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Copyright © 2019 “10 Righe”associazione di promozione culturale
ISBN 978-88-942289-6-0
Ideazione e progetto: Patrizia PuggioniRedazione: Enrico Conticchio
Ricerca: Cristina Fanni, Vera ViselliImpaginazione e grafica: inediting | studio editoriale
Illustrazioni interne: Simone SannaIllustrazione quarta di copertina: Matteo Stanzani
Hanno collaborato: Barbara Antonacci, Roberto Carta, Sweets Dreems, Alessia Forgione, Antonio Meloni,
Florestano Pastore, Isabella Pulcinelli, Alessandra Puggioni, Livia Senni, Francesco Spinarelli
Sedi web: Cagliari, Fondi, L’Aquila, Milano, Olbia, Orvieto, Oschiri, Reggio Emilia, Roma, Sassari, Villacidro, New York
Ringraziamo i lettori che hanno postato 10 righe tratte dai libri preferiti, gli scrittori, gli editori e tutti voi
che avete richiesto l’agenda aiutandoci a portare avanti il progetto con la vostra donazione.
www.10righedailibri.it www.libridinosa.it
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10 libri da leggere nel 2020
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gennaio | 2020
10 righe suggerite da Emma Aquilanti
Era una buffa ragazza, la vecchia Jane. Proprio bella, a rigor di termini, direi di no. Ma mi lasciava senza fiato. Aveva una bocca come un forno. Voglio dire, quando parlava e si entusiasmava per qualche cosa, era come se la bocca le si muovesse da tutte le parti, labbra eccetera eccetera. Una cosa formidabile. E non la chiudeva mai completamente. La teneva sempre un po’ socchiusa, soprattutto quando si metteva in posizione, a golf, o quando leggeva un libro.Non faceva che leggere, e leggeva libri molto buoni.Leggeva un sacco di poesie e compagnia bella.È stata l’unica persona all’infuori della mia famiglia alla quale abbia fatto vedere il guantone da baseball di Allie con tutte le poesie scritte sopra. (Il giovane Holden, trad. A. Motti, Einaudi 1961)
New York, 1919J.D. Salinger
mer1 gennaio
André AcimanDa questo momento, pensai, da questo momento… come mai nella mia vita, avevo la netta sensazione di essere arrivato a un qualcosa che mi era molto caro, di volerlo per sempre, di essere me stesso, me stesso, me stesso e nessun altro, me stesso e basta, di sentire in ogni brivido che mi correva lungo le braccia qualcosa di totalmente alieno eppure nient’affatto estraneo, come se tutto ciò fosse stato parte di me da sempre, ma poi l’avessi perso e adesso lui mi avesse aiutato a ritrovarlo. Il sogno era esatto, era come tornare a casa, come chiedersi: Dove sono stato finora?(Chiamami col tuo nome, trad. V. Bastia, Guanda 2018)
Alessandria d’Egitto, 1951
10 righe suggerite da Alessia Forgione
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Marco Tullio CiceroneMolto spesso a me sembra, quando penso all’amicizia, che si debba considerare soprattutto una questione: se l’amicizia sia desiderata per la nostra debolezza e povertà, in modo che, nel dare e nel ricevere favori, ciascuno riceva dall’altro e a sua volta renda, ciò che da solo non potrebbe; oppure se, pur essendo questa la peculiarità dell’amicizia, la causa sia un’altra più importante, più bella e proveniente dalla stessa natura. L’amore, da cui prende nome l’amicizia, è il primo impulso a farci unire per affetto.(L’amicizia, trad. E.M. Gigliozzi, Newton Compton 2013)
Arpino, 106 a.C.
10 righe suggerite da Ele
ven3 gennaio
Umberto Eco Alessandria, 1932
Mimmo CaloprestiAl primo colpo d’occhio la città si presentava austera e bellissima, come mi ero immaginato dovesse essere una grande città. Davanti alla stazione vi era una grande strada con semafori che regolavano un traffico nervoso che procedeva a scatti. Mi venne in mentre la macchinina a pedali lasciata al paesello e mi dispiacque di non aver insistito a portarla: sarebbe potuta servire per percorrere quelle grandi vie che stavamo attraversando su un taxi colmo di valigie e di pacchi. Mi domandavo come fosse possibile muoversi a piedi in mezzo a quelle macchine, in quei vialoni lunghissimi.(Io e l’avvocato, Mondadori 2013)
Polistena, 4 gen 1955
10 righe suggerite da Alessandra C.
