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Dottorato1 1 Questionari studenti a.a. 2001/02 (art. 1 l. 370/99) 1 A P C D C D V I N NUCLEO di V.I....

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Questionari A P A P C D C D V V I I N N NUCLEO di V.I. UNIVERSITA’ di PISA 1 A P A P C D C D V V I I N N IL DOTTORATO DI RICERCA A PISA STRATEGIE PER IL FUTURO La valutazione dei processi e degli esiti nei dottorati pisani r.mirandola
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Dottorato 1 Dottorato 1Questionari studenti a.a. 2001/02 (art. 1 l. 370/99)

1

A PA P

C DC D

VVII

NN NUCLEO di V.I. UNIVERSITA’ di PISA

1 A PA P

C DC D

VVII

NN

IL DOTTORATO DI RICERCA A PISA

STRATEGIE PER IL FUTURO

La valutazione dei processi e degli esiti nei dottorati pisani

r.mirandola

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Dottorato2 NUCLEO di V.I. UNIVERSITA’ di

PISA

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Indice

• I vincoli e gli indirizzi generali (MURST)

• La valutazione dei Corsi di Dottorato

• Un possibile approccio (CRUI)

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Dottorato5 NUCLEO di V.I. UNIVERSITA’ di

PISA

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La riforma: legge 210/98 e DM 224/99

Le clausole di garanzia operano a due livelli, uno ex ante - art 2 comma 3 dm 224 - , l’altro in itinere – art 3 dm cit. - , attraverso la definizione di una

serie di “requisiti di idoneità delle sedi”

Quindi, sia al momento dell’istituzione, che con “periodicità costante fissata dagli organi di governo di Ateneo” (di fatto annualmente) il NVI è tenuto a valutare la presenza di tali caratteristiche delle sedi di Dottorato

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Dottorato6 NUCLEO di V.I. UNIVERSITA’ di

PISA

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La riforma: legge 210/98 e DM 224/99

…i requisiti previsti sono in buona sostanza un’estensione di quanto era già presente nella norma

del 1980:a) la presenza nel collegio dei docenti di un congruo numero di professori e

ricercatori dell'area scientifica di riferimento del corsob) la disponibilità di adeguate risorse finanziarie e di specifiche strutture operative e

scientifiche per il corso e per l’attività di studio e di ricerca dei dottorandic) la previsione di un coordinatore responsabile dell’organizzazione del corso, di un

collegio di docenti e di tutori in numero proporzionato ai dottorandi e con documentata produzione scientifica nell’ultimo quinquennio nell’area di riferimento del corso

d) la possibilità di collaborazione con soggetti pubblici o privati, italiani o stranieri, che consenta ai dottorandi lo svolgimento di esperienze in un contesto di attività lavorative

e) la previsione di percorsi formativi orientati all'esercizio di attività di ricerca di alta qualificazione presso università, enti pubblici o soggetti privati

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Dottorato7 NUCLEO di V.I. UNIVERSITA’ di

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La riforma: legge 210/98 e DM 224/99

f) l’attivazione di sistemi di valutazione relativi alla permanenza dei requisiti di cui al presente comma, alla rispondenza del corso agli obiettivi formativi di cui all’articolo 4, anche in relazione agli sbocchi professionali, al livello di formazione dei dottorandi.

Il meccanismo dei “requisiti minimi” e la loro certificata (dal NVI) presenza è elemento

considerato anche ai fini della emanazione annuale da parte del Ministero del decreto di

ripartizione dei fondi per le borse

…questo passaggio è una assoluta novità rispetto alle previsioni del

1980, in quanto, ove non ci si voglia fermare ad un’interpretazione

veramente minimale, esso introduce un pressante stimolo alla

pianificazione di processi di riesame interno per i corsi di dottorato,

riguardo la capacità di raggiungere gli obiettivi dichiarati al momento

dell’istituzione

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Dottorato8 NUCLEO di V.I. UNIVERSITA’ di

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Le successive indicazioni ministeriali: nota 2192/2002

1- Incoraggiare iniziative di accorpamento di più corsi che sbocchino nella costituzione di scuole di dottorato dotate di adeguate risorse e con capacità di programmazione plurisettoriale.

2- Nel caso di dottorati istituiti tra più sedi consorziate le attività didattiche siano concentrate su una sola sede nella quale far affluire le risorse destinate al funzionamento dei corsi stessi.

3- Promuovere la ricerca di fonti esterne di finanziamento, in modo particolare per quelle attività scientifiche che possono avere ricadute applicative, infatti l’interesse di enti esterni può contribuire all’affermazione dei corsi di dottorato sul piano professionale con la conseguente creazione di sbocchi professionali per i dottori di ricerca

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Dottorato9 NUCLEO di V.I. UNIVERSITA’ di

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Le successive indicazioni ministeriali: nota 2192/2002

4) Incentivare la mobilità dei dottorandi consentendo un incremento della borsa per studenti che provengano da altra sede, al fine di evitare che le scuole di dottorato si trasformino in un prolungamento del corso di laurea e/o laurea specialistica.

