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Educazione un fatto sistemico

Date post: 22-Jan-2018
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Educazione…fatto sistemico Definire un sistema di valutazione
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Page 1: Educazione un fatto sistemico

Educazione…fatto sistemicoDefinire un sistema di valutazione

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Il contesto in cui ci muoviamo

• La scuola è un contesto complesso caratterizzato da molteplici dimensioni, antropologiche, culturali, fisiche e sociali, che si influenzano reciprocamente in una logica sistemica.

1. Nazionale

2. Singola istituzione scolastica

3. Classe

4. Livello soggettivo

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Dove ci collochiamo e come ci organizziamo

• In questo percorso ci concentriamo sugli ultimi due livelli (classe ed esperienza soggettiva) dove i docenti possono immediatamente intervenire nella loro azione didattica quotidiana.

• La prima parte si concentra sulle modalità comunicative tra insegnanti e allievi e sul clima relazionale complessivo (autoritario, collaborativo, uso di premi e punizioni … “linguaggio sciacallo/giraffa”).

• La seconda parte, si concentra sulle modalità didattiche con cui le attività vengono progettate, attuate e valutate e quindi sui modelli epistemologici di riferimento che ognuno adotta, più o meno, consapevolmente nel processo di insegnamento-apprendimento.

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Rispondere alla domanda più importante!

• Riteniamo che la domanda più importante per il nostro futuro sia:

"Quale tipo di cultura stiamo trasmettendo tramite l'attuale sistema di istruzione?”

• Nella prima parte scopriremo se si tratta di una cultura di reciprocosostegno che arricchisce la vita, oppure si tratta di una cultura di dominazione e violenza.

• Nella seconda parte proveremo ad immaginare e realizzare un nuovo processo di insegnamento-apprendimento e un nuovo sistema di valutazione che siano più efficaci ed efficienti.

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Verso la definizione di un sistema di valutazione

Teoria dei sistemi dinamici

Parte 1

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Scienza Moderna in Evoluzione via da Riduzionismo verso Olismo

• La teoria dei sistemi dinamici inizia a svilupparsi attorno alla meta del XX secolo, quando i canoni della scienza classica – tipicamente riduzionistica, deterministica e meccanicistica – iniziano a esseri messi in discussione in favore di una visione maggiormente orientata alla complessità e dunque caratterizzata, al contrario, da un approccio olistico, probabilistico e organicistico.

• Nata dall’integrazione di diverse discipline tra cui cibernetica e teoria dell’informazione, filosofia della scienza, fisica, biologia, psicologia e sociologia.

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CiberneticaIl termine indica un vasto programma di ricerca interdisciplinare, rivolto allo studio matematico degli organismi viventi e di sistemi sia naturali

che artificiali, basato sugli strumenti concettuali sviluppati dalle tecnologie dell'autoregolazione, della comunicazione e del calcolo

automatico.

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Retroazione (o Feedback)

• La cibernetica è una forma di analisi basata, piuttosto che sulla struttura interna degli oggetti di studio, sui loro comportamenti(behavior) osservabili dall'esterno. Da questo punto di vista, macchine ed organismi viventi sono assimilabili, in quanto ambedue in grado di perseguire il raggiungimento di un obiettivo grazie all'uso di meccanismi di retroazione.

• I comportamenti vengono definiti come orientati ad uno scopo e guidati dalla retroazione che diviene, da concetto puramente tecnologico, lo strumento di una "forma di analisi comune" che "può essere usata per studiare i comportamenti sia delle macchine che degli organismi viventi, indipendentemente dalla loro complessità.

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Riferimento culturale per l’evoluzione

• La teoria dei sistemi dinamici ha finora dimostrato di poter legittimamente essere considerata un quadro di riferimento unitario e coerente per lo studio del cambiamento negli ambiti più disparati.

