Date post: | 01-May-2015 |
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DIAGNOSI PRECOCEDIAGNOSI PRECOCEIN ONCOEMATOLOGIA IN ONCOEMATOLOGIA
PEDIATRICAPEDIATRICA
Prof. Guido PaolucciProf. Guido Paolucci
Dipartimento di Scienze PediatricheDipartimento di Scienze PediatricheMediche e ChirurgicheMediche e Chirurgiche
Azienda OspedalieraAzienda OspedalieraPoliclinico S.Orsola MalpighiPoliclinico S.Orsola Malpighi
CARATTERISTICHE DEITUMORI DEL BAMBINOCARATTERISTICHE DEITUMORI DEL BAMBINO
• Tessuto o organo interessato:linfatico – SNC – rene – SNS – muscolo – osso
• Sede:profonda, raramente superficiale o visibile
• Carattere istologico:sarcoma, eccezionalmente carcinoma
• Screening:non praticabile
• Identificazione precoce:accidentale
CARATTERISTICHE DEITUMORI DEL BAMBINOCARATTERISTICHE DEITUMORI DEL BAMBINO
• Fattori prognostici:maggiore influenza sul trattamento
• Stadio alla diagnosiavanzato spesso metastatico
• Risposta alla terapia:usualmente buona
• Evoluzione:> 50% dei casi guaribile
• Approccio multidisciplinare:largamente applicato
DIAGNOSI PRECOCEIN ONCOLOGIA PEDIATRICA
DIAGNOSI PRECOCEIN ONCOLOGIA PEDIATRICA
- segni e sintomi evocativi di neoplasia maligna
- esami di primo livello
- identificazione di soggetti a rischio
MODALITA’ DI PRESENTAZIONEDELLE NEOPLASIE DELL’INFANZIA
MODALITA’ DI PRESENTAZIONEDELLE NEOPLASIE DELL’INFANZIA
A. Sintomi generali e segni aspecifici
B. Segni e sintomi di localizzazione
C. Segni funzionali
D. Segni ematologici
E. Segni biochimici
F. Segni e sintomi di metastasi
MODALITA’ DI PRESENTAZIONEDELLE NEOPLASIE DELL’INFANZIA
MODALITA’ DI PRESENTAZIONEDELLE NEOPLASIE DELL’INFANZIA
A. Sintomi generali e segni aspecifici
•febbre / febbricola•astenia•anoressia•arresto o calo ponderale•dolori osteo-articolari•dolori addominali•tosse secca persistente•cefalea
MODALITA’ DI PRESENTAZIONEDELLE NEOPLASIE DELL’INFANZIA
MODALITA’ DI PRESENTAZIONEDELLE NEOPLASIE DELL’INFANZIA
B. Segni e sintomi di localizzazioneDiretti: - massa visibile
- tumefazione d’organo- dolore
Indiretti:addome - occlusione intestinale
- ittero- edemi agli arti inferiori- ostruzione vie urinarie
torace - tosse / dispnea- s. vena cava superiore
S.N. centrale - ipertensione endocranicaS.N. periferico - segni di compressione spinale
- compressione nervi cranici- s. Claude-Bernard-Horner
MODALITA’ DI PRESENTAZIONEDELLE NEOPLASIE DELL’INFANZIA
MODALITA’ DI PRESENTAZIONEDELLE NEOPLASIE DELL’INFANZIA
C. Segni funzionali
- turbe endocrinologiche da iperincrezione ormonale
- ipertensione arteriosa
MODALITA’ DI PRESENTAZIONEDELLE NEOPLASIE DELL’INFANZIA
MODALITA’ DI PRESENTAZIONEDELLE NEOPLASIE DELL’INFANZIA
D. Segni ematologici
- pallore / porpora
E. Segni biochimici
- HVA, VMA
- CPK
- LDH
- alfa-fetoproteina
- antigene carcino embrionario
MODALITA’ DI PRESENTAZIONEDELLE NEOPLASIE DELL’INFANZIA
MODALITA’ DI PRESENTAZIONEDELLE NEOPLASIE DELL’INFANZIA
F. Segni e sintomi di metastasi
- dolori/tumefazioni ossee
- linfoadenomegalie
- ecchimosi periorbitali
- epatomegalia
- splenomegalia
MODALITA’ DI PRESENTAZIONEDELLE NEOPLASIE DELL’INFANZIA
MODALITA’ DI PRESENTAZIONEDELLE NEOPLASIE DELL’INFANZIA
Segni e sintomi certi ad alto indice sospetto La diagnosi di neoplasia è certa o fortemente sospetta.
