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POF Anno Scolastico 2012/13
Direzione Didattica Statale
3° Circolo – San Marco Evangelista Via Cicerone, 16 – 80053 – Castellammare di Stabia (NA)
Tel.: 081 / 871.66.01 – Fax 081 / 870.56.44
e-mail [email protected] C.M. NAEE12700X – p.iva 82007810631
P.E.C.: [email protected]
SITO UFFICIALE: WWW.3CIRCOLOSTABIA.IT
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IL CONTESTO GEOGRAFICO
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IL TERRITORIO
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LE NOSTRA SCUOLA: LE SEDI
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PREMESSA
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IL POF
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LA PROGRAMMAZIONE DELL’INTERVENTO FORMATIVO
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PIANO INTEGRATO P.O.N. F.S.E F.E.S.R
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L’ORGANIGRAMMA
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I COMPITI DELLE FUNZIONI STRUMENTALI
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SERVIZIO DI PROTEZIONE E PREVENZIONE
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IL PERSONALE ATA
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SCUOLA DELL’INFANZIA
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INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
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SCUOLA PRIMARIA
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L CURRICOLO
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LA VALUTAZIONE
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“Tutti i Cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti
alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di
religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine
economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e
l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della
persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori
all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”
“Costituzione Italiana art. 3”
Scuole dell’Infanzia Scuole Primarie
San Marco Evangelista San Marco Evangelista
Rami d’Ulivo San Giovanni Bosco
Don Ciro Donnarumma
Piano dell’Offerta Formativa
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Castellammare di Stabia
Castellammare di Stabia è situata nella parte sud della provincia di Napoli, nel territorio
compreso tra la fine della zona vesuviana e l'inizio della penisola Sorrentina. La città sorge
in una piana di natura alluvionale-vulcanica, in una conca del golfo di Napoli, protetta a
sud dalla catena dei monti Lattari, mentre verso oriente si perde nelle campagne
attraversate dal fiume Sarno. E’ una grande città marittima, ricca di esercizi commerciali,
attività alberghiere e di servizi che rendono agevole la vita dei cittadini. L’osservazione
dell’economia e del tessuto sociale ci dà l’immagine di una città dalle grandi potenzialità se
fossero programmati interventi di arricchimento strutturale, organizzativo e fossero favoriti
inteventi di sviluppo occupazionale.
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Il territorio
..
La nostra Scuola è inserita in un'area prevalentemente abitativa e culturalmente variegata,
che vede una significativa presenza di bambini ai quali in questi anni la scuola cercato di:
dare occasioni formative e produrre cultura fruibile;
creare un ambiente scolastico nel quale incontrarsi per scoprire, comunicare,
confrontare esperienze fisiche ed emotive;
costruire occasioni motivanti nelle quali i bambini trovino la carica emotiva
necessaria a favorire il loro processo di crescita.
La nostra Scuola propone un percorso educativo-formativo curriculare ed extracurriculare
unitario negli obiettivi e nei contenuti, per consentire ai discenti le seguenti competenze-
chiave per l’apprendimento permanente, come definito dal Parlamento europeo:
1) Comunicazione nella madre lingua.
2) Comunicazione nelle lingue straniere.
3) Competenze in matematica e competenze di base in scienza e tecnologia.
4) Competenza digitale.
5) Imparare ad imparare.
6) Competenze sociali e civiche.
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IL TERZO CIRCOLO: le sedi
Le sedi
San Marco Evangelista
Ordine di i scuola
Indirizzi e telefono
Numero alunni Classi/sezioni Numero docenti
Collaboratori scolastici
Servizio mensa
Scuola dell’Infanzia
Via Cicerone
0818716601
506
7
18
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si
Scuola Primaria
Via Cicerone
0818716601
154
25
40
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no
Il plesso centrale San Marco Evangelista occupa una struttura divisa in cinque padiglioni, per lo svolgimento delle normali attività scolastiche; esso è dotato di:
• 2 laboratori multimediali che consentono l’uso di nuove tecnologie a supporto dell’insegnamento;
• laboratorio scientifico;
• LIM a supporto delle attività didattiche; • una biblioteca scolastica;
• un laboratorio musicale;
• una sala-laboratorio teatrale (aula mobile per convegni, video-proiezioni, riunioni, ecc…
• 7 sezioni di scuola dell’infanzia;
• 25 classi scuola primaria funzionanti a 27h30 ’settimanali (8,10-13,40 dal lunedì al venerdì.
7
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San Giovanni Bosco
Ordine di di scuola
Indirizzi e telefono
Numero alunni
Classi Numero docenti
Collaboratori scolastici
Scuola Primaria
Via Bracco, 3
0818716095
208
10
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Il plesso San Giovanni Bosco è dotato di:
un laboratorio multimediale che consente l'uso di nuove tecnologie a supporto dell'insegnamento;
una biblioteca scolastica;
una sala video-proiezioni;
LIM a supporto delle attività didattiche;
laboratorio musicale;
laboratorio scientifico.
Rami D’Ulivo
Ordine di di scuola
Indirizzi e telefono
Numero alunni
Sezioni Numero docenti
Collaboratori scolastici
Scuola dell’Infanzia
Via Cassiodorio,6
0818726560
50
2
4
2
8
8
Il plesso Rami di Ulivo è situato in Via Cassiodoro, 6, occupa una struttura in un
condominio, composta da 2 aule, una cucina, bagni e un giardinetto antistante in cui i bambini svolgono attività ludiche.
Don Ciro Donnarumma
Ordine di di scuola
Indirizzi e telefono
Numero alunni
Sezioni
Numero docenti
Collaboratori scolastici
Scuola
dell’Infanzia
Via Martucci,6
83
3
6
2
Il plesso "Don Ciro Donnarumma" è una struttura è dotata di:
3 sezioni omogenee di scuola dell'infanzia (3/4/5 anni);
sala teatro con tutti i servizi per le attività teatrali;
cucina per la preparazione in loco di circa cento pasti al giorno;
sala refettorio per il consumo degli stessi.
Un'ala è dedicata ad accogliere i piccoli "dell'asilo nido comunale" con le sue aule-sale
riposo-refettorio e servizi vari.
Da gennaio 2012, la struttura accoglie nelle ore pomeridiane e nei locali posti nel
seminterrato, l'associazione di volontariato "L'ALIANTE", che si rivolge a persone portatrici
di diversabilità.
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PREMESSA
In una società caratterizzata da molteplici cambiamenti e discontinuità, l’ambiente scolastico costituisce solo una delle tante agenzie educative dalle quali i discenti acquisiscono competenze specifiche. In un quadro così frammentario nella formazione della persona, la nostra Scuola non può esimersi dal compito di offrire agli alunni strumenti idonei che diano un senso alla varietà delle loro esperienze e che li supportino adeguatamente nello sviluppo di un’identità consapevole ed aperta, in grado di sollevare specifiche domande esistenziali e ricercare orizzonti di significato. La nostra scuola è l'ambiente in cui
le differenze personali sono una ricchezza e un' opportunità di crescita per gli alunni e una sfida per i docenti nel trovare strategie e procedure idonee per l'inserimento di qualità dei discenti;
tutti i bambini possono partecipare attivamente alla realizzazione di un progetto educativo che non sia astratto, ma condiviso con i docenti e le famiglie, che si supportino vicendevolmente nelle comuni finalità educative;
tutti i fanciulli abbiano pari opportunità di crescita e adeguate condizioni culturali,
relazionali, didattiche ed organizzative per un completo ed armonico sviluppo della
loro personalità.
Il Piano dell'Offerta Formativa del 3° circolo, si pone come uno strumento di arricchimento, aperto e flessibile, costantemente soggetto a verifiche, a cambiamenti migliorativi e ad aggiornamenti. E’ il frutto di un’attività di progettazione che ha uno scopo preciso: il successo formativo di ogni alunno. Per l’insegnante è lo strumento per definire le proprie attività, per lo studente e i genitori, una progettazione che li aiuta a conoscere cosa la scuola intende fare e come. Per la sua realizzazione, le insegnanti hanno pianificato:
obiettivi didattici disciplinari, interdisciplinari e trasversali;
strategie, strumenti e materiali da utilizzare;
verifiche periodiche di valutazione ed autovalutazione; (le verifiche verranno effet- tuate periodicamente dalle Intersezioni, dalle Interclassi , dal Collegio dei docenti e dalle Funzioni Strumentali);
attività man mano più complesse, per ottimizzare la qualità della progettualità;
l'utilizzo dei laboratori linguistici e multimediali;
l'uso delle LIM (presenti in tutte le classi IV, V e alcune classi III), sempre più iondispensabili nel processo “insegnamento/apprendimento”. La lavagna interattiva multimediale occupa un posto di centralità per: o la sua versatilità, in quanto è in grado di soddisfare le esigenze di tutti gli alunni,
compresi coloro con difficoltà di apprendimento o diversamente abili;
o la lezione da frontale, diviene più interattiva e cooperativa per la facilità di approccio
e per l’utilizzo di più canali comunicativi, da quello visivo a quello verbale;
o promuove la motivazione perché vicina agli stili cognitivi degli alunni, sempre più
multimediali,
o sviluppa la creatività;
o facilita il processo di comunicazione e di apprendimento.
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IL P.O.F.
Il Piano dell’offerta formativa è il documento fondamentale che rappresenta l’identità culturale e progettuale della scuola e che esprime la progettazione curricolare, facoltativo-opzionale, educativa ed organizzativa attuata.
Alla realizzazione dell'offerta formativa contribuiscono tutte le figure professionali dell'Istituto: Dirigente Scolastico, docenti, personale di segreteria, collaboratori scolastici e gli utenti.
E’ il documento fondamentale disciplinato dal Regolamento dell’autonomia D.P.R. 275/99, è progettato e deliberato dal Collegio dei Docenti per gli aspetti culturali, pedagogici e didattici, segue le direttive del Consiglio di Circolo per quelli economici e accoglie e traduce le richieste dell'utenza e del territorio.
HA LO SCOPO DI:
Garantire il successo formativo a tutti gli alunni (diritto all’educazione e all’istruzione), attivando un’organizzazione educativa e didattica personalizzata negli obiettivi e nei percorsi formativi.
Garantire il “pieno sviluppo della persona”, nel rispetto delle identità personali, sociali, culturali dei singoli alunni (valorizzazione delle diversità).
Realizzare la flessibilità intesa come personalizzazione educativa, in riferimento alle esigenze, non solo delle realtà locali, ma anche e soprattutto dei singoli alunni (centralità degli alunni che apprendono e si formano).
Interpretare le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della comunità.
Offrire a tutti gli alunni le stesse opportunità, ognuno nelle sue specificità.
Favorire la costruzione di una forte consapevolezza delle regole di convivenza civile.
Promuovere la pratica di atteggiamenti caratterizzati dal rispetto degli altri, delle cose e dalla capacità di assunzione di responsabilità personali.
