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dicembre 2011

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Anno LVI - N.12 DICEMBRE 2011 Poste Italiane - Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 art. 1 comma 1 del 01/02/2011 - Roma Direzione, Redazione, Amministrazione - via Marcantonio Colonna, 23 - 00192 Roma
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Anno LVI - N.12 DICEMBRE 2011

Poste Italiane - Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 art. 1 comma 1 del 01/02/2011 - Roma

Direzione, Redazione, Amministrazione - via Marcantonio Colonna, 23 - 00192 RomaOBIETTIVO PER IL 2012:

Aumento dei soci,

reclutati possibilmente tra gli aviatori in servizio.

Perché sono loro

che ci consentono

il legame con l'attualità

e le realtà operative di oggi.

Associazione

Arma Aeronautica

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12DICEMBRE 2011

ANNO LVI

AERONAUTICAAnno di fondazione 1956Pubblicazione mensile edita dall’Associazione Arma Aeronautica

Direttore editorialeGIANBORTOLO PARISIDirettore responsabileSILVANO BRONCHINIDirezione, Redazione, Amministrazione00192 - Roma, via Marcantonio Colonna, 23Tel. 06/3215145 - Tel. e Fax 06/3216882 C.F. 80248150585 – Partita IVA n. 10925071002e-mail: [email protected] (per il periodico sociale)e-mail:[email protected] (per l’amministrazione)www.assoaeronautica.it (per l’Associazione)www.cesmaweb.org (per il Centro Studi Militari Aeronautici)c/c.p. ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA, 310003c/c. banc. n. 000000136949 Banca Popolare di Lodi Ag. 4 -via Pompeo Magno, 25 - 00192 Roma - IBAN: IT20 F 05164 03204 000000136949Realizzazione grafica e stampaRaia srl - 00166 Roma, via G. B. Impallomeni, 66Tel. 06/6690252 - Fax 06/5599675 - e-mail: [email protected]. Tribunale di Roma n. 5315 del 12.7.56Iscrizione al R.O.C. n. 6972“Aeronautica” fruisce dei contributi statali diretti di cui alla L. 7/8/1990, n. 250

Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Gli articoli rispecchiano esclusivamente le opinioni degli autori. Proprietà lettera-ria, artistica e scientifica riservata. Per le riproduzioni, anche se parziali, dei testi, èfatto obbligo citare la fonte. I testi delle collaborazioni - che si intendono comun-que inviati a titolo di liberalità - anche se non pubblicati, non si restituiscono.

Chiuso in redazione il 12 dicembre 2011.

Il periodico sarà inviato in omaggio a “sostenitori” che verseranno almeno unasomma annuale di € 21,00; il predetto invio si riferisce al solo territorio naziona-le. Per spedizioni all’estero si invita a prendere contatti con l’amministrazione.

La quota associativa fissata dal Consiglio Direttivo Nazionale AAA per il 2011 ècomprensiva della spedizione in abbonamento postale (pari a € 8,00) del periodi-co sociale “Aeronautica".

In copertinaIl Ro.43 che è stato restaurato dal-l’apposito gruppo del Museo StoricoAM di Vigna di Valle. All’evento èdedicato l’articolo a pag. 6.

ISSN: 0391-7630

AeromodellismoIl perfetto aeromodello staticoin scala 1:32 di uno SpitfireIX, convertito in aeroricognito-re, realizzato, utilizzando unkit della Tamiya, dall’avv. Pier-paolo Maglio di Riccione esul la der iva del quale haapposto l ’emblema del la“Diana cacciatrice” in quantoesso fu adottato dal 5° Stormonel 1949 quando ricevette pro-prio gli Spitfire.

Disponibile presso l’editore (via Zufo-lana 4, 50039 Vicchio, Firenze;www.logisma.it; tel. 055/8497054)

Giancarlo Garello, BataillesAérennies: Guerre sur le désert (2epartie). LELA Presse, Boulognesur Mer. Cm 21 x 29,7, pp. 82.Euro 12,50.

A nove mesi dalla prima parte, dedi-cata al periodo fino al dicembre1941, il trimestrale francese pubblicale seconda parte della ricostruzionedella vicenda operativa della RegiaAeronautica in Africa Settentrionale ela spinge fino al novembre 1941. Come per la prima puntata, permettere ordine nell’intricata vicen-da Garello adotta una narrazioneche dopo una rapida introduzionepassa alle vicende dei singoli repar-ti. L’arrivo dei reparti tedeschi nel1941 si rispecchia in una appositasezione di una dozzina di paginesul X Fliegerkorps in Mediterraneo.Concepito per il pubblico francofo-no internazionale, il testo è accom-pagnato da una vastissima icono-grafia tratta da fonti pubbliche eprivate nonché da riproduzioni dicartoline e copertine d’epoca. A ren-dere vivace l’aspetto contribuisconoanche molti profili a colori di gran-di dimensioni, dall’aspetto general-mente convincente salvo alcuni fan-tasiosi Fiat G.50 e Macchi C.200 adue toni di verde. Come il precedente volume il risul-tato è un’utile introduzione generaleal vastissimo argomento, sul qualetalvolta il lettore straniero non ha lapercezione dei progressi compiutidalla ricerca in Italia.

Disponibile presso l’editore(www.avions-bateaux.com; 29 ruePaul Bert, 62230 Outreau, Francia)

Joachim Castan, Il barone rosso:la storia di Manfred von Richtho-fen. Milano, Mursia, 2011. Cm 14x 21, pp. 414. Euro 20.

Chiunque si sia avvicinato per unsolo minuto all’aviazione si è imbat-tuto nel Barone Rosso e nel suo tri-plano rosso, non fosse altro che tra-mite le repliche volanti presentinelle manifestazioni aeree di tutto ilmondo. Alla popolarità di vonRichthofen ha contribuito unavastissima bibliografia incentratasulla memorialistica, la sua straordi-naria abilità in combattimento e laleggendaria morte. A questi treaspetti non si è però mai accompa-gnata la ricostruzione completadella biografia e della personalità, edè dunque benvenuto un libro che –anche grazie all’accesso alle cartedella famiglia, sinora inutilizzatedagli storici militari – propone unritratto a tutto tondo dell’uomoprima che dell’eroe o del mito. Pur-troppo l’obiettivo è raggiunto solo ametà, in quanto l’autore, che provie-ne dal campo del cinema, per elimi-nare il mito militaristico vi sostitui-sce uno psicologismo di oggi chelegge negativamente ogni particolarebiografico e risolve l’intera vicendain una mancanza di affetto da partedella madre. Il risultato è un bic-chiere mezzo vuoto e mezzo pieno:le novità in termini di fatti e docu-menti, che pure non mancano, sonospesso penalizzate o svalorizzate dauna lettura tra l’ingenuo e l’ostile.

Per giungere a una valutazione com-plessiva ed equilibrata, insomma,resta ancora molta strada da fare.

Disponibile in libreria

Paolo Valpolini, Forze di terra 2011.Novara, RN Publishing, 2011. Cm21x29,7, pp. 144. Euro 15,00.

C’è molta aeronautica – nel senso siadi argomenti connessi all’uso milita-re del mezzo aereo che di Aeronauti-ca Militare – nella seconda edizionedi Forze di terra, il numero unicoannuale gemello dell’ormai afferma-to Coccarde Tricolori. Accanto ad un’ampia descrizione del17° Stormo Incursori dell’AeronauticaMilitare, uno dei più recenti e dunquemeno noti aspetti dell’evoluzione delleesigenze operative della forza armata,il curatore e autore Paolo Valpolinipresenta infatti il 1° Reggimento Para-cadutisti “Tuscania” e le schede deimezzi aerei militari di interesse delleattività terrestri. Seguendo lo schemagenerale di Coccarde, mescolando cioèarticoli, schede sull’organizzazione edescrizioni tecniche, si ottiene quindiuna guida alle attività militari numeri-camente prevalenti in Italia, tanto piùcomoda in quanto generalmentemeno nota. L’ottima qualità delle illu-strazioni e il prezzo decisamenteabbordabile lo fanno apprezzareanche a quanti abbiano un interessesolo marginale per il settore.

Disponibile presso le librerie specia-lizzate o l’editore (www.rnpubli-shing.com; Via Torelli 31, 28100Novara, 0321-455108).

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Il presidente nazionale AAA per le festività di fine d’anno 4

L’Aeronautica Militare 5

Celebrata la Madonna di Loreto, patrona degli aviatori

Il restauro del Ro.43 del Museo Storico dell’AMdi Gregory Alegi

L’esercitazione “Virtual Flag 2011”

Inaugurato l’anno accademico degli Istituti di formazione dell’AM

La Medaglia Mauriziana a militari dei reparti della Squadra Aerea

Convegno all’ISMA su “Air and space power”

Scienza, tecnica e industria 12

Varie 14

Il B-17 scomparso sul Monte Biancodi Gianni Boschis

Un ricordo del cap. pil. MAVA Giovanni Tempionidi Marcello Caltabiano

Un atterraggio … elettrizzantedi Carlo Alberto Zorzoli

Presentato il libro “Il mio giro del mondo” del gen. Bertolaso

La rassegna cinematografica internazionale “Eserciti e Popoli”

Lettere al direttore 28

L’Associazione Arma Aeronautica 29

Libri 42

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Il Presidente nazionale AAAper le festività di fine anno

Pur con tutto l’ottimismo che caratterizza “per co-stituzione” noi Aviatori, non possiamo certo affer-mare che l’anno che si avvia alla conclusione sia

stato fra i più felici per il nostro Paese.Le difficoltà finanziarie, che peraltro hanno interessatogran parte del mondo occidentale, le incertezze che gra-vano sulla situazione politica e, infine, il disastro idro-geologico che ha colpito con lutti e distruzioni moltenostre regioni, hanno dato al 2011 una connotazioneche definire negativa sarebbe a dir poco eufemistico. Inostri primi auguri per il prossimo anno vanno quindial nostro Paese che merita sotto ogni aspetto un futurodecisamente migliore.Non possiamo però negare cheil 2011, oltre a tanti fatti spia-cevoli, ci ha portato anchequalcosa di positivo. Esso hacoinciso con il centocinquante-simo anniversario dell’unitàd’Italia; una ricorrenza che,grazie anche all’azione entusia-stica e trascinatrice del capodello Stato, ha risvegliato inmilioni di cittadini un rinnova-to sentimento di italianità. Noi Aviatori abbiamo voluto ri-cordare questa ricorrenza cele-brando un raduno a Torino,prima capitale d’Italia, il cuisuccesso è andato oltre ogniaspettativa. In una città drap-peggiata di tricolori, siamo sta-ti accolti da una moltitudine dicittadini che hanno manifesta-to con grande simpatia e tra-sporto la loro ammirazione e illoro affetto per l’Arma Azzurra.Eravamo in molti presenti allasfilata e al successivo ranciosociale tenuto nelle sale di To-rino-Esposizioni, in un climadi grande cameratismo che ha risvegliato in ciascuno dinoi quello spirito di corpo che, sia pur talvolta allo statolatente, non ci ha mai abbandonato. A tutti i partecipan-ti, e a coloro che per motivi di forza maggiore non han-no potuto essere presenti, vada il mio rinnovatoringraziamento e l’augurio di mantenere sempre intattoil loro entusiasmo e il loro spirito di corpo. Sentimenti,questi, che nell’occasione sono stati alimentati e poten-ziati dalla coscienza di appartenere ad una Forza Arma-ta che quest’anno, nel corso della crisi libica, ha saputodimostrare ancora una volta il proprio valore.La stampa, interessata a ben altri problemi, non ha datogrande spazio al comportamento dei nostri equipaggi

che per professionalità, determinazione e dedizione,hanno invece riscosso il plauso incondizionato di granparte degli organi d’informazione degli altri Paesi ap-partenenti alla coalizione. E questo è un altro aspettopositivo di quest’anno, un fatto di cui possiamo essereorgogliosi, come siamo orgogliosi di come si stannocomportando i nostri aviatori in Afghanistan: ad essi vail nostro affettuoso augurio di buon Natale, un Nataleche trascorreranno lontano dalle famiglie, ma confortatidalla constatazione che il loro sacrificio f inalizzato aportare sicurezza e pace a popolazioni martoriate daanni di guerra, non è vano.

Nel nuovo anno che si affaccianon mancheranno per l’Italianuove sfide da affrontare. L’au-spicio è che il Paese tutto trag-ga esempio da quanto gliuomini in divisa fanno ognigiorno per l’Italia e per noi tut-ti. Per quello che fanno e percome lo fanno, con quella di-screzione e riservatezza chepurtroppo gran parte delle no-stre istituzioni spesso trascura-no o sottovalutano. E conquesto auspicio formuliamo unaugurio alla nostra cara ForzaArmata. L’augurio di mantene-re sempre l’alta professionalità,la dignità e il valore che Le de-rivano da un’esistenza ancorabreve ma straordinariamentericca di valore e di alte tradi-zioni. Da parte nostra conti-nueremo a ricordare in ognioccasione ai nostri concittadiniin tutte le regioni d’Italia lagrandezza storica di questo pa-trimonio di valore e di tradi-zioni di cui ci sentiamodepositari e custodi. Le nostre

bustine azzurre saranno sempre presenti dovunque e intutte le occasioni nelle quali vengono ricordati i Cadutiper la Patria, i nostri Caduti.A noi tutti, cari soci, l’augurio di essere sempre degni diquesta Aeronautica della quale siamo tutti giustamenteorgogliosi. E, assieme, l’augurio di un anno da trascor-rere nelle nostre famiglie in serenità e con fiducia nelleistituzioni del nostro Paese che, nei suoi centocin-quant’anni di vita, ha affrontato e superato prove benpiù difficili e che merita pienamente il nostro affetto e ilnostro orgoglio di essere italiani e aviatori.

Gen. SA (r) Gianbortolo Parisi

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AERONAUTICAMILITARE

AERONAUTICA 12/2011

Celebrata la Patrona degli aviatori

L’ordine del giorno del capo di Stato Maggiore dell’AM

«Ufficiali, Sottufficiali, Graduati, Militari di Truppa, Personale civile, ricorre oggi la solenne festività della Beata Vergine Lauretana, un appuntamento fra i più sentiti e cari per la ForzaArmata, che idealmente ci vede raccolti intorno alla Nostra Patrona con l’intento di rinnovare quella comunione di fe-de, di valori morali e sincera devozione che rappresentano nel loro insieme l’insostituibile patrimonio spirituale di tuttigli uomini e le donne dell’Aeronautica Militare. Un patrimonio sicuramente prezioso, radicato nei valori di forte motivazione interiore, generoso attaccamento ed en-tusiasmo, che ci ha sostenuto e ci sostiene anche nei momenti più difficili e ci infonde la forza d’animo necessariaper proseguire, con la ferma e leale determinazione di sempre, sulla via del dovere e dell’etica che contraddistinguo-no il quotidiano impegno tenacemente profuso da noi tutti per meglio assolvere ai compiti istituzionali affidatici. Una direttrice lungo la quale dovremo operare con rinnovato impegno, traendo spunto dai fulgidi esempi della nostragloriosa tradizione aviatoria, anteponendo come sempre gli interessi collettivi a quelli personali, facendo convergereogni sforzo verso il miglior impiego delle energie e delle risorse di cui disponiamo.Il sostegno della nostra Celeste Pa-trona, insieme alla tradizione di abnegazione e sacrificio, di eroismo e di dedizione che ci è stata tramandata da colo-ro che ci hanno preceduto in azzurro, rappresentano sicuri punti di riferimento che ci sorreggono e ci confortano, iericome oggi, lungo il corso della nostra missione, per il bene e la sicurezza della nostra amata Italia. In momenti come questi, fortemente caratterizzati da un altissimo significato spirituale, è spontaneo rivolgere il nostrograto e riverente pensiero a quanti hanno generosamente sacrificato la vita, il bene più prezioso, pur di adempierecon onore e lealtà ai dettami del giuramento prestato. Con il più profondo sentimento di deferenza, sorretti e confortati dalla protezione della Vergine Lauretana, supremagarante del patrimonio di ideali che da sempre ispira il nostro operare, guardiamo con fiducia e serenità al futuro, in-vocando la Sua intercessione per noi, per le nostre famiglie e per l’Aeronautica Militare».

A Montecitorio una mostra sulla PAN

Il 28 novembre, nella sede della Camera dei deputati, è stata inaugurata da partedel presidente di quel ramo del Parlamento, Gianfranco Fini, la mostra “50 anni diFrecce Tricolori nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia”, dedicata alle attività della

Pattuglia Acrobatica Nazionale in questi ultimi dieci lustri nei cieli di tutto il mondo,mostra che è rimasta aperta al pubblico fino al 4 dicembre.Presenti all’inaugurazione, tra gli altri, il presidente della Regione Friuli Venezia GiuliaRenzo Tondo, il gen. SA Tiziano Tosi, comandante della Squadra Aerea, in rappresen-tanza del capo di Stato Maggiore dell’AM, gen. SA Giuseppe Bernardis, e il coman-dante della PAN, ten. col. pil. Marco Lant che, con i componenti della formazione, ha illustrato i pannelli piùrappresentativi dell’esposizione.

La ricorrenza della Madonna di Lo-reto, “Patrona degli aeronauti”, èstata solennemente celebrata in

tutti gli enti, comandi e reparti dell’Ae-ronautica Militare in Italia e all’estero.A Roma, in particolare, l’anniversarioha visto lo svolgersi di un rito religiosoche, il 12 dicembre, nella Basilica diSanta Maria Maggiore, è stato officiatodall’Ordinario Militare per l’Italia, mons.Vincenzo Pelvi, alla presenza di unafolta rappresentanza del personale mi-litare e civile guidata dal capo di StatoMaggiore gen. SA Giuseppe Bernar-dis, della Banda musicale dell’AM che

ha scandito i momenti più solenni dellacerimonia, delle rappresentanze deglialti Comandi e degli Istituti di formazio-

ne della Forza Armata, dei medaglierie di labari delle nostre Associazionid’Arma, degli addetti militari aeronauti-ci delle ambasciate accreditate a Ro-ma, di numeroso personale della FA incongedo e, infine, di tanti familiari degliappartenenti all’AM.Anche nelle sezioni e nuclei dell’Asso-ciazione Arma Aeronautica, sia pure indate diverse, la ricorrenza è stata cele-brata, con la partecipazione di rappre-sentanze e labari dei sodalizi, concerimonie che hanno in genere com-preso il rito religioso e la deposizionedi corone ai monumenti ai Caduti.

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AERONAUTICA 12/20116

AERONAUTICA MILITARE

Il 17 novembre i l Museo Stor icodell’Aeronautica Militare ha presen-tato l’idroricognitore biplano IMAM

Ro.43 restaurato dal proprio nucleotecnico. Si colma così un vuoto espo-sitivo nel percorso cronologico adotta-to dal Museo, che assegna alsecondo padiglione museale il perio-do tra le due guerre mondiali nel qua-le la Regia Aeronautica vide i suoimaggiori successi. Si conferma inoltreil tema idrovolantistico della collezio-ne, che dal Lohner Tl al GrummanHU-16 espone oggi nove macchine diquesta categoria.La cerimonia è stata presieduta dalgen. SA Giuseppe Bernardis, capo diStato Maggiore dell’Aeronautica Mili-tare, accompagnato dal sottocapogen. DA Roberto Corsini e dal c.amm.Paolo Treu in rappresentanza dellaMarina Militare, accolti dal comandan-te dell’aeroporto col. Alessandro Gre-sta. In rappresentanza degli equipaggiche durante la seconda guerra mon-diale operarono con il Ro.43 era pre-sente i l gen. Giuseppe Scarinci.

Presenti, inoltre, i volontaridella sezione AAA di Brac-ciano che svolgono servizioquale guide.Questo Ro.43 è oggi l’unicosopravvissuto dei 194 co-struiti ed è uno dei “soci fon-datori” del Museo, nel qualeera stato esposto dall’inau-gurazione del 1977. Nel2000 l’evidente deteriora-mento impose l’avvio di unrestauro che - come ha ri-cordato il ten. col. MassimoMondini, direttore del Museo - si è poiprolungato man mano che divenivanoevidenti le condizioni reali della mac-china. Questo ha fatto sì che un inter-vento manutentivo si sia trasformatonel più complesso restauro affrontatodal Museo con le proprie risorse inter-ne, alle quali si è aggiunto per alcuniaspetti il supporto di altri enti.Costruito nel 1937 con il numero 775e consegnato alla Regia Aeronauticacon MM.27050, questo Ro.43 ha pre-stato servizio inizialmente sugli incro-

ciatori Giovanni dalle Bande Nere eFiume. Con questo prese parte il 9 lu-glio 1940 alla battaglia di Punta Stilo,nella quale fu probabilmente danneg-giato perché una settimana dopo fuinviato in ditta per revisione. Rientratoin servizio verso fine anno, trascorse ilresto della guerra a Orbetello. Nel1943 fu destinato all’istituto tecnico“Carlo Grella” di Roma (oggi “GalileoGalilei”), sopravvivendo così al conflit-to. Qui fu rintracciato negli anni Ses-santa, nell’ambito della raccolta dimateriale storico per l’erigendo Mu-seo. Dal Galilei furono recuperati an-che il Macchi C.200 e l’Ansaldo AC.2oggi esposti a Vigna di Valle.Il lavoro di restauro ha consentito diripristinare i minimi dettagli della fu-soliera e del grande galleggiante,con la sostituzione di alcune par ti(tra cui lamiere corrose o posticceapplicate negli anni) e la ricostruzio-ne di altre. Entrambi gli abitacoli so-no stati r iallestiti con strumenti inparte ricostruiti. Nella fase finale dellavoro l’elica e le cofanature sonoservite da campione per il restaurodel Ro.37bis afghano in corso a Ve-negono e destinato a giungere a Vi-gna di Val le nel la pr ima metà del2012. La squadra guidata dal magg.Gennaro Dal Franco ha infine ripristi-nato la l ivrea or iginale ed i codiciORB-23 della Scuola di Osservazio-ne Aerea di Orbetello presso la qualeil Ro.43 concluse il suo servizio.

