Istituto Professionale per i Servizi dell'Enogastronomia e dell'Ospitalità
Alberghiera
"Angelo Berti"
ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL CORSO DI STUDI (LEGGE 425/97 - D.P.R. 323/98 ART. 5.2)
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE 5A S
Anno scolastico 2015/2016
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Indice
Scheda informativa generale ............................................................................................ 3
Elenco dei candidati ............................................................................................................. 4
Presentazione profilo professionale ..................................................................................... 5
Programmazione del Consiglio di Classe ............................................................................. 7
Storia della classe .............................................................................................................. 11
Alternanza Scuola Lavoro .................................................................................................. 14
Schede informative analitiche relative alle discipline dell'ultimo anno di corso ........ 15
Discipline ed elenco dei docenti ......................................................................................... 16
Italiano ............................................................................................................................... 17
Storia ................................................................................................................................. 23
Scienza e cultura dell'alimentazione................................................................................... 26
Laboratorio enogastronomico servizi di sala ...................................................................... 32
Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva ..................................................... 35
Laboratorio enogastronomico servizi di cucina .................................................................. 40
Lingua e civiltà tedesca ...................................................................................................... 43
Lingua e civiltà inglese ....................................................................................................... 47
Matematica ........................................................................................................................ 51
Scienze motorie ................................................................................................................. 56
Religione ............................................................................................................................ 58
Griglie di valutazione relative alle prove d'esame ......................................................... 60
Prima Prova scritta ............................................................................................................. 61
Seconda Prova scritta ........................................................................................................ 67
Terza Prova scritta ............................................................................................................. 70
Scheda valutazione complessiva terza prova ..................................................................... 72
Colloquio ............................................................................................................................ 73
Simulazione delle prove d'Esame ................................................................................... 76
Date simulazioni delle prove d'esame ................................................................................ 77
Simulazione della Prima prova scritta ................................................................................ 78
Simulazione Seconda prova scritta .................................................................................... 86
Simulazione Terza prova scritta ......................................................................................... 88
Scheda riassuntiva elenco documenti ........................................................................... 94
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SCHEDA INFORMATIVA GENERALE
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ELENCO DEI CANDIDATI DELLA CLASSE VA S
1 BONOMETTI MIRCO
2 DI NARDO IVAN
3 FIORINI ANDREA
4 PALUANI FLAVIO
5 PAPPACENA DIEGO
6 PASOTTO MATTEO
7 PIETROBONI THOMAS
8 RIGATELLI SARA
9 VINCO MATTEO
10 ZINELLI JORDAN
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PRESENTAZIONE PROFILO PROFESSIONALE
del Tecnico dei Servizi per l’Enogastronomia
e l’Ospitalita Alberghiera
PROFILO DI SALA E VENDITA
Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e
l’ospitalita alberghiera” ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative
nelle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in
tutto il ciclo di organizzazione e gestione dei servizi.
Nell’articolazione “Servizi di sala e di vendita”, il diplomato è in grado di svolgere attività
operative e gestionali in relazione all’amministrazione, produzione, organizzazione, eroga-
zione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici; interpretare lo sviluppo delle filiere
enogastronomiche per adeguare la produzione e la vendita in relazione alla richiesta dei
mercati e della clientela, valorizzando i prodotti tipici.
Competenze di indirizzo
Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse.
Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e
prodotti enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera.
Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche,
utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del
servizio e il coordinamento con i colleghi.
Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali
individuando le nuove tendenze di filiera.
Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza,
trasparenza e tracciabilità dei prodotti.
Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare
la produzione di beni e servizi in relazione al contesto.
Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico,
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merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico.
Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in
relazione a specifiche necessità dietologiche.
Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei
mercati, valorizzando i prodotti tipici.
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PROGRAMMAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Il Consiglio di Classe si è prefisso di perseguire i seguenti obiettivi formativi ed educativi:
Obiettivi educativi trasversali:
socializzare con i compagni rispettando le diversità, confrontandosi con gli altri per
migliorarsi
partecipare alla vita scolastica in modo costruttivo
acquisire consapevolezza dei propri punti di forza e dei propri limiti
rispettare l'ambiente scolastico e il suo Regolamento
Obiettivi didattici trasversali:
consolidare un metodo di studio efficace
saper utilizzare un linguaggio corretto ed adeguato nei diversi ambiti disciplinari
saper cogliere relazioni tra eventi, fenomeni, problemi a livello interdisciplinare
saper elaborare processi di analisi e sintesi
Metodi/comportamenti/strategie messi in atto dai docenti
Per favorire lo star bene dell'alunno con se stesso e con l'ambiente classe, e quindi per
facilitare il conseguimento degli obiettivi, i docenti hanno caratterizzato il loro operato con
strategie didattiche che hanno agevolato l’apprendimento attraverso una programmazione
personale più adatta alle esigenze degli alunni, programmando e comunicando
tempestivamente le verifiche scritte ed orali, tenendo conto delle loro esigenze personali
e scolastiche ed evitando sovrapposizioni. Nell’assegnare i compiti a casa, inoltre i
docenti hanno tenuto conto dei dovuti tempi di studio;
Criteri e livelli di valutazione
Modalità di partecipazione all'attività didattica (intesa come presenza attiva, capacità di
creare proficue relazioni sia tra gli alunni sia con i docenti, di assumersi responsabilità e di
fornire contributi al dialogo educativo)
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a. Verifica del lavoro fatto a casa (costanza, diligenza, precisione e puntualità)
b. Dimenticanze (libri, quaderni, compiti)
c. Impreparazioni
d. Assenze ingiustificate o strategiche
Strumenti formali di verifica
e. Scritto: prove scritte e/o grafiche quadrimestrali (almeno due)
f. Orale: almeno due
g. Prove di vario genere: test, questionari, prove grafiche e/o pratiche,
relazioni, ricerche, domande aperte
Strumenti informali di verifica
h. Progressi ottenuti rispetto ai livelli di partenza
i. Ascolto in classe, applicazione del lavoro individuale e di gruppo
(attenzione, partecipazione al dialogo e al confronto)
Attività recupero
Per tutte le discipline il recupero è stato svolto in itinere con il supporto del docente, anche
lavorando su piccoli gruppi e con sospensione / approfondimento del programma da
svolgere per consentire a tutta la classe più tempo per assimilare un argomento
impegnativo.
Contenuti
Per quanto riguarda i contenuti specifici si fa riferimento alle schede informative individuali
inseriti nelle pagine successive.
Mezzi e strumenti
Per realizzare gli obiettivi della programmazione sono stati utilizzati i seguenti mezzi e
strumenti:
libri di testo
fotocopie integrative secondo necessità
sussidi audiovisivi
conferenze e seminari
uscite didattiche
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Prove di Valutazione
Prove intermedie. Si mantiene il controllo dell'apprendimento (nel corso o alla fine di un'unità
didattica).
Prove finali. Si valuta la comprensione generale (alla fine di un argomento complesso o di un
periodo scolastico). Per questo aspetto si rimanda, comunque, alle singole programmazioni
individuali.
Cosa Valutare
Conoscenze: l'insieme dei contenuti acquisiti (nozioni, definizioni, classificazioni, eventi)
Competenze: l'acquisizione di strutture mentali e di strumenti logici e metodologici. Si
possono individuare competenze di tipo:
1. disciplinare: intesa come conoscenza della metodologia operativa propria della
disciplina e come capacità di applicare in maniera autonoma le abilità strumentali
acquisite.
2. logico: intesa come capacità di argomentare coerentemente sviluppando corretti
nessi logici.
3. espositivo: intesa come capacità di utilizzare un linguaggio corretto, adeguato,
ricco e fluido, con proprietà lessicale e uso di linguaggio specifico.
Capacità: possono essere individuate nelle qualità individuali da sviluppare e consolidare.
Si possono indicare diversi tipi di capacità:
1. critiche: intese come capacità di porsi problemi, di individuare percorsi autonomi,
di selezionare le informazioni, di valutare con giudizi congrui le scelte operate.
2. di osservazione: intesa come capacità di esplorare la realtà con la quale si entra in
relazione rilevandone le caratteristiche che servono per orientarsi ed agire.
3. di analisi: intesa come capacità di scomporre le parti del tutto ed individuare
i nodi concettuali distinguendo le parti principali dalle secondarie o accessorie.
4. di sintesi: intesa come capacità di portare ad unità le conoscenze, cogliendo i nodi
fondamentali.
5. di collegamento: intesa come capacità di collegare tra loro le conoscenze della
stessa disciplina e di discipline diverse in modo coerente e pertinente.
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Tipologia delle prove:
Prove scritte (in classe/a casa):
Testi espositivi-argomentativi
Analisi testuali
Prove strutturate e semi-strutturate
Prove applicative (applicazione di regole, formule e procedimenti)
Questionari
Domande aperte
Prove orali (al posto/alla lavagna)
Quale tipo di voti
Nella votazione è stata usata tutta la scala numerica da uno a dieci.
Nelle prove di simulazione è stata utilizzata la valutazione in quindicesimi poi rapportata
a decimi per la valutazione quadrimestrale.
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STORIA DELLA CLASSE
La classe, che all'inizio dell'anno scolastico era composta di undici alunni, risulta
attualmente formata da dieci, di cui nove maschi e una femmina, tutti provenienti dalla ex
4AS. Purtroppo un alunno si è ritirato nel corso dell'anno in quanto non ha mai frequentato
a causa del suo precario stato di salute. Un alunno segue una programmazione
differenziata ai sensi della Legge Quadro 104/92.
Nel quarto anno la classe era composta da quattordici alunni: sette provenienti dalla 3as,
sei dalla 3AIefp, dei quali tre seguivano una programmazione differenziata, e uno
proveniente dalla 4as del precedente anno scolastico. Al termine dell'anno due alunni non
sono stati ammessi alla classe quinta e un altro non si è iscritto alla classe successiva per
motivi personali.
Nel corso del quarto e del quinto anno, la classe ha mantenuto sostanzialmente gli stessi
insegnanti fatta eccezione per lingua e letteratura italiane e storia, tedesco, scienze e
culture dell'alimentazione e religione.
Fin dall’inizio del corrente anno scolastico la classe, fatta eccezione per qualche alunno
non molto motivato allo studio e con frequenza non sempre regolare soprattutto il lunedì e
in corrispondenza di verifiche scritte ed orali, si è mostrata nel complesso interessata a
quasi tutte le discipline, partecipando attivamente allo svolgimento delle lezioni con
interventi opportuni e qualche volta interessanti.
La maggior parte degli alunni evidenzia difficoltà nella produzione di testi scritti e
nell'argomentazione orale in quanto il lessico specifico utilizzato non è sempre adeguato.
L'impegno di gran parte degli alunni è stato buono, dal momento che essi hanno studiato
in modo costante e funzionale, riuscendo ad acquisire le competenze richieste e
sviluppando anche buone capacità di analisi e di sintesi; solo un paio di alunni ha
dimostrato un impegno modesto, studiando solo in vista delle verifiche, conseguendo una
preparazione in alcune discipline non del tutto adeguata.
Nelle discipline di laboratorio la classe si è distinta per impegno e buona volontà in tutti gli
eventi che hanno visto gli alunni coinvolti. Per l'alunno Pietroboni si registra il risultato
ottenuto al Concorso nazionale per gli Istituti Alberghieri:1° classificato sala e vendita e
Premio speciale sommellerie.
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Gli alunni: Bonometti, Fiorini, Pappacena, Pasotto, Vinco, Zinelli hanno partecipato al
progetto “Fare impresa” cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo e dalla Regione Veneto.
L’alunno Zinelli si è distinto partecipando alle Olimpiadi giovanili di Nanchino nella
specialità: lancio del giavellotto, classificandosi al quattordicesimo posto.
Il comportamento degli alunni è sempre stato corretto, ed improntato al rispetto sia tra di
loro che nei confronti dei docenti. Numerose sono state le attività organizzate all’interno
del nostro Istituto cui la classe ha partecipato come:
Attività laboratoriale in prefettura (20/12/2014)
Partecipazione all’incontro con il Prof. Sbarbati sul tema: “la fisiologia del gusto”(
07/02/2015)
Partecipazione all’incontro con il Prof. A. Battistella sul tema: “Conoscenza e
prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili” ( 04/03/2015)
Attività laboratoriale presso IPSEOA “A. Berti” alla presenza di 20 consoli di vari
paesi europei ed extraeuropei
Esercitazione speciale presso Palazzo Barbieri (14/05/2015)
Attività laboratoriale presso la Gran Guardia in occasione dell’evento “Wind music
awards 2015 (04/06/2015)
Conferenza tenuta dall’AVIS sulla donazione di sangue e di midollo
Incontro con la direttrice di eventi dell'Hotel Four Season Elisa Peroli
Incontro con lo chef Diego Rossi
Partecipazione all’incontro con il Dr Bottari sul tema “La dietistica e le prospettive
future nell’ambito scientifico” ( 26/11/2015)
Partecipazione ad un incontro sulla disabilità con Nicky Leonetti
Partecipazione all’incontro: progetto “Cattolica” per i giovani (15 /12/2015)
Attività laboratoriale in prefettura
Partecipazione a due incontri formativi con il Dr A. Gazziero sul tema dell'HACCP
( 29/01/2016 e 05/02/2016)
Partecipazione a due incontri con esperti del Banco Popolare di Verona
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Partecipazione al cineforum Verona-Scuole, presso il cinema Fiume, alla visione del
film: “American snipers” (04/03/2016)
Partecipazione all’incontro con il Ten. Colonnello della guardia di finanza Di Stefano
sul tema: la legalità economica” ( 13/04/2016).
Viaggio d'istruzione a Vienna - Salisburgo dal 26. 04.2016 al 30.04. 2016
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ALTERNANZA SCUOLA- LAVORO
L'Istituto valorizza la metodologia dell’alternanza scuola-lavoro che mira a far maturare,
in una realtà produttiva esterna, alcune competenze previste dai Profili educativi
culturali e professionali dei corsi di studio.
L’Alternanza nasce dal rapporto costante con i processi produttivi presenti nel
territorio, nella consapevolezza che la qualità della formazione degli studenti venga
elevata da esperienze formative significative realizzate presso le imprese, pertanto
tutte le classi quarte effettuano nel mese di giugno un tirocinio formativo di 132 ore in
Aziende del settore.
La valutazione è stata effettuata dal tutor aziendale, tramite la scheda di valutazione
riportata sul Libretto di Tirocinio Formativo.
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SCHEDE INFORMATIVE ANALITICHE RELATIVE ALLE DISCIPLINE DELL’ULTIMO ANNO DI CORSO
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DISCIPLINE ED ELENCO DEI DOCENTI
DELLA CLASSE 5 A S
LINGUA E LETTERE ITALIANE-STORIA ELENA PIGOZZI
SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE GRAZIA CERVINARA
LAB. SERV.SALA E VENDITA ALESSANDRO FILIPPO
LAB.SERV.ENOG.SETT. CUCINA NICOLETTA BARAZZUTTI
DIRITTO E TECNICA AMMINISTRATIVA DELLA STRUTTURA RICETTIVA
ANNA MARIA OLIVETTO
TEDESCO ROCCO CRACO
INGLESE ANDREINA BARONI
MATEMATICA ANTONIA AZZINI
SCIENZE MOTORIE EGIZIA FRANCESCHINI
RELIGIONE ALESSANDRO LEONI
SOSTEGNO CARLA COLOSI
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DISCIPLINA: LINGUA E LETTERE ITALIANE
DOCENTE: Prof.ssa Elena Pigozzi TESTO IN USO
Monica Magri e Valerio Vittorini - “Dal testo al mondo” Vol.3, Dal secondo Ottocento
all'età contemporanea, Edizioni Paravia
Giudizio della classe:
La classe, composta di undici studenti, di cui uno con programmazione differenziata, ha nel
complesso dimostrato una buona motivazione e altrettanta disponibilità al dialogo e
all’approfondimento disciplinare, con l’eccezione di qualche elemento con maggiore
bisogno di sollecitazioni e di richiami per motivarne l’attenzione. In generale la
partecipazione alla discussione e alla riflessione disciplinare è stata buona, mentre per
alcuni studenti si rileva una certa difficoltà nell’esposizione orale. Buono anche l’impegno
per superare le difficoltà maggiori che si sono riscontrate nell’esposizione scritta.
PROGRAMMA SVOLTO
1. Realismo, Positivismo, Naturalismo, Verismo
Contesto storico, definizioni e concetti
Il realismo nel romanzo: da Flaubert a Zola
Il Naturalismo: Zolà (Ciclo dei Rougon Macquart, il romanzo sperimentale)
Il Verismo: Capuana, Verga e De Roberto
Giovanni Verga: vita, temi (approfondimento sul ciclo dei vinti e il concetto di
impersonalità);
Opere: I Malavoglia, Mastro Don Gesualdo (conoscenza di struttura e temi dei
romanzi)
Il teatro naturalista: Strindberg (cenni) e Ibsen – Casa di bambola (trama e
contenuto).
Lettura da “Casa di bambola” dell’ultima scena di Nora (p. 117 dell’antologia in uso)
Il Realismo in Europa: linee generali
2. Simbolismo e Decadentismo
Simbolismo e Decadentismo: definizione e contesto storico
Bergson, Nietzsche, Freud: cenni
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Simbolismo
Charles Baudelaire e la nascita della poesia moderna
Lettura e analisi da I Fiori del male di L’albatros; Corrispondenze.
Simbolismo: da Baudelaire ai poeti maledetti
Verlaine, Mallarmé, Rimbaud
Lettura e analisi di Vocali
Decadentismo: temi e poetica
Oscar Wilde: contesto storico, poetica, influenze letterarie.
Il ritratto di Oscar Wilde: sintesi e figura del dandy
Il Decadentismo italiano
3. Giosuè Carducci: vita, evoluzione dei temi
Verso un classicismo moderno: temi e novità di Rime nuove, Odi barbare, Rime e
Ritmi
4. Gabriele D’Annunzio: vita e opere
Il panismo del superuomo
La produzione poetica
Le prose. Dalle novelle abruzzesi al notturno
Il piacere: trama e temi.