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Prevenire situazioni di rischio e disagio attraverso dei percorsi alternativi che
valorizzino le capacità di ciascuno e un ambiente stimolante e ben strutturato.
Offrire alla famiglia l'opportunità di partecipare attivamente alla vita scolastica per migliorare le relazioni tra le due agenzie educative.
Elaborare dei percorsi didattici adeguati alle esigenze educative di ciascuno alunno e un curricolo che miri a far scoprire la bellezza e l’interesse di ciascuna disciplina.
Utilizzare la multimedialità e le tecnologie a disposizione nella Scuola in modo funzionale all’apprendimento.
Adottare sistemi condivisi di monitoraggio e valutazione dei percorsi d’insegnamento/ apprendimento.
I principi fondamentali e gli obiettivi educativi
In un contesto sociale in cui le famiglie del nostro territorio vivono sempre di più le difficoltà economiche del periodo storico in cui ci troviamo, la nostra scuola per molti bambini, più che in passato, costituisce l’unica agenzia educativa a cui possono far riferimento.Le finalità educative, formative e didattiche perseguite dalla nostra scuola e le relative strategie d’intervento scaturiscono dall’ esigenza di:
favorire la crescita dell’alunno come persona nel suo bisogno d’identità, autonomia, sicurezza e autostima che comprende anche la necessità di emergere, di confrontarsi con gli altri, per scoprire se stessi, le proprie capacità, i propri limiti;
sviluppare la capacità di partecipare in modo responsabile e consapevole alla vita della comunità;
favorire nell’alunno il senso di tolleranza, l’abitudine all’ascolto di posizioni e giudizi diversi;
promuovere la formazione di una persona disponibile a correggersi, dotata di conoscenze, di abilità e di competenze, in grado di operare scelte consapevoli ed autonome, aperta a rapporti fondati sulla solidarietà e la collaborazione, capace di rispettare gli altri, anche nella diversità;
favorire la continuità orizzontale e verticale;
utilizzare in maniera consapevole, adeguata e creativa le nuove tecnologie informatiche, trasversalmente rispetto alle discipline di studio;
potenziare la conoscenza e l’uso delle lingue comunitarie;
offrire occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base;
favorire l’acquisizione degli strumenti di pensiero necessari per apprendere e selezionare le informazioni;
promuovere l’autonomia di pensiero degli alunni;
elevare la qualità della formazione degli studenti sul piano delle conoscenze, delle
competenze, delle capacità (progettuali, relazionali, espressive, decisionali,
comunicative);
interpretare i bisogni della società dinamica in cui la scuola opera, alla luce delle
innovazioni nel sistema scolastico e formativo, delle profonde trasformazioni
economiche e sociali;
migliorare costantemente l’organizzazione della didattica, affinché questa risulti più efficace e più efficiente.
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La programmazione dell'intervento formativo
Il Pof si fonda sull’individuazione e sull’analisi dei bisogni dei discenti che la scuola deve soddisfare, siano essi espliciti, siano essi latenti; i bisogni formativi si manifestano attraverso comportamenti-indicatori rilevabili e osservabili.
Bisogni degli alunni Sintesi
Bisogno di valorizzare e mantenere l’identità culturale. Bisogno di conoscenza del territorio e di un coinvolgimento diretto con l’ambiente.
Bisogno di ascolto, di attenzione, di punti di riferimento. Bisogno di apprendimento e di strumenti e metodi efficaci per apprendere.
Bisogno di aprirsi all’integrazione di modelli culturali diversi, europei ed extraeuropei. Bisogno di integrazione-aggregazione.
Bisogno di integrare e valorizzare la diversità. Bisogno di integrazione sociale e di accoglienza.
Bisogno di alfabetizzazione e di ingresso mirato nei nuovi percorsi formativi. Il Terzo Circolo intende offrire ai discenti un’ adeguata risposta ai bisogni individuali di educazione e di istruzione e supporti adeguati per uno sviluppo di una identità consapevole e aperta con le seguenti modalità operative:
- articolazione unitaria degli ambiti disciplinari; - predisposizione di percorsi educativi specifici; - realizzazione di progetti finalizzati; - articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa o da diverse classi; - attivazione delle progettualità; - insegnamenti integrativi facoltativi. Tali modalità operative si articoleranno attraverso le seguenti attività:
attivita' curriculari:
o Madrelingua inglese classi III e IV o Cittadinanza e Costituzone o Educazione alla legalità o Educazione ambientale o Educazione alla solidarietà o Forum telematici o Manifestazioni natalizie o Manifestazioni di fine anno o Educazione motoria “gioco sport”
attivita' extracurriculari: o Visite guidate per la conoscenza del territorio o Visite d'istruzione o Attività sportive o Corsi di ampliamento di lingua straniera “ Francese” o PON- FSE o Corsi di chitarra o Corsi di teatro
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3
Piano Integrato degli Interventi annualità 2011 a.s. 2012-13
Ob C az. 1
FSE 2011 –1527
Gioco con il PC 2
Ob C az. 1
FSE 2011 – 1527
Magia in laboratorio 2
Ob C az. 1
FSE 2011 – 1527
Gioco con le forme 2
Ob C az. 1
FSE 2011 – 1527
Oltre le parole2
Ob C az. 1
FSE 2011– 1527
Play with English
Let’s sing
Ob C az. 1
FSE 2011– 1527
PAROLE IN SCENA
Fondo Azione Descrizione Azione Codice Progetto
FESR E 1 realizzazione di ambienti dedicati per
facilitare e promuovere la formazione dei
docenti attraverso l’arricchimento delle
dotazioni tecnologiche e scientifiche e per la
ricerca didattica degli istituti”
E-1-FESR-2011-989
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4
Linee metodologiche che la scuola intende perseguire
Creare ambienti e contesti favorevoli all’apprendimento.
Organizzare la classe/sezione come comunità di apprendimento.
Incoraggiare l’apprendimento degli alunni partendo dalla la valorizzazione delle
proprie esperienze e conoscenze.
Organizzare il materiale didattico per rendere tutti gli alunni operativi nelle attività.
Realizzare percorsi didattici individualizzati e differenziati per sostenere e
rispettare le diversità.
Attuare interventi didattici interdisciplinari.
Guidare all’osservazione, all’analisi ed alla valutazione critica attraverso la
sollecitazione della curiosità dei discenti.
Avviare l'alunno al metodo della ricerca e renderlo capace di procedere per
ipotesi.
Abituare l'alunno all'uso sempre più appropriato del linguaggio comune e d i
linguaggi specifici.
Sviluppare gli aspetti creativi.
Impostare e risolvere problemi (problem solving).
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5
IL NOSTRO POF È:
l'identità della scuola un progetto un contratto formativo una relazione tra chi insegna e chi impara un 'offerta fondata sull'analisi dei bisogni il reperimento di risorse e verifica dei risultati l’integrazione con le risorse del vasto territorio in cui opera la scuola una struttura formativa di relazioni la flessibilità dei curricoli, di verifica dei processi.
… E L'IDENTITÀ DEL NOSTRO ISTITUTO, È DATA DA:
settimana corta
individualizzazione e personalizzazione dei percorsi formativi
attività didattiche di continuità verticale e orizzontale
madre lingua inglese
attività extracurricolari
FLESSIBILITA'
Tempo scolastico adeguato alle esigenze delle famiglie.
INDIVIDUALIZZAZIONE
Gli alunni hanno la possibilità di partecipare,
scegliere percorsi extrascolastici differenziati, in base a interessi, attitudini e in
base ai bisogni rilevati dai docenti
ORIENTAMENTO
Le attività formative offerte consentono di:
soddisfare interessi
fare emergere attitudini individuali
creare occasioni di autonomia.
CHE COS’È
IL POF DEL TERZO CIRCOLO
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1
6
La
Sviluppare e promuovere
e
per garantire al fanciullo lo sviluppo armonico ed integrale della persona, nella promozione della conoscenza e nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali.
Organizzazione del 3°Circolo
Nella scuola operano 28 insegnanti nella Scuola dell’infanzia, 58 nella Scuola Primaria, 5 assistenti amministrativi e 16 collaboratori scolastici, secondo l’organico che viene determinato annualmente. Il 3° Circolo ha 12 sezioni di Scuola dell’Infanzia e 35 classi di Scuola Primaria.
Infanzia Primaria
San Marco Rami d’Ulivo don C.Donnarumma S. M.Evangelista S.G. Bosco
154 alunni 50 alunni 83 alunni 506 alunni 208 alunni
Totale=287 totale = 714
Per un totale complessivo di 1001 studenti.
Saperi
Mission del Pof
Dover essere
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Organigramma di circolo
Dirigente Scolastico: Vicinanza Cinzia Assume la rappresentanza legale della Scuola. Assicura l'indirizzo unitario dell'Istituzione Scolastica. Risponde in ordine ai risultati di servizio. Svolge attività amministrativa di rilevante complessità. Collaboratori del Dirigente: Lepre Teresa Collaborazione con il DS nella gestione organizzativo/didattica della scuola; Sostituzione del Dirigente Scolastico, in caso di assenza o di impedimento; Predisposizione degli ordinio di servizio per la sostituzione dei docenti; Predisposizione delle visite fiscali per il personale ATA assente; In caso di impedimento del Dirigente Scolastico,valutazione ed eventuale concessione del permessi brevi, permessi retribuiti, ferie ecc. per il personale docente ed ATA; Redazione dei verbali del collegio dei docenti e/o di altre riunioni; Redazione di avvisi e/ circolari; Rapporti con la segreteria amministrativa per la gestione del personale ATA; Relazioni con le famiglie degli alnii. Cura i rapporti co gli Enti pubblici e privati.
Direttore dei Servizi generali ed Amministrativi: Esposito M. Rosaria
Sovrintende con autonomia operativa ai servizi amministrativo-contabili. Coordina l'attività di segreteria.
Consiglio di Circolo
Presidente: Savastano Giovanni Vicepresidente: Perna Paola
Genitori Docenti Ata Buonocore Giuseppe Cioffi Colomba Pensieri Raimondo
De Martino Michela D’Anna Anna Teresa Somma Michele
Cimmino Luigi D’Antuono Rosario
Di Capua Annunziatina Lepre Teresa
Di Capua Antonio Mandato Francesca Diletta
Perna Paola Ricci Adele
Mauriello Paolo Scopano Daniela
Vivo Maria
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La Giunta esecutiva
D.S D.S.G.A Vicepreside Genitori
Vicinanza Cinzia Esposito M. Rosaria Lepre Teresa Di Capua Annunziatina
Buonocore Giuseppe
Formula gli indirizzi generali per l'attività della scuola e delle scelte generali di gestione e di amministrazione
Approva il bilancio preventivo e consuntivo
Stipula contratti di acquisto e convenzioni di rilevante entità ecc.
Collegio dei docenti
Elabora il piano dell'offerta formativa, delibera in materia di funzionamento didattico, cura
la programmazione educativa e didattica ecc.