Il lungo restauro è il più complesso fatto dal Museo Storico A.M. con risorse interne

Torna in mostra l’idroricognitore Ro.43Costruito nel 1937, ha partecipato alla battaglia di Punta Stilo.

di Gregory Alegi

Alcune delle 18 “guide” dell’AAA di Bracciano che prestano volontario servizio al MuseoStorico. Da sinistra: Di Antonio, Narducci, più in basso il presidente della sezione AAABracciano, gen Formisano, dietro Arcangeli (figlio del trasvolatore atlantico), Moscatelli, ilCSM, com.te Vincenti (seminascosto con la barba), il gen. Scarinci, Faleroni, Giulianelli, ilcoordinatore delle guide D’Amico, l’ambasciatore Peter Bennet, com.te Gerosa, il modelli-sta del museo D’Orio col braccio al collo, col. Gresta e amm Treu.

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AERONAUTICA MILITARE

La “Virtual Flag 2011”

Inaugurato l’anno accademico degli Istituti di formazione dell’AM

Il 18 novembre, a Pozzuoli, si è svolta la cerimonia per l’inaugurazione dell’anno accademico 2011-2012 degli Istitutidi formazione dell’Aeronautica Militare. �Nela relazione introduttiva, il comandante delle Scuole dell’AM e della 3ª Regione Aerea, gen. SA di Pasquale Pre-

ziosa, ha sottolineato le tre direttrici principali - “il sapere”, il “saper fare” e “il saper essere” - sulle quali si sviluppa ilpercorso didattico degli allievi, mentre il prof. Umberto Gori, professore emerito dell’Università di Firenze e presidentedel Centro universitario di Studi Strategici e Internazionali (CSSI), ha tenuto la prolusione sul tema “Evoluzione dellaconflittualità: dalle guerre tradizionali alla guerra dell’informazione. Verso una geopolitica virtuale?”.Da parte sua il capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, gen. SA Giuseppe Bernardis, dopo aver posto in risaltoquelli che sono stati i protagonisti della giornata, e cioè gli allievi, in particolare quelli del corso Orione V (tra cui an-che quattro piloti stranieri) che hanno ricevuto il “distintivo di pilota d’aeroplano”, ha sottolineato la professionalitàdi tutto il personale dell’Aeronautica Militare, evidenziando come etica e motivazione siano alla base dei comporta-menti collettivi e ricordando, a cinquant’anni dall’eccidio di Kindu, i 13 aviatori della allora 46ª Aerobrigata che nellontano 11 novembre 1961 furono barbaramente uccisi. �Durante la cerimonia sono stati consegnati i seguenti riconoscimenti: all’aspirante Gianluca Stefani il “premio annualeper l’attitudine militare nelle Accademie”, istituito dall’Ordine Militare d’Italia e destinato agli allievi di tutte le AccademieMilitari distintisi nell’attitudine militare al termine del 2° anno di corso; al ten. col. Marcello Morbiducci il “premioDouhet/Mitchell”, per la migliore tesi del Corso Comando presso l’Istituto di Scienze Militari di Firenze; al m.llo di 3ªClasse Roberto Carboni la “Daga d’Onore” come 1° classificato al termine del 2° anno della Scuola Marescialli. Pre-miata infine anche la squadra nazionale di ginnastica ritmica per l’altissimo valore dei risultati conseguiti ai Campionatidel Mondo svoltisi a Montpellier il 24 e 25 settembre scorsi (v. pag. 6 di Aeronautica n. 10/2011).

Il 18 novembre, al Comando Ope-razioni Aeree (COA) di PoggioRenatico è terminata l’esercita-

zione “Virtual Flag 2011”, giunta al-la sua terza edizione, che ha avutolo scopo di addestrare il personalepartecipante - costituito da circa150 militari provenienti da vari re-parti dell’AM - alla condotta di una“campagna aerea” complessa.Iniziata il precedente giorno 7, la“Virtual Flag”ha consentito agli ele-menti che vi hanno preso parte diesercitarsi nella pianificazione,coordinamento e controllo di opera-zioni aeree complesse in un conte-sto operativo “virtuale”, realizzatoper mezzo di una rete multimedialee di una serie di software di simula-zione molto avanzati. Scendendo nel particolare, è da evi-denziare che gli obiettivi fissati - sin-tetizziamo da una nota della ForzaAmata - erano quelli di verificare, a li-vello operativo, la capacità di pianifi-care e condurre un’operazione dimedia-scala, con la costituzione didue DOB (Deployable Operational

Base) e un APOD (Airport of Disem-barkation) in uno scenario tipico dioperazione fuori dai confini naziona-li; sviluppare le capacità del personalemilitare di operare, in modo sinergicoed efficace, all’interno di strutture diComando e Controllo (JFACC-AOC),secondo le nuove dottrine della NA-TO; verificare la capacità di rischiera-mento del Reparto Mobile diComando e Controllo dell’A.M. e ad-destrare il personale dell’AOC a ope-rare da strutture mobili; sviluppare lacapacità di addestramento in moda-lità “simulata” CAX (Computer Assi-sted eXercise) con l’impiego di sistemiinformatici di simulazione e dellenuove tecnologie di comunicazione;validare, infine, i contenuti dei pro-grammi dell’Air Operation TrainingCentre, ovvero del centro di addestra-mento al comando e controllo delleoperazioni aeree istituito lo scorso an-no a Poggio Renatico.L’esercitazione si è svolta in due fasidi cinque giorni ciascuna.Nella prima, detta “orientation cour-se”, i partecipanti hanno potuto fa-

miliarizzarsi con la struttura e leprocedure operative del JFACC(Joint Force Air Component Com-mand), ovvero la capacità militareche consente di pianificare, coordi-nare e controllare tutti gli aspetti diuna campagna aerea.�Nella stessafase, anche il personale dell’EXCON(EXercise CONtrol), la “regia” del-l’esercitazione, ha potuto esercitarsinell’utilizzo dei software di simula-zione, tra i quali il Joint Planningand Execution Coordination Tool(JPECT), un’interfaccia sviluppatadalla NATO per l’addestramento delpersonale sui sistemi e sulle proce-dure di Comando e Controllo (C2)delle operazioni militari.Nella seconda fase, invece, ha avutoluogo la parte pratica dell’esercita-zione, ambientata in un contesto ditipo CRO (Crisis Response Opera-tion) ed incentrata sulla pianifica-zione operativa e sull’esecuzione diuna campagna aerea diretta, coordi-nata e controllata da un JFACC-AOC(Air Operation Center) rischierato aridosso dell’area di operazioni.

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Riunione dei comandanti dei reparti del CFC

Il 15 e il 16 novembre, presso il 50°Stormo, ha avuto luogo la periodi-ca riunione dei comandanti dei re-

parti dipendenti dal Comando Forzeda Combattimento (CFC).Nel corso dell’evento - che è statopresieduto dal gen. BA Roberto Nor-dio, comandante del CFC ed al qua-le hanno partecipato anche i capiufficio del CFC stesso, i rappresen-tanti del Comando delle OperazioniAeree (COA) e quelli dell’UfficioCentrale Ispezioni Amministrative - sono stati trattati argomen-ti di comune interesse per i Reparti e relativi alle attività di na-tura operativa, addestrativa e di gestione del personale.I lavori sono stati conclusi in video conferenza dal gen. SATiziano Tosi, comandante della Squadra Aerea, che hadato indicazioni sulle attività che i Reparti del CFC do-vranno svolgere in futuro.

La “Dubai International Air Chiefs Conference”

Il 12 novembre il capo di Stato Maggiore dell’AM,gen. SA Giuseppe Bernardis, ha partecipato allaquinta edizione della “Dubai International Air

Chiefs Conference” (DIAC-11) che è stata ospitatadalla Forza Aerea degli Emirati Arabi Uniti nella ca-pitale di quel paese in concomitanza con il Saloneaerospaziale di Dubai.La DIAC - alla quale erano presenti anche i capi diStato Maggiore delle aeronautiche militari di Au-stralia, Brasile, Emirati Arabi Uniti, Francia, GranBretagna, Grecia, Pakistan, Qatar, Stati Uniti, Sve-zia e Turchia insieme a oltre trecento delegati pro-venienti da ogni par te del mondo - è un foruminternazionale di alto livello per lo scambio di espe-rienze in ambito aeronautico.Nel suo intervento il gen. Bernardis ha trattato il te-ma “Defining the operational requirements for an in-tegrated airborne Early Warning and BattleManagement capability: the multi-mission solution”.

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AERONAUTICA MILITARE

La “Mauriziana” a militari dei reparti della Squadra Aerea

Il 25 novembre, sull’aeroporto romano di Centocelle, il comandante della Squadra Aerea (CSA), generale SA Tizia-no Tosi, ha consegnato la “Medaglia Mauriziana al merito di dieci lustri di carriera militare” ad un centinaio di milita-ri, tra ufficiali e sottufficiali, provenienti da tutto il territorio nazionale e in forza ai reparti dipendenti dal CSA.

L’onorificenza rappresenta l’importante e significativo riconoscimento che la Forza Armata tributa a quanti hannocondotto una carriera esemplare per attaccamento al servizio, spirito di abnegazione e capacità professionali.

�La cerimonia è stata aperta dall’intervento del gen. Tosiche ha espresso ai decorandi il suo personale compiaci-mento per quanto da loro realizzato nel corso della loro lun-ga carriera e per il costante esempio fornito ai colleghi.All’evento, oltre a varie alte autorità dell’AM ed a molti fa-miliari dei decorati, era anche presente il il ConsigliereNazionale dell’Associazione “Nastro Verde”, gen. B. dellaGuardia di Finanza Mario De Nuntiis, in rappresentanzadel Sodalizio custode dei valori sociali e culturali legati al-l’onorificenza in argomento.

L’11 novembre, sull’aeroporto militare di Djakovica in Kosovo, il col. pil. Franco Trozzi è subentrato al pari gradoAndrea Massucci nel comando della “Task Force Air” (TFA),

Il 15 novembre, a Pratica di Mare, il col CSA Marco Lucertini ha assunto il comando del Reparto Medicina Aero-nautica e Spaziale (RMAS) del Centro Sperimentale Volo (CSV) in sostituzione del pari grado Giuseppe CiniglioAppiani.

Il 7 dicembre il gen. SA Pasquale Preziosa ha assunto l’incarico di capo di Gabinetto del ministro della Difesa venen-do sostituito dal gen. DA Vitantonio Cormìo, in sede vacante, nel Comando delle Scuole A.M.-3ª Regione Aerea.

Il 7 dicembre, a Vigna di Valle, il ten. col. nav. Pierluigi Poletti ha sostituito il ten. col. pil. Massimo Mondini nell’in-carico di direttore del Museo Storico dell’Aeronautica Militare.

Cambi di comando e assunzioni d’incarico nell’AM

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AERONAUTICA MILITARE

Al CVV il simulatore di volo per aliante

Il 2 dicembre, presso il Centro di Volo a Vela di Guido-nia, ha avuto luogo la cerimonia per l’inaugurazionedel nuovo simulatore di volo per aliante “Flight Trai-

ning Soaring Simulator 2” che è stato sviluppato dalladitta Ari dell’ing. Andrea Bonaiti in collaborazione conl’Istituto Fiocchi di Lecco.Poiché l’abilitazione all’aliante è stata inserita nel nuo-vo iter per il conseguimento del brevetto di pilota milita-re allo scopo di incrementare la continuità nell’attivitàdi volo e di accrescere le capacità di pilotaggio legatealle peculiari caratteristiche di volo degli alianti, non ul-tima la mancanza di un sistema di propulsione, l’attivitàdi volo a vela - concentrata in due settimane nel perio-do estivo - consente agli allievi, in soli dodici voli, di ef-fettuare quello da solista.La brevità di tale addestramento ha, pertanto, resa ne-cessaria l’adozione di un ausilio didattico che permettaagli allievi stessi di familiarizzare con il velivolo e di noninterrompere completamente l’attività in caso di condi-zioni meteorologiche avverse, nonché di fornire un ad-destramento volto alla r isoluzione di eventualisituazioni di emergenza.

Laureati i marescialli “infermieri” della SMAM

Il 2 dicembre, nella sede distaccata di Viterbo del-l’Università La Sapienza di Roma, i sette mare-sciall i categoria Sanità, specialità Operator i

sanitari specializzati, appartenenti all’11° corso Nashdella Scuola Mrescialli AM, hanno discusso la tesi dilaurea in Infermieristica conseguendo tutti la votazio-ne di 110 e lode, risultato che conferma la qualitàdella formazione ricevuta nei tre anni di corso.Dopo la discussione della tesi e la proclamazione, i“neo-dottori” sono rientrati alla Scuola dove, alla pre-senza dei loro familiari, hanno ricevuto le felicitazionie i vivi complimenti del comandante dei Corsi, col.Eugenio Rovazzani, che ha poi consegnato un pre-mio al 1° classificato m.llo di 3ª classe Fulvio Parrino.Il conseguimento della laurea da parte dei maresciallidell’11° Corso operatori di sanità segna la conclusionedelle attività del corso Nash - che nella scorsa estateaveva visto il conseguimento della laurea in “scienzeorganizzative e gestionali” da parte dei 55 allievi diquella categoria (v. pag. 9 di Aeronautica n. 7/2011) - inquanto, tra qualche giorno, anche questi “neo-dottori”raggiungeranno i reparti di assegnazione.

Il 23 e 24 novembre, all’Istituto di Scienze Militari Ae-ronautiche (ISMA) di Firenze, si è svolto l’”Air andSpace Power Workshop 2011”.

L’evento - informa un comunicato della Forza Armata -ha interessato molti ufficiali, provenienti da tutti gli En-ti/Reparti dell’AM, per ricreare un momento al di fuoridella routine operativa che desse spazio al confronto eal dibattito interno tra i quadri dirigenziali dell’Organiz-zazione, presenti e futuri, su tematiche di ampio respirocon potenziali ricadute in ambito aeronautico.Il convegno è stato aperto dal capo di Stato Maggioredell’AM, gen. SA Giuseppe Bernardis, che nel suo inter-vento ha dichiarato che «ci siamo prefissati di creare unmomento ad esclusivo appannaggio della Forza Arma-ta che [...] si faccia fautore di costruttivi confronti e pro-positivi dibattiti su argomentazioni ad ampio spettro. Lediverse ed articolate tematiche che verranno analitica-mente approfondite dai vari relatori, mi auguro rappre-sentino solo il punto di par tenza per un qualificatoraffronto tra i diversi gradi di esperienza e di competen-za maturati a ciascun livello di comando da ognuno diVoi nel corso della vita aeronautica».Il workshop, si è focalizzato su quattro tematiche, relati-ve alle seguenti macroaree:1. “Concetto d’ambiente aereo-spaziale”, relatore il gen.BA Paolo Mazzi, che ha avuto lo scopo di analizzare i

fattori che influenzeranno in futuro lo scenario strategicoglobale, cercando di definire le conseguenze che avràsullo strumento militare in generale e su quello aerospa-ziale in particolare;�2. “Output capacitivo A.M. 2025”, relatore il gen. BA Sil-vano Frigerio, focalizzato sull’analisi del processo di affi-namento strutturale interno alla F.A. iniziato nellaprimavera del 2010 (Progetto di Razionalizzazione dellaPianta Capacitiva 2025) per assicurare una componen-te aerospaziale bilanciata e sostenibile, rispondente allasempre maggiore riduzione delle risorse disponibili eall’esigenza di accrescere la rilevanza dell’A.M., sul pia-no operativo e funzionale;�3. “Cultural Awareness nel Fuori Area”, relatore il gen.BA Claudio Salerno, per un’approfondita riflessione sul-le modalità e le specifiche di indottrinamento del perso-nale AM in termini di Competenza Culturale Trasversale(CCT) sia come cultura individuale, sia in vista degli im-pieghi complessi e articolati relativi alle Operazioni Fuo-ri dai Confini Nazionali (OFCN);�4. “I nuovi orientamenti di policy nel settore manutenti-vo”, relatore il brig. gen. Arnaldo Giuliani Eletti, per iden-tificare i principi generali e i presupposti da tenere inconsiderazione per un opportuno, futuro orientamentodella policy manutentiva dei Sistemi d’Arma in dotazio-ne alla F.A.

“Air and Space Power Workshop 2011”

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3° corso motoristiL’8 ottobre, in occasione del 60° anni-versario del loro arruolamento, i moto-risti del 3° corso provenienti da piùparti d’Italia assieme a parenti e ami-ci, si sono radunati al Museo StoricoA.M. di Vigna di Valle per abbracciarsiancora una volta e ricordare i molticolleghi scomparsi.

16° Corso per meteorologistiNell’ambito del raduno del 21° corsospecialisti avvenuto a Caserta il 22 ot-tobre scorso è avvenuto il “sottoradu-no” di alcuni dei meteo appartenential 16° corso di tale specialità che eb-

be inizio nell’ottobre 1961. Nella foto im.lli Pizzuti, Avella, La Montagna,Sclafani e Festa.

Per il 50° anniversario del Corso Zodiaco 2°Dal 22 al 28 ottobre il corso Zodiaco2° ha festeggiato i cinquant’anni delsuo arruolamento che avvenne il 24ottobre 1961 all’Accademia Aeronau-tica di Nisida.L’evento è stato celebrato dai nume-rosi componenti del Corso convenutia Napoli, in massima parte accompa-gnati dalle proprie consorti, assisten-do dapprima, il 23 a Pozzuoli, allapresentazione, tenuta dall’attuale co-mandante dell’Accademia gen. BAUmberto Baldi, sulla nuova organizza-zione dell’Istituto, completata da unavisita alle varie aule e laboratori. Suc-cessivamente, i partecipanti hannopresenziato alla Santa Messa al cuitermine il gen. SA Leonardo Tricarico,rappresentante dello Zodiaco 2°, ac-compagnato dal gen. Baldi, ha depo-sto una corona sul monumento aiCaduti per ricordare “i ragazzi delloZodiaco” che non sono più fra noi.Il giorno dopo, nella vecchia sededell’Accademia di Nisida, i parteci-panti al cinquantenario, presente ilgen. SA Leandro De Vincenti, capo diStato Maggiore di AJFC di Napoli,hanno voluto rivivere le intense emo-

zioni provate mezzo secolo prima, almomento della lettura dell’elenco deivincitori del concorso, replicando, neilimiti del possibile, le varie fasi di quel-l’avvenimento.I festeggiamenti si sono conclusi conun viaggio turistico-culturale di quattrogiorni a Malta.

Personale demaniale dell’Accademia AeronauticaIl 6 dicembre, all’Accademia Aeronau-tica di Pozzuoli, ha avuto luogo il ra-duno del personale demaniale che haprestato servizio presso il massimoIstituto di formazione dell’AM.

Raduni nell’AM

Protocollo d’intesa tra l’AM e l’AeCI

Il 7 dicembre, al Palazzo Aeronautica di Roma, ha avuto luogo lafirma di un protocollo d’intesa tra l’Aeronautica Militare, rappresen-tata dal suo capo di Stato Maggiore, gen. SA Giuseppe Bernardis,

e l’Aero Club d’Italia rappresentato dal Commissario Straordinario ditale ente, sen. Giuseppe Leoni.L’accordo - reca una nota della Forza Armata - ha lo scopo «di promuo-vere e sviluppare le attività aeronautiche nel contesto nazionale nonchéla diffusione della cultura aeronautica, attraverso l’istruzione e l’allena-mento dei piloti militari presso gli Aero Club federati, l’attività di volo de-gli Aero Club federati sugli aeroporti militari sedi di Reparto A.M.,ovvero di altra Forza Armata, aperti a tale tipologia di traffico aereo, el’attività di familiarizzazione al volo in favore del personale appartenenteall’Amministrazione della Difesa e, in particolare, degli allievi dell’IstitutoMilitare di istruzione secondaria dell’A.M. “Giulio Douhet”».

Diecimila ore di voloper i Predator dell’AM

Il 29 novembre, i velivoli a pilotaggioremoto (APR) Predator del 28° Grup-po “Streghe” dell’AM hanno raggiunto

il traguardo delle 10.000 ore di volo ef-fettuate in Italia e all’estero nel corso dioperazioni aeree svolte fuori area.Iniziata il 18 dicembre 2004 con il primovolo in Italia, l’attività operativa di questimezzi aerei è stata condotta impiegan-do i l Predator A+ (MQ-1) che ha effet-tuato circa 9.000 ore di volo e i lPredator B (MQ-9) che ne ha totalizzatecirca 1.000.

