Date post: | 01-May-2015 |
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DEFINIZIONE DI OBESITA’
L’obesità si può definire come un eccesso ponderale dovuto ad accumulo di tessuto adiposo a livello di vari organi e tessuti
VALUTAZIONE DEL PESO CORPOREO E DEI DEPOSITI DI TESSUTO ADIPOSO
• Eccesso ponderale percentuale• BMI (peso/altezza in m2)• Plicometria • Misurazione della circonferenza vita• Determinazione della composizione corporea
.
.
Peso ideale = peso al 50° centile per età staturale
Stima dell’eccesso ponderale:
peso reale x 100 / peso ideale• 111-120 % sovrappeso
• 121-140 % obesità lieve
• 141-160 % obesità media
• > 160% obesità grave
BMI= Peso in kg/altezza in m2
BMI= Peso in kg/altezza in m2
PLICOMETRIA
La plicometria è un metodo che più dei precedenti permette di valutare l’eccesso di tessuto adiposo anche se limitatamente al distretto sottocutaneo, è semplice e poco costoso, ma poco riproducibile e risente molto della tecnica individuale.
MISURAZIONE DELLA CIRCONFERENZA VITA
• Dovrebbe essere effettuata regolarmente in quanto è oggi considerata una valida espressione del livello di grasso intraddominale
• Anche nei bambini sembra essere correlata a markers di rischio di malattia metabolica/cardiovascolare
• E’ una misurazione facile da eseguire e abbastanza riproducibile; tuttavia sono ancora carenti i valori normali di riferimento in età pediatrica
METODI DI MISURAZIONE DEL GRASSO CORPOREO
• Densitometria (DEXA)• Determinazione dell’acqua corporea totale• Determinazione del potassio corporeo• Impedenza bioelettrica• RMN
OBESITÀ DEFINIZIONE
• BMI (peso/altezza m2) > 95° centile• Eccesso ponderale > 20% del peso ideale• Spessore delle pliche cutanee > 95° centile• Non esiste una definizione universalmente accettata
CLASSIFICAZIONE DELL’OBESITÀ IN ETÀ EVOLUTIVA
• Obesità primaria o essenziale o esogena
• Obesità secondaria o non essenziale o endogena
OBESITÀ PRIMARIA
Rappresenta più del 90% dei casi, è dovuta a:• Predisposizione genetica• Ipernutrizione/squilibri nutrizionali• Sedentarietà• Squilibrio tra introito calorico e dispendio energetico
Epidemiologia
L’obesità rappresenta il disturbo nutrizionale più frequente nei paesi
industrializzati. La sua prevalenza è in costante aumento in tutto il mondo tanto che l’OMS a parla di una vera e propria
“epidemia dell’obesità”
”
Negli ultimi decenni il miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie e la modifica delle abitudini alimentari hanno contribuito in maniera preponderante allo sviluppo della patologia.
• Negli USA negli ultimi trent’anni si è verificato un incremento del numero dei bambini in soprappeso del 30%. • In Italia la prevalenza nei bambini di 8 anni era del 6% negli anni ’60 e del 15% negli anni ’80 mentre oggi è di circa il 36%.•L’Italia è uno dei paesi europei con i tassi di obesità più elevati in età pediatrica
Distribuzione dell’obesità in età evolutiva in Italia:
% sovrappeso
Dati non disponibili
0-9,9 %
10-19,9%
20-29,9%
≥ 30%
International Obesity Task Force, 2003
Situazione in Europa8-11 anni
Sovrappeso e obesità in Europa
Prevalenza dell’obesità in età evolutiva in EuropaPrevalenza dell’obesità in età evolutiva in Europa
PaesePaese Sovrappeso%Sovrappeso% Obesità%Obesità%
ItaliaItalia 23.923.9 13.613.6
FranciaFrancia 18.118.1 3.83.8
REP. CecaREP. Ceca 2.3-6.92.3-6.9
GreciaGrecia 22.222.2 4.14.1
U.K.U.K. 2020 44
SveziaSvezia 12.312.3 1.11.1
Sovrappeso e obesità: la situazione dei bambini italiani
fotografata da OKkio alla SALUTE • .