Consigli d'Interclasse e di Intersezione
Formulano proposte al Collegio dei docenti Attuano il coordinamento didattico ed interdisciplinare
Agevolano i rapporti scuola-famiglia ecc.
Docenti con Funzioni Strumentali al POF:
Area 1 (Scuola Infanzia)
Ricci Adele (Scuola Primaria)
Girgenti Anna
Autovalutazione e Gestione POF (destinatari: alunni, famiglie, personale della scuola)
Area 2
D’Anna Anna Teresa (Sostegno al lavoro dei docenti)
Area 3 (Scuola Infanzia)
Juliano Annamaria (Scuola Primaria)
Cannarile Agnese Gestione del Disagio scolastico
Coordinamento sostegno Area 4
( Plesso San Marco)
Scopano Daniela (Plesso San Giovanni Bosco)
Mirabile Domenica Organizzazione didattica docenti.
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Responsabili di Plesso - Scuola dell’ Infanzia Plesso San Marco Evangelista
Ricci Adele
Plesso Don Ciro Donnarumma
Somma Maria Ausilia Plesso Rami D’ulivo
Tramparulo Flora
Responsabili di laboratorio
Musicale Scopano Daniela plesso San Marco
D’Antuono Rosario plesso San Giovanni Bosco
Scienze/ Informatico Di Napoli Luciana plesso San Marco
Iaccarino Lucia Paola plesso San Giovanni
Palestra/ Teatro Di Martino Giovanna plesso San Marco
Le attività laboratoriali sono mirate ad integrare le progettazioni curricolari,
per consentire agli alunni di incontrare nuove opportunità di formazione e di
sperimentare diverse attività, entro cui sviluppare attitudini e interessi.
Le proposte integrative consentono, infatti, di ampliare i percorsi formativi, di
offrire un servizio che possa effettivamente coinvolgere tutti e sviluppare le
capacità di ciascuno. Le attività integrative sono, infine, strettamente connesse
a quelle curricolari.
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2
0
I compiti delle Funzioni Strumentali
AREA 1 –ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA (Scuola Primaria: Girgenti Anna)
o Organizzazione, gestione e redazione del POF e del mini POF in formato o cartaceo e digitale;
o ampliamento dell’Offerta Formativa, con il coordinamento di progetti scolastici finanziati con il Fondo d’Istituto;
o coordinamento della progettazione curriculare ed extracurricolare;
o supporto alla valutazione intermedia e finale;
o coordinamento delle attività del piano;
o monitoraggio attività del POF in ingresso, itinere, finale;
o monitoraggio del lavoro di gruppi e referenti di progetto; o aggiornamento della Carta dei Servizi e del Regolamento di Istituto.
AREA 1–ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA (Scuola dell’Infanzia: Ricci Adele)
o Raccordo con la F.S. AREA 4 - Settore Primaria, per il coordinamento degli orari e della progettazione relativa alle visite d’istruzione;
o documentazione, gestione, controllo e verifica dei progetti extracurricolari; o pianificazione e monitoraggio in ingresso, in itinere e finale delle attività del POF e
incontri con le referenti dei vari plessi;
o Collaborazione con il Dirigente, con i Collaboratori del DS, con le FS e con i Coordinatori di Intersezione;
o Contatti con tutti i docenti della sede coordinata e raccolta di segnalazioni, richieste e proposte da gruppi di docenti, studenti e genitori, relativamente a situazioni e/o esigenze da affrontare sul piano organizzativo, gestionale (servizio mensa, sostituzioni docenti assenti, ecc.), didattico - educativo e disciplinare e relativa informazione al Dirigente Scolastico.
AREA 2 - SOSTEGNO AL LAVORO DOCENTE (D’Anna Annateresa)
o con la funzione strumentale al POF, al fine di diffondere materiali didattici e predisporre strumenti di monitoraggio;
o responsabile e coordinatrice del progetto lettura;
o coordinamento dell’uso della biblioteca ;
o coordinamento e monitoraggio Prove INVALSI; o valutazione statistica sui risultati INVALSI;
o coordinamento delle attività progettuali e delle iniziative didattiche sul territorio AREA 3 - SOSTEGNO AGLI ALUNNI ( Infanzia: Juliano Annamaria)
o Individuazione dei bisogni formativi degli alunni in situazione di handicap ;
o Coordinamento dei docenti di classe per l’individuazione di una progettazione in grado di rimuovere gli ostacoli e promuovere la dovuta integrazione;
o Rapporti Scuola - Famiglia;
o Documentazione del percorso operativo e didattico degli alunni in situazione di handicap;
o Coordinamento e gestione delle forme di intervento nell’area del disagio;
o Interventi di mediazione in situazioni difficili;
o Cura del passaggio ad altro ordine di Scuola; o Rapporti con le ASL ed altre strutture accreditate per la presa in carico di alunni in
situazione di handicap;
o Coordinamento delle azioni necessarie alla redazione del PDF e dei PEI
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AREA 3: SOSTEGNO AGLI ALUNNI (Primaria: Cannarile Agnese )
o Osservazione e analisi di comportamenti, atteggiamenti, attitudini, interessi, difficoltà, bisogni formativi degli alunni;
o rilevazione dei bisogni e degli interventi possibili per ridurre lo svantaggio da insuccesso scolastico;
o passaggi degli alunni “da” e “verso” altre scuole, anche in corso di anno scolastico, con particolare riguardo alla continuità degli alunni in situazioni di svantaggio e/o disagio;
o documentazione del percorso operativo e didattico degli alunni con difficoltà di apprendimento;
o coordinamento con le ASL di riferimento e dei centri temporaneamente accreditati;
o coordinamento e gestione delle forme di intervento nell’area dispersione e disagio;
o interventi di mediazione in situazioni difficili;
o organizzazione e coordinamento delle iniziative promosse dagli Enti Locali o da organizzazioni in favore degli studenti;
o monitoraggio e valutazione degli interventi.
o coordinamento dei docenti di classe per l’individuazione di una progettazione in grado di rimuovere gli ostacoli e promuovere la dovuta integrazione;
o rapporti Scuola - Famiglia;
o coordinamento delle azioni necessarie alla redazione del PDF e dei PEI. AREA 4 - ORGANIZZAZIONE DIDATTICA DOCENTI (Scopano Daniela)
o Controllo, coordinamento e modifica orari didattici;
o Realizzazione schema orario Scuola Primaria S. M. Evangelista e Scuola dell’Infanzia;
o Predisposizione giornaliera delle sostituzioni dei docenti assenti;
o Predisposizione di tabelle di sintesi dell’orario dei docenti, curricolare ed extracurricolare;
o Organizzazione delle visite guidate e delle uscite sul territorio per la scuola Primaria e la Scuola dell’Infanzia del 3° Circolo;
o Organizzazione di viaggi di istruzione di più giorni per la scuola Primaria;
o Contatti con le ditte di trasporto, con gli enti, musei ecc.;
o Collaborazione con l’assistente amministrativo per il disbrigo e il controllo di tutte le
pratiche amministrative necessarie allo svolgimento delle visite guidate e del viaggio di
istruzione.
AREA 4 : ORGANIZZAZIONE DIDATTICA DOCENTI (Mirabile Domenica)
o Controllo, coordinamento e modifica orari didattici;
o Realizzazione schema orario Scuola Primaria S.G.Bosco e scuola dell’Infanzia;
o Predisposizione giornaliera delle sostituzioni dei docenti assenti;
o Predisposizione di tabelle di sintesi dell’orario dei docenti, curricolare ed extracurricolare;
o Organizzazione delle visite guidate e delle uscite sul territorio per la scuola Primaria del plesso S.G. Bosco e per la Scuola dell’Infanzia del 3° Circolo;
o Organizzazione di viaggi di istruzione di più giorni per la scuola Primaria;
o Contatti con le ditte di trasporto, con gli enti, musei ecc.;
o Collaborazione con l’assistente amministrativo per il disbrigo e il controllo di tutte le pratiche amministrative necessarie allo svolgimento delle visite guidate e del viaggio di istruzione
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Servizio di Protezione e Prevenzione
(D.Lgs 626/94 D.Lgs. 81/2008) Responsabile Servizio Protezione Prevenzione
Ing. Donnarumma Giuseppe
ASPP DOCENTE
Juliano Annamaria
Plesso S.Marco-Rami d’Ulivo
Plesso S:Marco-Scuola Infanzia Caiazzo Ersilia Cioffi Michela Juliano Annamaria Rotoli Grazia Plesso S.Marco-Scuola Primaria Vivo Maria Balzano Carla Di Napoli Luciana Pensieri Raimondo Spagnuolo Giuseppe Plesso Rami d’UlivoScuola Infanzia Tramparulo Flora Fontana Giovanna
Plesso S:Marco-Scuola Infanzia Coll.Scolastico-Edificio D Docente Scuola dell’Infanzia Ed.D Docente Scuola dell’Infanzia Ed.D Docente Scuola dell’Infanzia Ed.D
Plesso S.Marco-Scuola Primaria Docente Scuola Primaria Ed.C Docente Scuola Primaria Ed.E Docente Scuola Primaria Ed.B Coll.Scolastico-Edificio B Coll.Scolastico-Edificio E Plesso Rami d’UlivoScuola Infanzia Docente Scuola dell’Infanzia Docente Scuola dell’Infanzia
Addetti Prevenzioni Incendi
Plesso S:Marco-Scuola Infanzia Della Mura Anna Raffone Maddalena S.Marco-Scuola Primaria Lepre Teresa Mandato Francesca Diletta Girgenti Anna Aprea Liberato Izzo Francesco Di Maio Antonietta Plesso Rami d’UlivoScuola Infanzia Spano Raffaella
Plesso S:Marco-Scuola Infanzia Coll.Scolastico-Edificio D Docente Scuola dell’Infanzia Ed.D Plesso S.Marco-Scuola Primaria Docente Scuola Primaria Ed.C Docente Scuola Primaria Ed.C Docente Scuola Primaria Ed.B Coll.Scolastico Coll.Scolastico-Edificio C Assistente Amministrativo Ed.B Plesso Rami d’UlivoScuola Infanzia Docente Scuola dell’Infanzia
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ASPP Coll.Scolastico
Juliano Annamaria
Plesso S.G.Bosco-Don Ciro
Plesso D.C.Donnarumma Scuola Infanzia Russo Giovanna Vollono Rita Plesso S.G.Bosco-Scuola Primaria Coppola Angela Mirabile Domenica Maresca Vincenzo
Plesso D.C.Donnarumma Scuola Infanzia Docente Scuola dell’Infanzia Docente Scuola dell’Infanzia
Plesso S.G:Bosco-Scuola Primaria Docente Scuola Primaria Docente Scuola Primaria Coll.Scolastico
Addetti Prevenzioni Incendi
Plesso D.C.Donnarumma Scuola Infanzia Cacace Erminia Di Maio Catello Cerrato Aniello Plesso S.G.Bosco-Scuola Primaria
Costagliola Marianna Caccioppoli Francesco
Plesso D.C.Donnarumma Scuola Infanzia Docente Scuola dell’Infanzia Coll.Scolastico Coll.Scolastico Plesso S.G.Bosco-Scuola Primaria Docente Scuola dell’Infanzia Coll.Scolastico
Assumono il compito di:
affiancare il Dirigente Scolastico nell'attuazione delle leggi vigenti in materia;
creare la coscienza della sicurezza in tutto il personale scolastico;
segnalare tempestivamente al datore di lavoro eventuali carenze della sicurezza e dei comportamenti non corretti dei lavoratori;
formarsi.