Lettura da Il piacere: la filosofia del dandy brano in antologia, p. 315)
Sintesi della successiva produzione in prosa (lettura del brano tratto dal Notturno, a
p. 329) e cenni al teatro
Alcyone: struttura e temi
-La pioggia del pineto
- La sera fiesolana
5. Giovanni Pascoli: vita, tra il “nido” e la poesia
La poetica del Fanciullino (lettura del testo in antologia, pag. 265)
Simbolismo naturale e mito della famiglia
Il linguaggio del Pascoli
Opere: Canti di Castevecchio, Myricae
Gelsomino notturno (da Canti di Castelvecchio)
Myricae: composizione e storia
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Lavandare (da Myricae)
Temporale (da Myricae)
Il lampo (da Myricae)
X agosto (da Myricae)
Gelsomino notturno (da Canti di Castelvecchio)
6. Le avanguardie storiche: definizione e contesto storico
Espressionismo, Dadaismo, Surrealismo
Il futurismo: le 3 fasi
Futurismo italiano e la poesia: Marinetti, Govoni, Palazzeschi (cenni)
Lettura e analisi di Lasciatemi divertire (Canzonetta, p. 401))
I crepuscolari
Guido Gozzano: sintesi
7. Italo Svevo: vita, opere, temi
Trieste, Svevo e la Mitteleuropea
Svevo, da “Una vita” a “Senilità”: inettitudine e senilità (trama e temi affrontati)
“La coscienza di Zeno”: struttura, temi, sistema dei personaggi
Da La coscienza di Zeno lettura di:
Prefazione e preambolo (p.597)
8. Luigi Pirandello: vita, opere, temi
L’umorismo: il contrasto tra “forma” e “vita”
L’umorismo (stralcio del saggio, brano a pag. 496)
I romanzi siciliani (cenni)
I romanzi umoristici (cenni):”, “Quaderni di Serafino Gubbio operatore”; “Uno,
nessuno, centomila”
“Novelle per un anno”: linee generali
Il teatro: le fasi del teatro pirandelliano e i capolavori
“Il fu Mattia Pascal”: struttura, temi, sistema dei personaggi
La lanterninosofia (brano p. 517)
9. la poesia dagli anni Venti agli anni Cinquanta:
Giuseppe Ungaretti: la vita, le opere, le linee fondamentali della poetica
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Letture e analisi delle seguenti poesie:
Soldati
Mattina
Veglia
Fratelli
San Martino del Carso
Eugenio Montale: La vita, la visione del mondo, temi delle raccolte
Lettura analisi e comprensione dei seguenti brani:
Meriggiare pallido e assorto
Non chiederci la parola
Spesso il male di vivere ho incontrato
Ho sceso dandoti il braccio
10. Articolo di giornale e saggio breve: dalla schedatura dei documenti alla redazione
del testo.
L’articolo di giornale: dalle 5 W al lead, dal corsivo al resoconto.
Tipologia di testo e argomentazione: dai documenti alla scaletta
Il saggio breve: come si scrive un saggio, analisi e comprensione della traccia
assegnata e della consegna, ricerca e organizzazione delle idee, stesura del testo,
revisione e sistemazione grafica.
Elaborazione di uno schema sulle fasi di scrittura del saggio breve.
Durante il corso dell’anno sono stati elaborati diversi saggi brevi su vari argomenti
11. Tesina: dalla bibliografia e sitografia alla stesura dell’indice e alla redazione del testo
finale. La mappa concettuale
Metodi di insegnamento
Il programma di italiano e di letteratura è stato svolto cercando di fornire agli studenti una
corretta capacità di espressione orale e scritta e un’adeguata conoscenza dei movimenti
letterari e degli autori che hanno caratterizzato il panorama letterario italiano e, per cenni,
europeo.
Per coinvolgere maggiormente gli studenti si sono predisposte lezioni in power point con
materiali iconografici e audiovisivi, oltre che mappe concettuali e sintesi orientative, mentre
l’educazione letteraria faceva del testo la sua centralità. Gli autori sono stati presentati a
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partire da alcuni estratti della loro opera e dopo averne inquadrato il contesto storico-
culturale, entro cui hanno elaborato le loro opere e, per quanto è stati possibile, confrontati
tra loro al fine di cogliere una visione completa dei loro temi, delle loro poetiche e delle loro
personalità.
Criteri e strumenti di valutazione
Il possesso dei contenuti è stato accertato mediante opportune verifiche orali e scritte, in
itinere e dopo un ciclo di lezioni, volte ad appurare la capacità di esporre e argomentare in
modo chiaro ed autonomo, usando in modo appropriato le strutture grammaticali e
sintattiche. Nei colloqui è stato previsto l'indicazione all'alunno delle modalità della
prestazione richiesta, la valorizzazione di ciò che sa e l'espressione alla fine della prova del
giudizio motivato. Le verifiche significative per quadrimestre sono state due scritte e tre
orali. La valutazione quadrimestrale e finale ha indicato, non solo l'effettiva competenza
degli alunni, ma ha anche tenuto conto delle loro reali possibilità, del livello di partenza,
dell'interesse, e dell'impegno dimostrati in classe nonché della disponibilità personale.
Per le griglie dei criteri e i livelli di valutazione scritta si rimanda alle griglie allegate alle
simulazioni della prima prova; per le griglie di valutazione orale sui rimanda al POF
Obiettivi raggiunti
Al termine dell'attività di insegnamento gli alunni:
sanno porsi di fronte ad un testo ed essere in grado di comprenderne il significato;
se guidati, sanno analizzare e interpretare un teso poetico;
sanno riconoscere le caratteristiche degli autori esaminati;
non sanno sempre esprimere con fluidità e correttezza i contenuti del proprio
apprendimento;
non sono in grado di rielaborare personalmente le conoscenze acquisite che
risultano spesso frammentarie e poco collegate.
Non sempre sanno usare con proprietà i concetti del linguaggio letterario.
Nell'esposizione scritta sanno individuare il nucleo fondamentale delle tracce proposte, ma
gli elaborati vengono sviluppati con modalità poco significative e con molti luoghi comuni,
evidenziando così una modesta conoscenza degli argomenti e appena sufficienti capacità
di rielaborazione scritta.
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Spazi e tempi
Le lezioni si sono svolte in aule con Lim o predisponendo in classe un proiettore.
Il programma si è svolto nel seguente modo:
Dal Realismo, Positivismo, Naturalismo, Verismo a Gabriele D’Annunzio nel primo
quadrimestre; da Pascoli a Quasimodo nel secondo.
L’approfondimento sul saggio breve e articolo di giornale si è svolto nell’anno, così come
per la redazione della tesina.
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DISCIPLINA: STORIA
DOCENTE: Prof.ssa Elena Pigozzi
TESTO IN USO
PAOLO DI SACCO, Passato e futuro, Dal Novecento ai giorni nostri, vol.3, ed. SEI
Giudizio sulla classe
La classe ha nel complesso dimostrato una buona motivazione e altrettanta disponibilità al
dialogo e all’approfondimento disciplinare, con l’eccezione di qualche elemento con
maggiore bisogno di richiami per motivarne l’attenzione. In generale la partecipazione alla
discussione e alla riflessione disciplinare è stata più che buona, sia in termini di interesse
dimostrato, sia in termini di impegno. Per alcuni studenti si rileva una certa difficoltà
nell’esposizione orale.
Va rilevato però che l'impegno non è sempre stato costante, e quindi lo svolgimento del
programma ne ha risentito
Programma svolto
1. La politica europea tra ‘800 e ‘900: luci e ombre della Belle Epoque
Allargamento del diritto di voto – L’emancipazione femminile
2. L’eta giolittiana: sviluppo industriale e ed arretratezza del mezzogiorno Le riforme
di Giolitti Colonialismo e guerra in Libia
3. La Grande Guerra: Cause e conseguenze dell'attentato di Sarajevo
Il patto di Londra-L’Italia in guerra
Il 1917: Gli Stati Uniti entrano in guerra
La resa della Germania e dell'Austria e il bilancio delle vittime
I trattati di pace: l’umiliazione della Germania,
la nuova carta europea e il nuovo ordine internazionale
4. La rivoluzione russa
La Russia degli zar
Il governo provvisorio e i Soviet
La Rivoluzione di ottobre
Il comunismo al potere
Verso la dittatura
La NEP
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5. La crisi del dopoguerra
Il Biennio rosso e il movimento operaio
La “vittoria mutilata” e l’impresa di Fiume
Il Biennio rosso in Italia
La Germania di Weimar
6. Il fascismo al potere
Caratteri dello Stato totalitario
Il fascismo in Parlamento
Marcia su Roma
Mussolini al governo
Il caso Matteotti
Il fascismo diventa dittatura
I Patti lateranensi
La politica estera del fascismo
La vergogna delle leggi razziali
7. I totalitarismi a confronto: fascismo, nazionalsocialismo, stalinismo:
inizi, sviluppi, politica interna e politica estera.
Caratteri comuni e differenze tra totalitarismi
8. L’America negli “anni ruggenti” (dal 1920 al ’39): benessere; emarginazione e
intolleranza;
Il crollo di Wall Street e la Grande depressione
Roosevelt e il “New Deal”
9. La guerra di Spagna e la dittatura di Franco
10. Verso la Seconda Guerra Mondiale: dall’Asse al Patto Molotov-Ribbentrop,
all’ultimatum
11. La Seconda Guerra Mondiale:
dalla “guerra-lampo” alla guerra totale; la Shoa; la Resistenza; la repubblica di Salò;
il crollo del Reich e l’atomica
Dopo maggio:
12. L’eta dei due blocchi: la guerra fredda
dal processo di Norimberga alla politica dei due blocchi. Il caso di Berlino
13. Il dopoguerra italiano e la ricostruzione
Dal referendum istituzionale alla democrazia
Metodi di insegnamento
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Il programma di Storia è stato svolto cercando di fornire agli studenti una corretta capacità
di espressione orale e scritta e un’adeguata conoscenza degli eventi e dei periodi storici
che hanno caratterizzato il Novecento italiano e internazionale.
Per coinvolgere maggiormente gli studenti si sono predisposte lezioni in power point con
materiali iconografici e audiovisivi, oltre che mappe concettuali e sintesi orientative e carte
geografiche. Il fenomeno storico è sempre stato analizzato da più prospettive, al fine di
fornire agli studenti una visione molteplice e ampia dei fatti storici.
Ogni volta si è reso possibile si è privilegiato il collegamento e il confronto con la realtà
attuale al fine di avvicinare la disciplina agli interessi degli studenti e renderli maggiormente
consapevoli degli strumenti acquisiti.
Criteri e strumenti di valutazione
Il possesso dei contenuti è stato accertato mediante opportune verifiche orali e scritte, in
itinere e dopo un ciclo di lezioni, volte ad appurare la capacità di esporre e argomentare in
modo chiaro ed autonomo, usando in modo appropriato le strutture grammaticali e
sintattiche.
Nei colloqui è stato previsto l'indicazione all'alunno delle modalità della prestazione
richiesta, la valorizzazione di ciò che sa e l'espressione alla fine della prova del giudizio
motivato. Le verifiche significative per quadrimestre sono state tre orali e una scritta.
La valutazione quadrimestrale e finale ha indicato, non solo l'effettiva competenza degli
alunni, ma ha anche tenuto conto delle loro reali possibilità, del livello di partenza,
dell'interesse, e dell'impegno dimostrati in classe nonché della disponibilità personale.
Per le griglie di valutazione applicate si rimanda al POF.
Obiettivi raggiunti
Al termine dell’attività di insegnamento gli alunni:
sanno distinguere aspetti storici e sociali dei fenomeni esaminati.
Sanno cogliere alcuni mutamenti di fenomeni in un dato periodo storico.
Se guidati, riconoscono le più importanti relazioni tra i fenomeni storici.
Espongono con qualche difficoltà i problemi degli eventi storici studiati e con altrettanta
difficoltà sanno collegare i fenomeni affrontati.
Non sempre sanno usare con proprietà i concetti del linguaggio storiografico
Spazi e tempi
Le lezioni si sono svolte in aule con Lim. I tempi hanno avuto la seguente cadenza: dalla
politica europea tra ‘800 e ‘900 fino al fascismo nel primo quadrimestre.
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DISCIPLINA: SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE
DOCENTE: Prof.ssa Grazia Cervinara
TESTO IN USO
A. MACHADO, Scienza E Cultura Dell’alimentazione, Poseidonia
PROGRAMMA SVOLTO DI ALIMENTAZIONE
MODULO I: I RISCHI E LA SICUREZZA ALIMENTARE OBIETTIVI:
Conoscenze: Conoscere le principali cause di contaminazione chimica, radioattiva e
biologica degli alimenti. Conoscere le tossinfezioni alimentari e le loro modalità di
trasmissione.
Competenze: acquisire comportamenti corretti nell’igiene personale, nella manipolazione
degli alimenti e nell’uso delle attrezzature.
Unità 1: Fattori Tossici E Contaminazione Alimentari
Fattori tossici naturali: Fattori Antinutrizionali, - Le ammine biogene- Le MICOTOSSINE:
le aflatossine.
Residui tossici attribuibili all’attivita umana:
Fitofarmaci, Zoofarmaci,( antibiotici e anabolizzanti.) Sostanze cedute da contenitori e
imballaggi ( alluminio ,materie plastiche PVC, PET, PE. Teflon). Contaminazione da
metallic (piombo, mercurio, cadmio.) –
DIOSSINA-Contaminazione radioattiva Periodo (Settembre-Ottobre)
Unità 2: Contaminazione biologica degli Alimenti: Agenti biologici e modalità di
contaminazione.
Il prione e l’ encefalopatia spongiforme bovina
I VIRUS: : Epatite A (differenze con epatite B )
I BATTERI: riproduzione batterica, spore batteriche , crescita batterica, tossine batteriche (
esotossine – endotossine).presenza di ossigeno e senza,
Infezione e tossinfezione Alimentare- Modalità di trasmissione dei microrganismi e
sviluppo delle malattia
-Tossinfezione: Salmonellosi; Tossinfezione da StafilococcoTossinfezione da
Clostridium Perfrigens , Botulismo,Tossinfezione da Escherichia Coli .
-Infezione batteriche : Tifo e paratifo ,Shighellosi , Colera.
-Parassitosi: Teniasi, Ossiuriasi Anisakiasis
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(Novembre)
MODULO II: GLI ADDITIVI ALIMENTARI
Obiettivi: Conoscenze: Conoscere il ruolo degli additivi aggiunti negli alimenti e bevande.
Competenze: Saper valutare il rischio per la salute che possono presentare gli additivi.
Additivi alimentari: Classificazione degli additivi::
-Conservanti antimicrobici; acido acetico, acido sorbico ,acido benzoico, Benzoato di
sodio, lisozima, Anidride solforosa, nitrati e nitriti -Antiossidanti, Tocoferoli, la lecitina, il
BHA.
-Addensanti ,gelificanti e stabilizzanti ;Le pectine, Agar-agar,i polifosfati -Emulsionanti ;la
LECITINA
-Coloranti: dolcificanti calorici –edulcoranti intensivi..
-Aromatizzanti: il glutammato monosodico
-Edulcoranti
Periodo (Dicembre)
MODULO III- CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI_ OBIETTIVI
Conoscenze: Conoscere i principali metodi di conservazione degli alimenti.
Competenze: Comprendere i principi della tecnica conservativa e gli eventuali effetti sul
valore nutritivo degli alimenti.
Capacità: Saper individuare un metodo di conservazione appropriato per tipo merceologico
di un alimento
Alterazione degli ALIMENTI: cause biologiche, cause fisico- chimiche.
Unità 1: METODI FISICI DI CONSERVAZIONE: Alterazione degli alimenti: cause
biologiche, fisico- chimiche
Conservazione con basse temperature:
Refrigerazione, refrigerazione in atmosfera controllata, congelamento, surgelazione.
Conservazione con alte temperature: Pastorizzazione bassa e HTST, sterilizzazione
classica e UHT /(Diretto e indiretto)
Coservazione per sottrazione di acqua: concentrazione, essiccazione, liofilizzazione,
filtrazione su membrana e microfiltrazione.
Conservazione in ambienti modificati. Atmosfera controllata, atmosfera modificata
,sottovuoto, cryovac
-Uso delle radiazioni: raggi UV , Raggi X e gamma
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Unità 2: METODI CHIMICI DI CONSERVAZIONE:
-Conservazione con sostanze chimiche naturali: sale, zucchero, olio, aceto, alcol etilico.
-Conservazione con additivi chimici.
Unità 3: METODI CHIMICO FISICI E BIOLOGICI DI CONSERVAZIONE:
-Salagione -uso dello zucchero -conservazione sotto aceto -uso di alcol -conservazione
sott’olio
-Affumicamento -Fermentazione
MODULO IV: COTTURA DEGLI ALIMENTI
UNITA’ : Effetti della cottura sugli alimenti
Modificazione a carico dei glucidi per effetto della cottura,
Modificazioni a carico dei protidi per effetto della cottura
Modificazioni dei lipidi per effetto della cottura modificazione di vitamine e Sali minerali
per effetto della cottura , (Prodotti di Maillard , Prodotti di pirolisi delle proteine e degli
amminoacidi.Idrocarburi policicliciaromatici, l’acrilammide
I radicali liberi e la perossidazione lipidica.) Composti mutageni da pratiche di cottura.
Principali tecniche di cottura.
MODULO V: DIETETICA OBIETTIVI:
Conoscenze: Conoscere le funzioni dei principi nutritivi
Conoscere i bisogni di energia e di nutrienti secondo i L.A.R.N.
Competenze: Conoscere i principi fondamentali di dieto terapia in alcune importanti
malattie.
Capacità: saper realizzare una dieta equilibrata secondo le indicazioni L.A.R.N.
Saper indicare le caratteristiche di una dieta equilibrata in funzione delle diverse necessità
fisiologiche e in alcune fra le più comuni patologie.