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AERONAUTICA MILITARE

4.000 ore di volo per gli AMX in Afghanistan4.000 ore di volo è il traguardo che il 14 novembre è statoraggiunto dagli AMX del 51° e del 32° stormo che l’AM harischierato a turno in Afghanistan dal 7 novembre 2009.Questa significativa cifra - che è stata celebrata con l’appo-sizione di una apposita scritta su uno di questi cacciabom-bardieri - rappresenta la sintesi di oltre 1.500 missionieffettuate per sorveglianza, supporto e ricognizioni, que-st’ultime svolte su 3.700 siti con oltre 41.000 fotografie ri-prese dal particolare “pod” di cui i velivoli sono dotati e checonsentono di trasmettere le immagini in tempo reale alleforze di superficie.

Il COMUSAFE in visita alloStato Maggiore AM

Il 21 e il 22 novembre, il generale Mark A. Welsh III,COMmander United States Air Force in Europe (CO-MUSAFE), è stato in visita a Roma anche per avere

un incontro ufficiale con il capo di Stato Maggiore del-l’AM, gen. SA Giuseppe Bernardis.Nel corso di tale evento il generale Welsh, a capo di unadelegazione del suo Comando, ha avuto dapprima unincontro privato con il gen. Bernardis, ha poi assistito adun briefing illustrativo dell’attività della Forza Armata edei suoi futuri programmi ed ha infine visitato le SaleStoriche di Palazzo Aeronautica.

Riunione degli ufficiali addetti alla pubblica informazione

Il 6 dicembre, al Palazzo Aeronautica in Ro-ma, si è svolta l’annuale riunione di lavorodegli ufficiali addetti stampa presso enti e re-

parti della Forza Armata per uno scambio diinformazioni e di idee su tematiche di attualitàe sulle relazioni tra l’AM e gli organi della pub-blica informazione.All’evento - aperto dal saluto del capo di StatoMaggiore dell’AM gen. SA Giuseppe Bernar-dis e coordinati dal capo dell’Ufficio Pubblicainformazione dello SMA, col. pil. Achille Caz-zaniga - hanno preso parte una sessantina diufficiali provenienti da altrettanti organismidella Forza Armata. Nel corso della riunione, in particolare, è stataanalizzata l’attività svolta durante le operazioniaeree condotte nella “Unified Protector” in Libiae - si legge un un comunicato dell’AM - sono sta-ti discussi «i rapporti tra PI e le predisposizioniattinenti alla riservatezza e alla tutela del segre-to militare, i sistemi organizzativi che integranola comunicazione con l’attività operativa (InfoOps), e le responsabilità dell’Ufficiale PI nei con-fronti del personale designato ad operare fuoridai confini nazionali».

Il 41° Stormo ricorda il cap. Ammannato

L’11 novembre, a Sigonella e in occasione del centenario della nascita, è stata rievocata la figura del cap. pil.MOVM Athos Ammannato al quale è intitolato il 41° Stormo Antisom.Alla cerimonia, che ha visto la celebrazione del rito religioso e la deposizione di una corona d’alloro al monu-

mento dedicato ai Caduti del Reparto, erano presenti il gen. DA Giuliano De Carlo, ispettore dell’Aviazione per laMarina, il col. pil. Dario Missaglia, comandante del 41° Stormo e tutto il personale di quel Reparto.Da sottolineare che il gen. SA Oreste Genta, collega nel corso “Leone” del commemorato e decano dei piloti dell’AMcon i suoi cento anni recentemente festeggiati, ha inviato una lettera allo Stormo, nella quale ha auspicato che il ri-cordo dell’eroe “che dopo non poche battaglie, donò alla Patria la Sua giovane vita, contribuisca a consolidare e adaccrescere in tutti i componenti del Reparto quell’etica di comportamento che crea i valori spirituali della nostra For-za Armata la cui efficienza è basata nelle virtù dei suoi uomini”.Ricordiamo che l’Eroe - che con i fratelli Aramis e Porthos, anch’essi piloti militari, costituì il noto trio dei “moschet-

tieri” aeronautici - era il comandante della 235ª Squadriglia SavoiaMarchetti inquadrata nel 60° Gruppo del 41° Stormo e cadde nelcorso della Campagna d’Africa durante un’azione bellica meritandola massima ricompensa al VM con la seguente motivazione: “Intrepi-do Comandante di Squadriglia, baldo combattente di tre guerre,quattro volte decorato al Valor Militare, volontario per le più aspre eardite azioni belliche, aveva portato sempre brillantemente a termi-ne in un’aura di entusiasmo e di fede, tra i rischi più gravi, tutte lemissioni affidategli. Sulla via del ritorno da un volo di guerra alturie-ro, compiuto su velivolo terrestre, scompariva nel mare che la suaala vittoriosa aveva tante volte sorvolato. Cielo del Mediterraneo edella Marmarica, 11 Giugno 1940- 20 Febbraio 1941”.

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SCIENZA, SPAZIO,TECNICA E INDUSTRIA

In viaggio verso Marte il rover Curiosity

Alle 16,02 (ora locale) del 26 no-vembre, dal poligono di CapeCanaveral e con un vettore

Atlas V, la NASA ha lanciato il roverCuriosity (v. anche pag. 12 di Aero-nautica n. 8-9/2011) che dovrà prose-guire, con tecnologie ben piùavanzate, il lavoro di ricerca iniziatonel 2004 dalle sonde Spirit e Oppor-tunity, quest’ultima peraltro straordina-riamente ancora att iva pur avendosuperato di sette anni il limite di ope-ratività di tre mesi che era stato previ-sto per esse (v. anche pag. 23 diAeronautica n. 6/2011).

Compito di Curiosity - che lavoreràper non meno di un anno marziano,pari a circa due anni terrestri (ma ha

una batteria nucleare al plutonio cheteoricamente potrebbe consentirgli dicontinuare a funzionare per più di unnostro decennio) - sarà quello di inve-stigare sulla passata e presente capa-cità di Mar te di sostenere la vita,analizzando a tale scopo, oltre all’at-mosfera, molti campioni del terreno edi roccia per trovare un qualsiasi se-gno che in passato ci sia stata un’atti-vità biologica su Marte.Il rover, il cui nome ufficiale è MarsScience Laboratory (MSL) ed alla cuicostruzione ha partecipato anche l’a-zienda italiana Sitael, assomiglia aSpirit e Opportunity, ma, largo tre me-tri, pesa 900 kg ed è il più grosso maicostruito a tentare di raggiungere ilPianeta rosso.Dotato di sei ruote motorizzate e di unbraccio robotizzato estensibile per ol-tre due metri, il rover, contenente diecisofisticati strumenti, verrà “depositato”il 6 agosto 2012, dopo otto mesi emezzo di viaggio e un tragitto di 570milioni di chilometri, nel Cratere Galedi Marte non con il sistema di “airbag”usato in precedenza per ammortizza-re l’impatto dei rover con il suolo, mamediante una specie di verricello so-

speso in aria grazie ad alcuni razzi. Equesto - hanno dichiarato in propositoi tecnici del Jet Propulsione Labora-tory che si occupa dell’MSL costatoben 2,5 miliardi di dollari - sarà certa-mente il momento più delicato di tuttala missione perché se qualcosa andràstorta il rover si schianterebbe al suo-lo diventando probabilmente inutiliz-zabile.Il sistema, hanno aggiunto, non è sta-to mai sperimentato prima, e la NASAconta molto sulla sua riuscita perchéaprirebbe la strada ad altre missionitese a trasportare su Marte oggettimolto pesanti, strumenti e laboratoriautomatici uti l i per studiare e ap-profondire ulteriormente le nostre co-noscenze sul Pianeta rosso.È da ricordare in proposito che la mis-sione MSL viene osservata con gran-de interesse soprattutto dall’Agenziaspaziale europea (ESA), che ha inprogramma una operazione congiuntacon la NASA per i prossimi anni, mis-sione denominata ExoMars (v. pag. 11di Aeronautica n. 2/2006) che potreb-be essere il primo passo per preleva-re e r ipor tare sulla Terra roccemarziane.

Il 4 novembre, dopo 520 giorni dalsuo inizio avvenuto il 3 giugno2010, si è concluso, presso l’Isti-

tuto per i problemi biomedici di Mo-sca, l ’esperimento Mars-500 (v.pag. 11 di Aeronautica n. 7/2010).Avviato da Russia e Agenzia spa-ziale europea (ESA), l’esperimentoha avuto lo scopo di simulare unviaggio umano su Marte per verifi-care il comportamento psico-fisiolo-gico di sei “astronauti” isolati percosì tanto tempo in un ambiente ri-stretto riproducente gli spazi di un’a-stronave e comprendente anche unmodulo per la discesa sul Pianetarosso, in un’area attrezzata simulan-te appunto il suolo marziano.All’apertura dei sigilli con i qualiera stato chiuso i l modulo base

del Mars-500 i sei partecipanti - itre russi Sukhrob Kamolov, AlexeySitev e Alexandr Smoleevskiy, l’i-talo-colombiano Diego Urbina, ilfrancese Charles Romain e il cine-se Wang Yue - sembravano, perquanto provati, in condizioni sod-disfacenti.Saranno ora gli studi subito avviatidagli scienziati addetti all’esperi-mento a consentire di valutare tantied importanti aspetti psichici e fisicidegli astronauti durante il lungoviaggio e, in particolare, la loro resi-stenza al fatto di essere continua-mente bersagliati dai raggi cosmici,la loro capacità di svolgere attivitàvarie nella gravità marziana dopoun viaggio di circa otto mesi in as-senza di gravità, la possibilità di in-

traprendere un simile viaggio da unpunto di vista del calcolo delle scor-te di cibo, aria e acqua e, infine, lacapacità di convivenza in spazi limi-tati da parte di gruppi di persone di-verse per nazionalità, carattere,costumi, ecc. e praticamente privedi comunicazioni con l’esterno.

Concluso l’esperimento Mars-500

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SCIENZA, SPAZIO, TECNICA E INDUSTRIA

Nuove prove per il missile PAC-3

La Lockheed Martin ha reso noto che ilsuo missile terra-aria PAC-3 (PatriotAdvanced Capability-3) ha nuovamen-

te riconosciuto, seguito e intercettato consuccesso un missile balistico tattico. Laprova - che includeva un ingaggio con fuo-co alternato (ripple-fire) da parte di un mis-sile PAC-3 CRI (Cost Reduction Initiative)come primo intercetore e un PAC-3 Baseli-ne Missile come secondo intercettore - èavvenuta presso la base White Sand postanel Nuovo Messico.Ricordiamo che il PAC-3, molto più avanza-to del Patriot, è capace di contrastare i mo-derni missili balistici tattici, quelli Cruise egli aeromobili ad ala fissa o rotante.

Scoperta l’origine dei raggi cosmici

La sonda AGILE(AstrorilevatoreGamma ad Imma-

gini Leggere) dell’Agen-zia Spaziale Italiana (v.anche pag. 12 di Aero-nautica n. 5/2008), hascoperto nella bandaGamma un’emissionein corrispondenza delresto di supernova W44 che può essere attribuitainequivocabilmente a protoni accelerati che si“scontrano” con il gas circostante.Nella circostanza è stato precisato che i dati diAGILE risolvono il problema di identificare inmodo chiaro una sorgente di raggi cosmici dialta energia.

La Phobos-Grunt russa versouna luna di Marte

L’8 novembre la Russia ha lanciato dal cosmodromo diBaikonur con un vettore Zenit la sonda Phobos-Grunt diri-gendola, appunto, verso Phobos, una delle più grandi lune

di Marte, per esplorarne l’atmosfera e raccoglierne campioni delsuolo (e Grunt, in questo contesto, significa suolo) - che sarannoriportati sulla Terra dalla capsula sigilillata Living InterplanetaryFlight Experiment (LIFE) - per consentire osservazioni dettaglia-te del Pianeta rosso e dell’ambiente circum-marziano,Fornendo inoltre, è la vivissimasperanza degli scienziati del pro-getto, anche indizi sull’origine deisatelliti di Marte e la loro relazio-ne con il pianeta, così come ulte-riori informazioni sul ruolo avutonella formazione dei pianeti ter-restri dagli impatti di asteroidi.

Space-X per la missione Dragon

La società Space Explora-tion Technologies (Space-X) ha recentemente

completato le prove, peraltrogià approvate dalla Nasa, voltead assicurare l’incolumità dellepersone a bordo in caso di im-previsti, del sistema di abortomissione della navicella Dragonprogettata per voli con astro-nauti a bordo ed il cui prototipo è stato lanciato un anno fa (v.pag. 12 di Aeronautica n. 12/2010).Ricordiamo che la Dragon servirà a trasportare fino a setteastronauti sulla ISS sospendendo così, dopo il pensionamentodegli Shuttle, la “dipendenza” degli Stati Uniti dai lanci con laSoyuz russa che costano 62 milioni di dollari ad astronauta afronte del costo del trasporto con la Dragon che costerebbe in-vece solo 20 milioni di dollari.

L’Agenzia spaziale europea (ESA) ha recentemente firmato un contratto con Arianespace - il consorzio checommercializza i lanci dei vettori europei Ariane e Soyuz ed ai quali si unirà tra breve il piccolo lanciatore euro-peo Vega - per la realizzazione di quattro di questi ultimi vettori da impiegare per le sue attività.

Ricordiamo che il Vega (Vettore Europeo di Generazione Avanzata) ed il cui primo lancio è previsto per il prossimogennaio, è un razzo che la ELV (European Launch Vehicle), società partecipata tra l’italiana Avio e l’Agenzia spazia-le italiana (ASI), ha sviluppato per il trasporto in orbita di piccoli carichi, tra i 300 e i 2.000 kg, in orbite basse o pola-ri, in particolar modo eliosincrone.Il lanciatore è formato da un corpo singolo a quattro stadi, alto circa 30 metri, con un diametro massimo di circa 3metri e con un peso al decollo di 137 tonnellate.

L’ESA utilizzerà quattro vettori Vega

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VARIE

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Era l’estate del ‘75 o ‘76, non ricor-do con esattezza, ma la cornicedi montagne quella sì: l’emozione

che provavo allora, da ragazzo, è rima-sta immutata a 50 anni. In vacanza, co-me ogni anno in Val Veni, convinsi miopadre a salire al Rifugio Elisabetta Sol-dini, poco a monte del quale si erasparsa notizia che affIorassero i resti diun aereo americano precipitato duran-te la seconda Guerra Mondiale.Mai avrei potuto immaginare allorache quella gita si sarebbe trasforma-ta, oltre 30 anni dopo, in un’avventu-ra appassionante che r iuniscecittadini e testimoni di diverse nazio-nalità tesa a commemorare un equi-paggio tragicamente scomparso frale nevi del Monte Bianco.

Quel giorno, a circa mezz’ora di cam-mino dal rifugio, la fronte del Ghiac-ciaio d’Estelette luccicava, una voltatanto, più che per il ghiaccio, per l’e-norme quantità di frammenti di allumi-nio e pezzi di lamiera esposti al sole.Uno spettacolo impressionante reso

possibile dal rapido ritiro del ghiac-ciaio che per tanti anni aveva custodi-to i l rel i tto aereo sotto la propr iabianca coperta ed ora, trascinato giùsino alla sua fronte, lo restituiva ab-bandonandolo sulla morena. Fra i de-tr it i r icordo ancora, sgomento, unbraccio umano (del cui ritrovamentoavvisammo più tardi il gestore del rifu-gio) e la mostrina dorata “US’ che tuttii soldati statunitensi portano tuttorasul bavero della camicia d’ordinanza.Ancor oggi mi meraviglio della forzaseduttiva che un oggetto come quello,pur cosi minuscolo, può esercitaresulla mente di un adolescente sogna-tore com’ero io, la fantasia già scate-nata da cento l ibr i d’avventura edesplorazione. La Val Veni era la miaIsola del tesoro, l’aereo americano ilrelitto di un vascello che, ancor più in-credibilmente, era affondato in un ma-re di ghiaccio, l’Estelette. Per anni hocustodito quella mostrina come un ta-lismano, quasi si trattasse del regalodi un amico misterioso che ora fInal-mente ha quasi un volto, O meglio ivolti degli otto uomini (chissà chi fraloro) che costituivano l’equipaggio.Dall’estate del ‘72 i Carabinieri ed unreparto dei Marines avevano scanda-gliato ogni anfratto della zona: nonc’era tuttavia da stupirsi se a distanzadi qualche anno nuovi resti umani e ri-trovamenti di ogni genere avvenisseroancora, ed avvengono tuttora. Non siparlava in quegli anni di surriscalda-mento globale, né io avrei immaginatodi laurearrni un giorno in geologia, matant’è. Oggi posso semplicemente di-re che lo studio delle Scienze della

Terra ha aggiunto all’affetto per quellazona la capacità di saper leggere ilpaesaggio e interpretare le dinamichedella natura, comprese quelle glaciali,che tanta parte hanno in questa vi-cenda. Quello d’Estelette è il ghiac-ciaio ital iano più occidentale delMassiccio del Monte Bianco: insiemeal Glacier des Glaciers (versante fran-ce se) cinge l’Aiguille des Glaciers,una piramide rocciosa di 3818 m che,d’estate, si specchia nella gelide ac-que del Lago del Combal, e che, d’in-verno, è meta sci alpinistica tra le piùfrequentate. Dalla fronte dolcementeadagiata nella conca morenica i lGhiacciaio d’Estelette si raccorda allaparete Sud dell”Aiguille des Glacierstramite una zona via via più ripida ericca di crepacci nei cui lembi sonoancor oggi certamente incastrate esepolte molte parti dell’aereo della cuiidentità ho preso coscienza soltantoda poco tempo.Si trattava di un B-17, soprannomina-to ‘For tezza volante’, il più grandebombardiere impiegato nella secondaGuerra Mondiale sino al giugno del1944, quando entrò in servizio il suoerede, il B-29, destinato a rimaneretragicamente associato al nome di Hi-roshima e Nagasaki. È il primo no-vembre 1946: il B-17 n. di matricola43-39338 (uno delle migliaia ancoradi stanza in Europa alla fine dellaguerra, appar tenente al 15th TCS(Troop Carrier Squadron) del 61stTCG (Troop Carrier Group) di stanzaa Eschbom (Francoforte, Germania),decolla dall’aeroporto di Capodichinoa Napoli diretto a Londra.

La Rivista del Club Alpino Italiano (CAI) ha recentemente pubblicato un articolo sul ritrova-mento dei resti di un B-17 scomparso sulle Alpi italo-francesi il 1° novembre 1946.Per il suo particolare interesse, non solo storico, ne abbiamo chiesta l’autorizzazione a ri-portarne il testo anche sul nostro periodico, autorizzazione che ci è stata cortesemente eprontamente concessa e della quale ringraziamo sentitamente il CAI.

Il B-17 scomparso sul Monte BiancoUna storia di uomini, aerei e ghiacciai

Testo di Gianni Boschis - foto AAVV

Il cerchietto rosso indica il punto del-l’impatto del B-17 sulla montagna

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VARIE

È ancora notte quando, sul Tirreno inpiena tempesta, l’aereo lascia inspie-gabilmente la rotta pianificata per diri-gersi su Genova (anziché Marsiglia) indirezione della Valle d’Aosta. Ma an-che qui il maltempo non dà tregua al-l’equipaggio e così, forse per un erroredi navigazione o strumentale, sì trovaad una quota troppo bassa rispetto airilievi circostanti e impatta a pochi me-tri dalla vetta dell’Aiguille des Glaciers.Dato l’orario, la stagione e la neve giàabbondante, non si ha traccia di alcuntestimone diretto dell’evento. Le comu-nicazioni radio interrotte o impraticabiliimpediscono alle autorità militari di co-noscere i fatti, cosicché le ricerche delvelivolo si disperdono inutilmente suun fronte vastissimo, ma distante dalluogo dell’incidente: dal Tirreno allaCorsica, su per la Valle del Rodano si-no alla Manica, senza esito.È il luglio 1947 quando, per caso, unapattuglia di chasseurs alpins (gli alpinifrancesi) di stanza a Bourg SaintMaurice, si imbatte nei primi resti nondistanti dalla cresta di confine con l’I-talia, lungo il versante occidentale del-la montagna, sul Glacier des Glaciers.Ne è tuttora commosso testimoneFrancis Raout, all’epoca soldato di le-va ed o ggi lucido novantenne chescrive di quei luoghi, con nostalgia,dal Nord della Francia. Nel mese diagosto i pochi resti umani ritrovativengono solennemente raccolti in unabara avvolta da una bandiera stelle-e-

strisce che, omaggiata del picchettod’onore delle più alte autorità militarifrancesi e americane, prende la via dicasa. Oggi sappiamo che questi resti(di chi esattamente è impossibile sta-bilire) giacciono sotto una stele dimarmo bianco nei verdi prati del cimi-tero monumentale di Arlington, vicinoa Washington.Passano gli anni: la neve ed il ghiac-cio intanto hanno avvolto tutto nelbianco mantello della montagna; il si-lenzio fa sua la vicenda. Almeno sinoal 1972 quando la guida alpinaEdoardo Pennard, gestore del RifugioElisabetta per 38 anni, scopre i primiresti mai rinvenuti sul versante italia-no. Cosa poteva essere accadutodunque? La risposta stava ancorasulla montagna: scalando la crestaSud Ovest per una via poco frequen-tata, Pennard non crede ai suoi occhiquando, improvvisamente, a pochedecine di metri dalla vetta, si imbattein un’elica contorta, ma ancora salda-mente incastrata nella parete roccio-sa. L’aereo doveva aver colpito lacresta della montagna cosi da preci-pitare, disintegrandosi, sui due ver-santi: ciò che spiega la dispersionedei detriti aerei su ben due ghiacciaiad una distanza cresciuta nel tempoa causa del movimento delle lingueglaciali. Grazie all’intraprendente sfor-zo documentale di un gruppo di ap-passionati francesi, italiani, è iniziatauna ricerca volta non solo a ricostrui-re le circostanze dell’incidente, maanche la storia dell’aereo e del suoequipaggio. Qualche tempo dopo, lasignora Anne Lofton Cobb si vede im-provvisamente recapitare una letteracontenente i documenti di suo papà,il Maggiore Lawrence L. C., terzo uffi-ciale di bordo e pilota: il ritrovamento,opera di escursionisti italiani, è l’iniziodella ricostruzione di un puzzle stori-co ed umano ancora in corso.Altri importanti tasselli si sono aggiun-ti in questi anni: il primo rapporto mili-tare sull ’ incidente, la l ista delpersonale di bordo, la documentazio-ne della cerimonia funebre alla caser-ma alpina di Bourg S. Maurice nel1947, il resoconto di testimoni talvoltacasuali della vicenda, effetti personali(come un giubbotto di salvataggio o lapiastrina di riconoscimento del Co-mandante dell’aereo, il Colonnello

Hudson Hutton Upham) essenziali perfar luce sulla vicenda,Toccanti gli sviluppi sul fronte umanoregistrati negli ultimi mesi: grazie al-l’ingegnere aeronautico Pierluigi Du-ranti e alla giornalista americanaSusan Harold è stato possibile risalirea 6 delle 8 famiglie dell’equipaggio,restituendo loro per la prima volta ilresoconto dell’incidente e ricevendo incambio toccanti e-mail e foto dei lorocari nel corso della guerra.Nell’estate 2010 i volontari impegnatinelle ricerche ed i familiari delle vitti-me hanno costituito un Comitato inter-nazionale per la commemorazionedell’equipaggio del B-17. Presidentela signora Anne Lofton Cobb, il Comi-tato ha organizzato una cerimoniacommemorativa dell’equipaggio attra-verso la posa di una targa a ricordodell’equipaggio sia al Rifugio Elisabet-ta Soldini che al rifugio francese ‘DesMottets’, rispettivamente il 3 e 4 set-tembre: ciò a testimonianza del fattoche i resti dell’aereo sono ancora di-spersi sui due versanti dell’Aiguilledes Glaciers. Il rifugio italiano e quellofrancese sono stati così idealmenteuniti da un itinerario della memoria dadedicare non solo all’equipaggio ame-ricano, ma a tutti i soldati francesi editaliani che combatterono proprio inquesta zona nel corso della secondaGuerra Mondiale.È auspicabile che tale itinerario vengasuggellato in un prossimo futuro dallaposa dell’elica dell’aereo recentemen-te recuperata dalla montagna, simbo-lo autentico e prezioso della vicendastorica ed umana.