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4
Personale ATA
Direttore dei servizi generali amministrativi (dsga)
Esposito Maria Rosaria
Coordinamento del settore:
Amministrazione del personale: Celotto Giovanni
Somma Michele Archivio e protocollo: Grippo Orlando Servizi contabili e finanziari: D’Onofrio Gaetano Gestione alunni: Di Maio Antonietta
Assolve alle funzioni amministrative, contabili, gestionali, strumentali, in collaborazione con il Dirigente Scolastico e con il personale docente.
Apertura uffici di segreteria al pubblico:
L’ orario di ricevimento è il lunedì e il giovedì
dalle ore 8,30 alle 10,30
Organizzazione oraria
L' orario di funzionamento della Scuola dell'Infanzia:
INGRESSO 8,10 (orario flessibile fino alle ore 9,00)
USCITA 16,10 ( orario flessibile 15,40-16,10)
Le docenti attuano le seguenti turnazioni:
TURNO ANTIMERIDIANO 8,10-13,10
TURNO POMERIDIANO 11,10-16,10
Le docenti si alternano settimanalmente, effettuano 5 ore al giorno per 5 giorni settimanali,
usufruiscono del sabato libero.
La Scuola Primaria osserva il seguente orario:
INGRESSO 8,10 USCITA 13,40
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Nella Scuola Primaria è previsto l'insegnante prevalente a cui sono affidate in linea di
massima le seguenti discipline:
Ambito linguistico: italiano, storia, geografia, scienze arte e immagine, musica
scienze motorie e sportive educazione alla cittadinanza, lingiua straniera;
ambito logico matematico: matematica, Scienze, tecnologia e informatica.
Collaboratori scolastici:
Plesso San Marco
Evangelista
Plesso San
Giovanni Bosco
Plesso
Rami d’Ulivo
Plesso don Ciro
Donnarumma
Aprea Liberato
Caccioppoli Francesco
Giuliano Sergio
Cerrato Agnello
Caiazzo Ersilia
Maresca Vincenzo
Della Mura Biagio
Di Maio Catello
Della Mura Anna
Gallo Giuseppe
Gatto Pasquale
Izzo Francesco
Montuori Maria
Onorato Catello
Pensieri Raimondo
Sorrentino Carlo
Spagnuolo Giuseppe
Assolve alle funzioni operative e di sorveglianza connesse all'attività della istituzione scolastica, in rapporto di collaborazione con il Dirigente Scolastico e con il personale docente.
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2
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La Scuola dell’Infanzia
Insegnanti
S.M.Evangelista Don Ciro Donnarumma
Rami d’Ulivo
Acunzo Annamaria Iezzo Rosa Cacace Erminia Fontana Giovanna
Amato Carmelina Itolli Rita Di Capua Anna Panariello Anna
Chiacchio Serafina Juliano Annamaria Olivieri Antonietta Spano Raffaella
Cioffi Colomba Mascolo Anna Russo Giovanna Tramparulo Flora
Cioffi Michela Raffone Maddalena Somma Maria Ausilia
Clemente Annamaria Ricci Adele Vollono Rita
Coppola Emilia Rotoli Grazia
D’Orsi Mariarosaria
Sacco Donatella
Gallotti Anna Vaccaro Concetta
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LA SCUOLA DELL’INFANZIA
a. Promuovere lo sviluppo dell’ IDENTITA b. Promuovere lo sviluppo dell’AUTONOMIA c. Promuovere lo sviluppo della COMPETENZA
d. Promuovere lo
sviluppo della
CITTADINANZA
senso della
Tenendo conto del vissuto di ciascuno e accogliendo le
famiglie
Predisponendo un ambiente di
apprendimento fatto di:
Relazione
Tempo disteso
Spazio accogliente
Cura dell’ambiente, delle
cose
tenendo presenti i TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE che “aiutano a
finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’allievo
Raggiungibili attraverso gli OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO, conoscenze, capacita, abilita e comportamenti per la realizzazione di
un insegnamento efficace
All’interno dei Campi di Esperienza: IL SE E L’ALTRO IL CORPO IN MOVIMENTO IMMAGINI, SUONI, COLORI I DISCORSI E LE PAROLE
LA CONOSCENZA DEL
MONDO
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PREMESSA
(TRATTA DALLE NUOVE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO DELLA SCUOLA
DELL’INFANZIA 4 SETTEMBRE 2012)
“La scuola dell’infanzia si rivolge a tutti i bambini dai tre ai se anni di età ed è la risposta al loro diritto all’educazione e alla cura, in coerenza con i principi di pluralismo culturale ed istituzionale presenti nella Costituzione della Repubblica, nella Convenzione sui diritti dell’infanzia e nei documenti dell ‘Unione Europea.”( dalle INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA E DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE del 4 settembre 2012).
Per questo motivo la scuola deve fornire gli strumenti per poter acquisire quelle COMPETENZE CHIAVE (Racc. del 18 Dicembre 2006) che possano consentire al cittadino del domani un apprendimento permanente.
I BAMBINI
(TRATTO DALLE NUOVE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO DELLA SCUOLA
DELL’INFANZIA 4 SETTEMBRE 2012)
I bambini sono il nostro futuro e la ragione più profonda per conservare e migliorare la vita comune sul nostro pianeta. Sono espressione di un mondo complesso e inesauribile, di energie, potenzialità, sorprese e anche di fragilità - che vanno conosciute, osservate e accompagnate con cura, studio, responsabilità e attesa. Sono portatori di speciali e inalienabili diritti, codificati internazionalmente, che la scuola per prima è chiamata a rispettare.
I bambini giungono alla scuola dell'infanzia con una storia: in famiglia…. hanno imparato a muoversi e ad entrare in contatto con gli altri con livelli crescenti, ma ancora incerti, di autonomia; hanno sperimentato le prime e più importanti relazioni; hanno vissuto emozioni ed interpretato ruoli attraverso il gioco c la parola; hanno intuito i tratti fondamentali della loro cultura, hanno iniziato a porsi domande di senso sul mondo e la vita.
Ogni bambino è, in sé, diverso cd unico e riflette anche la diversità degli ambienti di provenienza …
La scuola dell'infanzia riconosce questa pluralità di elementi che creano tante possibilità di crescita, emotiva e cognitiva insieme, per far evolvere le potenzialità di tutti e di ciascuno, creare la disponibilità nei bambini a fidarsi c ad essere
accompagnati, nell'avventura della conoscenza. La scuola promuove lo star bene e un sereno apprendimento attraverso la Cura degli ambienti, la predisposizione degli spazi educativi, la conduzione attenta dell'intera giornata scolastica.
LE FAMIGLIE
(tratto dalle nuove indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia 4 settembre 2012)
Le famiglie sono il contesto più influente per lo sviluppo affettivo e cognitivo dei bambini. Nella diversità di stili di vita, di culture, di scelte etiche e religiose, esse sono
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portatrici di risorse che devono essere valorizzate nella scuola, per far crescere una solida rete di scambi comunicativi e di responsabilità condivise.
L'ingresso dei bambini nella scuola dell'infanzia è una grande occasione per prendere più chiaramente coscienza delle responsabilità genitoriali.
Le famiglie dei bambini con disabilità trovano nella scuola un adeguato supporto capace di promuovere le risorse dei loro figli, attraverso il riconoscimento delle differenze e la costruzione di ambienti educativi accoglienti e inclusivi, in modo che ciascun bambino possa trovare attenzioni specifiche ai propri bisogni e condividere con gli altri il proprio percorso di formazione.
I DOCENTI
(TRATTO DALLE NUOVE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO DELLA SCUOLA
DELL’INFANZIA 4 SETTEMBRE 2012)
La presenza di insegnanti motivati, preparati, attenti alle specificità dei bambini e dei gruppi di cui si prendono cura, è un indispensabile fattore di qualità per la costruzione di un ambiente educativo accogliente, sicuro, ben organizzato, capace di
suscitare la fiducia dei genitori e della comunità.
Lo stile educativo dei docenti si ispira a criteri di ascolto, accompagnamento, interazione partecipata, mediazione comunicativa, Con una continua capacità di osservazione del bambino, di presa in carico del suo "mondo", di lettura delle sue
scoperte, di sostegno e incoraggiamento all'evoluzione dei suoi apprendimenti verso forme di conoscenza sempre più autonome e consapevoli.
La progettualità si esplica nella capacità di dare senso e intenzionalità all'intreccio di spazi, tempi, routine e attività, promuovendo un coerente contesto educativo, attraverso un'appropriata regia pedagogica.
La professionalità docente si arricchisce attraverso il lavoro collaborativo, la formazione continua in servizio, la riflessione sulla pratica didattica, il rapporto adulto con i saperi e la cultura. La costruzione di una comunità professionale ricca di
relazioni, orientata all'innovazione e alla condivisione di conoscenze, è stimolata dalla funzione di leadership educativa della dirigenza e dalla presenza di forme di coordinamento pedagogico.
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
(tratto dalle nuove indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia 4 settembre 2012)
Il curricolo della scuola dell'infanzia non coincide con la sola organizzazione delle attività didattiche che si realizzano nella sezione e nelle intersezioni, negli spazi esterni, nei laboratori, negli ambienti di vita comune, ma si esplica in un'equilibrata integrazione di momenti di cura, di relazione, di apprendimento, dove le stesse routine (l'ingresso, il pasto, la cura del corpo, il riposo, ecc.) svolgono una funzione di regolazione dei ritmi della giornata e si offrono come "base sicura" per nuove esperienze e nuove sollecitazioni.
L'apprendimento avviene attraverso l'azione, l'esplorazione, il contatto con gli oggetti, la natura, l'arte, il territorio, in una dimensione ludica, da intendersi come forma tipica di relazione e di conoscenza.
Nel gioco simbolico, i bambini si esprimono, raccontano, rielaborano in modo creativo le esperienze personali e sociali.
Nella relazione educativa, gli insegnanti svolgono una funzione di mediazione e di facilitazione e, nel fare propria la ricerca dei bambini, li aiutano a pensare e a riflettere meglio, sollecitandoli a osservare, descrivere, narrare, fare ipotesi, dare e
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chiedere spiegazioni in contesti cooperativi e di confronto diffuso.
