

Una sommaria descrizione del Fondo Trotti e oggi reperibile ne\YInventario dei Manoscritti del Fondo Trotti, compilato nel 1969 da Maurizio Cogliati e recante il n? 48 nella serie degli inventari manoscritti delPAmbrosiana. Questo inventario, che

rispecchia la situazione attuale del fondo, del resto identica a quella delPentrata dei codici in Biblioteca, fa ammontare il numero complessivo dei manoscritti a 443 108: una cifra di poco inferiore ai ?circa 460? codici che ? con stima si direbbe affretta ta ? nella comunicazione del 23 maggio 1907 al Reale Istituto Lombardo di Scienze e Lettere, il prefetto mons. Achille Ratti annunciava donati alia Biblioteca Ambro siana 109.

Cosi i 724 codici ricevuti in eredita da Cristina Trivulzio Belgioioso, inventariati nel 1853 in numero di 614 in vista di una alienazione globale che fortunatamente non ebbe luogo, diminuiti dei 124 manoscritti venduti da Maria Belgioioso e Ludovi co Trotti ad Ulrico Hoepli nel 1885, per dono degli stessi proprietari approdarono in

104 J.W.S. Johnsson, Storia della peste avvenuta nel borgo di Busto Arsizio. Manuscrit original, ap partenant autrefois a la Bibliotheque Belgiojosa a Milan, Copenhague 1924, 6 (vedi anche Seregni, Don

Carlo, 148; al codice ho gia fatto riferimento nella n. 26 supra). 105 A. Krarup, Katalog over Universitetsbibliotekets Haandskrifter. I Samlingerne e donatione vario

rum, additamenta, Rostgaards, Schionnings og 0rsteds Samling, 2, Kobenhavn 1935, 136. 106 Verosimilmente il 15 maggio di quell'anno, come troviamo indicato da un timbro circolare ad in

chiostro rosso apposto su molti di essi, recante appunto la data ?15 mag. 1907? e attorno la scritta ?Bi blioteca e Pinacoteca Ambrosiana?.

107 Fatta eccezione per i seguenti codici: Trotti 35, che nell'inventario del 1853 recava il n? 53 bis (cfr. n. 66 supra); Trotti 392/A, che non ha corrispondente neWinventario; Trotti 300, che ha contenuto differente dal corrisponde n? 300 de\V inventario (cfr. n. 62 supra).

108 II Cogliati elenca e descrive i soli codici del Fondo Trotti effettivamente esistenti in Ambrosiana, disponendoli in ordine numerico: comincia quindi dal cod. Trotti 13, omette tacitamente quelli intermedi non pervenuti, e finisce con il cod. Trotti 573. Tuttavia, per un errore di impaginazione, dopo il f. 260 del Pinventario, dedicato al cod. Trotti 315/A (su cui vedi infra), ai ff. 261-280 si passa direttamente ai codd. Trotti 339-365, per tornare ai codd. Trotti 316-338 nei successivi ff. 281-300, riprendendo infine regolar mente al f. 301 con il cod. Trotti 368.

Si presti inoltre attenzione ai seguenti casi: ? i codd. Trotti 218 e 221, elencati dal Cogliati allo stesso modo degli altri manoscritti pervenuti in

Ambrosiana ? ma lasciati senza descrizione e contrassegnati dalla parola ?deest? ?, sono invece presenti in Biblioteca (come ha indicato una mano successiva a matita, che ha aggiunto ?c'e?: e verosimile che i due codici non poterono venir rintracciati quando il Cogliati effettuava la descrizione del Fondo Trotti ma vennero trovati solo successivamente!);

? il cod. Trotti 315/A, come i due precedenti elencato ma non descritto dal Cogliati e contrassegna to dalla parola ?deest?, effettivamente non esiste nella Biblioteca Ambrosiana (e non doveva quindi neppur essere segnalato dal Cogliati);

? il cod. Trotti 392 e di fatto un incunabolo, precedentemente inserito nel cod. Trotti 390 a forma re un unico codice; non e stato quindi considerato nel computo globale.

109 per ia citazione cfr. n. 15 supra.

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668 c. pasini

numero di 443 alia Biblioteca Ambrosiana nel 1907. Non resta, a questo punto, che

compiere un raffronto puntuale tra gli inventari qui citati (compreso quello della vendita Leavitt a New York del 1866), partendo dal ?Piede B? di quell'inventario di

division? che possiamo finalmente consultare, nella bozza compilata da Pietro Maz

zucchelli, nel cod. H 150 suss. delPAmbrosiana. A tal proposito, un prospetto delle identificazioni sinora individuate viene presentato nelP?Appendice 3? posta in calce a questo studio. Mi riprometto tuttavia di fornire, in una successiva pubblicazione, la trascrizione integrale del testo del ?Piede B?, per meglio documentare (e possibil

mente integrare) le varie identificazioni, ed ugualmente per offrire agli studiosi la de

scrizione, pur sommaria, di non pochi codici dispersi, provenienti dalla raccolta di Cristina Trivulzio Belgioioso, che attendono tuttora di essere ritrovati presso biblio teche ed amatori.