L’elica affiorata del B-17

Un momento della cerimonia comme-morativa

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Quella fredda mattina, cometante altre di un freddo inver-no del 1969, si presentava so-

pra Grosseto con uno strato di nubinon molto spesso.Un’occhiata alla vetrata della salaoperativa del 20° Gruppo per cono-scere il tipo di missione da compiereed eccoci seduti in tre per un briefingal frequentatore, un pilota esperto conparecchie ore di volo sull’F-84F, conGianni Tempioni e con me che, in ad-destramento istruzionale, dovevosvolgere tutta la missione di “chase”dal posto posteriore del TF-104.Gianni era il mio istruttore: un bolo-gnese amante delle barzellette e dellebattute quali solo gli emiliani sanno fa-re anche nei momenti più tirati; ci uni-va una vecchia amicizia sorta sin daitempi del 101° Gruppo a Rimini. Nelbriefing pre-volo Gianni si limita all’es-senziale “perché, tanto, voi due se lafaccio lunga, vi addormentate”.Si va all’aereo portandosi in spalla ilparacadute: allora non avevamo an-cora i Martin Baker, ma i seggioliniC2. Ultimi suggerimenti a me, mentreandiamo al nostro velivolo, con qual-che trucco per facilitare il mio compi-to, giacché dovevo imparare acompiere tutto il volo come se lui nonfosse stato lì davanti a me ed io fossistato già l’istruttore.Messa in moto, cinque dita, rullaggioe decollo dietro all’altro TF lasciandociuna decina di metri di margine, peravere un po’ di spazio nel caso in cuiil velivolo da seguire invadesse la no-stra mezza corsia. Mezza, perché unpilota alle sue prime missioni sul 104decollava dalla linea di centro pistaper consentirgli un margine di possibi-le deviazione dalla linea centrale.Carrello su, flaps su, via dal postbru-

ciatore ed iniziamo a salire verso il la-go Trasimeno, che sarà la nostra zo-na di lavoro, con l ivel lamento a20.000 piedi per poter dare inizio allemanovre previste. Collegamento ra-dio con il radar Quercia affinché se-gua la nostra missione e, magari, ciavvisi se qualche velivolo inavvertita-mente invade la nostra zona di lavo-ro; o se noi, sempre inavvertitamente,avessimo invaso quella di qualche al-tra missione.

Uso degli aerofreni; dei f laps sutakeoff; avvicinamento allo stallo conla cloche che vibrando dà il previstoavvertimento, lettura dell’AOA (angolod’attacco) e rimessa; stallo con l’en-trata del kicker questa volta, ed anco-ra rimessa in linea di volo; poi, viratestrette in linea di volo e un bel po’ divirate sfogate.Dopo circa una mezzora e più di ma-novre, ci troviamo intorno ai 10.000piedi e dobbiamo salire per presen-tarci a Grosseto Avvicinamento a27.000 piedi.Comunico quindi di dare motore e sa-lire alla quota prevista.Sennonché ci accorgiamo che il livel-lamento è stato effettuato a 17.000piedi, evidentemente per un errore dilettura dell’altimetro da parte del pilotain transizione.Gianni: “Vedi te che il nostro amico hasbagliato lettura dell’altimetro; adessoci divertiamo!”.

“A che quota siamo?” chiedo.“270” è la risposta.“Leggi bene l’altimetro”.“Orca!” e si vede lo sbuffo del fumo ne-ro che indica che sta dando motore.Avanzo la manetta anch’io, ma si senteun colpo sordo ed ho l’impressione diuna forte imbardata a destra, entrandoimmediatamente in visione nera.“Lanciati, Marcello, lanciati!” sono leultime parole di Gianni.Pressato da una montagna di “g” po-sitivi, continuo ad avere la visione ne-ra e non r iesco a coordinare i lmovimento delle braccia per raggiun-gere la maniglia di eiezione. Abbassola testa ed eccola lì la maniglia, entroun ristretto campo visivo, e le mie ma-ni le sono vicine.Poi mi risveglio e percepisco un suo-no leggero: il fruscio del paracadute.Guardo in giù: sono molto prossimo alsuolo e vedo un fiume ed un alberosotto di me, ma non ho certo il tempodi cercare di evitare entrambi, tantoormai sono basso. C’è una cinque-cento bianca che corre su una stradi-na e dentro ci sono due bravepersone che mi raccoglieranno dopouna più che rovinosa caduta sull’albe-ro, per fortuna attutita dal “survival kit”che non ho fatto in tempo a sganciaree che si è incaricato di spezzare pa-recchi rami. Chiedo dov’è l’altro para-cadute e mi rispondono che ne hannovisto solo uno: quello mio.Ancora intontito, non riesco a ricorda-re chi fosse in volo con me e com-prendo che non è riuscito a salvarsi:la mente fa strane beffe quando rima-ne forzatamente inattiva per un perio-do che, considerato i l tempo didiscesa con il paracadute da 17.000piedi, è stato intorno a parecchi minu-ti, nonostante il freddo pungente.

VARIE

Il 10 febbraio 2012 il Comune di Valfabbrica (Perugia) intitolerà una piazza della città al cap. pil.Medaglia d’argento al valor aeronautico Giovanni Tempioni, deceduto in quella zona quando, a bor-do di un TF-104 in grave avaria, rimaneva al suo posto di pilotaggio per consentire al collega allie-vo istruttore di eiettarsi in tutta sicurezza, rinunciando così alla propria salvezza.Riservandoci di dare in seguito il dovuto spazio alla cronaca della cerimonia, pubblichiamo il ricor-do del Caduto nello scritto di chi fu il sopravvissuto di quel lontano, doloroso incidente di volo.

Un ricordo di Gianni Tempioni

di Marcello Caltabiano

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Commemorazione dei Caduti nelle missioni di pace

Il 12 novembre, nella Basilica di Santa Maria in Aracoeli al Campidoglio - presente il ministro della Difesa Ignazio LaRussa che in precedenza e per l’occasione aveva deposto una corona all’Altare della Patria - è stato celebrato un rito insuffragio di tutti i “Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace”. Nella ricorrenza del giorno dedicato al

loro ricordo, inoltre, è seguita una cerimonia commemorativa presso la Stele di Belvedere Caffarelli con la deposizione diuna corona d’alloro al monumento eretto in loro onore.

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Mi trasportano dal medico condottodel paese di Valfabbrica e, dopo unpo’ avverto un forte dolore alle costo-le; poi, arriva un’ambulanza che miporta all’Ospedale di Perugia.Mi infilano dentro un letto, che mi di-cono essere stato occupato da un fra-te poche ore prima ed una suorinas’incarica di offrirmi da bere una spre-muta d’arancia. In quel momento lesono immensamente grato e lo saròper tutti i miei dieci giorni di degenzaed anche ora lo sono, per avermi di-mostrato cosa significa la carità cri-stiana e curare i l prossimo senzachiedere nulla in cambio.Mentre mi portano alla sala raggi peraccertamenti realizzo che con me suquell’aereo c’era Gianni; piango trame e me come non ho mai pianto invita mia, né piangerò in futuro. L’inchiesta su quanto era accaduto hadeterminato che la tip sinistra si eraimprovvisamente sganciata da solaed era andata a colpire il piano di co-da; da quel momento il TF aveva ini-ziato a precipitare fuor i da ognipossibilità di controllo.Ho perso uno dei miei più cari amici;compagno di tanti altri voli felici e discherzi fatti al Gruppo dei quali era uninstancabile promotore.

Forse il più bello scherzo, sempre disua iniziativa, è stato quello di versa-re un po’ di olio sotto il motore dellanuovissima auto appena acquistatada Giovannino e della quale, al Circo-lo Ufficiali di Rimini, tutto orgogliosoci stava illustrando le prestazioni e lagoduria di poterla guidare. Gianni aun certo punto entra e si unisce a noiche ascoltavamo interessati, ma nonsenza un po’ d’invidia e, con fare sor-nione, chiede di chi sia quell’autonuova fiammante e se il suo proprie-tario si era accorto che c’era una per-dita d’ol io sotto i l motore di quelnuovo gioiello. Usciamo tutti dal Circolo ed ovvia-mente, nessuno di noi dà una mano aGiovannino quando mette in moto ilproprio amore nuovo fiammante e,contorcendosi tutto in avanti a spor-tello spalancato, con la mano destrapreme sull’acceleratore e con tutti edue gli occhi ben aperti cerca dispe-ratamente, ma inutilmente, di vedereda dove mai il motore stesse perden-do olio. Stavamo divertendoci da mat-t i , pregustando la bevuta cheGiovannino, dopo averci coperti diparolacce ed epiteti irriferibili da buontoscanaccio qual era, ci avrebbe of-ferto; felice per lo scampato pericolo

di dover ammettere che aveva com-perato una specie di gabinetto suquattro ruote.Eravamo stati diversi anni noi due alla243ª Squadriglia del 101°, poi io erostato trasferito per due anni in Acca-demia e, quando sono arrivato al 20°,Gianni è stato il primo a corrermi in-contro esclamando: “Che bello, Mar-cello, tornare a volare assieme a te!”. Assieme a me ha compiuto il Suo ulti-mo volo, ed io gli devo la vita.Trascrivo la motivazione della Suamedaglia d’argento al Valor Aero-nautico: “Pilota Istruttore di provata capacità,nel corso di un volo di addestramen-to, resosi conto dell’impossibilità dimantenere il controllo del velivolo,che precipitava per grave avaria tecni-ca, ordinava all’Allievo Istruttore dilanciarsi con il paracadute e rimanevaconsapevolmente al proprio posto pergarantire la sicurezza del lancio, chein effetti si concludeva positivamente.Tale generoso comportamento pre-giudicava irrimediabilmente le suepossibilità di salvezza.Lucido esempio di ferma dedizione aldovere fino al sacrificio e di profondapartecipazione al codice morale degliIstruttori di volo.”

VARIE

Cinquantacinque anni fa il Mach 1,15 di Franchini

Il 4 dicembre di 55 anni fa, per la prima volta nella storia dell’aviazioneItaliana, un velivolo progettato e costruito interamente nel nostro Pae-se, l’Aerfer Sagittario II, pilotato dal ten. col. Giovanni Franchini del Re-

parto Sperimentale Volo dell’AM, superava il fatidico “Muro del Suono”.Già il giorno prima Franchini aveva tentato l’impresa che, seppur riuscita,non era stata omologata in quanto compiuta troppo al largo sul mare im-pedendo così ai commissari a terra di udire i relativi bang sonici.Il tentativo fu ripetuto il giorno dopo ed il Sagittario II superò ufficialmentela velocità del suono raggiungendo Mach 1,15 a 8.000 metri.A terra, dopo l’impresa, si constatò che la vernice delle coccarde sul dor-so alare era stata abrasa dall’onda d’urto.

P.L.B.

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Il campo di volo di Vigevano,con la sua bella pista in erbaorientata 25/07 e lunga 600 me-

tri, ha chiuso i battenti.Dissapori con la proprietà del terre-no hanno provocato lo sfratto di tut-ti gli utenti, l’abbattimento deglihangar e la inagibilità della pista.Tutti gli aeroplani sono stati portatisu altri campi più ospitali.L’ultimo da trasferire era il velivo-lo di un mio amico, un MCR-01ULC con marche I-8366, che sareb-be stato ospitato su un campo pri-vato distante solo 12 chilometri daVigevano. Il 23 luglio 2011 siamo andati alcampo per vedere in quali condizio-ni fosse la pista. L’erba era stata fal-ciata, ma tutto il campo eraingombro di grosse balle di fieno al-te due metri. Però spingendo forte,in due, era possibile spostarle facen-dole ruotare di lato.In questo modo siamo riusciti acreare uno spazio libero lungo circa300 metri, sufficiente per decollare,a patto di tenere bene la direzionetra le balle di fieno.Alle16,20 ho decollato e mi sonodiretto per 250° verso Castel d’A-gogna, la nuova destinazione delvelivolo, che ho raggiunto in cin-que minuti.

Ho fatto un passaggio basso sullapista per annunciare il mio arrivo, einfatti ho visto che il proprietarioera vicino all’hangar.Mi sono portato poi sottovento os-servando le caratteristiche del sito(era la prima volta che lo vedevo).La pista è lunga almeno 6 o 700metri, in erba ben rasata, ma iniziadopo un filare di alberi alti circa10 metri.

Virando in finale ho visto che gli al-beri sulla destra erano molto piùbassi degli altri, e ho deciso, conmossa furba, di spostare la planatasulla destra per entrare in pista an-golato, ma con una entrata menopenalizzata dalla vegetazione.Nel momento in cui stavo per passa-re la soglia della pista sono stato av-

volto da una fortissima scarica elet-trica e da un rumore simile ad untuono.Il motore si è fermato di colpo, maormai ero sulla pista e ho potuto at-terrare regolarmente.Dietro di me, tra gli alberi ho avver-tito altre due forti scariche, poi il si-lenzio.L’elica aveva perso una pala, l’ogivaera stata tagliata di netto e la cappot-

tatura del motore presentava grandibruciature da scarica elettrica. Io ero incolume, e mi sono avviato apiedi verso l’hangar, da dove il pro-prietario del campo era partito conla jeep per venirmi incontro.“Non ha visto i fili! E l’ENEL che harifiutato di segnalarli! Ma lo sa chesono 15.000 volt?”

VARIE

Un atterraggio… elettrizzante

di Carlo Alberto Zorzoli

Bravo furbo!

31° mostra aerofilatelica a Orbetello

Il 13 novembre, a Orbetello - in occasione delle celebrazioni per l’85° anniversariodella vittoria di Mario de Bernardi alla Coppa Schneider del 1926 - è stata inaugu-rata la 31ª Mostra aerofilatelica organizzata da quel comune con il Circolo filateli-

co “Crociere atlantiche B. Andreuccetti”, l’Associazione Trasvolatori Atlantici el’Associazione Pionieri dell’Aeronautica.Presente alla mostra, tra gli altri, il comandante Fiorenza deBernardi, figlia del vincitore della Coppa sopracitata, e presi-dente dell’Associazione Donne dell’Aria.Per l’occasione le Poste Italiane hanno predisposto un appo-sito annullo postale.

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XXXI MOSTRA AEROFILATELICA

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VARIE

Il 26 novembre, all’Istituto di Scienze Militari Aeronautiche(ISMI) di Firenze, si è svolto il raduno annuale dell’Asso-ciazione Pionieri dell’Aeronautica.

La giornata è iniziata, dopo il saluto del comandante dell’Isti-tuto gen. DA Pietro Valente, con l’intervento del presidentedel Sodalizio, gen. SA Giovanni Sciandra, che ha aperto laconferenza programmata sul “Potere Aereo” con le argo-mentazioni relative all’ing. Giuseppe Collina, precursore ditale materia, vissuto negli anni del nostro Risorgimento.Ha poi proseguito il brig. gen. Basilio Di Martino con la te-stimonianza dei rapporti intercorsi tra l’industriale GianniCaproni e il teorico e studioso della materia Giulio Douhet.

Il generale Vincenzo Camporini ha poi concluso la seriedi interventi trattando le future prospettive inerenti il po-tere aereo.L’evento, presieduto dal gen. SA Pasquale Preziosa, co-mandante delle Scuole AM/3ª Regione Aerea, ha visto lapartecipazione di numerosi pionieri, invitati ed ospiti unita-mente a tutti gli allievi dei vari corsi della Scuola Militare“Giulio Douhet”.A sei dei più meritevoli di questi giovani sono poi state con-segnate altrettante borse di studio: due offerte dalla Presi-denza nazionale dell’Associazione Arma Aeronautica, duedalla famiglia Bernardini in memoria del gen. SA UmbertoBernardini, già presidente dell’Associazione Pionieri del-

l’Aeronautica, e due da parte della contessa Maria FedeCaproni.Nella seconda parte della mattinata, dopo l’indirizzo di salutodel generale Preziosa, presso il Circolo ufficiali, è avvenuta lapresentazione della mostra di aeropittura dell’artista MarcellaMencherini che, per l’occasione, ha donato all’Istituto un suodipinto inerente il tema della mostra “Firenze e il volo” ed unoa ricordo della MOVM Italo Piccagli, ufficiale AM, trucidato dainazisti durante la seconda guerra mondiale.

Una visita pomeridiana al “Corridoio Vasariano” degli Uffizi,appositamente organizzata, è stato l’intervallo molto ap-prezzato dai partecipanti, in attesa della cerimonia seraleper la consegna dei diplomi ai nuovi Pionieri.Hanno ricevuto tale riconoscimento i soci: gen. SA AntoninoAltorio, ten. col. Silvio Carlo Baroli, com.te Bruno Bulgarelli,gen. isp. capo Manlio Carboni, com.te Eugenio De Bellis,gen. BA Maurizio de Rinaldis, dott. Giorgio Di Antonio, gen.BA. Massimo Montanari, gen. isp. capo Piero Moja, gen. SAPasquale Preziosa, gen. isp. capo. Antonio Tricarico, gen. DAPietro Valente e lo storico rag. Achille Vigna.La cena sociale ha concluso la giornata altamente signi-ficativa per le attività che si sono svolte con grande par-tecipazione.

P.L.B.

Il Raduno dei Pionieri dell’Aeronautica

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VARIE

Nuovo presidente delComitato militare NATO

Il generale danese Knud Bartels ha as-sunto la presidenza del Comitato militaredella NATO subentrando all’amm. Giam-

paolo Di Paola il quale ha lasciato in antici-po tale incar ico in quanto nominatoministro della Difesa nel governo Monti (v.pag. 5 di Aeronautica n. 11/2011).Il gen. Bartels, designato a tale alta caricanel settembre scorso, avrebbe dovuto inse-diarsi alla presidenza del citato Comitatonel prossimo giugno.

Il gen. Camporini vicepresidente dell’IAI

Il generale Vincenzo Camporini, già capo diStato Maggiore dell’AM e poi della Difesa,è stato eletto vice presidente dell’Istituto

Affari Internazionali (IAI) con delega per irapporti esterni con istituzioni e imprese.In questo incarico - oltre a continuare acontribuire alle attività relative al program-ma “Sicurezza e difesa” - il generale affian-cherà il presidente Stefano Silvestri nellapromozione dei rapporti con i patrocinatori,i finanziatori, gli altri centri di ricerca e leistituzioni pubbliche e private sia in Italiache all’estero.