L'organizzazione degli spazi e dei tempi diventa elemento di qualità pedagogica dell'ambiente educativo e pertanto deveessere oggetto di esplicita progettazione e verifica. In particolare:
lo spazio dovrà essere accogliente, caldo, ben curato, orientato dal gusto estetico, espressione della pedagogia e delle scelte educative di ciascuna scuola. Lo spazio parla dei bambini, del loro valore, dei loro bisogni di gioco, di movimento, di
espressione, di intimità e di socialità, attraverso l'ambientazione fisica, la scelta di arredamenti e oggetti volti a creare un luogo funzionale e invitante;
il tempo disteso consente al bambino di vivere con serenità la propria giornata, di giocare, esplorare, parlare, capire, sentirsi padrone di sé e delle attività che sperimenta e nelle quali si esercita.
VALUTAZIONE
(tratto dalle nuove indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia 4 settembre 2012)
“La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curriculari”. La valutazione è strumento indispensabile per avviare le azioni educative e per “aggiustare il tiro” in itinere garantendo, così, un insegnamento sempre più rispondente alle esigenze ed ai bisogni dei bambini.
L'osservazione, nelle sue diverse modalità, rappresenta uno strumento fondamentale per conoscere e accompagnare il bambino in tutte le sue dimensioni di sviluppo, rispettandone l'originalità, l'unicità, le potenzialità attraverso un atteggiamento di
ascolto, empatia e rassicurazione. La pratica della documentazione va intesa come processo che produce tracce, memoria, riflessione, negli adulti e nei bambini, rendendo visibili le modalità e i percorsi di formazione e permettendo di apprezzare i
progressi dell'apprendimento individuale e di gruppo. L'attività di valutazione nella scuola dell'infanzia risponde ad una funzione di carattere formativo, che riconosce, accompagna, descrive e documenta i processi di crescita, evita di classificare e
giudicare le prestazioni dei bambini, perché è orientata a esplorare e incoraggiare lo sviluppo di tutte le loro potenzialità.
FINALITA’
.
SVILUPPO DELL’ IDENTITÀ
Consolidare l'identità significa vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio io, stare bene, essere rassicurati nella molteplicità del proprio fare e sentire, sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato, imparare a conoscersi e ad essere riconosciuti come persona unica c irripetibile. Vuoi dire sperimentare diversi ruoli e forme di identità: quelle di figlio, alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un territorio, membro di un gruppo, appartenente a una comunità sempre più ampia e plurale, caratterizzata da valori comuni, abitudini, linguaggi, riti, ruoli.
.
SVILUPPO DELL’AUTONOMIA
Sviluppare l'autonomia significa avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; provare soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto ° poter esprimere insoddisfazione frustrazione elaborando progressivamente risposte e strategie; esprimer sentimenti
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ed emozioni; partecipare alle decisioni esprimendo opinioni, imparando ad operare scelte e ad assumere comportamenti e atteggiamenti sempre più consapevoli.
Acquisire competenze significa giocare, muoversi, manipolare, curiosare, domandare, imparare a riflettere sull'esperienza attraverso l'esplorazione, l'osservazione e il confronto tra proprietà, quantità, caratteristiche, fatti; significa ascoltare, e comprendere, narrazioni e discorsi, raccontare e rievocare azioni ed esperienze e tradurle in tracce personali c condivise; essere in grado di descrivere, rappresentare immagina-re, "ripetere", con simulazioni e giochi di ruolo, situazioni ed eventi con linguaggi diversi.
PPO DEL SENSO DELLA CITTADINANZA
Vivere le prime esperienze di cittadinanza significa scoprire l'altro da sé e attribuire progressiva importanza agli altri e ai loro bisogni; rendersi sempre meglio conto della necessità di stabilire regole condivise; implica il primo esercizio del dialogo che è fondato sulla reciprocità dell'ascolto, l'attenzione al punto di vista dell'altro e alle diversità di genere, il primo riconoscimento di diritti e doveri uguali per tutti; significa porre le fondamenta di un comportamento eticamente orientato, rispettoso degli altri, dell’ambente e della natura.
Obiettivi formativi per campi di esperienza
Il sé e l’altro
o Riconoscere e controllare le proprie emozioni .
o Controllare gli impulsi aggressivili spostamenti.
o Reagire positivamente a nuove situazioni.
o Lavorare autonomamente e portare a terminare l’attività intraprese-
o Avere un positivo rapporto con l’insegnante e con i compagni .
o Accettare e rispettare le norme del vivere comune.
o Sensibilizzarsi alle regole dell’appartenenza ad una comunità e comprendere
culture diverse dalla propria.
Il corpo e il movimento
o Percepire il corpo e le sue parti.
o Coordinare gli spostamenti del corpo nello spazioe nel tempo.
o Elaborare graficamente gli schemi corporei acquisiti.
o Esercitare la potenzialità corporea, conoscitiva, sensoriale, relazionale, ritmica.
espressiva del corpo-
o Riconoscere destra/sinistra su sé stesso (5 anni).
o Adottare comportamenti idonei alla cura di sé.
Immagini, suoni, colori
o Familiarizzare con i media.
o Disegni e pitture liberi e motivati, individuali e collettivi, svolti con svariate tecniche.
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o Portare a terrmine il lavoro svolto.
o Esercizi di manipolazione con materiali vari.
o Giochi simbolici, travestimenti, drammatizzazioni, ascolto di musiche e produzione
di suoni.
I discorsi e le parole
o Comunicare le proprie emozioni, i propri bisogni e le esperienze vissute.
o Prestare attenzione ai discorsi degli altri.
o Leggere immagini e riconoscere correttamente persone ed oggetti.
o Rimettere in sequenze le immagini di una storia (5 anni).
o Drammatizzazioni e memorizzazione di poesie, filastrocche e canti.
o Esplorare e sperimentare prime forme di comunicazione attraverso ola scrittura.
o Confrontare la lingua italiana con le altre.
La conoscenza del mondo
o Osservare la natura e l’ambiente.
o Conoscere la propria realtà e quella degli altri popoli.
o Riconoscere gli elementi stagionali e naturali.
o Associare oggetti uguali per colore, forme e caratteristiche.
o Riconoscere le proprie posizioni e quelle degli oggetti nello spazio.
o Riconoscere le dimensioni nello spazio.
o Ricostruire, elaborare, confrontare, ordinare e quantificare.
o Memorizzare le sequenze dei giorni della settimana e dei mesi.
VISITE DI ISTRUZIONE
Plesso San Marco Evangelista
Plesso Rami di Ulivo Plesso Don Ciro Donnarumma
Agriturismo “Greenland”
Ludoteca Baby Parking “La Tribù” Scavi di Stabiae Presepe Gragnano
Villa comunale
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“ I n t e g r a z i o n e a l u n n i
d i v e r s a m e n t e a b i l i ”
La legge 517 del 1977 ha aperto le porte della scuola al minore portatore di
Handicap, un ambiente educativo nel quale vengono non solo accettate le differenze, ma si fa in modo che esse si trasformino in “risorsa educativa” da valorizzare.
Le nostre scuole dell’Infanzia e Primaria, per gli stili di comunicazione che le caratterizzano, per la flessibilità e la globalità progettuale, sono i contesti favorevoli per una prima forma d’intervento educativo-didattico per i bambini diversamente abili.
L'integrazione assume il significato di “specializzazione, cioè di capacità di rispondere ai cosiddetti Bisogni Educativi Speciali, come definiti dall'Unesco, mediante l'utilizzo di risorse e strategie altrettanto speciali; è un importante momento di crescita personale e umana per ogni componente della comunità scolastica .
La scuola opera in stretto rapporto con la famiglia e i centri specialistici territoriali e non, che si occupano dell’aspetto terapeutico/riabilitativo degli alunni. I servizi specialistici hanno il compito di redigere la diagnosi funzionale che in base alla diagnosi medica della patologia individua le capacità potenziali del bambino. Dalla diagnosi funzionale, l’insegnante di sostegno con le insegnanti di sezione e di classe , predispongono il Piano Educativo Individualizzato ( P.E.I. ), che diventa parte integrante della programmazione, individua obiettivi specifici, metodologie didattiche utili per il loro perseguimento tenendo conto dei ritmi e tempi di apprendimento . La scuola è sensibile alle problematiche degli alunni diversamente abili per i quali sono progettati e realizzati percorsi formativi che facilitano il loro processo di integrazione e che coinvolgano tutti gli utenti della scuola al fine di creare un senso di comunità. Quindi nella considerazione che il bambino diversamente abile è parte attiva della comunità e nel rispetto del principio delle “ pari opportunità “ ogni progettazione individuale sarà imperniata su tre punti fondamentali:
1. promuovere l’acquisizione delle abilità sociali di base per far superare o
attenuare il disagio psicologico e per rafforzare la stima positiva verso la propria
persona;
2. far crescere nel bambino tutte le informazioni utili che costituiscono i prerequisiti
dei futuri apprendimenti nell’ambito scolastico, sociale e della vita quotidiana;
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3. strutturare apprendimenti intercomportamentali per far acquisire quelle
operazioni e quei processi che, abitualmente, vengono posti in gioco nei momenti di
interazione con gli altri.
Nel plesso “ S. Marco Evangelista “sono presenti quattro alunni diversamente abili
nella scuola dell’nfanzia,, mentre in quellaprimaria 18, essi hanno con rapporto in
deroga per gravità . Tutti sono seguiti dalle insegnanti di sostegno che suddividono
il loro monte ore equamente sui tempi di permanenza a scuola dei singoli alunni.
L’attività di sostegno è volta ad offrire a questi alunni interventi calibrati ai loro
bisogni, nel rispetto dell’iter evolutivo, dei tempi di attenzione e di applicazione di
ognuno. Gli interventi, così come programmati nei singoli piani educativo-didiattici ,
avvengono in ambiti esterni alla sezione/classe di appartenenza o interni , nel
rapporto individualizzato o di piccolo gruppo. Per il recupero degli alunni in difficoltà
si attuano le seguenti strategie: incontri con le famiglie, specialisti ed insegnanti;
inserimento nei limiti del possibile in una classe numericamente ridotta;
progettazione di percorsi didattici individualizzati; GHL periodici; interventi di
identificazione precoce dei casi sospetti. A tutti gli alunni diversamente abili è offerta
la possibilità di partecipare alle iniziative ed ai progetti messi in atto all’interno del
Circolo e che costituiscono ed arricchiscono l’offerta formativa dello stesso.
Ruolo del docente di sostegno
Il docente opera al servizio dell’intero gruppo classe; ha affinato la capacità di individuare gli specifici bisogni personali dei soggetti in difficoltà.
Ha il compito di tessere una rete di rapporti interni ed esterni alla scuola e
assicura organicità di intervento e di coordinamento delle diverse iniziative in un
ruolo di mediazione tra scuola, enti esterni e famiglia. L’intervento di rete
collega il miglioramento della qualità di vita ad un miglioramento diffuso delle
qualità ambientali (fisiche e psichiche) in cui vive l’alunno diversamente abile.