-Compilazione di una dieta equilibrata e razionale secondo le indicazioni L.A.R.N. dati
personali, peso teorico, determinazione del fabbisogno energetico giornaliero, apporto di
nutrienti, lista alimentare
Unità 1: LA DIETA NELLE DIVERSE ETA’ E CONDIZIONI FISIOLOGICHE:
-Alimentazione nella prima infanzia:
La dieta nel primo anno di vita ; Allattamento naturale e latte formulato, intolleranza al
lattosio. Lo svezzamento
-La dieta nell’adolescenza
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-La dieta in gravidanza e allattamento -La dieta nell’età adulta -La dieta nella terza età
Periodo (-Ottobre- Novembre)
Unità 2: DIETE PARTICOLARI:
-Dieta mediterranea (La Piramide alimentare nella dieta mediterranea)
-Dieta vegetariana
MODULO VI: LA DIETA IN CONDIZIONI PATOLOGICHE
Obiettivi:
Conoscenze- conoscere i principi fondamentali della dieto- terapia applicata a varie
condizioni patologiche
-Conoscere le strategie alimentari che consentono di formulare diete per prevenire alcune
malattie
Competenze: Saper mettere in relazione determinate patologie con abusi alimentari
-Saper applicare semplici conoscenze alla dietoterapia nei singoli casi
Unità1: LA DIETA NELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI
Le malattie cardiovascolari, prevenzione del rischio cardiovascolare.
-Ipertensione Arteriosa ( indicazioni dietetiche)
-Ipercolesterolemia, Ipertrigliceridemia, ATEROSCLEROSI., gli omega 3.
Unità 2: Malattie da ricambio:
Diabete mellito, tipi di diabete mellito, indice glicemico, indicazioni dietetiche, funzione
dell’insulina e glucagone.
Obesità, classificazione dell’ obesità , obesità infantike,regolazione ormonale della fame,
malattie correlate all’ obesità, indicazioni dietetiche.
Iperuricemia e gotta: indicazioni dietetiche , alimenti da evitare
Unità 3: La dieta nelle malattie dell’ apparato digerente
-La celiachia: La celiachia nel bambino, nell’adulto, la dieta del celiaco ,alimenti vietati
Unità 4: Alimentazione e cancerogenesi
-Alimentazione e rischio tumorale, stile di vita e rischio tumorale, sostanze cancerogene
presenti negli alimenti,
Sostanze anticancerogene, misure dietetiche preventive contro i tumori
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Periodo (Maggio)
Dopo il 15 maggio intendo accennare a:
NUOVI ALIMENTI E OGM –
Gli Alimenti Funzionali:
Acidi grassi polinsaturi, fitosteroli, antiossidanti, probiotici, prebiotici
Collegamento con altre discipline per progetti
Si è cercato di integrare le conoscenze con la collaborazione dei docenti delle discipline
dell’area comune (Inglese) e dell’area di indirizzo ( Gestione servizi ristorativi).
Per quanto riguarda” il cibo nelle religioni,” il Docente di Religione ha sviluppato tale
modulo in modo da integrare con il valore simbolico del cibo.
Per approfondimenti sull’HACCP, l’ispettore Dott. Gaziero ha tenuto un corso di 5 ore
OBIETTIVI RAGGIUNTI
-Conoscenza delle principali cause di contaminazione chimica, radioattiva e biologica degli
alimenti.
-Conoscenza delle tossinfezioni alimentari e delle loro modalità di trasmissione -
Comprensione della relazione che esiste tra tossinfezione alimentari e scarsa qualità
igienica degli alimenti o di un servizio ristorativi.
-Conoscenza dei principali metodi di conservazione degli alimenti.
-Comprensione dei principi della tecnica conservativa e degli eventuali effetti sui principi
nutritivi degli alimenti.
-Comprensione del ruolo dei principali additivi utilizzati negli alimenti.
-Valutazione del fabbisogno energetico totale giornaliero en della sua ripartizione fra i vari
principi nutritivi.
-Saper indicare le principali caratteristiche di una dieta equilibrata in funzione delle diverse
necessità fisiologiche e nutrizionali.
ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE
Oltre ai dati del profitto, nella valutazione finale si è tenuto conto di:
1) Livelli di partenza e percorso compiuto, intendendo l’esperienza scolastica come un
processo di cui il singolo anno è un segmento che non può essere scisso dagli altri
pregressi;
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2) Metodo di studio, inteso come capacità di organizzare il proprio tempo ed il proprio
lavoro, di acquisire strumenti operativi, di elaborare percorsi culturali anche autonomi;
3) frequenza scolastica, intesa come presenza fisica a scuola sia, soprattutto, come
presenza attiva, con il rispetto dei propri obblighi e della comunità scolastica
4) Partecipazione, intesa come capacità di creare proficue relazioni sia tra gli alunni sia
con i docenti e di fornire contributi al dialogo educativo ed alla vita della scuola;
5) Impegno, inteso come capacità di assumersi responsabilità e di adempiere con
costanza, precisione e puntualità gli obblighi connessi.
CRITERI DI VERIFICA
-Prove Orali
Particolarmente importanti sono per l’allievo le domande aperte perché lasciano spazio ad
una o più risposte elaborate e lo abituano ad esprimere per iscritto quanto appreso. Per
questo motivo le prove scritte sono state di diversa tipologia ( aperte e strutturate ) La
frequenza delle verifiche è dipesa , non solo dal tempo a disposizione, ma anche dalla
situazione contingente della classe e di ciascun allievo in particolare .Purtroppo ho
sacrificare alcuni moduli previsti nella programmazione ,in quanto gli alunni non avevano
svolto l’anno precedente due moduli fondamentali: le conservazioni e le cotture .
Nel secondo quadrimestre ho svolto delle simulazioni della seconda prova scritta
dell’Esame di Stato .
Nelle valutazioni delle verifiche ho tenuto conto di:
Pertinenza alle richieste formulate;
Capacità espressiva
Componente linguistica
Livello di conoscenze acquisito
Capacità di rielaborazione, sintesi e collegamenti tra le varia discipline 6) Chiarezza nella
struttura e presentazione degli elaborati
I criteri di valutazione complessiva ha tenuto conto , inoltre, del profitto, impegno,
partecipazione, interesse, dei progressi rispetto al livello di partenza e di quelli realizzati
nell’area cognitiva .
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DISCIPLINA: LABORATORIO DI SERVIZI ENOGASTRONOMICI – SETTORE SALA E VENDITA
DOCENTE: Prof. Alessandro Filippo
TESTO IN USO
Accademia di sala e vendita, ed. Simone per la scuola
Programma svolto LA GESTIONE Settembre/Ottobre
Il cliente: la vera ricchezza dell’azienda Le diverse tipologie di clientela La gestione di un bar: diretta e/o esterna La gestione stock bar Bar e ristoranti in franchising Le responsabilità legali del ristoratore Responsabilità da contratto di ristorante
VENDITA DEL PRODOTTO Ottobre
Il giusto prezzo per vincere la concorrenza Il drink cost/ beverage cost La vendita del prodotto e dei servizi;
IL SOMMELIER Novembre/Aprile
Gestione della cantina L’approvvigionamento e la gestione degli acquisti Carta dei vini L’enologia in Veneto L’abbinamento cibo-vino, scheda AIS; Studio delle principali DOCG italiane. Degustazione dei principali vini D.O.P. nazionali, con compilazione individuale
della scheda organolettica. Cenni sulla produzione mondiale del vino Le più importanti zone vinicole Francesi. I vini liquorosi spagnoli.
PRODOTTI E TERRITORIO Aprile
Le principali certificazioni di qualità dei prodotti agroalimentari: DOP, IGP, STG. Le principali D.O.P (DOCG) vinicole italiana
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IL BARMANAGER Novembre/Maggio
La miscelazione: un settore in continua evoluzione; Tecnica classica e tecnica americana La costruzione di un cocktail Le famiglie dei cocktail La classificazione dei cocktail Esercitazione pratica sui seguenti cocktails I.B.A. Aviation – Sazerac - Tuxedo-
Hemingway special- Mai tai – long island ice tea – Sea Breeze – Moscow mule – Frozen strawberry Margarita – Frozen banana Daiquiri – Frozen Pina Colada.
I virgin cocktail: preparazioni di varie ricette inedite I centrifugati e gli estratti: preparazione di varie ricette inedite
Il MAESTRO DI CAFFE’ Novembre/Maggio
Caffetteria creativa: studio e preparazione di caffè speciali alcolici ed analcolici Preparazione di cappuccini con tecniche di latte art.
LA CUCINA DI SALA Febbraio/Maggio Cenni storici
Gli utensili del flambè Distillati e liquori da utilizzare Regole di servizio Esecuzione di alcune ricette classiche Argomenti non ancora svolti
La gestione delle risorse umane Leadership La gestione e l’organizzazione di un evento: happy-hour, cocktail party, ecc.;
Relazione finale La classe durante le ore di lezione ha sempre dimostrato interesse e impegno verso la
disciplina portando a termine il lavoro assegnato con autonomia e collaborazione.
Soprattutto durante le lezioni tecnico-pratiche gli allievi hanno mantenuto durante tutto
l'anno scolastico un comportamento adeguato che ha permesso a tutti di seguire in modo
proficuo le lezioni. Il profitto finale è da considerarsi quasi buono con un allievo eccellente.
1. Argomenti disciplinari, tempi e metodi di insegnamento
Gli argomenti sono stati sviluppati con il principio dell’alternanza e della progressività. I
moduli di sala, vino, caffetteria, flambè, bar e comunicazione, hanno trovato spazio
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contestualmente nelle lezioni di routine svolte in laboratorio, questo grazie all’attivazione di
un organigramma che prevedeva lo svolgimento di mansioni che hanno reso pratici i saperi
somministrati. Pertanto, tutte le lezioni si dividevano in due parti: la prima parte in aula con
spiegazioni degli argomenti in programma con l’ausilio della lim. La seconda parte in
laboratorio.
2 Criteri di valutazione per le prove di verifica.
Nelle verifiche pratiche l’allievo doveva dimostrare la capacità di assumere comportamenti
di buona autonomia e di cooperazione all’interno della brigata in grado di produrre risultati
pratici significativi. Nelle prove pratiche individuali l’allievo è stato valutato anche su:
portamento, manualità, abilità e professionalità
Le prove scritte somministrate prevedevano test con 3 o 6 domande aperte valutate
secondo una griglia già condivisa in sede dipartimentale.
3 Obiettivi raggiunti.
La classe ha dimostrato un impegno costante durante tutto l’arco dell’anno partecipando
alle lezioni tecnico-pratiche di laboratorio con entusiasmo e voglia di fare. Il comportamento
degli allievi e stato positivo e i risultati ottenuti sono quasi buoni con un allievo eccellente.
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DISCIPLINA: DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE DELLA STRUTTURA RICETTIVA
DOCENTE: Prof.ssa Anna Maria Olivetto
TESTO IN USO
G. Batarra e M. Mainardi, Imprese ricettive & ristorative oggi, Tramontana, volume per il
quinto anno
OSSERVAZIONI SULLO SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA:
Il programma di Diritto e Tecniche Amministrative della struttura ricettiva e’ stato trattato in
piena aderenza al programma ministeriale ed a quello concordato con i colleghi nelle
riunioni per materia. Si tratta di un programma molto vasto che spazia dalla
programmazione di una nuova attività economica ricettiva alla sua realizzazione,
all’analisi del mercato turistico per interpretarne le dinamiche, alle tecniche di marketing
turistico e web-marketing, all'analisi dei fattori economici territoriali che incidono sulle
abitudini alimentari, all'individuazione delle normative vigenti, nazionali e internazionali in
fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti.
La programmazione iniziale è stata portata a termine entro il 15 Maggio 2016.
METODI E MEZZI DI INSEGNAMENTO:
Per quanto riguarda i metodi ed i mezzi di insegnamento usati si fa riferimento al
documento del consiglio di classe. Durante le lezioni l’insegnante ha svolto il
programma mediante lezioni frontali, schemi riassuntivi alla lavagna, commento di
schemi, esempi e argomenti già presenti sul libro di testo. Per quanto riguarda il
business plan per un’azienda turistica la classe, suddivisa in due gruppi di lavoro, ha
svolto un esercizio presente sul libro di testo lavorando in autonomia e presentando i
risultati dello studio effettuato.
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE:
Anche per i criteri e per gli strumenti di valutazione si rimanda alla programmazione del
consiglio di classe e al documento medesimo.
Quasi tutte le verifiche scritte sono state fatte utilizzando la tipologia B: tre domande a
risposta aperta (max 10 righe), utilizzando per la valutazione la griglia allegata al
documento. Per facilitare lo studio e renderlo più mirato, sono state consegnate agli
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alunni delle domande di ripasso sui vari argomenti trattati. Queste domande sono state
utilizzate anche per effettuare in classe il ripasso ai fini dell’esame.
OBIETTIVI RAGGIUNTI:
Tra gli obiettivi individuati dal consiglio di classe si sono raggiunti quelli di comprensione e
di analisi, mentre non del tutto positive sono risultate la capacità di instaurare correlazioni
tra più fenomeni economici o fra fenomeni attinenti a diversi ambiti disciplinari e la
capacità di analizzare casi aziendali, predisponendo soluzioni a problematiche concrete
delle imprese.
Quasi tutta la classe è riuscita nel corso dell’anno a raggiungere risultati sufficienti, in
alcuni casi discreti e addirittura buoni. Un solo alunno ha dimostrato scarso impegno,
poca motivazione ed un approccio allo studio superficiale e discontinuo, conseguendo
risultati mediamente quasi sufficienti.
CONTENUTI DISCIPLINARI: TEMPI
PRIMO QUADRIMESTRE: modulo 1 unità 1-2 con integrazione del modulo 1 del testo di
quarta, modulo 2 unità 1-2, modulo 3 unità 1.
Settembre/ ottobre: presentazione del programma,
Mercato turistico internazionale e nazionale (esclusi i cambi)
Integrazione modulo 1 unità1 e2 con il modulo 1 del testo di
quarta
Ripasso dei documenti di bilancio affrontato nella classe quarta
Novembre: Pianificazione, programmazione aziendale e controllo di
gestione modulo 2 unità 1
Redazione del business plan modulo 2 unità 2
Dicembre: Simulazione aziendale: costruzione del business plan per
l'apertura di un'azienda turistica
Gennaio: marketing dei prodotti turistici: modulo 3 unità 1
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SECONDO QUADRIMESTRE: modulo 3 unità 2, modulo 4 unità 1,3
Febbraio: Strategie di marketing modulo 3 unità 2
Recuperi I° quadrimestre
Marzo/Aprile Marketing plan modulo 3 unità 2
Normativa del settore turistico e alberghiero: Modulo 4 unità 1,3
Maggio/Giugno Approfondimenti legislativi in merito alla normativa del settore
turistico e alberghiero. Ripasso.
PROGRAMMA SVOLTO
Integrazione: modulo 1 del testo di quarta Modulo 1 -Turismo e territorio:cenni
Unità 1: la domanda e l’offerta turistica: nuove prospettive
Il prodotto turistico esperienza-emozione
Il comportamento d’acquisto del turista
Unità 2: la destinazione turistica come prodotto turistico
La definizione di destinazione turistica
I fattori di attrazione di una località
La trasformazione di un luogo in prodotto turistico
Le figure chiave per la realizzazione del prodotto turistico
La creazione del sistema turistico
Le produzioni tipiche e il territorio
Modulo 1 - Mercato Turistico Internazionale
Unità 1: Il turismo Internazionale e gli enti statistici
Il turismo internazionale e lo sviluppo turistico
Gli enti di statistica nel turismo
Unità 2: Le dinamiche e i flussi del mercato turistico internazionale
Lo sviluppo turistico e lo sviluppo economico
I flussi turistici internazionali verso l'Italia: prospettive
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Modulo 2 – Business Plan nelle imprese ricettive
Unità 1: La pianificazione , la programmazione aziendale e il controllo di gestione
La pianificazione e la programmazione aziendale
L'analisi ambientale e l'analisi previsionale
L'analisi aziendale
La definizione di obiettivi e strategie e la redazione dei piani
La programmazione di esercizio e il budget
La struttura del budget
I costi standard
Le fasi di definizione del budget
Il controllo budgetario
I vantaggi e i limiti del budget
Unità 2: La redazione del business plan
La definizione degli indirizzi
La scelta dell'impianto
Il business plan
Il piano aziendale
L'esecuzione dell'impianto e l'avviamento della gestione
Modulo 3– Marketing dei prodotti turistici
Unità 1: Il marketing
Il marketing turistico
La segmentazione del mercato della domanda
Gli strumenti del micromarketing: il marketing mix
Marketing mix: il prodotto
La reputazione della destinazione turistica
Marketing mix: il prezzo
Marketing mix: la comunicazione
Marketing mix: la distribuzione
Marketing mix: il personale
Il marketing esperienziale
Il marketing dei prodotti turistici
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Unità 2: Le strategie di marketing e il marketing plan
Le strategie di marketing in funzione del mercato-obiettivo
Le strategie di marketing in funzione del Cvp
Il web marketing
Il marketing plan
Modulo 4 – Normativa del settore turistico e alberghiero
Unità 1: Le norme internazionali e comunitarie di settore
Le fonti normative internazionali
L'Organizzazione Mondiale del Turismo
Le fonti normative comunitarie
Il codice di comportamento ECTAA/HOTREC (cenni)
Unità 3: Le norme e le procedure per la tracciabilità dei prodotti
La tutela dei consumatori
La normativa UE nel settore alimentare
Le informazioni sugli alimenti
La tracciabilità e la rintracciabilità
I prodotti a km 0
I marchi di qualità dei prodotti agroalimentari
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DISCIPLINA: LABORATORIO SERVIZI ENOGASTRONOMICI SETTORE CUCINA
DOCENTE: Prof.ssa Nicoletta Barazzutti
TESTO IN USO
P. Gentilini, Cucina gourmet plus – La scuola di enogastronomia, Caldetini ed.
La classe è composta da 10 alunni, di cui una femmina e nove maschi, un alunno segue
con PEI differenziato. Nel complesso la classe ha sempre seguito con impegno e
partecipazione, i risultati di profitto sono più che soddisfacenti.