• E stata applicata con successo a discipline quali fisica, biologia, chimica, scienze sociali ed economiche, e a diversi ambiti della psicologia quali neuroscienze, psicologia generale, psicologia sociale e della personalita, psicologia evolutiva e nella psicologia clinica, con particolare riferimento alla psicoterapia.

• Applicheremo all’ambito della valutazione la teoria dei sistemi dinamici per migliorare il processo di insegnamento-apprendimento.

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Alcune definizioni

• Cos'è la teoria dei sistemi ? E' una disciplina scientifica che si occupa della spiegazione di vari fenomeni, senza curarsi della loro natura specifica, in termini delle relazioni formali tra i fattori coinvolti e le maniere in cui essi sono trasformati sotto opportune condizioni.

• Cosa si intende per sistema ? Intenderemo una porzione ben individuata della realtà, di cui si possano dare delle caratterizzazioni che permettano di considerarlo come una entità a sé stante e distinta dall'ambiente ad esso circostante.

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Come opera una disciplina ?

• Un ricercatore definisce i suoi settori di interesse e il sistema che studierà e gli obiettivi che si propone.

• L’osservatore seleziona da un numero infinito di unità e relazioni un particolare insieme rispetto agli scopi che si propone e alle caratteristiche che gli sono proprie.

• Quindi, attraverso una funzione di rappresentazione soggettiva, costruisce un sistema astratto, modello di un sistema concreto, discriminando ciò che è rilevante da ciò che non lo è.

• Incorporando un punto di vista, si crea un modello dalla cui prospettiva successivamente verrà descritto il sistema.

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Realtà Osservatore

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Modello della RealtàModello della RealtàRealtà Osservatore

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Insieme di simboli

(Velo di Maya)

• Tra la realtà e l’osservatore è posto lo stadio intermedio del modello quindi non esiste un contatto diretto ma una interazione mediata dall’interfaccia creata dal punto di vista scelto.

Come operano gli essere umani ?

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Come operiamo nella valutazione ?

• A seconda della prospettiva teorico-epistemologica in cui ci collochiamo e del modello che utilizziamo, diversi saranno :

• Gli obiettivi che perseguiamo. • Il tipo di didattica che mettiamo in atto. • Il tipo di apprendimento che pensiamo di poter e dover promuovere.• Il “sistema di valutazione” che ne scaturisce.

• E’ bene esplicitare i criteri, i metodi con cui valutiamo, mettendo a punto strumenti il più possibile affidabili, sia per rispondere ad un desiderio di trasparenza e comunicabilità della valutazione, sia per essere in grado di auto valutare il proprio lavoro nel modo più realistico e affidabile possibile.

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Cosa vuol dire effettuare una valutazione ?

1. Scelta della grandezza di misurare

2. Predisposizione dello strumento di misurazione

3. Effettuazione della misura (analisi)

4. Confronto con il valore atteso (interpretazione)

5. Valutazione (sintesi)

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“Isomorfismi”Come … Così …

Sistema Valutazione

Gli obiettivi da raggiungere Gli obiettivi che perseguiamo

Parti che lo compongono Il tipo di didattica messa in atto

Le relazioni che descrivono i rapporti esistenti tra le varie parti

Il tipo di relazione e di valutazione che ne scaturiscono.

Le interazioni con il mondo esterno in termini di input e output

Il tipo di apprendimento promosso in termini di lezioni e reazioni.

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Sistemi di RegolazioneDidattica a catena aperta

Didattica a catena chiusa

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Via da: didattica a catena aperta

• I sistemi a catena aperta vengono utilizzati quando il funzionamento è abbastanza prevedibile e non è richiesta una particolare precisione dei valori in uscita.

• Es. Missili balisticiNel momento in cui iniziano a muoversi la loro direzione e la loro gittata sono già state decise in base alla posizione del bersaglio.Tali caratteristiche ne fanno l'arma ideale in una guerra di posizionedove i bersagli restano fermi.