APPENDICE 1

Identificazione fra i numeri del ?Piede A? del cod. Ambr. H150 suss, e quelli in Porro, Catalogo

NelPelenco che segue, nella prima colonna pongo il numero che contraddistingue i codici

del ?Piede A? nella bozza delF inventario di divisione (cod. Ambr. H 150 suss.), mentre nella seconda e nella terza do indicazione dei codici Trivulziani paralleli descritti in Porro, Catalo go, fornendone il numero e, fra parentesi, la pagina (NB. per i numeri riportati in modo erra to nel Catalogo del Porro, li sostituisco tacitamente con quelli esatti forniti ivi nell'Errata-cor rige di p. 507; resta invece insoluto il caso di due codici, alle pp. 98 e 131, rispettivamente n' 371 e 130 nel cod. H 150 suss., che recano Pidentico n? 563 in Porro, Catalogo).

I numeri tralasciati riguardano prevalentemente codici descritti nelPinventario in forma

assai generica, e pertanto non identificabili; segnalo con un punto interrogativo le identifica

zioni sufficientemente probabili ma non sicure.

Piede A Porro, Catalogo n? (p.)

Piede A Porro, Catalogo n? (p.)

1 2 4 5 7 8 9 11 12 13 14 15 18 21 26

2139 838 841 842 844 847 848 340 685 775 454 542 409 597 518

(31) (500) (500) (500) (501) (501) (501) (364) (164) (278) (435) (12)

(250) (223) (14)

28 31 33 37 38

39-42 43 44 45 47 48 49 50 51 52

267 516 456 521 520

416-419 513 615 375 617 616 357

? 333 ? 475

383

(48) (47)

(364) (184) (335) (222) (244) (244) (430) (214) (323) (322) (225) (332) (222)

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IL FONDO TROTTI DELL'AMBROSIANA 669

Piede A Porro, Catalogo n? (p.)

Piede A Porro, Catalogo n? (p.)

53 55 56 57 58 72 76 79 88 89 91 92 93 94 95 96 97 99 101 102 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140

532 540 596 488 332

? 479 478 334 451 265 386 331 509 512 393 429 436 426 522 347 533 729 399 452 653 662 499 403 437 497 326 356 359 487 500 541 433 354 638 411 410 502 623 563

? 423 377 1448 598 601 554 525 523 524 319

(99) (222) (161) (363) (225) (333)

(332-333) (325) (364) (49)

(361) (160) (334) (393) (393) (378) (97) (28)

(244) (180) (337) (200)

(10-11) (ID

(407) (270) (265)

(179-180) (37)

(214) (263) (135) (264) (134) (265) (25)

(178) (263-264)

(267) (444) (159) (428) (32)

(131) (226) (214) (134)

(3) (51-52) (440) (145) (14) (2-3) (399)

141 142 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 158 159 160 161 162 163 164 165 166 167 169 170 171 172 173 174 176 177 178 179 180 181 183 184 185 186 187 188 189 190 191 192 193 194 195 196 197

527 528 529 494 709 1516 1321 592 858 718 431 1209 1363 1335 404

? 1616 380 534 1517 236 824 1262 1277 1453 1756 1292 1416 864 1454 1318 1406 1405 865 1796 1267 1268 1451 1402 1319 1403 1227 1224 1428 1265 1219 241 1230 1644 1229 1332 1378 711 1255 1314

(3) (3)

(131) (428-429)

(147) (365) (160) (105) (378) (25)

(372) (91)

(372) (440-441)

(185) (72-73) (360)

(57-58) (362) (339)

(198-199) (420) (301) (133) (192) (303) (341) (420) (92)

(416) (423)

(418-419) (423) (395) (417) (132) (417) (129) (418) (417) (419)

(419-420) (133)

(131-132) (321) (131) (131) (156) (160) (97)

(405) (56)

(160) (160)

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670 c. pasini

Piede A Porro, Catalogo n? (p.)

199 1513 (237) 201 1270 (322)

202-214 1839-1851 (137) 215 1852 (135) 216 1853 (135) 217 1854 (314) 218 1228 (416)

219 1239 (191) 220 233 (191) 221 1245 (191) 222 1310 (191) 223 1429 (370-371) 224 1243 (191) 225 1244 (191) 226 1271 (414) 227 713 (236) 228 ? 853 (502) 229 355 (370) 230 630 (19) 231 633 (36) 232 391 (144) 233 753 (171)

234 764 (17-18) 235 734 (350) 236 646 (34) 237 717 (223) 238 243 (426) 239 726 (194-195) 240 244 (73) 241 836 (279-280) 242 758 (237) 243 245 (443) 244 720 (443) 245 677 (4) 246 24 (70) 247 715 (138) 248 666 (175-176)

249 683 (350-351) 250 ? 676 (173) 251 636 (267) 252 837 (4) 253 637 (437) 254 716 (80) 255 722 (404) 256 747 (24-25) 257 823 (256) 258 667 (345) 259 714 (319) 260 622 (394) 261 760 (273-274) 262 660 (269) 263 752 (362) 264 621 (266) 265 681 (175)

Piede A Porro, Catalogo n? (p.)