ARGOMENTI:
1° quadrimestre
Modulo 4: L’ organizzazione dell’impianto di cucina
Tipologie, cook & chill e cook& freeze, cucina sottovuoto
La cottura degli alimenti:
Cotture per induzione, conduzione e irraggiamento
Cotture in grasso. In un liquido, in umido, a secco e microonde
2° quadrimestre
Modulo 5: Il menù e la politica dei prezzi
Funzione del menu, pianificazione, la grafica, i costi e i prezzi di vendita
Il banqueting e i servizi esterni
Programma da svolgere dopo il 15 maggio
Ripasso e approfondimento dei principali argomenti svolti durante l’anno; eventuale
supporto alle tesine d'esame
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METODOLOGIE E SUSSIDI IMPIEGATI METODI E STRUMENTI
Oltre al libro di testo, strumento essenziale, l’insegnante, ha utilizzato dimostrazioni con
lezioni frontali con disegni e specchietti di percorso alla lavagna in modo da coinvolgere con
l’attenzione e il ragionamento gli alunni al fine di schematizzare e rendere dinamici i
contenuti delle lezioni.
Molti approfondimenti sono stati motivo di discussioni e confronti positivi, ogni lezione o
tematica affrontata veniva poi riconosciuta e studiata sul testo in dotazione.
SPAZI E TEMPI – PROGRAMMA SVOLTO
L’aula per la lezione frontale, per la lettura di riviste e giornali quotidiani o notizie in internet
inerenti il momento del programma.
I tempi sostanzialmente hanno rispettato quelli previsti dalla programmazione d’inizio anno
scolastico, la classe ha seguito con il giusto e dovuto ritmo lo scorrere della
programmazione senza difficoltà degne di nota.
CRITERI DI VALUTAZIONE
I criteri di valutazione adottati rispettano quelli individuati e proposti nelle riunioni per
Dipartimento, in ottemperanza alle disposizioni in materia vigenti.
Come previsto dalla programmazione iniziale il Docente ha adottato per ciascun
quadrimestre le seguente valutazioni:
Valutazione delle conoscenze acquisite mediante prova a domande aperte.
Esposizione orale
Andamento didattico-formativo-educativo nel quadrimestre
Valutazione delle conoscenze acquisite a ogni fine modulo. Le verifiche scritte sono
state fatte utilizzando la tipologia B: tre domande a risposta aperta (max 15 righe), con
valutazione in centesimi tradotta in decimi
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Andamento didattico – formativo - educativo nel quadrimestre. Per ciascun studente
la valutazione è stata basata sull’interesse, sull’applicazione nello studio, sugli interventi
costruttivi durante la lezione, sulla padronanza terminologica, sulla rielaborazione critica
dei contenuti, sulla partecipazione all’attività didattica e sulla crescita umana e culturale.
OBIETTIVI
Le competenze acquisite dalla classe possono considerarsi più che discrete. Tutti hanno
raggiunto una valutazione più che sufficiente. La maggioranza degli allievi è in grado di
tracciare autonomamente gli opportuni collegamenti concettuali tra le tematiche affrontate
durante l’anno. Il livello di attenzione e di applicazione è sempre stato discreto per la
maggioranza, sia la disciplina che le assenze sono da considerarsi nella norma.
Durante il percorso formativo la classe ha raggiunto in generale un livello di maturità e di
conoscenza della materia che soddisfa i seguenti obiettivi:
- Sapere conoscere ed adattare la produttività e l’organizzazione ristorative
alberghiera in funzione di diverse tipologia di servizio.
- Progettare menu per buffet e catering e banqueting.
- Pianificare ed elaborare menu per diverse tipologie ristorative. Saper scrivere
correttamente con regole tecniche e gastronomiche i menu.
- Conoscere quali sono i criteri per stabilire il corretto prezzo di vendita di un
prodotto per un sana gestione di un azienda ristorativa.
- Conoscere il giusto rapporto manager personale e la giusta collocazione
all’interno dell’azienda.
- Acquisire una mentalità ristorativa manageriale aperta e proiettata a migliorare e
valorizzare i servizi e la professione.
- Applicare un protocollo HACCP all’iinterno delle varie realtà ristorative
- Applicare le principali norme di sicurezza sul posto di lavoro
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DISCIPLINA: TEDESCO
DOCENTE: Prof. Rocco Craco
TESTO IN USO
Brigliano, Doni, Venturini, Paprika, Hoepli
OSSERVAZIONI DI CARATTERE GENERALE SULLA CLASSE
La classe si compone di 9 alunni e la lingua tedesca fa parte dell'area disciplinare di
indirizzo del corso Sala/Bar con 3 ore di lezione settimanali . Pur rispettando le linee
generali relative alle competenze di base e professionali, il programma è stato adattato alle
loro competenze linguistiche accumulate, anche se non continuativo a causa dei diversi
docenti che si sono alternati nel corso dei 5 anni. La classe ha mostrato interesse per la
disciplina e la partecipazione a volte è risultata non sempre attiva. L’impegno nelle attività
autonome e nello studio in generale è risultato disomogeneo, alcuni hanno mostrato un
forte interesse per la disciplina e un impegno costante raggiungendo anche buoni risultati e
altri, invece, si sono dimostrati più interessati e partecipi solo in occasioni di verifiche scritte
e orali. Le verifiche scritte e orali hanno evidenziato per alcuni una buona preparazione e
conoscenza delle strutture grammaticali e del lessico relativo al registro sala e vendita ed
altri hanno faticato per raggiungere gli obiettivi minimi.
CONOSCENZE
Gli alunni possiedono nozioni fondamentali relative a:
- Conoscenze linguistiche legate alle funzioni comunicative utili in situazioni di vita
quotidiana e relativo bagaglio lessicale;
- Conoscenza dei vari tipi di registri- enogastronomico del servizio in sala -
- Conoscenza degli strumenti necessari per la comprensione di un testo
enogastronomico
COMPETENZE
- Saper individuare gli elementi fondamentali di un testo –enogastronomico e del
sevizio;
- saper analizzare la struttura dei vari testi;
- saper riconoscere l'organizzazione sequenziale di un testo;
- saper mettere in relazione il contenuto di un messaggio di un testo con il contesto
enogastronomico .
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CAPACITA’
- Rilevare all'interno di un testo riferimenti relativi al sistema enogastronomico e del
servizio.
- riconoscere la specificità dei vari registri linguistici;
- riferire il contenuto di un testo in modo sintetico;
- esprimere proprie opinioni ed impressioni argomentandole.
CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE
UNITA’ DIDATTICA / MODULO Periodo
Ripetizione delle principali strutture grammaticali
funzionali alla produzione scritta e orale di contenuti
relativi ai vari registri:
SETTEMBRE-OTTOBRE
Modul 1
Die Mahlzeiten
I verbi di posizione
Schema preposizioni con l’accusativo-dativo
E preposizioni con wohin e wo
NOVEMBRE
Alkoholische Getraenke
Das Bier
Bier un Speisen
DICEMBRE - GENNAIO
Il passivo
DVD Good bye Lenin
Die Bar
GENNAIO-FEBBRAIO
Das Barpersonal
DVD Die Weisse Rose
Das Arbeiten in der Bar
FEBBRAIO-MARZO
Drinks un Cocktails
DVD Solino Eine italienische Familie in Deutschland
Le declinazioni dell’aggettivo
MARZO-APRILE
Die Berliner Mauer
Treffpunkt Berlin Corso di lingua tedesca
Wien Reiseziel
APRILE
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Die Bewerbung
Die Stellensuche
Lebenslauf
MAGGIO
METODOLOGIA
Date le caratteristiche di questa classe si è ritenuto opportuno privilegiare la
- Per l'analisi dei vari tipi di testo -turistico- commerciale-letterario ho scelto un preciso
criterio didattico, nell'intendo di fornire un metodo riutilizzabile e applicabile a un
qualsiasi brano.
- Comprensione globale del testo: in questa fase abbiamo cercato di comprendere il
messaggio globale e riceverne una prima impressione ponendo delle semplici e brevi
domande.
- L'analisi del testo ci è servita per una compressioni più dettagliata e per l'individuazione
di elementi linguistici più significativi. A questo scopo abbiamo individuato parole o
espressioni fondamentali per la suddivisione del testo in paragrafi in modo da poter
riassumere gli stessi con brevi frasi e parole chiavi ecc.
- Interpretazione- Gli elementi evidenziati nell'analisi testuale sono stati la base su cui
abbiamo impostato l'interpretazione del testo, qui si sono poste diverse domande -
warum -wo -wer
- wann -wie in modo da inserire il testo in un quadro enogastronomico e del servizio.
MATERIALI DIDATTICI
- Il libro di testo
- Enogastronomia: PAPRIKA NEU ed Hoelpi
- Fotocopie in lingua originale
utilizzando come
MODALITA’ DI LAVORO
Lezione frontale, lavori in coppia in classe, stesura di lavori per casa, esercizi di
compressione, di completamento, anali di diverse tipologie testuali enogastronomico-
turistico.
TIPOLOGIA DELLE PROVE SCRITTE ED ORALI E VALUTAZIONE
46
Nella produzione scritta gli alunni hanno svolto
Questionari di comprensione di testi scritti, domande su argomenti di turismo -
commerciale
Nella produzione orale gli alunni hanno prodotto:
Esposizione orale dei vari argomenti di natura enogastronomica.
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
La valutazione viene effettuata tenendo e utilizzando la griglia deliberata dal dipartimento di
lingue straniere (eventualmente allegare la griglia)
47
DISCIPLINA: INGLESE
DOCENTE: Prof.ssa Andreina Baroni
TESTO IN USO
O. Cibelli, D. D’Avino e F. Ripanti, That’s Catering, Clitt
PROGRAMMA SVOLTO TEMPI DI REALIZZAZIONE
MODULO QUATTRO: Unità due Wine: The Bottled Art p.230 Service Temperature p.232 Storing Wine & Useful Tips p.232 Wine tasting p.233 Wine Appellations (photocopy) Wine Service Etiquette (photocopy) How to read an Italian Wine Label Veneto in A Glass (photocopy) Recioto della Valpolicella (photocopies) Amarone (photocopy) Cannonau wine card p.241 Brunello di Montalcino (photocopy) Bardolino wine card p.244 Pinot noir (photocopy) Merlot (photocopy)
settembre/ ottobre
MODULO TRE: Unità uno: Nutrition & Food science p.144/145 The nutrients in food: function of nutrients p.146/149 Healthy eating, The Healthy Eating Pyramid p.150/151 The Mediterranean diet p.155 + photocopy Unità tre: Lifelong nutrition: p.172/173 vegetarians’ diet p.174 Food allergies Food intolerances p.158 Differences between food allergies and intolerances (photocopy) The Coeliac disease p.159 New EU law on food information Welcoming guests with special requirements (photocopies)
ottobre/ novembre dicembre/ gennaio
48
MODULO DUE: Unità due HACCP + video Benefits of Food Hygiene Costs of Poor Food Hygiene p.113 HACCP in the Global world p.115 HACCP guarantees food hygiene and safety in catering p.116 The seven HACCP principles p.120 The Origin of HACCP p.121 Cleaning and Disinfection p.122
febbraio
MODULO DUE: Unità uno Food-borne diseases p.107 Bacteria and Food Poisoning p.108/109 Food Contamination: The invisible challenge p.110 Personal Hygiene p.111 Four basic food safety principles by U.S.D.A.: clean, separate, cook, chill (video + photocopies)
marzo
MODULO QUATTRO: Unità Quattro The banquet in the past p.267 Banqueting p.269 Catering for special events (photocopy) The Coffee Break (photocopy) The Business Lunch (photocopy) Types of buffets (photocopy) The Cocktail Party (photocopy) Current Trends in Cocktail Parties History of the Cocktail Party (photocopy)
aprile
MODULO UNO: Unità quattro Job Opportunities p.84 The Application Letter p.92/94 European Curriculum Vitae Format p.100 Writing a Curriculum Vitae (photocopy)
maggio
Dopo il 15 maggio le ore di lezione saranno dedicate a interrogazioni, ripasso del
programma svolto, dialoghi, conversazioni. Gli strumenti utilizzati per verificare il
progressivo sviluppo nell’apprendimento degli allievi sono state la correzione dei compiti
per casa, le interrogazioni, le verifiche scritte. Mediamente sono state ritenute necessarie
tre valutazioni
49
scritte per quadrimestre e due orali. Le prove sono state sia di tipo oggettivo che soggettivo
con diverse tipologie (vero/falso, abbinamento, completamento, trasformazione, traduzione,
domande aperte). Nel regolare svolgimento delle lezioni si è fatto uso del libro di testo, di
materiale in fotocopia fornito dall'insegnante, di schemi alla lavagna, del lettore CD e video.
METODO DI INSEGNAMENTO
Si è utilizzata la seguente metodologia di lavoro:
L’insegnamento/apprendimento di L2 ha seguito l’approccio funzionale-comunicativo, di
conseguenza obiettivo primario è stato il graduale sviluppo delle quattro abilità
fondamentali (listening, speaking, reading and writing) accompagnato dal momento di
riflessione sugli aspetti della lingua, per il raggiungimento dell’efficacia comunicativa.
SPAZI E TEMPI
Sia nel primo che nel secondo quadrimestre il programma è stato svolto nei tempi
preventivati.
CRITERI DI VALUTAZIONE
La tipologia delle prove è stata coincidente con gli esercizi utilizzati e corretti in classe. Gli
ambiti che si sono valutati riguardano le quattro abilità fondamentali. Si sono effettuate
prove soggettive e oggettive, in quanto le prime mettono in condizione di agire in modo
autentico e spontaneo, mentre le seconde permettono di accertare, ad esempio, le
conoscenze morfo-sintattiche fonologiche o il possesso del lessico. Per le verifiche orali si è
tenuto conto della conoscenza degli argomenti di micro lingua trattati, della capacità di
discutere i diversi argomenti, della capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e della
padronanza della lingua e proprietà del linguaggio disciplinare.
La valutazione quadrimestrale e finale non si è limitata alla misurazione dei dati forniti dalle
varie verifiche (scritte e orali), ma ha incluso un esame di tutto il processo educativo
didattico nel suo punto di partenza, in itinere e al termine.
Si è tenuto conto anche dei seguenti elementi:
- cammino intrapreso dal discente in relazione alle sue reali possibilità
- attenzione, partecipazione, interesse
- impegno a casa e in classe
50
OBIETTIVI RAGGIUNTI
La classe ha mantenuto un atteggiamento generalmente positivo e partecipe nei confronti
della disciplina anche se lo studio è stato talvolta discontinuo.
Il profitto risulta sufficiente per tutti gli allievi mentre un paio di alunni, più motivati ed
impegnati, hanno raggiunto un livello di preparazione discreto.
51
DISCIPLINA: MATEMATICA
DOCENTE: Prof.ssa Antonia Azzini
testo in uso
L. Sasso, La matematica a colori 4 e 5 edizione gialla leggera, DeA Scuola-Petrini OSSERVAZIONI SULLO SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA
Il programma svolto, da completare entro il 15 maggio, è stato caratterizzato da numerosi
momenti di revisione dei concetti e d’esercitazione pratica alla lavagna, per consentire una
più adeguata comprensione degli stessi e una maggiore assimilazione dei procedimenti di
calcolo. Le lezioni si sono svolte con una buona partecipazione di tutta la scolaresca. Le
consegne assegnate a casa non sono state portate a compimento dalla totalità degli
studenti, tranne da quelli più impegnati. La capacità di esposizione è sufficiente anche se
qualche alunno necessita di conferme per procedere.
PROGRAMMA SVOLTO
Studio di funzioni: sono state trattate principalmente funzioni algebriche razionali intere e
fratte. Sono state trattate anche funzioni irrazionali intere e fratte e trascendenti
esponenziali e logaritmiche in semplici casi.
Revisione della definizione di funzione con esempi e contro esempi, di dominio,
codominio, e asintoto (settembre),
Revisione della classificazione (possibile dal grafico) di una funzione dal grafico
proposto e dall’equazione (settembre),
Revisione del calcolo del campo di esistenza in forma insiemistica e intervallare
(settembre),
Revisione dell’individuazione dell’insieme delle immagini dal grafico proposto
(settembre),
Revisione delle simmetrie rispetto all’asse y e rispetto all’origine dal grafico proposto
e dall’equazione (settembre),
Revisione della individuazione dei punti di intersezione con gli assi cartesiani dal
grafico proposto e dall’equazione (settembre-ottobre),
Revisione dello studio del segno dal grafico proposto e dall’equazione e
delimitazione del grafico (settembre-ottobre),
Revisione delle funzioni iniettive e suriettive, funzioni monotone (settembre),
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Revisione del calcolo dei limiti inerente allo studio di funzione ai valori esclusi dal
dominio e agli infiniti sia a partire dall’equazione che a partire da un grafico proposto
(settembre-ottobre),
Revisione del calcolo dei limiti nei casi il cui risultato sia del tipo numero/0,
0/numero, ∞/numero (con l’individuazione del segno dell’infinito coi limiti da destra e
da sinistra), numero/∞ (settembre-ottobre),
Revisione del calcolo dei limiti e della regola pratica nel caso ∞/∞ per le funzioni
polinomiali fratte (settembre-ottobre),
Revisione del calcolo dei limiti anche in presenza delle forme di indeterminazione
0/0, ∞/∞, (settembre-ottobre),
Revisione della determinazione delle equazioni degli asintoti orizzontali, verticali e
obliqui individuati col calcolo dei limiti, revisione della regola di Ruffini (settembre-
ottobre),
Definizione di funzione continua in un punto. Studio dei casi di discontinuità di una
funzione anche nel caso di discontinuità eliminabile (novembre),
Calcolo della derivata prima, significato geometrico della derivata di una funzione in
un punto, funzione crescente e decrescente, determinazione dei punti di massimo e
minimo relativo (da ottobre a dicembre),
Problemi di massimo e minimo (dicembre-gennaio),
Determinazione dell’equazione di una retta tangente ad una funzione in un suo
punto (da ottobre),
Integrale indefinito: calcolo dell’insieme delle primitive di una funzione, (marzo),
Integrale definito: calcolo dell’area della regione finita di piano compresa tra l’asse x
e una funzione polinomiale intera. Calcolo dell’area compresa tra due funzioni
polinomiali (marzo-aprile),
Problemi inerenti il calcolo integrale definito (aprile-maggio),
Durante il mese di giugno e dopo il 15 maggio sarà proposto il calcolo delle probabilità e
saranno effettuate esercitazioni di revisione e approfondimento delle tematiche svolte.