Diritti dell’alunno diversamente abile
L’alunno diversamente abile ha diritto di usufruire di un percorso educativo
individualizzato predisposto a partire dalla diagnosi funzionale, ha diritto ad
ottenere l’eliminazione di ogni tipo di barriera che ostacoli la piena fruizione delle
opportunità formative offerte dalla scuola e l’opportunità di vivere al meglio nella
classe. L'alunno trova un ambiente aperto, disponibile, in grado di riconoscere i
suoi diritti e i suoi bisogni.
Organizzazione dell’attività didattica
I docenti di sostegno operano secondo criteri di collegialità, costituendo uno specifico gruppo professionale coordinato dal docente referente.
L’impegno della Scuola nell’integrazione
Conoscenza ed analisi del percorso personale precedente dell’alunno.
Analisi della documentazione Analisi dei bisogni e delle risorse dell’alunno per la progettazione dell’attività didattica (quando possibile) o di un percorso individualizzato,basato sulla socializzazione e sul benessere a scuola.
Individuazione degli strumenti e dei materiali necessari e messa in atto delle conseguenti procedure per la loro richiesta a chi di competenza.
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Consapevolezza che il ragazzo diversamente abile è un alunno della scuola . Collaborazione tra insegnanti di classe ed insegnante di sostegno
(interscambio di funzioni tra i docenti . Attività integrata e coerente con l’attività didattica curricolare della classe.
scuola primaria
DOCENTI PRIMARIA PLESSO SAN MARCO
Abagnale Carmela D’Anna A.Teresa La Mura Rosa Russo M.Rosa
Amato Anna De Gennaro Rosa Lepre Teresa Salerno Speranza
Balia M.Cristina Di Capua Anna Longobardi Carla Schettino Concetta
Balzano Carla Di MartinoGiovanna Manco Olimpia Scopano Daniela
Banchetti Giuliana Di Napoli Luciana Mandato Francesca Somma Patrizia
Briglia Giovanna Di Palma M.Rosaria Manfredonia M.Rosaria TerraccianoMaria
Cannarile Agnese Ferraro M.Rosa Muscariello M.Luisa Terzuoli Livia
Cascone Giovanna Gargiulo Orsola Pagano Antonietta Vivo Maria
Chiacchio Serafina Gatta Anna Parlato A.Maria Zavarese Antonia
Conte M.Cristina Ghiandi Anna Perrucci Annamaria Zurino Fortuna
Cotticelli Francesca Girgenti Anna Rapesta Luisa
DOCENTI PRIMARI A PLESSO SAN GIOVANNI BOSCO
Borrelli M. Concetta Costagliola Marianna Iaccarino Lucia P. Scelzo Antonella
Celotto Lucia Cuomo Raffaella Isola Maria Rosaria Tommasi Mavar A.
Cirillo Antonio D’antuono Rosario Mirabile Domenica
Comella Carmelina Di Martino Giovanna Pace Silvana
Coppola Angela Di Palma M.Rosaria SalernoM.Rosaria
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CURRICOLO SINTETICO
Al centro della nostra progettazione curriculare, c’è sempre solo ed esclusivamente il pieno sviluppo della personalità del fanciullo, con l’originalità del suo percorso individuale e delle relazioni che lo legano alla famiglia e agli ambiti sociali. “Fare Scuola”, per le docenti del terzo circolo, significa mettere in relazione la complessità di modi radicalmente nuovi di apprendimento con un’opera quotidiana di guida, attenta al metodo, ai nuovi media. Significa curare e consolidare le competenze e i saperi di base con strategie educative e didattiche che devono tenere sempre conto:
della singolarità e della complessità di ogni persona;
delle sue aspirazioni;
delle sue capacità;
delle competenze chiave definite dal Parlamento Europeo
COMPETENZE ATTESE
CLASSI PRIME
ITALIANO:
Prende la parola negli scambi comunicativi rispettando a turni di parola; pone domande pertinenti e chiede chiarimenti; espone un argomento di studio;
ascolta, legge e comprende testi narrativi, descrittivi, argomentativi, informativi-espositivi, ne individua il senso globale e le informazioni principali;
ricerca informazioni in testi di vario genere per scopi pratici e conoscitivi applicando semplici tecniche di supporto alla comprensione;
completa, manipola, trasforma i testi e li rielabora; riconosce ed usa in modo consapevole le parti principali del discorso; analizza le la frase nei suoi elementi.
STORIA
Usa fonti diverse per ricavare informazioni;
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usa linee cronologiche e grafici temporali per collocare nel tempo fatti e avvenimenti;
ricava informazioni da un testo storico;
organizza le conoscenze in schemi di sintesi;
colloca le civiltà studiate all’interno di un contesto temporale e spaziale e individua
durate, mutamenti successioni e contemporaneità;
confronta ciiviltà diverse e individua analogie e differenze;
ricostruisce e riflette sul percorsi di apprendimento, anche attraverso il confronto con
i compagni e le insegnanti
GEOGRAFIA
Si orienta nello spazio circostante e sulle cartine geografgiche, utilizzando riferimenti
topologici e punti cardinali;
ricava informazioni geografiche da una polarità di fonti;
riconosce gli elementi che caatterizzano i paesaggi e individua analogie e differenze
con i principali paesaggi mondiali.
MATEMATICA
Usa numeri naturali, interi, con la virgola, frazioni in modo adeguato rispetto al
contesto;
calcola applicando le proprietà delle operazioni;
riconosce un oggetto geometrico attraverso le caratteristiche che le sono proprie;
interpreta diversi tipi di rappresentazione;
risolve problemi in situazioni della vita quotidiana, geometriche.
EDUCAZIONE MOTORIA
Percepisce gli stati del corpo nella calma e nello sforzo;
organizza il proprio movimento nello spazio e in relazione a sé, agli altri e agli
oggetti;
utilizza modalità espressive e corporee anche con forme di di drammatizzazione e
trasmette contenuti che esprimono emozioni;
applica indicazioni e regole;
partecipa attivamente ai giochi collaborando con gli altri.
SCIENZE E TECNOLOGIA
Analizza e descrive i fenomeni individuandono le manifestazioni più significative;
sceglie la modalità più efficace per rappresentare i dati di un’esperienza;
richiama correttamente il lessico specifico in un contesto opportuno;
analizza situazioni , formula ipotesi,previsioni e propone soluzioni ;
osserva e descrive in maniera operative argomentandone le scelte.
ARTE
Identifica in un testo visivo, costituito anche da immagini in movimento;
individua le molteplici funzioni che l’immagine svolge, da un punto di vista sia
informativo che emotivo.
MUSICA
Sa modulare la voce nel produrre espressioni parlate, recitate, cantate;
ascolta e riconosce diverso tipi di espressione vocale;
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gioca, simula, drammatizza, sonorizza, utilizzando diverse espressioni vocali; riconosce il contrasto forte/piano e traduce nei linguaggi grafico verbale, corporeo. CLASSI SECONDE
ITALIANO:
Partecipa e interviene con coerenza e chiarezza espositiva in conversazioni e
discussioni;
ascolta con attenzione testi di vario tipo e dimostra di comprenderne sia il contenuto
globale, sia le informazioni essenziali;
legge in maniera scorrevole semplici testi e ne individua gli elementi essenziali;
scrive brevi testi narrativi rispettando le fondamentali convenzioni ortografiche;
conosce vocaboli che usa in modo appropriato e riconosce relazioni di significato tra
parole;
riconosce ed usa le categorie morfosintattiche.
INGLESE
Comprende vocaboli espressioni, istruzioni e semplici frasi di uso quotidiano;
riconosce e comprende in forma scritta vocaboli e semplici frasi di uso
quotidiano;
produce oralmente espressioni, istruzioni e semplici frasi di uso quotidiano;
produce in forma scritta lessico, istruzioni e semplici frasi di uso quotidiano.
STORIA e GEOGRAFIA
Organizza fatti secondo criteri di successione o di contemporaneità;
padroneggia concetti di presente, passato e futuro e la logica della casualità;
misura il tempo con vari strumenti;
organizza con un grafico spazio-temporale le attività del passato che ha costruito
rispettando le datazioni.
MATEMATICA
Domina la scrittura dei numeri naturali almeno entro il 100;
usa le operazioni aritmetiche entro il 100;
riconosce le principali fiigure geometriche in base alle loro fondamentali
caratteristiche;
riconosce le simmetrie assiali;
organizza e interpreta dati statistici;
analizza situazioni problematiche ed elabora soluzioni;
fa misurazioni e riconosce la necessità di unità di misura condivise.
EDUCAZIONE MOTORIA
Individua e riconosce le proprie abilità motorie;
valorizza le proprie abilità e collabora con gli altri;
accetta le regole di squadra;
esegue le istruzioni.
SCIENZE E TECNOLOGIA
si relaziona coscientemente con la realtà di oggetti, sostanze, animali e vegetali;
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si rapporta con alcuni fenomeni formulando delle ipotesi;
sa operare con strumenti che ha costruito;
prende coscienza che la realtà in cui è immerso è il risultato di interazioni continue e
complessi tra aspetti diverse;
Indaga la realtà classificandone aspetti e caratteristiche secondo criteri assegnati.
ARTE
Si orienta nello spazio grafico;
distingue e rappresenta i colori primari secondari, caldi e freddi;
utilizza la rappresentazione iconica per raccontare, esprimersi;
produce elementi decorativi;
utilizza pastelli e pennarelli, pastelli a cera, tempere.
MUSICA
Scopre varie possibilità di produrre sonorità con oggetti d’uso comune;
riconosce e utilizza le caratteristiche basilari di un suono o evento sonoro (altezza, durata, intensità, timbro);
riconosce e utilizza creativamente per esprimersi e comunica le sonorità prodotte da oggetti d’uso comune.
CLASSI TERZE
ITALIANO:
Partecipa ad una conversazione su argomento noti riguardanti contesti familiari;
racconta oralmente una storia personale o fantastica rispettando l’ordine cronologico
e/o logico;
comprende il contenuto di testi ascoltati individuandone gli elementi essenziali e il
senso globale;
legge scorrevolmente ad alta voce o in modo silenzioso brevi testi letterari e ne
coglie il senso globale e gli elementi essenziali;
scrive testi di diverso tipo;
riconosce e classifica alcune parti variabili e invariabili del discorso;
riconosce gli elementi della frase semplice: soggetto, predicato ed espansioni
INGLESE
Ascolta storie brevi acompagnati da immagini e ne comprende le informazioni
principali;.
ascolta filastrocche e canzoni ne comprende il senso globale e lo memorizza.
Legge brevi frasi supportate da immagini;
interagisce nel gioco e utilizza il lessico e alcune strutture in scambi di informazioni;
conosce alcuni aspetti culturali del Regno Unito.