267 818 (356) 268 727 (434) 269 735 (324) 270 ? 807 (404-405) 272 1014 (342) 273 675 (39) 274 ? 861 (39) 275 ? 860 (38-39) 276 686 (101-102) 277 619 (16)

278 620 (16-17) 279 628 (402) 280 647 (348) 281 737 (425) 282 503 (468) 283 536 (468) 284 506 (235) 285 507 (235) 286 358 (466) 287 430 (466) 288 1290 (302) 289 369 (74) 290 504 (215) 291 1340 (90) 292 1349 (52) 293 1350 (52) 294 1269 (370) 295 765 (102) 296 696 (427) 297 774 (277-278) 298 817 (278-279) 299 353 (427-428) 300 832 (50) 301 802 (50) 302 368 (243) 303 1377 (242)

304 705 (164-165) 305 754 (196) 306 650 (269) 307 1007 (146) 308 625 (394)

309-311 670-672 (317) 312 1273 (130) 313 561 (65) 314 1275 (157) 315 1276 (157) 316 1430 (32) 317 1348 (19) 318 2064 (496) 319 1371 (364) 320 1272 (364) 321 1622 (365) 322 1218 (74-75) 323 1369 (43)

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IL FONDO TROTTI DELL'AMBROSIANA 671

Piede A Porro, Catalogo n? (p.)

324 1274 (452) 325 725 (156) 326 813 (8) 327 812 (7) 328 1382 (102) 329 1341 (90) 330 1342 (359) 331 1343 (452) 332 1344 (304) 333 739 (7) 334 1345 (234) 335 1346 (100) 337 1355 (412) 338 724 (18) 339 706 (18) 340 1421 (306) 341 604 (448-449) 342 859 (163) 343 1783 (33) 344 1800 (85) 345 1781 (155) 346 1784 (33) 347 1782 (33) 348 1785 (33) 349 1787 (65) 350 ? 1830 (320)

351-354 1640-1643 (147) 355 582 (318) 356 1419 (144) 357 1855 (44) 358 1860 (15) 359 1025 (250-254) 360 581 (134) 361 1361 (211) 362 360 (399) 363 1253 (421) 364 991 (84) 365 ? 63 (352) 366 1356 (167) 367 1692 (164) 369 2156 (18) 370 1868-1869 (153) 371 563 (98) 372 1407 (417) 373 1404 (421-422) 374 635 (233) 375 1515 (364) 376 1283 (197) 377 870 (155) 378 1347 (304-305) 379 1282 (302) 380 1291 (302-303) 381 1260 (132)

Piede A Porro, Catalogo n? (p.)

382 1315 (132) 383 1368 (466) 384 531 (465) 385 862 (407) 387 1257 (435) 388 1733 (405) 389 235 (129) 390 1242 (191) 392 1295 (395) 393 389 (420) 395 ? 1519 (371) 396 1520 (191-192) 397 1518 (396) 398 1688 (201) 399 1689 (394) 400 ? 1690 (161) 401 1256 (338) 402 ? 1650 (161) 403 106 (466) 404 1778 (425) 405 1286 (366) 406 940 (280) 415 95 (224)

416 390 (312-313) 417 92 (203) 418 20 (82) 419 421 (20) 420 363 (358) 421 362 (221-222) 422 434 (442) 423 ? 420 (369) 424 325 (162) 425 373 (30) 426 415 (318) 427 376 (318) 428 424 (148) 429 36 (90) 430 530 (401-402) 431 591 (169) 432 593 (229) 433 413 (139) 434 490 (165) 435 491 (165)

437-438 ? 551-552 (40) 439-445 1631-1637 (42) 447-448 1638-1639 (42)

449 526 (465) 450 131 (59-60)

451 548 (373) 452 367 (371-372)

453 495 (264-265) 454 382 (91) 455 1249 (236)

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672 c. pasini

Piede A Porro, Catalogo n? (p.)

Piede A Porro, Catalogo n? (p.)