53
METODI DI INSEGNAMENTO/SPAZI E TEMPI
Salvo per attività scolastiche di altro genere, che hanno impedito lo svolgimento di un
certo numero di ore di lezione, abbiamo avuto a disposizione tre ore settimanali di lezione
che sono state svolte in classe attraverso lezione frontale. Le spiegazioni sono state
proposte con l’utilizzo costante del libro di testo per facilitare un approfondimento
casalingo. Le attività di recupero e sostegno sono state caratterizzate da numerosi
momenti di revisione ed approfondimento delle tematiche svolte. I concetti sono stati
sempre introdotti in forma intuitiva evidenziando l’aspetto grafico e proponendo numerosi
esempi e contro esempi per facilitare la comprensione dei concetti teorici. Ho fornito
regolarmente esercizi da svolgere a casa che sono sempre stati corretti. Numerosi sono
stati i processi individualizzati per alunni in difficoltà relativamente a singoli argomenti.
Le prove di verifica proposte sono state numerose e sempre annunciate con largo
anticipo, a volte è stata proposta una simulazione della stessa. Sono stati utilizzati
principalmente quesiti a risposta breve. Per la valutazione sono stati utilizza punteggi dal
dieci al cento, poi tradotti in decimi.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Riguardo alla programmazione curricolare, sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in
termini di:
CONOSCENZE
CALCOLO ALGEBRICO
Pressoché tutti gli alunni conoscono adeguatamente le regole fondamentale atte alla
risoluzione d’equazioni e disequazioni razionali di primo e secondo ordine, intere e
frazionarie.
Pressoché tutti gli alunni conoscono il metodo della sostituzione per risolvere i sistemi di
primo e secondo grado.
FUNZIONI
Pressoché tutti gli alunni sanno le definizioni proposte in modo accettabile. Conoscono in
modo adeguato la classificazione delle funzioni e le regole atte a calcolare il loro dominio,
la definizione di funzione, di asintoto, di dominio e di codominio/insieme delle immagini.
Conoscono in modo adeguato le regole teoriche atte alla verifica della simmetria di una
funzione anche se non tutti eseguono la verifica in modo formalmente corretto. Conoscono
il concetto di funzione crescente o decrescente in un intervallo e di funzione monotona in
54
senso stretto o lato. Non tutti hanno memorizzato la definizione di funzione continua in un
punto e, a volte, confondono tra loro i tre tipi di discontinuità possibili. Sanno esprimere la
definizione di derivata dal punto di vista geometrico in modo differenziato.
LIMITI
Non è stata trattata la definizione di limite in modo teorico, ma gli alunni conoscono il
concetto in modo intuitivo e sanno quando si deve calcolare il limite finito e infinito
all’interno di uno studio di funzione. Pressoché tutti riconoscono le due forme di
indeterminazione trattate / e 0 / 0 e sanno dedurre a cosa porta il risultato di un limito
risolto. Nel caso di x tendente a infinito per le funzioni algebriche razionali fratte è stata
introdotta la regola che desume il risultato dai gradi del numeratore e del denominatore.
Non tutti sanno impostare i limiti necessari per calcolare l’equazione dell’asintoto obliquo o
verificare la discontinuità di una funzione in un punto.
DERIVATA PRIMA
La maggioranza degli alunni ha memorizzato coerentemente le regole di derivazione di
una funzione algebrica o trascendente, ma non tutti riescono a calcolare i punti di
massimo o minimo relativo. Qualcuno ha compreso in modo adeguato la procedura da
attuare per trovare la retta tangente ad una funzione in un suo punto.
INTEGRALE INDEFINITO
La maggioranza degli alunni ha memorizzato coerentemente le regole elementari di
integrazione e sa calcolare l’insieme delle primitive di una funzione. Al bisogno sa
impostare un semplice integrale per sostituzione.
INTEGRALE DEFINITO
Gli studenti riescono a calcolare l’area della regione finita di piano nel caso di funzioni
assegnate. Hanno difficoltà nel caso di problemi assegnati da interpretare.
COMPETENZE
Gli alunni sanno, in modo sufficiente, dedurre dal grafico cartesiano di una funzione la
classificazione, la simmetria presente, il dominio e il codominio in forma insiemistica o
intervallare, le coordinate delle intersezioni con gli assi, il segno, i limiti ai valori esclusi dal
dominio e quelli agli infiniti, le equazioni degli asintoti orizzontali e verticali, i tipi di
discontinuità, i valori di massimo e minimo relativo, la crescenza o decrescenza della
funzione, la monotonia in senso stretto o lato, la suriettività e iniettività di una funzione.
55
Differente è la situazione se viene assegnata l’equazione di una funzione da studiare. Tutti
sanno classificare una funzione, ma per qualcuno ci sono difficoltà nel calcolare i risultati
che seguono. Solo qualche alunno riesce a tracciare il grafico di una funzione utilizzando
tutti i dati raccolti. Affrontano con una discreta sicurezza il calcolo di limiti finiti e infiniti,
anche in presenza della forma d’indeterminazione del tipo / , e la verifica della
simmetria presente.
CAPACITA’
La capacità di intervento è adeguata, e qualche ragazzo, impegnato costantemente nello
studio e nell’applicazione, sa applicare in modo appropriato le conoscenze acquisite e
riesce ad attuare collegamenti tra gli argomenti trattati.
Le capacità logiche espositive non sono omogenee per tutti, così come la precisione
simbolica nella risoluzione degli esercizi trova notevoli differenze all’interno della
scolaresca. Per qualcuno restano evidenti difficoltà d’impostazione e calcolo quindi, pur
avendo una preparazione in generale pressoché sufficiente, qualche ragazzo è lento nella
risoluzione degli esercizi, non formalmente corretto nella formulazione delle risposte o non
sa interpretare correttamente la richiesta e necessita di spiegazioni aggiuntive.
Nella valutazione finale si è tenuto conto del raggiungimento degli obiettivi prefissati, dei
prerequisiti e delle conoscenze acquisite, dei progressi fatti in relazione all’autonomia
raggiunta, della capacità di esposizione e di rielaborazione di un testo scritto.
56
DISCIPLINA: SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE DOCENTE: Prof.ssa Egizia Franceschini
testo in uso
Fiorini, Coretti, Bocchi, Corpo libero, Marietti scuola La classe 4As è composta solamente da 9 alunni di cui1 sola ragazza che dai test motori
iniziali sono risultati mediamente dotati di buone capacità motorie. Una classe disponibile al
dialogo educativo e che risponde positivamente alle proposte e agli stimoli,e che conosco
dallo scorso anno scolastico. Dal punto di vista disciplinare e stata una buona classe e il
clima di lavoro è sempre stato favorevole al raggiungimento degli obiettivi.
Obiettivi didattici
tollerare un carico minimo di lavoro per un tempo prolungato
Conoscere e praticare almeno uno sport di squadra
Saper trasferire capacità e competenze motorie in realtà ambientali diversificate
Saper realizzare progetti motori autonomi
Acquisire la coscienza dei processi che avvengono nel nostro corpo
Obiettivi educativi
Acquisire una cultura dell’ attività motoria e un metodo di lavoro che permetta di
riorganizzare le proprie esperienze in maniera autonoma
Far proprio il valore sociale e culturale di un sano e sostenibile stile di vita
Favorire il consolidamento di un’ educazione sociale e civica basata sul rispetto di se, degli
altri, dell’ambiente e delle strutture
Conoscere le norme più comuni di primo intervento e di pronto soccorso
Metodi e tecniche d’insegnamento
Metodologie globali saranno alternate ad interventi analitici e correttivi
spiegazioni verbali e dimostrazioni pratiche alle quali seguiranno azioni di
controllo/ripetizione/correzione anche in forma individualizzata
utilizzo di supporti digitali e cartacei
Strumenti di verifica
Tests d’ingresso motori e scritti volti ad indagare le reali possibilità e i livelli di strutturazione
motoria
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Osservazione di ogni singolo processo di apprendimento al fine di valutare i reali progressi
e le reali attitudini degli studenti
Impegno e partecipazione mostrato dallo studente nel corso dell’intero anno scolastico
Programma
Conoscere il movimento-Capacità Condizionali, Modificazioni fisiologiche:
Tests d’ingresso di attitudine motoria;
Miglioramento soglia aerobica, esercizi di stretching;
Miglioramento della soglia aerobica e delle capacità motorie in generale, 1000m e
preparazione alla campestre fase di Istituto;
Esercizi a corpo libero per il miglioramento della tonicità e della mobilità
GIOCO e SPORT
Pallavolo:
fondamentali di squadra: ricezione a 4, pratica di gioco;
fondamentali di squadra: la copertura all’attacco dalla zona 2 e 4;
Pratica di gioco e arbitraggio
Calcetto:
fondamentali di squadra: difesa a uomo e a zona, pratica di gioco e arbitraggio;
Basket:
fondamentali di squadra:la difesa a zona e a uomo
fasi di gioco e di arbitraggio
Cenni di storia dello sport: dall’antica Grecia ai nostri giorni;
Da svolgere dopo:
Sport e politica: lo sport nei regimi totalitari;
Visione del film “Olimpia” di L. Riefensthal 1936;
Sport e politica: conflitto arabo Israeliano: visione del film “Munchen 72” di Spilberg;
Verona 5/5/16 Prof.ssa E.Franceschini
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DISCIPLINA: RELIGIONE CATTOLICA
DOCENTE: Prof. Alessandro Leoni
testo in uso
M. Salani, Il Maestro di Tavola, EDB
PROGRAMMA SVOLTO
Maturità scolastica e maturità umana
- relazioni e differenze;
- il significato del termine “maturo”;
- i caratteri della maturità e le sue componenti: Testa (razionalità);
Cuore (sentimenti);
Mani (agire pratico).
Le mie scelte future e la vita sociale
- “atteggiamento verso la vita”: test per capire che cosa guida le mie scelte;
- l’importanza del “discernimento” secondo la tradizione dei Gesuiti;
- visione del film “I cento passi” e discussione;
- visione del film “Questione di tempo” sul tema delle scelte (dopo 15 maggio).
La dottrina sociale della chiesa
- discussione a partire dai principali temi della "Rerum Novarum": proprietà privata, bene
comune, lotta di classe e "giusto salario";
- il ruolo della religione e del cristianesimo nei conflitti: visione e discussione sul film
“Joyeux Noël”;
- (dopo 15 maggio) azioni che producono il cambiamento: gli esempi del “microcredito”,
del commercio “equo e solidale” e del “consumo critico”.
Ebraismo e antisemitismo
- visione del film “The Believer” e discussione;
- Le regole alimentari ebraiche (kasher);
- presentazione e commento alla preghiera dello "Shema' Israel" come cuore
dell'esperienza religiosa dell'ebraismo ;
- Visione del film "Il figlio dell'Altra".
Temi: il conflitto israeliano-palestinese, le scelte e l'educazione.
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L'essenza del cristianesimo
- Confronto sui punti essenziali della dottrina cristiana
- le lettere di S. Paolo, in particolare 1 Cor 13.
METODO DI INSEGNAMENTO SEGUITO
Lezione frontale dialogata
CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione nasce dalla partecipazione al dialogo educativo
Sono stati utilizzati i seguenti giudizi: Eccellente (10) - Ottimo (9) - Buono (8) - Discreto (7) -
Sufficiente (6) - Insufficiente (5) - Scarso (4)
OBIETTIVI RAGGIUNTI
La classe ha dimostrato buon interesse e una discreta partecipazione agli argomenti
proposti, assumendo un atteggiamento maturo e responsabile.
Nel complesso il giudizio è buono.
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Griglie di valutazione relative alle prove d'esame
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Griglie di valutazione relative alle prove d'esame
Vengono proposte griglie di valutazione per le prove d’esame elaborate dai docenti dell’Istituto. Alcune di queste griglie sono state utilizzate nelle simulazioni effettuate nel corso dell’anno scolastico.
Prima Prova scritta
PRIMA PROVA: «ITALIANO» Analisi del testo
Candidato:
Indicatori / Descrittori
grav. insuff 1-5
Insuff 6-9
Suff. 10
discreto 11-12
buono 13-14
ottimo 15
Comprensione del testo
Competenza negli strumenti di analisi
Correttezza e proprietà linguistica
Contestualizzazione
Totale Punteggio = totale / 4
62
DESCRITTORI E INDICATORI DI VALUTAZIONE: ANALISI DEL TESTO
CANDIDATO:
Indicatori / Descrittori
grav. insuff
1-5
Insuff. 6-9
Suff. 10
discreto 11-12
buono 13-14
ottimo 15
Comprensione del testo
Gravi errori nella comprensione e interpretazione.
Parziale e approssimativa
Essenziale ma corretta
Essenziale e completa
Completa e sicura
Approfondita, es auriente e con apporti personali.
Competenza negli strumenti di analisi
Gravi difficoltà nell’uso degli strumenti di analisi
Uso improprio degli strumenti di analisi
Uso corretto di alcuni strumenti di analisi.
Uso corretto degli strumenti di analisi
Padronanza sicura degli strumenti di analisi
Padronanza efficace e significativa degli strumenti di analisi.
Correttezza e proprietà linguistica
Gravi e diffusi errori morfosintattici, ortografici e lessicali.
Presenza di errori morfosintattici, ortografici e lessicali.
Accettabile pur con qualche incertezza morfosintat tica e lessicale.
Stesura corretta pur con qualche improprietà linguistica.
Esposizione corretta, approfondita e fluida
Esposizione appropriata, fluida e originale.
Contestualizza zione
Assente o arbitraria
Parziale e approssimativa.
Parziale, ma pertinente
Completa e pertinente
Precisa ed efficace
Articolata, precisa e originale.
Totale Punteggio = totale / 4
63
Saggio breve /articolo di giornale
CANDIDATO:
Indicatori / Descrittori Grav.insuff 1-5
Insuff. 6-9
Suff. 10
discreto 11-12
buono 13-14
Ottimo 15
Aderenza e sviluppo della tematica proposta
Comprensione dei documenti dati
Coerenza e coesione dello sviluppo argomentativo
Correttezza e proprietà linguistica
Consegne: destinatario,titolo, attualizzazione
Totale Punteggio = totale / 5
64
DESCRITTORI E INDICATORI DI VALUTAZIONE SAGGIO BREVE /ARTICOLO DI GIORNALE
CANDIDATO:
Indicatori / Descrittori Grav.insuff 1-5
Insuff. 6-9
Suff. 10
discreto 11-12
buono 13-14
Ottimo 15
Aderenza e sviluppo della tematica proposta
Esclude la tematica proposta
Affronta marginalmente la tematica proposta.
Si attiene alla tematica proposta.
Si attiene alla tematica proposta e la sviluppa con una certa articolazione.
Sviluppa la tematica proposta anche con riferimenti a conoscenze personali.
Sviluppa la tematica proposta in modo rigoroso ed originale.
Comprensione dei documenti dati
Gravi errori nella comprensione e nell’interpretazione
Gravi errori nella comprensione e nell’interpre tazione.
Comprensione globale dei documenti pur con qualche incomprensione.
Comprensione complessiva e corretta.
Comprensione precisa e puntuale.
Approfondita e completa.
Coerenza e coesione dello sviluppo argomentativo
Frammentaria e con evidenti incongruenze logiche.
Frammentaria e con evidente incongruenze logiche,
Argomentazione coerente anche se poco autono ma rispetto ai documenti dati.
Argomentazio ne coerente e autonoma.
Argomentazio ne autonoma e chiara,
Argomentazione, chiara e stringente
Correttezza e proprietà linguistica
Gravi e diffusi errori morfosintattici, ortografici e lessicali.
Gravi e diffusi errori morfosintattici ortografici e lessicali.
Accettabile pur con qualche incertezza morfosintattica e lessicale.
Stesura corretta pur con qualche improprietà linguistica.
Esposizione corretta e fluida
Esposizione fluida e con appropriato registro stilistico.
Consegne: destinatario, titolo, attualizzazione
Assenza o gravi errori nel rispetto delle consegne.
Parziali rispetto delle consegne.
Rispetto delle consegne pur con qualche incongruità.
Rispetto delle consegne con una corretta formalizzazione.
Rispetto pieno e corretta delle consegne.
Rispetto delle consegne congruo e originale
Totale Punteggio = totale / 5
DESCRITTORI E INDICATORI DI VALUTAZIONE TEMA STORICO
CANDIDATO:
Indicatori /Descrittori Grav.insuf
f 1-5 Insuff. 6-9
suff10
discreto 11-12
buono 13-14
ottimo 15
Aderenza e sviluppo della tematica proposta
Conoscenza dei contenuti
Correttezza e proprietà linguistica
Contestualizzazione
Totale Punteggio = totale / 4
65
DESCRITTORI E INDICATORI DI VALUTAZIONE TEMA STORICO
CANDIDATO: Indicatori /Descrittori
Grav.insuff 1-5
Insuff. 6-9
suff. 10
discreto 11-12
buono 13-14
ottimo 15
Aderenza e sviluppo della tematica proposta
Esclude la tematica proposta
Affronta marginalmente la tematica proposta.
Si attiene alla tematica proposta.
Si attiene alla tematica proposta e la sviluppa con una certa articolazione.
Sviluppa la tematica proposta anche con riferimenti a conoscenze personali.
Sviluppa la tematica proposta in modo rigoroso e con riflessioni critiche.
Conoscenza dei contenuti
Gravi e diffuse lacune
Parziale e approssimativa.