5) Prevedere una valutazione periodica della produzione scientifica dei dottorandi da effettuarsi secondo modalità specifiche per ciascuna area scientifico disciplinare.

6) Incentivare la internazionalizzazione dei dottorati sia mediante l’istituzione di borse riservate a studenti stranieri sia incoraggiando appropriate e valide iniziative di collaborazione con qualificati atenei stranieri.

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Dottorato10 NUCLEO di V.I. UNIVERSITA’ di

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Obiettivi del Dottorato … dopo la riforma

• rappresentare, in una prospettiva di integrazione europea, l’intersezione lo spazio dell’istruzione superiore e quello della ricerca

• se concepito nei termini moderni e innovativi che la società richiede e che la nuova università sta sviluppando, potrà essere il giusto catalizzatore per promuovere sinergie tra istituzioni universitarie, enti di ricerca e mondo delle imprese pubbliche e private

• addestramento/avviamento alla ricerca pubblica (accademica o di enti pubblici) e alla carriera universitaria

• L 210/98 art. 4 “Le università possono attivare corsi di dottorato mediante convenzione con soggetti pubblici e privati in possesso di requisiti di elevata qualificazione culturale e scientifica e di personale, strutture ed attrezzature idonee”

• in base al Regolamento sul dottorato (DM 224/99 art. 4) “Nel caso di convenzioni o intese con piccole e medie imprese, imprese artigiane, altre imprese … il programma di studi può essere concordato tra l'università e i predetti soggetti …”

conseguentemente dovrà essere orientato anche alla ricerca applicata, al fine di

formare professionisti che possano rivitalizzare la competitività del sistema

di ricerca nazionale

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Dottorato11 NUCLEO di V.I. UNIVERSITA’ di

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Risorse MURST DM 10 giugno 2002 art. 1

• siano stati motivatamente valutati nel merito sia preventivamente che annualmente da parte del Nucleo di Valutazione interna

• la composizione del collegio docenti preveda almeno dieci docenti di ruolo, anche appartenenti a sedi diverse, non coinvolti in altri dottorati

• abbiano previsto non meno di 9 posti coperti da borse di studio (eventualmente anche finanziati da enti esterni) negli ultimi tre cicli

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Dottorato12 NUCLEO di V.I. UNIVERSITA’ di

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Linee di indirizzo della nota 2192/2002

• incoraggiare iniziative di accorpamento di più corsi che sbocchino nella costituzione di “scuole di dottorato” dotate di adeguate risorse e con capacità di programmazione plurisettoriale (vedi anche piano triennale 2004-2006)

• concentrare le attività didattiche di corsi di dottorato consortili in una sola sede nella quale far affluire le risorse destinate al loro funzionamento

• promuovere la ricerca di fonti esterne di finanziamento, in modo particolare per quelle attività scientifiche che possono avere ricadute applicative ( l’interesse di enti esterni può contribuire all’affermazione dei corsi di dottorato sul piano professionale con la conseguente creazione di sbocchi professionali per i dottori di ricerca)

• incentivare la mobilità dei dottorandi consentendo un incremento della borsa per studenti che provengano da altra sede, al fine di evitare che le scuole di dottorato si trasformino in un prolungamento del corso di laurea e/o laurea specialistica.

• prevedere una valutazione periodica della produzione scientifica dei dottorandi da effettuarsi secondo modalità specifiche per ciascuna area scientifico disciplinare

• incentivare l’internazionalizzazione dei dottorati sia mediante l’istituzione di borse riservate a studenti stranieri sia incoraggiando appropriate e valide iniziative di collaborazione con qualificati atenei stranieri

Nel 2002 il MIUR ha richiesto un’analisi degli sbocchi lavorativi dei

dottori di ricerca

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Dottorato13 NUCLEO di V.I. UNIVERSITA’ di

PISA

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MURSTAltri indirizzi

Destinare il 50% delle Risorse a• programmi di “didattica strutturata” per preparare i futuri ricercatori

non solo “a sapere”, ma anche a “saper fare” ricerca• aggregazione di competenze, strutture, risorse, umane e materiali,

dell’ateneo per costituire poli didattico-scientifici al fine di superare l’attuale parcellizzazione e supportare corsi di dottorato capaci di valorizzare le potenzialità di ciascun ateneo e del territorio in cui opera

• proiezione in ambito internazionale mediante la previsione di percorsi congiunti con atenei stranieri e/o con periodo di studio-ricerca all’estero della durata minima di un anno o di due semestri