Consegnati i premi ONFA

Il 1° dicembre, a Roma, nella Sala degli Eroi di Palazzo Aeronau-tica ed alla presenza del capo di Stato Maggiore dell’Aeronauti-ca Militare, gen. SA Giuseppe Bernardis, si è svolta l’annuale

cerimonia di consegna dei premi assegnati dall’Opera nazionaledei figli degli aviatori (ONFA) agli assistiti che si sono particolar-mente distinti negli studi.A livello nazionale sono stati conferiti 20 premi: otto di questi sono staticonsegnati ad altrettanti premiandi residenti nel Lazio, mentre i rima-nenti 12 riceveranno il rispettivo premio presso i Comandi periferici.�Tra gli otto premiati di Roma vi sono quattro laureati, tre diplo-mati alla Scuola media superiore e un diplomato alla Scuolamedia inferiore.Nel suo intervento il presidente dell’ONFA, gen. SA (r) Piergior-gio Crucioli, ha illustrato i risultati del processo di riordino dell’O-pera, culminato con il nuovo Statuto, sottolineando in particolareil fatto che l’ONFA, dal 1999 ad oggi, ha erogato 534 premi, pa-trocinando, nel solo 2011, 284 assistiti ed erogando sussidi inte-grativi a 138 famiglie.Il gen. Bernardis, da parte sua, ha ringraziato l’ONFA per il lavorosvolto, definendola «una parte significativa della famiglia rappre-sentata dall’Aeronautica Militare».All’evento, oltre ai premiandi accompagnati dai loro familiari, han-no partecipato numerose autorità militari e i rappresentanti degliEnti benefattori dell’Opera.�Dal 1930, l’ONFA, con il supporto dell’Aeronautica Militare e at-

traverso i contributi volontaridel personale, sia in serviziosia in quiescenza, e dei be-nefattori, assiste per tutto ilperiodo formativo, dall’asilofino all’università, i figli delpersonale deceduto perqualsiasi causa.

Il 19 novembre, a Roma, si è riunita l’Assemblea ordi-naria della Associazione Trasvolatori Atlantici (ATA)per fare il punto sulle attività svolte dal Sodalizio nel

2011 e per il rinnovo delle cariche sociali.Alla presenza di numerosi soci e simpatizzanti ha aper-to la riunione il presidente Renato Valle con una esau-stiva e applaudita relazione nel corso della quale haricordato l’alto valore dell’opera svolta sin dal 1972 a fa-vore del riquadro del cimitero di Orbetello nel quale ri-posano le salme di Italo Balbo e di tanti atlantici chehanno scelto di essere sepolti nella cittadina dalla qualedecollarono le trasvolate atlantiche di massa.Il presidente ha quindi evidenziato le donazioni di im-portanti cimeli e originali documenti all’Ufficio Storico eal Museo Aeronautico di Vigna di Valle effettuate da fa-miliari di illustri trasvolatori, ricordando inoltre che le do-nazioni figurano nel sito ufficiale dell’Arma Aeronautica.

Al proposito è intervenuto il vice presidente Paolo Balbosottolineando l’importanza e l’ampiezza della recentedonazione dell’archivio del gen. SA Alberto Briganti.Su invito del presidente, il consigliere Bruno Delisi hainformato su tre progetti allo studio dell’ATA: la riedizionedel libro “Cieli e Mari” di Ranieri Cupini, il migliore studiosulle trasvolate italiane, ormai introvabile; la propostaall’Aeronautica Militare di inserire nel Museo di Vigna diValle una mostra permanente sui Servizi Aerei Speciali(SAS), grande unità alle dipendenze di Superaereo, la cuigloriosa storia merita, da parte dell’Arma e dell’opinionepubblica, un adeguato riconoscimento; la preparazione el’immissione in rete di un efficace sito come organo infor-mativo del Sodalizio. Al termine degli interventi hannoavuto luogo le elezioni per il rinnovo delle cariche sociali,del cui risultato verrà data successiva notizia.

R.V.

L’Assemblea dell’ATA

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Il 26 novembre è stato presentato al-la Casa dell’Aviatore Il mio giro delmondo, il libro nel quale il generale

Giorgio Bertolaso racconta il giro delmondo effettuato nel luglio-agosto1992 con l’amico Umberto Bernardinie il Piper PA-28 I-NGPR. A due annidalla scomparsa dell’autore, l’affollataserata si è trasformata in una comme-morazione che - grazie alla partecipa-zione di tanti colleghi, amici e familiari- ha ripercorso a ritroso la lunga vitaaeronautica di Bertolaso. Al benvenuto di Mar ia Cucchi, lacompagna di vita e di tanti voli che haraccolto i ricordi alla base del libro, èseguito quello del col. Michele Morel-li, comandante di quel 4° Stormo alquale Bertolaso fu sempre legatissi-mo. «Non si può ricordare Bertolasosenza parlare di Quarto, così comenon si può parlare di Quarto senza ri-

cordare Bertolaso», ha detto più volteil moderatore Gregory Alegi nel cuci-re i diversi interventi nel segno dellasincerità e spontaneità caratteristici diBertolaso.Poi, in stretta successione, Sergio Be-deschi, pilota e scrittore, che ha ricor-dato l’emozionante incontro con ilgrande aviatore, ormai nei suoi ultimianni, nell’ambiente di Anzio e Nettunonel quale viveva. Il ten. Carla Angeluc-ci, oggi istruttore presso il 70° Stormo,ha raccontato un legame nato quandoBertolaso le appuntò l’aquila da pilotaa Lecce e proseguito attraverso tantivoli insieme. Il giornalista Uccio Cata-lanotto è r itornato al meraviglioso1963 che segnò l’entrata in linea delLockheed F-104G in Italia e vide pro-prio Bertolaso - allora comandantedel Quarto - portare il primo aereo daTorino a Grosseto. Un caccia in gradodi suscitare passioni travolgenti e du-rature, culminate nel desiderio di unultimo volo sul biposto TF-104G. «Alquale ho dovuto dire di no a malin-cuore», ha ricordato Sandro Ferracuti,allora capo di Stato Maggiore, legatoa Bertolaso dall’appartenenza al cor-so Turbine ad una generazione di di-stanza e poi suo navigatore in gare erally fino in Africa. Fu in questo perio-do che il Piper - inizialmente battezza-to “Calabrone”, poi divenuto “Bebé”per il giro del mondo in omaggio alduo Bernardini-Bertolaso ed alla lororagguardevole età di 145 anni in due -acquisì il nome di “Turbine”. Al giro delmondo Bertolaso avrebbe voluto par-tecipare con il figlio Antonio, che ha ri-cordato con commozione di averdovuto a malincuore rinunciare per-ché in quel momento comandante del

18° Gruppo a Trapani-Birgi. Alla sfidaragguardevole per le dimensioni e lapotenza del “Bebé” par tecipò cosìBernardini, la cui presenza e spiritoaleggiavano durante l’incontro cosìcome nel libro.Alla gioventù di Bertolaso è tornatoAlfonso Guida, suo compagno in Ac-cademia, divertendosi a immaginarecosa avrebbe potuto diventare senon fosse approdato al volo: «Forsedirettore del Catasto?». Un’ipotesispiritosa subito travolta dal possente“Gheregheghez!” lanciato dallo stes-so Guida e raccolto ad una vocedall’uditorio.Il presidente dell’ONFA, gen. GiorgioCrucioli, ha preso quindi la parolaper ringraziare di aver voluto desti-nare proprio all’ONFA i proventi dellavendita di questo volume così comedi quello precedente, recentementeristampato.Un contributo importante: basti pen-sare che la serata ha raccolto ben960 euro e che all’ONFA andrannoanche i proventi della vendita pressola libreria aeronautica IBN di via deiMarsi 57, Roma (tel. 06-4452275).Una degna conclusione per un pome-riggio all’insegna di quello spirito avia-torio del quale Giorgio Bertolaso fuinterprete insuperato.

VARIE

Presentato l’ultimo libro di Bertolaso

L’incontro dei soci dell’Aermacchi Pilot Club

Il 6 dicembre, alla Casa dell’Aviatore in Roma, ha avuto luogo l’incontro degli iscritti all’Aermacchi Pilot Club, il so-dalizio che riunisce quanti hanno l’abilitazione al pilotaggio di uno dei velivoli prodotti dall’azienda varesina.L’evento ha visto il saluto del presidente del Club, gen. SA Giulio Mainini, seguìto dagli interventi del prof. Gre-

gory Alegi sul tema “Macchi: dall’idrocaccia all’idrocorsa”, dell’ing. Massimo Lucchesini, direttore generale opera-zioni di Alenia Aermacchi, sul tema “Una vita sempre all’avanguardia tecnologica” e dell’Ing. Carmelo Cosentino,vice presidente di Alenia Aermacchi, sul tema: “Gli MB.339 e la pattuglia acrobatica Al Fursan”.

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Da qualche tempo la questione dello “scudo spa-ziale” statunitense in Europa, particolarmenteavversato dai russi (v. anche pag. 15 di Aero-

nautica n. 1/2010 e articoli precedenti ivi richiamati),sembrava non aver più interessato i mezzi della pub-blica informazione mondiale che, in assenza di nuove“prese di posizione” sulla questione dall’una o dall’al-tra parte, non hanno avuto materia per ulteriori noti-zie sull’argomento.Ma il 23 novembre Mosca si è fatta nuovamente vivacon una dura dichiarazione del presidente Dmitrij Med-vedev il quale, attraverso un videomessaggio a tutte letivù nazionali, ha annunciato l’intenzione della Russiadi dotarsi di speciali missili strategici per aggirare loscudo spaziale che gli Stati Uniti stanno realizzando inEuropa per difenderla da eventuali lanci a scopo aggres-sivo da parte dell’Iran o da altri paesi, scudo che la Rus-sia ritiene inaccettabile.«Su mio incarico - ha detto Medvedev - il ministero dellaDifesa porrà in esercizio una stazione di controllo radar aKaliningrad per un’allarme operativo in caso di attaccomissilistico. Nell’ambito del Sistema di difesa aereo-spa-ziale sarà potenziata la copertura delle nostre Forze stra-tegiche nucleari. I missili strategici che entreranno inservizio presso le Forze missilistiche e la Marina Militaresaranno dotati di dispositivi antimissilistici. Alle ForzeArmate ho dato incarico di mettere a punto i piani neces-sari per neutralizzare i sistemi dello scudo spaziale in Eu-ropa. Questi piani dovranno essere adeguati, efficaci epoco costosi».«Se queste misure non saranno sufficienti - ha precisato -la Federazione Russa dispiegherà sistemi offensivi moder-ni, in modo da garantire la distruzione delle installazionieuropee della difesa antimissile degli Stati Uniti» affer-mando poi che� «le basi per il dispiegamento di missili

Iskander sono già state scelte: una nella regione di Kali-ningrad, tra Polonia e Germania, l’altra a Krasnodar perrispondere a eventuali attacchi in arrivo dalla Turchia».(E, a questo proposito, Aeronautica ricorda come imissili Iskander, dotati di testate nucleari o convenzio-nali fino a 480 kg, abbiano una gittata di 280 km equindi siano in grado di colpire le postazioni dello“scudo” in corso di attivazione in Polonia e quelle pre-viste in Romania). Una località, quella di Kaliningrad, dove Medvedev, ilsuccessivo 29 novembre, ha inaugurato la stazione ra-dar da lui ricordata nel suo intervento alle TV, stazionein grado di controllare lo spazio aereo occidentale conun raggio di 6.000 km. E ribadendo fermamente anchein questa occasione che la Russia è pronta a risponde-re allo scudo anti-missili statunitense in Europa, ma ètuttavia sempre disponibile ad un dialogo con Wa-shington e la NATO.È da notare che la “minaccia” di Mosca è arrivata dopola decisione, presa il 22 novembre dagli Stati Uniti, dinon comunicare più ai russi le informazioni previste daltrattato sulle armi convenzionali - trattato dal quale Mo-sca è peraltro uscita unilateralmente nel 2007 - e dall’at-tuale “fermo” all’approvazione del nuovo accordoSTART sulla riduzione delle armamenti strategici delledue potenze, accordo la cui firma da parte della Russiacontinua ad essere subordinata proprio ad un’intesa sul-lo “scudo spaziale”. «Mettete per iscritto che lo scudo missilistico che stateschierando in Europa Orientale è rivolto esclusivamentesull’Iran e non su di noi», ha infatti avvertito Medve-dev, aggiungendo di aspettarsi dagli USA «un segno diintesa, ma ci riserviamo il diritto di rifiutare ulterioripassi sul piano del disarmo e, di conseguenza, sul con-trollo delle armi».

Le novità sullo “scudo spaziale” in Europa

Il Saab Gripen sarà il nuovo caccia svizzero

La Forza Aerea della Sviz-zera ha scelto lo svedeseSaab Jas-39 Gripen - che

ha battuto gli altri concorrentiEurofighter Typhoon e DassaultRafale - al termine della garaper l’aereo da caccia che dovràsostituire l’attuale linea di volocostituita dagli F-5E Tiger II inuso anche nella Pattuglia acro-batica di quella forza armata.L’acquisto iniziale sarebbeper 22 esemplari per una va-lore stimato di circa 2,2 mi-liardi di euro.

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La 22ª edizione della Rassegna ci-nematografica internazionale“Eserciti e Popoli” - svoltasi a

Bracciano dall’8 al 12 novenbre orga-nizzata dall’omonima associazione pre-sieduta dal gen. B. Giorgio Zucchetti - èstata dominata dalla Svizzera, che con“Flying Diamond” ha conquistato lesimpatie del pubblico e il giudizio favo-revole della giuria internazionale che leha assegnato, all’unanimità, la posizio-ne più alta del podio.

Il filmato, prodotto da ZEM Audiovi-suelle Medien per la Swiss Air Force,vede protagonisti un adolescente in-namorato del volo e gli spericolati pi-lot i del Team PC-7, la pattugl iaacrobatica dell’Aeronautica militaresvizzera. La giuria internazionale, presiedutadal gen. Giancarlo Fortuna (esperto dicomunicazione audiovisiva, Italia) ecomposta dal dott. Alexander DeMontleart (regista, Germania), sig.Joe Harris (U.S. Dept. of Defense -Media Activity), magg. Paolo Insalata(autore di format editoriali, Italia), ten.col. Massimo Mondini (direttore delMuseo storico dell’Aeronautica Milita-re, Italia), dott. Tonino Scaroni (giorna-lista, Italia), ha così motivato la suavalutazione: “Attraverso un sapienteuso delle immagini, il film coinvolge lospettatore proponendo la fusione diuna situazione familiare con la pas-sione per il volo e la vita militare”.La cerimonia di premiazione si è svol-ta presso il Museo Storico dell’Aero-nautica Militare di Vigna di Valle e havisto protagonisti, oltre alla Svizzera, ilPakistan con A Tale of two soldiers,cui è stata assegnata la Medaglia delpresidente del Senato, la Croazia, conThe Croatian Army, premiata con laTarga del presidente della Camera dei

deputati e la Cina, con Chinese Ma-ma, che ha ricevuto il Premio del mi-nistro della Difesa della Corea.Altri dieci premi di categoria sono statiassegnati ad altrettanti film che si so-no distinti nei diversi temi della Ras-segna: dall’informazione istituzionaleall’addestramento, dalla salvaguardiadell’ambiente alle missioni umanitarieagli spot per la promozione dell’arruo-lamento. In particolare, per quanto ri-guarda la nostra Forza Armata, i lfilmato “”Red Flag 2010”, prodotto erealizzato dal Centro Produzione Au-diovisivi del 5° Reparto dello StatoMaggiore A.M. si è aggiudicato il pri-mo premio nella categoria “Training”.

La Svizzera vince la Rassegna cinematografica “Eserciti e popoli”

Certificato da Armaereo il Sixton A

La Direzione generale degli armamenti aeronautici(Armaereo) ha recentemente certificato l’Alpi Avia-tion Sixton A, il micro-velivolo a pilotaggio remoto

(APR) che pesa meno di due chili e misura 90 cm. Il Sixton A - del quale è prevista l’utilizzazione da par-te dell’Esercito Italiano per reperire in tempo reale im-magini e informazioni sul campo di battagliatrasmesse ad una stazione a terra - è caratterizzatoda sei rotori controrotanti azionati da motori elettricisilenziosi, dalla capacità di decollo e atterraggio verti-cali completamente automatici e da un’autonomia dicirca 90 minuti.Date le piccole dimensioni e la leggerezza, il Sixton Aè trasportabile a spalla in un solo zaino, nel quale ècollocata anche la speciale antenna per trasmettere ericevere dati e segnali.

La premiazione del ten. col. ClaudioMartinelli capo del Centro Produzio-ne Audiovisivi dell’A.M.

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L’Air Show di Sion è stato certamente una delle manifestazioni aeronautiche più interessanti che si siano svoltequest’anno in Europa.Nei tre giorni di volo - 16, 17 e 18 settembre - il numerosissimo pubblico intervenuto all’evento ha potuto sicura-

mente divertirsi!Allesina, Bidini, Guidi

Hawker Hunter DH-100 Vampire

PC-7 della pattuglia acrobatica svizzera Pilatus Porter supporto alla pattuglia acrobatica svizzera

Mirage III F-18

Il “SION AIR SHOW”

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Midnight Hawks - pattuglia acrobatica finlandese Eurofighter 2000

Dassault Rafale Hawker Fury

Supermarine Spitfire PBY-5 Catalina

Douglas C-47Il Constellation della Breitling

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L’Associazione culturale Sara-sota ha pubblicato i seguentialtri tre volumi di soggetto ae-

ronautico:- Alessandro Rao, Il numero uno,storia del pilota statunitense ChuckYeager, primo uomo a superare Mach1 - cm. 17x24, pp. 78, Euro 15,00.

- Gianni Bianchi, Mario Visintini,storia e leggenda di un Asso italiano- che tratta la vita dell’eroico avia-tore della 412ª Squadriglia diCR.42 in Africa Orientale durantela seconda guerra mondiale - cm.17x24, pp. 183, Euro 24,00.

- Francesco de Pinedo, Un volo di55.000 chilometri - ristampa dellacronaca del leggendario volo com-piuto nel 1925 dall’autore con ilmotorista Ernesto Campanelli a

bordo del SIAI S.16ter Gennariellodall’Italia all’Australia e ritorno -cm. 17x24, pp. 310, Euro 24,00.

I tre libri sono disponibili pressoFerdinando Giovanni Bianchi, ViaRepubblica,116 - 54100 Marina diMassa (MS) - cell. 328 5405547,e.mail: [email protected]

Le Edizioni Il Fiorino del nostro so-cio Pietro Guerzoni di Modenahanno recentemente dato allestampe il volume La Forza AereaBrasiliana nella campagna d’Ita-lia che tratta le vicende dei pilotibrasiliani del 1° Gruppo aviazioneda caccia “Struzzi” che operò in-tensamente nel 1944-45 nel setten-trione del nostro Paese, reparto ilcui motto era Senta a pua (“senti lapunta”, ma traducibile, nel gergo

degli aviatori, con “all’attacco” maanche con “colpisci duro”).Il libro, con molte fotografie inbianco e nero e disponibile sia initaliano che in portoghese, cm.24x34, pp. 144, è ordinabile al costodi Euro 28,00 presso le Edizioni IlFiorino, Via Emilia Est 1741/C,41122 Modena, tel./fax 059 282732,e.mail: [email protected]

Edito in proprio è uscito il volumedi Lanfranco Di Carlo, Congo:missione compiuta che si riferi-sce al periodo 1969-1973 nel qualel’autore, sottufficiale GArat costru-zioni aeronautiche, ha prestatoservizio presso la Delegazione ita-liana di consulenza tecnico milita-re (DICTMA) nel paese africano.Sono ricordi personali dell’attivitàa lungo svolta dagli aviatori italia-ni sugli aeroporti di N’Djili e Ka-mina per dare al la nascenteaviazione congolese una compo-nente da caccia.

Il libro, cm. 17x24, pp. 155, Euro15,00, è distribuito dalla LibreriaSforzini, Via Michele Di Lando, 54, int. 13, 00162 Roma - tel. 06 6789170, fax 06 6780344, e.mail: [email protected] sottolineare che una parte del ri-cavato della vendita del volume saràdevoluto all’Associazione Onlus “Ai-tem” per la realizzazione di unascuola elementare per i bambini diKamina (Congo).

Segnalazione di libri a soggetto aeronautico

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Harrier britannici per la Navy e i Marines degli USA

Gli Stati Uniti hanno acquistato 74 AV-8 Harrier,messi fuori servizio dal Regno Unito, per con-sentire alla componente anfibia dell’US Navy e

dei Marines di operare fino a tutti gli anni Venti.L’acquisizione di questi aerei, insieme a motori e partidi ricambio, è dovuta all’obsolescenza degli F-18D eAV-8B attualmente in linea con i Marines ed ai ritardinella consegna degli F-35B a decollo corto e atterrag-gio verticale previsti soprattutto per la US Navy nellaquale gli Harrier britannici serviranno a sostituire gra-dualmente gli F-18D Hornet più anziani.

Una “nota” saltata

Per un salto di riga in fase di impaginazione, nellenote relative all’articolo “L’Aeronautica Naziona-le Repubblicana”del socio della sezione AAA di

Arezzo Paolo Ciuffoni (e non Giuffoni come erronea-mente riportato) pubblicato a pag. 9 di Aeronautica n.10/2011, manca quella contrassegnata dal n. 23.Scusandoci con l’autore e con i lettori per le inesattez-ze, pubblichiamo di seguito tale nota:«(23) Nell’ottobre 1944 subentrava inoltre al col. V.Maltzahn come capo della caccia in Italia il col.Neumann, profondo conoscitore delle nostre ca-renze e virtù, nonché sincero ammiratore ed ami-co dei nostri aviatori.»