STORIA
Usa le datazioni a.C. e d.C per collocare i fatti sulla linea cronologica;
produce informazioni su aspetti di civiltà attuali o recenti usando come fonti oggetti
della vita quotidiana o le loro immagini;
raggruppa le informazioni che in un testo si riferiscono ad aspetti di civiltà.
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GEOGRAFIA
Legge carte diverse e ne distingue le funzioni informative e le scale di riduzione;
descrive gli elementi principali caratterizzanti paesaggi ossetrvati nella realtà o in
immagini;
legge carte tematiche dell’Italia e descrive le caratteristiche dei territori rappresentati.
MATEMATICA
Usa le operazioni aritmetiche in modo oportuno entro il 1000;
applica le proprietà delle operazioni;
inizia a misurare le figure;
misura e confronta le lunghezze;
inizia il calcolo della probabilità;
crea situazioni problematiche;
comprende il concetto di frazione.
EDUCAZIONE MOTORIA
Individua e riconosce le proprie abilità motorie e di coordinazione;
valorizza le proprie abilità fisiche e di cooperazione;
accetta le regole di squadra;
esegue le istruzioni.
SCIENZE E TECNOLOGIA
Analizza i fenomeni e li descrive giustificando le proprie osservazioni e riflessioni;
formula ipotesi per spiegare quanto osserva e le verifica;
sceglie ed usa consapevolmente alcune modalità per rappresentare i dati di
un’esperienza;
conosce e classifica fli esseri viventi e i non viventi;
i vertebrati dagli invertebrati.
ARTE
Si orienta nello spazio grafico;
distingue e rappresenta i colori primari secondari, caldi e freddi;
utilizza la rappresentazione iconica per raccontare, esprimersi;
produce elementi decorativi;
utilizza pastelli e pennarelli, pastelli a cera, tempere.
MUSICA
Riconosce e utilizza creativamente per esprimersi e comunica le sonorità prodotte da oggetti d’uso comune;
accompagna brani recitati, letti o cantati con i diversi suoni che il corpo può produrre, utilizza oggetti d’uso comune, utilizza lo strumentario didattico;
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utilizza e successivamente decodifica scritture non convenzionali per la stesura di brevi partiture.
RELIGIONE: (competenze attese al termine della classe terza)
Dio e l’uomo:
Scopre che per la religione cristiana Dio è Creatore e Padre che fin dalle origini ha voluto stabilire un’alleanza con l’uomo;
conosce Gesù di Nazareth, Emmanuele e Messia, crocifisso e risorto e come tale testiminiato dai cristiani;
individuare i tratti essenziali della Chiesa e della sua missione;
riconosce la preghiera come dialogo tra l’uomo e Dio, evidenziando nella preghiera cristiana la specificità del “Padre nostro”.
La Bibbia e le altre fonti:
conosce la struttura e la compisizione della Bibbia;
ascolta, legge e sa riferire alcune pagine più salienti della Bibbia
Il linguaggio religioso:
riconosce i segni cristiani in particolare del Natale e della Pasqua, nell’ambiente, nelle celebrazioni e nella pietà e nelle tradizioni popolari;
conosce il significato di gesti e segni liturgici propri della religione cattolica.
I valori etici e religiosi:
riconosce che la morale cristiana si fonda sul comandamento dell’amore di Dio e del prossimo, come insegnato da Gesù;
riconosce l’impegno della comunità cristiana nel porre alla base della convivenza umana la giustizia e la carità.
CLASSI QUARTE
ITALIANO:
Prende la parola negli scambi comunicativi rispettando il proprio turno;
risponde alle domande in modo pertinente;
esprime la propria opinione, pensieri e stati d’animo;
espone un argomento di studio;
riferisce oralmente esperienze personali, racconta storie in modo essenziale;
ascolta, legge e comprende testi narrativi, descrittivi, poetici, informati-espositivi in
vista di scopi funzionali;
raccoglie le idee, le organizza per punti, pianifica la traccia di un racconto, di
un’esperienza o di un’esposizione;
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produce testi corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico, lessicale:
riconosce e usa le principali convenzioni ortografiche;
analizza la frase e i suoi elementi; soggetto, predicato, complementi.
INGLESE
Ascolta e comprende frasi ed espressioni di uso frequente , relativi ad ambiti
disciplinari;
legge e comprende istruzioni scritte, semplici descrizioni e storie, anche supportate
da immagini;
fornisce dati su sé stesso in semplici conversazioni riferendo dati centrali;
compone brevi messaggi o descrizioni rispettando le regole principali della
costruzione linguistica;
rileva diversità culturali in relazioni ad abitudini di vita.
STORIA
Usa le conoscenze su civiltà antiche per metterle in relazione con la presenza di
loro tracce nei territori studiati;
sintetizza in un quadro di civiltà un testo divulgativo su una civiltà non studiata;
usa carte geostoriche per metterle in relazione spaziale elementi ambientale e
aspetti di civiltà diverse contemporanea;
descrive la compresenza delle civiltà sulla base della lettura di carte geostoriche e di
mappe spazio-temporali;
usa le conoscenze apprese per descrivere il mondo mediterraneo dell’antichità.
GEOGRAFIA
Si orienta nello spazio circostante e sulla carte geografiche mediante punti di
riferimento e indicatori spaziali;
descrive le caratteristiche più evidenti di un paesaggio osservato per la prima volta;
mette in relazione le caratteristiche con le attività umane che hanno plasmato il
paesaggio; legge le carte di diverso tipo per descrivere territori e paesaggi con
lessico disciplinare;
usa le conoscenze per comprendere articoli sui problemi dei paesaggi italiani.
MATEMATICA
Usa numeri naturali, interi, con la virgola, frazioni, in modo adeguato rispetto al
contesto;
conosce le regole del sistema posizionale;
conosce procedure diverse per eseguire le operazioni;
riconosce un oggetto geometrico attraverso le caratteristiche che le sono proprie;
mette in relazione le diverse grandezze con le unità di misure adeguate; risolve
problemi in situazioni della vita quotidiana, geometriche e di misura.
EDUCAZIONE MOTORIA
Ha consapevolezza delle funzioni fisiologiche del proprio corpo, sia nei movimenti di
calma che nelle attività fisiche;
organizza le proprie condotte motorie coordinando vari schemi di movimento, nello
spazio in relazione a sé, agli oggetti e agli altri;
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utilizza in modo creativo modalità espressive e corporee anche per mezzo di forme
di drammatizzazione e di comunicazione emotiva.
SCIENZE E TECNOLOGIA
Acquisisce la consapevolezza che la realtà è una rete complessa di relazioni;
analizza e descrive fenomeni esaminando le variabili coinvolte e proponendo modelli
interpretativi;
padroneggia le proprie conoscenze riuscendo a trasferirle in contesti diversi da quelli
studiati;
analizza situazioni problematiche, formula ipotesi e previsioni, propone soluzioni.
ARTE
osserva e descrive in maniera globale un’immagine.
identifica in un testo visivo, costituito anche da immagini in movimento, gli elementi
del relativo linguaggio.
analizza, classifica ed apprezza i beni del patrimonio
artistico culturale presenti sul proprio territorio.
MUSICA
Individua in un brano ascoltato di ritmi lenti, veloci e moderati
Riproduce ritmi con il battito delle mani e utilizza semplici strumenti
Sa modulare la voce nel produrre espressioni parlate, recitate, cantate.
Ascolta e riconosce diverso tipi di espressione vocale
CLASSI QUINTE
ITALIANO:
Prende la parola negli scambi comunicativi rispettando a turni di parola;
ascolta, legge e comprende testi narrativi, descrittivi, argomentativi, informativi-espositivi, ne individua il senso globale e le informazioni principali;
ricerca informazioni in testi di vario genere per scopi pratici e conoscitivi applicando semplici tecniche di supporto alla comprensione;
completa, manipola, trasforma i testi e li rielabora;
riconosce ed usa in modo consapevole le parti principali del discorsoanalizza le la frase nei suoi elementi.
STORIA
Usa fonti diverse per ricavare informazioni;
usa linee cronologiche e grafici temporali per collocare nel tempo fatti e avvenimenti;
ricava informazioni da un testo storico;
organizza le conoscenze in schemi di sintesi;
colloca le civiltà studiate all’interno di un contesto temporale e spaziale e individua
durate, mutamenti successioni e contemporaneità;
confronta ciiviltà diverse e individua analogie e differenze;
ricostruisce e riflette sul percorsi di apprendimento, anche attraverso il confronto con
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i compagni e le insegnanti.
GEOGRAFIA
Legge carte geografiche di ogni genere e produce informazioni utili per descrivere
territoti rappresentati;
leggendo carte tematiche descrive gli aspetti importanti dell’Italia dal punto di vista
economico o della composizione demografica;
leggendo carte tematgiche elabora le informazioni sull’Italia e sul mondo;
conosce le caratteristiche fisiche,antropiche e la collocazione delle regioni italiane;
conosce e apprezza i principali beni culturali italiani;
conosce gli stati appartenenti all’Unione Europea.
MATEMATICA
Domina la scrittura dei numeri naturali oltre il milione;
opera con le potenze;
classifica, confronta ed ordina le frazioni;
risolve problemi usando i numeri decimali ;
individua, classificae disegna poligoni;
analizza le figure non poligonali e il cerchi.
EDUCAZIONE MOTORIA
Ha consapevolezza delle funzioni fisiologiche del proprio corpo, sia nei movimenti di
calma che nelle attività fisiche;
organizza le proprie condotte motorie coordinando vari schemi di movimento, nello
spazio in relazione a sé, agli oggetti e agli altri;
utilizza in modo creativo modalità espressive e corporee anche per mezzo di forme
di drammatizzazione e di comunicazione emotiva
SCIENZE E TECNOLOGIA
Discute su fatti e fenomeni naturali e li sintetizza;
rappresenta le fasi delle esperienze effettuate mediante disegni, schemi e simboli grafici.;
riconoscere le strutture fondamentali degli animali ed in particolare dell’uomo;
indicare esempi di relazioni degli organismi viventi con il loro ambiente;
riconosce le strutture fondamentali degli animali ed in particolare dell’uomo;
distingue corpi celesti presenti nell’universo;
riflette sui comportamenti riguardanti la salute della persona
ARTE
Osserva e descrive in maniera globale un’immagine
Identifica in un testo visivo, costituito anche da immagini
In movimento
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Individua le molteplici funzioni che l’immagine svolge, da un punto di vista sia
informativo che emotivo.
MUSICA
Sa modulare la voce nel produrre espressioni parlate, recitate, cantate.
Ascolta e riconosce diverso tipi di espressione vocale.
Gioca, simula, drammatizza, sonorizza, utilizzando diverse espressioni vocali.