• Convenzioni con altri atenei italiani e stranieri o con soggetti pubblici o privati in possesso di requisiti di elevata qualificazione culturale e scientifica e per una co-progettazione e co-gestione dello specifico dottorato in modo da assicurare ai dottorandi prefissati periodi di formazione nell’ambito di gruppi di ricerca specializzati

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Dottorato14 NUCLEO di V.I. UNIVERSITA’ di

PISA

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Indice

• I vincoli e gli indirizzi generali (MURST)

• La valutazione dei Corsi di Dottorato

• Un possibile approccio (CRUI)

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Dottorato15 NUCLEO di V.I. UNIVERSITA’ di

PISA

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Valutazione

In un’ottica di massima apertura verso l’esterno del corso di dottorato, è sempre più avvertita l’esigenza di confrontarsi per migliorare: di qui l’opportunità di creare un sistema di valutazione condiviso a livello

nazionale, che consenta di elaborare indicatori adeguati, nonché di rapportare i corsi di dottorato erogati da ciascuna università a standard di qualità

validi a livello nazionale ed internazionale

strumento di governance attraverso il quale incentivare una serie di azioni volte a migliorare

i processi della formazione per la ricerca e l’innovazioneOBIETTIVO

“FORMAZIONE DI ECCELLENZA”

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Dottorato16 NUCLEO di V.I. UNIVERSITA’ di

PISA

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Qualità del sistema e del prodotto

• analisi del valore degli obiettivi: quali sono gli obiettivi formativi e di ricerca che si intendono perseguire attraverso il percorso di dottorato

• analisi del valore dell’organizzazione e dei processi che la alimentano: come e in che modo si riesce a rispondere alle esigenze del dottorato ed al percorso didattico e di ricerca

• analisi del valore dei risultati: dare evidenza dell’efficacia interna ed esterna, della capacità di attrazione (dal punto di vista delle risorse umane e finanziarie), tenendo anche in considerazione l’opinione dei dottorandi e la loro valutazione del percorso seguito

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Dottorato17 NUCLEO di V.I. UNIVERSITA’ di

PISA

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Indice

• I vincoli e gli indirizzi generali (MURST)

• La valutazione dei Corsi di Dottorato

• Un possibile approccio (CRUI)

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Dottorato18 NUCLEO di V.I. UNIVERSITA’ di

PISA

1818

Il possibile processo di autovalutazione e di valutazione

1 Assistenza

alle Strutture

2 Autovalutazione

3 Valutazione

4 Feedback

5 Piano di

miglioramento 6

Attuazione e Verifica

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Dottorato19 NUCLEO di V.I. UNIVERSITA’ di

PISA

1919

Inteso come bagaglio di conoscenze, abilità ed

esperienze possedute dal Laureato all’inizio del processo

formativo

Inteso come bagaglio di conoscenze, abilità ed

esperienze possedute dal Dottorato

dottorando dottore

Par

ti in

tere

ssat

e

Par

ti in

tere

ssat

e

Esigenzee

Obiettivi

Sistema organizzativo

Processo formativo

Risultati,Analisi e

MiglioramentoRisorse

esigenze

soddisfazione

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Dottorato20 NUCLEO di V.I. UNIVERSITA’ di

PISA

2020

Elementi Fattori Riferimenti alla banca dati del CNVSU e indicazioni CRUI

Elementi cogenti soddisfacimento dei requisiti di legge

valutazione d’idoneità espressa dal NuV

Sistema di gestione e procedure

struttura dei corsi di dottorato

ciclo e anno solare, data conclusione delle procedure di ammissione, ateneo proponente (sede amministrativa), dipartimento/facoltà proponente, durata prevista, settori scientifico disciplinari interessati, aree interessate, natura, tipo di organizzazione/istituzione, prova di ammissione

organizzazione amministrativa del dottorato

posti sostenibili, posti banditi, posti coperti da borse

Organizzazione composizione del collegio docenti e modalità di scelta, eventuale ripartizione dei ruoli in garanti dell’attività didattica e di ricerca

coordinatore responsabile, partecipanti al collegio

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Dottorato21 NUCLEO di V.I. UNIVERSITA’ di

PISA

2121

Elementi Fattori

Riferimenti alla banca dati del

CNVSU e indicazioni CRUI

Quanto e in che modo vengono coinvolti i dottorandi nella rilevazione delle esigenze. I dottorandi sono coloro sui quali il processo stesso impatta maggiormente e senza i quali non avrebbe ragione di esistere; hanno l’esigenza di avvalersi di un percorso formativo di qualità tale da fornire loro tutte le conoscenze e gli strumenti necessari per imparare a fare ricerca; in aggiunta, debbono poter contare, almeno per la ricerca applicata, su contenuti anche professionalizzanti tali da creare legami con il mondo del lavoro, magari finalizzando a questo una parte della propria attività di ricerca

Quanto e in che modo viene coinvolta l’Università nella rilevazione delle esigenze. L’università nel suo complesso, dal momento che si fa promotrice dello stesso progetto di dottorato, è anche quella che si attende dei risultati utili per la propria crescita e innovazione, anche di termini di crescita qualitativa e quantitativa della produzione scientifica; in tal modo promuovendo anche la propria immagine a livello nazionale ed internazionale.

