+ All Categories
Home > Technology > Digital Fabrication

Digital Fabrication

Date post: 01-Dec-2014
Category:
Upload: giuseppe-liuzzi
View: 175 times
Download: 1 times
Share this document with a friend
Description:
Cenni sulla fabbricazione digitale
18
Fabrication «From bits to atoms» Fabbing & FabLabs Giuseppe Liuzzi - Syskrack Lab 1
Transcript
Page 1: Digital Fabrication

Giuseppe Liuzzi - Syskrack Lab 1

Digital Fabrication

«From bits to atoms»Fabbing & FabLabs

Page 2: Digital Fabrication

Giuseppe Liuzzi - Syskrack Lab 2

Fabbricazione Digitale• Fabbing: processo attraverso cui è possibile creare oggetti

solidi e tridimensionali partendo da disegni digitali• Ampiamente utilizzato nella prototipazione rapida• Diverse tecniche di fabbricazione (additive o sottrattive)

diversi macchinari (stampanti 3d, plotter da taglio, frese, taglio laser ecc)• Open source• Open hardware

Page 3: Digital Fabrication

Giuseppe Liuzzi - Syskrack Lab 3

Fabbricazione Digitale• Simile all’artigianato o all’hobbystica ma in una nuova chiave di lettura• Artigianato rinnovato grazie a nuovi macchinari e tecnologie• Facilità di utilizzo• Costi contenuti• Alimentata anche dalla nascita di community in cui progetti, disegni

digitali e risorse vengono condivisi e messi a disposizione gratuitamente dagli utenti• Personal Fabrication: utenza non-professionale

Page 4: Digital Fabrication

Giuseppe Liuzzi - Syskrack Lab 4

Personal Fabrication•Utilizzo dei macchinari, delle tecnologie e dei progetti

per soddisfare le proprie esigenze domestiche•Per migliorare la propria qualità della vita•Per migliorare i propri hobby•Per sperimentare migliorando l’apprendimento•Per inventare

Page 5: Digital Fabrication

Giuseppe Liuzzi - Syskrack Lab 5

Maker• Wikipedia: Movimento culturale contemporaneo che rappresenta un'estensione

su base tecnologica del tradizionale mondo del fai da te («Do It Yourself»)• Interessi più disparati• Ingegneria• Elettronica• Robotica• Stampa 3d (CNC)• Lavorazione del metallo• Lavorazione del legno• Artigianato tradizionale

Page 6: Digital Fabrication

Giuseppe Liuzzi - Syskrack Lab 6

Maker• Ambiscono ad un mondo di scambi fisici ridotti con il fine di ridurre i consumi

inutili• Un mondo dove esistono forme di produzione e proprietà diffuse• Credono che chiunque possa diventare un maker e si battono perché ci sia un

tutorial per ogni cosa• La trasparenza è per loro un valore centrale, insieme all’uso di licenze aperte• Il loro impatto sul sistema economico è, a oggi, limitato (purtroppo)• La loro filosofia, quasi “anarchica”, non li ha ancora spinti a creare alternative

open source per i prodotti di consumo, o comunità di produttori autonome (al momento gran parte delle motivazioni dei makers stanno nel divertimento)• Progetti più impegnativi (non le semplici stampanti 3d) richiedono grandi

risorse: progettuali, temporali, economiche

Page 7: Digital Fabrication

Giuseppe Liuzzi - Syskrack Lab 7

Controcultura• Quello dei makers è un comportamento molto differente dalla massa

e dal sistema consumistico odierno• Fortemente legato al movimento open e alle licenze libere• Nuovi processi di innovazione «bottom-up»• Innesca importanti effetti virtuosi in cui comunità sempre più

crescenti sperimentano nuovi approcci alla produzione basati su tecnologie a basso costo e su piccolissima scala o per un unico esemplare• Nuova rivoluzione industriale? (Chris Anderson – Wired)

Page 8: Digital Fabrication

8

I protagonisti• Makers: credono nella condivisione della conoscenza, usano le tecnologie di personal

fabrication per auto produrre o riparare ciò che gli serve; non ambiscono a vendere i loro prodotti.