Essenziale e corretta
Essenziale e completa.
Completa e sicura
Approfondita esauriente.
Correttezza e proprietà linguistica
Gravi e diffusi errori morfosintattici, ortografici e lessicali.
Presenza di errori morfosintattici, ortografici e lessicali.
Accettabile pur con qualche incertezza morfosintattic a e lessicale.
Stesura corretta pur con qualche improprietà linguistica.
Esposizione corretta e fluida
Esposizione fluida e con appropriata terminologia specifica.
Contestualizzazione Assente o arbitraria.
Parziale e approssimativa.
Parziale, ma pertinente.
Completa e pertinente.
Precisa ed efficace
Articolata, precisa e critica.
Totale Punteggio = totale / 4
TEMA DI ATTUALITÀ:
CANDIDATO:
Indicatori / Descrittori grav.insuff
1-5 Insuff. 6-9
Suff 10
discreto 11-12
buono 13-14
ottimo 15
Aderenza e sviluppo della tematica proposta
Informazione sui contenuti
Coerenza e coesione
Correttezza e proprietà linguistica
Totale punteggio = totale / 4
66
DESCRITTORI E INDICATORI DI VALUTAZIONE
TEMA DI ATTUALITÀ:
CANDIDATO:
Indicatori / Descrittori
grav.insuff 1-5
Insuff. 6-9
suff. 10
discreto 11-12
buono 13-14
ottimo 15
Aderenza e sviluppo della tematica proposta
Esclude la tematica proposta.
Affronta marginalmente la tematica proposta.
Si attiene alla tematica proposta pur sviluppandola in modo generico.
Si attiene alla tematica proposta e la sviluppa con una certa articolazione.
Sviluppa la tematica proposta anche con riferimenti a conoscenze personali.
Sviluppa la tematica proposta in modo rigoroso e con riflessioni personali.
Informazione sui contenuti
Scarsa Parziale e approssimativa.
Essenziale anche se non ricca.
Essenziale e completa.
Sicura ed esauriente
Approfondita e documentata.
Coerenza e coesione
Frammentaria e con evidenti incongruenze logiche
Frammentaria e con qualche incongruenza logica.
Stesura sostanzialmente coerente.
Stesura coerente e con un apppropriato uso dei connettivi.
Stesura coerente ed equilibrata nelle parti.
Stesura lineare chiara e stringente.
Correttezza e proprietà linguistica
Gravi e diffusi errori morfosintattici, ortografici e lessicali.
Presenza di errori morfosintattici, ortografici e lessicali.
Accettabile pur con qualche incertezza morfosintattica e lessicale.
Stesura corretta pur con qualche improprietà linguistica
Esposizione corretta e fluida.
Esposizione fluida e ricca nel lessico.
Totale punteggio = totale / 4
67
Seconda Prova scritta GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA Materia: Candidato …………………………………………………Classe 5° …… Data…………………….. PUNTEGGIO I PARTE max 9 punti su 15
Indicatori Descrittori Punteggio
Conoscenza e completezza dei contenuti richiesti
1. non sviluppa i contenuti richiesti o li sviluppa solo in minima parte
2. sviluppa i contenuti richiesti solo superficialmente o li sviluppa adeguatamente solo in parte.
3. sviluppa e rielabora i contenti e le riflessioni proposte in modo rigoroso rispettando le consegne .
1 2 3
Pertinenza dei contenuti in relazione alla richiesta
1. svolge la tematica in modo superficiale e/o incoerente o fuori tema.
2. svolge l’elaborato in modo semplice rispettando però le consegne.
3. svolge l’elaborato in modo corretto e preciso
1 2 3
Esposizione e utilizzo della terminologia specifica
1. Espone in modo poco organico e poco corretto non
usa la terminologia specifica
2. Espone in modo semplice, con qualche imperfezione
sul linguaggio specifico
3. Espone in modo fluido, appropriato e corretto
1 2 3
Voto Finale della Prova
…./15
Il punteggio massimo ottenuto nella prima parte è di 9/15.
68
II Parte max 6 su 15 La griglia sottostante è suddivisa in indicatori, descrittori e quesiti . I quesiti sono numerati in modo corrispondente a quelli proposti dal compito. Verrà ovviamente compilata solo la colonna con il numero corrispondente dei due quesiti scelti dallo studente . Il punteggio totale dei due quesiti potrà essere max di 18 punti ,che verranno riproporzionati al punteggio massimo possibile della somma dei due quesiti 6 punti su 15, seguendo la tabellina esplicativa della pagina successiva . GRIGLIA VALUTAZIONE SECONDA PARTE
INDICATORI
DESCRITTORI
1° quesito
2° quesito
3° quesito
4° quesito
conoscenza e completezza degli argomenti
1. non sviluppa i contenuti richiesti o li sviluppa in minima parte.
1
1
1
1
2. sviluppa i contenuti richiesti solo superficialmente o li sviluppa adeguatamente in minima parte
2
2
2
2
3. sviluppa e rielabora i contentui e le riflessioni proposte.
3
3
3
3
Pertinenza dei contenuti in relazione alla richiesta
1.risponde in modo incoerente confuso o fuori tema.
1
1
1
1
2.risponde in modo semplice ed aderente ai contenuti proposti,qualche difficoltà nella sintesi .
2
2
2
2
3. risponde correttamente ed in modo adeguato con buona capacità di sintesi
3
3
3
3
correttezza formale
1.gravi errori nell’esposizione e nella terminologia
1
1
1
1
2.qualche errore di esposizione e nella terminologia
2
2
2
2
3.esposizione tecnica e corretta
3
3
3
3
PUNTEGGIO TOTALE dei 2 QUESITI
69
TABELLA PER CONVERTIRE il punteggio dei due QUESITI in punti max 6/15
PUNTEGGIO TOTALE PER i 2 QUESITI
3-4 5-7 8-10 11-13 14-16 17-18
1 2 3 4 5 6
Il punteggio ottenuto nella prima parte del compito va addizionato al punteggio ottenuto nella seconda parte. PUNTEGGIO I PARTE .................................../15 PUNTEGGIO II PARTE ................................../15 PUNTEGGIO TOTALE II PROVA ...................... 15
70
Terza Prova scritta
Griglia di Valutazione della Terza Prova:
MATERIA: _____________________________ CANDIDATO/A: _______________________________________
Quesito Conoscenza dei contenuti
Punti Aderenza alla traccia
Punti Correttezza e uso del lessico specifico e/o della grammatica
Punti Totale
1 1-8 0-4 0-3 /15
Quesito Conoscenza dei contenuti
Punti Aderenza alla traccia
Punti Correttezza e uso del lessico specifico e/o della grammatica
Punti Totale
2 1-8 0-4 0-3 /15
Quesito Conoscenza dei contenuti
Punti Aderenza alla traccia
Punti Correttezza e uso del lessico specifico e/o della grammatica
Punti Totale
3 1-8 0-4 0-3 /15
TOTALE 3 QUESITI /45
RISULTATO (TOTALE 3 QUESITI : 3)…………..:3 /15
71
Indicatori Conoscenza dei contenuti
1 Non conosce l’argomento
2 Conoscenze frammentarie, incapacità di orientarsi
3 Conoscenze lacunosa linguaggio inadeguato
4 Conoscenze parziali , linguaggio improprio
5 Conosce i dati essenziali degli argomenti
6 Conoscenze complete ma non approfondite, linguaggio essenziale
7 Conoscenze articolate, approfondite, e buona capacità di sintesi
8 Conoscenze ampie, articolate, frutto anche di esperienze e approfondimenti personali
Indicatori Aderenza alla traccia
0 L’alunno non risponde
1 La risposta non è attinente alla traccia
2 Ha risposto in maniera comprensibile
3 Ha risposto in maniera discreta
4 Ha risposto in modo approfondito ed appropriato
Indicatori Correttezza e uso del lessico specifico e/o della grammatica
0 L’alunno non risponde
1 La terminologia tecnica non è corretta e/o numerosi e gravi errori grammaticali
2 Usa una terminologia tecnica adeguata e/o alcuni errori grammaticali
3 Usa la terminologia tecnica in modo appropriato e/o lievi errori grammaticali
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ISTITUTO PROFESSIONALE PER I SERVIZI
DELL'ENOGASTRONOMIA E DELL'OSPITALITÀ ALBERGHIERA
“Angelo Berti”
VALUTAZIONE COMPLESSIVA TERZA PROVA CANDIDATO/A: _______________________________________
MATERIE
Totale
Inglese / 15
Matematica / 15
Diritto e Tecnica Amministrativa della struttura ricettiva / 15
Lab. Enog dei servizi di Sala e vendita / 15
TOTALE 4 MATERIE
/ 60
RISULTATO COMPLESSIVO (TOT. 4 MATERIE : 4) : …… : 4
/ 15
IL PRESIDENTE Prof. …………………………………….. I COMMISSARI Prof. ………………………………………… Prof. ………………………………………… . Prof. ………………………………………… Prof. ………………………………………… Prof. …………………………………………
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Colloquio
Griglia di valutatazione del colloquio
Indicatori Descrittori
grav. insuff.
1-9
Insuffi-ciente 10-19
sufficiente 20
discreto 21-24
buono 25-27
ottimo 28-30
Argomento presentato dallo studente
Abilità nell'esporre e mettere in luce i punti nodali
Capacità di utilizzare conoscenze pluridisciplinari e individuare problematiche. Eventuale uso di strumenti multimediali
Proposte della Commissione
Conoscenza delle discipline e dei linguaggi specifici
Capacità di orientarsi all'interno delle discipline e di cogliere i collegamenti tra esse
Capacità di argomentare ed approfondire criticamente gli argomenti proposti
Discussione delle prove
Capacità di approfondi-mento e/o integrazione di temi e/o argomenti non sufficientemente svilup-pati nelle prove scritte
Totale
Punteggio (totale / 6)
74
Descrittori colloquio
Indicatori Descrittori grav.
insuff. 1-8 insufficiente
9-19
sufficiente
20
discreto
21-24
buono
25-27
ottimo
28-30
Argomento presentato dallo studente Abilità nell'esporre e mettere in luce i punti nodali
Non si orienta
Si orienta se guidato
E' corretto, ma essenziale
Fa un'analisi completa e coerente
Coglie le implicazioni
Compie correlazioni esatte ed analisi approfondite
Capacità di utilizzare conoscenze pluridisciplinari e individuare problematiche. Eventuale uso di strumenti multimediali
Non fa, anche se guidato, semplici collegamenti
Sa fare semplici collegamenti se guidato
Sa fare i collegamenti essenziali
Si orienta autonoma- mente sugli argomenti proposti
Compie correlazioni esatte e rielabora in maniera corretta e autonoma
Rielabora e approfondisce in maniera autonoma e critica situazioni complesse
Proposte della Commissione
Conoscenza delle discipline e dei linguaggi specifici
Conosce in modo frammentario e gravemente lacunoso
Dimostra conoscenze minime
Dimostra conoscenze non complete linguaggio adeguato
Dimostra conoscenze complete ed usa un linguaggio specifico
Dimostra conoscenze ampie ed articolate e padronanza linguistica
Conosce in maniera com- pleta ed approfondita, utilizzando un lessico ricco e appropriato
Capacità di orientarsi all'interno delle discipline e di cogliere i collegamenti tra esse
Non si orienta
Si orienta con qualche difficoltà se guidato
Si orienta in maniera adeguata e coglie semplici collegamenti
Si orienta in modo preciso e coglie collegamenti non solo in casi semplici
Si orienta in modo sicuro e autonomo ed instaura collegamenti anche complessi
Si orienta in modo sicuro ed autonomo riuscendo ad instaurare collegamenti in modo critico
Capacità di argomentare ed approfondire criticamente gli argomenti proposti
Argomenta in modo molto frammentario e non sa sviluppare gli argomenti proposti
Argomenta in modo frammentario sviluppando gli argomenti con qualche difficoltà
Argomenta in modo coerente e sviluppa gli argomenti in modo semplice
Argomenta in modo coerente e sviluppa gli argomenti in modo abbastanza articolato
Argomenta in modo equilibrato e sviluppa gli argomenti con correlazioni esatte rielaborando le in maniera corretta e autonoma
Argomenta in modo rigoroso e preciso approfondendo gli argomenti anche con apporti personali e critici
75
Discussione delle prove
Capacità di approfondiment o e/o integrazione di temi e/o argomenti non sufficientemen te sviluppati nelle prove scritte
Non riesce a individuare errori e/o lacune presenti nelle prove
Individua errori e/o lacune solo se guidato
Individua errori e/o lacune riuscendo a fare semplici correzioni e/o integrazioni
Individua errori e/o lacune; riesce a fare correzioni e/o integrazioni in modo autonomo
Riesce ad integrare autonomamente gli argomenti trattati
Riesce ad approfondire autonomamen te e criticamente gli argomenti trattati
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SIMULAZIONE DELLE PROVE D’ESAME
77
Date simulazioni delle prove d'esame
SIMULAZIONE PRIMA PROVA
18 aprile 2016 DURATA DELLA PROVA 6 ORE Disciplina coinvolta: Italiano
SIMULAZIONE SECONDA PROVA 19 aprile 2016 DURATA DELLA PROVA 6 ORE Disciplina Coinvolta: scienza e cultura dell’alimentazione
SIMULAZIONE TERZA PROVA 22 aprile 2016 DURATA DELLA PROVA 3 ORE Tipologia B, max10 righe. Prova composta dalle quattro materie d'esame. Discipline coinvolte: Inglese- -Matematica-Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva- Lab. Enog. dei servizi di Sala
SIMULAZIONE COLLOQUIO 12 maggio 2016
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Simulazione della Prima prova scritta
ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA
SIMULAZIONE PROVA DI ITALIANO – 18 Aprile 2016 (per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali)
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Eugenio Montale, Ammazzare il tempo (da Auto da fé. Cronache in due tempi, Il Saggiatore, Milano 1966) Il problema più grave del nostro tempo non è tra quelli che si vedono denunziati a caratteri di scatola nelle prime pagine dei giornali; e non ha nulla in comune, per esempio, col futuro status di Berlino o con l’eventualità di una guerra atomica distruggitrice di una metà del mondo. Problemi simili sono d’ordine storico e prima o poi giungono a una soluzione, sia pure con risultati spaventosi. Nessuna guerra impedirà all’umanità futura di vantare ulteriori magnifiche sorti nel quadro di una sempre più perfetta ed ecumenica civiltà industriale. Un mondo semidistrutto, che risorgesse domani dalle ceneri, in pochi decenni assumerebbe un volto non troppo diverso dal nostro mondo d’oggi. Anzi, oggi è lo spirito di conservazione che rallenta il progresso. Qualora non ci fosse più nulla da conservare il progresso tecnico si farebbe molto più veloce. Anche l’uccisione su larga scala di uomini e di cose può rappresentare, a lunga scadenza, un buon investimento del capitale umano. Fin qui si resta nella storia. Ma c’è un’uccisione, quella del tempo, che non sembra possa dare frutto. Ammazzare il tempo è il problema sempre più preoccupante che si presenta all’uomo d’oggi e di domani. Non penso all’automazione, che ridurrà sempre più le ore dedicate al lavoro. Può darsi che quando la settimana lavorativa sarà scesa da cinque a quattro o a tre si finisca per dare il bando alle macchine attualmente impiegate per sostituire l’uomo. Può darsi che allora si inventino nuovi tipi di lavoro inutile per non lasciare sul lastrico milioni o miliardi di disoccupati; ma si tratterà pur sempre di un lavoro che lascerà un ampio margine di ore libere, di ore in cui non si potrà eludere lo spettro del tempo. Perché si lavora? Certo per produrre cose e servizi utili alla società umana, ma anche, e soprattutto, per accrescere i bisogni dell’uomo, cioè per ridurre al minimo le ore in cui è più facile che si presenti a noi questo odiato fantasma del tempo. Accrescendo i bisogni inutili, si tiene l’uomo occupato anche quando egli suppone di essere libero. “Passare il tempo” dinanzi al video o assistendo a una partita di calcio non è veramente un ozio, è uno svago, ossia un modo di divagare dal pericoloso mostro, di allontanarsene. Ammazzare il tempo non si può senza riempirlo di occupazioni che colmino quel vuoto. E poiché pochi sono gli uomini capaci di guardare con fermo ciglio in quel vuoto, ecco la necessità sociale di fare qualcosa, anche se questo qualcosa serve appena ad anestetizzare la vaga apprensione che quel vuoto si ripresenti in noi. Eugenio Montale (Genova, 1896 - Milano, 1981) è noto soprattutto come poeta. Merita però di essere ricordato anche come prosatore. Lo stesso Montale raccolse in Farfalla di
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Dinard (Prima ed. 1956) e Auto da fé (Prima ed. 1966) scritti in prosa apparsi in precedenza su giornali e riviste. Il brano che si propone è tratto da un testo pubblicato originariamente nel “Corriere della Sera” del 7 novembre 1961.
1- Comprensione del testo Riassumi gli argomenti principali del testo
2- Analisi del testo 2.1 Quali sono i problemi risolvibili secondo Montale? 2.2 Spiega il significato che Montale attribuisce all’espressione “ammazzare il tempo” 2.3 Perché si accrescono i “bisogni inutili” e si inventeranno “nuovi tipi di lavoro inutile”? 2.4 Noti nel testo la presenza dell’ironia? Argomenta la tua risposta 2.5 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza
3- Interpretazione complessiva e approfondimenti Sulla base dell’analisi condotta, ricerca la “visione del mondo” espressa nel testo e approfondisci la ricerca con opportuni collegamenti ad altri testi di Montale. Alternativamente, soffermati sul grado di attualità / inattualità dei ragionamenti di Montale sul lavoro e sul tempo.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (Puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», interpretando e confrontando i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell'«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: Il dono.