456 457 458 459 460 461 463 464 465 466 467 468 469 470 472 473 474 475 476 477 478 479 480 481 482 483 484 485 486 487 488 489 490 491 492 493 494 495 496 497 498 499

500-505 507

509-511 512 513 514 515 516 517 518 519

329 328 346 1365 587 1320 1211

? 1261 1311 1697

? 1698 1312 1313 1649 313 1384 1259 1360 1366 1367 1222 1221 225 1234 1401 1264 1216 1220 1408 1232 1720

39 306 1870 1330

1296 o 1297 1695 1238 46 139 86 178

874-879 185

1703-1705 2123 1858 1864 1857 1856 1865 1859 1863

(91) (91)

(131) (22)

(374) (356-357)

(378) (174) (374) (309) (309) (374) (374) (134)

(96-97) (337) (413) (211) (93)

(374) (432) (85)

(418) (416) (418) (416) (416)

(149-150) (424-425)

(206) (15)

(435) (170) (401) (207) (362) (63)

(453) (240)

(411-412) (438-439)

(366) (406) (453) (323) (480) (254) (150)

(9) (454) (94)

(239) (444)

520 521 522 523 524 525 526 527 528 529 530 531 532 533 534 535 536 537 538 539 540 541 542 545 547 548 549 550 551 552 553 554 555 556 557

558-564 565 566 567 568 569 570 571 572 573 575 576 577 578 579 580 581 582

1867 1861 1862 2116

11 701 35 196 795 1084

? 1055 ? 977 1094 1019 1020 1021 914 894 927 908 941 361 891 929 932 928 921 990 959 1000 892 896 895

? 898 925

942-948 917 938

? 936 939 995 1043 1001 422 949 1031 1044 1042 370 930 55

923 997

(371) (148) (371) (481)

(171-172) (80)

(319) (210-211)

(65-66) (112-113)

(120) (342)

(35-36) (351) (68)

(68-69) (68)

(379) (210) (232) (213) (399) (436) (176) (233)

(2) (169) (55)

(338) (230) (230) (243) (57)

(454) (10) (80)

(242) (207) (254) (312) (32)

(230) (368) (162) (379) (413) (230) (171) (184) (466) (56)

(368) (170)

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IL FONDO TROTTI DELL'AMBROSIANA 673

Piede A Porro, Catalogo Piede A Porro, Catalogo n? (p.) n? (p.)

600 585 (86) 602 372 (373) 603 374 (181) 605 1246 (400) 606 1289 (155) 607 83 (400)

609 304 (356)

638 1293 (161)

640 2115 (50)

583 996 (32) 643 149 (456-457) 584 998 (55) 644 154 (403)

585 987 (228) 645 1233 (24) 586 993 (64) 646 ? 1479 (375)

587 1866 (193) 647 1364 (446) 589 549 (362) 648 611 (224-225)

590 153 (454) 649 2 (148) 591 1359 (137) 650-652 41-43 (314)

593 1721 (64) 654 1217 (104) 594 560 (62) 655-656 868-869 (5)

595 600 (170) 657-659 1832-1834 (145) 596 599 173 661 1765 (240) 597 371 (467) 662 1792 <453>

598 414 (86) 663 1811 (7> 599 1452 (367) 664 1828 (57>

665 1807 (406) 666 1786 (442) 667 1780 (84) 668 1835 (86) 669 1809 (405) 670 56 (467) 671 1326 (467)

25 116a ?12 672 1328 (13?-131> 673 366 (467) 610 544 (468) m 61 mj 611 321 (450) 675 1322 (172) 612 1258 (395) 676 1362 210

613 1278 (321) 677 i294 (9) 614 398 (44) 678 158 {366) 615 237 (15) 679 2i42 (476-477) 616 1281 (301) 68i i48 (69)

617 1376 (426) 682 ? 1693 (65) 618 ? 1647 (171) 683 1417 (86)

619 105 (85) 684 162 (259-260) 620 583 (338) 685 1794 (231)

621 1210 (312) 686-688 1667-1669 (21) 622 239 (474) 689 1354 (184)

623 1375 (104) 690 584 (401) 624 1508 (323) 691 121 (467)

625 553 (62) 693 1032 (367) 626 44 (413) 696 1827 (155)

627 1200 (414) 697 1813-1814 (155) 628 ? 1201 (257) 699-703 1532-1536 (85)

629 1202 (250) 704-709 1526-1531 (9-10) 630-631 28-29 (398) 714 1445 (100)

632 1351 (103) 715 1446 (100) 633 1195 (232) 716 1444 (99-100) 634 242 103 717 1806 (349)

635 1465 (375) 7J8

' ? (266) 637 1374 (73-74) 719 19 257

720 120 (229) 639 145 314 721 140 t185"186*

722 I4l (60-61) 641 25 (61-62) 723 * ?*>

642 1139 (99) 724 543 (215)

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674 c. pasini

APPENDICE 2

Identificazione fra i numeri dei codici ?segnati + ? del cod. Ambr. H150 suss, e quelli in Porro, Catalogo

NelPelenco che segue, analogamente a quanto fatto per il ?Piede A? nelPAppendice 1, nella prima colonna pongo il numero che contraddistingue i codici ?segnati +? nella bozza deWinventario di divisione (cod. Ambr. H 150 suss.), mentre nella seconda e nella terza do in dicazione dei codici Trivulziani paralleli descritti in Porro, Catalogo, fornendone il numero e, fra parentesi, la pagina (NB. sempre in analogia alPAppendice 1, per i numeri riportati in mo do errato nel Catalogo del Porro, li sostituisco tacitamente con quelli esatti forniti ivi nelP^r rata-corrige di p. 507).