OKkio alla SALUTE
OBESITÀ SECONDARIA
a) Obesità associata a sindromi genetiche - S. di Prader-Willi - S. di Laurence-Moon-Biedl - Pseudoipoparatiroidismo
b) Obesità endocrine - S. di Cushing - Ipotiroidismo
c) Obesità ipotalamiche acquisite
- Tumori, pat. infiltrative, etc…
d) Obesità associata a patologia cromosomica - S. di Down - S. di Turner
d) Obesità monogeniche - Mutazioni gene leptina/recettore
leptina - Mutazioni gene POMC - Mutazioni gene MC4R
INQUADRAMENTO CLINICO
OBIETTIVI:• Diagnosi• Individuazione complicanze• Individuazione fattori di rischio
COMPLICANZE DELL’OBESITÀ IN ETÀ EVOLUTIVA
Complicanze ortopediche
Disturbi respiratori
Complicanze dermatologiche
Complicanze a carico dell’app. gastroenterico
Ipertensione arteriosa
Complicanze endocrino-metaboliche
Problemi psicologici
INQUADRAMENTO CLINICO
• Anamnesi• Valutazione auxologica• Esame obiettivo
ANAMNESI FAMILIARE
• Presenza di sovrappeso/obesità nei genitori e/o fratelli
• Familiarità per diabete mellito
• Patologie e fattori di rischio cardiovascolari
• Patologie endocrine
• Disturbi del comportamento alimentare
ANAMNESI PERSONALE
Anamnesi fisiologica
• Peso alla nascita
• Allattamento ed epoca del divezzamento
• Storia dell’accrescimento staturo-ponderale
• Assunzione di farmaci
Anamnesi patologica
• Epoca di comparsa del sovrappeso e entità dell’incremento ponderale
Anamnesi alimentare
• Numero dei pasti, tipo di cibi, porzioni, etc…
Anamnesi motoria
• Ore dedicate a TV, videogiochi,computer, studio,
• Attività motoria spontanea e programmata
VALUTAZIONE AUXOLOGICA
• Altezza e peso da riportare sulle relative curve di crescita• Calcolo del BMI e del relativo percentile• Plicometria• Misurazione circonferenza vita• Stadio puberale
ESAME OBIETTIVO
Es. Obiettivo Generale• distribuzione del grasso• segni dismorfici• cute: smagliature, strie rubre, acantosi, irsutismo• motricità
ACANTHOSIS NIGRICANS
ESAME OBIETTIVO
• Addome: epatomegalia (steatosi), dolore in ipocondrio destro (colelitiasi)
• Apparato respiratorio: tachipnea,dispnea, russamento• Apparato articolare: ginocchio valgo, tibia vara, piede
piatto, scoliosi• Apparato cardiovascolare: pressione arteriosa
Complicanze respiratorie
• Ridotta espansione della gabbia toracica
• Riduzione della capacità polmonare totale
• Ridotta capacità funzionale residua
• Aumento del lavoro respiratorio
• Tachipnea
• Russamento
• Apnee notturne
Alterazioni scheletriche e posturali del bambino obeso
• piede piatto ↓ • ginocchio valgo ↓• asimmetrie delle anche ↓• atteggiamenti scoliotici ↓ scoliosi (?)
OBESITÀ E IPERTENSIONE
Sorof et al, Hypertension, 2002
ESAME OBIETTIVO
Caratteri sessuali : lo sviluppo puberale tende ad anticipare nei soggetti con obesità primaria; può essere ritardato nelle forme endocrine e sindromiche
• pene spesso infossato nell’adipe pubico• lipomastia/ginecomastia• criptorchidismo• irsutismo
IPERANDROGENISMO NELLE ADOLESCENTI OBESE
Le adolescenti obese presentano spesso un quadro di iperandrogenismo,
possono comparire irsutismo o più raramente altri segni di virilizzazione,
alterazioni del ciclo mestruale, aumento degli androgeni circolanti
L’iperandrogenismo ovarico/surrenalico nei soggetti obesi è quasi sempre
associato ad iperinsulinismo e insulino-resistenza
Questa condizione ormonale favorisce la comparsa di ovaio policistico
INDAGINI DI I LIVELLO
• Glicemia• Insulinemia• Assetto lipidico: trigliceridi, colesterolo totale e HDL• Transaminasi• TSH, FT4
Ipertransaminasemia Steatosi epatica (sino al 40% dei bambini obesi) Steatosi cronica → Steatofibrosi Aumentato rischio di calcolosi biliare
INDAGINI DI II LIVELLO
• Carico orale di glucosio• Rx mano e polso sn per età ossea• Valutazione asse ipotalamo-ipofisi-gonadi/surrene• Ecografia epatica
Sinha R et al, N Engl J Med, 346, 11, 2002
• 55 bambini e 112 adolescenti obesi
• Alterata tolleranza glucidica in 25% dei bambini e 21% degli adolescenti
• Diabete tipo 2 nel 4% degli adolescenti
La Sindrome MetabolicaEziopatogenesi multifattoriale
Alterazioni funzionali dei metabolismi glucidico, lipidico e protidico
Evoluzione lenta e progressiva
Variabile espressività fenotipica
obesità dislipidemiaInsulino-resistenza centrale e periferica
ipertensione arteriosadanni epatici e cardiovascolari
Criteri di diagnosi in età pediatrica
AHA: 3 o più– Glicemia a digiuno ≥100
mg/dl
– TG ≥150 mg/dl
– Col HDL ≤40 mg/dl per i ragazzi e ≤50 mg/dl per le ragazze
– WC ≥102 cm per ragazzi e ≥88 cm per ragazze
– PAS ≥130 mmHg o PAD ≥85 mmHg.
NCEP sec. Cook: 3 o più
– WC ≥ 90° percentile per età e sesso
– TG 110 mg/dl
– Col HDL ≤40 mg/dl
– PA 90° percentile per età, sesso e altezza
– Glicemia a digiuno 110 mg/dl.