Ricovero per indagini mirate
Segni e sintomi di allarme La diagnosi di neoplasia è da tenere in forte considerazione.
Esami di I livello oppure ricovero per indagini mirate
Segni e sintomi aspecifici Il sospetto di neoplasia sorge dopo aver escluso altre possibilità.
Esami di I livello (oppure ricovero) dopo un periodo di osservazione
SEGNI E SINTOMI CERTIO AD ALTO INDICE DI SOSPETTO
SEGNI E SINTOMI CERTIO AD ALTO INDICE DI SOSPETTO
Segni e sintomi Diagnosi presunta
Massa visibile o palpabile tumore solido maligno
disturbi a carico del SNC
- ipertensione endocranica t. SNC, leucemia
- paralisi nervi cranici linfoma, rabdomiosarcoma
- dolore paresi arti inferiori massa paraspinale o
intraspinale
proptosi/esoftalmo/ neuroblastoma,
ecchimosi periorbitali rabdomiosarcoma,
linfomi non Hodgkin
s. vena cava superiore massa mediastinica (LNH)
SEGNI DI ALLARME PER LA DIAGNOSIDI NEOPLASIA (I)
SEGNI DI ALLARME PER LA DIAGNOSIDI NEOPLASIA (I)
Segni Possibilità diagnostiche
pallore leucemia
porpora leucemia
linfoadenomegalia leucemia/linfomi
splenomegalia leucemia/linfomi
ematuria/ostruzione urinaria t. Wilms/Linfomi n-H/ rabdomiossarcomi
occlusione intestinale Linfomi n-H/ rabdomiossarcomi
dolore osseo fisso e persistente/zoppia leucemia/linfomi non-H/ s. Ewing/osteosarcoma
opsomioclono neuroblastoma
SEGNI DI ALLARME PER LA DIAGNOSIDI NEOPLASIA (II)
SEGNI DI ALLARME PER LA DIAGNOSIDI NEOPLASIA (II)
Segni Possibilità diagnostiche
Crisi ipertensive adenoma/adenocarcinoma
surrenalico/ neuroblastoma/
T. Wilms
amaurosi retinoblastoma
cefalea/diplopia/atassia/dismetria t. cerebrale
torcicollo neurogeno t. cerebrale
diarrea infrenabile neuroblastoma
turbe neurologiche da t. tiroide/t. surrene/t. ipofisi/
iperfunzione ormonale t. gonadi
ESAMI DI PRIMO LIVELLOPER SOSPETTO DI NEOPLASIA MALIGNA (I)
ESAMI DI PRIMO LIVELLOPER SOSPETTO DI NEOPLASIA MALIGNA (I)
Esami di laboratorio
•Es. emocromocitometrico•VES•LDH•Ferritina, sideremia, cupremia,
fibrinogemia•Es. per disfunzione d’organo•Antigene carcinoembrionario•HVA, VMA•Alfa-fetoproteina•Test ormonali
I
ESAMI DI PRIMO LIVELLOPER SOSPETTO DI NEOPLASIA MALIGNA (II)
ESAMI DI PRIMO LIVELLOPER SOSPETTO DI NEOPLASIA MALIGNA (II)
Esami strumentali
•Ecografia (addome, pelvi, masse superficiali)
•Rx torace
•Rx segmento scheletrico
•Fundus oculi
•EEG
I
ESAMI DI SECONDO E TERZO LIVELLOPER SOSPETTO DI NEOPLASIA MALIGNAESAMI DI SECONDO E TERZO LIVELLO
PER SOSPETTO DI NEOPLASIA MALIGNA
• Esame morfologico del midollo osseo + indagini immunocitochimiche + citogenetica
• TC
• RM
• Angiografia
• Urografia, cistografia, cistoscopia
• Scintigrafia
• Rx scheletro
II
III• Biopsia
• Esame istologico della massa
SEGNI CERTI SEGNI DI ALLARME SEGNI ASPECIFICI
Es.di I livelloOsservazione clinicaIter diagnostici in relazione ai segni
DIVISIONE PEDIATRICA
CENTRO SPECIALIZZATO(team oncologico)
Non indicativoper neoplasia
Iter diagnostici per altre malattie
Indicativoper neoplasia
FATTORI PROGNOSTICIALL’ESORDIO CLINICOFATTORI PROGNOSTICIALL’ESORDIO CLINICO
Estensione e sede della massa tumorale:
Stadio – Blasti circolanti – Linfoadenomegalie –
Splenomegamlia – Epatomegalia – Metastasi – ecc.