La morte di Carlo Buongiorno, uno dei padridell’astronautica italiana

Il 26 novembre è deceduto il prof. Carlo Buongiorno, uno dei padri delle attività spaziali nel nostro Paese.Già allievo e poi, a lungo, stretto collaboratore del gen. Luigi Broglio, mosse i primi passi nel settore aerospazialelavorando sul supersonico e ipersonico nei laboratori dell’Istituto Politecnico di Brooklyn (N.Y.) e successivamente,

rientrato in Italia nel 1957, partecipò ai primi esperimenti di Broglio - condotti in collaborazione con la NASA - suilanci di razzi sonda dal poligono interforze di Perdasdefogu. In seguito contribuì al successo del Progetto San Marcopartecipando attivamente alla ideazione e realizzazione, prima al mondo su piattaforma marina, della base di lancioal largo delle coste del Kenya e coordinando poi il progetto stesso dal 1960 al 1978.Nello stesso tempo collaborò all’istituzione della Agenzia Spaziale Europea (allora ESRO) quale membro del grup-po scientifico e tecnico costituito per prepararne il piano programmatico.�Dal 1985 al 1988 è stat direttore dell’Ufficio Spazio del ministero dell’Università e della Ricerca e fino al 1990 capodelegazione italiano al Council dell’Agenzia spaziale europea (ESA) e �dal 1988 al 1993 primo direttore generaledell’appena costituita Agenzia Spaziale Italiana (ASI) nella quale avviò importanti e significativi programmi spazialiche contribuirono notevolmente all’affermazione dell’Italia in campo europeo ed internazionale.Attualmente era consigliere di amministrazione della società ELV, responsabile del piccolo vettore spaziale europeoVega il cui primo lancio è previsto nel gennaio prossimo.�Recentemente è stato pubblicato un libro sulla sua vita, a cura del giornalista Enrico Ferrone, volume ampiamenterecensito a pag. 15 di Aeronautica n. 7/2011.

La scomparsa del consigliere nazionale AAA Oronzo Zilli

Come già annunciato brevemente a pag. 42 di Aeronautica n. 11/2011, il 14 novembre è improvvisamente de-ceduto a Rimini il socio Oronzo Zilli.Nato il 15 novembre 1939, si era arruolato giovanissimo nell’AM quale allievo della categoria “governo-assi-

stenti contabili” frequentando il corso presso la Scuola specialisti di Macerata a partire dal novembre 1956. Avevapoi prestato servizio presso la 5ª Aerobrigata di Rimini e, successivamente, al 111° Deposito Sussidiario AM di Ca-stello di Annone, congedandosi infine il 31 agosto 1966 con il grado di sergente.Si dedicava quindi all’attività di commercialista a Rimini unitamente a quella politica che lo portava via via, dal 1975,all’elezione a consigliere comunale, alla nomina a vari incarichi in quel Municipio e alla recente elezione a vice pre-sidente del Consiglio comunale.Sempre molto legato all’Aeronautica Militare, nel 1990 si iscrisse alla sezione AAA riminese diventandone il presi-dente nel 1993. Per le capacità dimostrate, nel 2004 l’Assemblea generale dei soci dell’AAA lo eleggeva Consiglierenazionale del sodalizio, incarico nel quale lo scomparso ha poi sempre evidenziato dedizione, entusiasmo e compe-tenza. Era insignito dell’onorificenza di “ufficiale” dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e di quella di sociobenemerito dell’AAA.

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GRATO ALL’AERONAU-TICA MILITARE

Il presidente della sezioneAAA di L’Aquila, Paride DiGiampietro, ha scritto persottolineare i suoi senti-menti di gratitudine versol’Aeronautica Militare, rin-novatisi quando «il 12 no-vembre ero alla guida di unautobus GT ultramodernotrasportando una comitivain gita a Manfredonia.Passando davanti all’aero-porto militare di Amendola,sede del 32° Stormo, nel ve-dere la recinzione e quellepalazzine di colore verde, hoavuto un tuffo al cuore e, dicolpo, sono tornato con lamemoria agli anni della miavita militare passati in quellameravigliosa base aerea diDecimomannu come sottuf-ficialele autista, per l’esattez-za pulmista.Mi sono sentito importante,mi si scusi la presunzione,perché sentivo la responsa-bilità che avevo nel traspor-tare 50 persone, dando lorosicurezza e dimostrandoprofessionalità, ed ero fierodi quello che facevo. Tutto questo lo dovevo soloed esclusivamente all’Aero-nautica Militare quando,nel lontano 1970, alla scuo-la specialisti di Taranto, miabilitò nella categoria ed inseguito mi formò professio-nalmente all’autoreparto diDecimomannu.Tutta la mia riconoscenzava quindi alla cara ArmaAzzurra (o sarebbe megliodire “Mamma Aeronauti-ca”) alla quale rinnovo ilmio più vivo “Grazie dicuore!“»(Nota del direttore: La letteradi cui sopra, nella sua sem-plicità, riassume le espres-sioni di gratitudine che,indubbiamente, centinaia -se non migliaia - di apparte-nenti all’Arma Azzurra deb-bono alla Forza Armata per

le opportunità che essa haloro dato.)

DA CAPO EQUIPAGGIO APUNTATORE

Il presidente della sezioneAAA di Frosinone, m.lloEnrico Giovacchini, nelriordinare i «preziosi cimelidel colonnello pilota LuigiCosta», ha trovato interes-santi documenti dai qualiha tratto quella che ritieneuna storia particolare.«Il titolo - scrive infatti - po-trebbe far supporre una “re-trocessione di mansione”,ma così non è. Anzi! Luigifu uno dei tantissimi sotto-tenenti piloti di comple-mento e con quel gradofrequentò la prestigiosaScuola Bombardamento diAviano dotata di SIAI SM.81Pipistrello. Effettuato il pas-saggio sull’SM.79 Sparviero,si esercitò moltissimo all’av-vicinamento radiogoniome-trico in presenza di vento(curva del cane) a Bologna,ciò in previsione delle “mis-sioni oltremare”.In forza alla 10ª Squadri-glia del 28° Gruppo dell’8°Stormo BV, uno dei primiReparti dotato degli Spar-vieri, ebbe mansioni di ca-po equipaggio gregariodella 2ª sezione.Il 28° gruppo lasciò Guido-nia alle 11.00 del 30 no-vembre 1937 e raggiunsePalma di Mallorca dopodue ore e mezzo di volo.Tutto l’8° Stormo farà partedell’Aviazione Legionariadelle Baleari, ma iniziate leoperazioni con tanto entu-siasmo, in un primo tempo,la ricognizione era costret-ta a riportare: “nessun ber-saglio è stato colpito!”Deficienza del sistema dipuntamento oppure erroricontinui dei puntatori? Aquel tempo vigeva il metododello sgancio per imitazio-

ne, cioè allo sgancio del ca-po formazione tutti i gregaridovevano fare altrettanto.Se il comandante mancavail bersaglio, ben difficilmen-te lo colpivano i gregari.Convocati a rapporto i capiequipaggio, si valutavanocritiche e suggerimenti.Il sottotenente Costa si offrìvolontario per fare il punta-tore nella sua Squadriglia.Inutile dire che arrivò subi-to il primo “centro”.I comandanti di Squadri-glia, Gruppo e Stormo vole-vano tutti il giovane Luigicome “il mio puntatore”,ma questi desiderava solodi tornare a fare il pilota.Inoltrò le sue brave lamente-le per iscritto, ma venne rab-bonito con i complimenti delsottosegretario all’Aeronauti-ca, generale Giuseppe Valle,ed una proposta per il confe-rimento di una Medagliad’argento al VM. Ad una se-conda richiesta venne transi-tato nel personale in SPEper meriti di guerra e la con-cessione di un’altra MAVM;ben inteso dovette continua-re a fare il puntatore.Per il s.ten. Luigi Costa, so-lo nel 1° semestre 1938, lemissioni di guerra assom-mavano a 101 e quelle dipace a sei. Le ore di volocompiute rispettivamentein 223 e cinque. La conti-nua esposizione a tempera-ture che andavano dallozero a meno 35 gradi, per ilCosta, era motivo di doloro-se broncopolmoniti. Infattile quote operative di voloerano sempre comprese frai 3.500 ed i 6.200 metri.Il Costa prenderà parte atutta la seconda GuerraMondiale e terminerà il ser-vizio nell’Arma Azzurra co-me istruttore di volo pressoil “Girolamo Moscardini”divenendo poi socio fonda-tore delle sezione AAA epresidente del Nastro Az-zurro frusinate».

SULLE “FORMELLE”DELL’HANGAR DEL 4°STORMO

L’addetto stampa dell’Asso-ciazione Culturale 4° Stor-mo di Gorizia, Carlod’Agostino , riferendosiall’articolo sul Raduno aGrosseto del 4° Stormo dicui a pag. 6 di Aeronautican. 10/2011, ha scritto perprecisare che «le “formelle”originali della pavimenta-zione dell ’Hangar del 4°Stormo dell’aeroporto diMerna sono state donateall’attuale 4° Stormo dal-l’Associazione da lui rap-presentata e non dalla cittàdi Gorizia».

STORIA O LEGGENDA?

Il socio Giovanni Adreanidella sezione di Ivrea-Cana-vese, con riferimento aquanto pubblicato a sua fir-ma a pag. 25 di Aeronautican. 1/2010 circa i trasferi-menti di bombardieri dagliStati Uniti al Nord Africadurante la seconda guerramondiale - chiedendosi echiedendo se veramente essifossero stati condotti da pi-loti civili volontari, ora scri-ve - «per amor di verità» eriferendosi alla risposta diun lettore che definiva lanotizia “una leggenda” - che«da informazioni raccoltepresso fonti competenti» hapotuto accertare come, »ef-fettivamente, tali trasferi-menti siano stati effettuatianche da personale non mi-litare quale piloti civili, don-ne del WASP (WomenAirforce Service Pilots -donne pilota ausiliarie delleforze aeree), piloti canadesi,messicani, brasiliani, ecc.)tanto che era funzionanteun “Atlantic Return FerryService “ apposta per il rien-tro del personale addetto aitrasferimenti di cui sopra».

Lettere al Direttore

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l’ASSOCIAZIONEARMA AERONAUTICA

LA CULTURA DELLA PREVENZIONENELLE ATTIVITA AERONAUTICHE

Il 22 novembre il Centro Studi Militari Aeronautici (CE-SMA) ha organizzato presso la Casa dell’Aviatore una ta-vola rotonda sul tema della “Just culture” relativa alla“cultura della prevenzione nelle attività aeronautiche”nel convincimento di portare, con questa iniziativa, unulteriore impulso alla maturazione di un nuovo modo direlazionarsi tra i vari organi dello Stato che sovrinten-dono alla gestione delle attività aviatorie e all’ammini-strazione della giustizia nel nostro Paese.All’origine di questa iniziativa vi è stata la discussa sen-tenza della Cassazione che ha condannato due control-lori di volo militari per aver accettato la richiesta di unvisual approach da parte di un traffico IFR (Instrumen-tal Flight Rules) in avvicinamento che, per un’errata va-lutazione dei piloti, finiva poi con una tragica collisionecontro le montagne circostanti causando la morte ditutti coloro che erano a bordo.

Con la sentenza è stata messa in discussione l’applica-zione della normativa ICAO che delega alla sola respon-sabilità del pilota la valutazione dell’esistenza o meno dicondizioni meteo per un volo a vista (VMC) escludendoqualsiasi interferenza del controllore di terra nella scel-ta della decisione più giusta per portare a termine il vo-lo in modo sicuro.Come è emerso dai conferenzieri presenti, lo sconcertoche è seguito a tale decisione della Cassazione ha avutocome primo risultato la sospensione da parte dell’EnteNazionale Assistenza al Volo della possibilità di cancel-lazione del piano di volo IFR con conseguente inutile al-lungamento dei tempi di volo pur in assenza di trafficoed in presenza di condizioni meteorologiche ottimali,spreco di carburante ed aumento dell’inquinamento at-mosferico nelle vicinanze dei centri abitati dove, appun-to, sono collocati gli aeroporti.Il CESMA ha voluto, dunque, affrontare il tema racco-

gliendo attorno ad un tavolo tutti gli esperti al fine di in-dividuare una serie di strumenti che, nel rispetto deiruoli di ciascuno, garantiscano equilibrio tra la tempe-stiva e imprescindibile applicazione delle procedure disicurezza del volo con il giusto perseguimento dei com-portamenti illeciti sotto il profilo penale.Oltre al direttore del CESMA, gen. Nazzareno Cardinali,erano presenti alla tavola rotonda: il generale VincenzoCamporini, vice presidente dell’Istituto Affari Interna-zionali e già capo di Stato Maggiore della Difesa, nellevesti di moderatore, la prof. Anna Masutti, docente diDiritto della navigazione presso l’Università di Bologna,il gen. Luca Valeriani, ispettore per la Sicurezza del Vo-lo dell’A.M., il gen. Antonio Pilotto dell’ENAC, il dott.Roberto Di Carlo dell’ENAV, il dott. Antonio Fojadelli,procuratore della Repubblica di Treviso, l’avv. MassimoGiannuzzi, dell’Avvocatura generale dello Stato, il gen.Giuseppe Bernardis, capo di Stato Maggiore AM che haconcluso i lavori.Come ha ben sottolineato il moderatore nel suo inter-vento d’inizio, siamo in presenza di due culture cheappaiono parziali e contrastanti: da un lato quella de-gli operatori del settore che non hanno bisogno di col-pevoli ma di ridurre al massimo le possibilità dierrore per assicurare l’operatività, e dall’altro quelladella giustizia che punta alla ricerca delle responsabi-lità in caso di incidente. Si tratta, dunque, di fare unasintesi tra le due posizioni che porti ad una societàpiù sicura e più giusta. Ciò non può che passare da in-contri, come quello organizzato dal CESMA, che au-mentino la conoscenza delle rispettive esigenze eprerogative.

In definitiva, usando una terminologia coniata dalla co-munità aviatoria, si tratta di adottare una “just culture”ed in questo, dobbiamo purtroppo ammetterlo, la cultu-ra anglosassone può veramente insegnarci molto.

G. N.

Attività del CESMA

(le “attività del Cesma” seguono a pag. 30)

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L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA

LA SICUREZZA NEL MEDITERRANEOIN UN CONVEGNO AL CASDIl 25 novembre, al Centro Alti Studi per la Difesa(CASD), organizzato congiuntamente dall’Associazionedegli ex-allievi della Sessione Europea dei Responsabilidegli Armamenti (ASERA) e dal CESMA dell’AAA, si èsvolto il seminario internazionale “Impacts on the Euro-pean Defense & Security of the Evolving Situation inthe Mediterranean Region”. L’ASERA comprende circa900 associati dei principali Paesi europei di cui oltre100 italiani appartenenti alle organizzazioni di Procure-ment governative ed all’Industria. Le Sessioni europeedei responsabili degli armamenti sono state promossedalla Francia, anche a livello internazionale oltre 20 an-ni fa, e da allora vengono frequentate da quadri anzianio dirigenti dei paesi europei. In Italia fra gli ex-allievidell’ASERA si annoverano alti dirigenti sia della Pubbli-ca Amministrazione, in particolare il ministero della Di-fesa, che dell’industria.La scelta del tema del seminario deriva dalla constata-zione che le manifestazioni popolari tunisine del dicem-bre scorso hanno dato vita ad una serie di eventi chehanno coinvolto diversi paesi del Nord Africa e del me-dio Oriente. La sperata transizione verso regimi demo-cratici rimane, tuttavia, un’incognita. Non è chiaro cosasuccederà in Tunisia, Egitto, Yemen e Siria e in altripaesi del Nord Africa ed in Medio Oriente.

In Libia, il regime di Gheddafi è stato spazzato via anchegrazie al tempestivo intervento delle forze della NATO,mentre il nuovo Governo di Transizione sta cercando dicostruire una governance democratica. In Siria la situa-zione è estremamente tesa a causa della repressione at-tuata dal regime di Assad. In Egitto, le manifestazionipopolari in vista delle elezioni lasciano aperti molti inter-rogativi su come la nuova leadership saprà ristabilire lacoesione sociale ed evitare una deriva integralista.Migliaia di profughi, intanto, lasciano l’Africa diretti ver-so il continente europeo, per la gran parte verso l’Italia,sperando in un avvenire che, al momento, nessuna delle“ricche” democrazie occidentali sembra poter assicurare.D’altra parte, queste si limitano ai soliti inviti ad instaura-re regimi democratici ed, eventualmente, alle solite ineffi-caci sanzioni, distratte, come sono, dall’acuta crisi

finanziaria che le sta attanagliando e per uscire dalla qua-le stanno considerando l’adozione di nuovi strumenti digovernance economica a livello mondiale ed europeo.Con queste premesse, mentre sarebbe necessario valuta-re congiuntamente e con attenzione gli eventi ed assicu-rare un’efficace politica estera per la sicurezza e difesadel Vecchio Continente, le risorse continuano a diminui-re. Certo, le soluzioni ai problemi di sicurezza e difesanel Mediterraneo non sono solo ed esclusivamente mili-tari, ma si ritiene che la componente difesa sia essenzia-le per poter rendere efficace una seria politica estera.Quale difesa, quindi, per l’Europa? Con quali risorse econ quali tecnologie? Questi sono i temi alla base del di-battito sulla sicurezza dell’area mediterranea che gli exallievi dell’ASERA ed il CESMA hanno svolto nel loroincontro di ROMA, al quale hanno preso parte, in vestedi conferenzieri, i più autorevoli esperti internazionali,provenienti dalle istituzioni nazionali, europee e NATO,da prestigiosi think tanks e dall’industria, ed inoltre piúdi cento partecipanti di ben nove paesi europei.Dopo una introduzione di elevato respiro e molto benfocalizzata, presentata dal presidente del CASD, gen.SA. Orazio Stefano Panato, il convegno si è sviluppatosu quattro pannelli, centrati su:- lezioni apprese dalla recente crisi libica;- problemi di controllo dei confini;- aspetti relativi agli equipaggiamenti ed al supporto per

la sicurezza e difesa;- prospettive future.La discussione è stata supportata da autorevoli inter-venti ed ha fornito un quadro per quanto possibile chia-ro, in una situazione ancora molto dinamica e daglisviluppi difficilmente prevedibili, sulle prospettive e suciò che l’Europa deve fare per mantenere un ruolo dileadership in una zona cosí vitale per la propria sicurez-za sia militare che economica, anche tenendo conto del-la attuale politica americana, estesa anche alla NATO,che vede la spinta ad un maggior impegno diretto del-l’Europa nelle aree di sua più diretta influenza.Il convegno è stato chiuso dalle considerazioni conclusiveespresse dal gen. Nazzareno Cardinali, direttore del CE-SMA e da Jean Francois Coutris, presidente dell’ASERA.

N. C.

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Il 7 dicembre, alla Casa dell’Aviatorea Roma, ha avuto luogo il tradizio-nale incontro con le massime auto-

r ità in servizio ed in congedodell’Aeronautica Militare, che la presi-denza nazionale ha organizzato per loscambio degli auguri per le prossimefestività di Natale e Anno Nuovo.

Il presidente nazionale gen. SA Gian-bortolo Parisi, dopo aver rivolto il suosaluto di benvenuto ai presenti, ha il-lustrato sinteticamente le varie attivitàche l’AAA ha svolto nell’anno, ricor-dando in particolare l’effettuazione delXIX raduno nazionale che ha avutoluogo a Torino, il 10 e 11 giugno scor-si, in occasione delle celebrazioni peril 150° anniversario dell’unità d’Italiaed ha poi anticipato le attività più si-gnificative che il Sodalizio ha in pro-gramma per i l prossimo anno, inparticolare alcuni convegni/seminarigià in agenda del Centro Studi MilitariAeronautici (CESMA).

Il gen.Parisi ha quindi presentato ilCalendario Commemorativo 2012 del-l’AAA che ha come tema la “CoppaSchneider” disputatasi per quasivent’anni, dal 1913 al 1931, e che in-fluenzò, in quel periodo, un progressotecnologico significativo sia nel campodelle costruzioni aeronautiche che inquello dei motori d’aviazione.Successivamente l’autore del calen-dario, col. Ovidio Ferrante, ha illustra-to dettagliatamente le var ie fasisuccedutesi negli anni dello svolgi-mento della Coppa.E’ seguita quindi la consegna dei di-plomi delle onorificenza OMRI - quelladi Cavaliere al col. Giacomo Pieve,capo del nucleo di Forte dei Marmi equella di Ufficiale al m.llo sc. AlfredoBotta della sezione di Foggia - e degliattestati di “Benemerito” ad alcuni so-ci della Sezione di Bracciano che sisono distinti per impegno, passione ecompetenza svolgendo l’incarico diguide ai visitatori del Museo Storicodell’AM di Vigna di Valle Sono seguiti quindi gli interventi delpresidente nazionale gen.Parisi cheha rivolto gli auguri ai presenti anchea nome di tutti i soci del Sodalizio, edel capo di Stato Maggiore dell’AMgen. SA Giuseppe Bernardis che, ol-tre agli auguri ha confermato l’interes-se e la vicinanza della Forza Armataalle varie attività dell’Associazione.