«La madre aveva steso una tovaglia di lino, per terra, su una stuoia di giunco, e altre stuoie attorno. E, secondo l’uso antico, aveva messo fuori, sotto la tettoia del cortile, un piatto di carne e un vaso di vino cotto dove galleggiavano fette di buccia d’arancio, perché l’anima del marito, se mai tornava in questo mondo, avesse da sfamarsi. Felle andò a vedere: collocò il piatto ed il vaso più in alto, sopra un’asse della tettoia, perché i cani randagi non li toccassero; poi guardò ancora verso la casa dei vicini. Si vedeva sempre luce alla finestra, ma tutto era silenzio; il padre non doveva essere ancora tornato col suo regalo misterioso. Felle rientrò in casa, e prese parte attiva alla cena. In mezzo alla mensa sorgeva una piccola torre di focacce tonde e lucide che parevano d’avorio: ciascuno dei commensali ogni tanto si sporgeva in avanti e ne tirava una a sé: anche l’arrosto, tagliato a grosse fette, stava in certi larghi vassoi di legno e di creta: e ognuno si serviva da sé, a sua volontà. […] Ma quando fu sazio e sentì bisogno di muoversi, ripensò ai suoi vicini di casa: che mai accadeva da loro? E il padre era tornato col dono? Una curiosità invincibile lo spinse ad uscire ancora nel cortile, ad avvicinarsi e spiare. Del resto la porticina era socchiusa: dentro la cucina le bambine stavano ancora intorno al focolare ed il padre, arrivato tardi ma sempre in tempo, arrostiva allo spiedo la coscia del porchetto donato dai vicini di casa. Ma il regalo comprato da lui, dal padre, dov’era? –
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Vieni avanti, e va su a vedere – gli disse l’uomo, indovinando il pensiero di lui. Felle entrò, salì la scaletta di legno, e nella cameretta su, vide la madre di Lia assopita nel letto di legno, e Lia inginocchiata davanti ad un canestro. E dentro il canestro, fra pannolini caldi, stava un bambino appena nato, un bel bambino rosso, con due riccioli sulle tempie e gli occhi già aperti. – È il nostro primo fratellino – mormorò Lia. – Mio padre l’ha comprato a mezzanotte precisa, mentre le campane suonavano il “Gloria”. Le sue ossa, quindi, non si disgiungeranno mai, ed egli le ritroverà intatte, il giorno del Giudizio Universale. Ecco il dono che Gesù ci ha fatto questa notte.» Grazia DELEDDA, Il dono di Natale, 1930, in G. D., Le novelle, 4, La Biblioteca dell’identità de L’Unione Sarda, Cagliari 2012
«Gli uomini disapprendono l’arte del dono. C’è qualcosa di assurdo e di incredibile nella violazione del principio di scambio; spesso anche i bambini squadrano diffidenti il donatore, come se il regalo non fosse che un trucco per vendere loro spazzole o sapone. In compenso si esercita la charity, la beneficenza amministrata, che tampona programmaticamente le ferite visibili della società. Nel suo esercizio organizzato l’impulso umano non ha più il minimo posto: anzi la donazione è necessariamente congiunta all’umiliazione, attraverso la distribuzione, il calcolo esatto dei bisogni, in cui il beneficato viene trattato come un oggetto. Anche il dono privato è sceso al livello di una funzione sociale, a cui si destina una certa somma del proprio bilancio, e che si adempie di mala voglia, con una scettica valutazione dell’altro e con la minor fatica possibile. La vera felicità del dono è tutta nell’immaginazione della felicità del destinatario: e ciò significa scegliere, impiegare tempo, uscire dai propri binari, pensare l’altro come un soggetto: il contrario della smemoratezza. Di tutto ciò quasi nessuno è più capace. Nel migliore dei casi uno regala ciò che desidererebbe per sé, ma di qualità leggermente inferiore. La decadenza del dono si esprime nella penosa invenzione degli articoli da regalo, che presuppongono già che non si sappia che cosa regalare, perché, in realtà, non si ha nessuna voglia di farlo. Queste merci sono irrelate come i loro acquirenti: fondi di magazzino fin dal primo giorno.» Theodor W. ADORNO, Minima moralia. Meditazioni della vita offesa, trad. it, Einaudi, Torino 1994 (ed. originale 1951) «La Rete di certo promuove la diffusione di una nuova cultura del dono, dello scambio reciproco (o quasi). Possiamo percorrere strade aperte, sconfinate, che offrono nuove possibilità di stabilire contatti e anche di dare vita a forme di aggregazione fondate sostanzialmente sul dono, ma che rimangono racchiuse in piccole nicchie, microcosmi con cui giocare o dove si può apprendere, nei quali ci si mostra, si costruiscono e si modificano identità, si condividono interessi, si elaborano linguaggi. Un dono costretto quindi dentro piccole mura fatte di specchi, trasparenti, che riflettono e amplificano la luce e i legami, ma che non sempre riescono a sopravvivere alle intemperie, agli improvvisi venti del mondo contemporaneo. E quando si spezzano, non si può fare altro che costruire qualcosa di simile, un po’ più in là. Una delle caratteristiche della Rete è quella di dare vita a comunità immaginate, che non sempre necessitano di relazioni tra gli individui.» Marco AIME e Anna COSSETTA, Il dono al tempo di Internet, Einaudi, Torino 2010 «Difficilmente si diventa una persona generosa da soli: la generosità è una cosa che si impara. […] Quando un dono s’inserisce in una catena di reciprocità generalizzata, si lascia meno facilmente interpretare come un fenomeno puramente individualistico e interessato. Nel caso di una reciprocità diretta, invece, la tentazione è forte di assimilare lo scambio di doni a una variante dello scambio mercantile. […] È così che, in un mercoledì del mese di luglio 2007, Barbara Bunnell diventa la prima paziente nella storia a ricevere un rene all’interno di una catena di reciprocità generalizzata. Dopo che il primo donatore regala il suo rene a Barb, Ron Bunnell, il marito di Barb, darà un suo rene ad Angela Heckman; poi la madre di Angela darà un suo rene a qualcun altro ancora, e così via, in una catena continua che aiuterà altre sette persone. All’inizio di questa catena c‟è un giovane uomo, Matt Jones, che accetta di donare un rene “senza perché”; cioè non per salvare dalla dialisi una persona cara, ma solo per la gioia di aiutare sconosciuti.»
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Mark ANSPACH, Cosa significa ricambiare? Dono e reciprocità, in AA.VV. Cosa significa donare?, Guida, Napoli 2011
«Da una lettura sommaria e superficiale si può concludere che oggi non c’è più posto per il dono ma solo per il mercato, lo scambio utilitaristico, addirittura possiamo dire che il dono è solo un modo per simulare gratuità e disinteresse là dove regna invece la legge del tornaconto. In un’epoca di abbondanza e di opulenza si può addirittura praticare l’atto del dono per comprare l’altro, per neutralizzarlo e togliergli la sua piena libertà. Si può perfino usare il dono - pensate agli «aiuti umanitari» - per nascondere il male operante in una realtà che è la guerra. […] Ma c’è pure una forte banalizzazione del dono che viene depotenziato e stravolto anche se lo si chiama «carità»: oggi si «dona» con un sms una briciola a quelli che i mass media ci indicano come soggetti - lontani! - per i quali vale la pena provare emozioni... Dei rischi e delle possibili perversioni del dono noi siamo avvertiti: il dono può essere rifiutato con atteggiamenti di violenza o nell’indifferenza distratta; il dono può essere ricevuto senza destare gratitudine; il dono può essere sperperato: donare, infatti, è azione che richiede di assumere un rischio. Ma il dono può anche essere pervertito, può diventare uno strumento di pressione che incide sul destinatario, può trasformarsi in strumento di controllo, può incatenare la libertà dell’altro invece di suscitarla. I cristiani sanno come nella storia perfino il dono di Dio, la grazia, abbia potuto e possa essere presentato come una cattura dell’uomo, un’azione di un Dio perverso, crudele, che incute paura e infonde sensi di colpa. Situazione dunque disperata, la nostra oggi? No! Donare è un’arte che è sempre stata difficile: l’essere umano ne è capace perché è capace di rapporto con l’altro, ma resta vero che questo «donare se stessi» - perché di questo si tratta, non solo di dare ciò che si ha, ciò che si possiede, ma di dare ciò che si è - richiede una convinzione profonda nei confronti dell’altro. Donare significa per definizione consegnare un bene nelle mani di un altro senza ricevere in cambio alcunché. Bastano queste poche parole per distinguere il «donare» dal «dare», perché nel dare c’è la vendita, lo scambio, il prestito. Nel donare c’è un soggetto, il donatore, che nella libertà, non costretto, e per generosità, per amore, fa un dono all’altro, indipendentemente dalla risposta di questo. Potrà darsi che il destinatario risponda al donatore e si inneschi un rapporto reciproco, ma può anche darsi che il dono non sia accolto o non susciti alcuna reazione di gratitudine. Donare appare dunque un movimento asimmetrico che nasce da spontaneità e libertà.»
Enzo BIANCHI, Dono. Senza reciprocità – Festival filosofia – Carpi, 16/09/2012 2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: I giovani e la crisi.
DOCUMENTI «La crisi dell’economia ha lasciato per strada, negli ultimi tre anni, più di un milione di giovani lavoratori di età compresa tra i 15 ed i 34 anni. E sono stati soprattutto loro a pagare il conto della turbolenza economica e finanziaria che da anni investe l’Europa e l’Italia, fiaccandone la crescita. Tra il 2008 ed il 2011, infatti, l’occupazione complessiva in Italia è scesa di 438 mila unità, il che significa che senza il crollo dell’occupazione giovanile ci sarebbe stata addirittura una crescita dei posti di lavoro. Tra il 2008 e il 2011, secondo i dati dell’Istat sull’occupazione media, i lavoratori di età compresa tra i 15 e i 34 anni sono passati da 7 milioni e 110 mila a 6 milioni e 56 mila. La diminuzione dei giovani occupati, pari a 1 milione 54 mila unità, ha riguardato sia gli uomini che le donne, più o meno nella stessa proporzione (meno 622 mila posti di lavoro tra gli uomini, meno 432 mila tra le giovani donne), ed in modo più intenso il Nord ed il Sud del Paese che non il Centro.» Mario SENSINI, Crolla l’occupazione tra i 15 e i 35 anni, “Corriere della Sera” - 8/04/2012
«Giovani al centro della crisi. In Italia l’11,2% dei giovani di 15-24 anni, e addirittura il 16,7% di quelli tra 25 e 29 anni, non è interessato né a lavorare né a studiare, mentre la media europea è pari rispettivamente al 3,4% e all’8,5%. Di contro, da noi risulta decisamente più bassa la percentuale di quanti lavorano: il 20,5% tra i 15-24enni (la media Ue è del 34,1%) e il 58,8% tra i 25-29enni (la media Ue è del 72,2%). A ciò si aggiunga che tra le nuove generazioni sta progressivamente perdendo appeal una delle figure centrali del nostro tessuto economico, quella
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dell’imprenditore. Solo il 32,5% dei giovani di 15-35 anni dichiara di voler mettere su un’attività in proprio, meno che in Spagna (56,3%), Francia (48,4%), Regno Unito (46,5%) e Germania (35,2%).
La mobilita che non c’è, questione di cultura e non di regole. I giovani sono oggi i lavoratori su cui grava di più il costo della mobilità in uscita. Nel 2010, su 100 licenziamenti che hanno determinato una condizione di inoccupazione, 38 hanno riguardato giovani con meno di 35 anni e 30 soggetti con 35-44 anni. Solo in 32 casi si è trattato di persone con 45 anni o più. L’Italia presenta un tasso di anzianità aziendale ben superiore a quello dei principali Paesi europei. Lavora nella stessa azienda da più di dieci anni il 50,7% dei lavoratori italiani, il 44,6% dei tedeschi, il 43,3% dei francesi, il 34,5% degli spagnoli e il 32,3% degli inglesi. Tuttavia, solo il 23,4% dei giovani risulta disponibile a trasferirsi in altre regioni o all’estero per trovare lavoro.» 45° RAPPORTO CENSIS, Lavoro, professionalità, rappresentanze, Comunicato stampa 2/12/2011
«Il lavoro che si riesce a ottenere con un titolo di studio elevato non sempre corrisponde al percorso formativo intrapreso. La coerenza tra il titolo posseduto e quello richiesto per lavorare è, seppur in lieve misura, più elevata tra i laureati in corsi lunghi piuttosto che tra quanti hanno concluso corsi di durata triennale. Infatti, i laureati in corsi lunghi dichiarano di svolgere un lavoro per il quale era richiesto il titolo posseduto nel 69% dei casi mentre tra i laureati triennali tale percentuale scende al 65,8%. D’altra parte a valutare la formazione universitaria effettivamente necessaria all’attività lavorativa svolta è circa il 69% dei laureati sia dei corsi lunghi sia di quelli triennali. Una completa coerenza tra titolo posseduto e lavoro svolto – la laurea, cioè, come requisito di accesso ed effettiva utilizzazione delle competenze acquisite per lo svolgimento dell’attività lavorativa – è dichiarata solo dal 58,1% dei laureati nei corsi lunghi e dal 56,1% dei laureati triennali. All’opposto, affermano di essere inquadrati in posizioni che non richiedono la laurea sotto il profilo né formale, né sostanziale il 20% dei laureati in corsi lunghi e il 21,4% di quelli triennali.» ISTAT – Università e lavoro: orientarsi con la statistica
«Che storia, e che vita incredibile, quella di Steve Jobs. […] Mollò gli studi pagati dai genitori adottivi al college di Portland, in Oregon, dopo pochissimi mesi di frequenza. Se ne partì per un viaggio in India, tornò, e si mise a frequentare soltanto le lezioni che gli interessavano. Ovvero, pensate un po’, i corsi di calligrafia. […] Era fuori dagli standard in ogni dettaglio, dalla scelta di presentare personalmente i suoi prodotti da palchi teatrali, al look ultra minimal, con i suoi jeans e i suoi girocollo neri alla Jean Paul Sartre. “Il vostro tempo è limitato - disse l’inventore dell’iPod, l’iPhone e l’iPad agli studenti di Stanford nel 2005 -. Non buttatelo vivendo la vita di qualcun altro. Non lasciatevi intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere con i risultati dei pensieri degli altri. E non lasciate che il rumore delle opinioni degli altri affoghi la vostra voce interiore. Abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione. In qualche modo loro sanno già cosa voi volete davvero diventare. Tutto il resto è secondario”.» Giovanna FAVRO, Steve Jobs, un folle geniale, “La Stampa” - 6/10/2011
3. AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Violenza e non-violenza: due volti del Novecento.
DOCUMENTI «Successivamente alla prima guerra mondiale, il Mito dell’Esperienza della Guerra aveva dato al conflitto una nuova dimensione come strumento di rigenerazione nazionale e personale. Il prolungarsi degli atteggiamenti degli anni di guerra in tempo di pace incoraggiò una certa brutalizzazione della politica, un’accentuata indifferenza per la vita umana. Non erano soltanto la perdurante visibilità e lo status elevato dell’istituzione militare in paesi come la Germania a stimolare una certa spietatezza. Si trattava soprattutto di un atteggiamento mentale derivato dalla guerra, e dall’accettazione della guerra stessa. L’effetto del processo di brutalizzazione sviluppatosi nel periodo tra le due guerre fu di eccitare gli uomini, di spingerli all’azione contro il nemico politico, oppure di ottundere la sensibilità di uomini e donne di fronte allo spettacolo della crudeltà umana e alla morte. […] Dopo il 1918, nessuna nazione poté sfuggire completamente al processo di brutalizzazione; in buona parte dell’Europa, gli anni dell’immediato dopoguerra videro una crescita della criminalità e dell’attivismo politico. Da un capo all’altro dell’Europa, parve a molti che la
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Grande Guerra non fosse mai finita, ma si fosse prolungata nel periodo tra il primo e il secondo conflitto mondiale. Il vocabolario della battaglia politica, il desiderio di distruggere totalmente il nemico politico, e il modo in cui questi avversari venivano dipinti: tutto sembrò continuare la prima guerra mondiale, anche se stavolta perlopiù contro nemici diversi (e interni).» George L. MOSSE, Le guerre mondiali. Dalla tragedia al mito dei caduti, trad. it., Roma-Bari 1990
«Per quale funzione la violenza possa, a ragione, apparire così minacciosa per il diritto e possa essere tanto temuta da esso, si mostrerà con esattezza proprio là dove le è ancora permesso di manifestarsi secondo l’attuale ordinamento giuridico. È questo il caso della lotta di classe nella forma del diritto di sciopero garantito ai lavoratori. I lavoratori organizzati sono oggi, accanto agli Stati, il solo soggetto di diritto cui spetti un diritto alla violenza. Contro questo modo di vedere si può certamente obiettare che l’omissione di azioni, un non-agire, come in fin dei conti è lo sciopero, non dovrebbe affatto essere definita come violenza. Questa considerazione ha certamente facilitato al potere statale la concessione del diritto di sciopero, quando ormai non si poteva più evitare. Ma poiché non è incondizionata, essa non vale illimitatamente.» Walter BENJAMIN, Per la critica della violenza, 1921, trad. it., Alegre, Roma 2010
«Molto tempo prima che Konrad Lorenz scoprisse la funzione di stimolo vitale dell’aggressività nel regno animale, la violenza era esaltata come una manifestazione della forza della vita e segnatamente della sua creatività. Sorel, ispirato dall’élan vital di Bergson, mirava a una filosofia della creatività destinata ai «produttori» e polemicamente rivolta contro la società dei consumi e i suoi intellettuali; tutti e due, a suo avviso, gruppi parassitari. […] Nel bene e nel male – e credo che non manchino ragioni per essere preoccupati come per nutrire speranze – la classe veramente nuova e potenzialmente rivoluzionaria della società sarà composta di intellettuali, e il loro potere virtuale, non ancora materializzato, è molto grande, forse troppo grande per il bene dell’umanità. Ma queste sono considerazioni che lasciano il tempo che trovano. Comunque sia, in questo contesto ci interessa soprattutto lo strano revival delle filosofie vitalistiche di Bergson e di Nietzsche nella loro versione soreliana. Tutti sappiamo fino a che punto questa combinazione di violenza, vita e creatività sia presente nell’inquieta situazione mentale della generazione odierna. Non c’è dubbio che l’accento posto sulla pura fattualità del vivere, e quindi sul fare l’amore inteso come la più gloriosa manifestazione della vita, sia una reazione alla possibilità reale che venga costruita una macchina infernale capace di mettere fine alla vita sulla terra. Ma le categorie in cui i nuovi glorificatori della vita riconoscono se stessi non sono nuove. Vedere la produttività della società nell’immagine della „creatività‟ della vita è cosa vecchia almeno quanto Marx, credere nella violenza come forza vitale è cosa vecchia almeno quanto Bergson.» Hannah ARENDT, Sulla violenza, trad. it., Guanda, Parma 1996 (ed. originale 1969)
«Non sono un visionario. Affermo di essere un idealista pratico. La religione della non violenza non è fatta solo per i Rishi [saggi] e i santi. È fatta anche per la gente comune. La non violenza è la legge della nostra specie, come la violenza è la legge dei bruti. Lo spirito resta dormiente nel bruto, ed egli non conosce altra legge che quella della forza fisica. La dignità dell’uomo esige ubbidienza a una legge più alta, alla forza dello spirito. […] Nella sua condizione dinamica, non violenza significa sofferenza consapevole. Non vuol dire sottomettersi docilmente alla volontà del malvagio, ma opporsi con tutta l’anima alla volontà del tiranno. Agendo secondo questa legge del nostro essere, è possibile al singolo individuo sfidare tutta la potenza di un impero ingiusto per salvare il proprio onore, la religione, l’anima, e porre le basi della caduta di questo impero o della sua rigenerazione. E così non propugno che l’India pratichi la non violenza perché è debole. Voglio che pratichi la non violenza essendo consapevole della propria forza e del proprio potere. […] La mia missione è di convertire ogni indiano, ogni inglese e infine il mondo alla non violenza nel regolare i reciproci rapporti, siano essi politici, economici, sociali o religiosi. Se mi si accusa di essere troppo ambizioso, mi confesserò colpevole. Se mi si dice che il mio sogno non potrà mai attuarsi, risponderò che “è possibile” e proseguirò per la mia strada.» Mohandas K. GANDHI, Antiche come le montagne, Edizioni di Comunità, Milano 1975
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«Sono felice di unirmi a voi in questa che passerà alla storia come la più grande dimostrazione per la libertà nella storia del nostro paese. […] Siamo anche venuti in questo santuario per ricordare all’America l’urgenza appassionata dell’adesso. Questo non è il momento in cui ci si possa permettere che le cose si raffreddino o che si trangugi il tranquillante del gradualismo. Questo è il momento di realizzare le promesse della democrazia; questo è il momento di levarsi dall’oscura e desolata valle della segregazione al sentiero radioso della giustizia; questo è il momento di elevare la nostra nazione dalle sabbie mobili dell’ingiustizia razziale alla solida roccia della fratellanza; questo è il tempo di rendere vera la giustizia per tutti i figli di Dio. […] Non ci sarà in America né riposo né tranquillità fino a quando ai negri non saranno concessi i loro diritti di cittadini. I turbini della rivolta continueranno a scuotere le fondamenta della nostra nazione fino a quando non sarà sorto il giorno luminoso della giustizia. Ma c‟è qualcosa che debbo dire alla mia gente che si trova qui sulla tiepida soglia che conduce al palazzo della giustizia. In questo nostro procedere verso la giusta meta non dobbiamo macchiarci di azioni ingiuste. Cerchiamo di non soddisfare la nostra sete di libertà bevendo alla coppa dell’odio e del risentimento. Dovremo per sempre condurre la nostra lotta al piano alto della dignità e della disciplina. Non dovremo permettere che la nostra protesta creativa degeneri in violenza fisica. Dovremo continuamente elevarci alle maestose vette di chi risponde alla forza fisica con la forza dell’anima.» Martin Luther KING - http://www.repubblica.it/esteri/2013/08/28/news/martin_luther-king-discorso-65443575/
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Le responsabilità della scienza e della tecnologia.
DOCUMENTI
«Agisci in modo che le conseguenze della tua azione siano compatibili con la permanenza di un’autentica vita umana sulla terra.» Hans JONAS, Il principio responsabilità. Un’etica per la civiltà tecnologica, Einaudi, Torino 1990 (ed. originale 1979)
«Mi piacerebbe (e non mi pare impossibile né assurdo) che in tutte le facoltà scientifiche si insistesse a oltranza su un punto: ciò che farai quando eserciterai la professione può essere utile per il genere umano, o neutro, o nocivo. Non innamorarti di problemi sospetti. Nei limiti che ti saranno concessi, cerca di conoscere il fine a cui il tuo lavoro è diretto. Lo sappiamo, il mondo non è fatto solo di bianco e di nero e la tua decisione può essere probabilistica e difficile: ma accetterai di studiare un nuovo medicamento, rifiuterai di formulare un gas nervino. Che tu sia o non sia un credente, che tu sia o no un “patriota”, se ti è concessa una scelta non lasciarti sedurre dall’interesse materiale e intellettuale, ma scegli entro il campo che può rendere meno doloroso e meno pericoloso l’itinerario dei tuoi compagni e dei tuoi posteri. Non nasconderti dietro l’ipocrisia della scienza neutrale: sei abbastanza dotto da saper valutare se dall’uovo che stai covando sguscerà una colomba o un cobra o una chimera o magari nulla.» Primo LEVI, Covare il cobra, 11 settembre 1986, in Opere II, Einaudi, Torino 1997
«È storia ormai a tutti nota che Fermi e i suoi collaboratori ottennero senza accorgersene la fissione (allora scissione) del nucleo di uranio nel 1934. Ne ebbe il sospetto Ida Noddack: ma né Fermi né altri fisici presero sul serio le sue affermazioni se non quattro anni dopo, alla fine del 1938. Poteva benissimo averle prese sul serio Ettore Majorana, aver visto quello che i fisici dell’Istituto romano non riuscivano a vedere. E tanto più che Segrè parla di «cecità». La ragione della nostra cecità non è chiara nemmeno oggi, dice. Ed è forse disposto a considerarla come provvidenziale, se quella loro cecità impedì a Hitler e Mussolini di avere l’atomica. Non altrettanto – ed è sempre così per le cose provvidenziali – sarebbero stati disposti a considerarla gli abitanti di Hiroshima e di Nagasaki.» Leonardo SCIASCIA, La scomparsa di Majorana, Einaudi, Torino 1975
«La scienza può aiutarci a costruire un futuro desiderabile. Anzi, le conoscenze scientifiche sono mattoni indispensabili per erigere questo edificio. Ma […] è d’obbligo sciogliere il nodo decisivo del
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valore da dare alla conoscenza. Il valore che sembra prevalere oggi è quello, pragmatico, che alla conoscenza riconosce il mercato. Un valore utilitaristico: dobbiamo cercare di conoscere quello che ci può tornare immediatamente ed economicamente utile. […] Ma, se vogliamo costruire un futuro desiderabile, anche nel campo della scienza applicata il riconoscimento del valore della conoscenza non può essere delegato al mercato. Lo ha dimostrato la recente vertenza tra le grandi multinazionali e il governo del Sud Africa sui farmaci anti-Aids […]. Il mercato non è in grado di distribuire gli “utili della conoscenza” all’80% della popolazione mondiale. Per costruire il futuro coi mattoni della scienza occorre dunque (ri)associare al valore di mercato della conoscenza altri valori: i valori dello sviluppo umano.» Pietro GRECO, Sua maestà la tecnologia. Chi ha paura della scienza?, “l’Unità”, 7 luglio 2001
«La ricerca dovrebbe essere libera, non dovrebbe essere guidata da nessuno. In fondo se ci si pensa bene, da che essa esiste è frutto dell’istanza del singolo piuttosto che risultato collettivo. Dovrebbe essere libera da vincoli religiosi e soggiogata a un unico precetto: progredire nelle sue applicazioni in funzione del benessere degli esseri viventi, uomini e animali. Ecco questa credo sia la regola e l’etica dello scienziato: la ricerca scientifica deve accrescere nel mondo la proporzione del bene. Le applicazioni della scienza devono portare progresso e non regresso, vantaggio e non svantaggio. Certo è anche vero che la ricerca va per tentativi e di conseguenza non ci si può subito rendere conto dell’eventuale portata negativa; in tal caso bisognerebbe saper rinunciare.» Margherita HACK intervistata da Alessandra Carletti, Roma Tre News, n. 3/2007
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
«Il sottosegretario Josef Bühler, l’uomo più potente in Polonia dopo il governatore generale, si sgomentò all’idea che si evacuassero ebrei da occidente verso oriente, poiché ciò avrebbe significato un aumento del numero di ebrei in Polonia, e propose quindi che questi trasferimenti fossero rinviati e che “la soluzione finale iniziasse dal Governatorato generale, dove non esistevano problemi di trasporto.” I funzionari del ministero degli esteri presentarono un memoriale, preparato con ogni cura, in cui erano espressi “i desideri e le idee” del loro dicastero in merito alla “soluzione totale della questione ebraica in Europa,” ma nessuno dette gran peso a quel documento. La cosa più importante, come giustamente osservò Eichmann, era che i rappresentanti dei vari servizi civili non si limitavano ad esprimere pareri, ma avanzavano proposte concrete. La seduta non durò più di un’ora, un’ora e mezzo, dopo di che ci fu un brindisi e tutti andarono a cena – “una festicciola in famiglia” per favorire i necessari contatti personali. Per Eichmann, che non si era mai trovato in mezzo a tanti “grandi personaggi,” fu un avvenimento memorabile; egli era di gran lunga inferiore, sia come grado che come posizione sociale, a tutti i presenti. Aveva spedito gli inviti e aveva preparato alcune statistiche (piene di incredibili errori) per il discorso introduttivo di Heydrich – bisognava uccidere undici milioni di ebrei, che non era cosa da poco – e fu lui a stilare i verbali. In pratica funse da segretario, ed è per questo che, quando i grandi se ne furono andati, gli fu concesso di sedere accanto al caminetto in compagnia del suo capo Müller e di Heydrich, “e fu la prima volta che vidi Heydrich fumare e bere.” Non parlarono di “affari”, ma si godettero “un po’ di riposo” dopo tanto lavoro, soddisfattissimi e – soprattutto Heydrich – molto su di tono» (Hannah ARENDT, La banalità del male. Eichmann a Gerusalemme, Feltrinelli, Milano 1964, dal Capitolo settimo: La conferenza di Wannsee, ovvero Ponzio Pilato). Il candidato, prendendo spunto dal testo di Hannah Arendt, si soffermi sullo sterminio degli ebrei pianificato e realizzato dai nazisti durante la seconda guerra mondiale.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
«Avevo vent’anni. Non permetterò a nessuno di dire che questa è la più bella età della vita» (Paul Nizan, Aden Arabia, 1931). Il candidato rifletta sulla dichiarazione di Nizan e discuta problemi, sfide e sogni delle nuove generazioni. ____________________________ Durata massima della prova: 6 ore. È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
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Simulazione della Seconda prova scritta
2^ PROVA SCRITTA -19 aprile 2016- COGNOME E NOME ____________________________________ CLASSE ____________________________________
TEMPO CONCESSO ____________________________________ ORA DI CONSEGNA ____________________________________ NOTE ____________________________________
Disciplina Punteggio in
15esimi
Scienza e cultura Alim.
TOTALE
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SIMULAZIONE ESAMI DI STATO 20 APRILE 2016 CLASSE V........
Tema di: SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE, ANALISI E CONTROLLI MICROBIOLOGICI DEI PRODOTTI ALIMENTARI Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda parte. Per ogni quesito si hanno a disposizione .15 righe La dieta nelle diverse età e condizioni fisiologiche propone, tranne che in particolari situazioni, di seguire una dieta equilibrata. Il candidato, dopo aver spiegato in modo esaustivo il concetto dieta e di dieta equilibrata, illustri gli strumenti che possono aiutare nella scelta degli alimenti per stendere un menu, con una definizione standard di calorie. Si soffermi inoltre sulla Piramide Alimentare del Ministero della Salute del 2005 e spieghi, motivando, la ripartizione degli alimenti nei diversi piani. Successivamente proponga una propria ripartizione degli alimenti stabilendo la struttura grafica con cui comunicare al meglio i principi di una corretta alimentazione. Si accetta qualsiasi forma di comunicazione: dalla rielaborazione della piramide alla proposta di una nuova soluzione grafica.
1. Una delle linee guida per una sana alimentazione riporta: “varia spesso le tue scelte
a tavola” Il candidato, alla luce delle competenze acquisite nel percorso scolastico,
spieghi il motivo di questo suggerimento valutando l’aspetto nutrizionale e
qualitativo di un alimento
2. La dieta equilibrata viene calcolata su parametri specifici della singola persona. Spieghi il candidato il significato del metabolismo basale e del Fabbisogno Energetico. Illustri inoltre i parametri che determinano il valore del F. E.
3. La conservazione degli alimenti è uno dei problemi che da maggior tempo
interessano l’uomo. Il candidato riporti le diverse cause di alterazione di un alimento, spiegando i motivati, che incidono sulla possibile alterazione di un cibo.
4. I virus sono una categoria di agenti infettanti patogeni, responsabili di alcune
patologie legate al consumo di alimenti. Da molti scienziati non vengono considerati forma di vita. Il candidato descriva le caratteristiche strutturali e metaboliche di questi agenti patogeni e spieghi l’infezione alimentare più importante da questi veicolata.
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SIMULAZIONE TERZA PROVA 22 aprile 2016 Classe: 5AS MATERIE TERZA PROVA: TIPOLOGIA : B
Inglese Matematica Diritto e Tecnica Amministrativa della struttura ricettiva Lab. Enog dei servizi di Sala e vendita
DOCENTI: Azzini Antonia …................................................................................ Baroni Andreina.................................................................................... Filippo Alessandro................................................................................ Olivetto Anna Maria.............................................................................
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Simulazione terza prova D ISCIPLINA: Lingua Straniera Inglese – Sala & Vendita CANDIDATO……………………………………………………………………………………….
1) Describe the main features of a healthy diet and the way it can affect our health: --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
2) Explain when HACCP was developed and what it focuses on:
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3) Outline the main features of the cocktail party and its main aim:
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E’ consentito l’uso del Dizionario bilingue (Italiano-Inglese)
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Simulazione terza prova
D ISCIPLINA: Matematica
CANDIDATO……………………………………………………………………………………….
Quesito 1 Calcolare l’equazione della retta tangente alla funzione x
xxf
4)(
2 nel
suo punto di ascissa 1.
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Quesito 2 Un serbatoio di vino viene svuotato. Il vino defluisce dal rubinetto ad
una velocità (in litri al minuto) espressa dalla funzione ttvf 10160)( essendo t
il tempo (in minuti) trascorso dall’apertura del rubinetto. Calcolare quanto vino esce
in mezz’ora.
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..Quesito 3 Dal grafico della funzione dedurre:
Dominio ………………………………….……………………………………………….
Codominio ………………………………………………..……………………………..
Intervalli di crescenza ………..………………………………………………………
Intervalli di decrescenza ……………………………….……………………………….
Intervalli di positività ….………………………….…………………………………
Intervalli di negativita ………………………………..………………………………….
Equazione degli asintoti verticali …………………….……………………………….
Equazione dell’asintoto orizzontale ……………………..…………………………..
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Simulazione terza prova
D ISCIPLINA: Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva
CANDIDATO……………………………………………………………………………………….
RISPONDERE ALLE SEGUENTI DOMANDE UTILIZZANDO LO SPAZIO ASSEGNATO :
1) Quali sono gli aspetti fondamentali del Regolamento CE n° 178 del 2002(max.10 righe) ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………...................................................................................................................................................................................................................................................................................................... 2 ) Presenta vantaggi e limiti del budget(max.10 righe) ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… 3) Descrivi la fase di lancio del ciclo di vita del prodotto(.max.10 righe)
…………………………………………………………………………………………………………………………….……………………………………………………………………………………..….……………………………………………………………………………………………………..…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
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Simulazione terza prova
D ISCIPLINA: Lab. Enog. dei servizi di sala e vendita
CANDIDATO……………………………………………………………………………………….
1) Chi sono i responsabili degli acquisti dei vini nel settore della ristorazione? Descrivi come si imposta una carta dei vini, tenendo conto di quali prodotti inserire e in che modo. __________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 2) Prendendo in esame l'analisi sensoriale di un prodotto, descrivi quali sono gli elementi da valutare per il cibo. __________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 3) Il prezzo per un locale è uno degli elementi distintivi e caratterizzanti; quali sono i punti che determinano il giusto prezzo di vendita di un prodotto? Cosa comporta avere prezzi troppo bassi o troppo alti? __________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
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Scheda riassuntiva elenco documenti 1. Documenti Alternanza scuola lavoro depositati in Segreteria:
a) Dossier alunni. 2. Documenti del Consiglio di Classe depositati in segreteria:
a) verbali del Consiglio di Classe.
IL CONSIGLIO DI CLASSE
Prof.ssa Elena Pigozzi _______________________________
(italiano e storia)
Prof.ssa Antonia Azzini _______________________________ (matematica)
Prof.ssa Andreina Baroni _______________________________ (lingua e civiltà inglese)
Prof.ssa Egizia Franceschini _______________________________ (scienze motorie)
Prof.ssa Anna Maria Olivetto _______________________________ (diritto e tec. amm.ve della struttura ricettiva)
Prof. Rocco Craco
_______________________________
(lingua e civiltà tedesca)
Prof.ssa Grazia Cervinara _______________________________ (scienza e cultura dell’alimentazione)
Prof. Alessandro Leoni _______________________________
(religione)
Prof.ssa Nicoletta Barazzutti
_______________________________ (lab. di enogastronomia e servizi di cucina)
Prof. Alessandro Filippo
_______________________________ (lab. di enogastronomia e servizi di sala)
Prof.ssa Carla Colosi
_________________________________ (sostegno)
Verona, 12 Maggio 2016