Caratteristiche citologiche e citologiche:
Morfologia – Fenotipo immunologico –
Cariogramma – Grading – Istotipo – ecc.
Caratteristiche dell’ospite:
Età – Sesso – Situazione immunitaria – ecc.
ASPETTATIVE DI VITA e STRATEGIA TERAPEUTICAIN ONCOLOGIA PEDIATRICA
ASPETTATIVE DI VITA e STRATEGIA TERAPEUTICAIN ONCOLOGIA PEDIATRICA
Quota di guarigione > 80%
- LAL basso rischio- LAL basso rischio - LNH I-II stadio- LNH I-II stadio
- T. Wilms I-II stadio- T. Wilms I-II stadio - MH I-II stadio- MH I-II stadio
- Neuroblastoma I-II stadio- Neuroblastoma I-II stadio
L’obiettivo attuale dei protocolli è la L’obiettivo attuale dei protocolli è la riduzione della riduzione della tossicitàtossicità attraverso l’alleggerimento del trattamentoattraverso l’alleggerimento del trattamento
ASPETTATIVE DI VITA e STRATEGIA TERAPEUTICAIN ONCOLOGIA PEDIATRICA
ASPETTATIVE DI VITA e STRATEGIA TERAPEUTICAIN ONCOLOGIA PEDIATRICA
Quota di guarigione dal 30 all’80%
- LAL medio alto rischio- LAL medio alto rischio - Tumori ossei- Tumori ossei
- LAM- LAM - T. Wilms III-IV stadio- T. Wilms III-IV stadio
- Tumori SNC- Tumori SNC - LNH III-IV stadio- LNH III-IV stadio
- Sarcomi tessuti molli- Sarcomi tessuti molli - MH III-IV stadio- MH III-IV stadio
L’obiettivo attuale è L’obiettivo attuale è l’aumento della quota di guarigionel’aumento della quota di guarigione attraverso il miglioramento dei protocolli e della metodologia attraverso il miglioramento dei protocolli e della metodologia di ricerca clinica controllata su grandi gruppi di pazientidi ricerca clinica controllata su grandi gruppi di pazienti
ASPETTATIVE DI VITA e STRATEGIA TERAPEUTICAIN ONCOLOGIA PEDIATRICA
ASPETTATIVE DI VITA e STRATEGIA TERAPEUTICAIN ONCOLOGIA PEDIATRICA
Quota di guarigione < 30%
- Neuroblastoma III-IV stadio- Neuroblastoma III-IV stadio
- LAL altissimo rischio- LAL altissimo rischio
- LMC- LMC
- Resistenza, recidiva- Resistenza, recidiva
L’obiettivo attuale è L’obiettivo attuale è l’aumento della quota di guarigionel’aumento della quota di guarigione attraverso l’attivazione di studi sperimentali su selezionati attraverso l’attivazione di studi sperimentali su selezionati gruppi di pazienti gruppi di pazienti
TRATTAMENTO MULTIDISCIPLINARE INTEGRATO
TRATTAMENTO MULTIDISCIPLINARE INTEGRATO
SupportoSupporto
trasfusionaletrasfusionaleSupportoSupporto
immunologicoimmunologico
Supporto anti-infettivoSupporto anti-infettivo
Supporto metabolicoSupporto metabolico
RADIORADIOTERAPIATERAPIA
CHEMIOCHEMIOTERAPIATERAPIA
CHIRURGIACHIRURGIA
SEQUENZIALITA’ DELLE TAPPEVERSO LA GUARIGIONE
SEQUENZIALITA’ DELLE TAPPEVERSO LA GUARIGIONE
• Scomparsa di ogni segno clinico e strumentale di malattiaScomparsa di ogni segno clinico e strumentale di malattia