Erano presenti, tra gli altri, il gen. SATiziano Tosi, il gen. sq. Mario Marti-nelli, il gen. BA Claudio Salerno, il ge-nerale Vincenzo Camporini, già capodi Stato Maggiore della Difesa, il gen.SA Sandro Ferracuti, già capo di Sta-to Maggiore AM, il gen. SA PiergiorgioCrucioli, presidente ONFA, il gen. SAMario Majorani, presidente dell’ANUA,il gr. uff. Renzo Fausti, presidentedell’ANFCMA, l’ing. Renato Valle, pre-sidente dell’Associazione TrasvolatoriAtlantici, la sig.ra Fiorenza de Bernar-di, i generali Ermanno Aloia, ManlioCarboni, Gianfranco Pecci, il com.teCostantino Petrosellini, l’avv. PaoloBalbo, il dr. Franco Briganti, l’ing. An-tonio Castellani, il dr. Baldassare Ca-talanotto e, oltre ai componenti delConsiglio Direttivo Nazionale, del Col-legio dei Revisori dei Conti e dei Pro-biviri dell’AAA anche alcuni presidentiregionali del nostro Sodalizio.

E.C.

L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA

Gli auguri natalizi dell’AAA ai vertici dell’AM

La riunione del Consiglio Direttivo Nazionale dell’AAAPer l’assolvimento degli adempimenti statutari e la definizione di argomenti importanti per l’Associazione, il 7 dicem-bre, alla Casa dell’Aviatore a Roma, ha avuto luogo la riunione del Consiglio Direttivo Nazionale dell’AAA.Il presidente nazionale gen. SA Gianbortolo Parisi, dopo il rituale saluto e benvenuto ai presenti, ha invitato tutti adosservare un minuto di silenzio per commemorare la scomparsa del consigliere nazionale “Onorario” Dante Mezza-no, avvenuta nel giugno scorso, e la prematura ed improvvisa scomparsa del consigliere nazionale Oronzo Zilli, av-venuta il 13 novembre. Successivamente il gen, Parisi ha aperto i lavori e, nella sua relazione iniziale, trattandosi dell’ultima riunione del2011, ha ringraziato tutti i presenti per il lavoro svolto nell’anno ed ha espresso, in particolare, la sua soddisfazioneper l’ottima riuscita del XIX raduno Nazionale del Sodalizio che ha avuto luogo a Torino il 10 e 11 giugno scorsi.Sono stati quindi discussi i vari argomenti in agenda, tra i quali la riunione dell’Assemblea generale per il 2012 pre-vista per la terza decade del prossimo mese di maggio, vari argomenti amministrativi, il costo della Rivista, la quotasociale per l’anno prossimo, il 5 per mille a favore del Sodalizio e le problematiche dei bilanci.I lavori sono terminati con l’autorizzazione alla costituzione di nuove sezioni e con l’approvazione di varie nomine asocio benemerito.

E.C.

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L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA

Chi ha notizie dei motoscafi AMMA?Bruno Iaria di Rimini, figliodel maresciallo motoristaFrancesco che fu in serviziopresso le basi fornite di moto-scafi d’alto mare, sta realiz-zando una ricerca storica suimotoscafi AMMA che furonooperativi fino alla fine deglianni ’60, soprattutto con man-sioni di soccorso, a Venezia,Rimini, Gallipoli, Brindisi,Augusta, Palermo, Anzio, Or-betello, La Spezia e, forse, inaltre località.Di tali motoscafi gli risultanoessere attualmente attivi, an-che se in maniera parziale,soltanto le super speranzaAMMA 901 e AMMA 902 (AM-MA 903 sarebbe affondata)che sono ancora in serviziopresso il poligono di Salto diQuirra. in Sardegna.I motoscafi di cui ha notizie e,di alcuni, anche la documenta-zione fotografica, sono: AMMA901, AMMA 902, AMMA 903,AMMA 1050, AMMA 1051,AMMA 1052 (forse?), AMMA1053, AMMA 1054, AMMA1021 e AMMA 1058.Per questa sua ricerca, pertan-to, egli rivolge un appello aquanti siano in possesso di do-cumentazioni e fotografie inproposito affinché voglianocortesemente contattarlo alseguente recapito e.mail: [email protected]

ChioggiaPresidente: aiut. Paolo Belfiori; vice presidenti: aiut. Giuseppe Este-riore (anche segretario) e col. Cinzio Gallimberti; tesoriere: aiut. Au-gusto Loncao; consiglieri: aiut. Francesco Cattedra, aiut. AntonioCazzolla, aiut. Maurizio Gherardotti, 1° m.llo. Vincenzo Nespoli eSergio Scarpa; rappresentante dei soci aggregati: Domenico Arena.

ColleferroPresidente: gen. BA Aldo Nanni; vice presidenti: luogotenenti LoretoLauri e Tiziano Mastrangeli; segretario: magg. Damiano Di Gangi;consiglieri: serg. magg. Marcantonio Cimmino, m.llo sc. FrancescoCirillo, ten. col. Riccardo Nanni, magg. Ubaldo Nanni e m.llo sc. Lo-renzo Valle; rappresentante dei soci aggregati: Giancarlo Ceccarelli.

ConversanoPresidente: col. Vittorio Iudice; vice presidenti: Domenico Lo Russo elgt. Cosimo Renna; consiglieri: col. Francesco Crocitto, lgt. Achille Do-mestico, lgt. Piero Narracci, Cosimo Pascale e m.llo Francesco Trova-si; rappresentante dei soci aggregati: Leonardo Di Ciolla.

PescaraPresidente onorario: col. Bartolomeo Di Pinto; presidente: col. Do-menico De Mico; vice presidenti: aiut. Mario Capoluongo e magg.Antonio Di Gregorio; segretario: m.llo sc. Luigi D’Avorgna; tesoriere:aiut. Salvatore Palmieri; consiglieri: av. sc. Stefano Aquilio, ten. Gae-tano Barone, av. sc. Daniele Contessa e m.llo sc. Pelino Tiberi; rap-presentante dei soci aggregati: Arduino Tucci.

SponganoPresidente: lgt. Tommaso Rizzo; vice presidenti: lgt. Giorgio Casciarie lgt. Rocco Perrone; segretario: lgt. Fernando Trazza,; tesoriere: av.capo Luigi Nuzzo; consiglieri: 1° m.llo Michele Casarano, 1° m.lloLeonardo Catamo e lgt. Carmine Scardino; rappresentante dei sociaggregati: Antonio Damiano.

TarantoIl ten. col. Angelo Raffaele Chimenti e l’aiut. Angelo Scrimieri sonostati eletti consiglieri della sezione in sostituzione dei dimissionariten. col. Vincenzo Fornaro e lgt. Filippo Roberti.

Valle Camonica e SebinoPresidente: av. Assunto Damioli; vice presidenti: av. sc. DomenicoFoppoli e gen. BA Riccardo Ziliani; segretario: 1° av. Emanuele Ghi-roldi; tesoriere: av. sc. Federico Giudici; consiglieri: aiut. GiovanniBonafini, av. Cesare Damioli, av. Giancarlo Damioli, av. sc. Gian-franco Moscardi, av. Rodolfo Pedretti; rappresentante dei soci ag-gregati: av. Giambattista Damioli.

RINNOVO CARICHE

- lgt. Pietro Fortunato E 21,00- Giovanni Giglioli “ 21,00- Marco Lisimberti “ 30,00- aiut. Antonio Palmieri “ 40,00- Clemente Schettini “ 21,00

SOSTENITORI DI“AERONAUTICA”

RICERCHE

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(( AVVENIMENTI LIETIAVVENIMENTI LIETI ((

PROMOZIONIA colonnello- Domenico Terranegra

(sezione di Colleferro).

A sottotenente- serg. Vincenzo Gianfre-

da, vincitore di concorso(sezione di Collepasso).

A maresciallo di 3ª classe- Anna Avezzù, del corso

“Onuris” alla SMAM diViterbo (sezione di Ro-vigo).

CONFERIMENTO ONORIFICENZE OMRICavaliere- m.llo 1ª cl. Giulio Luc-

chetti (sezione di Colle-ferro);

MEDAGLIA MAURIZIANA- lgt. Antonio Mennillo e

lgt. Giuseppe Bellone(sezione di Grosseto);

- col. Stefano Visione (se-zione di Ladispoli-Cer-veteri).

NOMINE A SOCIO BENEMERITO- Guglielmo Volpe (sezio-

ne di Roccagorga).

SOCI CHE SI FANNO ONOREIl sessantunenne sociom.llo Mario Bollini del-la sezione di Teramo-Giulianova, che hafinora preso parte a ben25 delle 26 edizioni dellaMaratona di New York,si è quest’anno classifi-cato al 26°posto dellanutrita schiera dei parte-cipanti nella categoria

“over 60” venendo pre-miato con una specialetarga quale riconosci-mento della sua tenacianel partecipare a questacompetizione.Il socio Renato Castol-di, fondatore e consiglie-re della sezione diCastano Primo, ha rice-vuto il “Premio Città diCastano Primo” - conferi-to annualmente ad uncittadino meritevole - perle sue attività quale diri-gente dell’Associazionenazionale combattenti ereduci, realizzatore delMuseo Storico Civico evice presidente del Corpomusicale Santa Cecilia.

Il socio Francesco Cava-liere , della sezione diSan Vito dei Normanni, èstato eletto presidentedel Consiglio Comunale,con delega allo sport, diquella città.

Il socio 1° av. Davide Fur-lan del nucleo di Romansd’Isonzo è stato eletto sin-daco di quella città.

Il socio 1° cap. CCrnFrancesco Pariset dellasezione di Roma ha fre-quentato a Viterbo l’8°corso di “Storia dellaCroce Rossa e della Me-dicina” ottenendo l’atte-stato di “Cultore dellamateria”.

LAUREEIn chimica- Donatella Ancora, figlia

del socio 1° m.llo Vito(sezione di Soleto).

In scienze infermieristiche- Giulio Bernardini, figlio

del presidente di sezio-ne col. Claudio (sezionedi Parma);

- Francesca De Benedet-to, figlia del socio lgt.Salvatore (sezione diCollepasso);

- Eleonora Luci, figlia delsocio m.llo Giancarlo(sezione di Grosseto).

In scienze pedagogiche- Manuela Martinelli, fi-

glia del socio Luigi (se-zione di Canosa diPuglia).

In scienze e tecnologie peri beni culturali- la socia Veronica Anco-

ra (sezione di Soleto).

In tecniche di prevenzionenegli ambienti e nei luo-ghi di lavoro- Federica Marti, figlia del

socio 1° m.llo Giuseppe(sezione di Soleto).

In tecniche di radiologiamedica per immagini e ra-dioterapia- Ilaria Santulli, figlia del

socio m.llo sc. Renato(sezione di Latina).

NOZZE D’OROLe hanno felicemente fe-steggiate:- il socio m.llo sc. Loren-

zo Barbadori con la si-gnora Edda (sezione diGrosseto);

- il socio m.llo sc. FrancoCruciani con la signoraLucia (nucleo di SanDonà di Piave);

- il socio m.llo sc. Olindo

Frasca con la signoraTilde (sezione di Cister-na di Latina);

- il socio av. Filippo Libe-rati con la signora Floria-na (nucleo di Montegior-gio);

- il socio Giovannino Mecon la signora Giuseppa(sezione di Cagliari).

CULLE- Il socio Mauro Bobbo e

la signora Chiara an-nunciano la nascita delprimogenito Edoardo(nucleo di Postioma).

- Il socio m.llo Fabio Car-ruba e la signora Anna-maria, annunciano lanascita del primogenitoGiuseppe (nucleo di Al-camo).

- Il socio cap. Marco Fa-giani e la signora Silviaannunciano la nascitadel primogenito Giulio(nucleo di Postioma).

- La socia Gianna Donatie il consorte Luca Par-lato annunciano la na-scita del primogenitoAlessandro (sezione diCiampino).

- Il socio m.llo 1ª cl. An-drea Olivieri e la signo-ra Maurica annuncianola nascita della secon-dogenita Mayra (sezio-ne di Bovolone).

- Il socio 1° av. MarcoRea e la signora Fiorellaannunciano la nascitadei gemelli Giulia e Da-niele (sezione di Arpino).

- Il socio Francesco Za-cheo e la signora Patriziaannunciano la nascita diCecilia Anna (sezione diSpongano).

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SEZIONI E NUCLEISEZIONI ESTERE

Melbourne

Commemorati i prigionieri italiani deceduti in Australia

PIEMONTE

Torino

Partecipazione alle cerimonie per i Cadutiitaliani per la libertà della Francia

Il 13 novembre la sezione,insieme alle rappresentan-ze delle consorelle associa-zioni d’Arma, ha onoratocon la deposizione diomaggi floreali ai piedidella stele eretta in loro

onore nel cimitero di Mur-chison - luogo ricordatoanche come la “Redipugliad’Australia” - i militari e ci-vili italiani deceduti nelcorso della loro prigioniain Australia.

LOMBARDIA

Elezione del presidente regionale

Il 5 novembre, ospitatadal 6° Stormo di Ghedicomandato dal col. pil.Luigi Del Bene, si è svoltal’assemblea dei presidentidelle sezioni AAA lombar-

de che, all ’unanimità,hanno confermato il m.llosc. Giancarlo Milani nellacarica di presidente regio-nale AAA per il quadrien-nio 2012-2015.

alloro al monumento aiCaduti alla Ghilliottiere eai piedi di una delle tantecroci dei Caduti italianialla Doua.La presenza del nostrosodalizio è stata partico-larmente apprezzata dal-le autorità militari ecivili presenti e da tuttala comunità italiana di

Lione, che ha accolto ladelegazione alla Casa de-gli italiani con un vin d’-honneur durante il qualesono stati consegnati alconsole generale d’Italia,al presidente dell’ANO-RAA e ad altre autorità,le medaglie ricordo delrecente Raduno naziona-le AAA di Torino.

Il 6 novembre una delega-zione della sezione, guida-ta dal presidente col.Cosimo Restivo, si è reca-ta a Lione - su invito delcap. Alain Devornique,presidente della localeANORAA, e del consolegenerale d’Italia a Lionedott.ssa Laura Bottà - perpartecipare alle cerimoniein ricordo dei Caduti ita-liani per la libertà della

Francia durante gli ultimiconflitti mondiali sepoltiin terra lionese: al matti-no al cimitero della Ghil-liottere, dove sono sepoltii Caduti della “GrandeGuerra” e nel pomeriggioal cimitero militare dellaDoua dove riposano i Ca-duti della seconda guerramondiale.La delegazione torineseha deposto una corona di

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AERONAUTICA 12/2011segue

Pavia

Mostra di aeromodelliIn occasione della festivi-tà di S. Martino, la sezio-ne ha organizzato, dall’8al 13 novembre, nel paesedi San Martino Siccoma-rio, una mostra conl’esposizione di aeromo-

delli realizzati dal socioCamillo Valdata, mostrache ha riscosso notevolesuccesso di visitatoricompreso il sindaco dellalocalità e numerosi stu-denti del luogo.

Roverbella

Commemorato a Solferino il com.te Attilio Canzini

Il 27 ottobre, a cura dellasezione, ha avuto luogo aSolferino, dove visse a lun-go, la commemorazionedel com.te Attilio Canzini,il pilota lombardo già com-battente aviatore nella 1ªGM e noto per la trasvolatadella Cordigliera delle An-de dell’Ecuador compiutail 27 dicembre 1924 conuno SVA 5. Decollato da ElCondor di Quyaquil giunsea Quito - portando la primacartolina postale per esseretimbrata in quest’ultimacittà - con un volo di 2 ore

e 8 minuti attraversando inlinea diretta le Ande ad unaquota di 4.800 m.La cerimonia, coordinatadal col. Arturo Petillo, havisto la benedizione dellatarga apposta sulla casadel commemorato e gli in-terventi delle autorità pre-senti tra le quali ilrappresentante dell’Ecua-dor, i sindaci di Solferino edi Pralboino, paese nataledi Canzini, il rappresentan-te della 1ª Regione Aerea eil presidente regionale AAAm.llo Giancarlo Milani.

VENETO

Spresiano

Il 25° anniversario della costituzione della sezione

Il 9 ottobre la sezione hacelebrato il 25° anniversa-rio della sua costituzione

con una cerimonia in va-rie fasi: deposizione di unomaggio floreale alla lapi-

de che ricorda l’eroicos.ten. pil. MOVM VittorioBragadin al quale è intito-lato il labaro del sodalizio,il corteo fino al monu-mento ai Caduti con la ce-rimonia dell’Alzabandieramentre tre aerei d’epocacon fumi tricolori sorvola-vano il luogo, gli interven-ti da parte delle autoritàpresenti e la celebrazionedel rito religioso.

Presenti all’evento, tra glialtri, il sindaco RiccardoMissiato, una rappresen-tanza del 51° Stormo gui-data dal suo comandantecol. pil. Enrico Garettini,il consigliere nazionaleAAA Vittorio Passerella,molte rappresentanze conlabari delle nostre sezionilocali e di altre associazio-ni d’arma e numerosi cit-tadini.

FRIULI-VENEZIA GIULIA

Campoformido

Raccolta di fondi a favore dell’Associazione “La Nostra famiglia”

La sezione, il personaledel 2° Stormo e della PANdi Rivolto e altri operato-ri ed aziende del Trivene-to hanno offerto premiper una lotteria di benefi-cenza svoltasi nel corsodi una recente festa orga-nizzata dall’aeroporto diRivolto allo scopo di rac-cogliere fondi a favore

dell’Associazione “La No-stra Famiglia” di Pasiandi Prato.La somma ottenuta, am-montante a circa 3.700euro, è servita all’acquistodi un Audiometro clinico,al quale sarà aggiuntosuccessivamente il siste-ma per l’audiometria in-fantile LABAT.

EMILIA ROMAGNA

Cesena e Ravenna

Mostra aerofilatelica a Cervia

Dal 3 al 6 novembre - acura delle sezioni di Cese-na e Cervia e nell’ambitodelle celebrazioni per i

150 anni dell’unità d’Italia- si è tenuta presso l ’expescheria di Cervia, mes-sa cortesemente a dispo-

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L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA

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Piacenza

Commemorato il serg. arm. Costantino Rossi

Il 19 novembre, al Sacra-rio dei Caduti nel cimiterodi Fiorenzuola d’Arda, lasezione ha commemorato,con lo scoprimento di unalapide sulla quale è statoapposto il suo nome, ilserg. arm. Costantino Ros-

si, scomparso nel febbraio1945 nel cielo dell’Adriati-co durante un’azione belli-ca ed al quale fu concessala medaglia d’argento alVM con la seguente moti-vazione: «Armiere mitra-gliere di velivolo da

Montecassiano

Ordinato Diacono il socio ten. col. Bitondo

Nel corso di una solennefunzione religiosa avvenutanella cattedrale di Macera-ta, il socio ten.col. Salvato-re Bitondo ha ricevutol’Ordinazione Diaconalecon l’imposizione delle ma-ni da parte del vescovomons. Claudio Giuliodori.A festeggiare l’evento e adesprimere il proprio affet-to al novello Diacono, unarappresentanza con Laba-

ro della sezione AAA diappartenenza e il coman-dante e personale dell’at-tuale Scuola LingueEstere dell’AM di Loretodove, dopo il servizio pre-stato all’ex SARAM di Ma-cerata, il ten. col. Bitondoè stato capo della segrete-ria Comando dell’alloraScuola di perfezionamen-to per i sottufficiali AM(SPSAM).

bombardamento, ardito eprovetto, distintosi in pre-cedenti azioni belliche, du-rante un’azione dibombardamento su un’im-portante base costiera, col-pito il velivolo dallareazione contraerea, preci-pitava in fiamme sul suolonazionale, consacrandocon il suo sacrificio il dirit-to e la volontà di redenzio-

ne della Patria. Cielo del-l’Adriatico 18 novembre1944 21 febbraio 1945».Presenti alla cerimonia, tragli altri, oltre ai parenti delCaduto, il sindaco di Fio-renzuola d’Arda GiovanniCompiani, il comandantedel 50° Stormo col. Gian-paolo Schiavo e le rappre-sentanze con labari di altreassociazioni d’arma.

sizione da quel Comune,la mostra aerofilatelica“Un po’ di storia dell’aero-nautica”.L’evento, che ha avuto lapreziosa collaborazionedel 15° Stormo, è statocurato dal lgt. GiulianoDi Russo (Cesena) e dallgt. Giuseppe Natale (Ra-venna). Per l ’occasione

sono state realizzate trecartoline (due delle qualirealizzate dal serg. magg.Edgar Russo) dedicate al5°, 8° e 15° Stormo - chesi sono susseguiti sullabase aerea di Cervia - conuno speciale annullo del-le Poste Italiane ed il cuiricavato sarà devolutoall’ONFA.

MARCHE

Loreto

Il 4 novembre la sezione,nel corso del pranzo so-ciale cortesemente ospita-to nel Circolo dellaScuola Lingue Esteredell’AM, ha organizzato

con successo una lotteriail cui ricavato è stato inte-ramente devoluto a favoredei bambini dell’Ospedalepediatrico, esistente nellacittà di Ancona.