Segnalo con un punto interrogativo le identificazioni sufficientemente probabili ma non sicure. Viceversa, per i cinque codici non identificati (i n* 13, 22 e 23 a causa della genericit& del titolo, ed i n? 9 e 14 comunque non reperiti), riporto in calce integralmente la descrizione fornita nel cod. H 150 suss.

codici segnati +

Porro, Catalogo n? (p.)

codici segnati +

Porro, Catalogo n? (p.)

1 2 3 4 5 6 7 8 10 11 12 15 16

873 733

? 730 796 801

2146 2144 2148 2167 2147 786 689 170

(348) (346) (345)

(346-347) (347-348) (158-159) (220-221) (151-152) (139-143) (201-202) (234-235) (436-437)

(20)

17 18 19 20 21 24 25 26 27 28 29 30

1329 ? 2145

2162 1073 2263 731

2157 958 909

? 1039-1041 793

2154

(455-456) (369)

(207-209) (107-108) (108-109) (345-346) (462-463)

(451) (348) (380) (130)

(497-498)

9. ?Abecedario ad uso d'un figlio del duca Gian Galeazzo Sforza di Milano. Cod. Membr. con pitture del Sec. XV in 8??

13. ?Ducum Mediolani Decreta. Cod. Cart, del Secolo XV in fo.? 14. ?Lettera della Nicolosa a Sforza Maria, in Cart, del 1459? 110 22. ?Offizio della Madonna. Cod. Membr. con Miniature del Sec. XVI in 8? coperto di Ma

rocchino rosso? 23. ?Altro consimile coperto di Marocchino giallo in 8??

110 La descrizione qui riportata e frutto di una correzione compiuta dallo stesso inventariatore, ed

appare non pienamente perspicua. Una lettera di tal Nicolosa ad uno Sforza fu vista a Milano in casa Tri vulzio da Lady Sydney Morgan (1785 ca -

1859), nel suo viaggio in Italia all'inizio del XIX secolo, e venne trascritta in Lady Morgan, L'ltalie, traduit de Panglais, I, Paris 1821, 263 n. 1: Pautrice (ivi, 262-263) identifica questa Nicolosa con un'amante di Massimiliano Sforza (1493-1530), figlio di Ludovico il Moro, cui la missiva sarebbe stata indirizzata (cfr. anche Motta, Libri di Casa Trivulzio, 44). Se ? come ritengo assai probabile

? la lettera in questione e la stessa, le indicazioni fornite dalPinventariatore (la data del 1459 ed il nome ?Sforza Maria?) ed il contenuto stesso della lettera (in cui si parla del padre del destinata rio come ancora in vita) farebbero invece propendere ad identificare lo Sforza non nominato con Galeazzo

Maria (1444-1476), figlio di Francesco I (1401-1466).

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IL FONDO TROTTI DELL'AMBROSIANA 675

APPENDICE 3

Identificazione fra i numeri del ?Piede B? del cod. Ambr. H 150 suss., quelli del successivi inventari, e le collocazioni attuali dei manoscritti

NelPelenco che segue, nella prima colonna pongo il numero che contraddistingue i codici del ?Piede B? nella bozza deWinventario di divisione (cod, Ambr. H 150 suss.); nella seconda do indicazione dei codici paralleli descritti neWinventario del 1853, sempre riferendone il nu mero; nelle due colonne successive identifico i codici posti in vendita nel 1885-1886, fornendo i numeri con cui sono contrassegnati rispettivamente nel catalogo Hoepli (terza colonna) e nel catalogo Leavitt (quarta colonna); nella quinta ed ultima colonna indico, quando sia nota, la collocazione attuale (per i codici del Fondo Trotti della Biblioteca Ambrosiana do semplice mente la segnatura ?Trotti? seguita dal numero).

Come per PAppendice 1, i numeri tralasciati riguardano prevalentemente codici descritti neH'inventario in forma assai generica, e pertanto non identificabili; segnalo con un punto in terrogativo le identificazioni sufficientemente probabili ma non sicure.