• Raggiungimento del punto, dopo la sospensione delle cure, Raggiungimento del punto, dopo la sospensione delle cure, in cui il rischio di ricaduta è minimo o nulloin cui il rischio di ricaduta è minimo o nullo
• Normalità di sviluppo fisiologico, auxologico, neurologico, Normalità di sviluppo fisiologico, auxologico, neurologico, con assenza di sequele o menomazionicon assenza di sequele o menomazioni
Guarigione biologicaGuarigione biologica
SEQUENZIALITA’ DELLE TAPPEVERSO LA GUARIGIONE
SEQUENZIALITA’ DELLE TAPPEVERSO LA GUARIGIONE
Terapie Terapie
Guarigione biologica Guarigione biologica
PAZIENTEPAZIENTE
FAMIGLIAFAMIGLIA
GuarigioneGuarigione
psicologicapsicologica
Guarigione socialeGuarigione sociale
AdattamentoAdattamento
psicologico alla psicologico alla guarigione sociale guarigione sociale
Guarigione completa Guarigione completa
ONCOEMATOLOGIA PEDIATRICAPERCORSO ASSISTENZIALE INTEGRATO
Servizi territorialiPediatra di baseGenitori, Parenti, AmiciScuola, Chiesa, Società
Pediatra oncologoInfermierePsicologoRadioterapista
Chirurgo pediatraRadiologoAnestesistaAssistente sociale
DIAGNOSI
TERAPIA
STOP TERAPIA
RICADUTA
FASE TERMINALE
SORVEGLIANZA
GUARIGIONE
RISCHIO
MALATTIE EREDITARIEA RISCHIO CANCEROGENO
MALATTIE EREDITARIEA RISCHIO CANCEROGENO
• S. cutanee ereditaries. carcinoma nevo basocellulare
• S. neurocutanee ereditarieneurofibromatosi, sclerosi tuberosa, m. Von Hippel-Lindau
• S. ereditarie gastrointestinalipoliposi familiare del colon
• S. immunodeficitarie congenite
• Malformazioni congenite sporadicheaniridia, emipertrofia, s. Beckwith, criptorchidismo, disgenesia
gonadica, encondromatosi (s. Ollier)
MALATTIE CROMOSOMICHEA RISCHIO CANCEROGENO
MALATTIE CROMOSOMICHEA RISCHIO CANCEROGENO
• Aneuploidiatrisomia 21 (S. Down), 41 XXY (S. Klinefelter), femmine con
mosaicismo XY
• Delezione13 q-, 11 p-
• Traslocazionet (3,8)
• Aumentata fragilitàanemia di Fanconi, s. Bloom, atassia teleangectasia
LA DIAGNOSI PRECOCE DINEOPLASIA MALIGNA PUO’ EVITARE:
LA DIAGNOSI PRECOCE DINEOPLASIA MALIGNA PUO’ EVITARE:
1) EMERGENZE ONCOLOGICHE– Sind. della vena cava superiore (Linfoma non–Hodgkin)– Occlusione intestinale (Linfoma non–Hodgkin)– Ostruzione vie urinarie (Rabdomiosarcoma)– Ipertensione endocranica grave (Tumori cerebrali)– Compressione del midollo spinale (Neuroblastoma, Linfoma
non–Hodgkin)– Complicanze metaboliche (Leucemie, Linfoma
non–Hodgkin)
2) ESTENSIONE LOCALE
3) INOPERABILITA’ CHIRURGICA
4) DIFFUSIONE METASTATICA (?)
5) PROGNOSI SFAVOREVOLE A LUNGO TERMINE
DOLORI CORRELATI AL SOSPETTODI NEOPLASIA MALIGNA
DOLORI CORRELATI AL SOSPETTODI NEOPLASIA MALIGNA
• dolore osseo persistente
• dolori osteoartcolari agli arti inferiori
• dolori addominali ricorrenti
• cefalea isolata
• dolori toracici