Quanto e in che modo vengono coinvolte le imprese e/o gli enti nella rilevazione delle esigenze. Le imprese e/o gli enti, qualora siano direttamente coinvolti nel progetto del dottorato, potranno esprimere le proprie aspettative in termini di ricerca applicata, di possibilità di generare sviluppo e innovazione, di rispetto dei programmi concordati. Inoltre, un altro aspetto da tenere in considerazione è l’esigenza delle organizzazioni di avere a disposizione personale con determinate caratteristiche dal punto di vista delle conoscenze, abilità e capacità utili all’azienda.

soggetti privati coinvolti

Individuazione delle parti interessate nel dottorato di ricerca

Quanto e in che modo viene coinvolto il mondo della ricerca nella rilevazione delle esigenze. Il mondo della ricerca (enti pubblici e non) è un altro degli attori coinvolti ed interessati allo svolgimento e ai risultati del percorso di dottorato; rappresenta tra l’altro un possibile sbocco occupazionale per i dottori

convenzioni con università straniere, enti di ricerca coinvolti

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Dottorato22 NUCLEO di V.I. UNIVERSITA’ di

PISA

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Elementi Fattori Riferimenti alla banca dati del CNVSU e

indicazioni CRUI l’output scientifico e tecnologico (valutazione produttiva): pubblicazioni del dottorando relative all’area o alle aree interessate dal dottorato, prototipi, brevetti, partecipazioni congressuali

gli effetti prodotti dal lavoro di ricerca: proventi derivanti dallo sfruttamento dei diritti di proprietà intellettuali; joint-venture e cooperazioni fra settore pubblico e privato; spin-off; proventi derivanti da progetti di ricerca

valutazione della produzione scientifica nel tempo dei dottori

pubblicazioni scientifiche propedeutiche alla tesi , tesi di dottorato, pubblicazioni scientifiche derivanti dalla tesi

mobilità, scambio di studiosi, visite; effetti derivanti dalla collaborazione con università italiane e straniere

Risultati

effetti derivanti dalla collaborazione con il sistema socio economico, le aziende pubbliche, le aziende private e gli enti pubblici

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Dottorato23 NUCLEO di V.I. UNIVERSITA’ di

PISA

2323

tassi di successo

indicatore su base 3 o 5 anni (farlo per un periodo più breve perderebbe di significato in quanto per ogni dottorato ci si riferisce a piccoli numeri (CRUI)

tasso di abbandono

indicatore su base 3 o 5 anni (farlo per un periodo più breve perderebbe di significato in quanto per ogni dottorato ci si riferisce a piccoli numeri) eventualmente anche in relazione a talune caratteristiche come ad esempio la provenienza accademica (CRUI)

ricorso all’anno di proroga

indicatore su base 3 o 5 anni (farlo per un periodo più breve perderebbe di significato in quanto per ogni dottorato ci si riferisce a piccoli numeri) (CRUI)

attività di ricerca a cui il dottorando partecipa o ha partecipato

numero (CRUI)

ex ante: in relazione alla presenza/permanenza dei requisiti del dottorato (ministeriali e di ateneo)

valutazione di idoneità espressa dal nucleo di valutazione, note sul requisito relativo alla composizione del collegio docenti; note sul requisito relativo alla adeguatezza delle risorse e strutture, note sul requisito relativo alla collaborazione per svolgimento esperienza in contesto di attività lavorative, note sul requisito relativo ai percorsi formativi, note sul sistema di valutazione

in itinere: in merito alla soddisfazione dei dottorandi sul proprio percorso; continuo monitoraggio dell’attività di ricerca prevista dal progetto in relazione soprattutto agli obiettivi dello stesso

ex post: rispondenza dei risultati agli obiettivi iniziali; modalità di svolgimento del riesame e quali azioni sono state intraprese per il miglioramento del percorso di dottorato

Analisi del placement dei dottorandi interno ed esterno al sistema universitario (esistenza e risultati raggiunti)

anno di inserimento occupazionale, tipo di inserimento

Esistenza di sistemi di controllo e

valutazione e loro utilizzo

analisi del follow-up dei dottori di ricerca (esistenza e risultati raggiunti)


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