• Per gli studenti delle precedenti generazioni, generalmente più fermi e meno connessi socialmente, era sufficiente un processo didattico programmato in anticipo e ripetibile nel tempo.

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Verso: didattica a catena chiusa

• I sistemi a catena chiusa si utilizzano quando c'è necessità di regolare l'uscita in funzione delle condizioni esterne o di altre condizioni che possono influire sul risultato del sistema.

• Es. Missili intelligentiPossono cambiare la propria direzione mentre sono in volo aseconda delle circostanze. Sa individuare i movimenti del bersaglio e estrapolare dalle informazioni raccolte il punto di impatto.

• I nuovi studenti richiedono maggiore attenzione positiva per esserecoinvolti, è necessario ascoltarli per individuare un punto di convergenza.

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Come si descrive formalmente un sistema ?

• Un sistema è completamente descritto quando si conoscono le sue caratteristiche e il suo comportamento, cioè quando si sa che cosa succede in uscita quando si applicano determinati ingressi.

• Ingressi I

• Uscite U

• Stati S

• Funzione di transizione dello stato

• Funzione di trasformazione dell'uscita

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Sistema di irrigazione

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Cosa significa sistema a catena aperta ?

• Una ben definita "direzionalità" delle azioni degli elementi

• Il sistema non può in alcun modo accorgersi dell'errore e modificare l'ingresso.

• La garanzia del risultato è affidata alle impostazioni iniziali e all'assenza di situazioni anomale (disturbi).

• Quando il terreno è troppo secco o troppo umido, l'irrigatore non aumenta o diminuisce la quantità d'acqua, perché rispetta i parametri di programmazione della centralina.

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Cosa significa sistema a catena chiusa ?

• Il valore dell'uscita viene confrontato con un valore di riferimento fornito dall'utente e dal confronto dei due valori la centralina potrà decidere se aumentare o diminuire i tempi di irrigazione. Il ramo di ritorno dalle uscite alla centralina viene anche chiamato feed-back o ramo di retroazione.

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Sistema di auto regolazione

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1. Sistema: la realtà stiamo analizzando e che vogliamo controllare. Il valore della grandezza controllata deve essere misurato e trasformato poiché in genere non è compatibile con l'ingresso del comparatore.

2. Trasduttore: trasforma l'uscita del sistema in un segnale compatibile con il comparatore, che lo confronterà con il riferimento in modo da valutare gli opportuni interventi di correzione sul sistema.

3. Riferimento: è il segnale che corrisponde all'uscita che si desidera ottenere dal sistema.

4. Comparatore: confronta il segnale di riferimento con l'uscita del sistema valutando l'errore che misura quanto l'uscita del sistema si discosta dal valore di riferimento (cioè dal valore desiderato)

5. Controllore: in base all'errore elabora un valore corrispondente all'ingresso del sistema da controllare.

6. Attuatore: trasforma e amplifica il segnale in modo da generare un'opportuna sollecitazione al sistema.

7. Disturbi sono fenomeni che alterano il corretto funzionamento del sistema.

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1. Sistema: La realtà che stiamo analizzando e che vogliamo controllare è la valutazione nel processo di insegnamento-apprendimento.

2. Trasduzione: Dobbiamo riconoscere i nostri modelli pedagogici per poterli confrontare con le moderne acquisizioni della scienza.

3. Riferimento: Indicazione delle aspettative e dei valori ideali per la valutazione in relazione alla cornice epistemologica adottata.

4. Comparazione: confrontare le modalità operative messe in atto con il riferimento ideale, valutando quanto tali modalità si discostano dal valore di riferimento (cioè dal valore desiderato)

5. Controllo: In base all'errore misurato elaborare una nuova modalità operativa da mettere in pratica.

6. Attuazione: Condividere e praticare i nuovi schemi operativi per modificare i risultati ottenuti.

7. Disturbi: Sono quei fenomeni che alterano il sistema ostacolando la creazione di nuove modalità operative.


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