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Ipotesi sulla storia naturale del T2DM : Ipotesi sulla storia naturale del T2DM : adulti vs adolescentiadulti vs adolescenti
Ipotesi sulla storia naturale del T2DM : Ipotesi sulla storia naturale del T2DM : adulti vs adolescentiadulti vs adolescenti
Obesità/ Obesità/ grasso visceralegrasso viscerale
Obesità/ Obesità/ grasso visceralegrasso viscerale
PubertàPubertàPubertàPubertàEtniaEtniaEtniaEtnia
Fattori Fattori geneticigenetici
Fattori Fattori geneticigeneticiSedentarietàSedentarietàSedentarietàSedentarietà
INSULINO-RESISTENZAINSULINO-RESISTENZA
Compensazione Compensazione adeguataadeguata
Compensazione Compensazione adeguataadeguata
Euglicemia con Euglicemia con iperinsulinemiaiperinsulinemia
Euglicemia con Euglicemia con iperinsulinemiaiperinsulinemia
Compensazione Compensazione inadeguatainadeguata
Compensazione Compensazione inadeguatainadeguata
IGT E DIABETE TIPO 2IGT E DIABETE TIPO 2 IGT E DIABETE TIPO 2IGT E DIABETE TIPO 2
ββ-cellule sane-cellule sane
DISFUNZIONE B-DISFUNZIONE B-CELLULARECELLULARE
Dec
adi n
egli
ad
ulti
Dec
adi n
egli
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bam
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iP
ochi
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amb
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IUGRIUGRIUGRIUGR
Modificata da Goran M : J Clin Endocrinol Metab 88: 1417-1427, 2003.
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Diabete ed obesità nei bambini: incidenza in Giappone Diabete ed obesità nei bambini: incidenza in Giappone (1975-1995)(1975-1995)
DIABESITA’
Kitagawa T Kitagawa T Clin PediatrClin Pediatr 37: 111-116, 1998.37: 111-116, 1998.
PROBLEMI PSICOLOGICI NELL’OBESITÁ
Problemi psicologici possono essere alla base dello sviluppo dell’obesità, ma possono esserne anche la conseguenza:
Sviluppo di una immagine negativa di sé, soprattutto in età adolescenziale
Disistima e scarsa considerazione di sé
Discriminazione nelle attività sociali e nell’accettazione da parte dei coetanei
Difficoltà nell’esercizio dell’attività fisica
Tendenza all’isolamento
Possibilità di insorgenza di disordini del comportamento alimentare
Caratteri Obesità essenziale Obesità endocrina Obesità associata a S.polimalformative
Statura Normale o superiore alla media
Di solito inferiore alla media Di solito inferiore alla media
Età ossea Pari all’età cronologica o accelerata
Generalmente ritardata Spesso ritardata
Ritardo mentale Assente Di solito assente; può essere presente nella S. Klinefelter, nello PHP, nell’ipotirodismo congenito
Di solito presente
Alterazioni endocrine Presenti ma regolari Presenti Talvolta presenti, ma secondarie
Anomalie morfologiche
Assenti Posso essere presenti in qualche forma (PHP)
Presenti
DIAGNOSI DIFFERENZIALE DELL’OBESITA’
Obesità essenziale
Sindrome di Prader-Willi
Ipotiroidismo
Deficit di GH
Terapia
• Restrizione dell’apporto alimentare
• Aumento dell’attività fisica
• Modifiche dello stile di vita
• Coinvolgimento del nucleo familiare
Restrizione dell’apporto alimentare
•La dieta nel bambino deve essere attentamente studiata per consentire un adeguato apporto di nutrienti in base all’età.
•Tutti i pasti della giornata devono essere rispettati per favorire il metabolismo e distribuire l’apporto energetico in maniera adeguata alle esigenze nelle diverse parti della giornata:
- 15% delle calorie dovrebbe essere assunto a colazione
- 5% durante lo spuntino del mattino
- 40% a pranzo
- 5% nella merenda pomeridiana
- 35% a cena
• Dieta normocalorica: consiste nel dare un apporto calorico corrispondente alle esigenze del bambino per quanto riguarda l’età e l’attività fisica svolta. E’ particolarmente indicata nei i bambini di età inferiore agli 8 anni e nei casi di lieve o media obesità
• Dieta ipocalorica: fornisce al bambino solo una percentuale del reale fabbisogno giornaliero causando una perdita di peso più o meno rapida. Viene di solito utilizzata nei bambini di età superiore agli 8 anni, nei casi di obesità medio-grave o in caso di obesità lieve-moderata in cui siano già presenti segni di complicanze.
Piramide alimentare
Prevenzione
A causa della scarsa compliance alla terapia e delle complicanze causate dall’obesità la prevenzione rappresenta il presidio fondamentale nel trattamento dell’obesità.
Prevenzione
• Allattamento al seno• Alimentazione varia ed equilibrata durante
infanzia e adolescenza• Educazione alimentare• Riduzione delle ore passate davanti alla TV,
videogiochi (<2 ore al giorno)• Attività fisica aerobica almeno 3 volte alla
settimana