Riconosce il contrasto forte/piano e traduce nei linguaggi grafico verbale, corporeo
RELIGIONE: (competenze attese al termine della classe quinta)
Dio e l’uomo:
descrive i contenuti principali del credo cattolico;
sa che per la religione cristiana Gesù è il Signore, che rivela all’uomo il volto e strutture fondamentali del Padre e annuncia il regno di Dio con parole e azioni;
coglie il significato dei Sacramenti nella tradizione della Chiesa;
riconosce avvenimenti, persone e strutture fondamentali della Chiesa sin dalle origini;
conosce le origini e lo sviluppo del Cristianesimo e delle grandi religioni individuando gli aspetti più imporatnti del dialogointerreligioso.
La Bibbia e le altre fonti:
legge direttamente pagine bibliche ed evangeliche, riconoscendone il genere letterario e individuandone il messaggio principale;
ricostruisce le tappe fondamentali della vita di Gesù, nel contesto storico, , politico gsociale e religioso del tempo, a partire dai Vangeli;
confronta la Bibbia con i testi sacri delle altre religioni;
decodifica i principali significati dell’iconografia cristiana.
Discipline e tempi previsti
Organizzazione tempo scuola
Plesso San Marco: Classi a tempo normale: n.25
Plesso San GIovanni Bosco: Classi a tempo normale: n.10
27h30’ curriculare (8,10-13,40 dal lunedì al venerdì) 30 interventi settimanali
27h30’ curriculare (8,10-13,40 dal lunedì al venerdì) 30 interventi settimanali
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Ore settimanali assegnate alle discipline
DISCIPLINE
Classi
I II III IV V
Italiano 9 8 7 7 7
Lingua inglese 1 2 3 3 3
Musica 2 2 2 2 2
Arte e Immagine 2 2 2 2 2
Educazione motoria 1 1 1 1 1
Storia, Cittadinanza e Costituzione
3 3 3 3 3
Geografia 1 1 1 1 1
Matematica 6 6 6 6 6
Scienze naturali e tecnologie
2 2 2 2 2
IRC 2 2 2 2 2
Tecnologia e Informatica 1 1 1 1 1
Totale interventi 30 30 30 30 30
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Valutazione
I docenti del terzo Circolo, dopo aver analizzato i contenuti del D.L. 01/09/2008 n° 137, ritengono utile premettere alcuni principi irrinunciabili e fondamentali relativi alla VALUTAZIONE:
la promozione umana e sociale dei discenti;
la stima verso di sé;
la capacità di autovalutarsi e di scoprire i punti di forza e quelli di debolezza.
La valutazione è espressa in decimi, da 1 a 10. La delicatezza del momento valutativo degli alunni di Scuola Primaria, ai primi passi dell’approccio con il sapere, induce a non attribuire voti inferiori al sei, al fine di promuovere maggiormente l’autostima e la fiducia in sé. Per quanto riguarda gli aspetti docimologici, si ritiene inopportuno utilizzare tutta la scala della misurazione in decimi; in particolare si considera inefficace utilizzare votazioni negative al di sotto dei 5 decimi. Si preferisce pertanto adottare la dal 5 al 10 per le valutazioni quadrimestrali; il 4 giustifica attività individualizzate in presenza di gravi insufficienze.La valutazione dell’insegnamento della religione cattolica è comunque espressa senza attribuzione di voto numerico, del comportamento invece, viene attribuita collegialmente da docenti contitolari della classe, attraverso giudizio sintetico.Il documento di valutazione è compilato quadrimestralmente a seguito di scrutinio. Vi sono riportate le valutazioni relative alle singole discipline e il giudizio globale.Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico sono coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal Piano dell’offerta formativa (Programmazioni didattiche).
Le prove di verifica sono definite in sede d’interclasse fissando per ognuna di essa i criteri di valutazione attraverso una scala di valore concordata collegialmenteLa valutazione degli alunni con disabilità è espressa in decimi e rapportata al PEI e come si rammenta nella Linee guida, dovrà essere considerata come valutazione del processo e non solo della performance. Tale modalità di valutazione verrà utilizzata anche per gli alunni con difficoltà specifica di apprendimento. Il processo valutativo deve articolarsi per ogni alunno su tre piani: quello delle conoscenze, quello delle competenze e quello delle capacità. I Consigli di interclasse fanno riferimento alla
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seguente scheda di valutazione approvata dal Collegio dei Docenti, che impegna ciascun insegnante ad applicarla con la dovuta coerenza.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DECIMALE La tabella sottostante illustra la misurazione in decimi e gli indicatori dei livelli raggiunti
Raggiungimento degli
obiettivi
Rielabolazione delle
Conoscenze
Capacità di esprimersi
e linguaggio disciplinare Descrittori delle competenze
10 L’alunno ha raggiunto in modo ottimale gli obiettivi di apprendimento prefissati.
Approfondisce, rielabora le conoscenze ed è capace di utilizzarle in contesti e situazioni più complesse..
Si esprime in modo sicuro ed appropriato utilizzando correttamente il linguaggio disciplinare.
Ottima la padronanza delle strumentalità di base.
o Conoscenza ampia e organica o dei contenuti o Capacità di rielaborazione per- o sonale con aspetti originali e o creativi. o Autonomia e sicurezza nel pro- o cedere anche in situazioni nuove e
complesse
9 L’alunno ha raggiunto pienamente gli obiettivi d’apprendimento prefissati
Approfondisce e rielabora i contenuti e li utilizza in situazioni e contesti noti.
Si eprime in modo sicuro ed appropriato utilizzando il linguaggio disciplinare.
o Piena padronanza delle strumen- o talità di base. o Conoscenza ampia e approfon- o dita dei contenuti. o Capacità di comprensione,
organizzazione e rielaborazione personale.
o Autonomia e sicurezza nel pro- o cedere anche in situazioni nuove.
8 L’alunno ha completamente raggiunto gli obiettivi di apprendimento
Prefissati.
Rielabora gli apprendimenti delle discipline ed è capace di fare collegamenti.
Si esprime in modo appropriato utilizzando correttamente i termini specifici delle doscipline.
o Buona padronanza delle strumen- o talità di base. o Conoscenza completa dei con- o tenuti, buone capacità di
comprensione e organizzazione. o Autonomia nel procedere.
7 L’alunno ha raggiunto in modo soddisfacente gli obiettivi di apprendimento.
E’ capace di fare
collegamenti. Ha una
soddisfacenre
padronanza delle
strumentalità di base.
Si esprime in modo sostanzialmente corretto utilizzando i temini specifici delle discipline.
o Soddisfacente padronanza delle strumentalità di base.
o Conoscenza e comprensione di o quasi tutti i contenuti. o Capacità di procedere sempre o più autonomamente.
6 L’alunno ha raggiunto sufficientemente gli obiettivi di apprendimento prefissati
E’ sufficientemente autonomo nella rielaborazione delle conoscenze.
Si esprime in modo semplice e utilizza un linguaggio disciplinare semplice, ma appropriato.
o Sufficiente padronanza delle strumentalità di base.
o Conoscenza dei concetti e dei contenuti.
o Parziale autonomia operativa
5 L’alunno raggiunto discretamente gli apprendimenti proposti.
Rielaborare le conoscenze in maniera essenzialre.
Utilizza un linguaggio disciplinare semplice.
o o Padronanza parziale delle
strumentalità di base. o Discreta conoscenza
dei conte.nuti
4 L’alunno non ha raggiunto gli obiettivi minimi degli apprendimenti prefissati
Mostra difficoltà nella rielaborazione
delle conoscenze, va guidato e sostenuto.
Si esprime con poca efficacia e di utilizza con difficoltà il linguaggio disciplinare
Gli strumenti della valutazione:
- test, questionari;
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- reperimento dagli archivi esistenti.
Misurazione degli apprendimenti
L’Istituto partecipa annualmente al monitoraggio dei livelli di apprendimento conseguiti dal sistema scolastico, avvalendosi delle modalità stabilite dal Servizio Nazionale di Valutazione del
Sistema Educativo di Istruzione e Formazione (INVALSI).
Il “Terzo Circolo” è fermamente impegnato ad orientare la sua didat tica in modo dinamico:
o programmando e realizzando le opportune azioni di consolidamento sui diversi contenuti che sono alla base degli assi culturali curriculari delle materie d’insegnamento;
o approfondendo le scelte effettuate in un’ottica di confronto con i risultati conseguiti sia all’interno della Scuola , sia riferiti ai quadri più generali che il Servizio Nazionale di Valutazione è in grado di predisporre ai fini delle comparazioni.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
PER L’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA E
IL COMPORTAMENTO
OTTIMO Frequenza assidua.
Equilibrio, correttezza, collaborazione nei rapporti
interpersonali.
L’alunno ha raggiunto in modo ottimale gli obiettivi
di apprendimento.
Approfondisce e rielabora le conoscenze.
DISTINTO Frequenza costante.
L’alunno ha completamente raggiunto tutti gli
obiettivi prefissati.
Ruolo collaborativo al funzionamento del gruppo
classe.
Osservazione regolare delle norme relative alla vita
scolastica.
BUONO Continuità nella frequenza.
Buona partecipazione alle attività scolastiche.
Ha raggiunto gli obiettivi prefissati in modo
50
soddisfacente.
Complessivo rispetto del Regolamento Scolastico.
SUFFICIENTE Frequenza non sempre costante.
Sufficiente partecipazione alle attività.
Impegno non sempre costante nel raggiungimento
degli obiettivi.
Non sempre rispettoso nei confronti dei docenti,dei
compagni e degli ambienti.
NON
SUFFICIENTE
Frequenti assenze.
Comportamento scorretto nel rapporto con
insegnanti e compagni.
Scarso impegno nello studio e nelle attività.
Mancato rispetto del Regolamento scolastico con
gravi episodi che hanno dato luogo a provvedimenti
disciplinari.
Viaggi di istruzione
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Scuola Primaria
Teatro Supercinema
Agriturismo “Greenland”
Agriturismo “ La Parisienne” Battipaglia (SA)
Agriturismo “Villa Palmentiello” S. Antonio Abate
Agriturismo “Nonno Luigino” Vico Equense (NA)
Agriturismo “Galdieri” Nocera Inf. (SA)
Agriturismo “il Ghiro” Pimonte (NA)
Conservatorio “San Pietro a Majella” Napoli
San Gregorio Armeno
Museo Nazionale Napoli-sez. Egizi
Orto Botanico Napoli
Museo Paleontologico e Antropologico Napoli
Laboratorio Preistoria Volla (NA)
Città della Scienza Napoli
Napoli sotterranea
Centro Storico Napoli
Scavi di Ercolano e Mav
Parco dei Monti Lattari
Valle delle Ferriere
Castello Aragonese di Baia
Oasi del WWF Monte Polveracchio (SA)
Castello Arechi (SA)
Il Fantastico Mondo del Fantastico Lunghezza (RM)
Ludoteca Baby Parking “La Tribù”
Scavi di Stabiae
Terme di Stabia
Porto turistico
Lega Navale
Libreria Mondadori Stabia Hall
Fondazione RAS
Parco Archeologico di Cuma e Solfatara di Pozzuoli
Zoomarine Torvaianica (RM)
Collodi
Scavi di Pompei
Scavi di Oplonti