Piede B inv. del 1853 Hoepli Leavitt Collocazione attuale

1

3 4 6 7

8 9 11

12

13 15 16

17 20

22 27 28 31 33

35 39 40 41 42 43 45 46 47 48 50 51 53

79 512 416 499 507 518 447 578 182 345 335 253

281 68

449 584

? 273 300 142

315/A ? 464

550 404 531 251 461 39

250 308

? 548 509 71

77

6 36

22

50

47

43

45

73

Trotti 512 Trotti 416 Trotti 499 Trotti 507 Trotti 518 Trotti 447

Trotti 182 Trotti 345 Trotti 335 Milano, Bibl. Trivulziana, 2294 (olim Nubvi Acq. D 127) unito al precedente Kalamazoo (Michigan), Western

Michigan Univ., Institute of Cister cian Studies Library, Obrecht Col lection, MS I

Trotti 142

Trotti 404 Trotti 531 Trotti 251 Trotti 461

? Trotti 548 Trotti 509 Trotti 71

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676 C. PASINI

Piede B inv. del 1853 Hoepli Leavitt Collocazione attuale

54

55 56 57

58

59

62

70

89

90

91 92

93

94

95

99

100 104 105 106 107 108 110 111 112 113 114 115 116 117 118 121 122 123 124 125 127 128 129 130 131 133 135 136 137 138 140 141 142 143 144 146 148

552 287 610 233

525 506 579 551 589 519 573 505 448

?408

286 414 196 444 19

495 500 542 553 536 541 231 167 530 557

? 564 5

158 468 487 562

166 498 346 556 34

440 276 bis

315 533 110 111 204 38

200 57

222

70 122

113

37

56 29 30

46

21

52 64

53

20

55

40

34

Trotti 552

Trotti 233

Trotti 525

Trotti 551

Trotti 519 Trotti 573

Berlin, Staatsbibl. Preussischer Kul

turbesitz, Theol. lat. Qu. 261

Trotti 286 Trotti 414 Trotti 196 Trotti 444

Trotti 495 Trotti 500

Trotti 541 Trotti 231 Trotti 167

? Trotti 564

Trotti 158 Trotti 468 Trotti 487 Trotti 562

Trotti 166 Trotti 498 Trotti 346 Trotti 556 Trotti 34 Trotti 440 Trotti 276 bis Trotti 315 Trotti 533 Trotti 110 Trotti 111 Trotti 204 Trotti 38 Trotti 200 Trotti 57 Trotti 222

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IL FONDO TROTTI DELL'AMBROSIANA 677

Piede B inv. del 1853 Hoepli Leavitt Collocazione attuale

149 2 150 285 Trotti 285 151 491 Trotti 491 152 84 Trotti 84

153 559 Trotti 559 154 517 Trotti 517

155 425 Trotti 425 156 436 Trotti 436

157 370 bis Trotti 370 bis 158 249 bis Trotti 249 bis

160 359 Trotti 359 161 131 Trotti 131

162 ? 6 163 177

170 90 Trotti 90 171 95 Trotti 95

172 101 Trotti 101 174 144 Trotti 144

175 51 Trotti 51 176 443 68 177 42

178 56 Trotti 56 179 67 Trotti 67

180 174 80 182 221 Trotti 221 184 296 Trotti 296 186 254 Trotti 254 188 188 Trotti 188

189 280 192 342 Trotti 342 193 118 Trotti 118 194 82 Trotti 82

195 ? 490 ? Trotti 490 196 526 Trotti 526

197 ? 135 ? Trotti 135 198 316 Trotti 316 199 23 Trotti 23

200 232 Trotti 232 201 310 Trotti 310

202 597 203 598 204 599 205 600 206 601 207 602 208 603 209 604 210 605 211 606

212 60 Trotti 60 213 70 Trotti 70 214 20 Trotti 20 215 147 Trotti 147

216 241 217 97 Trotti 97 219 139 Trotti 139

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678 C. PASINI

PiedeB inv. del 1853 Hoepli Leavitt Collocazione attuale

220 221 222 223 224 226 227 228 229 230 231 232 233 234 235 236 238 239 240 242 243 244

245 246 249 251 252 253 255 256 257 259 260 261 262 263 264 265

266 267 268 269 270 271 272 273 274 276 277 279 280 281 282

455 292 293 352

53 bis 419 181 334 558 331 128 385 474 466 459 175 247 375 469 152 430 481

537 528 80

503 348 356 130 117

? 107 471 423 302 549 219

4

234 347 351 156 295 54

212 330 272 479 460 47

373 390 e 392

184

39

61

27

23

95 66

11 19

42

107 104

60 28

81

12

10

Trotti 455

Trotti 293 Trotti 352 Trotti 35 Trotti 419 Trotti 181 Trotti 334 Trotti 558 Trotti 331 Trotti 128 Trotti 385

Trotti 466 Trotti 459

Trotti 247 Trotti 375 Trotti 469

Trotti 430 Berlin, Deutsche Staatsbibl., Qu. 386

Lat.