• Inventori: credono nella condivisione ma, talvolta, vi possono rinunciare, per esigenze di business; usano le tecnologie di personal fabrication per prototipare le loro invenzioni; ambiscono a vendere le proprie creazioni.

• Artigiani digitali: il possesso di competenze “segrete” è all’origine del loro successo professionale: difficile che le condividano; allo stesso tempo, risolvono sempre più spesso problemi in maniera collaborativa; si servono degli strumenti di personal fabrication per aggiornare i loro prodotti e creare pezzi sempre migliori.

• Designers: molti hanno abbracciato l’autoproduzione, altri la condivisione, altri la passione per gli smart object; collaborano un po’ con tutti con una logica ovviamente commerciale.

• Service providers: permettono a tutti di lavorare fornendo stampa, taglio, lavorazioni quasi industriali; sono tecnici esperti di macchinari di personal fabrication, condividono il loro know-how, hanno una logica commerciale.

Giuseppe Liuzzi - Syskrack Lab

Page 9: Digital Fabrication

Giuseppe Liuzzi - Syskrack Lab 9

Miscelazione• Come si combinano queste cinque categorie? Come possono integrarsi in maniera costruttiva?• incomprensioni tra chi ha una più forte consapevolezza sociale del proprio ruolo e chi invece si avvicina

al mondo dei makers per rivitalizzare i propri prodotti• Iniziative improvvisate nascono come funghi• Tra artigiani e attivisti maker non corre buon sangue:

1. i primi creano pezzi molto costosi e lottano contro le grandi corporation solo perché queste competono in maniera sleale;

2. i secondi intendono dare vita a un mondo in cui chiunque può essere artefice di ciò che gli occorre condividendo conoscenza.

• C’è un punto di contatto: • entrambi si battono per un mondo della produzione più umano• un rapporto col proprio lavoro meno alienante• puntano a una svolta culturale utile per milioni di neet (né-né) e disoccupati: una riscoperta della manualità per

costruire nuove professionalità sempre più richieste

• Soluzione ideale?• Costi più bassi per gli artigiani, grazie a personal fabrication e vendite più elevate (e-commerce specifici)• maggiore apertura • formazione da parte loro per creare nuovi posti di lavoro

Page 10: Digital Fabrication

Giuseppe Liuzzi - Syskrack Lab 10

Miscelazione• Anche tra makers e inventori ci possono essere incomprensioni:

• se i secondi utilizzano i primi per risolvere i problemi dei propri prodotti, ma poi finiscono per chiudere le licenze, creano danni alle comunità open source e minano le motivazioni a partecipare. Pare stia accadendo con Makerbot, speriamo non si ripeta con altri progetti

• C’è comunque speranza: makers abbiano aspirazioni diverse dagli inventori, a mio avviso la reciproca collaborazione è decisiva• I makers hanno bisogno di macchinari a bassi costi, di risorse pubbliche, di sponsor che investano nella loro opera

di divulgazione e attivismo. In cambio, producono la conoscenza (teorica e pratica) che useranno anche gli inventori

• Gli inventori hanno maggiori capacità manageriali, sanno convogliare efficacemente le risorse che sono disponibili sul libero mercato e confrontarsi con attori rilevanti in economia (imprese, investitori)

• i makers dovranno consolidare modelli di sostenibilità economica per i propri spazi (fablab e affini)

• Affinchè si instaurino forma di collaborazione efficaci, occorre siano trasparente (servono regole comuni e un minimo di filtro sulla comunicazione)

• Servono inoltre regole condivise per creare sponsorizzazioni pulite (una sorta di decalogo) o per gestire licenze aperte in progetti per valorizzare i contributi delle comunità di sviluppatori senza sacrificarle agli investitori