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Elizabeth StroutQui in città, a New York, vedo bambini che piangono di autentica stanchezza, e a volte anche solo di autentico cattivo umore. Ma ogni tanto mi capita di vederne uno che piange di una disperazione assoluta, e mi sembra che quello sia uno dei suoni più veri che un bambino è in grado di emettere. In quei casi ho la sensazione di sentirmi dentro il rumore del cuore che si spezza, come fuori all’aria aperta uno potrebbe sentire – in condizioni molto particolari e precise – il granturco che cresce nei campi della mia infanzia.(Mi chiamo Lucy Barton, trad. S. Basso, Einaudi 2016)
Portland, 1956
10 righe suggerite da Lafaith75
lun6 gennaio
William Peter BlattyLa sindrome viene denominata “possessione sonnambuliforme”. In tutta franchezza, non conosciamo molto di queste patologie se non che hanno origine in un conflitto interiore o in un senso di colpa che probabilmente spinge il paziente a convincersi che il suo corpo sia abitato da un’entità estranea o, se preferisce, da uno spirito. In passato, quando le credenze nell’esistenza del diavolo erano molto più radicate, l’agente di possessione era quasi sempre un demone. Comunque, anche nei casi più recenti, si tratta di spiriti di persone decedute, spesso qualcuno che il paziente conosceva o aveva visto e di cui era in grado di riprodurre atteggiamenti e imitare i movimenti, addirittura la voce, la gestualità o, in alcuni casi, i lineamenti del viso.(L’esorcista, trad. C. Peddis, Fazi 2009)
New York, 1928
10 righe suggerite da Luisicaa
mar7gennaio
Glenn CooperQuando Cal finì di leggere il resoconto dell’assassinio di Jean Sassoon, gli effetti della cena abbondantemente annaffiata dall’alcol erano scomparsi. Non si era mai sentito tanto sobrio in vita sua. Sapeva quanto aveva saputo Mayer Sassoon, cioè non molto. Chi aveva potuto compiere un gesto tanto ignobile? Ladri? Un mercante scontento? Antisemiti? O quella storia nascondeva ragioni ancora più abominevoli? La Chiesa poteva essere coinvolta? Dopotutto, il debito era scomparso dagli annali della Storia.Omicidi a Venezia.Segni di un incendio alla Banca Sassoon.Che le due cose fossero collegate?(Il debito, trad. B. Ronca, Nord 2017)
White Plains, 1953
10 righe suggerite da Elena A.
mer8 gennaio
Wilbur Smith“Taita, sei con me sin da quando eri bambino. Ti considero un fratello, più che uno schiavo. Tuttavia hai udito la richiesta di mia figlia. […] So che è insolito permettere a uno schiavo di dire la sua per quanto riguarda la sua destinazione, ma anche la tua posizione è insolita. Scegli, Taita: se vuoi restare nella tua casa, l’unica che hai conosciuta, io non avrò il coraggio di mandarti via, neppure se lo chiede mia figlia”.Non staccava da me quei suoi tremendi occhi gialli. Non sono un vigliacco, ma tengo alla mia sicurezza. Mi rendevo conto che guardavo negli occhi la morte e non riuscivo a trovare la voce. Distolsi lo sguardo e lo volsi verso la mia padrona Lostris: vi lessi una supplica, una solitudine e un terrore così grandi da dimenticare la mia sicurezza. Non potevo abbandonarla, a nessun costo.(Il Dio del fiume, trad. R. Rambelli, TEA 2009)
Broken Hill, 1933
10 righe suggerite da Valentina M.
gio9gennaio
Koushun Takami«Bene, bene, vi prego di fare silenzio.» Sakamochi batté le mani svariate volte per attirare l’attenzione. La confusione improvvisamente diminuì. «Lasciate che vi spieghi la situazione. La ragione per cui voi tutti oggi siete qui è…» Fece una pausa e poi disse: «…per ammazzarvi a vicenda».In quel momento nessuno proferì parola. Tutti rimasero pietrificati, come immagini in una foto.Shuya notò che Shogo continuava a masticare la gomma. La sua espressione non era cambiata per niente. Eppure gli sembrò di aver visto un leggero ghigno attraversare il suo volto.Sakamochi con un ampio sorriso stampato in faccia riprese il discorso: «La vostra classe è stata selezionata per il Programma di quest’anno».Qualcuno gemette. 42 studenti rimasti.(Battle Royale, trad. T. Faraci, Mondadori 2009).
Amagasaki, 1969
10 righe suggerite da Giovanni Pisciottano
ven10 gennaio