Trotti 80 Trotti 392/A

Trotti 348

Trotti 130 Trotti 117 ? Trotti 107 Trotti 471 Trotti 423 Trotti 302 Trotti 549

New Haven (Connecticut), Yale Univ. Library, Thomas E. Marston

224 Trotti 234 Paris, Bibl. Nat., Nouv. acq. lat. 458 Trotti 351

Trotti 54 Trotti 212 Trotti 330

Paris, Bibl. Nat., Nouv. acq. lat. 460 Trotti 460

Trotti 373 Trotti 390 e Trotti 392 Trotti 184

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IL FONDO TROTTI DELL'AMBROSIANA 679

Piede B inv. del 1853 Hoepli Leavitt Collocazione attuale

283 52 18 284 160 285 336 286 276 287 314 42 bis 42 288 243 3 289 263 290 483 291 41 292 150 293 379 294 476 295 504 296 484 297 161 298 403 299 298 300 83 301 350 16

302 79 7 9 303 36 8 4 304 49 305 143 306 198 307 361 308 140 311 418 312 ? 11 313 190 314 8 71 3 315 3 316 109 317 168 318 271 320 230 322 208 323 81 324 294 325 169 326 353 327 329 103 328 260 329 199 330 368 331 290 332 148 338 100 339 94 340 205 342 192 343 255 344 112 345 244 346 76 bis

Trotti 276

Trotti 263 Trotti 483 Trotti 41 Trotti 150 Trotti 379 Trotti 476 Trotti 504 Trotti 484 Trotti 161 Trotti 403 Trotti 298 Trotti 83 Philadelphia, Free Library, Lewis Collection 54

Trotti 49 Trotti 143 Trotti 198 Trotti 361 Trotti 140 Trotti 418

Trotti 190

Trotti 109 Trotti 168 Trotti 271 Trotti 230 Trotti 208 Trotti 81 Trotti 294 Trotti 169 Trotti 353

Trotti 260 Trotti 199 Trotti 368 Trotti 290 Trotti 148 Trotti 100 Trotti 94 Trotti 205 Trotti 192 Trotti 255 Trotti 112 Trotti 244 Trotti 76 bis

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680 C. PASINI

Piede B inv. del 1853 Hoepli Leavitt Collocazione attuale

347 146 Trotd 146 349 9 351 398 51 39

355 257 Trotd 257 357 62 Trotti 62

358 183 Trotti 183 359 229 Trotti 229 360 299 Trotti 299 361 26 Trotti 26

362 358 Trotti 358 363 489 Trotti 489 364 480 Trotti 480 365 132 Trotti 132 366 516 Trotti 516

368 364 Trotti 364 369 86 Trotti 86

370 442 Trotti 442 371 268 Trotti 268 372 55 Trotti 55 373 451 Trotti 451 374 98 Trotti 98 376 78 Trotti 78

377 139 bis Trotti 139 bis 383 463 Trotti 463

384 145 Trotti 145 385 465

386 88 Trotti 88 387 134 Trotti 134 389 116 Trotti 116 392 133 Trotti 133 395 113 Trotti 113

396 73 Trotti 73 397 50 Trotti 50 398 195 Trotti 195 399 25 Trotti 25 401 77 Trotti 77

403 248 Trotti 248 405 89 Trotti 89

406 363 Trotti 363 407 387 Trotti 387

414 514 Trotti 514 416 501 Trotti 501

417 427 Trotti 427 418 424 Trotti 424

419 305 Trotti 305 420 561 Trotti 561

421 535 94 422 Trotti 300

423 332 Trotti 332 424 588 102 425 449 90

426 513 Trotti 513 428 382 Trotti 382 430 225 Trotti 225 431 228 Trotti 228

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IL FONDO TROTTI DELL'AMBROSIANA 681

Piede B inv. del 1853 Hoepli Leavitt Collocazione attuale

432 435 437 438 439 440 441 442 443 444 447 448 449

450 452 453 454 455 456 457

458 459 460 461 463 464 465 467 468 469 471 472 473 474 475 476 477 478 481 482 483 484 485 486 487 488 489 490 491 493 494 495

180

274 173 22

319 189 153 58 126 69

337 194 114

333 374 312 470 306

378

407 154 13

213 321 277 29 46 129 157 48 21 28

262 10 18 7

216 37

435 384 291 61

396 176 372 33

e 180/A 259 172

291/A 249

44

10 69 96 38 12 65

50 51 49 48 44

59

Trotti 274 Trotti 173 Trotti 22 Trotti 319 Trotti 189 Trotd 153 Trotti 58

Trotti 69 Trotti 337 Trotti 194 Trotti 114 Notre Dame (Indiana), Univ. of Notre Dame, cod. 42

Trotti 333

Brooklyn (New York), Long Island Historical Society, cod. 20 Trotti 407 Trotti 154 Trotti 13 Trotti 213 Trotti 321 Trotti 277 Trotti 29 Trotti 46 Trotti 129 Trotti 157 Trotti 48 Trotti 21 Trotti 28 Trotti 262