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ABRUZZO

Pescara

Giornata di studio sull’Unità d’Italia e la Costituzione

Il 6 dicembre la sezione,in collaborazione con il

Liceo Classico “D’Annun-zio” di Pescara, ha orga-

BASILICATA

Melfi

nizzato una affol latagiornata di studio sul te-ma “Unità d’Italia e Co-stituzione: Il camminoverso la democrazia” cuihanno partecipato auto-rità, nostri soci, soci del-le Associazioni culturalie d’Arma e studenti e do-centi dell’Istituto citato.L’evento ha visto, dopol’apertura dei lavori daparte della prof.ssa Lucia-na Vecchi, dirigente scola-stico del Liceo, lerelazioni del col. Bartolo-meo Di Pinto - che ha ri-

cordato quel periodo dellastoria d’Italia che va dallafine della seconda guerramondiale fino al 1948 pre-sentando il filmato “LaRinascita del Parlamento”prodotto dalla Fondazio-ne della Camera dei depu-tati - e del dott. NicolaTrifuoggi, procuratore ca-po della Repubblica di Pe-scara, che è intervenutosull’attualità della Costitu-zione italiana, evidenzian-done alcuni articoli esoffermandosi sui principifondamentali della Carta.

LAZIO

Sutri

Commemorati gli avieri uccisidai nazisti nel 1943

Giovanni Mezzettieri, Gio-vanni Mulas, SalvatoreCossiga, Gavino Pilo, An-tonio Me, Giuseppe Dero-ma, Sebastiano Pinna,Giuseppe Canu, Piero Con-tini, Pasqualino Mereu,Piero Barcellona, Efisio Pi-ras sono i nomi di dodiciavieri sardi (diciassette intutto, ma cinque sono ri-masti ignoti) che dopo glieventi dell’8 settembre1943, non riuscendo a rag-giungere la loro isola, tro-varono ospitalità pressoaziende agricole locali finoa quando, catturati dai na-zisti, furono da loro uccisiil 17 novembre 1943. Unatragedia rimasta viva nellamemoria dei sutrini, chediedero poi sepoltura aquesti giovani e soccorserol’unico sopravvissuto, Ri-naldo Zuddas.Quest’anno, nella ricorren-

za dell’eccidio, l’ammini-strazione comunale ha vo-luto raccontare la storiadei 17 soldati sardi ai gio-vani della scuola media perrenderla viva nel cuore del-le nuove generazioni.Presenti alla commemora-zione, tra gli altri, nume-rose autorità locali e ilpresidente regionale AAAm.llo Juan José Skof, chenei loro interventi hannosottolineato l’importanzadella memoria come mo-nito affinché non si ripe-tano queste stragi. L’evento è stato conclusodalla proiezione di un vi-deo, ricco di testimonianzetra le quali quella del su-perstite Zuddas, e dalla de-posizione - da parte deglistudenti - di una corona almonumento che, nel cimi-tero locale, ricorda quei ca-duti dell’Aeronautica.

Il socio Antonio Sedile,in occasione del Santo

Natale, ha realizzato ildiorama “Natività in

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PUGLIA

Bari

Commemorati i Caduti di Kindu

In occasione del Cin-quantenario dell’eccidiodei 13 aviatori italiani av-venuto a Kindu l’11 no-vembre 1961, la sezione,d’intesa con tutti i LionsClub del 108/AB Distret-to, ha commemorato gliscomparsi con una affol-lata riunione nel corsodella quale il comandante

delle Scuole AM - 3ª Re-gione, gen. SA PasqualePreziosa, ha tenuto unareazione sul tema “L’Ae-ronautica Militare nelleoperazioni di pace” segui-ta dalla presentazione, daparte dell ’autrice d.ssaElena Mollica, del libro“Kindu - Una missionesenza ritorno”.

guerra” - ambientato nel-la tormentata area me-diorientale dove Gesù ènato - per sottolineareche, dove c’è l ’odio e laguerra, c’è bisogno di un

atto d’amore che cambiil mondo in meglio impe-gnando non solo gli uo-mini in uniforme, matutte le persone di buonavolontà.

Brindisi

Conferenza su interventi ortopedici alla mano

Il 18 novembre, presso lasede sociale, si è svoltauna conferenza dal tema:“Around the hand - Di-scorsi sulla mano” tenutadal dr. Ludovico SerinelliDirettore di Ortopediadell’Ospedale “A. Perrino”di Brindisi.I soci, intervenuti nume-rosi, hanno seguito coninteresse l ’esposizione

accompagnata dalla pro-iezione di diaposi t iveche mostravano la manodi alcuni pazienti prima,durante e dopo l ’ inter-vento che l’applicazionedelle nuove tecniche - hadetto l ’oratore - fannorecuperare la piena fun-zionalità dell ’arto solodopo alcuni giorni di de-genza.

Campi Salentina

Premiati i vincitori del concorso letterario “Auguri Italia”

Il 5 novembre, in occasio-ne delle celebrazioni per lagiornata dell’unità nazio-nale e festa delle FFAA allequali ha partecipato il sin-daco Roberto Palasciano,hanno avuto luogo le pre-miazioni del concorso let-terario “Auguri Italia”,promosso dalla sezionepresieduta dal cap. AngeloMattei e riservato agli stu-denti della locale Scuolamedia, che ha visto i se-guenti vincitori: GiacomoComo e Silvia Cassone, ri-

spettivamente primi classi-ficati della categorie “testo”e “poesia”; Irene De Luca eFrancesco Taurino rispetti-vamente secondi classifica-ti delle citate categorie.Presenti alla cerimonia, tragli altri, l’assessore provin-ciale Massimo Como, l’as-sessore alla cultura FabioZacheo, la dirigente del cir-colo didattico Anna MariaMonti, il preside dellaScuola Cosimo Faggiano eil presidente regionale AAAgen. Giuseppe Genghi.

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Falconara e Jesi a Smerillo

V I S I T E D I A G G I O R N A M E N T O T E C N I C O

E G I T E T U R I S T I C O - C U LT U R A L I

Campoformido in varie località dell’Umbria e a Loreto (foto)

Maglie

Commemorato il cap. pil. Elio Nisi

Il 17 novembre, nel cimi-tero comunale della città,la sezione ha commemo-rato il 50° anniversariodella morte del cap. pil.Elio Nisi della 46ª Aero-brigata, deceduto insiemead alcuni compagni di vo-lo in un incidente con un

C-119 nei pressi del lagoTanganika in Congo nelcorso di una missione dipace per conto dell’ONU.Presenti alla cerimonia,oltre ai familiari delloscomparso, autorità reli-giose, civili e militari,molti studenti e cittadini.

Foggia

“2ª Giornata Azzurra”

Organizzata dalla sezione,ha avuto recentementeluogo la “2ª Giornata Az-zurra” che ha visto, almattino e su un’aviosuper-ficie locale, una intensaattività di volo alla qualehanno preso parte nume-rose persone che hannopartecipato all’evento e, in

tre sere successive, un tor-neo di burraco il cui rica-vato è stato devoluto sia afavore di una Associazio-ne locale che si occupa dibambini disabili, sia al so-stentamento di una Mis-sione che cura i bambiniorfani o abbandonati inPerù.

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Gallarate agli stabilimenti di Alenia-Aermacchi

Pomezia a Loreto (foto) e a Recanati

Loreto al Museo Storico dell’AM a Vigna di Valle

Roma al 72° Stormo

Valdera di Bientina alla 46ª Brigata Aerea

Roverbella agli stabilimenti di Alenia-Aermacchi

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PROVA TITOLOL’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA

HANNO CHIUSO LE ALI

- av. Mario Barral (nucleo di Airasca);

- av. sc. aiuto marc. Francesco Pignataro (sezione di Ancona);

- m.llo sc. marc. Pasquale Rubino (sezione di Bari);

- av. Giacomo Didoné, figlio del serg. magg. pil. MBVM Guido cui è intestato il Labarodel nucleo di Rosà (sezione di Bassano del Grappa);

- Ciano Costanzelli (nucleo di Bondeno);

- av. Fioravante Parmigiani, m.llo sc. Giulio Rosaio, Giacomo Testa (sezione di Cameri);

- av. Vincenzo Sambruni, Claudio Tognacca (szione di Cesano Maderno);

- sig.ra Germana Gaggiotti (sezione di Falconara Marittima);

- Oberdano Pozzati (sezione di Ferrara);

- Renato Fiorentino (sezione di Lanciano);

- m.llo sc. GArat Gilberto Benedetti, vice presidente di sezione (sezione di Lucca);

- m.llo sc. Fernando Refolo (sezione di Maglie);

- av. Giovanni Tovazzi, già membro del nostro Collegio Nazionale dei Revisori dei Conti (se-zione di Merano);

- m.llo sc. mot. Domenico Spinelli (sezione di Napoli);

- Carmelo Bonsignore, Francesco Ricca (sezione di Novara);

- sig.ra Ester Cassa Silvestri (sezione di Novi Ligure);

- m.llo pil. Gilmo Gusella, pluridecorato della II GM, fondatore e presidente fino al 2002del nucleo di Piove di Sacco (sezione di Padova);

- aiut. Biagio Apruzzese (sezione di Pescara);

- m.llo sc. Luigi Bramato (sezione di Pomezia);

- m.llo Mariano Cosenza, gen. Giuseppe Pata (sezione di Reggio Calabria);

- Anselmo Castioni (nucleo di San Massimo all’Adige);

- Aldo Manzocco (sezione di Tarcento);

- serg. Giulio Procaccini, s.ten. pil. Olindo Santilli (sezione di Terni);

- Orlando Moscato (sezione di Vicenza).

Il presidente nazionale dell’A.A.A., ricordando le elette virtù di questi commilitoni che cihanno lasciato, a nome proprio e di tutti i soci, esprime ai familiari degli scomparsi il piùsentito cordoglio.

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LibriLibria cu ra d i Gr ego ry Al eg ia cu ra d i Gr ego ry Al eg i

Marina Cerne, Volare - dal cam-po di Gorizia in giro per i cielidel mondo, Trieste, 2011, Tipo-grafia Adriatica, cm. 13x20, pp.80, Euro 12,00.

Per tutti gli appassionati al volo,soprattutto aliantisti, questo picco-lo volume (che sarebbe forse me-glio definire un vero e proprio“poemetto” per i suoi particolariaccenti) farà certamente rievocaresensazioni, entusiasmi e soddisfa-zioni già provate, ma anche un sen-so d’invidia per le molte altreesaltanti esperienze aviatorie vissu-te dall’autrice e che sono qui entu-siasticamente descritte.Un lavoro avvincente che si leggesenza soste, sovente arguto e diver-tente, così come spesso è ricco dinostalgici ricordi e di avvincenti epi-sodi la cui lettura suscita profondeemozioni.Una serie di voli in tante parti delmondo, quindi, riportati sulla cartedall’abile, piacevole penna di Cerna,penna che, piuttosto che nell’inchio-stro, appare intinta nel fervido emai sopito amore per, come lei scri-ve, «quei meravigliosi aggeggi che tiportano in cielo». (SB)

Disponibile presso Tipografia Adriati-ca snc, Via Rismondo, 14 - 34133Trieste, tel. 040 761954, e.mail: [email protected], www.battel-lostampatore.it

Giacomo Metellini, Un pilotaracconta, Milano, 2011, MursiaEditore, cm. 14x21, pp. 134, eu-ro 14,00.

Il volume, redatto a cura del figlioAlessandro, è una raccolta di ricordidell’ultranovantenne pilota triestinosulla sua vita in grigio-azzurro,dall’arruolamento quale allievo ser-gente pilota al congedo con il gradodi generale di BA, attraverso la de-scrizione dei servizi prestati in nu-merosi reparti, soprattutto dacaccia. Una sorta di biografia, scrive l’auto-re nella prefazione, «costellata daepisodi e vicende vissute in primapersona e che si possono riassumerein tre parole: aeroplani, volo, cielo».Abilitato al pilotaggio di una cin-quantina di tipi di aerei - dall’Avia-tik A.3 della prima scuola di voloall’F-86K del 51° Stormo - e decora-to, tra l’altro, di due medaglie d’ar-gento ed una di bronzo al VM e diuna di bronzo al VA meritate in ol-tre 60 azioni di guerra e di attivitàbellica, Metellini riporta serena-mente numerose storie di pace e diguerra, aneddoti, riflessioni e senti-menti comuni a molte generazionidi piloti, sempre caratterizzati dal-la grande, entusiasmante passioneper il volo. (SB)

Disponibile presso Ugo Mursia Editore,Via Cassanese, 20060 Vignate (Milano),telef. 029566984, www.mursia.com

Marco Majrani, Vincenzo Lunar-di aeronauta. Vicchio, LoGisma,2011. Cm 21 x 21, pp. 216. Euro24,00.

Troppo spesso si fa coincidere il vo-lo umano con il solo volo a motore,dimenticando la lunga rincorsa rap-presentata a partire dal tardo XVIIIsecolo dal più leggero dell’aria. Diquesta fase fu protagonista di spic-co il lucchese Vincenzo Lunardi,passato alla storia per aver compiu-to il 15 settembre il primo volo inassoluto in Inghilterra, dove si tro-vava quale segretario dell’ambascia-tore di Napoli. Majrani, egli stessopilota di aerostati e già autore diun’ampia introduzione all’argomen-to (recensita su Aeronautica, marzo2009), presenta qui una biografiacompleta del pioniere dalla sua na-scita il 13 gennaio 1754 (scopertada Majrani su un registro della Cu-ria Arcivescovile di Lucca) alla mor-te il 31 luglio 1806 a Lisbona. È unavita avvincente, resa ancor più inte-ressante dal ricco apparato icono-grafico tratto dalle stampe coeveconservate in gran parte dalla fami-glia Caproni. Circa un terzo del vo-lume consiste nella riproduzionefotografica del racconto del primovolo in Inghilterra pubblicato nel1784 a Londra a cura dello stessoLunardi e accompagnata dalla tra-duzione integrale tratta dall’edizio-ne italiana del 1790. Data la raritàdell’opera originale, questa sezionerappresenta uno strumento utilissi-mo per gli studiosi.

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12DICEMBRE 2011

ANNO LVI

AERONAUTICAAnno di fondazione 1956Pubblicazione mensile edita dall’Associazione Arma Aeronautica

Direttore editorialeGIANBORTOLO PARISIDirettore responsabileSILVANO BRONCHINIDirezione, Redazione, Amministrazione00192 - Roma, via Marcantonio Colonna, 23Tel. 06/3215145 - Tel. e Fax 06/3216882 C.F. 80248150585 – Partita IVA n. 10925071002e-mail: [email protected] (per il periodico sociale)e-mail:[email protected] (per l’amministrazione)www.assoaeronautica.it (per l’Associazione)www.cesmaweb.org (per il Centro Studi Militari Aeronautici)c/c.p. ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA, 310003c/c. banc. n. 000000136949 Banca Popolare di Lodi Ag. 4 -via Pompeo Magno, 25 - 00192 Roma - IBAN: IT20 F 05164 03204 000000136949Realizzazione grafica e stampaRaia srl - 00166 Roma, via G. B. Impallomeni, 66Tel. 06/6690252 - Fax 06/5599675 - e-mail: [email protected]. Tribunale di Roma n. 5315 del 12.7.56Iscrizione al R.O.C. n. 6972“Aeronautica” fruisce dei contributi statali diretti di cui alla L. 7/8/1990, n. 250

Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Gli articoli rispecchiano esclusivamente le opinioni degli autori. Proprietà lettera-ria, artistica e scientifica riservata. Per le riproduzioni, anche se parziali, dei testi, èfatto obbligo citare la fonte. I testi delle collaborazioni - che si intendono comun-que inviati a titolo di liberalità - anche se non pubblicati, non si restituiscono.

Chiuso in redazione il 12 dicembre 2011.

Il periodico sarà inviato in omaggio a “sostenitori” che verseranno almeno unasomma annuale di € 21,00; il predetto invio si riferisce al solo territorio naziona-le. Per spedizioni all’estero si invita a prendere contatti con l’amministrazione.

La quota associativa fissata dal Consiglio Direttivo Nazionale AAA per il 2011 ècomprensiva della spedizione in abbonamento postale (pari a € 8,00) del periodi-co sociale “Aeronautica".

In copertinaIl Ro.43 che è stato restaurato dal-l’apposito gruppo del Museo StoricoAM di Vigna di Valle. All’evento èdedicato l’articolo a pag. 6.

ISSN: 0391-7630

AeromodellismoIl perfetto aeromodello staticoin scala 1:32 di uno SpitfireIX, convertito in aeroricognito-re, realizzato, utilizzando unkit della Tamiya, dall’avv. Pier-paolo Maglio di Riccione esul la der iva del quale haapposto l ’emblema del la“Diana cacciatrice” in quantoesso fu adottato dal 5° Stormonel 1949 quando ricevette pro-prio gli Spitfire.

Disponibile presso l’editore (via Zufo-lana 4, 50039 Vicchio, Firenze;www.logisma.it; tel. 055/8497054)

Giancarlo Garello, BataillesAérennies: Guerre sur le désert (2epartie). LELA Presse, Boulognesur Mer. Cm 21 x 29,7, pp. 82.Euro 12,50.

A nove mesi dalla prima parte, dedi-cata al periodo fino al dicembre1941, il trimestrale francese pubblicale seconda parte della ricostruzionedella vicenda operativa della RegiaAeronautica in Africa Settentrionale ela spinge fino al novembre 1941. Come per la prima puntata, permettere ordine nell’intricata vicen-da Garello adotta una narrazioneche dopo una rapida introduzionepassa alle vicende dei singoli repar-ti. L’arrivo dei reparti tedeschi nel1941 si rispecchia in una appositasezione di una dozzina di paginesul X Fliegerkorps in Mediterraneo.Concepito per il pubblico francofo-no internazionale, il testo è accom-pagnato da una vastissima icono-grafia tratta da fonti pubbliche eprivate nonché da riproduzioni dicartoline e copertine d’epoca. A ren-dere vivace l’aspetto contribuisconoanche molti profili a colori di gran-di dimensioni, dall’aspetto general-mente convincente salvo alcuni fan-tasiosi Fiat G.50 e Macchi C.200 adue toni di verde. Come il precedente volume il risul-tato è un’utile introduzione generaleal vastissimo argomento, sul qualetalvolta il lettore straniero non ha lapercezione dei progressi compiutidalla ricerca in Italia.

Disponibile presso l’editore(www.avions-bateaux.com; 29 ruePaul Bert, 62230 Outreau, Francia)

Joachim Castan, Il barone rosso:la storia di Manfred von Richtho-fen. Milano, Mursia, 2011. Cm 14x 21, pp. 414. Euro 20.

Chiunque si sia avvicinato per unsolo minuto all’aviazione si è imbat-tuto nel Barone Rosso e nel suo tri-plano rosso, non fosse altro che tra-mite le repliche volanti presentinelle manifestazioni aeree di tutto ilmondo. Alla popolarità di vonRichthofen ha contribuito unavastissima bibliografia incentratasulla memorialistica, la sua straordi-naria abilità in combattimento e laleggendaria morte. A questi treaspetti non si è però mai accompa-gnata la ricostruzione completadella biografia e della personalità, edè dunque benvenuto un libro che –anche grazie all’accesso alle cartedella famiglia, sinora inutilizzatedagli storici militari – propone unritratto a tutto tondo dell’uomoprima che dell’eroe o del mito. Pur-troppo l’obiettivo è raggiunto solo ametà, in quanto l’autore, che provie-ne dal campo del cinema, per elimi-nare il mito militaristico vi sostitui-sce uno psicologismo di oggi chelegge negativamente ogni particolarebiografico e risolve l’intera vicendain una mancanza di affetto da partedella madre. Il risultato è un bic-chiere mezzo vuoto e mezzo pieno:le novità in termini di fatti e docu-menti, che pure non mancano, sonospesso penalizzate o svalorizzate dauna lettura tra l’ingenuo e l’ostile.

Per giungere a una valutazione com-plessiva ed equilibrata, insomma,resta ancora molta strada da fare.

Disponibile in libreria

Paolo Valpolini, Forze di terra 2011.Novara, RN Publishing, 2011. Cm21x29,7, pp. 144. Euro 15,00.

C’è molta aeronautica – nel senso siadi argomenti connessi all’uso milita-re del mezzo aereo che di Aeronauti-ca Militare – nella seconda edizionedi Forze di terra, il numero unicoannuale gemello dell’ormai afferma-to Coccarde Tricolori. Accanto ad un’ampia descrizione del17° Stormo Incursori dell’AeronauticaMilitare, uno dei più recenti e dunquemeno noti aspetti dell’evoluzione delleesigenze operative della forza armata,il curatore e autore Paolo Valpolinipresenta infatti il 1° Reggimento Para-cadutisti “Tuscania” e le schede deimezzi aerei militari di interesse delleattività terrestri. Seguendo lo schemagenerale di Coccarde, mescolando cioèarticoli, schede sull’organizzazione edescrizioni tecniche, si ottiene quindiuna guida alle attività militari numeri-camente prevalenti in Italia, tanto piùcomoda in quanto generalmentemeno nota. L’ottima qualità delle illu-strazioni e il prezzo decisamenteabbordabile lo fanno apprezzareanche a quanti abbiano un interessesolo marginale per il settore.

Disponibile presso le librerie specia-lizzate o l’editore (www.rnpubli-shing.com; Via Torelli 31, 28100Novara, 0321-455108).

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Anno LVI - N.12 DICEMBRE 2011

Poste Italiane - Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 art. 1 comma 1 del 01/02/2011 - Roma

Direzione, Redazione, Amministrazione - via Marcantonio Colonna, 23 - 00192 RomaOBIETTIVO PER IL 2012:

Aumento dei soci,

reclutati possibilmente tra gli aviatori in servizio.

Perché sono loro

che ci consentono

il legame con l'attualità

e le realtà operative di oggi.

Associazione

Arma Aeronautica

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