• Lavoro di coordinamento

Page 11: Digital Fabrication

Giuseppe Liuzzi - Syskrack Lab 11

Nuova Rivoluzione Industriale

• Chris Anderson: «Ogni volta che scarico un progetto dal web e stampo qualcosa con la mia MakerBot senza dover andare in un negozio o anche solo imbarcarmi in transazioni commerciali, mi chiedo quanto tempo ci vorrà prima che una parte più grande del mondo degli atomi diventi libera, come è già accaduto alla maggior parte dei bit”.• Economist: «siamo nel pieno della Nuova Rivoluzione Industriale, e i

suoi protagonisti sono i makers, quelli che se hanno un’idea la realizzano direttamente»

Page 12: Digital Fabrication

Giuseppe Liuzzi - Syskrack Lab 12

Maker Culture• Riduzione della scala minima del manufacturing• Digitalizzazione dei processi produttivi (adeguamento)• «Far da sé ciò che prima facevano gli altri»• Cambio di rapporto fra produttore e consumatore (potrebbero essere

la stessa persona!)• Notevole «salto» nei processi produttivi• Difesa della libertà intellettuale avvantaggiata• Nuova economia di scala

Page 13: Digital Fabrication

Giuseppe Liuzzi - Syskrack Lab 13

Maker Culture• Condivisione dell’informazione• Cooperazione• Reciprocità• Nuovo modello economico «open» funzionante («Sharing Economy)• Condizionamento del mondo dell’imprenditoria (Fine del capitalismo?)

• Nuovo modello di business• Realizzazione di centri per la condivisione tra artigiani di tecnologie: i

Fablab

Page 14: Digital Fabrication

Giuseppe Liuzzi - Syskrack Lab 14

Fab Lab•Fabrication Laboratory: «officine» che offrono servizi personalizzati di fabbricazione digitale•Dotati di diversi strumenti tecnologici (stampanti, frese, plotter ecc.) messi a disposizione «liberamente» per tutti!•Spazi per un uso collaborativo delle tecnologie di fabbricazione digitale

Page 15: Digital Fabrication

Giuseppe Liuzzi - Syskrack Lab 15

Fab LabCondizioni:•Accesso Pubblico•Supporto e Iscrizione alla «Fab Charter»•Condivisione di un set comune di strumenti e processi•Partecipazione alla rete globale dei fablab

Page 16: Digital Fabrication

Giuseppe Liuzzi - Syskrack Lab 16

Fab Lab

La «Fab Charter» riporta: Che cos’è un fab lab?• «I fab lab sono una rete globale di laboratori locali che permettono di

inventare fornendo l'accesso a strumenti di fabbricazione digitale» Chi può utilizzare un fab lab?• I fab lab sono disponibili come risorsa della comunità, offrendo un

accesso aperto agli individui, così come l'accesso previsto per i programmi

Page 17: Digital Fabrication

Giuseppe Liuzzi - Syskrack Lab 17

Fab Lab Chi detiene le invenzioni di un fab lab?• Disegni e processi sviluppati nei fab lab possono essere protetti e venduti

a seconda della scelta dell'inventore, ma devono rimanere a disposizione per gli individui che li usano e che imparano da esso.

Come le aziende possono utilizzare un fab lab?• Le attività commerciali possono essere prototipate e incubate in un fab

lab, ma non devono entrare in conflitto con altri usi, devono crescere al di là, piuttosto che all'interno di un laboratorio, e ci si aspetta di beneficiare gli inventori, laboratori e reti che contribuiscono al loro al loro successo.

Page 18: Digital Fabrication

Giuseppe Liuzzi - Syskrack Lab 18

Le importanti regole da non dimenticare…• Un fab lab nasce dal lavoro di squadra• Sentirsi parte di una rete e imparare dagli altri• Non dare nulla per scontato• Stimolare verso tutto ciò che è Open Source e Open Hardware• Non limitarsi a nessun campo o scienza• Divertirsi• Essere creativi. In un fab lab non esistono cattive idee


Recommended