Trotti 18

Trotti 216 Trotti 37 Trotti 435

Trotti 291 Trotti 61 Trotti 396 Trotti 176 Trotti 372 Trotti 33

Trotti 259 Trotti 172 Trotti 291/A Trotti 249

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682 C. PASINI

Piede B inv. del 1853 Hoepli Leavitt Collocazione attuale

496 434 Trotti 434 497 91 Trotti 91

498 92 Trotti 92 499 45 Trotti 45

500 380 Trotti 380 501 313 Trotti 313

502 472 Trotti 472 503 ? 304 ? Trotti 304

504 607 505 608 506 609

507 428 Trotti 428 508 328 509 40 72

511 214 Trotti 214 512 482 Trotti 482 514 429 Trotti 429 515 555 Trotti 555 516 388 Trotti 388 517 237 Trotti 237 518 120 Trotti 120 519 288 Trotti 288 520 224 Trotti 224 522 284 Trotti 284

525 266 46 527 421 41

528 ? 324 ? Trotti 324 530 411 43 bis 531 ? 383 83 6

533 432 Trotti 432 537 452 Trotti 452 538 217 Trotti 217

539 420 Trotti 420 540 412 Trotti 412

541 458 Trotti 458 542 527 Trotti 527 543 431 Trotti 431 545 393 Trotti 393 546 441 Trotti 441 547 327 Trotti 327 548 340 Trotti 340 549 446 Trotti 446 550 433 Trotti 433 551 457 Trotti 457 556 565 Trotti 565 557 206 Trotti 206 558 397 Trotti 397

559 611 560 318 Trotti 318 561 508 Trotti 508 562 409 Trotti 409 563 456 Trotti 456 564 415 Trotti 415

565 571 Trotti 571 566 394 Trotti 394

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IL FONDO TROTTI DELL'AMBROSIANA 683

Piede B inv. del 1853 Hoepli Leavitt Collocazione attuale

567 165 Trotti 165 570 207 Trotti 207 572 377 Trotti 377 573 320 Trotti 320 575 279 Trotti 279

576 467 577 303 Trotti 303 578 493 Trotti 493 579 450 Trotti 450 580 322 Trotti 322 581 438 Trotti 438 583 520 Trotti 520 584 369 Trotti 369 585 370 Trotti 370 586 554 Trotti 554 587 497 Trotti 497 588 354 Trotti 354 589 275 Trotti 275 590 197 Trotti 197 592 155 Trotti 155 594 289 Trotti 289 595 215 Trotti 215

596 426 Trotti 426 597 453 Trotti 453 598 72 Trotti 72 600 163 Trotti 163

601 238 Trotti 238 602 170 Trotti 170 603 311 Trotti 311 604 355 Trotti 355 605 540 Trotti 540

607 413 Trotti 413 608 357 Trotti 357

610 210 Trotti 210 611 477 Trotti 477

612 201 Trotti 201 613 191 Trotti 191

614 386 Trotti 386 616 422 Trotti 422

617 24 Trotti 24 618 265 Trotti 265

619 193 Trotti 193 620 185 Trotti 185 622 178 Trotti 178 623 151 Trotti 151 624 27 Trotti 27 625 32 Trotti 32

626 47 Copenhagen, UniversitetsbibL, Add. 1197

627 115 Trotti 115 628 343 Trotti 343

629 171 Trotti 171 630 85 Trotti 85 631 119 Trotti 119 633 301 Trotti 301

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684 c. pasini

Piede B inv. del 1853 Hoepli Leavitt Collocazione attuale

634 399 Trotti 399 635 492 Trotti 492 636 485 Trotti 485 637 187 Trotti 187

638 341 17 639 211 Trotti 211

640 395 642 122 Trotti 122 643 179 Trotti 179

644 93 Trotti 93 645 402 Trotti 402 646 325 Trotti 325 651 475 Trotti 475 652 87 Trotti 87

653 371 Trotti 371 654 258 Trotti 258 655 269 Trotti 269 657 282 Trotti 282 658 226 Trotti 226 659 339 Trotti 339 660 227 Trotti 227 661 223 Trotti 223

662 141 Trotti 141 663 127 Trotti 127 664 136 Trotti 136 665 137 Trotti 137 666 138 Trotti 138 667 124 Trotti 124 668 202 Trotti 202 671 283 Trotti 283 672 218 Trotti 218

673 381 Trotti 381 674 30 Trotti 30 675 43 Trotti 43

676 362 Trotti 362 677 164 Trotti 164 678 544 Trotti 544 679 494 Trotti 494 682 246 Trotti 246

684 63 Trotti 63 688 326 48 52 695 12 697 16 Trotti 16

700 102 Trotti 102 702 338 Trotti 338

705 31 Trotti 31 706 239 Trotti 239

707 220 82 708 162 Trotti 162 711 524 Trotti 524

712 532 93 713 473 Trotti 473

714 66 Trotti 66 715 534 Trotti 534 716 242 Trotti 242

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IL FONDO TROTTI DELL'AMBROSIANA 685

Piede B inv. del 1853 Hoepli Leavitt Collocazione attuale

717 417 Trotd 417 718 261

719 125 Trotd 125 720 256 Trotti 256 721 236 Trotti 236 722 264 Trotti 264 723 203 Trotti 203 724 74 Trotti 74

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